1-Pasquale Palma artista poliedrico

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venerdì 23 gennaio 2015
CULTURA&SPETTACOLI
L’INTERVISTA Il cabarettista di “Made in Sud” è nel cast del musical “Stelle a metà” e nel film “Si accettano miracoli”
Pasquale Palma, artista poliedrico
DI
MIMMO SICA
NAPOLI. Pasquale Palma, popolare cabarettista di “Made in
Sud”, fin da piccolo, mentre tutti i suoi amici sognavano di diventare i nuovi Maradona, era affascinato da Totò, Sordi, Troisi.
Era timido e si chiude in camera
inscenando spettacoli da solo. Paradossalmente è stata proprio
quella sua innata ritrosia a far venire fuori la sua indole di attore.
«È così perchè spesso nelle persone che fanno spettacolo c’è
sempre qualche cosa di inespresso. Recitare in pubblico ha esorcizzato questo mio modo di essere incerto e impacciato. Quando
i miei zii mi vennero a vedere per
la prima volta esclamarono: “ma
quello è Pasquale?”».
E quale fu la sua prima volta?
«Feci uno spettacolino a scuola
con i miei compagni dell’istituto
tecnico che frequentavo. Il titolo
era “Il corto, il brutto e il cretino”. Poi ho fatto animazione in
villaggi turistici e qualche spettacolo qua e là con piccole compagnie teatrali tanto per fare
esperienza».
Quando c’è stata la svolta?
«Dopo i provini al Tam, una vera fucina di nuovi comici. Fui
preso e inventai il mio primo personaggio, “Vivo D’Angelo”, un
ragazzo dei giorni nostri irreversibilmente legato al mito degli
anni ottanta, alle canzoni e ai film
di Nino D’Angelo, tanto da credere di esserne lui stesso la personificazione».
Al Tam ha incontrato Alessandro Siani...
«Come tutti i ragazzi della mia
generazione sono cresciuto come
fan di Alessandro. Conoscerlo fu
già un onore. Poi, nel 2009,
quando stava organizzando uno
spettacolo all’Augusteo, mi vide
nei panni di “Vivo D’Angelo”, si
divertì molto e mi volle con sè:
mi fece da spalla. Lascio immaginare che cosa provai!».
Poi è stata la volta di Nando
Mormone e Paolo Mariconda
con “Made in Sud”...
«Nacque tutto per gioco. Nando
vide questo gruppo di giovani comici ed organizzò lo spettacolo
su Sky e lo chiamò “Made in
Sud”. Andò benissimo. Nel 2012
all’Arena Flegrea vennero 4mila persone. La Rai si accorse di
noi ed iniziò questa grande e bella esperienza. Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Oggi sono il
rapper “Arancino”, sulla scia di
Clementino e Rocco Hunt, con il
suo slang “Nessuno nasce impanato”, e anche “Armando”, l’ex
fidanzato di Fatima, al grido di
“Nosso stare senza te, nosso”».
A che sosa attribuisce il successo di questo format?
«Ho sempre sostenuto che la comicità parte da Totò, poi nel tempo sono cambiati forme e contenuti del modo di fare ridere. Il
successo di “Made in Sud” sta
proprio nel fatto che è in linea
con la realtà di oggi. Il pubblico
vuole una comicità più leggera e
rapida».
È in teatro nel cast del musical
“Stelle a metà” con Sal Da Vinci, scritto e diretto da Alessandro Siani, e anche al cinema nel
film di Siani “Si accettano mi-
racoli” con Fabio De Luigi. Che
rappresentano per lei queste
nuove esperienze?
«“Made in Sud” è una bellissima cosa, ma nella crescita artistica bisogna percorrere anche
altre strade. A maggio Alessandro mi chiamò per farmi interpretare il piccolo ruolo del “chierichetto” del “prete” Fabio De
Luigi nel suo ultimo film. Non
avevo mai fatto cinema. Mi sono
divertito moltissimo e sono stato
in compagnia di attori di grande
spessore. Spero sia l’inizio di una
bella avvventura anche in questo
mondo. Per quanto riguarda
“Stelle a metà” è stata una cosa
che mi ha arricchito moltissimo.
Sal è un professionista veramente esagerato. Lo conoscevo come
cantante, ma è molto di più, non
si risparmia mai e lavorare fianco a fianco con lui è straordinariao. Alessandro, poi, è un regista
incredibile. Chi lo vede da fuori
crede che abbia sempre l’approccio del comico, ma non è così. Anche lui è uno stakanovista
dal quale si impara molto. E poi
c’è Luca Tommassini con le sue
coreografie bellissime e il gruppo di ragazzi che sono veramente splendidi sia sotto l’aspetto artistico che umano».
Un successo che ha avuto prevendita, pubblico e consensi
senza precedenti. Perchè?
«È uno spettacolo semplice che
arriva immediatamente allo
spettatore e questo è difficile da
realizzare. Esprime anche valori e sentimenti puri di cui tutti
abbiamo bisogno, ma che oggi
sono quasi del tutto dimenticati. Un altro motivo è che si parla di una Napoli diversa dai soliti stereotipi. La nostra città è
descritta con molti colori, allegra, fresca e positiva. La grande
bravura di Alessandro Siani è
stata quella di calarsi nei panni
dello spettatore e capire che cosa realmente desiderasse. Poi
c’è la poesia della musica di Sal
Da Vinci e l’interpretazione corale del gruppo. Tutto qui il perchè di 50mila spettatori all’Augusteo e i giorni di replica al Politeama».
I suoi progetti futuri?
«Da qui ad un annetto vorrei
realizzare un mio spettacolo. Ho
delle idea sulle quali sto lavorando. Di una cosa sono sicuro:
non farò cabaret a teatro».
Quale attore è il suo punto di
riferimento?
«Ancora oggi Roberto Benigni
prima maniera».
APPLAUDITA PROTAGONISTA AL “DELLE PALME” DELLO SPETTACOLO DI MUSICA, TEATRO E POESIA
“Fragile”, successo annunciato per Isa Danieli
NAPOLI. Una straordinaria Isa
Danieli (nella foto) ha incantato
il pubblico del teatro Delle Palme
con il suo recital “Fragile”.
Accompagnata al pianoforte dal
maestro Ciro Cascino la “signora
del teatro” ha dato voce, volto e
gesto ai grandi maestri che le sono stati a fianco e l’hanno ispitata nel corso della sua lunga carriera. È entrata sul palcoscenico
con l’eleganza e l’autorevolezza
di sempre, si è avvicinata al leggio e ha dato inizio alla sua passeggiata tra canzoni e brani di prosa recitati, «cristalli di memoria
che cambiano la luce dove scorre
il tempo», frammenti di suoni, ricordi ed emozioni «diventate così... Fragili appunto, sotto il peso
di un linguaggio che ha imbarbarito anche i rapporti tra la gente».
Per incanto il teatro di vico Vetriera, per circa 90 minuti, è stato
proiettato in una dimensione senza spazio e senza tempo perchè il
coinvolgimento emotivo in cui Isa
Danieli ha trascinato ogni singolo spettatore e il suo vissuto che
sottende ogni sua interpretazione
non ha limiti. Ha iniziato con
“Che cosa sono le nuvole”, l’episodio diretto da Pier Paolo Pasolini, con Domenico Modugno,
tratto dal film Capriccio all’italiana del 1967. Quindi ha declamato la poesia “Nannina” di Libero Bovio; ha interpretato “Canzone appassiunata” di E. A. Mario. Accompagnandosi con la chitarra, ha reso omaggio a Raffaele
Viviani con “Bammenella”; ha ricordato Salvatore Di Giacomo riproponendo il tema della solidarietà sociale verso chi non ha la
vista con “’E cecate ’e Caravag-
gio”, cantando “Era de maggio”
e declamando la poesia “Lasse fa’
a Dio”. Ha interpretato, ancora,
“Lu cardillo”, la settecentesca
canzone di autore anonimo, trascritta probabilmente da Ernesto
Del Preite nel 1849. Quindi ha declamato la poesia “Due” di Erri
De Luca. Un appaluso scrosciante quando ha ricordato Pino Daniele e subito dopo ha recitato il
monologo “Mia famiglia” che il
grande Eduardo compose per lei
e glielo regalò al suo esordio dicendole: “ca adda venì l’applauso, sta scritto”. Molto intenso il
momento in cui ha recitato il monologo di Gennaro, in “Napoli
milionaria” di Eduardo, il primo
lavoro della raccolta “Cantata dei
giorni dispari” che si conclude
con la frase passata alla storia “adda passà ’a nuttata”. Ancora
omaggio ad Eduardo con la poesia “L’enemì” che il grande maestro, in un suo scritto, disse di avere composto «per rendere vivo il
modo di esprimersi di Amalia Jovine, nel secondo tempo di “Napoli milionaria” avendo in mente
il tipo di popolana napoletana che
usa termini a lei inconsueti e co-
L’APPUNTAMENTO DOMANI A PALAZZO VENEZIA
Luci sul “Concerto Illustrato”
con la coppia Ruotolo-Casucci
NAPOLI. In uno dei luoghi più suggestivi del
centro storico di Napoli, attraverso la
coinvolgente modalità divulgativa del
“Concerto Illustrato”, le associazioni Palazzo
Venezia Napoli, Accademia Musicale Europea
e la Cooperativa sociale Sire, domani, alle ore
18.30, a Palazzo Venezia (via Benedetto
Croce), presenteranno una serata dedicata a
Brahms. Dopo l’aperitivo di benvenuto, il pianista Luciano
Ruotolo ed il soprano Romina Casucci (nella foto), impegnata
nel 2015 in “Rigoletto” a Bucarest presso il Teatro Nazionale
dell’opera di Romania, daranno vita ad un interessante
“Concerto Illustrato” all’interno del quale le composizioni
eseguite saranno integrate da guide d’ascolto e da cenni storici
biografici. Nel corso della serata dedicata a Brahms si
esibiranno due affermati talenti campani, la violinista Federica
Severini ed il pianista Gennaro Musella. La serata si concluderà
con una visita guidata all’interno dello storico Palazzo Venezia.
AMEDEO FINIZIO
sì, per paura di sbagliare le finali
delle parole, le elimina del tutto.
Invece di dire vitamina dica vitamì, invece di dire anemia, enemì:
l’eterna anemia del popolo napoletano».
Ancora applausi prolungati per
“Gracias a la vida” in omaggio alla cantautrice, poetessa e pittrice
cilena Violeta Parra. Su “Torna
maggio” di Vincenzo Russo è calato il sipario, ma il pubblico ha
chiamato a gran voce Isa Danieli
che è ritornata. Ha recitato “Rea
confessa”, il divertente brano di
Cioffi e Pisano, e ha cantato “Si-
lenzio cantatore” di Bovio. Su
questo canzone si è concluso definitivamente il suo recital nel corso del quale l’artista si è concessa solo due brevi pause offrendo
l’occasione al maestro Cascino di
suonare due sue belle composizioni. La direzione artistica dello
spettacolo è della “Suoni & Scene” di Bruno Tabacchini.
MISI
L’INIZIATIVA DELLA “SUONO LIBERO MUSIC”
Musica indipendente, ecco il progetto
per incentivare band e giovani artisti
NAPOLI. “Studio di registrazione solidale” è un progetto a sostegno della musica indipendente e dei giovani che vogliono affacciarsi per la prima volta al
mondo della discografia.
Nato da un’idea del cantautore e
discografico Nando Misuraca, è
rivolto esclusivamente agli studenti napoletani (liceali ed universitari) che hanno progetti musicali inediti. Il progetto è sposato dall’assessorato alle Politiche
Giovanili del Comune di Napoli,
nella persona di Alessandra Clemente, che ha finanziato, tramite
“Sviluppo Napoli”, l’attività d'impresa della “Suono Libero Music”. Per aderire all'iniziativa è necessario un forfait economico
“simbolico” di 200 euro che comprende registrazione in studio, edi-
ting, mix,mastering e videoclip di
presentazione di qualità professionale. La band/solista che vuole partecipare al progetto può inviare una demo che verrà successivamente esaminata dallo staff.
Il materiale dovrà pervenire all’indirizzo mail [email protected]. Primo artista selezionato da “Suono Libero Music”
è Antonio Manco (nella foto), giovane cantautore di matrice rockblues nato a Napoli nel 1989.