28 venerdì 23 gennaio 2015 CULTURA&SPETTACOLI L’INTERVISTA Il cabarettista di “Made in Sud” è nel cast del musical “Stelle a metà” e nel film “Si accettano miracoli” Pasquale Palma, artista poliedrico DI MIMMO SICA NAPOLI. Pasquale Palma, popolare cabarettista di “Made in Sud”, fin da piccolo, mentre tutti i suoi amici sognavano di diventare i nuovi Maradona, era affascinato da Totò, Sordi, Troisi. Era timido e si chiude in camera inscenando spettacoli da solo. Paradossalmente è stata proprio quella sua innata ritrosia a far venire fuori la sua indole di attore. «È così perchè spesso nelle persone che fanno spettacolo c’è sempre qualche cosa di inespresso. Recitare in pubblico ha esorcizzato questo mio modo di essere incerto e impacciato. Quando i miei zii mi vennero a vedere per la prima volta esclamarono: “ma quello è Pasquale?”». E quale fu la sua prima volta? «Feci uno spettacolino a scuola con i miei compagni dell’istituto tecnico che frequentavo. Il titolo era “Il corto, il brutto e il cretino”. Poi ho fatto animazione in villaggi turistici e qualche spettacolo qua e là con piccole compagnie teatrali tanto per fare esperienza». Quando c’è stata la svolta? «Dopo i provini al Tam, una vera fucina di nuovi comici. Fui preso e inventai il mio primo personaggio, “Vivo D’Angelo”, un ragazzo dei giorni nostri irreversibilmente legato al mito degli anni ottanta, alle canzoni e ai film di Nino D’Angelo, tanto da credere di esserne lui stesso la personificazione». Al Tam ha incontrato Alessandro Siani... «Come tutti i ragazzi della mia generazione sono cresciuto come fan di Alessandro. Conoscerlo fu già un onore. Poi, nel 2009, quando stava organizzando uno spettacolo all’Augusteo, mi vide nei panni di “Vivo D’Angelo”, si divertì molto e mi volle con sè: mi fece da spalla. Lascio immaginare che cosa provai!». Poi è stata la volta di Nando Mormone e Paolo Mariconda con “Made in Sud”... «Nacque tutto per gioco. Nando vide questo gruppo di giovani comici ed organizzò lo spettacolo su Sky e lo chiamò “Made in Sud”. Andò benissimo. Nel 2012 all’Arena Flegrea vennero 4mila persone. La Rai si accorse di noi ed iniziò questa grande e bella esperienza. Nessuno lo avrebbe mai immaginato. Oggi sono il rapper “Arancino”, sulla scia di Clementino e Rocco Hunt, con il suo slang “Nessuno nasce impanato”, e anche “Armando”, l’ex fidanzato di Fatima, al grido di “Nosso stare senza te, nosso”». A che sosa attribuisce il successo di questo format? «Ho sempre sostenuto che la comicità parte da Totò, poi nel tempo sono cambiati forme e contenuti del modo di fare ridere. Il successo di “Made in Sud” sta proprio nel fatto che è in linea con la realtà di oggi. Il pubblico vuole una comicità più leggera e rapida». È in teatro nel cast del musical “Stelle a metà” con Sal Da Vinci, scritto e diretto da Alessandro Siani, e anche al cinema nel film di Siani “Si accettano mi- racoli” con Fabio De Luigi. Che rappresentano per lei queste nuove esperienze? «“Made in Sud” è una bellissima cosa, ma nella crescita artistica bisogna percorrere anche altre strade. A maggio Alessandro mi chiamò per farmi interpretare il piccolo ruolo del “chierichetto” del “prete” Fabio De Luigi nel suo ultimo film. Non avevo mai fatto cinema. Mi sono divertito moltissimo e sono stato in compagnia di attori di grande spessore. Spero sia l’inizio di una bella avvventura anche in questo mondo. Per quanto riguarda “Stelle a metà” è stata una cosa che mi ha arricchito moltissimo. Sal è un professionista veramente esagerato. Lo conoscevo come cantante, ma è molto di più, non si risparmia mai e lavorare fianco a fianco con lui è straordinariao. Alessandro, poi, è un regista incredibile. Chi lo vede da fuori crede che abbia sempre l’approccio del comico, ma non è così. Anche lui è uno stakanovista dal quale si impara molto. E poi c’è Luca Tommassini con le sue coreografie bellissime e il gruppo di ragazzi che sono veramente splendidi sia sotto l’aspetto artistico che umano». Un successo che ha avuto prevendita, pubblico e consensi senza precedenti. Perchè? «È uno spettacolo semplice che arriva immediatamente allo spettatore e questo è difficile da realizzare. Esprime anche valori e sentimenti puri di cui tutti abbiamo bisogno, ma che oggi sono quasi del tutto dimenticati. Un altro motivo è che si parla di una Napoli diversa dai soliti stereotipi. La nostra città è descritta con molti colori, allegra, fresca e positiva. La grande bravura di Alessandro Siani è stata quella di calarsi nei panni dello spettatore e capire che cosa realmente desiderasse. Poi c’è la poesia della musica di Sal Da Vinci e l’interpretazione corale del gruppo. Tutto qui il perchè di 50mila spettatori all’Augusteo e i giorni di replica al Politeama». I suoi progetti futuri? «Da qui ad un annetto vorrei realizzare un mio spettacolo. Ho delle idea sulle quali sto lavorando. Di una cosa sono sicuro: non farò cabaret a teatro». Quale attore è il suo punto di riferimento? «Ancora oggi Roberto Benigni prima maniera». APPLAUDITA PROTAGONISTA AL “DELLE PALME” DELLO SPETTACOLO DI MUSICA, TEATRO E POESIA “Fragile”, successo annunciato per Isa Danieli NAPOLI. Una straordinaria Isa Danieli (nella foto) ha incantato il pubblico del teatro Delle Palme con il suo recital “Fragile”. Accompagnata al pianoforte dal maestro Ciro Cascino la “signora del teatro” ha dato voce, volto e gesto ai grandi maestri che le sono stati a fianco e l’hanno ispitata nel corso della sua lunga carriera. È entrata sul palcoscenico con l’eleganza e l’autorevolezza di sempre, si è avvicinata al leggio e ha dato inizio alla sua passeggiata tra canzoni e brani di prosa recitati, «cristalli di memoria che cambiano la luce dove scorre il tempo», frammenti di suoni, ricordi ed emozioni «diventate così... Fragili appunto, sotto il peso di un linguaggio che ha imbarbarito anche i rapporti tra la gente». Per incanto il teatro di vico Vetriera, per circa 90 minuti, è stato proiettato in una dimensione senza spazio e senza tempo perchè il coinvolgimento emotivo in cui Isa Danieli ha trascinato ogni singolo spettatore e il suo vissuto che sottende ogni sua interpretazione non ha limiti. Ha iniziato con “Che cosa sono le nuvole”, l’episodio diretto da Pier Paolo Pasolini, con Domenico Modugno, tratto dal film Capriccio all’italiana del 1967. Quindi ha declamato la poesia “Nannina” di Libero Bovio; ha interpretato “Canzone appassiunata” di E. A. Mario. Accompagnandosi con la chitarra, ha reso omaggio a Raffaele Viviani con “Bammenella”; ha ricordato Salvatore Di Giacomo riproponendo il tema della solidarietà sociale verso chi non ha la vista con “’E cecate ’e Caravag- gio”, cantando “Era de maggio” e declamando la poesia “Lasse fa’ a Dio”. Ha interpretato, ancora, “Lu cardillo”, la settecentesca canzone di autore anonimo, trascritta probabilmente da Ernesto Del Preite nel 1849. Quindi ha declamato la poesia “Due” di Erri De Luca. Un appaluso scrosciante quando ha ricordato Pino Daniele e subito dopo ha recitato il monologo “Mia famiglia” che il grande Eduardo compose per lei e glielo regalò al suo esordio dicendole: “ca adda venì l’applauso, sta scritto”. Molto intenso il momento in cui ha recitato il monologo di Gennaro, in “Napoli milionaria” di Eduardo, il primo lavoro della raccolta “Cantata dei giorni dispari” che si conclude con la frase passata alla storia “adda passà ’a nuttata”. Ancora omaggio ad Eduardo con la poesia “L’enemì” che il grande maestro, in un suo scritto, disse di avere composto «per rendere vivo il modo di esprimersi di Amalia Jovine, nel secondo tempo di “Napoli milionaria” avendo in mente il tipo di popolana napoletana che usa termini a lei inconsueti e co- L’APPUNTAMENTO DOMANI A PALAZZO VENEZIA Luci sul “Concerto Illustrato” con la coppia Ruotolo-Casucci NAPOLI. In uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Napoli, attraverso la coinvolgente modalità divulgativa del “Concerto Illustrato”, le associazioni Palazzo Venezia Napoli, Accademia Musicale Europea e la Cooperativa sociale Sire, domani, alle ore 18.30, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce), presenteranno una serata dedicata a Brahms. Dopo l’aperitivo di benvenuto, il pianista Luciano Ruotolo ed il soprano Romina Casucci (nella foto), impegnata nel 2015 in “Rigoletto” a Bucarest presso il Teatro Nazionale dell’opera di Romania, daranno vita ad un interessante “Concerto Illustrato” all’interno del quale le composizioni eseguite saranno integrate da guide d’ascolto e da cenni storici biografici. Nel corso della serata dedicata a Brahms si esibiranno due affermati talenti campani, la violinista Federica Severini ed il pianista Gennaro Musella. La serata si concluderà con una visita guidata all’interno dello storico Palazzo Venezia. AMEDEO FINIZIO sì, per paura di sbagliare le finali delle parole, le elimina del tutto. Invece di dire vitamina dica vitamì, invece di dire anemia, enemì: l’eterna anemia del popolo napoletano». Ancora applausi prolungati per “Gracias a la vida” in omaggio alla cantautrice, poetessa e pittrice cilena Violeta Parra. Su “Torna maggio” di Vincenzo Russo è calato il sipario, ma il pubblico ha chiamato a gran voce Isa Danieli che è ritornata. Ha recitato “Rea confessa”, il divertente brano di Cioffi e Pisano, e ha cantato “Si- lenzio cantatore” di Bovio. Su questo canzone si è concluso definitivamente il suo recital nel corso del quale l’artista si è concessa solo due brevi pause offrendo l’occasione al maestro Cascino di suonare due sue belle composizioni. La direzione artistica dello spettacolo è della “Suoni & Scene” di Bruno Tabacchini. MISI L’INIZIATIVA DELLA “SUONO LIBERO MUSIC” Musica indipendente, ecco il progetto per incentivare band e giovani artisti NAPOLI. “Studio di registrazione solidale” è un progetto a sostegno della musica indipendente e dei giovani che vogliono affacciarsi per la prima volta al mondo della discografia. Nato da un’idea del cantautore e discografico Nando Misuraca, è rivolto esclusivamente agli studenti napoletani (liceali ed universitari) che hanno progetti musicali inediti. Il progetto è sposato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Napoli, nella persona di Alessandra Clemente, che ha finanziato, tramite “Sviluppo Napoli”, l’attività d'impresa della “Suono Libero Music”. Per aderire all'iniziativa è necessario un forfait economico “simbolico” di 200 euro che comprende registrazione in studio, edi- ting, mix,mastering e videoclip di presentazione di qualità professionale. La band/solista che vuole partecipare al progetto può inviare una demo che verrà successivamente esaminata dallo staff. Il materiale dovrà pervenire all’indirizzo mail [email protected]. Primo artista selezionato da “Suono Libero Music” è Antonio Manco (nella foto), giovane cantautore di matrice rockblues nato a Napoli nel 1989.
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