Nasce un comitato scientifico. «Genitori sempre più soli, qui da noi

Coesi, alla materna
uno spazio d'ascolto
e famiglie
Nasce un comitato scientifico. «Genitori sempre più soli,
qui da noi troveranno il supporto di esperti»
di Daniele Perettì
È operativo il Comitato Scientifico di Coesi (Comunità educativa scuole d'infanzia) ed anche
uno spazio d'ascolto per le famiglie. La realtà scolastica è molto
cambiata in questi anni, tanto
che Antonio Girardi di Coesi arriva ad affermare che le scuole
non possono più prendersi in
carico solo i figli, ma anche le famiglie perché molti genitori
non hanno chiaro il loro ruolo.
Un problema talmente grave da
motivare la scelta di aprire uno
spazio d'ascolto, dove i genitori
troveranno degli esperti a supporto, ma avranno a disposizione anche tre incontri formativi
"Il no fa crescere? Quali regole
per i nostri bambini" che nei
prossimi tre venerdì saranno organizzati prima a Tione, poi a
Trento e Lizzana allo scopo di
creare formazione sia per i genitori che per gli operatori dell'infanzia. Mentre il Comitato
scientifico avrà una funzione di
coordinamento per tutta la realtà di Coesi che è composta da 14
scuole equiparate per un totale
di 50 sezioni, 1240 bambini
iscritti e 248 unità di personale,
per qualificare la formazione e
l'aggiornamento del proprio
personale. Il Comitato si occuperà anche della preparazione
per i concorsi, di ricerca e documentazione in collaborazione
con l'Università e i centri di ricerca. Maria Luisa Alterio, presidente del Comitato (composto
anche Michele Tosin, Silvia Tabarelli, Luisa Calliari, Daniela
Dagostin, Alessandro Laghi e
Antonio Girardi), ha indicato come uno degli obiettivi della ricerca sarà quello di arrivare ad
una rilevazione statistica delle
problematiche famigliari: «Dobbiamo ascoltare genitori sempre più soli, perché la rete famigliare si restringe sempre più,
ad affrontare non solo problemi
gravi, ma anche il dolore, una
notizia dei media che colpisce
in modo particolare i bambini o
anche semplicemente il problema di un bimbo, che continua a
dormire nel "lettone". Ci troviamo di fronte ad una fragilità famigliare, che necessita di un
supporto in stile consultoriqpe-
dagogico per gestire le relazioni
all'interno della famiglia». E
questi sono problemi che non riguardano solo la scuola elementare, ma che si evidenziano già
alla materna e non sempre coinvolgono in prima battuta i bambini che spesso prima assorbono e trattengono e poi solo in seguito, manifestano. Per questo
uno dei compiti del Comitato
sarà anche quello di educare i
genitori ad essere tali. «Non ci si
deve sentire inadeguati o offendersi, perché si tratta solo di superare i propri limiti in un ruolo
che ha perso autorità. Il tema
degli incontri è proprio quello
del no, un divieto che è sempre
meno in uso nell'ambito del rapporto genitori-figli".
Lo "Spazio Ascolto Famiglie"
sarà contattabile con un numero telefonico diverso rispetto a
quelli degli uffici, mentre gli incontri potranno avvenire in ambienti del tutto anonimi. «Tratteremo soli i problemi di prima
fascia: per quelli più gravi ci si
deve rivolgere a strutture diverse».