PROVINCIADIUDINE NOTIZIEPERLASTAMPA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 21gennaio2015 Fontanini su analisi Confartigianato Udine, “Necessario sbloccare il patto di stabilità per far ripartire l’economia; solo così gli Enti pubblici potranno contribuire alla ripresa” Nel 2014, la Provincia di Udine ha “pagato” per 21 milioni di euro, meno della metà degli anni precedenti “La ripresa economica ci sarà quando gli Enti locali virtuosi come quelli della nostra regione, saranno svincolati dal patto di stabilità e potranno nuovamente investire in opere infrastrutturali, avviare nuovi cantieri e quindi dare lavoro alle nostre imprese”. Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, analizzando la preoccupante analisi di Confartigianato Udine sulle prospettive del settore per il 2015, formula un nuovo appello alla Regione e per suo tramite al Governo centrale, sull’inderogabile necessità di rivedere i vincoli alla spesa per investimenti che stanno strangolando gli Enti pubblici. Fontanini dettaglia l’incidenza del patto di stabilità sui conti dell’Ente nel 2014. “Per la Provincia di Udine l’impatto di questi rigidi paletti alla spesa – precisa Fontanini - è stato travolgente e traspare dai dati contabili. L’Ente è passato da pagamenti in conto capitale di complessivi 50 milioni di euro (anni 2011-2012) a poco più di 21 milioni di euro nel 2014 con una riduzione di oltre la metà del budget. Gli investimenti in opere infrastrutturali (edilizia scolastica e rete stradale) che sono la tranche più significativa di questo capitolo e che hanno i maggiori riflessi sull’economia locale, sono sensibilmente diminuiti a fronte di esigenze comunque sempre consistenti per manutenzione e adeguamenti degli edifici scolastici (oltre una settantina quelli di competenza) nonché per gli interventi sulla viabilità che, per la Provincia di Udine significa una rete di 1300 km di cui buona parte in montagna con tutte le complessità gestionali ma anche finanziarie del caso”. La drastica riduzione degli investimenti generalizzata tra gli Enti pubblici ha rappresentato un’ulteriore “mazzata” per la nostra economia. “Rivedere i vincoli del patto di stabilità è più che mai urgente per consentire agli enti con i conti in regola come i nostri e con significative disponibilità di risorse finanziarie parcheggiate nelle tesorerie – aggiunge Fontanini – di attivare nuove gare e nuovi appalti nel settore delle infrastrutture”. Oltre a sbloccare il patto di stabilità, Fontanini ritiene necessario ricorrere anche ad altre misure. “Concordo con il presidente Tilatti – argomenta il presidente Fontanini – sulla necessità di sgravi fiscali più significativi per le imprese e sollecito il Governo regionale a ripristinare i fondi a sostegno della neoimprenditoria scomparsi nella finanziaria 2015. Un aiuto che potrebbe incentivare anche i giovani ad intraprendere un’avventura imprenditoriale”.
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