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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Venerdì, 31 gennaio 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Venerdì, 31 gennaio 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17
Libri e trasporti scolastici Contributi fino a 400 euro
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
Permanenza allo "Slataper" sino alla fine dell' anno scolastico
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23
A2A, Dal Zovo attacca la Regione
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28
«Su Pecol intervenga la Corte dei conti»
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 29
Premiato dal pubblico il gruppo teatrale di Sevegliano
31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34
Messa in suffragio di Michele Martina
31/01/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 7
Il Consiglio dà l' ok al taglio delle Province
31/01/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 7
L' ira dei presidenti: gli spreconi sono loro
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Viabilità e lavori pubblici partite le richieste di fondi
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Gorizia
Libri e trasporti scolastici Contributi fino a 400 euro
Risorse in crescita per i bonus destinati alle famiglie con figli iscritti alle superiori
Stanziato un milione di euro. Confermate le fasce Isee deliberate lo scorso anno.
di Marco Ballico wTRIESTE La Regione
conferma anche per l' annata 2013/2014 i
contributi per il trasporto scolastico e l'
acquisto di libri di testo.
Il fondo previsto in Finanziaria è di un milione
di euro e viene messo a disposizione degli
studenti iscritti alla scuola secondaria
superiore. La giunta Serracchiani, su proposta
d e l l ' assessore con delega all' Istruzione
Loredana Panariti, ha appena fissato i paletti:
a poter accedere al riparto, con assegni che
andranno da un minimo di 150 fino a 400 euro,
saranno i nuclei familiari con un Isee massimo
di 30mila euro.
La norma Quello dei contributi pubblici per
trasporto e acquisto libri è un beneficio
introdotto con la Finanziaria 1998. Da allora la
Regione eroga importi forfettari alle famiglie
degli studenti residenti sul territorio e iscritti a
una scuola secondaria di secondo grado,
anche se situata al di fuori del Friuli Venezia
Giulia.
L' aumento Quest' anno è stato pure
incrementato il bonus complessivo a vantaggio
degli studenti costretti alla spesa per il
trasporto oltre a quella per l' acquisto dei libri.
Si è saliti dai 700mila euro del precedente
anno scolastico a 1 milione nel rispetto dell' obiettivo indicato da Panariti, «l' innalzamento del livello
qualitativo del sistema scolastico regionale, in modo da prevenire la dispersione e garantire il diritto allo
studio a tutti gli studenti della regione».
Gli importi Il dettaglio della normativa attuale, con le modifiche da ultimo introdotte con la legge regional
di manutenzione 26 del 2012, prevede che nelle scuole in cui non è previsto il servizio di comodato
gratuito gli studenti di prima, seconda, terza, quarta e quinta superiore possono vedersi riconoscere un
assegnato di 350 euro, che sale a 400 euro nel caso in cui la distanza della residenza dell' alunno dalla
sede dell' istituto frequentato superi i 20 chilometri.
Gli assegni ridotti Ma è anche previsto, sempre con le stesse finalità di ridurre i costi familiari per
traporto e libri, un contributo a favore degli studenti del primo e del secondo anno delle scuole di
secondo grado (in questo caso si parla di istituti che abbiano attivato il servizio di fornitura di libri di
testo in comodato gratuito): un assegno ridotto a 150 euro, ma che diventa di 200 euro sempre se il
fattore distanza è superiore ai 20 chilometri.
I paletti Isee Come ogni anno la giunta deve aggiornare le regole. E proprio una settimana fa è
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
intervenuta confermando le fasce Isee deliberate per l' anno scolastico 2012/13 anche per quello in
corso. Si tratta di tre fasce in base alle quali gli uffici stabiliranno le priorità di accesso ai contributi.
Vanno da 0 a 15mila euro, da 15.001 a 20.000 e da 20.001 a 30.000.
Il regolamento L' attestazione Isee deve essere in corso di validità al momento della presentazione della
domanda di bonus, che va recapitata alla provincia di residenza da un genitore o da chi ne eserciti la
potestà (anagraficamente residente con lo studente stesso) oppure direttamente dallo studente, se
maggiorenne, entro il 28 febbraio.
La documentazione va firmata e spedita con raccomandata o presentata direttamente alla provincia di
residenza­Settore istruzione insieme a copia di codice fiscale e codice Iban, copia dell' attestazione Isee
e di un documento d' identità.
Il riparto Con 1 milione di euro dovrebbero essere beneficiati circa 3mila studenti. Qualora le risorse
disponibili siano inferiori all' ammontare del fabbisogno gli assegni verranno erogati in ordine di priorità
decrescente, definito sulla base dell' lsee. Si partirà naturalmente in via prioritaria dalla prima fascia e si
proseguirà con seconda e terza riducendo proporzionalmente l' importo degli assegni in misura uguale
per tutti i nuclei familiari rimanenti.
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Gorizia
manca l' ufficialità.
Permanenza allo "Slataper" sino alla fine dell' anno
scolastico
Notizie ufficiali ancora non ci sono. Ma pare
ormai certo che gli studenti del Liceo classico
concluderanno l' anno scolastico "in esilio",
ovvero negli spazi dello Slataper di via Diaz.
A farlo intendere è l' assessore provinciale all'
Istruzione, Ilaria Cecot, la quale sottolinea
come il suo impegno in questi giorni sia quello
di individuare nuovi spazi per i laboratori del
"Dante Alighieri". Come ha evidenziato la
relazione tecnica di cui parliamo diffusamente
nel servizio di apertura, lo stabile di viale XX
Settembre abbisogna di interventi non banali
che richiedono soldi, tempo e tutta la trafila
progettuale. Pertanto, è altamente probabile
(se non praticamente certo) che gli studenti
rimarranno in via Diaz ancora per un bel po'.
Notizie ufficiali, dicevamo, non ce ne sono. Il
professor Silvano Colugnati, vicario della
dirigente scolastica, sottolinea che l' eventuale
ritorno nella sede storica «dipenderà da quello
che si riuscirà a fare in queste settimane
riguardo al restauro dell' edificio di viale XX
Settembre. I tecnici hanno fatto le loro perizie e
l a Provincia sta lavorando per risolvere al
meglio questa situazione», argomenta
Colugnati. Intanto gli studenti sono ospitati
temporaneamente allo Slataper: le classi sono
ospitate al terzo piano. «E la situazione, tutto sommato, è buona: siamo riusciti anche a ricavare uno
spazio per l' aula docenti.
Ora, si sta lavorando per trovare una soluzione anche per i laboratori». Anche la segreteria si è
trasferita nella sede temporanea di via Diaz. «Alla fine, si è optato per il trasloco integrale ­ ha spiegato
a suo tempo Cecot ­ per una questione di funzionalità. Pertanto, anche gli uffici hanno lasciato il "Dante
Alighieri" per trasferirsi allo Slataper». La Provincia ha anche pensato al trasporto scolastico. «Vista la
chiusura temporanea della sede di viale XX Settembre, abbiamo chiesto e ottenuto ad Apt di potenziare
le corse verso lo Slataper di via Diaz: un provvedimento assolutamente logico».
(fra.fa.
)
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Gorizia
A2A, Dal Zovo attacca la Regione
L' esponente M5S: «L' assessore Vito non può sostituirsi al ministero dell' Ambiente»
«M5S stupefatti e delusi dalla risposta dell'
assessore a l l ' a m b i e n t e S a r a V i t o a l l '
interrogazione sulla situazione della centrale di
Monfalcone A2A». La consigliera regionale di
M5S Ilaria Dal Zovo critica pesantemente la
risposta data dall' assessore in Consiglio
regionale sulla vicenda di A2A e delle
preoccupazioni sulla presenza o meno di
inquinanti. «Il ministero dell' Ambiente nella
lettera di risposta alla provincia di Gorizia del
novembre scorso ­ spiega l' esponente del
M5S ­ oltre ad attestare la completa assenza
di analisi dei metalli pesanti nell' Aia rilasciata
nel 2009, ricorda esplicitamente che la sede
opportuna per nuove valutazioni, oltremodo
necessarie, è la conferenza dei servizi, non
certo l' assessorato all' Ambiente del Fvg o gli
uffici dell' Arpa. Per portare le determinazioni
raccolte da Arpa o da altri soggetti terzi che
potrebbero intervenire alla conferenza dei
servizi, l' unica via è quindi la richiesta di
revisione dell' Aia da parte del Comune di
Monfalcone o della Regione, come suggerito
dal Ministero».
Secondo Dal Zovo tutto ciò non significa un
ritiro dell' autorizzazione all' impianto, ma dare
inizio alle procedure previste dalle normative
italiane ed europee per approfondire e sanare eventuali lacune emerse in una autorizzazione concessa
in passato «Lacunosità, nel caso di A2a ­ insiste Dal Zovo ­ evidenziata ed attestata anche dal Ministero
stesso nella sua comunicazione. Riteniamo pertanto che sia venuto meno il principio di prudenza e di
tutela della salute dei cittadini, che sempre dovrebbe contraddistinguere l' operato di un
amministrazione, ma anche che, attraverso Arpa e Università di Trieste, si intenda addirittura sostituirsi
nelle attività di indagine e di approfondimento all' organo che la legge individua come di riferimento per
la concessione­revisione delle autorizzazioni di questo genere di impianti, commettendo a nostro parere
una forzatura andando oltre le proprie competenze». La consigliera Dal Zovo è preoccupata anche dal
fatto che «A2A ha dichiarato di fare 1/3 degli utili a Monfalcone ma a quale prezzo?» e ricorda l'
esempio di Porto Tolle dove il ministero ha bloccato il progetto di riconversione a carbone, e purtroppo
quello di Vado Ligure dove la magistratura è giunta prima della politica e le indagini sono in fase
avanzata.
L' assessore Vito aveva ricordato a Dal Zovo che la Regione aveva dato parere favorevole ad A2A per l'
installazione degli impianti di abbattimento degli ossidi di azoto con il Denox per il miglioramento
ambientale e per garantire la salute di cittadini e lavoratori ha commissionato all' Arpa­Università uno
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
studio approfondito (con i licheni) sul territorio e sta mettendo in piedi pure uno studio epidemiologico.
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Gorizia
«Su Pecol intervenga la Corte dei conti»
È l' auspicio del sindaco di Gorizia Romoli: «È assurdo che non si possa riaprire la
discarica: a pagare sono i cittadini»
di Francesco Fain wCORMONS «Auspico l'
intervento della Corte dei conti per mettere fine
a questa vicenda kafkiana».
Ettore Romoli, sindaco di Gorizia, è chiaro
sulla discarica di Pecol dei Lupi. Il suo
pensiero non lascia spazio a fraintendimenti
perché l' impianto, a suo parere, va riaperto
subito: più il tempo passa e più i cittadini sono
costretti a pagare.
«Parto con una constatazione ironica: mi
sembra che il congresso provinciale del Pd si
stia giocando esclusivamente sul futuro della
discarica di Cormòns: praticamente a cadenza
giornaliera ci sono interventi di esponenti di
quel partito che dicono tutto e il contrario di
tutto ­ attacca Romoli ­. Al di là di tali
dinamiche interne al centrosinistra e che
quindi mi interessano relativamente, ciò che
veramente importa in tutta questa vicenda è il
parere giuridico che Isontina Ambiente ha
commissionato allo studio legale Bertolissi. Gli
avvocati, senza mezzi termini, definiscono
"illegittimo" il decreto della Regione che ha
impedito la riapertura di Pecol dei Lupi: un
decreto che, evidentemente, è stato
influenzato da fattori locali».
Prosegue Romoli: «In un momento come
questo, di crisi, di tagli e di risorse che non bastano mai è semplicemente assurdo che non si possa
riutilizzare l' impianto di Cormòns dove c' è ancora spazio per le immondizie. Non ci sono problemi di
inquinamento e anche questo è appurato: eppure, la Provincia ha deciso che Pecol dei Lupi deve
restare chiusa, convincendo anche la Regione. Il Comune di Gorizia non ci sta, come la maggior parte
delle municipalità isontine».
Nei giorni scorsi, era intervenuto sul medesimo argomento Francesco Del Sordi, assessore comunale
all' Ambiente di Gorizia. «Il ricorso al Tar da parte di Isontina Ambiente? Questo sviluppo, purtroppo,
era prevedibile visto che le motivazioni addotte dalla Regione non sono per nulla convincenti. Se il Tar
dovesse dare ragione a Isa, ovvero ai Comuni dell' Isontino, verrebbe smentita la Regione su fatti molto
clamorosi. Mi chiedo: chi pagherebbe i danni? Bisognava concludere l' iter di utilizzo: soltanto in questa
maniera si sarebbero fatti gli interessi del cittadino», aveva evidenziato Del Sordi.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
ROMANS.
Premiato dal pubblico il gruppo teatrale di
Sevegliano
ROMANS Dopo l' affollato appuntamento
dedicato ai bambini, è stata la compagnia
teatrale "Lis Anforis", di Sevegliano, a
raccogliere gli applausi del pubblico che all'
auditorium "Mons. Galupin" di Romans d'
Isonzo, ha assistito alla seconda serata della
14.a edizione del "Premio teatrale Fain ­
Valdemarin", organizzata dal Circolo "Mario
Fain" e dal gruppo di ricerca "I Scussons", col
patrocinio del Comune di Romans ed il
sostegno della Provincia d i Gorizia, della
Fondazione Carigo e della Bcc di Staranzano
e Villesse, con la collaborazione dell' Atf.
, della Uilt, della Fita Uilt e dell' Associazione
Italiana Teatro Amatori.
La compagnia di Sevegliano ha presentato la
divertente commedia dal titolo "A peste fame
et bello... libera nos Domine", di Renato
Sclauzero, per la regia dello stesso assieme a
Loris Narduzzi. Una storia legata a un
capofamiglia molto superstizioso, che ha dato
vita ad un insieme di situazioni paradossali,
che hanno fatto divertire molto il pubblico, il
quale ha assegnato un buon punteggio alla
compagnia. Punteggio che il pubblico può
assegnare alla fine di ogni serata per
determinare il vincitore della rassegna 2014.
Prossimo appuntamento sabato 8 febbraio con la compagnia "Il Tomàt" di Udine, che presenterà la
commedia dal titolo "Come si rapina una banca", di Sammy Fayad per la regia di Adriano Dainotto.
(e.c.
)
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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Messa in suffragio di Michele Martina
Alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Maria Santissima
Regina di via Montesanto sarà celebrata una messa in
suffragio di Michele Martina. Al termine la sua figura sarà
ricordata al centro Margotti dal sindaco Romoli, il presidente
provinciale Gherghetta e Nicolò Fornasir.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Il Consiglio dà l' ok al taglio delle Province
Via libera bipartisan alla riforma. I dissidenti non hanno partecipato al voto. La legge ora
passa al vaglio del Parlamento.
di Anna Buttazzoni wTRIESTE Un voto all'
unanimità, bipartisan. E il Consiglio regionale
cancella le Province. Con 37 sì su 37 votanti
ieri l' Assemblea ha compiuto un passo
determinante verso l' eliminazione degli enti
intermedi, approvando la cosiddetta legge­
voto che modifica lo Statuto di autonomia del
Fvg e che per diventare effettiva dovrà
ottenere il via libera del Parlamento, con due
sì alla Camera e due sì al Senato. Un percorso
lungo che ieri è ufficialmente cominciato. Ma
sulle Province l' Assemblea riscopre una
maggioranza variabile. Una composta da
centrosinistra, centrodestra e M5S che votano
quasi compatti per l' abolizione degli enti dallo
Statuto Fvg e un' altra che si scanna, con gli
schieramenti l' uno contro l' altro sulla norma
transitoria per cambiare il sistema di voto della
Provincia di Pordenone, che in primavera non
andrà al rinnovo.
L' iter per cambiare lo Statuto Come accadde
un anno fa per il taglio dei consiglieri regionali
voluto dal centrodestra, la legge­voto per la
modifica della "magna carta" regionale
passare al vaglio del Parlamento.
Per la riduzione degli eletti ci vollero 14 mesi
dall' approvazione in Consiglio all'
approvazione di Camera e Senato, tempi ridotti da continue sollecitazioni. Anche nel caso del taglio
delle Province ci vorrà di certo più di un anno, servirà tutta la forza del pressing romano che la
presidente Debora Serracchiani sa esercitare e bisognerà tenere le dita incrociate affinché il governo
regga e si vada a elezioni il più tardi possibile. Un percorso, insomma, lungo e pieno di ostacoli. La
maggioranza di centrosinistra ne è consapevole, talmente tanto da aver ideato la norma transitoria per
modificare il sistema di voto nel caso in cui la riforma dello Statuto si inceppasse.
Chi non ha partecipato al voto Le forze in Consiglio sono compatte nel compiere il passo del taglio delle
Province attraverso la modifica dello Statuto. «Una pagina importante di questo Consiglio perché
esercitiamo la nostra Specialità» dice il capogruppo del Pd Cristiano Shaurli. «Andiamo nella giusta
direzione» spiega la leader del M5S Elena Bianchi. «Siamo politicamente favorevole» afferma il
capogruppo del Nuovo centrodestra Alessandro Colautti. Così come sono convinti, se non altro come
da programmi elettorali, i Cittadini, Sel, Forza Italia e Autonomia responsabile. Restano contrari la Lega
e Igor Gabrovec, esponente della Slovenska Skupnost. Su 37 esponenti in Aula la modifica dello Statuto
riceve 37 sì, perché alcuni decidono di non manifestarsi, di non votare sì o no, ma semplicemente di
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non partecipare al voto. Sono assenti Serracchiani e il presidente del Consiglio Franco Iacop (Pd) per
impegni istituzionali, mentre l' ex governatore Renzo Tondo non è in Aula per motivi personali. Altri
scelgono di non dire nè sì nè no e sono Gabrovec, i leghisti Mara Piccin, Claudio Violino e Barbara Zilli,
Valter Santarossa (Autonomia responsabile), Luca Ciriani e Paride Cargnelutti (Ncd), Elio De Anna e
Rodolfo Ziberna (Fi). Ma la legge­voto passa. Sorridono Serracchiani e Panontin.
Il nuovo sistema di voto È su questo punto che l' Assemblea si divide. La norma è transitoria, sono
servite lunghe mediazioni per arrivare a un testo condiviso all' interno del centrosinistra e molti sperano
di applicarla solo a Pordenone. Il centrodestra alza barricate. Il M5S continua a chiedere il commissario
e non un ente di secondo livello con rappresentanti votati da sindaci e consiglieri comunali. Chi poco
prima elogiava l' avvio del giusto percorso, adesso parla di «norma pessima, con la quale state
andando contro un principio di democrazia e rappresentanza con una violenza inaudita», dicono
Colautti e Cargnelutti. «Le intemperanze non ci faranno desistere» tira dritto Panontin. A fine giornata la
maggioranza di centrosinistra approva 14 articoli su 21.
Solo due le modifiche passate. La prima, proposta da Vincenzo Martines (Pd), dal capogruppo di Sel
Giulio Lauri, dal capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti e da Emiliano Edera (Cittadini), ribadisce che la
norma è transitoria, in attesa dell' approvazione romana della modifica dello Statuto. La seconda, a
firma Panontin, limita a questa circostanza la gratuità degli incarichi di consigliere provinciale e d i
componente dell' assemblea dei sindaci. L' approvazione del nuovo sistema di voto, non indolore,
arriverà oggi.
annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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L' ira dei presidenti: gli spreconi sono loro
«A Trieste restano attaccati agli scranni ai danni dei cittadini». Parte la battaglia
referendaria.
UDINE Non si sentono soli. Niente affatto. I
presidenti della Provincia di Udine Pietro
Fontanini e di Pordenone Alessandro Ciriani,
osservano da lontano l' approvazione della
legge taglia­Province e non hanno alcuna
intenzione di mollare. Anzi. Passano al
contrattacco.
Fontanini rilancia il referendum per far
decidere ai cittadini cosa vogliono per l' ente
intermedio di Pordenone. Ciriani rimarca i
maggiori costi e disservizi che la norma
produrrà.
«È stato un voto politico su una questione che
non trova d' accordo nemmeno il centrosinistra
­ dice Fontanini ­ visto che l' isontino Enrico
Gherghetta del Pd e la triestina Maria Teresa
Bassa Poropat (Cittadini) non sono allineati
con la presidente Debora Serracchiani. Lei
continui pure a portare avanti la sua riforma, io
continuo a portare avanti il mio progetto.
Ricordi, Serracchiani, che lo stesso giorno in
cui gli elettori hanno scelto lei hanno scelto
anche me, io sono stato eletto con il 50% dei
consensi, lei con il 30. Vorrà dire qualcosa?
Sul declassamento della Provincia di
Pordenone ­ continua Fontanini ­ chiederemo il
referendum, anche perché in questo momento
ci sono questioni molto più importanti da affrontare, come l' emergenza lavoro.
Su quello dovrebbe concentrarsi la giunta regionale». A fargli presente che il centrodestra si è spaccato
e la Lega non ha votato, Fontanini non arretra. «La Lega è compatta contro l' abolizione delle Province e
chi non ha partecipato al voto lo ha fatto in segno di protesta. Ci stanno asfaltando. Speriamo che da
Roma ­ conclude Fontanini ­ non asfaltino la Specialità Fvg».
Ciriani non si aspettava voti diversi, nemmeno dal centrodestra. «L' esito era scontato perché negli
ultimi due anni c' è stata la gara a chi era più abolizionista. Così la Regione, che è il vero mostro ­
spiega Ciriani ­, si arricchirà di competenze aumentando i costi e peggiorando i servizi ai cittadini.
Quella non è una riforma. È solo uno spot di cui si servirà Serracchiani per zompare da una
trasmissione all' altra». Eppure i presidenti di Provincia sembrano isolati. «No ­ ribatte Ciriani ­, non mi
sento solo, sono appoggiato dalla gente e lo constato ogni giorno, quindi so di stare dalla parte giusta. I
soli sono loro, quelli che restano attaccati agli scranni a danno dei cittadini».(a.bu.
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Villesse.
Viabilità e lavori pubblici partite le richieste di fondi
VILLESSE La Giunta comunale di Villesse ha
approvato una delibera con cui autorizza il
sindaco Lucio Cabass a presentare per il 2014
sette domande di contributo alla Regione e
alla Provincia per l' attuazione degli interventi
programmati.
La richiesta di finanziamento riguarda tutti gli
aspetti della vita del paese e sono diverse le
opere pubbliche che aspettano di essere
finanziate per la loro realizzazione.
L' amministrazione, in particolare, ha
presentato una domanda di sovvenzione alla
Regione per il completamento della nuova
viabilità, per la sistemazione dell' arredo
urbano comprendente il 4° lotto dei lavori, per
la realizzazione delle opere di ampliamento e
di manutenzione straordinaria della scuola
materna, per il centro civico sociale e per la
sistemazione degli accessi al paese.
Alla Provincia d i Gorizia, invece, sono stati
chiesti finanziamenti per l' adeguamento dei
locali di Palazzo Ghersiach per trasferimento
degli uffici comunali, per l' ampliamento e la
sistemazione dell' area cimiteriale, per l'
acquisto di arredi per la scuola elementare ,
per la ristrutturazione della sede municipale,
per l' urbanizzazione della zona industriale,
per la ristrutturazione dell' impianto di illuminazione pubblica. Sono stati richiesti fondi anche per l'
acquisto di un nuovo scuolabus ­ più che mai necessario ­ e di attrezzature e mezzi di smaltimento per i
rifiuti, per la sistemazione della recinzione della scuola d' infanzia.
Altre richieste riguardano lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, musicali, cinematografiche e
teatrali e la tutela e promozione della lingua friulana. (m.s.
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