DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Venerdì, 31 gennaio 2014 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Venerdì, 31 gennaio 2014 Dossier Upi FVG_Gorizia 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 17 Libri e trasporti scolastici Contributi fino a 400 euro 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 Permanenza allo "Slataper" sino alla fine dell' anno scolastico 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 A2A, Dal Zovo attacca la Regione 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 28 «Su Pecol intervenga la Corte dei conti» 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 29 Premiato dal pubblico il gruppo teatrale di Sevegliano 31/01/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 Messa in suffragio di Michele Martina 31/01/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 7 Il Consiglio dà l' ok al taglio delle Province 31/01/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 7 L' ira dei presidenti: gli spreconi sono loro 31/01/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 25 Viabilità e lavori pubblici partite le richieste di fondi 1 3 4 6 7 8 9 11 12 31 gennaio 2014 Pagina 17 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Libri e trasporti scolastici Contributi fino a 400 euro Risorse in crescita per i bonus destinati alle famiglie con figli iscritti alle superiori Stanziato un milione di euro. Confermate le fasce Isee deliberate lo scorso anno. di Marco Ballico wTRIESTE La Regione conferma anche per l' annata 2013/2014 i contributi per il trasporto scolastico e l' acquisto di libri di testo. Il fondo previsto in Finanziaria è di un milione di euro e viene messo a disposizione degli studenti iscritti alla scuola secondaria superiore. La giunta Serracchiani, su proposta d e l l ' assessore con delega all' Istruzione Loredana Panariti, ha appena fissato i paletti: a poter accedere al riparto, con assegni che andranno da un minimo di 150 fino a 400 euro, saranno i nuclei familiari con un Isee massimo di 30mila euro. La norma Quello dei contributi pubblici per trasporto e acquisto libri è un beneficio introdotto con la Finanziaria 1998. Da allora la Regione eroga importi forfettari alle famiglie degli studenti residenti sul territorio e iscritti a una scuola secondaria di secondo grado, anche se situata al di fuori del Friuli Venezia Giulia. L' aumento Quest' anno è stato pure incrementato il bonus complessivo a vantaggio degli studenti costretti alla spesa per il trasporto oltre a quella per l' acquisto dei libri. Si è saliti dai 700mila euro del precedente anno scolastico a 1 milione nel rispetto dell' obiettivo indicato da Panariti, «l' innalzamento del livello qualitativo del sistema scolastico regionale, in modo da prevenire la dispersione e garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti della regione». Gli importi Il dettaglio della normativa attuale, con le modifiche da ultimo introdotte con la legge regional di manutenzione 26 del 2012, prevede che nelle scuole in cui non è previsto il servizio di comodato gratuito gli studenti di prima, seconda, terza, quarta e quinta superiore possono vedersi riconoscere un assegnato di 350 euro, che sale a 400 euro nel caso in cui la distanza della residenza dell' alunno dalla sede dell' istituto frequentato superi i 20 chilometri. Gli assegni ridotti Ma è anche previsto, sempre con le stesse finalità di ridurre i costi familiari per traporto e libri, un contributo a favore degli studenti del primo e del secondo anno delle scuole di secondo grado (in questo caso si parla di istituti che abbiano attivato il servizio di fornitura di libri di testo in comodato gratuito): un assegno ridotto a 150 euro, ma che diventa di 200 euro sempre se il fattore distanza è superiore ai 20 chilometri. I paletti Isee Come ogni anno la giunta deve aggiornare le regole. E proprio una settimana fa è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 31 gennaio 2014 Pagina 17 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia intervenuta confermando le fasce Isee deliberate per l' anno scolastico 2012/13 anche per quello in corso. Si tratta di tre fasce in base alle quali gli uffici stabiliranno le priorità di accesso ai contributi. Vanno da 0 a 15mila euro, da 15.001 a 20.000 e da 20.001 a 30.000. Il regolamento L' attestazione Isee deve essere in corso di validità al momento della presentazione della domanda di bonus, che va recapitata alla provincia di residenza da un genitore o da chi ne eserciti la potestà (anagraficamente residente con lo studente stesso) oppure direttamente dallo studente, se maggiorenne, entro il 28 febbraio. La documentazione va firmata e spedita con raccomandata o presentata direttamente alla provincia di residenzaSettore istruzione insieme a copia di codice fiscale e codice Iban, copia dell' attestazione Isee e di un documento d' identità. Il riparto Con 1 milione di euro dovrebbero essere beneficiati circa 3mila studenti. Qualora le risorse disponibili siano inferiori all' ammontare del fabbisogno gli assegni verranno erogati in ordine di priorità decrescente, definito sulla base dell' lsee. Si partirà naturalmente in via prioritaria dalla prima fascia e si proseguirà con seconda e terza riducendo proporzionalmente l' importo degli assegni in misura uguale per tutti i nuclei familiari rimanenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 31 gennaio 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia manca l' ufficialità. Permanenza allo "Slataper" sino alla fine dell' anno scolastico Notizie ufficiali ancora non ci sono. Ma pare ormai certo che gli studenti del Liceo classico concluderanno l' anno scolastico "in esilio", ovvero negli spazi dello Slataper di via Diaz. A farlo intendere è l' assessore provinciale all' Istruzione, Ilaria Cecot, la quale sottolinea come il suo impegno in questi giorni sia quello di individuare nuovi spazi per i laboratori del "Dante Alighieri". Come ha evidenziato la relazione tecnica di cui parliamo diffusamente nel servizio di apertura, lo stabile di viale XX Settembre abbisogna di interventi non banali che richiedono soldi, tempo e tutta la trafila progettuale. Pertanto, è altamente probabile (se non praticamente certo) che gli studenti rimarranno in via Diaz ancora per un bel po'. Notizie ufficiali, dicevamo, non ce ne sono. Il professor Silvano Colugnati, vicario della dirigente scolastica, sottolinea che l' eventuale ritorno nella sede storica «dipenderà da quello che si riuscirà a fare in queste settimane riguardo al restauro dell' edificio di viale XX Settembre. I tecnici hanno fatto le loro perizie e l a Provincia sta lavorando per risolvere al meglio questa situazione», argomenta Colugnati. Intanto gli studenti sono ospitati temporaneamente allo Slataper: le classi sono ospitate al terzo piano. «E la situazione, tutto sommato, è buona: siamo riusciti anche a ricavare uno spazio per l' aula docenti. Ora, si sta lavorando per trovare una soluzione anche per i laboratori». Anche la segreteria si è trasferita nella sede temporanea di via Diaz. «Alla fine, si è optato per il trasloco integrale ha spiegato a suo tempo Cecot per una questione di funzionalità. Pertanto, anche gli uffici hanno lasciato il "Dante Alighieri" per trasferirsi allo Slataper». La Provincia ha anche pensato al trasporto scolastico. «Vista la chiusura temporanea della sede di viale XX Settembre, abbiamo chiesto e ottenuto ad Apt di potenziare le corse verso lo Slataper di via Diaz: un provvedimento assolutamente logico». (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 31 gennaio 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia A2A, Dal Zovo attacca la Regione L' esponente M5S: «L' assessore Vito non può sostituirsi al ministero dell' Ambiente» «M5S stupefatti e delusi dalla risposta dell' assessore a l l ' a m b i e n t e S a r a V i t o a l l ' interrogazione sulla situazione della centrale di Monfalcone A2A». La consigliera regionale di M5S Ilaria Dal Zovo critica pesantemente la risposta data dall' assessore in Consiglio regionale sulla vicenda di A2A e delle preoccupazioni sulla presenza o meno di inquinanti. «Il ministero dell' Ambiente nella lettera di risposta alla provincia di Gorizia del novembre scorso spiega l' esponente del M5S oltre ad attestare la completa assenza di analisi dei metalli pesanti nell' Aia rilasciata nel 2009, ricorda esplicitamente che la sede opportuna per nuove valutazioni, oltremodo necessarie, è la conferenza dei servizi, non certo l' assessorato all' Ambiente del Fvg o gli uffici dell' Arpa. Per portare le determinazioni raccolte da Arpa o da altri soggetti terzi che potrebbero intervenire alla conferenza dei servizi, l' unica via è quindi la richiesta di revisione dell' Aia da parte del Comune di Monfalcone o della Regione, come suggerito dal Ministero». Secondo Dal Zovo tutto ciò non significa un ritiro dell' autorizzazione all' impianto, ma dare inizio alle procedure previste dalle normative italiane ed europee per approfondire e sanare eventuali lacune emerse in una autorizzazione concessa in passato «Lacunosità, nel caso di A2a insiste Dal Zovo evidenziata ed attestata anche dal Ministero stesso nella sua comunicazione. Riteniamo pertanto che sia venuto meno il principio di prudenza e di tutela della salute dei cittadini, che sempre dovrebbe contraddistinguere l' operato di un amministrazione, ma anche che, attraverso Arpa e Università di Trieste, si intenda addirittura sostituirsi nelle attività di indagine e di approfondimento all' organo che la legge individua come di riferimento per la concessionerevisione delle autorizzazioni di questo genere di impianti, commettendo a nostro parere una forzatura andando oltre le proprie competenze». La consigliera Dal Zovo è preoccupata anche dal fatto che «A2A ha dichiarato di fare 1/3 degli utili a Monfalcone ma a quale prezzo?» e ricorda l' esempio di Porto Tolle dove il ministero ha bloccato il progetto di riconversione a carbone, e purtroppo quello di Vado Ligure dove la magistratura è giunta prima della politica e le indagini sono in fase avanzata. L' assessore Vito aveva ricordato a Dal Zovo che la Regione aveva dato parere favorevole ad A2A per l' installazione degli impianti di abbattimento degli ossidi di azoto con il Denox per il miglioramento ambientale e per garantire la salute di cittadini e lavoratori ha commissionato all' ArpaUniversità uno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 31 gennaio 2014 Pagina 23 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia studio approfondito (con i licheni) sul territorio e sta mettendo in piedi pure uno studio epidemiologico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 31 gennaio 2014 Pagina 28 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Su Pecol intervenga la Corte dei conti» È l' auspicio del sindaco di Gorizia Romoli: «È assurdo che non si possa riaprire la discarica: a pagare sono i cittadini» di Francesco Fain wCORMONS «Auspico l' intervento della Corte dei conti per mettere fine a questa vicenda kafkiana». Ettore Romoli, sindaco di Gorizia, è chiaro sulla discarica di Pecol dei Lupi. Il suo pensiero non lascia spazio a fraintendimenti perché l' impianto, a suo parere, va riaperto subito: più il tempo passa e più i cittadini sono costretti a pagare. «Parto con una constatazione ironica: mi sembra che il congresso provinciale del Pd si stia giocando esclusivamente sul futuro della discarica di Cormòns: praticamente a cadenza giornaliera ci sono interventi di esponenti di quel partito che dicono tutto e il contrario di tutto attacca Romoli . Al di là di tali dinamiche interne al centrosinistra e che quindi mi interessano relativamente, ciò che veramente importa in tutta questa vicenda è il parere giuridico che Isontina Ambiente ha commissionato allo studio legale Bertolissi. Gli avvocati, senza mezzi termini, definiscono "illegittimo" il decreto della Regione che ha impedito la riapertura di Pecol dei Lupi: un decreto che, evidentemente, è stato influenzato da fattori locali». Prosegue Romoli: «In un momento come questo, di crisi, di tagli e di risorse che non bastano mai è semplicemente assurdo che non si possa riutilizzare l' impianto di Cormòns dove c' è ancora spazio per le immondizie. Non ci sono problemi di inquinamento e anche questo è appurato: eppure, la Provincia ha deciso che Pecol dei Lupi deve restare chiusa, convincendo anche la Regione. Il Comune di Gorizia non ci sta, come la maggior parte delle municipalità isontine». Nei giorni scorsi, era intervenuto sul medesimo argomento Francesco Del Sordi, assessore comunale all' Ambiente di Gorizia. «Il ricorso al Tar da parte di Isontina Ambiente? Questo sviluppo, purtroppo, era prevedibile visto che le motivazioni addotte dalla Regione non sono per nulla convincenti. Se il Tar dovesse dare ragione a Isa, ovvero ai Comuni dell' Isontino, verrebbe smentita la Regione su fatti molto clamorosi. Mi chiedo: chi pagherebbe i danni? Bisognava concludere l' iter di utilizzo: soltanto in questa maniera si sarebbero fatti gli interessi del cittadino», aveva evidenziato Del Sordi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 31 gennaio 2014 Pagina 29 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia ROMANS. Premiato dal pubblico il gruppo teatrale di Sevegliano ROMANS Dopo l' affollato appuntamento dedicato ai bambini, è stata la compagnia teatrale "Lis Anforis", di Sevegliano, a raccogliere gli applausi del pubblico che all' auditorium "Mons. Galupin" di Romans d' Isonzo, ha assistito alla seconda serata della 14.a edizione del "Premio teatrale Fain Valdemarin", organizzata dal Circolo "Mario Fain" e dal gruppo di ricerca "I Scussons", col patrocinio del Comune di Romans ed il sostegno della Provincia d i Gorizia, della Fondazione Carigo e della Bcc di Staranzano e Villesse, con la collaborazione dell' Atf. , della Uilt, della Fita Uilt e dell' Associazione Italiana Teatro Amatori. La compagnia di Sevegliano ha presentato la divertente commedia dal titolo "A peste fame et bello... libera nos Domine", di Renato Sclauzero, per la regia dello stesso assieme a Loris Narduzzi. Una storia legata a un capofamiglia molto superstizioso, che ha dato vita ad un insieme di situazioni paradossali, che hanno fatto divertire molto il pubblico, il quale ha assegnato un buon punteggio alla compagnia. Punteggio che il pubblico può assegnare alla fine di ogni serata per determinare il vincitore della rassegna 2014. Prossimo appuntamento sabato 8 febbraio con la compagnia "Il Tomàt" di Udine, che presenterà la commedia dal titolo "Come si rapina una banca", di Sammy Fayad per la regia di Adriano Dainotto. (e.c. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 31 gennaio 2014 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Messa in suffragio di Michele Martina Alle 17.30 nella chiesa parrocchiale di Maria Santissima Regina di via Montesanto sarà celebrata una messa in suffragio di Michele Martina. Al termine la sua figura sarà ricordata al centro Margotti dal sindaco Romoli, il presidente provinciale Gherghetta e Nicolò Fornasir. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 31 gennaio 2014 Pagina 7 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Il Consiglio dà l' ok al taglio delle Province Via libera bipartisan alla riforma. I dissidenti non hanno partecipato al voto. La legge ora passa al vaglio del Parlamento. di Anna Buttazzoni wTRIESTE Un voto all' unanimità, bipartisan. E il Consiglio regionale cancella le Province. Con 37 sì su 37 votanti ieri l' Assemblea ha compiuto un passo determinante verso l' eliminazione degli enti intermedi, approvando la cosiddetta legge voto che modifica lo Statuto di autonomia del Fvg e che per diventare effettiva dovrà ottenere il via libera del Parlamento, con due sì alla Camera e due sì al Senato. Un percorso lungo che ieri è ufficialmente cominciato. Ma sulle Province l' Assemblea riscopre una maggioranza variabile. Una composta da centrosinistra, centrodestra e M5S che votano quasi compatti per l' abolizione degli enti dallo Statuto Fvg e un' altra che si scanna, con gli schieramenti l' uno contro l' altro sulla norma transitoria per cambiare il sistema di voto della Provincia di Pordenone, che in primavera non andrà al rinnovo. L' iter per cambiare lo Statuto Come accadde un anno fa per il taglio dei consiglieri regionali voluto dal centrodestra, la leggevoto per la modifica della "magna carta" regionale passare al vaglio del Parlamento. Per la riduzione degli eletti ci vollero 14 mesi dall' approvazione in Consiglio all' approvazione di Camera e Senato, tempi ridotti da continue sollecitazioni. Anche nel caso del taglio delle Province ci vorrà di certo più di un anno, servirà tutta la forza del pressing romano che la presidente Debora Serracchiani sa esercitare e bisognerà tenere le dita incrociate affinché il governo regga e si vada a elezioni il più tardi possibile. Un percorso, insomma, lungo e pieno di ostacoli. La maggioranza di centrosinistra ne è consapevole, talmente tanto da aver ideato la norma transitoria per modificare il sistema di voto nel caso in cui la riforma dello Statuto si inceppasse. Chi non ha partecipato al voto Le forze in Consiglio sono compatte nel compiere il passo del taglio delle Province attraverso la modifica dello Statuto. «Una pagina importante di questo Consiglio perché esercitiamo la nostra Specialità» dice il capogruppo del Pd Cristiano Shaurli. «Andiamo nella giusta direzione» spiega la leader del M5S Elena Bianchi. «Siamo politicamente favorevole» afferma il capogruppo del Nuovo centrodestra Alessandro Colautti. Così come sono convinti, se non altro come da programmi elettorali, i Cittadini, Sel, Forza Italia e Autonomia responsabile. Restano contrari la Lega e Igor Gabrovec, esponente della Slovenska Skupnost. Su 37 esponenti in Aula la modifica dello Statuto riceve 37 sì, perché alcuni decidono di non manifestarsi, di non votare sì o no, ma semplicemente di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 31 gennaio 2014 Pagina 7 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia non partecipare al voto. Sono assenti Serracchiani e il presidente del Consiglio Franco Iacop (Pd) per impegni istituzionali, mentre l' ex governatore Renzo Tondo non è in Aula per motivi personali. Altri scelgono di non dire nè sì nè no e sono Gabrovec, i leghisti Mara Piccin, Claudio Violino e Barbara Zilli, Valter Santarossa (Autonomia responsabile), Luca Ciriani e Paride Cargnelutti (Ncd), Elio De Anna e Rodolfo Ziberna (Fi). Ma la leggevoto passa. Sorridono Serracchiani e Panontin. Il nuovo sistema di voto È su questo punto che l' Assemblea si divide. La norma è transitoria, sono servite lunghe mediazioni per arrivare a un testo condiviso all' interno del centrosinistra e molti sperano di applicarla solo a Pordenone. Il centrodestra alza barricate. Il M5S continua a chiedere il commissario e non un ente di secondo livello con rappresentanti votati da sindaci e consiglieri comunali. Chi poco prima elogiava l' avvio del giusto percorso, adesso parla di «norma pessima, con la quale state andando contro un principio di democrazia e rappresentanza con una violenza inaudita», dicono Colautti e Cargnelutti. «Le intemperanze non ci faranno desistere» tira dritto Panontin. A fine giornata la maggioranza di centrosinistra approva 14 articoli su 21. Solo due le modifiche passate. La prima, proposta da Vincenzo Martines (Pd), dal capogruppo di Sel Giulio Lauri, dal capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti e da Emiliano Edera (Cittadini), ribadisce che la norma è transitoria, in attesa dell' approvazione romana della modifica dello Statuto. La seconda, a firma Panontin, limita a questa circostanza la gratuità degli incarichi di consigliere provinciale e d i componente dell' assemblea dei sindaci. L' approvazione del nuovo sistema di voto, non indolore, arriverà oggi. annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 31 gennaio 2014 Pagina 7 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia L' ira dei presidenti: gli spreconi sono loro «A Trieste restano attaccati agli scranni ai danni dei cittadini». Parte la battaglia referendaria. UDINE Non si sentono soli. Niente affatto. I presidenti della Provincia di Udine Pietro Fontanini e di Pordenone Alessandro Ciriani, osservano da lontano l' approvazione della legge tagliaProvince e non hanno alcuna intenzione di mollare. Anzi. Passano al contrattacco. Fontanini rilancia il referendum per far decidere ai cittadini cosa vogliono per l' ente intermedio di Pordenone. Ciriani rimarca i maggiori costi e disservizi che la norma produrrà. «È stato un voto politico su una questione che non trova d' accordo nemmeno il centrosinistra dice Fontanini visto che l' isontino Enrico Gherghetta del Pd e la triestina Maria Teresa Bassa Poropat (Cittadini) non sono allineati con la presidente Debora Serracchiani. Lei continui pure a portare avanti la sua riforma, io continuo a portare avanti il mio progetto. Ricordi, Serracchiani, che lo stesso giorno in cui gli elettori hanno scelto lei hanno scelto anche me, io sono stato eletto con il 50% dei consensi, lei con il 30. Vorrà dire qualcosa? Sul declassamento della Provincia di Pordenone continua Fontanini chiederemo il referendum, anche perché in questo momento ci sono questioni molto più importanti da affrontare, come l' emergenza lavoro. Su quello dovrebbe concentrarsi la giunta regionale». A fargli presente che il centrodestra si è spaccato e la Lega non ha votato, Fontanini non arretra. «La Lega è compatta contro l' abolizione delle Province e chi non ha partecipato al voto lo ha fatto in segno di protesta. Ci stanno asfaltando. Speriamo che da Roma conclude Fontanini non asfaltino la Specialità Fvg». Ciriani non si aspettava voti diversi, nemmeno dal centrodestra. «L' esito era scontato perché negli ultimi due anni c' è stata la gara a chi era più abolizionista. Così la Regione, che è il vero mostro spiega Ciriani , si arricchirà di competenze aumentando i costi e peggiorando i servizi ai cittadini. Quella non è una riforma. È solo uno spot di cui si servirà Serracchiani per zompare da una trasmissione all' altra». Eppure i presidenti di Provincia sembrano isolati. «No ribatte Ciriani , non mi sento solo, sono appoggiato dalla gente e lo constato ogni giorno, quindi so di stare dalla parte giusta. I soli sono loro, quelli che restano attaccati agli scranni a danno dei cittadini».(a.bu. ) ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 31 gennaio 2014 Pagina 25 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Villesse. Viabilità e lavori pubblici partite le richieste di fondi VILLESSE La Giunta comunale di Villesse ha approvato una delibera con cui autorizza il sindaco Lucio Cabass a presentare per il 2014 sette domande di contributo alla Regione e alla Provincia per l' attuazione degli interventi programmati. La richiesta di finanziamento riguarda tutti gli aspetti della vita del paese e sono diverse le opere pubbliche che aspettano di essere finanziate per la loro realizzazione. L' amministrazione, in particolare, ha presentato una domanda di sovvenzione alla Regione per il completamento della nuova viabilità, per la sistemazione dell' arredo urbano comprendente il 4° lotto dei lavori, per la realizzazione delle opere di ampliamento e di manutenzione straordinaria della scuola materna, per il centro civico sociale e per la sistemazione degli accessi al paese. Alla Provincia d i Gorizia, invece, sono stati chiesti finanziamenti per l' adeguamento dei locali di Palazzo Ghersiach per trasferimento degli uffici comunali, per l' ampliamento e la sistemazione dell' area cimiteriale, per l' acquisto di arredi per la scuola elementare , per la ristrutturazione della sede municipale, per l' urbanizzazione della zona industriale, per la ristrutturazione dell' impianto di illuminazione pubblica. Sono stati richiesti fondi anche per l' acquisto di un nuovo scuolabus più che mai necessario e di attrezzature e mezzi di smaltimento per i rifiuti, per la sistemazione della recinzione della scuola d' infanzia. Altre richieste riguardano lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, musicali, cinematografiche e teatrali e la tutela e promozione della lingua friulana. (m.s. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
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