INTEGRAZIONE alla precedente Comunicazione del 7

Beniamino Sandrini
Via del Fante, n ° 21
37066 CASELLE di Sommacampagna
T. 0458581200 Cell. 3485214565
Mail:
[email protected]
PROJECT
TO
PROTECT
www.vivicaselle.eu
PROGETTARE
PER
PROTEGGERE
Caselle d’Erbe, 21.07.2014
D.Lgs. 4-2008 - Art. 3 ter - Principio dell'azione ambientale.
La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio
culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e
dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una
adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione,
dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte,
dei danni causati all'ambiente, nonche' al principio «chi inquina
paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni
europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale.
Alla Prof.ssa Graziella Manzato
Sindaco di Sommacampagna
Via Carlo Alberto, 1
37066 – SOMMACAMPAGNA
[email protected]
e per conoscenza
e per conoscenza:
Al Dott. Giandomenico
Allegri
Assessore all’Urbanistica
All’ Ing. Fabrizio Bertolaso
Assessore all’Ecologia e LL.PP
Ai Capigruppo Consigliari
Cassano Maurizio Giuseppe
Augusto Pietropoli
Fabiano Gozzo
Luisa Galeoto
INTEGRAZIONE alla precedente Comunicazione del 7 Luglio 2014
Oggetto: BOZZA-PROPOSTA per un nuovo ACCORDO DI CONCERTAZIONE, per le aree a SUD di Caselle con
l’obiettivo di PROGETTARE PER PROTEGGERE al fine di poter realizzare delle Opere e degli Interventi di
Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale, per Salvare Caselle
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PREMESSA:
Il documento inviato alla Vs attenzione in data 7.7.2014 era stato iniziato prima del 19.06.2014 e in un mese - in un Comune come il nostro - delle volte in
poche settimane si concentrano una serie di novità che derivano dalla presenza, sul nostro territorio, di infrastrutture sovra comunali, che - come per gli
impatti ambientali cumulativi che caratterizzano in particolare l’abitato di Caselle - queste novità si accumulano una sull’altra e pertanto, dopo solo due
settimane dalla precedente lettera, ho ritenuto essere necessario scrivere di nuovo ad INTEGRAZIONE alla precedente Comunicazione del 7 Luglio 2014.
E’ evidente che alle mie segnalazioni (come già inviate) non mi aspetto risposta (al sottoscritto basta protocollarle e che queste rimangano agli atti), ma
comunque il sottoscritto le proprie idee e proposte, le scrive e le porta alla Vs attenzione, considerato che qualora se l’Amministrazione Comunale
rimanesse inerte, i gestori delle infrastrutture comunali e sovra comunali, lo stesso, loro vanno avanti come sta accadendo per la Discarica Siberie, per la
Discarica Caluri, la Ferrovia TAV, l’Interporto: Quadrante Europa e in particolare da oggi, all’Aeroporto Valerio Catullo e quindi credo che sia un mio dovere
integrare la precedente Comunicazione del 7.7.2014, visto anche le “nuove notizie” che il sottoscritto ha appreso… assistendo al Consiglio Comunale.
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AEROPORTO: Valerio Catullo e l’arrivo di SAVE SpA:
Quando sul Corriere di Verona, di qualche giorno fa, leggo un articolo con
dei titoli e sottotitoli come a lato riprodotti, i dubbi che il sottoscritto aveva
che la Aerogest srl – nuova società che dovrebbe gestire l’Aeroporto Catullo
- verrà controllata e gestita da SAVE SpA… spariscono tutti e pertanto forse
anche prima di questi cinque anni, potrebbe accadere che il socio di maggioranza che gestirà l’Aeroporto Catullo sarà la SAVE SpA e tutti i soci pubblici
non avranno più potere gestionale e probabilmente la Catullo SpA potrebbe
essere trasformata in “bad company” dove “scaricare” tutti i debiti accumulati in tutti questi anni di gestione “pubblica” dell’Aeroporto di Verona.
Considerato che Graziella Manzato, Sindaco del Comune di Sommacampagna
pur dichiarando di essere la rappresentante di una “Lista Civica” è da anni
che appartiene (e credo sia ancora “iscritta”) al Partito Democratico, credo
che al sottoscritto possa essere permesso di ricordare cosa appare, se nel
campo di “ricerca” del sito web del Partito Democratico di Verona si scrive
la parola “Aeroporto”, di cui risultati, si evidenziano questi quattro articoli:
Salvataggio aeroporto: cosa nasconde l’urgenza? - Luci e ombre sul futuro
dell’aeroporto - Aeroporto allo sfascio - Il Pd per l’Aeroporto Valerio Catullo
che sono un piccolo esempio delle discussioni che avvengono in Consiglio
Comunale a Verona quando l’argomento… è l’Aeroporto: “Valerio Catullo”.
Rimanendo sul problema “Partito Democratico” credo sia doveroso segnalare
l’intervento del Consigliere Comunale: Michele Bertucco durante la seduta
del Consiglio Comunale di Verona del 16 Giugno 2014, durante la quale era
stata discussa la Proposta n° 70 – “AZIENDE PARTECIPATE - AEROPORTO
CATULLO SPA- COSTITUZIONE DI UNA NEWCO”, un intervento che dovrebbe
essere ascoltato e visto anche in Consiglio Comunale di Sommacampagna in
modo che tutti i Consiglieri, ma soprattutto gli Assessori possano avere la
percezione di come la Catullo SpA in questi anni ha operato per l’Aeroporto.
Mi permetto di segnalare questo link, perché dal Consiglio Comunale di Sommacampagna, ho appreso che il 25 Luglio pv, la Giunta Comunale dovrebbe
avere un incontro con il Presidente e il Direttore della Catullo SpA, dove
questi signori, ovviamente, illustreranno una situazione “di parte” che, immagino, sarà molto diversa da quella… illustrata dal Consigliere: Bertucco.
http://consiglioweb.comune.verona.it/consiglioweb/archivio/visualizza_filmato.jsp?file=Archive_20140616.asf&start=00:02:00&end=02:45:00&data=16/06/2014&parte=I
Considerato che al 25 Luglio mancano pochissimi giorni, il sottoscritto, alla
Giunta Comunale, suggerisce che prima di quella data, vi sia una riunione
della Giunta allargata anche a tutti i capigruppo del Consiglio Comunale alla
quale sia invitato il Consigliere Comunale Michele Bertucco, in modo che
tutti i partecipanti possano avere un visione “diversa e non di parte” di
quella che potrebbe essere la grave situazione in cui versa la Catullo SpA.
Sempre per gli interventi del Consigliere Bertucco relativi all’Aeroporto,
evidenzio un “post” che è stato pubblicato sulla sua pagina Facebook e un
articolo dell’Arena entrambi pubblicati ieri, nei quali viene evidenziato che
la Giunta Comunale di Verona avrebbe dato avvio alle procedure per una
azione di responsabilità contro gli ex Amministratori della Catullo SpA.
Sempre in merito all’Aeroporto Catullo, per avere un quadro più completo si
dovrebbe prendere visione della Delibera di Consiglio Comunale di Verona, la
n° 36/2014 con oggetto: “AZIENDE PARTECIPATE - AEROPORTO VALERIO
CATULLO SPA - APPROVAZIONE ACCORDO DI INVESTIMENTO SOTTOSCRITTO NEI GIORNI 6/10 GIUGNO 2014” e della Delibera di Consiglio Comunale
n° 29/2014 avente ad oggetto: “AZIENDE PARTECIPATE - AEROPORTO
VALERIO CATULLO SPA - COSTITUZIONE DI UNA NEWCO”.
L’unica persona che - a mio avviso - ha il quadro “esatto” di cosa comporta
l’arrivo di SAVE SpA all’Aeroporto Catullo è il Consigliere Comunale: Michele
Bertucco e credo che pertanto al sottoscritto sia permesso di suggerire che
prima del 25 Luglio prossimo, il Sindaco, la Giunta e i Capigruppo Consigliari
possano poterlo incontrare e possano avere una versione della situazione in
cui versa l’Aeroporto Catullo… PRIMA dell’incontro con la Catullo SpA.
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AEROPORTO: La SAVE SpA e la “Margherita Nord”:
Quando sull’Arena e/o su TeleArena vengono pubblicate delle “immagini”
come a lato riprodotte, potrebbe anche essere evidente che la Catullo SpA
possa aver “venduto” alla SAVE SpA le possibilità di poter utilizzare le aree
della “Margherita Nord”, dove poi la Aerogest srl abbia da poter fare anche
del “business”, ma che questo forse… non è in sintonia con le aspettative
degli abitanti di Caselle… che si troverebbero un Aeroporto… nel salotto!!!
Nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale, è emerso un altro problema e
cioè che vi sono delle attività di “Spedizionieri”, che pur essendo ubicati in
zona agricola vorrebbero potersi ampliare sia in superficie che in altezza,
creando cosi degli impatti ambientali (anche visivi) che sono insostenibili per
la grave situazione ambientale e paesaggistica che impatta in particolare
nell’intorno del centro abitato di Caselle ed è pertanto evidente che alle
legittime aspettative di queste ditte: Fercam? Arcese? ma forse anche Artoni
e altri una soluzione potrebbe anche esserci qualora la “concreta prospettiva
che l’area della Margerita Nord possa essere ceduta tutta al Comune di Sommacampagna come già evidenziato nella precedente lettera del 7.7.2014.
Che le aree della “Margherita Nord” debbano essere gestite dal Comune di Sommacampagna al sottoscritto parrebbe essere evidente e che parte di queste
aree potrebbero essere trasformate per destinarle ad insediamenti per le attività degli spedizionieri, parrebbe una soluzione logica, sopratutto se questa
servisse a de-localizzare qui le attività della Fercam, di Arcese, di Artoni e di tutti gli altri spedizionieri che si sono insediati in questi anni nel nostro
comune recuperando poi gli attuali insediamenti ad altre attività più consone e meno impattanti per il nostro territorio e la nostra qualità di vita.
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Le elaborazioni grafiche del progetto della FERCAM:
Per il sottoscritto è sempre molto difficile poter accedere alle informazioni
e spesso queste mi arrivano per casualità e/o per segnalazioni, ma qualche
volta – anche se in ritardo – perché pubblicate all’Albo Pretorio del Comune
e una di queste informazioni “casuali” l’ho appresa leggendo la newsletter
del Comune (la stessa dove si scrive della “Margherita Nord”) dalla quale ho
appreso che si voleva approvare un ampliamento della ditta Fercam.
E se da un primo sommario esame della foto pubblicata sulla newsletter del
Comune, l’intervento proposto sembra accettabile e sembrava poter essere
una miglioria di quello che è l’impatto ambientale di un edificio industriale
in zona agricola, dall’esame poi della documentazione allegata alla Delibera
di Giunta n° 264 del 28/11/2013 avente ad oggetto: Atto di indirizzo su
progetto di ampliamento degli edifici ad uso logistico della filiale"FERCAM
SPA", siti in via Caselle, n. 7” le “elaborazioni grafiche” allegate sembrano
essere state “erroneamente elaborate”, alteranno l’impatto visivo che
avrebbe creato questa nuova edificazione se venisse cosi realizzata.
Se vengo a conoscenza che un edificio è stato progettato alto 17 metri, so
per certo che sarà un edificio alto due metri di più del Mangimificio dell’ex
Cooperativa Avicola Veronese e dato poi che il Mangimificio è stato realizzato abbassando di due metri il piano campagna rispetto a Via Calzoni, sono
convinto che l’impatto visivo di questo edificio sarà circa un quarto peggiore
di quello del mangimificio ed è pertanto evidente che l’elaborazione grafica
a lato riprodotta non rappresenta assolutamente lo stato finale dei luoghi.
Ora, il come sia stato possibile che all’Ufficio Edilizia Privata, non si siano
accorti che l’elaborazione grafica consegnata non rappresenta un edificio
alto 17 metri, ma forse a malapena rappresenta un edificio alto 10/12 metri
alterando cosi la percezione dell’impatto visivo del nuovo edificio, il sottoscritto si chiede come mai nessuno si sia accorto di questo “errore”.
Non entro nel merito di questi “errori grafici” che poi riprenderò nella pagina successiva, ma approfitto di questa rappresentazione grafica, per evidenziare che questa tipologia di edifici non è una tipologia da zona agricola, ma
potrebbe essere perfetta da posizionare – in adeguato modo – in prossimità
dell’Aeroporto dove potrebbe svolgere anche la funzione di barriera antirumore degli impatti acustici creati dalle attività aeroportuali.
E se vicino ad un Aeroporto può essere realizzato un Hangar dove possono
essere svolte le manutenzioni di un aereo tipo Embraer 195 che sono quelli
utilizzati da Air Dolomiti, dato che la coda di questo aereo è alta solo 10,55
metri può essere che l’Hangar del Catullo abbia un’altezza forse minore dell’edificio che la Fercam vorrebbe realizzare in piena zona agricola.
Da queste “rielaborazioni grafiche” parrebbe essere evidente che un edificio
alto 17 metri abbia un impatto visivo ben oltre a quanto è stato presentato
in comune, in quanto un edificio alto 17 metri è più alto di quatto camion.
Il sottoscritto ritiene pertanto che tutte le attività di spedizioniere oggi insediate in zona agricola del Comune di Sommacampagna abbiano da essere delocalizzate e trasferite nella aree della “Margherita Nord” (come indicato a
lato) nelle “Aree che devono essere cedute al Comune per nuovi insediamenti di iniziativa Comunale” secondo quanto stabilito in un Accordo di Programma e/o Accordo di Concertazione da stipularsi con la Aerogest srl.
Opportunamente progettati questi insediamenti, in questa area recuperata
agli usi comunali, potrebbero svolgere una efficace barriera antirumore
contro i rumori generati dalle attività dell’Aeroporto Catullo in modo cosi da
migliorare la qualità della vita dei cittadini residenti a Caselle.
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La TAV e il “cavalcaferrovia” di Via Rampa:
Sempre e solo perché pubblicato (per altro motivo) sul sito web del Comune,
il sottoscritto, solo da un paio di giorni ha preso conoscenza di quella follia
pura che i tecnici della TAV hanno progettato quale “cavalcaferrovia” su Via
Rampa che sarebbe una struttura lunga circa 700 metri di cui 200 senza le
rampe e che potrebbe arrivare ad essere alta circa 10/12 metri.
Ovviamente per quanto progettato esprimo un parere personale, ma spero
che segnalando questo l’Amministrazione Comunale in accordo con quella di
Sona possa chiedere di spostare questo “cavalcaferrovia” in aderenza con
l’Autostrada A22, da realizzarsi in “concomitanza” del lavori della 3^ corsia.
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Una Ciclopedonale come “compensazione” alla TAV?
Ovviamente un collegamento tra Caselle e Lugagnano su Via Rampa deve
essere mantenuto, in modo che vi si possa realizzare una “cavalcaferrovia”
ciclabile e pedonabile che andrebbe ad attraversare gli otto binari che qui ci
saranno alla fine dei lavori della TAV (2 esistenti e 6 nuovi binari).
E questo ponte ciclopedonale realizzato potrebbe essere anche lo snodo di
una serie di piste ciclopedonali tra cui quella proposta nel progetto n° 8 del
“Project to Protect – Progettare per proteggere” come elaborato dall’Arch.
Andreas Kipar e denominato “Percorso ciclopedonale e rinaturalizzazione
Canale Alto Agro Veronese”, che ad avviso del sottoscritto, questo intervento potrebbe rappresentare un’opera di compensazione ambientale che
la T.A.V. dovrebbe realizzare per i Comuni di Sona e di Sommacampagna.
“cavalcaferrovia” ciclopedonale di Via Rampa
Dalla “Ciclopista del Sole” - che corre parallela al “Canale Bifis” dove inizia il “Canale Alto Agro Veronese” – al nuovo “cavalcaferrovia” ma solo ciclabile
e solo pedonale che verrebbe realizzato al posto di Via Rampa, ci sono circa 5,2 km e l’intorno di Via Rampa potrebbe essere il luogo ideale dove realizzare
un bici grill a servizio dei comuni di Sona e di Sommacampagna.
Anche con questa mia considerazione si vuole ricordare il concetto che per tutelare il nostro territorio e ottenere risposte in ottemperanza al principio
comunitario “CHI INQUINA PAGA”, bisognerebbe “PROGETTARE PER PROTEGGERE” altrimenti succede come per la 3^ corsia dell’Autostrada A22 dove a
fronte di una previsione di fasce arboree (indicate nel PAT) larghe 100 metri e lunghe 4 km abbiamo ottenuto fasce arboree da 30 metri e lunghe un terzo.
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Conclusioni alle INTEGRAZIONI alla lettera 7.7.2014
Che nel Comune di Sommacampagna vi siano delle criticità credo che questo
sia noto, ma che la quasi totalità degli impatti ambientali, si concentrino su
Caselle, il sottoscritto ha sempre l’impressione che questo non sia mai stato
percepito dalle precedenti Amministrazioni Comunali e pertanto credo che
anche questa integrazione alla lettera del 7 Luglio 2014 debba essere intesa
quale altro contributo alla nuova Amministrazione Comunale a “muoversi
prima” e ad anticipare le mosse e le progettualità (qualsiasi esse siano) dei
Gestori delle infrastrutture sovra comunali che impattano su Caselle.
Nel Masterplan predisposto dall’Arch. Kipar vi sono contenute molte idee
che andrebbero sviluppate, ma dato che quella progettazione di massima è
ormai vecchia perché progettata 5 anni fa, sempre a parere del sottoscritto
sarebbe necessaria una immediata azione tesa e finalizzata ad ottenere
opere e interventi di “Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di
Restauro e di Risanamento Ambientale, per Salvare Caselle”.
Tra pochi giorni, dopo l’incontro con la “Catullo SpA” e/o la “Aerogest srl”,
forse il Comune di Sommacampagna riuscirà a reperire una delle ultime proposte elaborate che dovrebbero rappresentare il Piano di Sviluppo dell’Aeroporto e apprendere cosa vorrebbero realizzare nella “Margherita Nord”.
Ma il tempo sta per scadere anche per la progettazione esecutiva della TAV
perché se il Comune di Sommacampagna (e di Sona) agiscono subito, ancora
in queste fasi preliminari, poi forse otterranno qualcosa in cambio a tutela
del nostro territorio e per la salvaguardia della salute pubblica.
Dalle promesse elettorali bisogna passare ai fatti e ben conscio che l’Amministrazione Comunale in carica ha meno di due mesi di vita… i problemi del
nostro comune sono irrisolti da decenni e ora non bisogna perdere il treno.
In attesa vedere realizzate e attivate una serie di “azioni concrete” che
siano veramente a tutela del nostro territorio e che siano inderogabili al
principio comunitario: “CHI INQUINA PAGA”… per la tutela del Territorio e
la salvaguardia della salute della popolazione, ad integrazione di quanto
già inviato in data 7 Luglio 2014, si inviano queste ulteriori considerazioni e
segnalazioni e si porgono distinti saluti.
Un cittadino “nativo” di Caselle:
Beniamino Sandrini
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