MAPEI SEMPRE PIÙ ECO-SOSTENIBILE Il Gruppo partecipa al progetto per l’analisi della carbon footprint nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo bandito dal Ministero dell’Ambiente. PROGRAMMA NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPRONTA AMBIENTALE Le attività umane lasciano impronte sull’ambiente. La carbon footprint consente di misurarle. In che modo? Individuando e quantificando i consumi di materie prime e di energia nelle fasi selezionate del ciclo di vita di un prodotto o di un processo, a cui sono normalmente attribuite emissioni di gas a effetto serra, responsabili dei cambiamenti climatici. L’unità di misura della carbon footprint è espressa in tonnellata di anidride carbonica equivalente (tCO2 eq). Ma perché tanta attenzione agli indicatori di sostenibilità? Anzitutto perché è cresciuto, negli anni, l’interesse dei consumatori per prodotti e servizi a minore impatto ambientale. In secondo luogo perché la comunità nazionale e internazionale ha promosso importanti iniziative per la riduzione di gas a effetto serra: il protocollo di Kyoto e il Pacchetto Clima-Energia sono i più noti. La carbon footprint rappresenta uno strumento ottimale per monitorare l’effettiva sostenibilità dei prodotti o dei servizi proposti al mercato, dandone evidenza attraverso un valore oggettivo e quantificato. In questo contesto il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è da tempo impegnato nel supporto a iniziative volontarie del settore produttivo italiano. Infatti, il Dicastero ha promosso un “Bando pubblico per l’analisi dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo” che si colloca nel più generale “Programma per la valutazione dell’impronta ambientale”, attraverso il quale il Dicastero ha coinvolto Mapei e altre 200 realtà del settore produttivo italiano. L’obiettivo? Individuare le migliori procedure di “carbon management” e sostenere l’attuazione di tecnologie a basse emissioni. Mapei ha così ottenuto un co-finanziamento per calcolare l’impronta di carbonio di alcuni suoi prodotti realizzati nei siti produttivi di Robbiano di Mediglia, Latina e Sassuolo. Il progetto di carbon footprint messo a punto da Mapei si è concentrato sull’analisi dell’intero processo di produzione dei tre adesivi, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime fino allo smaltimento finale, ovvero “dalla culla alla tomba”. I risultati dettagliati dell’indagine, certificati da un ente terzo, saranno presentati a breve. Mapei ha poi analizzato le azioni necessarie a ridurre le fasi di processo a più alta emissione di gas a effetto serra e ha verificato le misure tecnicamente fattibili ed economicamente sostenibili per ottenere un’efficace carbon management. Nella fase successiva sono state individuate le possibili misure per la neutralizzazione delle emissioni (carbon neutrality) attraverso progetti di compensazione. Mapei promuove concretamente la sostenibilità producendo soluzioni certificate per progetti ecosostenibili in tutto il mondo, che assicurano non solo maggiore durabilità, evitando ripetuti interventi sugli edifici e sulle infrastrutture, ma fanno risparmiare materiali ed energia. I prodotti Mapei nascono da un qualificato impegno di ricerca, frutto dei 18 laboratori R&S, finalizzato a ottenere formule innovative, integrabili in sistemi applicativi completi. Particolare attenzione è rivolta all’impiego di sostanze a bassissimo contenuto di VOC (sostanze organiche volatili), tant’è che molti prodotti possiedono il marchio EMICODE EC1 ed EMICODE EC1 PLUS, rilasciati dal GEV, associazione per il controllo delle emissioni dei prodotti per pavimentazioni, adesivi e materiali per edilizia di cui Mapei è membro, garantendo così la compatibilità con la salute degli operatori professionali e la salvaguardia dell’ambiente. Plus che hanno assicurato all’Azienda importanti collaborazioni con progettisti, imprese, applicatori, committenti, in questo percorso che unisce architettura di qualità e salvaguardia dell’ambiente. Le soluzioni Mapei possono contribuire all’assegnazione di punti validi per il conseguimento di certificazioni per progetti ecosostenibili come: LEED, “The Leadership in Energy and Environmental Design”, sviluppato dallo U.S. Green Building Council (per il Nord America e parte dell’Europa); GREEN STAR, in accordo con il Green Building Council Australia; GREEN MARK, promosso dalla Building and Construction Authority di Singapore, per Singapore e BREEAM “BRE Environmental Assessment Method” per la Germania e la Scandinavia. Luglio 2014
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