LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.05 formato: pdf

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Domenica 25 maggio 2014
ECONOMIA&FINANZA
Una donna candidata
per il dopo-Befera
MISTER
FISCO Attilio
Befera
davanti alla
sede
dell'Agenzia
delle Entrate
di via
Cristoforo
Colombo, a
Roma
Domani ultimo giorno alla guida dell’Agenzia delle Entrate
l Domani sarà l’ultimo giorno di lavoro di
Attilio Befera alla guida dell’Agenzia delle Entrate e alla presidenza di Equitalia. Prima di
lasciare il palazzo di via Cristoforo Colombo,
venerdì ha salutato i 40.000 dipendenti con una
lettera diffusa su Intranet. Un breve bilancio
dei suoi sei anni di mandato. "Sono stati anni
intensi e impegnativi – scrive Befera – durante
i quali abbiamo raggiunto risultati importanti,
pur fra tante difficoltà". Non manca un accenno alla "delicatezza e complessità del nostro
compito, necessario alla collettività, anche
quando è ingrato". Poche parole che riportano
ai giorni, davvero ingrati, della primavera del
2012 quando, dopo diversi episodi di aggressione e intimidazione nei confronti dei lavoratori e degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e
di Equitalia, l’allora premier Mario Monti dovette recarsi in via Cristoforo Colombo per
sottolineare la vicinanza del Governo al suo
ente esattore. Erano i mesi più neri della crisi
economica e le sedi dell’Agenzia delle Entrate e
di Equitalia stavano diventando i capri espiatori di un malessere crescente.
"Abbiamo appreso, nei momenti più difficili
– continua Befera nella sua lettera – che se
vogliamo sinceramente migliorare dobbiamo
continuare ad imparare dai nostri errori, per
correggerli" in vista di quello che resta "il
progetto più grande e ambizioso: contribuire
efficacemente alla costruzione del rapporto di
fiducia fra Stato e cittadini". A suggello della
sua lettera, una citazione del poeta, scrittore e
monaco trappista Thomas Merton; "Il tempo
corre, la vita sfugge tra le mani. Ma può sfuggire come sabbia oppure come seme". "Davanti
a ciò che dicono queste parole – osserva Befera
– nessuno, tanto meno io per le responsabilità
fin qui ricoperte, può sentirsi tranquillo".
Durante la gestione Befera l’Agenzia delle
Entrate ha portato a 13,1 miliardi le somme
annuali recuperate dall’evasione nel 2013, una
cifra quasi doppia rispetto ai 6,9 miliardi recuperati nell’anno 2008. Sempre nello stesso
periodo la redditività dell’Agenzia (cioè il rapporto fra gli incassi da recupero dell’evasione e
Aquilino (Federpreziosi) chiede norme specifiche
Gli orafi: «Non confondeteci con i Compro oro»
Riparte tra le polemiche l'iter dei ddl per il settore orafo nella X Commissione del
Senato. All’esame, i disegni di legge su compravendita di oro e di oggetti preziosi
usati, titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi e regolamentazione dei materiali gemmologici. Ma si rischia il braccio di ferro con le associazioni di categoria,
prima fra tutte le Federpreziosi di Confcommercio.
La questione principale, sul quale non c’è accordo riguarda proprio la compravendita di oro e di oggetti preziosi usati. Un argomento non di poco conto visto il proliferare dei cosiddetti Comprooro. In materia, nel corso dell’audizione al Senato il 30
gennaio scorso Confcommercio Federpreziosi insieme alla Consulta Orafa avevano
espresso perplessità circa la previsione di estendere a chiunque eserciti l’attività di
compravendita di oro e di oggetti preziosi usati le stringenti previsioni normative
previste dalla legge 17 gennaio 2000, n. 7, così come invece preso in esame dall’atto
237, di cui è prima firmataria la sen. Donella Mattesini.
Il presidente di Confcommercio Federpreziosi Giuseppe Aquilino ribadisce invece
«la necessità di differenziare tra chi esercita esclusivamente l’attività di Comprooro,
per cui il ddl prevede una Srl con capitale di almeno 40mila euro, e i piccoli dettaglianti e gli artigiani che magari per venire incontro alle esigenze dei clienti, in tempi
di crisi, non acquistano oro usato, ma propongono per esempio piccole permute.
Stiamo parlando dell’ 88,44% delle attività costituite da società di persone o da persone fisiche. Siamo disposti ovviamente anche a ragionare sulle percentuali da
adottare per distinguere “attività preminenti” o “occasionali”, ma chiedere ai nostri
colleghi dettaglianti questo ulteriore sforzo mi sembra del tutto fuori luogo».
«Da rilevare, inoltre - dichiara il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli - che l’attività di permuta rientra, da sempre, tra i servizi offerti alla clientela dalle attività al
dettaglio».
il costo sostenuto) è aumentata costantemente
passando da 1,93 a 3,82 euro recuperati dall’evasione per ogni euro speso. Al suo attivo anche lo
spazio ai servizi online, i minori costi di gestione, la sensibilizzazione verso l’interno, la
riduzione del contenzioso con la mediazione
tributaria, le semplificazioni degli adempimenti e del linguaggio, i premi ai dipendenti
meritevoli, lo sviluppo dei nuovi media e la
partecipazione alla Nave della Legalità.
Come da Spoil System lunedì, al novantesimo giorno dalla fiducia al nuovo Governo,
Befera lascerà la poltrona di Mister Fisco. Non
sembra verosimile che già per lunedì si avrà il
suo successore, che deve essere proposto dal
LA VERTENZA LORUSSO (FIM CISL) CHIEDE GARANZIE PER IL RILANCIO
«Alla Saem di Bari serve
la cassa integrazione
per tornare sul mercato»
l BARI. Continua la mobilitazione dei lavoratori della
Saem Energie Alternative di
Bari. Nei giorni scorsi, dopo la
sigla del verbale di consultazione sindacale nella sede della
Provincia di Bari, è stata inoltrata al ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali la richiesta per attivare la cassa integrazione straordinaria.
«La Regione Puglia – sottolinea Nicola Lorusso, segretario della Fim (federazione italiana metalmeccanici) Cisl di
Bari – si è impegnata ad attivare un tavolo al fine di individuare interventi finalizzati
alla salvaguardia dei posti di
lavoro. Un passaggio decisivo è
legato alla decisione del Tribunale di Bari sul ricorso alla
sentenza di fallimento presentato dalla Saem. Se venisse concesso il concordato preventivo
in continuità l’azienda potrebbe sanare il pregresso e operare
sul suo rilancio: i requisiti ci
sono tutti. La concessione della
cassa integrazione è utile a traguardare il presente, permettere all’azienda di risollevarsi e
restare sul mercato, mantenendo così il pieno livello ccupazionale. Siamo fiduciosi – prosegue Lorusso - che il fallimento dichiarato il primo aprile
scorso possa essere cancellato:
la nostra speranza è anche quella dei lavoratori, che vogliono
uscire da questa fase di incertezza e guardare al futuro».
Giuseppe Chiaromonte, rappresentante dei lavoratori
Saem, sottolinea che «l'azienda
è più che mai viva e vitale: negli
ultimi undici mesi ha fatturato
oltre tre milioni di euro, ha prodotto utili per 200mila euro e
sono in corso trattative per l'acquisizione di nuove commesse.
Bisogna aggiungere un particolare significativo: molte
aziende subappaltatrici che offrono servizi di manutenzione
degli impianti e sorveglianza
continuano comunque a darci
fiducia e a lavorare con noi».
Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. In
questo caso l’attività ordinaria sarà gestita dai
suoi vice: Marco Di Capua per l’attività delle
Entrate e da Gabriella Alemanno responsabile
dell’area Territorio. Sul "toto" nomine sembra
tramontato il nome dell’ex procuratore di Milano Francesco Greco, dopo che Matteo Renzi
ha escluso "un magistrato" alla guida
dell’Agenzia delle Entrate. Restano ancora sul
piatto i nomi di Marco Di Capua, dato come il
favorito nel segno della continuità. Ma si è
parlato anche di Rossella Orlandi, attualmente
direttore della sede piemontese dell’agenzia.
Meno probabilità avrebbe Gabriella Alemanno.
IL CASO IL LEGALE DELL’EX PRESIDENTE: «CHIARIRÀ TUTTO»
Inchiesta Carige, Berneschi
pronto a parlare con i pm
l Promette di parlare e di chiarire tutto, Giovanni
Berneschi. L’ex presidente della Banca Carige arrestato
giovedì mattina con l’accusa di essere il "dominus" di un
sodalizio dedito alla truffa, al riciclaggio e alla sottrazione
di beni dopo 48 ore di silenzio ha rotto gli indugi. Lo ha
fatto tramite il suo difensore Maurizio Anglesio al quale
ha dato mandato di annunciare che nell’interrogatorio di
convalida davanti al gip che si terrà tra martedì e giovedì
prossimo non solo risponderà alle domande del giudice
"ma chiarirà la sua posizione". È un Berneschi "provato
per l'inchiesta ma molto combattivo" quello che racconta il
suo avvocato. Che passa il tempo a studiare le carte e "non
legge giornali o guarda televisione". Il banchiere che fino a
qualche mese fa comandava l’economia genovese non ne
vuole sapere di arrendersi e "davanti al giudice spiegherà
tutto quanto", ribadisce Anglesio.
E mentre Berneschi fa sapere che parlerà e spiegherà, si
sono svolti i primi interrogatori. Il gip Adriana Petri e il
procuratore aggiunto Nicola Piacente hanno visto tre degli
arrestati che si trovano in carcere a Marassi (il quarto
Francesca Amisano, nuora di Berneschi, sarà interrogata
domani a Pontedecimo). Due si sono avvalsi della facoltà
di non rispondere, uno ha parlato. È stato il faccendiere
svizzero Davide Enderlin Junior, il primo a rispondere alle
domande del giudice. Enderlin, 42 anni, consigliere comunale di Lugano ha negato di aver mai riciclato il denaro o di fare parte di qualche organizzazione: "Non ho
mai fatto nulla di illecito – ha detto il presidente del
Lugano Pallavolo – ho solo eseguito quelle che erano le
direttive che mi venivano impartite dai miei clienti. È
vero ho curato la pratica per l’acquisto dell’ Holiday Inn di
Lugano... ma l’ho fatto nella più assoluta trasparenza e
correttezza". Enderlin, difeso dagli avvocati Balossi e Bernardini, ha giurato di "non aver mai saputo della provenienza del denaro" e ha spiegato di essere pronto a
dimostrarlo: "Non appena avrò l’occasione – ha detto il
manager - produrrò tutti i documenti bancari”.
Sigillo d’Oro ad Attilio Mastromauro
ha 101 anni il creatore della pasta Granoro
Il riconoscimento sarà consegnato giovedì dal rettore dell’Università di Bari, Uricchio
l Ai giornalisti accorsi in massa in occasione della conferenza
stampa in onore dei suoi 100 anni
l’imprenditore Attilio Mastromauro aveva dato appuntamento
ai 110 anni per nuovi festeggiamenti. Intanto quest’anno, per i
suoi 101 anni appena compiuti
una occasione prestigiosa per festeggiare egregiamente il suo
compleanno e al quale hanno avuto accesso solo grandi uomini del
mondo delle ricerca, della politica,
della cultura, Attilio Mastromauro l’avrà: giovedì 29 maggio (alle
10.30) nel Salone degli Affreschi
dell’Ateneo di Bari il Rettore
dell’Università di Bari, prof. Antonio Uricchio, conferirà all’industriale che ha dedicato e dedica
ancora una vita di amore e passione per la sua pasta, il Sigillo
D’Oro. Attilio Mastromauro nel
1967 dopo un lungo e brillante percorso imprenditoriale con i suoi
fratelli si lanciò con sua moglie
Chiara nell’impresa di aprire un
nuovo pastificio (Granoro), contribuendo con la sua opera ad ac-
crescere l’immagine e il prestigio
della “sua” Puglia in Italia e nel
mondo. E’ uno dei pionieri dell’industria della pasta in Italia. Emigrato ancora bambino nella New
York degli anni Venti, al ritorno
nella
natia
Corato
entra
nell’azienda paterna; è un’epoca
in cui i pastifici sono ancora attività artigianali, non esiste automazione. Con la guida di Attilio
la fabbrica cresce fino a diventare
una nuova impresa, Granoro, realizzata e condotta con l’aiuto delle
figlie e di una “famiglia allargata”
di fidatissimi collaboratori. Ad
inaugurare il suo Pastificio (Il 21
gennaio 1967) fu l’onorevole Aldo
Moro, a cui oggi è intitolata l’Università barese
. Oggi, sotto la direzione di Marina e Daniela Mastromauro, Granoro è una realtà consolidata che
ha portato la pasta pugliese sulle
tavole del Canada, del Sud America, dell’Australia, fino alla Cina
e al Giappone e che vanta, tra dipendenti e indotto, circa 250 lavoratori.