13 Domenica 25 maggio 2014 ECONOMIA&FINANZA Una donna candidata per il dopo-Befera MISTER FISCO Attilio Befera davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di via Cristoforo Colombo, a Roma Domani ultimo giorno alla guida dell’Agenzia delle Entrate l Domani sarà l’ultimo giorno di lavoro di Attilio Befera alla guida dell’Agenzia delle Entrate e alla presidenza di Equitalia. Prima di lasciare il palazzo di via Cristoforo Colombo, venerdì ha salutato i 40.000 dipendenti con una lettera diffusa su Intranet. Un breve bilancio dei suoi sei anni di mandato. "Sono stati anni intensi e impegnativi – scrive Befera – durante i quali abbiamo raggiunto risultati importanti, pur fra tante difficoltà". Non manca un accenno alla "delicatezza e complessità del nostro compito, necessario alla collettività, anche quando è ingrato". Poche parole che riportano ai giorni, davvero ingrati, della primavera del 2012 quando, dopo diversi episodi di aggressione e intimidazione nei confronti dei lavoratori e degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia, l’allora premier Mario Monti dovette recarsi in via Cristoforo Colombo per sottolineare la vicinanza del Governo al suo ente esattore. Erano i mesi più neri della crisi economica e le sedi dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia stavano diventando i capri espiatori di un malessere crescente. "Abbiamo appreso, nei momenti più difficili – continua Befera nella sua lettera – che se vogliamo sinceramente migliorare dobbiamo continuare ad imparare dai nostri errori, per correggerli" in vista di quello che resta "il progetto più grande e ambizioso: contribuire efficacemente alla costruzione del rapporto di fiducia fra Stato e cittadini". A suggello della sua lettera, una citazione del poeta, scrittore e monaco trappista Thomas Merton; "Il tempo corre, la vita sfugge tra le mani. Ma può sfuggire come sabbia oppure come seme". "Davanti a ciò che dicono queste parole – osserva Befera – nessuno, tanto meno io per le responsabilità fin qui ricoperte, può sentirsi tranquillo". Durante la gestione Befera l’Agenzia delle Entrate ha portato a 13,1 miliardi le somme annuali recuperate dall’evasione nel 2013, una cifra quasi doppia rispetto ai 6,9 miliardi recuperati nell’anno 2008. Sempre nello stesso periodo la redditività dell’Agenzia (cioè il rapporto fra gli incassi da recupero dell’evasione e Aquilino (Federpreziosi) chiede norme specifiche Gli orafi: «Non confondeteci con i Compro oro» Riparte tra le polemiche l'iter dei ddl per il settore orafo nella X Commissione del Senato. All’esame, i disegni di legge su compravendita di oro e di oggetti preziosi usati, titoli e marchi di identificazione dei metalli preziosi e regolamentazione dei materiali gemmologici. Ma si rischia il braccio di ferro con le associazioni di categoria, prima fra tutte le Federpreziosi di Confcommercio. La questione principale, sul quale non c’è accordo riguarda proprio la compravendita di oro e di oggetti preziosi usati. Un argomento non di poco conto visto il proliferare dei cosiddetti Comprooro. In materia, nel corso dell’audizione al Senato il 30 gennaio scorso Confcommercio Federpreziosi insieme alla Consulta Orafa avevano espresso perplessità circa la previsione di estendere a chiunque eserciti l’attività di compravendita di oro e di oggetti preziosi usati le stringenti previsioni normative previste dalla legge 17 gennaio 2000, n. 7, così come invece preso in esame dall’atto 237, di cui è prima firmataria la sen. Donella Mattesini. Il presidente di Confcommercio Federpreziosi Giuseppe Aquilino ribadisce invece «la necessità di differenziare tra chi esercita esclusivamente l’attività di Comprooro, per cui il ddl prevede una Srl con capitale di almeno 40mila euro, e i piccoli dettaglianti e gli artigiani che magari per venire incontro alle esigenze dei clienti, in tempi di crisi, non acquistano oro usato, ma propongono per esempio piccole permute. Stiamo parlando dell’ 88,44% delle attività costituite da società di persone o da persone fisiche. Siamo disposti ovviamente anche a ragionare sulle percentuali da adottare per distinguere “attività preminenti” o “occasionali”, ma chiedere ai nostri colleghi dettaglianti questo ulteriore sforzo mi sembra del tutto fuori luogo». «Da rilevare, inoltre - dichiara il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli - che l’attività di permuta rientra, da sempre, tra i servizi offerti alla clientela dalle attività al dettaglio». il costo sostenuto) è aumentata costantemente passando da 1,93 a 3,82 euro recuperati dall’evasione per ogni euro speso. Al suo attivo anche lo spazio ai servizi online, i minori costi di gestione, la sensibilizzazione verso l’interno, la riduzione del contenzioso con la mediazione tributaria, le semplificazioni degli adempimenti e del linguaggio, i premi ai dipendenti meritevoli, lo sviluppo dei nuovi media e la partecipazione alla Nave della Legalità. Come da Spoil System lunedì, al novantesimo giorno dalla fiducia al nuovo Governo, Befera lascerà la poltrona di Mister Fisco. Non sembra verosimile che già per lunedì si avrà il suo successore, che deve essere proposto dal LA VERTENZA LORUSSO (FIM CISL) CHIEDE GARANZIE PER IL RILANCIO «Alla Saem di Bari serve la cassa integrazione per tornare sul mercato» l BARI. Continua la mobilitazione dei lavoratori della Saem Energie Alternative di Bari. Nei giorni scorsi, dopo la sigla del verbale di consultazione sindacale nella sede della Provincia di Bari, è stata inoltrata al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la richiesta per attivare la cassa integrazione straordinaria. «La Regione Puglia – sottolinea Nicola Lorusso, segretario della Fim (federazione italiana metalmeccanici) Cisl di Bari – si è impegnata ad attivare un tavolo al fine di individuare interventi finalizzati alla salvaguardia dei posti di lavoro. Un passaggio decisivo è legato alla decisione del Tribunale di Bari sul ricorso alla sentenza di fallimento presentato dalla Saem. Se venisse concesso il concordato preventivo in continuità l’azienda potrebbe sanare il pregresso e operare sul suo rilancio: i requisiti ci sono tutti. La concessione della cassa integrazione è utile a traguardare il presente, permettere all’azienda di risollevarsi e restare sul mercato, mantenendo così il pieno livello ccupazionale. Siamo fiduciosi – prosegue Lorusso - che il fallimento dichiarato il primo aprile scorso possa essere cancellato: la nostra speranza è anche quella dei lavoratori, che vogliono uscire da questa fase di incertezza e guardare al futuro». Giuseppe Chiaromonte, rappresentante dei lavoratori Saem, sottolinea che «l'azienda è più che mai viva e vitale: negli ultimi undici mesi ha fatturato oltre tre milioni di euro, ha prodotto utili per 200mila euro e sono in corso trattative per l'acquisizione di nuove commesse. Bisogna aggiungere un particolare significativo: molte aziende subappaltatrici che offrono servizi di manutenzione degli impianti e sorveglianza continuano comunque a darci fiducia e a lavorare con noi». Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. In questo caso l’attività ordinaria sarà gestita dai suoi vice: Marco Di Capua per l’attività delle Entrate e da Gabriella Alemanno responsabile dell’area Territorio. Sul "toto" nomine sembra tramontato il nome dell’ex procuratore di Milano Francesco Greco, dopo che Matteo Renzi ha escluso "un magistrato" alla guida dell’Agenzia delle Entrate. Restano ancora sul piatto i nomi di Marco Di Capua, dato come il favorito nel segno della continuità. Ma si è parlato anche di Rossella Orlandi, attualmente direttore della sede piemontese dell’agenzia. Meno probabilità avrebbe Gabriella Alemanno. IL CASO IL LEGALE DELL’EX PRESIDENTE: «CHIARIRÀ TUTTO» Inchiesta Carige, Berneschi pronto a parlare con i pm l Promette di parlare e di chiarire tutto, Giovanni Berneschi. L’ex presidente della Banca Carige arrestato giovedì mattina con l’accusa di essere il "dominus" di un sodalizio dedito alla truffa, al riciclaggio e alla sottrazione di beni dopo 48 ore di silenzio ha rotto gli indugi. Lo ha fatto tramite il suo difensore Maurizio Anglesio al quale ha dato mandato di annunciare che nell’interrogatorio di convalida davanti al gip che si terrà tra martedì e giovedì prossimo non solo risponderà alle domande del giudice "ma chiarirà la sua posizione". È un Berneschi "provato per l'inchiesta ma molto combattivo" quello che racconta il suo avvocato. Che passa il tempo a studiare le carte e "non legge giornali o guarda televisione". Il banchiere che fino a qualche mese fa comandava l’economia genovese non ne vuole sapere di arrendersi e "davanti al giudice spiegherà tutto quanto", ribadisce Anglesio. E mentre Berneschi fa sapere che parlerà e spiegherà, si sono svolti i primi interrogatori. Il gip Adriana Petri e il procuratore aggiunto Nicola Piacente hanno visto tre degli arrestati che si trovano in carcere a Marassi (il quarto Francesca Amisano, nuora di Berneschi, sarà interrogata domani a Pontedecimo). Due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, uno ha parlato. È stato il faccendiere svizzero Davide Enderlin Junior, il primo a rispondere alle domande del giudice. Enderlin, 42 anni, consigliere comunale di Lugano ha negato di aver mai riciclato il denaro o di fare parte di qualche organizzazione: "Non ho mai fatto nulla di illecito – ha detto il presidente del Lugano Pallavolo – ho solo eseguito quelle che erano le direttive che mi venivano impartite dai miei clienti. È vero ho curato la pratica per l’acquisto dell’ Holiday Inn di Lugano... ma l’ho fatto nella più assoluta trasparenza e correttezza". Enderlin, difeso dagli avvocati Balossi e Bernardini, ha giurato di "non aver mai saputo della provenienza del denaro" e ha spiegato di essere pronto a dimostrarlo: "Non appena avrò l’occasione – ha detto il manager - produrrò tutti i documenti bancari”. Sigillo d’Oro ad Attilio Mastromauro ha 101 anni il creatore della pasta Granoro Il riconoscimento sarà consegnato giovedì dal rettore dell’Università di Bari, Uricchio l Ai giornalisti accorsi in massa in occasione della conferenza stampa in onore dei suoi 100 anni l’imprenditore Attilio Mastromauro aveva dato appuntamento ai 110 anni per nuovi festeggiamenti. Intanto quest’anno, per i suoi 101 anni appena compiuti una occasione prestigiosa per festeggiare egregiamente il suo compleanno e al quale hanno avuto accesso solo grandi uomini del mondo delle ricerca, della politica, della cultura, Attilio Mastromauro l’avrà: giovedì 29 maggio (alle 10.30) nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari il Rettore dell’Università di Bari, prof. Antonio Uricchio, conferirà all’industriale che ha dedicato e dedica ancora una vita di amore e passione per la sua pasta, il Sigillo D’Oro. Attilio Mastromauro nel 1967 dopo un lungo e brillante percorso imprenditoriale con i suoi fratelli si lanciò con sua moglie Chiara nell’impresa di aprire un nuovo pastificio (Granoro), contribuendo con la sua opera ad ac- crescere l’immagine e il prestigio della “sua” Puglia in Italia e nel mondo. E’ uno dei pionieri dell’industria della pasta in Italia. Emigrato ancora bambino nella New York degli anni Venti, al ritorno nella natia Corato entra nell’azienda paterna; è un’epoca in cui i pastifici sono ancora attività artigianali, non esiste automazione. Con la guida di Attilio la fabbrica cresce fino a diventare una nuova impresa, Granoro, realizzata e condotta con l’aiuto delle figlie e di una “famiglia allargata” di fidatissimi collaboratori. Ad inaugurare il suo Pastificio (Il 21 gennaio 1967) fu l’onorevole Aldo Moro, a cui oggi è intitolata l’Università barese . Oggi, sotto la direzione di Marina e Daniela Mastromauro, Granoro è una realtà consolidata che ha portato la pasta pugliese sulle tavole del Canada, del Sud America, dell’Australia, fino alla Cina e al Giappone e che vanta, tra dipendenti e indotto, circa 250 lavoratori.
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