PROGRAMMA DI SVILUPPO ANNO 2014 Questo programma di sviluppo, particolarmente articolato, contiene i capitoli sotto specificati che, al momento delineati nelle loro linee generali, saranno nelle prossime settimane sviluppati in modo dettagliato. 1 – INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE SANITARIE 2 – INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INFORMATICHE 3 – INVESTIMENTI STRUTTURALI SUL TERRITORIO E NEL P.O. 4 – PROGETTI SPECIALI DI SVILUPPO SANITARIO 5 – PIANO ASSUNZIONI 1 – INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE SANITARIE Prevedono una spesa complessiva pari ad Euro 890.000 suddivisi tra tecnologie sanitarie vere e proprie (790.000) ed arredi sanitari (100.000). Tali investimenti, dopo un periodo di transizione che negli ultimi mesi ha visto un sostanziale immobilismo, riguardano tutte le AREE OSPEDALIERE (chirurgica – Deu – Servizi – Riabilitazione – Medica – Materno Infantile), oltre alla Zona Distretto Ed il territorio in generale. Gli interventi di cui trattasi derivano da specifiche richieste dei direttori di Area e di Struttura Complessa e Semplice discussi con la Direzione Aziendale nel processo di budget. Tali interventi diventeranno operativi in parte attraverso gare già espletate e disponibili (quindi, con acquisizione immediata) ed in parte previo avvio di procedure concorsuali richieste o da richiedere ad Estav. Si elencano gli investimenti in tecnologie più significativi tra quelli contenuti nel programma: DESCRIZIONE STRUTTURA INTERESSATA Retinografo e lampada a fessura con macchina fotografica Per OCULISTICA Trapani Per ORTOPEDIA Stazione Coloratore Montavetrini Per ANATOMIA PATOLOGICA Poltrone Prelievo per ospedale N. 16 per CENTRO TRASFUSIONALE Sistema Monitoraggio parametri vitali Per RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Apparecchio RX portatile Per AREA MEDICA Monitor Viridia Per CARDIOLOGIA N. 6 rianimazione Per DEU Sollevatori a soffitto Per RIABILITAZIONE N. 10 LETTI elettrici Per AREA MEDICA Videogastroscopio Per GASTROENTEROLOGIA Toracoscopio flessibile Per PNEUMOLOGIA Incubatrici da trasporto Per AREA MATERNI.INFANTILE Apparecchio Anestesia Datex Per AREA MATERNO INFANTILE Poltrone centro prelievi con comandi (6 Viareggio, 1 Pietrasanta) Per ATTIVITA’ DISTRETTUALI 2 – INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE INFORMATICHE Prevedono una spesa complessiva di 600.000 euro, coperta parzialmente da un contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca pari ad euro 200.000. Tali investimenti sono così suddivisi: Software Hardware Postazioni di lavoro € 250.000,00 € 250.000,00 € 100.000,00 In particolare, preme sottolineare quelle che sono le Attività di Sviluppo: • Attivazione Laboratorio integrato presso le strutture richiedenti • Attivazione Cup integrato presso le strutture richiedenti • Attivazione Sert integrato presso le strutture richiedenti • Realizzazione del dominio aziendale e del dominio del dipartimento della prevenzione Quanto alle Attività Innovative: • Conservazione Legale Sostitutiva dei dati del sistema RisPacs • Progettazione Officina Trasfusionale di Area Vasta • Progettazione Laboratori integrati di Area Vasta • Progettazione Anatomia Patologica integrata di Area Vasta • APP Smart Hospital Gli Interventi di riorganizzazione a carattere aziendale sono: • Rifacimento sala server centrale e CO 118 • Virtualizzazione e consolidamento nel CED centrale delle macchine periferiche • Attivazione di servizi al cittadino tramite portale aziendale • Elaborazione progetto per la razionalizzazione e la gestione dei flussi informativi aziendali • Elaborazione progetto per la periferizzazione della gestione informatizzata degli scarichi di magazzino Infine, gli Interventi di riorganizzazione per il miglioramento dell'appropriatezza clinica sono: • Realizzazione interna del sw per la visualizzazione dei posti letto del PS • Attivazione presso l'Area medica ospedaliera, di un progetto per l’informatizzazione delle attività e dei flussi, da sperimentare quale modello replicabile nelle altre realtà aziendali, ivi compresa l'adozione della cartella clinica informatizzata integrata con quella infermieristica • Attivazione del progetto PMA quale centro di riferimento regionale La stragrande maggioranza di tali interventi è immediatamente disponibile in quanto viene utilizzata una procedura regionale di acquisizione della fornitura. 3 – INVESTIMENTI STRUTTURALI SUL TERRITORIO E NEL P.O. Particolarmente articolata si presenta la programmazione di sviluppo strutturale sul territorio ed all’interno del Presidio Ospedaliero. a) Recentemente è stato pubblicato un avviso pubblico per la ricerca di un immobile da adibire a sede della Casa della Salute nel Comune di Massarosa per una spesa complessiva pari a circa 1,7 mil. di euro. b) A breve, esaurite le questioni di carattere urbanistico con il Comune di Seravezza, l’ASL provvederà a mettere in vendita l’immobile di proprietà ASL ex sede di distretto in località Querceta. c) Il ricavato dalla vendita di tale immobile finanzierà l’ammodernamento delle sedi distrettuali di Camaiore e del Tabarracci a Viareggio. d) Verrà avviato a breve un progetto di finanza per la ristrutturazione dell’Ex Colonia Laveno all’interno della quale verranno collocati i servizi socio-sanitari relativi al Comune di Pietrasanta e dell’ASL in generale. I punti a-b-c-d potranno essere conclusi nei tempi tecnici previsti dalla normativa e soprattutto in collaborazione con le Amministrazioni Comunali interessate. e) Attraverso il finanziamento regionale già concesso partiranno a breve i lavori di completamento dell’Antincendio del P.O. Versilia per un importo complessivo di circa 1 mil. di euro f) In questi giorni viene espletata la gara per la messa in sicurezza del parcheggio interno del Presidio Ospedaliero, avviata su disposizione del Dipartimento della Prevenzione e con un costo complessivo di circa 600.000 euro 4 – PROGETTI SPECIALI DI SVILUPPO SANITARIO Sono in corso di formalizzazione e di trasferimento alla Regione Toscana al fine della validazione e relativo finanziamento, alcuni progetti con i quali questa ASL intende migliorare alcune delle prestazioni sanitarie oggi erogate. 4a) ABBATTIMENTO LISTE DI ATTESA L’analisi per l’anno 2013 dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali individuate con delibere G.R.T. n.88 del 24.01.2005 e n.578 del 06.07.2009 , per le prestazioni di diagnostica per immagini individuate nella delibera G.R.T. n. 867 del 20.11.2006 e G.R.T. n. 578 del 06.07.2009 compresa l’ecografia, evidenziano nella nostra Azienda alcune criticità. Al fine di attivare un processo di verifica, validazione e ottimizzazione della quantità e qualità della produzione e dei flussi inviati, sono stati definiti due gruppi di lavoro permanenti, forti del commitment della direzione. I due gruppi sono costituiti, uno dal referente aziendale tempi di attesa e dai Direttori delle UU.OO. interessate al problema e l’altro dal referente aziendale tempi di attesa, dal personale afferente alle tecnologie informatiche e al CUP. I lavori sono esitati nella definizione delle seguenti azioni correttive: Verifica, validazione e ottimizzazione della quantità e qualità della produzione 1.Fase di Prenotazione/erogazione: - prenotazione da CUP Aziendale di tutte le prestazioni erogate dalla nostra azienda direttamente o presso strutture accreditate convenzionate ; - formazione del personale del front-office ; - gestione più efficiente delle agende con strutturazione secondo classi di priorità e di conseguenza verifica e correzione dell'applicativo CUP in modo che sia in grado non solo di distinguere e organizzare le differenti tipologie di accesso ma anche prevedere sistemi automatici di riconversione di posti dalle prime visite ai controlli e viceversa in caso di spazi di prenotazioni rimasti vuoti; - prenotazione delle visite di controllo (follow-up) da parte degli specialisti per assicurare continuità ai processi assistenziali e refertazione su procedura CUP per consentire la chiusura della prestazione erogata in tempo reale; - verifica per ogni agenda del "tasso di non presentazione " e misura dell'overbooking con successiva riconfigurazione delle sessioni ambulatoriali. 2. Ridefinizione/Incremento dell’offerta aziendale : - mappatura di tutte le prestazioni ambulatoriali erogate dall'Azienda allo scopo di verificare l’effettiva possibilità di mantenere ancora attivi ambulatori che non rientrano nei LEA ed eventuale spostamento dell’attività dei professionisti verso lo svolgimento di prestazioni che dimostrano criticità ; - ridefinizione dell’offerta sul privato convenzionato tramite il coinvolgimento e l'impegno dei Direttori delle UU.OO. (Cardiologia, Oculistica, Radiologia e Medicina Riabilitativa) al fine di modulare l’offerta sulla base del bisogno. In particolare, mantenere flessibile una quota pari al 20% del budget semestrale per rispondere in maniera efficiente alle liste di attesa, con monitoraggio mensile delle prestazione dai parte degli specialisti ospedalieri e ridefinizione mensile dell’offerta. - incremento dell’offerta aziendale tramite la riconversione di attività, la definizione di progetti incentivati e/o tramite aumento dell'organico. 3. Miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva: - inserimento a livello aziendale di sistemi di monitoraggio e messaggi di warning che permettano l'individuazione di inappropriatezza prescrittiva; - predisposizione di report utili per il confronto tra i Direttori di UU.OO., i Cordinatori delle AFT ed i medici prescrittori. -coinvolgimento dei MMG sulle prescrizioni di “esami pesanti” in relazione ad una sempre maggiore appropriatezza ed in etrmini di priorità Verifica, validazione e ottimizzazione di quantità e qualità dei flussi inviati: - stesura di un documento tecnico per definire e divulgare modalità di comportamento degli operatori e procedure di qualità del sistema ICT. Le azioni correttive descritte nel presente documento sono in fase di implementazione , il monitoraggio mensile dei tempi di attesa mostra ancora difficoltà nonostante un incremento delle prestazioni, tramite privato convenzionato per ridistribuzione di budget esistenti già attivo dal mese di Gennaio u.s. e la richiesta di attivazione sul territorio di accordi integrativi con il volontariato, in applicazione alla DGRT n. 1133/2013 , in fase di definizione. I tempi di attesa rimangono lunghi sull’attività di diagnostica strumentale, in particolare TC e RMN per le quali si prevede un’aumento dell’offerta con l’erogazione di prestazione anche sull’orario pomeridiano su 2 macchine pesanti, questo incremento di volume richiede un potenziamento dell’organico di personale medico e tecnico, in particolare tre medici radiologi a tempo pieno, quattro tecnici sanitari e due infermieri professionali. Anche per alcune visite specialistiche si rilevano criticità sui tempi di erogazione della prima visita, si fa riferimento alla visita endocrinologica per la quale è stata attivata una collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Pisana e per la visita oculistica e ginecologica per le quali sono previste l’assunzione di un medico oculista e di due medici ginecologici rispettivamente. 4B) SVILUPPO DELLA PRODUZIONE CHIRURGICA NELLE SPECIALITÀ DI UROLOGIA, ORTOPEDIA E OCULISTICA. La DGRT n. 638/2009 prevede la tracciabilità del percorso chirurgico e la definizione di classi di priorità per l’erogazione di interventi chirurgici. A partire dal 2010 l’Azienda ha attivato il percorso chirurgico informatizzato registrando tutte le attività così come definito dalla delibera stessa e istituendo l’ufficio per la programmazione chirurgica a garanzia della trasparenza delle liste di attesa. La U.O.C. Ortopedia eroga un'attività chirurgica complessiva di 2.505 procedure (dato 2013) e garantisce oltre l'80% di trattamento delle fratture di femore entro le 48 ore dall'ammissione. Il tempo di attesa della chirurgia protesica, tuttavia rimane superiore ai tempi massimi definiti, 90 giorni a causa di una forte capacità attrattiva della nostra struttura e per un notevole incremento della patologia traumatica nel periodo estivo. Attualmente tale l’attività si articola su 17 sale settimanali con una produzione media di 40-48 protesi al mese. Il presente progetto prevede un incremento dell’offerta di interventi chirurgici ortopedici necessaria per ricondurre i tempi di attesa entro i termini previsti, attraverso un incremento della produzione di ulteriori n. 12 interventi di protesi d'anca al mese per un totale aggiuntivo di n° 144 interventi annui. Le risorse necessarie sono 1 medico ortopedico a tempo indeterminato, 2 infermieri di sala e 1 infermiere di corsia a tempo indeterminato, 1 Fisioterapista a tempo indeterminato. Inoltre, considerando una percentuale minima di attrazione in sala operatoria ortopedica di pazienti non provenienti dalla Versilia pari al __%, così come registrato nell’anno 2013, ed una spesa complessiva per materiale di consumo di sala operatoria pari ad euro--------, riteniamo equo un risparmio pari a------Analogamente dovrà essere identificato lo sviluppo ed il relativo riconoscimento dell’attività di sala operatoria nelle specialistiche di Urologia ed Oculistica. 4c) INTENSITA’ DI CURA NELL’AREA MEDICA A partire dall’anno 2007 l’Azienda si è attivata per rendere operativo il modello di ospedale per intensità di cura nel proprio Presidio Ospedaliero , a partire dall’Area Medica. Gli obiettivi ai quali si cercava di dare risposta prevedevano: Riorganizzazione del Presidio Ospedaliero secondo rapporti di tipo prevalentemente funzionale che ridisegnano la logistica sul paziente. Ridefinizione dei percorsi in un’ottica di trasversalità, di processo e di continuità assistenziale al fine di superare la discontinuità dell’assistenza erogata in un sistema strutturato per Unità Operative. Rapporto condiviso e strutturato Ospedale -Territorio sia in entrata che in uscita. Separazione dei Flussi dei ricoveri urgenti da quelli programmati. L’organizzazione logistica si è inserita in una piattaforma strutturale dove sono collocati complessivamente 98 posti letto suddivisi in setting assistenziali di diversa complessità che accolgono rispettivamente ricoveri urgenti e programmati: L’Alta Intensità è una zona dell’Area Medica di dodici posti letto, comune a tutte le Unità Operative, con numero di posti letto attribuiti a ogni Unità Operativa variabile in base alle situazioni contingenti. In questa zona vengono ricoverati i pazienti più critici e vengono amministrativamente assegnati alla specialità di competenza. La Media Intensità è costituita da vari setting dove vengono accolti i pazienti a minore intensità di cura, trasferiti dall’area ad alta intensità o ricoverati direttamente dal DEU. In ogni setting il numero totale dei letti è fisso, ma il numero attribuito a ogni Unità Operativa è variabile in base alle situazioni contingenti. La Week medica è una zona dell’Area Medica a comune di tutte le Unità Operative dell’Area Medica, dove vengono ricoverati i ricoveri programmati delle singole specialità e a loro amministrativamente assegnati. Ad oggi possiamo sicuramente affermare che il modello ha contribuito a migliorare le performance della struttura (degenza media, indice di case mix, l’appropriatezza di ricovero e di setting) A quanto sopra hanno indubbiamente concorso una serie di elementi così riassumibili: - aver predisposto fin dagli inizi i criteri di accesso all’intensità di cure; - aver successivamente elaborato i PDTAR principali; - aver utilizzato una cartella medica unica di Area Medica che accompagna il paziente nei possibili trasferimenti all’interno dell’ Area - aver predisposto insieme al Territorio i percorsi di dimissione andando a qualificare ulteriormente l’offerta assistenziale in direzione di categorie specifiche di pazienti con problematiche sanitarie (ICTUS, BPCO) e/o sociosanitarie (“Dimissioni difficili”); - aver identificato presso una Casa di Cura convenzionata un numero di letti dedicati ad accogliere pazienti complessi ma stabilizzati altrimenti difficilmente dimissibili, causa motivi di ordine socio-sanitario di varia natura. Questa modalità consente di prolungare l’assistenza al paziente realizzando una Bassa Intensità di Cure sul Territorio e, in pazienti particolarmente complessi, il Territorio può così aver più tempo per preparare un’accoglienza in RSA laddove sussista l’indicazione; - aver perseguito e realizzato una formazione specifica per l’ Infermiere di Alta Intensità medica per affrontare in modo più appropriato le patologie più critiche di tutta l’Area Medica; - aver implementato l’utilizzo della cartella infermieristica unica e informatizzata con valutazione dell'Indice di Complessità Assistenziale (ICA) ha reso visibile e tracciabile l’agire professionale con indubbi vantaggi per i Professional in quanto si è adottato un metodo e un linguaggio comune, i Coordinatori poiché consente la verifica sull’appropriatezza e sull’intensità degli interventi erogati rapportata alla domanda di prestazioni infermieristiche, la Direzione dal momento che il monitoraggio della complessità assistenziale presente in ogni setting assistenziale fornisce importanti informazioni per la pianificazione strategica del fabbisogno di risorse umane da conferire alle strutture operative. La gestione dell'Emergenza/Urgenza Area Medica, con il suo trend di afflussi da Pronto Soccorso, la necessità di garantire un rapido inquadramento diagnostico e un'idonea collocazione del paziente nell'ambito dei reparti ospedalieri, ha visto nell'ottimizzazione dell'utilizzo dei posti letto ospedalieri, un must di appropriatezza necessario. L'analisi dei flussi e delle attività, la creazione di percorsi diagnosticoterapeutici in grado di seguire il paziente in tutte le sue fasi, ha indirizzato verso la separazione dei flussi inerenti le prestazioni programmate e le prestazioni rese in regime di urgenza e, attraverso un processo di revisione degli spazi a disposizione e una nuova mappatura, si è realizzato di fatto un percorso separato e specifico per il ricovero programmato non urgente. Permangono tuttavia ancora criticità soprattutto riguardo alla risposta sui pazienti urgenti, più efficiente per i ricoveri di tipo internistico rispetto a quelli a gestione prevalentemente specialistica. I tempi di attesa per ricovero da PS sono tendenzialmente nella norma per un alta efficienza della struttura (best practice regionale per indice di performance degenza media), ma permangono ancora difficoltà riguardo ai codici gialli e verdi che registrano tempi di processo molto lunghi. La soluzione progettata riguarda un diverso assetto della guardia medica sulle 24 ore attualmente garantita da un internista ed uno specialista così da garantire una maggiore presenza e un maggiore carico dei pazienti urgenti sulla componente internistica e una maggiore disponibilità degli specialisti per garantire consulenze più efficaci sul pronto soccorso, e, al tempo stesso incrementare l’attività di DH sulle 12 ore ed ambulatoriale con pacchetti di day service nell’ottica del miglioramento dei tempi di attesa. A tal fine si richiede un incremento di organico ed in particolare un medico internista e 6 infermieri al fine di garantire la figura dell’Infermiere Associato nel turno di pomeriggio indispensabile per la “continuità” nella personalizzazione del piano di assistenza e per assicurare insieme con il medico l’incremento delle dimissioni nelle prime ore del pomeriggio e al tempo stesso permettere l’ accettazione pomeridiana dei pazienti di PS in attesa di ricovero . 4d) MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCES DEL PRONTO SOCCORSO ATTRAVERSO IL COMPLETAMENTO E LA MESSA A REGIME DI UN PROGETTO GIÀ AVVIATO NEL CORSO DEL 2013. Le modalità operative di tale progetto poggiano sui seguenti punti: • Collaborazione della centrale operativa 118 nella gestione degli ambulatori a bassa priorità • Abbattimento dei tempi di consulenza da parte degli specialisti interni • Abbattimento dei tempi di risposta nelle prestazioni laboratoristiche e di diagnostica • Anticipo delle dimissioni dai reparti di degenza al fine di rendere disponibili i posti letto sin dalla mattina • Visualizzazione informatizzata in tempo reale dei posti letto disponibili • Individuazione di un medico coordinatore dei ricoveri • Possibilità di ricoverare in casa di cura esterna, in caso di necessità e potenziamento moduli sanità di iniziativa, massivo utilizzo degli strumenti di continuità assistenziale 4e) SVILUPPO ATTIVITA’ DI ODONTOIATRIA Questa ASL ha già in essere una convenzione con un centro privato di Odontoiatria che effettua prestazioni all’interno dell’ospedale Versilia. Tale Centro sulla base della convenzione eroga prestazioni odontoiatriche a pagamento, oltre alle seguenti in relazione ai contenuti della Delibera Consiglio Regionale Toscana n. 163 del 2003: • Un pronto soccorso odontoiatrico • Trattamento di pazienti a rischio con malattie sistemiche • Trattamento delle urgenze maxillo-facciali Tali prestazioni sono erogate secondo precise tariffe contenute in apposito allegato alla convenzione di cui trattasi. La finalità del presente progetto è quella di rivisitare la convenzione di cui trattasi allargandola ad un bacino di area vasta e ridefinendo tipologia delle prestazioni e tariffe. L’ASL garantisce, inoltre, una attività odontoiatriva nei distretti di Camaiore, Pietrasanta e Viareggio con Medici Odontoiatri ex-sumai e dipendenti. Finalità del progetto è anche quella di ampliare tale offerta. 4f) INTERVENTI SUL TERRITORIO 1. Riassetto dei presidi distrettuali Il TERRITORIO è attualmente organizzato in un’unica Zona-Distretto, costituita da n.13 sedi distrettuali. La riorganizzazione dei presidi e delle attività si sta sviluppando in linea con gli indirizzi della delibera GRT 1235/2012 e della delibera GRT 47/2013, relativa alla realizzazione di Case della Salute, anche mediante la fruizione dei finanziamenti regionali dedicati. La nostra asl sta progettanto una articolazione del territorio partendo dal presupposto di una presenza di n.3 Case della Salute esistenti ed attive già alla fine anno 2012 (Viareggio Tabarracci, Pietrasanta e Croce-Bianca di Querceta), realizzandone poi nel corso del 2013 ulteriori 3 (Seravezza, Forte dei Marmi, Torre del Lago): infine, nel corso del 2015 verrà attivata la Casa della Salute anche a Massarosa (di cui in precedenza detto). In questo contesto è previsto l’incremento all’interno delle Case della Salute di alcune attività specialistiche, in particolare la cardiologia, l’ecografia e la telecardiologia. 1) Progetto di Telecardiologia L’elettrocardiogramma (ECG) è un esame semplice (ma non elementare) che può essere registrato in remoto ed inviato presso i centri di refertazione. Nella fattispecie l’ECG eseguito nelle Case della Salute può essere inviato e quindi raccolto, archiviato e refertato dal Cardiologo Ospedaliero (o comunque identificato dal Responsabile di processo) grazie alla rete telematica. Molti ECG sono attualmente eseguiti per vari motivi dalle strutture Sanitarie negli ambulatori Specialistici presso gli Ospedali , le sedi Distrettuali e le strutture convenzionate. Una grande quota di esami ECG possono essere eseguiti presso le Case della Salute riducendo così la pressione presso le strutture Sanitarie Ospedaliere da un lato e dall’altro favorendo un flusso di esami presso il territorio di appartenenza senza obbligare a spostamenti dei pazienti, richieste di inserimento in liste con relative file e attese. Il progetto di Telecardiologia prevede il posizionamento di un apparecchio ECG presso ciascuna delle sei Case della Salute attualmente presenti nel territorio della Versilia e la trasmissione dei tracciati presso la Cardiologia dell’Ospedale mediante strumento informatico ad hoc. Il flusso di esami, regolamentato attraverso un documento condiviso per l’accesso all’esame con relative indicazioni cliniche e modalità operative di refertazione e ritiro dell’esame, prevede un ruolo fondamentale per il Medico di Medicina Generale richiedente l’esame. Sono previsti indicatori che verifichino l’utilità di detto strumento, la soddisfazione dei pazienti, il raggiungimento di risultati di salute ed i risparmi eventualmente ottenuti. 2) Sviluppo della medicina generale, della continuità assistenziale e della presa in carico globale del cittadino Sono state realizzate n.6 AFT (Aggregazioni Funzionali territoriali) della medicina generale e i sei coordinatori eletti sono stati formalmente incaricati a far data dal 1 Marzo 2014, secondo le indicazioni regionali. Per l’anno 2014 si prevede la sperimentazione del modello di continuità assistenziale h16 e la piena funzionalità delle AFT; a tal proposito è in corso la trattativa con la medicina generale per la stipula dell’accordo aziendale che prevede tra l’altro la definizione delle risorse per lo sviluppo della medicina generale, il budget di AFT e il programma per l’appropriatezza e il buon uso delle risorse da parte dei prescrittori. 3) Estensione della Sanità d’iniziativa e ulteriore sviluppo dell’expanded chronic care model Nel corso del 2013 è stata programmata l’estensione della Sanità d’iniziativa dal 40% di copertura della popolazione al 60%, raggiunto a fine anno 2013 e che vedrà un consolidamento della presa in carico dei pazienti con patologie croniche nel corso dell’anno 2014. Sarà dato particolare sviluppo alle azioni correlate alla prevenzione delle patologie croniche, quali gli interventi di counselling sulla popolazione a rischio e la promozione di stili di vita (alimentazione, AFA, gruppi di cammino, lotta la tabagismo), in collaborazione anche con il Dipartimento di Prevenzione e con le associazioni dei cittadini. 4) Sviluppo sistema delle cure intermedie Oltre agli otto posti di hospice presso la Casa di Cura San Camillo di Forte dei Marmi e ai 15 posti di RITU (Ricovero Temporaneo in Urgenza in RSA), sono stati attivati nel corso dell’anno 2013 altri 18 posti letto alla Casa di Cura Barbantini di Viareggio. L’attivazione di tali posti letto è fatta dall’ospedale (in particolare dai reparti di medicina e di riabilitazione), dal pronto Soccorso e dal territorio, su prescrizione dei mmg, tramite il PUA. 5) Sperimentazioni di nuove modalità assistenziali in RSA Nel corso dell’anno sarà attivata, a far data dal 1 Aprile 2014, la sperimentazione di un modello a Bassa Intensità Assistenziale (B.I.A.). E’ stata individuata la ‘Residenza Alfieri’, sia per la collocazione baricentrica nel territorio versiliese (Lido di Camaiore), sia per la disponibilità della Direzione della Struttura ad intraprendere un percorso innovativo con l’Azienda. Obiettivi specifici: - attivazione di un modulo sperimentale in RSA ‘Residenza Alfieri’ di 12 posti per 1 anno ed 1 per 6 mesi a Bassa Intensità Assistenziale (BIA) per soggetti non autosufficienti che presentano un bisogno infermieristico mediobasso ed un profilo funzionale-cognitivo-comportamentale non particolarmente compromesso, tali da non richiedere l’inserimento in un ‘modulo base’ per non autosufficienti, ma la cui condizione personale, familiare ed ambientale non consente l’assistenza a domicilio; - realizzazione del modulo BIA ad isorisorse, mediante trasformazione di alcuni posti per non autosufficienti ‘modulo base’ in alcuni posti ‘modulo BIA’; - incremento dei posti convenzionati con la RSA Residenza Alfieri: da n.38 a n.42 (+1 temporaneo); - ulteriore diversificazione dell’offerta residenziale, con attenzione anche verso la non autosufficienza meno conclamata e meno complessa. Inoltre sarà sperimentata, in accordo con le RR.SS.AA. convenzionate, una modalità di inserimento che consenta una “scelta” della struttura da parte del cittadino; a tal proposito saranno stabiliti criteri di qualità delle strutture sociosanitarie Residenziali e semiseridenziali, al fine di fornire ai cittadini uno strumento oggettivo e trasparente per poter effettuare una scelta consapevole. 6) Costituzione del Dipartimento di salute mentale e delle Dipendenze E’ in corso di realizzazione la costituzione di un Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenza (D.S.M.D.) quale struttura di raccordo organizzativo e funzionale. L’obiettivo è quello di passare da un Dipartimento di coordinamento tecnico ad uno a carattere strutturale, titolare di budget, comprendente oltre alle Unità funzionali “Salute Mentale Adulti” e “Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza” anche il SERT, al fine di garantire una visione globale ed una risposta unitaria, coordinata ed integrata ai bisogni di salute dei cittadini e di assicurare l’unitarietà dei percorsi assistenziali e degli interventi, per politiche integrate per la promozione e tutela della salute mentale e per la prevenzione e la cura delle condotte di abuso e delle dipendenze. 4 G) PROGETTO VERSILIA EMODIALISI. Il tentativo di garantire la sostenibilità del sistema sanitario pone anche l'attenzione sui costi dei trattamenti dialitici. In questo senso il vantaggio economico della dialisi domiciliare, rispetto alla dialisi ospedaliera, è importante: si calcola quindi un risparmio di circa 20.000 euro l'anno per ogni singolo paziente allocato al trattamento domiciliare. Solo con l’abolizione degli spostamenti casa-Centro il costo della dialisi scende di almeno il 15-20%, ma sono ridotte al minimo anche la dipendenza dal personale, la convivenza con altri pazienti, spesso clinicamente compromessi, nonché la possibilità di contrarre infezioni ospedaliere. Inoltre, le nuove tecnologie a disposizione hanno superato i limiti del tradizionale approccio alla emodialisi domiciliare (elevata complessità tecnologica delle apparecchiature e dei sistemi di controllo dell'acqua a domicilio) andando a risolvere molti degli aspetti critici quali ad esempio la semplicità di utilizzo, l'affidabilità e la semplificazione di materiali. È persino troppo evidente il perché la dialisi domiciliare sia un vantaggio: lo è perché si fa a casa propria, perché ci si sente meno ammalati e perché è un modo per aumentare l’autonomia dei pazienti, che è alla base dei buoni risultati globali delle terapie. Un trattamento diurno in ospedale provoca la perdita di almeno due mezze giornate lavorative mentre il trattamento serale o notturno a domicilio facilita il mantenimento degli obblighi lavorativi e sociali. Infine, lo sviluppo dell'emodialisi domiciliare consentirebbe un maggior utilizzo delle strutture ospedaliere per pazienti provenienti da altri Centri. Lo scopo della dialisi non è solo quello di allungare la vita, ma anche quello di migliorarne la qualità: l’efficacia delle terapie si misura anche sulla possibilità per il paziente di svolgere una vita pressoché normale e quindi di poter viaggiare, vivere una vita come quella dei propri cari, stare con loro anche in vacanza, nonostante la malattia e le cure alle quali, regolarmente, si devono sottoporre. La Versilia esercita una forte attrazione turistica non solo nel periodo estivo e da alcuni anni abbiamo messo in atto un progetto volto ad accogliere presso il nostro Centro pazienti in emodialisi proveniente dall'Italia e dall'estero. Tali pazienti vengono dializzati in un terzo turno, appositamente organizzato, con inizio della dialisi intorno alle ore 17 e fine verso le ore 21 con costante presenza del medico nefrologo e di piu' infermieri. Nel corso del 2013 sono state effettuate 1056 dialisi “turistiche” oltre il 50% delle quali per pazienti provenienti da fuori Toscana o dall'estero. I pazienti provenienti da fuori regione sono stati 115 di cui 9 provenienti dall'estero. Le compensazioni di tali prestazioni extra-regionali garantiscono buona parte della copertura economica del progetto. Il numero delle prenotazioni già ricevute per il 2014 è ulteriormente cresciuto e per fare fronte a tutte le richieste abbiamo aumentato il numero di postazioni dedicate nei mesi di luglio ed agosto. Obiettivi del progetto • • assicurare un percorso di cura ed assistenza personalizzato mantenimento/reinserimento nell'attività lavorativa con conseguente riduzione dei costi sociali connessi allo stato di “dializzato”. • Diminuire del costo sociale del paziente in emodialisi • incrementare la potenzialità di prestazioni emodialitiche ospedaliere dedicate a pazienti non residenti (dialisi turistica) senza aumento di posti tecnici per emodialisi ospedaliera e con un’ ottimizzazione delle risorse professionali già presenti Fasi operative del progetto • reclutamento dei pazienti idonei: valutazione clinica, del domicilio, presenza di un partner che lo assista durante le manovre connesse alla seduta dialitica; • valutazione dell’idoneità del paziente/partner all’ autogestione del trattamento domiciliare (pre e post addestramento); • addestramento del paziente e del partner per un periodo variabile dalle tre alle quattro settimane presso la nostra Dialisi durante le quali acquisire la competenza in tutte le operazioni necessarie per l'esecuzione del trattamento; questa fase prevede la presenza di un infermiere e di un medico nefrologo di riferimento; • consegna del materiale direttamente a domicilio a cura della ditta individuata quale fornitrice dell'apparecchiatura e del materiale di consumo; • raccolta e corretto smaltimento del materiale di consumo sempre a cura della ditta fornitrice; • controllo periodico del paziente, inizialmente quindicinale e poi mensile: esami ematochimici e visita nefrologica da effettuarsi presso il Centro con possibilità di eventuale ricovero in caso di necessità cliniche. • Dialisi turistica: aumento del numero delle prestazioni erogate per non residenti 5 – PIANO ASSUNZIONI Lo sviluppo della dotazione organica per il 2014 è coerente con i progetti di sviluppo e miglioramento delle attività aziendali, sopra citati. In particolare, si avrà la copertura del turn over dei Direttori responsabili di due UO complesse (Neurologia e Otorinolaringoiatria), oltre alla trasformazione da semplice in complessa della Gastrenterologia. Le aree di principale intervento in ambito sono: − l'Area medica, con il potenziamento di 1 unità ciascuna della componenti internistica ed oncologica e la già citata attivazione della UOC di gastroenterologia; tali azioni potranno consentire l'incremento delle attività specialistiche ambulatoriali e la conseguente riduzione delle liste di attesa; − il DEU/Terapie Intensive con la previsione di 4 medici per il PS, di cui 1 a td, e 2 anestesisti/rianimatori; − l'Area materno infantile, con la copertura del turn over di 2 ginecologi, 1 pediatra e 1 biologo per la PMA e l'incremento della dotazione ostetrica di 1 unità, il tutto finalizzato anche alla riduzione delle liste di attesa; − l'Area della riabilitazione, con l'assunzione di 1 fisiatra, 1 fisioterapista e 2 logopedisti; − l'Area chirurgica con l'assunzione di 1 oculista per la riduzione delle liste di attesa − l'Area dei servizi, con la previsione di un anatomo patologo a t.d., 1 medico trasfusionista ed 1 farmacista a t.d. Il personale infermieristico e OSS, in particolare, subirà un incremento netto di dotazione organica di 10 infermieri, e 10 OSS. Tali risorse aggiuntive saranno impiegate nel miglioramento degli standard assistenziali in Area Medica, al Pronto Soccorso e per il raggiungimento degli obiettivi relativi allo sviluppo della Sanità di Iniziativa sul territorio. Per la componente tecnico sanitaria, si prevede l'assunzione a TD di 2 tecnici rx e di due tecnici della prevenzione, questi ultimi a supporto dei progetti regionali nell'ambito della sicurezza sul lavoro. Sul versante amministrativo, si conferma la riduzione del numero dei dirigenti (da 9 del gennaio 2013 a 7 a settembre 2014), con copertura parziale del turn over del comparto. Si evidenzia inoltre la scelta aziendale di procedere all'assunzione di 1 Dirigente delle professioni sanitarie, quale strumento per la valorizzazione e lo sviluppo professionale delle professioni tecnico-sanitarie e della riabilitazione, al pari di quelle infermieristico-ostetriche. In totale si prevedono 63 assunzioni totali, con un incremento di dotazione organica prevista a fine anno di circa 35 unità a tempo indeterminato, di cui 24 relative a personale sanitario del comparto. Tale conteggio non considera la copertura del personale direttamente collegabile al progetto abbattimento liste di attesa (3 radiologi, 4 tecnici, 2 infermieri) ed il personale richiesto per il progetto attività chirurgica al momento non quantificabile.
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