Agenzie di stampa dell’11 dicembre 2014 ANSA (POL) - 11/12/2014 - 18.58.00 Corruzione:Ucpi a Renzi, no all' aumento delle pene ZCZC8124/SXA XCI30525 R POL S0A QBXB Corruzione:Ucpi a Renzi, no all' aumento delle pene Uso distorto è contrario a principi fondamentali del diritto (ANSA) - ROMA, 11 DIC - L'Unione delle camere penali si schiera contro le misure annunciate dal presidente del Consiglio contro la corruzione,a cominciare dall'aumento delle pene. E osserva che "oramai il 'populismo penale' da pratica degenerativa, promossa dai media ed utilizzata dalla magistratura, è divenuta un 'abito mentale'". "Quando pensa ad innalzare il minimo del reato di corruzione perché così il colpevole almeno 'un po' di carcere se lo fa", il premier Renzi sembra ispirarsi all'idea diffusa della custodia cautelare come "pena giustamente e preventivamente inflitta". Ma questa "strana mistura di furbizia comunicativa, di ignoranza tecnica e di sostanziale mancanza di valori -avvertono i penalisti - finisce con il minare le basi della corretta visione del processo e della pena. Ne nasce un'idea bizzarra del carcere come 'medicina' o peggio come semplice 'farmaco da banco': non serve la ricetta del medico … prendine 'un po'' che ti fa comunque bene … " "Questo uso distorto del limite edittale delle pene, del tutto disancorato dalla oggettiva gravità del reato e collegato, come fosse un titolo di borsa, al gradimento del pubblico, o peggio ancora, come nel caso di Renzi e della corruzione, esclusivamente funzionale alla produzione ad ogni costo di 'un po' di pena', appare evidentemente contrario - denuncia l'Ucpi- ai fondamentali principi che governano il diritto". "E se il giudice ritenesse, invece, che in quel singolo caso si potesse patteggiare, e non si dovesse affatto ricorrere alla esecuzione di una pena? Perché quel "po' di carcere"? Per accontentare le richieste della magistratura associata e acquietare l'opinione pubblica, togliendo con ciò stesso autonomia alla giurisdizione? Per incrementare il perverso sistema delle "porte girevoli", che si cerca in ogni modo di eliminare? Per scongiurare il rischio della prescrizione, che si riduce proprio ricorrendo con maggiore ampiezza al patteggiamento?". (ANSA). FH 11-DIC-14 19:07 NNN AGI (CRO) - 11/12/2014 - 18.53.00 Corruzione: penalisti, misure annunciate minano visione processo ZCZC AGI0685 3 CRO 0 R01 / Corruzione: penalisti, misure annunciate minano visione processo = (AGI) - Roma, 11 dic. - "Oramai il 'populismo penale' da pratica degenerativa, promossa dai media ed utilizzata dalla magistratura, e' divenuta un 'abito mentale' uno di quei luoghi comuni alla cui invadenza nessuno piu' sembra capace di sottrarsi, ne' gli utilizzati, ne' gli utilizzatori". Cosi' in una nota l'Unione Camere Penali, in merito alle misure contro la corruzione che domani verranno varate in Cdm. I penalisti tornano con le lancette a quando, pochi giorni fa, si e' "diffusa la notizia della approvazione del testo di legge sulla custodia cautelare molte fonti hanno parlato di legge sul 'carcere preventivo'. Come avrebbe detto Freud, si deve essere trattato di un lapsus - scrivono - di un 'atto mancato', di uno di quegli incidenti verbali che scavalcando il controllo dell'io lasciano tracimare il punto di vista dell'inconscio (dell'inconscio inquisitorio, in questo caso), ma certo quella riforma di cui parlavano le agenzie di stampa, del 'carcere preventivo', fa subito pensare che le parole usate rappresentino direttamente quel che generalmente si pensa della 'custodia cautelare': una pena giustamente e preventivamente inflitta!". (AGI) Red (Segue) 111902 DIC 14 NNNN AGI (CRO) - 11/12/2014 - 18.53.00 Corruzione: penalisti, misure annunciate minano visione processo (2) ZCZC AGI0686 3 CRO 0 R01 / Corruzione: penalisti, misure annunciate minano visione processo (2)= (AGI) - Roma, 11 dic. - E a quella stessa pena inflitta "senza processo" deve pensare, sottolinea l'Ucpi, il primo ministro Renzi "quando pensa a innalzare il minimi del reato di corruzione perche' cosi' il colpevole almeno 'un po' di carcere' se lo fa. Questa strana mistura di furbizia comunicativa, di ignoranza tecnica e di sostanziale mancanza di valori, finisce con il minare le basi della corretta visione del processo e della pena. Ne nasce un'idea bizzarra del carcere come 'medicina' o peggio come semplice 'farmaco da banco': non serve la ricetta del medico... prendine 'un po'' che ti fa comunque bene... Ma questo uso distorto del limite edittale delle pene, del tutto disancorato dalla oggettiva gravita' del reato e collegato, come fosse un titolo di borsa, al gradimento del pubblico, o peggio ancora, come nel caso di Renzi e della corruzione, esclusivamente funzionale alla produzione ad ogni costo di 'un po' di pena', appare evidentemente contrario ai fondamentali principi che governano il diritto". I penalisti concludono con una serie di interrogativi: "E se il giudice ritenesse, invece, che in quel singolo caso si potesse patteggiare, e non si dovesse affatto ricorrere alla esecuzione di una pena? Perche' quel "po' di carcere"? Per accontentare le richieste della magistratura associata e acquietare l'opinione pubblica, togliendo con cio' stesso autonomia alla giurisdizione? Per incrementare il perverso sistema delle 'porte girevoli', che si cerca in ogni modo di eliminare? Per scongiurare il rischio della prescrizione, che si riduce proprio ricorrendo con maggiore ampiezza al patteggiamento? Perche' in questo paese - come si dice - nessuno va piu' in galera, sebbene l'Europa ci abbia condannato per il sovraffollamento delle nostre carceri? Che qualcuno risponda". (AGI) Red/Gav 111902 DIC 14 NNNN ADNK (CRO) - 11/12/2014 - 19.07.00 GIUSTIZIA: UCPI, NO AL POPULISMO PENALE DI RENZI ZCZC ADN1320 7 CRO 0 ADN CRO NAZ GIUSTIZIA: UCPI, NO AL POPULISMO PENALE DI RENZI = Roma, 11 dic. (AdnKronos) - "Oramai il 'populismo penale' da pratica degenerativa, promossa dai media ed utilizzata dalla magistratura, è divenuta un 'abito mentale', uno di quei luoghi comuni alla cui invadenza nessuno più sembra capace di sottrarsi, né gli utilizzati, né gli utilizzatori". Così in una nota l'Unione Camere Penali interviene sulle misure contro la corruzione, domani all'ordine del giorno nel Consiglio dei ministri. I penalisti ricordano, a proposito dell'approvazione del testo di legge sulla custodia cautelare, che "molte fonti hanno parlato di legge sul 'carcere preventivo'. Si deve essere trattato di un lapsus - affermano - ma certo quella riforma del 'carcere preventivo' fa subito pensare che le parole usate rappresentino direttamente quel che generalmente si pensa della 'custodia cautelare': una pena giustamente e preventivamente inflitta". E "a quella stessa pena inflitta senza processo deve pensare il primo ministro Renzi, quando pensa di innalzare i minimi del reato di corruzione perché così il colpevole almeno un po' di carcere se lo fa... Questa strana mistura di furbizia comunicativa, di ignoranza tecnica e di sostanziale mancanza di valori, finisce con il minare le basi della corretta visione del processo e della pena. Ne nasce un'idea bizzarra del carcere come 'medicina' o peggio come semplice 'farmaco da banco' per il quale non serve la ricetta del medico". (Bon/AdnKronos) 11-DIC-14 19:16 NNNN
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