Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Rubrica Data Titolo Pag. Si parla di noi 38 la Stampa 31/07/2014 "UNA SEZIONE IN PIU' A COSTO ZERO" (M.Martinengo) 2 4 Alto Adige 31/07/2014 LA CORSA DI 147MILA ASPIRANTI INSEGNANTI ALLE PROVE PER IL TFA (M.Furlo'/A.Zitelli) 3 Edscuola.it 31/07/2014 RENZI: SULLA SCUOLA LITALIA SI GIOCA TUTTO, RIDIAMOLE DIGNITA' 5 13 Giornale di Sicilia 31/07/2014 DIMEZZATI PERMESSI E DISTACCHI SINDACALI (M.Berti) 6 7 il Gazzettino 31/07/2014 L'ALLARME DI COTTARELLI:"SPENDING" COME BANCOMAT? ALLORA NIENTE TAGLIO DI TASSE 7 14 il Manifesto 31/07/2014 MISSIONARI O FANNULLONI - LETTERA 8 Ilmessaggero.it 31/07/2014 SPENDING REVIEW E COPERTURE FANTOMATICHE: L'IRA DI COTTARELLI 9 Ilsecoloxix.it 31/07/2014 SCUOLA, A DICEMBRE STOP AL SOSTEGNO 11 Lastampa.it 31/07/2014 CEI: LA SCUOLA CATTOLICA SOFFRE PER LA DISATTENZIONE DELLO 12 STATO Lastampa.it 31/07/2014 SCUOLE PARITARIE, IL GIORNO DELLA VERITA' OrizzonteScuola.it 31/07/2014 LE SCADENZE DI OGGI 31 LUGLIO 2014: GRADUATORIE DI ISTITUTO, 16 TFA PER ACC.6 (A245, A246), A042, ACC.1 Tecnicadellascuola.it 31/07/2014 TFA, CORSA AD OSTACOLI TRA ERRORI E AMBIGUITA'. IL CASO DELL'A052 18 Tecnicadellascuola.it 30/07/2014 IL SUD INDIETRO SU PIL, CONSUMI, ISTRUZIONE, MA PRIMEGGIA NELLA DISOCCUPAZIONE 23 Rubrica 14 Scenario politico 10 la Stampa 31/07/2014 Int. a S.Giannini: "CAPISCO LE SCUOLE PARITARIE MA BASTA VETI SULL'ISTRUZIONE" (A.Pitoni) 25 24 il Messaggero 31/07/2014 TUTELARE LA SCUOLA PER FORMARE I CITTADINI ATTIVI (L.Maffei) 27 17 L'Unita' 31/07/2014 LA PORTAVO IN TASCA COME UNA BANDIERA (M.Ovadia) 28 13/19 Avvenire 31/07/2014 LA SCUOLA CATTOLICA RISORSA EDUCATIVA DELLA CHIESA LOCALE PER LA SOCIETA' (E.Lenzi) 29 32 la Gazzetta del Mezzogiorno 31/07/2014 NON SPARATE SUGLI INSEGNANTI SONO LORO LE VERE VITTIME (G.Pire') 49 31/07/2014 COTTARELLI: BASTA SPESE FINANZIATE CON I TAGLI (D.Pesole) 50 Rubrica 6 Rubrica Economia il Sole 24 Ore Lavoro 38 la Stampa 31/07/2014 "ORA 8 POSTI DI LAVORO SONO IN BILICO" (A.Giaimo) 52 18 il Messaggero 31/07/2014 SCUOLA, AL VIA OLTRE 33MILA ASSUNZIONI TRA INSEGNANTI E PERSONALE NON DOCENTE (S.i.) 53 IX la Gazzetta del Mezzogiorno 31/07/2014 LICENZIATA IN MATERNITA' IL GIUDICE LA "RIASSUME" 54 31/07/2014 GAZA, BOMBE SU SCUOLA E MERCATO (D.Frattini) 55 Rubrica 13 Esteri Corriere della Sera Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 38 1 Si parla di noi Pag. 2 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 4 1/2 Si parla di noi Pag. 3 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 4 2/2 Si parla di noi Pag. 4 31-07-2014 Data EDSCUOLA.IT (WEB) Pagina 1 Foglio Edscuola Press – Il weblog di Educazione&Scuola News Norme Rubriche Temi Rassegne Cronologia Archivi luglio: 2014 L « L’Italia ha distrutto le scuole professionali ed i mestieri M M G V S 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Nuove assunzioni, ma coprono appena il turn-over » Renzi: sulla scuola l’Italia si gioca tu o, ridiamole dignità D « giu GGSB MSc in Finance ARCHIVIO lsbf.org.uk/Finance-Degree 12 months full-time on campus. Work placements. Find out more! Seleziona mese da La Tecnica della Scuola Renzi: sulla scuola l’Italia si gioca tutto, ridiamole dignità Cerca Alessandro Giuliani L’obiettivo è fissato nella e-news che il premier torna ad inviare ai suoi lettori dopo una pausa seguita all’insediamento a palazzo Chigi: in ballo c’è la a crescita economica, la dignità dell’insegnamento, il patto educativo con le famiglie. E’ lì, è tutto lì. Tra dieci anni saremo giudicati non per lo ‘zerovirgoladipil’, ma sul se saremo stati capaci di ridare dignità all’educazione. E ancora: siamo partiti dall’edilizia scolastica e abbiamo aperto i primi cantieri”. Ma il ‘cantiere’ “più importante” è quello sulla riforma del sistema. La novità è che ora il Governo prende tempo: in arrivo una consultazione di tre mesi tra genitori e docenti. FACEBOOK Trovaci su Facebook Edscuola Mi piace Matteo Renzi torna a parlare di scuola. E lo fa con toni entusiastici. “L’Italia deve tornare a essere fiera della propria scuola”. L’obiettivo è fissato nella e-news che torna ad inviare ai suoi lettori dopo una pausa seguita all’insediamento a palazzo Chigi. Sulla scuola, scrive il premier, “si gioca tutto: la crescita economica, la dignità dell’insegnamento, il patto educativo con le famiglie, la qualità della vita nelle città. E’ lì, è tutto lì. Tra dieci anni saremo giudicati non per lo ‘zerovirgoladipil’, ma sul se saremo stati capaci di ridare dignità alla scuola e all’educazione italiana”. Ancora Renzi: “Siamo partiti dall’edilizia scolastica e abbiamo aperto i primi cantieri”. Ma il ‘cantiere’ “più importante” è quello sulla riforma del sistema: “Richiederà tre mesi di consultazione con le famiglie e i docenti e comprenderà gli argomenti da studiare, la formazione e l’assunzione del corpo docente, il rapporto con il territorio e l’autonomia. Questo è il cantiere più impegnativo. Ma anche quello più bello. Perché si fa politica per questo, non per tre poltrone in più o in meno”. Edscuola 51 minuti fa 28/07/2014 – Piano Azione Coesione – Priorità Istruzione. Obiettivo/Azione F3 – Comunicazione http://wp.me/p7IFzc2K Le indicazioni di Renzi sulla necessità di avviare una consultazione di massa, tra gli utenti e gli operatori scolastici, sembra il leit motive degli ultimi giorni. Mentre non si parla più di decreti legge immediati. L’impressione è che il Governo stia prendendo tempo, anche alla luce della rivolta “popolare” conseguente alle dichiarazioni del sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi. Qualcosa nell’aria dei palazzi alti della politica italiana sta cambiando? Lo scopriremo nei prossimi giorni. Versione per la stampa 28/07/2014 - Piano Edscuola piace a 7.271 persone. Condividi con: Google E-mail Facebook LinkedIn Stampa Twitter Google+ Dario Cillo Segui 58 Plug-in sociale di Facebook Mi piace: RASSEGNE Mi piace Vacanze con il fardello del debito per il 25,9% Di' per primo che ti piace. 045688 degli studenti da La Stampa Telegramma al Ministro Si parla di noi Codice abbonamento: Nuove assunzioni, ma coprono appena il turn- Correlati over RITORNA DELEGA GOVERNO SU ISTRUZIONE 15 novembre - Sistema educativo di istruzione statale da La Tecnica della Scuola Renzi: sulla scuola l’Italia si gioca tutto, ridiamole dignità Pag. 5 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13 1 Si parla di noi Pag. 6 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 7 1 Si parla di noi Pag. 7 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 14 1 Si parla di noi Pag. 8 Data 31-07-2014 Pagina Foglio PRIMO PIANO HOME ECONOMIA ECONOMIA E FINANZA SPETTACOLI e CULTURA FLASH NEWS CINEMA SOCIETÀ SPORT BORSA ITALIANA TECNOLOGIA BORSE ESTERE 1/2 ROMA MOTORI MODA SALUTE CASA VIAGGI WEB TV ETF VALUTE MATERIE PRIME CERCA Spending review e coperture fantomatiche: l'ira di Cottarelli FONDI COMUNI in ilmessaggero.it... BORSA Ftse Mib -0,29% Si parla di noi 1 Mese CONDIVIDI NOTIZIA Consiglia 0 Tweet 0 I migliori I peggiori Yoox +1,78% Mediaset -1,88% Generali Ass +1,63% Autogrill Spa -1,83% Enel +1,41% Fiat -1,81% Bca Pop Milano +0,62% Buzzi Unicem -1,67% Atlantia +0,10% Azimut -1,65% CALCOLA IBAN Codice ABI: Codice CAB: Conto Corrente: CIN: IBAN: CANCELLA CALCOLA ATTENZIONE: se il numero di conto è inferiore a 12 caratteri alcune banche, per il calcolo del CIN, inseriscono gli ZERI per completare il campo, quindi un c/c n. 1234 diventa 000000001234. - Servizio a cura di Teleborsa Pag. 9 045688 0 Codice abbonamento: (Teleborsa) - Era stato chiamato per individuare ed eliminare le spese pubbliche superflue e razionalizzare quelle “salvate” dall'austerity. Per attuare una seria e concreta spending review, insomma. Aveva anche delineato il percorso per lui più giusto, ricevendo in cambio una stoccata dal Premier Renzi (”I tagli alla spesa li decidiamo noi”, aveva affermato). A quanto pare ora il sodalizio tra il Governo e Carlo Cottarelli si è fatalmente incrinato, al punto che il super commissario starebbe per gettare la spugna. La scintilla si è accesa dopo via libera della Camera ad un emendamento contenuto nel decreto di riforma della Pubblica Amministrazione (o decreto Madia) che consente 4 mila pensionamenti nella scuola. Emendamento che, a detta dell'economista, si basa su coperture derivanti da tagli alla spesa non ancora individuati ovvero su tagli lineari (quei tagli che Cottarelli avrebbe dovuto evitare in modo assoluto). Così l'ex economista del Fondo Monetario Internazionale si è sfogato sul suo blog, scrivendo: “Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali”. E poi, ancora: “Il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015. Intendiamoci: tecnicamente, la copertura c'è. Ma questa è in realtà costituita da tagli lineari perché la promessa di future operazioni di revisione della spesa non può essere accettata come copertura sul piano giuridico. Cosa significa questo in prospettiva? Significa che le risorse che deriveranno dalla revisione della spesa per il 2015 non potranno essere usate per la riduzione della tassazione (o del deficit o per effettuare altre spese prioritarie). Oppure che si dovranno attivare i sopracitati tagli lineari. Credo sia una tendenza preoccupante perché continuando così nuove spese saranno finanziate o tramite risparmi che non sono stati ancora approvati a livello Oggi Data 31-07-2014 Pagina Foglio politico o attraverso i famigerati tagli lineari che la revisione della spesa vorrebbe evitare”. Non solo. Cottarelli aggiunge: “E' una situazione paradossale in cui la revisione della spesa (futura) viene utilizzata per facilitare l'introduzione di nuove spese”. Il super commissario, in altra sede, ha poi chiarito che questa invettiva è rivolta al Parlamento, ma c'è già chi parla di rottura e di un biglietto pronto per Washington. Sembra infatti che Cottarelli stia meditando di tornare all'FMI. 2/2 CAMBIA VALUTA Converti: Euro in: Euro Data: (gg/mm/aaaa) 31 / 07 / 2014 31 Lug 2014 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA CONVERTI DIVENTA FAN DEL MESSAGGERO Il Messaggero.it Convertitore di valute in linea con l'euro, il dollaro e le principali monete mondiali. Il cambio viene effettuato in base alle chiusure delle valute della Banca Centrale Europea e dell'Ufficio Italiano Cambi. - Servizio a cura di Teleborsa Segui @ilmessaggeroit Mi piace 305.853 Calcola il Codice Fiscale Cognome: Nome: Sesso: M F Data di nascita: 15 Provincia: seleziona / 07 / 1978 Comune o stato estero: CALCOLA ATTENZIONE: le informazioni inserite non vengono in alcun modo raccolte e conservate. Il codice viene generato in piena osservanza delle regole definite nel D.M. del 12.3.1974. Non è possibile avere l'assoluta certezza che il codice generato corrisponda a quello assegnato dal Ministero delle Finanze. - Servizio a cura di Teleborsa Cura bomba anticalvizie ? Dalani Home & Living Hai dei soldi in banca? Un prodotto inconsueto mette fine alla calvizie ! Leggi qui! Rinnova la tua casa: decorazioni e mobili delle migliori marche. Fino al 70% di sconto. MoneyFarm ti aiuta a farli crescere. Provalo gratis! TUTTOMERCATO Pubblicità IL MESSAGGERO PER I LETTORI GIORNALE CARTACEO Abbonamenti, Arretrati, Prezzi per l'estero, Consegna a domicilio. PIEMME CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA' www.piemmeonline.it Codice abbonamento: 045688 Per la pubblicità su questo sito, contattaci Si parla di noi Pag. 10 31-07-2014 Data Pagina 1 Foglio RADIO LEGGI AFFARI CASE LAVORO METEO NECROLOGIE Cerca... ABBONATI REGALA HOME Sport LIGURIA GENOVA Economia LEVANTE Lavoro SAVONA Cultura&Spettacoli IMPERIA Tech Gossip LA SPEZIA Salute BASSO PIEMONTE Foto 31 luglio 2014 Video ITALIA TheMediTelegraph METEO Scuola, a dicembre stop al sostegno MONDO + previsioni complete SAVONA Domani Oggi +26° C +28° C Federica Pelosi Sab 02 +26° C COMMENTI Trovaci su Facebook Il Secolo XIX Mi piace Savona - Una scuola a misura di tutti: un principio banale ma che, a partire dal prossimo anno, potrebbe non essere più così ovvio. Almeno per gli studenti con Seri problemi in vista per i sostegni degli studenti con handicap gravi ARTICOLI CORRELATI handicap gravi che rischiano di restare schiacciati tra tagli e enti territoriali in via di estinzione, con la conseguenza di vedere un proprio diritto scricchiolare sotto i colpi di fondi che sembrano assottigliarsi e inefficienze altrui. La questione riguarda una settantina di alunni che frequentano gli istituti superiori del Savonese: ragazzi con disabilità importanti e che hanno bisogno di Disabili, Tursi risparmia sui soggiorni un’assistenza che va al di là di quella basilare e estivi che comporta tutta una serie di strumenti e accorgimenti ad hoc (da mezzi “speciali” per il trasporto casa-scuola, a cattedre e computer pensati appositamente per loro, fino a figure di educatori che possano facilitare l’apprendimento). Tutti servizi che hanno ovviamente un costo che, finora, è stato coperto da trasferimenti regionali che la Provincia ha poi distribuito attraverso bandi aperti alle varie realtà che si occupano dell’assistenza agli alunni disabili. Il Secolo XIX piace a 107.430 persone. Plug-in sociale di Facebook EDICOLA DIGITALE Scuola, oltre 33mila assunzioni a settembre ► Regala un abbonamento I PREFERITI DEI LETTORI PIÙ LETTI PIÙ VISTI PIÙ COMMENTATI Orlando Bloom e Bieber, cazzotti a Ibiza ... Alessandrino, Terzo Valico: tensioni con i No Tav ... Figc, Sacchi cede allo stress e lascia... Perde controllo dell’auto, muore guardia giurata a... © Riproduzione riservata Expo, Luigi Grillo ai domiciliari... No alla ceretta: il blog della ragazze con le gamb... Si parla di noi Pag. 11 045688 «E poi faremo di tutto per coprire quei servizi – garantisce l’assessore regionale al Bilancio e all’Istruzione Pippo Rossetti – Siamo in fase di assestamento, ma siamo più che fiduciosi che quelle risorse non mancheranno all’appello. Il diritto allo studio deve ovviamente essere garantito a tutti, in particolare a chi si trova in condizioni svantaggiate. Abbiamo riunito tempo fa i rappresentanti delle varie Province, che non hanno fondi e che sono ormai enti a termine, garantendo i soldi fino a fine dicembre e impegnandoci per il 2015». ► Scopri i vantaggi e abbonati Codice abbonamento: L’allarme scatta come sempre guardando le cifre e le date di scadenza, con tanto di contributi che si assottigliano e una copertura che riguarda solo il periodo settembre-dicembre 2015, lasciando un’inquietante incognita per l’anno successivo: e così, ad oggi, la Regione Liguria ha stabilito un trasferimento complessivo pari a 225.489 euro per i soli primi 4 mesi dell’anno scolastico. E poi? ► Leggi il giornale di oggi 31-07-2014 Data Pagina Foglio 1/2 LINGUA: Italiano English Español I discorsi del Papa Consiglia 0 Tweet 0 0 indoona Ultimi Articoli + Svizzera, appello dei vescovi per l'accoglienza dei migranti «Occorre interpretare i valori cristiani, spiegarli nel lor ... VATICAN INSIDER 30/07/2014 Cei: la scuola cattolica soffre per la disattenzione dello Stato + P a r a g u a y , v i e t a t e l e ordinazioni al vescovo nella bufera per abusi nel clero «Circa la situazione nella diocesi di Ciudad del Este (Para ... I Vescovi in una nota: «Fino a tanto che la legislazione non avrà ottenuto il completamento anche sul finanziamento, a una parità nominale non corrisponderà una nei fatti» + “La pace è il futuro”, ad Anversa l’incontro promosso da Sant’Egidio Giunto alla XXVIII edizione, l'Incontro internazionale Uomini e R ... REDAZIONE (VATICAN INSIDER) Anche se già dal 2000 lo Stato italiano le ha riconosciute come facenti parte dell'unico sistema nazionale d'istruzione, resta «ancora incompiuto il cammino Vatican Insider ANDREA TORNIELLI BLOG: Sacri Palazzi @Tornielli verso una parità effettiva che dia reale efficacia alla libertà di scelta educativa delle famiglie». GIACOMO GALEAZZI BLOG: Oltretevere Lo denuncia la nota “La scuola cattolica risorsa educativa della Chiesa locale per la società”, diffusa dai Vescovi italiani, per i quali il processo di riforma (nel senso voluto dalla Costituzione) «non si può ancora ritenere compiuto né sul versante dell'autonomia, ancora non del tutto compresa e sperimentata dalle scuole, né sul versante della parità, enunciata formalmente ma non accompagnata da un sostegno capace di renderla reale ed effettiva, né sul versante della istruzione e formazione professionale, che risulta ancora disomogenea quanto alla sua distribuzione sul territorio e precaria nelle risorse». + Tutti gli articoli MARCO TOSATTI BLOG: San Pietro e Dintorni @MarcoTosatti ANDRES BELTRAMO ALVAREZ BLOG: Sacro & Profano @sacroprofano GERARD O' CONNELL @gerryorome «Mentre è vero che quasi tutte le scuole cattoliche sono paritarie, non è vero che tutte le scuole paritarie sono cattoliche», si precisa nel testo, ricordando che «è soprattutto la scuola cattolica a battersi da anni per rendere effettiva nel nostro Paese una reale cultura della parità», che metta in condizione i genitori di «scegliere senza condizionamenti il percorso di studi e la scuola reputati migliori». JOHN ALLEN BLOG: All Things Catholic @JohnLAllenJr Tra gli ostacoli alla reale parità, la Cei cita il non adeguato finanziamento delle scuole paritarie, che ha corrisponderà mai una parità nei fatti», osservano i Vescovi che lamentano la costante e progressiva erosione del numero delle scuole cattoliche, soprattutto di quelle materne. A proposito della formazione lavorativa nelle scuole cristiane, il documento precisa: «Di pari passo con l’attitudine professionale e la qualità spirituale dell’insegnante di scuola cattolica si dovrà anche considerare la sua oggettiva testimonianza di vita. Non è difficile, specialmente al giorno d’oggi, imbattersi nei casi di insegnanti implicati in situazioni personali critiche, comportanti una minore GIORGIO BERNARDELLI BLOG: La Porta di Jaffa @GioBernard ALVER METALLI BLOG: Terra d'America @AlverMetalli GIANNI VALENTE @GiannivalenteGV 045688 portato alla chiusura di molte scuole cattoliche, soprattutto dell'infanzia, che da sole rappresentano quasi i tre quarti del totale. «Fino a tanto che la legislazione italiana sulla parità non avrà ottenuto il suo completamento anche sul piano del suo finanziamento, a una parità nominale affermata non adesione alla vita della comunità cristiana. Non c’è dubbio che in tali casi si debba come prima cosa dar luogo al prudente discernimento di ogni singola situazione, nella consapevolezza della rischiosità del Si parla di noi Applicazioni Codice abbonamento: giudicare – per il quale esiste addirittura un divieto evangelico – ma anche delle responsabilità Pag. 12 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 2/2 incombenti sull’autorità scolastica per quanto concerne il diritto alla salvaguardia morale degli alunni e dei loro familiari. Toccherà alle autorità della scuola trovare i modi di non far mancare a chi è in difficoltà la vicinanza della comunità cristiana senza tuttavia derogare al dovere di assicurare alla Vatican Insider sul tuo smartphone e sul tuo tablet comunità scolastica la validità reale del suo progetto educativo. L’allontanamento di un insegnante dalla scuola, insopportabile per se stesso, può essere unicamente e dolorosamente imposto – nel rispetto della normativa civile e canonica e sempre coniugando cristianamente verità e carità – come provvedimento Speciali estremo dal bene prioritario degli alunni». Sull’insegnamento della religione cattolica, la nota dice: «È dimensione qualificante del progetto educativo di una scuola cattolica. Per questo motivo tale insegnamento non può essere assente, né è lecito pensare che possa essere sostituito dall’orientamento cristiano di tutta l’attività educativa della scuola. La specifica identità scolastica di questo insegnamento costituisce al contrario un contributo quanto mai idoneo all’avvio di una riflessione culturalmente strutturata, oltre che sul fenomeno religioso, sull’incidenza anche culturale della fede cattolica nella vita delle persone e nella storia della nostra civiltà. In questo senso l’insegnamento della religione cattolica deve essere fatto oggetto di particolare attenzione nella programmazione degli insegnamenti delle scuole cattoliche; sarà anzi opportuno che la quota oraria riservata a questo insegnamento venga in essi potenziata, a dimostrazione tangibile del valore della cultura religiosa». «Le dimensioni del sistema di scuola cattolica, che coinvolge in Italia poco meno di un milione di alunni, non possono far parlare di un'esperienza accessoria o marginale», scrivono i Vescovi invitando a «superare qualche diffuso pregiudizio». «La scuola cattolica - affermano - non è propriamente parlando un'istituzione educativa confessionale o di parte, poiché si pone per suo statuto al servizio di tutti e accoglie tutti, con obiettivo primario di curare l'educazione della persona e promuoverne la crescita libera e umanamente completa». In questa prospettiva, «l'adesione al progetto educativo della scuola cattolica - come previsto espressamente dalla legislazione statale - non potrà mai essere motivo di esclusione per alcuno o all'ostacolo all'accoglienza di chi guarda a essa con simpatia». Al contrario, «dialogo e apertura saranno regola fondamentale dei rapporti tra e con gli alunni e tra e con le famiglie che vengono a farne parte, quali che siano le loro appartenenze culturali e religiose». Ebook + Acquista l’ebook dedicato a Papa Francesco + Acquista l’ebook dedicato al Papa Benedetto XVI TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: 27/06/2013 Una gigantesca muraglia di neve a un passo dal colle del Nivolè REUTERS 30/10/2013 Alexis, la stella dell’hard-sex cresciuta nelle migliori scuole di NY 08/07/2014 Monte Bianco, il corpo di un alpinista ritrovato 32 anni dopo la scomparsa (4WNet) Ha perso 12 kg in un mese. Ha scoperto un metodo segreto e dimagrisce quanto vuole! AP/LAPRESSE 27/06/2014 Scoperto il modo per prevenire l’ictus 28/07/2014 Quel «mea culpa» soft di Francesco verso gli evangelici Annunci PPN Fai di LaStampa la tua homepage Si parla di noi P.I.00486620016 Copyright 2013 17 € per un nuovo iPhone? In asta iPhone a prezzi folli, come 17€. L'abbiamo testato… megabargains24.com Per la pubblicità Scrivi alla redazione 045688 Vinci con Renault. Nuova Twingo ti porta al Festival del Cinema di Venezia. Clicca qui Gerenza Dati societari Stabilimento Sede Pag. 13 Codice abbonamento: Ha perso 12 kg in un mese Ha scoperto un metodo segreto e dimagrisce quanto vuole! cncnews24.net 31-07-2014 Data Pagina Foglio ABBONAMENTI ARCHIVIO MUSEO PIÙ VISTI SOCIAL METEO TUTTOAFFARI LAVORO LEGALI 1/2 NECROLOGIE TORINO Cerca... TORINO - CUNEO - AOSTA - ASTI - NOVARA - VCO - VERCELLI - BIELLA - ALESSANDRIA - SAVONA - IMPERIA e SANREMO Consiglia POLITICA 3 ECONOMIA Tweet 8 COSTUME SPORT 0 APPUNTAMENTI TORINOSETTE TUTTOAFFARI VOCI DI: MILANO - ROMA ATTUALITÀ OPINIONI ECONOMIA SPORT TORINO CULTURA SPETTACOLI COSTUME MOTORI CUCINA SALUTE VIAGGI HOME SERVIZI PREMIUM FONDAZIONE SPECCHIO DEI TEMPI indoona Speciale CRONACA 31/07/2014 Scuole paritarie, il giorno della verità Oggi l’assessore tenta una mediazione con le 6 materne che hanno detto no ad aperture o ampliamenti di strutture pubbliche. Forza Italia si schiera in difesa del diritto di veto. Il sindacato Cub Scuola manifesta durante l’incontro: norma incostituzionale Dossier Stamina Ultimi Articoli + Tutti gli articoli + La poesia del calcioche balla Quanti disastri compie l’uomo e quante volte cerca di nasco ... MAURIZIO TROPEANO È il giorno della verità. «E’ il tentativo di mediare tra le + E v i t a P e r o n u n a v i t a u n sogno Una vita da First lady, a Torino come a Buenos Aires. Sonia Belfo ... esigenze delle scuole paritarie e il diritto allo studio per decine di giovani piemontesi», spiega l’assessore regionale + Tutti in piedi alla Reggia C’è Vinicio Capossela è bastata la prevendita per incoronare il re del cartellon ... all’Istruzione, Gianna Pentenero, annunciando l’incontro che si svolgerà oggi tra Luigi Vico, presidente provinciale Fism (federazione delle scuole materne cattoliche) e i sindaci di Bibiana, Villanova Canavese, Ecco il nuovo asilo pubblico di Bibiana. La mancata apertura di questa struttura ha acceso i riflettori sulla legge regionale che regola i rapporti tra scuole pubbliche e paritarie Torino, Novara , Bagnolo Piemonte e San Damiano d’Asti. I comuni dove è in programma l’apertura di una sezione di scuola materna statale che una legge regionale La Stampa Shop + Juventus: Tre Prodotti Ufficiali. + Partivamo Per La Merica + Imprese D'autore + La Grande Storia Di Torino votata dal centrodestra subordina a due condizioni. Il vertice La prima vincolante: l’apertura non è possibile se questa costringe alla chiusura una sezione della paritaria. La seconda no: la paritaria deve esprimere un parere motivato. In tutti questi casi il parere è stato negativo e il combinato disposto di queste due norme assegna di fatto un potere di veto, almeno secondo quanto si può leggere nell’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Sel, Marco Grimaldi e sottoscritto da undici consiglieri del pd e dai presidenti dei gruppi di scelta Civica e dei Moderati. Pentenero spera in una soluzione di buonsenso maturata a livello territoriale ma oggi dovrà affrontare la Condividi gli articoli con i tuoi amici Con l'app Facebook LaStampa.it puoi condividere immediatamente le notizie e gli approfondimenti che hai letto. Attiva l'app sul tuo profilo e segnala a tutti i tuoi amici le tue news preferite! Scopri di più su facebook.lastampa.it! Accedi a Facebook protesta del sindacato di base Cub Scuola che ha annunciato un presidio sotto l’assessorato in via Magenta 12 e l’attacco di Forza Italia che ha preparato un dossier per difendere quella legge contestata usando come strumento di difesa la riforma scolastica che porta la firma del ministro Berlinguer, allora diessino e comunque del centrosinistra. Il dossier: norma razionale 045688 Oggi scende in campo Alberto Cirio, l’ex assessore all’Istruzione ed oggi europarlamentare azzurro: «Con la riforma scolastica varata dal ministro Berlinguer, nel 2000, le scuole statali e le scuole pubbliche non statali paritarie concorrono nello stesso modo alla realizzazione del sistema scolastico pubblico Codice abbonamento: nazionale. Questo significa che non vi è alcuna differenza tra scuola statali o comunali e scuole paritarie». Ecco perché «dividere il sistema istruzione pubblico in bianchi e neri rischia solo di riaccendere i toni di un dibattito ideologico e politico già aspro», attacca il capogruppo Gilberto Pichetto. Secondo Gianluca Vignale, padre con l’ex consigliere di Ncd, Giampiero Leo, dell’emendamento la norma «ha una chiara e razionale finalità: prima di aprire un nuovo istituto bisogna verificare se l’offerta sul territorio è satura. Se non lo è una nuova scuola rappresenterebbe solo un doppione inutile e realizzato a Si parla di noi Pag. 14 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 2/2 danno dei cittadini». Secondo Vignale questo è il caso di Bibiana: «Il Comune ha 100 bambini e un asilo paritario che riesce ad ospitarli praticamente tutti. Eppure anni fa si è deciso di aprirne uno nuovo, costato in tutto oltre 1,6 milioni di risorse pubbliche. Questo significa che se il Comune avesse speso la metà (oltre 300 mila euro) per sostenere le rette dei bambini, si sarebbero risparmiati oltre 1 milione di risorse pubbliche». I dubbi di costituzionalità Cosimo Scarinzi, responsabile scuola per la Cub, non la pensa così e annuncia una protesta sotto l’assessorato «in difesa della scuola pubblica statale e di chi ci lavora». E a sinistra c’è anche chi sta valutando se ci siano gli estremi per sollevare una questione di incostituzionalità perchè l’offerta di una scuola paritaria non può essere vincolante per le famiglie. TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE: ANSA 30/07/2014 Piemonte, il veto delle private che blocca le scuole pubbliche 24/05/2013 Carrozza: più soldi alla scuola o lascio LAPRESSE 22/05/2013 Finanziamento pubblico alle scuole paritarie: sì o no? (4WNet) 12 chili in 4 settimane? Tutto esaurito: Nuova pillola che brucia in fretta i grassi. 28/01/2014 Scuola, dal 3 febbraio iscrizioni online 05/06/2014 Milano, violenza sessuale sulle allieve Professore delle medie arrestato Annunci PPN Ha perso 12 kg in un mese Ha scoperto un metodo segreto e dimagrisce quanto vuole! cncnews24.net P.I.00486620016 Copyright 2013 Guadagna € 3.000! Un 27enne di Roma ha guadagnato € 3000 in una settimana... Scopri subito come fare! Per la pubblicità Scrivi alla redazione Gerenza Dati societari Stabilimento Sede Codice abbonamento: 045688 Fai di LaStampa la tua homepage Viaggia fino a -70%! Una selezione di offerte di lusso a prezzi esclusivi! www.voyageprive.it Si parla di noi Pag. 15 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 1/2 Contattaci Newsletter Pubblicizzati Home Scadenze Guide Legislazione | ATA Precari Home » Le scadenze di oggi 31 luglio 2014: graduatorie di istituto, TFA per acc.6 (A245, A246), A042, acc.12 (A014, A053, A055, A056), mobilità IRC, Programma Pestalozzi, spese postali, AFAM, UNIEMENS e DMA Le scadenze di oggi 31 luglio 2014: graduatorie di istituto, TFA per acc.6 (A245, A246), A042, acc.12 (A014, A053, A055, A056), mobilità IRC, Programma Pestalozzi, spese postali, AFAM, UNIEMENS e DMA GB - Elenchiamo le scadenze di oggi giovedì 31 luglio 2014 Graduatorie d'istituto: scioglimento riserva PAS, SFP, Sostegno Tweet Il Miur ha consentito l'inserimento con riserva in seconda fascia dei docenti che prevedono di abilitarsi entro il oggi, al termine dei seguenti percorsi: corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, sia vecchio sia nuovo ordinamento; percorsi abilitanti speciali (PAS); corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Coloro che abbiano presentato domanda con riserva entro il 23 giugno scorso e abbiano conseguito il titolo di abilitazione entro oggi, sono tenuti a comunicare all'istituzione scolastica destinataria della domanda l'avvenuto conseguimento dell'abilitazione. La comunicazione del conseguimento del titolo abilitativo entro il 31 luglio 2014 determina lo scioglimento della riserva e l'inclusione a pieno titolo nella II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto, mentre il mancato conseguimento dell'abilitazione entro il 31 luglio 2014 fa decadere la domanda presentata con riserva e gli aspiranti sono inseriti a pieno titolo nelle graduatorie di III fascia, purché sia stata presentata la relativa domanda. Resta fermo che a coloro che conseguono il titolo abilitativo dopo il 31 luglio 2014 è garantito il diritto di precedenza assoluta nella fascia di Argomenti anief ATA Concorsi concorso docenti Mobilità IRC Didattica Dirigenti scolastici In riferimento alla tematica indicata in oggetto, si fa presente che il Formazione docenti graduatorie ad termine per la pubblicazione dei movimenti, determinato nell’O.M. n. 38 del 22.05.2014, è prorogato fino al 31 luglio 2014 esaurimento graduatorie di istituto 045688 2014 (D.M. n. 375 del 6/06/2014). immissioni in ruolo lettere in Programma Pestalozzi Nell’ambito delle attività del settore di istruzione e formazione del Si parla di noi redazione Mobilità Organici Pensioni Pag. 16 Codice abbonamento: appartenenza ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del d.m. n. 353 del Data 31-07-2014 Pagina Foglio Consiglio d’Europa, il “Programma Pestalozzi” offre a Dirigenti tecnici, 2/2 Precariato Rassegna scolastici e a docenti di ogni ordine e grado, con contratto a tempo indeterminato, l’opportunità di partecipare a seminari, scuole estive e stampa Riforme scatti di anzianità moduli di formazione europei (sito ministeriale). I candidati devono Sostegno - Handicap stipendio supplenze inviare via mail entro oggi, ai rispettivi Uffici Scolastici Regionali, la tagli TFA - Tirocinio Formativo domanda e la documentazione richiesta (curriculum vitae e certificazione linguistica). Per i candidati con una sede di servizio diversa da quella Attivo Valutazione Varie di titolarità, la competenza dell’Usr è determinata dalla sede di servizio altri argomenti (nota prot. n. 3965 del 12/5/2014). Rendiconto spese postali L’Agenzia delle Poste Italiane Spa chiude il rendiconto delle spese postali sostenute dalla scuola nel mese e ne invia copia all’istituzione scolastica. Supplenze AFAM Deve essere presentata entro oggi la domanda di ammissione alle graduatorie nazionali per l’attribuzione, nei limiti dei posti in organico vacanti e disponibili, di incarichi a tempo determinato per il personale docente delle istituzioni AFAM. La domanda deve essere redatta sulla base del modello di cui all'Allegato A e deve essere indirizzata alla competente istituzione, così come individuata nella tabella di cui all'Allegato C (D.M. n. 526 del 30/06/2014). UNIEMENS e DMA Termine per trasmettere all’Inps il flusso integrato Uniemens e Dma relativo al mese precedente. Versamento delle quote sindacali Versamento delle quote sindacali operate sugli emolumenti relativi al mese precedente. TFA ore 10:00 TFA prova preselettiva per acc.6 (A245, A246), A042, acc.12 (A014, A053, A055, A056) Vai alle scadenze Iscriviti alla newsletter di OrizzonteScuola! Ricevi ogni sera nella tua casella di posta una e-mail con tutti gli aggiornamenti del network di orizzontescuola.it, oppure un'unica e-mail settimanale con gli articoli più importanti. Versione stampabile Codice abbonamento: 045688 Gio, 31/07/2014 - 04:55 - Categoria: scadenze Termini Privacy Netiquette Chi siamo Contattaci © Orizzontescuola.it - 97100 - P. IVA 01492590888 - Developed by Giovanni Scala - Powered by Drupal - Hosted by Unbit.it Si parla di noi Pag. 17 31-07-2014 Data Pagina Foglio LA NOSTRA STORIA IL GIORNALE LA TECNICA Benvenuto HOME AGENDA SCUOLA Pubblicità | Formazione del personale BANCA DATI NORMATIVA Contatti Graduatorie AREA FORMAZIONE PUBBLICAZIONI E LIBRI GALLERIA FOTO Login/Registrati Politica scolastica Precari 1/5 GALLERIA VIDEO ACQUISTA inserisci una parola cerca Archivio notizie Elenco categorie Formazione del personale Tfa, corsa ad ostacoli tra errori e ambiguità. Il caso dell'A052 Andrea Carlino Martedì, 29 Luglio 2014 Fino al 31 luglio sono previste le prove selettive per l’accesso ai corsi del Tirocinio formativo attivo. Il 30 si svolgeranno le prove per l’acc. 8 (A445, A446), A022, acc. 16 (A001, A015, A020), A084. Il 31, invece, si svolgono le prove per l’ acc. 6 (A245, A246), A042, acc. 12 (A014, A053, A055, A056). Tag Tfa ordinario vota (8 Voti) Tweet A A Abbiamo ricevuto tantissime mail di segnalazioni riguardanti imprecisioni, refusi, errori e risposte dubbie alle domande dei test preselettivi per l'accesso al Tfa, i corsi istituiti per abilitare i futuri insegnanti. Una pratica, purtroppo, ormai consueta. Già nel 2012, anno del primo ciclo dei corsi, non mancarono le polemiche con siti, blog e forum che pullulavano di contestazioni. Una situazione paradossale per il Tfa, una macchina che produce precari a vita visti i continui tagli all'organico della scuola. E che per giunta dovranno affrontare un ulteriore concorso prima di poter diventare di ruolo. Eppure tanti aspiranti si sono fatti carico di tante ore sui libri e di una spesa non irrisoria per iscriversi ai quiz, che al netto delle domande ambigue, se non decisamente sbagliate, costano tra i 100 e i 150 euro. Il Cineca ha disposto una pagina ufficiale in cui sono riportati i testi delle prove di accesso e le modifiche apportate alle domande segnalate dai candidati per irregolarità. Sono state approntate modifiche riguardo le classi di concorso, A012, A038 e A059 (clicca qui per visualizzare le modifiche). Si ricorda che la pagina ufficiale del Tfa 2014 II ciclo è in continuo aggiornamento con la pubblicazione giornaliera dei differenti test preselettivi svolti per l'accesso alTirocinio formativo attivo. L’ultimo caso ci viene segnalato da un gruppo di aspiranti tieffini e riguarda la classe A052. ARTICOLI PIÙ LETTI NELLA SETTIMANA I 4mila ‘Quota96’ possono brindare alla pensione: immediato il turn over Quota 96: a cosa è servito? Si parla di noi graduatorie di istituto Salta l’uscita dei “Quota 96”? Università, in arrivo la riforma dell’abilitazione dei prof 045688 Gentile Ministro, il dossier che viene qui presentato può considerarsi frutto di un lavoro collettivo eseguito da più docenti con la massima serietà, documentazione, onestà e acribia; è il risultato di un notevole e approfondito confronto fra colleghi, nato dopo la pubblicazione sul sito del CINECA dei quesiti oggetto d’esame per la preselezione TFA A052 e delle relative risposte date per corrette. Esso è volto a mettere in luce gravi ambiguità e/o anomalie presenti nella formulazione di alcuni quesiticosicché si possa rimediare al danno ingiustamente subito da molti candidati. Prima della trattazione dei quesiti anomali, si ritiene utile ricordare quanto dichiarato nel Decreto Ministeriale prot. n. 487 del 20/06/2014 e in https://tfa.cineca.it/2014/faqs.php: “Il test comprende 60 domande, ciascuna formulata con quattro opzioni di risposta, fra le quali il Personale Ata, domande Codice abbonamento: Ecco quanto ci inviano alla nostra redazione segnalando gravi anomalie nella formulazione dei quesiti. Pag. 18 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 2/5 Si parla di noi Codice abbonamento: 045688 candidato deve individuare l'unica esatta”. 48. La distinzione tra αἰτία e πρόφασις appartiene alla riflessione storiografica di: A) Polibio B) Erodoto C) Senofonte D) Tucidide Ora, che la distinzione tra αἰτία e πρόφασις appartenga alla riflessione storiografica di Tucidide, ben prima di Polibio, è cosa nota a tutti e riportata in ogni testo di letteratura greca. Entrambe le opzioni (Tucidide e Polibio) sono corrette. Per citare un testo fra tutti: Tucidide, Storie I, 23. Si veda poi qualsiasi testo di letteratura greca. La suddetta distinzione, fra l’altro, è formulata per la prima volta proprio da Tucidide; da Polibio viene semplicemente ripresa con l’aggiunta del concetto di archè. Dunque, volendo essere precisi, la distinzione enucleata da Tucidide è proprio quella tra aitia e prophasis, mentre quella enucleata da Polibio è tra aitia, prophasis e archè. Giusto un paio di citazioni fra le innumerevoli proponibili: 1) “Polibio compie dunque una rigorosa distinzione fra la causa vera (aitia), il pretesto o causa formale (profasis) e l’inizio (archè) (Pol. Storie III, 6.14). Si tratta di uno sviluppo delle categorie causali tucididee (Tuc. Storie I, 23), in cui peraltro Polibio si arresta al livello dei fenomeni politici, laddove Tucidide si era inoltrato a indagare i complessi moventi umani da cui è determinato il corso della storia” [D. Del Corno, La letteratura greca. Storia e testi, Vol. 4 – L’età ellenistica e imperiale –, Milano 2003, p. 263]. 2) “Anche per altri aspetti sostanziali – dall’ammirazione per la costituzione mista alla distinzione tra aitìa e pròfasis – Polibio si rifà a concetti ed a terminologia tucididea” [L. Canfora, Storia della letteratura greca, Roma- Bari 2001, p. 609]. Chiaro è che il quesito presenti due opzioni di risposta corrette: A) e D). Se il quesito fosse stato ben formulato avrebbe presentato un altro storico al posto di Polibio o di Tucidide, in questo modo: 48. La distinzione tra αἰτία e πρόφασις appartiene alla riflessione storiografica di: A) Tucidide B) Erodoto C) Senofonte D) Storico X [Ecateo di Mileto, etc.] Risposta esatta: TUCIDIDE 48. La distinzione tra αἰτία e πρόφασις appartiene alla riflessione storiografica di: A) Polibio B) Erodoto C) Senofonte D) Storico X [Ecateo di Mileto, etc.] Risposta esatta: POLIBIO Poiché tuttavia la formulazione del quesito che è stato sottoposto ai candidati in data 17/07/2014 presentava le opzioni di risposta A) Polibio/B) Erodoto/C) Senofonte/D) Tucidide, il quesito presenta dunque due possibili risposte corrette: Polibio, ma ancor meglio e ancor prima, Tucidide. 50. Quale delle seguenti forme verbali presenta il cosiddetto raddoppiamento attico? A) ἀγήγερκα B) πεφόνεuκα C) ἤγαγον D) ε[ρριφα Anche in questo caso, come per il quesito precedente, viene meno quanto dichiarato dal Decreto, essendo presenti due risposte assolutamente esatte fra le opzioni date: corretto il perfettoἀγήγερκα e corretto l’aoristo ἤγαγον. Per chi non lo ricordasse, vi sono infatti alcuni verbi, come appunto ‘ago’, che presentano il raddoppiamento attico all’aoristo (egagon/ἤγαγον). Tale caratteristica viene riportata in testi di grammatica noti (Agnello-Orlando, Kühner, La Magna – Nucciotti, Pieraccioni, Agazzi – Vilardo, etc.), accurati e in uso nei Licei e nell’Accademia e ne viene dunque e giustamente dato insegnamento – pure a livello internazionale – in scuole e università. Per citare alcuni passi: “Il verbo α[γω, io conduco, forma anche l’Aor. II (secondo) Att. e Med. con questo raddoppiamento (scil. attico); ma l’aumento temporale cade qui sulla vocale del raddoppiamento lasciando Pag. 19 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 3/5 Si parla di noi Codice abbonamento: 045688 inalterata la vocale della radice, e si trova soltanto nell’indicativo. Come: α[γω Aor. II Att. ἤγαγον, Inf. ; Aor. II Med. , Inf. Med. ἀγαγέσθαι”. [R. Kühner, Grammatica elementare della lingua greca, Vol. 1, Torino 1864, pp. 160-161, par. 89 (paragrafo dedicato al raddoppiamento attico)]. Si segnala anche che tale grammatica è consultabile da tutti su Google Books. Altra citazione: “L’aoristo II di α[γω si forma dal tema raddoppiato ag-ag(raddoppiamento attico)”. [G. La Magna – A. Nucciotti, La lingua dei greci, Milano 1964, p. 155, par. 84]. Se non dovesse bastare, si confrontino anche D. Pieraccioni, Grammatica greca, Firenze 1990, p. 131, par. 152, osservazione n. 2 e P. Agazzi – M. Vilardo, Hellenistì, Bologna 2006, p. 327, nota n. 17. Se poi passiamo alla lingua inglese e digitiamo ‘Attic Reduplication’ (raddoppiamento attico), l’aoristo di ago salta fuori innumerevoli volte, in testi, saggi e siti più svariati. Si veda p.es. il sito http://www.carolandray.plus.com/TAKE/Verbs1.html ove si spiega che ‘the only reduplicated strong aorists that concern us are the very few which show Attic reduplication, e.g. ἤγ-αγον (aorist stem: ἀγ-αγ-)’ o anche persino Wikipedia (!) alla voce Ancient Greek verbs, ossia qui http://en.wikipedia.org/wiki/Ancient_Greek_verbs nella sezione paradigmi: ‘Velar-sistem: agō, aksomai, ēksa, ēgagon, agēokha, ēgmai, ēkhthēn "lead". (Middle future, second aorist with "Attic" reduplication, irregular second perfect). Il quesito presenta due opzioni egualmente corrette, se fosse stato ben formulato avrebbe presentato un altro verbo al posto di ἀγήγερκα o di ἤγαγον, in questo modo: 50. Quale delle seguenti forme verbali presenta il cosiddetto raddoppiamento attico? A) ἀγήγερκα B) πεφόνεuκα C) Forma verbale X senza raddoppiamento attico D) ε[ρριφα Risposta esatta: ἀγήγερκα 50. Quale delle seguenti forme verbali presenta il cosiddetto raddoppiamento attico? A) Forma verbale X senza raddoppiamento attico B) πεφόνεuκα C) ἤγαγον D) ε[ρριφα Risposta esatta: ἤγαγον Poiché tuttavia la formulazione del quesito che è stato sottoposto ai candidati in data 17/07/2014 presentava le opzioni di risposta A) ἀγήγερκα/B) πεφόνεuκα /C) ἤγαγον /D) ε[ρριφα, il quesito palesa dunque due possibili risposte corrette: ἀγήγερκα, ma anche e non meno ἤγαγον. I quesiti appena trattati, 48 e 50, per la correzione dei quali il consenso è – comprensibilmente – corale e unanime, devono necessariamente essere emendati tenendo conto ANCHE dell’alternativa incontrovertibilmente CORRETTA e dando quindi, com’è giusto, anch’essa per buona. Seguono ora alcuni quesiti di comprensione del testo che hanno generato gravi ambiguità, sebbene non risultino ambigui a tutti. 51. Come potrebbe essere riformulata l’espressione in termini canonici (righe 2-3)? A) Nella forma in cui viene più normalmente presentato B) Così come viene proposto dalla tradizione ecclesiastica C) Detto in modo meno volgare D) Per capirci Ora, premesso che l’espressione corretta da riformulare dovrebbe comprendere anche ‘in’ e non solo ‘termini canonici’ come indicato dal corsivo, il quesito presenta ambiguità in quanto risulta plausibile o non errata, visto il contesto, anche la scelta dell’espressione ‘per capirci’. Ecco le righe in questione: ‘Il dilemma, in termini canonici, è questo:…’. Molti candidati hanno scelto l’opzione ‘per capirci’ e non pare affatto una scelta da considerarsi errata. Sia l’opzione A), sia l’opzione D) infatti stanno bene nel testo e ben si accordano al contesto: I) Il dilemma, nella forma in cui viene più normalmente presentato, è questo… II) Il dilemma, per capirci, è questo… Va poi detto che si chiede di riformulare un’espressione (nello specifico ‘in termini canonici’) e l’opzione D) è molto più vicina a ciò che viene comunemente definito ‘espressione’ dell’opzione A). ‘Per capirci’ è opzione Pag. 20 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 4/5 Si parla di noi Codice abbonamento: 045688 molto più simile a ‘in termini canonici’ come espressione e per brevità rispetto a ‘nella forma in cui viene più normalmente presentato’. Fra l’altro l’opzione A) presenta quel ‘più’ di troppo che la rende formalmente brutta e cacofonica. Se A) è da ritenersi la risposta corretta, di certo D) non può ritenersi una risposta errata. Il quesito presenta una grave ambiguità. 55. Stando a quanto dichiarato nel testo, l’esperimento condotto da Costa ha coinvolto persone che parlavano: A) due lingue tra cui, generalmente, l’inglese B) lo spagnolo come madrelingua e una lingua straniera (in genere l’inglese) C) per lo più l’inglese, più una lingua dell’Estremo Oriente D) generalmente l’inglese come madrelingua più un’altra lingua tra spagnolo, coreano e francese Tale quesito (“hanno intervistato 317 persone che parlavano due lingue, in genere inglese più un’altra tra spagnolo, coreano e francese”) è passibile di una doppia interpretazione: I) Tutte le persone parlavano due lingue, generalmente l’inglese era una di queste e non si sa quale fosse la lingua madre. Quindi corretta l’opzione A). II) Ciascuna persona parlava due lingue, in genere l’inglese più un’altra, ossia l’inglese come madrelingua più una seconda lingua. Quindi corretta anche l’opzione D). Anche questo quesito genera una grave ambiguità. 56. Le persone che hanno partecipato all’esperimento: A) per metà venivano interrogate nella propria lingua madre e per metà nella lingua straniera conosciuta B) se erano spagnole erano interrogate nella loro lingua madre, altrimenti nella lingua straniera conosciuta C) erano interrogate una volta nella propria lingua madre e una volta nella lingua straniera conosciuta D) erano interrogate tutte solo nella lingua straniera conosciuta Le risposte a tale quesito sembrano impostate in modo errato. Nel testo, infatti, si fa riferimento alle risposte date dai partecipanti, e non alle “modalità di interrogazione”. Il brano infatti non fa sapere la lingua in cui le persone venivano interrogate, bensì la lingua in cui hanno risposto, come si legge chiaramente alle righe 18-19: "Per ogni gruppo, metà dei componenti ha risposto nella lingua madre, mentre l'altra metà nella seconda lingua". In questo quesito pare non esserci addirittura pertinenza tra la domanda e la risposta. 60. Quale di queste affermazioni non è contenuta nel testo o non è derivabile da quanto si afferma nel testo? A) Lo studio dimostra che la propensione al comportamento etico è indipendente dalla cultura di origine B) Il fatto che nelle riunioni di importanti organizzazioni internazionali un gran numero di persone sia costretta a usare una lingua che non è quella che preferisce potrebbe garantire una maggiore razionalità nelle decisioni C) I madrelingua inglesi sono ormai in minoranza rispetto a chi parla l’inglese senza essere madrelingua D) I risultati dello studio potrebbero avere importanti conseguenze (per esempio in ambito medico e legale) A parte un difetto di forma come ‘un gran numero di persone sia costretta’ in B), alle righe 22-24 del brano si legge: “I linguisti si sono chiesti se ogni lingua codifichi i principi etici a modo suo, il che potrebbe spiegare il risultato, ma l'effetto si è ripresentato con ogni combinazione linguistica esaminata, per cui la cultura d'origine non sembra fornire una spiegazione”. Sembra chiaro dunque che il fatto che “la propensione al comportamento etico è indipendente dalla cultura di origine” è un’informazione che si ricava dal testo, come le altre tre; pertanto il quesito sembra non ammettere alcuna risposta corretta tra le quattro opzioni presentate (tutte e quattro ricavabili dal testo). Si riportano infine altri due casi di anomalia e ambiguità estranei alla comprensione del testo che, seppur non trovando consenso generale e proprio per questo inseriti alla fine del dossier, vanno segnalati: essi infatti hanno comunque indotto in errore alcuni candidati. 12. La Biblioteca di Diodoro Siculo è: A) una storia universale, dalle origini mitiche della civiltà al 54 a.C. B) la narrazione degli eventi che coinvolgono la Grecia dalla fine delle guerre del Peloponneso al 311 a.C. Pag. 21 Data 31-07-2014 Pagina Foglio 5/5 C) una raccolta di tradizioni e miti della Grecia arcaica D) una storia universale di carattere etnografico che va dal 144 al 86 a.C. La risposta A), data come esatta, presenta una datazione assai discutibile che ha indotto in errore alcuni candidati. Che gli avvenimenti arrivassero al 54 a.C. non è nozione condivisa e univoca. Tale leggerezza può confondere i candidati il cui libro di testo riporta una datazione diversa e rendere perciò errate ai loro occhi tutte e quattro le opzioni di risposta. 40. Nella commedia di V sec. la parabasi era il momento in cui il coro: A) avanzava verso il pubblico rompendo l’illusione scenica B) entrava in scena C) dialogava in modo serrato con un attore D) usciva di scena L’ambiguità sta nel fatto che la parabasi era comunque un’entrata in scena del coro, l’inesattezza è presente nella formulazione dell’opzione di risposta per l’assenza della specificazione ‘entra in scena per la prima volta’ che avrebbe reso l’opzione ‘entra in scena’ scorretta alludendo alla parodo. Ora, la risposta corretta è la A), ma non si può certo affermare che la B) sia scorretta dato che anche durante la parabasi il coro ‘entrava in scena’, se per ‘entrare in scena’ s’intende, come normalmente si fa, non solo entrare fisicamente in scena per la prima volta (specificazione che manca), ma anche ‘entrare’ in scena ogniqualvolta si reciti una parte. La stessa parabasi è fra l’altro definita come ‘entrata in scena del coro’ in vari testi. Si confronti per esempio C. Bernardi – C. Susa, Storia essenziale del teatro, Milano 2005, p. 44: ‘La parabasi era divisa in sette parti: kommàtion, con cui il coro, entrando congedava gli attori che uscivano di scena, etc.’. Si veda anche quanto riportato in un altro saggio disponibile online (http://it.scribd.com/doc/96934120/Commedia-e-Aristofane): ‘Parabasi: momento a metà della commedia, quando la scena si svuota ed entra il coro. Gli attori si tolgono la maschera e iniziano un discorso qualsiasi con il pubblico’. La risposta B) può dunque generare ambiguità, tanto da esser ritenuta corretta o almeno non errata poiché in essa non si specifica ‘per la prima volta’ (elemento che l’avrebbe resa scorretta). Altro in questa categoria « Ambiguità ed errore Tfa A036 Didattica assistita dalle nuove tecnologie: formazione online per insegnanti » Commenti Commenti Login per inviare un commento Username Password Ricordami Password dimenticata Codice abbonamento: 045688 Registrati Login Si parla di noi Pag. 22 30-07-2014 Data Pagina Foglio LA NOSTRA STORIA IL GIORNALE LA TECNICA Benvenuto HOME AGENDA SCUOLA Pubblicità | Formazione del personale BANCA DATI NORMATIVA Contatti Graduatorie AREA FORMAZIONE PUBBLICAZIONI E LIBRI GALLERIA FOTO Login/Registrati Politica scolastica Precari 1/2 GALLERIA VIDEO ACQUISTA inserisci una parola cerca Archivio notizie Elenco categorie Il Sud indietro su Pil, consumi, istruzione, ma primeggia nella disoccupazione Pasquale Almirante Mercoledì, 30 Luglio 2014 Il Pil del Sud è crollato nel 2013 del 3,5% confermando la flessione negativa, mentre il Centro-Nord si ferma a -1,4%. Lo dice il Rapporto Svimez. Il divario di Pil pro capite tra Centro-Nord e Sud nel 2013 è sceso al 56,6%. Aumentano i Neet del 25%. Studiare non paga Disoccupazione Istruzione e formazione Tweet professionale (IeFP) NEET vota (0 Voti) Si parla di noi A A Nel 2013 male non solo il Sud ma tutte le Regioni, a eccezione del Trentino Alto Adige (+1,3%) e della stazionaria Toscana. Fanalino di coda nazionale è la Basilicata (-6%). I 282mila posti in meno, riportano il numero degli occupati del Sud per la prima volta nella storia a 5,8 milioni, sotto la soglia psicologica dei 6 milioni: il livello più basso almeno dal 1977. Delle 985mila persone che in Italia hanno perso il posto di lavoro, 583mila sono residenti nel Mezzogiorno. Un dato allarmante, da cui emerge che al Sud - pur essendo presente appena il 26% degli occupati italiani - si concentra il 60% delle perdite determinate dalla crisi. Nel 2013 sono andati persi 478mila posti di lavoro in Italia, di cui 282mila al Sud. I più colpiti sono stati soprattutto i lavoratori giovani under 34 e al Sud (-12% contro il -6,9% del Centro-Nord). Da segnalare inoltre nel 2013 l'aumento del tasso di disoccupazione. Quello ufficiale nel 2013 è stato del 19,7% al Sud e del 9,1% al CentroNord. Anche il lavoro femminile in decrescita. A fronte di un tasso di attività femminile medio del 66% in Europa a 28, se l'Emilia Romagna è perfettamente allineata con la media europea, le regioni del Mezzogiorno vanno peggio di Malta e della Romania (che registrano tassi di attività femminile rispettivamente del 50 e del 48,4%), scendendo fino al 38% in Puglia, al 37% in Calabria e Campania e al 35% in Sicilia. Nel 2013 chi non ha un lavoro stabile rischia di più di perderlo: il 16,4% dei lavoratori che nel primo trimestre 2012 avevano un contratto di lavoro atipico, un anno dopo, nel 2013, erano diventati disoccupati (di cui il 12,8% al Centro-Nord e il doppio al Sud, 25,3%). Non va meglio nemmeno sul fronte dell'istruzione. Rispetto alla media dell'Europa del 75,3%, i giovani diplomati e laureati italiani presentano un tasso di occupazione di circa 27 punti più basso, pari al 48,3%. Si rischia così di alimentare, segnala lo Svimez nel Rapporto, che studiare non paghi più. Dei 3 milioni 593mila giovani Neet (Not in education, employment or training) nel 2013, aumentati di oltre il 25% rispetto al 2008, il 47% è diplomato e l'11% laureato. La condizione di Neet inizia quindi a diffondersi anche tra i titoli di studio medio-alti, con un aumento negli ultimi cinque anni del 54% dei diplomati e del 43% per i laureati. Per questo, non ci si iscrive più all'Università: i tassi di passaggio dalla scuola superiore all'istruzione terziaria nell'anno scolastico 2012-2013 sono scesi al 51,7% al Sud e al 58,8% al Centro-Nord, riportando il Paese ben al di sotto dei livelli di dieci anni fa. Ancora in calo i consumi delle famiglie meridionali, arrivando a ridursi nel ARTICOLI PIÙ LETTI NELLA SETTIMANA I 4mila ‘Quota96’ possono brindare alla pensione: immediato il turn over Quota 96: a cosa è servito? Personale Ata, domande graduatorie di istituto Salta l’uscita dei “Quota 96”? Università, in arrivo la riforma dell’abilitazione dei prof 045688 Dati e statistiche Lavoro Codice abbonamento: Tag Pag. 23 Data 30-07-2014 Pagina Foglio 2/2 2013 del 2,4% contro il -2% delle Regioni del Centro-Nord. Dal rapporto emerge in particolare che negli anni di crisi 2008-2013, il calo cumulato della spesa è stato al Sud del -14,6% per i consumi alimentari, a fronte del -10,7% del Centro-Nord. Vestiario e calzature nel Mezzogiorno hanno segnato -23,7%, quasi il doppio che nel resto del Paese (-13,8). Significativo e preoccupante anche il crollo della spesa delle famiglie relativo agli altri beni e servizi, che racchiudono i servizi per la cura della persona e le spese per l'istruzione: -16,2% al Sud, tre volte in più rispetto al Centro-Nord (-5,4). Lo scorso anno i fissi lordi hanno segnato una caduta maggiore al Sud rispetto al Centro-Nord: -5,2 rispetto a -4,6%. Dal 2008 al 2013 in più sono crollati del 33% nel Mezzogiorno e del 24,5% nel Centro-Nord. Nel periodo 2008-2013 sono scesi addirittura del 53,4%, più del doppio rispetto al già pesante calo del Centro-Nord (-24,6). Male anche gli investimenti nelle costruzioni, con un calo cumulato del -26,7% al Sud e del -38,4 al Centro-Nord. Risultati negativi anche in agricoltura, con il Sud che perde il 44,6%, quasi tre volte più del Centro-Nord che si ferma a 14,5. Infine, nei servizi collegati all'industria -35% al Sud contro il -23% del Centro-Nord. Altro in questa categoria « Il quotidiano “L'Unità” chiude Commenti Commenti Login per inviare un commento Username Password Ricordami Registrati Login Password dimenticata CASA EDITRICE LA TECNICA DELLA SCUOLA Via Tripolitania, 12 | 95127 Catania Tel. 095 448780 | Fax 095 503256 [email protected] LA CASA EDITRICE NOTIZIE LE DATE DELLA SCUOLA Contatti La nostra storia Pubblicità Disclaimer Attualità Brevi Lettori ci scrivono Voce degli altri Archivio notizie Archivio storico notizie 1998-2013 Agenda scuola Calendario scolastico Scadenze Eventi LA RIVISTA QUINDICINALE © Copyright 1998-2014 AREA FORMAZIONE PRODOTTI EDITORIALI MULTIMEDIA Galleria foto Galleria video Banca dati normativa Scuolainsieme Libri Corsi in presenza E-learning Codice abbonamento: 045688 La Tecnica della Scuola Tutti i diritti sono riservati Ultimo numero Numeri precedenti Edicola digitale Si parla di noi Pag. 24 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 10+1 1/2 Scenario politico Pag. 25 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 10+1 2/2 Scenario politico Pag. 26 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 24 1 Scenario politico Pag. 27 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 17 1 Scenario politico Pag. 28 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 1 / 20 Scenario politico Pag. 29 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 2 / 20 Scenario politico Pag. 30 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 3 / 20 Scenario politico Pag. 31 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 4 / 20 Scenario politico Pag. 32 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 5 / 20 Scenario politico Pag. 33 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 6 / 20 Scenario politico Pag. 34 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 7 / 20 Scenario politico Pag. 35 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 8 / 20 Scenario politico Pag. 36 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 9 / 20 Scenario politico Pag. 37 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 10 / 20 Scenario politico Pag. 38 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 11 / 20 Scenario politico Pag. 39 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 12 / 20 Scenario politico Pag. 40 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 13 / 20 Scenario politico Pag. 41 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 14 / 20 Scenario politico Pag. 42 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 15 / 20 Scenario politico Pag. 43 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 16 / 20 Scenario politico Pag. 44 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 17 / 20 Scenario politico Pag. 45 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 18 / 20 Scenario politico Pag. 46 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 19 / 20 Scenario politico Pag. 47 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13/19+ 20 / 20 Scenario politico Pag. 48 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 32 1 Scenario politico Pag. 49 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 6+1 1/2 Economia Pag. 50 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 6+1 2/2 Economia Pag. 51 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 38 1 Lavoro Pag. 52 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 18 1 Lavoro Pag. 53 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 IX 1 Lavoro Pag. 54 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13+1 1/2 Esteri Pag. 55 Quotidiano Data Pagina Codice abbonamento: 045688 Foglio 31-07-2014 13+1 2/2 Esteri Pag. 56
© Copyright 2024 ExpyDoc