(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE PENELOPE. Coordinamento solidarietà sociale 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ00321 REGIONALE – Regione Sicilia 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: PANE e NUVOLE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A – assistenza 11 – Donne con minori a carico e donne in difficoltà 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il fenomeno della violenza sulle donne, siano esse extracomunitarie o cittadine italiane, vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale, di violenza domestica nell'ambito di matrimoni servili o di nuove forme di schiavitù, è un fenomeno in crescente aumento ed una vera e propria emergenza sociale per la quale non esistono risorse e risposte organizzate da parte degli enti pubblici territoriali. Anche il mondo del no-profit, pur attivo nel campo, spesso non è capace di far fronte e accogliere con servizi a bassa soglia e di pronto intervento le donne e i minori vittime di violenza e maltrattamenti. Il Distretto socio-sanitario D32 di Taormina, comprendente 24 comuni per una popolazione di circa 60.000 unità, è presente un alto numero di donne, extracomunitarie e italiane, coinvolte in fenomeni di sfruttamento, soprattutto a scopo sessuale, e maltrattamento domestico. Sempre più sono le segnalazioni di situazioni di violenza all'interno della famiglia o in ambito lavorativo (badanti) a cui è difficile dare una risposta. (Allegato 1) Studi recenti hanno mostrato come il fenomeno della violenza domestica sulle donne che, ancora solo marginalmente, arriva all’attenzione dei servizi e delle forze dell’ordine. In questi ambiti l’associazione ha attivato sul territorio distrettuale. già dal 2000, una serie di servizi di supporto tanto alle donne immigrate vittime di tratta, con possibilità di accesso ai piani di protezione sociale previsti dall’art 18 del Dlgs 286/96,; quante a donne italiane e straniere vittime di violenza, maltrattamenti e stalking, attivando, nell’ambito del progetto APQ “Fragile” finanziato dall’Assessorato Regionale della Famiglia una rete regionale per l’accoglienza delle donne con minori vittime di violenza domestica in partenariato con le Aziende Asl di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo. In quest’ambito i servizi gestiti dall'associazione, presenti nelle province di Catania e Messina, hanno raccolto, solo nel 2005, oltre 600 tra richieste d’aiuto e segnalazioni. 60 le donne e i minori accolti presso le proprie strutture di accoglienza. Il progetto intende pertanto potenziare l’attività di accoglienza, protezione e inserimento sociale di donne, immigrate e italiane, vittime di tratta, sfruttamento e violenza già attivate dall’associazione sul territorio del Distretto socio-sanitario in collaborazione con il Centro antiviolenza distrettuale gestito dell’associazione Evaluna onlus (copromotore del presente progetto) Sono destinatari diretti del progetto le donne, italiane e straniere, vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e/o lavorativo, violemza, maltrattamenti e stalking residenti nell’ambito del Distretto socio-sanitaro D32 di Taormina. Risultano beneficiari indiretti delle attività i servizi socio-sanitari, nonché le forze dell’ordine, impegnati nel creare una rete di contrasto e protezione dalla violenza di genere. Beneficiari indiretti risultano essere anche i giovani impiegati nel progetto di servizio civile, nella misura in cui acquiseranno, attraverso esso, competenze e conoscenze spendibili nel mercato del lavoro sociale, specie nei servizi alla persona e per le pari opportunità. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto si pone quale obiettivo prioritario quello del coinvolgimento di giovani con bassa scolarizzazione, fuori dai processi formativi e dal mercato del lavoro, in un’esperienza di cittadinanza attiva a partire dall’incontro/confronto sul campo con realtà di violenza e sfruttamento, promuovendo la formazione civica e sviluppando la riflessione critica circa i meccanismi di esclusione e le pratiche di sviluppo delle pari opportunità. Tale esperienza sarà inoltre utile ai giovani per l’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze spendibili nel settore dei servizi alle persone e per le pari opportunità. Attraverso l’impiego dei volontari di servizio civile l’associazione intende: a. supportare le donne nel percorso legale di denuncia della 2 (Allegato 1) situazione di violenza, maltrattamento e sfruttamento b. avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione sul territorio capace di fornire alle donne informazioni corrette sulle risorse e opportunità che la legge offre per fuoriuscire dalla situazione di violenza c. potenziare l’attività di accoglienza di emergenza con presa in carico delle donne e dei minori presso la proprie strutture di ospitalità d. supportare le donne nel percorso di reinserimento sociale e. potenziare i servizi di alfabetizzazione e mediazione culturale (per le donne straniere) f. facilitare l’accesso delle donne ai servizi socio-sanitari territoriali, attivando un servizio di accompagnamento e disbrigo pratiche g. promuovere l’inserimento lavorativo delle donne in carico attraverso l’attivazione di uno sportello domanda-offerta lavoro Il raggiungimento degli obiettivi individua, quale possibile indicatore d’esito, l’aumento delle denunce per violenza, sfruttamento, stalking o maltrattamenti da parte delle donne residenti nel Distretto, ovvero la fuoriuscita dalla situazione di violenza e la piena autonomia sociale di almeno il 10 % delle donne accolte in emergenza durante il periodo di attuazione del progetto. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto intende impiegare i volontari in servizio civile in un’esperienza di accoglienza mirata a donne, italiane e straniere, vittime di tratta, maltrattamenti, violenza e stalking, prive di una propria autonomia sociale ed economica e necessitanti di protezione sociale e tutela legale. Il progetto prevede il potenziamento dei servizi di orientamento, segretariato sociale, accoglienza e reinserimento sociale e lavorativo, già attivati dall’associazione presso le sedi operative interessate al progetto nonché la collaborazione con il centro antiviolenza distrettuale (per quanto riguarda le donne vittime di violenza) Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: 1. 2. 3. 4. 5. Segretariato sociale Servizio sociale professionale servizio di ascolto telefonico; servizio di consulenza e assistenza legale; accompagnamento nel disbrigo delle pratiche e nell’accesso ai servizi sociali e sanitari; 6. informazioni sulla normativa vigente e collegamento con i centri d’accoglienza territoriali; 7. accoglienza di emergenza; 8. corsi di alfabetizzazione e mediazione culturale; 9. sportello di mediazione tra domanda e offerta di lavoro; 10. campagne informative presso enti pubblici e del privato 3 (Allegato 1) sociale, scuole e attraverso l’organizzazione di eventi pubblici Ciascuna attività verrà realizzata attraverso il lavoro di gruppo, prevedendo una prima fase di formazione e orientamento mirata all’acquisizione di conoscenze specifiche inerenti le attività da svolgere e un successivo utilizzo dei volontari per lo svolgimento di attività specifiche rispetto alle proprie inclinazioni e abilità personali. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la creazione di un forte senso di appartenenza, l’attività operativa verrà monitorata attraverso riunioni settimanali stabili che coinvolgeranno tutti i volontari impegnati, l’operatore locale di progetto e i responsabili della struttura. Sono inoltre previsti incontri quindicinali tra le varie figure professionali impiegate nel progetto ai fini di creare un continuo confronto che permetta di monitorare le attività dei volontari, il raggiungimento degli obiettivi previsti e valutare le esigenze che scaturiscono dai volontari e dagli utenti durante lo svolgimento del servizio. Al fine di creare occasioni di socializzazione, di scambio di idee e di confronto sulle esperienze, rafforzando lo spirito critico e la capacità di confronto, si prevedono: incontri trimestrali tra tutti i giovani volontari impiegati nei vari progetti di servizio civile promossi dall’associazione Penelope e dagli Enti partner. Gli incontri verteranno su temi condivisi coi volontari e inerenti la tematica della cittadinanza attiva, del lavoro di gruppo e dell’autoimprenditoria secondo il metodo del brainstorming, valorizzando le conoscenze acquisite da ciascun volontario . la promozione di incontri con volontari di altri enti operanti nello stesso o analogo settore di intervento ove presenti 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Per la realizzazione del progetto è previsto il coinvolgimento delle seguenti risorse umane: n. 1 assistente sociale rcoordinatore n. 1 addetto al segretariato sociale n. 2 operatori di comunità n. 1 avvocato 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. I volontari parteciperanno alle attività di accoglienza e inserimento sociale già avviate dall’associazione presso la sede operativa prevista dal progetto, affiancando gli operatori nelle attività quotidiane, garantendo in particolare: - attività di accoglienza e animazione delle donne destinatarie degli interventi; attività di segretariato sociale e informazione; ascolto telefonico; alfabetizzazione e mediazione culturale per donne immigrate; accompagnamento e disbrigo pratiche; sostegno nella ricerca di lavoro; mediazione abitativa; sostegno alle attività di gestione quotidiana dell’alloggio sociale per l’accoglienza delle donne vittime di violenza La partecipazione alle suddette attività permetterà agli stessi volontari l’acquisizione di competenze specifiche nel campo socio-assistenziale e, in particolare, dei servizi comunitari e per la promozione delle pari opportunità. 4 (Allegato 1) 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: La realizzazione del progetto prevede che i volontari siano disponibili a: 1. impegno nei giorni festivi; 2. flessibilità oraria; 3. disponibilità a missioni; Ai volontari, inoltre, in ragione della tipologia di attività previste è fatto obbligo di mantenere il segreto e la riservatezza dei dati e delle situazioni personali di cui vengano a conoscenza in ragione del loro servizio. 5
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