n. 74 del 27 Ottobre 2014 Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO n. 109 del 22.10.2014 OGGETTO: Modifiche ed integrazioni al Decreto Commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013 concernente le procedure operative per il riconoscimento e mantenimento della qualifica di “aziende suine esenti da trichinella”. PREMESSO − che con deliberazione n. 460 del 20.03.2007 la Giunta regionale ha approvato l'Accordo attuativo ed il Piano di Rientro dal disavanzo e di riqualificazione e razionalizzazione del SSR ai sensi dell'art. 1, comma 180, della Legge 30.12.2004 n. 311; − che l'art. 2, comma 88, della legge del 23.12.2009 n. 191 (legge finanziaria 2010), ha stabilito che: "Per le regioni già sottoposte ai piani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della presente legge restano fermi l'assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del piano di rientro, secondo programmi operativi, coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dal commissario ad acta, nonché le relative azioni di supporto contabile e gestionale"; − che con delibera del Consiglio dei Ministri del 24 luglio 2009 il Governo ha nominato Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dal disavanzo sanitario il Presidente pro tempore della Giunta Regionale ai sensi dell'art. 4, commi 1 e 2, del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, e successive modifiche; − che con delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010, il Presidente pro tempore della Regione Campania è stato nominato Commissario ad acta per il Piano di Rientro con il compito di proseguire nell'attuazione del Piano stesso attraverso i programmi operativi di cui al citato art. 2, comma 88, della legge n. 191/09; − con Decreto Commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013 sono state approvate le procedure operative per il riconoscimento e mantenimento della qualifica di “aziende suine esenti da trichinella”; PRESO ATTO − del parere n. 158-P del 12 giugno 2014 dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze che esprime alcune osservazioni sui contenuti del predetto Decreto Commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013; VISTI − il Regolamento (CE) n. 2075/2005 definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di trichine nelle carni ed in particolare l’articolo 8 che prevede la possibilità di riconoscere aziende suine ufficialmente esenti da trichinellosi; − il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con D.P.R. n°320 dell’8 febbraio 1954; 1 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) − − il Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n. 200 recante "Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all'identificazione e alla registrazione dei suini"; l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano n°94/CSR del 10 maggio 2007, concernente “Linee guida per la corretta applicazione del regolamento (CE) n. 2075/2005”, recepita con Delibera di Giunta Regionale n° 1973 del 16 novembre 2007, in particolare l’allegato B recante “Procedure e Indicazioni per il riconoscimento delle aziende suine esenti da trichinella”; RITENUTO necessario apportare le modifiche e le integrazioni al Decreto Commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013 per adeguarlo alle indicazioni dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze espresse con il citato parere n. 158-P; per tutto quanto esposto in premessa e che qui si intende integralmente riportato: DECRETA 1. di approvare le seguenti modifiche e integrazioni al Decreto Commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013 con il quale sono state approvate le procedure operative per il riconoscimento e mantenimento della qualifica di “aziende suine esenti da trichinella”: a) citazione nelle premesse del Decreto e nell’allegato 4 “Attestato di azienda ufficialmente esente da trichine” del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 200 ad oggetto “Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all'identificazione e alla registrazione dei suini"; b) modifica degli allegati 2 e 3 in riferimento alla precisa identificazione: - del proprietario degli animali; - del detentore degli animali; - del legale rappresentante dell’azienda zootecnica; c) eliminazione della voce “riproduzione” dall’allegato 2; d) inserimento della dichiarazione al punto g) dell’allegato 2 che tutti i suini presenti in allevamento sono identificati in conformità a quanto stabilito dall’allegato I, paragrafo 2 del decreto legislativo n. 200 del 26 ottobre 2010, in modo che ne sia assicurata la tracciabilità; e) eliminazione del punto h), terzo trattino dell’allegato 2; 2. di sostituire le procedure operative per il riconoscimento e mantenimento della qualifica di “aziende suine esenti da trichinella”, allegate al decreto commissariale n. 133 del 31 dicembre 2013, con il documento allegato al presente decreto opportunamente adeguato alle predette modifiche e integrazioni e che costituisce parte integrante e sostanziale dello stesso; 3. di incaricare le AASSLL di applicare nel territorio di competenza procedure operative conformi al documento allegato; 2 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) 4. di inviare il presente provvedimento al Direttore Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, al Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale, al Capo Dipartimento della Salute e delle Risorse naturali, ai Direttori Generali delle AASSLL e al Settore Stampa, Documentazione e Informazione e Bollettino Ufficiale per la pubblicazione. Il Capo Dipartimento Salute e Risorse Naturali Ferdinando Romano Si esprime parere favorevole: Il sub Commissario ad acta Mario Morlacco Il Direttore Generale per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale Mario Vasco Il Responsabile U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria Paolo Sarnelli Il Commissario ad Acta Stefano Caldoro 3 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 PROCEDURE E INDICAZIONI OPERATIVE PER IL RICONOSCIMENTO DELLE AZIENDE SUINE UFFICIALMENTE ESENTI DA TRICHINE 1. Premessa La Commissione Europea, con il Regolamento (CE) 2075/2005, ha posto l’obbligo della ricerca sistematica della Trichina nei suini che vengono normalmente macellati, mediante un esame di laboratorio. L’Intesa Stato-Regioni n. 94/CSR del 10 maggio 2007 ha definito le linee guida per l’applicazione del Regolamento (CE) 2075/2005. Nelle suddette disposizioni è previsto che determinate aziende di suini che possono dimostrare una favorevole situazione epidemiologica perché negli animali il parassita è assente, possono essere riconosciute come “ufficialmente esenti da trichine”, derogando al controllo sistematico di laboratorio al macello. 2. Definizioni Azienda: qualsiasi stabilimento agricolo, costruzione o altro luogo, anche all’aria aperta, in cui i suini, anche da ingrasso destinati alla macellazione, sono tenuti anche temporaneamente, allevati o commercializzati. Azienda ufficialmente esente da trichine: azienda suinicola in possesso dei requisiti di cui all’Allegato IV, Capitolo I,e del Regolamento (CE) 2075/2005 e riconosciuta tale ai sensi del presente documento. Condizioni di stabulazione controllata nei sistemi di produzione integrata: azienda nell'ambito della quale i suini sono sottoposti, a titolo permanente, a controlli da parte dell'operatore alimentare per quanto riguarda l'alimentazione e le condizioni di stabulazione (Reg. CE 2075/2005). Trichina: qualsiasi nematode appartenente alle specie del genere Trichinella (Reg. CE 2075/2005). Trichinellosi: una zoonosi elmintica cosmopolita, non contagiosa, dovuta alla penetrazione e allo sviluppo nei mammiferi e negli uccelli di piccoli nematodi appartenenti a varie specie e tipi del genere Trichinella. 3. Prerequisiti e condizioni per il riconoscimento e mantenimento dello status di azienda ufficialmente esente da trichine L’azienda ufficialmente esente da trichine è, preliminarmente, un allevamento con “condizioni di stabulazione controllata nei sistemi di produzione integrata”, il cui responsabile è in grado di tenere permanentemente sotto controllo buone condizioni di stabulazione e di alimentazione. I requisiti specifici per il riconoscimento e mantenimento dello status di azienda ufficialmente da trichine sono quelli richiesti per l’ottenimento della qualifica sanitaria per la malattia vescicolare dei suini e per la malattia di Aujeszky, in particolare quelli relativi alla biosicurezza. In più, l’azienda ufficialmente esente da trichine deve ottemperare agli adempimenti previsti per l’aggiornamento della banca dati nazionale dell’anagrafe suina e garantire l’inserimento di tutte le informazioni relative al censimento aziendale, aggiornate annualmente, e delle informazioni relative alle movimentazioni, secondo la vigente normativa. fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Per essere riconosciuta ufficialmente esente da trichine un’azienda deve essere in possesso della qualifica di azienda accreditata per Malattia Vescicolare Suina ininterrottamente da almeno un anno e i suini presenti devono risultare regolarmente sottoposti a vaccinazione per malattia di Aujeszky conformemente al programma di cui alla normativa vigente rispetto alla tipologia aziendale. Successivamente al riconoscimento, per conservare lo status di “ufficialmente esente da trichine”, il responsabile dell’azienda deve dimostrare all’autorità veterinaria che: • • tutte le scrofe e i verri inviati al macello, nel caso di aziende da riproduzione, sono stati sottoposti con esito favorevole all’esame di laboratorio per la ricerca della Trichinella; almeno il 10% di ogni partita di suini da ingrasso inviati al macello sono stati sottoposti con esito favorevole all’esame di laboratorio per la ricerca della Trichinella. Per ottemperare a questi adempimenti, il responsabile dell’azienda deve richiedere al veterinario ufficiale dello stabilimento di macellazione il documento riprodotto in appendice all’Allegato I del Regolamento CE 2074/2005 (allegato 1) relativo alla comunicazione dell’esito delle analisi e consegnarne copia al Servizio Veterinario competente per territorio, conservando l’originale agli atti dell’azienda per almeno due anni. Non possono essere accreditate le aziende in cui i suini sono tenuti allo stato semibrado e brado, quelle di selvaggina allevata (cinghiali) nonché le stalle di sosta Le aziende accreditate come ufficialmente esenti da trichine possono introdurre animali solo da aziende accreditate, pena perdita dello status. 4. Procedure per il riconoscimento di azienda ufficialmente esente da trichine 4.1 Compiti del responsabile dell’azienda Un’azienda deve possedere i requisiti di cui all’Allegato IV, Capitolo I, del Regolamento (CE) 2075/2005. Le aziende candidate alla qualifica devono allevare i suini in “condizioni di stabulazione controllata” intendendo con ciò un controllo sistematico delle condizioni di stabulazione e di alimentazione da parte dell’allevatore. Al fine di ottenere il riconoscimento ufficiale di azienda ufficialmente esente da trichine il proprietario della azienda dovrà presentare apposita domanda scritta indirizzata al Servizio Veterinario della ASL in cui si trova l’allevamento, utilizzando l’apposito modello (allegato 2). Nella domanda il responsabile dell’azienda deve dichiarare di ottemperare agli adempimenti previsti per l’aggiornamento dell’anagrafe, di impegnarsi a conservare i documenti relativi alle analisi svolte sui suini macellati, nonché il rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti all’Allegato IV, Capitolo I, del Regolamento (CE) 2075/2005. I responsabili delle aziende riconosciute “ufficialmente esenti da trichine” sono tenuti a informare il servizio veterinario (aree A e C) nel caso in cui le condizioni previste all’Allegato IV, Capitolo I, del Regolamento (CE) 2075/2005 non siano più rispettate o qualora siano intervenute variazioni che possono compromettere la qualifica in argomento 4.2 Compiti del servizio veterinario ufficiale Ricevuta la domanda, il Servizio Veterinario effettua un controllo ufficiale per verificare la sussistenza dei requisiti necessari, utilizzando un’apposita check list (allegato 3). Il controllo viene effettuato congiuntamente da personale del Servizio Veterinario competente per 2 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 territorio appartenente alle aree funzionali di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, In caso di rilievo di carenze strutturali o gestionali, il personale veterinario addetto al controllo ufficiale prescrive le misure necessarie perché l’azienda ponga rimedio alle non conformità secondo una valutazione di rischio basata, in particolare, sui seguenti fattori: a) manutenzione delle strutture di allevamento, con particolare riguardo a: • continuità degli impianti di raccolta delle deiezioni: tombini e tubature all’esterno dei locali di allevamento devono essere chiusi e protetti; • assenza di materiali di deposito a ridosso dei ricoveri degli animali. Al riguardo si considera fondamentale mantenere libera da impedimenti, pulita e coperta da ghiaia o con erba sfalciata una fascia larga 2 metri circostante tali strutture; • chiusura di fori e/o altre aperture (escluse finestre e/o aperture per l’aerazione dotate comunque di reti anti insetti) non utilizzate per il passaggio del personale, dei materiali e degli animali; • protezione contro grandi uccelli carnivori: a tale riferimento, può essere considerata congrua, come barriera architettonica per impedire l’accesso a grandi uccelli carnivori od onnivori, un’idonea copertura dei parchetti esterni (es. tettoia). b) igiene della conservazione e somministrazione dei mangimi c) idoneità della procedura di derattizzazione e lotta contro gli insetti d) presenza di recinzione continua ed integra: tale requisito è ritenuto fondamentale ai fini della biosicurezza dell’allevamento. La recinzione idonea dovrà: • comprendere almeno tutta l’area in cui si svolgono operazioni con gli animali; • garantire che sia impedito ad altri animali l’accesso dall’esterno all’area di allevamento. Queste indicazioni sono desunte dalla definizione di azienda esente del Regolamento 2075/2005, con particolare riferimento ai seguenti criteri, che devono essere costantemente rispettati: • condizioni di stabulazione controllata; • controllo permanente delle condizioni di stabulazione e l’alimentazione a cura del responsabile dell’allevamento. Qualora il controllo ufficiale abbia esito favorevole il Servizio Veterinario dell’ASL rilascia all’azienda l’attestato di “ufficialmente esente da trichine” (allegato 4) facendo inserire l’informazione in Banca Dati Nazionale, nella sezione dedicata alle informazioni sanitarie. 5. Vigilanza Il Servizio veterinario effettua controlli ufficiali, di norma ogni anno, per verificare i requisiti di ogni “azienda ufficialmente esente da trichine”. La non conformità può comportare la sospensione o la revoca dello status di “azienda ufficialmente esente da trichine” con il ripristino dell’esame sistematico per la ricerca della Trichinella su tutti i suini macellati. In tal caso il Servizio Veterinario ASL notifica il provvedimento adottato al responsabile dell’azienda e aggiorna la qualifica nella Banca Dati Regionale dell’anagrafe suina. Attraverso la comunicazione dei risultati del piano di sorveglianza dei selvatici la regione fornisce dati utili alla valutazione del rischio e qualora si riscontri positività negli animali indicatori la qualifica è mantenuta solo dagli allevamenti che garantiscono il massimo rispetto dei requisiti. 3 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Allegato 1 Mantenimento qualifica “azienda ufficialmente esente da trichine SCHEDA DI RILEVAZIONE AL MACELLO 1. Elementi di identificazione 1.1 Azienda di provenienza - CODICE nominativo indirizzo completo 1.2 Numeri di identificazione ( se del caso allegare un elenco separato) numero totale di animali (per specie) eventuali problemi di identificazione 1.3 Numero di riferimento del certificato sanitario 2. Rilevazioni generiche ante e post mortem 2.1 Benessere numero di animali interessati tipo/classe/età osservazioni (per es. caudofagia) 2.2 Gli animali sono stati consegnati sporchi 2.3 Rilevazioni cliniche (patologia) numero di animali interessati tipo/classe/età osservazioni data dell'ispezione 2.4 Risultati di laboratorio (microbiologici, chimici, sierologici, ecc. - allegare i referti organo o parte dell'animale o degli animali interessati data della macellazione 2.5 Altri risultati (per es. parassiti, corpi estranei, ecc.) 2.6 Rilevazioni relative al benessere (per es. zampe rotte) 3. Esami per Trichinellosi numero di animali esaminati Tipologia (riproduttori – da ingrasso) classe/età organo o parte dell'animale o degli animali interessati Carcasse dichiarate in parte o in tutto non idonea al consumo umano (indicare la ragione) data della macellazione 4. Altre informazioni pertinenti 5. Coordinate 5.1 Macello (numero di autorizzazione) Nome indirizzo completo numero di telefono 5.2 Indirizzo e- mail (se disponibile) 4 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 6 7 8. Numero di modulo: Data pagine allegate al presente Veterinario ufficiale (a stampatello) firma e timbro 5 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Allegato 2 DOMANDA PER IL RICONOSCIMENTO DI AZIENDA UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE All’Azienda Sanitaria Locale di ____________________________ Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario l sottoscritto responsabile / legale rappresentante (art. 2, paragrafo 1, lettera e) del D.P.R. 317/96) Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome ………………………………………………………………………………………………………….. nato a ……………………………………………………… il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………. n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Telefono: ………………………………………... Fax: ……………………………………………… Mail: ……………………………………………… CHIEDE che l’Azienda denominata ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… sita in …………………………………………………………………..................................………… Via ….............…………………..………………………………………………………………n…………….... Codice azienda |__|__|__| |__|__| |__|__|__| Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Partita IVA |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__ Telefono: ………………………………………... Fax: ……………………………………………… Mail: ……………………………………………… con le seguenti caratteristiche: tipologia animali detenuti: tipologia di allevamento: scrofe verri lattonzoli magroncelli magroni grassi ingrasso : □ □ □ □ □ □ sito 2 □ - sito 3 □ riproduzione a ciclo aperto □ riproduzione a ciclo chiuso □ di proprietà di: Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| 6 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n………………. Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Detenuti da: Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| Cognome ……………………………………………………………………………………………………… Nome…………………………………………………………………………………………………………… nato a …………….…………………………………………………. il …………………….. residente in ………………………….. Via/C.da ……………………………………………………… n……………… . Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| VENGA RICONOSCIUTA COME AZIENDA UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE AI SENSI DEL REGOLAMENTO CE 2075/2005 A tal fine dichiara che sono ottemperati tutti gli adempimenti previsti per l’aggiornamento della anagrafe dei suini, sono conservati presso l’azienda i documenti relativi ai risultati delle analisi per la trichinella svolta sui suini macellati sono rispettati gli obblighi e condizioni previste all’allegato IV, capitolo I lettere A e B, così espresse : a sono adottate tutte le precauzioni pratiche relative alla costruzione e alla manutenzione degli edifici per impedire ai roditori, ad altri tipi di mammiferi e a grandi uccelli carnivori l'accesso agli edifici nei quali sono tenuti gli animali; b esiste una procedura di applicazione di un programma di lotta contro i parassiti, in particolare roditori, in modo da prevenire l'infestazione dei suini. Viene conservata la documentazione relativa all'attuazione del programma per le verifiche di idoneità della procedura da parte della autorità competente; c tutti i mangimi utilizzati provengano da stabilimenti di produzione che rispettano i principi descritti nel regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gennaio 2005, che stabilisce prescrizioni relative all'igiene dei mangimi; d i mangimi sono conservati in silos chiusi o in altri contenitori inaccessibili ai roditori. Tutti gli altri prodotti utilizzati come alimento per gli animali, sono sottoposti a trattamento termico o sono comunque prodotti e immagazzinati nel rispetto delle disposizioni dell'autorità competente; 7 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 e le carcasse degli animali morti sono rimosse dai locali di allevamento entro 24 ore dal decesso ed eliminate conformemente alle disposizioni sanitarie. Qualora le carcasse siano immagazzinate nell'azienda contenitori utilizzati sono adeguatamente sigillati ed idonei alla conservazione, in attesa dello smaltimento; f in prossimità dell'azienda è presente/non è presente una discarica (cancellare la voce che non corrisponde); l’autorità competente valuta quindi il rischio connesso alla presenza della discarica e decide se l'azienda può essere classificata come ufficialmente esente da trichine ed eventuali condizioni strutturali necessarie; g tutti i suini presenti in allevamento sono identificati conformemente a quanto stabilito dall’allegato I, paragrafo 2 del decreto legislativo n. 200 del 26 ottobre 2010, in modo che ne sia assicurata la tracciabilità; h sono introdotti animali nell’azienda soltanto nel caso in cui: − provengano da aziende ufficialmente riconosciute come ufficialmente esenti da trichine, ovvero − siano accompagnati da un certificato autenticato dall'autorità competente nel paese di esportazione dal quale risulti che l'animale proviene da un'azienda riconosciuta come ufficialmente esente da trichine; − nessun suino destinato alla macellazione può avere accesso a strutture esterne al perimetro dell’allevamento durante il periodo di produzione. Entro tale perimetro sono adottate misure per impedire l'accesso ai grandi uccelli carnivori e onnivori (ad esempio corvi e rapaci); i nel caso in cui le condizioni di cui ai punti sopraelencati non siano più rispettate o qualora siano intervenuti cambiamenti che possono compromettere la qualifica di azienda ufficialmente esente da trichine, sarà data immediata informazione a codesto Servizio Veterinario. Data, ………………………. Firma …… …………………………………………. 8 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Allegato 3 REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE __________________ Dipartimento di Prevenzione Servizi Veterinari aree A e C RICONOSCIMENTO DI AZIENDA UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE CHECK LIST PER VERIFICA SUSSISTENZA REQUISITI DELL’AZIENDA Data sopralluogo ________________ Dati aziendali Codice aziendale SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via _____________________________ C.A.P. _________ Comune ____________________________ Località ____________________________________________________________________________ Telefono ________________ Fax _______________________ Mail ________________________________________________ Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| /Partita IVA __________________________________________________ Legale rappresentante Sig. ________________________________________________________ Nato a _______________________il _________e residente a ________________________Prov. ______ in Via _____________________________________________________________________ Codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| SEDE PRODUTTIVA Via __________________________________ C.A.P. _______ Località _______________________ Comune ______________________ Telefono ________________ Fax ________________________ PROPRIETARIO DEGLI ANIMALI 1. Nome _____________________ Cognome ________________________________ C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| 2. Nome _____________________ Cognome ________________________________ C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| 3. Nome _____________________ Cognome ________________________________ 9 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| DETENTORE ANIMALI 1. Nome _____________________ Cognome ________________________________ C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| 2. Nome _____________________ Cognome ________________________________ C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| 3. Nome _____________________ Cognome ________________________________ C. F.|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| VETERINARIO AZIENDALE (nome, cognome, residenza) ______________________________________________________________________________________ ______________________ RAPPRESENTANTE DELL'AZIENDA PRESENTE AL SOPRALLUOGO Cognome e nome _____________________________________________________________________________ Qualifica _____________________________________________________________________ Condizioni preliminari essenziali: 1) L’azienda risulta in possesso della qualifica di “Accreditato per Malattia Vescicolare Suina” da almeno un anno 2) E’ adottato in azienda il programma di vaccinazione per malattia di Aujeszky conformemente alla normativa vigente 10 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Dati relativi al sopralluogo BDN ANAGRAFE PROGRAMMA DI MONITORAGGIO SUINA E RISPETTO Giudizio di conformità (barrare la voce che interessa ) SI si NO no NA NV Evidenze raccolte L’orientamento produttivo dell’allevamento è congruo rispetto all’indicazione presente in BDN (produzione/ ingrasso; riproduzione ciclo chiuso; riproduzione ciclo aperto) La registrazione delle movimentazioni in BDN suina e' effettuata entro sette giorni dall'evento. SI NO NA SI NO NA si no NV si no NV SI NO NA si no NV Le precauzioni pratiche, sono : SI corretta costruzione e NO manutenzione dei sistemi di NA raccolta ed allontanamento delle deiezioni. si no NV La comunicazione del censimento effettuata nel mese di marzo di ogni anno corrisponde ai dati registrati sul registro di carico e scarico. Censimento: animali detenuti al 31 marzo, suddivisi per categoria. Presso l’azienda sono conservati i modelli di documento in appendice all’allegato I del Regolamento 2074/2005, per la comunicazione dei risultati delle analisi effettuate presso il macello o laboratorio designato, da cui risulti che i suini dell ‘azienda sono soggetti ai controlli previsti. REQUISITI ALLEGATO IV, CAP I E II DEL REGOLAMENTO 2075/05 Sono adottate tutte le precauzioni pratiche relative alla costruzione e alla manutenzione degli edifici per impedire ai roditori, ad altri tipi di mammiferi e a grandi uccelli carnivori l'accesso agli edifici nei quali sono tenuti gli animali eliminazione di soluzioni di continuità nelle pareti e nelle condutture. Le necessarie aperture per il passaggio dei tubi o per la aerazione saranno opportunamente protette. corretta costruzione e manutenzione di recinzione Si considera ottimale la recinzione metallica di altezza minima di 180 cm, interrata ad una profondità di 30 cm. L’area di allevamento da recintare, di norma, comprende una zona larga almeno 2 metri tutt’intorno ai reparti dove albergano i suini. Sono tuttavia da ritenersi idonee altre forme approvate dal Servizio Veterinario, che impediscono agli animali l’accesso esterno all’area SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV 11 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Esiste una procedura di applicazione di un programma di lotta contro i parassiti, in particolare roditori, in modo da prevenire l'infestazione dei suini. Viene conservata la documentazione relativa all'attuazione del programma per le verifiche di idoneità della procedura da parte della autorità competente Tutti i mangimi utilizzati provengono da stabilimenti di produzione registrati/riconosciuti ai sensi regolamento n. 183/2005/CE. di allevamento, individuate sulla base dell’analisi del rischio locale. area larga 2 metri tutt’intorno ai reparti dove albergano i suini libera da impedimenti, pulita e coperta da ghiaia o con l’erba sfalciata Le barriere architettoniche per impedire l’accesso a grandi uccelli carnivori od onnivori potranno basarsi su tettoie, reti od altro, in funzione della collocazione geografica dell’allevamento e la presenza di selvatici La procedura ed il programma di lotta contro i roditori prevederà l’utilizzo di tutti i possibili mezzi ed una costante ricognizione della integrità degli edifici Verifica dei requisiti indicati nel Regolamento 183, riguardo la somministrazione e detenzione in allevamento dei mangimi. Oltre alle modalità di conservazione si verificheranno le modalità di distribuzione dell’ I mangimi sono conservati in silos chiusi o in alimento. Le mangiatoie saranno altri contenitori inaccessibili ai roditori. collocate in luoghi non facilmente accessibili ai roditori, ad uccelli od altri animali. Importante è anche la costante e frequente pulizia degli impianti per la distribuzione dei mangimi e di tutte le attrezzature o automezzi utilizzati a questo scopo. Tutti gli altri prodotti utilizzati come alimento per gli animali, sono sottoposti a trattamento termico o sono comunque prodotti e immagazzinati nel rispetto delle disposizioni dell'autorità competente Le carcasse degli animali morti sono rimosse I contenitori in cui conservare, dai locali di allevamento preferibilmente tramite il freddo, le entro 24 ore dal decesso ed eliminate carcasse di animali morti in attesa conformemente alle disposizioni del loro allontanamento, sanitarie. troveranno la loro collocazione in Qualora le carcasse dei lattonzoli siano prossimità dell’accesso, in una immagazzinate nei locali di allevamento, i area dell’allevamento lontana da contenitori utilizzati sono adeguatamente sigillati dove albergano gli animali. (se ed idonei alla conservazione, in attesa dello possibile all’esterno del perimetro smaltimento recintato). L’area limitrofa ai contenitori sarà idonea alla loro pulizia e disinfezione, mediante SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV SI NO NA si no NV 12 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 idonea attrezzatura. Se l’allevamento è situato nelle vicinanze di una discarica, sono adottate misure per contenere il rischio connesso alla presenza della discarica. SI NO NA SI NO NA si no NV si no NV SI NO NA si no NV nessun suino destinato alla macellazione può La presenza di parchetti all’aperto SI avere accesso a strutture non preclude l’accreditamento NO esterne al perimetro dell’allevamento durante il della azienda. NA periodo di produzione. SI lo svezzamento dei suinetti avviene in ambiente NO controllato. NA si no NV Tutti i suini presenti in allevamento sono identificati in modo che sia possibile la tracciabilità. sono introdotti animali nell’azienda soltanto nel caso in cui: i) provengano da aziende ufficialmente riconosciute come ufficialmente esenti da trichine, ovvero ii) siano accompagnati da un certificato autenticato dall'autorità competente nel paese di esportazione dal quale risulti che l'animale proviene da un'azienda riconosciuta come ufficialmente esente da trichine; ovvero iii) siano tenuti isolati fino a quando i risultati di un test sierologico approvato dal laboratorio comunitario di riferimento si rivelino negativi. Il campionamento sierologico deve iniziare soltanto dopo che gli animali abbiano trascorso quattro settimane nell'azienda si no NV ESITO DEL SOPRALLUOGO FAVOREVOLE SI FAVOREVOLE CONDIZIONATO all’effettuazione di adeguamenti (descritti di seguito) strutturali e/o SI funzionali, necessari e sufficienti, da effettuarsi entro il tempo massimo indicato nella formale comunicazione dell’autorità competente adeguamenti strutturali SI NO NO NO adeguamenti funzionali SI NO SFAVOREVOLE SI NO eventuale documentazione acquisita ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… annotazioni ………………………………………………………………………………………………………………… 13 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… eventuali dichiarazioni ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………. Il Legale rappresentante/detentore animali ……………………………………………… I verbalizzanti Dr. …………………………………. Servizio Veterinario Sanità Animale Dr. …………………………………. Servizio Veterinario IAPZ Legenda: NA (Non applicabile): il requisito non è applicabile a quello specifico operatore/struttura sui cui si esegue il controllo; NV ( Non Valutabile): il requisito non è applicabile a quello specifico operatore/struttura sui cui si esegue il controllo SI (maiuscolo): nel caso in cui un requisito sia completamente rispettato; si (minuscolo): nel caso in cui un requisito sia sostanzialmente rispettato, ma sia possibile ancora un miglioramento da parte dell’operatore; no (minuscolo): requisito non conforme anche se parzialmente soddisfatto; NO (maiuscolo): requisito completamente non rispettato. 14 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Allegato 4 REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE __________________ Dipartimento di Prevenzione Servizi Veterinari aree A e C ATTESTATO DI AZIENDA UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE I Responsabili dei Servizi Veterinari di Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche VISTA l’istanza del sig. _______________________________________________________, proprietario/detentore dell’azienda suinicola _____________________________________ sita in loc. ________________________________ del Comune di _____________________________, codice aziendale _________________,intesa ad ottenere il riconoscimento della propria azienda “ufficialmente esente da trichine“; VISTI : • Il Regolamento CE 854/2004 della Commissione del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano (Allegato I, Capo IX, Lettera C); • Il Regolamento CE 2075/2005 della Commissione del 5 dicembre 2005 che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichine nelle carni; • Il Decreto Legislativo 26 ottobre 2010, n. 200 concernente l’identificazione e la registrazione dei suini in attuazione della Direttiva 2008/71/CE; • Intesa Stato-Regioni n. repertorio 94/CSR dd. 10 maggio 2007, concernente linea guida per la corretta applicazione del Regolamento (CE) 2075/2005 che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichinella nelle carni; • linee guida regionali relative alle procedure di riconoscimento delle aziende suinicole ufficialmente esenti da trichine; VISTO l’esito favorevole dei previsti controlli sanitari effettuati dai preposti Servizi Veterinari Ufficiali; DICHIARANO l’azienda suinicola denominata _______________________________________________________________________ sita in loc. __________________________________________________________ del Comune di ______________________________________ 15 fonte: http://burc.regione.campania.it n. 74 del 27 Ottobre 2014 Codice aziendale ____________________ indirizzo produttivo ___________________________________________ UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE Il mantenimento della qualifica attribuita è subordinata al possesso dei requisiti igienico-sanitari ed alla ottemperanza di tutti gli adempimenti previsti delle disposizioni vigenti. In caso contrario, la presente attestazione è revocata d’ufficio con annotazione di tale situazione in banca dati dell’anagrafe suina. Il Responsabile area Sanità Animale _____________________________ Prot. _______ Il Responsabile area Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche ______________________________ luogo e data ___________________________ 16 fonte: http://burc.regione.campania.it
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