Assemblaggio settimanale di notizie prelevate dal web e dalla carta stampata numero 174/230 http://www.torremare.net IL NOSTRO SCOPO E’…..SOLO INFORMARE anno 2014 Da Sabato 25 Gennaio a Sabato 1 Febbraio Deiulemar, ieri “udienza tecnica Udienza prevalentemente “tecnica” quella svolta ieri a Roma, presso la quarta sezione penale del Tribunale di Roma, è ripreso il processo contro i soci della Deiulemar compagnia di navigazione, per il crac della società armatrice. Un crac plurimilionario quello della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale nella quale quasi 13mila risparmiatori hanno investito oltre 720 milioni di euro. Presenti numerosi obbligazionisti per assistere alla prima di tre udienze previste nell’ ultima parte di gennaio, insieme a quelle in programma lunedì 27 e mercoledì 29. Il processo di ieri è ripartita dal prosieguo della deposizione spontanea resa da Angelo Della Gatta, già ascoltato per diverse ore nell’ultima udienza di dicembre. In quella circostanza l’ultimo imputato uscito di galera insieme al fratello Pasquale per decorrenza dei termini di custodia cautelare, ha di fatto “scaricato” tutte le responsabilità della presunta raccolta abusiva di risparmi sui soci anziani della compagnia di navigazione, e cioè: sul “capitano” Michele luliano e Giuseppe Lembo, che col padre Giovanni Battista Della Gatta hanno fondato la Deiulemar nel lontano 1969. Quella di ieri, dicevamo, è stata “una udienza prevalentemente tecnica, basata sulla valutazione della flotta”, come spiega l’avvocato del comitato degli obbligazionisti, Antonello Amato. “Nulla toglie e nulla aggiunge la deposizione di ieri di Angelo Della Gatta – continua Amato -. Voglio ricordare, comunque, l’importanza invece della costante presenza dei tanti obbligazionisti che ci danno le giuste motivazioni e la forza per andare avanti”. Fonte la torre 1905 Torre del Greco Polizia municipale, cambio al vertice Pubblicata la graduatoria definitiva per consegnare alla polizia municipale di Torre del Greco un Comandante a tempo indeterminato. Il concorso, bandito ed espletato dalla giunta Malinconico, ha visto Salvatore Visone superare l’altro contendente Salvatore Schiavone. Salvatore Visone, circa 50 anni, laurea in giurisprudenza e con precedenti incarichi, sarà quindi il nuovo comandante. Fino ad oggi e per circa 15 anni, il corpo di polizia municipale è stato guidato dal facente funzioni Andrea Formisano. Restano i problemi di carenza del personale che per una città di 85 mila abitanti prevede 140 agenti,14 ufficiali, 1 funzionario e 1 comandante. Fonte voce democratica Marino: Malinconico non faccia scherzi, liberi la città TORRE DEL GRECO. “Per ben otto mesi i consiglieri di minoranza, come hanno ricordato oggi gli stessi Rivieccio, Mele e Luccio, hanno fatto tutto il possibile per evitare che Torre del Greco rimanesse senza amministrazione pronti ad assicurare il proprio sostegno a tutti i provvedimenti del sindaco che andavano nella direzione dell’interesse della città. E gliene va dato atto. Adesso, però, il tempo è scaduto”.Lo afferma il consigliere del gruppo Caldoro Presidente del Consiglio regionale della Campania, Angelo Marino, per il quale “è più che comprensibile che gli stessi consiglieri, che ieri avevano mostrato uno straordinario senso di responsabilità istituzionale oggi auspichino la conferma definitiva delle dimissioni del sindaco e il ritorno alle urne”.“Non si governa la quarta città campana senza coraggio politico – aggiunge Marino -. Il disagio politico è comprensibile ma o lo si supera o è meglio lasciar correre e restituire ai cittadini il diritto di farsi governare da chi ha idee, progetti e soprattutto determinazione”.“Mi auguro che il sindaco Malinconico, professionista di indiscussa moralità, - conclude Marino - non faccia scherzi: se è vero, come crediamo, che ama davvero Torre del Greco, non ritiri come già accaduto due volte, le dimissioni, la lasci libera”. Domenica 26 TURRIS OCTAVA X FACTOR NEL BIG MATCH /SCONFITTA ESTERNA PER LA STELLA NASCENTE Come spesso accade nei big match, alla fine i valori in campo si equivalgono e nessuno esce dal campo con lo scalpo dell’avversario. E’ accaduto anche stavolta a Saviano, dove i nero verdi padroni di casa rimandano il virtuale match point del campionato e si fermano sul 2-2 contro la Turris di Rosario Volpe. Ai gol di Contursi e Coppola, rispondono Mollo e Marini. Il pareggio tiene viva la lotta per il campionato, in attesa del recupero tra Ischia e Saviano, ancora sub judice per il ricorso presentato dagli ospiti. Intanto, dietro le regine, si fa spazio la LPG Group, che dopo essere uscita di scena per la lotta al vertice, prova a tornare sotto. La vittoria contro l’El Poble Millennio (6-4) perché avvicina i casoriani alle posizioni di vertice e scaccia via un possibile avversario per la lotta play-off. Carcatella e Marrone i mattatori di giornata con una tripletta a testa. La lotta play-off vive una giornata frenetica anche sull’asse Vomero-Agnano. Se il Vip Club non fa sconti battendo all’inglese la Stella Nascente, la Redas cade sul campo della Megic, assetata di punti salvezza. Per gli uomini di Abbondanza il controsorpasso al quarto posto è cosa fatta. Torna in odore di post season anche il San Marco, che soffre in casa della cenerentola Paradiso Acerra, ma porta a casa tre punti preziosi per tornare a correre. Rammarico per D’ Antò e soci, che vanno vicini ad un risultato utile che manca da troppo tempo per sperare nei play-out. Torna il sorriso anche in casa Cus Napoli. Il 4-3 con cui i ragazzi di Marco Russo superano la Virtus Ischia è aria pura: ottavo posto in solitaria e zona calda più lontana. Il colpaccio di giornata lo firma l’International, che coglie punti preziosi in chiave salvezza in casa dell’Artema, scavalcandola in classifica. Ancora una giornata di grazia per Orsini che non si ferma più e realizza ancora un poker. SAVIANO – TURRIS 2 – 2 (Contursi, Coppola – Mollo, Marino) Pari e patta. In tutto. Nei numeri, ed in campo ma con una sostanziale differenza: il Saviano, con il pareggio acquisito oggi, è avanti negli scontri diretti dopo lo 0-5 della gara di andata. Ma andiamo alla cronaca del match. Pronti - via e Mollo porta in vantaggio i corallini, risultato con cui si va al riposo. Ad inizio ripresa arriva la rimonta nero-verde firmata Contursi-Coppola che ribaltano il punteggio. E’ Marino a griffare la rete per il 2 a 2 finale. Saviano e Turris che mantengono, così, rispettivamente l’imbattibilità interna ed esterna. VIP CLUB – STELLA NASCENTE 2 – 0 (Lalomia, Corcione) Torna a vincere il Vip Club inanellando la sesta vittoria interna consecutiva battendo 2 a 0 la Stella Nascente. Nella prima frazione di gioco sblocca il punteggio un tiro libero di Lalomia, nella ripresa Corcione chiude la contesa firmando il 2 a 0 finale. Vomeresi al terzo posto. TORRE DEL GRECO INCUBO RUSPE Incubo ruspe task force per il condono edilizio alle case a rischio abbattimento Il via libera del Senato al disegno di legge per «arginare» lo sbarco delle ruspe in Campania non ferma le grandi manovre all’ombra del Vesuvio per evitare il rischio di una valanga di abbattimenti. In concomitanza con il percorso avviato a Roma dall’onorevole Ciro Falanga - l’ex city manager di Ciro Borriello, eletto senatore con il Pdl e poi passato a Forza Italia – il Comune di Torre del Greco ha, infatti, approvato un progetto finalizzato alla definizione delle pratiche di condono edilizio da trent’anni in giacenza negli archivi degli uffici di palazzo La Salle. Un’iniziativa sollecitata dalla procura generale presso la corte d’appello di Napoli e la procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata per le costruzioni abusive destinate a essere demolite perché oggetto di sentenze passate in giudicato, ma – al tempo stesso – interessate da domande di condono edilizio.«Il progetto – si legge nella presentazione firmata dal responsabile del servizio condono edilizio, l’architetto Antonio Sarnello – scaturisce da una situazione di emergenza e si pone obiettivo di dare adeguato riscontro alle richieste pervenute dalla diverse procure nonché scongiurare possibili contenziosi per il risarcimento dei danni a carico dell’ente». L’attenzione, dunque, sarà destinata in particolare a tutte le opere fuorilegge già finite nel «libro nero» delle Resa – registro esecuzioni sentenze abbattimento – e destinate a essere buttate giù dalle ruspe: una «scelta obbligata», si precisa nel provvedimento approvato dal dirigente Michele Sannino del settore territorio e decoro ambientale, atteso che «l’aspetto complessivo della problematica del condono edilizio potrà essere affrontata nel momento in cui si saranno configurate le condizioni che rimuovono l’attuale stallo derivante da norme sovra ordinate come il piano di dettaglio delle opere abusive e il piano strategico operativo».Al momento, dunque, la task force per il condono edilizio interesserà esclusivamente le pratiche già finite nel calderone dell’elenco delle opere abusive da «cancellare». Per esaminare le domande «in sospeso» da trent’anni, sarà allestito un apposito pool di tecnici guidato da un coordinatore – il responsabile del servizio condono edilizio – e composto da cinque lavoratori con funzioni di istruttore e responsabile del procedimento. «Trattandosi a norma di legge di incentivo per la definizione delle pratiche a incarico – si specifica nel progetto anti-ruspe – caratterizzato da scansioni temporali dell’attività istruttoria prettamente individuali, si rende inattuabile una qualsiasi forma di contabilizzazione dell’orario di lavoro, ivi compresa la rilevazione elettronica delle presenze». La stima dei costi per il pool chiamato alla task force sul condono edilizio è stata calcolata in 14 euro a pratica per il coordinatore e complessive 73 euro per i cinque tecnici: in totale, solo per le prime 150 domande di condono edilizio da esaminare, l’ente di palazzo Baronale spenderà circa 17.000 euro. di A. D. Fonte metropolis ANCORA UNA RAPINA QUESTA VOLTA IL SUPERMERCATO DECO DÌ VIA GIOVANNI XXIII E’ sempre più incubo rapine a Torre del Greco. I rapinatori colpisco per ben quattro volte, a distanza di poco tempo, in varie zone della città corallina. Oltre alla rapina perpetuata per l’ennesima volta al distributore di carburante Total Erg di viale Europa, giovedì sera i rapinatori sono entrati in azione altre tre volte. Manca un quarto d’ora alle 20, quando una persona con il volto coperto e armata di pistola è piombata nel supermercato Decò di via Giovanni XXIII, poco distante dal famoso parco acquatico Valle dell’Orso. Il malvivente ha prima intimato, sotto la minaccia di un revolver, a due dipendenti che fumavano una sigaretta fuori all’esercizio commerciale di rientrare dentro, e subito dopo, sempre sotto la minaccia della pistola, si è fatto consegnare quello che era presente nelle casse a quell’ora (circa 500 euro), più il portafoglio di un cliente presente in quel momento all’interno del supermercato: subito dopo è salito in sella al suo ciclomotore parcheggiato fuori al locale e a tutto gas è scappato proseguendo per via Nazionale, che porta verso la vicina Torre Annunziata. Proprio ai confini tra Torre del Greco e Torre Annunziata sono state registrate nella stessa fascia oraria delle rapine al supermercato Decò e al distributore Total Erg, a poca distanza l’una dall’altra, altre due rapine a due distributori di carburante. Subito dopo sono stati allertati gli uomini dell’Arma dei carabinieri della compagnia guidata dal capitano Michele De Rosa, che giunti sul posto hanno visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza interni ai locali alla ricerca di qualche elemento utile alle indagini. Dopo questi fatti, rimbomba ancora più forte la richiesta di aiuto lanciata dai commercianti per avere maggiori garanzie in termini di sicurezza. Eppure sono stati spesi migliaia di euro per l’impianto. Il responsabile del sistema di controllo cittadino è il Comandante dei Vigili Urbani, il quale non fa nulla affinché l’impianto sia efficiente. Si punta il dito, innanzitutto, contro il non funzionamento della videosorveglianza territoriale, che permetterebbe di seguire i movimenti dei malviventi. La Torre da anni denuncia, sollecitando le varie istituzioni, verbalmente e con la pubblicazione di vari articoli, le migliaia di euro spesi per fare un impianto di videosorveglianza che non funziona correttamente. Un impianto che a pieno regime avrebbe aiutato le forze dell’ordine a sorvegliare meglio il territorio. Ma la cosa che oramai sta diventando grave è che le forze dell’ordine e la Procura non aprano un’inchiesta sul come mai questa videosorveglianza non funzioni. Lunedì 27 Turris, il Monopoli mette a nudo tutte le verità Monopoli- Turris 1-0 Patron Moxedano qualche settimana, parlando delle ambizioni della Turris, aveva confidato ai soliti tifosi presenti all’esterno del Liguori alla fine di ogni gara: “Le prossime partite decideranno il nostro campionato”, riferendosi al ciclo di ferro con Matera, Monopoli, Taranto e subito dopo Marcianise Ebbene, se volessimo commentare la sconfitta odierna partendo proprio da quelle parole, potremmo dire che alla luce delle ultime due prestazioni la compagine corallina ha seriamente pregiudicato la sua rincorsa alla Lega Pro. Questi scontri diretti avevano un po’ il sapore di spartiacque, dovevano rivelare il vero potenziale di questa squadra che, dall’avvento di Pensabene in poi, non aveva generato opinioni univoche: da una parte infatti c’era chi la riteneva in grado di potersela giocare fino alla fine per il salto di categoria, confortato dai risultati positivi prima del match col Matera; dall’altra invece chi si dichiarava pessimista, pensando che la striscia positiva (conquistata comunque con un calendario obiettivamente abbordabile) si sarebbe interrotta non appena la Turris avesse affrontato le big del girone. Dopo la sconfitta di oggi è difficile non dare ragione a questa seconda linea di pensiero, dato che i limiti riscontrati nella formazione corallina durante il girone d’andata non sono stati superati. I problemi che c’erano prima sussistono tuttora e non li ha risolti nemmeno il mercato di riparazione dato che, dei ben 7 nuovi innesti (ossia Corsale, Lacheheb, De Carlo, Accardo, Croce, Cortese, Franza), quest’oggi soltanto uno figurava nella formazione titolare. La sconfitta di Monopoli, dopo quella interna col Matera, è solo la logica conseguenza degli errori compiuti questa estate, dato che le partenze dicembrine hanno sconfessato anche il mercato estivo. La Turris ha dimostrato di avere una buona base, costituita da un più che discreto reparto difensivo e da un egregio pacchetto under, alla quale bastavano pochi ritocchi ma di assoluto valore per rendere alla grande. Qualche sforzo in più probabilmente lo si poteva fare, soprattutto per la rinuncia della scorsa stagione a vincere a priori per la discussa riforma della Lega Pro, con la promessa però di allestire un’autentica corazzata per l’anno venturo. Invece, al di là dell’impegno e del carattere degli uomini di Pensabene, che vanno comunque elogiati, la squadra è apparsa priva della qualità necessaria per nutrire sogni di gloria. La classifica non è irreparabile: alla fine la vetta è distante solo 5 punti, ma dopo le ultime prestazioni le speranze diminuiscono sempre più, anche perché le dirette concorrenti sembrano aver finalmente trovato un andamento degno dell’alta classifica. Il calcio non è una scienza esatta ma è chiaro che, più si investe, più si hanno possibilità di trionfare alla fine… TORRE DEL GRECO S.O.S. SEDE PRO LOCO A RISCHIO CHIUSURA "Ci hanno negato 10 mila euro:se l'amministrazione comunale non ci aiuta tra qualche settimana saremo costretti ad alzare bandiera bianca. Insomma,se non arrivano soluzioni concrete chiudiamo la storica sede della Pro Loco che oggi si trova in corso Avezzana...."Allarga le braccia e sbotta Antonio Pacilio presidente dell'associazione no profit fondata a Torre del Greco nel 1978 per promuovere lo sviluppo e le tradizioni del territorio. E' scoraggiato e rammaricato perché già una volta a gennaio dell'anno scorso si è dovuto arrendere all'insensibilità delle istituzioni che non hanno raccolto il grido di allarme per il museo del giocattolo gestito proprio dai soci Pro Loco e chiuso per mancanza di fondi. In quell'occasione ribatte Pacillo nessuno si è preoccupato di alzare un dito per evitare che si smantellasse un sito di attrazione turistica. E poiché non avevamo la possibilità di sobbarcarci le spese dell'affitto,siamo stati costretti a smontare tutto e a trasferire in un deposito e a "parcheggiare" diverse bacheche nell'androne del Comune "....Oggi la situazione non è molto diversa da allora nonostante,una promessa del dimissionario Malinconico che si era impegnato a trasferire l'associazione in alcuni locali di proprietà comunale,la Pro Loco di Torre del Greco rischia di chiudere....."Non abbiamo più soldi per pagare l'affitto"-confida il presidente Antonio Pacilio- ....e l'incertezza politica che continua a paralizzare le attività comunali,non ci fanno ben sperare. Con le nostre forze siamo in grado di sopravvivere fino al prossimo 28 febbraio. Se la situazione non cambia,dal primo marzo Torre del Greco non avrà più la sede della Pro Loco,fondata in questa città dall'avvocato Salvatore Accardo,da Antonio Altiero e da tanti altri amici,e portata avanti fino ad oggi con abnegazione sacrificio dai soci che ne fanno parte. Mariella Romano CRAC DEIULEMAR, M5S CAMERA: QUALE IL RUOLO DÌ TARANTOLA AI TEMPI DEL SUO INCARICO IN BANKITALIA? ROMA,27 gennaio 2014 – “Dov’era Bankitalia quando la Deiulemar truffava e lasciava sul lastrico migliaia di cittadini? In particolare, cosa faceva Anna Maria Tarantola, oggi presidente Rai, che allora rivestiva il ruolo di vicedirettore generale di Palazzo Koch? Ho scritto al direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi per far luce sulle connivenze politiche e le negligenze istituzionali che hanno accompagnato il fallimento della compagnia di navigazione di Torre del Greco, società che si era trasformata in una sorta di “banca privata” e, secondo l’accusa, raccoglieva abusivamente risparmio. I cittadini hanno confidato vanamente nel buon funzionamento dei controlli del credito e del risparmio. In realtà l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia pare aver fallito clamorosamente nella sua missione e il disastro finanziario Deiulemar ha sconvolto la vita di migliaia di persone. E’ quindi doveroso valutare attentamente la correttezza dell’operato di tutti i soggetti istituzionali coinvolti negli ultimi anni. Non si può dimenticare che i soci di Bankitalia sono gli stessi che dovrebbero collaborare affinché ci sia ade- guata vigilanza sulle operazioni bancarie. Un obbrobrio che non può funzionare per tutelare i risparmiatori. Oggi c'è anche da chiedersi se Tarantola, ora che è passata da Bankitalia alla Rai, stia facendo di tutto per dare risalto a una truffa clamorosa e a tutte le vicenda relative a truffe e reati finanziari che hanno visto coinvolte banche d'affari, CONSOB, banca d'Italia. Ci sono le azioni collettive di diverse centinaia di risparmiatori, attualmente pendenti innanzi al Tribunale Civile di Torre Annunziata, volte a chiarire specifiche responsabilità degli organi di controllo e della Consob. Queste azioni non possono non avere un riverbero in relazione alla debolezza stessa degli strumenti di vigilanza. Tuttavia è da chiarire se i controllori dell’epoca hanno fatto il possibile per evitare collusioni tra dirigenti della stessa Consob e rappresentati legali della fallita Deiulemar, legati da rapporti familiari. Luigi Gallo TORRE DEL GRECO APERTO AL PUBBLICO IL RIFUGIO ANTIAEREO DEL BOTTAZZI Continua la tournée’ delle autrici di “Voci dalla Guerra”, il libro-documento che raccoglie testimonianze e memorie torresi in merito alla cruenta fase dello sbarco degli Alleati, sul finire del secondo conflitto mondiale. Lina De Luca, Lucia Forlano, Anna Maria Galdi, Anna Maria Incaldi, col supporto dello storico Flavio Russo, ieri mattina, 26 gennaio, hanno presentato la loro opera presso il complesso Bottazzi. Il testo, che sta riscuotendo grande consenso anche presso le scuole cittadine, ha confermato l’ interesse e l’apprezzamento del pubblico, accorso numeroso anche in questo ultimo appuntamento. Stavolta, inoltre, le persone convenute hanno potuto partecipare anche ad un evento straordinario : la visita guidata presso i sotterranei del complesso , che ebbero la funzione di ricovero antiaereo durante i bombardamenti . Promotore di questa iniziativa, congiunta alla presentazione del libro, sono stati la Pro Loco e il GAV, Gruppo Archeologico Vesuviano, presieduto da Salvatore Perillo. I volontari del Gruppo hanno accompagnato i visitatori nell’angosciante percorso che conduceva ai rifugi, atti ad ospitare soprattutto i degenti accolti nella struttura ospedaliera sovrastante, come si evince dai lunghi corridoi delimitati da muretti piuttosto alti ed abbastanza larghi, per poter alloggiare le barelle dei degenti. ” Probabilmente questo rifugio non era esattamente a norma, non rispettando i vincoli sulla sicurezza che richiede la progettazione di un sito simile; tuttavia l’emergenza e la necessità imponevano l’uso di ricoveri anche non perfettamente sicuri; inoltre questo ricovero non era concepito per permanenze di lunga durata, essendo annesso a un complesso sanitario” ci spiega una guida. Angosciante anche l’ascolto della registrazione di un allarme antiaereo, un suono che rievoca la paura anche in chi non ha mai vissuto direttamente quei momenti. Come “Voci Dalla Guerra” ci racconta, nei ricoveri si svolgeva una sorta di vita parallela sotterranea per centinaia di persone e spesso non mancavano momenti drammatici. Alla vigilia della Shoah, dunque, anche la nostra città ha dedicato un momento di riflessione agli orrori della guerra, poiché ” il ricordo è un modo di incontrarsi”.Marika Galloro fonte latorre1905. Torre del Greco risparmio energetico, inaugurazione impianto fotovoltaico Torre del Greco- Sarà inaugurato mercoledì 29 gennaio, alle ore 12.15, il nuovo impianto fotovoltaico istallato sul mercato ortofrutticolo di viale Sardegna. L'impianto con potenza complessiva pari a 97,20 kW e un costo di 355 mila euro, è stato complessivamente finanziato con fondi Europei (POI Energia) attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico (MI. SE). L'impianto consentirà un risparmio di 18.432 euro all'anno e riduzione delle emissioni di anidrite carbonica pari a 69.912 kg/anno, quindi ogni kWh prodotto dal sistema fotovoltaico evita l'emissione di 0,53 kg di anidride carbonica. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperà anche il sindaco dimissionario Gennaro Malinconico. L’opposizione risponde al Sindaco Malinconico si dimette e a sentirsi chiamati in causa sono stati anche i Consiglieri Comunali espressione dell’opposizione che, a tal proposito, hanno indetto una conferenza stampa il 24 gennaio presso la Sala Consiliare di Palazzo Baronale, non per sollevare polveroni inutili e polemiche controproducenti per la città, quanto per dare una risposta doverosa ad alcune affermazioni del sindaco.“È importante ricordare – dichiara il Consigliere Comunale, Rosario Rivieccio – che in data 6 marzo 2013 i gruppi di minoranza hanno sottoscritto una lettera di responsabilità che non era un “mettersi a disposizione”quanto una presa d’atto che, pur nella legittima contrapposizione politica, richiedeva un grande senso di responsabilità , visto il bisogno della citta’ di mettere insieme le forze sane e leali. Ancora una volta la politica pseudo partitica ha fallito. La città è stata posta nelle mani di chi pur agendo nel massimo della legalità, manca di esperienza amministrativa. Come si può pensare di spendere 250.000 euro per gli eventi natalizi se poi non si hanno i soldi per esempio per l’assistenza ai disabili e agli anziani? Spero che la prossima amministrazione non si preoccupi solo dell’aspetto meramente politico-pratico ma anche di quello economico-produttivo e culturale”.Presente alla conferenza, infatti, anche il presidente dell’ associazione Pro Loco, Antonio Pacilio, nonché diretta testimonianza del “non intervento”, a detta del consigliere Rosario Rivieccio, da parte dell’amministrazione. L’associazione è infatti destinata a “chiudere i battenti” e con lei anche famoso Museo del Giocattolo. “La lettera del sindaco – afferma il Consigliere Comunale Miele – è un’offesa all’intelligenza del popolo torrese. Il primo cittadino dichiara che i progetti approvati nell’ambito del programma P.I.U. Europa partiranno quando poi è stato fatto ben poco e i 20 milioni stanziati sono andati ormai persi. Dice di aver fatto chiarezza nel settore urbanistico mentre nella realtà esso è stato completamente abbandonato e centinaia di pratiche presenti nell’ufficio addetto a questo settore non sono state prese in considerazione. Per non parlare della nettezza urbana. In questi 20 mesi sono andati persi tutti i progressi ottenuti e della raccolta differenziata non ne è rimasta nemmeno l’ombra”.“La città ce la può fare – conclude Rosario Rivieccio – ma solo se messa nelle mani si personalità competenti e con il giusto aiuto delle istituzioni”.Alessia Rivieccio fonte la torre Torre del Greco: quasi 4mila per il concerto di Gigi Finizio Torre del Greco: quasi 4mila per il concerto di Gigi Finizio Una folla mai vista a Torre del Greco. Tantissima gente, tantissimi giovani ma non solo per il concerto che ieri Gigi Finizio ha tenuto nella cittadina corallina. C’erano quasi 4mila persone in strada per ascoltare le canzoni più famose del cantante napoletano, i vecchi ed i nuovi successi. Ieri Torre del Greco si è fermata per Gigi Finizio in grado di bloccare una città intera per il concerto che ha tenuto in via Comizi, centro storico. D’altronde la foto parla da sola. Bagno di folla per il cantante, la manifestazione ha riscosso un grande successo. E ora c’è chi spera di vivere più spesso serate così. http://www.solonotizie24.it Tifosi al Liguori per manifestare contro i divieti "Con firme e divieti come vedi siamo sempre in piedi" recita così lo striscione dei tifosi corallini riunitisi ieri fuori le mura del Liguori. Una protesta pacifica contro i divieti oramai diventati sistematici. A poco è servito l'interesse dell'Assessore Porzio che intendeva tutelare i biancorossi nelle sedi opportune. L'impressione è che oramai basta anche un solo episodio annuo,neanche ri- conducibile a gruppi organizzati, bensì a cani sciolti, ad impedire lo spostamento dei tifosi corallini anche in trasferte tranquille per tutta la durata della stagione agonistica. Provvedimenti apparsi oggettivamente troppo pesanti. Ci auguriamo che Lega e la stessa società corallina, si cautelino opportunamente, come ad esempio ha fatto la società del Taranto, capace di togliere divieti e squalifiche nonostante l'imponente seguito... Lungi da noi fare dietrologia, ma se i perenni divieti arrivano spesso per gli impianti sportivi inadatti al seguito dei tifosi corallini e alla presunta pericolosità, come successo a Marcianise ad esempio, perché l'impianto casertano è nuovamente tornato agibile? In sostanza è stato inagibile solo per i tifosi corallini..Inoltre, tornando ai fatti di Vico Equense, precisiamo un concetto semplice: come mai al Taranto ed ai suoi relativi tifosi furono concessi 700 biglietti ed il settore usualmente destinato ai locali, mentre ai corallini(numerosi e più vicini geograficamente) fu concesso l'angusto settore ospiti con soli 250 posti? Inoltre le disuguaglianze citate come titolo del paragrafo, riguardano la diversità di trattamenti da città in città. Ci chiediamo, senza stare dalla parte di nessuno, e da un punto di vista super partes, come sia possibile vietare ormai tutte le trasferte per un solo episodio avvenuto mesi fa circa la trasferta di Vico Equense, episodio tra l'altro successo a molti chilometri di distanza dall'impianto vicano? Martedì 28 CROLLA IL PALAZZO DELLA TIANARA COSIDETTO MA DÌ PROPRIETA’ MANFREDI DÌ NAPOLI Crollo a Torre del Greco. Ieri sera l’antica villa abbandonata di via Calastro ha ceduto intorno alle 21,30 - Fortuna ha voluto che in quel momento nessuno stava percorrendo la zona. Un altro pezzo di storia che se ne va. Anticamente l’edificio, ormai disabitato da anni, ospitava una fabbrica di funi che serviva e come in una città che nei mari e sul commercio marittimo basava la propria economia. Il business delle funi raggiunse il suo momento più florido nel XIX secolo. Infatti le funi rappresentavano un elemento indispensabile per la cantieristica torrese, la quale nella seconda metà dell’ ’800 ebbe il suo più grande exploit per poi iniziare repentinamente un declino inesorabile con l’unità d’Italia. Ma del Fortino di Calastro si hanno notizie fin dal ’600. La struttura militare godeva della posizione predominante sul litorale di Calastro. Il forte fu poi adibito a villa estiva, dove nobili napoletani trascorrevano momenti di riposo, ammaliati per la bellezza del paesaggio e dal clima mite. Fino all’ultimo utilizzo, quello più celebre, della fabbrica delle funi Lasciata praticamente all’incuria generale, generazioni di torresi ormai quasi non la notavano più, soprattutto i più giovani che forse non conoscevano nemmeno cosa rappresentasse per la storia torrese. La struttura, se vogliamo chiamarla ancora così, non appartiene al Comune di Torre del Greco ma ad un’antica famiglia napoletana che però sembra aver deciso di non occuparsi della faccenda, nonostante l’obbligo di mettere in sicurezza un fabbricato per l’incolumità generale. E invece quella villa è stata lasciata in condizioni pietose per anni e anni. Il Comune di Torre del Greco avrebbe avuto il dovere di far qualcosa ed invece ha lasciato tra l’indifferenza generale che quella antica struttura crollasse. E’ chiaro che la colpa del degrado in cui giacciono molti de- gli edifici di interesse artistico -storico- culturale non è soltanto dell’attuale amministrazione, con il sindaco Malinconico dimissionario per la terza volta, ma anche di quelle precedenti che niente hanno fatto per ripristinare uno stato di sicurezza per tutti. Di fronte, forse gli amministratori cittadini lo hanno dimenticato, c’è la Scuola Media “Monsignor Michele Sasso“ con tanti bambini che ogni mattina transitano per quella strada. Genitori che parcheggiano l’auto per accompagnarli. E nei dintorni ancora un’altra scuola, l’Istituto Superiore “Francesco Degni“ con giovani che attraversano via Calastro a piedi. Cosa sarebbe accaduto se il crollo si fosse verificato di mattina?Una situazione intollerabile. Torre del Greco deve fare i conti con edifici pericolanti. Già nel 2010 a pochi metri di distanza dall’attuale crollo se ne verificò un altro Che qualcuno faccia qualcosa o saranno sempre i cittadini a rimetterci e soprattutto che i cittadini tutti si sveglino e pretendano che siano rispettati i propri diritti. PROCESSO DEIULEMAR ALLE BATTUTE FINALI A MAGGIO IL VERDETTO PER GLI ARMATORI Processo Deiulemar, 6 obbligazionisti dalla parte degli armatori All'udienza erano presenti in aula gli imputati Angelo e Pasquale Della Gatta con i loro difensori. Per l'imputata Micaela Della Gatta veniva depositata in atti memoria personale con allegata certificazione medica a firma del dott. A. Crisci e N. Sansone attestante l'impossibilità della stessa alla partecipazione al processo. Viene, inoltre, depositato articolo del 24/01/2014 di MF a firma del dott. Capuzzo relativo alla recente vendita all'asta della flotta Shipping. Il primo teste ascoltato il Sig. Lamparella Giuseppe, obbligazionista sin dal 1990, dichiara di non aver mai sottoscritto obbligazioni con gli imputati Della Gatta (?). Dichiara, inoltre, di conoscere la sola sede di Via Vittorio Veneto. Interessante la testimonianza della Sig. Magliulo Amalia, obbligazionista da oltre trent'anni la quale dichiara che nel gennaio/febbraio 2012 presso l'hotel Sakura riceve, per la restituzione di un certificato obbligazionario, la somma contante di € 10.000 da una persona di cui non ha saputo fornire l'identità (???). Il terzo teste, Sig. Romano Giovanna, obbligazionista da trent'anni, dichiara di conoscere i Della Gatta solo quali cittadini torresi e di aver ricevuto, nel 2008, la cifra contante di € 20.000 dalla società di averli portati in banca e di essersi fatta rilasciare due assegni circolari di pari importo intestati alla Deiulemar per l'acquisto di un nuovo titolo(?) Seguiva il teste Ascione Luigi, ex obbligazionista fino all'ottobre /novembre 2011 allorquando estingueva un'obbligazione di € 20.000 (!) A questo punto veniva sentito il teste Sig.ra Alina Donadio la quale dichiarava che nel febbraio del 2012 ritirava gli interessi relativi ad obbligazioni in suo possesso recandosi a via V. Veneto dove le veniva consegnato da un dipendente un assegno circolare di circa 1.200,00 euro (?) Seguivano i testi Imparato Salvatore e Loffredo Anna. Quest'ultima, obbligazionista dall' 88, ha riferito di aver versato, nel corso degli anni sia contanti che assegni intestati qualche volta al Cap. Iuliano e a volte alla Deiulemar....... “Sembrerebbe che ci siano responsabilità di banche locali”, questo il commento a caldo dell’avvocato Antonello Amato, componente del comitato degli obbligazionisti, al termine del dibattimento andato in scena ieri a Roma, presso la quarta sezione penale del Tribunale di Roma, dove è ripreso il processo contro i soci della Deiulemar compagnia di navigazione Srl, per il crac della società armatrice. Un crac plurimilionario quello della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale nella quale quasi 13mila risparmiatori hanno investito oltre 720 milioni di euro. Durante le fasi del dibattimento di ieri sono stati ascoltati dal giudice Laura Di Girolamo, sei testi della difesa che hanno spiegato (solo alcuni di loro) di aver ricevuto somme di denaro (10mila e 1200 euro) in cambio delle cedole obbligazionarie o come interessi “a febbraio 2012, ovvero un mese dopo la dichiarazione di crac da parte dei soci della società armatrice”, come spiegato dall’avvocato Antonello Amato. Un’altra obbligazionista, addirittura, “ha palesato il coin- volgimento di istituti di credito locali”. Infatti, la teste chiamata a testimoniare dagli avvocati della difesa Luciano Paris, Alfonso Stile e Ciro Sepe, ha raccontato che, nel 2008 “un istituto bancario ha agevolato un investimento in obbligazioni della Deiulemar”, come ha chiosato l’avvocato Amato, “anzi – sottolinea sempre il componente del comitato degli obbligazionisti – queste dichiarazioni ci danno la possibilità di pensare ad un’azione legale nei confronti di questi istituti, che sembrerebbero, a quanto detto dalla testimone, complici della società armatrice”. La prossima udienza per la discussione del Pubblico ministero, Paolo D’Ovidio, è stata fissata per lunedì 17 marzo. Le altre date in cui si discuterà del processo del crac multimilionario sono mercoledì 19 e venerdì 21 marzo. Mentre per venerdì 18 aprile ci dovrebbe essere l’arringa finale degli avvocati della difesa degli imputati (Angelo Della Gatta, Maria Luigia Lembo, Giovanna Iuliano, Giuseppe Lembo, Leonardo Lembo, Lucia Boccia, Pasquale Della Gatta e Micaela Della Gatta. Tutti chiamati a rispondere dei molteplici capi di imputazione loro contestati). Il giorno 23 maggio si dovrebbe leggere in aula il dispositivo della sentenza. Una sentenza che migliaia di risparmiatori aspettano con impazienza dal giorno in cui hanno scoperto che le cedole delle obbligazioni in loro possesso erano diventate “carta straccia”. TORRE DEL GRECO FALSI DIPLOMI DOPO SETTE ANNI LE CONDANNE Falsi diplomi a Torre del Greco: a sette anni dal blitz, stangata la holding dei titoli di studio taroccati Sei anni di cella alla mente della holding, direttore della scuola parificata «Giacomo Leopardi» di piazza Santa Croce a Torre del Greco. Cinque anni e mezzo di carcere al socio in affari Angelo Guastaferro, proprietario dell’istituto parificato «Padre Pio» di Pomigliano d’Arco. E poi quattro condanne a un anno e mezzo di reclusione con il beneficio della pena sospesa per tutti i complici della organizzazione specializzata nello «sfornare» diplomi e lauree: titoli di studio rigorosamente falsi, ma preziosi come gli originali. Al punto da valere oro per i due pregiudicati - arrestati a maggio del 2007, al termine di un’accurata attività d’indagine coordinata dal pubblico ministero Paolo Calabria - pronti a organizzare, dietro lauti pagamenti, falsi e non autorizzati corsi di studio che si concludevano con il rilascio di titoli di studio assolutamente privi di qualsiasi validità. Un business a cui, secondo l’accusa, parteciparono i figli degli imputati eccellenti - Alfonso Vinti, Carla Guastafierro e Cinzia Guastafierro: il primo factotum della «Giacomo Leopardi» di Torre del Greco, la seconda e la terza rispettivamente segretaria e socia del Padre Pio di Pomigliano d’Arco - nonché Luigi Riccio, gestore del Padre Pio. A chiudere l’elenco dei dieci imputati finiti alla sbarra davanti ai giudice della seconda sezione del tribunale di Torre Annunziata - presidente Alfonso Barbarano - la titolare dell’istituto superiore «Jean Monnet» di Monteforte Irpino, la proprietaria dell’istituto «Future School» di Casavatore e le due segretarie della scuola parificata di piazza Santa Croce: tutte assolte perché estranee alla maxi truffa messa in piedi dalla holding dei falsi diplomi. Un affare «costruito» a cavallo tra gli anni 2005 e 2006 e smantellato a maggio del 2007, quando furono eseguite le prime due ordinanza di custodia cautelare ai danni di Pino Vinti - cinquantasettenne di Torre del Greco, domiciliato a Frattamaggiore – e Angelo Guastafierro, cinquantaduenne di Boscoreale, domiciliato a Acerra. Secondo il castello accusatorio costruito dalla procura di Torre Annunziata, sarebbero stati proprio i due pregiudicati - volti già noti alle forze dell’ordine per una lunga sfilza di precedenti per reati di carattere finanziario - a falsificare numerosi diplomi di scuola superiore e di laurea. Titoli di studio per alunni che non avrebbero mai sostenuto alcuna prova, ma solo pagato sostanziose cifre - quattromila euro per un diploma, sotto i 10.000 per una laurea - per portare a casa l’ambito titolo di studio. Un perfetto escamotage per i figli della Torre del Greco «bene» con poca voglia di studiare, ma con genitori dalle grandi disponibilità economiche. Bastava qualche assegno con almeno tre zeri e tutte le difficoltà legate all’italiano, alla matemati- ca e alla storia venivano superate. Prima attraverso il pagamento di salatissime rette scolastiche, poi con un robusto conguaglio che garantiva agli studenti più in difficoltà il conseguimento del diploma di maturità. A fare suonare il campanello d’allarme un falso attestato nautico presentato da un ignaro marinaio per imbarcare: alla verifica degli atti, il documento risultò non solo contraffatto bensì inesistente. Le prime indagini permisero agli investigatori di scoprire come l’ufficiale della guardia costiera non avesse mai ottenuto il titolo di studio esibito. Fu l’incauta mossa del marinaio della guardia costiera a dare il via alle indagini sui «diplomifici» di Torre del Greco e Pomigliano d’Arco. Un’inchiesta che - a sette anni di distanza - ha portato al verdetto di primo grado: quindici in totale gli anni di reclusione distribuiti a sei imputati, mentre in quattro sono riusciti a strappare l’assoluzione. di ALBERTO DORTUCCI Mercoledì’ 29 PERCHE A TORRE DEL GRECO IL CENTRO STORICO CROLLA E COME POTREBBE RIVIVERE? Nel centro storico di Torre del Greco, almeno un paio di volte l'anno, si verificano crolli di palazzi. Non è solo fatalità o destino. Il degrado del centro storico è accentuato - se non del tutto causato - da norme assolutamente prive di senso e coerenza. Il più grave ostacolo alla riqualificazione del centro storico è posto dall'art. 6 del Piano Territoriale Paesistico dei comuni vesuviani secondo cui "nei centri storici... con esclusione degli edifici di recente impianto... sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo". Consentire solo il "restauro" degli immobili significa vietare ogni modifica di prospetto (è vietato modificare una porta in finestra ad esempio), e impedire la ristrutturazione edilizia (cioè gli interventi che mutano, in tutto o in parte, un organismo edilizio preesistente giungendo fino alla demolizione e ricostruzione).L'idea a base di queste norme è che nel nostro centro storico tutto debba rimanere come è: cristallizzato, musealizzato.E ciò, indipendentemente dal valore artistico, storico o ambientale dell'immobile oggetto di intervento. Il centro storico di Torre del Greco è tutelato come se fosse un antico borgo medievale. E' una follia. Una follia criminogena: se vieti ogni possibilità di intervento, inviti la gente a fregarsene delle leggi. Una follia che genera degrado: i proprietari degli edifici abbandonati del centro storico non hanno in genere il danaro per riattarli e questi vanno in rovina. Se hanno il danaro, di solito non sono interessati a realizzare un immobile esattamente come era. Perché nessuno ha interesse a spendere danaro (e tanto!) per vivere in un immobile senza posto auto, senza cantino, al quale magari si accede da una scala all'aperto, stretta e ripida, che non può essere illuminato da una finestra realizzata ex novo. Spendono di meno se comprano una casa nuova, magari fuori dal centro antico, e vada pure in malora l'immobile, magari conteso tra eredi, condomini e occupanti abusivi. Gli imprenditori - dal canto loro - non hanno interesse ad acquistare questi immobili solo per restaurarli. Non avrebbero mercato. Gli imprenditori investono dove possono massimizzare il loro profitto. Mirano a comprare a buon prezzo qualche rudere e fare una ristrutturazione "profonda" che dia loro i margini di guadagno (realizzando box auto nel sottosuolo, razionalizzando gli spazi, creando situazioni più appetibili per chi cerca residenze o uffici).Comprare un rudere nel centro antico di Torre del Greco per "restaurarlo" tale e quale come era non ha alcuna attrattiva economica. E' un investimento a perdere. Il risultato è che il centro storico è stato "ingessato" ottenendo l'effetto inverso a quello sperato: non la tutela di quanto merita di essere preservato e conservato, ma il crollo dei palazzi. Il P.T.P. è in vigore da circa 20 anni e può essere modificato, con legge regionale. Ma nessuno dei nostri politici ha mai fatto pressione sulla Regione per ottenere una modifica della legge. Basterebbe consentire la ristrutturazione edilizia anche nel centro storico, selezionando gli immobili che non possono essere ristrutturati ma solo restaurati. Nel resto del mondo, anche nei centri storici da preservare, le cose non vanno così..Del vecchio immobile rimane solo quel che vale la pena conservare: la facciata. Un intervento intelligente, rispettoso della immagine storica della città (lasciando la facciata com'è) ma che consenta ai? proprietari di realizzare appartamenti e uffici nuovi di zecca e di vivere con le comodità di un nuovo edificio (impianti, ascensori ecc.) rivalutando le loro proprietà. E' così che si fa una seria riqualificazione urbana del patrimonio edilizio esistente che invoglia la gente a investire sulle loro proprietà e le spinge a tornare a vivere nel centro storico. E' così che si rimette in movimento l'edilizia riqualificando lo squallore imperante. Da noi, a Torre del Greco, questo è assurdamente vietato. Se non si cambieranno, e presto, le norme che miravano a tutelare il centro storico, saranno proprio queste a segnarne la scomparsa. Luigi Torrese Inaugurato il secondo impianto fotovoltaico del comune di TDG. E' stato inaugurato stamattina il nuovo impianto fotovoltaico sul mercato di viale Sardegna, dopo tre mesi di attesa per il benestare della dogana. Si tratta di un impianto ultimo modello addirittura tele gestito, nel senso che può essere controllato anche a distanza. Inaugurazione in un clima di festa alla presenza di due classi di seconda media che hanno partecipato singolarmente ad una breve presentazione sul progetto insieme agli insegnanti. Infine il discorso del sindaco ed il taglio del nastro effettuato con l' aiuto di una piccola allieva. Quindi il buffet con pasticcini, torta e spumante. — a Torre del Greco. Domenico Paparone TORRE DEL GRECO "ZONA FRANCA UN'OCCASIONE PERSA" Il Rotary accusa il sindaco dei flop e il suo ex braccio destro L’ennesima occasione persa per rilanciare l’economia all’ombra del Vesuvio: a un anno dal convegno di studio organizzato nella sede della Banca di Credito Popolare, il Rotary Club Torre del Greco-comuni vesuviani punti l’indice contro l’amministrazione comunale targata Gennaro Malinconico - in prima fila nella sala della Bcp, insieme all’ex presidente del consiglio comunale Filippo Colantonio - e la classe politica locale, ritenute «colpevoli» di non avere afferrato al volo l’ opportunità costituita dall’istituzione delle zone franche urbane. «La nostra città è stata colpita - i concetti espressi durante la prima parte della presentazione dell’incontro dal significativo titolo «Strumenti e strategie per lo sviluppo del territorio» - da un’ulteriore crisi provocata dalle vicende legate al crac della Deiulemar compagnia di navigazione che strozza il già precario tessuto economico, imprenditoriale e sociale». Parole pronunciate dall’organizzatore dell’iniziativa, il commercialista Massimo Tipo: il presidente della commissione sviluppo territoriale del Rotary Club nella propria relazione introduttiva puntò l’ attenzione proprio sull’importanza della zona franca urbana come una concreta e immediata opportunità di rilancio del territorio di riferimento. Obiettivo prioritario della zona franca urbana è favorire, infatti, lo sviluppo di quartieri e aree caratterizzate da disagio occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse: un concetto che iniziò a prendere forma nel 2009 con l’individuazione delle prime 22 zone - venti al Sud - per dare la possibilità alle imprese che si insediano nella totale o parziale esenzione fiscale e contributiva per un determinato periodo di tempo. Il governo tecnico guidato da Mario Monti ripropose il progetto, inserito nel decreto sviluppo: attraverso un successivo decreto del nuovo ministero dello Sviluppo economico del governo targato Enrico Letta del 10 aprile 2013 hanno trovato attuazione le previsioni e sono state definitivamente previste le zone franche urbane della Campania. Nella nostra regione le a- ree individuate sono otto: Aversa, Benevento, Casoria, Mondragone, Napoli, Portici, San Giuseppe Vesuviano, Torre Annunziata. Uno specifico bando assegna alle otto città individuate come zfu la somma di 98 milioni di euro: in particolare 16 milioni di euro a Portici e 15 milioni di euro a Torre Annunziata. A dispetto dei buoni propositi, invece, Torre del Greco resterà a guardare. Eppure proprio in occasione del convegno alla Bcp, il Rotary Club offrì a titolo gratuito al sindaco e all’ex presidente del consiglio comunale la propria massima disponibilità e professionalità, al fine di supportare l’idea-progetto di candidare la città a zona franca urbana. «Ci furono - ricorda Massimo Tipo - solo brevi e timidi contatti telefonici iniziali che rapidamente naufragarono. Poi il resto è storia». La presentazione del convegno terminava così: «In tale contesto, il Rotary club vuole dare il proprio contributo promuovendo un incontro di studio e di proposta con alcuni dei protagonisti del possibile e auspicato rilancio del nostro territorio». Parole che oggi non possono non strappare un’amara riflessione al presidente della commissione sviluppo territoriale del Rotary Club: «Visti gli eventi - conclude Massimo Tipo - possiamo affermare che restiamo alla ricerca dei veri protagonisti dell’agognato rilancio». Fonte Metropolis Giovedì 30 Malinconico che fa, ci ripensa? A poco meno di una settimana dal termine ultimo per ritirare le dimissioni (lunedì 3 febbraio a mezzanotte), Gennaro Malinconico continua a tenersi le mani libere e da via Del Monte, Ciro Borriello predica prudenza, convinto com’è che quando si toccano gli interessi degli attuali consiglieri comunali – ovvero sulla loro concreta possibilità di essere rieletti – cresca in misura esponenziale il rischio che possano riuscire nell’impresa impossibile di convincere il sindaco dimissionario a rivedere le sue posizioni. Diamo a Ciro quel che è di Ciro. Nel fine settimana l’ex sindaco e deputato forzista è stato visto a Napoli (in compagnia di un paio di consiglieri comunali e di un consigliere provinciale di Torre del Greco), all’Hotel Vesuvio, alla convention di Forza Italia, organizzata da Fulvio Martusciello (in procinto di candidarsi alle Europee). Lì, pensando ad alta voce, ha raccontato di essere pronto a scendere in campo alle prossime Comunali, sostenuto anche dal partito di Berlusconi, anche se – è la sua convinzione – Malinconico potrebbe essere sulla strada del ripensamento. Infatti, la scorsa settima è girata voce di un pressing da parte dell’assessore alla Nu, Balestrieri, nei confronti del penalista di via Marconi per fargli ritirare le dimissioni. Rumors raccontano di un messaggio portato dal componente dell’esecutivo da parte dei consiglieri di maggioranza, che questa volta sembra abbiano capito che “se si affossa questa legislatura, per molti di loro non ci sarà più speranza”. Il senso del messaggio portato è che i signori consiglieri promettono che faranno i “bravi”, nel caso Malinconico concedesse loro di “andare avanti fino al 2017”. Un dato non da poco per tutti coloro che con le prossime elezioni rischiano di non trovare posto tra i banchi del Consiglio comunale. Di fronte a una proposta del genere, Gennaro Malinconico – raccontano i bene informati – sembrerebbe tentato di stracciare la sua lettera di dimissioni (dopo averne già strappate due in 10 mesi). A parte la voglia matta di alcuni consiglieri che mirano a mantenere lo status quo, fa riflettere il fatto che è già iniziato il toto-candidato a sindaco. Soltanto uno, tra questi, almeno per quello che si sente in giro, sembrerebbe avere la vittoria in tasca: Ciro Borriello. Nel centrodestra, però, si mormora anche che ci possa essere un sorta di ticket tra lo stesso Borriello e l’altro ex sindaco di Forza Italia, Valerio Ciavolino: ovvero, uno candidato sindaco e l’altro candidato alle Regionali del prossimo anno. Mentre altri nomi lanciati nel calderone delle candidature di centrodestra sono quelli di due ex vice sindaco: Rosario Rivieccio, vicino alle posizioni del presidente regionale Caldoro; e Antonio Spierto, quest’ultimo sempre più tentato dal progetto di Angelino Alfano con l’Ncd.Il problema, però, è che dalle parti di via Del Monte non si commuovono né per gli Alfanoidi né per altri. Perché evidentemente Borriello non si fida di nessuno. E non lascia quindi spiragli ad altre possibili candidature. Sondaggi in rialzo, invece, per il progetto centrista. Un nome inizia a circolare da quelle parti come candidato a sindaco di un fantomatico terzo polo: ed è quello del responsabile del dipartimento di Igiene e sanità dell’Asl Na 3, Vincenzo Sportiello, molto vicino alle posizioni del consigliere provinciale, Donato Capone, e ben visto anche dalla compagine sommesiani a Palazzo Baronale (Donadio, Di Donna, Frulio). Dal versante di centrosinistra, invece, sembra passata di moda l’idea di Alfonso Ascione di guidare una coalizione che comprenda gran parte dei nomi dell’attuale maggioranza, mentre nella riffa di possibili primarie ritornano i nomi dei soliti noti: Luigi Mennella e Loredana Raia. Nel mentre, Malinconico continua a tenersi le mani libere e da via Del Monte, Borriello predica prudenza. fonte la torre ROBERTO FIORE A TORRE DEL GRECO SABATO PRIMO FEBBRAIO Nella mattinata di Sabato 1 febbraio alle ore 10,30 presso l'hotel Holidays di Torre del Greco si terrà la conferenza di Forza Nuova sotto lo slogan "L'Italia nel caos Forza Nuova al potere". Per l'occasione ai vertici campani e provinciali del movimento, si unirà l'intervento del segretario nazionale On. Roberto Fiore. Il numero uno di Forza Nuova oltre che tenere a battesimo il neonato gruppo torrese illustrerà alcuni dei principali punti del programma forzanovista, tra cui il ritorno della sovranità monetaria, blocco dell'immigrazione, diritto alla casa e rilancio dell'agricoltura. Sull'argomento il responsabile di FN Torre del Greco Ciro Andretti dichiara: in questo momento di grave crisi Forza Nuova e l'unico movimento in grado di dare risposte e soluzioni concrete ai cittadini torresi che per anni sono stati illusi ed ingannati dalla politica inconcludente e del malaffare che ha attanagliato Torre del Greco e l'Italia tutta. La nostra presenza sul territorio vuole essere un punto di riferimento per i cittadini, vogliamo dare loro speranza, e convincerli che cambiare si può, si deve per guardare al futuro con ottimismo conclude Andretti. L'iniziativa è stata voluta e organizzata dallo stesso Andretti e dal Vice segretario provinciale di FN Napoli Vincenzo Stravolo che stanno lavorando molto per la crescita del movimento sul territorio torrese e su tutta Napoli e provincia. Comunicato Stampa di Vincenzo Stravolo TORRE DEL GRECO SCAGIONATO EX ASSESSORE DALL'ACCUSA DÌ DIFFAMAZIONE Apostrofare come «figlioccio di Cosentino» il sindaco della quarta città della Campania non è reato. E’ la decisione del giudice per le indagini preliminari Emma Aufieri del tribunale di Torre Annunziata che ha scagionato dall’accusa di diffamazione l’ex assessore Giuseppe Speranza - oggi capogruppo di Idv a palazzo Baronale, assistito dall’avvocato Luigi Mennella - archiviando la querela presentata da Ciro Borriello per rispondere alla feroce «macchina del fango» messa in piedi dagli ex fedelissimi dell’onorevole Nello Formisano. A tre anni dal lenzuolo-choc esposto sul balcone della sede cittadina di Idv durante la processione dell’Immacolata - punta dell’iceberg di una serie di velenosi accostamenti, attraverso manifesti e volantini, al clan dei Casalesi - il gip chiude definitivamente il caso. Facendo così tirare un sospiro di sollievo all’ex alleato di Ciro Borriello, diventato il suo peggiore nemico in occasione delle elezioni regionali del 2010. Fu proprio Giuseppe Speranza a essere indicato - durante le sommarie informazioni rese dal leader locale di Forza Italia alle forze dell’ordine il 24 febbraio del 2012 - come colui che materialmente «stese» il lenzuolo dei veleni al passaggio del carro dell’Immacolata, seguito dai rappresentanti istituzionali del Comune e da migliaia di fedeli: Ciro Borriello chiamò diversi alleati per confermare la propria tesi. Dal fedelissimo Ciro Accardo al delfino Francesco Cuciniello, passando per l’ex consigliere comunale Ciro Guida e l’ex vicesindaco Rosario Rivieccio: tutti pronti a confermare di avere visto le accuse lanciate dal balcone di Italia dei Valori, ma non di avere visto Giuseppe Speranza esporre pubblicamente il lenzuolo-choc. Una circostanza che, alla luce dell’impossibilità di individuare con certezza il responsabile dell’eventuale diffamazione, aveva già convinto il pubblico ministero Francesco De Tommasi - titolare del fascicolo aperto dopo l’esposto-querela presentato dal legale di Ciro Borriello, l’avvocato Giancarlo Panariello - a chiedere l’archiviazione del caso, ora ufficialmente decisa dal gip Emma Aufieri. Una decisione accolta con soddisfazione dal capo- gruppo di Italia dei Valori in consiglio comunale, ma destinata a scatenare nuove polemiche all’ombra del Vesuvio: «Sinceramente, non ero a conoscenza del verdetto - la prima reazione dell’ex sindaco Ciro Borriello -. Mi dispiace che qualcuno si possa nascondere dietro uno striscione per alimentare un modo ‘sporco’ di fare politica che non mi appartiene. Personalmente, credo di avere sempre dimostrato di essere capace di assumermi tutte le mie responsabilità, a differenza di chi è abituato a manovrare la ‘macchina del fango’ senza avere la forza di metterci la faccia».di ALBERTO DORTUCCI fonte metropolis TORRE DEL GRECO IL PD TIRA LA VOLATA A LOREDANA RAIA Ecco la squadra per la candidatura a sindaco Esperienza e innovazione. Solo le parole chiave del Pd in vista delle elezioni comunali del prossimo 25 maggio. In attesa dell’ufficialità del voto le dimissioni del sindaco Gennaro Malinconico saranno realmente «irrevocabili» solo a partire dal 4 febbraio - all’interno della sede di via Circumvallazione sono già state avviate le grandi manovre per cancellare il flop del 6 e 7 maggio 2012. Il primo passo è stata la nomina della squadra che dovrà affiancare il segretario cittadino Vittorio Cuciniello - alla seconda esperienza alla guida del Pd della quarta città della Campania - in tutte le scelte strategiche per cancellare i venti mesi di fallimento dell’amministrazione comunale guidata dall’avvocato penalista e individuare il «nome giusto» per provare la scalata alla poltrona da numero uno di palazzo Baronale: quattro i componenti della segreteria cittadina, due donne e due uomini in un mix di esperienza e innovazione. Il braccio destro di Vittorio Cuciniello sarà l’ex consigliere comunale Loredana Raia - figlia d’arte, già segretaria cittadina dei Ds e arrivata a un passo dall’elezione a consigliere regionale nel 2010 - e le quote rosa saranno completate da Paola Mazza, area Cgil, storico serbatoio di voti per l’attuale vicesindaco Lorenzo Porzio. Insomma, due nomi particolarmente «legati» al segretario cittadino. A completare il quadro, il «grande vecchio» Albino Austa - fedelissimo di Luigi Mennella, il «trombato eccellente» della corsa al voto 2012, costretto a rinunciare alla candidatura a sindaco quando era già seduto al tavolo organizzato per la presentazione della discesa in campo - e l’emergente Giuliano Orsino, un «renziano» della prima ora proveniente dal mondo delle associazioni a cui è stata affidata la delega alla comunicazione. Una scelta particolarmente cervellotica considerata la delicatezza di un campo in cui il Pd di Torre del Greco non ha mai particolarmente brillato e la presenza all’interno del direttivo di accreditati rappresentanti del settore - a partire dall’avvocato Andrea Di Lecce e da Marina Miranda, entrambi giornalisti nonché rispettivamente responsabile del periodico on-line Lapilli e ex delegata alla comunicazione istituzionale del Comune di Torre Annunziata - ma evidentemente già in linea con i futuri scenari dell’attuale «cenerentola» di palazzo Baronale. La segreteria cittadina nominata da Vittorio Cuciniello sembra, al momento, confermare l’orientamento di puntare sulla «pasionaria» Loredana Raia come candidata a sindaco di uno schieramento di centrosinistra in cui potrebbero trovare spazio Sel, Centro Democratico, Italia dei Valori, Torre Libera e la lista civica Insieme per la Città: il nome di Loredana Raia - secondo lo «zoccolo duro» del Pd - potrebbe rappresentare proprio «l’esperienza e l’innovazione» indicate da Vittorio Cuciniello come parole chiave della prossima campagna elettorale, ma che salvo colpi di scena dovrebbe in ogni caso passare attraverso le «forche caudine» delle primarie di coalizione. Una sfida preliminare che, secondo il percorso che dovrebbe partire dal giorno della conferma delle dimissioni di Gennaro Malinconico, si dovrebbe svolgere tra l’ultima settimana di marzo e la prima settimana di aprile. Quando il centrodestra avrà già fatto tesoro dei disastri realizzati all’ombra del Vesuvio dall’attuale amministrazione comunale e messo da parte sufficiente fieno in cascina per evitare una nuova debacle alle urne. di ALBERTO DORTUCCI fonte metropolis Venerdì 31 TORRE DEL GRECO COLANTONIO: ZONA FRANCA OCCASIONE PERSA Qualcuno lo ha definito a suo tempo “il presidente dissidente”. Lui, invece, si definisce semplicemente “innamorato della sua città (Torre del Greco)”. Parliamo dell’ex presidente del consiglio comunale, Filippo Colantonio che, a pochi giorni dalla convalida delle dimissioni di Malinconico (lunedì prossimo a mezzanotte), ritorna sulle motivazioni che lo spinsero alle dimissioni dalla carica di presidente dell’assise cittadina. “Una delle motivazioni che mi ha invogliato a dare le dimissioni – afferma Colantonio in una nota – a settembre scorso dalla carica di presidente, è stata la non scelta dell’ amministrazione nel merito della Zona Franca e dell’area di Crisi (che danno agevolazioni in termini tributari alle imprese che sorgono lì, nda)”. Dopo aver portato la problematica all’attenzione del Ministero dell’Economia nel novembre 2012 , dove però all’appuntamento finale è venuta a mancare la presenza indispensabile della Regione Campania, si arriva al 6 Agosto 2013, quando l’ex presidente del consiglio aveva avuto la disponibilità, insieme al sindaco e alla sua squadra di governo, da parte degli onorevoli del Pdl Martusciello e Mazzoni, di aiutare l’amministrazione di Torre del Greco nel percorso “se la stessa ne avesse fatto richiesta”.Ma proprio il giorno dopo arrivarono inaspettate le seconde dimissioni del Sindaco. Poi, a settembre scorso “seguendo un mio modus operandi dettato da una percepita estraneità dal contesto amministrativo, non ricevendo ascolto su proposte ed operatività e nel contempo non relazionato o informato circa decisioni e deliberati da approvare , ho ritenuto presentare le dimissioni da Presidente e significare così il mio disagio politicoamministrativo. Poiché solo l’amministrazione, con in testa il sindaco, possono fare richiesta di inserimento nella Zona Franca”, ha concluso Filippo Colantonio. fonte la torre TORRE DEL GRECO SALVATORE VISONE NUOVO COMANDANTE VIGILI URBANI Il sindaco Gennaro Malinconico ha ricevuto oggi a Palazzo Baronale i tre nuovi dirigenti che, nei prossimi giorni, prenderanno servizio presso il Comune di Torre del Greco. «Con queste assunzioni, che avvengono a tempo indeterminato - ha commentato il primo cittadino - abbiamo avviato il processo di adeguamento alle riforme dettate dal nuovo quadro normativo di riferimento». I tre dirigenti sono stati reclutati mediante procedura di mobilità, propedeutica all’effettivo espletamento del concorso. Il dott. Salvatore Visone è il nuovo Comandante della Polizia Municipale. Proviene dal Comune di Casoria e prenderà servizio domani, sabato 1 febbraio, rilevando Andrea Formisano. Visone è stato anche comandante di vigili urbani a Torre Annunziata. Dal prossimo lunedì 3 febbraio, la dott.ssa Luisa Sorrentino sarà il nuovo dirigente del 4^ Settore - Tutela dell’Ambiente. Proviene dal Comune di Napoli.Infine, il dott. Massimiliano Palumbo è il nuovo dirigente del 6^ Settore - Fiscalità Locale e Patrimonio. Proviene dal Comune di Casagiove, dove ricopriva il ruolo di dirigente dell’Area Finanziaria, e subentra a Raffaele Benevento. Prenderà servizio dal 17 febbraio. fonte http://www.torresette.it MARINO " SU SOSPENSIONE ASSISTENZA DISABILI REGIONE ACCOLGA DENUNCIA RIVIECCIO" "Da diversi mesi a Torre del Greco oltre 100 anziani non autosufficienti e 23 disabili gravi si sono visti sospendere l’assistenza domiciliare a causa di gravi inadempienze dell’amministrazione comunale. Si tratta di una vicenda che lascia interdetti, denunciata oggi con una lettera inviata al presidente Caldoro, dal consigliere comunale Rosario Rivieccio, che non deve passare inosservata”.Lo afferma il consigliere del gruppo Caldoro Presidente del Consiglio regionale della Campania, Angelo Marino, presidente della I Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale della Campania.“Si tratta di una vicenda assurda, sulla quale a nulla sono valse le proteste degli operatori del volontariato che la stessa dissestata amministrazione Malinconico, a luglio 2013, convinse a lavorare senza contratto, nelle more dell’approvazione di un assestamento di bilancio che, una volta approvato ad ottobre, non sortì nessun effetto”.“Sono certo che chi di dovere, ed in primo luogo il presidente Caldoro, saprà raccogliere l’appello-denuncia dei tanti anziani e disabili e dei tanti operatori di cui Rivieccio si è fatto interprete”. fonte http://www.casertafocus.net BOXE IL TORRESE FIORDIGIGLIO CONTRO VARANO PER LA DIFESA DEL TITOLO SUPERWELTER U.E. Fiordigiglio difenderà il titolo dei pesi superwelter dell'Unione Europea contro lo spagnolo Varano il 28 marzo probabilmente ad Arezzo. «FINALMENTE c’è la data, il 28 marzo e non vedo l’ora di arrivarci. Peraltro il match credo proprio sarà ad Arezzo. Prima, il 21 febbraio, quasi certamente farò un test in vista della sfida per il titolo dell’Unione Europea dei pesi superwelter valevole anche per la classifica di sigla WBC». Orlando Fiordigiglio, pugile nato a Torre del Greco il 1 luglio 1984, residente ad Arezzo, si allena con intensità. Siamo andati a trovarlo alla palestra di San Lorentino a due mesi dal duello con l’esperto boxeur spagnolo Ruben Varano, 35 anni il prossimo aprile. Continua Fiordigiglio: «L’ultimo incontro che ho disputato risale a fine giugno quando conquistai il titolo Ue al Pala D’Agata contro Langella, da allora purtroppo è saltata una prima difesa in autunno, poi un test a dicembre perché mi sono ammalato. In sostanza ho voglia di tornare sul ring non solo per allenarmi, quello l’ho sempre fatto, ma per combattere».Un giudizio su Varano?«Un rivale esperto e vero. Ha disputato 49 match e ne ha vinti 42. Ci sarà da soffrire, osserverò dei video, mi informerò sui suoi punti forti e deboli, ma sono molto motivato e voglio vincere».Peraltro è una occasione anche in chiave scalata al titolo europeo vero e proprio... «Ora sono quinto in classifica, il detentore è il fortissimo bielorusso Rabchenko che quasi un anno fa ha battuto Nicchi e presto difenderà il titolo contro Della Rosa. Sì, l’obiettivo è fare un match per l’europeo. E la sfida con Varano è importante anche in questo senso. Vedrò a che punto sono, quali sono certi limiti, dove devo migliorare e dove posso arrivare. Peraltro a 29 anni, andasse male si può ancora rimediare, fra qualche tempo non più. Ma è ovvio che ho tante motivazioni per vincere».Come procede la preparazione? «Bene, mi alleno costantemente, qualche volta anche due volte al giorno, compatibilmente con gli impegni di lavoro (Orlando «Dino» lavora all’Enel), andrò anche una settimana a Roma a prepararmi con Spada che farà il mondiale dei medi in Messico».Fausto Sarrini fonte http://www.lanazione.it TORRE DEL GRECO RUBANO SCOOTER FERMATO 19ENNE I carabinieri della locale aliquota radiomobile hanno arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale Vincenzo Buono, 19enne già noto alle forze dell'ordine. Il giovane è stato notato in via Vittorio Emanuele in sella ad uno scooter, insieme ad un complice in via d'identificazione, in atteggiamento sospetto, dai militari dell'arma che gli hanno intimato l'alt per controlli. Alla vista dei carabinieri ha tentato la fuga, venendo comunque bloccato dopo breve inseguimento e violenta colluttazione, mentre il complice riusciva a far perdere le tracce. Con successive verifiche i carabinieri hanno accertato che lo scooter era stato rubato poco prima ad un 44enne del luogo. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di arnesi da scasso che gli sono stati sequestrati. Lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario mentre l'arrestato è in attesa di rito direttissimo. FONTE StabiaChannel.it SEL CAMPANIA :TORRE DEL GRECO DICE NO A FORZA NUOVA Domani 1° febbraio si terrà a Torre del Greco un'iniziativa politica organizzata dal noto movimento neofascista Forza Nuova per inaugurare una presenza stabile sul territorio torrese; in tale occasione, oltre ai vertici campani, interverrà anche il segretario nazionale Roberto Fiore per presentare i punti principali del programma forzanovista, tra cui spicca il blocco dell'immigrazione. Sinistra Ecologia Libertà Campania ritiene intollerabili le idee razziste e violente di Forza Nuova, contrarie ad ogni dettame costituzionale, ed inaccettabile che gruppi che si richiamano apertamente e direttamente all'ideologia fascista abbiano una qualsivoglia forma di agibilità politica. Torre del Greco è storicamente una città “marinara”, aperta al confronto con qualsiasi cultura, inclusiva e capace di offrire integrazione ed ospitalità, e siamo certi che il tentativo di insinuare nelle pieghe di una gravissima crisi economica idee reazionarie e xenofobe sarà rispedito al mittente dalla popolazione tutta. I militanti di Forza Nuova si sono da sempre contraddistinti per le azioni di violenza nei confronti delle fasce sociali più svantaggiate, e solo poche ore fa è stata diramata la notizia dell'arresto di alcuni loro militanti pugliesi per le minacce ed aggressioni avvenute ai danni di commercianti e comuni cittadini durante la protesta dei “Forconi”: usando le parole di Sandro Pertini, “il fascismo è l'antitesi della fede politica, perché opprime tutti coloro che la pensano diversamente”. FONTE http://www.casertafocus.net Sabato 1 Febbraio TORRE DEL GRECO LA LEGA NAVALE PRESENTA "79 D.C. ROTTA SU POMPEI" Indagine sulla scomparsa di un ammiraglio. Domenica 2 febbraio alle 17 e 30 la sede della Lega Navale sez. di Torre del Greco (via Spiaggia del Porto) ospiterà la presentazione del volume “79 d.C. Rotta su Pompei” del volume “79 d.C. Rotta su Pompei” di Flavio e Ferruccio Russo (Edizioni scientifiche e artistiche) .L’introduzione sarà curata dall’ingegnere Pietro Costabile (direttore del Museo della Marineria Torrese) mentre per la parte tecnica saranno gli stessi autori a esporre i dettagli più intriganti del libro. Il 24 agosto del 79 d.C. dopo una quiescenza protrattasi per oltre mezzo millennio, il Vesuvio esplose, minacciando immediatamente le numerose e floride cittadine insediate alle sue pendici. Il fenomeno, scorto immediatamente dall’altra estremità del Golfo, dove da pochi decenni era ubicata la grande base navale della prima flotta imperiale posta a comando di Plinio il Vecchio, ne stimolò l’intervento. Nel mentre l’Ammiraglio stava per imbarcarsi su di una veloce liburna, fu raggiunto da una disperata richiesta di soccorso: le uniche vie di scampo per gli abitanti della fascia costiera erano ormai soltanto le sue navi. Con immaginabile urgenza l’operazione di soccorso venne approntata e le potenti quadriremi destinate all’operazione si diressero verso la costa di Ercolano e Pompei. Da quel momento nessuno rivide più Plinio, alcuni ritrovamenti archeologici finora trascurati, potrebbero forse chiarire le sue ultime ore, confermando implicitamente il successo della missione. TORRE DEL GRECO ASSOCIAZIONI DÌ VOLONTARIATO CONTRO IL COMUNE Due associazioni di volontariato (“Insieme” e “Vesuviana mobilità”) dopo aver garantito l’ assistenza a 23 disabili si vedono negare dal Comune quanto era stato loro accordato. Infatti, nel periodo che va dal 16 settembre al 30 dicembre dello scorso anno le due associazioni hanno continuato a garantire l’assistenza ai disabili, anche se il servizio, secondo contratto, aveva avuto termine alla fine della scorsa estate. Questo per dare modo all’amministrazione comunale di sostituire l’assistenza data dai volontari con dei voucher. Tale accordo era venuto fuori dopo incontri avuti col sindaco Gennaro Malinconico e con l’assessore ai Servizi sociali, Claudia Sacco, in modo da garantire la continuità del servizio, il tutto per una spesa pari a 21.600 euro. Compenso che fino ad ora non è stato onorato. Inoltre, alle loro richieste di chiarimenti, non avuto risposte dall’ amministrazione e dagli uffici preposti. “Chiediamo di sapere quando questi soldi che noi abbiamo in parte anticipato – afferma Angela Di Somma dell’associazione Insieme – ci verranno corrisposti. In un momento delicato, con senso di responsabilità, ci siamo assunte un compito importante, garantendo l’assistenza a 23 disabili gravi, che senza il nostro supporto sarebbero stati costretti a gravare solo sulle loro famiglie”.A raccogliere le loro lamentele ci hanno pensato alcuni consiglieri comunali, i quali presenteranno oggi un verbale all’attenzione del primo cittadino e dell’assessore ai Servizi sociali, sperando che quanto prima si riesca a trovare una soluzione a questa questione (ricordiamo che, se non verranno ritirate le dimissioni del sindaco, ad inizio della prossima settimana verrà sciolta l’amministrazione). Tra i consiglieri che hanno raccolto le lamentele dei volontari c’è anche un rinvigorito Peppe Speranza (dopo che il Gip del tribunale di Torre Annunziata lo ha scagionato dalle accuse di diffamazione nei confronti dell’ex sindaco Borriello): “E’ assurdo che almeno le spese di un servizio di volontariato non vengano pagate”. Sempre oggi, si dovrebbe tenere anche un incontro tra la stessa Claudia Sacco e le due associazioni di volontariato. fonte la torre Lady Turris - Longobardi suona la carica: "Pronte per il Pontecagnano" Alla vigilia della dura trasferta in quel di Pontecagnano dove saranno impegnate le coralline Domenica alle 18.30 importanti novità hanno riguardato la formazione di patron Ifigenia. Giovedì il Giudice Sportivo ha ritenuto giusto assegnare alle coralline la perdita della partita per 3-0 contro lo Sport Napoli dello scorso 15 Dicembre. Gara che non si è giocata in quanto a quell’ora il “Liguori” era occupato dal Rugby. Oltre alla perdita della partita il Giudice Sportivo ha inflitto anche un punto di penalizzazione alla Lady Turris che ora si trova a nove punti a pari con la Magna Graecia.Tornando a domenica mister Izzo dovrà far a meno oltre delle infortunate dell’estremo difensore Borrelli che per impegni lavorativi non sarà del match. Mister Izzo dovrà schierare una difesa rimaneggiate’esperienza delle avversarie non preoccupa più di tanto le coralline che andranno a Pontecagnano per giocarsela e uscire dal campo a testa alta. Avversarie - Le avversarie sono reduce dal ko esterno contro il Padula e Domenica dovranno far a meno di Laudato e di mister Caliulo che dovrà scontare una squalifica di due mesi, ma questo non inciderà sulla partita perché il Pontecagnnao è formato da validi elementi che hanno dalla loro parte molta esperienza. Dominique Longobardi autrice del gol di domenica scorsa commenta cosi la decisione del Giudice sportivo: “Non ci aspettavamo affatto questa decisione. La nostra volontà era quella di giocare quella partita, ieri come oggi. Purtroppo non ci è stata data la possibilità e da sportivi accettiamo il verdetto del giudice sportivo, anche se non lo condividiamo”.Mentre sul match di Domenica dichiara: “Domenica non sarà affatto facile la partita. Affrontiamo una buona squadra che come ogni anno lotta per il vertice del campionato. Ci siamo allenate duramente questa settimana, lavorando sui difetti da correggere e sul gruppo. Il mister ci sprona molto, non solo sul lato calcistico, ma soprattutto su quello psicologico. Abbiamo trovato la persona che serviva a questo spogliatoio. Un mix di esperienza e carattere. Ora dobbiamo essere noi a ripagarlo con delle buone prestazioni. Sarei ipocrita a dire che non speriamo nel colpaccio domenica a Pontecagnano, ma noi andremo lì per giocarci la nostra partita. Scenderemo in campo per fare una buona prestazione e per giocare un buon calcio. Purtroppo dobbiamo fare ancora i conti con i tanti infortuni, ma questo non ci ha demoralizzato e lotteremo anche per le nostre compagne che nonostante non possano essere con noi in campo ci seguono sempre”.Fonte: Isabella Lamberti
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