Guida alle elezioni europee 2014

Questa pubblicazione è stata realizzata dal Centro Europe Direct di
Terni, a cura del Prof. Fabio Raspadori, Antonio Caterino e
Giovanni Cinti.
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Maggio 2014 - 20 pagg. - 14,8×21 cm
Tra il 22 e il 25 maggio 2014, i cittadini dei 28 Stati membri
dell’Unione europea (UE) saranno chiamati al voto per il rinnovo del
Parlamento europeo (PE), che rappresenta oltre mezzo miliardo di
persone. Più di 400 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per
eleggere i 751 deputati che compongono il PE, unico Parlamento
transnazionale e multilingue al mondo e la sola istituzione dell’UE
eletta direttamente dai cittadini. Il PE tiene le sue sedute plenarie sia
Strasburgo sia a Bruxelles ed è supportato da un Segretariato
generale. La sua legislatura ha durata quinquennale, pertanto il
nuovo PE resterà in carica fino al 2019. Gli europarlamentari non
sono organizzati in blocchi nazionali ma in gruppi politici europei,
che danno voce alle diverse visioni sul futuro dell’Europa.
Attualmente sono sette, ai quali però va aggiunto anche il gruppo dei
“Non iscritti”, nel quale confluiscono gli eurodeputati che non si
riconoscono nei gruppi politici esistenti (in Italia si tratterebbe del
cd. Gruppo misto).
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Oltre al PE, le principali istituzioni politiche dell’UE sono il
Consiglio europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea.
Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato e di governo di
tutti i Paesi membri e definisce gli orientamenti e le priorità politiche
generali dell’UE.
Il Consiglio dell’UE riunisce i ministri di tutti gli Stati membri e
insieme al PE è l’organo legislativo dell’UE. Inoltre va ricordato che
ogni sei mesi la presidenza del Consiglio dell’UE viene assunta a
rotazione da uno dei 28 Paesi dell’UE. Dal 1° luglio 2014 sarà la
volta dell’Italia.
La Commissione europea è costituita da 28 commissari, uno per
ogni Stato membro, ed è l’organo esecutivo dell’UE. Essa
rappresenta gli interessi dell’Unione nel suo insieme e detiene il
potere d’iniziativa legislativa, ovvero propone progetti di legge, la
cui adozione, modifica o respingimento spetta congiuntamente al PE
e al Consiglio dell’UE. Inoltre, vigila sull’applicazione della
normativa europea da parte dei Paesi membri.
Il PE ha tre funzioni principali:

Potere legislativo: discutere e approvare le leggi europee,
insieme al Consiglio dell’UE.
Il suo esercizio già si estendeva a molte aree, ma grazie al
trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre 2009,
l’attività legislativa del PE ora abbraccia nuovi e importanti
settori. Tanto che la maggior parte dei provvedimenti
legislativi che provengono dall’Europa è formulata dal
tandem PE e Consiglio dell’UE, che, in questo ambito,
dispongono ormai degli stessi poteri. Mercato unico,
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ambiente, tutela dei consumatori, giustizia, trasporti,
ricerca, immigrazione, energia: sono soltanto alcune delle
aree su cui incide la legislazione europea.

Potere di controllo politico: vigilare sull’operato delle altre
istituzioni dell’UE, per accertarsi che agiscano
democraticamente.
Si esprime in una serie di attività di controllo e vigilanza a
carico delle altre istituzioni dell’UE, a cominciare dalla
Commissione europea e dal Consiglio dell’UE. Gli
eurodeputati, infatti, possono presentare interrogazioni orali
e scritte, impegnando la Commissione e il Consiglio a
rispondere alle questioni poste. Il PE, inoltre, può istituire
commissioni d’inchiesta per indagare su temi di interesse
pubblico e può verificare come le altre istituzioni hanno
speso i fondi stanziati a bilancio. Infine, sono molte le
decisioni che passano attraverso l’approvazione del PE,
come: la scelta nomina della Commissione europea;
l’adesione di nuovi Stati membri nell’UE; la conclusione di
importanti accordi internazionali con Paesi terzi.

Potere di bilancio: discutere e adottare il bilancio annuale
dell’UE, insieme al Consiglio dell’UE.
Si esplica nell’approvazione del bilancio annuale dell’UE e
nella modifica dei capitoli di spesa. Anche in questo campo i
poteri del PE sono aumentati notevolmente con il trattato di
Lisbona. Ora co-decide con il Consiglio della UE tutti i tipi
di spese, che in alcuni casi hanno importanti ripercussioni
all’interno degli Stati membri; come per i cosiddetti fondi
strutturali destinati a promuovere lo sviluppo delle regioni
europee.
A queste tre funzioni, però, se ne aggiunge un’altra di fondamentale
rilevanza: in virtù del trattato di Lisbona, al nuovo PE spetterà anche
il compito di eleggere il prossimo presidente della Commissione
europea.
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Durante la legislatura 2009-2014, l’attività del PE è stata intensa e
incisiva. Lo richiedeva l’urgenza e la complessità delle questioni da
affrontare. Prima fra tutte, la grave crisi economica, che ha portato
gli eurodeputati ad intraprendere numerose iniziative (es. istituzione
della Commissione speciale sulla crisi finanziaria, economica e
sociale; inchiesta sull’attività della troika), volte a fronteggiare
questa difficile situazione. Le iniziative del PE, pertanto, non si sono
fermate soltanto all’ambito economico-finanziario, ma hanno
riguardato una pluralità di settori tra cui il lavoro, la competitività,
l’occupazione, i diritti dei lavoratori, la privacy, la tutela dei
consumatori, la sicurezza alimentare, l’agricoltura, la pesca,
l’ambiente, i cambiamenti climatici, l’energia, il commercio e gli
affari esteri.
Questi, nello specifico, sono alcuni degli interventi messi in atto dal
PE:
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Economia e riforma finanziaria: il PE ha assunto importanti
posizioni per sottoporre il sistema finanziario dell’UE ad un migliore
controllo e per rendere il suo sistema bancario più trasparente e
responsabile. A tal fine, ha adottato alcuni atti legislativi, con i quali
ha fissato: le regole per la liquidazione delle banche in difficoltà; le
regole per il loro salvataggio; un tetto ai bonus dei banchieri; sistemi
di garanzia per i depositi bancari ordinari.
Lavoro e competitività: gli eurodeputati per favorire la ripresa
economica dell’UE hanno agito su più fronti, a iniziare da quello
normativo, proponendo una serie di atti legislativi, volti a
semplificare la vita delle imprese. Ne è un esempio il regolamento
che ha istituito il brevetto unitario europeo, che oltre a garantire la
protezione del brevetto in 25 paesi partecipanti, consente un
risparmio dei costi, pari all’85%. Non meno importanti, però, sono
altri due atti: con il primo è stato fissato il termine massimo, pari a
30 giorni, entro il quale le imprese devono ottenere il pagamento
delle fatture emesse; con il secondo, invece, è stata riformata la
gestione degli appalti pubblici. A fianco di queste misure legislative,
il PE, in fase di negoziazione del quadro finanziario pluriennale
dell’UE per il 2014-2020, ha stanziato importanti risorse finanziare a
sostegno del settore produttivo con l’obiettivo di aumentare la
competitività dell’UE su scala mondiale e creare nuovi posti di
lavoro. Inoltre, il PE, nel perseguimento di questi obiettivi, ha avuto
il merito di convincere gli Stati membri ad aumentare i finanziamenti
per i due principali programmi attuati in questo ambito: Cosme e
Horizon 2020. Il primo, per la competitività delle PMI. Il secondo,
per la ricerca e l’innovazione. Infine, nel settore delle
telecomunicazioni, la recente approvazione da parte degli
eurodeputati dell’abolizione dei costi di roaming, a partire dal 2015,
è un altro chiaro segnale della volontà del PE di promuovere la
competitività, già a cominciare dall’abbassamento dei costi.
Occupazione: il PE, per ridurre la disoccupazione e limitarne gli
effetti, si è battuto, in sede di bilancio, per continuare a sostenere, e
in alcuni casi incrementare, la spesa di importanti programmi
finanziati dall’UE. Gli eurodeputati, infatti, hanno impedito il taglio
di una serie di programmi sociali, come quello per l’erogazione degli
aiuti in favore dei lavoratori in esubero; quello per il sostegno
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europeo agli indigenti; quello per l’occupazione e l’inclusione
(Progress); quello per la microfinanza; quello per i servizi europei
per l’occupazione (Eures). I parlamentari, però, sono anche riusciti
ad ottenere l’aumento (+40%) dei finanziamenti assegnati ad
Erasmus+, che potenzia e unisce in un unico contenitore tutti i
programmi dell’UE per l’istruzione, la formazione e lo sport. A
quest’ultimo, inoltre, si aggiunge anche l’istituzione di un nuovo
programma della Commissione europea sostenuto dal PE: la Youth
Guarantee, ovvero un sistema di garanzia per i giovani, in forza del
quale ogni Stato membro dovrebbe assicurare a tutte le persone al di
sotto dei 25 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro,
proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo
di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal
sistema d'istruzione formale.
Privacy: Il PE ha rafforzato ulteriormente i livelli di protezione della
privacy dei cittadini dell’UE. Innanzitutto, i parlamentari si sono
impegnati affinché gli utenti possano conoscere esattamente quali
informazioni personali sono raccolte e a quali scopi. Inoltre, sono
state predisposte nuove garanzie qualora un Paese non UE voglia
ottenere (es. attraverso motori di ricerca, ecc.) dati personali di
cittadini e persone giuridiche presenti in Europa. Tali garanzie
prevedono che la società detentrice dei dati, prima di trasferire le
informazioni richieste, dovrebbe ottenere l’autorizzazione da parte
dell’autorità nazionale per la protezione dei dati personali. Oltre a
ciò, gli eurodeputati hanno rinegoziato l’accordo con gli Stati Uniti,
che disciplina l’accesso ai dati personali dei passeggeri del trasporto
aereo. Con tale revisione, il PE ha ottenuto la riduzione del periodo
di conservazione delle informazioni (come nome, cognome, numero
di carta di credito, ecc.) relative ai passeggeri. In questo caso, le
modifiche sono state apportate per rendere più difficile un eventuale
uso improprio di tali informazioni. Infine, i parlamentari hanno
respinto l’ACTA, l’accordo commerciale anticontraffazione per la
protezione internazionale del diritto d’autore, in virtù del fatto che il
suo accoglimento avrebbe messo a rischio la privacy dei cittadini
dell’UE.
Tutela dei consumatori: negli ultimi anni Internet è diventato un
mercato globale, in cui è possibile acquistare beni e servizi, ed i
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numeri sempre crescenti delle transazioni online hanno indotto il PE
ad aggiornare la direttiva dell’UE sui diritti dei consumatori. Le
principali novità sono due: la possibilità di riconsegnare la merce
ordinata dopo un periodo di riflessione e comunque entro due
settimane dalla data di acquisto; l’attribuzione della responsabilità in
capo al venditore, in caso di eventuale danneggiamento del bene
durante il trasporto. Infine, nuove norme sono state dettate per
consentire la risoluzione alternativa delle controversie relative
all’acquisto, online o a distanza, di beni o servizi. Infatti, in caso di
controversia, le norme stabiliscono che gli acquirenti, per evitare
cause lunghe e costose, possono ricorrere ad un arbitrato. Tale
modalità, però, sarà percorribile soltanto a cominciare dal 2015.
Sicurezza alimentare: nel 2010, il PE, per consentire ai consumatori
di compiere scelte sane e consapevoli, ha approvato la modifica della
normativa sugli imballaggi. Con tale aggiornamento ha imposto che
le etichette alimentari indichino le informazioni nutrizionali più
rilevanti: quali energia, grassi, zuccheri, sale e l’eventuale presenza
di allergeni. Inoltre, i parlamentari hanno stabilito che i prodotti a
base di carne mostrino l’etichettatura del Paese d’origine.
Cambiamenti climatici: il PE ha preso in seria considerazione le
questioni relative al surriscaldamento della Terra e in virtù di questa
preoccupazione, oltre a sensibilizzare gli Stati membri e la Comunità
internazionale sulla gravità del problema, ha adottato una serie di
provvedimenti per ridurre l’impatto sul clima. Ne sono un esempio le
misure che prevedono, entro il 2020, il taglio del 20% dell’emissioni
di gas serra, la produzione del 20% in più di energia attraverso fonti
rinnovabili ed il 20% in meno di sprechi energetici.
Questa volta è diverso… è diverso perché il PE che uscirà dalle urne
sarà diverso rispetto al passato. Lo ha sancito il trattato di Lisbona,
che, come si è detto, a partire dal 2009 ha introdotto importanti
novità nella vita dell’UE. Tra queste, c’è il fatto che le prossime
elezioni saranno le prime che vedranno emergere un Parlamento più
forte nelle sue prerogative: in particolare, sarà il PE ad eleggere il
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futuro presidente della Commissione. Per questo le elezioni del 25
maggio saranno le più importanti della storia dell’UE.
Come abbiamo visto, una delle novità più rilevanti del nuovo
europarlamento sta nel fatto che, per la prima volta nella storia
dell’UE, l’esito delle elezioni determinerà chi guiderà la
Commissione europea, ossia l’organo esecutivo dell’UE. Si tratta di
una svolta senza precedenti, che apporta importanti elementi di
democrazia nei processi decisionali europei, in quanto, fino ad oggi,
l’individuazione dei vertici di tale istituzione è sfuggita ad un vero
scrutinio democratico. Infatti, è sempre stato il solo Consiglio
europeo (che rappresenta i capi di Stato e di governo dei Paesi
dell’UE), con la successiva approvazione del PE, a decidere chi
avrebbe presieduto la Commissione europea. Questa volta è diverso,
perché, a differenza del passato, il Consiglio europeo, nella nomina
del candidato alla presidenza della Commissione europea, dovrà
tenere conto dei risultati elettorali. Ovvero la scelta dovrà ricadere
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sul candidato sostenuto dal partito politico europeo che avrà
conseguito il numero più alto di seggi in Parlamento. Su questa
proposta poi si esprimerà il PE e il candidato sarà eletto solo se
otterrà la maggioranza assoluta dei voti in Parlamento (376/751
eurodeputati).
Il nuovo iter previsto per l’elezione del presidente della
Commissione europea fa sì che i cittadini dei 28 Stati membri, per la
prima volta, con il proprio voto, potranno incidere nell’elezione del
presidente della Commissione europea. A tal fine, proprio per
consentire agli elettori di compiere questa scelta, i partiti politici
europei dovranno indicare il nome del candidato alla presidenza della
Commissione che intendono sostenere. I partiti politici europei,
sostanzialmente, sono costituiti da più partiti nazionali che decidono
di concorrere insieme alle elezioni del PE.
Attualmente, i partiti politici europei sono 13, ma soltanto cinque
hanno espresso un proprio candidato:





Il Partito Popolare Europeo (PPE) ha presentato JeanClaude Junker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex
presidente dell’Eurogruppo;
Il Partito del Socialismo Europeo (PES) ha schierato
Martin Schulz, attuale presidente del PE;
L’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa
(ALDE) ha proposto Guy Verhofstadt, ex primo ministro
del Belgio e attuale leader del gruppo dei liberali al PE;
Il Partito Verde Europeo (EGP) ha optato per una coppia di
deputati, il francese José Bové e la tedesca Ska Keller;
Il Partito della Sinistra Europea (EL) ha scelto Alexis
Tsipras, leader del partito greco Syriza.
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Data elezioni: i seggi saranno aperti Domenica 25 maggio dalle 7.00
alle 23.00.
Come si vota: per votare è necessario tracciare un solo segno sul
contrassegno della lista prescelta ed è possibile esprimere fino a tre
preferenze per i candidati appartenenti alla lista scelta.
Rappresentanza: l’elezione avviene con sistema proporzionale ed è
previsto il voto di preferenza. Nel caso in cui l’elettore decida di
esprimere tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso
opposto, pena l’annullamento della terza preferenza.
Soglia di sbarramento: vengono attribuiti seggi solo alle liste che
ottengono sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
Numero di eurodeputati: 73 per l’Italia, di cui 14 per la
circoscrizione Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche e Lazio).
Assegnazione dei seggi: il territorio italiano è diviso in cinque
circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole.
Ciascuna circoscrizione elegge un numero di deputati che è
proporzionale al numero degli abitanti.
Incompatibilità: sono previste diverse cause di incompatibilità. Non
è possibile essere contemporaneamente deputato al PE ed anche:




membro del governo di uno Stato (presidente del Consiglio
dei ministri, ministro, …);
deputato o senatore nel Parlamento nazionale;
presidente di Regione o Provincia, assessore regionale,
sindaco di un Comune con più di 15.000 abitanti;
membro di altre istituzioni dell’UE (Commissione europea,
Corte di giustizia, Banca centrale) o funzionario dell’UE.
Sondaggi sull’esito delle elezioni: non potranno essere diffusi nei 15
giorni che precedono la consultazione elettorale.
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Media: in Italia, durante la campagna elettorale, vige la legge sulla
par condicio, che assicura uno spazio adeguato a tutte le liste che
presentano candidati alle elezioni.
ALCUNI ASPETTI DA RICORDARE QUANDO SI VOTA
Incompatibilità: si tenga conto che il candidato che occupa cariche
incompatibili con il seggio a Strasburgo non potrà diventare
eurodeputato se non rinuncerà agli incarichi che ricopre.
Impegno per l’Europa: visto che “l’abbandono” del seggio prima
della scadenza della legislatura è uno dei problemi degli eurodeputati
italiani, un modo per evitarlo è scegliere i candidati che sono
impegnati da tempo sulle tematiche europee (pro e contro).
Competenza: il PE lavora attraverso procedure legislative diverse da
quelle nazionali e spesso complesse. Per questo, il fatto che il
candidato conosca i meccanismi decisionali europei è indubbiamente
un aspetto qualificante.
Schieramenti politici: nel PE non sono presenti gli stessi partiti che
troviamo in Italia. Inoltre, non vi è una maggioranza ed
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un’opposizione, come si riscontra nei Parlamenti nazionali. A
Strasburgo prevale il confronto tra PE e Consiglio dell’UE. Per
questo, la colorazione politica di un candidato è meno rilevante:
contano più la persona e le sue qualità.
Affiliazione politica europea: i candidati che si presentano in Italia,
ci vengono proposti in liste che non corrispondono né ai gruppi
politici del PE (che assomigliano per funzioni ai gruppi politici del
Parlamento italiano), né ai partiti politici europei. Sarà nell’ambito di
queste formazioni, però, che verranno prese le scelte più importanti
del futuro PE. Per questa ragione è importante capire a quale partito
politico europeo si sente vicino e a quale gruppo politico del PE
aderirà, se eletto, il candidato che pensiamo di votare.
Lingue: attualmente le lingue ufficiali dell’UE sono 24. Conoscerne
alcune costituisce un vantaggio non indifferente.
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Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale
IO CAMBIO – MAIE
1) MORGANTI Claudio
FRATELLI d’ITALIA –
ALLEANZA NAZIONALE
1) MELONI Giorgia
2) VANNONI Davide
FORZA ITALIA
1) TAJANI Antonio
2) SCURRIA Marco
FEDERAZIONE DEI VERDI
– GREEN ITALIA
1) CORRADO Anna Lisa
2) BARTOLOZZI Paolo
3) CASSANO Elisabetta
6) SERGIANPIETRI Francesca
3) MAIETTA Pasquale
7) ANDREANI Antonello
3) ARMENI Fabio
6) BRACCONERI Fabrizio
8) BILIOTTI Francesca
2) GIUSTI Maurizia detta Syusi
Blady
7) CASCIOLI Sonia
9) SANDRIN Maria Cristina
3) ALEMANNI Francesco Maria
8) CORSI Maurizio
10) RICCELLI Maria
4) JOIME Gian Pietro
6) CIAURRO Paola
9) GIAMPIERI Massimo
11) SALERNI Rosaria
4) TOTARO Achille
7) CIOCCHETTI Luciano
10) GUARDABASSI Maria
Grazia
4) BATTILOCCHIO Alessandro
6) DELLA SETA Roberto
8) CUSANI Armando
11) LOMBARDI Assunta
4) BERNASCONI Paola
7) DI BITONTO Caterina
9) DE NICHILO RIZZOLI
Melania detta Melania Rizzoli
10) FERRAGUTI Silvio detto
Silvio
12) SABBIONI Paolo
5) MARCHETTO Simonetta
8) FARRI Averaldo
11) GALLI Giovanni
12) PAVANELLI Ottavio
13) MENCARELLI Camilla
5) BIAVA Francesco
11) MARZANO Flavia
12) GUZZANTI Paolo
13) SILVESTRI Alessandro
14) SGRO Giovanni
5) CACCIOLARI Barbara
12) MILANI Marcello
13) MUSSOLINI Alessandra
14) ZAFFINI Franco
5) BONELLI Angelo
13) SALABE’ Caterina
14) REDLER Adriano
10) GIORGETTI Sandra
9) FERRANTE Francesco
14) VENTURI Lucia
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Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale
1) GIANNINI Stefania
SCELTA EUROPEA CON
GUY VERHOFSTADT
1) SPINELLI Barbara
2) RINALDI Niccolò
L’ALTRA EUROPA CON
TSIPRAS
1) SALVINI Matteo
2) ZANARDO Lorella
LEGA NORD PER
L’INDIPENDEZA DELLA
PADANIA
1) LORENZIN Beatrice
2) VESCOVI Manuel
NUOVO CENTRO DESTRA (NCD)
UNIONE DEI DEMOCRATICI
CRISTIANI E DEMOCRATICI DI
CENTRO (UDC)
2) CASINI Carlo
3) RENZI Cinzia
6) CALOISI Ines
3) AGOSTINI MARIA
NAZZARENA detta Nazzarena
7) CAPRARI Massimo
3) BORGHEZIO Mario
6) CASARINI Luca
8) CONSIGLI Tommaso
3) ANGELILLI Roberta
6) BELLOCCHI Claudia
7) FATTORI Tommaso
9) GUARDUCCI Marcello
4) PIGA Gustavo
6) ROSSI Domenico
7) CIRIGNONI Gianluca
8) FURFARO Marco
10) MARZI Corinna
4) AMATO Fabio
7) TOCCAFONDI Gabriele
8) MONTEMAGNI Elisa
9) GESUALDI FRANCESCO
detto Francuccio
11) MAZZA Francesca
4) ANTONIOZZI Alfredo
8) CARRARESI Marco
9) SCHIAVI Stefano
10) MADDOLI Lucia
12) MONACHESI Enzo
5) BOZZI Giuseppe
9) D’ANGELO Italo
10) PAPINI Luca
11) MANCINI Roberto
13) RAIMONDI Antonio
5) BOLINI Raffaella
10) DOMIZIO Claudio
11) FUSCO Umberto
12) MEDICI Sandro
14) RUSSO Rudi
4) BORGHI Claudio detto
Claudio Borghi Aquilini
11) CERULLI Arturo
12) NISINI Tiziana
13) PIZZUTI Felice detto Felice
Roberto Pizzuti
5) PAOLINI Luca Rodolfo
12) MANDOLINI Giorgia
13) TILIA Luca
14) RISPOLI Rossella
5) PALLONE Alfredo
13) ROSI Maria
14) PAPAEVANGELIU
Kristalia Rachele
14) TIERO Enrico
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Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale
1) MESSINA Ignazio
ITALIA DEI VALORI (IDV)
2) SASSOLI David Maria
1) BONAFE’ Simona
PARTITO DEMOCRATICO
MOVIMENTO 5 STELLE
1) AGEA Laura
2) BRUTTI Paolo
6) BETTINI Goffredo Maria
2) BOTTIGLIERI Fabio
6) BECHINI Gabriele
7) PESARESI Lorena
3) GUALTIERI Roberto
6) DI GENNARO Marco
7) BERGAMASCHI Roberto
8) DOMENICI Leonardo
3) DODDI Salvatore
7) FOSSI Silvia
8) DONINI Ninel
9) GASBARRA Enrico
3) CAMPO Giuseppa
8) GHIRGA Giovanni
9) FEDI Marco
10) DE ANGELIS Francesco
4) DANTI Nicola
9) PALLOTTO Marina Adele
10) FORNEI Giancarlo
11) BORA Manuela
4) FITTANTE Giovanni
10) RIPOLI Cristiano
11) LO MORO Maria
12) MANTUA Valentina
4) CASTALDO Fabio Massimo
11) SAVARI Danilo
12) MATUNGULU Isang
13) BUCCI Claudio
5) COSTA Silvia
12) TAMBURRANO Dario
13) TETTOIA Filippo
14) BONACCORSI Ilaria
5) BARGIGLI OZDEMIR Guia
13) ZAMA Bianca Maria
14) VENTO Antonio
5) DELLA NEGRA Matteo
14) ZIANTONI Mara
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SITI UTILI PER SAPERNE DI PIÙ:
europedirect.comune.terni.it, sito web del Centro Europe Direct di
Terni;
elections2014.eu, sito web ufficiale delle Elezioni europee 2014;
europa.eu, sito web ufficiale dell’UE;
europarl.europa.eu, sito web ufficiale del PE;
votewatch.eu, sito web per monitorare l’attività parlamentare svolta
dagli eurodeputati;
myvote2014.eu, sito web per scoprire qual è il partito politico
europeo che ti rappresenta di più;
sites.unipg.it/progetti/fise, sito web del progetto FISE - Corriere
dell’Umbria, la cui finalità è quella di spiegare l’attualità UE in
modo chiaro e accessibile a tutti.
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