Questa pubblicazione è stata realizzata dal Centro Europe Direct di Terni, a cura del Prof. Fabio Raspadori, Antonio Caterino e Giovanni Cinti. EUROPE DIRECT Via Roma 40 - Terni Tel. 0744.432108 Web: www.europedirect.comune.terni.it Email: [email protected] FB: Europe Direct Terni Twitter: @europedirectTR Copertina e fotografie: © European Union 2012/2013/2014 - European Parliament Maggio 2014 - 20 pagg. - 14,8×21 cm Tra il 22 e il 25 maggio 2014, i cittadini dei 28 Stati membri dell’Unione europea (UE) saranno chiamati al voto per il rinnovo del Parlamento europeo (PE), che rappresenta oltre mezzo miliardo di persone. Più di 400 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per eleggere i 751 deputati che compongono il PE, unico Parlamento transnazionale e multilingue al mondo e la sola istituzione dell’UE eletta direttamente dai cittadini. Il PE tiene le sue sedute plenarie sia Strasburgo sia a Bruxelles ed è supportato da un Segretariato generale. La sua legislatura ha durata quinquennale, pertanto il nuovo PE resterà in carica fino al 2019. Gli europarlamentari non sono organizzati in blocchi nazionali ma in gruppi politici europei, che danno voce alle diverse visioni sul futuro dell’Europa. Attualmente sono sette, ai quali però va aggiunto anche il gruppo dei “Non iscritti”, nel quale confluiscono gli eurodeputati che non si riconoscono nei gruppi politici esistenti (in Italia si tratterebbe del cd. Gruppo misto). 2 Oltre al PE, le principali istituzioni politiche dell’UE sono il Consiglio europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea. Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato e di governo di tutti i Paesi membri e definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali dell’UE. Il Consiglio dell’UE riunisce i ministri di tutti gli Stati membri e insieme al PE è l’organo legislativo dell’UE. Inoltre va ricordato che ogni sei mesi la presidenza del Consiglio dell’UE viene assunta a rotazione da uno dei 28 Paesi dell’UE. Dal 1° luglio 2014 sarà la volta dell’Italia. La Commissione europea è costituita da 28 commissari, uno per ogni Stato membro, ed è l’organo esecutivo dell’UE. Essa rappresenta gli interessi dell’Unione nel suo insieme e detiene il potere d’iniziativa legislativa, ovvero propone progetti di legge, la cui adozione, modifica o respingimento spetta congiuntamente al PE e al Consiglio dell’UE. Inoltre, vigila sull’applicazione della normativa europea da parte dei Paesi membri. Il PE ha tre funzioni principali: Potere legislativo: discutere e approvare le leggi europee, insieme al Consiglio dell’UE. Il suo esercizio già si estendeva a molte aree, ma grazie al trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre 2009, l’attività legislativa del PE ora abbraccia nuovi e importanti settori. Tanto che la maggior parte dei provvedimenti legislativi che provengono dall’Europa è formulata dal tandem PE e Consiglio dell’UE, che, in questo ambito, dispongono ormai degli stessi poteri. Mercato unico, 3 ambiente, tutela dei consumatori, giustizia, trasporti, ricerca, immigrazione, energia: sono soltanto alcune delle aree su cui incide la legislazione europea. Potere di controllo politico: vigilare sull’operato delle altre istituzioni dell’UE, per accertarsi che agiscano democraticamente. Si esprime in una serie di attività di controllo e vigilanza a carico delle altre istituzioni dell’UE, a cominciare dalla Commissione europea e dal Consiglio dell’UE. Gli eurodeputati, infatti, possono presentare interrogazioni orali e scritte, impegnando la Commissione e il Consiglio a rispondere alle questioni poste. Il PE, inoltre, può istituire commissioni d’inchiesta per indagare su temi di interesse pubblico e può verificare come le altre istituzioni hanno speso i fondi stanziati a bilancio. Infine, sono molte le decisioni che passano attraverso l’approvazione del PE, come: la scelta nomina della Commissione europea; l’adesione di nuovi Stati membri nell’UE; la conclusione di importanti accordi internazionali con Paesi terzi. Potere di bilancio: discutere e adottare il bilancio annuale dell’UE, insieme al Consiglio dell’UE. Si esplica nell’approvazione del bilancio annuale dell’UE e nella modifica dei capitoli di spesa. Anche in questo campo i poteri del PE sono aumentati notevolmente con il trattato di Lisbona. Ora co-decide con il Consiglio della UE tutti i tipi di spese, che in alcuni casi hanno importanti ripercussioni all’interno degli Stati membri; come per i cosiddetti fondi strutturali destinati a promuovere lo sviluppo delle regioni europee. A queste tre funzioni, però, se ne aggiunge un’altra di fondamentale rilevanza: in virtù del trattato di Lisbona, al nuovo PE spetterà anche il compito di eleggere il prossimo presidente della Commissione europea. 4 Durante la legislatura 2009-2014, l’attività del PE è stata intensa e incisiva. Lo richiedeva l’urgenza e la complessità delle questioni da affrontare. Prima fra tutte, la grave crisi economica, che ha portato gli eurodeputati ad intraprendere numerose iniziative (es. istituzione della Commissione speciale sulla crisi finanziaria, economica e sociale; inchiesta sull’attività della troika), volte a fronteggiare questa difficile situazione. Le iniziative del PE, pertanto, non si sono fermate soltanto all’ambito economico-finanziario, ma hanno riguardato una pluralità di settori tra cui il lavoro, la competitività, l’occupazione, i diritti dei lavoratori, la privacy, la tutela dei consumatori, la sicurezza alimentare, l’agricoltura, la pesca, l’ambiente, i cambiamenti climatici, l’energia, il commercio e gli affari esteri. Questi, nello specifico, sono alcuni degli interventi messi in atto dal PE: 5 Economia e riforma finanziaria: il PE ha assunto importanti posizioni per sottoporre il sistema finanziario dell’UE ad un migliore controllo e per rendere il suo sistema bancario più trasparente e responsabile. A tal fine, ha adottato alcuni atti legislativi, con i quali ha fissato: le regole per la liquidazione delle banche in difficoltà; le regole per il loro salvataggio; un tetto ai bonus dei banchieri; sistemi di garanzia per i depositi bancari ordinari. Lavoro e competitività: gli eurodeputati per favorire la ripresa economica dell’UE hanno agito su più fronti, a iniziare da quello normativo, proponendo una serie di atti legislativi, volti a semplificare la vita delle imprese. Ne è un esempio il regolamento che ha istituito il brevetto unitario europeo, che oltre a garantire la protezione del brevetto in 25 paesi partecipanti, consente un risparmio dei costi, pari all’85%. Non meno importanti, però, sono altri due atti: con il primo è stato fissato il termine massimo, pari a 30 giorni, entro il quale le imprese devono ottenere il pagamento delle fatture emesse; con il secondo, invece, è stata riformata la gestione degli appalti pubblici. A fianco di queste misure legislative, il PE, in fase di negoziazione del quadro finanziario pluriennale dell’UE per il 2014-2020, ha stanziato importanti risorse finanziare a sostegno del settore produttivo con l’obiettivo di aumentare la competitività dell’UE su scala mondiale e creare nuovi posti di lavoro. Inoltre, il PE, nel perseguimento di questi obiettivi, ha avuto il merito di convincere gli Stati membri ad aumentare i finanziamenti per i due principali programmi attuati in questo ambito: Cosme e Horizon 2020. Il primo, per la competitività delle PMI. Il secondo, per la ricerca e l’innovazione. Infine, nel settore delle telecomunicazioni, la recente approvazione da parte degli eurodeputati dell’abolizione dei costi di roaming, a partire dal 2015, è un altro chiaro segnale della volontà del PE di promuovere la competitività, già a cominciare dall’abbassamento dei costi. Occupazione: il PE, per ridurre la disoccupazione e limitarne gli effetti, si è battuto, in sede di bilancio, per continuare a sostenere, e in alcuni casi incrementare, la spesa di importanti programmi finanziati dall’UE. Gli eurodeputati, infatti, hanno impedito il taglio di una serie di programmi sociali, come quello per l’erogazione degli aiuti in favore dei lavoratori in esubero; quello per il sostegno 6 europeo agli indigenti; quello per l’occupazione e l’inclusione (Progress); quello per la microfinanza; quello per i servizi europei per l’occupazione (Eures). I parlamentari, però, sono anche riusciti ad ottenere l’aumento (+40%) dei finanziamenti assegnati ad Erasmus+, che potenzia e unisce in un unico contenitore tutti i programmi dell’UE per l’istruzione, la formazione e lo sport. A quest’ultimo, inoltre, si aggiunge anche l’istituzione di un nuovo programma della Commissione europea sostenuto dal PE: la Youth Guarantee, ovvero un sistema di garanzia per i giovani, in forza del quale ogni Stato membro dovrebbe assicurare a tutte le persone al di sotto dei 25 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale. Privacy: Il PE ha rafforzato ulteriormente i livelli di protezione della privacy dei cittadini dell’UE. Innanzitutto, i parlamentari si sono impegnati affinché gli utenti possano conoscere esattamente quali informazioni personali sono raccolte e a quali scopi. Inoltre, sono state predisposte nuove garanzie qualora un Paese non UE voglia ottenere (es. attraverso motori di ricerca, ecc.) dati personali di cittadini e persone giuridiche presenti in Europa. Tali garanzie prevedono che la società detentrice dei dati, prima di trasferire le informazioni richieste, dovrebbe ottenere l’autorizzazione da parte dell’autorità nazionale per la protezione dei dati personali. Oltre a ciò, gli eurodeputati hanno rinegoziato l’accordo con gli Stati Uniti, che disciplina l’accesso ai dati personali dei passeggeri del trasporto aereo. Con tale revisione, il PE ha ottenuto la riduzione del periodo di conservazione delle informazioni (come nome, cognome, numero di carta di credito, ecc.) relative ai passeggeri. In questo caso, le modifiche sono state apportate per rendere più difficile un eventuale uso improprio di tali informazioni. Infine, i parlamentari hanno respinto l’ACTA, l’accordo commerciale anticontraffazione per la protezione internazionale del diritto d’autore, in virtù del fatto che il suo accoglimento avrebbe messo a rischio la privacy dei cittadini dell’UE. Tutela dei consumatori: negli ultimi anni Internet è diventato un mercato globale, in cui è possibile acquistare beni e servizi, ed i 7 numeri sempre crescenti delle transazioni online hanno indotto il PE ad aggiornare la direttiva dell’UE sui diritti dei consumatori. Le principali novità sono due: la possibilità di riconsegnare la merce ordinata dopo un periodo di riflessione e comunque entro due settimane dalla data di acquisto; l’attribuzione della responsabilità in capo al venditore, in caso di eventuale danneggiamento del bene durante il trasporto. Infine, nuove norme sono state dettate per consentire la risoluzione alternativa delle controversie relative all’acquisto, online o a distanza, di beni o servizi. Infatti, in caso di controversia, le norme stabiliscono che gli acquirenti, per evitare cause lunghe e costose, possono ricorrere ad un arbitrato. Tale modalità, però, sarà percorribile soltanto a cominciare dal 2015. Sicurezza alimentare: nel 2010, il PE, per consentire ai consumatori di compiere scelte sane e consapevoli, ha approvato la modifica della normativa sugli imballaggi. Con tale aggiornamento ha imposto che le etichette alimentari indichino le informazioni nutrizionali più rilevanti: quali energia, grassi, zuccheri, sale e l’eventuale presenza di allergeni. Inoltre, i parlamentari hanno stabilito che i prodotti a base di carne mostrino l’etichettatura del Paese d’origine. Cambiamenti climatici: il PE ha preso in seria considerazione le questioni relative al surriscaldamento della Terra e in virtù di questa preoccupazione, oltre a sensibilizzare gli Stati membri e la Comunità internazionale sulla gravità del problema, ha adottato una serie di provvedimenti per ridurre l’impatto sul clima. Ne sono un esempio le misure che prevedono, entro il 2020, il taglio del 20% dell’emissioni di gas serra, la produzione del 20% in più di energia attraverso fonti rinnovabili ed il 20% in meno di sprechi energetici. Questa volta è diverso… è diverso perché il PE che uscirà dalle urne sarà diverso rispetto al passato. Lo ha sancito il trattato di Lisbona, che, come si è detto, a partire dal 2009 ha introdotto importanti novità nella vita dell’UE. Tra queste, c’è il fatto che le prossime elezioni saranno le prime che vedranno emergere un Parlamento più forte nelle sue prerogative: in particolare, sarà il PE ad eleggere il 8 futuro presidente della Commissione. Per questo le elezioni del 25 maggio saranno le più importanti della storia dell’UE. Come abbiamo visto, una delle novità più rilevanti del nuovo europarlamento sta nel fatto che, per la prima volta nella storia dell’UE, l’esito delle elezioni determinerà chi guiderà la Commissione europea, ossia l’organo esecutivo dell’UE. Si tratta di una svolta senza precedenti, che apporta importanti elementi di democrazia nei processi decisionali europei, in quanto, fino ad oggi, l’individuazione dei vertici di tale istituzione è sfuggita ad un vero scrutinio democratico. Infatti, è sempre stato il solo Consiglio europeo (che rappresenta i capi di Stato e di governo dei Paesi dell’UE), con la successiva approvazione del PE, a decidere chi avrebbe presieduto la Commissione europea. Questa volta è diverso, perché, a differenza del passato, il Consiglio europeo, nella nomina del candidato alla presidenza della Commissione europea, dovrà tenere conto dei risultati elettorali. Ovvero la scelta dovrà ricadere 9 sul candidato sostenuto dal partito politico europeo che avrà conseguito il numero più alto di seggi in Parlamento. Su questa proposta poi si esprimerà il PE e il candidato sarà eletto solo se otterrà la maggioranza assoluta dei voti in Parlamento (376/751 eurodeputati). Il nuovo iter previsto per l’elezione del presidente della Commissione europea fa sì che i cittadini dei 28 Stati membri, per la prima volta, con il proprio voto, potranno incidere nell’elezione del presidente della Commissione europea. A tal fine, proprio per consentire agli elettori di compiere questa scelta, i partiti politici europei dovranno indicare il nome del candidato alla presidenza della Commissione che intendono sostenere. I partiti politici europei, sostanzialmente, sono costituiti da più partiti nazionali che decidono di concorrere insieme alle elezioni del PE. Attualmente, i partiti politici europei sono 13, ma soltanto cinque hanno espresso un proprio candidato: Il Partito Popolare Europeo (PPE) ha presentato JeanClaude Junker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo; Il Partito del Socialismo Europeo (PES) ha schierato Martin Schulz, attuale presidente del PE; L’Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa (ALDE) ha proposto Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei liberali al PE; Il Partito Verde Europeo (EGP) ha optato per una coppia di deputati, il francese José Bové e la tedesca Ska Keller; Il Partito della Sinistra Europea (EL) ha scelto Alexis Tsipras, leader del partito greco Syriza. 10 Data elezioni: i seggi saranno aperti Domenica 25 maggio dalle 7.00 alle 23.00. Come si vota: per votare è necessario tracciare un solo segno sul contrassegno della lista prescelta ed è possibile esprimere fino a tre preferenze per i candidati appartenenti alla lista scelta. Rappresentanza: l’elezione avviene con sistema proporzionale ed è previsto il voto di preferenza. Nel caso in cui l’elettore decida di esprimere tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso opposto, pena l’annullamento della terza preferenza. Soglia di sbarramento: vengono attribuiti seggi solo alle liste che ottengono sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi. Numero di eurodeputati: 73 per l’Italia, di cui 14 per la circoscrizione Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche e Lazio). Assegnazione dei seggi: il territorio italiano è diviso in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole. Ciascuna circoscrizione elegge un numero di deputati che è proporzionale al numero degli abitanti. Incompatibilità: sono previste diverse cause di incompatibilità. Non è possibile essere contemporaneamente deputato al PE ed anche: membro del governo di uno Stato (presidente del Consiglio dei ministri, ministro, …); deputato o senatore nel Parlamento nazionale; presidente di Regione o Provincia, assessore regionale, sindaco di un Comune con più di 15.000 abitanti; membro di altre istituzioni dell’UE (Commissione europea, Corte di giustizia, Banca centrale) o funzionario dell’UE. Sondaggi sull’esito delle elezioni: non potranno essere diffusi nei 15 giorni che precedono la consultazione elettorale. 11 Media: in Italia, durante la campagna elettorale, vige la legge sulla par condicio, che assicura uno spazio adeguato a tutte le liste che presentano candidati alle elezioni. ALCUNI ASPETTI DA RICORDARE QUANDO SI VOTA Incompatibilità: si tenga conto che il candidato che occupa cariche incompatibili con il seggio a Strasburgo non potrà diventare eurodeputato se non rinuncerà agli incarichi che ricopre. Impegno per l’Europa: visto che “l’abbandono” del seggio prima della scadenza della legislatura è uno dei problemi degli eurodeputati italiani, un modo per evitarlo è scegliere i candidati che sono impegnati da tempo sulle tematiche europee (pro e contro). Competenza: il PE lavora attraverso procedure legislative diverse da quelle nazionali e spesso complesse. Per questo, il fatto che il candidato conosca i meccanismi decisionali europei è indubbiamente un aspetto qualificante. Schieramenti politici: nel PE non sono presenti gli stessi partiti che troviamo in Italia. Inoltre, non vi è una maggioranza ed 12 un’opposizione, come si riscontra nei Parlamenti nazionali. A Strasburgo prevale il confronto tra PE e Consiglio dell’UE. Per questo, la colorazione politica di un candidato è meno rilevante: contano più la persona e le sue qualità. Affiliazione politica europea: i candidati che si presentano in Italia, ci vengono proposti in liste che non corrispondono né ai gruppi politici del PE (che assomigliano per funzioni ai gruppi politici del Parlamento italiano), né ai partiti politici europei. Sarà nell’ambito di queste formazioni, però, che verranno prese le scelte più importanti del futuro PE. Per questa ragione è importante capire a quale partito politico europeo si sente vicino e a quale gruppo politico del PE aderirà, se eletto, il candidato che pensiamo di votare. Lingue: attualmente le lingue ufficiali dell’UE sono 24. Conoscerne alcune costituisce un vantaggio non indifferente. 13 Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale IO CAMBIO – MAIE 1) MORGANTI Claudio FRATELLI d’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE 1) MELONI Giorgia 2) VANNONI Davide FORZA ITALIA 1) TAJANI Antonio 2) SCURRIA Marco FEDERAZIONE DEI VERDI – GREEN ITALIA 1) CORRADO Anna Lisa 2) BARTOLOZZI Paolo 3) CASSANO Elisabetta 6) SERGIANPIETRI Francesca 3) MAIETTA Pasquale 7) ANDREANI Antonello 3) ARMENI Fabio 6) BRACCONERI Fabrizio 8) BILIOTTI Francesca 2) GIUSTI Maurizia detta Syusi Blady 7) CASCIOLI Sonia 9) SANDRIN Maria Cristina 3) ALEMANNI Francesco Maria 8) CORSI Maurizio 10) RICCELLI Maria 4) JOIME Gian Pietro 6) CIAURRO Paola 9) GIAMPIERI Massimo 11) SALERNI Rosaria 4) TOTARO Achille 7) CIOCCHETTI Luciano 10) GUARDABASSI Maria Grazia 4) BATTILOCCHIO Alessandro 6) DELLA SETA Roberto 8) CUSANI Armando 11) LOMBARDI Assunta 4) BERNASCONI Paola 7) DI BITONTO Caterina 9) DE NICHILO RIZZOLI Melania detta Melania Rizzoli 10) FERRAGUTI Silvio detto Silvio 12) SABBIONI Paolo 5) MARCHETTO Simonetta 8) FARRI Averaldo 11) GALLI Giovanni 12) PAVANELLI Ottavio 13) MENCARELLI Camilla 5) BIAVA Francesco 11) MARZANO Flavia 12) GUZZANTI Paolo 13) SILVESTRI Alessandro 14) SGRO Giovanni 5) CACCIOLARI Barbara 12) MILANI Marcello 13) MUSSOLINI Alessandra 14) ZAFFINI Franco 5) BONELLI Angelo 13) SALABE’ Caterina 14) REDLER Adriano 10) GIORGETTI Sandra 9) FERRANTE Francesco 14) VENTURI Lucia 14 Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale 1) GIANNINI Stefania SCELTA EUROPEA CON GUY VERHOFSTADT 1) SPINELLI Barbara 2) RINALDI Niccolò L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS 1) SALVINI Matteo 2) ZANARDO Lorella LEGA NORD PER L’INDIPENDEZA DELLA PADANIA 1) LORENZIN Beatrice 2) VESCOVI Manuel NUOVO CENTRO DESTRA (NCD) UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEMOCRATICI DI CENTRO (UDC) 2) CASINI Carlo 3) RENZI Cinzia 6) CALOISI Ines 3) AGOSTINI MARIA NAZZARENA detta Nazzarena 7) CAPRARI Massimo 3) BORGHEZIO Mario 6) CASARINI Luca 8) CONSIGLI Tommaso 3) ANGELILLI Roberta 6) BELLOCCHI Claudia 7) FATTORI Tommaso 9) GUARDUCCI Marcello 4) PIGA Gustavo 6) ROSSI Domenico 7) CIRIGNONI Gianluca 8) FURFARO Marco 10) MARZI Corinna 4) AMATO Fabio 7) TOCCAFONDI Gabriele 8) MONTEMAGNI Elisa 9) GESUALDI FRANCESCO detto Francuccio 11) MAZZA Francesca 4) ANTONIOZZI Alfredo 8) CARRARESI Marco 9) SCHIAVI Stefano 10) MADDOLI Lucia 12) MONACHESI Enzo 5) BOZZI Giuseppe 9) D’ANGELO Italo 10) PAPINI Luca 11) MANCINI Roberto 13) RAIMONDI Antonio 5) BOLINI Raffaella 10) DOMIZIO Claudio 11) FUSCO Umberto 12) MEDICI Sandro 14) RUSSO Rudi 4) BORGHI Claudio detto Claudio Borghi Aquilini 11) CERULLI Arturo 12) NISINI Tiziana 13) PIZZUTI Felice detto Felice Roberto Pizzuti 5) PAOLINI Luca Rodolfo 12) MANDOLINI Giorgia 13) TILIA Luca 14) RISPOLI Rossella 5) PALLONE Alfredo 13) ROSI Maria 14) PAPAEVANGELIU Kristalia Rachele 14) TIERO Enrico 15 Liste dei candidati nella circoscrizione Italia centrale 1) MESSINA Ignazio ITALIA DEI VALORI (IDV) 2) SASSOLI David Maria 1) BONAFE’ Simona PARTITO DEMOCRATICO MOVIMENTO 5 STELLE 1) AGEA Laura 2) BRUTTI Paolo 6) BETTINI Goffredo Maria 2) BOTTIGLIERI Fabio 6) BECHINI Gabriele 7) PESARESI Lorena 3) GUALTIERI Roberto 6) DI GENNARO Marco 7) BERGAMASCHI Roberto 8) DOMENICI Leonardo 3) DODDI Salvatore 7) FOSSI Silvia 8) DONINI Ninel 9) GASBARRA Enrico 3) CAMPO Giuseppa 8) GHIRGA Giovanni 9) FEDI Marco 10) DE ANGELIS Francesco 4) DANTI Nicola 9) PALLOTTO Marina Adele 10) FORNEI Giancarlo 11) BORA Manuela 4) FITTANTE Giovanni 10) RIPOLI Cristiano 11) LO MORO Maria 12) MANTUA Valentina 4) CASTALDO Fabio Massimo 11) SAVARI Danilo 12) MATUNGULU Isang 13) BUCCI Claudio 5) COSTA Silvia 12) TAMBURRANO Dario 13) TETTOIA Filippo 14) BONACCORSI Ilaria 5) BARGIGLI OZDEMIR Guia 13) ZAMA Bianca Maria 14) VENTO Antonio 5) DELLA NEGRA Matteo 14) ZIANTONI Mara 16 SITI UTILI PER SAPERNE DI PIÙ: europedirect.comune.terni.it, sito web del Centro Europe Direct di Terni; elections2014.eu, sito web ufficiale delle Elezioni europee 2014; europa.eu, sito web ufficiale dell’UE; europarl.europa.eu, sito web ufficiale del PE; votewatch.eu, sito web per monitorare l’attività parlamentare svolta dagli eurodeputati; myvote2014.eu, sito web per scoprire qual è il partito politico europeo che ti rappresenta di più; sites.unipg.it/progetti/fise, sito web del progetto FISE - Corriere dell’Umbria, la cui finalità è quella di spiegare l’attualità UE in modo chiaro e accessibile a tutti. 17
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