grazie tecnologia!

www.nitrocolor.it
magazine
Anno I - N. 3 - Ottobre 2014
Grazie
tecnologia!
la tecnologia aiuta a lavorare meglio?
Salute
e sicurezza:
prima
il dovere…
a tu per tu con…
Plazzi Secondo e Savorana Valerio
4
il sommario
Grazie tecnologia .................................................. 4
il collage da «la Repubblica.it».............................. 5
Servizi elettrici
per automazione
e packaging
Servizi elettrici
per piccole/medie
imprese e privati
Iron Tech è un progetto nato nel 2011, pensato per
dare servizio alle Aziende che si occupano di Automazione Industriale, Sistemi Packaging, Aree
Robotiche e di imballaggio.
Iron Tech si inserisce nel settore elettrico, fornendo
ai suoi clienti varie tipologie di servizi, dal cablaggio di Quadri elettrici d’Automazione, al montaggio e alla preparazione delle linea in officina, fino
all’installazione presso Customer Finale.
La nostra realtà si propone utilizzando tre fondamentali valori: Disponibilità, Flessibilità, Qualità
a tu per tu con… Plazzi Secondo e Savorana Valerio .6
Salute e sicurezza: prima il dovere......................... 7
Nitrocolor consiglia................................................ 8
Tutti a tavola ........................................................ 9
7
“Dolce” Guenda.................................................. 10
editoriale ■ di J.C.
DISPONIBILITÀ
nel interfacciarsi in qualunque momento con il
cliente per qualsiasi richiesta, con sopralluoghi, verifiche e confronti
tecnici, senza alcun tipo
di limite temporale o di
distanza
FLESSIBILITÀ
nel prestare servizi di manutenzioni, installazioni o
montaggi, andando incontro alle esigenze di
produzione del Customer
QUALITÀ
attenzione e cura dei dettagli, nel realizzare qualsiasi tipo di commessa
dal quadro elettrico per
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Compatta, all’installazione di Linea completa con
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In un mondo come quello
odierno, sempre più tecnologico e connesso, si è portati
a pensare che tutti utilizzino
tranquillamente internet per
le loro attività quotidiane e le
nuove generazioni sembrano
ormai predisposte a vivere in
un mondo pienamente digitalizzato.
Tuttavia, diverse ricerche
continuano a dimostrare
come gli italiani siano veramente poco tecnologici.
Rispetto agli altri Paesi
dell’UE, infatti, è bassa la
percentuale di cittadini che
si affidano all’utilizzo del
digitale e secondo la ricerca
condotta per redigere la decima edizione dell’Annuario
Scienza Tecnologia e Società 2014 di Observa Science
in Society, curato da Massimiliano Bucchi dell’Univer-
sità di Trento e Barbara Saracino dell’Università di Firenze,
4 italiani su 10 sono fuori dalle
tecnologie digitali.
L’avvento dei social network e
delle piattaforme di condivisione di immagini e informazioni
ci indirizza verso dei canali di
comunicazione differenti e per
certi versi più immediati, ma
buona parte della popolazione
mostra un punto di vista opposto affermando che tale utilizzo della tecnologia, e dei suoi
mezzi, condizioni in maniera
incisiva i rapporti interpersonali costringendoci a vivere
in una società virtuale, dove
spesso si dimenticano i piccoli
piaceri quotidiani, quali prendere un caffè con un amico
chiacchierando della giornata
trascorsa, o passeggiare in un
parco in compagnia di una
persona cara…
Da ciò deriva spontanea
una riflessione: le conseguenze di tale evoluzione
societaria dipendono esclusivamente dai mezzi a nostra disposizione oppure
sono frutto di un utilizzo
non idoneo di tali risorse?
Forse il digitale diventa uno
strumento di sviluppo per
i giovani e i bambini che si
affacciano all’apprendimento, naturalmente se guidati lungo il proprio percorso
evolutivo dalle figure di riferimento, siano esse la famiglia o le istituzioni; certo è
che in termini di potenzialità, l’utilizzo di nuovi metodi
e nuove forme di comunicazione rappresenta un importante patrimonio per coloro
che saranno i futuri attori sul
mercato.
Rivista con uscita trimestrale a cura del Gruppo Nitrocolor.
Coordinamento editoriale: Piergiorgio Savorana
Redazione: Jessica Cangialosi
Progetto grafico e impaginazione: GraficaLo
3 • NitroMagazine
Grazie tecnologia!
la tecnologia aiuta
a lavorare meglio?
Sarebbe impensabile al giorno
d’oggi lavorare facendo a meno
della tecnologia, il lavoro si
evolve e la tecnologia è la leva
che lo spinge verso il futuro, alcune persone si oppongono con
tutte le loro forze e altre ne abusano, ma non esistono tecnologie buone o cattive, di sicuro
esistono cattivi modi di impiegare le tecnologie.
La diffusione di nuovi strumenti tecnici, il conseguente
“
La tecnologia va
accettata con l’obiettivo
di utilizzarla al meglio
con il fine di semplificare
il nostro lavoro.
”
emergere di nuove opportunità
professionali, la continua modificazione quantitativa e qualitativa dell’interazione uomo-tecnologia hanno portato a radicali
cambiamenti nella forma e nella
sostanza dell’esperienza lavorativa. Queste trasformazioni si
possono leggere in senso ottimistico (la liberazione dalla fatica
di lavorare) o pessimistico (la
completa disumanizzazione del
lavoro), molte volte è solamente
una questione di approccio psicologico.
La tecnologia va accettata con
l’obiettivo di utilizzarla al meglio con il fine di semplificare il
nostro lavoro.
Vogliamo concludere il nostro
articolo con una domanda:
provate a immaginare che do-
Notizie
Moderni artigiani al lavoro
tra tradizione e tecnologia
Coniugare i saperi antichi con le nuovissime frontiere tra creatività e ambizioni globali. È la ricetta con cui il lavoro artigiano può partecipare a
risollevare l’economia italiana. E dare opportunità ai giovani. A patto che
si investa seriamente nella formazione professionale. Scenari e prospettive nel libro “Futuro artigiano” di Stefano Micelli, direttore della Venice
International University e docente all’Università Ca’ Foscari
di PIETRO SCARNERA
mattina al vostro risveglio non
esista più alcuna forma di tecnologia… siete sicuri di riuscire
ancora a svolgere il vostro lavoro con la stessa qualità di oggi?
Inutile rincorrere i livelli di produttività della Cina e degli altri paesi arrivati aggressivamente all’industrializzazione, impensabile competere con le grandi multinazionali occidentali: il futuro dell’economia
italiana, e in particolare dei giovani che si affacciano sul mondo del lavoro, sta nell’artigianato. È la
tesi proposta da Stefano Micelli, direttore della Venice International University e docente di Economia
e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari, in “Futuro artigiano” (Marsilio, 18 euro). La figura
che ha in mente Micelli è in grado di coniugare lavoro artigiano, alta tecnologia e globalizzazione. La
ricetta, in teoria, è semplice: con l’affacciarsi sullo scenario internazionale di paesi “emergenti” come
Cina, India e Brasile, il “made in Italy” ha la possibilità di trovare nuovi mercati e nuovi clienti solo
attraverso competenze artigianali.
Il nuovo artigiano. Attenzione, però, perché non si tratta di un ritorno all’antico. “L’Italia non ha bisogno di rimpiangere i mestieri di una volta”, afferma Micelli. Del resto, sono soprattutto i giovani a
non crederci. “Lo dimostrano i tanti report di Confartigianato: i nostri ventenni non sono attratti dalle
professioni artigiane perché le percepiscono come inadeguate. Pensano al lavoro artigiano come a
un percorso senza prospettive. Niente innovazione, niente internalizzazione”. Ma la figura di “nuovo
artigiano” che ha in mente Micelli in realtà è un’altra. Maniscalchi e ciabattini non c’entrano.
Il segreto delle competenze.Il modello sono, per fare un esempio celebre, i designer della Apple, che hanno fatto dei prodotti dell’azienda di Cupertino un “must” anche grazie alla scelta di materiali e confezioni:
Ipad e Iphone sono immediatamente riconoscibili anche per le loro qualità “fisiche”. I nuovi artigiani, in
altre parole, sono capaci di fornire prodotti di alta qualità e con un alto grado di personalizzazione. “Sono
competenze artigianali quelle che consentono ai grandi gruppi della moda e del lusso di produrre confezioni, borse e accessori di straordinaria qualità da vendere sui mercati internazionali”, aggiunge Micelli.
“Sono competenze artigianali quelle dei modellisti che consentono ai protagonisti dell’italian style di tradurre i loro bozzetti in prototipi e prime serie su cui mettere in moto la produzione industriale anche in
paesi lontani. Sono competenze artigianali, infine, quelle dei manutentori e degli attrezzisti di macchine
utensili che garantiscono la competitività della meccatronica italiana nel mondo”.
4 • NitroMagazine
5 • NitroMagazine
a tu per tu con…
Plazzi Secondo e
Savorana Valerio
L’ esperienza e la qualità di due imprenditori artigiani
Chi si prende cura di te e della tua auto?
L’ obiettivo di questa intervista è quello di farvi conoscere le persone che da anni operano all’interno del gruppo Nitrocolor e che con
professionalità e cortesia sono al servizio della clientela.
Oggi intervistiamo
Plazzi Secondo (Zigo)
e Savorana Valerio,
i due fondatori
del Gruppo Nitrocolor.
Buongiorno ragazzi! In questo numero parliamo di tecnologia e innovazione, cosa
pensate della tecnologia applicata al mondo del lavoro?
Zigo: Secondo il mio punto di
vista la tecnologia rappresenta
il futuro.
Valerio: Secondo me la tecnologia applicata al mondo del lavoro, serve ad accorciare i tempi
di lavorazione con il fine di rendere più produttive le aziende.
In quale reparto della vostra
azienda la tecnologia è diventata più utile?
Zigo: Nel reparto di carrozzeria,
dove abbiamo dei riscontri millimetrici che danno la certezza
del lavoro perfetto.
Valerio: La tecnologia è utile in
tutti i reparti, soprattutto nel reparto di carrozzeria e verniciatura dove ha fatto passi da gigante.
Infatti se, senza l’ aiuto della tecnologia, per lavorare un pezzo occorreva più tempo e un maggior
spreco di energia, adesso grazie
all’innovazione il lavoro è diventato molto più semplice e veloce.
Due uomini con la vostra
esperienza che rapporti hanno con la tecnologia?
Zigo: Una persona della mia età
si trova in difficoltà perché non
siamo stati al passo con l’innovazione tecnologica e non siamo
stati all’avanguardia.
Valerio: Io sono una persona di
vecchio stampo, non ho un gran
rapporto con la tecnologia, ma
mi impegno con tutto il cuore
per imparare ad utilizzarla.
Qual è la cosa più tecnologica che utilizzate nella vita di
tutti i giorni?
Zigo: Nel lavoro, un’attrezzatura
computerizzata di diagnosi e misurazione delle vetture, chiamata
Shark che permette di riportare
la scocca della vettura alle misure
originali di casa madre.
Valerio: Utilizzo molto spesso il
computer per lavoro, in particolare un programma di preventivazione che si chiama Wincar con
cui posso formulare preventivi
dettagliati escludendo qualsiasi
tipo di errore o dimenticanza.
Siete d’accordo con chi sostiene che a volte la tecnologia si sostituisca all’uomo
togliendo dei posti di lavoro?
Zigo: Secondo me a volte sì, perché se anni fa per eseguire un
lavoro ci voleva l’impiego di 100
persone al giorno d’oggi ne bastano la metà. Anche se bisogna
ammettere che la tecnologia aiuta
e semplifica il sistema e il lavoro.
Sono dell’idea che non bisogna
abusare dell’utilizzo della tecnologia, e questo si vede soprattutto
nella vita di tutti i giorni, quando ad esempio al ristorante vedo
delle giovani coppie sedute al
tavolo che passano più tempo a
parlare al telefono piuttosto che
comunicare tra di loro. Da questo punto di vista la tecnologia, o
meglio l’abuso che se ne fa, modifica i rapporti umani.
Valerio: Non sono molto convinto che la tecnologia tolga dei posti di lavoro perché se da un lato
toglie del lavoro manuale, garantisce lavoro alle persone che
la sviluppano e che la utilizzano.
Vi ringrazio per questa utile
intervista, invitando tutto il
personale del Gruppo Nitrocolor a prendervi come esempio di serietà e professionalità.
6 • NitroMagazine
Salute e sicurezza:
prima il dovere…
Innovazione e tecnologia al servizio delle aziende
In Italia i temi della salute e
della sicurezza sul lavoro sono
regolamentati dal Decreto Legislativo 81 del 9 Aprile del 2008.
La Normativa sulla sicurezza
del lavoro ha rappresentato nella storia una grande conquista
societaria e ha permesso di definire nel tempo un sistema di
prevenzione sul lavoro che si
è affinato con l’evolversi delle
mansioni e il moltiplicarsi delle
attività lavorative.
Tali tematiche hanno sempre
rivestito un ruolo di fondamentale importanza, e nel corso degli anni gli Istituti di vigilanza e
controllo hanno potuto monitorare l’andamento del numero di
infortuni registrati nel nostro Paese offrendo uno scenario molto
complesso, ultimamente in controtendenza con gli anni passati,
basti pensare alle statistiche che
mostrano una flessione del 7/8%,
in Italia, nel corso del 2013.
La continua e sempre aggiornata comunicazione al personale
dipendente, al quale deve essere garantito di poter operare
in condizioni di sicurezza e il
quale deve obbligatoriamente
essere dotato dei dispositivi di
protezione individuale disposti
dalla normativa vigente, è il
primo passo per la creazione di
un sistema di prevenzione efficace.
Sono sempre più numerose le
aziende che decidono di investire in formazione e misure
di prevenzione, supportate in
questo dall’ innovazione tecnologica che diventa un vantaggio
strategico, finanziario e operativo, che riguarda quindi sia il
settore produttivo che la gestione amministrativa, consentendo un’ottimizzazione dei tempi
di lavorazione e del controllo
dei dati aziendali.
Lo sviluppo della tecnologia
informatica ha portato a una
gestione più semplice delle informazioni aziendali. In particolare si fa riferimento a tutti
quegli strumenti al servizio
delle aziende, come ad esempio
il Sistri ( Sistema di controllo
tracciabilità rifiuti), nato nel
2009 su iniziativa del Ministero
dell’Ambiente, che attraverso
un sistema informatico innovativo garantisce una semplificazione delle procedure di
gestione dei rifiuti speciali prodotti dalle aziende e quindi una
maggiore trasparenza.
L’innovazione tecnologica prevede un percorso impegnativo
e un investimento in termini di
mezzi e risorse che ha come risultato quello di garantire una
posizione di vantaggio all’azienda, la quale potrà godere di
una maggiore competitività rispetto ai propri concorrenti sul
mercato.
7 • NitroMagazine
Nitrocolorconsiglia…
film
libri
Moulin Rouge
Recensione a cura di Matteo Castelli
(tratta dal sito cinemamovie.it).
Vincitore di 2 Oscar: Scenografie meravigliose, coreografie dei balli mirabolanti, fotografia molto accurata che si
slancia rapidamente dal grigiore della
Parigi notturna agli eccessi di colore
del Moulin Rouge, colonna sonora stupenda cheracchiude i più grandi successi degli ultimi cinquant’anni, il tutto
all’interno di un film che si mantiene
sempre al limite tra l’onirico, il reale e
il surreale.
Si può fare
Recensione (dal sito
comingsoon.it)
Si può fare emerge
come un film che racconta una bella favola,
capace di far ridere ma
di toccare nei sentimenti; che racconta
un’utopia possibile e
disperatamente ottimista, di quell’ottimismo
forse cieco ma necessario come il pane al
giorno d’oggi.
FAENZA
CORSO SAFFI 2/E
FORLI’
P.ZZA CAVOUR 26
8 • NitroMagazine
Tutti a tavola…
ristoranti e pizzerie
 Forlì: Osteria l’amorosa,
via Ravegnana 319 Forlì.
Business
Revolution
di Alfio Bardolla
La stragrande maggioranza delle piccole imprese
sono “one man company”,
rette da leader bravi e capaci, ma afflitti dalla malattia del “tuttofare”: lavorano
venti ore al giorno, sono accentratori e, quindi,
insostituibili. Si tratta spesso, però, di “aziende a orologeria”, che possono scoppiare da un
momento all’altro. L’obiettivo è invece quello di
costruire aziende che funzionino (e bene) a prescindere da chi le ha create. Agile, chiaro, ricco di
esempi e situazioni concrete che derivano dall’esperienza di formatori e imprenditori degli autori, questo libro cambierà radicalmente il modo di
fare business nelle piccole e medie imprese
Fuga dal Natale
di John Grisham dal sito
lafeltrinelli.it
John Grisham contro il consumismo. La più originale
parabola sul Natale di tutti i
tempi. Luther e Nora Krank
sono un’affiatata coppia di
mezza età, abituata a vivere
secondo le tradizioni. Quando però la loro unica figlia
decide di partire come volontaria per il Sudamerica,
i due decidono concordemente di rinunciare per una
volta ai costosi e inutili festeggiamenti di Natale
e di andare finalmente a farsi una bella crociera
ai Caraibi. Ma le cose non sono affatto semplici
come sembrano, il Natale infatti è un tiranno crudele e i poveri Krank, presi di mira da tutta una
comunità che non accetta deroghe alla norma,
dovranno rivedere i loro piani. Un romanzo grottesco e divertente che non rinuncia a far riflettere
sui vizi della società moderna.
Al n. 25 in classifica su 189 Ristoranti a Forli
Certificato di Eccellenza 2014
Tutto buono e cucinato con semplicità. Una vera
trattoria romagnola con servizio rapido e cortese,
nonostante i tavoli fossero tutti pieni... di giovedì
sera!!! Complimenti alla gestione e al personale.
Ci torneremo e lo consiglio!
Tratta da tripadvisor.
 faenza: marianaza,
via Torricelli 21 Faenza.
Al n.16 in classifica su 107 Ristoranti
a Faenza
 imola: la lanterna (i nanetti),
via Mazzini Imola.
Da sempre la pizza a Imola è quella dei ‘Nanetti’:
buona, di dimensioni giuste ed economica. I vecchi
gestori erano un’istituzione ma i nuovi non li fanno
rimpiangere.
Locale storico nel centro di Faenza. Le
aspettative non sono state deluse: ambiente accogliente e informale, personale
cortese e soprattutto piatti tipici di ottima qualità. Antipasti abbondanti, primi
rigorosamente fatti in casa, carne sulla
brace e ricchissima carta dei vini (ma anche il vino della casa è ottimo). Ci tornerò
sicuramente!
9 • NitroMagazine
“Dolce” Guenda
r e v i s i o n i
Ben ritrovati cari lettori!
È sempre con grande piacere che mi ritrovo a scrivere per voi, soprattutto
perché ricevo molti riscontri positivi… Sì perché, oltre ai complimenti di
clienti e lettori, mi è capitato di trovare in qualche bar una copia del
NitroMagazine senza l’ultima paginetta di questa rubrica, e questo significa che qualcuno di Voi l’ha ritagliata sicuramente per provare a casa le
ricette che vi propongo. Che dire, continuate pure a farlo ritagliando le
ricette e perché no, magari fatemi sapere se vi sono piaciute. Tanto io sono sempre alla Nitrocolor Forlì,
e i contatti sicuramente li avete!
Ma veniamo a noi.. In questo numero vorrei lasciarvi la ricetta del mio dolce preferito. Il dolce più semplice del mondo, che si può gustare in qualsiasi momento della giornata e che tutti voi sicuramente mangerete spesso: La Crostata! Chi ama cucinare sicuramente avrà già una ricetta collaudata per sfornare
un’ottima crostata, lo so.. Ma io voglio lasciarvi la mia versione, una crostata un po’ più morbida e leggera rispetto alle crostate normali, da gustare senza tanti sensi di colpa per la linea, ma molto gustosa e
semplice da mangiare anche per i bimbi più piccoli, o per le persone anziane che magari potrebbero avere
qualche problema nello sgranocchiare cibi più croccanti. Provatela e… Buon Appetito!
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– 1 Uovo
– 75 Gr di Burro
– 75 Gr di Yogurt bianco
– 300 Gr di Farina
– 8 Gr di lievito ( ½ bustina)
– 300 gr di marmellata a vostro piacimento
SORA
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SIAMO QUI
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Preparazione
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Sbattete l’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e un pochino spumoso,
aggiungete il burro ammorbidito a temperatura ambiente e lo yogurt (potete anche scegliere uno
yogurt cremoso alla frutta se vorrete dare alla frolla un aroma più gustoso). Incorporate la farina
miscelata con la mezza bustina di lievito e un pizzico di sale. Impastate il composto fino ad ottenere
una palla liscia ed omogenea e lasciatela riposare in frigorifero per una mezz’ora circa.
Una volta trascorso il tempo di riposo della frolla ricoprite la vostra tortiera di carta da forno, oppure
ungetela con un po’ di burro e spolveratela di farina, e adagiate qui sopra due terzi del composto di
pasta frolla precedentemente steso. Farcite con marmellata la vostra crostata e decoratela con la
frolla avanzata. Infornate a 180° per circa 25-30 minuti.
Adorando le crostate personalmente questo procedimento lo ripeto davvero spesso durante l’inverno, e ho provato a farcire e decorare questo dolce in tanti modi, utilizzando oltre alle varie marmellate anche Nutella, crema pasticcera o al cioccolato. Sbizzarritevi anche voi perché ne vale la pena!
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Telefono 0546 622713
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