Accedi ai servizi riservati

Manuale di teoria
per la preparazione ai test di accesso in
Scienze
della formazione
s Scienze della formazione primaria s Scienze dell’educazione
s Scienze dell’infanzia s Educatore sociale s Formatore aziendale
«
Libro misto scaricabile con estensioni on-line
Accedi ai servizi riservati
Il codice personale contenuto nel riquadro dà diritto a servizi esclusivi riservati
ai nostri clienti. Registrandoti al sito, dalla tua area riservata potrai accedere a:
s)Nfinite esercitazioni
per tablet e pc, un libro che non
pesa da leggere, sottolineare, annotare
Scegli se esercitarti su singole
materie o simulare una prova
d’esame con le stesse regole
della prova reale in termini di
composizione, struttura, tempo
a disposizione, criteri di attribuzione del punteggio
«
«
«
s Versione e-book del testo
sUlteriori materiali di
interesse
Contenuti extra, test attitudinali, prospettive e sbocchi occupazionali ed altro ancora
codice personale
«
Grattare delicatamente la superficie per visualizzare il tuo codice personale.
Le istruzioni per la registrazione sono riportate nella pagina seguente
Il volume NON può essere venduto né restituito se il codice personale risulta visibile
L’accesso ai servizi riservati, compreso l’ebook, ha la durata di un anno dall’attivazione del codice
Istruzioni per l’accesso all’area riservata sul sito www.edises.it
Per accedere ai servizi collegati a questo volume occorre essere registrati al nostro sito ed effettuare i passaggi di seguito descritti
Se sei già registrato al sito
Collegati a www.edises.it
Clicca su “Accedi al materiale didattico”
Inserisci user e password
Inserisci le ultime 4 cifre del volume in tuo possesso riportate in basso a destra sul retro di copertina
Inserisci il codice personale che trovi sul frontespizio del volume
Verrai automaticamente reindirizzato alla tua area personale
Se non sei registrato al sito
Collegati a www.edises.it
Clicca su “Accedi al materiale didattico”
Seleziona “Se non sei ancora registrato Clicca qui”
Completa il form in ogni sua parte e al termine attendi l’email di conferma per perfezionare la
registrazione
Dopo aver cliccato sul link presente nell’email di conferma, verrai reindirizzato al sito Edises
A questo punto potrai seguire la procedura sopra descritta per gli utenti registrati al sito
Manuale di teoria
per la preparazione ai test di accesso in
Scienze
della formazione
s Scienze della formazione primaria s Scienze dell’educazione
s Scienze dell’infanzia s Educatore sociale s Formatore aziendale
EdiTEST TEORIA Scienze della Formazione – VI Edizione
Copyright © 2013, 2012, 2011, 2010, 2008, 2006, EdiSES S.r.l.
9 8
2017
7 6
2016
5 4
2015
3 2
2014
1 0
2013
Le cifre sulla destra indicano il numero e l’anno dell’ultima
ristampa effettuata
STOP
A norma di legge, le pagine di questo volume non possono essere fotocopiate o ciclostilate o comunque riprodotte con alcun mezzo meccanico. La
casa editrice sarebbe particolarmente
spiacente di dover promuovere, a sua
tutela, azioni legali verso coloro che
arbitrariamente non si adeguano a tale norma.
L’Editore
Testi a cura di:
– Piero Bartolucci, docente di informatica e sistemi informativi
– Fabio Biancalani, psicologo del lavoro e delle organizzazioni, responsabile italiano
di Psytech International Ltd
– Domenico Bruni, docente di lettere e filosofia
– Tiziana Ceroni, collaboratore esterno della cattedra di didattica generale presso il Corso di Laurea
di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi “Roma Tre”
– Giuseppe Del Vecchio, docente di matematica e fisica
– Cesare Fregola, professore di pedagogia generale presso il Corso di Laurea specialistica
per infermieri professionali e ostetricia. Università degli Studi “La Sapienza”,
Roma. Professore di matematica e psicopedagogia per il master in didattica
della matematica presso il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria,
Università degli Studi “Roma Tre”. Analista transazionale nei campi educativi
– Annalise Iglio, insegnante, collaboratore esterno della cattedra di didattica generale presso il Corso
di Laurea di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi “Roma Tre”
– Antonella Innamorati, collaboratore esterno della cattedra di didattica generale presso il Corso
di Laurea di Scienze della Formazione Primaria, Università degli Studi
“Roma Tre”
– Micaela Mander, laureata in storia dell’arte, dottore di ricerca
– Palmira Masillo, docente di biologia, chimica e scienze della terra
– Daniela Olmetti Peja, professore associato di didattica generale, Università degli Studi “Roma Tre”
– Antonio Sannino, avvocato e docente di economia e diritto
Grafica di copertina a cura di
Redazione: EdiSES S.r.l.
Progetto grafico e composizione: EdiSES S.r.l.
Fotoincisione: PrintSprint – Napoli
Stampato presso la Litografia di Enzo Celebrano – Pozzuoli (Na)
per conto della EdiSES S.r.l. – Via Nuova San Rocco, 62/A – P.co Soleado – Napoli
http://www.edises.it
ISBN
e-mail: [email protected]
978 88 6584 311 6
Indice generale
Prefazione
Caratteristiche dell’esame di ammissione
1
2
3
L’ammissione universitaria
L’offerta formativa
I test a risposta multipla
Allegato – Programmi relativi alla prova di ammissione alla laurea magistrale a ciclo unico
Allegato – per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
Logica
1
2
3
4
I test di logica verbale
I test di ragionamento verbale
I test di ragionamento numerico
I test di ragionamento astratto ed attitudine visuo-spaziale
Cultura generale
1
2
3
4
vii
ix
x
x
xvi
xxiv
1
3
59
81
113
137
Geografia
Educazione civica
Economia
Informatica
139
163
175
187
Cultura storico-letteraria
199
1
2
3
4
Letteratura
Storia
Storia dell’arte
Filosofia
203
255
319
343
vi
Indice generale
Cultura pedagogica e didattica
1
2
3
Teorie pedagogiche e problemi educativi
Teorie dell’apprendimento
Quadro normativo dell’autonomia didattica
Cultura scientifico-matematica
1
2
3
4
5
Matematica
Fisica
Chimica
Biologia
Scienze della Terra
381
383
411
439
457
463
511
553
577
627
Prefazione
Rivolto a tutti coloro che desiderano sostenere l’esame di ammissione in Scienze della formazione
primaria e ai corsi di laurea di ambito formativo ed educativo afferenti alla classe L-19, questo
volume costituisce un utile strumento di studio ed esercitazione.
Il volume contiene tutte le conoscenze teoriche necessarie per rispondere correttamente ai quesiti ed una serie di informazioni utili per chi si accinge ad affrontare una prova di ammissione.
La prima parte del volume è infatti dedicata alla prova d’esame e contiene informazioni dettagliate sulle caratteristiche dell’esame di ammissione, comprese struttura del test e modalità di
svolgimento della prova, nonché una serie di consigli utili sulla gestione del tempo, le tecniche per
eliminare i distrattori ed azzardare una risposta anche in assenza di certezza.
Sono inoltre riportate una serie di informazioni utili alla scelta della sede presso cui effettuare la
prova di ammissione:
– offerta formativa per sede
– presenza del numero chiuso
– utenza sostenibile
Il volume ha un’organizzazione disciplinare e contiene una sezione per ciascuna materia che
costituisce il programma d’esame:
– Ragionamento logico
– Cultura generale
– Cultura storico-letteraria
– Cultura pedagogico-didattica
– Cultura scientifico-matematica
Ciascuna materia viene trattata in modo approfondito sulla base dell’analisi delle prove svolte
negli anni passati. La trattazione disciplinare è suddivisa in capitoli e al termine di ciascun capitolo,
una serie di quiz a risposta multipla aiuta a verificare l’acquisizione dei concetti trattati.
Il codice personale, contenuto nella prima pagina del volume, consente di accedere ad una serie
di servizi riservati ai clienti, tra cui:
– Versione elettronica del testo (e-book scaricabile su tablet e pc)
– Software di simulazione (infinite esercitazioni per materia e simulazioni d’esame gratuite)
– Materiali di approfondimento.
Oltre al presente volume l’offerta della collana EdiTEST per la preparazione all’esame di ammissione ai corsi di laurea in Scienze della formazione comprende:
viii
Prefazione
➢ Il volume Esercizi per Scienze della formazione in versione mista scaricabile: una vasta
gamma di quiz a risposta multipla selezionati dalle prove d’esame degli anni passati con soluzione e commento esplicativo. I quiz sono divisi per materia e per argomento al fine di consentire
un ripasso sistematico man mano che procede lo studio teorico. Nella sezione finale sono riportate tre simulazioni d’esame. Il volume cartaceo consente di scaricare gratuitamente la versione
e-book e accedere ai servizi riservati (test per materia, simulazioni d’esame, aggiornamenti e
contenuti extra).
➢ Il volume Logica e Cultura generale (Libro misto scaricabile): le nozioni teoriche essenziali
sui principali argomenti di cultura generale (grammatica, letteratura, storia, geografia, storia
dell’arte, filosofia, religione, musica, educazione civica, economia) e le più ricorrenti tipologie
di quiz di logica (ragionamento verbale, logica numerica, logica astratta), oltre ad una vastissima
raccolta di quiz a risposta multipla. Le due materie sono disponibili anche in volumi separati.
➢ Il volume Logica verbale: regole e modelli teorici applicabili per la soluzione di tutti i quesiti di
logica verbale (sillogismi, proporzioni, equivalenze, etc.) e una vasta raccolta di quiz risolti e
commentati.
➢ Il volume Logica numerica: le nozioni teoriche necessarie per risolvere le tipologie più ricorrenti di quiz di logica numerica (probabilità, proporzioni, percentuali, serie numeriche, matrici…) ed una vasta gamma di esercizi risolti e commentati.
➢ Il volume 5000 quiz di Scienze della formazione (Libro misto scaricabile): una vastissima
raccolta di quiz a risposta multipla divisi per materia e per argomento e 10 simulazioni d’esame.
➢ I volumi della collana Memorix: offrono le nozioni di base delle singole discipline d’esame in
modo chiaro, sintetico e facilmente memorizzabile.
L’elenco completo delle nostre pubblicazioni in catalogo è disponibile sul sito www.editest.it
nella collana “Ammissioni universitarie”.
Potete segnalarci i vostri suggerimenti o sottoporci le vostre osservazioni all’indirizzo
[email protected].
Caratteristiche dell’esame
di ammissione
1
L’ammissione universitaria
x
2
L’offerta formativa
x
2.1
2.2
Laurea in Scienze della formazione primaria
Lauree in Scienze dell’educazione e della formazione
xi
xiii
3
I test a risposta multipla
xvi
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
Caratteristiche della prova di ammissione
Modalità di svolgimento della prova
Gestione del tempo
Consigli generali
Tecniche per eliminare i distrattori e identificare la risposta corretta
xvi
xvii
xix
xx
xx
Allegato – Programmi relativi alla prova di ammissione alla laurea magistrale a ciclo unico
Allegato – per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
xxiv
x
1
Caratteristiche dell’esame di ammissione
L’ammissione universitaria
Per la gran parte dei ragazzi che al termine della scuola media superiore desideri iscriversi ad un
corso universitario, gli esami di ammissione e di orientamento sono diventati una realtà con cui
occorre confrontarsi.
Oltre ai corsi di laurea programmati a livello nazionale (Medicina e Chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Architettura ed Ingegneria Edile, Professioni sanitarie e
Scienze della formazione primaria), un numero crescente di Università sta istituendo esami di ammissione o di orientamento per regolare le immatricolazioni ed evitare che l’elevato numero di
iscritti possa compromettere la qualità dell’insegnamento o che un eccessivo numero di laureati non
riesca ad essere assorbito dal mondo del lavoro. Questa tendenza è stata rafforzata dall’approvazione del Regolamento ministeriale 12/01 che ha istituito i cosiddetti “requisiti minimi”, ancorando la
capacità di immatricolazioni delle Università al rispetto di una serie di parametri relativi alla adeguatezza delle strutture e del corpo docente. Con tale normativa il Ministero ha di fatto obbligato
tutte le Università con strutture o docenti insufficienti rispetto al numero di iscritti a sdoppiare il
corso o istituire il numero programmato, pena l’esclusione dai finanziamenti erogati dallo Stato.
Per quanto riguarda i corsi di laurea ad accesso libero, che non prevedono cioè alcun esame di
ammissione, va comunque rilevato che il Decreto sull’autonomia didattica degli atenei (D.M. n. 509
del 1999) ha stabilito che i regolamenti didattici dei singoli atenei “richiedono il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale”, definendo le conoscenze richieste per l’accesso
e, ove necessario, le modalità di verifica. Ciò ha aperto la strada alle prove di orientamento, che
hanno lo scopo di valutare la preparazione iniziale degli studenti. Questo tipo di prova non è in genere vincolante, ha il solo scopo di indirizzare ma non selezionare gli studenti. Viene generalmente
indicato un punteggio minimo che corrisponde alla sufficienza; a chi ottiene un punteggio inferiore
a tale soglia, non viene preclusa l’iscrizione, vengono tuttavia indicati specifici obblighi formativi
da soddisfare nel primo anno di corso1.
Oltre ad assicurare un’adeguata preparazione iniziale, gli esami di orientamento hanno anche lo
scopo di indirizzare gli studenti verso corsi di studio più adatti alle proprie inclinazioni o capacità;
in caso di risultato insufficiente, infatti, l’iscrizione non è preclusa ma “sconsigliata”.
Indipendentemente dal corso di laurea che avete scelto e dal tipo di selezione che vi aspetterà,
è dunque necessario che impariate a confrontarvi con questi strumenti di selezione e che iniziate a
prepararvi come meglio potete ad una prova che con tutta probabilità condizionerà il vostro futuro.
2
L’offerta formativa
Questo volume è indirizzato a tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso universitario in
materia di formazione ed educazione e che intendono prepararsi al meglio per le prove di ammissione o di orientamento predisposte dalle facoltà. Per tutti voi la scelta più difficile, quella cioè di cosa
1
La determinazione dei debiti formativi è basata sul punteggio ottenuto dal candidato in una o più sezioni della prova di
ammissione. Esistono marcate differenze tra gli atenei in relazione sia alle sezioni significative, sia ai punteggi ritenuti sufficienti. Differenze rilevanti riguardano anche il trattamento degli studenti che entro il primo anno dall’immatricolazione non
abbiano colmato le loro carenze formative: si va dal collocamento in una posizione di fuoricorso al divieto di proseguire gli
studi nello stesso corso. Per questo motivo, in materia di debiti formativi, è consigliabile consultare direttamente gli organi
di orientamento istituiti presso i singoli atenei.
L’offerta formativa
xi
studiare, è già stata fatta. Resta tuttavia da prendere un’ultima decisione, non meno importante,
e cioè dove studiare. L’offerta formativa dei singoli atenei è infatti notevolmente cresciuta negli
ultimi anni; le università, al pari delle aziende private, stanno sempre più cercando di differenziare
la propria offerta arricchendola con servizi rivolti agli studenti. Come risultato di ciò, il numero di
studenti fuori sede è in costante crescita, favorito anche dagli aiuti economici forniti dallo Stato,
dalle Regioni, dagli Atenei.
Per questo motivo, ci è sembrato opportuno, in un manuale di questo genere, inserire una serie di
informazioni che possano aiutare gli studenti ad orientarsi nel mare magnum dell’offerta formativa.
Troverete di seguito una panoramica completa dell’offerta formativa di tutti gli atenei italiani comprendente Scienze della Formazione Primaria e tutti i corsi di laurea attivati nell’ambito
di Scienze dell’Educazione e della Formazione, con indicazione, se presenti, dei limiti di accesso
e dell’offerta potenziale. Troverete inoltre una breve panoramica delle competenze che i corsi di
laurea permettono di sviluppare e degli sbocchi occupazionali offerti2.
Si ricordi che, fatta eccezione per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria,
l’accesso ai corsi di laurea cui questo volume è rivolto non è programmato per legge, non si tratta
cioè di corsi di laurea a numero chiuso, tuttavia, nel rispetto del principio dei requisiti minimi,
ciascuna facoltà ha l’obbligo di dichiarare la propria offerta potenziale “sostenibile” in base ai
criteri di adeguatezza delle strutture e del corpo docente. Ciò significa che ciascuna facoltà può
limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e prevedendo lo svolgimento di
una prova di ammissione con finalità selettive. Per questo motivo, nelle tabelle sull’offerta formativa di seguito riportate, è indicata per ciascun corso di laurea la presenza o meno della prova di
ammissione, inoltre, per i corsi che non prevedono il numero programmato, è riportata l’offerta
potenziale sostenibile3.
2.1 Laurea in Scienze della formazione primaria
Il corso di laurea in Scienze della formazione primaria mira alla formazione degli insegnanti di
scuola dell’infanzia e primaria. Come tutta la disciplina legata alla formazione e al reclutamento dei
docenti, anche la formazione degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria è stata recentemente
oggetto di riforma. Il D.M. n. 249 del 2010 ha istituito la classe di laurea magistrale a ciclo unico in
Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) di durata quinquennale (e non più quadriennale) che
consente l’abilitazione in entrambi i rami di insegnamento, scuola dell’infanzia e scuola primaria (e
non più uno solo come avveniva in precedenza). Inoltre, consente di accedere, in qualità di docente,
ai corsi di alfabetizzazione per adulti, per l’acquisizione della licenza elementare. Dal momento
che la citata normativa sulla formazione iniziale dei docenti regola esclusivamente l’abilitazione
all’insegnamento e non il reclutamento del personale docente e che le graduatorie cui si accedeva
in passato dopo l’abilitazione sono state chiuse, l’indizione di nuovi concorsi pubblici nella scuola rappresenta per il futuro l’unico canale di accesso all’insegnamento per gli abilitati. Oltre allo
sbocco dell’insegnamento, la formazione acquisita nell’area pedagogica, metodologico-didattica,
psicologica e socio-antropologica, nonché le attività di tirocinio svolte presso sedi scolastiche, pre-
2
Per ulteriori approfondimenti su struttura dei corsi e sbocchi occupazionali si rimanda alla guida Studiare Scienze dell’Educazione e della Formazione scaricabile gratuitamente dal sito www.editest.it nell’apposita sezione “Orientamento”.
3
I corsi di laurea che non hanno istituito il numero programmato e che avranno un numero di domande di immatricolazione
superiore all’offerta potenziale saranno tenuti a mettersi in regola l’anno successivo.
xii
Caratteristiche dell’esame di ammissione
parano varie tipologie di figure professionali capaci di inserirsi in differenti strutture che riguardano
il mondo dell’infanzia.
L’accesso ai corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria è regolato ai sensi della legge
264/99 secondo il principio del numero programmato. Si tratta dunque di corsi per i quali il numero chiuso è stabilito a livello nazionale; il numero di posti disponibili per l’immatricolazione è
determinato ogni anno con decreto ministeriale.
Riportiamo di seguito l’offerta formativa stabilita dal Ministero per l’anno accademico in corso.
Corso di laurea Scienze della formazione primaria a.a. 2012/2013
UNIVERSITÀ
SEDI DEL CORSO DI LAUREA
REGIONE
POSTI DISPONIBILI*
Piemonte
Torino
350
Valle d’Aosta
Valle d’Aosta
45
Lombardia
Milano Cattolica
300
Milano “Bicocca”
400
Trentino Alto Adige
Bolzano
280
Veneto
Padova
300
Friuli Venezia Giulia
Udine
120
Liguria
Genova
100
Emilia Romagna
Bologna
290
Modena e Reggio Emilia
145
Toscana
Firenze
350
Umbria
Perugia
130
Marche
Macerata
130
Urbino
110
Roma Tre
300
Lazio
Lumsa
175
Abruzzo
L’Aquila
250
Molise
Campobasso
100
Campania
Suor Orsola Benincasa
360
Salerno
230
Bari
90
Basilicata
Potenza
120
Calabria
Cosenza
205
Sicilia
Palermo
287
Sardegna
Cagliari
94
Puglia
TOTALE
5261
* Posti disponibili per gli studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia di cui all’art. 26 L. 189/2002.
Fonte dati: Miur a.a. 2012/2013.
L’offerta formativa
xiii
2.2 Lauree in Scienze dell’educazione e della formazione
Nell’ambito della classe di laurea L-19 sono stati attivati numerosi corsi universitari volti alla formazione di figure competenti in materia di educazione e formazione, in grado di operare nei diversi
contesti della vita sociale ed economica.
I laureati della classe svolgono attività di educatore professionale, educatore di comunità e nei
servizi sociali, animatore socio-educativo, operatore nei servizi culturali e nelle strutture educative;
potranno trovare impiego in qualità di formatore o tutor nelle imprese private e nelle pubbliche
amministrazioni; potranno infine essere assunti nell’ambito delle strutture prescolastiche e scolastiche, nei servizi per l’infanzia ed in tutti quei settori in cui si richieda una specifica competenza
in materia di educazione infantile. A titolo di esempio riportiamo le principali figure professionali
cui è possibile accedere al termine di un corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della
formazione:
– Educatore professionale: ha l’obiettivo di promuovere la formazione e la tutela della persona,
ma anche di ridurre o prevenire le condizioni di disagio. Può trovare impiego in strutture pubbliche o private come centri e strutture socio-educative, servizi sociali, centri di accoglienza, centri
per anziani, sistemi penitenziari, centri di disintossicazione, comunità per soggetti in condizioni
di disagio.
– Educatore sociale: attua specifici progetti educativi e riabilitativi volti al benessere psico-fisico della persona, all’integrazione di soggetti in difficoltà, all’attuazione di percorsi riabilitativi nell’ambito della disabilità, della salute mentale, della tossicodipendenza, della devianza,
dell’integrazione interculturale. Può trovare impiego in strutture pubbliche o private del settore
socio-sanitario, ma può lavorare anche come libero professionista a livello domiciliare.
– Educatore di comunità infantili: svolge attività di sostegno in tutte quelle strutture, pubbliche
o private, che richiedono specifiche competenze in materia di educazione infantile. Svolge, inoltre, funzioni di supporto della famiglia e di coordinamento tra strutture scolastiche ed extrascolastiche. Può trovare impiego presso gli asili nido, i consultori, le scuole dell’infanzia, i parchi
gioco ed in tutti quei contesti in cui vengano erogati servizi per la prima infanzia.
– Formatore aziendale: svolge attività di docente, istruttore o tutor nelle imprese private e nelle
pubbliche amministrazioni, in programmi di educazione continua e permanente e come tutor
nella formazione a distanza.
– Animatore culturale: opera nelle strutture educative, nei servizi culturali, presso società o enti
che si occupano delle attività ludiche del tempo libero. Può trovare impiego in ludoteche, centri
per soggiorni estivi, centri di infanzia, miniclub, biblioteche, ma anche presso enti pubblici che
operino nel settore culturale con finalità didattiche.
– Operatore interculturale: svolge attività di formatore multiculturale, esperto nella implementazione di piani di formazione multiculturale, in favore della comunicazione e dell’integrazione
multietnica. Può trovare impiego presso enti pubblici, società private, organizzazioni con finalità turistiche o di cooperazione internazionale.
Riportiamo di seguito l’offerta formativa completa dei corsi di laurea attivati in tutti gli atenei
italiani nell’ambito della classe L-19 in Scienze dell’educazione e della formazione.
xiv
Caratteristiche dell’esame di ammissione
Classe delle lauree in Scienze dell’Educazione e della Formazione
UNIVERSITÀ
CORSO
NUMERO
PROGRAMMATO
UTENZA
SOSTENIBILE
Bari
Scienze della Comunicazione e
dell’Animazione Socio-Culturale (Taranto)
No
230
Bari
Scienze dell’Educazione
Sì
230
230
Bari
Scienze della Formazione
Sì
Bergamo
Scienze dell’Educazione
No
346
Bologna
Educatore nei Servizi per l’Infanzia
Sì
300
Bologna
Educatore Sociale e Culturale (Bologna,
Rimini)
No
530
Bolzano
Corso di Laurea per Educatore Sociale
(Bressanone)
Sì
38
Cagliari
Scienze dell’Educazione e della Formazione
Sì
230
Calabria
Scienze dell’Educazione (Rende)
Sì
230
Cassino
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
230
Catania
Scienza dell’Educazione e della Formazione
Sì
230
Chieti-Pescara
Filosofia e Scienze dell’Educazione
No
230
Enna
Scienze dell’Educazione
No
230
Ferrara
Scienze Filosofiche e dell’Educazione
No
150
Firenze
Scienze dell’Educazione Sociale
No
142
Firenze
Scienze dell’Infanzia
No
241
Foggia
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
230
Genova
Scienze Pedagogiche e dell’Educazione
Sì
230
L’Aquila
Scienze della Formazione e del Servizio
Sociale
No
150
Macerata
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
197
Messina
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Messina, Noto)
No
460
Milano – Bicocca
Scienze dell’Educazione
Sì
690
Milano “Cattolica del
Sacro Cuore”
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Piacenza, Milano, Brescia)
No
810
Modena e Reggio Emilia
Scienze dell’Educazione (Reggio Emilia)
No
230
Napoli “Suor Orsola
Benincasa”
Scienze dell’Educazione
No
485
Padova
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Rovigo)
No
140
Padova
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
200
Padova
Scienze per la Formazione dell’Infanzia e
della Preadolescenza
No
150
L’offerta formativa
xv
Classe delle lauree in Scienze dell’Educazione e della Formazione
UNIVERSITÀ
Palermo
CORSO
Educazione di Comunità
NUMERO
PROGRAMMATO
UTENZA
SOSTENIBILE
Sì
230
Palermo
Scienze dell’Educazione
Sì
230
Parma
Scienze dell’Educazione e dei Processi
Formativi
No
230
Perugia
Scienze dell’Educazione
No
230
Roma “La Sapienza”
Scienze dell’Educazione e della Formazione
Sì
150
Roma “Tor Vergata”
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
230
Roma Tre
Educatore Professionale di Comunità
No
230
Roma Tre
Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane
No
150
Roma Tre
Scienze dell’Educazione
No
460
Roma Lumsa
Scienze dell’Educazione e della Formazione
No
230
Salento
Scienze della Formazione e Saperi Filosofici
No
150
Salento
Pedagogia dell’Infanzia
Sì
230
Salerno
Scienze dell’Educazione
Sì
460
Salerno
Educatore di ludoteca, laboratori socioeducativi e servizi ricreativi per l’infanzia
Sì
230
Sassari
Filosofia e Scienze dell’Educazione
Sì
150
Siena
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Arezzo)
No
80
Torino
Scienze dell’Educazione (Savigliano)
No
80
Torino
Scienze dell’Educazione
No
516
Trieste
Scienze dell’Educazione (Portogruaro)
No
230
Urbino
Scienze dell’Educazione
No
230
Verona
Scienze della Formazione nelle Organizzazioni
No
100
Verona
Scienze dell’Educazione
No
360
Università Telematica
IUL
Metodi e Tecniche delle interazioni educative
(Firenze)
No
230
Università Telematica
“Leonardo da Vinci”
Formazione alle Professioni Educative
(Torrevecchia Teatina)
No
230
Università Telematica
“Guglielmo Marconi”
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Roma)
No
230
Università Telematica
“Pegaso”
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Napoli)
No
500
Università Telematica
“Niccolò Cusano” –
UNISU
Scienze dell’Educazione e della Formazione
(Roma)
No
230
Fonte dati: Miur a.a. 2012/2013.
xvi
3
Caratteristiche dell’esame di ammissione
I test a risposta multipla
Le prove d’esame a risposta multipla si stanno affermando come valido strumento di valutazione e
stanno trovando ampissimo impiego oltre che a livello universitario (sotto forma di esami di ammissione e orientamento, prove intercorso, ma anche di esami finali o selezioni a master e specializzazioni), anche in ambito lavorativo (selezioni in grandi aziende, esami di abilitazione professionale,
concorsi nelle amministrazioni pubbliche).
Naturalmente, un sistema di selezione così standardizzato presenta limiti evidenti, primo fra tutti
l’incapacità di valutare importanti fattori caratteriali quali capacità di lavorare in team, attitudine
alla leadership, orientamento positivo alla soluzione dei problemi, fattori questi che possono condizionare pesantemente la buona riuscita negli studi, ma anche la vita professionale di una persona.
Nonostante ciò, l’ottimizzazione dei tempi (possibilità di valutare in breve tempo un numero
elevato di candidati) e l’oggettività (capacità di svincolare il risultato dal giudizio “soggettivo”
dell’esaminatore) hanno reso i test a risposta multipla il più diffuso sistema di selezione.
3.1 Caratteristiche della prova di ammissione
L’accesso ai corsi di laurea in Scienze della formazione primaria è disciplinato da una normativa
nazionale e prevede dunque uniformità nella composizione della prova 4. L’esame di ammissione
viene svolto contemporaneamente in tutti gli atenei e prevede una prova costituita da 80 quesiti a
risposta multipla con quattro alternative di cui una sola corretta, così ripartiti 5:
• 40 Competenza linguistica e ragionamento logico
• 20 Cultura letteraria, storico-sociale e geografica
• 20 Cultura matematico-scientifica
Il punteggio viene calcolato in base ai seguenti criteri
• 1 punto per ogni risposta esatta
• 0 punti per ogni risposta sbagliata o non data
La prova ha una durata di due ore e mezzo e per far parte della graduatoria degli ammessi è
necessario conseguire una votazione non inferiore a 55/80. In caso di parità di voti, prevale in
ordine decrescente il punteggio ottenuto nella soluzione dei quesiti relativi ai seguenti argomenti: Competenza linguistica e ragionamento logico; Cultura letteraria, storico-sociale e geografica,
Cultura scientifico-matematica. In caso di ulteriore parità prevale la votazione dell’esame di Stato;
infine, in caso ancora di parità prevale lo studente più giovane.
Diverso è il discorso per l’accesso agli altri corsi di laurea attivati nell’ambito della classe L-19,
per i quali, non essendo presente una normativa nazionale, ciascuna Università stabilisce l’opportunità di istituire o meno un numero programmato. In questi casi anche le modalità di svolgimento
della prova, la struttura, i contenuti e i criteri di valutazione sono stabiliti autonomamente da ciascun
4
5
I quesiti vertono sul programma ministeriale riportato in Allegato.
La data d’esame e la composizione della prova sono contenute nel decreto che il Ministero emana ogni anno generalmente
entro il mese di giugno.
I test a risposta multipla
xvii
Ateneo che deve renderli pubblici mediante un apposito bando; tuttavia, data l’affinità delle discipline, nella maggior parte dei casi le prove di ammissione a tali corsi sono piuttosto simili a quelle
previste per l’accesso ai corsi di laurea in Scienze della formazione primaria6.
Gli esami di ammissione prevedono un numero variabile di quiz a risposta multipla (in genere
tra gli 80 e i 100) con quattro o cinque alternative di cui una sola esatta. Per queste prove viene
generalmente attribuito un punteggio positivo a ciascuna risposta corretta (+1), un punteggio nullo
a ciascuna risposta omessa ed un punteggio negativo per ciascuna risposta errata (–0,20 o –0,25).
Il tempo che viene concesso per terminare la prova non è quasi mai sufficiente per leggere e
rispondere a tutte le domande; al candidato è pertanto richiesto di rispondere correttamente al maggior numero di domande nel minor tempo possibile.
3.2 Modalità di svolgimento della prova
Esistono tecniche in grado di aiutare il candidato a massimizzare la propria prestazione senza cadere
nelle insidie tipiche dei test a risposta multipla; prima di introdurre una serie di consigli utili per chi
si accinge ad affrontare una prova di ammissione è importante ricordare che una buona conoscenza
delle materie d’esame (e quindi uno studio approfondito dei programmi indicati dai bandi di concorso) è un prerequisito indispensabile per superare con successo una prova di ammissione.
] Leggere con attenzione il bando di concorso
Ciascun esame di ammissione è disciplinato da un bando pubblico che indica il giorno e l’ora di
svolgimento della prova, i titoli necessari per accedervi, le materie su cui verterà la prova ed altre
informazioni utili ai candidati.
] Prestare massima attenzione alle istruzioni ed alle modalità
] di svolgimento della prova
La prova di ammissione provoca nei candidati un notevole stress emotivo; mentre la scuola secondaria tende a favorire un rapporto di collaborazione tra gli studenti, per la prima volta vi troverete a
competere con gli altri candidati e dall’esito di tale confronto dipenderà il vostro futuro.
Per minimizzare gli effetti di tale tensione emotiva, può essere utile conoscere in anticipo le
modalità di svolgimento della prova: cosa dovrete aspettarvi in sede d’esame.
•
•
•
•
Prima di iniziare a ciascun candidato verrà fornito:
un foglio di istruzioni
un foglio su cui indicare le proprie generalità anagrafiche7
un plico contenente la prova d’esame
la scheda su cui indicare le risposte
6
L’unica differenza significativa riguarda i quesiti di cultura pedagogica e didattica che sono assenti nella prova di
ammissione in Scienze della formazione primaria e che di solito compaiono invece nelle prove di ammissione ai corsi di
laurea triennali della classe L-19. Inoltre, va sottolineato che non tutti gli Atenei prevedono domande di area matematicoscientifica nelle prove di ammissione ai corsi afferenti alla classe L-19. Pertanto si raccomanda di consultare il bando
di concorso.
7
Talvolta si tratta di moduli prestampati in cui i propri dati sono già presenti, in questo caso è importante verificarne la
correttezza ed in caso di errore segnalarlo ai Commissari d’aula.
xviii
Caratteristiche dell’esame di ammissione
Nonostante le differenze che possono caratterizzare le modalità di svolgimento nei diversi
Atenei, le procedure seguite hanno alcuni elementi in comune:
• identificazione del fascicolo: a ciascun candidato verrà consegnato un plico contenente la prova
d’esame. Tale plico è sigillato e reca sul frontespizio una lettera (o un codice) di identificazione.
È generalmente richiesto al candidato di indicare, sulla scheda delle risposte in suo possesso, il
codice del suo fascicolo.
• Modalità di compilazione del foglio delle risposte: le risposte vanno segnate solo sull’apposito
foglio. Per effettuare calcoli, schizzi, o per qualsiasi altro tipo di minuta si possono utilizzare gli
spazi e i margini della pagina del fascicolo in cui è stampato il quesito.
] Compilare correttamente il foglio delle risposte
È importante ricordare che la correzione delle prove di ammissione viene effettuata mediante lettore
ottico; risulta pertanto necessario seguire scrupolosamente le modalità indicate per la compilazione
del foglio delle risposte, pena vedersi attribuire un punteggio inferiore a quanto si sarebbe potuto
ottenere prestando maggiore attenzione.
Poche semplici regole:
• usare solo la penna fornita dalla commissione (o, in assenza, la tipologia di penna indicata);
• segnare la risposta esatta sull’apposito foglio solo quando si è sicuri della propria scelta;
• seguire scrupolosamente le indicazioni sulla compilazione delle schede delle risposte.
La scheda delle risposte può presentare diverse modalità di compilazione. Riportiamo di seguito le più comuni, ma ricordiamo che tali schede sono predisposte dai singoli Atenei e possono
pertanto presentare differenze significative. Per questo motivo raccomandiamo di leggere sempre
con attenzione le istruzioni che vi saranno consegnate prima dell’inizio della prova. Tali istruzioni
contengono sempre degli esempi grafici che chiariscono le modalità di compilazione e, se consentito, di correzione.
Corretto
1.
A
B
Non corretto
C
D
E
Corretto
1.
A
B
1.
A
B
C
D
E
2.
A
B
C
D
E
3.
A
B
C
D
E
Non corretto
C
D
E
1.
A
B
C
D
E
2.
A
B
C
D
E
In alcuni casi viene chiesto di annerire completamente la casella facendo attenzione a non uscire dai bordi.
In altri casi può essere chiesto di barrare la risposta esatta. Anche qui bisogna fare attenzione
a non uscire dai bordi.
Una volta segnata la risposta sulla scheda, è generalmente consentito effettuare correzioni, ma
anche in questo caso le modalità possono variare:
1.
A
B
C
D
E
In questo caso per ciascuna domanda sono presenti due file. La risposta viene segnata sulla
prima fila e solo in caso di correzione viene utilizzata la seconda fila. In questo caso la risposta
ritenuta valida dal lettore ottico è la C.
I test a risposta multipla
1.
A
B
C
D
xix
E
In questo caso la risposta esatta viene indicata barrando la casella. Per effettuare la correzione
si annerisce completamente la casella errata e si barra la nuova casella. In questo caso la risposta ritenuta valida dal lettore è la C.
È importante tener presente che qualsiasi imprecisione rispetto alle indicazioni fornite sulla
compilazione comporterà la registrazione della risposta come errata (e non nulla!) da parte del
lettore ottico, con conseguente decurtazione del punteggio.
3.3 Gestione del tempo
Come già detto, il tempo a disposizione per completare la prova di ammissione è generalmente
insufficiente per leggere tutte le domande e rispondere a ciascuna di esse dopo un minimo di ragionamento. Tenendo conto che per rispondere ad alcuni quesiti è necessario leggere lunghi brani, è
facile intuire che il tempo disponibile non è sufficiente.
È dunque essenziale sfruttare al meglio il tempo a propria disposizione, evitando di sprecare
secondi importanti e ricordando che l’obiettivo non è quello di dare più risposte in assoluto, ma
di dare il maggior numero di risposte esatte.
È possibile ottimizzare il tempo a propria disposizione e massimizzare il risultato seguendo
alcune semplici regole:
• in primo luogo leggere rapidamente tutti i quiz e rispondere in prima battuta a tutti quelli
di cui si è assolutamente certi.
Ciò è possibile soprattutto con le domande nozionistiche per le quali, se si conosce la risposta,
non c’è bisogno di ragionare ulteriormente.
• A questo punto ricominciare a leggere i quiz soffermandosi sui quesiti la cui soluzione necessita di un ragionamento.
Le domande che implicano un ragionamento e che fanno pertanto perdere più tempo sono quelle
di logica e comprensione dei testi. Troverete all’interno di questo volume una sezione dedicata ai
quesiti di logica in cui verranno indicate le metodologie più efficaci per risolvere questo tipo di
quesiti.
Per adesso, è sufficiente sottolineare che soffermarsi troppo su una singola domanda è controproducente perché può sottrarre tempo prezioso per risolvere altri quesiti e far così aumentare
il punteggio globale.
Alcuni manuali consigliano di dedicare ad ogni domanda un massimo di secondi (calcolato in
base al rapporto tempo/numero di quesiti) e, se non si riesce a risolvere il quesito entro quel lasso,
bisognerebbe passare al quesito successivo. Noi sconsigliamo questo approccio ritenendo che l’ossessione del tempo che scorre possa deconcentrare, ostacolando il ragionamento ed infine rallentando il processo decisionale.
Una gestione ottimale del tempo può essere acquisita solo grazie ad un esercizio costante:
il nostro consiglio è quello di effettuare quante più simulazioni d’esame possibile (con il software
scaricabile dal nostro sito) e cronometrare le proprie prestazioni (grazie al timer in esso contenuto)
per valutare quali sono le domande che mediamente comportano il maggior dispendio di tempo;
concentrare il proprio studio su di esse porterà a migliorare le proprie performance, ed impiegare un
tempo via via minore per risolvere i quesiti.
xx
Caratteristiche dell’esame di ammissione
3.4 Consigli generali
• Ciascuna domanda va affrontata leggendo con attenzione prima di tutto il testo e poi le risposte
alternative; non ci si deve mai precipitare a segnare la prima risposta che sembra corretta.
• È necessario leggere con attenzione tutte le alternative, anche se la domanda sembra riguardare
argomenti di cui non si sa praticamente nulla: è infatti possibile che una o più di esse contengano
informazioni utili alla soluzione.
• Una volta lette le risposte alternative, non si deve dedicare più di qualche secondo alla domanda;
se non si trova immediatamente la soluzione, è bene barrare le alternative che sono state comunque eliminate, segnare la domanda in modo da ritrovarla rapidamente in seguito e passare subito
alla domanda successiva. Tuttavia, non si deve mai abbandonare una domanda senza averla
esaminata con attenzione: l’obiettivo è di rispondere rapidamente a tutte le domande facili, in
modo da accumulare punti e risparmiare abbastanza tempo da poter tornare a riesaminare quelle
difficili, momentaneamente abbandonate.
• Una volta giunti alla fine della sezione, tornate alle domande che avete contrassegnato e momentaneamente abbandonato, concentrandovi nel tentativo di eliminare il maggior numero possibile di distrattori.
3.5 Tecniche per eliminare i distrattori e identificare la risposta corretta
Per talune domande (essenzialmente di tipo nozionistico) potrebbe non essere possibile giungere
alla risposta corretta mediante il ragionamento.
Quando non si conosce la risposta e quando non vi è alcun ragionamento in grado di condurvi ad
essa, le possibilità disponibili sono:
• lasciare la risposta in bianco;
• azzardare una risposta.
Per scoraggiare la risposta casuale, è stata prevista la penalizzazione delle risposte sbagliate.
Come regolarsi allora in caso di indecisione?
Con una certa cautela, si può consigliare di rispondere anche alle domande di cui non si ha assoluta certezza, solo quando è possibile escludere almeno un paio delle alternative proposte.
La penalizzazione in caso di risposta errata è infatti pari a 0,25 punti. Ciò vuol dire che in presenza di 5 alternative, dovendo azzardare una risposta, la probabilità di scegliere la risposta esatta è
pari al 20%, mentre si ha l’80% di probabilità di perdere 0,25 punti. In queste condizioni non vale la
pena tirare a indovinare. Tuttavia, ogni alternativa che riusciamo ad escludere dalla rosa di possibili
risposte esatte fa aumentare del 20% la possibilità di acquisire 1 punto e fa ridurre di un ulteriore
20% la probabilità di perdere 0,25 punti.
Ovviamente più si riducono le alternative tra cui si è indecisi, maggiore sarà la convenienza ad
azzardare la risposta.
• Fate attenzione alle negazioni e alle parole assolute
Ogni volta che si incontrano parole come non, o eccetto nel testo o nelle alternative, è opportuno
evidenziarle immediatamente per assicurarsi di tenerne conto nella scelta della risposta. Il nostro
cervello è infatti abituato a ragionare in positivo e non in negativo. Istintivamente siamo portati
a cercare l’unica alternativa corretta e non l’unica errata!
I test a risposta multipla
xxi
Quale di questi musicisti NON è vissuto nel XVIII secolo?
A) Vivaldi
B) Bach
C) Beethoven
D) Wagner
E) Händel
La risposta corretta è la D), poiché Wagner è l’unico di questi musicisti la cui vita si è svolta
interamente nel XIX secolo.
• Evidenziate parole come mai, nessuno, migliore, peggiore, sempre, tutti e prestate particolare
attenzione ogni volta che le incontrate. Generalmente questi termini vengono usati come distrattori per rendere falsa una risposta plausibile. Ad esempio, nella domanda:
L’autore afferma che nel deserto:
A) il clima è imprevedibile
B) il calore è sempre insopportabile
C) non piove mai
D) i terremoti costituiscono un costante problema
E) le notti non sono mai fredde
Probabilmente nel brano l’autore parla di calore insopportabile, di assenza di piogge, di notti miti,
ma i termini sempre e mai implicano un grado di generalizzazione assoluto che esclude qualsiasi eccezione. In genere nei brani gli autori si riferiscono a delle esperienze precise, circoscritte nel tempo,
mentre dire che “il calore è sempre insopportabile” o che “non piove mai ” implica una condizione
costante che va oltre la singola esperienza. Conviene dunque evidenziare le parole sempre nell’alternativa B), mai nella C) e nella E) e costante nella D) e verificare nel testo il grado di generalizzazione
delle affermazioni. Se vi trovate nella necessità di tirare a indovinare, eliminate in primo luogo tutte
le alternative che contengono termini assoluti e scegliete poi la risposta tra le alternative rimanenti.
• Cercate la risposta tra i valori medi
Quando tutte le alternative di una domanda sono costituite da numeri, la risposta è ovviamente
facile se ricordate il valore corretto; in caso contrario, è necessario tirare a indovinare, ma con
un certo raziocinio: se non avete alcuna informazione su cui basarvi, la probabilità di rispondere
correttamente aumenta se si eliminano il numero più piccolo e quello più grande. In genere, i
compilatori di test includono nelle risposte un numero più piccolo e uno più grande di quello
corretto. Non si tratta di una regola assoluta, ma permette di eliminare possibili risposte errate.
Quale era l’altezza originaria della Grande Piramide?
A) 70 m
B) 103 m
C) 118 m
D) 146 m
E) 250 m
Eliminati i valori estremi A) ed E), resta il 33% di probabilità di indovinare.
xxii
Caratteristiche dell’esame di ammissione
La risposta esatta è la D). La piramide era alta originariamente 146 metri; a causa dell’erosione
la sua altezza attuale è 137 metri.
• Individuate le alternative simili
A volte due alternative sono molto simili e differiscono anche per una sola parola; questo è spesso un indizio del punto che il compilatore del test riteneva centrale: è quindi logico pensare che
una delle due alternative sia quella corretta. Ovviamente, tutte le altre alternative devono essere
esaminate con attenzione e possono essere eliminate a favore di una delle due simili tra loro solo
quando non si ha alcuna idea di quale sia la risposta corretta. In alcuni casi, i compilatori di test
impediscono il ricorso a questo trucco inserendo due coppie di alternative simili.
Il candidato immagini di dividere una pressione (al numeratore) per una forza (al denominatore). Cosa si ottiene come risultato?
A) Una superficie
B) Il reciproco di una superficie
C) Una lunghezza
D) Una potenza
E) Un’energia
La risposta esatta è la B); tuttavia, pur non conoscendo la risposta, si può notare come il termine
“superficie” sia l’unico ripetuto in due alternative. Verosimilmente la risposta esatta potrà essere
scelta tra l’alternativa A) e la B).
• Procedete per esclusione
Nei casi dubbi, un consiglio più generico – ma non inutile – è quello di procedere per esclusione;
anche nel caso di argomenti di cui si sappia molto poco si può riuscire seguendo una certa logica
ad escludere almeno due o tre delle risposte presentate: in tal caso la probabilità di individuare la
risposta corretta può essere abbastanza elevata da consigliare un certo azzardo.
Chi fu pugnalato nella vasca da bagno da Carlotta Corday?
A) Murat
B) Monet
C) Marat
D) Robespierre
E) Maigret
Questo è un classico caso di domanda in cui pur non conoscendo la risposta esatta, ragionando
con una certa logica, si può giungere ad escludere diverse alternative minimizzando le possibilità di
errore. Una regola che vale nella gran parte dei casi è la tendenza del compilatore ad inserire quante
più risposte simili a quella esatta; in questo caso, analizzando le alternative, notiamo che 3 su 5
(A, C, D) indicano personaggi legati alla rivoluzione francese, mentre due Monet e Maigret sono
estranei al gruppo (inoltre tra i due non c’è alcun elemento in comune, il primo è un famoso pittore
impressionista, il secondo è un noto protagonista di romanzi polizieschi). A questo punto la scelta si
restringe alle alternative A, C, D. Anche qui però si può notare un elemento ricorrente: ben 4 alternative su 5 iniziano con la lettera M. Ciò può indurci a scartare anche l’alternativa D e restringere la
scelta tra la C (che è infatti la risposta esatta) e la A.
I test a risposta multipla
xxiii
Per riassumere, dopo aver letto con attenzione le istruzioni, le domande e le risposte alternative
e aver risposto alle domande con cui non si incontrano difficoltà, è necessario procedere eliminando
progressivamente i distrattori meno probabili, restringendo così il campo di scelta. Non ci si deve
mai bloccare troppo a lungo su una domanda a cui non si riesce a rispondere: bisogna invece evidenziarla, dopo aver cancellato i distrattori che si è sicuri essere irrilevanti, per poterla in seguito
riesaminare senza perdere tempo.
xxiv
Caratteristiche dell’esame di ammissione
ALLEGATO
Programmi relativi alla prova di ammissione alla laurea magistrale
a ciclo unico per l’insegnamento
nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria
Competenza linguistica e ragionamento logico
I quesiti mirano ad accertare la capacità di usare correttamente la lingua italiana, di comprendere un
testo scritto e di completare logicamente un ragionamento, in modo coerente con le premesse, che sono
enunciate in forma simbolica o verbale attraverso quesiti a scelta multipla formulati anche con brevi proposizioni.
I quesiti verteranno su testi di saggistica o narrativa di autori classici o contemporanei, oppure su testi
di attualità comparsi su quotidiani o su riviste generaliste o specialistiche; verteranno altresì su casi o
problemi, anche di natura astratta, la cui soluzione richiede l’adozione di diverse forme di ragionamento
logico.
Cultura letteraria, storico-sociale e geografica
La prova è mirata all’accertamento delle capacità di:
a) individuare le caratteristiche proprie dei generi letterari, orientarsi nella collocazione storico-culturale di
un testo classico italiano, riconoscere opere e autori rilevanti della tradizione italiana;
b) distinguere tipologia e rilevanza delle fonti nella ricerca storica, orientarsi nella cronologia degli eventi
cruciali, riconoscendo le tappe fondamentali della storia italiana ed europea con riferimento alla specificità dell’organizzazione politica, economica e sociale e ai principali fenomeni politico-culturali dell’età
moderna e contemporanea;
c) distinguere e descrivere gli elementi di base della geografia astronomica, fisica, antropica, sociale ed
economica.
Cultura matematico-scientifica
La prova è mirata all’accertamento delle capacità di risolvere semplici problemi valutando criticamente
le strategie da utilizzare e di descrivere ed interpretare da un punto di vista scientifico eventi semplici del
mondo circostante e della vita quotidiana, facendo riferimento alle conoscenze di base nelle seguenti aree
disciplinari:
a) matematica ed informatica (insiemi numerici e calcolo aritmetico, calcolo algebrico, geometria euclidea,
probabilità, analisi-elaborazione-presentazione dell’informazione);
b) scienze della terra e della vita (ambiente ed ecosistema, atmosfera, clima, acque, vita e organismi viventi, evoluzione biologica);
c) scienze della materia (elementi e sostanze chimiche, legami e reazioni chimiche, produzione dell’energia, fotosintesi, misura delle grandezze fisiche, principi di dinamica, termodinamica, ottica, elettricità,
magnetismo, astronomia, mondo microscopico).
CULTURA
PEDAGOGICA
E DIDATTICA
1
Teorie pedagogiche e problemi educativi
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
1.14
1.15
1.16
1.17
La nascita della pedagogia
Jan Amos Comenio
Jean Jacques Rousseau
Johann Heinrich Pestalozzi
Johann Friedrich Herbart
Roberto Ardigò
Eduard Claparède
Bogdan Suchodolski
Roger Cousinet
Célestin Freinet
John Dewey
Maria Montessori
Rosa e Carolina Agazzi
Jean Piaget
Jerome S. Bruner
Benjamin Samuel Bloom
Howard Gardner
Verifica
383
385
386
388
389
392
393
394
395
396
397
398
399
401
402
404
406
408
2
Teorie dell’apprendimento
411
2.1
2.2
2.3
Importanza e funzione dell’apprendimento
Connessionismo e cognitivismo
Il comportamentismo (Behaviorismo)
2.3.1 Ivan P. Pavlov
2.3.2 J.B. Watson
2.3.3 Edward L. Thorndike
2.3.4 Edwin R. Guthrie
2.3.5 B.F. Skinner
2.3.6 Concetti chiave
Il neocomportamentismo
2.4.1 Edward C. Tolman
2.4.2 Clark L. Hull
411
412
412
413
413
414
414
415
416
418
418
419
2.4
383
382
CULTURA PEDAGOGICA E DIDATTICA
2.4.3 Concetti chiave
Il cognitivismo
2.5.1 Max Wertheimer
2.5.2 Jean Piaget
2.5.3 Lev S. Vygotskij
2.5.4 La scuola di Cambridge e lo Human Information Processing (HIP)
2.5.5 La psicologia cognitiva in America
2.5.6 Ulteriori sviluppi
2.5.7 Concetti chiave
Il neoconnessionismo
2.6.1 Concetti chiave
La cibernetica
2.7.1 Concetti chiave
Il costruttivismo
2.8.1 Concetti chiave
Gli orientamenti attuali
2.9.1 Concetti chiave
Verifica
420
420
421
422
422
423
423
424
425
426
428
428
430
430
432
433
435
436
3
Quadro normativo dell’autonomia didattica
439
3.1
La scuola di fronte alla complessità sociale, politica ed economica
439
3.2
3.3
I principi dell’autonomia didattica
Il lessico dell’autonomia secondo il Ministero della Pubblica Istruzione
Verifica
441
450
453
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
1.1
TEORIE PEDAGOGICHE
E PROBLEMI EDUCATIVI
LA NASCITA DELLA PEDAGOGIA
Prima di entrare nella disamina dei vari autori che hanno contribuito alla nascita ed alla diffusione
della pedagogia, proponiamo una riflessione che pone sullo sfondo l’attuale funzione della scuola
così come sancito dall’Articolo 34 della Costituzione, che afferma quanto segue: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e
meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.
Andando lontano nel tempo si ritrova un’educazione finalizzata all’insegnamento dei modelli,
dei comportamenti civici e militari, come quelli raccontati da Omero, ma si scopre anche che si tratta di un tipo di educazione che rimane riservato a pochi, in ambienti sociali ristretti come quello dell’aristocrazia.
La creazione e lo sviluppo della scuola vanno di pari passo con la democratizzazione dell’educazione mediante un insegnamento via via collettivo destinato a tutti.
L’educazione presso i Greci pone la pòlis, la città-stato, al centro dell’attenzione e si differenzia
per le varie città-stato. In particolare, l’educazione a Sparta si focalizza sull’azione ed ha dunque carattere prevalentemente fisico e militare; ad Atene, invece, l’educazione integra a quello fisico il carattere spirituale.
I primi personaggi che caratterizzano l’avvento dell’ “educazione nuova” sono i Sofisti: i primi
professori nella storia dell’insegnamento. L’obiettivo del loro operato è quello di formare l’uomo
politico allenandolo all’arte di fare un discorso, discutere, persuadere l’avversario e confutarne le
idee, insegnandogli la dialettica nella sua forma eristica (Protagora) e la retorica come arte del
parlare allo scopo di dominare gli animi (Gorgia).
In seguito alcuni esponenti di spicco della cultura greca, come Socrate, Platone, Aristotele, che
sono stati determinanti e fondanti della filosofia e del pensiero occidentale, hanno elaborato, ciascuno, una concezione dell’educazione che ha portato alla creazione della prime istituzioni educative
vere e proprie concepite come luoghi e comunità di vita e di cultura.
Socrate, con l’arte della Maieutica (dal greco “l’arte della levatrice”), introduce un metodo che,
con sottile ironia, pone domande che facilitano l’espressione del discepolo sollecitando risposte che
portano a un dialogo serrato. In questa prospettiva, l’arte dialettica non sta più nell’imporre le proprie vedute agli altri con la retorica, arte della persuasione, come sostenevano i sofisti, ma diventa
un’arte simile a quella della levatrice: come quest’ultima, doveva “tirar fuori” pensieri assolutamente personali. Parte integrante di questo metodo è il ricorso a battute brevi e taglienti in opposizione
ai lunghi discorsi retorici, la cosiddetta ironia socratica.
Platone traccia un piano ideale di educazione che è affidata allo Stato e nel 387 a.C. fonda l’Accademia, una scuola di filosofia caratterizzata dalla vita in comune tra maestro e discepoli (in seguito alla morte dell’eroe greco Academo, il suo nome venne dato ad un quartiere di Atene. In tale area della
TEORIE PEDAGOGICHE
1
384
CULTURA PEDAGOGICA E DIDATTICA
città sorse la scuola di Platone che venne per questo chiamata Accademia). Secondo Platone, lo Stato
ha il compito di educare ogni cittadino alle virtù e alle funzioni della sua classe sociale, alla quale viene destinato in base all’indole. Inoltre, propone un primo modello di programmi educativi caratterizzati dallo studio di discipline, come la dialettica, la matematica, le scienze naturali e indica un itinerario strutturato: un faticoso processo formativo che dura cinquant’anni e che ha come obiettivo fondamentale la formazione politica, il dominio della virtù fondata sul primato della ragione quale condizione per il dominio della giustizia nello Stato. Secondo Platone, l’educazione doveva essere impartita sulla base delle inclinazioni degli allievi. In quest’ottica, un ruolo importante era svolto dal
gioco mediante il quale si riusciva a far emergere le inclinazioni naturali dei ragazzi.
Aristotele, il più grande dei filosofi greci, fonda il liceo con un’impronta scientifico-sperimentale. Dal punto di vista pedagogico conferma e sviluppa il pensiero di Platone nella convinzione che
lo Stato debba garantire l’educazione e regolarla con proprie leggi per contribuire alla virtù dei cittadini. Aristotele sostiene che l’educazione sia un processo attraverso il quale, procurando esperienze adatte, è possibile sviluppare le attitudini di tutti; l’educazione è un compito politico, una funzione pubblica, un processo intenzionale che rende possibile all’uomo attuarsi come ragione e raggiungere così la felicità. Non è difficile riconoscere gli influssi dei Greci nei processi educativi attuali.
I modelli educativi proposti da Socrate e Platone sono ancora rivolti ad un’élite: ne La
Repubblica Platone descrive infatti la città ideale, quella in cui l’educazione è differenziata
per classi sociali. Quintiliano è il primo a sostenere che tutti gli esseri umani sono dotati di un
ingegno sufficiente a comprendere qualsiasi cosa: risale proprio a Quintiliano (I secolo d.C.)
la nascita della scuola pubblica. Nel 78 d.C., infatti, l’imperatore Vespasiano gli affidò quella
che può dirsi la prima cattedra statale in assoluto, riconoscendogli un onorario annuo di
100.000 sesterzi.
Nei secoli successivi si assiste ad una lenta trasformazione determinata in prevalenza dai mutamenti politici ed economici che producono una vera e propria evoluzione nelle culture e introducono la necessità di ridefinire continuamente il ruolo dell’istruzione e dei relativi luoghi per svolgerla.
Le comunità religiose diventato luoghi chiusi che garantiscono la conservazione della cultura classica dagli attacchi dei barbari; in queste scuole accedono soltanto i fanciulli e giovani aspiranti al sacerdozio. Gli alunni in queste scuole ascoltano, si esercitano, imparano a memoria e imitano nel rispetto dell’autorità, del testo che studiano e del maestro che insegna. Nella prima metà dell’undicesimo secolo e ancor di più nel dodicesimo secolo, con l’impulso al cambiamento derivato dalle crociate e dai diversi accadimenti ad esse correlate e, in seguito, con la rinascita del commercio esteso
ai mercati di oriente, la ripresa delle città, il loro ripopolamento, l’avvento della borghesia, si produce una rivalutazione della cultura che con il feudalesimo era stata tenuta in poco conto. Alla rivoluzione economica si accompagna una rivoluzione intellettuale con una conseguente rivoluzione nel
campo dell’istruzione, ultimo atto di una serie di avvenimenti che si verificano a partire dal Mille. Il
crescente interesse per un’istruzione secolarizzata è testimoniata:
– dal declino delle scuole claustrali, causato dallo sviluppo delle città;
– dal trasferimento di grandi studiosi dalle scuole conventuali alle scuole ecclesiastiche delle città;
– dall’abbandono delle sedi monastiche da parte di maestri giovani;
– dalla crescente diserzione dalle scuole, pari all’incremento dei maestri chierici, sempre più indipendenti;
– dal grande incremento delle scuole pubbliche, prime fra tutte le municipali;
– dalla progressiva pubblicizzazione delle scuole cattedrali.
BIOLOGIA
BIOLOGIA
4
4.1
BIOLOGIA
La biologia è la scienza che studia la vita (dal greco bios = vita). La scienza è lo strumento che abbiamo a disposizione per giungere alla conoscenza attuale del mondo in cui viviamo. Perciò gli
scienziati sono coloro che descrivono, correlano e deducono le informazioni che il mondo, in quanto vita e, quindi, la biologia, suggerisce loro.
4.1.1
GLI ORGANISMI VIVENTI
Per noi è naturale e spontaneo affermare che una pianta, un uccello, una pantera, un’ape, un uomo
sono esseri viventi, mentre le rocce non lo sono. Nonostante la diversità esistente tra loro, gli esseri
viventi condividono una serie di caratteristiche che li contraddistinguono. Infatti tutti gli esseri viventi:
– sono composti da cellule – le cellule sono i componenti di base di tutte le strutture viventi.
Alcuni organismi sono costituiti da singole cellule, come i batteri, altri da molte cellule, come
l’uomo;
– richiedono energia – i sistemi viventi traggono energia (sotto vari tipi di forme) dal loro ambiente e la utilizzano per convertirla in una forma che è caratteristica al proprio organismo, cioè
adatta al loro metabolismo;
– si riproducono – tutti gli organismi viventi si riproducono in modo sessuato o asessuato;
– mostrano ereditarietà – gli organismi viventi ereditano tratti dagli “organismi-genitori” che li
hanno creati. Questo meccanismo è detto ereditarietà;
– rispondono all’ambiente – tutti gli organismi viventi rispondono agli stimoli dell’ambiente in
cui vivono;
– mantengono l’omeostasi – tutti gli esseri viventi mantengono uno stato di equilibrio interno,
caratteristica detta omeostasi;
– si evolvono e si adattano – tutti gli organismi viventi si evolvono e si adattano al proprio ambiente.
* Ricordiamo che i virus non sono considerati organismi viventi dato che non sono in grado di
moltiplicarsi autonomamente, ma per farlo necessitano di dover infettare una cellula.
• Cenni storici. Le cellule furono osservate per la prima volta nel 1665 da Robert Hooke, che
studiò con un microscopio rudimentale sottili fettine di sughero e vide che esse erano formate da
elementi di forma regolare. Egli chiamò cellule questi elementi (dal latino cellula, “piccola stan-
578
CULTURA SCIENTIFICO-MATEMATICA
za”), perché esse avevano l’aspetto di piccole scatole; in realtà quello che osservò erano pareti di
cellule vegetali morte. Nel 1673 Antoni van Leeuwenhoek effettuò invece osservazioni su globuli
rossi e su piccoli organismi presi da acque stagnanti. Nel 1830 Theodor Schwann compì studi al microscopio sulla cartilagine di animali, osservando che questa era formata da cellule simili a quelle
delle piante e, perciò, ipotizzò le cellule come gli elementi costitutivi fondamentali di piante e animali. Nel 1860 Rudolf Virchow giunse alla conclusione che le cellule fossero le “unità vitali” di tutti gli organismi e che ogni cellula derivasse da un’altra cellula.
L’insieme degli studi al microscopio e le osservazioni di numerosi ricercatori hanno quindi permesso di arrivare alla moderna definizione della cosiddetta teoria cellulare, secondo la quale: 1)
tutti i viventi sono formati da una o più cellule; 2) le cellule costituiscono le unità fondamentali di
ciascun organismo; 3) tutte le cellule derivano da altre cellule.
• Caratteristiche della cellula. Le cellule possono essere di dimensioni e forme molto diverse.
Alcune sono piccole, come alcune cellule batteriche di forma cilindrica che hanno una lunghezza di
meno di un micrometro (mm, un milionesimo di metro); altre, come le cellule nervose, che hanno
forme molto complesse, possono raggiungere anche diversi metri di lunghezza data la presenza di
lunghi prolungamenti citoplasmatici.
Tutte le cellule sono delimitate da una membrana cellulare o membrana plasmatica. La maggior
parte delle cellule vegetali ha solitamente forma poliedrica, un diametro compreso tra i 20 e i 30 mm
ed è delimitata da pareti cellulari rigide. Le cellule dei tessuti animali hanno forma estremamente
varia, a seconda del tipo e della funzione (possono essere sferiche, dai contorni irregolari, stellate,
poliedriche, cubiche, cilindriche, ecc.). Il loro diametro è compreso fra i 10 e i 20 mm e la loro superficie può non essere regolare.
Vedremo più avanti che esistono due tipi di cellule: la cellula procariotica e la cellula eucariotica.
4.1.2
LA CHIMICA DELLA CELLULA
• Nozioni di chimica generale. La materia è costituita da atomi, che sono formati da un nucleo
centrale, dove sono presenti i protoni (carichi positivamente) ed i neutroni (senza carica), e da una
zona intorno al nucleo, dove sono collocati gli elettroni (carichi negativamente). Ogni atomo è caratterizzato da un numero atomico, cioè dal numero di protoni che corrisponde al numero degli
elettroni, e da un peso atomico, cioè dalla somma dei protoni e dei neutroni.
Il comportamento chimico di un atomo è determinato dal numero e dalla distribuzione degli
elettroni intorno al nucleo. Gli elettroni si dispongono intorno al nucleo su dei livelli energetici, tenendo presente che gli elettroni più vicini al nucleo hanno meno energia di quelli più lontani e sono, quindi, ad un livello di energia più basso. Un elettrone, per stabilità, tende ad occupare il livello libero più basso di energia, ma può essere “spinto” ad un livello di energia più alto. Un atomo ha
la massima stabilità quando tutti i suoi elettroni occupano i livelli energetici più bassi e quando
questi livelli sono completamente occupati da elettroni. Le reazioni chimiche tra gli atomi sono il
risultato della tendenza degli atomi stessi a raggiungere la configurazione elettronica più stabile
possibile.
Quando due o più atomi si combinano chimicamente, si formano unità dette molecole; gli atomi
sono tenuti insieme da legami chimici. I legami chimici più comuni sono quello covalente e quello ionico. Nei legami covalenti coppie di elettroni vengono condivise da atomi; talvolta la distribuzione
della carica non è uguale tra gli elementi, per cui si creerà una molecola con un polo positivo e uno negativo ed il composto diventa un dipolo. I legami ionici invece si ottengono in seguito alla perdita o
all’acquisto da parte degli atomi di elettroni, per cui questi atomi acquistano una carica diventando o