“Metodi rapidi per la determinazione dei batteri patogeni responsabili di tossinfezioni alimentari” Elisabetta Delibato Centro Nazionale per la Qualità degli Alimenti e per i Rischi Alimentari Istituto Superiore di Sanità Le tossinfezioni alimentari rappresentano un serio problema di sanità pubblica per la loro relativa frequenza e per l’alto numero di soggetti che possono essere colpiti in un singolo evento epidemico. Comprendono manifestazioni patologiche in genere a carattere gastroenterico acuto, alla cui origine vi è il consumo di cibi contaminati da microrganismi patogeni e/o loro metaboliti tossici. Le tossinfezioni alimentari possono essere classificate in: infezioni, quando l’agente eziologico è rappresentato da batteri vitali ingeriti con gli alimenti contaminati in grado di riprodursi nei tessuti dell’ospite; intossicazioni, quando la patologia è causata da tossine, in genere preformate, elaborate negli alimenti dagli stessi microrganismi. Le due condizioni possono talvolta coesistere dando luogo ad una vera e propria sindrome mista tossicoinfettiva. Le tossinfezioni alimentari si manifestano in genere dopo un breve periodo d’incubazione con tipiche manifestazioni a carico dell’apparato digerente quali nausea, vomito, diarrea. Numerosi sono i fattori che possono causare la presenza di microrganismi patogeni in un alimento: •la contaminazione microbica delle materie prime e degli ingredienti e/o additivi in genere; •la contaminazione, anche crociata, che può avvenire durante i processi di lavorazione e preparazione; •la contaminazione che può avvenire nelle fasi di confezionamento, di conservazione e distribuzione dell’alimento. Recenti Regolamenti Europei L’unione Europea per rispondere alle paure del consumatore ha attuato una serie di misure e di metodologie per garantire la sicurezza degli alimenti “dai campi alla tavola”. •Regolamento comunitario 178/2002: riduzione ed eliminazione del pericolo attraverso l’Analisi del rischio, armonizzazione del Sistema di allerta Europeo, istituzione dell’EFSA. •“Pacchetto di igiene” estensione del Controllo Ufficiale ai mangimi e alle materie prime; validazione dei piani HACCP (analisi dei punti critici). La normativa europea 93/43/CEE recepita dal D.Lgs n.155/1997 ha stabilito che tutte le imprese (preparazionetrasformazione- trasporto e vendita) del settore alimentare, debbano adottare una procedura di autocontrollo nell’ambito della propria attività. L’autocontrollo si realizza soprattutto in attività basate sui principi del sistema HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point). Elemento-cardine per: Øridurre Øeliminare i rischi microbiologici nell’intera filiera alimentare riducendo così la perdita e la distruzione dei prodotti danneggiati o pericolosi. Sistema rigoroso di contenimento del rischio basato su misure preventive, che non si affida all’analisi del prodotto finito Autocontrollo D.Lvo 155/97 L’azienda è responsabile della garanzia igienico sanitaria dei prodotti Il responsabile dell’industria deve garantire che la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita e la fornitura, compresa la somministrazione dei prodotti alimentari siano effettuati in modo igienico. Controllo ufficiale Il controllo ufficiale deve valutare le azioni che l’azienda promuove per garantire la “continuità” dei suoi standard igienici Prelievo dei campioni Ia Analisi dei prodotti Analisi di revisione Denuncia I metodi che offrono sufficienti garanzie per accertare la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti possono essere classificati in: Metodi ufficiali •metodi da gazzetta ufficiale; •metodi emanati da enti di normazione (ISO, CEE) CEE AOAC, FDA, In situazioni particolari che richiedono tempi di risposta rapidi si può ricorrere a: Altri metodi •Metodi da letteratura scientifica •Metodi interni •Metodi commerciali ISO 17025/2005; ISO/DIS 7218/2005 ISO 16140:2005 PARAMETRI FONDAMENTALI CONCERNENTI L’AFFIDABILITÀ DI UN METODO Per verificare l’affidabilità di un metodo è necessario sottoporlo ad una procedura di valutazione e validazione durante la quale vengono individuate le caratteristiche del metodo stesso: precisione; accuratezza; sensibilità; specificità; limite minimo di rilevabilità; limite minimo di quantificazione; praticabilità ed applicabilità; possibili condizioni modificative (robustezza). Un metodo può essere validato mediante confronto con altri metodi normati e/o mediante l’analisi di materiali di riferimento certificati. Il metodo deve essere validato mediante saggi interlaboratorio. METODICHE APPLICABILI ALLA DETERMINAZIONE DEI PATOGENI ALIMENTARI •Metodiche tradizionali affidabili ma lunghe: hanno l’obiettivo di isolare o numerare, mediante l’impiego di terreni colturali, i microrganismi presenti nei campioni da sottoporre ad analisi •Metodiche rapide presentano il vantaggio di potere ottenere i risultati in 24 ore e consentono di prendere misure tempestive, ai fini del rilascio dei prodotti. (ISO 16140/2005) Tra queste le principali sono: metodiche molecolari (che impiegano la Polymerase chain reaction) metodi immunologici (basati su interazioni Ag-Ab) METODI COLTURALI CLASSICI Prearricchimento realizzato in terreno liquido e previsto quando i germi presenti nel campione sono stressati. Tale fase è non selettiva e tende ad innalzare il numero del microrganismo-bersaglio; Arricchimento serve a limitare lo sviluppo della flora accessoria ; Isolamento permette l’identificazione presuntiva mediante striscio su terreni agarizzati selettivi; Identificazione viene effettuata biochimiche e sierologiche. mediante Langton S.D. et al. Int. J. Food Microb. 2002, 79, 175-181 Orefice L.et al. Industrie Alimentari 2004, 442, 1257-1275 prove Ricerca della Salmonella negli alimenti: Metodo ISO 6579/2002 Campione 25g Acqua peptonata tamponata (APT) 225 ml Sacchetto sterile 1 0. 1 m l Omogenizzazione in "Stomacher" per 1' l m Mueller Kauffman (10 ml) 41.5 °C x 24 h 37 °C x 24 h 37°C x 24 h Rappaport Vassiliadis Soya broth (10 ml) 1 ansata 1 ansata XLD BGA DES 37°C x 24h Prelievo colonie sospette XLD BGA XLD BGA 37°C x 24h Triple sugar iron agar Test di agglutinazione BGA La PCR •Sistema di amplificazione enzimatica di uno specifico segmento di DNA ad opera della Taq-polimerasi. •L’amplificazione ciclica avviene in un Thermal Cycler ed è resa possibile in quanto i prodotti dell’estensione dei primers sintetizzati nel ciclo n fungono da ulteriore stampo per il ciclo n+1. •La PCR richiede la conoscenza delle sequenze che delimitano la regione da amplificare (target). ISO 22174 del 2003 : PCR per la determinazione dei patogeni negli alimenti •arricchimento della matrice contenente i germi patogeni •estrazione e purificazione degli acidi nucleici •amplificazione del target utilizzando i primers specifici •determinazione dei prodotti della PCR Controlli richiesti per l’analisi dei campioni alimentari Food-PCR.dk Malorny B. et al. Int. J. Food Microb. 2003, 83, 39-48 Estrazione di DNA batterico •trattamento termico a elevate temperature •detergenti ed enzimi (proteinasi K); trattamento con fenolo-cloroformio •lisi alcalina •colonnine nucleospin Chelex 100 E s e m p i d i p r o c e d im e n ti d i e s tr a z io n e d i a c id i n u c le ic i D N A B A T T E R IC O 100°C O m o g e n a t o d e ll'a lim e n t o in o p p o rt u n o t e rre n o d i c o lt u ra p o s t o a d in c u b a re U n 'a liq u o t a d e ll'o m o g e n a t o v ie n e p o s t a in p ro v e tt a e c e n t r if u g a t a p e r s e p a r a r e i b a tt e ri d a l t e rre n o I l p e lle t v ie n e r is o s p e s o in a c q u a e ris c a ld a t o a b a g n o m a r ia a 1 0 0 ° C p e r 1 0 ' c irc a PCR De Medici et al., Appl. Environ. Microbiol. 2003, 69: 3456-3461 Hoorfar et al., APMIS, 2004, 112, 808-814. COMPONENTI di una REAZIONE di PCR Mg2+ dN TP Stampo DNA a doppio filamento Primers Oligonucleotidi complementari a regioni dei filamenti opposti che fiancheggiano la sequenza DNA bersaglio Deossiribonucleotidi trifosfati Tampone contenente cloruro di magnesio Enzima Miscela equimolare di dATP, dTTP, dGTP, dCTP Lo ione Mg2+ è essenziale per il funzionamento dell’enzima Tradizionalmente viene usata la Taq polimerasi, enzima termostabile estratto dal batterio termofilo Thermus aquaticus Le FASI della PCR DENATURAZIONE: Il DNA viene denaturato mediante riscaldamento in provetta a ~ 92-95°C ANNEALING: La miscela viene raffreddata fino a raggiungere la temperatura che garantisce la specifica ibridazione dei primers alle regioni dello stampo ad essi complementari Allungamento (~ 70°C) Denaturazione (~ 95°C) Annealing (~ 60°C) ALLUNGAMENTO: La temperatura della miscela viene portata a 68-72°C consentendo alla Taq polimerasi termostabile di sintetizzare il filamento complementare allo stampo a partire dall’innesco oligonucleotidico PCR I°step regione di interesse 5’ 3’ 5’ 3’ III°step i filamenti vengono separati ed i primers si appaiano 5’ 3’ primer 1 primer 2 3’ complementarietà al primer 1 5’ 3’ 3’ 5’ 5’ i primers si estendono 5’ 3’ complementarietà al primer 2 II°step i filamenti vengono separati ed i primers si appaiano complementarietà al primer 1 3’ 5’ i filamenti vengono separati ed i primers si appaiano 3’ 5’ 5’ complementarietà al primer 2 i primers si estendono 5’ 3’ 3’ 5’ 5’ 3’ 5’ 3’ 3’ Frammenti desiderati i primers si estendono 3’ 5’ filamenti di lunghezza variabile 5’ filamenti di lunghezza omogenea 3’ E così via I FATTORI CRITICI della PCR …nella miscela di reazione Non utilizzare quantità eccessive di stampo, primers e/o dNTP al fine di evitare amplificazioni non specifiche. Dosare accuratamente la [Mg2+] in funzione della quantità di stampo, primers e dNTP utilizzata Ê Mg2+ è indispensabile al funzionamento della Taq polimerasi, ma è chelato da stampo, primers e dNTP. Se in eccesso causa una perdita di fedeltà da parte dell’enzima. Selezionare l’enzima più idoneo alle proprie necessità Ê Emivita alla temperatura di denaturazione Capacità di correzione degli errori Wilson I. et al. Appl. Environ. Microb., 1997, 3741-3751 Taq, Pfu... PROGETTAZIONE dei PRIMERS La scelta dei primers è cruciale per il successo della reazione.Durante la reazione assumono un doppio ruolo: •nei primi cicli funzionano da sonda •quando si sono legati alla regione di amplificare agiscono da vettori Caratteristiche di un buon primer: -contenuto in GC compreso tra 45-50% -Ta primer 1~Ta primer 2 ! Se la Ta dei due primers è molto diversa si possono verificare amplificazioni asimmetriche o a singolo filamento. ü Assenza di sequenze ripetute invertite che possano far ripiegare il primers su se stesso o di sequenze complementari fra i primers che causano l’amplificazione di dimeri dei primers La rivelazione dei prodotti di PCR Questo stadio riveste una grande importanza per l’accertamento che il frammento amplificato corrisponda esattamente alla sequenza bersaglio. I metodi più utilizzati sono: -elettroforesi su gel che consiste nella corsa elettroforetica in un campo elettrico a intensità e direzione costante, su gel d’agarosio colorato con bromuro di etidio e visualizzato agli UV a 302 nm. -HPLC è un sistema rapido e vantaggioso e il prodotto della reazione è analizzato utilizzando un’assorbanza di 260 nm. Separa i frammenti da 1 a 20000 bp -elettroforesi capillare permette la separazione delle molecole combinando la migrazione elettroforetica e il flusso elettrosmotico . La rivelazione avviene tramite UV o tramite una “finestra” capillare Rivelazione dei risultati • Corsa elettroforetica su gel d’agarosio bromuro di etidio • Presenza o meno di bande luminose nei eventuale presenza di DNA battterico addizionato di lanes denota PCR di S. aureus (102 - 108 cell/ml) Malorny et al. Int. J. Food Microb. 2003, 83: 39-48 Lofstrom et al. App. Environ. Microb. 2003, 69-75 Li Y. et al. J. Food Prot. 2004, 67: 27-33 Campioni di pollame contaminati da Salmonella- Ricerca mediante PCR Marker bp 100, 1-2 campioni positivi, 3-4 campioni negativi, +=controllo positivo, -=controllo negativo Multiplex PCR Vi sono due o più sequenze-bersaglio nel DNA contenuto nel campione da analizzare Trova applicazione in varie situazioni diagnostiche: •Identificare contemporaneamente una specie microbica e la presenza di uno o più sierotipi (es. Salmonella enterica, S. Enteritidis, S. Typhimurium; Listeria spp. e Listeria monocytogenes; Campylobacter spp., Campylobacter coli e Campylobacter jejuni) •Accertamento simultaneo di due o più specie microbiche nel campione (Salmonella spp., Listeria spp., Campylobacter spp.) Vengono prodotti contemporaneamente e nella stessa provetta diversi amplificati, grazie all’impiego di diverse coppie di primers, ciascuna specifica per un determinato bersaglio Controllo Interno Introduzione di un controllo interno per potere evidenziare inibizioni della matrice ed evitare i falsi negativi. Il riscontro della positività dell’IC in assenza della positività del campione, indica che il campione è veramente negativo. L’IC viene prodotto mediante una 1a PCR a partire da: -DNA plasmidico -Tratto di DNA dello stesso bersaglio, esterno o interno al DNA target Durante una seconda PCR tale IC viene coamplificato con il DNA target; se nel campione non è presente il microrganismo bersaglio verrà amplificato solo l’IC dimostrando l’avvenuta reazione e la mancanza di inibizione da parte della matrice PCR di S aureus e controllo interno Draft ISO/DIS 20838 del 2004 Delibato E. et al. Analytical Letters 2005 Ottimizzazione della concentrazione di MgCl2 nella coamplificazione dell’IC con il DNA target Validazione della PCR con controllo interno per la determinazione della Salmonella nel pollame Malorny, 2004. Multicenter validation of PCR-based method for detection of Salmonella in chicken and pig samples. J AOAC Int 87:861-6. Campioni di pollame contaminati da Salmonella-Ricerca mediante PCR con controllo interno Campioni di caseina contaminati da Salmonella. Ricerca mediante PCR con Controllo Interno De Medici et al. Industrie Alimentari, 2005, 447, 515-519 ; Croci et al. Appl.Envir.Microbiol.2004, 70, 1393-1396 Limitazioni del gel d’agarosio - Bassa sensibilità - Il sistema non è automatizzato - I prodotti dell’amplificazione vengono rivelati solo nella fase di “plateau” - Il bromuro di etidio non dà una risposta quantitativa ed è potenzialmente mutagenico Real Time PCR Principi della Tecnologia Metodologia che permette di: • monitorare la reazione di PCR mentre questa si verifica • registrare l’emissione della fluorescenza durante la reazione PCR Classica Log [DNA] Determinazione dei prodotti di PCR mediante Plateau PCR Real-Time Fase lineare Gel-EtBr Monitoraggio della reazione Analisi Ct Fase esponenziale Cicli PCR quantitativa Sensibile Specifica Rapida Quantifica i microrganismi presenti nel campione Misura “step by step” la fluorescenza che si genera durante la reazione utilizzando due diversi sistemi di rilevamento dell’accumulo dei prodotti di PCR: -coloranti che si legano ai doppi filamenti di DNA -sonde legate a molecole fluorescenti Hoorfar J. et al J. AOAC Int., 2005, 88, 45 SYBR Green E’ un colorante fluorescente che si lega solo al DNA a doppio filamento ed emette la fluorescenza solamente in queste condizioni. DENATURAZIONE Non viene rilevata fluorescenza SYBR Green Primer ANNEALING L’intensità della fluorescenza comincia ad aumentare Luce emessa ALLUNGAMENTO L’intensità della fluorescenza continua ad aumentare e diventa massima al termine della fase di allungamento Polimerasi L’AUMENTO DELLA FLUORESCENZA E’ REGISTRATO A 530nm ANALISI della CURVA di MELTING Consente di identificare il prodotto di amplificazione specifico rispetto a prodotti aspecifici. Curva di melting 100 Fluorescenza 80 104 copie 10 copie 0 copie 60 40 20 Al termine della PCR la temperatura viene lentamente aumentata inducendo un decremento della fluorescenza. 0 65 70 75 80 85 90 95 Temperatura (°C) Derivata negativa della curva di melting 100 104 copie 10 copie 0 copie prodotti non specifici 80 -dF/dT La temperatura in corrispondenza della quale si ha un repentino decremento della fluorescenza corrisponde alla Tm del prodotto. 60 TM 40 20 0 65 70 75 80 85 Temperatura (°C) 90 95 Curva di melting degli ampliconi specifici per S. aureus 6.0E-02 4.0E-02 2.0E-02 0.0E+00 70 80 76.5 90 Curva di melting degli ampliconi specifici per Campylobacter spp. Perelle S. et al. Mol. Cell. Probes 2004, 18, 321-327 Josenfen M. et al. Appl. Envir. Microb. 2004, 70, 4379-4383 Curva di Melting di DNA di Salmonelle nonEnteritidis in presenza di primers Styinva-JHO e SefA. Styinva SefA 0.0E+00 70 77.1 80 Hoorfar J. J. Clin. Microbiol., 2000, 38, 3429-3435 90 Curva di Melting di DNA di Salmonella Enteritidis in presenza di primers Styinva-JHO e SefA. SefA Styinva 0.0E+00 70 77.0 80 83.2 90 PCR duplex SYBR Green per la determinazione di Salmonella spp. Listeria spp. Listeria spp. Curva di Melting di Listeria spp. 1.6E-02 1.2E-02 8.0E-03 4.0E-03 0.0E+00 70 80 75.1 90 Curva di Melting di Salmonella spp. Salmonella spp. 1.6E-02 1.2E-02 8.0E-03 4.0E-03 0.0E+00 70 80 81.2 90 Làzaro et al. Appl. Environ. Microb. 2004, 70, 6299-6301 SYBR Green Salmonella con IC costruito utilizzando il pUC19 1.2E-01 Salmonella 9.0E-02 6.0E-02 3.0E-02 0.0E+00 70 80 80.5 90 1.2E-01 Salmonella e 1° IAC 9.0E-02 6.0E-02 3.0E-02 0.0E+00 70 80 90 81.3 1.2E-01 Salmonella e 2° IAC 9.0E-02 6.0E-02 3.0E-02 0.0E+00 70 80 90 82.6 1.2E-01 Salmonella e 3° IAC 9.0E-02 6.0E-02 3.0E-02 0.0E+00 70 80 90 84.2 Determinazione della Salmonella in campioni di carne contaminati utilizzando il SYBR Green real Time PCR dopo 24 h di prearricchimento S. S. S. S. S. Enteritidis Derby London Thypimurium Anatum L. ivanovi L. monocytogenes L. innocua S. aureus Campylobacter Jejuni Campylobacter coli 8.0E-02 6.0E-02 4.0E-02 2.0E-02 0.0E+00 70 80 80.3 90 Sonde Fluorescenti Il secondo sistema di rivelazione utilizza sonde fluorescenti, che si legano al DNA (in una zona interna al DNA target) poco prima della coppia di primers e durante l’amplificazione costituiscono un sistema di rilevamento altamente specifico. Le sonde sono marcate con un reporter fluorescente all’estremità 5’ e un “quencher”, capace di assorbire la radiazione emessa dal “reporter”, all’estremità 3’. Reporter FAM VIC TET Quencher Energia Trasferita 5’ 3’ Raggio Laser Quando la sonda è intatta, la fluorescenza del “reporter” è soppressa dalla vicinanza del “quencher” limitando l’emissione da parte del “reporter”, cosicché il segnale risulta essere molto basso. Quando la sonda, viene degradata dall’attività 5’-esonucleasica della Taq polimerasi, il “reporter” viene separato dal “quencher” e quindi può emettere piena fluorescenza alla sua specifica lunghezza Reporter (Fluoresceina) FAM VIC TET 5’ Quencher (Rodammina) Sonda tagliata 3’ Raggio Laser QUANTIFICAZIONE del PRODOTTO di PCR Il ciclo della PCR in cui si ha un incremento significativo della F viene definito Ct. Tale Ct è inversamente proporzionale alla concentrazione del DNA 106 105 Estrapolazione della curva standard 106 104 copie 105 104 copie linea di base Numero cicli Riportando in grafico il valore dei Ct in funzione del Log della concentrazione iniziale di ciascun campione si ottiene la curva standard da cui si può estrapolare il valore della concentrazione campioni a titolo ignoto. di N. cicli Fluorescenza Curva di fluorescenza di campioni a concentrazione nota Log concentrazione Amplificazione di differenti concentrazioni di Salmonella 108 cel/ml; cel/ml; 107 cel/ml cel/ml;; 106 cel/ml cel/ml;; 105 cel/ml cel/ml;; 104 cel/ml cel/ml;; 103 cel/ml cel/ml;; 102 cel/ml cel/ml;; 101 cel/ml cel/ml;; Hein I. et al., Appl. Environ. Microb. 2001, 3122-3126 Brakstadt o. et al., 1992, 30: 1654-1660 Retta Standard SYBR Green I • Può essere applicato ai protocolli sperimentali che sono già in uso per l’esecuzione della PCR classica apportando solo piccole modifiche. • Più di una molecola di SYBR Green I si può legare alla doppia elica di DNA, in modo che, gli ampliconi prodotti dalla PCR generino un segnale molto intenso. • Poiché il SYBR Green I si lega indiscriminatamente ad ogni doppio filamento di DNA, la specificità della reazione deve essere determinata dalla temperatura di melting (Tm) dell’amplicone ottenuto Sonda • Ha un’elevata specificità • In una singola reazione di PCR Real time si possono utilizzare più sonde, in grado di discriminare differenti ampliconi, in quanto ciascuna sonda può legare molecole fluorescenti diverse • I protocolli che sono già in uso per la PCR classica non possono essere utilizzati • Ogni filamento di DNA sintetizzato può legare solo una sonda fluorescente Saggi ELISA Sono dosaggi di legame basati sulle interazioni antigene-anticorpo, che utilizzano come traccianti reazioni enzimatiche. L’anticorpo o l’antigene sono infatti coniugati con un enzima in modo che l’antigene da dosare possa essere determinato mediante una misura di attività enzimatica. ¯ ¯ ¯ + lavaggio + ¯ ¯ Antigene (standard o campione) P S lavaggio +S ¯ S P ¯ Anticorpo specifico e conigato con enzima (generalmente PAb) Anticorpo specifico per l’antigene (generalmente MAb) S = substrato, P = prodotto Misura dell’attività enzimatica S. Aureus Saggio sandwich IgG immobilizzate su supporto solido e interazione con antigene (proteina A) Interazione con anticorpi primari monoclonali Rivelazione con anticorpi secondari coniugati con AP Misurazione del prodotto di reazione per via spettrofotometrica. prodotto IgG substrato AP antigene Mirhabibollahi B. et al. Appl. Biotechnol. 1990, 34:242-247 MAb (da “mouse”) o PAb (da “rabbit”) Ab2-AP PARTICELLE MAGNETICHE Le particelle magnetiche, sono particelle costituite da una dispersione di materiale magnetico (Fe2O3 and Fe3O4) ricoperta da un sottile guscio polimerico che provvede a definirne l’area superficiale per l’immobilizzazione di una grande varietà di molecole. Buoni risultati in campo immunologico Ø 1-5 µm Misure su campioni reali ELIMC IgG = 10 µg/ml MAb = 1:50000 Ab2-AP = 1:300 4-nitrofenolo Ab2-AP AP ELIMC 2.0 4 IgG S. aureus Anticorpo primario ABS@ 405 nm 4-nitrofenilfosfato 1.5 3 1.0 2 1 0.5 Dynabead Tosylactivated 0.0 0 1.e+4 1.e+5 1.e+6 S.aureus (cell/mL) LOD 7 x 104 cell/mL Sensibilità 2 x 105 cell/mL 1.e+7 Le tecniche di rilevamento più comunemente determinazione dell’attività enzimatica sono: usate per la Øla spettrofotometria Øla fluorimetria Øla chemiluminescenza Øpiù recentemante l’elettrochimica IMMUNOSENSORI Saggi ELISA in cui il materiale biologico viene accoppiato ad un trasduttore di segnale. Gli immunosensori elettrochimici permettono di combinare l’ELEVATA SELETTIVITA’ della reazione antigeneanticorpo con un’ECCELLENTE SENSIBILITA’ ed un AMPIO INTERVALLO LINEARE DI MISURA che sono caratteristici dei metodi elettrochimici . SAGGIO S.aureus SAGGIO per per la la determinazione determinazione dell’ dell’S.aureus Beads tosilattivate ELIME ELIME S.aureus S.aureus (enzyme (enzyme linked linked immunomagnetic immunomagnetic electrochemical electrochemical assay) assay) O O S CH3 O H R N H O H O S CH 3 O N H R La proteina A, situata sulla parete dell’S.aureus, è stata utilizzata come antigene della reazione. Tale proteina è stata estratta mediante bollitura. E.L.I.M.E. Assay: Enzyme Linked Immunomagnetic Electrochemical Assay ØSelettività degli anticorpi; ØSensibilità della rivelazione elettrochimica; ØPossibilità di concentrare superficie dell’elettrodo. le particelle magnetiche sulla α-naftolo OH AP ONa Rappresentazione schematica dell’E.L.I.M.E : O P O O α-naftilfosfato + Elettrodo Ausiliario Elettrodo di Lavoro Magnete Elettrodo di Riferimento ELIME α-Naftilfosfato AP Potential anti-mouse IgG-AP δ2 α-Naftolo MAb δ1 Proteina A RE ∆Ep Tp - T ∆Es Time IgG WE CE α-Naftolo IMB Current 2e- N Magnete Elettrodo di lavoro S Potential - intervallo di potenziale: velocità di scansione: ampiezza dell’impulso: durata dell’impulso: frequenza dell’impulso: 0-500 mV 100 mV/s 50 mV 60 ms 0.16 s 12 10 Corrente (µA) 8 Tempo totale di analisi =3 ore 6 4 2 0 1.e+1 1.e+2 1.e+3 1.e+4 1.e+5 Staphylococcus aureus (cell/mL) 1.e+6 LOD:10 cell/mL Sensibilità: 5ּ x102 cell/mL SISTEMA IMMUNOELETTROCHIMICO MULTICANALE Anticorpi monoclonali e policlonali-HRP, specifici per salmonella, sono stati impiegati in un “format” di tipo sandwich utilizzando una piastra da 96 pozzetti. Ig-G antimouse MAb di mouse Salmonella PAb di rabbit-HRP Piastra a 96 pozzetti: sul fondo di ogni pozzetto è localizzato elettrodo “screen printed” Curva di calibrazione nelle condizioni ottimizzate Al termine della catena immunologica la piastra Corrente (µA) 30 viene collegata ad un potenziostato e l’attività 20 della perossidasi (HRP) viene misurata elettrochimicamente utilizzando come substrato 10 la 3,3’,5,5’-tetrametilbenzidina. 0 1 ,e + 4 1 ,e + 5 1 ,e + 6 1 ,e + 7 1 ,e + 8 1 ,e + 9 S . E n t e r it i d is U F C / m L Il prodotto di reazione è rivelato mediante amperometria intermittente ad impulsi •I metodi rapidi solo dopo accurata validazione potranno essere utilizzati come metodi di screening per il controllo delle derrate alimentari nell’ambito dei piani HACCP e dei controlli ufficiali •Sono soprattutto utili nel monitoraggio di alcuni CCP per consentire l’adozione di rapide azioni correttive in caso di positività Produzione primaria Trasformazione Fabbricazione Trasporto Distribuzione Confenzionamento Deposito
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