Marzo edizione completa - Centro Documentazione beni Culturali

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NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI -
on line
Organo di informazioni culturali del
Sezione Archivistica Luigi Ceci
Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni
News...dal MiBACT
Sfregiata la chiesa di San
Giorgio Martire a Bari
Anno XXIII - Nuova serie
3
sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493
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2014
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
MARZO
www.centrodocumentazionebeniculturali.it
/centro documentazione beni culturali
News...dal MiBACT
CR O L L I A P OMP EI, E C C O I P RIM I
I N T E R V E N TI DE L GO V ERN O
Riunione straordinaria convocata da
Franceschini
Si è sv olt a pr es s o il Mi b a c t u n a ri u n i o n e s tra o r di nar i a c o n v o c a t a d a l M i n i s t r o F r a n c e s c h i n i p e r a ff r o n tare i l pr oblem a dei re c e n ti s s i mi c ro l l i a v v e n u ti nel
si to ar c heologic o di Po mp e i .
Alla riunione hanno partecipato: il soprintendente di
Pompei, Ercolano e Stabia, prof. Osanna; il direttore gener ale delle a n ti c h i tà , D o tt. M a ln a ti, i l di rettore generale ed il vicedirettore del Grande Progetto
Po mp ei, g en . Ni st ri e d o tt. Ma g a n i; i l d i re tto re regionale per i beni culturali e paesaggistici della
C a m p a n i a , D o t t . A n g e l i n i ; i l c a p o d e l l ’ u ff i c i o l e g i slativo del Mibact, Cons. Carpentieri; il capo di Gabinetto, prof. D’Andrea e, in rappresentanza del
se gre tar io gener ale, l ’ a r c h . D i F r a n c e s c o .
zione delle 20 unità di personale della Pubblica Amministrazione destinate alla struttura del Direttore
generale di progetto con la pubblicazione del relativo avviso sul sito del MiBACT e, successivamente,
del l a P resi denza del C onsi gl i o;
8)
l ’ autori zzazi one del l a procedura di i ndividuazione delle ulteriori 10 unità di personale necessarie
alla costituzione dell’Unità Grande Pompei che si
occuperà del progetto strategico di recupero dell’intera zona Unesco che investe l’area vasta da Portici
a C astel l amare;
9)
l a sol l eci ta defi ni zi one di una convenzi one t r a
Mi bact e Fi nmeccani ca per forni re servi zi e te cnologie sperimentali di rilevamento satellitare volti a
preveni re i l ri schi o i drogeol ogi co, mi gl i orare l’ operati vi tà degl i addetti del si to, i ntegrare i l monit or aggi o del l o stato di conservazi one e forni re smar t app
per coinvolgere i visitatori nella tempestiva segnalazione di situazioni potenzialmente critiche all’interno dell’area archeologica. I servizi e le
tecnol ogi e saranno forni ti dal l e azi ende del G r uppo
Fi nmeccani ca – S el ex E S e Tel espazi o – a ti t olo di
erogazi one l i beral e. D a quanto emerso i n un incontro che ha preceduto la riunione, la convenzione
potrà essere sottoscri tta nei prossi mi gi orni .
Durante la riunione, il ministro Franceschini ha contattato telefonicamente il presidente della Regione
Campania, Stefano Caldoro convenendo sulla necessi tà di un i mmedi ato i nsedi amento del C da della
Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabi a.
R oma, 4 marzo 2014
* * *
FRANCESCHI NI: DA M IBACT
135 M I LI ONI PER I L M EZZOGI OR N O
Immediat ament e cant ierabili 46
int ervent i in Campania, Calabr ia,
Puglia e Sicilia
Nel cor s o della r iun i o n e è s ta ta p re s e n ta ta a l mi ni stro una r elaz ione s u l l e c a u s e d e i p ri n c i p a l i e pi sodi
di crolli e distacchi avvenuti negli ultimi giorni. Sono
sta te pr es e dec is ion i i mme d i a ta m e n te o p e ra ti ve:
1)
L’avvio di tutte le procedure necessarie ad effettuar e gli int er v enti d i ‘ s o m m a u rg e n z a ’ n e l l e aree
interessate dai crolli per ripristinare le murature coll a ssate ed int er v eni re s u q u e l l e a d i m m e d i a to peri co l o ;
2)
l’ut iliz z o di 2 m i l i o n i d i e u ro s u i fo n d i o rdi nari
del l a S opr int endenz a s p e c i a l e d i Po mp e i , Ercol ano
e Stabia per interventi di manutenzione ordinaria
del si to, pr es uppos t o i n d i s p e n s a b i l e p e r o g n i i nterve nto di t ipo s t r aor d i n a ri o e s tru ttu ra l e ;
3)
il completamento delle procedure di nomina del
Prof. Massimo Osanna che, da domani, prenderà
servizio come Soprintendente di Pompei, Ercolano
e Sta bia;
4)
l’inv io per la p u b b l i c a z i o n e s u l l a Ga z z e tta U fficiale della Comunità Europea del bando per il
Pi ano della c onos c e n z a d e l v a l o re d i 8 ,2 mi l i o ni di
euro ;
5)
l ’ac c eler az ione d e l l ’ e s a m e d e l l e p ro p o s te perve nute per la gar a p e r l a re a l i z z a z i o n e d e l s i s tema
informativo geografico di Pompei del valore di €
500.000, c he s er v ir à d i b a s e p e r l a fu tu ra p ro g ramma zi one di t ut t i gli i n te rv e n ti d i c o n s e rv a z i o n e nel l ’ are a.
6)
l’inizio, dopo l’avvenuta consegna del cantiere,
dei lavori di consolidamento idrogeologico delle Regiones III e IX, ossia dell’area della città attualmente non scavata vicina a quella interessata nel
novembre 2010 dal crollo della Schola armaturarum;
7)
l’aut or iz z az ion e d e l l a p ro c e d u ra d i i n d i vi dua-
Il MiBACT ha firmato il decreto che autorizza 46
nuovi i nterventi di restauro nel l e regi oni del l ’O biet ti vo convergenza: C ampani a, C al abri a, P ugl i a e Sicilia. Il valore complessivo degli interventi, tutti
immediatamente cantierabili, è di oltre 135 milioni
di euro. E ssi si aggi ungono agl i 87 i nterventi già f inanziati a settembre 2013 per 222 milioni di euro,
con procedure i n corso di attuazi one.
“Si tratta della più importante azione realizzata
negl i ul ti mi anni sul patri moni o cul tural e del Mezzogiorno d’Italia” dichiara il ministro dei Beni e delle
attività culturali e del turismo, Dario Franceschini,
che sottolinea come: “questa operazione si inserisce nel l ’ ambi to del programma comuni tari o ‘ Gr andi
attrattori cul tural i ’ coordi nato dal Mi B A C T i n st r et t a
collaborazione con la Presidenza del Consiglio – Uffici per la coesione territoriale - ed è il frutto di
un’ i ntensa azi one congi unta e condi vi sa con le Regi oni .”
P er l a C ampani a sono i n programma i ntervent i per
un valore complessivo di 43,1 milioni di euro. Gli interventi programmati nel terri tori o campano i n t er essano la Reggia di Caserta, il sito reale di
C a r d i t e l l o , Vi l l a C a m p o l i e t o , l ’ a b b a z i a d i M o n t e ver gine e i l castello di Fr ancolise.
Per la Calabria sono in programma interventi per un
val ore compl essi vo di 26,8 mi l i oni di euro. Gl i int er venti programmati nel territorio calabrese sono 14 e
i nteressano i l C astello S vevo di R occa Im pe ri al e,
i l p a r c o a r c h e o l o g i c o u r b a n o d i Vi b o Va l e n t i a , i l
Castello di Oriolo, il Castello Carafa di Roccelletta Ionica, il Castello di Palizzi, i Fortini di Pentimele, il Complesso monumentale Sant’Agostino
di Cosenza, il Santuario di San Francesco di
P aola, l a chiesa di S an Giovanni Therest i s,
s e g u e a pa g. 3 9 .
S o m m a r i o
Hanno collaborato a questo numero:
con CONTRIBUTI di:
* CHIUMENTI
* CECI Arch.
* FERRARI Dr.ssa * GIULIANO Anna,
* SERANGELI
Arch. Luisa,
Mauro, Direttore
Daniela,
Roberto,
Ministero per i Beni
giornalista pubblici- Direttore Archivio di
Centro
Culturali, Roma Webmaster del CDBC,
Documentazione Beni sta e scrittrice, Roma
Stato, Mantova
Ministero per i Beni
Culturali - Roma
Culturali, Roma
N° 3 - marzo 2014
News dal MiBACT
- Crolli a Pompei, ecco i primi interventi del Governo
2
- FRANCESCHINI: da MIBACT 135 milioni per il Mezzogiorno
2
- IL MIBACT A #MUSEUMWEEK DI TWITTER
40
- XXI Salone dell’Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni
Culturali e Ambientali
40
Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci”
- Lettera del Prof. Elio Lodolini al Presidente del Consiglio dei
Ministri
4
- La DGA al Salone dell’arte del restauro
4
- ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
Il lungo cammino di Mantova verso l’Unità d’Italia.
Mostra documentaria a cura di Daniela Ferrari
4
- ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
5
- ARCHIVIO DI STATO DI BASSANO DEL GRAPPA
6
- ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA
6
- ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
7
- ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
8
- ARCHIVIO DI STATO DI MODENA
8
- ARCHIVIO CIVICO DI CARPI
9
- ARCHIVIO DIOCESANO DI PIACENZA
9
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA 9
- ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE
11
- ARCHIVIO DI STATO DI SIENA
11
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA
11
- ARCHIVIO DI STATO DI TERNI
11
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
12
- ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
13
- BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE - ROMA
13
- ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA
14
- ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO
15
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA
15
- ARCHIVIO DI STATO DI BARI
16
- ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA
16
- ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA
16
- ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA
Sezione di PALMI
17
- ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO
18
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA SARDEGNA
18
Normative tecnico - professionali & interventi pubblici
a cura di Mauro Ceci
18
Centro Documentazione Fortificazioni
- Restauro e risanamento conservativo del Torrione Sforzesco
di Bubano
19
- Mattia Mangraviti
- Antonio Di Giacomo
- Giusy Fasino
- Giancarlo Buzzanca
- Carla Conti
- Silvio Rubens Vivone
– Patrizia Carravetta
- Il Castello di Monteriggioni compie 800 anni
19
- Eccezionale ritrovamento nel castello di Pizzo: trovato il tesoro di
Gioacchino Murat
20
- Crolli al Castello di Mussomeli. di Giusy Fasino
20
Centro Studi Cistercensi
- Parasio, sensazionale scoperta. Trovata bottega medievale nel Monastero di S. Chiara
di Mattia Mangraviti
20
- Il Duomo di Siena riapre la sua “Porta del Cielo”.
21
- Al via i lavori di restauro della chiesa di S. Maria del Ponte
22
- Sfregiata la chiesa di San Giorgio Martire, un rogo ha cancellato
l'ultimo affresco
di Antonio Di Giacomo
22
- Montegiordano, chiesa smontata sarà riportata al suo posto
23
Restauri
- Convegni ed incontri tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure
a cura di Giancarlo Buzzanca
- Esperimenti di ricostruzione
- Il restauro e le sue ri-scoperte
- Il Paradiso si Mostra
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Mostre, Convegni & Musei
- Félicien David, da Parigi al Cairo - programma eventi
27
- “La via perfettibile: ricostruzioni virtuali per una storia
dell’architettura antica”
30
- Esiste "l'Arte delle donne"?
30
- Ferrara al tempo di Ercole I d’Este - Scavi archeologici, restauri e
riqualificazione urbana nel centro storico della città
30
- Campigli nella Villa dei Capolavori
31
- "Sotto gli auspici dell’archeologia".
32
- “In hoc signo vinces” - L’ epopea di Costantino ed Elena dalla
Tarda Antichità al Rinascimento
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- Pontormo e Rosso Fiorentino.Divergenti vie della “maniera” 34
- La BIBLIOTECA INFINITA
34
- LA RADICE DEL SEGNO.
35
- Impressionisti Danesi in Abruzzo
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- Segno / Colore
36
- FRIDA KAHLO
36
- IL SENSO DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO PER
I TERRITORI
36
- ZAGAROLO E DINTORNI. Tesori dell’antichità tra Roma e
Praeneste
37
- Un ‘Monument man’ per Capodimonte 15 capolavori trafugati dai
tedeschi e recuperati da Rodolfo Siviero
37
- Vanvitelli Segreto. Una regina dietro le quinte
37
- Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia
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- Cesare Berlingeri – Compenetrazione
di Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
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D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493
Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it
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- Marzo 2014
Notizie dal.......
Sezione Archivistica
Luigi Ceci
Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995
D ire ttore : M auro C E C I
C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
[email protected]
tel / fax 06 5084493 - e-mail:
Ferruccio Ferruzzi consigliere ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Pietro Livi presidente Associazione SOS Archivi e Biblioteche
Melania Zanetti presidente AICRAB - Associazione Italiana dei Conservatori e dei Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche
Maurizio Savoja soprintendente Archivistico per la Lombardia
Stefano Vitali soprintendente Archivistico per l’Emilia-Romagna
* * *
Lunedì, 10 Marzo 2014
Lettera del Prof. Elio Lodolini al Presidente del
Consiglio dei Ministri
Caro Presidente,
Le invio un suggerimento per un immediato risparmio e snellimento di un settore della burocrazia: sopprimere le "Direzioni generali regionali" istituite alcuni anni or sono in seno
al Ministero per i beni e le attività culturali.
Si tratta di sovrastrutture non solo inutili, ma dannose, che
hanno sottratto e sottraggono risorse a chi opere sul campo.
Esse costituiscono altresì un diaframma fra centro e periferia
e rallentano l'azione amministrativa. Un solo esempio: in precedenza il Soprintendente archivistico emetteva la dichiarazione di "notevole interesse storico" di un archivio privato.
Attualmente, invece, il Soprintendente deve farne la proposta
al Direttore generale regionale, che emette la dichiarazione,
spesso dopo mesi: un inutilissimo passaggio in più, un rallentamento dell'azione amministrativa, una ulteriore, dannosa
iperburocratizzazione. Il Ministero allora "dei Beni culturali
e ambientali" è nato nel 1975 con un gravissimo difetto di origine. Tutti coloro che ne hanno sostenuto la nascita (fra i
quali sono stato anche io) davano per scontato che direttore
generale dell'Archeologia sarebbe stato un archeologo, direttore generale delle Biblioteche un bibliotecario, direttore generale degli Archivi un archivista di Stato. Invece direttori
generali di tutti i settori dei beni culturali furono subito dei
funzionari amministrativi, e non, come sarebbe stato necessario, archeologi, storici dell'arte, archivisti di Stato, bibliotecari, ecc.
Mi auguro che il mio suggerimento di cui sopra possa esserLe
utile e Le invio molti auguri di buon lavoro, nell'interesse dell'Italia e degli Italiani.
Elio Lodolini
Archivista di Stato
Professore ordinario di Archivistica
Preside di Facoltà nella Sapienza Università di Roma
Professore emerito nella detta Università
Membro d'onore del Consiglio internazionale degli Archivi
* * *
DGA - ROMA
La DGA al Salone dell’arte
del restauro
Venerdì 28 marzo 2014, a Ferrara, al Salone dell’arte del restauro e
della conservazione dei beni culturali e ambientali (ore 10.30, sala A,
primo piano, tra i pad. 3 e 4), la Direzione Generale per gli Archivi presenta la bozza delle Linee guida per la prevenzione dei disastri e la reazione alle emergenze negli archivi, redatta dal Gruppo nazionale REA Rischi ed Emergenze negli Archivi.
introduce e modera
Micaela Procaccia dirigente del Servizio II Tutela e conservazione
presenta
Monica Calzolari funzionario Servizio II Tutela e conservazione
intervengono
ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
IL FASCICOLO ARCHIVISTICO E LA
TRASPARENZA NEL D.LGS. 33/2013
Nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Mantova, mercoledì 12
marzo 2014, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, Gianni Penzo Doria, Direttore Generale dell'Università degli Studi dell'Insubria (Varese e Como),
terrà una lezione che ha come obiettivo la descrizione delle principali
caratteristiche del fascicolo archivistico, delle sue tipologie, nonché dei
rapporti tra fascicolatura e scarto.
Verranno esaminate, inoltre, le principali sentenze in materia di fascicolo
e di come il principio di ostensibilità garantisca la trasparenza amministrativa, facendo assurgere l’archivio a “bene della vita”.
Infine, sarà effettuata un’ampia panoramica del fascicolo nell’ordinamento giuridico italiano, dal DPR 445/2000 al CAD, per finire con le recentissime (e favorevoli) novità provenienti dal Decreto Trasparenza,
con particolare riferimento agli artt. 23 e 35 del D.Lgs. 33/2013: il responsabile della trasparenza in un’amministrazione pubblica, infatti,
deve avere anche competenze archivistiche.
L'incontro è aperto a tutti gli interessati.
Redattore: SILVIA BENAZZI
Informazioni Evento:
12 marzo 2014
Mantova, Archivio di Stato
Via Roberto Ardigò , 11
Orario: Evento dalle ore 15,00 alle ore 17,00
Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/
*
Il lungo cammino di
Mantova verso l’Unità
d’Italia.
Mostra documentaria
a cura di Daniela Ferrari
Nell’ambito delle iniziative che Mantova dedica alla “Giornata dell’Unità
nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” (istituita con
legge 222/2012), l’Archivio di Stato, di concerto con la Prefettura, organizza la mostra “Il lungo cammino di Mantova verso l’Unità d’Italia. Rassegna di documenti”, con l’intento di offrire spunti di riflessione
sul contributo di pensiero, di azione e di sacrificio offerto dai mantovani
per il riscatto dalla dominazione straniera, partendo dai moti del 1848 e
dalla congiura dei martiri di Belfiore, fino all’annessione al Regno, passando attraverso la seconda e la terza guerra di indipendenza (1859 e
1866).
Nella sala mostre e convegni (Sacrestia della SS. Trinità) sono esposti
alcuni documenti esemplificativi, tra i numerosissimi a noi pervenuti, che
sottolineano i momenti salienti delle vicende risorgimentali - già noti attraverso gli studi di Romolo Quazza, Renato Giusti, Rinaldo Salvadori,
Mario Vaini, Maurizio Bertolotti – che hanno visto l’annessione di Mantova e del suo territorio al Regno d’Italia in due successivi momenti:
dopo il 1859 e dopo il 1866.
Le testimonianze documentarie prendono in considerazione le vicende
della congiura a partire dagli indagati politici del 1848 e dalla formazione
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- Marzo 2014
mide, Ostiglia e Gonzaga, rimane subordinato all’Austria.
Le notizie dell’impresa dei Mille accentuano uno stato d’animo di fervida
attesa. A Milano, a Genova e in altre città, si va raccogliendo il denaro
per la Nazione armata con il fondo “un milione di fucili per Garibaldi”,
che a Mantova vede protagonista Giuseppe Finzi.
Cospicua è la partecipazione dei patrioti mantovani alla spedizione di
Garibaldi in Sicilia, varie decine sono i volontari, tra i quali spiccano soprattutto Ippolito Nievo e Giovanni Acerbi, ma anche Giovanni Chiassi,
Giuseppe Nuvolari, Angelo Collini, Paride Suzzara Verdi, Giulio Tambelli.
Il 17 marzo 1861 viene proclamato a Torino il Regno d’Italia, sotto il governo del re Vittorio Emanule II di Savoia. Rimangono in sospeso la
questione di Roma e quella del Veneto. Per l’Austria, che si rende conto
di non potere governare ulteriormente il Veneto, mantenere in sicurezza
le fortezze del Quadrilatero diventa sempre più oneroso.
Si arriva così alla terza guerra di indipendenza; ancora una volta il territorio mantovano è teatro di vicende belliche - con la battaglia di Custoza (24 giugno 1866) - e delle conseguenti distruzioni.
Nell’ottobre 1866 viene indetto un plebiscito i cui risultati sanciscono
l’inizio della storia di Mantova libera, annessa definitivamente al Regno
d’Italia.
Informazioni Evento:
Dal 17 marzo 2014 al 31 marzo 2014
Mantova, Archivio di Stato - Via Roberto Ardigò, 11
Orario: lunedì - giovedì 9.00-17.00; venerdì e sabato 9.00-13.00
Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/ http://
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ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
8 Donne per l'8 marzo quando Donna è sinonimo di Arte
Sabato 8 marzo alle 11.00, in occasione della Giornata Internazionale
della Donna, nel chiostro dell’Archivio di Stato di Pavia verrà inaugurata
la mostra di pittura e scultura 8 Donne per l’8 marzo - quando Donna
è sinonimo di Arte.
Pensata come Giornata “veramente” al femminile, la mostra si snoderà
sotto i portici del meraviglioso chiostro quattrocentesco del complesso
di San Maiolo.
8 Donne, quindi, che racconteranno questa Giornata attraverso la sensibilità, tutta femminile, espressa attraverso le loro opere.
del Comitato mantovano, nell’ambito del quale emerge la igura di don
Enrico Tazzoli (Canneto sull’Oglio, 1812 - spalti di Belfiore, 1852), che
tiene numerosi contatti con altri patrioti e diventa l’anima del movimento
mantovano assumendone la direzione, coadiuvato da Giovanni Acerbi
e da Attilio Mori.
Per mezzo di Giuseppe Finzi, inoltre, che si era recato a Londra col pretesto della Esposizione del 1851, arrivano a Mantova moltissime cartelle
del famoso prestito mazziniano. Ben presto si organizza una rete degli
affiliati.
Le somme raccolte affluiscono a Tazzoli, il quale annota in un registro,
con la cifra del Pater Noster, i nomi dei principali congiurati.
Il 5 novembre 1851 viene fucilato don Giovanni Grioli, coadiutore della
chiesa di Cerese, reo di avere sobillato alla diserzione alcuni soldati
boemi addetti ai lavori alle fortificazioni di Pietole.
A seguito di notizie di circolazione di banconote austriache false, viene
eseguita una perquisizione nell’abitazione dell’esattore Luigi Pesci in
Castiglione delle Stiviere, dove viene ritrovata una cartella di prestito;
gli interrogatori portano a Tazzoli e al famoso registro cifrato che viene
inviato a Vienna e decrittato, compito facilitato dal fatto che Tazzoli dal
carcere continua a usare a memoria il cifrario, dimostrando di attingerlo
a un testo familiare. Enrico Tazzoli è costretto a confessare.
Le inquisizioni si allargano a macchia d’olio. Gli implicati del processo
mantovano sono poco meno di duecento, ma il numero degli arrestati è
esiguo, molti riescono a fuggire.
La prima sentenza del Consiglio di Guerra riguarda dieci inquisiti, condannati alla forca.
Il 7 dicembre 1852 vengono giustiziati Don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo De Canal, Giovanni Zambelli e Carlo Poma; la sentenza di morte per Tito Speri, Carlo Montanari e don Bartolomeo Grazioli
viene eseguita il 3 marzo 1853. Pietro Frattini è giustiziato il 19 marzo.
Pier Fortunato Calvi è l’ultimo dei martiri di Belfiore, giustiziato il 4 luglio
1855.110 processi, 41 condanne, di cui 10 a morte per impiccagione,
57 amnistiati, questi sono i numeri della Congiura.
L’eccidio di Belfiore e la violenta repressione accelerano il movimento
liberale nel Lombardo-Veneto. Una blanda apertura del governo imperiale, rivolta a una maggiore mitezza di metodi, è destinata a naufragare.
La seconda guerra di indipendenza, che nel Mantovano si combatte il
24 giugno 1859 nella cruenta battaglia di Solferino e a San Martino, sancisce la divisione in due parti del territorio mantovano: mentre la parte
liberata passa sotto il nuovo Regno d’Italia, il rimanente territorio, che
comprende l’area sinistra Mincio e i distretti di Mantova, Revere, Ser-
Orari mostra: lunedì e venerdì dalle 9.30 alle 13.00
martedì, mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle
18.00
sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
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DATA NEWS
Espongono
Natalina Bassani Psicologa per formazione ed artista per vocazione,
dopo molti anni di grafica in bianco e nero produce soprattutto opere tridimensionali, figurative ma non solo. Utilizza creta, gesso, rete di ferro,
materie plastiche ed altri materiali, compreso il pizzo filet della nonna.
Con le sue opere ricerca sempre il coinvolgimento emotivo dell'osservatore, ritenendo che, se l'arte non è emozionante, arte non è. Ha seguito i corsi dell'AR.VI.MA e partecipa ogni anno a diverse mostre a
Pavia al Broletto, in Castello Visconteo e al Collegio Cairoli e in provincia.
Roberta Gallotti “terre d’acqua “ che Cesare Angelini ben definiva, riferendosi a Torre d’Isola, sono il terreno fertile dove è nata e cresciuta
la sua vocazione artistica. Frequenta il liceo artistico e l’accademia di
Brera, partecipa a mostre collettive, alla realizzazione di scenografie per
spettacoli teatrali. Insegna educazione artistica, arte e immagine. C’è
leggerezza e pensiero profondo nei suoi dipinti e la femminilità governa
la sua capacità di vedere e immaginare, di vagare tra il sogno e la veglia.
Predilige l’acquerello ma ama anche i pastelli acquerellabili, la divertono
l’uso del collage e delle tempere ad acqua. I suoi soggetti preferiti sono
montagne incantate, borghi antichi e solitari, castelli turriti.
Ilaria Giacometti Nasce a Pavia dove frequenta la Scuola di Pittura e
Arti Visive Marabelli AR.VI.MA. Il desiderio di riportare, trasmettere, trasfigurare e fare proprio ciò che la circonda è una necessità quasi fisica
per lei che usa il colore in modo vibrante e caldo dando vita e luce ai
personaggi raffigurati. L'amore per l'impressionismo la porta ad identificarsi in questa corrente così vicina al suo essere ma è attratta anche
dall’astrattismo del ‘900. Spazia dalla china acquerellata alla manipolazione del carboncino, dagli oli spatolati all'uso di materiali poveri e grezzi
che rinascono come basi preziose e brillanti.
Angela Macelli Ha frequentato corsi di incisione e scultura presso la
Civica Scuola di Pittura di Pavia e corsi formativi per l'insegnamento
delle arti visive e plastiche organizzati dal Comune di Pavia e dalla Regione Lombardia. Ha insegnato attività espressive nella Scuola dell'obbligo e tenuto laboratori di incisione, scultura e pittura in scuole medie
superiori. Ha partecipato a mostre personali e collettive di fotografia e
pittura. Incide e stampa opere calcografiche e realizza lavori polimaterici
nei quali accosta volutamente la fragilità delle "sue carte" alla forza di
altri materiali quali il metallo. Da molto tempo alla ricerca della propria
interiorità e di equilibrio, con i propri lavori vuole entrare in quelle che
definisce "le pieghe del cuore". Lavora ai Musei Civici di Pavia.
Fiorenza Orseoli Nasce a Treviso ma vive a Pavia dove si laurea in
Scienze Politiche e dove è stata funzionario nella Pubblica Amministrazione. Presto rivela il proprio interesse per il disegno, la pittura e soprattutto per l’abbinamento cromatico e materico. Le sue opere si proiettano
in un mondo ludico, fumettistico, allegro, consumatore di stimoli visivi.
“Non bisogna mai smettere di giocare con la propria fantasia e con i propri sogni” sono le sue parole. Ha vinto il premio speciale della Giuria in
occasione della manifestazione del “Salice d’Oro 2012” di Salice Terme.
Espone a Pavia e in tutta Italia.
Lucietta Ratta E’ nata a Lecce ma lascia l’amato Salento per gli studi
universitari che svolge e completa a Pavia. Lavora ora come medico
pneumologo al Policlinico di Pavia. Contemporaneamente porta avanti
il suo percorso artistico, seguendo corsi di pittura, scultura e incisione
presso la scuola civica di arti visive AR.VI.MA. Affascinata da tutti i materiali, con gli stessi sperimenta e produce opere d’arte contemporanea.
Ha al suo attivo numerosissime collettive e personali in Italia. Ha conseguito numerosi apprezzamenti in Concorsi artistici.
Silvia Sebastiani Nasce a Pavia. Laureata in Discipline Pittoriche all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è docente di Educazione
Artistica e/o Disegno e Storia dell’Arte presso Scuole Medie e Licei della
provincia. I suoi dipinti sono caratterizzati da un iperrealismo fumettistico
e pubblicitario che sfocia in visioni ambigue e inquietanti: case, piscine,
salotti sono infatti infestati da esseri mostruosi, che l’umanità non sembra vedere. Vincitrice, ex-aequo nella categoria “giovani”, del Premio Internazionale d’Arte 2006 “Un Menù per la colomba” di Venezia; nel
catalogo, commento critico di Philippe Daverio. Espone a Pavia, in Italia
e all’estero.
Rosa Tallarico Ha frequentato approfonditi corsi di pittura, scultura e
incisione presso la Civica Scuola d’arte di Pavia. Ha insegnato tecniche
espressive nella scuola dell’obbligo. Scrive recensioni e critiche per artisti e fotografi. È stata Presidente dell’Associazione culturale Arteaparte
Pavia. Membro del gruppo artistico “Tela salata”, è stata coordinatrice
di trasmissioni radiofoniche locali sull’Arte contemporanea a Pavia. Partecipa attivamente a molte collettive di pittura ed ha al suo attivo numerose personali. Coordina laboratori di scrittura creativa e tecniche
espressive presso numerose Istituzioni. È socia di Bottega d’Arte in
Pavia. Lavora presso i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia.
Redattore: MARIA LAURA MASCIA
Informazioni Evento:
Data dall’08 marzo 2014 al16 marzo 2014
Pavia, Archivio di Stato - Via Cardano, 45
Orario: lunedì e venerdì 9.30-13.00 martedì, mercoledì e giovedì 9.3013.00 e 15.00-18.00 sabato e domenica 16.00-19.00
Telefono: 0382 539078 - Fax: 0382 304127
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatopavia.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI BASSANO
DEL GRAPPA
Doti e contratti matrimoniali nel Medioevo
e in età moderna.
Corso di lettura di documenti medioevali.
La proposta formativa, giunta alla XII edizione, è dedicata alla conoscenza, alla lettura ed alla utilizzazione delle fonti notarili in materia di
doti e contratti matrimoniali. Il corso è organizzato dalla Sezione d'Archivio di Bassano del Grappa con l'Associazione Amici degli Archivi ed
ha il patrocinio del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Vicenza e Bassano e dell'Ufficio Territoriale scolastico di Vicenza. Il Liceo Ginnasio
"G. B. Brocchi" mette a disposizione la sala incontri della propria biblioteca in Villa Fanzago. Le lezioni si terranno nei martedì, a partire dal 25
marzo fino al 27 maggio, dalle ore 17,30 fino alle 20,00.
PROGRAMMA
martedì 25 marzo - Apertura corso. Elementi di diritto medioevale.
Esercitazioni di lettura paleografica.
martedì 1 aprile - Esercitazioni di lettura paleografica ed elementi di
struttura intrinseca.
martedì 8 aprile - Esercitazioni di lettura paleografica e di trascrizione
di documenti dotali.
Le esercitazioni saranno guidate da Franco Scarmoncin, Gabriele Farronato, Giovanni Marcadella.
martedì 15 aprile - La dote nel Medioevo, tra diritti particolari e diritto
comune.
Donato Gallo, UNIPD - Dipartim. Scienze Storiche, Geogr. e dell'Antichità
martedì 29 aprile - Contratti matrimoniali veneziani del ‘500.
Anna Bellavitis, UNIV-Rouen-FR
martedì 6 maggio - Il matrimonio preconciliare nelle fonti processuali.
Ermanno Orlando, UNIVE - Dipartim. Studi Umanistici
martedì 13 maggio - In testamenti e doti, l’agire della donna fra Tre e
Quattrocento.
M. Clara Rossi, UNIVR - Dipartim. Tempo, Spazio, Immag. Società
martedì 20 maggio - Tra consuetudini e diritto comune, la dote in età
moderna.
Claudio Povolo, UNIVE - Dipartim. Studi Umanistici
martedì 27 maggio - Elementi economici e materiali nelle doti in età
moderna.
Francesco Vianello, UNIPD - Dipartim. Scienze Storiche, Geogr. e dell'Antichità
L'iscrizione è obbligatoria e va indirizzata alla Sezione d'Archivio di Bassano del Grappa in via Beata Giovanna 58, tel 0424524890, e-mail: [email protected].
Redattore: MARIA LUIGIA DE GREGORIO
Informazioni Evento:
Data dal 25 marzo 2014 al 27 maggio 2014
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 0424524890
Bassano del Grappa - viale XI Febbraio, 65
Orario: lun, mar, gio, ven, 8,15-14,00; merc 8,15-17,30
Telefono: 0424524890
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatovicenza.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA
Vicenza e Debba,
26 marzo - 9 maggio 2014
Venezia e il Vicentino: fiumi canali e
laguna
L’Archivio di Stato di Vicenza propone un ciclo di tre incontri (il 26 marzo,
il 10 aprile e il 9 maggio 2014 ) per riscoprire la storia dei fiumi del vicentino e la ricchezza delle loro risorse.
Da alcuni anni le condizioni dei corsi d’acqua che attraversano il territorio si sono imposte alla nostra attenzione con forza e preoccupazione,
ricordandoci quanto sia stretto il legame tra le comunità umane e le risorse naturali di cui l’acqua è un simbolo e un bisogno.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione dell'Archivio di Stato di Vicenza
con due associazioni attive sul territorio, anche se con finalità diverse,
Insieme per Debba e l’Associazione per il Recupero e la Salvaguardia
degli Archivi Storici onlus. Gli interventi vedranno la partecipazione di
Salvatore Ciriacono (mercoledì 26 marzo, ore 17 - Archivio di Stato),
professore di storia moderna dell’Università di Padova. Esperto di storia
economica, egli affronterà, con visione storica, il rapporto tra la Repubblica di Venezia e le province della Terraferma per ciò che riguarda le
destinazioni d’uso delle risorse idriche sia per finalità agricole sia in una
dimensione protoindustriale.
Nel secondo intervento, Reginaldo Dal Lago (giovedì 10 aprile, ore 17
- Archivio di Stato), autore di storie territoriali su Fimon, Lapio e Pia-
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nezze, proporrà le bonifiche realizzate in vaste zone del territorio vicentino e, in particolare, quelle cha hanno interessato l’area Berica.
Il terzo incontro avrà come relatore Claudio Grandis (venerdì 9 maggio,
ore 20.30 - Cinema-teatro di Debba). I suoi libri sui corsi fluviali ne fanno
l’interlocutore privilegiato per raccontare la storia del ‘vaso’ di Debba.
Proprio a Debba, nella seconda metà del Cinquecento, un ricco mercante veneziano intervenne a finanziare la costruzione di una conca.
Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti su prenotazione.
Renata DA NOVA Direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia
Ugo COVA già Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste
Andrea ZANNINI Università di Udine, Storia moderna
COORDINA
Claudia SALMINI Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste
Sede dell’Archivio di Stato - sala delle conferenze
Trieste via A. La Marmora 17
per informazioni tel. 040 0647921 – email [email protected]
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Trieste, 20 marzo - 18 aprile 2014
I 3 3 a nni di proge tti de l l o
studi o Ce l l i Tognon
Archivio di Stato Vicenza
tel. 0444510827
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
13 marzo 2014 - ore 16.30
UGO TUCCI IN FRIULI VENEZIA GIULIA:
ARCHIVISTA, STORICO, INSEGNANTE.
A UN ANNO DALLA SCOMPARSA
L’Archivio di Stato di Trieste, in collaborazione con la Soprintendenza
Archivistica per il Friuli Venezia Giulia, l’Archivio di Stato di Gorizia, la
Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, e le Università degli
Studi di Udine e di Trieste organizza un incontro per ricordare l’attività
svolta da Ugo Tucci (Spoleto, 1917 – Perugia, 2013) in Friuli Venezia
Giulia.
Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste, si devono a Tucci la sede triestina di via La Marmora e la fondazione e la prima direzione dell’Archivio
di Stato di Gorizia; fu il primo titolare della Soprintendenza archivistica
per il Friuli Venezia Giulia, tra i fondatori della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia e docente di Storia economica all’Università
degli Studi di Trieste prima di trasferirsi a Venezia, vinta la cattedra di
Storia economica all’Università Ca’ Foscari.
INTERVENGONO
Maria Laura IONA già Soprintendente archivistico per il Friuli Venezia
Giulia
Donata DEGRASSI Università di Trieste, Storia economica e sociale
del medioevo
Pierpaolo DORSI Soprintendente archivistico per il Friuli Venezia Giulia
Grazia TATÒ Presidente della Deputazione di Storia patria per la Venezia Giulia
Giovedì 20 marzo 2014, alle ore 17.30, presso l'Archivio di Stato di Trieste, viene inaugurata la mostra dedicata all'attività dello studio d'architettura triestino Celli Tognon, organizzata dall'Archivio di Stato in
collaborazione con la Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia
Giulia.
La mostra sarà visitabile dal 21 marzo al 18 aprile 2014.
Questa mostra è un'occasione per conoscere il contesto, le scelte, i progetti di un gruppo di giovani architetti formatisi allo IUAV di Venezia, attenti allo sviluppo internazionale di forme e contenuti innovativi,
attraverso plastici, disegni, fotografia, oggetti concepiti per Trieste e per
altre realtà, in Italia e all'estero.
La mostra ripercorre l'attività dello studio nei progetti più significativi per
edifici pubblici e privati, concorsi internazionali, design industrale.
Queste testimonianze, che Carlo e Luciano Celli e gli eredi di Dario Tognon hanno voluto donare all'Archivio di Stato per il tramite della Soprintendenza archivistica, arricchiscono il patrimonio delle fonti per la
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storia dell'architettura di Trieste che già si conserva nell'Istituto di via La
Marmora e aprono il fronte degli studi a temi e soluzioni più vicini ai nostri giorni, elaborati nella seconda metà del XX secolo.
Archivio di Stato di Trieste
Tel. 040 0647921
[email protected]
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i compiti e le figure dell'Istituzione, le basi dottrinali dell'ortodossia cattolica che essi erano chiamati a difendere, i problemi legati allo svolgimento pratico del loro compito.
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ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
Autographa
Venerdì 28 marzo 2014, con inizio alle ore 17, presso l'Aula didattica
dell'Archivio di Stato di Bologna (vicolo Spirito Santo, 2), si tiene la presentazione del volume Autographa. I.1 Giuristi, giudici e notai (sec.
XII-XVI med.), curato da Giovanna Murano, con la collaborazione di
Giovanna Morelli e indici a cura di Thomas Woelki (Bologna, Clueb,
2012).
Interviene Andrea Padovani (Università di Bologna), alla presenza delle
curatrici.
Archivio di Stato di Bologna
tel. 051 223891; 051 239590
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI MODENA
Modena, 26 marzo 2014
Professione Inquisitore
Mercoledì 26 marzo, dalle ore 16 alle ore 17, presso l'Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena (c.so Vittorio Emanuele 59),
si svolge la seconda conferenza del ciclo Eresie e magie tra Modena
e Bologna, dal titolo I manuali dell'Inquisizione nell'Archivio di Stato
di Modena e la formazione degli Inquisitori.
La conferenza è a cura di Rosa Lupoli (Archivio di Stato di Modena).
Ingresso libero
«Con la nascita dell'Inquisizione romana (1542) si dovette ripensare
l'impalcatura ideologica su cui fondare la lotta antiereticale e, poiché i
manuali medievali non si adattavano più a tale funzione, in assenza di
una raccolta ufficiale delle norme da osservarsi in giudizio, si ripensò la
procedura che potesse essere concretamente utilizzata nella normale
prassi forense, però solo alcune opere, nel grande florilegio che ne sortì,
si imposero con autorevolezza e diffusero un diritto giudiziario comune
a tutte le corti inquisitoriali. Le impostazioni processuali descritte in questi manuali determinarono in breve il funzionamento dell'intero assetto
giudiziario dell'Inquisizione e le opere stesse si codificarono come un
genere letterario; erano per lo più scritte da Inquisitori che spiegavano
Con la soppressione delle sedi dei tribunali periferici dell'Inquisizione,
in virtù dell'iniziativa dei Sovrani dei vari Stati italiani, ne fu sancita la
fine e, mentre per molte sedi si attuò la dispersione dei materiali e dei
prodotti di quell'attività, invece, le vicende storiche modenesi hanno determinato una loro provvidenziale concentrazione nell'Archivio di Stato,
tale da farci acquisire una conoscenza completa del fenomeno storico
dell'Inquisizione».
Archivio di Stato di Modena
tel. 059 230549
[email protected]
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* Intervengono alla presentazione:
Alessia Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Carpi
Brunella Argelli, IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari
della Regione Emilia-Romagna
Anna Maria Ori, Studiosa di storia
Lucia Armentano, Archivio storico comunale di Carpi
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ARCHIVIO DIOCESANO DI PIACENZA
22 MARZO 2014, ore 9.00-12.30 - Sala delle Colonne della
Curia Vescovile, Piacenza, Piazza Duomo 33.
Corso di archivistica ecclesiastica
della Diocesi di Piacenza-Bobbio
- Saluti:
mons. Giuseppe Illica (Vicario Generale),
Stefano Vitali (Soprintendente Archivistico per l'Emilia-Romagna),
Manuel Ferrari (Direttore Ufficio Beni Culturali),
Teresio Cerini (Presidente Associazione Priscilla)
- Presentazione del corso: Piero Scottini (Direttore Archivi Storici della
Diocesi di Piacenza-Bobbio)
- Gli archivi della Diocesi, mons. Domenico Ponzini, Direttore emerito
Ufficio Beni Culturali
- Il Codice dei Beni Culturali, dott. Gian Paolo Bulla, Direttore dell’Archivio di Stato di Piacenza
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ARCHIVIO CIVICO DI CARPI
Carpi l'Archivio Storico comunale è online
Dopo il Progetto Trecento, relativo a documenti medievali, sono disponibili in rete anche gli inventari dei fondi archivistici afferenti ai secoli
XVI-XX.
Presentazione del progetto il 29 marzo dalle 16:30 alle 18:30
Carpi, Auditorium Biblioteca “A. Loria”, via Rodolfo Pio, 1
tel. 059 649960
E' pubblicato su ibc Archivi l’Inventario on line dei fondi dell’Archivio storico comunale della città di Carpi all'indirizzo:
http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS003170000001
Dopo il Progetto Trecento, relativo a documenti medievali di Carpi
(2010), sono oggi disponibili in rete anche gli Inventari dei fondi archivistici afferenti all’Archivio storico comunale, il cui nucleo principale è costituito dalla documentazione prodotta nel corso della plurisecolare
attività di amministrazione civile della Comunità locale (secoli XVI-XX).
Ibc Archivi è un’iniziativa dell’Istituto per i beni culturali della Regione
Emilia-Romagna, sviluppata dal servizio di Soprintendenza per i beni librari e documentari, e finalizzata alla creazione, gestione e pubblicazione in rete di risorse informative relative agli archivi storici
emiliano-romagnoli e agli istituti ed enti che li conservano.
Il corso in oggetto costituisce la seconda annualità, dopo il primo corso
svoltosi nel 2011. Il corso è articolato in n. 8 lezioni che si svolgeranno
dal 22 marzo al 30 maggio 2014, il sabato mattina dalle h. 9.00 alle
12.30 presso la Sala delle Colonne della Curia Vescovile, Piazza Duomo
33 Piacenza, per una durata complessive di 28 ore.
Le lezioni sono tenute da Anna Riva (Archivio di Stato di Piacenza) e
da Ugo Bruschi (Università degli Studi di Bologna). Al termine del corso
verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
L’importanza che rivestono gli archivi ecclesiastici (diocesani, parrocchiali, di ordini, congregazioni ed istituti religiosi) è sempre più riconosciuta. Per questo motivo è indispensabile che tali archivi siano tenuti
in ordine. Con l’intento di corrispondere a queste esigenze, l’Associazione Priscilla e l’Archivio Diocesano con la collaborazione dell’Archivio
di Stato di Piacenza, promuovono un corso di archivistica ecclesiastica
articolato in due annualità. L’obiettivo non mira a formare degli archivisti
– professione per cui è necessaria una preparazione teorica e tecnica
più approfondita – ma persone che, a conclusione del corso, abbiano
maturato consapevolezza culturale e conoscenze adeguate per fungere
da referenti di tali archivi. Il corso è rivolto a coloro che a vario titolo si
occupano di archivi ecclesiastici per motivi di studio,di ricerca, di gestione minima (ad es. nelle parrocchia) etc. Non sono richiesti particolari
titoli per accedervi.
Per il programma vedi
http://www.diocesipiacenzabobbio.org/2014/03/04/archivisti-parrocchiali-corso-in-diocesi/.
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER LA TOSCANA
13 marzo 2014
Pomeriggio di informazione sui problemi
della professione
Il Gruppo di studio sulla libera professione di ANAI Toscana promuove
un Pomeriggio di informazione sui problemi della professione
13 marzo 2014
Soprintendenza Archivistica per la Toscana
Via dei Ginori 7 – Firenze
Programma
15,00 - Saluti – Caterina del Vivo presidente sezione ANAI Toscana
15,10 - Apertura dei lavori – Francesca Capetta
15,20 - Lavorare come libero professionista nel settore degli archivi: Ti-
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pologie di contratti e di costituzioni societarie – Intervento di Federico
Staccioli, dottore commercialista
16,45 Domande dei soci
17,15 Conclusione dei lavori – Alessia Artini
L’iniziativa è rivolta ai soli soci ANAI in regola con il pagamento della
quota annuale. Sono ammessi massimo 30 partecipanti, con precedenza per i soci toscani.
È richiesta la prenotazione da effettuare al seguente indirizzo: [email protected] entro il giorno 10 marzo 2014.
In questa sede sarà possibile rinnovare la quota associativa per l’annualità in corso la cui scadenza quest’anno è il 15 marzo 2014.
*
Gli archivi di Leo Ferrero ed Enrico Pea,
conservati presso la Fondazione Primo
Conti
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- Marzo 2014
Misericordia esercitano essenziali funzioni sociali. Grazie ai documenti
dell’archivio che presenteremo nel corso di questi pomeriggi potremo
incontrare questo mondo variegato ed ascoltarne le voci, suggestivi echi
di un passato che ha ancora molto da dire.
Diana Toccafondi Soprintendente Archivistico per la Toscana
La lunga storia del nostro sodalizio impone anche di guardare indietro,
alla ricchezza dei nostri archivi, alla vastità del nostro patrimonio artistico
e librario, così che possiamo mettere a disposizione degli studiosi, ma
anche dei confratelli e della cittadinanza tutta, informazioni di assoluta
rilevanza storica e scientifica, quali risultano dalle nostre antiche carte.
Andrea Ceccherini Provveditore Misericordia di Firenze
Le ricerche delle due studiose, in un archivio ricchissimo e mai sufficientemente indagato, hanno consentito di pubblicare la nuova e aggiornata edizione della Storia della Misericordia di Firenze, ma anche
di organizzare questo ciclo di qualificate conferenze che si pone all’attenzione della comunità degli storici e degli storici dell’arte.
Maurizio Naldini Responsabile dei festeggiamenti per i 770 anni
PROGRAMMA
I documenti
27 marzo Franek Sznura
Scriveremo i nomi degli uomini et donne. Alla scoperta di una matricola
del 1361.
3 aprile Donatella Lippi
Circa la provisione et cura contro la pestilentia. Statuto (1501) e trattato
medicale (1522) alleprese con il “morbo”.
10 aprile Ludovica Sebregondi
Io, Simone di Nunziato Santini…. Le ricordanze del 1575 di un provveditore legnaiolo.
15 aprile Teresa Megale
Prodigi scenici dell’ago e del filo. Il sarto Lorenzo Gabbuggiani e lo spettacolo fra Sei e Settecento.
Presentazione degli inventari. Giovedì 6 marzo, alle ore 16.00, presso
Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Palazzo Neroni – Via Ginori
7, Firenze
Interverranno
Diana Toccafondi (Soprintendente Archivistico per la Toscana)
Chiaretta Silla (Responsabile settore Biblioteche Archivi e Istituzioni
Culturali della Regione Toscana)
Luca Brogioni (Responsabile Archivi e Collezioni Librarie Storiche del
Comune di Firenze)
Marino Biondi (Università degli Studi di Firenze)
Per informazioni
Villa “Le Coste”, Via G. Duprè, 18 Fiesole tel. 055.597095 [email protected]
www.fondazioneprimoconti.org
*
Le conferenze saranno introdotte da Diana Toccafondi e Gabriela Todros.
Barbara Maria Affolter e Laura Rossi, curatrici dell’Archivio della Misericordia, presenteranno i documenti.
Gli incontri saranno animati dalla lettura delle fonti storiche, a cura di
Binario di Scambio, Compagnia Teatrale Universitaria dell’Ateneo
di Firenze.
I luoghi e le opere d’arte
8 maggio Barbara Maria Affolter e Laura Rossi
Le sedi della Misericordia: dalla Loggia di piazza S. Giovanni alla sede
dei Pupilli.
Maria Matilde Simari e Lidia Cinelli
La venerata Madonna della Misericordia al Bigallo: spigolature storiche
e anticipazioni sul restauro.
15 maggio Francesco Gurrieri
Il Cimitero di Pinti. Un camposanto nel cuore della città.
770 anni della Misericordia di Firenze Una sconfinata carità
Ciclo di conferenze su documenti, luoghi ed opere d’arte della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze
Soprintendenza Archivistica per la Toscana
Palazzo Neroni - Via dei Ginori, 7 - Firenze
27 marzo – 15 maggio 2014
ore 15.30
*
"Scriveremo i nomi degli uomini et donne".
Alla scoperta di una matricola del 1361.
Conferenza del Prof. Franek Sznura. 27 marzo, ore 15.30, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, via dei Ginori 7, Firenze
La città non è solo il luogo delle istituzioni e del potere ma anche quello
della solidarietà, in cui, fin dall’epoca medievale, associazioni come la
Fra i documenti più antichi dell'archivio della Misericordia di Firenze,
quattro "matricole" pergamenacee risalenti al Trecento. Nelle matricole,
una per ogni quartiere in cui era divisa la città, era registrato l’elenco al-
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fabetico di uomini e donne ascritti al Numero maggiore della Confraternita dal 1361 al 1527.
Franek Sznura ne parlerà nel primo degli incontri dedicati all'archivio
della Misericordia.
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ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L’UMBRIA
La poetessa Alinda Bonacci Brunamonti
e le sue carte
“L’ordinamento degli archivi di architettura
Problematiche e casi studio.”
Firenze 11-12 marzo 2014
Nell’ambito delle attività rivolte alla valorizzazione delle fonti archivistiche per l’architettura, l’associazione AAA/Italia propone un Seminario
dedicato al tema dell’ordinamento degli archivi di architettura, rivolto ad
archivisti, architetti, curatori, documentalisti e a tutti coloro che lavorano
presso centri di documentazione, musei e istituzioni che conservano a
qualsiasi titolo archivi e materiali relativi all’architettura.
Per la complessità e la varietà dei materiali che conservano questi archivi presentano sempre particolari problemi di ordinamento e di gestione per i quali, al momento, non ci sono riferimenti e risposte
univoche. Le due giornate di lavori sono quindi pensate come un momento di scambio e di confronto sugli aspetti pratici dell’ordinamento,
proponendo un orizzonte generale di riferimento condiviso ma concentrandosi su casi studio specifici, attraverso i quali interrogarsi su problemi comuni e su possibili e diverse soluzioni.
Nella prima parte del seminario, rappresentanti di istituti di conservazione e di ricerca con una lunga tradizione nella gestione di archivi di
architettura - l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, il MART
Museo di Trento e Rovereto, la Soprintendenza Archivistica per il Lazio
– delineeranno i contorni di riferimento, anche normativi, per la trattazione dei vari tipi di materiali.
Nella seconda parte saranno presentate, come casi studio, varie esperienze di ordinamento realizzate su archivi di natura e caratteristiche diverse: le carte di Giovanni Michelucci, parzialmente organizzate
dall’architetto stesso; l’archivio di Enzo Vannucci, contenente in prevalenza calcoli e disegni strutturali; l’archivio di Egle Renata Trincanato
che raccoglie vastissime tipologie di documenti; l’archivio delle case popolari IACP di Firenze e l’archivio Storico del Comune di Firenze che
contengono importanti documenti d’architettura in un contesto di tipo
imprenditoriale e amministrativo.
La terza parte è dedicata alla presentazione del caso specifico della gestione dei fondi all’interno dell’Archivio di Stato di Firenze, dove gli archivi di architetti si devono relazionare con il vasto e multiforme
patrimonio lì conservato.
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ARCHIVIO DI STATO DI SIENA
Siena, 21 marzo 2014
Brandano da Petroio (1488-1554)
Venerdì 21 Marzo 2014, presso la Sala Conferenze dell'Archivio di Stato
di Siena (via Banchi di Sotto, 52), dalle ore 9,30 alle ore 17,30, si tiene
il convegno Brandano da Petroio (1488 - 1554) L'uomo, il mistico, il
profeta e il confratello, organizzato dall'Arciconfraternita di Misericordia di Siena e dall'Archivio di Stato.
L'evento è patrocinato da: Mibact (Soprintendenza Archivistica per la
Toscana, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Demoetnoantropologici per le province di Siena e Grosseto), Arcidiocesi di Siena - Colle
Val d'Elsa - Montalcino, Università degli Studi di Siena, Comune di
Siena, Prefettura di Siena - Servizio di prevenzione e protezione.
In occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna,
la Soprintendenza archivistica per l’Umbria ospita una conferenza dedicata alla nota poetessa perugina Alinda Bonacci Brunamonti (18411903). Nel corso della conferenza, in cui si darà conto del lavoro di
riordinamento e inventariazione del suo archivio, recentemente ultimato,
verranno anche proiettate immagini di alcuni dei documenti più significativi.
L’evento è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale
Augusta di Perugia.
Redattore: FABRIZIA TREVISAN
Informazioni Evento:
08 marzo 2014
Perugia, Soprintendenza archivistica per l’Umbria , via Martiri dei Lager
65
Orario: 9-13; 15.30-17
Telefono: 0755052198 / 0755055715
Fax: 0755052198 / 0755055715
E-mail: [email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI TERNI
Terni, 4 aprile 2014
L’archivio di Margherita Incisa di
Camerana e di Elia Rossi Passavanti
Archivio di Stato di Siena - tel. 0577 247145
[email protected]
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Venerdì 4 aprile 2014, alle ore 16.30, a Terni, presso la Fondazione
Cassa di Risparmio di Terni e Narni (corso Tacito 49), si tiene la presentazione del volume L’archivio di Margherita Incisa di Camerana e di
Elia Rossi Passavanti e carte aggregate. Inventari, a cura di Adalgiso Liberati e Raffaella Clerici, coordinamento scientifico di Simonetta Laudenzi e Elisabetta David.
Il volume raccoglie gli inventari di due importanti archivi privati: quello
della marchesa Margherita Incisa di Camerana - volontaria della Croce
Rossa durante le due guerre mondiali e unica donna a fare parte della
Federazione Nazionale Arditi d'Italia - e quello del marito, il conte Elia
Rossi Passavanti di Terni, valoroso combattente insignito di due medaglie d'argento, una medaglia d'oro e una croce al valor militare.
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- Marzo 2014
Il volume, curato da Dominc Candeloro, Kathy Catrambone e Gloria
Nardini, vuole essere un omaggio alle donne italiane emigrate a Chicago nel secolo scorso ed è un’antologia nella quale 50 autori hanno
raccontato la vita di tante di loro.
L’opera è divisa in due sezioni: Donne italiane di Chicago nella storia,che comprende biografie e storie di vita, e Donne italiane di Chicago nei saggi, nella narrativa e nella poesia, dove si racconta come
le storie e le memorie di queste donne siano state fonte di ispirazione
per opere creative.
Come scrive Candeloro, “La foto che emerge è diversissima: dalle
donne poverissime che a fine ‘800 raccoglievano cenci per sopravvivere, alle professioniste di oggi, insegnanti, avvocati, medici..”
Nel volume, tantissime le foto, scattate nell’arco di un secolo, tante pubblicate per la prima volta.
Ispirati dal detto “Save our stories”, gli autori invitano chi volesse contribuire a raccontare altre testimonianze a scrivere a
[email protected]
Sala convegni Archivio Centrale dello Stato
Piazzale degli Archivi, 27 – Roma EUR
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Il Giardino della Minerva
Mercoledì 2 aprile, alle ore 10, a Roma, presso l’Archivio Centrale dello
Stato, si tiene una conferenza sul Giardino della Minerva, l’orto botanico
della Scuola medica salernitana.
Il Giardino della Minerva si trova nel cuore del centro antico di Salerno,
in una zona denominata nel Medioevo Plaium montis, a metà strada di
un ideale percorso che si sviluppa lungo l’asse degli orti cinti e terrazzati
che dalla Villa comunale salgono verso il Castello di Arechi, intorno al
torrente Fusandola.
Il “viridario” fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo, come
testimonia una pergamena conservata nell‘archivio della Badia di Cava
de’Tirreni. In seguito, nel primo ventennio del 1300, il maestro Matteo
Silvatico, vi istituì un Giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri
Orti botanici d’Europa.
Per informazioni
tel. 0744 421330
[email protected]
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ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
Lunedì 17 marzo, ore 11
Presentazione del volume
Italian Women in Chicago.
Madonna mia! Qui devo vivere?
Dall’opera di Silvatico, intitolata Opus pandectarum medicinae, ricaviamo la prima descrizione del Giardino: «...ed io ho una colocasia, a
Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua».
In questo spazio di straordinario valore culturale, oggi identificabile, appunto, nell’area del Giardino della Minerva, erano coltivate alcune delle
piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico.
Matteo Silvatico vi svolgeva, inoltre, una vera e propria attività didattica
per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome
e le loro caratteristiche (Ostensio Simplicium). Il giardino medievale, nel
corso di una recente campagna di indagini archeologiche, è stato rinvenuto a circa due metri di profondità sotto l’attuale piano di calpestio.
Nel 1666 don Diego del Core «...fe compra libera di una casa palazziata
con giardini... la casa con giardinetto fu restaurata e accomodata e resa
abitabile». Dall’atto notarile si ricava inoltre una delle prime descrizioni
del terrazzo e del giardino: «...vi è una loggia parte coperta a lamia a
vela sostenuta da pilastri e parte scoperta e pavimentata attorno, coi
suoi pezzi d’astrico del quale si gode il mare e i monti circonvicini, con
una fontana in destra di essa con acqua perenne...vi è un muro che
regge la fontana, ma che è malmesso e potrebbe crollare danneggiando
la loggia...in esso vi è una porta che con sette gradi si cala nel giardino
il quale consiste in un luogo piano, ha due piedi di fico, due di cetrangolo
e vite che facevano pergola sopra otto pilastri di fabbrica, ma presente
si vedono per terra perchè sono marciti i legnami che formavano la medesima, altri pilastri parte sono cascati e parte lesionati». Viene menzionata anche la peschiera e la scala che conduceva al secondo livello
del giardino, con altri alberi di fico ed una fontana che alimenta la vasca
sottostante. La proprietà, quindi, alla metà del Seicento, nonostante i
molti guasti, mostrava già l’aspetto che attualmente connota il luogo.
Ultimo proprietario fu il professor Giovanni Capasso che, grazie all’inte-
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ressamento dell’avvocato Gaetano Nunziante, presidente dell’Asilo di
Mendicità, donò, nell’immediato secondo dopoguerra, l’intera proprietà
a tale benefica Istituzione.
A novembre del 1991, a Salerno, durante i lavori del simposio dal titolo
Pensare il giardino, fu presentato il progetto per la realizzazione di un
Orto botanico dedicato a Silvatico e al suo Giardino dei semplici. Tale
progetto è stato poi finanziato e realizzato nel 2000 dall’amministrazione
Comunale (attuale proprietaria del bene) utilizzando le provvidenze del
programma europeo Urban.
Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un’interessante serie di elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII
secolo. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata
da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La
scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino
è costruita sulle mura antiche della città e permette un’ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline. Un complesso
sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche
e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli
appezzamenti.
Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa
incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che,
ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto
d’umidità e calore.
Per saperne di più www.giardinodellaminerva.it
Il programma della giornata
Archivio centrale dello Stato
Servizio Comunicazione - URP
te 06 54548538
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
...dedicato alle donne e all'arte
Per la Festa della donna, l'Archivio centrale dello Stato organizza una
manifestazione dedicata alle donne che in vario modo hanno orientato
le loro scelte nel campo dell'arte.
BIBLIOTECA NAZIONALE
CENTRALE - ROMA
MOVIO: uno strumento innovativo
per realizzare mostre virtuali online
a uso di musei, archivi e biblioteche
La Biblioteca nazionale centrale ospiterà il 19 marzo prossimo una giornata dedicata alla presentazione di MOVIO e delle mostre virtuali che
sono state realizzate con questo software.
MOVIO è un kit open source con cui archivi, biblioteche e musei possono realizzare mostre virtuali per dare risalto ai propri capolavori e valorizzare il patrimonio meno noto, quello che spesso rimane chiuso in
magazzini per mancanza di risorse e occasioni in cui essere presentato.
Non a caso l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, da sempre impegnato nella diffusione dell’uso delle tecnologie digitali per i beni culturali, ha potuto realizzare MOVIO grazie al contributo
della Fondazione Telecom Italia che con il Bando 2011 ha inteso finanziare iniziative di rilancio dei beni culturali invisibili, oggetti e luoghi inaccessibili, ma anche tradizioni di conoscenze, competenze, abilità,
tecniche a rischio di declino.
MOVIO è concepito come uno strumento per promuovere l’accessibilità
e la fruibilità dei contenuti culturali digitali di una mostra, itinerario o percorso culturale da presentare come "mostra virtuale", uno spazio che
guida alla scoperta delle opere ma consente e consente al fruitore di
creare propri percorsi e chiavi di lettura, differenti da quelli proposti dal
curatore, allargando l’orizzonte delle proprie conoscenze.
Tre le sessioni in programma il 19 marzo, dedicate ai presupposti del
progetto, alle mostre realizzate dagli archivi, biblioteche, musei e università che hanno aderito alla sperimentazione di MOVIO, e all’introduzione delle sue funzionalità tecniche.
ROMA, Mercoledì 19 Marzo 2014, ore 9.00 - Biblioteca Nazionale Centrale, Sala Conferenze
MOVIO, realizzato dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e finanziato da Fondazione Telecom Italia nell’ambito del
proprio bando sui “Beni invisibili” del 2010, è un kit messo a disposizione
gratuitamente dagli istituti culturali italiani (archivi, biblioteche, musei,
soprintendenze, università, scuole, associazioni) che intendono far conoscere e valorizzare il proprio patrimonio culturale tramite percorsi tematici e mostre digitali
Dopo una breve presentazione di fonti archivistiche e di riviste femminili
d'epoca, saranno proiettati due documentari RAI, Suite per Palma e
La sposa, incentrati su due figure di donne che hanno lasciato, con le
loro personalissime esperienze, testimonianza di un forte impegno nel
mondo dell'arte: Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale
d'Arte Moderna e Contemporanea dal 1942 al 1975, e Pippa Bacca,
nota soprattutto per il suo ultimo provocatorio progetto artistico che le
costò la vita nel 2008.
La giornata si conclude con la visita alla mostra di pittura di Carlo Carli,
Dolcezza violata
Redattore: MARIALUISA BISI
Informazioni Evento:
07 marzo 2014
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 06/54548538
Roma, Archivio centrale dello Stato - Piazzale degli Archivi, 27
Orario: 9,00 - 13,30
Telefono: 06/545481 - Fax: 06/5413620
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.acs.beniculturali.it
Intervengono:
· Osvaldo Avallone, Direttore della Biblioteca nazionale centrale di
Roma
· Rossana Rummo, MIBACT, Dir. Generale per le biblioteche, gli istituti
culturali e il diritto d'autore
· Giuliana Zagra, Biblioteca nazionale centrale di Roma
· Marcella Logli, Segretario Generale Fondazione Telecom Italia
· Maria Teresa Natale, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane
· Paolo Ongaro, Daniele Ugoletti, GruppoMeta
· Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina
· Marco Pizzo, Museo centrale del Risorgimento di Roma
· Margherita Russo, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
· Claudio Cristallini, Gian Paolo Castelli, Laura De Martino, Rita Denaro, Regione Lazio, Area Servizi culturali
· Maria Cristina Regali, Biblioteca Universitaria di Pavia
· Flavia Cristiano, Biblioteca Universitaria Alessandrina
· Marina Giannetto, Istituto centrale per gli archivi
· Antonia Pasqua Recchia, Segretario generale MIBACT
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http://www.otebac.it/index.php?it/358/cedola-di-registrazione-movioroma-19-marzo-2014
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Informazioni Evento:
19 marzo 2014
Prenotazione: Obbligatoria
Roma, Biblioteca Nazionale Centrale
Orario: dalle ore 9.00
Telefono: 06 49891
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.bncrm.librari.beniculturali.it http://
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• Osvaldo Avallone Direttore Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
• Rossella Caffo Direttore ICCU
• Antonio Carioti Corriere della Sera
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Conferenza Internazionale
La Grande Guerra nelle raccolte
nazionali ed europee: materiali,
immagini e testimonianze
Il 27 marzo 2014, nella Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si terrà la conferenza internazionale La Grande Guerra
nelle raccolte nazionali ed europee: materiali, immagini e testimonianze.
L’evento si inserisce nel quadro delle commemorazioni italiane per il
Centenario dello scoppio della Grande Guerra e rientra nell’ambito dell’accordo firmato, in occasione di tale ricorrenza, dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri - Struttura di missione per la Commemorazione
del Centenario della Prima Guerra Mondiale - e dall’Istituto Centrale per
il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU).
La conferenza internazionale organizzata dall’ICCU, con la collaborazione della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e dell’Istituto per la
Storia del Risorgimento italiano del Museo Centrale del Risorgimento,
è indirizzata a un pubblico esteso e vario proveniente da più ambiti: biblioteche, archivi, musei, istituzioni culturali, ricercatori, ma anche studenti e cittadini interessati all’argomento affrontato dalla conferenza.
L’evento costituisce un’importante occasione per presentare i risultati
conseguiti da due importanti iniziative, nazionale ed europea, strettamente legate fra loro: 14-18 Documenti e immagini della Grande
Guerra (http://www.14-18.it/) e Europeana Collection 1914-1918
(http://www.europeana-collections-1914-1918.eu/)
Il sito 14-18 Documenti e immagini della Grande Guerra dà accesso
a oltre 250.000 immagini, relative a fotografie, materiale grafico, periodici e giornali di trincea, documenti manoscritti e a stampa. Con la sua
grande quantità di contenuti e il significativo numero di prestigiose istituzioni partner, costituisce uno strumento di riferimento a supporto delle
iniziative nazionali per la commemorazione della Grande Guerra nella
ricorrenza del centenario.
Il progetto Europeana Collection 1914-1918 presenta i risultati della
cooperazione tra 8 paesi europei rendendo disponibili online nel portale
Europeana (http://www.europeana.eu/) più di 400.000 documenti rari
selezionati tra le collezioni di prestigiose Istituzioni europee, tra cui le
250.000 immagini del sito italiano.
Interverranno alla conferenza
Sessione antimeridiana
• Franco Marini Senatore, Presidente “Comitato storico scientifico per
gli anniversari di interesse nazionale” Presidenza del Consiglio dei Ministri
• Flavia Nardelli Piccoli Commissione Cultura - Camera dei Deputati
• Antonia Pasqua Recchia Segretario Generale MIBACT
• Jill Cousins Executive Director Europeana Foundation
• Rossana Rummo Direttore Generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore MIBACT
• Ferruccio de Bortoli Direttore Corriere della Sera
• Thorsten Siegmann Coordinatore “Europeana Collections 19141918”
• Piergaetano Marchetti Presidente Fondazione Corriere della Sera
• Silvia Calandrelli Direttore RAI Educational
Tavola rotonda
• Frédéric Lemmers Biblioteca Reale del Belgio, Bruxelles
• Zsuzsanna Brunner Biblioteca Nazionale Austriaca, Vienna
• Marco Pizzo Direttore Museo del Risorgimento, Roma
• Maria Letizia Sebastiani Direttore Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze
• Agostino Attanasio Direttore Archivio Centrale di Stato, Roma
• Simonetta Buttò Direttore Biblioteca di Storia moderna e contemporanea, Roma
• Flavia Cristiano Direttore Biblioteca Universitaria Alessandrina, Roma
• Silvana De Capua Biblioteca Nazionale Centrale, Roma
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU)
Viale Castro Pretorio, 105 - 00185 Roma
Tel.: 06.49210425 - fax 06.4959302
E-mail: [email protected]
Informazioni e programma:
http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/archivionovita/2014/novita_0007.html
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ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA
Lunedì 7 aprile 2014
Tutelare gli archivi oggi. Che fare?
Un seminario di lavoro per confrontarsi, tra professionisti della conservazione del patrimonio culturale, sulle attuali difficoltà nel garantire la
tutela degli archivi pubblici e privati in Italia.
Sala Tosti
Aurum - La Fabbrica delle Idee
largo Gardone Riviera - Pescara
La carenza di risorse umane ed economiche assegnate agli uffici dell’Amministrazione archivistica e le difficoltà in cui si dibattono archivi, biblioteche, musei, associazioni e altre istituzioni culturali che conservano
archivi (compresi privati proprietari di fondi archivistici personali o familiari), suggerisce di riflettere sullo stato della questione al fine di individuare se sia utile e possibile seguire anche vie nuove per una più
efficace salvaguardia del patrimonio archivistico nazionale, che senza
tutela si degrada, si disperde e può scomparire per sempre.
Premesso che può apparire velleitario cercare di innovare qualcosa che
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funzionerebbe se solo si utilizzassero risorse adeguate, tuttavia si può
provare a studiare se e come – ai fini della tutela – possano, operando
in rete, riuscire meglio a collaborare figure diverse: archivisti di Stato,
ispettori onorari, archivisti libero professionisti, colleghi di professioni vicine, personale di Enti Locali, studiosi, insegnanti, giornalisti, membri di
associazioni culturali, volontari, cittadini.
Attraverso l’esame di alcune esperienze di tutela e la considerazione
critica delle cause di una situazione generale in gran parte non soddisfacente, il seminario si propone di offrire anche suggerimenti di buone
pratiche.
Gli organizzatori saranno infine lieti se il seminario potrà comunque richiamare l’attenzione dei decisori su quanto rischiamo di perdere e con
poco potremmo salvaguardare.
PROGRAMMA
ore 9.00
Saluti delle autorità
Mauro Tosti Croce MiBACT - Direzione Generale per gli Archivi
Marco Carassi Presidente ANAI
Paola Di Felice MAB Abruzzo, Direttrice Civici Musei Teramo
ore 9.30
Introduzione lavori a cura di
Gianfranco Miscia Presidente ANAI Abruzzo
Maria Teresa Spinozzi Soprintendente archivistico per l’Abruzzo
Prima sessione - Teoria e realtà della funzione istituzionale di tutela
degli archivi
ore 10.00
Micaela Procaccia
MiBACT, Direzione generale per gli archivi - Responsabile Servizio II
La tutela degli archivi nel nuovo quadro giuridico
ore 10.30
Diana Toccafondi
ANAI Toscana, Soprintendente archivistico per la Toscana
Le difficili risposte alle nuove esigenze di tutela
ore 11.00
Stefano Vitali
ANAI Emilia-Romagna, Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna
Per una concezione attiva e diffusa della tutela
Seconda sessione - Gli archivi correnti e di deposito delle Pubbliche
Amministrazioni: un oggetto delicato tra tutela e cura spontanea
ore 11.30
Francesca Imperiale
Consiglio direttivo ANAI, Soprintendente archivistico per la Liguria
La sussidiarietà della tutela rispetto alla cura spontanea, esperienze sul
campo
ore 12.00
Antonello De Berardinis
Direttore Archivio di Stato di Pescara
Tutelare gli archivi degli uffici statali della provincia di Pescara
ore 12.30
Dialogo tra i relatori e il pubblico
ore 13.30
Pausa pranzo
“ L’Arma dei Carabinieri”
“ Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale”
Redattore: CATIA D'ANNUNZIO
Informazioni Evento:
06 marzo 2014
Teramo, Archivio di Stato - sede di S. Agostino - via Cesare Battisti, 55
Orario:lunedi-martedì-giovedì 8-18;mercoledì-venerdì-sabato:8,00-14
Telefono: 0861/240891 - Fax: 0861/242963
E-mail: [email protected]
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER LA PUGLIA
Donne in trincea. Manifesti storici
dell'UDI Macare Salento.Mostra
iconografica e seminario di studi
Terza sessione - Gli archivi informatici nativi: un oggetto incandescente
ore 14.30
Paolo Buonora
Direttore Archivio di Stato de L’Aquila
Conservare archivi informatici nella Pubblica Amministrazione
ore 15.00
Ilaria Pescini
ANAI Toscana, Archivista Regione Toscana
Tutelare l’unitarietà dell’Archivio: il ruolo dell’archivista all’interno di una
pubblica amministrazione
ore 15.30
Daniela Bondielli
ANAI Liguria, Archivista Provincia de La Spezia
Tutelare i prodotti documentari di procedure informatizzate
ore 16.00
Dialogo tra i relatori e il pubblico
Per informazioni e comunicazioni: Tiziana Di Zio - Soprintendenza Archivistica
per l’Abruzzo - tel.: +39 (0856) 920012 - email: [email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO
“L’arma dei Carabinieri: 200 anni di
storia. I valori senza tempo da
preservare…ieri…oggi…sempre”
A Teramo il 6 marzo 2014 alle ore 9,30 presso l’Archivio di Stato (ex
Convento S. Agostino) in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario
della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri verrà svolto un Convegno
durante il quale saranno proiettati i seguenti filmati:
In occasione della Festa della donna (8 marzo) si inaugura, il 7 marzo
2014 alle ore 10,00, la mostra dei manifesti storici dell'Unione Donne
Italiane Macare Salento il cui archivio è stato dichiarato di "importante
interesse culturale" dal Ministero per i beni e le attività culturali nel 2012.
La mostra è promossa dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia,
dall'UDI Macare Salento e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche , con
la collaborazione del Centro Teseo. Creatività tra Arte e Scienza, nell'ambito del Prometeo Festival
Redattore: ANGELA MUSCEDRA
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Informazioni Evento:
Dal 7 marzo 2014 al 31 marzo 2014
Bari, Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia - Strada Sagges, 3
Orario: 9,00-17,00 (dal lunedì al giovedì); 9,00-13,30 (venerdì)
Telefono: 080.5789411 - Fax: 080.5789462
E-mail: [email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI BARI
La voce del silenzio....e le verità nascoste.
I mille volti della violenza sulle donne tra le
carte d’Archivio
Dall'11 al 26 marzo 2014, a Bari, presso l'Archivio di Stato (Cittadella
della Cultura, via Pietro Oreste 45), a conclusione della collaborazione
con il Liceo delle Scienze umane “Bianchi Dottula” di Bari per il progetto
Alternanza Scuola Lavoro, si tiene La voce del silenzio e le verità nascoste. I mille volti della violenza sulle donne tra le carte d’Archivio.
gli appuntamenti
11 marzo, ore 16.15
Voci dal silenzio: dalle carte dei tribunali alla scena.
Atto unico in collaborazione con il gruppo teatrale Polvere di stelle e con
la classe IV B del Liceo delle Scienze umane “Bianchi Dottula” di Bari
26 marzo, ore 9
La parola agli studenti: dall'archivio alla realtà
Presentazione dei lavori
Incontro-dibattito con esperti
Inaugurazione della mostra documentaria, che resterà aperta fino al 4
aprile 2014
Venerdì 7 marzo 2014, alle ore 17.00, nella sede dell’Archivio di Stato
di Foggia a Piazza XX Settembre n. 3
Intervengono alla manifestazione
i giornalisti Mara Cinquepalmi e Maurizio Tardio,
lo scrittore Marcello Ariano
il direttore dell’Archivio di Stato di Foggia Viviano Iazzetti
La Compagnia teatrale ScenAperta racconta le storie delle lavoratrici
Redattore: VIVIANO IAZZETTI
Informazioni Evento:
07 marzo 2014
Foggia, Archivio di Stato - Palazzo Filiasi, Piazza XX Settembre n. 3
Orario: 17.00
Telefono: 0881.721696 - Fax: 0881.777879
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatofoggia.beniculturali.it/
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ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA
Archivio di Stato di Bari
tel. 080 099311
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA
Donne di Carta. Le lavoratrici del
Poligrafico dello Stato di Foggia nei
documenti d'Archivio
È la presentazione del progetto Viadelmareracconta curato dalla giornalista Mara Cinquepalmi.
Viadelmareracconta segue due percorsi: la ricerca tra le carte dell'Archivio di Stato di Foggia e le interviste ad alcune donne che hanno lavorato in Cartiera.
Dunque, non la storia della cartiera, ma le storie delle ex operaie dello
stabilimento foggiano.
In occasione della Festa della Donna è un’opportunità per dare voce
alle donne che hanno trascorso quarant'anni della loro vita nello stabilimento di via del Mare e per raccontare uno spaccato della vita di fabbrica.
In prosecuzione della collaborazione intrapresa nel 2013 con ilArti e Mestieri della Provincia di Cosenza, l' Istituto partecipa al progetto esposi-
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tivo in oggetto con fonti documentarie che testimoniano la presenza dei manufatti in ceramica
nel nostro territorio dal sec. XVI al sec. XVIII.
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ARCHIVIO DI STATO
DI REGGIO
CALABRIA
Sezione di PALMI
Generazioni di Donne
Quando abbiamo pensato a questa manifestazione sulla storia delle donne, l'idea che ci turbava e ci disturbava di più era quella che si
potesse pensare ad una manifestazione celebrativa, dai toni trionfalistici e superatamente banali che spesso connotano l'8 marzo.
La mostra Generazioni di Donne si sviluppa intorno al tema della presenza femminile nelle
carte d'archivio.
E' questo un percorso (XVI-XX secolo) arduo da
trattare e straordinariamente complicato per l'ingente numero di atti che ha reso difficoltosa la
realizzazione delle tematiche e la selezione dei
documenti.
Tracciare, peraltro, un itinerario storico autonomo, esclusivamente al femminile è impossibile perché la dipendenza
della storia della donna da quella dell'uomo è " da sempre" ed investe
non solo la famiglia,
ma anche le relazioni sociali, politiche ed economiche.
Questa mostra, pur rappresentando la ricchezza straordinaria del patrimonio archivistico, vuol essere incentivo e motivazione per un approfondimento della storia delle donne nella nostra Terra.
Redattore: ANNA LAURENDI
Informazioni Evento:
Dall’08 marzo 2014 al 20 marzo 2014
Costo del biglietto: gratuito
Palmi, Archivio di Stato di Reggio Calabria Sezione di Palmi - Via San
Giorgio
Orario: 17,00
Telefono: 0966411230
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it
Letteratura. Il professor Agazio Trombetta parlerà della storia della
nostra Montagna, che, ad esempio, è la storia di Garibaldi, della Nembo,
dei martiri di Gerace; Eventi di Storia è il titolo della sua relazione. In
entrambi i contributi, sia nella Canzone che negli episodi militari e di
guerra, la storia dell'Aspromonte è epopea con al centro l'eroismo dei
protagonisti.
*
L’ASPROMONTE TRA STORIA E LETTERATURA
Il 28 marzo alle ore 17,00 nella Sala delle Conferenze dell'Archivio di
Stato di Reggio Calabria si svolgerà il convegno L’Aspromonte tra Storia
e Letteratura.
L'Aspromonte è un luogo di Storia, che ha creato e potrà creare Storia
anche per l'Europa: questo, sotto vari profili, sarà il tema trattato dai relatori.
La storia dell'Europa è nella Canzone d'Aspromonte di cui parlerà la
professoressa Carmelina Sicari,con la relazione L'Aspromonte e la
Mirella Marra, direttore dell'Archivio di Stato, farà un excursus sulle fonti
relative all'Aspromonte e conservate in Archivio; saranno, così, esami-
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nate, con diverse chiavi di lettura, esemplificazioni di documenti dal XV
al XIX secolo.
Il professore Giuseppe Bombino, presidente del Parco Nazionale dell'Aspromonte, parlerà dell'attualità culturale dell'Aspromonte e delle prospettive di sviluppo di un territorio che può vantare numerosi fattori che
lo rendono unico al mondo.
Redattore: ANNA LAURENDI
Informazioni Evento:
28 marzo 2014
Reggio di Calabria, ARCHIVIO DI STATO - Via Casalotto
Orario: 17,00
Telefono: 0965653211
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER LA SARDEGNA
Monteponi, la miniera e l'archivio
ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO
Restyling del sito dell'Archivio di Stato
Veduta storica della miniera di Monteponi (frazione di Iglesias)
Il 29 marzo 2014, dalle ore 11 alle ore 12.30, presso la sala A della XXI
edizione del Salone del Restauro e della Conservazione dei Beni culturali e ambientali (presso Ferrara Fiere), si tiene il convegno "Sulcis in
fundo", una miniera da restaurare. Cantiere di restauro della SAF e dell'ICRCPAL presso l'Archivio Storico Minerario di Monteponi (CI). Il convegno è organizzato congiuntamente dalla Soprintendenza Archivistica
per la Sardegna e dall'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.
Nell'occasione viene presentata l'esperienza di restauro svolta, nel settembre 2013, dagli studenti della Scuola di Alta Formazione presso il
laboratorio annesso all'Archivio Storico Minerario di Monteponi (Carbonia-Iglesias).
Dal 28 marzo 2014 il sito dell'Archivio di Stato di Palermo si rinnova.
Completamente cambiata nell'impostazione grafica e coloristica, la
nuova pagina web acquisisce nuovi contenuti e mette a disposizione
del pubblico, ormai abituato all'utilizzo di questa fonte d'informazione,
la possibilità di conoscere i servizi resi e le modalità di fruizione, tramite
la pubblicazione dei dati che riguardano l'organizzazione e le attività
dell'Istituto, sotto la voce trasparenza.
Aumenta l'offerta di documentazione digitalizzata nel Siaspa, con la possibilità di accedere alla visualizzazione dell'intero fondo Diplomatico. Infine è stata aggiornata la piattaforma per consentirne la visione anche
dai dispositivi "mobile" (iphone, ipad, tablet, smartphone).
Redattore: SILVANA VINCI
Informazioni Evento:
28 marzo 2014
Palermo, Archivio di Stato - Corso Vittorio Emanuele, 31
Telefono: 091/2510628 - Fax: 091/5080681
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatodipalermo.it/
Tale archivio, dichiarato dalla Soprintendenza nel 1994 di interesse storico particolarmente importante, conserva le carte prodotte dalle cessate
imprese minerarie operanti nell'isola fin dall'Ottocento e costituisce pertanto una testimonianza insostituibile per la ricostruzione di quella realtà
industriale.
L'accordo tra Soprintendenza, ICRCPAL ed Igea, proprietaria dell'archivio, ha reso possibile la realizzazione di un siffatto percorso formativo
che ha consentito agli studenti, guidati dagli insegnanti e dai tutor, di intervenire su particolari tipologie di documenti.
Al convegno intervengono: M Cristina Misiti, direttore ICRCPAL; Monica
Grossi, soprintendente archivistico per la Sardegna, Patrizia Mameli,
funzionario della Soprintendenza; E. Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias; Pietro Tocco, dell'Archivio storico minerario; Lucilla Nuccetelli, responsabile del laboratorio di restauro ICRCPAL; Eugenio Veca,
responsabile del laboratorio di conservazione preventiva ICRCPAL; gli
studenti che hanno partecipato allo stage.
Soprintendenza archivistica per la Sardegna
tel. 070 401610
[email protected]
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N O R M AT I V E T E C N I C O - P RO F E S S I O NA L I
& I N T E RV E N T I P U B B L I C I
a cura di Mauro Ceci - RSPP
Guida all'elaborazione del
DUVRI: schemi, tavole di
sintesi, modelli ed esempi
di valutazione dei rischi da
interferenza
damento di lavori, servizi e forniture all'impresa
appaltatrice o a lavoratori autonomi. Anche nel
caso in cui non siano presenti rischi dovuti a
interferenze, il datore di lavoro committente ha
l'obbligo di elaborare il DUVRI, in quanto la
compilazione di tale modello testimonia l'avvenuta valutazione dei rischi.
Il DUVRI è il documento contenente tutte le misure preventive da adottare al fine di prevenire
o ridurre i rischi dovuti alle interferenze presenti sul luogo di lavoro.
La redazione del DUVRI (art. 26 del D.Lgs.
81/2008) è sempre obbligatoria in caso di affi-
L'INAIL ha pubblicato la nuova edizione della
Guida all'elaborazione del DUVRI, utile a tutti i
tecnici e ai datori di lavoro committenti cui
spetta il compito di informare i lavoratori dell'impresa appaltatrice circa i rischi e di verificare
l'idoneità
tecnico
professionale
dell'impresa appaltatrice stessa.
La guida fornisce dapprima le definizioni (contratti, appalti, concessioni, figure della sicurezza, elaborati della sicurezza) per poi
affrontare le questioni più specifiche in maniera
semplice e comprensibile, grazie anche all'ausilio di schemi e immagini esplicative.
Sono presenti i diagrammi di flusso relativi all'elaborazione del DUVRI da parte del datore
di lavoro committente.
Inoltre, il documento illustra le differenze tra
DUVRI e PSC nei cantieri temporanei e mobili
e riporta una utile tabella con i principali adempimenti in capo ai vari soggetti coinvolti, evidenziando la necessità o meno della redazione
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del PSC, del DUVRI o di entrambi i documenti
e i riferimenti normativi.
È presente un intero capitolo relativo ai costi
della sicurezza (costi speciali e costi ordinari)
contenente esempi su come computare i costi
della sicurezza da interferenze.
Sono infine presenti:
•
un modello per la valutazione dei rischi da interferenza
•
un esempio di valutazione dei rischi
da interferenza
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Il datore di lavoro è sempre
responsabile degli infortuni
sui luoghi di lavoro?
Ancora una sentenza in materia di infortuni sui
luoghi di lavoro ed eventuali responsabilità del
datore di lavoro. Questa è la volta della Cassazione con la Sentenza n. 2455/2014, relativa
all'infortunio di un dipendente precipitato durante il montaggio di un ponteggio per non aver
utilizzato i dispositivi di protezione individuale
fornitogli, seppur non idonei alle lavorazioni
svolte.
In base a quanto stabilito dai giudici, il datore
di lavoro è responsabile dell' accaduto in
quanto ha l'obbligo di adottare tutte le misure
di sicurezza e di vigilare sulla effettiva applicazione delle stesse, al fine di evitare che i dipendenti operino senza le precauzioni necessarie
a garantire la loro sicurezza.
In definitiva, il datore di lavoro che non sia in
grado di dimostrare di aver ottemperato ai predetti obblighi è comunque responsabile degli
eventuali infortuni dei propri dipendenti.
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Notizie dal...
Centro Documentazione
Fortificazioni
Presidente: Conte Pietro Teofilatto
Direttore: Arch. Mauro Ceci
Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR)
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
e-mail [email protected]
R e st a u ro e ris a n a m en to co n ser v a tiv o de l
Torrio n e S fo r z esco d i B u b a n o
Il Castello di Monteriggioni
compie 800 anni
Oggetto di un accurato lavoro di restauro, viene aperto al pubblico il pregevole Torrione Sforzesco di Bubano, edificio risalente al XV secolo,
epoca della Signoria di Caterina Riario Sforza.
La giornata di domenica inizierà con la santa Messa e terminerà con i
fuochi d'artificio al Castello
Cominciano domenica 23 marzo le celebrazioni per l'anniversario della
fondazione del Castello. In programma l'esibizione di gruppi storici e la
presentazione della festa medievale del nuovo direttore artistico David
Riondino
Nelle sue stanze sarà presto allestito un centro didattico museale dedicato alla storia e alla cultura del territorio dove, tra gli altri, saranno esposti per la prima volta i reperti archeologici rinvenuti negli scavi dei "pozzi
di Bubano" e fino ad oggi conservati presso la Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia-Romagna di Bologna, che li ha restaurati ed inventariati.
Per informazioni rivolgersi a Paola Dall'Aglio, Ufficio Cultura del Comune
di Mordano, tel 054256911; fax 054256900
Redattore: CARLA CONTI
Informazioni Evento:
29 marzo 2014
Mordano, Torrione Sforzesco - Via Lume, 1694
Orario: inaugurazione ore 16
Telefono: 051223773
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archeobologna.beniculturali.it
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Il castello di Monteriggioni
Al via le celebrazioni a Monteriggioni per gli 800 anni del Castello. Ricorre infatti nel 2014 l'anniversario dell'inizio della costruzione della cinta
muraria ad opera della Repubblica di Siena, cominciata, secondo le fonti
nel 1214 e terminata nel 1219. Per questo motivo quindi l'amministrazione comunale di Monteriggioni ha in programma una serie di momenti
di riflessione storica e di spettacolo nel corso di tutto l'anno, per festeggiare i propri primi 800 anni di storia.
“Si tratta di un appuntamento importante – spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Monteriggioni Rossana Giannettoni - al quale lavoriamo da molti mesi ormai, abbiamo formato una specifica commissione
che si è data da fare per pensare a come celebrare questa ricorrenza e
domenica 23 marzo diamo il via alle celebrazioni con una giornata speciale da trascorrere al Castello”.
Appuntamento quindi domenica 23 marzo alle 10 l'Arcivescovo di Siena
Monsignor Buoncristiani celebrerà la Santa Messa presso la pieve di
Santa Maria Assunta. Alle 11 poi inizio ufficiale delle celebrazioni in
piazza Roma con l'augurio del sindaco di Monteriggioni Angelo Fantucci
e del sindaco di Siena Bruno Valentini, seguirà l'intervento del professor
Duccio Balestracci docente di storia medievale all'Università di Siena.
Alle celebrazioni parteciperanno il gruppo di rievocazione storica di Monteriggioni l'Agresto e le Chiarine del Palio di Siena.
Alle 17 il programma prevede l'esibizione di diversi gruppi di rievocazione storica: sbandieratori e tamburi del Bravìo delle Botti di Montepulciano, il corteo storico della sagra del tordo di Montalcino, gruppi storici
di quartiere della Festa del Barbarossa di San Quirico d'Orcia ed il
gruppo di rievocazione storica L'Agresto. Alle 18,30 sarà presentata la
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nuova edizione della Festa Medievale di Monteriggioni dal nuovo direttore artistico, l'attore ed autore David Riondino. Alle 20 poi gran finale
con lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
La giornata è organizzata dal Comune di Monteriggioni con il contributo
di Banca Mps.
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ECCEZIONALE RITROVAMENTO NEL
CASTELLO DI PIZZO: TROVATO IL
TESORO DI GIOACCHINO MURAT.
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Crol l i al Cas t e l l o di M us s ome li.
N uc e ra pront o al l a di f f i da
di Giusy Fasino
MUSSOMELI – Negli ultimi giorni il Castello di Mussomeli è stato minacciato da un dissesto al costone roccioso poco attenzionato da chi
ne ha la responsabilità della tutela.
Una scoperta eccezionale che ha lasciato senza parole la cittadinanza
di Pizzo: ritrovato il tesoro di Gioacchino Murat.Come quasi tutti i grandi
rinvenimenti storici, anche questo è frutto della casualità. Durante i lavori
di messa in sicurezza del Castello di Pizzo, è stata trovata una botola
segreta proprio nella cella dove è stato rinchiuso Murat, Re di Napoli e
cognato di Napoleone Bonaparte. L'ingegnere Tommaso Fulcanelli, dietro autorizzazione della Sovraintendenza, dopo averla aperta si è calato
in un lungo corridoio scavato nella pietra di tufo che lo ha portato in una
stanza segreta. Qui, tra muffe e umidità, l'eccezionale ritrovamento:
un'anfora in ferro(come quelle che si usavano per il trasporto di spezie
nei primi anni del XIX sec.) piena di monete d'oro e un baule con decine
di fogli arrotolati tutti che riportavano la firma autografa dello sfortunato
statista.
Le monete in tutto sono 327, tutte coniate tra il 1803 e il 1813, sono in
condizioni quasi perfette.
I fogli avranno bisogno di un delicato restauro. Secondo le prime indiscrezioni, i manoscritti riportano in maniera dettagliata gli accadimenti
di quei cinque giorni fatali tra l'8 e il 13 ottobre 1815 data della fucilazione di Murat. Grande soddisfazione tra le autorità calabresi, che si
stanno recando al Museo della Pesca di Pizzo dove è stato temporaneamente collocato l'inestimabile tesoro, protetto da un cordone di
agenti.
Una situazione che ha spinto l’assessore alla Protezione Civile Enzo
Nucera a pensare a una diffida alla Procura della Repubblica nei confronti di tutti quegli Enti che hanno competenza nelle operazioni di tutela
e salvaguardia del bene monumentale.
“Non è possibile – dice l’assessore – che parliamo di sviluppo, di turismo, e di tutte le cose che sappiamo presentare in bella vista, quando
quello che rappresenta il volano dello sviluppo economico e sociale del
nostro paese, uno dei monumenti più belli d’Europa, cade a pezzi cercando di capire di chi è la competenza e chi deve intervenire per finanziare con somma urgente per un eventuale intervento di consolidamento
e di salvaguardia del bene architettonico.”
Proprio ieri, nel corso di un sopralluogo, è emerso che esiste una significativa evoluzione cinematica del dissesto, che ha determinato il crollo
di ulteriori massi, anche di notevoli dimensioni, nel sottostante pendio,
in direzione di un’abitazione. Al momento rimane in precario equilibrio
una grossa parete rocciosa completamente disconnessa dalla massa
rocciosa principale e, a monte della quale, l’ammasso roccioso risulta
fortemente fratturato. Un’area su cui poggiano le mura della Scuderia
del Castello che, almeno per ora, non sono interessate da danneggiamenti, ma che potrebbero essere coinvolte da un’ulteriore e probabile
evoluzione del fenomeno.
Ai lavori di sopralluogo hanno preso parte, oltre a Nucera, il responsabile dell’area tecnica del Comune Carmelo Alba, il geologo Domenico
Bonelli e il funzionario Cristoforo Costa del Dipartimento Regionale della
Protezione Civile, e il geologo Salvatore Mistretta del Genio Civile di
Caltanissetta.
Intanto, l’area interessata dai massi crollati e dalla parete instabile è
stata transennata, con divieto a chiunque di accedervi.
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Notizie dal...
Centro Studi Cistercensi
Istituito il 12 luglio 1994
Presidente: Dom Federico Farina
Direttore: Arch. Mauro Ceci
se d e: Abbazi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0
em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m
PARASIO, SENSAZIONALE
SCOPERTA. TROVATA BOTTEGA
MEDIEVALE NEL MONASTERO
SANTA CHIARA
L’annuncio dell’architetto Tealdi: “È parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno. Abbiamo trovato anche il vecchio ciottolato e delle
stradine interne al Monastero, oltre al forno
delle Clarisse”
di Mattia Mangraviti (*)
“All’interno del Monastero di Santa Chiara abbiamo addirittura trovato un’antica bottega medievale. Questa bottega è parzialmente intatta
per quanto riguarda l’esterno, perché ha la sua
piastra, la sua persiana di legno ancora con gli
stessi ferri com’era nata, e all’interno, appena
dopo la piastra, c’è una specie di pozzo. Questo è un ritrovamento molto importante, avvalorato da uno scritto che abbiamo trovato nel
Monastero”.
Ad annunciare la straordinaria scoperta l’architetto Cristina Tealdi nel corso della conferenza “Recenti ritrovamenti nel Monastero di
Santa Chiara” organizzata dall’associazione
“Cumpagnia de l’Urivu” presediuta dalla
Dott.ssa Cristina Viano Imperia Post ha seguito la conferenza stampa e ha intervistato
l’architetto Tealdi che da anni è impegnata non
solo nei lavori di restauro del Monastero ma in
un vero e proprio studio dello sviluppo storico.
“Abbiamo trovato già 4 o 5 anni fa un brano di
un affresco che poi si è rivelato essere importantissimo, perché è di Francesco Brea, del
1541, e che a carico della sovrintendenza è
stato restaurato. Sono state trovate altre tracce
di affreschi che solo ora abbiamo potuto rinve-
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Il Duomo di Sie na riapre la s ua
“Porta de l Cie lo”.
Dal primo marzo è possibile ammirare nuovamente la sommità dell’imponente fabbrica. Il percorso, aperto per la prima volta la scorsa primavera, ha permesso di accedere ad una serie di locali mai aperti al
pubblico ed utilizzati solo dalle maestranze dirette dai grandi architetti
che si sono avvicendati nei secoli.
Dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero della passata
stagione, il Rettore dell’Opera della Metropolitana, Mario Lorenzoni, ha
promosso anche per l’anno in corso, l’apertura straordinaria della Porta
del Cielo.
nire nella loro totalità e nel loro splendore, perché erano nascosti sotto
una volta. Quindi io andando a fare la speleologa, archeologa, architetto
sotto le volte, ho visto dei brani di affresco che mi incuriosivano, abbiamo tirato giù quel pezzo di volta, di cannicci naturalmente, quindi
senza nessun problema e abbiamo trovato questi affreschi che probabilmente sono del ’400, orientativamente. Non abbiamo ancora potuto
attribuirli, forse fratelli Biasacci, forse scuola di Antonio da Montelegale
e che comunque sono parzialmente visibili e hanno una loro lucentezza
a livello di colore, perché sono rimasti nascosti sotto le volte, quindi nessuno ha potuto manometterli. C’è una bella figura di Zaccaria, che diciamo è il clou di questo ritrovamento e probabilmente andando a
scavare vicino sotto alle altre volte troveremo ancora qualcosa.
“Inoltre, abbiamo trovato delle stradine interne al Monastero che sono
state inglobate nell’edificio. Erano stradine che comunicavano con
l’esterno. Ho trovato nei documenti delle Clarisse una presa di possesso
parziale delle Clarisse e del vicino, tale signor Trincheri, che hanno deciso, essendo questa strada ormai inglobata nei loro edifici, di dividersela in due, intorno al 1680″.
“Abbiamo trovato il vecchio ciottolato, addirittura un’antica bottega medievale che stava su questa stradina, sicuramente un piccolo carruggio,
un piccolo vicolo. Questa bottega è parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno, perché ha la sua piastra, la sua persiana di legno ancora con gli stessi ferri com’era nata, e all’interno, appena dopo la
piastra, c’è una specie di pozzo. Ancora non sappiamo se fosse una
bottega che vendesse olio, che avesse magari in questo pozzo altri prodotti, perché lì c’è una cantina vicino, poteva essere anche vino, o poteva essere anche grano perché questo pozzo in realtà poteva essere
anche una cisterna. Questo è un ritrovamento molto importante, avvalorato da uno scritto che abbiamo trovato nel Monastero in cui si parlava
di una zona che veniva chiamata magazzini da grano e da vino, quindi
può essere che questa zona potesse essere questa antica bottega. Abbiamo anche trovato il forno delle suore, che è stato costruito all’interno
del Monastero dopo che la comunità di Porto Maurizio ha chiesto alle
suore di non usare più quello esterno perché ormai era diventato il forno
della comunità”.
“I tempi di visita? Per quanto riguarda gli affreschi, in un tempo abbastanza breve, perché l’impresa sta finalmente lavorando in questa
chiesa, ex Oratorio di Santa Caterina, che noi abbiamo chiamato biblioteca, e questa sarà accessibile. Per il resto non lo so, dipende dai fondi“.
Venerdì 28 Marzo 2014
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Si accede al percorso attraverso la magnifica facciata, la quale è fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme
che si proiettano verso l’alto. All’interno di queste si inseriscono scale a
chiocciola, quasi segrete perché nascoste alla vista dei visitatori, che
portano ai tetti del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della
navata destra si inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi, accompagnati da un’esperta guida, che riserva una serie di scoperte ed emozioni.
Sarà infatti possibile camminare ‘sopra’ il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale. Saranno
aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, dalle quali i turisti si affacceranno all’interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali
monumenti scultorei e dell’interno della cupola con il ‘Pantheon’ dei santi
senesi, i quattro Patroni, santa Caterina e san Bernardino, i ‘giganti’ dorati che proteggono dall’alto la comunità dei fedeli. Si percorre dunque
il ballatoio della cupola dal quale sarà possibile contemplare l’altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la
mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei. Dall’affaccio della
navata sinistra è possibile ammirare uno splendido panorama sulla Basilica di S. Domenico, la Fortezze Medicea, l’intera cupola della cappella
di S. Giovanni Battista, il paesaggio circostante fino alla Montagnola senese. Si entra infine dietro il prospetto della facciata nel terrazzino che
si affaccia su Piazza del Duomo con la vista dello Spedale di S. Maria
della Scala e si accede al ballatoio della controfacciata da dove si ha
una vista generale sulla navata centrale e lo sguardo è accompagnato
dal ritmo scandito dalle teste dei papi e degli Imperatori, attraverso le
tarsie con i filosofi del mondo antico che proferiscono sentenze.
La “porta del cielo” si apre dunque ai visitatori come salissero attraverso
la scala apparsa in sogno a Giacobbe, la cui cima raggiungeva il cielo
e gli angeli di Dio salivano e scendevano (Genesi 28,10-22). Nel sogno
Dio promette a Giacobbe la terra sulla quale egli stava dormendo e
un’immensa discendenza. Al suo risveglio Giacobbe esclama «Questa
è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo», verso utilizzato
dalla liturgia nella messa della dedicazione delle cattedrali. Ma ‘porta
del cielo’, secondo le litanie lauretane, è anche la Vergine, definizione
che meglio esprime la potenza e la bontà di Maria, la quale come Madre
di Cristo e dell'umanità, concorre alla nostra salvezza eterna in Cielo
ove lei è ‘Regina assunta’. Il percorso “dall’alto” permetterà infatti di
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comprendere meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione
della Madonna e il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli
con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis.
L’Opera della Metropolitana ha inoltre istituito un nuovo biglietto integrato, OpaSiPass Plus che permette, oltre alla visita guidata della Porta
del Cielo, l’accesso a tutte le altre sedi museali del Complesso monumentale del Duomo.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Opera della Metropolitana di Siena, è
organizzata da Opera – Civita Group.
Dal 1° marzo 2014 al 6 gennaio 2015
Cattedrale di Siena
Biglietti (solo su prenotazione): Intero €25.00; Bambini fino a 11 anni di
età € 7,00; Gruppo €400.00 (max 17 pax). OPA SI PASS + (Visita a tutte
le sedi museali + ai tetti del Duomo) € 30,00
Informazioni e Prenotazioni
T. +39 0577 286300 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17)
Email: [email protected]
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Ad effettuare il primo sopralluogo, ieri mattina, è stato lo storico e speleologo Sergio Chiaffarata che commenta: "È stata compromessa una
delle chiese rurali più preziose che ci sono rimaste nel Barese". C'è rimasta invece la puzza di bruciato e, tutt'intorno, una montagna di rifiuti.
Come un vecchio pneumatico che, insieme con altra spazzatura, ostruisce uno degli ingressi all'ipogeo sottostante il complesso architettonico
che comprende appunto la chiesetta romanica e una masseria, anch'essa in avanzato stato di degrado, risalente invece al Settecento.
E, dalla Soprintendenza ai beni architettonici, l'architetto Emilia Pellegrino ammette: "La situazione è disperante: prima l'abbandono e il degrado, adesso anche il vandalismo. Proprio ora che era stato avviato
un dialogo tra i proprietari e il Fai". Gli eredi Scattarelli, in effetti, sarebbero pronti a cedere l'antica chiesa al Fondo ambiente italiano pur di
salvarla.
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AL VIA I LAVORI DI RESTAURO DELLA
CHIESA DI SANTA MARIA DEL PONTE
L'AQUILA - La Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici
dell'Abruzzo, dopo un lungo iter amministrativo per l'ottenimento delle
autorizzazioni necessarie, ha proceduto alla consegna dei lavori urgenti
di riparazione del danno, miglioramento sismico e recupero funzionale
della Chiesa di S. Maria del Ponte in Via Madonna del Ponte- Strada
per Roio all'Aquila. L'intervento sarà effettuato grazie ai fondi C.I.P.E.
(Delibera n 43/2012 in attuazione del Decreto dell'ex Commissario Delegato per la Ricostruzione 24/11/2010, n 24 "Primo programma di interventi prioritari" e successivo Decreto dell'ex Commissario Delegato
per la Ricostruzione 18 luglio 2011, n 71 "Modifica interventi sul patrimonio culturale") per un importo di circa 250mila euro.
Per permettere l'allestimento del cantiere con i successivi lavori e a seguito di un'apposita Ordinanza del Corpo di Polizia Municipale ( la n. 59
del 19 febbraio 2014 e dell'Autorizzazione dell'Ufficio COSAP del Comune n 43 del 10 marzo 2014 prot. 22145 del 10/03/2014), lungo via
Madonna del Ponte sarà istituito un senso unico di circolazione, in entrata verso la città, a decorrere da lunedì 31 marzo c.a. fino a tutta la
durata dei lavori previsti che sarà di circa 240 giorni.
L’area absidale della chiesa di S. Giorgio prima e dopo l’incendio
"Provo sgomento e dispiacere per l'accaduto" dice Dino Borri, presidente regionale del Fai. "Ma questo ennesimo scempio - aggiunge - non
fermerà il nostro cammino: vogliamo restaurare e salvare la chiesa di
San Giorgio perché possa essere restituita alla città ed essere finalmente fruibile. Si tratta di un bene molto importante, piccolo ma prezioso. E la famiglia Scattarelli sarebbe disponibile a donare o a
concedere in concessione questa preziosa testimonianza della Bari medievale al Fai".
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Sfregiata la chiesa di San Giorgio
Martire, un rogo ha cancellato l'ultimo
affresco
Il gioiello romanico nella periferia di Bari vandalizzato
dai ladri di cavi di rame che l'hanno trasformato in una
fornace. Il Fai: "Pronti ad adottare e salvare questo tesoro del XII secolo"
di ANTONIO DI GIACOMO
La chiesa di San Giorgio dopo il rogo E I ladri di cavi di rame sfregiarono
la chiesa di San Giorgio Martire, immersa nelle campagne nell'immediata periferia di Bari. All'interno del gioiello romanico ormai in abbandono è stato appiccato un rogo che ne ha, infatti, compromesso il solo
affresco superstite. Trasformata così in una fornace per sciogliere i cavi
elettrici e liberare il rame, la fuliggine ha annerito non solo l'interno della
chiesa, risalente al XII secolo, ma ne ha deturpato anche parte della
facciata.
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E proprio uno dei proprietari, l'ingegner Nicola Scattarelli riconosce: "Se
avessimo avuto le risorse per salvare la chiesa di San Giorgio
l'avremmo fatto, ma credo che nessun comune cittadino possa farsi carico di una simile impresa. Sono sconfortato dinanzi a quest'ultima aggressione a un bene storico e artistico, colpito proprio per l'abbandono
in cui versa. Non posso fare altro che addolorarmi che non si sia riusciti
finora a restaurare questo gioiello che, in virtù del suo valore, è di tutti.
Siamo intenzionati a donare la chiesa e la masseria al Fai perché possa
prendersene cura: il nostro solo desiderio è che possa tornare a vivere".
E pensare che, a ricordarlo è una targa annerita e divelta, abbandonata
forse dai vandali fuori dalla chiesetta, che appena nel 1920 la chiesetta
di San Giorgio fu già oggetto di restauro, ad opera dell'allora facoltoso
commerciante Nicola Scattarelli. Ma tant'è. "È di uno dei più significativi
esempi del cosiddetto romanico minore fra Bari e la sua provincia" sottolinea lo storico Maurizio Triggiani, presidente dell'associazione del
Centro studi normanno-svevi: "Fino agli inizi del Novecento la chiesa,
le cui prime attestazioni scritte ne testimoniano l'esistenza già fra il 1142
e il 1151, era ancora meta di un pellegrinaggio devozionale in occasione
della festa di San Giorgio".
Non è, invece, purtroppo la prima volta, ricordano Chiaffarata e Triggiani, che un bene storico viene deturpato dai ladri di rame: è già accaduto nell'ipogeo della Caravella e nella chiesa di Santa Maria del
Deserto e nella chiesa superiore della masseria Diana di Lucignano, fra
Bari e Modugno.
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Montegiordano, chiesa smontata sarà
riportata al suo posto
La struttura era stata smontata per essere trasferita in
America, ma fu posta sotto sequestro dei carabinieri mentre
si trovava già nel porto di Gioia Tauro per essere imbarcata.
Ora la decisione di riportare i pezzi nel suo luogo originale
Rientreranno a Montegiordano i pezzi della chiesa della Madonna del
Carmine sequestrati nel porto di Gioia Tauro prima di partire per gli Stati
Uniti. L’operazione fu condotta dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza.
I pezzi della chiesa erano destinati all’installazione dell’artista Francesco
Vezzoli nel cortile del Moma Ps1 di New York. Le operazioni di rientro a
Montegiordano sono iniziate stamane e proseguiranno nei prossimi
giorni.
Le 34 sezioni in muratura dell’antica cappella gentilizia, di notevole importanza artistico monumentale, erano state sequestrate dai carabinieri
del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, in collaborazione con
l’Arma di Corigliano Calabro e con l’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro,
in esecuzione di un provvedimento d’urgenza emesso dal sostituto procuratore di Palmi, Salvatore Dolce. Le sezioni murarie della chiesa si
trovavano nel porto di Gioia Tauro, perfettamente imballate e collocate
all’interno di 11 containers pronti per essere inviati negli Stati Uniti,
senza alcuna autorizzazione alla loro esportazione.
Le parti della chiesa della Madonna del Carmine erano destinate negli
Usa per l'installazione dell’artista Francesco Vezzoli nel cortile del Moma
Ps1 di New York. L’operazione di rientro a Montegiordano, coordinata
dalla Procura di Palmi, si svolgerà sotto la vigilanza dei carabinieri e del
personale della Soprintendenza ai beni archeologici di Cosenza.
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R E S T A U R I
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Esperimenti di ricostruzione
convegno e mostra della Direzione
Regionale Emilia-Romagna
Domenica 2 marzo 2014, ore 14.00, a San Felice sul Panaro (MO),
presso il Pala Round Table (palatenda), in piazza Italia, convegno
La chiesa di san Felice vescovo martire: dialoghi di architettura
Mostra degli “esperimenti di ricostruzione” dell’istituto universitario di
architettura di Venezia
Intervengono:
Carla Di Francesco - Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna
Gian Carlo Muzzarelli - Assessore attività produttive, piano energetico
e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia, autorizzazione unica
integrata della Regione Emilia-Romagna
Alberto Silvestri - Sindaco del Comune di San Felice sul Panaro
Mario Guglielmo Ferrari - Responsabile dell’ufficio tecnico dell’Arcidiocesi di Nonantola e Modena
Alfiero Moretti - Direttore della struttura tecnica del commissario delegato
Francesco Doglioni, Maurizio Milan, Mauro Galantino - Professori
dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia
In mostra gli elaborati degli studenti IUAV ed una sezione video, visitabili
a partire dalle ore 11.00
Redattore: CATERINA MELAPPIONI
Informazioni Evento:
2 marzo 2014
San Felice sul Panaro, Chiesa di san Felice vescovo e martire - Via I
Maggi, 12
Orario: ore 14.00 - Telefono: 051.4298243
E-mail: [email protected]
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Dopo l'importante restauro durato quasi due anni, la Chiesa di Santa Maria
Immacolata dei Cappuccini in Via Veneto verrà riconsegnata ai Frati e alla devozione
dei romani.
Il restauro e le sue ri-scoperte
Saranno presenti:
il Direttore regionale Federica Galloni
Il Soprintendente Daniela Porro
il Prefetto Lucia di Maro, direttore generale per il Fondo Edifici di Culto
a cui l’edificio appartiene
Il Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini, fr. Mauro Joehri
Il Consigliere generale dei Frati Minori Cappuccini, fr. Raffaele Della
Torre
il Ministro provinciale della Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini, fr. Gianfranco Palmisani
fr. Rinaldo Cordovani, Archivista provinciale dei Cappuccini romani e
numerosi altri Confratelli, anche di altre Province religiose
Lunedì 10 marzo, alle ore 11.30, dopo un importante lavoro di restauro
durato circa due anni, la Chiesa di Santa Maria Immacolata sarà ufficialmente riconsegnata ai Frati Cappuccini di via Veneto e alla devozione dei romani, che tanto hanno amato e amano questa Chiesa, al
punto da essere considerata la “Chiesa dei Romani”.
Sono ritornati alla luce veri e propri capolavori dell'arte italiana, quasi
del tutto dimenticati. Ciò è stato possibile grazie all'intervento, fortemente voluto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, diretta da Federica Galloni e dalla Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per
il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro.
Il restauro è stato diretto da Giorgio Leone, funzionario della Soprintendenza, con un gruppo di tecnici delle Soprintendenze di Roma e del
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Lazio e condotto da “CBC Conservazione Beni Culturali Soc. Coop.” e
da “Roma Consorzio Restauro Opere Manufatti Artistici” . Gli interventi
hanno ridato uniformità e luminosità alle pitture murali interne che furono
completate in occasione delle celebrazioni francescane dell’inizio del
Novecento. I risultati sono stati quindi eccellenti, ed hanno consolidato
le ipotesi attributive in precedenza proposte.
Sono così tornati all'antico splendore il Crocifisso ligneo che la tradizione
dei frati assegna al disegno di Michelangelo; il San Francesco d’Assisi
sorretto dall’Angelo dopo le stimmate, opera di Domenichino; l’Immacolata, probabile modello in gesso ricavato dalla stessa forma in cui
venne fusa la statua d’argento che Giovanni Battista Maini realizzò per
la Cattedrale di Lisbona, ora, purtroppo, completamente distrutta.
I restauri hanno riguardato anche interno della chiesa ivi compreso il
grande altare marmoreo, che sicuramente venne ricavato dai marmi cinquecenteschi che venivano dismessi dalla fabbrica di San Pietro, e tutti
gli arredi lignei realizzati da abili frati intagliatori, grazie ai fondi di Roma
Capitale
Sarà previsto, nel mese di maggio, un ciclo di conferenze di approfondimento sui restauri.
L’edificio come è noto, venne fatto costruire nei pressi di Palazzo Barberini da papa Urbano VIII in onore di suo fratello Antonio Barberini, la
cui tomba è tuttora conservata all'interno della chiesa, protettore dell’Ordine dei Cappuccini del quale faceva parte. Consacrato nel 1633
dallo stesso papa Urbano VIII, il complesso raccoglie le testimonianze
più esemplari della pittura romana del quarto decennio del secolo, dimostrando l’interesse della corte barberiniana per le forme sia classiciste che neovenete dell’arte, con una singolare adesione al nascente
barocco. A testimonianza di ciò all'interno della chiesa sono conservate
opere pregevolissime di Andrea Sacchi, del giovane Cortona, e lo straordinario San Michele Arcangelo di Guido Reni.
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Il Paradiso si Mostra
La Madonna di Ognissanti di Battistello
Caracciolo
Cantiere didattico di restauro
Stilo (RC) - Chiesa di San Giovanni Therestis
Venerdì 21 marzo 2014 – ore 11.00
Venerdì 21 marzo 2014, alle ore 11.00, presso la chiesa di San Giovanni
Therestis in Stilo (RC), si terrà l’inaugurazione de Il Paradiso si Mostra
- La Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo - Cantiere didattico
di restauro.
Interverranno all’inaugurazione:
Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria;
Giancarlo Miriello, sindaco di Stilo;
mons. Cornelio Femia, vicario generale della diocesi di Locri – Gerace;
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Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria;
Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore alla cultura della Provincia
di Reggio Calabria;
Mario Candido, assessore della Provincia di Reggio Calabria;
Carmela Fonti, delegato FAI della Locride e della Piana e
Giuseppe Mantella, restauratore.
L’iniziativa è promossa da: Provincia di Reggio Calabria; diocesi di Locri
– Gerace; Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Soprintendenza BSAE Calabria; Comune di Stilo; FAI delegazione della Locride e della Piana.
Il restauro è a cura di Sante Guido e Giuseppe Mantella della Restauro Opere d’Arte.
Il Cantiere didattico che si inaugurerà venerdì 21 marzo 2014 alle ore
11.00 proseguirà fino al 15 giugno 2014 –
I laboratori didattici si terranno tutti i mercoledì a partire dal mese di
aprile nelle fasce orarie 9.30-11.00 e 11.30-13.00
Per info: www.faiprenotazioni.it
*
La grande pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino e Santi
(Olio su tela cm 415x300) è opera di Giovan Battista Caracciolo,
detto il Battistello (1578 – 1635), pittore protagonista del primo Seicento napoletano; inizialmente affascinato dalla pittura di Caravaggio
egli seppe, nel corso della sua carriera, interpretare la lezione del maestro lombardo stemperando gli effetti luministici e i contrasti chiaroscurali
servendosene - invece che come mezzo per svelare il reale aspetto
delle cose - per esaltare il disegno delle sue figure statuarie e delle sue
composizioni, derivanti da una precisa conoscenza del classicismo accademico di scuola bolognese dei Carracci e del Reni.
La Madonna di Ognissanti, realizzata per la chiesa matrice di Stilo tra il
1618 e il 1619 su commissione del medico Tiberio Carnevale, è costituita dalla complessa rappresentazione dell’immagine del “Paradiso”
con i protagonisti disposti su due registri sovrapposti. Secondo i precetti
sanciti dalla Controriforma infatti, i Santi, insieme con la Vergine Maria,
ascoltano le preghiere dei fedeli presentando le supplici istanze a Cristo:
in alto è raffigurata la Chiesa Trionfante, con al centro Maria col Figlio,
incoronata da angeli; nel gruppo a sinistra si possono riconoscere sant’Anna, san Francesco di Paola, san Francesco d'Assisi e san Giovanni
Battista, a destra invece, si riconoscono san Giuseppe e i santi diaconi
Stefano e Lorenzo.
La Chiesa Militante si colloca nel registro inferiore, dove i santi Pietro e
Paolo si pongono ai piedi della Vergine, tra il gruppo degli Evangelisti,
a sinistra, e quello dei Quattro Dottori della Chiesa, a destra, assiepati
nel primo piano della tela; alle loro spalle si intravedono altre figure che
emergono dal buio del fondo: fra esse si individuano Maria Maddalena
e santa Marta - immagini simboliche di “vita contemplativa” e “vita attiva”
-, gli Apostoli e le Sante Vergini. L’articolata composizione creata da Battistello genera uno spazio denso di figure pervase dal chiarore di una
luce radente o immerse nella fitta penombra, in modo da amplificare il
tono rosato degli incarnati e l’intensità del rosso e dell’ocra delle vesti
o, al contrario, rendere sempre più indefinito e cupo lo sfondo della
scena; la dinamica dei gesti e la retorica degli sguardi creano, inoltre,
un commovente dialogo tra le figure dei Santi che finisce per coinvol-
gere, in un vibrante percorso ascensionale verso la Vergine, lo sguardo
partecipato dello spettatore.
Silvio Rubens Vivone - Patrizia Carravetta
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M O S T R E M U SEI & CON V EGN I
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In occasione del festival Félicien David,
da Parigi al Cairo e delle rappresentazioni de Le Désert di Félicien David (Cité
de la musique 6 maggio 2014) e Ali Baba
di Charles Lecocq a Parigi
(Opéra Comique 12-22 maggio 2014)
La conferenza prenderà le mosse da un'illustrazione storica del fenomeno esotico,
anche letterario, per passare successivamente a considerazioni su compositori
francesi che nell'Ottocento si sono ispirati
a soggetti esotici e sulla loro produzione.
Nel corso di questa esposizione verranno
presentate e commentate musiche di
David, Bizet, Saint- Saëns, Delibes e Massenet:
Ancor prima che Sigmund Freud ponesse
le basi della psicoanalisi, l’esplorazione
dell’inconscio sarebbe stata una delle
grandi sfide musicali del XIX secolo. A
partire dai virtuosi romantici, fino ai rappresentanti della modernità della Belle
Époque, molti musicisti attraverso il loro
linguaggio universale hanno cercato di
condividere la propria percezione del
mondo. Strumento privilegiato dell’espressione individuale, il pianoforte ha
allora visto il suo repertorio arricchirsi di
molteplici «ricordi» o «parafrasi».
I compositori offrivano agli ascoltatori la
loro rilettura di frammenti di opere, di
temi musicali ascoltati nel corso di viaggi
o semplicemente di ambienti sonori esotici (dall’Italia all’Asia, passando per il
Medio Oriente).
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logicamente, grazie a Stefano Borghini e Raffaele Carlani con il progetto multimediale di KatatexiLux e la consulenza scientifica di
Alessandro Viscogliosi.
Grazie al sistema di motion sensing input device, infatti, fino al prossimo 4 maggio il visitatore può navigare all'interno di queste mitiche
architetture proiettate in scala 1:1, senza l’ausilio di strumenti quali mouse, tastiere o dispositivi touchscreen ma semplicemente
attraverso il movimento del corpo, provando la
sensazione di abitare realmente gli ambienti di
questi spazi virtuali, riuscendo così anche ad
apprezzare le raffinate soluzioni estetiche.
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Museo Archeologico Nazionale di
Ferrara e Soroptimist International
Club di Ferrara
in collaborazione con Associazione
Bal'Danza e Gruppo Archeologico
Ferrarese
con l'adesione di FIDAPA, Lions Club
Ferrara Diamanti e Associazione
Mogli Medici Italiani
promuovono
SABATO 8 MARZO 2014, alle ore 16.30
la conferenza di Kathy Toma
Esiste "l'Arte delle donne"?
Museo Archeologico Nazionale di
Ferrara
Via XX Settembre n. 122
info 0532 66299
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L’innovativa mostra allestita nelle Fruttiere di
Palazzo Te supera i 22mila visitatori.
Lunedì 17 marzo al via il convegno di
studi:
“La via perfettibile: ricostruzioni
virtuali per una storia
dell’architettura antica”
L’innovativa mostra “L’ordine e la luce. Un
viaggio virtuale nell'evoluzione degli spazi
interni nella storia dell'architettura: dai
greci al Rinascimento”, organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo
Te, sta raccogliendo significativi consensi di
pubblico e critica.
Sono 22mila i visitatori che, da inizio mostra,
hanno vivacizzato gli spazi delle Fruttiere per
immergersi nelle fantastiche ricostruzioni virtuali del Partenone, del Tempio di Apollo Epicurio a Bassae, del Tempio di Apollo Sosiano
a Roma, della Domus Aurea e delle Terme di
Traiano. Cinque capolavori dell’architettura
classica che sono tornati a splendere, tecno-
E lunedì 17 marzo, la Sala Polivalente di Palazzo Te ospiterà il convegno di studi La via
perfettibile: ricostruzioni virtuali per una
storia dell’architettura antica, a cura di Alessandro Viscogliosi (Università La Sapienza,
Roma) con la partecipazione del Presidente
del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) Andrea
Carandini.
Il convegno indagherà il ruolo delle ricostruzioni di monumenti nel progresso degli studi
scientifici. Tali ricostruzioni sono infatti spinte a
un livello molto avanzato di verosimiglianza ma
non immediatamente riscontrabili nello stato
reale dell’oggetto di studio.
Proposte, metodologie e risultati sul tema saranno presentati nel corso della giornata, alla
quale interverranno gli studiosi Luigi Fregonese (Politecnico di Milano, Polo Territoriale di
Mantova), Renata Samperi (Università La Sapienza, Roma), Carlo Bianchini (Università La
Sapienza, Roma), Tommaso Empler (Università La Sapienza, Roma).
Si aggiungono inoltre i contributi dei curatori
della mostra L’ordine e la luce Stefano Borghini (Soprintendenza per i beni architettonici
e paesaggistici per le province di Novara, Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola) e Raffaele
Carlani (Katatexilux).
Il Convegno avrà inizio alle ore 10.00 con i saluti delle Autorità Nicola Sodano, Sindaco di
Mantova, Angelo Crespi, Presidente Centro
Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo
Te, Sylvia Ferino, Presidente Comitato Scientifico Centro Internazionale d’Arte e di Cultura
di Palazzo Te, e Alessandro Viscogliosi.
Al termine degli approfondimenti dei relatori
nell’arco della mattinata, è prevista la visita
della mostra L’ordine e la luce. Nel pomeriggio
alle ore 15.00 sono in programma le relazioni
del Prorettore del Politecnico di Milano, Polo
Territoriale di Mantova Federico Bucci e del
Presidente del FAI Andrea Carandini Ricostruire la capitale dell’impero da frammenti: un
merito o una colpa? L’esperienza dell’Atlante
di Roma antica. Seguirà la tavola rotonda moderata da Mario Lolli Ghetti (Già Direttore Generale Paesaggio Belle Arti Architettura e Arte
Contemporanea del MIBAC).
Per informazioni: Centro Internazionale d’Arte
e di Cultura di Palazzo, T +39 0376 369198,
www.centropalazzote.it
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In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ospita una conferenza a
tutto tondo dell'artista e studiosa francese
Kathy Toma su un tema ricchissimo e stimolante: Esiste " l'Arte delle Donne"?
L'incontro sarà incentrato sulle donne artiste
nel campo delle arti visive (dalla pittura alla
scultura), partendo dall'antichità per arrivare
fino ai giorni nostri.
Un invito a ripercorrere attraverso il tempo e la
Storia l’evoluzione dello sguardo della società
sul lavoro artistico delle donne e a scoprirne
l’immensa ricchezza nel campo delle Arti Plastiche in Europa. Una storia nella Storia, di
quelle che Lea Vergine ha definito, nell’omonima mostra del ’80, "L’altra metà dell’Avanguardia” e che possiamo chiamare l’altra metà
dell’umanità; un tentativo di risposta all’ambiguità della domanda: Esiste “l’Arte delle
Donne”?
Nel trattare l'argomento Kathy Toma si avvarrà
della videoproiezione di un ampio apparato
iconografico ed esporrà una copia della sua
opera "Lezione delle tenebre" (nella foto)
Oltre alla Direttrice del museo, Caterina Cornelio, e alla Presidentessa di Soroptimist,
Carla Biondi, saranno presenti le assessore
del Comune di Ferrara Deanna Marescotti
(Assessorato pari opportunità) e Rossella
Zadro (Assessorato all'Ambiente e Relazioni
Internazionali).
*
Ferrara. Due mostre svelano curiosità e dettagli inediti della vita e dei palazzi degli
Estensi prima della rivoluzione urbanistica
della fine del XV secolo
Ferrara al tempo di Ercole I d’Este
Scavi archeologici, restauri e
riqualificazione urbana nel
centro storico della città
dal 6 Aprile al 13 Luglio 2014
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara,
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Via XX Settembre 122
Residenza Municipale di Ferrara, Piazza Municipio 2
http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/fe_ercole_2014.htm
molto interessanti sono anche le mattonelle pavimentali in ceramica
smaltata, una serie di frammenti architettonici decorati e numerosi elementi pertinenti a una stufa in ceramica di grandi dimensioni.
cavi in Piazza Municipio, vasca di scarico)
Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Info e orari
Gli scavi archeologici e i materiali
Inaugurazione sabato 5 Aprile 2014 ore 17
Museo Archeologico Nazionale
via XX settembre 122 - tel 0532.66299
orari: 9 - 17 dal martedì alla domenica (chiusura biglietteria 16,30)
info www.archeobologna.beniculturali.it
L’evoluzione del Palazzo Ducale. Info e orari
Programma Speciale d’Area: gli interventi nel centro storico di Ferrara
Inaugurazione venerdì 4 Aprile 2014 ore 11
Residenza Municipale
Piazza Municipio 2 - tel 0532.419111
orari: 9 - 18 dal lunedì al venerdì; sabato: dalle ore 9 - alle ore 12,30
domeniche e festivi chiuso. info www.comune.fe.it
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FONDAZIONE MAGNANI ROCCA
Mamiano di Traversetolo, Parma
Campigli nella Villa dei Capolavori
Donne, infinite donne, elegantissime, ingioiellate, eppure prigioniere; il
mistero che si cela nell'arte di Massimo Campigli viene indagato in oltre
ottanta opere, concesse da celebri musei e raccolte private, a documentare l'intero percorso dell'artista, dagli anni venti agli anni sessanta,
quando le sue iconografie tipiche, figure femminili racchiuse in sagome
arcaiche di grande suggestione simbolica, divengono esplicite meditazioni sull'archetipo femminile, sempre in equilibrio fra ingenuità e cultura,
con una stilizzazione geometrica che rende personalissima la sua maniera.
I lavori di riqualificazione nel centro storico di Ferrara, realizzati nell’ambito del Programma Speciale d’Area sottoscritto tra Comune e Regione
Emilia Romagna, hanno consentito di realizzare una serie di indagini
archeologiche che ora aiutano a comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi.
Gli scavi archeologici, diretti da Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna e curatrice
della mostra del Museo Nazionale, hanno interessato le aree dell’attuale
piazza Municipale e del Giardino delle Duchesse, l’edificio noto come
“ex Bazzi” e tutto il Corso Martiri della Libertà.
Altri interventi si sono svolti all’interno del Castello Estense, seconda
residenza degli Este in ordine di tempo, permettendo anche in questo
caso di fare luce su alcune parti dell’edifico tra cui la celebre zona dei
“Camerini d’alabastro”. Siamo dunque non solo nel cuore del potere
estense ma al centro dell’area che fu oggetto di una delle più importanti
operazioni di trasformazione urbana avviata da Ercole I, culminata nella
famosa Addizione erculea del 1492.
I risultati di queste indagini vengono divulgati attraverso due mostre che
sotto l’egida di “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città”
si svolgono in città dal 6 aprile al 13 luglio 2014.
La prima, allestita nell’antico palazzo Ducale Estense oggi Residenza
Municipale, è dedicata a “L’evoluzione del Palazzo Ducale” e tratta il
tema dello sviluppo e delle numerose modifiche subite da questo edificio
nel corso del tempo, con un accenno agli importanti affreschi rinvenuti
durante i restauri. Accanto a questa sezione ci sarà l’esposizione dedicata agli interventi dell’Amministrazione Comunale, dal titolo “Programma Speciale d’Area: gli interventi nel centro storico di Ferrara come prima più di prima” dal 5 aprile al 29 aprile 2014.
La seconda, ospitata al piano nobile del Museo Archeologico Nazionale,
illustra “Gli scavi archeologici e i materiali” in essi rinvenuti, ricostruendo attraverso i numerosi reperti recuperati uno spaccato della vita
a corte e aspetti inediti del Palazzo estense prima del radicale rinnovamento voluto dal Duca Ercole I. Particolarmente importante, per la quantità di informazioni e materiali che ha restituito, è stato il rinvenimento di
una vasca di scarico per rifiuti della vecchia residenza ducale, abbattuta
nel 1479 per realizzare il Cortile Ducale.
Lo sfarzo e la raffinatezza della vita a corte sono testimoniate dai circa
200 reperti, per lo più della seconda metà del XV secolo, tra cui spiccano per bellezza e rarità un’eccezionale coppa su alto piede in vetro,
probabilmente usata come fruttiera, e una seconda coppa in vetro verde
smeraldo, realizzata a Murano.
Notevoli, per numero e qualità, le ceramiche graffite e smaltate che si
sommano ad altre importate dall’area mediorientale e dalla Spagna, e
Massimo Campigli, Ritratto di Olga Capogrossi, 1959 o 1960, olio su tela
In concomitanza con la pubblicazione del Catalogo generale dell'artista
(realizzato dagli Archives Campigli) la mostra "Campigli. Il Novecento
antico", a cura di Stefano Roffi, presso la Villa dei Capolavori, sede
della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma),
dal 22 marzo al 29 giugno 2014, richiama così l'attenzione su uno dei
pittori più significativi del Novecento italiano, presente nei maggiori
musei del mondo ma pressoché assente dalla grande scena espositiva
dopo la memorabile mostra che la Germania gli dedicò nel 2003.
Cinque le sezioni, oltre ai grandi mosaici allestiti nel giardino: la stupenda ritrattistica, con le effigi di personalità del mondo della cultura,
ma anche amici, signore belle e famose; la città delle donne, che accosta opere che rivelano l'ossessione per un mondo che pare tutto al femminile; le figure in sé prive di identità ma caratterizzate da scene di
gioco, spettacolo, lavoro, che l'artista osserva memore del proprio pas-
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sato di reporter a Parigi; i dialoghi muti, coppie vicine spazialmente ma
incapaci di comunicare, prigioniere del proprio mistero; gli idoli, presentati nell'evoluzione dalle figure idolatriche tratte da Carrà negli anni venti
a quelle di ispirazione primitiva che compaiono a partire dagli anni cinquanta. Di particolare interesse l'accostamento, per la prima volta in
un'esposizione, delle quattro enormi tele che Campigli teneva nel proprio atelier.
L'esposizione si avvale del sostegno di Fondazione Cariparma e di Cariparma Crédit Agricole.
Il catalogo Silvana editoriale presenta interventi di Luca Massimo Barbero, Nicola Campigli, Mauro Carrera, Nicoletta Pallini, Paolo Piccione,
Stefano Roffi, Rita Rozzi, Sileno Salvagnini, Eva e Marcus Weiss.
Tedesco di nascita, italiano di formazione, parigino per cultura, egizio,
etrusco, romano, mediterraneo per elezione, Campigli (Berlino, 1895 Saint-Tropez, 1971) fu un personaggio colto ed europeo (parlava cinque
lingue), inusuale nel nostro panorama artistico. Uomo solitario, nella sua
pittura si intrecciano geometrie e magie, memorie e simboli (lesse Freud
e Jung in lingua originale); fu anche scrittore raffinato e riservato.
Per conoscere l'artista e la sua ossessione dell'immagine femminile bisogna entrare nella sua vita familiare. Il mistero è infatti protagonista
nella vita di Campigli: solo in tempi relativamente recenti si è scoperto
che era nato a Berlino e che il suo vero nome era Max Ihlenfeld. La
madre, tedesca di appena diciotto anni, non era sposata; per evitare lo
scandalo, il bambino viene portato in Italia, nella campagna fiorentina.
La madre, che gli aveva dato il cognome, lo raggiunge saltuariamente;
nel 1899 sposa un commerciante inglese e può prendere il bambino con
sé, fingendo (per salvare le apparenze) di essere sua zia. A quattordici
anni, Max scoprirà casualmente la verità.
Questa vicenda familiare può spiegare, almeno da un punto di vista psicologico, il mondo espressivo dell'artista: il suo universo di donne quasi
inconoscibili, immobili e insieme sfuggenti e distanti, è in definitiva una
lunga meditazione sull'enigma femminino, sull'icona della Dea-Madre.
Non uscirà più dalla dimensione infantile e permetterà alla sua immaginazione di prendere il sopravvento sulla realtà per rendergliela accettabile. Scrive infatti: "Non mi sono mai rifugiato nel sogno, nell'infantilismo,
ci sono semplicemente rimasto, non ne sono mai uscito".
La sua formazione avviene tra Firenze e Milano, in quegli anni città artisticamente vivace, in pieno Futurismo. Sono di questo periodo opere
dal marcato senso ritmico, una composizione a tessere di mosaico che
riaffiorerà sempre nell'opera dell'artista. Nel 1914 egli inizia a lavorare
presso il Corriere della Sera e, dopo la sofferta parentesi della guerra,
italianizzato il cognome in "Campigli", ne diviene corrispondente da Parigi; nel 1919 la città è il cuore del Ritorno all'ordine, di quel rinnovato
dialogo con la classicità che percorre l'Europa, e che molto influenza
l'artista.
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espresso dal Ritorno all'ordine ("Tutte le età sono contemporanee"
scrive Pound in questi anni) attinge a un passato complesso e stratificato. Sono peraltro gli anni in cui l'appello alle radici della civiltà antica,
al "mito della romanità", assume in Italia (dove l'artista torna a stabilirsi
nel 1931, in pieno fascismo) anche un significato di celebrazione nazionalista. Quello che in realtà Campigli persegue è soprattutto sospendere
il presente e raggiungere, attraverso l'emergere dell'antico, una dimensione di eternità dipinta.
Negli anni trenta conquista fama internazionale ed espone a Milano,
Parigi, Amsterdam, New York, poi alle Biennali veneziane. Oltre a importanti committenze pubbliche e private, ad acquisizioni museali, vanno
ricordati i quattro magnifici affreschi che realizzò fra il 1933 ed il 1940
per il Palazzo della Triennale di Milano, il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, il Palazzo di Giustizia di Milano e quello monumentale all'Università di Padova, oltre ai grandiosi cicli per i transatlantici.
Dai primi anni cinquanta si avverte una crescente stilizzazione, alla ricerca dell'archetipo, del primitivo: ai suoi interrogativi la cultura occidentale contemporanea, per lui improntata a una ricerca minimalista
prossima al nulla, non offriva risposta; è così che annulla la prospettiva
nello spazio come nel tempo e ne racchiude l'essenza in uno schema
in cui i corpi dei suoi nuovi "idoli" galleggiano irrigiditi in una infinita varietà di atteggiamenti, tornando a esprimere l'enigma della sua infanzia,
di quelle donne dall'identità sfuggente, una volta per sempre.
"Nelle mie fantasticherie, le mie innamorate erano sempre prigioniere"
(M. Campigli, da "Scrupoli", 1955).
CAMPIGLI. Il Novecento antico. Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 22
marzo al 29 giugno 2014. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì
al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì
chiuso, aperto il lunedì di Pasqua e 2 giugno.
Ingresso: euro 9,00 valido anche per le raccolte permanenti - euro 5,00
per le scuole.
Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521
848337 [email protected] www.magnanirocca.it.
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SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO) – La mostra dedicata a Raffaele
Pettazzoni (1883-1959), uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, esplora la sua attività meno nota di archeologo, svelando i risvolti
di una carriera di studioso di fama internazionale che, come lui stesso
aveva scritto nel 1912, si era aperta “sotto gli auspici dell’archeologia”
da sabato 29 marzo a lunedì 30 giugno 2014
"Sotto gli auspici dell’archeologia".
Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti
San Giovanni in Persiceto (BO)
Palazzo Comunale, Galleria antistante la Sala Consiliare
Corso Italia n. 70
orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato dalle 9
alle 13 (chiusa domenica e festivi) - Ingresso libero
Info 0516871757 [email protected]
Massimo Campigli, La famiglia dell'architetto Gio Ponti, 1934, olio su tela
Il 1928 è un anno cruciale per Campigli. A Roma visita il museo di Villa
Giulia, restando affascinato dall'arte etrusca, e le Terme di Diocleziano,
dove viene colpito dalla ritrattistica romana del basso impero. Dopo questo vero colpo di fulmine per l'antico, approccia le prime figure femminili
dai grandi occhi senza sguardo inserite in raffinate trame architettoniche. La sua pittura mostra ora un mondo perfetto che affascina con i
suoi colori fantasmatici, gli elementi geometrici di donne dal corpo a
clessidra, statue dal busto stretto (come era lo stereotipo-donna della
sua infanzia), fermate in un'espressione incantata, con grande attenzione per l'abbigliamento, la moda.
Donne prive di realismo, a parte la bellissima ritrattistica femminile ma
anche maschile, in una dimensione mitica e idealizzante, un "non luogo"
dell'astrazione antropomorfica e sentimentale: si guardano i quadri e si
entra nell' "altrove", nelle visioni interiori dell'artista, in stretto confine
onirico. Alle reminiscenze etrusche si mescolano quelle egizie del
Fayum, poi copte, romane; è tutta la millenaria arte mediterranea che
lo ispira. Campigli, insomma, in sintonia col concetto di tempo assoluto
Universalmente noto come uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, Raffaele Pettazzoni (San Giovanni a Persiceto, 3 febbraio 1883
- Roma, 8 dicembre 1959) vantava un brillante passato da archeologo.
A questo aspetto meno conosciuto della sua biografia, il Comune di San
Giovanni in Persiceto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni
in Persiceto dedicano l'esposizione "Sotto gli auspici dell’archeologia".
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Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti, allestita nel Palazzo Comunale fino al 30 giugno 2014.
Con l’aiuto di testi, documenti originali e reperti archeologici, la mostra
traccia un ritratto di Raffaele Pettazzoni archeologo approfondendo la
sua attività sia negli anni 'romani' (1909-1914) in cui ha ricoperto il ruolo
di ispettore presso il Museo Preistorico ed Etnografico, sia nel periodo
1914-1924 durante il quale ha operato, sempre come ispettore, per la
Soprintendenza ai musei e scavi di antichità dell’Emilia-Romagna,
presso il Museo Civico di Bologna.
L’esposizione passa in rassegna le tappe della sua formazione e i vivaci
scambi culturali tenuti con i più illustri esponenti del mondo archeologico, prima di andare a occupare la prima cattedra in Italia di Storia delle
Religioni, istituita all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1923. L’attività di archeologo è attestata, anche con documenti inediti, dagli interventi e sopralluoghi a Bazzano, Rimini, Massafiscaglia, Reggio Emilia,
Sarsina e a Comacchio, dove fu tra i primi ad assistere alla scoperta dei
resti della necropoli di Spina, all’epoca appena riemersi; i suoi rapporti
con il mondo dell’antichità sono testimoniati dalla fitta corrispondenza
con i principali archeologi italiani, tenuta fino al momento della morte. Il
materiale in mostra evidenzia come Pettazzoni praticasse in modo interdisciplinare la propria attività, facendo di lui uno dei pochi in Italia in
grado di intrattenere rapporti paritari sia con il mondo storico religioso,
che con quello antropologico o antichistico.
Alla parte documentaria costituita da lettere, libri e manoscritti provenienti sia dal Fondo Pettazzoni che dalla Biblioteca dell'Archiginnasio e
dal Museo Civico Archeologico di Bologna, si affianca una sezione archeologica che testimonia da un lato l’apporto della documentazione archeologica all’indagine storico religiosa, dall’altro l’attività “sul campo”
di Ispettore archeologo.
Ai reperti provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Ferrara, Parma
e Sarsina, e dai depositi della Soprintendenza di Bologna e Ravenna,
si affianca la copia in gesso della statua di Attis, reperto rinvenuto a Sarsina nel 1923 con altre sculture di divinità orientali, della cui scoperta
Pettazzoni fu protagonista e testimone.
La mostra è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e Comune di San Giovanni in Persiceto in collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in
Persiceto.
http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/sgp_pettazzoni.htm
I curatori scientifici sono Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi, archeologi
della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, e il
Prof. Mario Gandini.
Il coordinamento della mostra è di Silvia Marvelli (Museo Archeologico
Ambientale), Marco Marchesini, Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi
(Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), Gloria
Serrazanetti e Patrizia Veronesi (Comune di San Giovanni in Persiceto)
L'allestimento è curato da Fabio Lambertini, Museo Archeologico Ambientale, e Patrizia Veronesi, Comune di San Giovanni in Persiceto.
INFO: Segreteria del Museo Archeologico Ambientale tel. 0516871757
[email protected]
Comunicato a cura di Carla Conti
[email protected] - www.archeobologna.beniculturali.it
dell'Anno Costantiniano, che avrà luogo il 6 marzo prossimo a partire
dalle ore 10,00 presso la Sala delle Muse al Museo Nazionale d'arte
medievale e moderna di Arezzo.
Alla giornata, presieduta dal Soprintendente per i Beni Artistici, Storici
ed Etnoantropologici dell'Umbria Fabio De Chirico e introdotta dal Soprintendente di Arezzo Agostino Bureca, parteciperanno i protagonisti
dei più recenti studi sulle tematiche “costantiniane”.
E' prevista, inoltre, una visita alla mostra e agli affreschi della Cappella
Bacci e una tavola rotonda conclusiva.
* * *
Programma - presiede Fabio De Chirico,
Soprintendente per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici dell’Umbria
Ore 10.00
Agostino Bureca, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, Etnoatropologici di Arezzo
Introduzione e saluti
Ore 10.15
Giovanni Paolo Maggioni (Università del Molise)
Le Leggende Costantiniane nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine
Ore 11.00
Fabrizio Paolucci (Gallerie degli Uffizi)
Rilavorare l’antico nel classicismo costantiniano: il caso delle due sculture del tipo Agrippina-Olimpia con ritratto di Elena
Ore 11.45
Silvia Leggio (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”)
Cortona e Bisanzio: la stauroteca eburnea della chiesa di San Francesco
ore 12.30 pausa, visita alla mostra e agli affreschi della Cappella Bacci.
Ore 14.30
Don Ubaldo Cortoni (Biblioteca di Camaldoli)
La Legenda Aurea in un incunabolo della Biblioteca di Camaldoli
Ore 15.15
Sabina Biocco (Museo Piersanti, Matelica)
L’ Invenzione della Vera Croce nella versione marchigiana di Luca di
Paolo da Matelica
Ore 16.00
Valentina Ricci Vitiani (Umbertide)
La Deposizione con Storie della Vera Croce di Luca Signorelli a Umbertide: alcune riflessioni e novità d’archivio
Ore 16.45
Simone Allegria (Università di Siena sede di Arezzo)
Un frammento di codice dell’archivio del Convento di San Francesco ad
Arezzo con la Leggenda di Costantino e Silvestro
“In hoc signo vinces” - L’ epopea di
Costantino ed Elena dalla Tarda
Antichità al Rinascimento
Giornata di Studio
La Soprintendenza, in occasione delle celebrazioni per il Diciassettesimo Centenario dell'Editto di Costantino (313), ha curato e realizzato,
nella sede museale della Basilica di San Francesco in Arezzo comprendente la Cappella Bacci con il ciclo della Leggenda della Vera Croce affrescato da Piero della Francesca, una mostra arricchita da materiali
multimediali, articolata in fasi successive, dedicata alle varie versioni
delle Leggende Costantiniane, alle fonti e alla relativa iconografia.
Dopo la prima fase, inaugurata il 20 dicembre 2012 e dedicata all'esposizione del Reliquiario bizantino della Vera Croce, proveniente da Cortona, dal 20 marzo 2013, è stata allestita una sezione incentrata su un
cartone per arazzo attribuito a Pietro da Cortona raffigurante Costantino
che abbatte gli idoli, proveniente dalla Galleria Nazionale d'arte antica
di Palazzo Barberini.
L'ultima tranche della mostra, all'interno di un evocativo padiglione, resterà allestita sino al 12 marzo prossimo. E' esposta una Crocifissione
su tavola di Luca di Paolo da Matelica conservata a Matelica, nel Museo
Piersanti, la cui predella rivisita in diversi riquadri la Leggenda; allo
stesso tema è dedicata la predella della Deposizione di Luca Signorelli,
proveniente da Umbertide, indicata dalla critica come opera eseguita
sotto il diretto influsso della Leggenda dipinta da Piero della Francesca.
E' inoltre presente una statua tardo-antica di Elena, proveniente dagli
Uffizi, nonché un raro incunabolo con la Leggenda conservato nella Biblioteca di Camaldoli, un frammento di Codice trecentesco dell'Archivio
del Convento aretino con la Guarigione di Costantino e, non da ultimo,
il Codice M 76 sup. della Biblioteca Ambrosiana - sec. XIII - anch'esso
con la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze.
A tali opere e a questi temi è dedicata una giornata di studi , a chiusura
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Ore 17.30 tavola rotonda e conclusioni
Redattore: ALESSANDRO BENCI
Informazioni Evento:
06 marzo 2014
Arezzo, Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna
Orario: 9.00 - 19.00
Telefono: 0575409028
E-mail: [email protected]
http://www.sbappsae-ar.beniculturali.it/index.php?it/22/eventi/32/lepopea-di-costantino-ed-elena-dalla-tarda-antichit-al-rinascimento
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Palazzo Strozzi a Firenze celebra, con una grande mostra, i due massimi protagonisti della “maniera moderna” che hanno reso sfolgorante
la prima metà del ’500
Pontormo e Rosso Fiorentino.
Divergenti vie della “maniera”
(Firenze, Palazzo Strozzi 8 marzo-20 luglio 2014)
Un evento irripetibile, unico, che vede riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione.
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sca ha indicato come i capolavori del ‘manierismo’ sono conservate in
città e in Toscana; tuttavia, un percorso come quello proposto nella mostra di Palazzo Strozzi è stato reso possibile grazie alla collaborazione
di importanti istituzioni italiane come la Galleria Palatina, gli Uffizi e il
Museo di Capodimonte, ma anche straniere come la National Gallery
di Londra, la National Gallery di Washington, il Louvre e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, senza le quali sarebbe stato impossibile offrire un panorama così completo del lavoro dei due artisti. La rassegna,
che comprende più di 80 opere, potrà offrire al visitatore la possibilità di
ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati) dei due artisti, un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione. Inoltre disegni, arazzi e incisioni, affiancati da tavole dei loro maestri: Andrea del
Sarto e Fra’ Bartolomeo.
Curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo
Falciani, docente di storia dell’arte.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza PSAE e per il
Polo Museale della città di Firenze, con Comune di Firenze, Provincia
di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Per info: Fondazione Palazzo Strozzi - Lavinia Rinaldi
Tel. 055 3917122 E-Mail: [email protected]
Antonella Fiori
Cell. 347 2526982 E-Mail: [email protected]
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La BIBLIOTECA INFINITA I LUOGHI DEL SAPERE NEL MONDO ANTICO
Divisa in 7 sezioni, l’esposizione curata da Rossella Rea e Roberto
Meneghini, con 120 tra statue, affreschi, rilievi, strumenti e supporti di
scrittura documenta l’evoluzione del libro e della lettura nel mondo
greco-romano dall’età ellenistica al tardo antico, così come i luoghi pubblici e privati dove si scambiava e si custodiva il sapere.
Dall’8 marzo al 20 luglio 2014 Palazzo Strozzi ospiterà la grande mostra
Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera”, un’esposizione dedicata all’opera di Pontormo e di Rosso Fiorentino, i pittori più
anticonformisti e spregiudicati fra i protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte in quella stagione del Cinquecento italiano che Giorgio
Vasari chiama ‘maniera moderna’. Una rassegna che rappresenta
anche un viaggio attraverso le vite parallele di questi artisti “gemelli diversi” che alla fine del loro percorso arriveranno a un riavvicinamento
Firenze è sicuramente luogo privilegiato per una simile esposizione,
dato che molte delle principali opere di pittura, che la critica novecente-
In questa occasione i monumentali ambulacri del Colosseo si rivestono
di armaria, leantiche scaffalature, e di immagini degli spazi dedicati alla
cultura in un ineditoallestimento scenografico.
La mostra nasce dai risultati di due importanti scavi archeologici: la scoperta a Roma degli auditoria di Adriano a piazza Madonna di Loreto,
avvenuta nel 2008 in occasione degli scavi preventivi alla costruzione
della linea C della Metropolitana, e l’esigenza di ricomporre in un contesto unitario i risultati delle indagini archeologiche finora eseguite, e
tuttora in corso, nel templum Pacis, lungo via dei Fori Imperiali e che
hanno restituito inediti reperti, presentati adesso per la prima volta.
La rassegna è promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,
in collaborazione con Electa.
dettaglio orario:
08.30–16.00 fino al 15 marzo Uscita dal monumento alle 17.00; 8.30–
16.30 dal 16 all’ultimo sabato di marzo Uscita dal monumento alle 17.30;
8.30–18.15 dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto Uscita dal monumento alle 19.15; 8.30–18.00 dal 1 al 30 settembre
Redattore: SANDRA TERRANOVA
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Informazioni Evento:
Dal 14 marzo 2014 al 05 ottobre 2014
Costo del biglietto: Intero Euro 12.00; Riduzioni: Ridotto 7.50
Roma, Anfiteatro Flavio
Orario: 08.30–16.00 - Telefono: 06 56368003
E-mail: [email protected]
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LA RADICE DEL SEGNO.
HANS HARTUNG. L'OPERA GRAFICA
Roma, Palazzo Poli (Fontana di Trevi)
La mostra è prorogata fino al 4 maggio 2014
La mostra, La radice del segno. Hans Hartung. L'opera grafica, che
ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico è prorogata fino
al 4 maggio 2014.
Inaugurata lo scorso 12 dicembre, l'esposizione prende l'avvio dalla donazione della Fondazione Hartung-Bergman al Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo. Il corpus della donazione, che consta di
138 fogli, viene esposto nelle sale di Palazzo Poli, accanto ad alcuni dipinti e disegni, questi ultimi esposti per la prima volta, mettendo a fuoco
la produzione grafica del maestro franco-tedesco e rendendo tangibile
ed evidente il debito della pittura nei confronti della grafica. La parola
chiave che costituisce la linea guida dell'esposizione romana è infatti
Hartung, graveur peintre. La definizione ribalta la tradizionale connessione tra pittura e incisione ed è stata coniata da Rainer Michael Mason,
uno degli interpreti più attenti dell'opera grafica di Hartung.
La produzione grafica, qui ampiamente documentata, offre un ventaglio
di soluzioni stilistiche e di processi esecutivi che solo apparentemente
contraddicono il modo di operare spontaneo e veloce dell'artista. In tal
senso, il laboratorio di diagnostica delle matrici dell'Istituto ha fornito approfondimenti inediti sulle tecniche usate, sia per le matrici che per le
stampe dimostrando la costante vitalità della ricerca, di pura astrazione
che, a partire dai Blitzbücher o “libri dei lampi”, non ha mai smesso di
trarre spunto dalla realtà nel tentativo di “fissare il dinamismo e la forza
dell'energia” (Hans Hartung) attraverso il gesto fermo, come lo definisce
Achille Bonito Oliva nel suo testo scritto per il catalogo edito dalla Fondazione Hartung-Bergman.
L'arte di Hans Hartung è stata molto amata dal pubblico e seguita con
attenzione dalla critica italiana nel corso degli anni, a partire dal 1948,
anno in cui Giulio Carlo Argan, per primo, lo presentò alla XXIV Biennale
di Venezia nella collezione Peggy Guggenheim, fino alle ultime retrospettive.
La mostra è stata realizzata con il sostegno della Direzione generale
per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee del
MIBACT. L'iniziativa, condotta in collaborazione con la Fondazione di
Antibes, sottolinea, il forte radicamento di Hartung al Novecento europeo ed inserisce l'Italia nel circuito virtuoso di collezionisti pubblici della
grafica del maestro, accanto alla Bibliothèque Nationale de France, al
Kupferstichkabinett degli Staatlichen Museen di Berlino, al Cabinet des
Estampes del Musée d'art et d'histoire di Ginevra.
Periodo espositivo: 13 dicembre 2013 fino al 4 Maggio 2014
Sede: Palazzo Poli (Fontana di Trevi) via Poli, 54 – 00187 Roma
Orari di visita: dalle 10,00 alle 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì. Ingresso libero.
Catalogo: Fondazione Hartung-Bergman
Per info:Istituto Nazionale per la Grafica
Angelina Travaglini con la collaborazione di Roberta Ricci
tel. 06.69980238 – 334.6842173 [email protected]
www.grafica.beniculturali.it www.fondationhartungbergman.fr
Impressionisti Danesi in Abruzzo
1 aprile – 2 giugno 2014
Preview stampa lunedì 31 marzo, ore 17.00
Inaugurazione lunedì 31 marzo 2014, ore 18.00
Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini n.20, Roma
A partire dal 1 aprile il Museo Hendrik Christian Andersen ospiterà la
mostra Impressionisti Danesi in Abruzzo. A più di un secolo dall'Esposizione Internazionale del 1911 presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma a valle Giulia, in cui la Danimarca era presente con circa
sessanta artisti (tra cui il grande Vilhelm Hammershøi) e più di duecento
opere, questa mostra rappresenta il primo tentativo storico-critico di una
rivalutazione italiana del movimento dei pittori nordici "en plein air" della
seconda metà dell'Ottocento.
Capeggiati da Kristian Zahrtmann, che dal 1883 trovò a Civita D'Antino
(Aq) la sua Arcadia, proprio in Abruzzo centinaia di pittori nordici, attratti
dalla bellezza del paesaggio, decisero di infrangere le convenzioni della
pittura accademica sperimentando in libertà la pittura di "impressione".
Alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1895 il padiglione danese, che includeva oltre a Zahrtmann altri artisti segnati
dall’esperienza italiana, fu apprezzato da Gabriele d’Annunzio per la
“sincerità della pittura”. Il flusso di pittori nordici in quell’Arcadia di Val
Roveto continuò ininterrotto dal 1883 (arrivo del caposcuola Zahrtmann)
fino al 1915 (anno del terremoto della Marsica), che ne segnò l’inizio
della fine.
La mostra, di circa cinquanta opere, è ideata da un comitato scientifico
che include il prof. Marco Nocca (Accademia Belle Arti, Roma), il prof.
James Schwarten (John CabotUniversity, Roma), il prof. Antonio Bini
(esperto dei pittori danesi), e Manfredo Ferrante (curatore Archivio Ferrante).
È promossa dalla Fondazione PESCARABRUZZO e dal suo Presidente, prof. Nicola Mattoscio, che da anni cura la collezione delle
opere degli artisti nordici attraverso l'acquisizione sul mercato antiquario,
e dall’Archivio Ferrante. La Fondazione PESCARABRUZZO è il principale prestatore dell'esposizione, arricchita anche da numerosi prestiti
di collezionisti privati. Partecipano con il loro patrocinio la Reale Ambasciata di Danimarca, la Presidenza del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, la Provincia dell'Aquila, il Comune di Civita D'Antino (AQ),
l'Accademia di Danimarca in Roma, l’Accademia di Belle Arti di Roma
Pescara, l’Università degli Studi di Teramo e l’Università dell’Aquila. La
dall’Acqua Santa Croce, con la collaborazione della Tiger Stores Italia
e de Antica Osteria Zahrtmann–Civita D’Antino (AQ).
Significativa è la sede espositiva prescelta in virtù dello stretto rapporto
dei pittori danesi con l’Esposizione del 1911: il museo Hendrik Christian
Andersen, dimora dell’artista norvegese partire dal 1924, attualmente
museo satellite della Galleria nazionale d'arte moderna.
Il Museo, per l’originaria destinazione e per la mission contemporanea
dedica i suoi eventi prevalentemente agli artisti nordici del XIX e XX secolo.
L’allestimento è curato da Stefania Teodonio.
Il catalogo presenta un saggio del prof. Attilio Brilli, noto esperto del
Grand Tour, sul turismo storico in Abruzzo.
INFORMAZIONI TECNICHE
Mostra Impressionisti Danesi in Abruzzo
Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Roma
Orari di apertura Aperto al pubblico dal 1 aprile 2014
martedì - domenica dalle 9.30 alle 19.30
Chiusura settimanale: lunedì
Ingresso museo e mostra Gratuito
Informazioni tel. +39 06 3219089
[email protected]
www.museoandersen.beniculturali.it
Catalogo Claudio Carella Editore
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Accademia Nazionale di San Luca
didattica 2014
Segno / Colore
arte, architettura, scienza, musica, moda
corso a cura di Guido Strazza
31 marzo - 9 aprile 2014
Con il corso Segno / Colore, che dà il nome all’intero ciclo, l’Accademia
Nazionale di San Luca prosegue il progetto didattico sul tema del segnare: il segnare dell’arte e dell’architettura promosso e avviato da
Guido Strazza durante il suo biennio di Presidenza (2011-2012). Il progetto, nato con la finalità non tanto di insegnare, quanto di chiarire i problemi del fare e dell’interpretare i segni, ha avuto inizio con il ciclo
“Segnare / Disegnare” (2011-2012)al quale fa ora seguito il ciclo
Segno / Colore.
Il corso curato da Guido Strazza, che già nel titolo sottolinea l’originaria
vocazione didattica sui temi primari del vedere, del fare e dell’interpretare i segni, induce anche (questo il cuore didattico delle lezioni) allo
studio del rapporto tra segno e colore come più generale rapporto tra
misura e non-misura, universale condizione del vedere e conoscere i
segni nelle forme dell’arte, dell’architettura, della scienza, della musica,
della moda.
Non lezioni-conferenza in senso stretto, ma occasioni di studio e analisi
della sintesi del vedere.
Le lezioni, aperte al pubblico, si terranno dal 31 marzo al 9 aprile 2014,
dalle ore 17.30 alle 20.00, in Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia
Nazionale di San Luca.
il corso
lunedì 31 marzo
Prolusione > Guido Strazza
Visione e percezione dei colori > Lamberto Maffei
martedì 1 aprile
Disegno / Colore > Cristina Acidini
mercoledì 2 aprile
Segno / Colore / Paesaggio: tra pittura e fotografia > Marisa Dalai Emiliani - Roberta Valtorta
giovedì 3 aprile
Architettura / Colore > Paolo Portoghesi
Immagine del colore > Manlio Brusatin
lunedì 7 aprile
Suono / Colore > Guido Barbieri - Claudio Strinati
martedì 8 aprile
Forma / Moda / Colore > Roberto Capucci - Roberta Orsi Landini Carlo Bertelli
mercoledì 9 aprile
Linea / Tratteggio / Trama / Colore > Guido Strazza - Marzia Faietti Franco Purini
informazioni
Accademia Nazionale di San Luca | Roma, piazza dell’Accademia di
San Luca 77 | 06.6798848
[email protected] | www.accademiasanluca.eu
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FRIDA KAHLO
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- Marzo 2014
Frida Kahlo (1907-1954), simbolo dell'avanguardia artistica e dell'esuberanza della cultura messicana del Novecento.
La mostra intende riunire attorno ad un corpus capolavori assoluti provenienti dai principali nuclei collezionistici, opere chiave appartenenti
ad altre raccolte pubbliche e private in Messico, Stati Uniti, Europa.
Completa il progetto, una selezione dei ritratti fotografici dell'artista, tra
cui quelli realizzati da Nickolas Muray negli anni quaranta, indispensabile quanto suggestivo complemento all'arte di Frida Kahlo sotto il profilo
della codificazione iconografica del personaggio.
Se infatti la mostra intende presentare e approfondire la produzione artistica di Frida Kahlo nella sua evoluzione, dagli esordi ancora debitori
della Nuova Oggettività e del Realismo magico alla riproposizione dell'arte folklorica e ancestrale, dai riflessi del realismo americano degli
anni venti e trenta (Edward Hopper, Charles Sheeler, Georgia O'Keefe)
alle componenti ideologico-politiche ispirate dal muralismo messicano
(Rivera, Orozco), è il tema dell'autorappresentazione a prevalere in questo progetto di mostra, sia in rispetto del peso numerico che il genere
"autoritratto" assume nella produzione complessiva dell'artista, sia - e
soprattutto - per lo specialissimo significato che esso ha rappresentato
nella trasmissione dei valori iconografici, psicologici e culturali propri del
"mito Frida".
La progettazione della mostra e del catalogo è affidata alla cura di Helga
Prignitz-Poda, accreditata specialista dell'opera di Frida Kahlo, autrice
con Salomon Grimberg e Andrea Kettenmann del catalogo ragionato
dell'artista nel 1988.
Informazioni Evento:
Dal 20 marzo 2014 al 31 agosto 2014
Costo del biglietto: 12,00 euro
Prenotazione: Facoltativa
Roma, Scuderie del Quirinale
Orario: dalla domenica al giovedì dalle ore 10.00 alle 20.00 venerdì e
sabato dalle ore 10.00 alle 22.30 L'ingresso è consentito fino a un’ora
prima dell’orario di chiusura
Telefono: 06 39967500
[email protected] - http://www.scuderiequirinale.it/
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La Direzione Generale per il Cinema – MiBACT e Istituto Luce – Cinecittà in collaborazione con Italian Film Commissions presentano:
IL SENSO DEL CINEMA E
DELL’AUDIOVISIVO PER I TERRITORI
Rapporto di ricerca realizzato dalla Fondazione Rosselli per Luce-Cinecittà con la supervisione della Direzione Generale per il Cinema del
MiBACT
Roma, 25 marzo 2014, ore 10:30
Biblioteca di Archeologia e Storia dell' Arte - Sala Crociera Ministero
per i Beni e le Attività Culturali
via del Collegio Romano, 27 – Roma
Alle Scuderie del Quirinale una grande mostra sull'artista messicana
10:30 – 11:30 Conferenza stampa di presentazione della ricerca
Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema - MiBACT
Francesca Traclò, Direttore Fondazione Rosselli
Bruno Zambardino, Docente di economia e organizzazione del cinema
e della tv, Sapienza – Università di Roma
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Roberto Cicutto, Amministratore Delegato Istituto Luce – Cinecittà
11:30 – 12:30 Il ruolo dei territori a sostegno del cinema e dell’audiovisivo
Modera: Bruno Zambardino
Stefania Ippoliti, Presidente Italian Film Commissions
Alessandra Tavernese, Coordinatore Tecnico per la Commissione Beni
ed Attività Culturale della Regione Calabria, Delegazione di Roma
Renzo Iorio*, Presidente di Federturismo Confindustria
Marco Cucco , Università della Svizzera italiana - Faculty of Communication Sciences
Alberto Versace, Direttore Generale Dipartimento Sviluppo e Coesione
Economica, Presidente “Sensi Contemporanei”.
Guido Cerasuolo, Presidente APE – Associazione Produttori Esecutivi
Arie Boher, Presidente Consiglio Direttivo EUFCN
12: 30 – 13:30 Casi studio: complessità produttive e coinvolgimento delle FC
Modera: Paolo Di Maira – Direttore Cinema & Video International
“Zoran – il mio nipote scemo”Igor Princic, produttore Transmedia; “Gomorra– la serie” - Riccardo Tozzi, Produttore Cattleya; “Basilicata
Coast to coast” - Arturo Paglia , Produttore Paco Cinematografica Luca Bernabei, Produttore Lux Vide
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La mostra resterà aperta fino al 10/05/2014 (con possibilità di prosecuzione)
Orario: da lunedì a venerdì 9.00-13.00, sabato e domenica 9.00-18.00
Ingresso gratuito
Redattore: ANNAMARIA STEFANI
Informazioni Evento:
Dal 15 marzo 2014 al 10 maggio 2014
Zagarolo, Palazzo Rospigliosi, Salone delle Bandiere
Orario: consulta locandina evento
Telefono: +39 0695769212
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.zagarolo.rm.gov.it
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Un ‘Monument man’ per Capodimonte
15 capolavori trafugati dai tedeschi e
recuperati da Rodolfo Siviero
Giovedì 20 marzo 2014, ore 16.00
Incontro con Brigitte Daprà
ZAGAROLO E DINTORNI. Tesori
dell’antichità tra Roma e Praeneste
La mostra, realizzata dal Comune di Zagarolo e dalla Soprintendenza
per i Beni Archeologici del Lazio con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio, espone reperti rinvenuti negli ultimi anni in territorio di
Zagarolo e Gallicano (parte dell’antico ager Praenestinus) nel corso di
scavi programmati e indagini di archeologia preventiva.
Il percorso espositivo, anticipato da un video dedicato ai siti archeologici
di recente individuazione e illustrato da un ampio apparato didattico, si
apre con una statuetta del Genio dell’Autunno.
Nella Sala 1 è illustrato il periodo pre-protostorico mediante una selezione di materiali dell’età del Bronzo (villaggio di Colle del Pero-il Tondo)
e del VII-VI sec. a.C. (tombe di Colle Barco, prima fase della necropoli
di Corcolle).
Nella Sala 2 sono esposti reperti di epoca arcaica e alto-repubblicana
(VI-III sec. a.C.) dalla necropoli dell’abitato (antica Pedum?) di Corcolle,
della quale è ricostruita in scala 1:1 la tomba a grotticella CXXIII, e dalle
sepolture dell’insediamento rurale in loc. Colle delle Colonnelle.
La Sala 3 è dedicata all’età romana che vide il territorio popolarsi di villae
rusticae e rustico-residenziali ed essere attraversato da importanti opere
pubbliche (via Praenestina e Labicana, acquedotti Anio vetus e novus,
Aqua Marcia e Claudia).
Sono esposti oggetti di uso quotidiano e ornamenti (talora rinvenuti nelle
tombe), la base di un torchio e il plastico del recinto funerario scavato
nel 2013 lungo Viale Ungheria.
La Sala 4 offre una scelta dei reperti recuperati nel 2007 dal Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza, tra cui sculture,
elementi architettonici e decorativi, iscrizioni.
Sono previste visite guidate alle ore 15.30, 16.30, 17.30.
In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche italiane di The Monuments Men, al Museo di Capodimonte, Brigitte Daprà descriverà la
complessa e avvincente storia dei recuperi di numerosi capolavori napoletani e le vicende che hanno visto protagonista lo studioso e “agente
segreto dell’arte” Rodolfo Siviero che, durante la Seconda Guerra Mondiale, come gli eroi celebrati nel film, contribuì a salvare numerose
opere dall’ espropriazione messa in atto dai nazisti in previsione della
costruzione del faraonico Museo del Führer.
Nel corso della seconda guerra mondiale alcuni dipinti depositati nella
Abbazia di Montecassino e provenienti dal Museo Nazionale di Napoli
furono portati o, come dichiaravano, ‘messi in sicurezza’ dalle truppe tedesche della divisione Göring, prima a Spoleto e, poi, a Berlino.
Alla fine del conflitto le opere furono recuperate nella miniera di sale a
Altaussee, presso Salisburgo e portate a Monaco, da lì vennero restituite al governo italiano il 7 agosto 1947, grazie all’intervento di
Rodolfo Siviero, capo dell'Ufficio Interministeriale per il Recupero delle
Opere d'Arte.
Le 15 opere: Colantonio San Girolamo - Filippino Lippi Annunciazione
- Raffaello Madonna del Divino Amore Sebastiano del Piombo La Madonna del Velo - Bernardino Luini Madonna con Bambino - Tiziano
Danae - Tiziano Ritratto di giovane donna - Palma il Vecchio Sacra
Conversazione - Parmigianino Antea - Joos van Cléve Adorazione dei
Magi - Pieter Brueghel Parabola dei ciechi - Battistello Caracciolo Fuga
in Egitto - Claude Lorrain Paesaggio con il tempio della Ninfa Egeria Scuola napoletana sec. XVII Marina con mercanti orientali - Gian Paolo
Pannini Carlo di Borbone alla Basilica di San Pietro
Al termine dell’incontro, seguirà una visita ai 15 capolavori, a cura di
Alessandra Rullo.
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Vanvitelli Segreto.
Una regina dietro le quinte
Percorso tematico alla Reggia di Caserta per la
Festa della donna
In occasione dell’apertura della mostra “Vanvitelli Segreto - i suoi pittori
da Conca a Giaquinto, la “Cathedra Petri” allestita negli Appartamenti
storici di Palazzo Reale e in concomitanza con la Festa della donna,
saranno organizzate sabato 8 e domenica 9 marzo, a cura della Soprintendenza e della sezione didattica di Civita Musea, visite tematiche sul
ruolo di Maria Amalia di Sassonia, la prima regina che ha influenzato il
grande progetto di Luigi Vanvitelli.
Le scelte architettoniche e decorative adottate alla Reggia vennero condizionate anche dai sovrani Carlo di Borbone e Maria Amalia committenti dell’opera e il ruolo di quest’ultima fu ancora più incisivo di quello
del marito, grazie all’entusiasmo e alla passione che dimostrò per il progetto.
Il rapporto fra Vanvitelli e la Regina fu veramente felice, tanto che lo
stesso architetto amava ricordarla nelle lettere che scriveva al fratello
Urbano.
Nell’epistola datata primo giugno 1751 sono riportate alcune dichiarazioni che Maria Amalia fece al Maestro in merito ai fondi stanziati per la
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costruzione del Palazzo:
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un’utenza più vasta un patrimonio poco conosciuto, ignorato o negletto.
Gli obiettivi e le finalità del progetto sono rivolti a rinnovare l’impegno
della Soprintendenza ad accogliere e promuovere iniziative di alto profilo
verso il territorio; ad intercettare e qualificare un flusso turistico su iniziative che garantiscano all’Irpinia un valore aggiunto in termini di identità culturale; a valorizzare il ruolo che svolge la Dogana dei Grani come
polo culturale della Valle del Sabato con particolare attenzione ad una
politica di promozione didattica dei beni culturali.
‹‹Vanvitelli, fa che questa opera sia il tuo capo d’opera, perché se sai
fare et il disegno mi piace quanto mai si può dire››.
La sovrana non riuscì a veder finita la Residenza reale casertana, poiché nel 1759 si trasferì a Madrid con Carlo che divenne re di Spagna.
Il percorso di visita, accompagnato da storici dell’arte, comprende sia
le sale che ospitano la mostra su Vanvitelli che quelle in cui sono custoditi i plastici vanvitelliani, con un approfondimento particolare sui ritratti
di Maria Amalia.
A fine visita saranno letti passi delle “lettere di Vanvitelli” in cui emerge
l’influenza sul cantiere della Regina.
Le visite tematiche della durata di 1 ora e 30 si svolgeranno sabato 8 e
domenica 9 marzo alle ore 11,30 e 16, per gruppi max 30 persone (appuntamento in biglietteria), costo 5,80 euro a persona comprensivo di
radioguida. È consigliabile la prenotazione.
Nel weekend della “festa della donna” sarà proposto inoltre un menù
“dedicato” al prezzo di 15 euro, con l’omaggio di una porzione di torta
mimosa, che si potrà degustare presso la caffetteria-punto di ristoro gestita dalla società Angelica Real Sito all’interno del Palazzo Reale.
Info e Prenotazioni:
Tel. 0823.448084 - 277380 - Fax 0823.220847
Mail: [email protected]
Informazioni Evento:
08 marzo 2014
Caserta, Reggia
Orario: alle ore 11,30 e 16.00
Telefono: 0823 277468
E-mail: [email protected]
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Tesori di arte barocca nella chiesa di
Santo Spirito di Castelbaronia
Sabato 8 marzo 2014, alle ore 17:30, nell’aula centrale della dogana
dei grani di Atripalda sarà presentata al pubblico la mostra dal titolo Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia.
La Soprintendenza per i BSAE per le province di Salerno e Avellino ha
realizzato la mostra Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito
di Castelbaronia con l’intento di fornire un valido contributo alla conoscenza della cultura artistica di Castelbaronia non ancora oggetto di
studi sistematici, nonché di sensibilizzare il pubblico alle bellezze storico-artistiche del nostro territorio, valorizzando e rendendo fruibile ad
Saranno esposte in mostra circa 80 opere tra reliquiari, statue e dipinti
provenienti dalla chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia, un gioiello
d’arte barocca quasi sconosciuto in quanto l’edificio è chiuso al culto da
più di mezzo secolo. La chiesa che presenta ancora oggi l’originario impianto architettonico barocco slanciato ed elegante, costituito da una
sola navata voltata a botte e decorata con stucchi e cornici, è documentata come già esistente nel 1623 quando si cominciò la costruzione
dell’annesso convento francescano commissionato dalla famiglia De
Ponte, feudatari del luogo. Nel XVII secolo venne arricchita da manufatti
artistici di gran pregio, frutto di donazioni, committenze o lavorazioni dei
frati medesimi, come l’artistico altare maggiore e gli armadi reliquiari in
legno scolpito, dipinto e dorato, e una gran copia di reliquiari che si può
ipotizzare siano produzione di una bottega d’arte nata all’interno dell’Ordine dei Minori Francescani della provincia meridionale, aggiornata
sui canoni affermatisi nella capitale del Regno nel corso della transizione
dal naturalismo al barocco e dal barocco al rococò, ancorché per alcuni
versi attardata su stilemi precedenti. La lipsanoteca comprende una
serie di reliquiari di forme diverse - ottagonali, rettangolari, a fiore, a
palma, ad urna, a festone – e otto busti di scuola napoletana ascrivibili
alle botteghe di Giuseppe Fiorillo e Domenico Di Nardo. Saranno inoltre
esposti in mostra una serie di dipinti ad olio su tela e statue raffiguranti
santi francescani, ordine presente nel convento sino alla soppressione
postunitaria del 1867 quando fu stabilita la definitiva chiusura dell’intera
struttura, in applicazione della legge 17 febbraio 1861 decretata da Pasquale Stanislao Mancini, uno dei più illustri uomini di Castelbaronia.
L’edificio sacro e tutto il suo ricchissimo corredo di opere mobili, di proprietà del Fondo Edifici per il Culto del Ministero dell’Interno dalla seconda metà del XIX secolo, sono stati restaurati a cura delle due
Soprintendenze di settore e nel prossimo 2014, previo accordo tra il
FEC e la Curia di Ariano Irpino e Lacedonia, saranno fruibili a seguito
della riapertura al culto dell’edificio. La mostra è stata realizzata dalla
Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino in collaborazione con la
Provincia di Avellino, il Fondo Edifici per il Culto del Ministero dell’Interno, il Comune di Atripalda e il Comune di Castelbaronia.
Redattore: ANTONELLA CUCCINIELLO
Informazioni Evento:
Dall’08 marzo 2014 al 31 marzo 2014
Atripalda, Dogana dei Grani
Orario: 09:00 - 19:00
Telefono: 0825626586; 0825279248
E-mail: [email protected]
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Mostra
Cesare Berlingeri – Compenetrazione
Cosenza – Palazzo Arnone - Sala delle Udienze
Sabato 8 marzo 2014 – ore 17.30
Inaugurazione
Sabato 8 marzo 2014, alle ore 17.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, sala
delle Udienze, sarà inaugurata la mostra Cesare Berlingeri – Compenetrazione. Interverranno:
Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria;
Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria;
Mario Caligiuri, assessore regionale alla Cultura;
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Maria Francesca Corigliano, assessore provinciale alla Cultura;
Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e Marilena Sirangelo, Ellebi Galleria d’Arte di Cosenza. Sarà, inoltre, presente l’artista.
La rassegna, a cura di Fabio De Chirico, presenta gli interessantissimi
esiti del percorso culturale di Berlingeri, artista calabrese di fama internazionale.
La mostra segna un’ulteriore tappa dell’impegno della Soprintendenza
BSAE della Calabria per promuovere e diffondere i linguaggi del contemporaneo.
La riflessione sulle ricerche estetiche più innovative, anche in questa
occasione, non sarà disgiunta dalla valorizzazione dell’ingente patrimonio culturale rappresentato dalle collezioni d’arte della Galleria Nazionale di Cosenza.
La rassegna retrospettiva di Berlingeri, difatti, oltre a ripercorre gli snodi
più originali del suo universo creativo, si arricchirà dei volumi e dei colori
di undici installazioni site-specific che proporranno al pubblico il personale colloquio dell’artista con i grandi capolavori della GNC.
L’iniziativa è promossa e organizzata dalla Soprintendenza BSAE della
Calabria e da Ellebi Galleria d’Arte di Cosenza con la collaborazione di
Vecchiato Art Galleries di Padova e il sostegno di UBI Banca Carime.
La riflessione sull’opera di Berlingeri si avvarrà dei contributi critici del
catalogo edito da Rubbettino Editore.
Oltre al percorso espositivo di Palazzo Arnone la mostra di Berlingeri
presenta un altro importante corpus di opere presso la Ellebi Galleria
d’Arte di Cosenza a partire da domenica 9 marzo 2014.
Mostra
Cesare Berlingeri – Compenetrazione
Cosenza – Palazzo Arnone - Sala delle Udienze
Sabato 8 marzo 2014 – ore 17.30
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
E-mail: [email protected]
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continua da pag. 2
News...dal MiBACT
S eg esta
C ast ello di Gal lip ol i
il completamento del Museo della civiltà contadina
di Salina di Lungro, il recupero dei ruderi di Cirella e interventi per il borgo di Gerace e per i centri stori ci d i Cat anz a r o e C o s e n z a.
Per l a P uglia s ono i n p ro g ra m m a i n te rv e n ti per un
valore complessivo di 31,8 milioni di euro. Gli
interventi programmati nel territorio pugliese
interessano: il Museo contemporaneo dell’Audiovisivo di Bari, il recupero delle Mura
U r b i c h e d i L e c c e , d e l l a To r r e M a t t a d i Ta r a n t o , d e l l e s t o r i c h e g r o t t e d i Tr i c a s e e d e l l’area destinata a Focara di Novoli, interventi
per l’ipogeo di San Sebastiano di Galatone e
per il Castello di Gallipoli, interventi di valorizzazione per il Polo di Taranto e per il Complesso dello Spirito Santo di Lecce, il
recupero dell’ex Convento di Santa Maria a
Vi e s t e , d e l Te a t r o d i A p o l l o a L e c c e , d e l l o
scavo archeologico di Porto Badisco a
Otranto e del Palazzo baronale di Novoli.
Per la Sicilia sono in programma interventi per
un valore complessivo di 33,7 milioni di euro.
Gli interventi programmati nel territorio siciliano interessano il Polo museale di Siracusa
(nello specifico la Galleria di Palazzo Bellomo,
il Museo archeologico Paolo Orsi e l’area archeologica della Neapolis e dell’orecchio di
Dioniso), il Polo museale di Ragusa (nello
specifico le aree archeologiche di Parco Forza,
Cava d’Ispica e il Museo Archeologico di Cam a r i n a ) , i l P o l o m u s e a l e d i Tr a p a n i ( n e l l o
specifico il Museo regionale agostino Palazzo
Pepoli, l’area archeologica di Segesta e il
Museo Archeologico Baglio Anselmi) e interventi di completamento e valorizzazione dell’Area archeologica del Bosco Littorio di
Gela .
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IL MIBACT A #MUSEUMWEEK DI
TWITTER
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partecipa con il proprio account istituzionale, @Mi_BACT, alla
prima “Museum Week”, la “settimana dei musei” su Twitter, che
si terrà dal 24 al 30 marzo 2014.
Anche i musei statali che hanno un proprio profilo Twitter parteciperanno attivamente all’iniziativa volta ad un sempre maggior coinvolgimento degli utenti nella fruizione del patrimonio
culturale, comunicato in chiave inedita con immagini “amatoriali”
ed in 140 caratteri. #MuseumWeek sarà l’hashtag da tenere
d’occhio da lunedì 24 a domenica 30 marzo, per seguire ancora
più da vicino le attività dei musei statali che aderiscono.
Di seguito l’elenco dei musei statali, che aderiscono a “Museum
Week”:
Museo MAXXI @museo_MAXXI Museo Archeologico Nazionale di Napoli @MANNapoli
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari @MuseoArcheoCA
Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini @MuseoBarberini Museo Archeologico Nazionale di Torino @MuseoArcheoTO Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini
@MuseoPigorini Museo Archeologico Nazionale di Venezia
@MuseoArcheoVene Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
@ViillaGiuliaRm Museo Archeologico Nazionale Porto Torres
@MuseoArcheoPT Museo Tattile Statale Omero di Ancona
@MuseoOmero Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico
G.A. Sanna di Sassari @MuseoSannaSS Polo Museale di Napoli @PoloNapoli Reggia di Caserta @ReggiaCe Galleria Nazionale di Palazzo Spinola @PalazzoSpinola Museo di Palazzo
Grimani @PalazzoGrimani Polo Museale di Firenze @PoloMusealeFi Polo Museale Romano @PoloMusealeRoma Museo archeologico Firenze @MAF_Firenze Museo Archeologico
Nazionale delle Marche @MANM_Ancona Pinacoteca di Brera
@museobrera Pinacoteca Mus'A @PinacotecaMusa Galleria
Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea @GNAM_Roma
Galleria Nazionale di Parma @GNParma
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XXI SALONE DELL’ARTE, DEL RESTAURO E
DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI
CULTURALI E AMBIENTALI
Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo partecipa alla XXI edizione del Salone dell’Arte, del Restauro e
della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara,
con l’obiettivo di sottolineare il ruolo svolto nel coordinamento
nazionale sulle specifiche tematiche del restauro e promuoverne un interesse sempre maggiore.
Questa XXI edizione focalizzerà la propria attenzione sulla ricostruzione post-sisma, proseguendo nel percorso già intrapreso lo scorso anno insieme alla Regione Emilia-Romagna ed
alla “Comunità dei Comuni” non solo emiliani, ma anche di Lombardia e Veneto, per dare il proprio contributo progettuale e concreto al risanamento di quei territori. Attraverso l’illustrazione
delle operazioni messe in atto, subito dopo il terremoto, e l’interpretazione delle criticità rilevate, si valuteranno le strategie
da portare avanti per il restauro dei beni artistici, architettonici
e archeologici, nonché per la sicurezza del patrimonio culturale.
Il Salone sarà caratterizzato da quattro giorni di eventi, incontri
e dibattiti nazionali ed internazionali, incentrati su temi di grande
attualità, confermandosi come l’appuntamento internazionale
più prestigioso per gli esperti, i ricercatori e gli studiosi del settore.
Il MiBACT, oltre ad impegnarsi nell’allestimento di un grande
spazio espositivo, completerà la propria attività con un calendario di convegni e seminari che approfondiranno e arricchiranno le tematiche in programma.
Nello stand istituzionale saranno presentati i progetti di restauro
più innovativi e rappresentativi delle tecniche e teorie sperimentate negli ultimi anni tra cui spiccano i recenti restauri delle
opere di Beato Angelico e Paolo Uccello, che potranno essere
ammirate dai visitatori e addetti ai lavori.
Oltre al catalogo edito dall’Ente fiera, sarà realizzato, a cura
della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio
Culturale del MiBACT, un opuscolo in cui verranno presentati i
progetti di restauro più significativi curati dall’Amministrazione.
Informazioni Evento:
Dal 26 marzo 2014 al 29 marzo 2014
Costo del biglietto: 12.00 euro
Ferrara, Quartiere Fieristico
Orario: dalle 9.00 alle 18.30
Telefono: 051.6646832 - Fax: 051.860965
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.salonedelrestauro.com/it/
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Una firma per la cultura
Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci il futuro.
DIREZIONE GENERALE
PER LA VALORIZZAZIONE
DEL PATRIMONIO
CULTURALE
Dall’anno finanziario 2012, una disposizione normativa, consente ai contribuenti di destinare una
quota pari al 5 X 1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al finanziamento delle attività di
tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (art. 23, comma 46 del decreto
legge n. 98 del 06/07/2011, convertito con modificazioni, dalla legge n. 111 del 15/07/2011).
Il patrimonio culturale italiano rappresenta un capitale unico al mondo;
la sua valorizzazione e promozione possono costituire un volano strategico per la ripresa economica del Paese e per creare nuove occasioni di sviluppo e lavoro.
Nel modulo per la dichiarazione dei redditi del 2013, relativo ai redditi 2012, è stato inserito un apposito riquadro che consente di destinare la quota del 5 X 1000 ai beni culturali, mediante una semplice firma, senza la necessità di ulteriori specificazioni e senza nessun aggravio economico.
Aiuta l’arte, la cultura e il paesaggio, dona il 5 X 1000: proteggi il passato e arricchisci il futuro.
5 X 1000: ONLINE MODALITA’ PER ACCEDERE AL RIPARTO
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 129 del 5 giugno 2012, sono stabilite le modalità di richiesta d’inserimento nelle liste (apposito elenco tenuto dal Ministero) dei soggetti ammessi al riparto della quota del 5 X 1000 dell’Irpef.
I soggetti abilitati a richiedere l’inserimento nell’elenco devono essere:
1. Enti senza scopo di lucro, legalmente riconosciuti;
2. che realizzino, conformemente alle proprie finalità principali definite per legge o per statuto, attività di tutela, di promozione o di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;
3. che dimostrino di operare in tale campo da almeno 5 anni e che abbiano realizzato, nel suddetto
periodo, attività di tutela, di promozione e valorizzazione dei beni culturali o paesaggistici appartenenti a soggetti pubblici, ovvero aperti alla pubblica fruizione, di valore complessivamente almeno
pari a 150.000,00 euro.
Ai fini del riparto della quota del 5XMILLE, i programmi delle attività e degli interventi che si intendono realizzare sono suddivisi in tre fasce, in base al relativo valore finanziario.
Ai programmi di valore da euro 30.000 fino a euro 100.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 100.000 e fino a euro 300.000 è assegnato il 30% delle
risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 300.000 è assegnato il 40% delle risorse
disponibili.
Il riparto delle somme tra i soggetti ammessi avviene a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, con decreto del Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, entro il 15 aprile dell’anno finanziario successivo a quello cui si riferisce la procedura.
Le domande dovranno essere compilate ed inviate per via telematica entro il 31 maggio 2014, accedendo al sito https://procedimenti.beniculturali.gov.it .