DATA NEWS NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI - on line Organo di informazioni culturali del Sezione Archivistica Luigi Ceci Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni News...dal MiBACT Sfregiata la chiesa di San Giorgio Martire a Bari Anno XXIII - Nuova serie 3 sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493 [email protected] - [email protected] [email protected] - [email protected] 2014 Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 MARZO www.centrodocumentazionebeniculturali.it /centro documentazione beni culturali News...dal MiBACT CR O L L I A P OMP EI, E C C O I P RIM I I N T E R V E N TI DE L GO V ERN O Riunione straordinaria convocata da Franceschini Si è sv olt a pr es s o il Mi b a c t u n a ri u n i o n e s tra o r di nar i a c o n v o c a t a d a l M i n i s t r o F r a n c e s c h i n i p e r a ff r o n tare i l pr oblem a dei re c e n ti s s i mi c ro l l i a v v e n u ti nel si to ar c heologic o di Po mp e i . Alla riunione hanno partecipato: il soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia, prof. Osanna; il direttore gener ale delle a n ti c h i tà , D o tt. M a ln a ti, i l di rettore generale ed il vicedirettore del Grande Progetto Po mp ei, g en . Ni st ri e d o tt. Ma g a n i; i l d i re tto re regionale per i beni culturali e paesaggistici della C a m p a n i a , D o t t . A n g e l i n i ; i l c a p o d e l l ’ u ff i c i o l e g i slativo del Mibact, Cons. Carpentieri; il capo di Gabinetto, prof. D’Andrea e, in rappresentanza del se gre tar io gener ale, l ’ a r c h . D i F r a n c e s c o . zione delle 20 unità di personale della Pubblica Amministrazione destinate alla struttura del Direttore generale di progetto con la pubblicazione del relativo avviso sul sito del MiBACT e, successivamente, del l a P resi denza del C onsi gl i o; 8) l ’ autori zzazi one del l a procedura di i ndividuazione delle ulteriori 10 unità di personale necessarie alla costituzione dell’Unità Grande Pompei che si occuperà del progetto strategico di recupero dell’intera zona Unesco che investe l’area vasta da Portici a C astel l amare; 9) l a sol l eci ta defi ni zi one di una convenzi one t r a Mi bact e Fi nmeccani ca per forni re servi zi e te cnologie sperimentali di rilevamento satellitare volti a preveni re i l ri schi o i drogeol ogi co, mi gl i orare l’ operati vi tà degl i addetti del si to, i ntegrare i l monit or aggi o del l o stato di conservazi one e forni re smar t app per coinvolgere i visitatori nella tempestiva segnalazione di situazioni potenzialmente critiche all’interno dell’area archeologica. I servizi e le tecnol ogi e saranno forni ti dal l e azi ende del G r uppo Fi nmeccani ca – S el ex E S e Tel espazi o – a ti t olo di erogazi one l i beral e. D a quanto emerso i n un incontro che ha preceduto la riunione, la convenzione potrà essere sottoscri tta nei prossi mi gi orni . Durante la riunione, il ministro Franceschini ha contattato telefonicamente il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro convenendo sulla necessi tà di un i mmedi ato i nsedi amento del C da della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabi a. R oma, 4 marzo 2014 * * * FRANCESCHI NI: DA M IBACT 135 M I LI ONI PER I L M EZZOGI OR N O Immediat ament e cant ierabili 46 int ervent i in Campania, Calabr ia, Puglia e Sicilia Nel cor s o della r iun i o n e è s ta ta p re s e n ta ta a l mi ni stro una r elaz ione s u l l e c a u s e d e i p ri n c i p a l i e pi sodi di crolli e distacchi avvenuti negli ultimi giorni. Sono sta te pr es e dec is ion i i mme d i a ta m e n te o p e ra ti ve: 1) L’avvio di tutte le procedure necessarie ad effettuar e gli int er v enti d i ‘ s o m m a u rg e n z a ’ n e l l e aree interessate dai crolli per ripristinare le murature coll a ssate ed int er v eni re s u q u e l l e a d i m m e d i a to peri co l o ; 2) l’ut iliz z o di 2 m i l i o n i d i e u ro s u i fo n d i o rdi nari del l a S opr int endenz a s p e c i a l e d i Po mp e i , Ercol ano e Stabia per interventi di manutenzione ordinaria del si to, pr es uppos t o i n d i s p e n s a b i l e p e r o g n i i nterve nto di t ipo s t r aor d i n a ri o e s tru ttu ra l e ; 3) il completamento delle procedure di nomina del Prof. Massimo Osanna che, da domani, prenderà servizio come Soprintendente di Pompei, Ercolano e Sta bia; 4) l’inv io per la p u b b l i c a z i o n e s u l l a Ga z z e tta U fficiale della Comunità Europea del bando per il Pi ano della c onos c e n z a d e l v a l o re d i 8 ,2 mi l i o ni di euro ; 5) l ’ac c eler az ione d e l l ’ e s a m e d e l l e p ro p o s te perve nute per la gar a p e r l a re a l i z z a z i o n e d e l s i s tema informativo geografico di Pompei del valore di € 500.000, c he s er v ir à d i b a s e p e r l a fu tu ra p ro g ramma zi one di t ut t i gli i n te rv e n ti d i c o n s e rv a z i o n e nel l ’ are a. 6) l’inizio, dopo l’avvenuta consegna del cantiere, dei lavori di consolidamento idrogeologico delle Regiones III e IX, ossia dell’area della città attualmente non scavata vicina a quella interessata nel novembre 2010 dal crollo della Schola armaturarum; 7) l’aut or iz z az ion e d e l l a p ro c e d u ra d i i n d i vi dua- Il MiBACT ha firmato il decreto che autorizza 46 nuovi i nterventi di restauro nel l e regi oni del l ’O biet ti vo convergenza: C ampani a, C al abri a, P ugl i a e Sicilia. Il valore complessivo degli interventi, tutti immediatamente cantierabili, è di oltre 135 milioni di euro. E ssi si aggi ungono agl i 87 i nterventi già f inanziati a settembre 2013 per 222 milioni di euro, con procedure i n corso di attuazi one. “Si tratta della più importante azione realizzata negl i ul ti mi anni sul patri moni o cul tural e del Mezzogiorno d’Italia” dichiara il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che sottolinea come: “questa operazione si inserisce nel l ’ ambi to del programma comuni tari o ‘ Gr andi attrattori cul tural i ’ coordi nato dal Mi B A C T i n st r et t a collaborazione con la Presidenza del Consiglio – Uffici per la coesione territoriale - ed è il frutto di un’ i ntensa azi one congi unta e condi vi sa con le Regi oni .” P er l a C ampani a sono i n programma i ntervent i per un valore complessivo di 43,1 milioni di euro. Gli interventi programmati nel terri tori o campano i n t er essano la Reggia di Caserta, il sito reale di C a r d i t e l l o , Vi l l a C a m p o l i e t o , l ’ a b b a z i a d i M o n t e ver gine e i l castello di Fr ancolise. Per la Calabria sono in programma interventi per un val ore compl essi vo di 26,8 mi l i oni di euro. Gl i int er venti programmati nel territorio calabrese sono 14 e i nteressano i l C astello S vevo di R occa Im pe ri al e, i l p a r c o a r c h e o l o g i c o u r b a n o d i Vi b o Va l e n t i a , i l Castello di Oriolo, il Castello Carafa di Roccelletta Ionica, il Castello di Palizzi, i Fortini di Pentimele, il Complesso monumentale Sant’Agostino di Cosenza, il Santuario di San Francesco di P aola, l a chiesa di S an Giovanni Therest i s, s e g u e a pa g. 3 9 . S o m m a r i o Hanno collaborato a questo numero: con CONTRIBUTI di: * CHIUMENTI * CECI Arch. * FERRARI Dr.ssa * GIULIANO Anna, * SERANGELI Arch. Luisa, Mauro, Direttore Daniela, Roberto, Ministero per i Beni giornalista pubblici- Direttore Archivio di Centro Culturali, Roma Webmaster del CDBC, Documentazione Beni sta e scrittrice, Roma Stato, Mantova Ministero per i Beni Culturali - Roma Culturali, Roma N° 3 - marzo 2014 News dal MiBACT - Crolli a Pompei, ecco i primi interventi del Governo 2 - FRANCESCHINI: da MIBACT 135 milioni per il Mezzogiorno 2 - IL MIBACT A #MUSEUMWEEK DI TWITTER 40 - XXI Salone dell’Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali 40 Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci” - Lettera del Prof. Elio Lodolini al Presidente del Consiglio dei Ministri 4 - La DGA al Salone dell’arte del restauro 4 - ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA Il lungo cammino di Mantova verso l’Unità d’Italia. Mostra documentaria a cura di Daniela Ferrari 4 - ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 5 - ARCHIVIO DI STATO DI BASSANO DEL GRAPPA 6 - ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA 6 - ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE 7 - ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA 8 - ARCHIVIO DI STATO DI MODENA 8 - ARCHIVIO CIVICO DI CARPI 9 - ARCHIVIO DIOCESANO DI PIACENZA 9 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA 9 - ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE 11 - ARCHIVIO DI STATO DI SIENA 11 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA 11 - ARCHIVIO DI STATO DI TERNI 11 - ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO 12 - ARCHIVIO DI STATO DI ROMA 13 - BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE - ROMA 13 - ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA 14 - ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO 15 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA 15 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI 16 - ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA 16 - ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA 16 - ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA Sezione di PALMI 17 - ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO 18 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA SARDEGNA 18 Normative tecnico - professionali & interventi pubblici a cura di Mauro Ceci 18 Centro Documentazione Fortificazioni - Restauro e risanamento conservativo del Torrione Sforzesco di Bubano 19 - Mattia Mangraviti - Antonio Di Giacomo - Giusy Fasino - Giancarlo Buzzanca - Carla Conti - Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta - Il Castello di Monteriggioni compie 800 anni 19 - Eccezionale ritrovamento nel castello di Pizzo: trovato il tesoro di Gioacchino Murat 20 - Crolli al Castello di Mussomeli. di Giusy Fasino 20 Centro Studi Cistercensi - Parasio, sensazionale scoperta. Trovata bottega medievale nel Monastero di S. Chiara di Mattia Mangraviti 20 - Il Duomo di Siena riapre la sua “Porta del Cielo”. 21 - Al via i lavori di restauro della chiesa di S. Maria del Ponte 22 - Sfregiata la chiesa di San Giorgio Martire, un rogo ha cancellato l'ultimo affresco di Antonio Di Giacomo 22 - Montegiordano, chiesa smontata sarà riportata al suo posto 23 Restauri - Convegni ed incontri tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure a cura di Giancarlo Buzzanca - Esperimenti di ricostruzione - Il restauro e le sue ri-scoperte - Il Paradiso si Mostra 24 26 26 26 Mostre, Convegni & Musei - Félicien David, da Parigi al Cairo - programma eventi 27 - “La via perfettibile: ricostruzioni virtuali per una storia dell’architettura antica” 30 - Esiste "l'Arte delle donne"? 30 - Ferrara al tempo di Ercole I d’Este - Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città 30 - Campigli nella Villa dei Capolavori 31 - "Sotto gli auspici dell’archeologia". 32 - “In hoc signo vinces” - L’ epopea di Costantino ed Elena dalla Tarda Antichità al Rinascimento 33 - Pontormo e Rosso Fiorentino.Divergenti vie della “maniera” 34 - La BIBLIOTECA INFINITA 34 - LA RADICE DEL SEGNO. 35 - Impressionisti Danesi in Abruzzo 35 - Segno / Colore 36 - FRIDA KAHLO 36 - IL SENSO DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO PER I TERRITORI 36 - ZAGAROLO E DINTORNI. Tesori dell’antichità tra Roma e Praeneste 37 - Un ‘Monument man’ per Capodimonte 15 capolavori trafugati dai tedeschi e recuperati da Rodolfo Siviero 37 - Vanvitelli Segreto. Una regina dietro le quinte 37 - Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia 38 - Cesare Berlingeri – Compenetrazione di Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta 39 * * * D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493 Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it 4 DATA NEWS on line - Marzo 2014 Notizie dal....... Sezione Archivistica Luigi Ceci Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995 D ire ttore : M auro C E C I C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA [email protected] tel / fax 06 5084493 - e-mail: Ferruccio Ferruzzi consigliere ANAI - Associazione Nazionale Archivistica Italiana Pietro Livi presidente Associazione SOS Archivi e Biblioteche Melania Zanetti presidente AICRAB - Associazione Italiana dei Conservatori e dei Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche Maurizio Savoja soprintendente Archivistico per la Lombardia Stefano Vitali soprintendente Archivistico per l’Emilia-Romagna * * * Lunedì, 10 Marzo 2014 Lettera del Prof. Elio Lodolini al Presidente del Consiglio dei Ministri Caro Presidente, Le invio un suggerimento per un immediato risparmio e snellimento di un settore della burocrazia: sopprimere le "Direzioni generali regionali" istituite alcuni anni or sono in seno al Ministero per i beni e le attività culturali. Si tratta di sovrastrutture non solo inutili, ma dannose, che hanno sottratto e sottraggono risorse a chi opere sul campo. Esse costituiscono altresì un diaframma fra centro e periferia e rallentano l'azione amministrativa. Un solo esempio: in precedenza il Soprintendente archivistico emetteva la dichiarazione di "notevole interesse storico" di un archivio privato. Attualmente, invece, il Soprintendente deve farne la proposta al Direttore generale regionale, che emette la dichiarazione, spesso dopo mesi: un inutilissimo passaggio in più, un rallentamento dell'azione amministrativa, una ulteriore, dannosa iperburocratizzazione. Il Ministero allora "dei Beni culturali e ambientali" è nato nel 1975 con un gravissimo difetto di origine. Tutti coloro che ne hanno sostenuto la nascita (fra i quali sono stato anche io) davano per scontato che direttore generale dell'Archeologia sarebbe stato un archeologo, direttore generale delle Biblioteche un bibliotecario, direttore generale degli Archivi un archivista di Stato. Invece direttori generali di tutti i settori dei beni culturali furono subito dei funzionari amministrativi, e non, come sarebbe stato necessario, archeologi, storici dell'arte, archivisti di Stato, bibliotecari, ecc. Mi auguro che il mio suggerimento di cui sopra possa esserLe utile e Le invio molti auguri di buon lavoro, nell'interesse dell'Italia e degli Italiani. Elio Lodolini Archivista di Stato Professore ordinario di Archivistica Preside di Facoltà nella Sapienza Università di Roma Professore emerito nella detta Università Membro d'onore del Consiglio internazionale degli Archivi * * * DGA - ROMA La DGA al Salone dell’arte del restauro Venerdì 28 marzo 2014, a Ferrara, al Salone dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali (ore 10.30, sala A, primo piano, tra i pad. 3 e 4), la Direzione Generale per gli Archivi presenta la bozza delle Linee guida per la prevenzione dei disastri e la reazione alle emergenze negli archivi, redatta dal Gruppo nazionale REA Rischi ed Emergenze negli Archivi. introduce e modera Micaela Procaccia dirigente del Servizio II Tutela e conservazione presenta Monica Calzolari funzionario Servizio II Tutela e conservazione intervengono ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA IL FASCICOLO ARCHIVISTICO E LA TRASPARENZA NEL D.LGS. 33/2013 Nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Mantova, mercoledì 12 marzo 2014, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, Gianni Penzo Doria, Direttore Generale dell'Università degli Studi dell'Insubria (Varese e Como), terrà una lezione che ha come obiettivo la descrizione delle principali caratteristiche del fascicolo archivistico, delle sue tipologie, nonché dei rapporti tra fascicolatura e scarto. Verranno esaminate, inoltre, le principali sentenze in materia di fascicolo e di come il principio di ostensibilità garantisca la trasparenza amministrativa, facendo assurgere l’archivio a “bene della vita”. Infine, sarà effettuata un’ampia panoramica del fascicolo nell’ordinamento giuridico italiano, dal DPR 445/2000 al CAD, per finire con le recentissime (e favorevoli) novità provenienti dal Decreto Trasparenza, con particolare riferimento agli artt. 23 e 35 del D.Lgs. 33/2013: il responsabile della trasparenza in un’amministrazione pubblica, infatti, deve avere anche competenze archivistiche. L'incontro è aperto a tutti gli interessati. Redattore: SILVIA BENAZZI Informazioni Evento: 12 marzo 2014 Mantova, Archivio di Stato Via Roberto Ardigò , 11 Orario: Evento dalle ore 15,00 alle ore 17,00 Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/ * Il lungo cammino di Mantova verso l’Unità d’Italia. Mostra documentaria a cura di Daniela Ferrari Nell’ambito delle iniziative che Mantova dedica alla “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” (istituita con legge 222/2012), l’Archivio di Stato, di concerto con la Prefettura, organizza la mostra “Il lungo cammino di Mantova verso l’Unità d’Italia. Rassegna di documenti”, con l’intento di offrire spunti di riflessione sul contributo di pensiero, di azione e di sacrificio offerto dai mantovani per il riscatto dalla dominazione straniera, partendo dai moti del 1848 e dalla congiura dei martiri di Belfiore, fino all’annessione al Regno, passando attraverso la seconda e la terza guerra di indipendenza (1859 e 1866). Nella sala mostre e convegni (Sacrestia della SS. Trinità) sono esposti alcuni documenti esemplificativi, tra i numerosissimi a noi pervenuti, che sottolineano i momenti salienti delle vicende risorgimentali - già noti attraverso gli studi di Romolo Quazza, Renato Giusti, Rinaldo Salvadori, Mario Vaini, Maurizio Bertolotti – che hanno visto l’annessione di Mantova e del suo territorio al Regno d’Italia in due successivi momenti: dopo il 1859 e dopo il 1866. Le testimonianze documentarie prendono in considerazione le vicende della congiura a partire dagli indagati politici del 1848 e dalla formazione DATA NEWS on line 5 - Marzo 2014 mide, Ostiglia e Gonzaga, rimane subordinato all’Austria. Le notizie dell’impresa dei Mille accentuano uno stato d’animo di fervida attesa. A Milano, a Genova e in altre città, si va raccogliendo il denaro per la Nazione armata con il fondo “un milione di fucili per Garibaldi”, che a Mantova vede protagonista Giuseppe Finzi. Cospicua è la partecipazione dei patrioti mantovani alla spedizione di Garibaldi in Sicilia, varie decine sono i volontari, tra i quali spiccano soprattutto Ippolito Nievo e Giovanni Acerbi, ma anche Giovanni Chiassi, Giuseppe Nuvolari, Angelo Collini, Paride Suzzara Verdi, Giulio Tambelli. Il 17 marzo 1861 viene proclamato a Torino il Regno d’Italia, sotto il governo del re Vittorio Emanule II di Savoia. Rimangono in sospeso la questione di Roma e quella del Veneto. Per l’Austria, che si rende conto di non potere governare ulteriormente il Veneto, mantenere in sicurezza le fortezze del Quadrilatero diventa sempre più oneroso. Si arriva così alla terza guerra di indipendenza; ancora una volta il territorio mantovano è teatro di vicende belliche - con la battaglia di Custoza (24 giugno 1866) - e delle conseguenti distruzioni. Nell’ottobre 1866 viene indetto un plebiscito i cui risultati sanciscono l’inizio della storia di Mantova libera, annessa definitivamente al Regno d’Italia. Informazioni Evento: Dal 17 marzo 2014 al 31 marzo 2014 Mantova, Archivio di Stato - Via Roberto Ardigò, 11 Orario: lunedì - giovedì 9.00-17.00; venerdì e sabato 9.00-13.00 Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/ http:// * * * ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 8 Donne per l'8 marzo quando Donna è sinonimo di Arte Sabato 8 marzo alle 11.00, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, nel chiostro dell’Archivio di Stato di Pavia verrà inaugurata la mostra di pittura e scultura 8 Donne per l’8 marzo - quando Donna è sinonimo di Arte. Pensata come Giornata “veramente” al femminile, la mostra si snoderà sotto i portici del meraviglioso chiostro quattrocentesco del complesso di San Maiolo. 8 Donne, quindi, che racconteranno questa Giornata attraverso la sensibilità, tutta femminile, espressa attraverso le loro opere. del Comitato mantovano, nell’ambito del quale emerge la igura di don Enrico Tazzoli (Canneto sull’Oglio, 1812 - spalti di Belfiore, 1852), che tiene numerosi contatti con altri patrioti e diventa l’anima del movimento mantovano assumendone la direzione, coadiuvato da Giovanni Acerbi e da Attilio Mori. Per mezzo di Giuseppe Finzi, inoltre, che si era recato a Londra col pretesto della Esposizione del 1851, arrivano a Mantova moltissime cartelle del famoso prestito mazziniano. Ben presto si organizza una rete degli affiliati. Le somme raccolte affluiscono a Tazzoli, il quale annota in un registro, con la cifra del Pater Noster, i nomi dei principali congiurati. Il 5 novembre 1851 viene fucilato don Giovanni Grioli, coadiutore della chiesa di Cerese, reo di avere sobillato alla diserzione alcuni soldati boemi addetti ai lavori alle fortificazioni di Pietole. A seguito di notizie di circolazione di banconote austriache false, viene eseguita una perquisizione nell’abitazione dell’esattore Luigi Pesci in Castiglione delle Stiviere, dove viene ritrovata una cartella di prestito; gli interrogatori portano a Tazzoli e al famoso registro cifrato che viene inviato a Vienna e decrittato, compito facilitato dal fatto che Tazzoli dal carcere continua a usare a memoria il cifrario, dimostrando di attingerlo a un testo familiare. Enrico Tazzoli è costretto a confessare. Le inquisizioni si allargano a macchia d’olio. Gli implicati del processo mantovano sono poco meno di duecento, ma il numero degli arrestati è esiguo, molti riescono a fuggire. La prima sentenza del Consiglio di Guerra riguarda dieci inquisiti, condannati alla forca. Il 7 dicembre 1852 vengono giustiziati Don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo De Canal, Giovanni Zambelli e Carlo Poma; la sentenza di morte per Tito Speri, Carlo Montanari e don Bartolomeo Grazioli viene eseguita il 3 marzo 1853. Pietro Frattini è giustiziato il 19 marzo. Pier Fortunato Calvi è l’ultimo dei martiri di Belfiore, giustiziato il 4 luglio 1855.110 processi, 41 condanne, di cui 10 a morte per impiccagione, 57 amnistiati, questi sono i numeri della Congiura. L’eccidio di Belfiore e la violenta repressione accelerano il movimento liberale nel Lombardo-Veneto. Una blanda apertura del governo imperiale, rivolta a una maggiore mitezza di metodi, è destinata a naufragare. La seconda guerra di indipendenza, che nel Mantovano si combatte il 24 giugno 1859 nella cruenta battaglia di Solferino e a San Martino, sancisce la divisione in due parti del territorio mantovano: mentre la parte liberata passa sotto il nuovo Regno d’Italia, il rimanente territorio, che comprende l’area sinistra Mincio e i distretti di Mantova, Revere, Ser- Orari mostra: lunedì e venerdì dalle 9.30 alle 13.00 martedì, mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 6 DATA NEWS Espongono Natalina Bassani Psicologa per formazione ed artista per vocazione, dopo molti anni di grafica in bianco e nero produce soprattutto opere tridimensionali, figurative ma non solo. Utilizza creta, gesso, rete di ferro, materie plastiche ed altri materiali, compreso il pizzo filet della nonna. Con le sue opere ricerca sempre il coinvolgimento emotivo dell'osservatore, ritenendo che, se l'arte non è emozionante, arte non è. Ha seguito i corsi dell'AR.VI.MA e partecipa ogni anno a diverse mostre a Pavia al Broletto, in Castello Visconteo e al Collegio Cairoli e in provincia. Roberta Gallotti “terre d’acqua “ che Cesare Angelini ben definiva, riferendosi a Torre d’Isola, sono il terreno fertile dove è nata e cresciuta la sua vocazione artistica. Frequenta il liceo artistico e l’accademia di Brera, partecipa a mostre collettive, alla realizzazione di scenografie per spettacoli teatrali. Insegna educazione artistica, arte e immagine. C’è leggerezza e pensiero profondo nei suoi dipinti e la femminilità governa la sua capacità di vedere e immaginare, di vagare tra il sogno e la veglia. Predilige l’acquerello ma ama anche i pastelli acquerellabili, la divertono l’uso del collage e delle tempere ad acqua. I suoi soggetti preferiti sono montagne incantate, borghi antichi e solitari, castelli turriti. Ilaria Giacometti Nasce a Pavia dove frequenta la Scuola di Pittura e Arti Visive Marabelli AR.VI.MA. Il desiderio di riportare, trasmettere, trasfigurare e fare proprio ciò che la circonda è una necessità quasi fisica per lei che usa il colore in modo vibrante e caldo dando vita e luce ai personaggi raffigurati. L'amore per l'impressionismo la porta ad identificarsi in questa corrente così vicina al suo essere ma è attratta anche dall’astrattismo del ‘900. Spazia dalla china acquerellata alla manipolazione del carboncino, dagli oli spatolati all'uso di materiali poveri e grezzi che rinascono come basi preziose e brillanti. Angela Macelli Ha frequentato corsi di incisione e scultura presso la Civica Scuola di Pittura di Pavia e corsi formativi per l'insegnamento delle arti visive e plastiche organizzati dal Comune di Pavia e dalla Regione Lombardia. Ha insegnato attività espressive nella Scuola dell'obbligo e tenuto laboratori di incisione, scultura e pittura in scuole medie superiori. Ha partecipato a mostre personali e collettive di fotografia e pittura. Incide e stampa opere calcografiche e realizza lavori polimaterici nei quali accosta volutamente la fragilità delle "sue carte" alla forza di altri materiali quali il metallo. Da molto tempo alla ricerca della propria interiorità e di equilibrio, con i propri lavori vuole entrare in quelle che definisce "le pieghe del cuore". Lavora ai Musei Civici di Pavia. Fiorenza Orseoli Nasce a Treviso ma vive a Pavia dove si laurea in Scienze Politiche e dove è stata funzionario nella Pubblica Amministrazione. Presto rivela il proprio interesse per il disegno, la pittura e soprattutto per l’abbinamento cromatico e materico. Le sue opere si proiettano in un mondo ludico, fumettistico, allegro, consumatore di stimoli visivi. “Non bisogna mai smettere di giocare con la propria fantasia e con i propri sogni” sono le sue parole. Ha vinto il premio speciale della Giuria in occasione della manifestazione del “Salice d’Oro 2012” di Salice Terme. Espone a Pavia e in tutta Italia. Lucietta Ratta E’ nata a Lecce ma lascia l’amato Salento per gli studi universitari che svolge e completa a Pavia. Lavora ora come medico pneumologo al Policlinico di Pavia. Contemporaneamente porta avanti il suo percorso artistico, seguendo corsi di pittura, scultura e incisione presso la scuola civica di arti visive AR.VI.MA. Affascinata da tutti i materiali, con gli stessi sperimenta e produce opere d’arte contemporanea. Ha al suo attivo numerosissime collettive e personali in Italia. Ha conseguito numerosi apprezzamenti in Concorsi artistici. Silvia Sebastiani Nasce a Pavia. Laureata in Discipline Pittoriche all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è docente di Educazione Artistica e/o Disegno e Storia dell’Arte presso Scuole Medie e Licei della provincia. I suoi dipinti sono caratterizzati da un iperrealismo fumettistico e pubblicitario che sfocia in visioni ambigue e inquietanti: case, piscine, salotti sono infatti infestati da esseri mostruosi, che l’umanità non sembra vedere. Vincitrice, ex-aequo nella categoria “giovani”, del Premio Internazionale d’Arte 2006 “Un Menù per la colomba” di Venezia; nel catalogo, commento critico di Philippe Daverio. Espone a Pavia, in Italia e all’estero. Rosa Tallarico Ha frequentato approfonditi corsi di pittura, scultura e incisione presso la Civica Scuola d’arte di Pavia. Ha insegnato tecniche espressive nella scuola dell’obbligo. Scrive recensioni e critiche per artisti e fotografi. È stata Presidente dell’Associazione culturale Arteaparte Pavia. Membro del gruppo artistico “Tela salata”, è stata coordinatrice di trasmissioni radiofoniche locali sull’Arte contemporanea a Pavia. Partecipa attivamente a molte collettive di pittura ed ha al suo attivo numerose personali. Coordina laboratori di scrittura creativa e tecniche espressive presso numerose Istituzioni. È socia di Bottega d’Arte in Pavia. Lavora presso i Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia. Redattore: MARIA LAURA MASCIA Informazioni Evento: Data dall’08 marzo 2014 al16 marzo 2014 Pavia, Archivio di Stato - Via Cardano, 45 Orario: lunedì e venerdì 9.30-13.00 martedì, mercoledì e giovedì 9.3013.00 e 15.00-18.00 sabato e domenica 16.00-19.00 Telefono: 0382 539078 - Fax: 0382 304127 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatopavia.beniculturali.it * * * on line - Marzo 2014 ARCHIVIO DI STATO DI BASSANO DEL GRAPPA Doti e contratti matrimoniali nel Medioevo e in età moderna. Corso di lettura di documenti medioevali. La proposta formativa, giunta alla XII edizione, è dedicata alla conoscenza, alla lettura ed alla utilizzazione delle fonti notarili in materia di doti e contratti matrimoniali. Il corso è organizzato dalla Sezione d'Archivio di Bassano del Grappa con l'Associazione Amici degli Archivi ed ha il patrocinio del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Vicenza e Bassano e dell'Ufficio Territoriale scolastico di Vicenza. Il Liceo Ginnasio "G. B. Brocchi" mette a disposizione la sala incontri della propria biblioteca in Villa Fanzago. Le lezioni si terranno nei martedì, a partire dal 25 marzo fino al 27 maggio, dalle ore 17,30 fino alle 20,00. PROGRAMMA martedì 25 marzo - Apertura corso. Elementi di diritto medioevale. Esercitazioni di lettura paleografica. martedì 1 aprile - Esercitazioni di lettura paleografica ed elementi di struttura intrinseca. martedì 8 aprile - Esercitazioni di lettura paleografica e di trascrizione di documenti dotali. Le esercitazioni saranno guidate da Franco Scarmoncin, Gabriele Farronato, Giovanni Marcadella. martedì 15 aprile - La dote nel Medioevo, tra diritti particolari e diritto comune. Donato Gallo, UNIPD - Dipartim. Scienze Storiche, Geogr. e dell'Antichità martedì 29 aprile - Contratti matrimoniali veneziani del ‘500. Anna Bellavitis, UNIV-Rouen-FR martedì 6 maggio - Il matrimonio preconciliare nelle fonti processuali. Ermanno Orlando, UNIVE - Dipartim. Studi Umanistici martedì 13 maggio - In testamenti e doti, l’agire della donna fra Tre e Quattrocento. M. Clara Rossi, UNIVR - Dipartim. Tempo, Spazio, Immag. Società martedì 20 maggio - Tra consuetudini e diritto comune, la dote in età moderna. Claudio Povolo, UNIVE - Dipartim. Studi Umanistici martedì 27 maggio - Elementi economici e materiali nelle doti in età moderna. Francesco Vianello, UNIPD - Dipartim. Scienze Storiche, Geogr. e dell'Antichità L'iscrizione è obbligatoria e va indirizzata alla Sezione d'Archivio di Bassano del Grappa in via Beata Giovanna 58, tel 0424524890, e-mail: [email protected]. Redattore: MARIA LUIGIA DE GREGORIO Informazioni Evento: Data dal 25 marzo 2014 al 27 maggio 2014 Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 0424524890 Bassano del Grappa - viale XI Febbraio, 65 Orario: lun, mar, gio, ven, 8,15-14,00; merc 8,15-17,30 Telefono: 0424524890 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatovicenza.beniculturali.it * * * ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA Vicenza e Debba, 26 marzo - 9 maggio 2014 Venezia e il Vicentino: fiumi canali e laguna L’Archivio di Stato di Vicenza propone un ciclo di tre incontri (il 26 marzo, il 10 aprile e il 9 maggio 2014 ) per riscoprire la storia dei fiumi del vicentino e la ricchezza delle loro risorse. Da alcuni anni le condizioni dei corsi d’acqua che attraversano il territorio si sono imposte alla nostra attenzione con forza e preoccupazione, ricordandoci quanto sia stretto il legame tra le comunità umane e le risorse naturali di cui l’acqua è un simbolo e un bisogno. L’iniziativa nasce dalla collaborazione dell'Archivio di Stato di Vicenza con due associazioni attive sul territorio, anche se con finalità diverse, Insieme per Debba e l’Associazione per il Recupero e la Salvaguardia degli Archivi Storici onlus. Gli interventi vedranno la partecipazione di Salvatore Ciriacono (mercoledì 26 marzo, ore 17 - Archivio di Stato), professore di storia moderna dell’Università di Padova. Esperto di storia economica, egli affronterà, con visione storica, il rapporto tra la Repubblica di Venezia e le province della Terraferma per ciò che riguarda le destinazioni d’uso delle risorse idriche sia per finalità agricole sia in una dimensione protoindustriale. Nel secondo intervento, Reginaldo Dal Lago (giovedì 10 aprile, ore 17 - Archivio di Stato), autore di storie territoriali su Fimon, Lapio e Pia- DATA NEWS on line 7 - Marzo 2014 nezze, proporrà le bonifiche realizzate in vaste zone del territorio vicentino e, in particolare, quelle cha hanno interessato l’area Berica. Il terzo incontro avrà come relatore Claudio Grandis (venerdì 9 maggio, ore 20.30 - Cinema-teatro di Debba). I suoi libri sui corsi fluviali ne fanno l’interlocutore privilegiato per raccontare la storia del ‘vaso’ di Debba. Proprio a Debba, nella seconda metà del Cinquecento, un ricco mercante veneziano intervenne a finanziare la costruzione di una conca. Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti su prenotazione. Renata DA NOVA Direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia Ugo COVA già Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste Andrea ZANNINI Università di Udine, Storia moderna COORDINA Claudia SALMINI Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste Sede dell’Archivio di Stato - sala delle conferenze Trieste via A. La Marmora 17 per informazioni tel. 040 0647921 – email [email protected] * Trieste, 20 marzo - 18 aprile 2014 I 3 3 a nni di proge tti de l l o studi o Ce l l i Tognon Archivio di Stato Vicenza tel. 0444510827 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE 13 marzo 2014 - ore 16.30 UGO TUCCI IN FRIULI VENEZIA GIULIA: ARCHIVISTA, STORICO, INSEGNANTE. A UN ANNO DALLA SCOMPARSA L’Archivio di Stato di Trieste, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia, l’Archivio di Stato di Gorizia, la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, e le Università degli Studi di Udine e di Trieste organizza un incontro per ricordare l’attività svolta da Ugo Tucci (Spoleto, 1917 – Perugia, 2013) in Friuli Venezia Giulia. Direttore dell’Archivio di Stato di Trieste, si devono a Tucci la sede triestina di via La Marmora e la fondazione e la prima direzione dell’Archivio di Stato di Gorizia; fu il primo titolare della Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia, tra i fondatori della Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia e docente di Storia economica all’Università degli Studi di Trieste prima di trasferirsi a Venezia, vinta la cattedra di Storia economica all’Università Ca’ Foscari. INTERVENGONO Maria Laura IONA già Soprintendente archivistico per il Friuli Venezia Giulia Donata DEGRASSI Università di Trieste, Storia economica e sociale del medioevo Pierpaolo DORSI Soprintendente archivistico per il Friuli Venezia Giulia Grazia TATÒ Presidente della Deputazione di Storia patria per la Venezia Giulia Giovedì 20 marzo 2014, alle ore 17.30, presso l'Archivio di Stato di Trieste, viene inaugurata la mostra dedicata all'attività dello studio d'architettura triestino Celli Tognon, organizzata dall'Archivio di Stato in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per il Friuli Venezia Giulia. La mostra sarà visitabile dal 21 marzo al 18 aprile 2014. Questa mostra è un'occasione per conoscere il contesto, le scelte, i progetti di un gruppo di giovani architetti formatisi allo IUAV di Venezia, attenti allo sviluppo internazionale di forme e contenuti innovativi, attraverso plastici, disegni, fotografia, oggetti concepiti per Trieste e per altre realtà, in Italia e all'estero. La mostra ripercorre l'attività dello studio nei progetti più significativi per edifici pubblici e privati, concorsi internazionali, design industrale. Queste testimonianze, che Carlo e Luciano Celli e gli eredi di Dario Tognon hanno voluto donare all'Archivio di Stato per il tramite della Soprintendenza archivistica, arricchiscono il patrimonio delle fonti per la 8 DATA NEWS storia dell'architettura di Trieste che già si conserva nell'Istituto di via La Marmora e aprono il fronte degli studi a temi e soluzioni più vicini ai nostri giorni, elaborati nella seconda metà del XX secolo. Archivio di Stato di Trieste Tel. 040 0647921 [email protected] on line - Marzo 2014 i compiti e le figure dell'Istituzione, le basi dottrinali dell'ortodossia cattolica che essi erano chiamati a difendere, i problemi legati allo svolgimento pratico del loro compito. * * * ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA Autographa Venerdì 28 marzo 2014, con inizio alle ore 17, presso l'Aula didattica dell'Archivio di Stato di Bologna (vicolo Spirito Santo, 2), si tiene la presentazione del volume Autographa. I.1 Giuristi, giudici e notai (sec. XII-XVI med.), curato da Giovanna Murano, con la collaborazione di Giovanna Morelli e indici a cura di Thomas Woelki (Bologna, Clueb, 2012). Interviene Andrea Padovani (Università di Bologna), alla presenza delle curatrici. Archivio di Stato di Bologna tel. 051 223891; 051 239590 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI MODENA Modena, 26 marzo 2014 Professione Inquisitore Mercoledì 26 marzo, dalle ore 16 alle ore 17, presso l'Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena (c.so Vittorio Emanuele 59), si svolge la seconda conferenza del ciclo Eresie e magie tra Modena e Bologna, dal titolo I manuali dell'Inquisizione nell'Archivio di Stato di Modena e la formazione degli Inquisitori. La conferenza è a cura di Rosa Lupoli (Archivio di Stato di Modena). Ingresso libero «Con la nascita dell'Inquisizione romana (1542) si dovette ripensare l'impalcatura ideologica su cui fondare la lotta antiereticale e, poiché i manuali medievali non si adattavano più a tale funzione, in assenza di una raccolta ufficiale delle norme da osservarsi in giudizio, si ripensò la procedura che potesse essere concretamente utilizzata nella normale prassi forense, però solo alcune opere, nel grande florilegio che ne sortì, si imposero con autorevolezza e diffusero un diritto giudiziario comune a tutte le corti inquisitoriali. Le impostazioni processuali descritte in questi manuali determinarono in breve il funzionamento dell'intero assetto giudiziario dell'Inquisizione e le opere stesse si codificarono come un genere letterario; erano per lo più scritte da Inquisitori che spiegavano Con la soppressione delle sedi dei tribunali periferici dell'Inquisizione, in virtù dell'iniziativa dei Sovrani dei vari Stati italiani, ne fu sancita la fine e, mentre per molte sedi si attuò la dispersione dei materiali e dei prodotti di quell'attività, invece, le vicende storiche modenesi hanno determinato una loro provvidenziale concentrazione nell'Archivio di Stato, tale da farci acquisire una conoscenza completa del fenomeno storico dell'Inquisizione». Archivio di Stato di Modena tel. 059 230549 [email protected] * DATA NEWS on line 9 - Marzo 2014 * Intervengono alla presentazione: Alessia Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Carpi Brunella Argelli, IBC - Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna Anna Maria Ori, Studiosa di storia Lucia Armentano, Archivio storico comunale di Carpi * * * ARCHIVIO DIOCESANO DI PIACENZA 22 MARZO 2014, ore 9.00-12.30 - Sala delle Colonne della Curia Vescovile, Piacenza, Piazza Duomo 33. Corso di archivistica ecclesiastica della Diocesi di Piacenza-Bobbio - Saluti: mons. Giuseppe Illica (Vicario Generale), Stefano Vitali (Soprintendente Archivistico per l'Emilia-Romagna), Manuel Ferrari (Direttore Ufficio Beni Culturali), Teresio Cerini (Presidente Associazione Priscilla) - Presentazione del corso: Piero Scottini (Direttore Archivi Storici della Diocesi di Piacenza-Bobbio) - Gli archivi della Diocesi, mons. Domenico Ponzini, Direttore emerito Ufficio Beni Culturali - Il Codice dei Beni Culturali, dott. Gian Paolo Bulla, Direttore dell’Archivio di Stato di Piacenza * * * ARCHIVIO CIVICO DI CARPI Carpi l'Archivio Storico comunale è online Dopo il Progetto Trecento, relativo a documenti medievali, sono disponibili in rete anche gli inventari dei fondi archivistici afferenti ai secoli XVI-XX. Presentazione del progetto il 29 marzo dalle 16:30 alle 18:30 Carpi, Auditorium Biblioteca “A. Loria”, via Rodolfo Pio, 1 tel. 059 649960 E' pubblicato su ibc Archivi l’Inventario on line dei fondi dell’Archivio storico comunale della città di Carpi all'indirizzo: http://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS003170000001 Dopo il Progetto Trecento, relativo a documenti medievali di Carpi (2010), sono oggi disponibili in rete anche gli Inventari dei fondi archivistici afferenti all’Archivio storico comunale, il cui nucleo principale è costituito dalla documentazione prodotta nel corso della plurisecolare attività di amministrazione civile della Comunità locale (secoli XVI-XX). Ibc Archivi è un’iniziativa dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, sviluppata dal servizio di Soprintendenza per i beni librari e documentari, e finalizzata alla creazione, gestione e pubblicazione in rete di risorse informative relative agli archivi storici emiliano-romagnoli e agli istituti ed enti che li conservano. Il corso in oggetto costituisce la seconda annualità, dopo il primo corso svoltosi nel 2011. Il corso è articolato in n. 8 lezioni che si svolgeranno dal 22 marzo al 30 maggio 2014, il sabato mattina dalle h. 9.00 alle 12.30 presso la Sala delle Colonne della Curia Vescovile, Piazza Duomo 33 Piacenza, per una durata complessive di 28 ore. Le lezioni sono tenute da Anna Riva (Archivio di Stato di Piacenza) e da Ugo Bruschi (Università degli Studi di Bologna). Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. L’importanza che rivestono gli archivi ecclesiastici (diocesani, parrocchiali, di ordini, congregazioni ed istituti religiosi) è sempre più riconosciuta. Per questo motivo è indispensabile che tali archivi siano tenuti in ordine. Con l’intento di corrispondere a queste esigenze, l’Associazione Priscilla e l’Archivio Diocesano con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Piacenza, promuovono un corso di archivistica ecclesiastica articolato in due annualità. L’obiettivo non mira a formare degli archivisti – professione per cui è necessaria una preparazione teorica e tecnica più approfondita – ma persone che, a conclusione del corso, abbiano maturato consapevolezza culturale e conoscenze adeguate per fungere da referenti di tali archivi. Il corso è rivolto a coloro che a vario titolo si occupano di archivi ecclesiastici per motivi di studio,di ricerca, di gestione minima (ad es. nelle parrocchia) etc. Non sono richiesti particolari titoli per accedervi. Per il programma vedi http://www.diocesipiacenzabobbio.org/2014/03/04/archivisti-parrocchiali-corso-in-diocesi/. * * * SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA 13 marzo 2014 Pomeriggio di informazione sui problemi della professione Il Gruppo di studio sulla libera professione di ANAI Toscana promuove un Pomeriggio di informazione sui problemi della professione 13 marzo 2014 Soprintendenza Archivistica per la Toscana Via dei Ginori 7 – Firenze Programma 15,00 - Saluti – Caterina del Vivo presidente sezione ANAI Toscana 15,10 - Apertura dei lavori – Francesca Capetta 15,20 - Lavorare come libero professionista nel settore degli archivi: Ti- 10 pologie di contratti e di costituzioni societarie – Intervento di Federico Staccioli, dottore commercialista 16,45 Domande dei soci 17,15 Conclusione dei lavori – Alessia Artini L’iniziativa è rivolta ai soli soci ANAI in regola con il pagamento della quota annuale. Sono ammessi massimo 30 partecipanti, con precedenza per i soci toscani. È richiesta la prenotazione da effettuare al seguente indirizzo: [email protected] entro il giorno 10 marzo 2014. In questa sede sarà possibile rinnovare la quota associativa per l’annualità in corso la cui scadenza quest’anno è il 15 marzo 2014. * Gli archivi di Leo Ferrero ed Enrico Pea, conservati presso la Fondazione Primo Conti DATA NEWS on line - Marzo 2014 Misericordia esercitano essenziali funzioni sociali. Grazie ai documenti dell’archivio che presenteremo nel corso di questi pomeriggi potremo incontrare questo mondo variegato ed ascoltarne le voci, suggestivi echi di un passato che ha ancora molto da dire. Diana Toccafondi Soprintendente Archivistico per la Toscana La lunga storia del nostro sodalizio impone anche di guardare indietro, alla ricchezza dei nostri archivi, alla vastità del nostro patrimonio artistico e librario, così che possiamo mettere a disposizione degli studiosi, ma anche dei confratelli e della cittadinanza tutta, informazioni di assoluta rilevanza storica e scientifica, quali risultano dalle nostre antiche carte. Andrea Ceccherini Provveditore Misericordia di Firenze Le ricerche delle due studiose, in un archivio ricchissimo e mai sufficientemente indagato, hanno consentito di pubblicare la nuova e aggiornata edizione della Storia della Misericordia di Firenze, ma anche di organizzare questo ciclo di qualificate conferenze che si pone all’attenzione della comunità degli storici e degli storici dell’arte. Maurizio Naldini Responsabile dei festeggiamenti per i 770 anni PROGRAMMA I documenti 27 marzo Franek Sznura Scriveremo i nomi degli uomini et donne. Alla scoperta di una matricola del 1361. 3 aprile Donatella Lippi Circa la provisione et cura contro la pestilentia. Statuto (1501) e trattato medicale (1522) alleprese con il “morbo”. 10 aprile Ludovica Sebregondi Io, Simone di Nunziato Santini…. Le ricordanze del 1575 di un provveditore legnaiolo. 15 aprile Teresa Megale Prodigi scenici dell’ago e del filo. Il sarto Lorenzo Gabbuggiani e lo spettacolo fra Sei e Settecento. Presentazione degli inventari. Giovedì 6 marzo, alle ore 16.00, presso Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Palazzo Neroni – Via Ginori 7, Firenze Interverranno Diana Toccafondi (Soprintendente Archivistico per la Toscana) Chiaretta Silla (Responsabile settore Biblioteche Archivi e Istituzioni Culturali della Regione Toscana) Luca Brogioni (Responsabile Archivi e Collezioni Librarie Storiche del Comune di Firenze) Marino Biondi (Università degli Studi di Firenze) Per informazioni Villa “Le Coste”, Via G. Duprè, 18 Fiesole tel. 055.597095 [email protected] www.fondazioneprimoconti.org * Le conferenze saranno introdotte da Diana Toccafondi e Gabriela Todros. Barbara Maria Affolter e Laura Rossi, curatrici dell’Archivio della Misericordia, presenteranno i documenti. Gli incontri saranno animati dalla lettura delle fonti storiche, a cura di Binario di Scambio, Compagnia Teatrale Universitaria dell’Ateneo di Firenze. I luoghi e le opere d’arte 8 maggio Barbara Maria Affolter e Laura Rossi Le sedi della Misericordia: dalla Loggia di piazza S. Giovanni alla sede dei Pupilli. Maria Matilde Simari e Lidia Cinelli La venerata Madonna della Misericordia al Bigallo: spigolature storiche e anticipazioni sul restauro. 15 maggio Francesco Gurrieri Il Cimitero di Pinti. Un camposanto nel cuore della città. 770 anni della Misericordia di Firenze Una sconfinata carità Ciclo di conferenze su documenti, luoghi ed opere d’arte della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze Soprintendenza Archivistica per la Toscana Palazzo Neroni - Via dei Ginori, 7 - Firenze 27 marzo – 15 maggio 2014 ore 15.30 * "Scriveremo i nomi degli uomini et donne". Alla scoperta di una matricola del 1361. Conferenza del Prof. Franek Sznura. 27 marzo, ore 15.30, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, via dei Ginori 7, Firenze La città non è solo il luogo delle istituzioni e del potere ma anche quello della solidarietà, in cui, fin dall’epoca medievale, associazioni come la Fra i documenti più antichi dell'archivio della Misericordia di Firenze, quattro "matricole" pergamenacee risalenti al Trecento. Nelle matricole, una per ogni quartiere in cui era divisa la città, era registrato l’elenco al- DATA NEWS on line 11 - Marzo 2014 fabetico di uomini e donne ascritti al Numero maggiore della Confraternita dal 1361 al 1527. Franek Sznura ne parlerà nel primo degli incontri dedicati all'archivio della Misericordia. * * * ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA La poetessa Alinda Bonacci Brunamonti e le sue carte “L’ordinamento degli archivi di architettura Problematiche e casi studio.” Firenze 11-12 marzo 2014 Nell’ambito delle attività rivolte alla valorizzazione delle fonti archivistiche per l’architettura, l’associazione AAA/Italia propone un Seminario dedicato al tema dell’ordinamento degli archivi di architettura, rivolto ad archivisti, architetti, curatori, documentalisti e a tutti coloro che lavorano presso centri di documentazione, musei e istituzioni che conservano a qualsiasi titolo archivi e materiali relativi all’architettura. Per la complessità e la varietà dei materiali che conservano questi archivi presentano sempre particolari problemi di ordinamento e di gestione per i quali, al momento, non ci sono riferimenti e risposte univoche. Le due giornate di lavori sono quindi pensate come un momento di scambio e di confronto sugli aspetti pratici dell’ordinamento, proponendo un orizzonte generale di riferimento condiviso ma concentrandosi su casi studio specifici, attraverso i quali interrogarsi su problemi comuni e su possibili e diverse soluzioni. Nella prima parte del seminario, rappresentanti di istituti di conservazione e di ricerca con una lunga tradizione nella gestione di archivi di architettura - l’Archivio Progetti dell’Università Iuav di Venezia, il MART Museo di Trento e Rovereto, la Soprintendenza Archivistica per il Lazio – delineeranno i contorni di riferimento, anche normativi, per la trattazione dei vari tipi di materiali. Nella seconda parte saranno presentate, come casi studio, varie esperienze di ordinamento realizzate su archivi di natura e caratteristiche diverse: le carte di Giovanni Michelucci, parzialmente organizzate dall’architetto stesso; l’archivio di Enzo Vannucci, contenente in prevalenza calcoli e disegni strutturali; l’archivio di Egle Renata Trincanato che raccoglie vastissime tipologie di documenti; l’archivio delle case popolari IACP di Firenze e l’archivio Storico del Comune di Firenze che contengono importanti documenti d’architettura in un contesto di tipo imprenditoriale e amministrativo. La terza parte è dedicata alla presentazione del caso specifico della gestione dei fondi all’interno dell’Archivio di Stato di Firenze, dove gli archivi di architetti si devono relazionare con il vasto e multiforme patrimonio lì conservato. * * * ARCHIVIO DI STATO DI SIENA Siena, 21 marzo 2014 Brandano da Petroio (1488-1554) Venerdì 21 Marzo 2014, presso la Sala Conferenze dell'Archivio di Stato di Siena (via Banchi di Sotto, 52), dalle ore 9,30 alle ore 17,30, si tiene il convegno Brandano da Petroio (1488 - 1554) L'uomo, il mistico, il profeta e il confratello, organizzato dall'Arciconfraternita di Misericordia di Siena e dall'Archivio di Stato. L'evento è patrocinato da: Mibact (Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Demoetnoantropologici per le province di Siena e Grosseto), Arcidiocesi di Siena - Colle Val d'Elsa - Montalcino, Università degli Studi di Siena, Comune di Siena, Prefettura di Siena - Servizio di prevenzione e protezione. In occasione della ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna, la Soprintendenza archivistica per l’Umbria ospita una conferenza dedicata alla nota poetessa perugina Alinda Bonacci Brunamonti (18411903). Nel corso della conferenza, in cui si darà conto del lavoro di riordinamento e inventariazione del suo archivio, recentemente ultimato, verranno anche proiettate immagini di alcuni dei documenti più significativi. L’evento è organizzato in collaborazione con la Biblioteca Comunale Augusta di Perugia. Redattore: FABRIZIA TREVISAN Informazioni Evento: 08 marzo 2014 Perugia, Soprintendenza archivistica per l’Umbria , via Martiri dei Lager 65 Orario: 9-13; 15.30-17 Telefono: 0755052198 / 0755055715 Fax: 0755052198 / 0755055715 E-mail: [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI TERNI Terni, 4 aprile 2014 L’archivio di Margherita Incisa di Camerana e di Elia Rossi Passavanti Archivio di Stato di Siena - tel. 0577 247145 [email protected] * * * Venerdì 4 aprile 2014, alle ore 16.30, a Terni, presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (corso Tacito 49), si tiene la presentazione del volume L’archivio di Margherita Incisa di Camerana e di Elia Rossi Passavanti e carte aggregate. Inventari, a cura di Adalgiso Liberati e Raffaella Clerici, coordinamento scientifico di Simonetta Laudenzi e Elisabetta David. Il volume raccoglie gli inventari di due importanti archivi privati: quello della marchesa Margherita Incisa di Camerana - volontaria della Croce Rossa durante le due guerre mondiali e unica donna a fare parte della Federazione Nazionale Arditi d'Italia - e quello del marito, il conte Elia Rossi Passavanti di Terni, valoroso combattente insignito di due medaglie d'argento, una medaglia d'oro e una croce al valor militare. 12 DATA NEWS on line - Marzo 2014 Il volume, curato da Dominc Candeloro, Kathy Catrambone e Gloria Nardini, vuole essere un omaggio alle donne italiane emigrate a Chicago nel secolo scorso ed è un’antologia nella quale 50 autori hanno raccontato la vita di tante di loro. L’opera è divisa in due sezioni: Donne italiane di Chicago nella storia,che comprende biografie e storie di vita, e Donne italiane di Chicago nei saggi, nella narrativa e nella poesia, dove si racconta come le storie e le memorie di queste donne siano state fonte di ispirazione per opere creative. Come scrive Candeloro, “La foto che emerge è diversissima: dalle donne poverissime che a fine ‘800 raccoglievano cenci per sopravvivere, alle professioniste di oggi, insegnanti, avvocati, medici..” Nel volume, tantissime le foto, scattate nell’arco di un secolo, tante pubblicate per la prima volta. Ispirati dal detto “Save our stories”, gli autori invitano chi volesse contribuire a raccontare altre testimonianze a scrivere a [email protected] Sala convegni Archivio Centrale dello Stato Piazzale degli Archivi, 27 – Roma EUR * Il Giardino della Minerva Mercoledì 2 aprile, alle ore 10, a Roma, presso l’Archivio Centrale dello Stato, si tiene una conferenza sul Giardino della Minerva, l’orto botanico della Scuola medica salernitana. Il Giardino della Minerva si trova nel cuore del centro antico di Salerno, in una zona denominata nel Medioevo Plaium montis, a metà strada di un ideale percorso che si sviluppa lungo l’asse degli orti cinti e terrazzati che dalla Villa comunale salgono verso il Castello di Arechi, intorno al torrente Fusandola. Il “viridario” fu proprietà della famiglia Silvatico sin dal XII secolo, come testimonia una pergamena conservata nell‘archivio della Badia di Cava de’Tirreni. In seguito, nel primo ventennio del 1300, il maestro Matteo Silvatico, vi istituì un Giardino dei semplici, antesignano di tutti i futuri Orti botanici d’Europa. Per informazioni tel. 0744 421330 [email protected] * * * ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Lunedì 17 marzo, ore 11 Presentazione del volume Italian Women in Chicago. Madonna mia! Qui devo vivere? Dall’opera di Silvatico, intitolata Opus pandectarum medicinae, ricaviamo la prima descrizione del Giardino: «...ed io ho una colocasia, a Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua». In questo spazio di straordinario valore culturale, oggi identificabile, appunto, nell’area del Giardino della Minerva, erano coltivate alcune delle piante da cui si ricavavano i princìpi attivi impiegati a scopo terapeutico. Matteo Silvatico vi svolgeva, inoltre, una vera e propria attività didattica per mostrare agli allievi della Scuola Medica le piante con il loro nome e le loro caratteristiche (Ostensio Simplicium). Il giardino medievale, nel corso di una recente campagna di indagini archeologiche, è stato rinvenuto a circa due metri di profondità sotto l’attuale piano di calpestio. Nel 1666 don Diego del Core «...fe compra libera di una casa palazziata con giardini... la casa con giardinetto fu restaurata e accomodata e resa abitabile». Dall’atto notarile si ricava inoltre una delle prime descrizioni del terrazzo e del giardino: «...vi è una loggia parte coperta a lamia a vela sostenuta da pilastri e parte scoperta e pavimentata attorno, coi suoi pezzi d’astrico del quale si gode il mare e i monti circonvicini, con una fontana in destra di essa con acqua perenne...vi è un muro che regge la fontana, ma che è malmesso e potrebbe crollare danneggiando la loggia...in esso vi è una porta che con sette gradi si cala nel giardino il quale consiste in un luogo piano, ha due piedi di fico, due di cetrangolo e vite che facevano pergola sopra otto pilastri di fabbrica, ma presente si vedono per terra perchè sono marciti i legnami che formavano la medesima, altri pilastri parte sono cascati e parte lesionati». Viene menzionata anche la peschiera e la scala che conduceva al secondo livello del giardino, con altri alberi di fico ed una fontana che alimenta la vasca sottostante. La proprietà, quindi, alla metà del Seicento, nonostante i molti guasti, mostrava già l’aspetto che attualmente connota il luogo. Ultimo proprietario fu il professor Giovanni Capasso che, grazie all’inte- DATA NEWS on line 13 - Marzo 2014 ressamento dell’avvocato Gaetano Nunziante, presidente dell’Asilo di Mendicità, donò, nell’immediato secondo dopoguerra, l’intera proprietà a tale benefica Istituzione. A novembre del 1991, a Salerno, durante i lavori del simposio dal titolo Pensare il giardino, fu presentato il progetto per la realizzazione di un Orto botanico dedicato a Silvatico e al suo Giardino dei semplici. Tale progetto è stato poi finanziato e realizzato nel 2000 dall’amministrazione Comunale (attuale proprietaria del bene) utilizzando le provvidenze del programma europeo Urban. Ciò che oggi, al termine dei lavori di restauro, appare evidente al visitatore è un’interessante serie di elementi ascrivibili tra il XVII ed il XVIII secolo. Tra questi, il più caratterizzante è una lunga scalea, sottolineata da pilastri a pianta cruciforme, che sorreggono una pergola di legno. La scalea, che collega ed inquadra visivamente i diversi livelli del giardino è costruita sulle mura antiche della città e permette un’ampia e privilegiata visione del mare, del Centro storico e delle colline. Un complesso sistema di distribuzione dell’acqua, composto da canalizzazioni, vasche e fontane (una per ogni terrazzamento), denota la presenza di fonti cospicue che hanno permesso, nei secoli, il mantenimento a coltura degli appezzamenti. Il sito è inoltre dotato di un particolare microclima, favorito dalla scarsa incidenza dei venti di tramontana e dalla favorevole esposizione, che, ancora oggi, consente la coltivazione di specie vegetali esigenti in fatto d’umidità e calore. Per saperne di più www.giardinodellaminerva.it Il programma della giornata Archivio centrale dello Stato Servizio Comunicazione - URP te 06 54548538 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI ROMA ...dedicato alle donne e all'arte Per la Festa della donna, l'Archivio centrale dello Stato organizza una manifestazione dedicata alle donne che in vario modo hanno orientato le loro scelte nel campo dell'arte. BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE - ROMA MOVIO: uno strumento innovativo per realizzare mostre virtuali online a uso di musei, archivi e biblioteche La Biblioteca nazionale centrale ospiterà il 19 marzo prossimo una giornata dedicata alla presentazione di MOVIO e delle mostre virtuali che sono state realizzate con questo software. MOVIO è un kit open source con cui archivi, biblioteche e musei possono realizzare mostre virtuali per dare risalto ai propri capolavori e valorizzare il patrimonio meno noto, quello che spesso rimane chiuso in magazzini per mancanza di risorse e occasioni in cui essere presentato. Non a caso l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, da sempre impegnato nella diffusione dell’uso delle tecnologie digitali per i beni culturali, ha potuto realizzare MOVIO grazie al contributo della Fondazione Telecom Italia che con il Bando 2011 ha inteso finanziare iniziative di rilancio dei beni culturali invisibili, oggetti e luoghi inaccessibili, ma anche tradizioni di conoscenze, competenze, abilità, tecniche a rischio di declino. MOVIO è concepito come uno strumento per promuovere l’accessibilità e la fruibilità dei contenuti culturali digitali di una mostra, itinerario o percorso culturale da presentare come "mostra virtuale", uno spazio che guida alla scoperta delle opere ma consente e consente al fruitore di creare propri percorsi e chiavi di lettura, differenti da quelli proposti dal curatore, allargando l’orizzonte delle proprie conoscenze. Tre le sessioni in programma il 19 marzo, dedicate ai presupposti del progetto, alle mostre realizzate dagli archivi, biblioteche, musei e università che hanno aderito alla sperimentazione di MOVIO, e all’introduzione delle sue funzionalità tecniche. ROMA, Mercoledì 19 Marzo 2014, ore 9.00 - Biblioteca Nazionale Centrale, Sala Conferenze MOVIO, realizzato dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e finanziato da Fondazione Telecom Italia nell’ambito del proprio bando sui “Beni invisibili” del 2010, è un kit messo a disposizione gratuitamente dagli istituti culturali italiani (archivi, biblioteche, musei, soprintendenze, università, scuole, associazioni) che intendono far conoscere e valorizzare il proprio patrimonio culturale tramite percorsi tematici e mostre digitali Dopo una breve presentazione di fonti archivistiche e di riviste femminili d'epoca, saranno proiettati due documentari RAI, Suite per Palma e La sposa, incentrati su due figure di donne che hanno lasciato, con le loro personalissime esperienze, testimonianza di un forte impegno nel mondo dell'arte: Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea dal 1942 al 1975, e Pippa Bacca, nota soprattutto per il suo ultimo provocatorio progetto artistico che le costò la vita nel 2008. La giornata si conclude con la visita alla mostra di pittura di Carlo Carli, Dolcezza violata Redattore: MARIALUISA BISI Informazioni Evento: 07 marzo 2014 Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 06/54548538 Roma, Archivio centrale dello Stato - Piazzale degli Archivi, 27 Orario: 9,00 - 13,30 Telefono: 06/545481 - Fax: 06/5413620 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.acs.beniculturali.it Intervengono: · Osvaldo Avallone, Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma · Rossana Rummo, MIBACT, Dir. Generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore · Giuliana Zagra, Biblioteca nazionale centrale di Roma · Marcella Logli, Segretario Generale Fondazione Telecom Italia · Maria Teresa Natale, Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane · Paolo Ongaro, Daniele Ugoletti, GruppoMeta · Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina · Marco Pizzo, Museo centrale del Risorgimento di Roma · Margherita Russo, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia · Claudio Cristallini, Gian Paolo Castelli, Laura De Martino, Rita Denaro, Regione Lazio, Area Servizi culturali · Maria Cristina Regali, Biblioteca Universitaria di Pavia · Flavia Cristiano, Biblioteca Universitaria Alessandrina · Marina Giannetto, Istituto centrale per gli archivi · Antonia Pasqua Recchia, Segretario generale MIBACT * * * http://www.otebac.it/index.php?it/358/cedola-di-registrazione-movioroma-19-marzo-2014 14 DATA NEWS Informazioni Evento: 19 marzo 2014 Prenotazione: Obbligatoria Roma, Biblioteca Nazionale Centrale Orario: dalle ore 9.00 Telefono: 06 49891 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.bncrm.librari.beniculturali.it http:// on line - Marzo 2014 • Osvaldo Avallone Direttore Biblioteca Nazionale Centrale, Roma • Rossella Caffo Direttore ICCU • Antonio Carioti Corriere della Sera * Conferenza Internazionale La Grande Guerra nelle raccolte nazionali ed europee: materiali, immagini e testimonianze Il 27 marzo 2014, nella Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si terrà la conferenza internazionale La Grande Guerra nelle raccolte nazionali ed europee: materiali, immagini e testimonianze. L’evento si inserisce nel quadro delle commemorazioni italiane per il Centenario dello scoppio della Grande Guerra e rientra nell’ambito dell’accordo firmato, in occasione di tale ricorrenza, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di missione per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale - e dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU). La conferenza internazionale organizzata dall’ICCU, con la collaborazione della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano del Museo Centrale del Risorgimento, è indirizzata a un pubblico esteso e vario proveniente da più ambiti: biblioteche, archivi, musei, istituzioni culturali, ricercatori, ma anche studenti e cittadini interessati all’argomento affrontato dalla conferenza. L’evento costituisce un’importante occasione per presentare i risultati conseguiti da due importanti iniziative, nazionale ed europea, strettamente legate fra loro: 14-18 Documenti e immagini della Grande Guerra (http://www.14-18.it/) e Europeana Collection 1914-1918 (http://www.europeana-collections-1914-1918.eu/) Il sito 14-18 Documenti e immagini della Grande Guerra dà accesso a oltre 250.000 immagini, relative a fotografie, materiale grafico, periodici e giornali di trincea, documenti manoscritti e a stampa. Con la sua grande quantità di contenuti e il significativo numero di prestigiose istituzioni partner, costituisce uno strumento di riferimento a supporto delle iniziative nazionali per la commemorazione della Grande Guerra nella ricorrenza del centenario. Il progetto Europeana Collection 1914-1918 presenta i risultati della cooperazione tra 8 paesi europei rendendo disponibili online nel portale Europeana (http://www.europeana.eu/) più di 400.000 documenti rari selezionati tra le collezioni di prestigiose Istituzioni europee, tra cui le 250.000 immagini del sito italiano. Interverranno alla conferenza Sessione antimeridiana • Franco Marini Senatore, Presidente “Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale” Presidenza del Consiglio dei Ministri • Flavia Nardelli Piccoli Commissione Cultura - Camera dei Deputati • Antonia Pasqua Recchia Segretario Generale MIBACT • Jill Cousins Executive Director Europeana Foundation • Rossana Rummo Direttore Generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore MIBACT • Ferruccio de Bortoli Direttore Corriere della Sera • Thorsten Siegmann Coordinatore “Europeana Collections 19141918” • Piergaetano Marchetti Presidente Fondazione Corriere della Sera • Silvia Calandrelli Direttore RAI Educational Tavola rotonda • Frédéric Lemmers Biblioteca Reale del Belgio, Bruxelles • Zsuzsanna Brunner Biblioteca Nazionale Austriaca, Vienna • Marco Pizzo Direttore Museo del Risorgimento, Roma • Maria Letizia Sebastiani Direttore Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze • Agostino Attanasio Direttore Archivio Centrale di Stato, Roma • Simonetta Buttò Direttore Biblioteca di Storia moderna e contemporanea, Roma • Flavia Cristiano Direttore Biblioteca Universitaria Alessandrina, Roma • Silvana De Capua Biblioteca Nazionale Centrale, Roma Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU) Viale Castro Pretorio, 105 - 00185 Roma Tel.: 06.49210425 - fax 06.4959302 E-mail: [email protected] Informazioni e programma: http://www.iccu.sbn.it/opencms/opencms/it/archivionovita/2014/novita_0007.html * * * ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA Lunedì 7 aprile 2014 Tutelare gli archivi oggi. Che fare? Un seminario di lavoro per confrontarsi, tra professionisti della conservazione del patrimonio culturale, sulle attuali difficoltà nel garantire la tutela degli archivi pubblici e privati in Italia. Sala Tosti Aurum - La Fabbrica delle Idee largo Gardone Riviera - Pescara La carenza di risorse umane ed economiche assegnate agli uffici dell’Amministrazione archivistica e le difficoltà in cui si dibattono archivi, biblioteche, musei, associazioni e altre istituzioni culturali che conservano archivi (compresi privati proprietari di fondi archivistici personali o familiari), suggerisce di riflettere sullo stato della questione al fine di individuare se sia utile e possibile seguire anche vie nuove per una più efficace salvaguardia del patrimonio archivistico nazionale, che senza tutela si degrada, si disperde e può scomparire per sempre. Premesso che può apparire velleitario cercare di innovare qualcosa che DATA NEWS on line 15 - Marzo 2014 funzionerebbe se solo si utilizzassero risorse adeguate, tuttavia si può provare a studiare se e come – ai fini della tutela – possano, operando in rete, riuscire meglio a collaborare figure diverse: archivisti di Stato, ispettori onorari, archivisti libero professionisti, colleghi di professioni vicine, personale di Enti Locali, studiosi, insegnanti, giornalisti, membri di associazioni culturali, volontari, cittadini. Attraverso l’esame di alcune esperienze di tutela e la considerazione critica delle cause di una situazione generale in gran parte non soddisfacente, il seminario si propone di offrire anche suggerimenti di buone pratiche. Gli organizzatori saranno infine lieti se il seminario potrà comunque richiamare l’attenzione dei decisori su quanto rischiamo di perdere e con poco potremmo salvaguardare. PROGRAMMA ore 9.00 Saluti delle autorità Mauro Tosti Croce MiBACT - Direzione Generale per gli Archivi Marco Carassi Presidente ANAI Paola Di Felice MAB Abruzzo, Direttrice Civici Musei Teramo ore 9.30 Introduzione lavori a cura di Gianfranco Miscia Presidente ANAI Abruzzo Maria Teresa Spinozzi Soprintendente archivistico per l’Abruzzo Prima sessione - Teoria e realtà della funzione istituzionale di tutela degli archivi ore 10.00 Micaela Procaccia MiBACT, Direzione generale per gli archivi - Responsabile Servizio II La tutela degli archivi nel nuovo quadro giuridico ore 10.30 Diana Toccafondi ANAI Toscana, Soprintendente archivistico per la Toscana Le difficili risposte alle nuove esigenze di tutela ore 11.00 Stefano Vitali ANAI Emilia-Romagna, Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna Per una concezione attiva e diffusa della tutela Seconda sessione - Gli archivi correnti e di deposito delle Pubbliche Amministrazioni: un oggetto delicato tra tutela e cura spontanea ore 11.30 Francesca Imperiale Consiglio direttivo ANAI, Soprintendente archivistico per la Liguria La sussidiarietà della tutela rispetto alla cura spontanea, esperienze sul campo ore 12.00 Antonello De Berardinis Direttore Archivio di Stato di Pescara Tutelare gli archivi degli uffici statali della provincia di Pescara ore 12.30 Dialogo tra i relatori e il pubblico ore 13.30 Pausa pranzo “ L’Arma dei Carabinieri” “ Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale” Redattore: CATIA D'ANNUNZIO Informazioni Evento: 06 marzo 2014 Teramo, Archivio di Stato - sede di S. Agostino - via Cesare Battisti, 55 Orario:lunedi-martedì-giovedì 8-18;mercoledì-venerdì-sabato:8,00-14 Telefono: 0861/240891 - Fax: 0861/242963 E-mail: [email protected] * * * SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA PUGLIA Donne in trincea. Manifesti storici dell'UDI Macare Salento.Mostra iconografica e seminario di studi Terza sessione - Gli archivi informatici nativi: un oggetto incandescente ore 14.30 Paolo Buonora Direttore Archivio di Stato de L’Aquila Conservare archivi informatici nella Pubblica Amministrazione ore 15.00 Ilaria Pescini ANAI Toscana, Archivista Regione Toscana Tutelare l’unitarietà dell’Archivio: il ruolo dell’archivista all’interno di una pubblica amministrazione ore 15.30 Daniela Bondielli ANAI Liguria, Archivista Provincia de La Spezia Tutelare i prodotti documentari di procedure informatizzate ore 16.00 Dialogo tra i relatori e il pubblico Per informazioni e comunicazioni: Tiziana Di Zio - Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo - tel.: +39 (0856) 920012 - email: [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI TERAMO “L’arma dei Carabinieri: 200 anni di storia. I valori senza tempo da preservare…ieri…oggi…sempre” A Teramo il 6 marzo 2014 alle ore 9,30 presso l’Archivio di Stato (ex Convento S. Agostino) in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri verrà svolto un Convegno durante il quale saranno proiettati i seguenti filmati: In occasione della Festa della donna (8 marzo) si inaugura, il 7 marzo 2014 alle ore 10,00, la mostra dei manifesti storici dell'Unione Donne Italiane Macare Salento il cui archivio è stato dichiarato di "importante interesse culturale" dal Ministero per i beni e le attività culturali nel 2012. La mostra è promossa dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia, dall'UDI Macare Salento e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche , con la collaborazione del Centro Teseo. Creatività tra Arte e Scienza, nell'ambito del Prometeo Festival Redattore: ANGELA MUSCEDRA 16 DATA NEWS on line - Marzo 2014 Informazioni Evento: Dal 7 marzo 2014 al 31 marzo 2014 Bari, Palazzo Sagges, sede della Soprintendenza Archivistica per la Puglia - Strada Sagges, 3 Orario: 9,00-17,00 (dal lunedì al giovedì); 9,00-13,30 (venerdì) Telefono: 080.5789411 - Fax: 080.5789462 E-mail: [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI BARI La voce del silenzio....e le verità nascoste. I mille volti della violenza sulle donne tra le carte d’Archivio Dall'11 al 26 marzo 2014, a Bari, presso l'Archivio di Stato (Cittadella della Cultura, via Pietro Oreste 45), a conclusione della collaborazione con il Liceo delle Scienze umane “Bianchi Dottula” di Bari per il progetto Alternanza Scuola Lavoro, si tiene La voce del silenzio e le verità nascoste. I mille volti della violenza sulle donne tra le carte d’Archivio. gli appuntamenti 11 marzo, ore 16.15 Voci dal silenzio: dalle carte dei tribunali alla scena. Atto unico in collaborazione con il gruppo teatrale Polvere di stelle e con la classe IV B del Liceo delle Scienze umane “Bianchi Dottula” di Bari 26 marzo, ore 9 La parola agli studenti: dall'archivio alla realtà Presentazione dei lavori Incontro-dibattito con esperti Inaugurazione della mostra documentaria, che resterà aperta fino al 4 aprile 2014 Venerdì 7 marzo 2014, alle ore 17.00, nella sede dell’Archivio di Stato di Foggia a Piazza XX Settembre n. 3 Intervengono alla manifestazione i giornalisti Mara Cinquepalmi e Maurizio Tardio, lo scrittore Marcello Ariano il direttore dell’Archivio di Stato di Foggia Viviano Iazzetti La Compagnia teatrale ScenAperta racconta le storie delle lavoratrici Redattore: VIVIANO IAZZETTI Informazioni Evento: 07 marzo 2014 Foggia, Archivio di Stato - Palazzo Filiasi, Piazza XX Settembre n. 3 Orario: 17.00 Telefono: 0881.721696 - Fax: 0881.777879 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatofoggia.beniculturali.it/ * * * ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA Archivio di Stato di Bari tel. 080 099311 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA Donne di Carta. Le lavoratrici del Poligrafico dello Stato di Foggia nei documenti d'Archivio È la presentazione del progetto Viadelmareracconta curato dalla giornalista Mara Cinquepalmi. Viadelmareracconta segue due percorsi: la ricerca tra le carte dell'Archivio di Stato di Foggia e le interviste ad alcune donne che hanno lavorato in Cartiera. Dunque, non la storia della cartiera, ma le storie delle ex operaie dello stabilimento foggiano. In occasione della Festa della Donna è un’opportunità per dare voce alle donne che hanno trascorso quarant'anni della loro vita nello stabilimento di via del Mare e per raccontare uno spaccato della vita di fabbrica. In prosecuzione della collaborazione intrapresa nel 2013 con ilArti e Mestieri della Provincia di Cosenza, l' Istituto partecipa al progetto esposi- DATA NEWS on line - Marzo 2014 17 tivo in oggetto con fonti documentarie che testimoniano la presenza dei manufatti in ceramica nel nostro territorio dal sec. XVI al sec. XVIII. * * * ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA Sezione di PALMI Generazioni di Donne Quando abbiamo pensato a questa manifestazione sulla storia delle donne, l'idea che ci turbava e ci disturbava di più era quella che si potesse pensare ad una manifestazione celebrativa, dai toni trionfalistici e superatamente banali che spesso connotano l'8 marzo. La mostra Generazioni di Donne si sviluppa intorno al tema della presenza femminile nelle carte d'archivio. E' questo un percorso (XVI-XX secolo) arduo da trattare e straordinariamente complicato per l'ingente numero di atti che ha reso difficoltosa la realizzazione delle tematiche e la selezione dei documenti. Tracciare, peraltro, un itinerario storico autonomo, esclusivamente al femminile è impossibile perché la dipendenza della storia della donna da quella dell'uomo è " da sempre" ed investe non solo la famiglia, ma anche le relazioni sociali, politiche ed economiche. Questa mostra, pur rappresentando la ricchezza straordinaria del patrimonio archivistico, vuol essere incentivo e motivazione per un approfondimento della storia delle donne nella nostra Terra. Redattore: ANNA LAURENDI Informazioni Evento: Dall’08 marzo 2014 al 20 marzo 2014 Costo del biglietto: gratuito Palmi, Archivio di Stato di Reggio Calabria Sezione di Palmi - Via San Giorgio Orario: 17,00 Telefono: 0966411230 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it Letteratura. Il professor Agazio Trombetta parlerà della storia della nostra Montagna, che, ad esempio, è la storia di Garibaldi, della Nembo, dei martiri di Gerace; Eventi di Storia è il titolo della sua relazione. In entrambi i contributi, sia nella Canzone che negli episodi militari e di guerra, la storia dell'Aspromonte è epopea con al centro l'eroismo dei protagonisti. * L’ASPROMONTE TRA STORIA E LETTERATURA Il 28 marzo alle ore 17,00 nella Sala delle Conferenze dell'Archivio di Stato di Reggio Calabria si svolgerà il convegno L’Aspromonte tra Storia e Letteratura. L'Aspromonte è un luogo di Storia, che ha creato e potrà creare Storia anche per l'Europa: questo, sotto vari profili, sarà il tema trattato dai relatori. La storia dell'Europa è nella Canzone d'Aspromonte di cui parlerà la professoressa Carmelina Sicari,con la relazione L'Aspromonte e la Mirella Marra, direttore dell'Archivio di Stato, farà un excursus sulle fonti relative all'Aspromonte e conservate in Archivio; saranno, così, esami- 18 DATA NEWS nate, con diverse chiavi di lettura, esemplificazioni di documenti dal XV al XIX secolo. Il professore Giuseppe Bombino, presidente del Parco Nazionale dell'Aspromonte, parlerà dell'attualità culturale dell'Aspromonte e delle prospettive di sviluppo di un territorio che può vantare numerosi fattori che lo rendono unico al mondo. Redattore: ANNA LAURENDI Informazioni Evento: 28 marzo 2014 Reggio di Calabria, ARCHIVIO DI STATO - Via Casalotto Orario: 17,00 Telefono: 0965653211 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it * * * on line - Marzo 2014 SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA SARDEGNA Monteponi, la miniera e l'archivio ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO Restyling del sito dell'Archivio di Stato Veduta storica della miniera di Monteponi (frazione di Iglesias) Il 29 marzo 2014, dalle ore 11 alle ore 12.30, presso la sala A della XXI edizione del Salone del Restauro e della Conservazione dei Beni culturali e ambientali (presso Ferrara Fiere), si tiene il convegno "Sulcis in fundo", una miniera da restaurare. Cantiere di restauro della SAF e dell'ICRCPAL presso l'Archivio Storico Minerario di Monteponi (CI). Il convegno è organizzato congiuntamente dalla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna e dall'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario. Nell'occasione viene presentata l'esperienza di restauro svolta, nel settembre 2013, dagli studenti della Scuola di Alta Formazione presso il laboratorio annesso all'Archivio Storico Minerario di Monteponi (Carbonia-Iglesias). Dal 28 marzo 2014 il sito dell'Archivio di Stato di Palermo si rinnova. Completamente cambiata nell'impostazione grafica e coloristica, la nuova pagina web acquisisce nuovi contenuti e mette a disposizione del pubblico, ormai abituato all'utilizzo di questa fonte d'informazione, la possibilità di conoscere i servizi resi e le modalità di fruizione, tramite la pubblicazione dei dati che riguardano l'organizzazione e le attività dell'Istituto, sotto la voce trasparenza. Aumenta l'offerta di documentazione digitalizzata nel Siaspa, con la possibilità di accedere alla visualizzazione dell'intero fondo Diplomatico. Infine è stata aggiornata la piattaforma per consentirne la visione anche dai dispositivi "mobile" (iphone, ipad, tablet, smartphone). Redattore: SILVANA VINCI Informazioni Evento: 28 marzo 2014 Palermo, Archivio di Stato - Corso Vittorio Emanuele, 31 Telefono: 091/2510628 - Fax: 091/5080681 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatodipalermo.it/ Tale archivio, dichiarato dalla Soprintendenza nel 1994 di interesse storico particolarmente importante, conserva le carte prodotte dalle cessate imprese minerarie operanti nell'isola fin dall'Ottocento e costituisce pertanto una testimonianza insostituibile per la ricostruzione di quella realtà industriale. L'accordo tra Soprintendenza, ICRCPAL ed Igea, proprietaria dell'archivio, ha reso possibile la realizzazione di un siffatto percorso formativo che ha consentito agli studenti, guidati dagli insegnanti e dai tutor, di intervenire su particolari tipologie di documenti. Al convegno intervengono: M Cristina Misiti, direttore ICRCPAL; Monica Grossi, soprintendente archivistico per la Sardegna, Patrizia Mameli, funzionario della Soprintendenza; E. Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias; Pietro Tocco, dell'Archivio storico minerario; Lucilla Nuccetelli, responsabile del laboratorio di restauro ICRCPAL; Eugenio Veca, responsabile del laboratorio di conservazione preventiva ICRCPAL; gli studenti che hanno partecipato allo stage. Soprintendenza archivistica per la Sardegna tel. 070 401610 [email protected] * * * * * * N O R M AT I V E T E C N I C O - P RO F E S S I O NA L I & I N T E RV E N T I P U B B L I C I a cura di Mauro Ceci - RSPP Guida all'elaborazione del DUVRI: schemi, tavole di sintesi, modelli ed esempi di valutazione dei rischi da interferenza damento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi. Anche nel caso in cui non siano presenti rischi dovuti a interferenze, il datore di lavoro committente ha l'obbligo di elaborare il DUVRI, in quanto la compilazione di tale modello testimonia l'avvenuta valutazione dei rischi. Il DUVRI è il documento contenente tutte le misure preventive da adottare al fine di prevenire o ridurre i rischi dovuti alle interferenze presenti sul luogo di lavoro. La redazione del DUVRI (art. 26 del D.Lgs. 81/2008) è sempre obbligatoria in caso di affi- L'INAIL ha pubblicato la nuova edizione della Guida all'elaborazione del DUVRI, utile a tutti i tecnici e ai datori di lavoro committenti cui spetta il compito di informare i lavoratori dell'impresa appaltatrice circa i rischi e di verificare l'idoneità tecnico professionale dell'impresa appaltatrice stessa. La guida fornisce dapprima le definizioni (contratti, appalti, concessioni, figure della sicurezza, elaborati della sicurezza) per poi affrontare le questioni più specifiche in maniera semplice e comprensibile, grazie anche all'ausilio di schemi e immagini esplicative. Sono presenti i diagrammi di flusso relativi all'elaborazione del DUVRI da parte del datore di lavoro committente. Inoltre, il documento illustra le differenze tra DUVRI e PSC nei cantieri temporanei e mobili e riporta una utile tabella con i principali adempimenti in capo ai vari soggetti coinvolti, evidenziando la necessità o meno della redazione DATA NEWS on line 19 - Marzo 2014 del PSC, del DUVRI o di entrambi i documenti e i riferimenti normativi. È presente un intero capitolo relativo ai costi della sicurezza (costi speciali e costi ordinari) contenente esempi su come computare i costi della sicurezza da interferenze. Sono infine presenti: • un modello per la valutazione dei rischi da interferenza • un esempio di valutazione dei rischi da interferenza * * * Il datore di lavoro è sempre responsabile degli infortuni sui luoghi di lavoro? Ancora una sentenza in materia di infortuni sui luoghi di lavoro ed eventuali responsabilità del datore di lavoro. Questa è la volta della Cassazione con la Sentenza n. 2455/2014, relativa all'infortunio di un dipendente precipitato durante il montaggio di un ponteggio per non aver utilizzato i dispositivi di protezione individuale fornitogli, seppur non idonei alle lavorazioni svolte. In base a quanto stabilito dai giudici, il datore di lavoro è responsabile dell' accaduto in quanto ha l'obbligo di adottare tutte le misure di sicurezza e di vigilare sulla effettiva applicazione delle stesse, al fine di evitare che i dipendenti operino senza le precauzioni necessarie a garantire la loro sicurezza. In definitiva, il datore di lavoro che non sia in grado di dimostrare di aver ottemperato ai predetti obblighi è comunque responsabile degli eventuali infortuni dei propri dipendenti. * * * Notizie dal... Centro Documentazione Fortificazioni Presidente: Conte Pietro Teofilatto Direttore: Arch. Mauro Ceci Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR) Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA e-mail [email protected] R e st a u ro e ris a n a m en to co n ser v a tiv o de l Torrio n e S fo r z esco d i B u b a n o Il Castello di Monteriggioni compie 800 anni Oggetto di un accurato lavoro di restauro, viene aperto al pubblico il pregevole Torrione Sforzesco di Bubano, edificio risalente al XV secolo, epoca della Signoria di Caterina Riario Sforza. La giornata di domenica inizierà con la santa Messa e terminerà con i fuochi d'artificio al Castello Cominciano domenica 23 marzo le celebrazioni per l'anniversario della fondazione del Castello. In programma l'esibizione di gruppi storici e la presentazione della festa medievale del nuovo direttore artistico David Riondino Nelle sue stanze sarà presto allestito un centro didattico museale dedicato alla storia e alla cultura del territorio dove, tra gli altri, saranno esposti per la prima volta i reperti archeologici rinvenuti negli scavi dei "pozzi di Bubano" e fino ad oggi conservati presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna di Bologna, che li ha restaurati ed inventariati. Per informazioni rivolgersi a Paola Dall'Aglio, Ufficio Cultura del Comune di Mordano, tel 054256911; fax 054256900 Redattore: CARLA CONTI Informazioni Evento: 29 marzo 2014 Mordano, Torrione Sforzesco - Via Lume, 1694 Orario: inaugurazione ore 16 Telefono: 051223773 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archeobologna.beniculturali.it * * * Il castello di Monteriggioni Al via le celebrazioni a Monteriggioni per gli 800 anni del Castello. Ricorre infatti nel 2014 l'anniversario dell'inizio della costruzione della cinta muraria ad opera della Repubblica di Siena, cominciata, secondo le fonti nel 1214 e terminata nel 1219. Per questo motivo quindi l'amministrazione comunale di Monteriggioni ha in programma una serie di momenti di riflessione storica e di spettacolo nel corso di tutto l'anno, per festeggiare i propri primi 800 anni di storia. “Si tratta di un appuntamento importante – spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Monteriggioni Rossana Giannettoni - al quale lavoriamo da molti mesi ormai, abbiamo formato una specifica commissione che si è data da fare per pensare a come celebrare questa ricorrenza e domenica 23 marzo diamo il via alle celebrazioni con una giornata speciale da trascorrere al Castello”. Appuntamento quindi domenica 23 marzo alle 10 l'Arcivescovo di Siena Monsignor Buoncristiani celebrerà la Santa Messa presso la pieve di Santa Maria Assunta. Alle 11 poi inizio ufficiale delle celebrazioni in piazza Roma con l'augurio del sindaco di Monteriggioni Angelo Fantucci e del sindaco di Siena Bruno Valentini, seguirà l'intervento del professor Duccio Balestracci docente di storia medievale all'Università di Siena. Alle celebrazioni parteciperanno il gruppo di rievocazione storica di Monteriggioni l'Agresto e le Chiarine del Palio di Siena. Alle 17 il programma prevede l'esibizione di diversi gruppi di rievocazione storica: sbandieratori e tamburi del Bravìo delle Botti di Montepulciano, il corteo storico della sagra del tordo di Montalcino, gruppi storici di quartiere della Festa del Barbarossa di San Quirico d'Orcia ed il gruppo di rievocazione storica L'Agresto. Alle 18,30 sarà presentata la 20 DATA NEWS nuova edizione della Festa Medievale di Monteriggioni dal nuovo direttore artistico, l'attore ed autore David Riondino. Alle 20 poi gran finale con lo spettacolo dei fuochi d'artificio. La giornata è organizzata dal Comune di Monteriggioni con il contributo di Banca Mps. * * * ECCEZIONALE RITROVAMENTO NEL CASTELLO DI PIZZO: TROVATO IL TESORO DI GIOACCHINO MURAT. on line - Marzo 2014 Crol l i al Cas t e l l o di M us s ome li. N uc e ra pront o al l a di f f i da di Giusy Fasino MUSSOMELI – Negli ultimi giorni il Castello di Mussomeli è stato minacciato da un dissesto al costone roccioso poco attenzionato da chi ne ha la responsabilità della tutela. Una scoperta eccezionale che ha lasciato senza parole la cittadinanza di Pizzo: ritrovato il tesoro di Gioacchino Murat.Come quasi tutti i grandi rinvenimenti storici, anche questo è frutto della casualità. Durante i lavori di messa in sicurezza del Castello di Pizzo, è stata trovata una botola segreta proprio nella cella dove è stato rinchiuso Murat, Re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte. L'ingegnere Tommaso Fulcanelli, dietro autorizzazione della Sovraintendenza, dopo averla aperta si è calato in un lungo corridoio scavato nella pietra di tufo che lo ha portato in una stanza segreta. Qui, tra muffe e umidità, l'eccezionale ritrovamento: un'anfora in ferro(come quelle che si usavano per il trasporto di spezie nei primi anni del XIX sec.) piena di monete d'oro e un baule con decine di fogli arrotolati tutti che riportavano la firma autografa dello sfortunato statista. Le monete in tutto sono 327, tutte coniate tra il 1803 e il 1813, sono in condizioni quasi perfette. I fogli avranno bisogno di un delicato restauro. Secondo le prime indiscrezioni, i manoscritti riportano in maniera dettagliata gli accadimenti di quei cinque giorni fatali tra l'8 e il 13 ottobre 1815 data della fucilazione di Murat. Grande soddisfazione tra le autorità calabresi, che si stanno recando al Museo della Pesca di Pizzo dove è stato temporaneamente collocato l'inestimabile tesoro, protetto da un cordone di agenti. Una situazione che ha spinto l’assessore alla Protezione Civile Enzo Nucera a pensare a una diffida alla Procura della Repubblica nei confronti di tutti quegli Enti che hanno competenza nelle operazioni di tutela e salvaguardia del bene monumentale. “Non è possibile – dice l’assessore – che parliamo di sviluppo, di turismo, e di tutte le cose che sappiamo presentare in bella vista, quando quello che rappresenta il volano dello sviluppo economico e sociale del nostro paese, uno dei monumenti più belli d’Europa, cade a pezzi cercando di capire di chi è la competenza e chi deve intervenire per finanziare con somma urgente per un eventuale intervento di consolidamento e di salvaguardia del bene architettonico.” Proprio ieri, nel corso di un sopralluogo, è emerso che esiste una significativa evoluzione cinematica del dissesto, che ha determinato il crollo di ulteriori massi, anche di notevoli dimensioni, nel sottostante pendio, in direzione di un’abitazione. Al momento rimane in precario equilibrio una grossa parete rocciosa completamente disconnessa dalla massa rocciosa principale e, a monte della quale, l’ammasso roccioso risulta fortemente fratturato. Un’area su cui poggiano le mura della Scuderia del Castello che, almeno per ora, non sono interessate da danneggiamenti, ma che potrebbero essere coinvolte da un’ulteriore e probabile evoluzione del fenomeno. Ai lavori di sopralluogo hanno preso parte, oltre a Nucera, il responsabile dell’area tecnica del Comune Carmelo Alba, il geologo Domenico Bonelli e il funzionario Cristoforo Costa del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, e il geologo Salvatore Mistretta del Genio Civile di Caltanissetta. Intanto, l’area interessata dai massi crollati e dalla parete instabile è stata transennata, con divieto a chiunque di accedervi. * * * * * * Notizie dal... Centro Studi Cistercensi Istituito il 12 luglio 1994 Presidente: Dom Federico Farina Direttore: Arch. Mauro Ceci se d e: Abbazi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0 em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m PARASIO, SENSAZIONALE SCOPERTA. TROVATA BOTTEGA MEDIEVALE NEL MONASTERO SANTA CHIARA L’annuncio dell’architetto Tealdi: “È parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno. Abbiamo trovato anche il vecchio ciottolato e delle stradine interne al Monastero, oltre al forno delle Clarisse” di Mattia Mangraviti (*) “All’interno del Monastero di Santa Chiara abbiamo addirittura trovato un’antica bottega medievale. Questa bottega è parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno, perché ha la sua piastra, la sua persiana di legno ancora con gli stessi ferri com’era nata, e all’interno, appena dopo la piastra, c’è una specie di pozzo. Questo è un ritrovamento molto importante, avvalorato da uno scritto che abbiamo trovato nel Monastero”. Ad annunciare la straordinaria scoperta l’architetto Cristina Tealdi nel corso della conferenza “Recenti ritrovamenti nel Monastero di Santa Chiara” organizzata dall’associazione “Cumpagnia de l’Urivu” presediuta dalla Dott.ssa Cristina Viano Imperia Post ha seguito la conferenza stampa e ha intervistato l’architetto Tealdi che da anni è impegnata non solo nei lavori di restauro del Monastero ma in un vero e proprio studio dello sviluppo storico. “Abbiamo trovato già 4 o 5 anni fa un brano di un affresco che poi si è rivelato essere importantissimo, perché è di Francesco Brea, del 1541, e che a carico della sovrintendenza è stato restaurato. Sono state trovate altre tracce di affreschi che solo ora abbiamo potuto rinve- DATA NEWS on line 21 - Marzo 2014 Il Duomo di Sie na riapre la s ua “Porta de l Cie lo”. Dal primo marzo è possibile ammirare nuovamente la sommità dell’imponente fabbrica. Il percorso, aperto per la prima volta la scorsa primavera, ha permesso di accedere ad una serie di locali mai aperti al pubblico ed utilizzati solo dalle maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli. Dopo la grande affluenza di pubblico italiano e straniero della passata stagione, il Rettore dell’Opera della Metropolitana, Mario Lorenzoni, ha promosso anche per l’anno in corso, l’apertura straordinaria della Porta del Cielo. nire nella loro totalità e nel loro splendore, perché erano nascosti sotto una volta. Quindi io andando a fare la speleologa, archeologa, architetto sotto le volte, ho visto dei brani di affresco che mi incuriosivano, abbiamo tirato giù quel pezzo di volta, di cannicci naturalmente, quindi senza nessun problema e abbiamo trovato questi affreschi che probabilmente sono del ’400, orientativamente. Non abbiamo ancora potuto attribuirli, forse fratelli Biasacci, forse scuola di Antonio da Montelegale e che comunque sono parzialmente visibili e hanno una loro lucentezza a livello di colore, perché sono rimasti nascosti sotto le volte, quindi nessuno ha potuto manometterli. C’è una bella figura di Zaccaria, che diciamo è il clou di questo ritrovamento e probabilmente andando a scavare vicino sotto alle altre volte troveremo ancora qualcosa. “Inoltre, abbiamo trovato delle stradine interne al Monastero che sono state inglobate nell’edificio. Erano stradine che comunicavano con l’esterno. Ho trovato nei documenti delle Clarisse una presa di possesso parziale delle Clarisse e del vicino, tale signor Trincheri, che hanno deciso, essendo questa strada ormai inglobata nei loro edifici, di dividersela in due, intorno al 1680″. “Abbiamo trovato il vecchio ciottolato, addirittura un’antica bottega medievale che stava su questa stradina, sicuramente un piccolo carruggio, un piccolo vicolo. Questa bottega è parzialmente intatta per quanto riguarda l’esterno, perché ha la sua piastra, la sua persiana di legno ancora con gli stessi ferri com’era nata, e all’interno, appena dopo la piastra, c’è una specie di pozzo. Ancora non sappiamo se fosse una bottega che vendesse olio, che avesse magari in questo pozzo altri prodotti, perché lì c’è una cantina vicino, poteva essere anche vino, o poteva essere anche grano perché questo pozzo in realtà poteva essere anche una cisterna. Questo è un ritrovamento molto importante, avvalorato da uno scritto che abbiamo trovato nel Monastero in cui si parlava di una zona che veniva chiamata magazzini da grano e da vino, quindi può essere che questa zona potesse essere questa antica bottega. Abbiamo anche trovato il forno delle suore, che è stato costruito all’interno del Monastero dopo che la comunità di Porto Maurizio ha chiesto alle suore di non usare più quello esterno perché ormai era diventato il forno della comunità”. “I tempi di visita? Per quanto riguarda gli affreschi, in un tempo abbastanza breve, perché l’impresa sta finalmente lavorando in questa chiesa, ex Oratorio di Santa Caterina, che noi abbiamo chiamato biblioteca, e questa sarà accessibile. Per il resto non lo so, dipende dai fondi“. Venerdì 28 Marzo 2014 * * * Si accede al percorso attraverso la magnifica facciata, la quale è fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme che si proiettano verso l’alto. All’interno di queste si inseriscono scale a chiocciola, quasi segrete perché nascoste alla vista dei visitatori, che portano ai tetti del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra si inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi, accompagnati da un’esperta guida, che riserva una serie di scoperte ed emozioni. Sarà infatti possibile camminare ‘sopra’ il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale. Saranno aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, dalle quali i turisti si affacceranno all’interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali monumenti scultorei e dell’interno della cupola con il ‘Pantheon’ dei santi senesi, i quattro Patroni, santa Caterina e san Bernardino, i ‘giganti’ dorati che proteggono dall’alto la comunità dei fedeli. Si percorre dunque il ballatoio della cupola dal quale sarà possibile contemplare l’altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei. Dall’affaccio della navata sinistra è possibile ammirare uno splendido panorama sulla Basilica di S. Domenico, la Fortezze Medicea, l’intera cupola della cappella di S. Giovanni Battista, il paesaggio circostante fino alla Montagnola senese. Si entra infine dietro il prospetto della facciata nel terrazzino che si affaccia su Piazza del Duomo con la vista dello Spedale di S. Maria della Scala e si accede al ballatoio della controfacciata da dove si ha una vista generale sulla navata centrale e lo sguardo è accompagnato dal ritmo scandito dalle teste dei papi e degli Imperatori, attraverso le tarsie con i filosofi del mondo antico che proferiscono sentenze. La “porta del cielo” si apre dunque ai visitatori come salissero attraverso la scala apparsa in sogno a Giacobbe, la cui cima raggiungeva il cielo e gli angeli di Dio salivano e scendevano (Genesi 28,10-22). Nel sogno Dio promette a Giacobbe la terra sulla quale egli stava dormendo e un’immensa discendenza. Al suo risveglio Giacobbe esclama «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo», verso utilizzato dalla liturgia nella messa della dedicazione delle cattedrali. Ma ‘porta del cielo’, secondo le litanie lauretane, è anche la Vergine, definizione che meglio esprime la potenza e la bontà di Maria, la quale come Madre di Cristo e dell'umanità, concorre alla nostra salvezza eterna in Cielo ove lei è ‘Regina assunta’. Il percorso “dall’alto” permetterà infatti di 22 DATA NEWS comprendere meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione della Madonna e il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro ‘patrona’: Sena vetus civitas Virginis. L’Opera della Metropolitana ha inoltre istituito un nuovo biglietto integrato, OpaSiPass Plus che permette, oltre alla visita guidata della Porta del Cielo, l’accesso a tutte le altre sedi museali del Complesso monumentale del Duomo. L’iniziativa, fortemente voluta dall’Opera della Metropolitana di Siena, è organizzata da Opera – Civita Group. Dal 1° marzo 2014 al 6 gennaio 2015 Cattedrale di Siena Biglietti (solo su prenotazione): Intero €25.00; Bambini fino a 11 anni di età € 7,00; Gruppo €400.00 (max 17 pax). OPA SI PASS + (Visita a tutte le sedi museali + ai tetti del Duomo) € 30,00 Informazioni e Prenotazioni T. +39 0577 286300 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17) Email: [email protected] on line - Marzo 2014 Ad effettuare il primo sopralluogo, ieri mattina, è stato lo storico e speleologo Sergio Chiaffarata che commenta: "È stata compromessa una delle chiese rurali più preziose che ci sono rimaste nel Barese". C'è rimasta invece la puzza di bruciato e, tutt'intorno, una montagna di rifiuti. Come un vecchio pneumatico che, insieme con altra spazzatura, ostruisce uno degli ingressi all'ipogeo sottostante il complesso architettonico che comprende appunto la chiesetta romanica e una masseria, anch'essa in avanzato stato di degrado, risalente invece al Settecento. E, dalla Soprintendenza ai beni architettonici, l'architetto Emilia Pellegrino ammette: "La situazione è disperante: prima l'abbandono e il degrado, adesso anche il vandalismo. Proprio ora che era stato avviato un dialogo tra i proprietari e il Fai". Gli eredi Scattarelli, in effetti, sarebbero pronti a cedere l'antica chiesa al Fondo ambiente italiano pur di salvarla. * * * AL VIA I LAVORI DI RESTAURO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL PONTE L'AQUILA - La Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici dell'Abruzzo, dopo un lungo iter amministrativo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie, ha proceduto alla consegna dei lavori urgenti di riparazione del danno, miglioramento sismico e recupero funzionale della Chiesa di S. Maria del Ponte in Via Madonna del Ponte- Strada per Roio all'Aquila. L'intervento sarà effettuato grazie ai fondi C.I.P.E. (Delibera n 43/2012 in attuazione del Decreto dell'ex Commissario Delegato per la Ricostruzione 24/11/2010, n 24 "Primo programma di interventi prioritari" e successivo Decreto dell'ex Commissario Delegato per la Ricostruzione 18 luglio 2011, n 71 "Modifica interventi sul patrimonio culturale") per un importo di circa 250mila euro. Per permettere l'allestimento del cantiere con i successivi lavori e a seguito di un'apposita Ordinanza del Corpo di Polizia Municipale ( la n. 59 del 19 febbraio 2014 e dell'Autorizzazione dell'Ufficio COSAP del Comune n 43 del 10 marzo 2014 prot. 22145 del 10/03/2014), lungo via Madonna del Ponte sarà istituito un senso unico di circolazione, in entrata verso la città, a decorrere da lunedì 31 marzo c.a. fino a tutta la durata dei lavori previsti che sarà di circa 240 giorni. L’area absidale della chiesa di S. Giorgio prima e dopo l’incendio "Provo sgomento e dispiacere per l'accaduto" dice Dino Borri, presidente regionale del Fai. "Ma questo ennesimo scempio - aggiunge - non fermerà il nostro cammino: vogliamo restaurare e salvare la chiesa di San Giorgio perché possa essere restituita alla città ed essere finalmente fruibile. Si tratta di un bene molto importante, piccolo ma prezioso. E la famiglia Scattarelli sarebbe disponibile a donare o a concedere in concessione questa preziosa testimonianza della Bari medievale al Fai". * * * Sfregiata la chiesa di San Giorgio Martire, un rogo ha cancellato l'ultimo affresco Il gioiello romanico nella periferia di Bari vandalizzato dai ladri di cavi di rame che l'hanno trasformato in una fornace. Il Fai: "Pronti ad adottare e salvare questo tesoro del XII secolo" di ANTONIO DI GIACOMO La chiesa di San Giorgio dopo il rogo E I ladri di cavi di rame sfregiarono la chiesa di San Giorgio Martire, immersa nelle campagne nell'immediata periferia di Bari. All'interno del gioiello romanico ormai in abbandono è stato appiccato un rogo che ne ha, infatti, compromesso il solo affresco superstite. Trasformata così in una fornace per sciogliere i cavi elettrici e liberare il rame, la fuliggine ha annerito non solo l'interno della chiesa, risalente al XII secolo, ma ne ha deturpato anche parte della facciata. DATA NEWS on line 23 - Marzo 2014 E proprio uno dei proprietari, l'ingegner Nicola Scattarelli riconosce: "Se avessimo avuto le risorse per salvare la chiesa di San Giorgio l'avremmo fatto, ma credo che nessun comune cittadino possa farsi carico di una simile impresa. Sono sconfortato dinanzi a quest'ultima aggressione a un bene storico e artistico, colpito proprio per l'abbandono in cui versa. Non posso fare altro che addolorarmi che non si sia riusciti finora a restaurare questo gioiello che, in virtù del suo valore, è di tutti. Siamo intenzionati a donare la chiesa e la masseria al Fai perché possa prendersene cura: il nostro solo desiderio è che possa tornare a vivere". E pensare che, a ricordarlo è una targa annerita e divelta, abbandonata forse dai vandali fuori dalla chiesetta, che appena nel 1920 la chiesetta di San Giorgio fu già oggetto di restauro, ad opera dell'allora facoltoso commerciante Nicola Scattarelli. Ma tant'è. "È di uno dei più significativi esempi del cosiddetto romanico minore fra Bari e la sua provincia" sottolinea lo storico Maurizio Triggiani, presidente dell'associazione del Centro studi normanno-svevi: "Fino agli inizi del Novecento la chiesa, le cui prime attestazioni scritte ne testimoniano l'esistenza già fra il 1142 e il 1151, era ancora meta di un pellegrinaggio devozionale in occasione della festa di San Giorgio". Non è, invece, purtroppo la prima volta, ricordano Chiaffarata e Triggiani, che un bene storico viene deturpato dai ladri di rame: è già accaduto nell'ipogeo della Caravella e nella chiesa di Santa Maria del Deserto e nella chiesa superiore della masseria Diana di Lucignano, fra Bari e Modugno. * * * Montegiordano, chiesa smontata sarà riportata al suo posto La struttura era stata smontata per essere trasferita in America, ma fu posta sotto sequestro dei carabinieri mentre si trovava già nel porto di Gioia Tauro per essere imbarcata. Ora la decisione di riportare i pezzi nel suo luogo originale Rientreranno a Montegiordano i pezzi della chiesa della Madonna del Carmine sequestrati nel porto di Gioia Tauro prima di partire per gli Stati Uniti. L’operazione fu condotta dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza. I pezzi della chiesa erano destinati all’installazione dell’artista Francesco Vezzoli nel cortile del Moma Ps1 di New York. Le operazioni di rientro a Montegiordano sono iniziate stamane e proseguiranno nei prossimi giorni. Le 34 sezioni in muratura dell’antica cappella gentilizia, di notevole importanza artistico monumentale, erano state sequestrate dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, in collaborazione con l’Arma di Corigliano Calabro e con l’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro, in esecuzione di un provvedimento d’urgenza emesso dal sostituto procuratore di Palmi, Salvatore Dolce. Le sezioni murarie della chiesa si trovavano nel porto di Gioia Tauro, perfettamente imballate e collocate all’interno di 11 containers pronti per essere inviati negli Stati Uniti, senza alcuna autorizzazione alla loro esportazione. Le parti della chiesa della Madonna del Carmine erano destinate negli Usa per l'installazione dell’artista Francesco Vezzoli nel cortile del Moma Ps1 di New York. L’operazione di rientro a Montegiordano, coordinata dalla Procura di Palmi, si svolgerà sotto la vigilanza dei carabinieri e del personale della Soprintendenza ai beni archeologici di Cosenza. * * * 24 DATA NEWS R E S T A U R I on line - Marzo 2014 DATA NEWS on line - Marzo 2014 25 26 DATA NEWS Esperimenti di ricostruzione convegno e mostra della Direzione Regionale Emilia-Romagna Domenica 2 marzo 2014, ore 14.00, a San Felice sul Panaro (MO), presso il Pala Round Table (palatenda), in piazza Italia, convegno La chiesa di san Felice vescovo martire: dialoghi di architettura Mostra degli “esperimenti di ricostruzione” dell’istituto universitario di architettura di Venezia Intervengono: Carla Di Francesco - Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli - Assessore attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, edilizia, autorizzazione unica integrata della Regione Emilia-Romagna Alberto Silvestri - Sindaco del Comune di San Felice sul Panaro Mario Guglielmo Ferrari - Responsabile dell’ufficio tecnico dell’Arcidiocesi di Nonantola e Modena Alfiero Moretti - Direttore della struttura tecnica del commissario delegato Francesco Doglioni, Maurizio Milan, Mauro Galantino - Professori dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia In mostra gli elaborati degli studenti IUAV ed una sezione video, visitabili a partire dalle ore 11.00 Redattore: CATERINA MELAPPIONI Informazioni Evento: 2 marzo 2014 San Felice sul Panaro, Chiesa di san Felice vescovo e martire - Via I Maggi, 12 Orario: ore 14.00 - Telefono: 051.4298243 E-mail: [email protected] * * * Dopo l'importante restauro durato quasi due anni, la Chiesa di Santa Maria Immacolata dei Cappuccini in Via Veneto verrà riconsegnata ai Frati e alla devozione dei romani. Il restauro e le sue ri-scoperte Saranno presenti: il Direttore regionale Federica Galloni Il Soprintendente Daniela Porro il Prefetto Lucia di Maro, direttore generale per il Fondo Edifici di Culto a cui l’edificio appartiene Il Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini, fr. Mauro Joehri Il Consigliere generale dei Frati Minori Cappuccini, fr. Raffaele Della Torre il Ministro provinciale della Provincia Romana dei Frati Minori Cappuccini, fr. Gianfranco Palmisani fr. Rinaldo Cordovani, Archivista provinciale dei Cappuccini romani e numerosi altri Confratelli, anche di altre Province religiose Lunedì 10 marzo, alle ore 11.30, dopo un importante lavoro di restauro durato circa due anni, la Chiesa di Santa Maria Immacolata sarà ufficialmente riconsegnata ai Frati Cappuccini di via Veneto e alla devozione dei romani, che tanto hanno amato e amano questa Chiesa, al punto da essere considerata la “Chiesa dei Romani”. Sono ritornati alla luce veri e propri capolavori dell'arte italiana, quasi del tutto dimenticati. Ciò è stato possibile grazie all'intervento, fortemente voluto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, diretta da Federica Galloni e dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro. Il restauro è stato diretto da Giorgio Leone, funzionario della Soprintendenza, con un gruppo di tecnici delle Soprintendenze di Roma e del on line - Marzo 2014 Lazio e condotto da “CBC Conservazione Beni Culturali Soc. Coop.” e da “Roma Consorzio Restauro Opere Manufatti Artistici” . Gli interventi hanno ridato uniformità e luminosità alle pitture murali interne che furono completate in occasione delle celebrazioni francescane dell’inizio del Novecento. I risultati sono stati quindi eccellenti, ed hanno consolidato le ipotesi attributive in precedenza proposte. Sono così tornati all'antico splendore il Crocifisso ligneo che la tradizione dei frati assegna al disegno di Michelangelo; il San Francesco d’Assisi sorretto dall’Angelo dopo le stimmate, opera di Domenichino; l’Immacolata, probabile modello in gesso ricavato dalla stessa forma in cui venne fusa la statua d’argento che Giovanni Battista Maini realizzò per la Cattedrale di Lisbona, ora, purtroppo, completamente distrutta. I restauri hanno riguardato anche interno della chiesa ivi compreso il grande altare marmoreo, che sicuramente venne ricavato dai marmi cinquecenteschi che venivano dismessi dalla fabbrica di San Pietro, e tutti gli arredi lignei realizzati da abili frati intagliatori, grazie ai fondi di Roma Capitale Sarà previsto, nel mese di maggio, un ciclo di conferenze di approfondimento sui restauri. L’edificio come è noto, venne fatto costruire nei pressi di Palazzo Barberini da papa Urbano VIII in onore di suo fratello Antonio Barberini, la cui tomba è tuttora conservata all'interno della chiesa, protettore dell’Ordine dei Cappuccini del quale faceva parte. Consacrato nel 1633 dallo stesso papa Urbano VIII, il complesso raccoglie le testimonianze più esemplari della pittura romana del quarto decennio del secolo, dimostrando l’interesse della corte barberiniana per le forme sia classiciste che neovenete dell’arte, con una singolare adesione al nascente barocco. A testimonianza di ciò all'interno della chiesa sono conservate opere pregevolissime di Andrea Sacchi, del giovane Cortona, e lo straordinario San Michele Arcangelo di Guido Reni. * * * Il Paradiso si Mostra La Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo Cantiere didattico di restauro Stilo (RC) - Chiesa di San Giovanni Therestis Venerdì 21 marzo 2014 – ore 11.00 Venerdì 21 marzo 2014, alle ore 11.00, presso la chiesa di San Giovanni Therestis in Stilo (RC), si terrà l’inaugurazione de Il Paradiso si Mostra - La Madonna di Ognissanti di Battistello Caracciolo - Cantiere didattico di restauro. Interverranno all’inaugurazione: Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Giancarlo Miriello, sindaco di Stilo; mons. Cornelio Femia, vicario generale della diocesi di Locri – Gerace; DATA NEWS on line 27 - Marzo 2014 Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria; Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore alla cultura della Provincia di Reggio Calabria; Mario Candido, assessore della Provincia di Reggio Calabria; Carmela Fonti, delegato FAI della Locride e della Piana e Giuseppe Mantella, restauratore. L’iniziativa è promossa da: Provincia di Reggio Calabria; diocesi di Locri – Gerace; Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Soprintendenza BSAE Calabria; Comune di Stilo; FAI delegazione della Locride e della Piana. Il restauro è a cura di Sante Guido e Giuseppe Mantella della Restauro Opere d’Arte. Il Cantiere didattico che si inaugurerà venerdì 21 marzo 2014 alle ore 11.00 proseguirà fino al 15 giugno 2014 – I laboratori didattici si terranno tutti i mercoledì a partire dal mese di aprile nelle fasce orarie 9.30-11.00 e 11.30-13.00 Per info: www.faiprenotazioni.it * La grande pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino e Santi (Olio su tela cm 415x300) è opera di Giovan Battista Caracciolo, detto il Battistello (1578 – 1635), pittore protagonista del primo Seicento napoletano; inizialmente affascinato dalla pittura di Caravaggio egli seppe, nel corso della sua carriera, interpretare la lezione del maestro lombardo stemperando gli effetti luministici e i contrasti chiaroscurali servendosene - invece che come mezzo per svelare il reale aspetto delle cose - per esaltare il disegno delle sue figure statuarie e delle sue composizioni, derivanti da una precisa conoscenza del classicismo accademico di scuola bolognese dei Carracci e del Reni. La Madonna di Ognissanti, realizzata per la chiesa matrice di Stilo tra il 1618 e il 1619 su commissione del medico Tiberio Carnevale, è costituita dalla complessa rappresentazione dell’immagine del “Paradiso” con i protagonisti disposti su due registri sovrapposti. Secondo i precetti sanciti dalla Controriforma infatti, i Santi, insieme con la Vergine Maria, ascoltano le preghiere dei fedeli presentando le supplici istanze a Cristo: in alto è raffigurata la Chiesa Trionfante, con al centro Maria col Figlio, incoronata da angeli; nel gruppo a sinistra si possono riconoscere sant’Anna, san Francesco di Paola, san Francesco d'Assisi e san Giovanni Battista, a destra invece, si riconoscono san Giuseppe e i santi diaconi Stefano e Lorenzo. La Chiesa Militante si colloca nel registro inferiore, dove i santi Pietro e Paolo si pongono ai piedi della Vergine, tra il gruppo degli Evangelisti, a sinistra, e quello dei Quattro Dottori della Chiesa, a destra, assiepati nel primo piano della tela; alle loro spalle si intravedono altre figure che emergono dal buio del fondo: fra esse si individuano Maria Maddalena e santa Marta - immagini simboliche di “vita contemplativa” e “vita attiva” -, gli Apostoli e le Sante Vergini. L’articolata composizione creata da Battistello genera uno spazio denso di figure pervase dal chiarore di una luce radente o immerse nella fitta penombra, in modo da amplificare il tono rosato degli incarnati e l’intensità del rosso e dell’ocra delle vesti o, al contrario, rendere sempre più indefinito e cupo lo sfondo della scena; la dinamica dei gesti e la retorica degli sguardi creano, inoltre, un commovente dialogo tra le figure dei Santi che finisce per coinvol- gere, in un vibrante percorso ascensionale verso la Vergine, lo sguardo partecipato dello spettatore. Silvio Rubens Vivone - Patrizia Carravetta * * * M O S T R E M U SEI & CON V EGN I 28 DATA NEWS on line - Marzo 2014 In occasione del festival Félicien David, da Parigi al Cairo e delle rappresentazioni de Le Désert di Félicien David (Cité de la musique 6 maggio 2014) e Ali Baba di Charles Lecocq a Parigi (Opéra Comique 12-22 maggio 2014) La conferenza prenderà le mosse da un'illustrazione storica del fenomeno esotico, anche letterario, per passare successivamente a considerazioni su compositori francesi che nell'Ottocento si sono ispirati a soggetti esotici e sulla loro produzione. Nel corso di questa esposizione verranno presentate e commentate musiche di David, Bizet, Saint- Saëns, Delibes e Massenet: Ancor prima che Sigmund Freud ponesse le basi della psicoanalisi, l’esplorazione dell’inconscio sarebbe stata una delle grandi sfide musicali del XIX secolo. A partire dai virtuosi romantici, fino ai rappresentanti della modernità della Belle Époque, molti musicisti attraverso il loro linguaggio universale hanno cercato di condividere la propria percezione del mondo. Strumento privilegiato dell’espressione individuale, il pianoforte ha allora visto il suo repertorio arricchirsi di molteplici «ricordi» o «parafrasi». I compositori offrivano agli ascoltatori la loro rilettura di frammenti di opere, di temi musicali ascoltati nel corso di viaggi o semplicemente di ambienti sonori esotici (dall’Italia all’Asia, passando per il Medio Oriente). DATA NEWS on line - Marzo 2014 29 30 DATA NEWS logicamente, grazie a Stefano Borghini e Raffaele Carlani con il progetto multimediale di KatatexiLux e la consulenza scientifica di Alessandro Viscogliosi. Grazie al sistema di motion sensing input device, infatti, fino al prossimo 4 maggio il visitatore può navigare all'interno di queste mitiche architetture proiettate in scala 1:1, senza l’ausilio di strumenti quali mouse, tastiere o dispositivi touchscreen ma semplicemente attraverso il movimento del corpo, provando la sensazione di abitare realmente gli ambienti di questi spazi virtuali, riuscendo così anche ad apprezzare le raffinate soluzioni estetiche. on line - Marzo 2014 Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e Soroptimist International Club di Ferrara in collaborazione con Associazione Bal'Danza e Gruppo Archeologico Ferrarese con l'adesione di FIDAPA, Lions Club Ferrara Diamanti e Associazione Mogli Medici Italiani promuovono SABATO 8 MARZO 2014, alle ore 16.30 la conferenza di Kathy Toma Esiste "l'Arte delle donne"? Museo Archeologico Nazionale di Ferrara Via XX Settembre n. 122 info 0532 66299 * * * L’innovativa mostra allestita nelle Fruttiere di Palazzo Te supera i 22mila visitatori. Lunedì 17 marzo al via il convegno di studi: “La via perfettibile: ricostruzioni virtuali per una storia dell’architettura antica” L’innovativa mostra “L’ordine e la luce. Un viaggio virtuale nell'evoluzione degli spazi interni nella storia dell'architettura: dai greci al Rinascimento”, organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, sta raccogliendo significativi consensi di pubblico e critica. Sono 22mila i visitatori che, da inizio mostra, hanno vivacizzato gli spazi delle Fruttiere per immergersi nelle fantastiche ricostruzioni virtuali del Partenone, del Tempio di Apollo Epicurio a Bassae, del Tempio di Apollo Sosiano a Roma, della Domus Aurea e delle Terme di Traiano. Cinque capolavori dell’architettura classica che sono tornati a splendere, tecno- E lunedì 17 marzo, la Sala Polivalente di Palazzo Te ospiterà il convegno di studi La via perfettibile: ricostruzioni virtuali per una storia dell’architettura antica, a cura di Alessandro Viscogliosi (Università La Sapienza, Roma) con la partecipazione del Presidente del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) Andrea Carandini. Il convegno indagherà il ruolo delle ricostruzioni di monumenti nel progresso degli studi scientifici. Tali ricostruzioni sono infatti spinte a un livello molto avanzato di verosimiglianza ma non immediatamente riscontrabili nello stato reale dell’oggetto di studio. Proposte, metodologie e risultati sul tema saranno presentati nel corso della giornata, alla quale interverranno gli studiosi Luigi Fregonese (Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova), Renata Samperi (Università La Sapienza, Roma), Carlo Bianchini (Università La Sapienza, Roma), Tommaso Empler (Università La Sapienza, Roma). Si aggiungono inoltre i contributi dei curatori della mostra L’ordine e la luce Stefano Borghini (Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Novara, Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola) e Raffaele Carlani (Katatexilux). Il Convegno avrà inizio alle ore 10.00 con i saluti delle Autorità Nicola Sodano, Sindaco di Mantova, Angelo Crespi, Presidente Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, Sylvia Ferino, Presidente Comitato Scientifico Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, e Alessandro Viscogliosi. Al termine degli approfondimenti dei relatori nell’arco della mattinata, è prevista la visita della mostra L’ordine e la luce. Nel pomeriggio alle ore 15.00 sono in programma le relazioni del Prorettore del Politecnico di Milano, Polo Territoriale di Mantova Federico Bucci e del Presidente del FAI Andrea Carandini Ricostruire la capitale dell’impero da frammenti: un merito o una colpa? L’esperienza dell’Atlante di Roma antica. Seguirà la tavola rotonda moderata da Mario Lolli Ghetti (Già Direttore Generale Paesaggio Belle Arti Architettura e Arte Contemporanea del MIBAC). Per informazioni: Centro Internazionale dArte e di Cultura di Palazzo, T +39 0376 369198, www.centropalazzote.it * * * In occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ospita una conferenza a tutto tondo dell'artista e studiosa francese Kathy Toma su un tema ricchissimo e stimolante: Esiste " l'Arte delle Donne"? L'incontro sarà incentrato sulle donne artiste nel campo delle arti visive (dalla pittura alla scultura), partendo dall'antichità per arrivare fino ai giorni nostri. Un invito a ripercorrere attraverso il tempo e la Storia l’evoluzione dello sguardo della società sul lavoro artistico delle donne e a scoprirne l’immensa ricchezza nel campo delle Arti Plastiche in Europa. Una storia nella Storia, di quelle che Lea Vergine ha definito, nell’omonima mostra del ’80, "L’altra metà dell’Avanguardia” e che possiamo chiamare l’altra metà dell’umanità; un tentativo di risposta all’ambiguità della domanda: Esiste “l’Arte delle Donne”? Nel trattare l'argomento Kathy Toma si avvarrà della videoproiezione di un ampio apparato iconografico ed esporrà una copia della sua opera "Lezione delle tenebre" (nella foto) Oltre alla Direttrice del museo, Caterina Cornelio, e alla Presidentessa di Soroptimist, Carla Biondi, saranno presenti le assessore del Comune di Ferrara Deanna Marescotti (Assessorato pari opportunità) e Rossella Zadro (Assessorato all'Ambiente e Relazioni Internazionali). * Ferrara. Due mostre svelano curiosità e dettagli inediti della vita e dei palazzi degli Estensi prima della rivoluzione urbanistica della fine del XV secolo Ferrara al tempo di Ercole I d’Este Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città dal 6 Aprile al 13 Luglio 2014 Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, DATA NEWS on line 31 - Marzo 2014 Via XX Settembre 122 Residenza Municipale di Ferrara, Piazza Municipio 2 http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/fe_ercole_2014.htm molto interessanti sono anche le mattonelle pavimentali in ceramica smaltata, una serie di frammenti architettonici decorati e numerosi elementi pertinenti a una stufa in ceramica di grandi dimensioni. cavi in Piazza Municipio, vasca di scarico) Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Info e orari Gli scavi archeologici e i materiali Inaugurazione sabato 5 Aprile 2014 ore 17 Museo Archeologico Nazionale via XX settembre 122 - tel 0532.66299 orari: 9 - 17 dal martedì alla domenica (chiusura biglietteria 16,30) info www.archeobologna.beniculturali.it L’evoluzione del Palazzo Ducale. Info e orari Programma Speciale d’Area: gli interventi nel centro storico di Ferrara Inaugurazione venerdì 4 Aprile 2014 ore 11 Residenza Municipale Piazza Municipio 2 - tel 0532.419111 orari: 9 - 18 dal lunedì al venerdì; sabato: dalle ore 9 - alle ore 12,30 domeniche e festivi chiuso. info www.comune.fe.it * * * FONDAZIONE MAGNANI ROCCA Mamiano di Traversetolo, Parma Campigli nella Villa dei Capolavori Donne, infinite donne, elegantissime, ingioiellate, eppure prigioniere; il mistero che si cela nell'arte di Massimo Campigli viene indagato in oltre ottanta opere, concesse da celebri musei e raccolte private, a documentare l'intero percorso dell'artista, dagli anni venti agli anni sessanta, quando le sue iconografie tipiche, figure femminili racchiuse in sagome arcaiche di grande suggestione simbolica, divengono esplicite meditazioni sull'archetipo femminile, sempre in equilibrio fra ingenuità e cultura, con una stilizzazione geometrica che rende personalissima la sua maniera. I lavori di riqualificazione nel centro storico di Ferrara, realizzati nell’ambito del Programma Speciale d’Area sottoscritto tra Comune e Regione Emilia Romagna, hanno consentito di realizzare una serie di indagini archeologiche che ora aiutano a comprendere meglio il complesso sistema delle residenze estensi. Gli scavi archeologici, diretti da Chiara Guarnieri, archeologa della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna e curatrice della mostra del Museo Nazionale, hanno interessato le aree dell’attuale piazza Municipale e del Giardino delle Duchesse, l’edificio noto come “ex Bazzi” e tutto il Corso Martiri della Libertà. Altri interventi si sono svolti all’interno del Castello Estense, seconda residenza degli Este in ordine di tempo, permettendo anche in questo caso di fare luce su alcune parti dell’edifico tra cui la celebre zona dei “Camerini d’alabastro”. Siamo dunque non solo nel cuore del potere estense ma al centro dell’area che fu oggetto di una delle più importanti operazioni di trasformazione urbana avviata da Ercole I, culminata nella famosa Addizione erculea del 1492. I risultati di queste indagini vengono divulgati attraverso due mostre che sotto l’egida di “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città” si svolgono in città dal 6 aprile al 13 luglio 2014. La prima, allestita nell’antico palazzo Ducale Estense oggi Residenza Municipale, è dedicata a “L’evoluzione del Palazzo Ducale” e tratta il tema dello sviluppo e delle numerose modifiche subite da questo edificio nel corso del tempo, con un accenno agli importanti affreschi rinvenuti durante i restauri. Accanto a questa sezione ci sarà l’esposizione dedicata agli interventi dell’Amministrazione Comunale, dal titolo “Programma Speciale d’Area: gli interventi nel centro storico di Ferrara come prima più di prima” dal 5 aprile al 29 aprile 2014. La seconda, ospitata al piano nobile del Museo Archeologico Nazionale, illustra “Gli scavi archeologici e i materiali” in essi rinvenuti, ricostruendo attraverso i numerosi reperti recuperati uno spaccato della vita a corte e aspetti inediti del Palazzo estense prima del radicale rinnovamento voluto dal Duca Ercole I. Particolarmente importante, per la quantità di informazioni e materiali che ha restituito, è stato il rinvenimento di una vasca di scarico per rifiuti della vecchia residenza ducale, abbattuta nel 1479 per realizzare il Cortile Ducale. Lo sfarzo e la raffinatezza della vita a corte sono testimoniate dai circa 200 reperti, per lo più della seconda metà del XV secolo, tra cui spiccano per bellezza e rarità un’eccezionale coppa su alto piede in vetro, probabilmente usata come fruttiera, e una seconda coppa in vetro verde smeraldo, realizzata a Murano. Notevoli, per numero e qualità, le ceramiche graffite e smaltate che si sommano ad altre importate dall’area mediorientale e dalla Spagna, e Massimo Campigli, Ritratto di Olga Capogrossi, 1959 o 1960, olio su tela In concomitanza con la pubblicazione del Catalogo generale dell'artista (realizzato dagli Archives Campigli) la mostra "Campigli. Il Novecento antico", a cura di Stefano Roffi, presso la Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), dal 22 marzo al 29 giugno 2014, richiama così l'attenzione su uno dei pittori più significativi del Novecento italiano, presente nei maggiori musei del mondo ma pressoché assente dalla grande scena espositiva dopo la memorabile mostra che la Germania gli dedicò nel 2003. Cinque le sezioni, oltre ai grandi mosaici allestiti nel giardino: la stupenda ritrattistica, con le effigi di personalità del mondo della cultura, ma anche amici, signore belle e famose; la città delle donne, che accosta opere che rivelano l'ossessione per un mondo che pare tutto al femminile; le figure in sé prive di identità ma caratterizzate da scene di gioco, spettacolo, lavoro, che l'artista osserva memore del proprio pas- 32 sato di reporter a Parigi; i dialoghi muti, coppie vicine spazialmente ma incapaci di comunicare, prigioniere del proprio mistero; gli idoli, presentati nell'evoluzione dalle figure idolatriche tratte da Carrà negli anni venti a quelle di ispirazione primitiva che compaiono a partire dagli anni cinquanta. Di particolare interesse l'accostamento, per la prima volta in un'esposizione, delle quattro enormi tele che Campigli teneva nel proprio atelier. L'esposizione si avvale del sostegno di Fondazione Cariparma e di Cariparma Crédit Agricole. Il catalogo Silvana editoriale presenta interventi di Luca Massimo Barbero, Nicola Campigli, Mauro Carrera, Nicoletta Pallini, Paolo Piccione, Stefano Roffi, Rita Rozzi, Sileno Salvagnini, Eva e Marcus Weiss. Tedesco di nascita, italiano di formazione, parigino per cultura, egizio, etrusco, romano, mediterraneo per elezione, Campigli (Berlino, 1895 Saint-Tropez, 1971) fu un personaggio colto ed europeo (parlava cinque lingue), inusuale nel nostro panorama artistico. Uomo solitario, nella sua pittura si intrecciano geometrie e magie, memorie e simboli (lesse Freud e Jung in lingua originale); fu anche scrittore raffinato e riservato. Per conoscere l'artista e la sua ossessione dell'immagine femminile bisogna entrare nella sua vita familiare. Il mistero è infatti protagonista nella vita di Campigli: solo in tempi relativamente recenti si è scoperto che era nato a Berlino e che il suo vero nome era Max Ihlenfeld. La madre, tedesca di appena diciotto anni, non era sposata; per evitare lo scandalo, il bambino viene portato in Italia, nella campagna fiorentina. La madre, che gli aveva dato il cognome, lo raggiunge saltuariamente; nel 1899 sposa un commerciante inglese e può prendere il bambino con sé, fingendo (per salvare le apparenze) di essere sua zia. A quattordici anni, Max scoprirà casualmente la verità. Questa vicenda familiare può spiegare, almeno da un punto di vista psicologico, il mondo espressivo dell'artista: il suo universo di donne quasi inconoscibili, immobili e insieme sfuggenti e distanti, è in definitiva una lunga meditazione sull'enigma femminino, sull'icona della Dea-Madre. Non uscirà più dalla dimensione infantile e permetterà alla sua immaginazione di prendere il sopravvento sulla realtà per rendergliela accettabile. Scrive infatti: "Non mi sono mai rifugiato nel sogno, nell'infantilismo, ci sono semplicemente rimasto, non ne sono mai uscito". La sua formazione avviene tra Firenze e Milano, in quegli anni città artisticamente vivace, in pieno Futurismo. Sono di questo periodo opere dal marcato senso ritmico, una composizione a tessere di mosaico che riaffiorerà sempre nell'opera dell'artista. Nel 1914 egli inizia a lavorare presso il Corriere della Sera e, dopo la sofferta parentesi della guerra, italianizzato il cognome in "Campigli", ne diviene corrispondente da Parigi; nel 1919 la città è il cuore del Ritorno all'ordine, di quel rinnovato dialogo con la classicità che percorre l'Europa, e che molto influenza l'artista. DATA NEWS on line - Marzo 2014 espresso dal Ritorno all'ordine ("Tutte le età sono contemporanee" scrive Pound in questi anni) attinge a un passato complesso e stratificato. Sono peraltro gli anni in cui l'appello alle radici della civiltà antica, al "mito della romanità", assume in Italia (dove l'artista torna a stabilirsi nel 1931, in pieno fascismo) anche un significato di celebrazione nazionalista. Quello che in realtà Campigli persegue è soprattutto sospendere il presente e raggiungere, attraverso l'emergere dell'antico, una dimensione di eternità dipinta. Negli anni trenta conquista fama internazionale ed espone a Milano, Parigi, Amsterdam, New York, poi alle Biennali veneziane. Oltre a importanti committenze pubbliche e private, ad acquisizioni museali, vanno ricordati i quattro magnifici affreschi che realizzò fra il 1933 ed il 1940 per il Palazzo della Triennale di Milano, il Palazzo delle Nazioni di Ginevra, il Palazzo di Giustizia di Milano e quello monumentale all'Università di Padova, oltre ai grandiosi cicli per i transatlantici. Dai primi anni cinquanta si avverte una crescente stilizzazione, alla ricerca dell'archetipo, del primitivo: ai suoi interrogativi la cultura occidentale contemporanea, per lui improntata a una ricerca minimalista prossima al nulla, non offriva risposta; è così che annulla la prospettiva nello spazio come nel tempo e ne racchiude l'essenza in uno schema in cui i corpi dei suoi nuovi "idoli" galleggiano irrigiditi in una infinita varietà di atteggiamenti, tornando a esprimere l'enigma della sua infanzia, di quelle donne dall'identità sfuggente, una volta per sempre. "Nelle mie fantasticherie, le mie innamorate erano sempre prigioniere" (M. Campigli, da "Scrupoli", 1955). CAMPIGLI. Il Novecento antico. Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 22 marzo al 29 giugno 2014. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto il lunedì di Pasqua e 2 giugno. Ingresso: euro 9,00 valido anche per le raccolte permanenti - euro 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 [email protected] www.magnanirocca.it. * * * SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO) – La mostra dedicata a Raffaele Pettazzoni (1883-1959), uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, esplora la sua attività meno nota di archeologo, svelando i risvolti di una carriera di studioso di fama internazionale che, come lui stesso aveva scritto nel 1912, si era aperta “sotto gli auspici dell’archeologia” da sabato 29 marzo a lunedì 30 giugno 2014 "Sotto gli auspici dell’archeologia". Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti San Giovanni in Persiceto (BO) Palazzo Comunale, Galleria antistante la Sala Consiliare Corso Italia n. 70 orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato dalle 9 alle 13 (chiusa domenica e festivi) - Ingresso libero Info 0516871757 [email protected] Massimo Campigli, La famiglia dell'architetto Gio Ponti, 1934, olio su tela Il 1928 è un anno cruciale per Campigli. A Roma visita il museo di Villa Giulia, restando affascinato dall'arte etrusca, e le Terme di Diocleziano, dove viene colpito dalla ritrattistica romana del basso impero. Dopo questo vero colpo di fulmine per l'antico, approccia le prime figure femminili dai grandi occhi senza sguardo inserite in raffinate trame architettoniche. La sua pittura mostra ora un mondo perfetto che affascina con i suoi colori fantasmatici, gli elementi geometrici di donne dal corpo a clessidra, statue dal busto stretto (come era lo stereotipo-donna della sua infanzia), fermate in un'espressione incantata, con grande attenzione per l'abbigliamento, la moda. Donne prive di realismo, a parte la bellissima ritrattistica femminile ma anche maschile, in una dimensione mitica e idealizzante, un "non luogo" dell'astrazione antropomorfica e sentimentale: si guardano i quadri e si entra nell' "altrove", nelle visioni interiori dell'artista, in stretto confine onirico. Alle reminiscenze etrusche si mescolano quelle egizie del Fayum, poi copte, romane; è tutta la millenaria arte mediterranea che lo ispira. Campigli, insomma, in sintonia col concetto di tempo assoluto Universalmente noto come uno dei padri fondatori della Storia delle Religioni, Raffaele Pettazzoni (San Giovanni a Persiceto, 3 febbraio 1883 - Roma, 8 dicembre 1959) vantava un brillante passato da archeologo. A questo aspetto meno conosciuto della sua biografia, il Comune di San Giovanni in Persiceto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto dedicano l'esposizione "Sotto gli auspici dell’archeologia". DATA NEWS on line - Marzo 2014 33 Raffaele Pettazzoni: testi, documenti, reperti, allestita nel Palazzo Comunale fino al 30 giugno 2014. Con l’aiuto di testi, documenti originali e reperti archeologici, la mostra traccia un ritratto di Raffaele Pettazzoni archeologo approfondendo la sua attività sia negli anni 'romani' (1909-1914) in cui ha ricoperto il ruolo di ispettore presso il Museo Preistorico ed Etnografico, sia nel periodo 1914-1924 durante il quale ha operato, sempre come ispettore, per la Soprintendenza ai musei e scavi di antichità dell’Emilia-Romagna, presso il Museo Civico di Bologna. L’esposizione passa in rassegna le tappe della sua formazione e i vivaci scambi culturali tenuti con i più illustri esponenti del mondo archeologico, prima di andare a occupare la prima cattedra in Italia di Storia delle Religioni, istituita all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1923. L’attività di archeologo è attestata, anche con documenti inediti, dagli interventi e sopralluoghi a Bazzano, Rimini, Massafiscaglia, Reggio Emilia, Sarsina e a Comacchio, dove fu tra i primi ad assistere alla scoperta dei resti della necropoli di Spina, all’epoca appena riemersi; i suoi rapporti con il mondo dell’antichità sono testimoniati dalla fitta corrispondenza con i principali archeologi italiani, tenuta fino al momento della morte. Il materiale in mostra evidenzia come Pettazzoni praticasse in modo interdisciplinare la propria attività, facendo di lui uno dei pochi in Italia in grado di intrattenere rapporti paritari sia con il mondo storico religioso, che con quello antropologico o antichistico. Alla parte documentaria costituita da lettere, libri e manoscritti provenienti sia dal Fondo Pettazzoni che dalla Biblioteca dell'Archiginnasio e dal Museo Civico Archeologico di Bologna, si affianca una sezione archeologica che testimonia da un lato l’apporto della documentazione archeologica all’indagine storico religiosa, dall’altro l’attività “sul campo” di Ispettore archeologo. Ai reperti provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Ferrara, Parma e Sarsina, e dai depositi della Soprintendenza di Bologna e Ravenna, si affianca la copia in gesso della statua di Attis, reperto rinvenuto a Sarsina nel 1923 con altre sculture di divinità orientali, della cui scoperta Pettazzoni fu protagonista e testimone. La mostra è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna e Comune di San Giovanni in Persiceto in collaborazione con il Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto. http://www.archeobologna.beniculturali.it/mostre/sgp_pettazzoni.htm I curatori scientifici sono Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi, archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, e il Prof. Mario Gandini. Il coordinamento della mostra è di Silvia Marvelli (Museo Archeologico Ambientale), Marco Marchesini, Valentino Nizzo e Tiziano Trocchi (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna), Gloria Serrazanetti e Patrizia Veronesi (Comune di San Giovanni in Persiceto) L'allestimento è curato da Fabio Lambertini, Museo Archeologico Ambientale, e Patrizia Veronesi, Comune di San Giovanni in Persiceto. INFO: Segreteria del Museo Archeologico Ambientale tel. 0516871757 [email protected] Comunicato a cura di Carla Conti [email protected] - www.archeobologna.beniculturali.it dell'Anno Costantiniano, che avrà luogo il 6 marzo prossimo a partire dalle ore 10,00 presso la Sala delle Muse al Museo Nazionale d'arte medievale e moderna di Arezzo. Alla giornata, presieduta dal Soprintendente per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici dell'Umbria Fabio De Chirico e introdotta dal Soprintendente di Arezzo Agostino Bureca, parteciperanno i protagonisti dei più recenti studi sulle tematiche “costantiniane”. E' prevista, inoltre, una visita alla mostra e agli affreschi della Cappella Bacci e una tavola rotonda conclusiva. * * * Programma - presiede Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici dell’Umbria Ore 10.00 Agostino Bureca, Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici, Etnoatropologici di Arezzo Introduzione e saluti Ore 10.15 Giovanni Paolo Maggioni (Università del Molise) Le Leggende Costantiniane nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine Ore 11.00 Fabrizio Paolucci (Gallerie degli Uffizi) Rilavorare l’antico nel classicismo costantiniano: il caso delle due sculture del tipo Agrippina-Olimpia con ritratto di Elena Ore 11.45 Silvia Leggio (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) Cortona e Bisanzio: la stauroteca eburnea della chiesa di San Francesco ore 12.30 pausa, visita alla mostra e agli affreschi della Cappella Bacci. Ore 14.30 Don Ubaldo Cortoni (Biblioteca di Camaldoli) La Legenda Aurea in un incunabolo della Biblioteca di Camaldoli Ore 15.15 Sabina Biocco (Museo Piersanti, Matelica) L’ Invenzione della Vera Croce nella versione marchigiana di Luca di Paolo da Matelica Ore 16.00 Valentina Ricci Vitiani (Umbertide) La Deposizione con Storie della Vera Croce di Luca Signorelli a Umbertide: alcune riflessioni e novità d’archivio Ore 16.45 Simone Allegria (Università di Siena sede di Arezzo) Un frammento di codice dell’archivio del Convento di San Francesco ad Arezzo con la Leggenda di Costantino e Silvestro “In hoc signo vinces” - L’ epopea di Costantino ed Elena dalla Tarda Antichità al Rinascimento Giornata di Studio La Soprintendenza, in occasione delle celebrazioni per il Diciassettesimo Centenario dell'Editto di Costantino (313), ha curato e realizzato, nella sede museale della Basilica di San Francesco in Arezzo comprendente la Cappella Bacci con il ciclo della Leggenda della Vera Croce affrescato da Piero della Francesca, una mostra arricchita da materiali multimediali, articolata in fasi successive, dedicata alle varie versioni delle Leggende Costantiniane, alle fonti e alla relativa iconografia. Dopo la prima fase, inaugurata il 20 dicembre 2012 e dedicata all'esposizione del Reliquiario bizantino della Vera Croce, proveniente da Cortona, dal 20 marzo 2013, è stata allestita una sezione incentrata su un cartone per arazzo attribuito a Pietro da Cortona raffigurante Costantino che abbatte gli idoli, proveniente dalla Galleria Nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini. L'ultima tranche della mostra, all'interno di un evocativo padiglione, resterà allestita sino al 12 marzo prossimo. E' esposta una Crocifissione su tavola di Luca di Paolo da Matelica conservata a Matelica, nel Museo Piersanti, la cui predella rivisita in diversi riquadri la Leggenda; allo stesso tema è dedicata la predella della Deposizione di Luca Signorelli, proveniente da Umbertide, indicata dalla critica come opera eseguita sotto il diretto influsso della Leggenda dipinta da Piero della Francesca. E' inoltre presente una statua tardo-antica di Elena, proveniente dagli Uffizi, nonché un raro incunabolo con la Leggenda conservato nella Biblioteca di Camaldoli, un frammento di Codice trecentesco dell'Archivio del Convento aretino con la Guarigione di Costantino e, non da ultimo, il Codice M 76 sup. della Biblioteca Ambrosiana - sec. XIII - anch'esso con la Legenda Aurea di Jacopo da Varazze. A tali opere e a questi temi è dedicata una giornata di studi , a chiusura 34 Ore 17.30 tavola rotonda e conclusioni Redattore: ALESSANDRO BENCI Informazioni Evento: 06 marzo 2014 Arezzo, Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna Orario: 9.00 - 19.00 Telefono: 0575409028 E-mail: [email protected] http://www.sbappsae-ar.beniculturali.it/index.php?it/22/eventi/32/lepopea-di-costantino-ed-elena-dalla-tarda-antichit-al-rinascimento * * * Palazzo Strozzi a Firenze celebra, con una grande mostra, i due massimi protagonisti della “maniera moderna” che hanno reso sfolgorante la prima metà del ’500 Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, Palazzo Strozzi 8 marzo-20 luglio 2014) Un evento irripetibile, unico, che vede riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione. DATA NEWS on line - Marzo 2014 sca ha indicato come i capolavori del ‘manierismo’ sono conservate in città e in Toscana; tuttavia, un percorso come quello proposto nella mostra di Palazzo Strozzi è stato reso possibile grazie alla collaborazione di importanti istituzioni italiane come la Galleria Palatina, gli Uffizi e il Museo di Capodimonte, ma anche straniere come la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Louvre e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, senza le quali sarebbe stato impossibile offrire un panorama così completo del lavoro dei due artisti. La rassegna, che comprende più di 80 opere, potrà offrire al visitatore la possibilità di ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati) dei due artisti, un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione. Inoltre disegni, arazzi e incisioni, affiancati da tavole dei loro maestri: Andrea del Sarto e Fra’ Bartolomeo. Curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte. La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze, con Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana. Con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Per info: Fondazione Palazzo Strozzi - Lavinia Rinaldi Tel. 055 3917122 E-Mail: [email protected] Antonella Fiori Cell. 347 2526982 E-Mail: [email protected] * * * La BIBLIOTECA INFINITA I LUOGHI DEL SAPERE NEL MONDO ANTICO Divisa in 7 sezioni, l’esposizione curata da Rossella Rea e Roberto Meneghini, con 120 tra statue, affreschi, rilievi, strumenti e supporti di scrittura documenta l’evoluzione del libro e della lettura nel mondo greco-romano dall’età ellenistica al tardo antico, così come i luoghi pubblici e privati dove si scambiava e si custodiva il sapere. Dall’8 marzo al 20 luglio 2014 Palazzo Strozzi ospiterà la grande mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera”, un’esposizione dedicata all’opera di Pontormo e di Rosso Fiorentino, i pittori più anticonformisti e spregiudicati fra i protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte in quella stagione del Cinquecento italiano che Giorgio Vasari chiama ‘maniera moderna’. Una rassegna che rappresenta anche un viaggio attraverso le vite parallele di questi artisti “gemelli diversi” che alla fine del loro percorso arriveranno a un riavvicinamento Firenze è sicuramente luogo privilegiato per una simile esposizione, dato che molte delle principali opere di pittura, che la critica novecente- In questa occasione i monumentali ambulacri del Colosseo si rivestono di armaria, leantiche scaffalature, e di immagini degli spazi dedicati alla cultura in un ineditoallestimento scenografico. La mostra nasce dai risultati di due importanti scavi archeologici: la scoperta a Roma degli auditoria di Adriano a piazza Madonna di Loreto, avvenuta nel 2008 in occasione degli scavi preventivi alla costruzione della linea C della Metropolitana, e l’esigenza di ricomporre in un contesto unitario i risultati delle indagini archeologiche finora eseguite, e tuttora in corso, nel templum Pacis, lungo via dei Fori Imperiali e che hanno restituito inediti reperti, presentati adesso per la prima volta. La rassegna è promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Electa. dettaglio orario: 08.30–16.00 fino al 15 marzo Uscita dal monumento alle 17.00; 8.30– 16.30 dal 16 all’ultimo sabato di marzo Uscita dal monumento alle 17.30; 8.30–18.15 dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto Uscita dal monumento alle 19.15; 8.30–18.00 dal 1 al 30 settembre Redattore: SANDRA TERRANOVA DATA NEWS on line 35 - Marzo 2014 Informazioni Evento: Dal 14 marzo 2014 al 05 ottobre 2014 Costo del biglietto: Intero Euro 12.00; Riduzioni: Ridotto 7.50 Roma, Anfiteatro Flavio Orario: 08.30–16.00 - Telefono: 06 56368003 E-mail: [email protected] * * * LA RADICE DEL SEGNO. HANS HARTUNG. L'OPERA GRAFICA Roma, Palazzo Poli (Fontana di Trevi) La mostra è prorogata fino al 4 maggio 2014 La mostra, La radice del segno. Hans Hartung. L'opera grafica, che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico è prorogata fino al 4 maggio 2014. Inaugurata lo scorso 12 dicembre, l'esposizione prende l'avvio dalla donazione della Fondazione Hartung-Bergman al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il corpus della donazione, che consta di 138 fogli, viene esposto nelle sale di Palazzo Poli, accanto ad alcuni dipinti e disegni, questi ultimi esposti per la prima volta, mettendo a fuoco la produzione grafica del maestro franco-tedesco e rendendo tangibile ed evidente il debito della pittura nei confronti della grafica. La parola chiave che costituisce la linea guida dell'esposizione romana è infatti Hartung, graveur peintre. La definizione ribalta la tradizionale connessione tra pittura e incisione ed è stata coniata da Rainer Michael Mason, uno degli interpreti più attenti dell'opera grafica di Hartung. La produzione grafica, qui ampiamente documentata, offre un ventaglio di soluzioni stilistiche e di processi esecutivi che solo apparentemente contraddicono il modo di operare spontaneo e veloce dell'artista. In tal senso, il laboratorio di diagnostica delle matrici dell'Istituto ha fornito approfondimenti inediti sulle tecniche usate, sia per le matrici che per le stampe dimostrando la costante vitalità della ricerca, di pura astrazione che, a partire dai Blitzbücher o “libri dei lampi”, non ha mai smesso di trarre spunto dalla realtà nel tentativo di “fissare il dinamismo e la forza dell'energia” (Hans Hartung) attraverso il gesto fermo, come lo definisce Achille Bonito Oliva nel suo testo scritto per il catalogo edito dalla Fondazione Hartung-Bergman. L'arte di Hans Hartung è stata molto amata dal pubblico e seguita con attenzione dalla critica italiana nel corso degli anni, a partire dal 1948, anno in cui Giulio Carlo Argan, per primo, lo presentò alla XXIV Biennale di Venezia nella collezione Peggy Guggenheim, fino alle ultime retrospettive. La mostra è stata realizzata con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee del MIBACT. L'iniziativa, condotta in collaborazione con la Fondazione di Antibes, sottolinea, il forte radicamento di Hartung al Novecento europeo ed inserisce l'Italia nel circuito virtuoso di collezionisti pubblici della grafica del maestro, accanto alla Bibliothèque Nationale de France, al Kupferstichkabinett degli Staatlichen Museen di Berlino, al Cabinet des Estampes del Musée d'art et d'histoire di Ginevra. Periodo espositivo: 13 dicembre 2013 fino al 4 Maggio 2014 Sede: Palazzo Poli (Fontana di Trevi) via Poli, 54 – 00187 Roma Orari di visita: dalle 10,00 alle 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì. Ingresso libero. Catalogo: Fondazione Hartung-Bergman Per info:Istituto Nazionale per la Grafica Angelina Travaglini con la collaborazione di Roberta Ricci tel. 06.69980238 – 334.6842173 [email protected] www.grafica.beniculturali.it www.fondationhartungbergman.fr Impressionisti Danesi in Abruzzo 1 aprile – 2 giugno 2014 Preview stampa lunedì 31 marzo, ore 17.00 Inaugurazione lunedì 31 marzo 2014, ore 18.00 Museo Hendrik Christian Andersen Via Pasquale Stanislao Mancini n.20, Roma A partire dal 1 aprile il Museo Hendrik Christian Andersen ospiterà la mostra Impressionisti Danesi in Abruzzo. A più di un secolo dall'Esposizione Internazionale del 1911 presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma a valle Giulia, in cui la Danimarca era presente con circa sessanta artisti (tra cui il grande Vilhelm Hammershøi) e più di duecento opere, questa mostra rappresenta il primo tentativo storico-critico di una rivalutazione italiana del movimento dei pittori nordici "en plein air" della seconda metà dell'Ottocento. Capeggiati da Kristian Zahrtmann, che dal 1883 trovò a Civita D'Antino (Aq) la sua Arcadia, proprio in Abruzzo centinaia di pittori nordici, attratti dalla bellezza del paesaggio, decisero di infrangere le convenzioni della pittura accademica sperimentando in libertà la pittura di "impressione". Alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1895 il padiglione danese, che includeva oltre a Zahrtmann altri artisti segnati dall’esperienza italiana, fu apprezzato da Gabriele d’Annunzio per la “sincerità della pittura”. Il flusso di pittori nordici in quell’Arcadia di Val Roveto continuò ininterrotto dal 1883 (arrivo del caposcuola Zahrtmann) fino al 1915 (anno del terremoto della Marsica), che ne segnò l’inizio della fine. La mostra, di circa cinquanta opere, è ideata da un comitato scientifico che include il prof. Marco Nocca (Accademia Belle Arti, Roma), il prof. James Schwarten (John CabotUniversity, Roma), il prof. Antonio Bini (esperto dei pittori danesi), e Manfredo Ferrante (curatore Archivio Ferrante). È promossa dalla Fondazione PESCARABRUZZO e dal suo Presidente, prof. Nicola Mattoscio, che da anni cura la collezione delle opere degli artisti nordici attraverso l'acquisizione sul mercato antiquario, e dall’Archivio Ferrante. La Fondazione PESCARABRUZZO è il principale prestatore dell'esposizione, arricchita anche da numerosi prestiti di collezionisti privati. Partecipano con il loro patrocinio la Reale Ambasciata di Danimarca, la Presidenza del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, la Provincia dell'Aquila, il Comune di Civita D'Antino (AQ), l'Accademia di Danimarca in Roma, l’Accademia di Belle Arti di Roma Pescara, l’Università degli Studi di Teramo e l’Università dell’Aquila. La dall’Acqua Santa Croce, con la collaborazione della Tiger Stores Italia e de Antica Osteria Zahrtmann–Civita D’Antino (AQ). Significativa è la sede espositiva prescelta in virtù dello stretto rapporto dei pittori danesi con l’Esposizione del 1911: il museo Hendrik Christian Andersen, dimora dell’artista norvegese partire dal 1924, attualmente museo satellite della Galleria nazionale d'arte moderna. Il Museo, per l’originaria destinazione e per la mission contemporanea dedica i suoi eventi prevalentemente agli artisti nordici del XIX e XX secolo. L’allestimento è curato da Stefania Teodonio. Il catalogo presenta un saggio del prof. Attilio Brilli, noto esperto del Grand Tour, sul turismo storico in Abruzzo. INFORMAZIONI TECNICHE Mostra Impressionisti Danesi in Abruzzo Museo Hendrik Christian Andersen Via Pasquale Stanislao Mancini 20, 00196 Roma Orari di apertura Aperto al pubblico dal 1 aprile 2014 martedì - domenica dalle 9.30 alle 19.30 Chiusura settimanale: lunedì Ingresso museo e mostra Gratuito Informazioni tel. +39 06 3219089 [email protected] www.museoandersen.beniculturali.it Catalogo Claudio Carella Editore * * * * * * 36 DATA NEWS Accademia Nazionale di San Luca didattica 2014 Segno / Colore arte, architettura, scienza, musica, moda corso a cura di Guido Strazza 31 marzo - 9 aprile 2014 Con il corso Segno / Colore, che dà il nome all’intero ciclo, l’Accademia Nazionale di San Luca prosegue il progetto didattico sul tema del segnare: il segnare dell’arte e dell’architettura promosso e avviato da Guido Strazza durante il suo biennio di Presidenza (2011-2012). Il progetto, nato con la finalità non tanto di insegnare, quanto di chiarire i problemi del fare e dell’interpretare i segni, ha avuto inizio con il ciclo “Segnare / Disegnare” (2011-2012)al quale fa ora seguito il ciclo Segno / Colore. Il corso curato da Guido Strazza, che già nel titolo sottolinea l’originaria vocazione didattica sui temi primari del vedere, del fare e dell’interpretare i segni, induce anche (questo il cuore didattico delle lezioni) allo studio del rapporto tra segno e colore come più generale rapporto tra misura e non-misura, universale condizione del vedere e conoscere i segni nelle forme dell’arte, dell’architettura, della scienza, della musica, della moda. Non lezioni-conferenza in senso stretto, ma occasioni di studio e analisi della sintesi del vedere. Le lezioni, aperte al pubblico, si terranno dal 31 marzo al 9 aprile 2014, dalle ore 17.30 alle 20.00, in Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca. il corso lunedì 31 marzo Prolusione > Guido Strazza Visione e percezione dei colori > Lamberto Maffei martedì 1 aprile Disegno / Colore > Cristina Acidini mercoledì 2 aprile Segno / Colore / Paesaggio: tra pittura e fotografia > Marisa Dalai Emiliani - Roberta Valtorta giovedì 3 aprile Architettura / Colore > Paolo Portoghesi Immagine del colore > Manlio Brusatin lunedì 7 aprile Suono / Colore > Guido Barbieri - Claudio Strinati martedì 8 aprile Forma / Moda / Colore > Roberto Capucci - Roberta Orsi Landini Carlo Bertelli mercoledì 9 aprile Linea / Tratteggio / Trama / Colore > Guido Strazza - Marzia Faietti Franco Purini informazioni Accademia Nazionale di San Luca | Roma, piazza dell’Accademia di San Luca 77 | 06.6798848 [email protected] | www.accademiasanluca.eu * * * FRIDA KAHLO on line - Marzo 2014 Frida Kahlo (1907-1954), simbolo dell'avanguardia artistica e dell'esuberanza della cultura messicana del Novecento. La mostra intende riunire attorno ad un corpus capolavori assoluti provenienti dai principali nuclei collezionistici, opere chiave appartenenti ad altre raccolte pubbliche e private in Messico, Stati Uniti, Europa. Completa il progetto, una selezione dei ritratti fotografici dell'artista, tra cui quelli realizzati da Nickolas Muray negli anni quaranta, indispensabile quanto suggestivo complemento all'arte di Frida Kahlo sotto il profilo della codificazione iconografica del personaggio. Se infatti la mostra intende presentare e approfondire la produzione artistica di Frida Kahlo nella sua evoluzione, dagli esordi ancora debitori della Nuova Oggettività e del Realismo magico alla riproposizione dell'arte folklorica e ancestrale, dai riflessi del realismo americano degli anni venti e trenta (Edward Hopper, Charles Sheeler, Georgia O'Keefe) alle componenti ideologico-politiche ispirate dal muralismo messicano (Rivera, Orozco), è il tema dell'autorappresentazione a prevalere in questo progetto di mostra, sia in rispetto del peso numerico che il genere "autoritratto" assume nella produzione complessiva dell'artista, sia - e soprattutto - per lo specialissimo significato che esso ha rappresentato nella trasmissione dei valori iconografici, psicologici e culturali propri del "mito Frida". La progettazione della mostra e del catalogo è affidata alla cura di Helga Prignitz-Poda, accreditata specialista dell'opera di Frida Kahlo, autrice con Salomon Grimberg e Andrea Kettenmann del catalogo ragionato dell'artista nel 1988. Informazioni Evento: Dal 20 marzo 2014 al 31 agosto 2014 Costo del biglietto: 12,00 euro Prenotazione: Facoltativa Roma, Scuderie del Quirinale Orario: dalla domenica al giovedì dalle ore 10.00 alle 20.00 venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle 22.30 L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura Telefono: 06 39967500 [email protected] - http://www.scuderiequirinale.it/ * * * La Direzione Generale per il Cinema – MiBACT e Istituto Luce – Cinecittà in collaborazione con Italian Film Commissions presentano: IL SENSO DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO PER I TERRITORI Rapporto di ricerca realizzato dalla Fondazione Rosselli per Luce-Cinecittà con la supervisione della Direzione Generale per il Cinema del MiBACT Roma, 25 marzo 2014, ore 10:30 Biblioteca di Archeologia e Storia dell' Arte - Sala Crociera Ministero per i Beni e le Attività Culturali via del Collegio Romano, 27 – Roma Alle Scuderie del Quirinale una grande mostra sull'artista messicana 10:30 – 11:30 Conferenza stampa di presentazione della ricerca Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema - MiBACT Francesca Traclò, Direttore Fondazione Rosselli Bruno Zambardino, Docente di economia e organizzazione del cinema e della tv, Sapienza – Università di Roma DATA NEWS on line 37 - Marzo 2014 Roberto Cicutto, Amministratore Delegato Istituto Luce – Cinecittà 11:30 – 12:30 Il ruolo dei territori a sostegno del cinema e dell’audiovisivo Modera: Bruno Zambardino Stefania Ippoliti, Presidente Italian Film Commissions Alessandra Tavernese, Coordinatore Tecnico per la Commissione Beni ed Attività Culturale della Regione Calabria, Delegazione di Roma Renzo Iorio*, Presidente di Federturismo Confindustria Marco Cucco , Università della Svizzera italiana - Faculty of Communication Sciences Alberto Versace, Direttore Generale Dipartimento Sviluppo e Coesione Economica, Presidente “Sensi Contemporanei”. Guido Cerasuolo, Presidente APE – Associazione Produttori Esecutivi Arie Boher, Presidente Consiglio Direttivo EUFCN 12: 30 – 13:30 Casi studio: complessità produttive e coinvolgimento delle FC Modera: Paolo Di Maira – Direttore Cinema & Video International “Zoran – il mio nipote scemo”Igor Princic, produttore Transmedia; “Gomorra– la serie” - Riccardo Tozzi, Produttore Cattleya; “Basilicata Coast to coast” - Arturo Paglia , Produttore Paco Cinematografica Luca Bernabei, Produttore Lux Vide * * * La mostra resterà aperta fino al 10/05/2014 (con possibilità di prosecuzione) Orario: da lunedì a venerdì 9.00-13.00, sabato e domenica 9.00-18.00 Ingresso gratuito Redattore: ANNAMARIA STEFANI Informazioni Evento: Dal 15 marzo 2014 al 10 maggio 2014 Zagarolo, Palazzo Rospigliosi, Salone delle Bandiere Orario: consulta locandina evento Telefono: +39 0695769212 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.zagarolo.rm.gov.it * * * Un ‘Monument man’ per Capodimonte 15 capolavori trafugati dai tedeschi e recuperati da Rodolfo Siviero Giovedì 20 marzo 2014, ore 16.00 Incontro con Brigitte Daprà ZAGAROLO E DINTORNI. Tesori dell’antichità tra Roma e Praeneste La mostra, realizzata dal Comune di Zagarolo e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio, espone reperti rinvenuti negli ultimi anni in territorio di Zagarolo e Gallicano (parte dell’antico ager Praenestinus) nel corso di scavi programmati e indagini di archeologia preventiva. Il percorso espositivo, anticipato da un video dedicato ai siti archeologici di recente individuazione e illustrato da un ampio apparato didattico, si apre con una statuetta del Genio dell’Autunno. Nella Sala 1 è illustrato il periodo pre-protostorico mediante una selezione di materiali dell’età del Bronzo (villaggio di Colle del Pero-il Tondo) e del VII-VI sec. a.C. (tombe di Colle Barco, prima fase della necropoli di Corcolle). Nella Sala 2 sono esposti reperti di epoca arcaica e alto-repubblicana (VI-III sec. a.C.) dalla necropoli dell’abitato (antica Pedum?) di Corcolle, della quale è ricostruita in scala 1:1 la tomba a grotticella CXXIII, e dalle sepolture dell’insediamento rurale in loc. Colle delle Colonnelle. La Sala 3 è dedicata all’età romana che vide il territorio popolarsi di villae rusticae e rustico-residenziali ed essere attraversato da importanti opere pubbliche (via Praenestina e Labicana, acquedotti Anio vetus e novus, Aqua Marcia e Claudia). Sono esposti oggetti di uso quotidiano e ornamenti (talora rinvenuti nelle tombe), la base di un torchio e il plastico del recinto funerario scavato nel 2013 lungo Viale Ungheria. La Sala 4 offre una scelta dei reperti recuperati nel 2007 dal Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza, tra cui sculture, elementi architettonici e decorativi, iscrizioni. Sono previste visite guidate alle ore 15.30, 16.30, 17.30. In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche italiane di The Monuments Men, al Museo di Capodimonte, Brigitte Daprà descriverà la complessa e avvincente storia dei recuperi di numerosi capolavori napoletani e le vicende che hanno visto protagonista lo studioso e “agente segreto dell’arte” Rodolfo Siviero che, durante la Seconda Guerra Mondiale, come gli eroi celebrati nel film, contribuì a salvare numerose opere dall’ espropriazione messa in atto dai nazisti in previsione della costruzione del faraonico Museo del Führer. Nel corso della seconda guerra mondiale alcuni dipinti depositati nella Abbazia di Montecassino e provenienti dal Museo Nazionale di Napoli furono portati o, come dichiaravano, ‘messi in sicurezza’ dalle truppe tedesche della divisione Göring, prima a Spoleto e, poi, a Berlino. Alla fine del conflitto le opere furono recuperate nella miniera di sale a Altaussee, presso Salisburgo e portate a Monaco, da lì vennero restituite al governo italiano il 7 agosto 1947, grazie all’intervento di Rodolfo Siviero, capo dell'Ufficio Interministeriale per il Recupero delle Opere d'Arte. Le 15 opere: Colantonio San Girolamo - Filippino Lippi Annunciazione - Raffaello Madonna del Divino Amore Sebastiano del Piombo La Madonna del Velo - Bernardino Luini Madonna con Bambino - Tiziano Danae - Tiziano Ritratto di giovane donna - Palma il Vecchio Sacra Conversazione - Parmigianino Antea - Joos van Cléve Adorazione dei Magi - Pieter Brueghel Parabola dei ciechi - Battistello Caracciolo Fuga in Egitto - Claude Lorrain Paesaggio con il tempio della Ninfa Egeria Scuola napoletana sec. XVII Marina con mercanti orientali - Gian Paolo Pannini Carlo di Borbone alla Basilica di San Pietro Al termine dell’incontro, seguirà una visita ai 15 capolavori, a cura di Alessandra Rullo. * * * Vanvitelli Segreto. Una regina dietro le quinte Percorso tematico alla Reggia di Caserta per la Festa della donna In occasione dell’apertura della mostra “Vanvitelli Segreto - i suoi pittori da Conca a Giaquinto, la “Cathedra Petri” allestita negli Appartamenti storici di Palazzo Reale e in concomitanza con la Festa della donna, saranno organizzate sabato 8 e domenica 9 marzo, a cura della Soprintendenza e della sezione didattica di Civita Musea, visite tematiche sul ruolo di Maria Amalia di Sassonia, la prima regina che ha influenzato il grande progetto di Luigi Vanvitelli. Le scelte architettoniche e decorative adottate alla Reggia vennero condizionate anche dai sovrani Carlo di Borbone e Maria Amalia committenti dell’opera e il ruolo di quest’ultima fu ancora più incisivo di quello del marito, grazie all’entusiasmo e alla passione che dimostrò per il progetto. Il rapporto fra Vanvitelli e la Regina fu veramente felice, tanto che lo stesso architetto amava ricordarla nelle lettere che scriveva al fratello Urbano. Nell’epistola datata primo giugno 1751 sono riportate alcune dichiarazioni che Maria Amalia fece al Maestro in merito ai fondi stanziati per la 38 DATA NEWS costruzione del Palazzo: on line - Marzo 2014 un’utenza più vasta un patrimonio poco conosciuto, ignorato o negletto. Gli obiettivi e le finalità del progetto sono rivolti a rinnovare l’impegno della Soprintendenza ad accogliere e promuovere iniziative di alto profilo verso il territorio; ad intercettare e qualificare un flusso turistico su iniziative che garantiscano all’Irpinia un valore aggiunto in termini di identità culturale; a valorizzare il ruolo che svolge la Dogana dei Grani come polo culturale della Valle del Sabato con particolare attenzione ad una politica di promozione didattica dei beni culturali. ‹‹Vanvitelli, fa che questa opera sia il tuo capo d’opera, perché se sai fare et il disegno mi piace quanto mai si può dire››. La sovrana non riuscì a veder finita la Residenza reale casertana, poiché nel 1759 si trasferì a Madrid con Carlo che divenne re di Spagna. Il percorso di visita, accompagnato da storici dell’arte, comprende sia le sale che ospitano la mostra su Vanvitelli che quelle in cui sono custoditi i plastici vanvitelliani, con un approfondimento particolare sui ritratti di Maria Amalia. A fine visita saranno letti passi delle “lettere di Vanvitelli” in cui emerge l’influenza sul cantiere della Regina. Le visite tematiche della durata di 1 ora e 30 si svolgeranno sabato 8 e domenica 9 marzo alle ore 11,30 e 16, per gruppi max 30 persone (appuntamento in biglietteria), costo 5,80 euro a persona comprensivo di radioguida. È consigliabile la prenotazione. Nel weekend della “festa della donna” sarà proposto inoltre un menù “dedicato” al prezzo di 15 euro, con l’omaggio di una porzione di torta mimosa, che si potrà degustare presso la caffetteria-punto di ristoro gestita dalla società Angelica Real Sito all’interno del Palazzo Reale. Info e Prenotazioni: Tel. 0823.448084 - 277380 - Fax 0823.220847 Mail: [email protected] Informazioni Evento: 08 marzo 2014 Caserta, Reggia Orario: alle ore 11,30 e 16.00 Telefono: 0823 277468 E-mail: [email protected] * * * Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia Sabato 8 marzo 2014, alle ore 17:30, nell’aula centrale della dogana dei grani di Atripalda sarà presentata al pubblico la mostra dal titolo Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia. La Soprintendenza per i BSAE per le province di Salerno e Avellino ha realizzato la mostra Tesori di arte barocca nella chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia con l’intento di fornire un valido contributo alla conoscenza della cultura artistica di Castelbaronia non ancora oggetto di studi sistematici, nonché di sensibilizzare il pubblico alle bellezze storico-artistiche del nostro territorio, valorizzando e rendendo fruibile ad Saranno esposte in mostra circa 80 opere tra reliquiari, statue e dipinti provenienti dalla chiesa di Santo Spirito di Castelbaronia, un gioiello d’arte barocca quasi sconosciuto in quanto l’edificio è chiuso al culto da più di mezzo secolo. La chiesa che presenta ancora oggi l’originario impianto architettonico barocco slanciato ed elegante, costituito da una sola navata voltata a botte e decorata con stucchi e cornici, è documentata come già esistente nel 1623 quando si cominciò la costruzione dell’annesso convento francescano commissionato dalla famiglia De Ponte, feudatari del luogo. Nel XVII secolo venne arricchita da manufatti artistici di gran pregio, frutto di donazioni, committenze o lavorazioni dei frati medesimi, come l’artistico altare maggiore e gli armadi reliquiari in legno scolpito, dipinto e dorato, e una gran copia di reliquiari che si può ipotizzare siano produzione di una bottega d’arte nata all’interno dell’Ordine dei Minori Francescani della provincia meridionale, aggiornata sui canoni affermatisi nella capitale del Regno nel corso della transizione dal naturalismo al barocco e dal barocco al rococò, ancorché per alcuni versi attardata su stilemi precedenti. La lipsanoteca comprende una serie di reliquiari di forme diverse - ottagonali, rettangolari, a fiore, a palma, ad urna, a festone – e otto busti di scuola napoletana ascrivibili alle botteghe di Giuseppe Fiorillo e Domenico Di Nardo. Saranno inoltre esposti in mostra una serie di dipinti ad olio su tela e statue raffiguranti santi francescani, ordine presente nel convento sino alla soppressione postunitaria del 1867 quando fu stabilita la definitiva chiusura dell’intera struttura, in applicazione della legge 17 febbraio 1861 decretata da Pasquale Stanislao Mancini, uno dei più illustri uomini di Castelbaronia. L’edificio sacro e tutto il suo ricchissimo corredo di opere mobili, di proprietà del Fondo Edifici per il Culto del Ministero dell’Interno dalla seconda metà del XIX secolo, sono stati restaurati a cura delle due Soprintendenze di settore e nel prossimo 2014, previo accordo tra il FEC e la Curia di Ariano Irpino e Lacedonia, saranno fruibili a seguito della riapertura al culto dell’edificio. La mostra è stata realizzata dalla Soprintendenza BSAE di Salerno e Avellino in collaborazione con la Provincia di Avellino, il Fondo Edifici per il Culto del Ministero dell’Interno, il Comune di Atripalda e il Comune di Castelbaronia. Redattore: ANTONELLA CUCCINIELLO Informazioni Evento: Dall’08 marzo 2014 al 31 marzo 2014 Atripalda, Dogana dei Grani Orario: 09:00 - 19:00 Telefono: 0825626586; 0825279248 E-mail: [email protected] * * * Mostra Cesare Berlingeri – Compenetrazione Cosenza – Palazzo Arnone - Sala delle Udienze Sabato 8 marzo 2014 – ore 17.30 Inaugurazione Sabato 8 marzo 2014, alle ore 17.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, sala delle Udienze, sarà inaugurata la mostra Cesare Berlingeri – Compenetrazione. Interverranno: Francesco Prosperetti, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Mario Caligiuri, assessore regionale alla Cultura; DATA NEWS on line 39 - Marzo 2014 Maria Francesca Corigliano, assessore provinciale alla Cultura; Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e Marilena Sirangelo, Ellebi Galleria d’Arte di Cosenza. Sarà, inoltre, presente l’artista. La rassegna, a cura di Fabio De Chirico, presenta gli interessantissimi esiti del percorso culturale di Berlingeri, artista calabrese di fama internazionale. La mostra segna un’ulteriore tappa dell’impegno della Soprintendenza BSAE della Calabria per promuovere e diffondere i linguaggi del contemporaneo. La riflessione sulle ricerche estetiche più innovative, anche in questa occasione, non sarà disgiunta dalla valorizzazione dell’ingente patrimonio culturale rappresentato dalle collezioni d’arte della Galleria Nazionale di Cosenza. La rassegna retrospettiva di Berlingeri, difatti, oltre a ripercorre gli snodi più originali del suo universo creativo, si arricchirà dei volumi e dei colori di undici installazioni site-specific che proporranno al pubblico il personale colloquio dell’artista con i grandi capolavori della GNC. L’iniziativa è promossa e organizzata dalla Soprintendenza BSAE della Calabria e da Ellebi Galleria d’Arte di Cosenza con la collaborazione di Vecchiato Art Galleries di Padova e il sostegno di UBI Banca Carime. La riflessione sull’opera di Berlingeri si avvarrà dei contributi critici del catalogo edito da Rubbettino Editore. Oltre al percorso espositivo di Palazzo Arnone la mostra di Berlingeri presenta un altro importante corpus di opere presso la Ellebi Galleria d’Arte di Cosenza a partire da domenica 9 marzo 2014. Mostra Cesare Berlingeri – Compenetrazione Cosenza – Palazzo Arnone - Sala delle Udienze Sabato 8 marzo 2014 – ore 17.30 Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246 E-mail: [email protected] * * * continua da pag. 2 News...dal MiBACT S eg esta C ast ello di Gal lip ol i il completamento del Museo della civiltà contadina di Salina di Lungro, il recupero dei ruderi di Cirella e interventi per il borgo di Gerace e per i centri stori ci d i Cat anz a r o e C o s e n z a. Per l a P uglia s ono i n p ro g ra m m a i n te rv e n ti per un valore complessivo di 31,8 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio pugliese interessano: il Museo contemporaneo dell’Audiovisivo di Bari, il recupero delle Mura U r b i c h e d i L e c c e , d e l l a To r r e M a t t a d i Ta r a n t o , d e l l e s t o r i c h e g r o t t e d i Tr i c a s e e d e l l’area destinata a Focara di Novoli, interventi per l’ipogeo di San Sebastiano di Galatone e per il Castello di Gallipoli, interventi di valorizzazione per il Polo di Taranto e per il Complesso dello Spirito Santo di Lecce, il recupero dell’ex Convento di Santa Maria a Vi e s t e , d e l Te a t r o d i A p o l l o a L e c c e , d e l l o scavo archeologico di Porto Badisco a Otranto e del Palazzo baronale di Novoli. Per la Sicilia sono in programma interventi per un valore complessivo di 33,7 milioni di euro. Gli interventi programmati nel territorio siciliano interessano il Polo museale di Siracusa (nello specifico la Galleria di Palazzo Bellomo, il Museo archeologico Paolo Orsi e l’area archeologica della Neapolis e dell’orecchio di Dioniso), il Polo museale di Ragusa (nello specifico le aree archeologiche di Parco Forza, Cava d’Ispica e il Museo Archeologico di Cam a r i n a ) , i l P o l o m u s e a l e d i Tr a p a n i ( n e l l o specifico il Museo regionale agostino Palazzo Pepoli, l’area archeologica di Segesta e il Museo Archeologico Baglio Anselmi) e interventi di completamento e valorizzazione dell’Area archeologica del Bosco Littorio di Gela . * * * IL MIBACT A #MUSEUMWEEK DI TWITTER Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partecipa con il proprio account istituzionale, @Mi_BACT, alla prima “Museum Week”, la “settimana dei musei” su Twitter, che si terrà dal 24 al 30 marzo 2014. Anche i musei statali che hanno un proprio profilo Twitter parteciperanno attivamente all’iniziativa volta ad un sempre maggior coinvolgimento degli utenti nella fruizione del patrimonio culturale, comunicato in chiave inedita con immagini “amatoriali” ed in 140 caratteri. #MuseumWeek sarà l’hashtag da tenere d’occhio da lunedì 24 a domenica 30 marzo, per seguire ancora più da vicino le attività dei musei statali che aderiscono. Di seguito l’elenco dei musei statali, che aderiscono a “Museum Week”: Museo MAXXI @museo_MAXXI Museo Archeologico Nazionale di Napoli @MANNapoli Museo Archeologico Nazionale di Cagliari @MuseoArcheoCA Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini @MuseoBarberini Museo Archeologico Nazionale di Torino @MuseoArcheoTO Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini @MuseoPigorini Museo Archeologico Nazionale di Venezia @MuseoArcheoVene Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia @ViillaGiuliaRm Museo Archeologico Nazionale Porto Torres @MuseoArcheoPT Museo Tattile Statale Omero di Ancona @MuseoOmero Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico G.A. Sanna di Sassari @MuseoSannaSS Polo Museale di Napoli @PoloNapoli Reggia di Caserta @ReggiaCe Galleria Nazionale di Palazzo Spinola @PalazzoSpinola Museo di Palazzo Grimani @PalazzoGrimani Polo Museale di Firenze @PoloMusealeFi Polo Museale Romano @PoloMusealeRoma Museo archeologico Firenze @MAF_Firenze Museo Archeologico Nazionale delle Marche @MANM_Ancona Pinacoteca di Brera @museobrera Pinacoteca Mus'A @PinacotecaMusa Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea @GNAM_Roma Galleria Nazionale di Parma @GNParma * * * XXI SALONE DELL’ARTE, DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo partecipa alla XXI edizione del Salone dell’Arte, del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara, con l’obiettivo di sottolineare il ruolo svolto nel coordinamento nazionale sulle specifiche tematiche del restauro e promuoverne un interesse sempre maggiore. Questa XXI edizione focalizzerà la propria attenzione sulla ricostruzione post-sisma, proseguendo nel percorso già intrapreso lo scorso anno insieme alla Regione Emilia-Romagna ed alla “Comunità dei Comuni” non solo emiliani, ma anche di Lombardia e Veneto, per dare il proprio contributo progettuale e concreto al risanamento di quei territori. Attraverso l’illustrazione delle operazioni messe in atto, subito dopo il terremoto, e l’interpretazione delle criticità rilevate, si valuteranno le strategie da portare avanti per il restauro dei beni artistici, architettonici e archeologici, nonché per la sicurezza del patrimonio culturale. Il Salone sarà caratterizzato da quattro giorni di eventi, incontri e dibattiti nazionali ed internazionali, incentrati su temi di grande attualità, confermandosi come l’appuntamento internazionale più prestigioso per gli esperti, i ricercatori e gli studiosi del settore. Il MiBACT, oltre ad impegnarsi nell’allestimento di un grande spazio espositivo, completerà la propria attività con un calendario di convegni e seminari che approfondiranno e arricchiranno le tematiche in programma. Nello stand istituzionale saranno presentati i progetti di restauro più innovativi e rappresentativi delle tecniche e teorie sperimentate negli ultimi anni tra cui spiccano i recenti restauri delle opere di Beato Angelico e Paolo Uccello, che potranno essere ammirate dai visitatori e addetti ai lavori. Oltre al catalogo edito dall’Ente fiera, sarà realizzato, a cura della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del MiBACT, un opuscolo in cui verranno presentati i progetti di restauro più significativi curati dall’Amministrazione. Informazioni Evento: Dal 26 marzo 2014 al 29 marzo 2014 Costo del biglietto: 12.00 euro Ferrara, Quartiere Fieristico Orario: dalle 9.00 alle 18.30 Telefono: 051.6646832 - Fax: 051.860965 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.salonedelrestauro.com/it/ * * * Una firma per la cultura Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci il futuro. DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Dall’anno finanziario 2012, una disposizione normativa, consente ai contribuenti di destinare una quota pari al 5 X 1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (art. 23, comma 46 del decreto legge n. 98 del 06/07/2011, convertito con modificazioni, dalla legge n. 111 del 15/07/2011). Il patrimonio culturale italiano rappresenta un capitale unico al mondo; la sua valorizzazione e promozione possono costituire un volano strategico per la ripresa economica del Paese e per creare nuove occasioni di sviluppo e lavoro. Nel modulo per la dichiarazione dei redditi del 2013, relativo ai redditi 2012, è stato inserito un apposito riquadro che consente di destinare la quota del 5 X 1000 ai beni culturali, mediante una semplice firma, senza la necessità di ulteriori specificazioni e senza nessun aggravio economico. Aiuta l’arte, la cultura e il paesaggio, dona il 5 X 1000: proteggi il passato e arricchisci il futuro. 5 X 1000: ONLINE MODALITA’ PER ACCEDERE AL RIPARTO Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 5 giugno 2012, sono stabilite le modalità di richiesta d’inserimento nelle liste (apposito elenco tenuto dal Ministero) dei soggetti ammessi al riparto della quota del 5 X 1000 dell’Irpef. I soggetti abilitati a richiedere l’inserimento nell’elenco devono essere: 1. Enti senza scopo di lucro, legalmente riconosciuti; 2. che realizzino, conformemente alle proprie finalità principali definite per legge o per statuto, attività di tutela, di promozione o di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; 3. che dimostrino di operare in tale campo da almeno 5 anni e che abbiano realizzato, nel suddetto periodo, attività di tutela, di promozione e valorizzazione dei beni culturali o paesaggistici appartenenti a soggetti pubblici, ovvero aperti alla pubblica fruizione, di valore complessivamente almeno pari a 150.000,00 euro. Ai fini del riparto della quota del 5XMILLE, i programmi delle attività e degli interventi che si intendono realizzare sono suddivisi in tre fasce, in base al relativo valore finanziario. Ai programmi di valore da euro 30.000 fino a euro 100.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 100.000 e fino a euro 300.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 300.000 è assegnato il 40% delle risorse disponibili. Il riparto delle somme tra i soggetti ammessi avviene a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, con decreto del Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, entro il 15 aprile dell’anno finanziario successivo a quello cui si riferisce la procedura. Le domande dovranno essere compilate ed inviate per via telematica entro il 31 maggio 2014, accedendo al sito https://procedimenti.beniculturali.gov.it .
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