Scomparsa di Moltrer. I Sindacati: voleva la

- martedì 18 novembre 2014 Cordoglio e vicinanza alla
famiglia in tutti gli schieramenti
politici e tra le parti sociali
per la scomparsa di Moltrer
Bandiere a mezz’asta in Piazza
Dante e in Consiglio provinciale
l'Adige -
I RICORDI
Pagina: 13 Sottolineate le radici mochene
aperte all’Europa, l’impegno
per la sua comunità ma anche
la determinazione con cui ha
guidato il consiglio regionale
e si è battuto contro i privilegi
«Trasparenza, la battaglia era giusta»
«Più che politico uomo del popolo». I sindacati: voleva la partecipazione
Cordoglio diffuso per la scomparsa di Diego Moltrer. Con più
di una sottolineatura del suo
impegno per la trasparenza delle istituzioni e la riforma dei vitalizi d’oro. «Diego Moltrer era
un uomo di forte passione e di
grande forza e determinazione
- afferma il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti (nella foto mentre si congratulava con Moltrer appena eletto presidente del consiglio regionale) - Ai familiari assicuro tutta la solidarietà e la vicinanza
possibili». Dorigatti ha fatto abbassare a mezz’asta la bandiera esposta in via Manci, come
pure a mezz’asta è stata abbassata la bandiera della Provincia in piazza Dante.
«Con Moltrer avevamo maturato una solida amicizia, così come con suo papà Luigi, prima
di lui sindaco di Fierozzo - sottolinea l’ex governatore, oggi
parlamentare, Lorenzo Dellai Quando ero presidente della
Provincia e lui sindaco, l’avevo
incontrato decine di volte, trovando in lui una dedizione alla
comunità veramente rara. Prima che un politico, era un uomo del popolo».
Per il vicepresidente del consiglio provinciale Diego Mosna
«Moltrer più di ogni altro ha saputo rappresentare autorevolmente dentro le istituzioni la
sua terra, la Val dei Mocheni,
della quale ha saputo interpretare l’identità più profonda e
l’apertura verso l’esterno con
la capacità di visione che anima quei politici che lavorano
per costruire l’Europa dei popoli, anche come superamento dell’Europa dei tecnocrati».
«Il presidente Moltrer - sottolinea l’ex consigliere Vincenzo
Passerini - ha avuto il tempo in
Consiglio regionale di combattere una sola battaglia politica.
Dura, difficile. Ma era quella giusta. Nel triste momento della
sua improvvisa scomparsa tutti i trentini gli devono essere
grati per questo».
Per la comunità
Valori condivisi
Prima che un
politico, Moltrer era
un uomo del popolo
Insieme a lui per
l’Autonomia e un
Trentino più giusto
Lorenzo Dellai
Il Partito democratico del Trentino esprime vicinanza alla famiglia e agli autonomisti. «Ci stringiamo al cordoglio di tutti i militanti e degli amici del Patt per
la perdita di un uomo onesto,
rigoroso e concreto, e un politico generoso. Una presenza
che è stata per tutti una certezza in giorni confusi e difficili e
con cui abbiamo condiviso la
battaglia cruciale per la nostra
Autonomia e per un Trentino
più giusto».
Di fronte al «terremoto» della
morte di Moltrer, i consiglieri
dell’Upt ricordano «i suoi appuntamenti in Comunità di valle, a Pergine, alle cinque e mezzo-sei del mattino, con la file di
persone che arrivavano per
parlargli con una sola certezza: avrebbero trovato un uomo,
prestato alla politica, ma che
mai aveva perso il contatto vero con la gente, che li avrebbe
ascoltati. Diego amava la politica con la P maiuscola. Grazie
per la semplicità e la genuinità
con cui ti sei sempre posto in
Consiglio e da sindaco».
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle esprime il proprio
«sincero cordoglio» alla famiglia di Moltrer, «un esponente
della maggioranza con cui, pur
nelle diversità di vedute e su
opposti fronti politici, il dialogo è sempre stato possibile,
grazie anche al suo carattere
franco e cordiale».
«Abbiamo conosciuto l’umani-
tà, la cortesia ma anche la determinazione del presidente
Moltrer, qualità che ne hanno
contraddistinto l’impegno istituzionale pure nella non semplice gestione di una vicenda
complessa come quella della
riforma dei vitalizi dei consiglieri regionali e provinciali - affermano i segretari di Cgil, Cisl
e Uil Paolo Burli, Lorenzo Pomini
e Walter Alotti - Moltrer ha garantito sempre la massima trasparenza anche su argomenti
capaci di suscitare polemiche,
aprendo alla partecipazione di
tutti i soggetti interessati alle
scelte della politica e sapendo
mettere sempre davanti a tutto l’interesse generale dell’intera collettività».
Giulia Robol (Pd)
Europeo e mocheno
La buona politica
Identità e apertura,
lavorava per l’Europa
delle regioni
Vicino alla gente,
amava la politica
con la P maiuscola
Diego Mosna
Gianpiero Passamani (Upt)
La buona battaglia
Dialogo con tutti
In Consiglio ha
combattuto una sola
battaglia: quella giusta
Da opposti fronti,
con lui era sempre
possibile il dialogo
Vincenzo Passerini
Filippo Degasperi (M5s)