DOCUMENTO FINALE del Consiglio di Classe

Istituto di Istruzione Superiore “Astolfo Lunardi”
CLASSE
5H - S.T.A. Indirizzo: MARKETING
A.S. 2013/14
Liceo/Tecnico – Indirizzo
DOCUMENTO FINALE
del Consiglio di Classe
Nome e Cognome
Francesco Grasso
Cinzia Lippa
Emanuela Agostino
Laura Abeni
Marie France Pinson
Silvana Huscher
Johanna Fischer
Isacco Zanola
Martha L. Quiroz Vargas
Cesare Abate
Beniamino Amico
Carla Frattini
Carla Frattini
Angela Failla
Valerio Loda
Maria Emanuela Fenaroli
Stefano Piubeni
Documento Finale Consiglio di Classe
Disciplina
Italiano - Storia
Inglese
Conversazione Inglese
Francese
Conversazione Francese
Tedesco
Conversazione Tedesco
Spagnolo
Conversazione Spagnolo
Matematica
Diritto
Marketing
Servizi alle imprese
TIC (compresenza Marketing)
Tecnica della Comunicazione
Educazione fisica
Religione
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INDICE
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO LUNARDI
1.1 L’Istituto
1.2 Profili e risultati d’apprendimento
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1 Profilo e storia della classe nel triennio
2.2 Docenti e continuità didattica
2.3 Percorso formativo
3. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
3.1 Argomenti pluridisciplinari
3.2 Modalità di lavoro
3.3 Attività di recupero
3.4 Area di progetto
4. LA VALUTAZIONE
4.1 Modalità e criteri di misurazione delle verifiche e di valutazione degli studenti
4.2 Criteri conduzione scrutini finali
4.3 Criteri di attribuzione del credito Scolastico
4.4 Criteri di assegnazione del voto di condotta
5. VERSO L’ESAME DI STATO
5.1 Commissari interni
5.2 Simulazione di Terza Prova
5.3 Le aree disciplinari
5.4 Argomento di apertura del colloquio
6. IL PERCORSO DIDATTICO PER DISCIPLINE
Documento Finale Consiglio di Classe
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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO LUNARDI
1.1 L’ISTITUTO
L’istituto Lunardi nasce come ISTITUTO TECNICO PER PERITI AZIENDALI E CORRISPONDENTI IN LINGUE ESTERE, sezione sperimentale dell’I.T.C. “Ballini” nel 1980 e poi,
diventato autonomo, viene intitolato alla memoria di ASTOLFO LUNARDI (1891 – 1944), partigiano delle Fiamme Verdi, morto al Poligono di Mompiano, fucilato dai nazifascisti.
Il territorio di riferimento dell’istituto è caratterizzato, dal punto di vista economico, dalla presenza
di una miriade di aziende industriali e commerciali di medie e piccole dimensioni e dallo sviluppo
crescente del settore Terziario. Il Lunardi, pertanto, sin dalle origini, facendo riferimento ai bisogni
formativi del territorio si apre al nuovo e ciò diventerà il suo tratto distintivo. Si avviano, infatti, in
vari momenti diverse sperimentazioni:
progetto P.N.I (Piano Nazionale di Informatica), sperimentazione E.R.I.C.A. (Educazione alle Relazioni Interculturali e alla Comunicazione Aziendale), sperimentazione S.T.A (Servizi Terziario
Avanzato) e introduzione del Liceo Linguistico.
Oggi è un ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE.
Nell’anno scolastico 2010-2011 con la riforma Gelmini il Lunardi, come tutti gli Istituti Superiori,
cambia corsi ed indirizzi, mantenendo però con orgoglio la sua identità di scuola di economia e lingue straniere e salvaguardando il patrimonio di risorse ed esperienza accumulate nel tempo. Il Lunardi è ISTRUZIONE TECNICA e ISTRUZIONE LICEALE
ISTRUZIONE TECNICA
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (AFM) articolata nel triennio in
▪ AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING (ex STA Servizi Terziario Avanzato)
▪ RELAZIONI INTERNAZIONALI PER ILMARKETING (ex ERICA)
▪ RELAZIONI INTERNAZIONALI PERIL MARKETING- ESABAC
TURISMO
ISTRUZIONE LICEALE
LICEO LINGUISTICO
Con l’anno scolastico 2013/2014 si concludono tutti i corsi e le sperimentazioni del vecchio ordinamento: P.N.I/P.A.C.L.E; STA; E.R.I.C.A.; LICEO SCIENTIFICO – LINGUISTICO BROCCA.

1.2 PROFILI E RISULTATI D’APPRENDIMENTO
PROFILO PROFESSIONALE (Conoscenze, competenze e capacità in uscita)
Le mete formative indicate nel Decreto istitutivo del Quinquennio dell’Autonomia S.T.A. (Servizi
Terziario Avanzato), ex Liceo tecnico per le Attività gestionali, rappresentano il presupposto e gli
obiettivi finali cui si ispira la programmazione didattico - formativa del Consiglio di classe e quella
del singolo docente.
Tali mete sono quelle che di seguito si riportano.
Il diplomato dello STA – Servizi terziario avanzato- possiede una solida cultura generale, una robusta cultura economico-aziendale, buone capacità linguistico - espressive e logico-interpretative.
In particolare, il diplomato dello STA - Servizi terziario avanzato1. comunica efficacemente utilizzando appropriati linguaggi tecnico-scientifici
Documento Finale Consiglio di Classe
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2. sa diagnosticare e risolvere problemi connessi alla gestione aziendale e alle relazioni che
l'azienda stabilisce con l'ambiente esterno, nazionale e internazionale
3. possiede una forma mentis creativa, flessibile, aperta al cambiamento e agli stimoli provenienti da contesto culturale e socio-economico in cui opera.
4. apprende in modo autonomo, sa autoaggiornarsi ed è in grado di riorganizzare e affinare le
proprie competenze
5. sa percepire il nuovo e affrontare l'imprevisto, gestendo positivamente il cambiamento divenuto, divenuto ormai condizione di normalità per l’intero sistema economico;
6. sa lavorare in modo cooperativo, partecipando con personale e responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo.
7. è in grado di contestualizzare funzioni, eventi e fatti
8. legge e interpreta il contesto in cui opera
9. possiede una conoscenza complessiva e sistemica dei processi in cui si trova ad operare
10. affronta le diverse situazioni problematiche con approccio sistemico e con adeguati strumenti di analisi qualitativa e quantitativa
11. è in grado di dominare situazioni complesse, di selezionare le informazioni e di decidere in
condizioni di incertezza
12. documenta adeguatamente il proprio lavoro
13. utilizza le tecnologie informatiche e telematiche per organizzare funzionalmente il proprio
lavoro.
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2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
2.1.PROFILO E STORIA DELLA CLASSE NEL TRIENNIO
Composizione attuale: 25 alunni di cui 9 maschi e 16 femmine
1. ABOLOTTI SIMONA
2. BARBIERI STEFANIA
3. BARCELLANDI ALESSANDRO
4. BETTINI NICOLA
5. BOLDINI SARA
6. BONTACCHIO SARA
7. CHINDAMO ELENA
8. COLOSIO ANTONELLA
9. DURSI STEFANIA
10. FALLERI SABRINA
11. FUSI DIEGO
12. GERBONI CHIARA
13. GIRARDI FABIO
14. LOMBARDI MATTEO
15. NAVARRETE CADENAS FRESIA
16. NUNFIO RODRIGUEZ RICARDO
17. OLIVA CLAUDIA
18. PACCAGNELLA SIMONE
19. ROCCO ELISA
20. SERINA GLORIA
21. TAGLIETTI ANNA
22. VALLI LAURA
23. VENTRICE ERIKA
24. VIDA LUCA
25. VIVALDINI NICOLA
Provenienza scolastica:
 Il triennio nasce dall’unione di studenti provenienti da quattro seconde (sezioni G H I N). La
classe terza è formata da 31 studenti di cui 1 ripetente.
 La classe quarta risulta composta da 30 alunni: 28 provenienti dalla terza e 2 ripetenti.
 La 5 H attuale è composta da 25 alunni tutti provenienti dalla precedente quarta.
Bacino d'utenza:
- Alunni provenienti dalla città: 7
- Alunni provenienti dalla provincia: 18
2.2 DOCENTI E DISCONTINUITÀ DIDATTICA
Discipline
Francese
Tedesco
Conv. Tedesco
Spagnolo
Conv. Spagnolo
Tecnica della Comunicazione
Documento Finale Consiglio di Classe
Docenti classe 3^ Docenti classe
4^
Galafassi
Galafassi
Cisco
Barbera
D’Ippolito
Fischer
Piazza-Pangrazio Zanola
Morandi
Morandi
Martinazzi
Docenti classe
5^
Abeni
Huscher
Fischer
Zanola
Quiroz Vargas
Loda V.
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Per tutte le altre discipline , nel corso del triennio, è stata garantita la continuità didattica.
2.3 PERCORSO FORMATIVO
OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI AL TERMINE DEL PERCORSO
Relativamente agli obiettivi formativi e di ordine metodologico, indicati nel Piano di Lavoro del
CdC e nei singoli piani di lavoro, i livelli di successo mediamente raggiunti sono quelli indicati
nella tavola appreso riportata.
OBIETTIVI
LIVELLI
Ottimo
Buono
Discreto
Suff.
Insuff.
X
Sviluppare ulteriormente la consapevolezza della necessità di un
impegno-studio quotidiano non legato alle verifiche ma
all’obiettivo della conoscenza come fonte di ricchezza e di gratificazione per l’acquisizione di più sicure competenze di cittadinanza e professionali
Favorire la partecipazione e il ricorso a mappe concettuali per una
più efficace esposizione dei concetti.
X
Nella relazione docente-studente rendere trasparenti i criteri di
valutazione per l’acquisizione di più avanzate capacità di autovalutazione
Far acquisire la consapevolezza della necessità di percorsi formativi che traducano i saperi in “saper fare” attraverso esperienze di
“studio di casi”
Favorire l'assunzione di un ruolo attivo degli studenti nei lavori
svolti in classe
X
X
X
Favorire l’acquisizione di una buona capacità di esposizione orale
che non sia mera ripetizione di contenuti memorizzati, ma che
tenga conto degli ascoltatori, che ne sappia suscitare l’interesse e
l’attenzione
Consolidare la socializzazione con i compagni, con i docenti e
con tutta l’istituzione scolastica, intesa come:
X
X
- rispetto e correttezza verso gli altri e l’ambiente in cui ciascuno è
inserito;
- disponibilità alla collaborazione con gli altri;
- puntualità e rispetto degli impegni scolastici.
Consolidare la propria adesione a valori universalmente condivisi
quali:
X
- rispetto di sé (igiene, salute fisica e psichica)
- rispetto degli altri
- rispetto della natura e dell’ambiente.
NB Si segnala che al di là della media della classe vi sono dislivelli significativi di padronanza delle
competenze.
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I Docenti del Consiglio di Classe, per raggiungere tali obiettivi formativi e metodologici, hanno fatto riferimento, nello svolgimento del loro lavoro, alle seguenti strategie
STRATEGIE – AZIONI
 Praticare strategie di verifiche, anche veloci, che sollecitino lo studio quotidiano;
 Respingere, in presenza di una verifica prefissata da tempo, la richiesta ad essere esonerati
dallo studio delle altre discipline
 Programmare le verifiche scritte in modo da evitare la concentrazione delle stesse nella medesima settimana
 Esigere da tutti gli studenti l’ascolto attivo e partecipato dell’interrogazione dei compagni, in
quanto utile al consolidamento della propria preparazione
 Stimolare gli interventi degli studenti a partire dalle loro conoscenze e attraverso l'uso del metodo induttivo;
 Elaborare schemi relativi ad argomenti trattati nel manuale o alla lezione svolta in classe
 Verificare la produzione di sintesi schematiche e l’uso opportuno di accorgimenti grafici;
 Fare riferimento in modo esplicito, quando si valuta una qualsiasi prova, alle voci oggetto di
valutazione;
 Fornire una precisa motivazione della valutazione
 Programmare collegialmente le attività integrative – interdisciplinari
 Affidare allo studente la relazione in classe su argomenti extracurricolari o di proprio interesse o anche la spiegazione di un argomento nuovo e invitare gli altri ad integrare
l’esposizione con i propri saperi
INIZIATIVE COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE
Classe Terza:

Stage linguistico ad Oxford (Gran Bretagna)

Scambio lavorativo a Oberstdorf (Germania) per i seguenti alunni: Boldini Sara, Fusi Diego,
Navarrete Fresia, Oliva Claudia, Vida Luca.
Classe Quarta:

Viaggio di istruzione a Parigi

Stage lavorativo in varie aziende per la durata di tre settimane durante i mesi estivi per la gran
parte degli allievi

Scambio culturale in Argentina per Colosio Antonella

Progetto “Percorri la pace” per Vivaldini Nicola.
Classe Quinta:

Visita alla città di Torino e Museo del cinema

Visita alla Camera di commercio di Brescia

Partecipazione alle varie attività di orientamento universitario e lavorativo a Verona, Milano e
in sede.
3. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
3.1 ARGOMENTI E MODULI MULTIDISCIPLINARI
ARGOMENTI E MODULI
DISCIPLINE COINVOLTE
Marketing mix
Marketing, Tecnica della comunicazione, Inglese, Tedesco e Francese
Distribuzione
Servizi alle imprese-Marketing, Inglese e Spagnolo
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Franchising
Servizi alle imprese, Diritto, Inglese e Francese
Intermediari del commercio
Servizi alle imprese, Diritto
E- commerce
Marketing, Diritto, Inglese, Spagnolo
Banche
Servizi alle imprese, Inglese, Francese
Pubblicità
Marketing, Tecnica delle comunicazioni, Diritto, Inglese, Tedesco,
Francese
Italiano, Francese
Simbolismo
3.2 MODALITÀ DI LAVORO condivise e adottate dal Consiglio di classe
Il prospetto che segue evidenzia i metodi individuati dal Consiglio di Classe
Modalità di lavoro
Lezione frontale
Obiettivi
Trasmissione di conoscenza, concetti, modelli teorie, tecniche, terminologia specifica
Lezione dialogata
Discussione guidata
Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della creatività,
della capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi.
Lettura critica di testi
Sviluppo delle abilità di interpretazione e di analisi
Ricerca guidata, indivi- Scoprire analogie, individuare legami funzionali, ricostruire strutture sistemiche
duale o di gruppo
e processi dinamici.
Insegnamento per pro- Sviluppo di abilità di analisi e interpretazione di situazioni concrete e proposta
blemi
di soluzioni
3.3 ATTIVITÀ DI RECUPERO
Interventi di recupero/sostegno delle carenze effettuati nel corso dell’anno scolastico
Disciplina
Recupero in orario curricolare
Diritto
Tutte le altre discipli- Con attività varie di
ne
revisione
Recupero in orario non
curricolare
Quattro ore
-
Recupero
mediante studio autonomo
Con assegnazione di
compiti mirati
4. LA VALUTAZIONE
4.1 VALUTAZIONE E VERIFICHE
MODALITÀ E CRITERI DI MISURAZIONE DELLE VERIFICHE E DI VALUTAZIONE
DEGLI STUDENTI - DPR n. 122/2009
Delibera Collegio Docenti n.13 del 7.11. 2012 e Delibera del Consiglio d’Istituto n. 26 del 20.11.2012
Premessa
Il Collegio Docenti del Lunardi, considerato il DPR n. 122/2009 volto al coordinamento delle disposizioni concernenti la valutazione degli alunni, fa propri i seguenti. principi di fondo:
a. la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Documento Finale Consiglio di Classe
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b. ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (art. 1, comma 2)
c. la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,
anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona
nel settore dell’istruzione e della formazione» adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione
del 23 e 24 marzo 2000 (articolo 1, comma 2)
d. le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formati-va(articolo 1,
comma 4).
Tenuto conto inoltre delle disposizioni contenute nel comma 5 dell’articolo 1, che invitano il “Collegio dei docenti a definire “ modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento”, il Collegio individua e delibera i risultati dell’
apprendimento, i criteri e le modalità di misurazione delle verifiche, i criteri di valutazione di interperiodo e
di fine anno scolastico, che saranno assunti dai Dipartimenti, dal Piano di lavoro dei Consigli di classe e dal
Piano di Lavoro dei singolo docente.
1. Risultati dell’apprendimento e Indicatori per la misurazione delle verifiche
Le verifiche sono gli strumenti con cui si accertano i risultati dell’apprendimento.
Le mete da raggiungere sono identificate in termini di
 conoscenze
 comprensione
 applicazione
 analisi
 sintesi
 espressione/esposizione
Conseguentemente, le verifiche formative (somministrare per monitorare il processo di apprendimento e diagnosticare le difficoltà) e le verifiche sommative (impiegate al termine di singoli moduli o di
specifiche unità didattiche) sono indirizzate ad accertare i risultati dell’apprendimento facendo riferimento ai
seguenti indicatori:
Padronanza delle
Conoscenza e apChiarezza
Comprensione
procedure, degli
plicazione dei con- dell’impostazione, effidei quesiti prostrumenti e del
tenuti e capacità di cacia e completezza delposti
lessico specifici
sintesi e di analisi
la trattazione
A tale scopo, i docenti scelgono e adottano ogni possibile strumento e modalità di verifica, alternando e
combinando opportunamente prove strutturate e prove non strutturate a prove strutturate, scritte e orali, coerenti e funzionali con gli obiettivi che si intendono misurare e controllare.
Il Collegio adotta una comune scala di misurazione dei livelli dei risultati dell’apprendimento raggiunti, concordando le corrispondenze tra livelli, votazione da attribuire, indicatori.
Ai fini della misurazione degli esiti delle prove, il Consiglio individua i seguenti sette livelli, significativi del grado di raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra definiti:
– Ottimo/Eccellente
– Buono
– Discreto
– Sufficiente
– Insufficiente
– Gravemente insufficiente
– Decisamente insufficiente
Poiché la a misurazione delle prove e la valutazione di interperiodo e di fine anno scolastico è da effettuare adottando la scala dall’1 al 10 (scala decimale) e utilizzando tutti i valori della scala stessa, il Collegio Docenti stabilisce la seguente corrispondenza livelli-voto -indicatori
La misura (voto) attribuita a ciascuna verifica dipende dal confronto tra livello della prestazione accertato e
gli indicatori individuati.
Gli obiettivi minimi s’intendono raggiunti se le prestazioni risultano coincidere con il livello sufficiente.
Correttezza morfosintattica e/o dei
calcoli
Documento Finale Consiglio di Classe
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LIVELLI
VOTO
INDICATORI
Correttezza
morfo sintattica
e/o dei calcoli
Conoscenza
Padronanza
e applicazioprocedure,
Comprensione
ne dei contestrumenti e dei quesiti
nuti e capacilessico speci- proposti
tà di sintesi e
fici
di analisi
Decisamente
insufficiente
1-3
Commette gravissimi errori
Nulla
Nulla
Nulle
Gravemente
Insufficiente
4
Commette gravi errori
Pressoché
nulla
Pressoché nulla
Pressoché
nulle
Insufficiente
Sufficiente
5
6
Commette errori che comproFrammentaria Disorganica e
mettono
e superficiale parziale
l’efficacia della
comunicazione
on commette
errori ma utilizza un linguaggio semplice
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Conoscenza
frammentaria
e disorganica.
Applica i contenuti in modo errato. E’
in grado di
effettuare sintesi e analisi
solo parziali
Conoscenza
adeguata ma
non approfondita. Applica correttamente i contenuti in situazioni di
non elevata
difficoltà.
Comprende in
modo adeguaAdeguata ma
to, anche se
non appronon approfonfondita
dito, i contenuAnalizza e
ti proposti
sintetizza,,
anche se in
modo non
completo, le
conoscenze
acquisite
Chiarezza
dell’impostazione,
efficacia e completezza della trattazione
Impostazione caratterizzata da una
assoluta mancanza
di chiarezza e da
gravissime incompletezze
Impostazione caratterizzata da
mancanza di chiarezza e completezza
Impostazione poco
chiara. Trattazione
largamente incompleta e lacunosa
Impostazione caratterizzata da adeguata chiarezza
seppure presenti
talune imprecisioni. Trattazione efficace anche se non
completa in ogni
sua parte.
Pagina 10
Discreto
Buono
Ottimo/
eccellente
7
8
9-10
Non commette
errori e utilizza
un linguaggio
Adeguata e
in taluni casi
approfondita
anche complesso
Conoscenza
adeguata e
approfondita.
Applica i contenuti anche
in situazioni
di difficoltà
Impostazione corseppure con
Comprende in
retta e caratterizzatalune impremodo adeguato
ta da adeguata
cisioni.
e approfondito
chiarezza.
i contenuti
Analizza e
Trattazione efficaproposti
sintetizza, an- ce e nel complesso
che se in mo- completa.
do non totalmente autonomo e completo, le conoscenze acquisite
Non commette
errori e utilizza Completa,
un linguaggio
approfondita
complesso
Comprende in
modo approfondito i contenuti proposti
Conoscenza
completa e
approfondita.
Applica i contenuti senza
errori anche
in situazioni
di elevata difficoltà. Analizza e sintetizza ,in modo
autonomo e
completo le
conoscenze
acquisite
Impostazione corretta e chiara. Trattazione efficace,
completa e in ogni
sua parte
Non commette
errori e utilizza Completa,
un linguaggio
approfondita
complesso e
e coordinata
articolato
Conoscenza
completa, approfondita e
coordinata.
Applica i contenuti senza
errori e imComprende in precisioni anche in situamodo approfondito e com- zioni di elevapleto i contenu- ta difficoltà.
Analizza e
ti proposti
sintetizza, in
modo autonomo, completo e personale le conoscenze acquisite
Impostazione corretta e caratterizzata da elevata chiarezza. Trattazione
efficace, completa
e approfondita in
ogni sua parte
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2. Criteri di valutazione di interperiodo (quadrimestrali o trimestrali) e di fine anno scolastico
In sede di valutazione quadrimestrale (o trimestrali) e di fine anno scolastico, oltre ai livelli registrati
attraverso la misurazione delle verifiche scritte/orali, saranno presi in debita consi-derazione i seguenti indicatori:
 l’impegno, inteso come applicazione manifestata nel lavoro in classe e a casa;
 la partecipazione, intesa come frequenza di interventi costruttivi, manifestazione di interesse per la
disciplina, tendenza ad allargare i propri ambiti conoscitivi;
 approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro
 la progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di imparare ad imparare;
Tale percorso discende dalla necessità di evitare che la valutazione si traduca nella semplice misu-razione
degli obiettivi specifici verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conse-guentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati
dei singoli moduli o di parti specifiche del percorso di apprendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini qualitativi piuttosto che quantitativi.
Il Consiglio di classe tenderà ad evidenziare i progressi anche nella conquista di abilità complesse e trasversali, sia quelle orientate allo sviluppo cognitivo sia quelle orientate all’acquisizione delle competenze per
l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
4.2 CRITERI CONDUZIONE SCRUTINI FINALI
REGOLAMENTO per la CONDUZIONE degli SCRUTINI FINALI
Delibera Collegio Docenti n. 7 - 1 ottobre 2013
Art. 1 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE IN SEDE DI VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE (DPR 122/09, artt. 4,1 e 6.3)
In sede di valutazione periodica e finale, il Consiglio di classe è composto:
 da tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica e gli insegnanti tecnicopratici;
 dai docenti di sostegno, ai quali spetta un proprio giudizio relativamente agli alunni disabili;
 dall’insegnante di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest’ultimo insegnamento
 dall’insegnante di attività alternative alla religione limitatamente agli alunni che si avvalgono di
quest’ultimo insegnamento
Art. 2 MODALITÀ DI LAVORO
A. Ogni docente avanza proposte di voto sulla specifica disciplina, definite e motivate da un adeguato
giudizio desunto:
 dagli esiti di un congruo numero di prove scritte, grafiche o orali (secondo la decisione di ogni dipartimento disciplinare) effettuate durante l’ultimo quadrimestre
 da una valutazione complessiva dell’impegno (applicazione manifestata nel lavoro in classe e a casa); interesse e partecipazione (intesi come frequenza di interventi costruttivi, manifestazione di interesse per la disciplina, tendenza ad allargare i propri ambiti conoscitivi) dimostrati nell’intero percorso formativo; approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro; (cfr. OM 92/07, art. 6, comma
2)
 dal grado di raggiungimento degli obiettivi formativi comuni stabiliti all’inizio dell’anno scolastico
 dalle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio
 dall’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati
 la progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di
imparare ad imparare.
Tale percorso discende dalla necessità di evitare che la valutazione si traduca nella semplice misurazione degli obiettivi specifici verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conseguentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati dei
singoli moduli o di parti specifiche del percorso di apprendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini qualitativi piuttosto che quantitativi.
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Il Consiglio di classe tenderà ad evidenziare i progressi anche nella conquista di abilità complesse e trasversali, sia quelle orientate allo sviluppo cognitivo sia quelle orientate all’acquisizione delle competenze per
l’esercizio dei diritti di cittadinanza.
B. Tutti i voti dei docenti si intendono proposti e tutte le decisioni sono assunte dal Consiglio di Classe
collegialmente (all’unanimità o a maggioranza).
Le proposte di voto dei singoli docenti, se motivatamente e ragionatamente contestate, seguono l’iter ordinario del processo di formazione delle decisioni collegiali.
Tale procedura vale sia per gli scrutini per l’ammissione/non ammissione alla classe successiva che per
l’ammissione/non ammissione all’Esame di Stato.
In caso di deliberazioni da assumere a maggioranza non è ammessa l’astensione. Tutti i docenti devono votare compreso il Presidente il cui voto prevale in caso di parità (art. 37/3 DLgs 297/94).
Il Presidente del Consiglio di Classe (di solito il Dirigente) non vota due volte ma, in caso di parità, il suo voto prevale.
I docenti di conversazione in lingua straniera hanno diritto di voto autonomo, infatti la legge 03/05/99, n.
124, stabilisce quanto segue: “… quando si tratti degli scrutini finali e anche nelle materie insegnate in compresenza per le quali non è previsto il voto pratico, ferma restando l’autonoma proposta di voto di entrambi i
docenti, il Consiglio di classe assegna il voto unico”.
Sia l’insegnante di Religione che l’insegnante di materie alternative partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico. Detti docenti si esprimono
sull’interesse manifestato e sul profitto raggiunto limitatamente agli alunni che abbiano seguito tali attività.
In sede di scrutinio finale, il voto dell’insegnante di Religione, nel caso in cui le norme richiedano una deliberazione da adottarsi a maggioranza, se determinante, si esprime attraverso un giudizio motivato ed iscritto
a verbale.
C. Le decisioni promozione/sospensione del giudizio/ non promozione non sono il semplice risultato di
criteri numerici ma sono il frutto di una riflessione del Consiglio di Classe sul quadro generale delineato
in base al comportamento (che si traduce nel voto di condotta), al percorso formativo curricolare, alla specificità delle esperienze culturali maturate e alle attitudini personali di ogni singolo studente così come emergono dai voti e da altri elementi di giudizio.
Per altri elementi di giudizio si intende, tra gli altri, anche il cosiddetto rifiuto della materia, cioè quando un
alunno, sistematicamente, si rifiuta di studiare, recuperare e sottoporsi a verifiche di una specifica disciplina.
Art. 3 SCRUTINI AL TERMINE DELLE LEZIONI DELLE CLASSI I, II, III E IV
1. Ammissione alla classe successiva
Il giudizio definitivo di ammissione dell’alunno alla classe successiva è formulato in caso di
 sufficienza in tutte le discipline
 valutazione positiva del comportamento (voto di condotta compreso tra 6 e 10/10)
2. Non ammissione alla classe successiva
Il giudizio definitivo di non ammissione dell’alunno alla classe successiva è formulato in caso di:
Istituto tecnico
 voto di condotta inferiore a 6/10
 più di tre insufficienze non gravi
 più di due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore)
 più di due insufficienze non gravi (voto 5) accompagnate da una insufficienza grave (voto 4 o inferiore)
 gravi e diffuse lacune nella preparazione complessiva, nonché di una evidente mancata acquisizione delle competenze formative prefissate, che gli impediscono di seguire proficuamente il programma di studio dell’anno scolastico successivo.
Liceo linguistico
 voto di condotta inferiore a 6/10
 più di due insufficienze non gravi
 due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore)
 più di due insufficienze non gravi (voto 5) accompagnate da una insufficienza grave (voto 4 o inferiore)
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 gravi e diffuse lacune nella preparazione complessiva, nonché di una evidente mancata acquisizione delle competenze formative prefissate, che gli impediscono di seguire proficuamente il programma di studio dell’anno scolastico successivo.
 Il consiglio di classe procede in sede di scrutinio alla stesura di un’analitica motivazione della mancata ammissione dello studente alla classe successiva.
3. Sospensione del giudizio
Il giudizio definitivo di ammissione dell’alunno alla classe successiva è sospeso nel caso di acquisizione lacunosa o solo approssimativa degli obiettivi formativi minimi, nonché di:
 insufficienze non gravi (voto 5) fino ad un massimo di tre
 insufficienze gravi (voto 4 o inferiore) fino ad un massimo di due
 una o due insufficienze non gravi (voto 5) ed una insufficienza grave (voto 4 o inferiore).
N.B. Il Consiglio di Classe può procedere alla sospensione del giudizio, anche in presenza di due insufficienze gravi (voto 4 o inferiore) ed una non grave (voto cinque), se può constatare i sotto elencati elementi:

miglioramento del rendimento scolastico complessivo rispetto al punto di partenza;

raggiungimento degli obiettivi trasversali previsti;

partecipazione alle iniziative integrative deliberate dal consiglio di classe.

una giudizio sul comportamento che si traduca in un voto di condotta non inferiore a 8/10
Tali carenze si definiscono debiti formativi e si prevede, dopo un periodo di attività di recupero (autonome o organizzate dall’Istituto) la verifica del saldo di tali debiti.
Il Consiglio di classe, pertanto, procede al “rinvio della formulazione del giudizio finale”, riservandosi
la decisione definitiva nella prevista riunione collegiale per la valutazione degli esiti delle verifiche del
saldo debito.
Comunicazione alle famiglie
Per ogni studente con “giudizio sospeso l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie
(DPR 122/09, articolo 4.6). Inoltre i docenti delle discipline insufficienti, terminato lo scrutinio, provvederanno a compilare la SCHEDA COMUNICAZIONE CARENZE FORMATIVE per la famiglia
precisando quanto segue:
▪ voto e carenze a fine anno;
▪ modalità di verifica a settembre (scritto, orale, scritto/orale)
▪ argomenti oggetto della verifica, richiamando il programma realizzato
Recupero
Sulle forme, le modalità e i tempi del recupero vedi Regolamento attuazione degli interventi recupero/sostegno e saldo debiti formativi
Verifica del recupero
Il saldo del debito formativo sarà verificato e accertato tramite prova specificatamente predisposta,
somministrata, secondo calendario dell’Istituto, e valutata negli esiti dal docente del Consiglio di classe
titolare della disciplina oggetto del recupero (Cfr. art. 3, D.M. 80). Per quanto riguarda modalità e valutazioni delle verifiche vedi Regolamento attuazione degli interventi recupero/sostegno e saldo debiti
formativi.
Scrutini finali (vedi art.4 del presente Regolamento)
4. Attribuzione del credito scolastico
I Consigli di Classe del terzultimo e del penultimo anno provvederanno ad attribuire il Credito Scolastico (ex D.M. n. 42/07) agli studenti considerati idonei a frequentare la classe successiva.
Il Credito Scolastico è un punteggio che lo studente accumula nel corso del Trienno per un max di 25
punti in base soprattutto alla media annuale dei voti e in parte alla valutazione di eventuali attività extrascolastiche (regolarmente certificate e approvate dal Consiglio di Classe con riferimento ai criteri del Collegio
Docenti). Il Credito Scolastico è importante per gli Esami di Stato: la Commissione, infatti, lo utilizza come
punto di partenza per il calcolo del voto finale.
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L’attribuzione del credito scolastico va effettuata sulla base del DM 99/09; i criteri per l’attribuzione del
credito sono stati deliberati dal Collegio Docenti. Vedi Criteri di attribuzione del Credito Scolastico.
5. Adempimenti dei Consigli delle classi terza e quarta finalizzati all’attribuzione della lode in sede di
Esami di stato (D. M. n. 99/09, articolo 3, commi 2 e 3)
I Consigli, deliberata l’ammissione degli allievi alla classe successiva, provvedono a indicare a verbale
se:
 il credito scolastico assegnato allo studente coincide con la misura massima prevista dalle tabelle
ministeriali:
 il credito scolastico assegnato nella misura massima è stato attribuito all’unanimità;
 i voti, compresa la valutazione del comportamento, riportati dai singoli studenti sono uguali o superiori a 8/10.
Art. 4 SCRUTINI AL TERMINE DEL RECUPERO ESTIVO DELLE CLASSI I, II, III E IV
Ultimate le prove di verifica, il Consiglio di Classe si riunirà per integrare la valutazione e formulare il
giudizio definitivo di ammissione o di non ammissione alla classe successiva.
A. I docenti delle discipline da recuperare avanzano proposte di voto sulla specifica disciplina, definite
e motivate da un adeguato giudizio desunto:
 dagli esiti della verifica somministrata per il recupero
 dai esiti delle verifiche svolte durante l’anno scolastico su parti del programma non oggetto del recupero
 da una valutazione complessiva dell’impegno (applicazione manifestata nel lavoro durante i corsi di
recupero e a casa); approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro;
 dal grado di raggiungimento degli obiettivi formativi comuni stabiliti all’inizio dell’anno scolastico
 dalla progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità e di
imparare ad imparare
B. Nella formulazione del giudizio conclusivo, il Consiglio di Classe si atterrà al seguente criterio-guida:
lo studente è ammesso alla classe successiva se tutti i debiti riportati nello scrutinio di giugno risultano superati o comunque se la valutazione complessiva, collegialmente effettuata, evidenzia il raggiungimento dei
previsti obiettivi minimi disciplinari e formativi, anche alla luce dei “risultati conseguiti dallo studente non
soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero” (art. 8, commi 3 e 4, O.M. 92/07). In tale occasione si procederà anche all’attribuzione del Credito Scolastico.
Tutte le operazioni si concluderanno entro l’inizio dell’anno scolastico.
Art. 4 SCRUTINI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
1. Lo studente dell’ultimo anno di corso è ammesso agli Esami di Stato se consegue una votazione non
inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e se al comportamento è attribuita una valutazione non inferiore
a 6/10 (DPR 122/09, art.5.1).
2. Attribuzione del Credito Scolastico
Come nelle classi terza e quarta, in base alla media dell’anno e ai criteri deliberati, viene attribuito il Credito
Scolastico che sommato a quello degli anni precedenti costituisce il punteggio con cui lo studente si presenta
agli Esami
2. È ammesso, a domanda, direttamente dalla classe quarta agli Esami di Stato conclusivi del ciclo lo
studente che:
 ha riportato, nello scrutinio finale della classe quarta non meno di otto decimi in ciascuna disciplina
e non meno di otto decimi nel comportamento (D.M. 99/09, art. 4.3);
 ha seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado, riportando una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo;
 non è incorso in ripetenze nei due anni predetti (DPR 122/09, art.6.2)
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3. Adempimenti per l’attribuzione della lode
I Consigli, deliberata l’ammissione degli allievi, provvedono a indicare a verbale se:
 il Credito Scolastico assegnato allo studente coincide con la misura massima prevista dalle tabelle
ministeriali:
 il Credito Scolastico assegnato nella misura massima è stato attribuito all’unanimità;
 i voti, compresa la valutazione del comportamento, riportati dai singoli studenti sono uguali o superiori a 8/10
 le stesse operazioni risultano anche per le classi terza e quarta
4.3 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
(Legge 1/’07, DPR 323/’98, D.M. 42/’07, DM 99/’09)
Delibera Collegio Docenti n.13 del 7.11.2012 e Delibera Consiglio d’Istituto n. 26 del 20.11.2012
Il credito scolastico esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta da ciascun
alunno nell’anno scolastico in corso, con riguardo al profitto, alla condotta, all’IRC, alle attività complementari e integrative e agli eventuali crediti formativi documentati.
Esso è attribuito sulla base delle seguenti tabelle (e note in calce).
TABELLA A
D.M. 99/’09
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal
D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
Credito scolastico (punti)
I anno II anno
III anno
3-4
3-4
4-5
4-5
4-5
5-6
5-6
5-6
6-7
6-7
6-7
7-8
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun
voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’am-missione
all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il
voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordina-mento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di
oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività com-plementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti
formativi non può in alcun modo comportare il cambia-mento della banda di oscillazione corrispondente alla media M
dei voti.
Attribuzione Credito scolastico
Il Credito è attribuito agli studenti in base alla media dei voti riportati sia nelle singole discipline, sia nella
condotta (comprendente anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo) e ai seguenti indicatori:
a) partecipazione alle attività complementari ed integrative;
b) interesse e profitto più che positivi nella partecipazione alle lezioni di Insegnamento della Religione Cattolica o alle attività alternative;
c) crediti formativi presentati.
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Criteri e misura dell’attribuzione del credito scolastico
La media dei voti (assegnati nelle singole discipline e nella condotta) definisce la misura base del credito
scolastico indicato nella corrispondente fascia della Tabella A allegata al DM 9/’9. Il punteggio più alto della
prevista banda di oscillazione in cui si colloca il credito è attribuito tenuto conto del seguente diverso modo
con cui si combinano la frazione decimale delle media e gli altri tre indicatori di valutazione sopra definiti.
Pertanto, sarà assegnato il punteggio più elevato della fascia operando secondo le modalità specificate nel
quadro che segue:
Decimali rispetto all’intero
Indicatori positivi necessari per l’attribuzione del punto aggiuntivo
della Media
nell’ambito della fascia di oscillazione
Almeno 2
0.1-0.50
Almeno 1
0.51-0.99
CREDITO FORMATIVO// Attività integrative ai fini del “ credito scolastico”
D. M. n. 49 del 24 febbraio 2000
Le esperienze che danno luogo all'attribuzione dei crediti formativi, sono acquisite, al di fuori della scuola di
appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
I criteri di valutazione delle esperienze citate devono essere conformi a quanto previsto all'art.12 del D.P.R.
23.7.1998, n.323 e tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati.
La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso
una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
Le certificazioni concernenti le attività di formazione nel settore linguistico, ai fini della legalizzazione, devono essere rilasciate, o previamente convalidate, da enti legittimati a rilasciare certificazioni ufficiali e riconosciute nel Paese di riferimento. Tali certificazioni devono recare l'indicazione del livello di competenza
linguistica previsto dall'ordinamento locale o da un sistema ufficiale di standardizzazione.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all'istituto sede di esame entro il 15 maggio
per consentirne l'esame e la valutazione da parte degli organi competenti.
I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli
di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi.
La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico.
Il Ministro della pubblica istruzione individua le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo
con proprio decreto.
Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe e delle commissioni d'esame chiamati
alla valutazione dei crediti formativi rispettivamente per gli studenti interni e per i candidati esterni all'esame
di stato, il collegio dei docenti individua i seguenti criteri e parametri per il riconoscimento dei crediti formativi:
RICONOSCIMENTO CREDITI FORMATIVI
Le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo sono:
♦ Didattico/ culturali
♦ Sportivi
♦ Lavoro
♦ Volontariato
I criteri per valutare la documentazione presentate sono:
♦ Coerenza delle esperienze acquisite con le discipline del corso di studi e/o con le finalità educative e formative del P.O.F.
♦ Documentazione precisa sull'esperienza, riportante l'indicazione dell'Ente, breve descrizione dell'esperienza, tempi entro cui questa è avvenuta.
Documento Finale Consiglio di Classe
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♦ Risultati concreti raggiunti.
♦ Certificati di corsi relativi a progetti linguistici organizzati dalla scuola e inclusi nel POF: Livello "avanzato" (per le quinte b2; per le quarte b1/b2; per le terze b1) con certificazioni rilasciate da enti riconosciuti dal
M.P.I. (Trinity, Cambridge, Goethe Institut, AllianceFrançaise, Pittman, Cervantes).
A) Attività didattico /culturali:
♦ Frequenza o partecipazione, in qualità di attore o con altri ruoli significativi, a rappresentazioni teatrali, attività di recitazione, musicali, danza;
♦ Frequenza di corsi estivi di lingue all'estero con esame finale e conseguimento certificato di diploma (le
certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall'autorità diplomatica o
consolare);
♦ Concorsi di poesia o narrativa a livello internazionale, nazionale o locale in cui si sia raggiunta una buona
classificazione;
♦ Patente europea del computer ECDL.
Occorre aver sostenuto positivamente gli esami finali di almeno:
n. 2 moduli nel corso del terzo anno ,n. 2 moduli nel corso del quarto anno,n. 3 moduli nel corso del quinto
anno
B) Attività sportivo/ricreativo
♦ Essere impegnati in un’attività sportiva di qualsiasi genere riconosciuta dal CONI (vedi logo associazione)
con durata minima annuale;
♦ Partecipare a gare o campionati di livello regionale o superiore;
♦ Aver ottenuto risultati di interesse nazionale ed essere impegnati per almeno 3 allenamenti settimanali e
con un monte-ore medio settimanale nel corso dell’anno di circa 8 ore;
♦ Corsi per arbitri sportivi e allenatori federazioni CONI, con almeno 40 ore di frequenza ed esame finale
con esplicitazione delle abilità acquisite.
I requisiti suddetti devono essere certificati per iscritto, dal Presidente della società sportiva di appartenenza.
C) Attività lavorative
♦Esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi (nel caso di esperienze presso la Pubblica
Amministrazione è ammissibile l'autocertificazione);
♦ Stage in aziende o presso privati di almeno 2 settimane, che rispondano ai requisiti di legge in materia fiscale e siano consoni al nostro tipo di scuola.
♦ Attività lavorativa purché coerente con la specializzazione per almeno 3 settimane documentata;
D) Attività di volontariato:
♦ Attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso enti, associazioni, documentate
con precisione indicando il tipo di servizio ed i tempi (almeno un mese) entro cui tale servizio si è svolto;
♦ Attività di gestione di gruppi, di almeno 40 ore di frequenza;
♦ Attività di assistenza anziani, handicappati, ammalati, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i
tempi;
♦ Corsi di protezione civile, certificato di almeno 40 ore di frequenza ed esame finale con esplicitazione delle
abilità acquisite;
♦ Attività per la protezione dell'ambiente, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i tempi;
♦ Attività per lo sviluppo del terzo mondo, almeno un mese, indicando il tipo di servizio ed i tempi;
♦ Attività di supporto ai soggetti "a rischio" di droga e alcol / Devianza giovanile.
Come documentare il credito formativo.
L'Organizzazione o l'Associazione che ha promosso l'attività alla quale il candidato ha partecipato deve documentare il credito formativo attraverso una apposita attestazione.
Per consentire una adeguata valutazione, l’attestazione deve contenere :
1. Gli estremi indicativi dell'Ente che lo emette (carta intestata , nome, attività , legale rappresentante)
2. Gli estremi indicativi del soggetto richiedente e la sua eventuale qualifica rispetto all'organizzazione (es.,
socio, allievo, ecc.)
3. La descrizione sommaria dell'attività a cui ha partecipato
4. La durata di tale partecipazione (espressa in giorni, mesi, anni), indicando se tale partecipazione è stata
continuativa oppure saltuaria
5. L'impegno profuso (espresso in ore/giorno, ore/mese, giorni/anno, ecc.) indicando uno o più valori medi.
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6. I compiti svolti ed il contributo fornito
7. Le esperienze maturate nello svolgimento di tali compiti
8. Eventuali forme di progresso nella responsabilizzazione nella vita associativa
9. Data, firma e timbro dell’Ente e del legale rappresentante.
Vengono considerate attività integrative e non credito formativo le seguenti attività:
• Abbonamento attività teatrale
• Corso di fotografia
• Corso di recitazione
• Giornata nazionale trekking
• Laboratorio musicale
• Partecipazione a concorso letterario Lunardi
• Partecipazione a convegni c/o università
• Partecipazione a corsi c/o fondazioni
• Gruppo scout
• Redazione Lunardi follie
• Tutoring
• Lingue orientali cinese
• Lingue orientali giapponese
• Lingue orientali arabo
• Lingue orientali russo
• Orientamento in ( partecipazione alunni promozione istituto)
• Orientamento università ( amministrazione materiale CIMP)
• Attività di oratorio inferiori alle 40 ore
4.4 CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Delibera Collegio Docenti n. 13 del 7.11.2012 e Delibera Consiglio d’Istituto n.26 del 20.11.2012
Il voto di condotta è attribuito agli studenti tenendo conto dei seguenti riferimenti normativi
Documento Finale Consiglio di Classe
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VOTO
INDICATORI
Dimostra vivo interesse e partecipa attivamente, con contribu10
ti personali e autonomi
COMPORTAMENTO ESEMÈ esemplare nell’adempimento delle consegne
PLARE
(costituisce un modello positivo Si comporta in modo rispettoso e collaborativo, sia durante le
attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei momenti informali, nei
di comportamento)
confronti di tutto il personale della scuola
(Devono essere presenti tutti gli inRispetta in maniera scrupolosa le regole dell’Istituto
dicatori)
Frequenta con puntualità, costanza e assiduità le lezioni
Dimostra interesse e partecipa attivamente, con contributi
9
personali e autonomi
COMPORTAMENTO
È puntuale nell’adempimento delle consegne
RESPONSABILE E COSTRUT- Si comporta in modo rispettoso e generalmente collaborativo,
TIVO
sia durante le attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei momenti
(Devono essere presenti almeno 3
informali, nei confronti di tutto il personale della scuola
indicatori)
Rispetta in maniera soddisfacente le regole dell’Istituto
Frequenta con puntualità e assiduità le lezioni
È attento/a in classe e dà contributi personali al lavoro scolastico o solo su sollecitazione o nonostante una certa vivacità
8
È costante nell’adempimento delle consegne
COMPORTAMENTO
Si comporta in modo rispettoso ma non è particolarmente
CORRETTO
collaborativo, sia durante le attività curricolari ed extra-curricolari,
sia nei momenti informali, nei confronti di tutto il personale della
(Devono essere presenti almeno 3 scuola
indicatori)
Rispetta in maniera normale le regole dell’Istituto
Frequenta con regolarità le lezioni
7
COMPORTAMENTO
ESSENZIALMENTE
CORRETTO
(Devono essere presenti almeno 3
indicatori; ma con frequenza irregolare bastano 2 indicatori)
6
COMPORTAMENTO
SUFFICIENTEMENTE
CORRETTO
(Devono essere presenti almeno 4
indicatori; ma con frequenza irregolare bastano 3 indicatori)
≤5
COMPORTAMENTO
SCORRETTO
Documento Finale Consiglio di Classe
Dimostra interesse, partecipa e dà contributi al lavoro scolastico in modo alterno
Non sempre adempie alle consegne
Si comporta nel complesso in modo rispettoso, anche se a volte
risulta troppo vivace o troppo indifferente, sia durante le attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei momenti informali, nei confronti
di tutto il personale della scuola
Non sempre rispetta le regole dell’Istituto ed è stato oggetto,
nel corso del trimestre/pentamestre, di richiami verbali e di alcuni richiami scritti.
Frequenta le lezioni, ma presenta parecchi ritardi/uscite anticipate e assenze *
Dimostra interesse poco adeguato, partecipa in modo saltuario e dà contributi alterni al lavoro scolastico
Adempie con poca regolarità alle consegne
Si comporta nel complesso in modo rispettoso, anche se a volte
è elemento di disturbo per la vita della classe e dell’Istituto, sia durante le attività curricolari ed extra-curricolari, sia nei momenti informali, nei confronti di tutto il personale della scuola
Non sempre rispetta le regole dell’Istituto ed è stato oggetto,
nel corso del quadrimestre, di numerosi richiami verbali e scritti ai
quali sono seguiti o meno provvedimenti disciplinari non gravi
Frequenta le lezioni, ma presenta numerosi ritardi/uscite anticipate e assenze **
Per la valutazione insufficiente, che comporta la non ammissione al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi , si
fa
riferimento all'art. 4 del D.M. 5/2009 in cui si afferma che tale
valutazione deve essere data :
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(Rif. Art.3 DM 5/2009)
1) esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità: questi sono considerati tali se comportano sanzioni disciplinari,
previste dal Regolamento di Istituto e dallo Statuto degli studenti e
delle studentesse, che determinano l'allontanamento temporaneo dello
studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni;
2) se lo studente non dovesse dimostrare apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento tali da evidenziare un sufficiente miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.
Il Consiglio di Classe è tenuto sempre a verbalizzare i comportamenti
negativi e a motivare le sanzioni comminate, nonché a coinvolgere in
modo tempestivo e attivo le famiglie in merito alla condotta dei propri figli.
 LEGGE 28 marzo 2003, n.53
Art. 2 Sistema educativo di istruzione e di formazione
b) … il secondo ciclo, finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il
sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi, è finalizzato a sviluppare l'autonoma capacità di
giudizio e l'esercizio della responsabilità personale e sociale;
 DPR 24 giugno 1998, n. 249
Art. 4 Disciplina
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Pertanto il voto di condotta tiene conto di due macro indicatori:
• la partecipazione all’attività didattica: interesse, rispetto delle consegne e frequenza
• l’acquisizione di una coscienza civile: comportamento nei confronti degli altri, utilizzazione delle
strutture della scuola, rispetto del regolamento, comportamento nelle uscite (viaggi d’istruzione, stage, scambi, visite didattiche).
Si ricorda che il voto di condotta fa media con gli altri voti (art. 2, c. 2 DM 5/2009) e pertanto il valore dato
cambia rispetto alla precedente normativa e assume la stessa valenza dei voti delle discipline: dal 10
dell’eccellenza al 6 della sufficienza. Inoltre nel triennio il voto di condotta influisce sull’attribuzione dei
crediti.
* Per il Voto 7:
Nel primo Trimestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate non supera il limite di 15; i
giorni di assenza accumulati non superano il limite di 10, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio
di Classe previa giustificazione dei genitori.
Nel secondo Pentamestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate non supera il limite di 25; i
giorni di assenza accumulati non superano il limite di 20, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio
di Classe previa giustificazione dei genitori.
**Per il voto 6:
Nel primo Trimestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate supera il limite di 15; i giorni di
assenza accumulati superano il limite di 10, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio di Classe previa giustificazione dei genitori.
Nel secondo Pentamestre il numero totale delle ore di ritardi + uscite anticipate supera il limite di 25; i giorni di assenza accumulati superano il limite di 20, salvo le dovute eccezioni accertate dal Consiglio di Classe
previa giustificazione dei genitori.
Per il voto 5 si precisa quanto segue.
Se lo studente ha riportato sanzioni che abbiano comportato l’allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica per un periodo superiore a 15 giorni e non ha mostrato alcun segno di ravvedimento a seguito della
partecipazione a “un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica”. (D.M 5/2009)
Documento Finale Consiglio di Classe
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Tali sanzioni sono determinate da:
la violazione della “dignità e del rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure nell’ipotesi di azioni tali da mettere a rischio
l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento);
b) La gravità del fatto compiuto è giudicata tale da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto.
a)
(È opportuno precisare “che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in
presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale).
1) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine
dell’anno scolastico (Art. 4 - comma 9bis) in presenza delle seguenti ricorrenti condizioni:
a) situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a
livello sociale;
b) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella
comunità durante l’anno scolastico;
2) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione
all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) nei casi più gravi di quelli
già indicati al punto 2 ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis).
È importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C,D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai
quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).
In ogni caso il voto è assegnato sulla base dei criteri previsti dal DM 5/2009, art, 3 e dei giudizi espressi
individualmente e collegialmente dai docenti componenti il Consiglio di classe.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 22
5. VERSO L’ESAME DI STATO
5. 1 COMMISSARI INTERNI
Il Consiglio di Classe ha provveduto a nominare i seguenti Commissari d’esame:
- Frattini Carla ( Marketing)
- Lippa Cinzia ( Inglese)
- Loda Valerio (Tecnica della Comunicazione)
5.2 SIMULAZIONI DI TERZA PROVA:(in calce al documento i testi delle simulazioni)
TIPOLOGIA
DATA PROVE
15/01/14
Storia
Tre quesiti a risposta
singola
14/04/14
Inglese
Tre quesiti a risposta
singola
MATERIE COINVOLTE
Inglese Matematica Servizi alle
imprese
Diritto Matematica Tecnica della
Comunicazione
Indicazioni per gli Esami: viste le indicazioni ministeriali ed esaminati gli esiti delle
prove di simulazione, il C.d.C. si esprime in via definitiva per la somministrazione della tipologia reputando tale opzione più opportunamente adeguata alla
identificazione della varietà dei livelli acquisitivi presenti nella classe.
5.3 LE AREE DISCIPLINARI
Secondo il Decreto Ministeriale 18 settembre 1998, n.358, ai fini della correzione delle prove scritte
e dell’espletamento del colloquio, le materie dell’ultimo anno dei corsi di studio della scuola secondaria superiore sono raggruppabili in aree disciplinari, secondo una tabella di riferimento. Pertanto,
fermo restando la responsabilità collegiale della Commissione, si possono organizzare i lavori per
aree disciplinari, con almeno due docenti per area.
Per l’indirizzo specifico il Consiglio di Classe ha individuato la seguente ripartizione:
Area linguistica-storico-letteraria
1) Lingua e lettere italiane -Storia
2) Tecnica della Comunicazione
3) Lingua straniera: Inglese
Area scientifico-tecnica
1) Marketing
2) Matematica
3) Diritto
5.4 ARGOMENTO DI APERTURA DEL COLLOQUIO
Secondo il regolamento del nuovo esame di stato il colloquio ha inizio con un argomento o con la
presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal/dalla
candidato/a.
Il/la candidato/a presenterà alla Commissione una mappa concettuale dell’argomento – ricerca –
progetto che ha scelto e relativa bibliografia.
Documento Finale Consiglio di Classe
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6. IL PERCORSO DIDATTICO PER DISCIPLINE
Materia: RELIGIONE - Insegnante: STEFANO PIUBENI
Classe 5^ H - anno scolastico 2013-2014
1. OBIETTIVI REALIZZATI
- Conoscono aspetti essenziali di diverse religioni
- Sono consapevoli dell'importanza del dialogo interreligioso
- Sanno leggere con criticità un documento del magistero ecclesiale
- Conoscono minimi aspetti di alcune esperienze religiose non cristiane
- Comprendono l’origine e il valore della Bibbia; sanno leggere i testi in modo critico.
- Conoscono il concetto di "Rivelazione".
- Conoscono alcuni aspetti dell'esperienza cristiana sapendola cogliere dai testi biblici.
- Comprendono la centralità di Cristo nell’Annuncio cristiano.
- Comprendono il disegno di Dio così come lo rivela il libro del Genesi.
- Comprendono il senso del peccato nella storia dell’umanità.
- Comprendono la centralità di Cristo nell’esperienza della Chiesa.
- Comprendono i “Sacramenti” come momenti della vita in Cristo.
- Sanno cogliere la figura di Maria come modello del cristiano.
- Sanno riflettere in modo critico su alcuni fatti delle storia della Chiesa
- Sanno riflettere in modo critico su vari aspetti della vita matrimoniale secondo la morale cristiana
2. CONTENUTI
Introduzione
* Richiami al lavoro svolto nei precedenti anni e programazione del lavoro annuale
Parte 1
Religioni e nuovi movimenti
Richiami al lavoro sulle religioni svolto nel precedente anno
Richiami al lavoro sulle religioni e sui testimoni di Geova
Parte 2
Bibbia-Parola di Dio
1 Il documento biblico (VT e NT)
2 La Bibbia-Parola di Dio: azione, avvenimento, esperienza di una Comunità che crede
3 La Rivelazione e la Trasmissione della fede (Dei Verbum 1-13)
Parte 3
* Cristianesimo come annuncio di salvezza
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 24
Gesù Cristo: compimento della salvezza
1
2
3
4
5
6
7
8
°
Introduzione
Lc 24, 13-35
Il Kerigma
1° Cor 15,3-5
Il disegno di Dio
Gn 1-3
Cristo: Nuovo Adamo
Rom 5,12-21
Il messaggio di Cristo
Mt 5-7
La Chiesa
At 2
Maria: Madre dei credenti Lc 1,26-56
I Sacramenti: segni dell'incontro con Dio
Riflessione su alcuni momenti della Storia della Chiesa
motivata da domande poste dagli alunni
° Riflessioni su problematiche matrimoniali secondo la morale cristiana
° Visione del film: “Mission”.
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) 33
N. ore effettive 29
3. METODI
Metodi didattici
1
Lezione frontale
Conversazione clinica
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
FREQUENZA
2
3
4
/
/
/
/
5
4. STRUMENTI E MEZZI
Fotocopie; Laboratori audiovisivi; Libro di Testo
5. STRUMENTI DI VERIFICA (formativa e sommativa)
Tipologia di verifica
FREQUENZA
1
2
3
/
4
5
Le verifiche sono state effettuate tenendo presente la particolarità propria dell'ora di religione e sono state attente ad evidenziare l’impegno,
l’interesse, la partecipazione, la correttezza nel rapporto con il docente
e con i compagni. Ha riguardato la capacità di dialogare in modo critico. Si è stati attenti al comportamento inteso come “uso” di libertà e
responsabilità. Sono state valutate le risposte offerte sia a livello personale che i risultati espressi nel lavoro di gruppo in riferimento agli
obiettivi indicati ed alle conoscenze acquisite.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 25
MARKETING
Prof.ssa Carla Frattini
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Espressi in termini di Conoscenze, Competenze e Capacità
Gli allievi sono mediamente in grado di:
 Analizzare il comportamento d’acquisto dei diversi soggetti che intervengono nel processo
d’acquisto
 Interpretare dati e informazioni in funzione delle scelte aziendali
 Comprendere le dinamiche commerciali dell’ambiente in cui l’azienda opera
 Individuare il posizionamento dell’azienda nel mercato
 Individuare gli obiettivi e le modalità organizzative della funzione marketing
 Riconoscere e analizzare le leve di marketing per un efficace posizionamento dell'azienda in
diversi contesti
 Valutare le modalità di un'efficace gestione del portafoglio dei prodotti esistenti e dello sviluppo di nuovi prodotti
 Cogliere l'importanza delle risorse immateriali d'impresa (immagine di marca, fedeltà della
clientela ecc.) e dei meccanismi di formazione delle stesse
 Individuare le caratteristiche dei servizi e le leve di marketing più adatte .
 Individuare le principali strategie di marketing attuate nelle aziende di servizi
 Descrivere ed individuare le fasi della formulazione di un piano di marketing.
 Redigere semplici piani di marketing .
Il livello di apprendimento e di autonomia di lavoro è molto diversificato in conseguenza di
differenti capacità e impegno nello studio
2. CONTENUTI
MODULI
1. L’impresa e l’ambiente economico competitivo
 Pianificazione strategica e strategie di marketing
 Analisi della domanda
 Analisi dell’offerta, il posizionamento dell’azienda nel mercato
2. Il marketing operativo
 Struttura organizzativa della funzione marketing
 Componenti e modalità operative di un’azione di marketing mix
3. Il marketing dei servizi
 Peculiarità della funzione marketing nelle diverse aziende di servizi, incluse le non profit
 Strategie di marketing attraverso analisi di casi aziendali
4. Il piano di marketing
 Struttura di un piano di marketing
 Redazione di piani di marketing
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 26
UNITA’ DIDATTICHE
1. Pianificazione strategica e strategie di
marketing
MOD. 1 - L’IMPRESA E L’AMBIENTE ECONOMICO
COMPETITIVO





2. Analisi della domanda, i bisogni e i com
portamenti d’acquisto




3. Analisi dell’offerta, il
posizionamento
dell’azienda nel mercato







UNITA’ DIDATTICHE
Il concetto di strategia
Le diverse fasi della pianificazione strategica:definizione della mission e degli obiettivi, analisi dei fattori interni ed esterni, formulazione delle diverse alternative e scelta
Evoluzione del concetto e dell’approccio al marketing in relazione
allo sviluppo economico
Analisi di casi
I soggetti che intervengono nel processo d’acquisto: i produttori, i
consumatori e gli utilizzatori
L’evoluzione dei bisogni; i fattori che influenzano il consumo e il
consumatore; le motivazioni all’acquisto
La segmentazione della domanda: criteri principali.
Le tipologie di dati e le fonti di informazione.
Le ricerche di mercato: tipologie, l’interpretazione dei dati e la loro
rappresentazione.
Analisi di casi.
Analisi della concorrenza e dell’ambiente competitivo, barriere
all’entrata, potere contrattuale dei fornitori e dei clienti
Forme di aggregazione verticale e/o orizzontale
I punti di forza e di debolezza nei diversi tipi di azienda: analisi di
casi
Rappresentazione del posizionamento dell’azienda nel mercato
Le strategie elementari di Porter: leadership di costo, differenziazione, specializzazione
Il portafoglio di attività dell’impresa
La matrice BCG
MOD. 2 - IL MARKETING OPERATIVO
1. Struttura organizzati- Obiettivi, organizzazione e compiti della funzione marketing in diversi
va della funzione mar- contesti aziendali (analisi di casi e/o testimonianze aziendali)
keting
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 27
2. Componenti e modalità operative di un'a
zione di marketing

mix









UNITA’ DIDATTICHE
Il prodotto: il ciclo di vita, gli attributi, l'innovazione ecc.
Il prezzo: la determinazione del prezzo, le politiche di prezzo
La promozione: la pubblicità, le pubbliche relazioni, la promozione
delle vendite, la comunicazione ecc.
La distribuzione: i canali di distribuzione
Il portafoglio prodotti e le politiche di marketing mix
I meccanismi di formazione delle risorse immateriali d'impresa: la
pubblicità istituzionale, la comunicazione interna, la filosofia della
qualità totale.
Direct marketing e marketing relazionale
Web marketing, e-commerce.
Customer relationship management.
Nuove sfide: partnership e networking, co-marketing.
Analisi di casi
MOD. 3 - IL MARKETING DEI SERVIZI
1. Peculiarità delle azioni 
di marketing nelle diver- 
se aziende di servizi inclu- 
se le “non-profit”.
Il concetto di servizio e le sue classificazioni.
I servizi pre e post vendita.
Le variabili di marketing mix applicate alle aziende di servizi.
2. Strategie di marketing
dei servizi attraverso lo
studio di casi aziendali.


UNITA’ DIDATTICHE
MOD. 4 - IL PIANO DI MARKETING
1. Struttura di un piano di 
marketing.

2. Redazione di un piano
di marketing.



Analisi di casi relativi ad aziende di servizi “profit”.
Analisi di casi relativi ad aziende di servizi “non profit”.
Fasi della pianificazione di una strategia di marketing.
Analisi di casi aziendali.
Definizione di obiettivi di marketing aziendali.
Elaborazione delle varie parti di un piano di marketing.
Valutazione di efficacia delle strategie.
3. TEMPI
N. ore previste : 132
N. ore effettive: 104 (al 9/5/14)
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 28
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1




Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Ricerche in Internet di casi aziendali e informazioni
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
2
3
4
X
5
X
X
X
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale da riviste specialistiche e siti di facoltà universitarie di indirizzo (casi aziendali)
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
 Libro di testo
Manuale in adozione
Autori: Brunori - Saba
Titolo: Il marketing in azienda
Casa Editrice: Tramontana
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica
 Prove scritte
 Interrogazione orale
 Risoluzione di casi/problemi
 Svolgimento prove d’esame
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Documento Finale Consiglio di Classe
FREQUENZA
1
2
3
4
5
X
X
X
X
Pagina 29
SERVIZI ALLE IMPRESE
Prof.ssa Carla Frattini
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Espressi in termini di Conoscenze, Competenze e Capacità
Gli allievi sono mediamente in grado di:
 Individuare i mutamenti in atto nel Sistema Economico e gli effetti che i cambiamenti comportano nel sistema azienda
 Conoscere le diverse tipologie di servizi
 Conoscere le caratteristiche dei servizi
 Cogliere l’importanza del processo distributivo ed individuare le funzioni ed i ruoli dei vari
soggetti .
 Individuare le caratteristiche del contratto di agenzia e di commissione e i documenti relativi
 Individuare le caratteristiche del sistema finanziario ed i soggetti che in essi operano.
 Individuare le caratteristiche del mercato mobiliare, strumenti, operazioni tipiche, soggetti .
 Comprendere il ruolo svolto dalle aziende di credito nel mercato finanziario.
 Classificare le operazioni bancarie ed individuarne le caratteristiche
 Individuare le caratteristiche ed il ruolo svolto da altri servizi di supporto all’attività di marketing dell’azienda.
Il livello di apprendimento e di autonomia di lavoro è molto diversificato in conseguenza di differenti capacità e impegno nello studio
2. CONTENUTI
MODULI:
1. Cosa sono oggi i servizi alle imprese
2. I servizi relativi alla distribuzione
3. La logistica
4. I servizi finanziari
5. Altri servizi
SERVIZI ALLE IMPRESE
MODULO 1:
UNITA’ DIDATTICHE
1. I cambiamenti
COSA SONO OGGI I SERVIZI ALLE IMPRESE





2. Le strategie aziendali conse- 
guenti ai processi di cambiamen- 
to




Documento Finale Consiglio di Classe
La globalizzazione
Le delocalizzazione dei processi produttivi
Nuove tecnologie e velocità dei cambiamenti
Conseguenze sull’organizzazione aziendale
Conseguenze sulla gestione aziendale
Il contenimento dei costi
La concentrazione sul prodotto (core business)
La diversificazione
Anticipare/prefigurare nuovi scenari
Outsourcing: criteri di scelta e calcoli di convenienza
Analisi di casi aziendali
Pagina 30
3. Le diverse tipologie di servizi 



Caratteristiche dei servizi
Classificazioni più utilizzate per i servizi
I servizi privati: finanziari, trasporti, assicurazioni, ecc…
I servizi pubblici: cenni
MODULO 2:
UNITA’ DIDATTICHE
SERVIZI RELATIVI ALLA DISTRIBUZIONE
1. L’attività distributiva come
servizio.


2. I soggetti del sistema distributivo.




MODULO 3:
UNITA’ DIDATTICHE
1. Il mercato dei capitali.
2. Il mercato mobiliare.
I soggetti del sistema distributivo ed i canali.
I commercianti: tipologie e classificazioni.
Il franchising.
Gli intermediari del commercio: mediatori, agenti, procacciatori d’affari, commissionari.
 Contratto di agenzia: documenti e fasi di svolgimento
 Contratto di commissione: documenti e fasi di svolgimento
(commissione di vendita e di acquisto).
 Gli enti ed organismi ausiliari : CCIAA, banche dati, ecc.
 La vendita a distanza ed il commercio elettronico.
I SERVIZI FINANZIARI




Il sistema finanziario ed i suoi soggetti.
Il mercato dei capitali: caratteristiche, classificazioni, soggetti
che vi operano.
Il mercato mobiliare: operatori e tipiche negoziazioni.
Il mercato monetario: operatori e strumenti.





Caratteristiche e strumenti del mercato mobiliare.
I valori mobiliari: titoli di debito e di capitale.
Le negoziazioni tipiche con valori mobiliari.
La Borsa Valori: caratteristiche, operatori, tendenze.
I Fondi comuni di investimento: cenni.
3. Il ruolo delle aziende di credi- 
to nel mercato finanziario





MODULO 4:
UNITA’DIDATTICHE
1. Altri servizi
Documento Finale Consiglio di Classe
L’attività distributiva come servizio.
Funzioni riconducibili all’attività distributiva.
Caratteristiche del mercato finanziario e ruolo delle banche .
Evoluzione dell’attività bancaria.
Operazioni bancarie: classificazioni.
Operazioni di raccolta tipiche.
Operazioni di prestito e di smobilizzo.
Servizi bancari.
ALTRI SERVIZI


I servizi di supporto all’attività di marketing dell’azienda.
Organizzazione di eventi
Pagina 31
3. TEMPI
N. ore previste : 66
N. ore effettive: 48 (al 9/5/14)
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
2
3
4
X
5
X
X
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale da riviste specialistiche e siti di facoltà universitarie di indirizzo.
 Libro di testo
Manuale in adozione
Autori: Ghigini - Robecchi
Titolo: L’economia aziendale per il triennio – vol 4.2
Casa Editrice: Scuola e azienda
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica
 Prove scritte
 Interrogazione orale
 Risoluzione di casi/problemi
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Documento Finale Consiglio di Classe
FREQUENZA
1
2
3
4
5
X
X
X
Pagina 32
Disciplina : LINGUA INGLESE
Docente: Cinzia Lippa
1. OBIETTIVI MEDIAMENTE REALIZZATI
OBIETTIVI
Espressi in termini di Conoscenze, Competenze e Capacità
FINALITA’
Lo studio della lingua straniera è fattore forte di educazione alla diversità in quanto comporta
l’acquisizione di strumenti per un confronto diretto e continuo fra la propria e le altre culture favorendo
l’instaurarsi di atteggiamenti di comprensione e di accettazione dell’altro. Favorisce inoltre la formazione
umana, sociale e culturale, la flessibilità del pensiero e l’apertura al nuovo attraverso la conoscenza di modi diversi di codificare la realtà, la coscienza della propria cultura e del funzionamento della propria lingua
attraverso l’analisi comparativa con altre lingue e culture.
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI
Conoscenze
Al termine del percorso la classe possiede:
- Una discreta conoscenza del sistema fonologico e delle regole di pronuncia
- Una sufficiente conoscenza del sistema morfologico-sintattico
- Una conoscenza discreta del lessico generale di base (circa 1800 vocaboli a livello di comprensione e
900 a livello di produzione) e del lessico specialistico relativo all’indirizzo(circa 600 vocaboli a livello
di comprensione e 400 a livello di produzione).
- Una conoscenza sufficiente dei meccanismi di generazione di parole, funzione degli affissi, la semantica del verbo
- Una sufficiente conoscenza di base del codice di comunicazione non verbale.
Capacità
Al termine del percorso la classe, a livelli diversi, è in grado di:
PRODUZIONE ORALE
- Presentare argomenti relativi al proprio ambito di interessi, utilizzando anche schemi o tracce.
- Riferire messaggi e discorsi altrui
- Esporre argomenti di carattere generale e professionale, anche su traccia.
- Riferire su attività svolte.
- Formulare ipotesi e previsioni in ambito professionale.
INTERAZIONE ORALE
- Sostenere una conversazione di carattere generale e professionale, utilizzando il registro adeguato.
- Intervenire in un gruppo di lavoro esprimendo opinioni.
- Sostenere conversazioni telefoniche.
PRODUZIONE SCRITTA
- Redigere lettere aziendali.
- Realizzare testi di carattere professionale: questionari / dépliant/ itinerari ecc...
TRADUZIONE DALL'INGLESE
- Corrispondenza relativa al settore professionale.
- Pieghevoli.
- Messaggi pubblicitari.
- Moduli e fatture
- Notizie dai media
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 33
COMPRENSIONE ORALE
- Comprensione del messaggio globale.
-
Comprensione di informazioni specifiche di:
1. brevi interventi riguardante la sfera personale
e socioculturale.
2. indicazioni/istruzioni/ordini (dialogues)
COMPRENSIONE SCRITTA
-
Comprensione del senso globale di :
1. articoli di giornali e riviste di carattere generale o
specialistico.
2. testi specialistici e di carattere socioculturale.
-
Comprensione di informazioni specifiche di documenti autentici.
-
Comprensione dettagliata di : 1. messaggi pubblicitari
2. corrispondenza settore professionale.
3. opuscoli e modulistica.
4. manuali e istruzioni d'uso.
Competenza comunicativa e linguistica
Al termine del percorso la classe, a livelli diversi, è in grado di:
-
-
-
comunicare l’essenziale in situazioni diverse, mettendo in evidenza i punti più importanti e utilizzando
con flessibilità semplici espressioni in un discorso articolato con coerenza, seppur con pause ed esitazioni nella formulazione;
esporre presentazioni in powerpoint relativamente a vari argomenti
esporre current events
esporre argomenti noti di carattere professionale e generale con coerenza logica anche se con qualche
esitazione servendosi di una gamma adeguata di vocaboli relativi al settore professionale e facendo
eventualmente ricorso a perifrasi;
utilizzare strutture linguistiche in modo generalmente corretto, anche se con qualche errore formale
che tuttavia non comprometta la comprensibilità del messaggio;
pronunciare gli enunciati in modo corretto anche se l’accento nativo può talvolta comportare la richiesta di ripetizione da parte dell’interlocutore;
produrre testi scritti comprensibili con un certo grado di coesione, con ortografia e punteggiatura sufficientemente accurate
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 34
2. CONTENUTI
MODULE 1: “ADVERTISING and PROMOTION”
Unità didattica 1
- Marketing Communications:
- What is marketing ?
- The role of marketing
- Market segmentation
- Market research : definition, methods of market research, new technologies
- The marketing mix and the four Ps
- The product
- The price
- Promotion
- Place
- The product life cycle
Unità didattica 2
- Types of advertising
- Promotion
- Choosing the right medium
- Analysing adverts
- Online-marketing
- Create an ad
- Brochures and leaflets
Unità didattica 3
- Production
-
Needs and wants
Goods and services
Types of economic systems
Commerce and trade
IT in business
E-commerce
Methods of communication
MODULE 2: “ The
business world “
Unità didattica 1
Business organisations
-
Partnerships
Sole traders
Limited companies
Cooperatives
Franchises
Multinationals
Outsourcing
Application for a job
Writing a C.V.
The letter of application. Personal profile.
Business letters : Formal and informal style
Unità didattica 2
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 35
-
Foreign trade terms
Payment in foreign trade
The Bank account
Open account
Bank transfer
Bill of exchange
Letter of credit
CWO
COD
The letter of enquiry
Reply to an enquiry
MODULE 3: Business theory
Unità didattica 1
-
What is the invoice
E-order form
How to place an order
Online order form. Conditional order.
Reply to an order
Cancellation or modification of an order
Complaints and adjustments
Unità didattica 2
-
Making payments
ATM : automatic teller machines
Internet banking
Microcredit
The Grameen bank: Banks for immigrants ( UNICREDIT BANK)
Current accounts.
Phone calls
Da considerare come parte integrante del programma svolto articoli tratti da riviste e quotidiani.
Lettura di Animal Farm di George Orwell: main themes and characters.
Describe a product.
How to promote a product.
3. TEMPI (n. ore effettive/ previste)
Numero di ore previste: 132
Numero di ore effettivamente svolte: 115 (fino al 8 maggio 2014)
Testo in adozione: “Step into business”. Petrini Editore
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 36
4. METODI
Metodi didattici
1




Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo o a coppie
Presentazioni
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
FREQUENZA
2
3
4
X
X
X
5
X
5. STRUMENTI E MEZZI
Sussidi sonori (laboratorio linguistico)
Libri, documenti, articoli da quotidiani e riviste, schede aperte, tabelle e dati,
“realia”, ecc...
Supporti (lavagna, ...)
Materiale strutturato (schede, eserciziari………. )
Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti
1
1
X
2
3
X
1
1
1
2
2
2
X
X
X
6. STRUMENTI DI VERIFICA
Tipologia di verifica




Prove oggettive
Prove orali (brevi e lunghe),
Prove scritte
Produzione di materiale da parte degli studenti (brochures, questionari,
inviti, ……..)
Documento Finale Consiglio di Classe
FREQUENZA
1
2
3
4
X
5
X
X
X
Pagina 37
Spagnolo
Isacco Zanola
1. OBIETTIVI REALIZZATI
La Producción Escrita
Como redactar un texto argumentativo
Ejemplos de textos propuestos:
¿Qué piensas de la subida de precios de los transportes públicos después de la construcción del
metro?¿Fumar o non fumar en el instituto? Éste es el dilema ¿Qué opinas del uso de los modernos
aparatos tecnológicos en las aulas? ¿Cuál es tu opinión sobre el abuso de bebidas alcohólicas entre
adolescentes? ¿Por qué estudiar lenguas extranjeras que no sean el inglés? ¿Qué opinas de la
comida rápida y de la comida basura? ¿Puede la vida virtual sustituir por completa la real? ¿No
crees que los adolescentes abusan de las redes sociales? ¿Qué opinas de la cirugía estética? ¿Crees
que las pareja homosexuales puedan tener los mismo derechos de las heterosexuales? ¿Qué opinas
sobre la legalización de drogas ligeras?
Como relatar un hecho al pasado
El estudiante debe saber utilizar un teclado español con los caracteres peculiares de la lengua
(á,í,ó,ú,ñ,¡,¿...).
La producción Oral
El estudiante sabe hablar de temas relacionados con su vida de joven ciudadano usando el léxico
apropiado, interaccionando de forma suficientemente rápida, manteniendo una cierta capacidad de
improvisación. Los argumentos de debate en clase han sido los mismos de la producción escrita.
2. CONTENUTI
El Comercio
La Bolsa - La Cámara de Comercio - Banco Mundial /FMI - La globalización y La Organización
Mundial del Comercio
Léxico: ventas y exportaciones, los embalajes, los transportes.
El comercio por internet - El comercio justo
Las formas de pago
Léxico de las relaciones comerciales
Tipos de empresas: clasificación
Las cartas comerciales
Cartas de pedido y relativa respuesta
Carta de solicitud de presupuesto y respuesta
Cartas de solicitud de información y respuesta
3. TEMPI
N. ore previste 99
N. ore effettive 95
4. METODI DIDATTICI
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 38
FREQUENZA
Metodi didattici
1



Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
2
3
x
x
4
5
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
 Materiale Originale raccolto in rete
Manuale in adozione
Autori: Pierozzi Laura
Titolo: ¡Trato hecho! - El español en el mundo de los negocios
Casa Editrice: Zanichelli
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica






Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
Documento Finale Consiglio di Classe
FREQUENZA
1
2
3
x
x
4
5
x
x
x
Pagina 39
(Tedesco)
(Docente) Prof.ssa Silvana Huscher
1. OBIETTIVI REALIZZATI
* Gli alunni sono in grado :
Comprensione orale:
 comprendere una conversazione anche telefonica tra parlanti nativi su argomento noto, messaggi pubblicitari, brevi notiziari su argomenti noti
 comprenderne il significato globale e qualche dettaglio
 inferire da elementi linguistici ed extralinguistici gli atteggiamenti e le intenzioni dei parlanti;
Comprensione scritta:
 cogliere, anche senza l’ausilio del dizionario, il senso globale di conversazioni di argomento
vario (attualità, e di carattere commerciale);
 individuare all’interno di un testo le informazioni specifiche;
Produzione orale:
 sostenere conversazioni su argomenti concernenti la candidatura, colloqui di lavoro,marketing , anche se con imprecisioni formali;
 partecipare a discussioni su avvenimenti di interesse generale o particolare della classe;
 riassumere, in modo efficace, testi relativi all’indirizzo di studi;
Produzione scritta
 redigere testi o lettere di carattere commerciale su argomenti precedentemente trattati;
 riassumere in modo efficace testi trattati;
 tradurre dalla lingua straniera trasmettendo significati corretti;
 commentare in modo semplice testi letti o ascoltati.
2. CONTENUTI
Stelleangebot
 Bewerbung
 Lebenslauf
 Vorstellungsgespräch
Unternehmenspräsentation
 Was produziert die Firma
 Was für eine Firma ist das?
 Struktur der Firma
 Firmenpräsentation
Die Messe
 Messebeteiligung
 Messegespräche führen
 Produkte beschreiben und empfehlen
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 40
Marketing
 Was braucht der Kunde?
 Was muss man über den Markt wissen?
 Wer teilt sich den Markt auf?
Werbung
 Kleine Geschichte der Werbung
Grammatica





Congiuntivo II
Proposizioni relative
Je …. desto..
Aggettivi attributivi
Verbi e aggettivi con preposizionali
Letteratura:
 Breve introduzione al Romanticismo tedesco
Storia della Germania:
 Visione e commento del film “ La ladra di libri”
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) 99
N. ore effettive 92
4. METODI DIDATTICI
Durante l’anno scolastico ho utilizzato i seguenti metodi e strumenti.
FREQUENZA
Metodi didattici
1
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
2
3
X
4
X
5
4
5
X
X
X
Esecuzione collettiva guidata
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
FREQUENZA
Mezzi e strumenti
1
Manuale
Videoproiettore/LIM
Appunti
Materiale fotocopiato
Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
2
3
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
A. VALUTAZIONE
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 41
D. 1 Verifiche
Durante l’anno scolastico ho utilizzato le seguenti prove di verifica.
Tipologia di verifica
FREQUENZA
1
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
2
3
4
X
X
5
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
D.2 Criteri di valutazione e livelli
Si fa riferimento alla Delibera del Collegio Docenti “Modalità e Criteri di valutazione”
Gli strumenti per la verifica hanno accertato:
- conoscenze
- capacità di comprensione
- capacità di applicazione
- capacità di analisi/sintesi
- espressione/esposizione
-
La misurazione delle prove e la valutazione di interperiodo e di fine anno scolastico si è effettuata
utilizzando tutti i valori della scala dall’1 al 10 (scala decimale).
CRITERI E MODALITÀ DELLE ATTIVITÀDI RECUPERO
Le attività di recupero hanno riguardato il consolidamento delle competenze grammaticali e lessicali al fine di favorire un miglioramento delle abilità sia scritte che orali. Sono state svolte conversazioni orali guidate in classe, riassunti di testi letti, finalizzati a rendere gli alunni maggiormente
consapevoli ed autonomi nell’uso delle strutture e del lessico.
Si sono rafforzare
 le abilità orali scioltezza, capacità di utilizzo di strutture e lessico appropriati), favorendo il
colloquio in classe su letture e argomenti svolti;
 le abilità scritte, in particolare l’attività di produzione ed utilizzo personale di strutture e lessico.
L’alunno è stato guidato dal docente nell’acquisizione di un metodo autonomo di studio
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 42
Francese
Prof.ssa Laura Abeni
OBIETTIVI REALIZZATI
La classe ha raggiunto una discreta competenza nell’ambito tecnico che si traduce nella conoscenza
del lessico specifico della microlingua e nella capacità di riutilizzarlo nel contesto adeguato. Nella
comunicazione orale sono in grado di interagire in un contesto commerciale con pronuncia e fluency accettabili e nella comunicazione scritta sanno redarre documenti da utilizzare nel mondo professionale con una correttezza sintattica e grammaticale più che sufficiente.
2. CONTENUTI
Correspondance commerciale
-La
commande et la confirmation de la commande
-Demander la modification d’une commande
-Répondre à la modification d’une commande
-Demander l’annulation d’une commande
-Répondre à l’annulation de la commande
-Adresser une réclamation
Théorie
-L’entreprise : organisation et structure
-Le marketing
-La négociation
-La commande
-La facture
-La TVA
-Le contrat de vente
-La politique logistique
-Mode de transport et documents relatifs
-Les conditions d’assurance
-Les canaux de distribution
-Les banques et les opérations bancaires
-Les règlements
Argomenti svolti con la conversatrice
-Le travail
-La religion
-La presse
-La France physique
-Les Départements et les collectivités d’outre- mer
-Le cadre administratif de la France
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) 99
N. ore effettive 86
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 43
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



2
3
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
4
5
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
 Appunti
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca

Manuale in adozione
Autori: Ponzi-Greco
Titolo: Commerce Express
Casa Editrice: Lang
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica






Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
FREQUENZA
1
2
3
4
5
x
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 44
Classe 5^ H
MATEMATICA APPLICATA
Docente: prof. Cesare Abate
1. OBIETTIVI REALIZZATI
Il livello delle abilità e competenze conseguite dalla classe è, in media, discreto ; le situazioni dei
singoli alunni sono decisamente differenziate e spaziano da livelli di stentata sufficienza a livelli di
abilità e competenze da considerare ottimi.
2. CONTENUTI
DISEQUAZIONI IN DUE VARIABILI
Disequazioni in due variabili. Sistemi di disequazioni in due variabili.
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
Definizione di funzione reale di due variabili, dominio e rappresentazione grafica. Linee di livello,
rette di livello. Ricerca degli estremi di una funzione lineare di due variabili sottoposta a vincoli lineari.
Elementi di analisi infinitesimale, limiti e continuità. Derivate parziali. Derivate parziali di ordine
superiore. Ricerca dei massimi e minimi relativi per funzioni di due variabili mediante le derivate.
Applicazioni dell’analisi a problemi di economia: massimo profitto di un’impresa in condizioni di
concorrenza perfetta e in condizioni di monopolio (mercati separati e prezzi diversi).
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI IMMEDIATI
Problemi di scelta in una sola variabile d’azione e funzione obiettivo con definizione unica
Problemi in una variabile con definizione diversa a tratti
Problemi a più alternative.
Gestione delle scorte: determinazione del lotto economico d'acquisto, anche con sconti di quantità.
Programmazione lineare. Problemi di P.L. in due variabili: metodo grafico. Problemi di P.L. in tre
variabili riconducibili a due.
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI DIFFERITI
Scelte relative a investimenti finanziari e industriali utilizzando i criteri dell’attualizzazione e del
tasso interno di rendimento. Rappresentazione grafica del r.e.a. : andamento in funzione del tasso.
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali): 99
N. ore effettive : 99
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 45
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1




Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Verifiche formative (simulazione della verifica)
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
2
3
4
5
X
X
X
X
4. STRUMENTI E MEZZI
 Lavagna tradizionale
 Calcolatrice scientifica
 Materiale fotocopiato
Manuale in adozione
Autori: Gambotto Manzone/Consolini
Titolo: Nuovo Matematica Generale e Applicata
Moduli: 7 (Funzioni di due variabili) e 8 (Ricerca Operativa)
Casa Editrice: Tramontana
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica






Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
FREQUENZA
1
2
3
4
5
X
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 46
Educazione fisica
(Docente) Prof.ssa M.Emanuela Fenaroli
1. OBIETTIVI MEDIAMENTE REALIZZATI
OBIETTIVI
Espressi in termini di Conoscenze, Competenze e Capacità
Conoscenze:
 nuoto: tecniche di base stile libero e dorso
 organizzazione di attività motorie anche in fase ludica
 tecniche di rilassamento (training-autogeno)
 La comunicazione non verbale
 Gli schemi motori di base
 Le capacità condizionali, coordinative e le loro caratteristiche
Capacità:
 Utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica
 Acquisire coscienza di sé e del proprio corpo
 Riconoscere le capacità motorie di base e rielaborarle in funzione delle attività sportive
 La capacità di combinare e ripercorrere mentalmente le fasi del lavoro prodotto
Competenze:
 Effettuare una inspirazione ed una espirazione forzata
 Consolidare gli schemi motori di base
 Consolidare gli schemi motori di base in acqua
 Autovalutare le proprie capacità psico-motorie
 Eseguire in una specifica attività sportiva le principali fasi tecniche realizzandole in modo corretto
2. CONTENUTI
Contenuti
 Potenziamento aerobico, irrobustimento e mobilizzazione generale
specifica
 Preparazione di lavoro scritto relativo all’alimentazione redigendo
anche diete ipocaloriche e specifiche all’attività sportiva
Comunicazione verbale e non verbale
Attività natatoria con l’apprendimento di tecniche specifiche
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 47
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. ore settimanali) _____
N. ore effettive _40___
4. METODI DIDATTICI
FREQUENZA
Metodi didattici
1



2
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
3
4
5
x
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
 Libro di testo
 Palestre esterne all’istituto
 Aula scolastica
 Sussidi audiovisivi
 Attrezzature sportivo
Piscina comunale
 Materiale fotocopiato
 Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e biblioteca
Manuale in adozione
Autori Del Nista- Parker- Tasselli
Titolo Nuovo praticamente sport
Casa Editrice; D’Anna edizione del 2007
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
Tipologia di verifica






Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
Prove pratiche
FREQUENZA
1
2
3
x
4
5
x
x
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 48
MATERIA:
Tecniche di comunicazione e relazione
DOCENTE: Valerio Loda
1. OBIETTIVI MEDIAMENTE REALIZZATI
OBIETTIVI
Finalità e obiettivi cognitivi disciplinari (competenze)
La finalità del corso di Tecniche di Comunicazione della classe quinta è il
raggiungimento di conoscenze e abilità che riguardano l’ambito la Comunicazione
d’Impresa in rapporto con il Marketing.
In particolare si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:
 comprendere il ruolo della comunicazione all’interno dell’organizzazione
aziendale
 comprendere la relazione tra marketing e comunicazione d’impresa
 comprendere l’obiettivo della comunicazione d’impresa
 cogliere le differenze e le relazioni che intercorrono tra comunicazione interna e
comunicazione esterna all’impresa e individuare la valenza della comunicazione
integrata
 individuare le diverse professionalità che stanno alla base della comunicazione
d’impresa
2. CONTENUTI, TEMPI (n. ore effettive/ previste), SPAZI
L’elenco dei contenuti presentato di seguito elenca in maniera puntuale le pagine esaminate in aula
durante l’anno scolastico.
Tecniche Della comunicazione - VH
Tempi
Contenuti
99
Professor Valerio Loda
Capitolo 1: Il mercato in cui viviamo
1.1 I prodotti parlano
1.2 La società dei consumi
1.3 il marketing
Capitolo 3 : Chi consuma
3.1 Concetto
3.2 Necessità di conoscere i consumatori – L'ambito territoriale – Un mercato
costituito d individui
3.3 Gli stili di vita
3.4 Il target
3.5 Da consumatore a cliente
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 49
Capitolo 4 : Il marketing mix
4.1 Concetto – Dalle aziende product oriented alle aziende marketing oriented
4.2 Il processo di marketing
Capitolo 5 : Il prodotto
5.1 Concetto
5.4 Diversi tipi di beni di consumo
In base alla qualità del consumo
In base alla rapidità del consumo
In base ai modi di acquisto
In base a parametri socio-psicologici
Prodotti branded e unbranded
Prodotti con la marca del venditore
5.5 Il ciclo di vita del prodotto
Prima fase: Ricerca e sviluppo – il concepimento
Seconda fase: L'introduzione sul mercato – la nascita
Terza fase: La conquista del mercato – la crescita
Quarta fase: Fine della crescita – la maturità
Quinta fase: Il declino – morte o resurrezione
5.6 Il posizionamento del prodotto
5.7 Prodotti di nicchia
5.8 La linea di prodotti
5.10 Il prodotto è servito
Capitolo 6 : Il prezzo
6.1 Concetto
6.2 Gli ordinamenti dei consumatori riguardo al prezzo
Capitolo 8 : Il sistema della comunicazione come leva del marketing mix
8.1 Il sistema della comunicazione
8.2 La pubblicità
8.3 Mktg mix in sintesi
8.4 Nuovi fondamenti del Mkgt mix
Capitolo 9 : Il meccanismo della comunicazione
9.1 Concetto
9.2 Teorie della comunicazione
9.3 Il codice e il sistema dei segni
9.4 Sulla percezione del messaggio: la teoria dell'attenzione selettiva
9.5 Sull'efficacia del messaggio: la teoria della dissonanza cognitiva
9.6 Sul valore della parola
Capitolo 11 : La comunicazione pubblicitaria efficace
11.1 Concetto
11.2 Il modello AIDA
Attenzione
Interesse
Desiderio
Azione
Capitolo 12 ( esclusi i punti 12.3 e 12.4 ): Approcci e filosofie
12.1 Si può parlare di “stile” in pubblicità?
12.2 Ragione o emozione per convincere?
12.5 L'equilibrio, D. Ogilvy
L'immagine della marca
Le regole di Ogilvy per creare una campagna pubblicitaria
12.6 Jacques Séguéla: la pubblicità è spettacolo
12.7 Conclusione: l'importanza di avere uno stile
12.8 La pubblicità oggi: alcune considerazioni e qualche orientamento
L'evoluzione del consumatore
L'evoluzione dei nuovi mezzi tecnologici di informazione e comunicazione
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 50
Capitolo 15 : La strategia di comunicazione
15.1 Concetto
15.2 La pubblicità, prima di essere creata, deve essere progettata
15.3 Prima di tutto teniamo presente il posizionamento
15.4 Quali obiettivi
15.5 Quali contenuti
15.6 Quali modi
15.7 Il target e i mezzi
15.8 Le tecniche di comunicazine utilizzabili
15.9 Per ultimo il punto di partenza: il briefing
15.10
Alcune metodologie di approccio
Il braistorming
Il differenziale semantico
Il gioco del se fosse
La griglia delle differenze
15.11
Conclusione
Capitolo 16 : Le ricerche
16.1 Concetto
16.2 Le ricerche sul mercato
16.3 Le ricerche sui consumatori
Le ricerche qualitative (motivazionali)
Le ricerche quantitative
Le ricerche di tipo Omnibus
16.4
Le ricerche per la comunicazione
Capitolo 20 : La creatività
20.1 Cosa vuol dire creatività
20.2 Il processo creativo
20.3 Retorica e pubblicità
20.4 Qualche considerazione sul linguaggio pubblicitario
20.5 La diversità dei mezzi... e quindi dei linguaggi
20.6 Alcuni concetti utili per la creatività
Nella stampa
In televisione
Capitolo 24 : La comunicazione extra campagna
24.1 Concetto
24.2 Il packaging
Gli aspetti tecnologici del packaging
Gli aspetti comunicazionali del packaging
Capitolo 26 : Internet come sistema di marketing e comunicazione
26.1 Internet: nuova opportunità di sviluppo per l'impresa
26.2
L'impresa in internet: personalizzata, interattiva, globalizzata
Capitolo 27 : L'impresa in rete
27.1 I vantaggi di internet per l'impresa
Prima di internet
Dopo internet
27.2 Come internet cambia l'impresa
La rete aziendale e le nuove tecnologie dell'informazione
L'interattività come sistema per aumentare efficienza e redditività
Capitolo 28 : Fare marketing con Internet
28.1 Internet e il marketing fondato sulla relazione con il cliente
28.2
Le strategie di internet marketing
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 51
3. METODI
Metodi didattici
FREQUENZA
1
2
3

Lezione frontale
*

Discussione guidata
*

Lavoro di gruppo

Visone di audiovisivi
4
5
*
*
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
4. STRUMENTI E MEZZI
5. STRUMENTI DI VERIFICA (formativa e sommativa)
Tipologia di verifica
FREQUENZA
1
2
3
4
5

Prove oggettive

Prove orali (brevi e lunghe),
*

Prove scritte
*

Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 52
Materia: ITALIANO
Docente Francesco Grasso
1. OBIETTIVI MEDIAMENTE REALIZZATI
(Espressi in termini di conoscenze, competenze e capacità)
OBIETTIVI
Competenze,
L’italiano, come lingua primaria, costituisce lo strumento fondamentale a disposizione degli studenti per l’elaborazione e l’espressione del pensiero e per l’arricchimento del loro patrimonio individuale di esperienze e cultura. In particolare durante il lavoro educativo si punta a realizzare la padronanza della lingua italiana e la fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Nel quinto anno sono ormai sviluppate le competenze comunicative in situazioni professionali relative ai settori e agli indirizzi e vengono approfondite le possibili integrazioni fra i vari linguaggi e
contesti culturali di riferimento, anche in vista delle future scelte di studio e di lavoro.
Per questo motivo, durante questo anno, l’attività educativa ha cercato di consolidare negli alunni le
capacità di:
 padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
 riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti
e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;
 stabilire collegamenti tra le tradizioni nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
 riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione;
 individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
 utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico
e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
Abilità
Gli alunni sanno:
Identificare momenti e fasi evolutive della lingua italiana, con particolare riferimento all’Ottocento
e al Novecento.
Individuare le correlazioni tra le innovazioni scientifiche/tecnologiche e le trasformazioni linguistiche.
Individuare aspetti linguistici, stilistici e culturali dei/nei testi letterari rappresentativi.
Produrre relazioni, sintesi, commenti ed altri testi di ambito professionale con linguaggio specifico.
Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dal Romanticismo ad oggi in
rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento.
Identificare e analizzare in autonomia temi, argomenti e idee, sviluppate dai principali autori della
letteratura italiana e di altre letterature.
Cogliere, in prospettiva interculturale, gli elementi di identità e di diversità tra la cultura italiana e le
culture di altri Paesi.
Collegare i testi letterari con altri ambiti disciplinari.
Interpretare testi letterari con opportuni metodi e strumenti d’analisi al fine di formulare un motivato giudizio critico.
Conoscenze
Gli alunni conoscono:
Il Processo storico e le tendenze evolutive della lingua italiana dal Romanticismo ad oggi.
Le Caratteristiche dei linguaggi specialistici e del lessico tecnicoscientifico.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 53
2. CONTENUTI
PRIMA MODULO
L’ETÀ DEL ROMANTICISMO
La poetica Romantica pp. 508-509; Il Romanticismo in Europa pp.
509-516; Il Romanticismo in Italia pp. 517- 521. Madame de Staël:
Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni, p. 518 (e fotocopia); Giovanni Berchet, Da La lettera semiseria: «poesia dei morti» e «poesia
dei vivi» p. 519 (e fotocopia).
IL PENSIERO E L’OPERA DI GIACOMO LEOPARDI
La vita pp. 684-685; L’arido ambiente familiare, 2 La poesia, la patria, il«nulla»
filosofico; 3. Lontano da Recanati: Le ultime pubblicazioni; 4 Il ritorno alla poesia, i «grandi idilli», gli ultimi anni; pp. 183-185. Il pensiero filosofico e la posizione culturale pp. 686-687; La poetica del classicismo romantico pp. 689-690; Le
fasi della poesia leopardiana e lo stile pp. 691-694. Lo Zibaldone di Pensieri p.
696;
I Canti p. 702;
L’infinito p. 705
A Silvia p. 715;
Il sabato del villaggio p.722;
La quiete dopo la tempesta p. 728;
Il passero solitario p. 734;
Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia (in fotocopia);
La ginestra o il fiore del deserto, strofe I e III, vv. 1-50; 87-157.
Le operette morali pp. 758-759;
Dialogo della Natura e di un Islandese p. 762;
Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez p. 769.
TEMPI
105/132h
4h
16h
Sanno usare:
Strumenti e metodi di documentazione per approfondimenti letterari e tecnici.
Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta.
Social network e new media come fenomeno comunicativo.
Gli elementi e i principali movimenti culturali della tradizione letteraria dal Romanticismo ad oggi
ponendo attenzione a:
 Contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri
(le avanguardie, le riviste, i contatti con la scienza, la tecnologia, il mercato editoriale)
 Autori, generi e testi fondamentali dell’Ottocento e del Primo Novecento: la lirica (Leopardi, Baudelaire, Pascoli, Futurismo e Crepuscolarismo; Ungaretti e Montale); le varie manifestazioni della prosa (Naturalismo e Verismo; Verga; il romanzo psicologico di Pirandello);
l’affermarsi della tradizione teatrale (Pirandello)
 Significative opere letterarie;
 Temi: la guerra e la follia; la narrativa tra le due guerre; la funzione dell’intellettuale; le diverse risposte dei poeti alle domande esistenziali; il collegamento storia e letteratura.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 54
SECONDO MODULO
L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO E DEL NATURALISMO:
Il Positivismo p. 28-30; Naturalismo e Verismo (1. La poetica del Naturalismo; 2. Gli scrittori del Naturalismo francese; 3. Capuana e Verga,
teorici del verismo italiano; 4. Gli altri autori del Verismo; 5. Naturalismo e Verismo sulle scene teatrali) pp. 41-46; Il Naturalismo francese:
1. Una letteratura del «progresso» pp. 67 - 68; 2. Un metodo scientifico
per la letteratura pp. 68-70 [P. Di Sacco, Le basi della letteratura vol.
3A].
Émile Zola,vita e opere. Germinale p. 75; da germinale, La miniera p.
76-78
4h
Il Verismo italiano e Verga
Gli scrittori del Verismo 1. Dal Naturalismo al Verismo pp. 81-82; I veristi siciliani pp. 83; 3. Verismo e letteratura regionale pp. 84-85;
12h
GIOVANNI VERGA:
La Vita pp. 104-105, L’apprendistato del romanziere pp. 106-107; La stagione
del Verismo pp. 108-110; L’ultimo Verga pp. 111-112; L’Opera: Storia di una
capinera;
Vita dei Campi p. 125;
3. Lettera - prefazione a L’amante di Gramigna p. 126;
L’Amante di Gramigna (fotocopia),
Rosso Malpelo (fotocopia)
La Lupa p. 129;
Fantasticheria p. 142.
L’Opera: I Malavoglia;
Prefazione p.148;
La famiglia Toscano p. 152. (Il primo capitolo de I Malavoglia);
L’addio alla casa del Nespolo p 164 – 166;
L’Opera Novelle rusticane, p. 169.
Libertà p. 170; La Roba (fotocopia).
L’opera, Mastro –Don Gesualdo pp. 178-179.
Gesualdo e Diodata alla Canziria p. 180-184.
Lettura a casa del romanzo “I Malavoglia”
TERZO MODULO
Il Decadentismo e la letteratura d’inizio Novecento 1). Oltre il Naturalismo;
2. Le diverse fasi del Decadentismo; 3. Simbolismo e rinnovamento del linguaggio poetico; 4. Gli sviluppi del Simbolismo; 5. La narrativa decadente: i
romanzi dell’Estetismo e la venerazione del «bello »; 6. La posizione di Pascoli
e D’Annunzio, 7. Il Decadentismo di Svevo e Pirandello e la nuova narrativa
psicologica; 8 Romanzo italiano e romanzo europeo: i maestri del novecento)
pp. 47-54 [Di Sacco, Le basi della letteratura, vol. 3A]
L’età del simbolismo e del decadentismo: i temi dell’immaginario, La posizione
dell’intellettuale e dell’artista, la filosofia, la poetica.
I simbolisti francesi: 1. L’espressione in versi del Decadentismo p. 240-241;
2. La poetica del Simbolismo p. 242; Charles Baudelaire, I Fiori del male; Corrispondenze p. 244 (e fotocopia con testo francese); L’albatros (fotocopia con testo
francese); [da Di Sacco, Le basi della letteratura, vol. 3A] Da Lo Spleen di Parigi: “Perdita d’aureola” (fotocopia); “Lo straniero” (fotocopia).
Documento Finale Consiglio di Classe
5h
Pagina 55
GIOVANNI PASCOLI: La vita e la personalità p. 342; Il percorso delle opere
pp. 344-345; La poetica del «fanciullino» e il suo mondo simbolico pp. 347350; Lo stile e le tecniche espressive pp. 351-352. l’opera: Il fanciullino p. 353;
1. Il fanciullino che è in noi p. 354-355;
Myricae p. 361;
Arano p. 362, Novembre p. 364, Lavandare p. 366; X agosto p. 372; L’Assiuolo
p. 376.
Poemetti p. 381;
Canti di Castelvecchio p. 387;
La mia sera p. 388, Il gelsomino notturno p. 395;
Poemetti conviviali p. 402.
Da La grande proletaria si è mossa: Il nazionalismo pascoliano (Fotocopia).
LUIGI PIRANDELLO.
La vita (1. La formazione e gli esordi letterari, 2 La malattia della moglie,
l’insegnamento, I primi successi. 3. Il teatro, l’adesione al fascismo, la fama internazionale) p. 550; Le idee e la poetica: relativismo e umorismo. (1. La crisi storica e culturale e la «relatività» di ogni cosa; 2. La personalità molteplice; 3. Il
«sentimento della vita» e le «forme» che ci ingabbiano; 4. La poetica
dell’Umorismo; 5. I temi dell’umorismo: il «contrario», l’«ombra», l’«oltre»; 6.
La rivoluzione di autore e personaggio) pp. pp. 551-554. L’Itinerario di uno scrittore sperimentale (1. Le raccolte di versi: una poesia in prosa; 2. La ricca produzione novellistica; 3. La varietà dei sette romanzi; 4. L’antiromanzo: l’esplosione
dei «veri» e lo stile assente; 5. Il teatro delle «maschere nude», 6. Il percorso del
teatro pirandelliano) pp. 554-557.
L’Umorismo p. 559; 1. L’arte umoristica «scompone», «non riconosce eroi» e sa
cogliere «la vita nuda» pp. 560-561; 2. Esempi di umorismo p. 563-564;
Novelle per un anno p. 566;
Il treno ha fischiato p. 580;
Ciàula scopre la Luna (Fotocopia);
La patente (Fotocopia),
La carriola (Fotocopie).
Il Fu Mattia Pascal pp. 586-588.
6. Adriano Meis p. 589-592.
Uno, nessuno e centomila p. 598.
«La vita non conclude» p. 605-606.
Sei personaggi in cerca d’autore p. 607-609; I giganti della montagna p. 624.
TESTO: P. Di Sacco, Le basi della letteratura, vol. 3A e vol. 3B.
10h
12h
Lettura a casa del romanzo Il fu Mattia Pascal
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 56
LA LIRICA DEL PRIMO NOVECENTO IN ITALIA
6h
I Poeti Crepuscolari
1. La denominazione e la poetica pp. 435-436; 2. I gruppi e i protagonisti pp. 437-438; 3. Un bilancio del Crepuscolarismo p. 438.
Guido Gozzano, Vita e opere. I colloqui p. 439.
da I colloqui: La signorina Felicita ovvero la felicità vv. 1-36; III vv. 73174; IV vv. 290-326 (Fotocopia)
Il Futurismo
1. La sola, vera avanguardia italiana pp. 417-418; 2 La poetica futurista pp. 419420; 3. Scrittori futuristi pp. 420-421.
Filippo Tommaso Marinetti, p. 422;
Manifesto del Futurismo (fotocopia);
F. T. Marinetti, Manifesto tecnico della letteratura futurista (fotocopia);
Bombardamento p. 426.
Aldo Palazzeschi:
Lasciatemi divertire p. 430.
Vladimir Majakovskij:
La guerra è dichiarata (fotocopia)
La nuova tradizione poetica del Novecento
GIUSEPPE UNGARETTI. La vita; 2. La recherche ungarettiana: dal Porto
sepolto all’Allegria; Il Sentimento del tempo; Le Ultime raccolte
Da “L’allegria - Il porto sepolto:
Il porto sepolto p. 102,
San Martino del Carso p. 111,
Veglia 113,
Fratelli (Soldato) p. 114 [e Fotocopia],
Soldati p. 115;
Commiato 118,
da L’allegria - Naufragi
Allegria di naufragi p. 121,
Natale 122,
Mattina 124.
Da Sentimento del tempo
La madre p. 127.
[Da Di Sacco, Le basi della letteratura vol. 3B e G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo. Autori e opere: Saba,
Ungaretti, Montale, Pavese, Gadda Calvino, Modulo 18, Paravia]
10H
EUGENIO MONTALE:
La Vita; 2. L’itinerario delle opere e i temi; La poesia e lo stile p. 197
Ossi di seppia p. 201-202; Le occasioni p 223; La Bufera e Altro p. 234; Satura
p. 245
La bufera e altro p. 234; Satura p. 245. Il “secondo” Montale: Le occasioni p.
672; Il “terzo” Montale: La bufera e altro; 5. L’ultimo Montale: Satura.
Da “Ossi di seppia”
Meriggiare pallido e assorto p. 211,
Spesso il male di vivere ho incontrato p. 215
Da “Le occasioni”
La casa dei doganieri pp. 224-225
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 57
Non recidere, forbice, quel volto p. 230.
Ti libero la fronte dai ghiaccioli p. 232
Da “Satura”
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale p. 248.
3. TEMPI (effettive)
N. ore previste (132 = 33 x n. 4 Ore settimanali )
Ore effettuate 105 (fino al 7.5.2012)
4. METODI utilizzati
Metodi didattici
FREQUENZA
1
2
3
4





5
X
Lezione frontale
X
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
X
Ricerca guidata individuale o di gruppo
X
Lettura critica dei testi
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
1. STRUMENTI E MEZZI
Testo in adottato:
1). P. Di Sacco, Le basi della letteratura. Dal Seicento all’età romantica, Contesti,
Monografie, Raccordi, Temi, vol. 2, Bruno Mondadori.
2). P. Di Sacco, Le basi della letteratura. Dall’Unità d’Italia al primo Novecento, vol.
3A, Bruno Mondadori.
3). P. Di Sacco, Le basi della letteratura. L’età contemporanea, vol. 3B, Bruno Mondadori.
Altri testi utilizzati e fotocopie da
G. Baldi S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Paravia.
M. Pazzaglia, Il Novecento. Antologia con pagine critiche e un profilo di storia letteraria, Zanichelli
Verga, Novelle, ed. Mondadori
Pirandello, Novelle ed. Mondadori.
Lettura individuale dei romanzi “I Malavoglia” di Giovanni Verga e Il Fu Mattia Pascal di
Luigi Pirandello;
6. STRUMENTI e modalità DI VERIFICA
Tipologia di verifica




Prove oggettive
Prove orali (brevi e lunghe),
Temi, analisi di testi, relazioni
Prove scritte secondo il modello del saggio breve e dell’articolo di
giornale
(Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
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1
FREQUENZA
2
3
4
X
5
X
X
X
Pagina 58
MATERIA: STORIA
Docente: Francesco Grasso
1. OBIETTIVI REALIZZATI
(Espressi in termini di conoscenze, competenze e capacità)
OBIETTIVI
Competenze
La storia costituisce lo strumento fondamentale a disposizione degli studenti per l’acquisizione della
cultura storica, parte integrante del sapere di un cittadino, e della capacità di una lettura critica e problematica della realtà contemporanea. Infatti si considera importante approfondire il rapporto presente
- passato - presente, conferendo maggior accentuazione alla dimensione della contemporaneità, anche
in una prospettiva di apprendimento permanente. Nel quinto anno le competenze storiche consolidano
la cultura dello studente con riferimento anche ai contesti professionali; rafforzano l’attitudine a problematizzare, a formulare domande e ipotesi interpretative, a dilatare il campo delle prospettive ad altri ambiti disciplinari e ai processi di internazionalizzazione.
Per questo motivo il lavoro didattico ha avuto l’obiettivo di sviluppare negli allievi le capacità di:
- agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai
quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
- stabilire collegamenti tra le tradizioni nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storicoculturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei
saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale;
- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale / globale;
- essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita
civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario;
- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e
globali.
- attribuire significato alle principali componenti storiche della contemporaneità confrontando
aspetti e processi presenti con quelli del passato
Gli alunni sanno:
Usare cronologie e cartine geografiche geo/storiche
Utilizzare il lessico specifico delle scienze storico- sociali.
Analizzare ed applicare categorie, metodi e strumenti della ricerca storica in operativi (modelli interpretativi; periodizzazioni) per affrontare, in un’ottica storico disciplinare, situazioni e problemi in relazione agli indirizzi di studio e ai campi professionali di riferimento.
Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia e strumenti della ricerca e della divulgazione storica (visive, multimediali, siti web dedicati, mappe, statistiche e grafici, manuali, testi divulgativi)
Ricostruire processi di trasformazione, individuando elementi di persistenza e continuità.
Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici e individuarne i nessi con
i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabili ambientali, demografiche, sociali e culturali.
Effettuare confronti tra diversi modelli e tradizioni culturali in un’ottica interculturale
Riconoscere le relazioni fra evoluzione scientifica e tecnologica (con particolare riferimento ai settori
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 59
produttivi e agli indirizzi di studio) e contesti ambientali, demografici, socioeconomici, politici e culturali.
Individuare i rapporti fra cultura umanistica e scientifico-tecnologica, con riferimento agli ambiti professionali.
Individuare l’evoluzione sociale, culturale ed ambientale del territorio con riferimenti ai contesti nazionali e internazionali.
Leggere ed interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia generale
Analizzare e confrontare testi di diverso orientamento storiografico.
Sintetizzare e schematizzare un testo descrittivo/espositivo di natura storica.
Rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato e attento alle relazioni.
Conoscenze
Le principali persistenze e processi di trasformazione nell’arco cronologico che va dalla seconda metà del secolo XIX al secolo XXI in Europa e nel mondo
In particolare
a) gli aspetti caratterizzanti la storia della seconda metà dell’Ottocento e del Novecento (industrializzazione e società post industriale, violazioni e conquiste dei diritti fondamentali; Stato
sociale e sua crisi; globalizzazione)
b) i modelli culturali a confronto: conflitti, scambi e dialogo interculturale.
c) innovazioni scientifiche e tecnologiche e relativo impatto su modelli e mezzi di comunicazione, condizioni socioeconomiche e assetti politico-istituzionali.
d) problematiche sociali ed etiche caratterizzanti l’evoluzione dei settori produttivi e del mondo
del lavoro.
Fondamentali i seguenti nuclei tematici
 I governi della Destra e della Sinistra storica in Italia;
 I problemi europei di fine secolo;
 l’inizio della società di massa in Occidente;
 l’età giolittiana; la prima guerra mondiale;
 la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin;
 la crisi del dopoguerra;
 il fascismo;
 la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo;
 il nazismo;
 la shoah e gli altri genocidi del XX secolo;
 la seconda guerra mondiale;
 l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana
fino al boom economico.
 Verso l’integrazione europea e la nascita della Comunità Europea..
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 60
2. CONTENUTI, TEMPI
Contenuti
PRIMO MODULO
Tempi
86/93
8h
6). Il governo della destra e la questione meridionale; L'unificazione tedesca: 1). Bismark e la politica di potenza prussiana; 2). Il conflitto franco-prussiano e la formazione
dello Stato tedesco; 3). Le conseguenze in Italia: l'annessione del Veneto e la conquista
di Roma, pp. 363-369.
L’età dell’imperialismo. La seconda rivoluzione industriale: 2. Un profondo rinnovamento dei processi produttivi e della vita sociale, 3. La "grande depressione" e il riassetto del capitalismo; 4. Demografia ed emigrazione pp. 388-395. Il movimento operaio:
1). Le classi sociali nella seconda meta del secolo; 2). La questione sociale e la prima
internazionale; 3). La comune di Parigi; 4). I partiti socialisti e la Seconda Internazionale; 5. La dottrina sociale della Chiesa: La Rerum novarum.
Colonizzazione e imperialismo: 1). Dal colonialismo all'imperialismo (1870-1914) pp.
410-423. L’Europa di fine secolo: La politica delle grandi potenze europee: 2). La
Germania bismarckiana pp. 437-439; 3), Bismarck e il "concerto" europeo delle potenze; 4). Il "nuovo corso" della Germania nel dopo Bismarck 59. La Francia della Terza
Repubblica; 6). La situazione inglese (il 6 solo lettura) pp. 440-445. La Sinistra al governo in Italia: 1). La legislatura guidata da Agostino Depretis; 2. Il primo governo Crispi pp. 444-448; 3. Giolitti e i socialisti; 4. Il nuovo governo Crispi; 5). La crisi di fine
secolo pp. 450-457. testo: Bertini, Storia fatti e interpretazioni, Volume 2.
SECONDO MODULO
Bertini, Storia fatti e interpretazioni, Volume 3.
Le trasformazioni sociali e culturali all'inizio del nuovo secolo: 1). La Belle Époque:
ottimismo e progresso; 2). Le novità scientifico-tecnologiche e culturali; 3). Demografia
e società all'inizio del secolo; 4). La democrazia avanzata; 5). Progresso economico e
associazioni sindacali; 6). La nascita delle associazioni cattoliche e dei movimenti nazionalisti pp. 8-19
2). La situazione politica in Francia; 3). Le tensioni nazionalistiche nell'Europa centroorientale; 4). L'Italia giolittiana pp. 21-28. 5). Il fenomeno migratorio e la "questione
meridionale"; 6). La politica estera italiana e la spedizione in Libia; 7). La conclusione
dell'età giolittiana; 8). Tradizione e cambiamenti nella società italiana pp. 30-37.
5h
TERZO MODULO
La genesi del conflitto mondiale: 2). La situazione prebellica; 3). Lo scoppio del
conflitto; La Grande Guerra Il primo anno di guerra (1914); L’Italia dalla neutralità
all’entrata in guerra; 3). La guerra di logoramento (1915-1916); 4). La svolta del 1917;
5). La fine del conflitto (1918); 6). I trattati di pace e il nuovo assetto geopolitico
dell’Europa; La delusione dell’Italia; Il bilancio della guerra pp. 79-85.
3. L’Europa dopo la grande Guerra. La Russia dai governi provvisori alla rivoluzione
sovietica: 1). Il crollo dl regime zarista e i soviet; 2) Lenini e le "Tesi di aprile" pp. 102105; 3). La rivoluzione d'Ottobre pp. 105-109; 5). La nascita dell'URSS e l'internazionalismo pp. 111-114; 6). Verso la costruzione del socialismo pp. 114-117.
.
QUARTO MODULO
Il fascismo al potere in Italia: 1). la crisi del dopoguerra; 2). La fondazione dei Fasci di
combattimento; 3). Dal governo Nitti alla marcia su Roma, pp. 118-130; 4) La costruzione del regime pp. 130-132. La situazione nel resto d'Europa: 2). La Repubblica di
Waimar pp. 136-139.
5h
Documento Finale Consiglio di Classe
10h
Pagina 61
Dalla crisi del sistema coloniale alla grande crisi economica 5). Il crollo di Wall
Street e la crisi economica pp. 166-170; 6). la reazione degli USA alla crisi: Roosevelt e
il New Deal p. 170-173.
L’età dei totalitarismi: 1). La costruzione dello stato fascista in Italia: Le scelte economiche; 2). I rapporti con la Chiesa e la concezione dello Stato; 3). Propaganda e dissenso pp. 175-184; 4). La politica estera e le leggi razziali; 5). La fine della Repubblica
di Weimar e il nazismo in Germania; 6). Lo stato .totalitario in Germania p. 193-196; 7).
Lo stalinismo in Unione Sovietica pp.196-198.
QUARTO MODULO
La tragedia della guerra 1). Verso il conflitto; 2). Lo scoppio del conflitto e le prime
operazioni. La "guerra lampo" (1939-1940 pp. 226-231. 3). L'attacco nazista all'URSS e
l'intervento americano; 4). 1942-1943: inizia la crisi delle forze del patto tripartito pp.
232-239. 5). 1943-1944: il crollo del regime fascista; l'offensiva alleata in Italia e in
Oriente, la Resistenza in Europa pp. 240-243.
6). 1944-1945: la conclusione del conflitto e la sconfitta del nazismo; 7). La Conferenza
di Potsdam e l'assetto postbellico; 8). I trattati di pace pp. 243-249; 9). Le due guerre: un
confronto e un bilancio p. 250.
L'Italia dalla caduta del fascismo alla Liberazione 1). L'Italia divisa: il Regno del
Sud fra il 1943 e il 1944; 2). Il centro-nord: l'occupazione nazifascista e la Resistenza
pp. 250-257; 3. Dalla Liberazione al governo Parri pp. 251- .257
Il contesto internazionale: 1). L'Europa dei blocchi p. 282-285
L’Europa occidentale 3). L'Italia dal primo governo De Gasperi alla Costituente (19451946) pp. 303-306; 4). 1947-1948: la rottura fra sinistra e Democrazia cristiana pp. 306311; 5). L'Italia del centrismo; 6). Il boom economico; 7). Verso l'integrazione europea;
8). La Comunità Europea 311-319
8h
10h
3. TEMPI
N. ore previste (=93 x n. ore settimanali)
4. METODI utilizzati
Metodi didattici





Lezione frontale
Discussione guidata
Lettura critica dei testi
Ricerca guidata individuale o di gruppo
FREQUENZA
1
2
3
4
5
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
5. STRUMENTI E MEZZI
Libro di Testo:
1) F. Bertini, Storia. Fatti e interpretazioni vol. 2°, Dalla metà del secolo XVII alla fine del XIX, Ed
Mursia;
2). F. Bertini, Storia. Fatti e interpretazioni, 3° ed., Il XX secolo e gli inizi del XXI; Ed Mursia;
Letture di documenti
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 62
6. STRUMENTI e modalità di VERIFICA
Tipologia di verifica
 Prove oggettive
 Prove orali (brevi e lunghe),
 Trattazione sintetica di argomenti
 Domanda a quesito semplice
(Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre)
Documento Finale Consiglio di Classe
1
FREQUENZA
2
3
4
X
5
X
X
X
Pagina 63
DISCIPLINA: Diritto
Docente: Prof. Beniamino Amico
1. OBIETTIVI REALIZZATI
MODULO 1 (INTRODUTTIVO E DI RIPASSO)
“ELEMENTI DI TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO”
 Recupero delle conoscenze, delle competenze e delle abilità pregresse in tema di contratto generalmente considerato.


Riconoscere la struttura del contratto e tutte le implicazioni da essa discendenti (invalidità, efficacia/inefficacia, scioglimento …);
Distinguere i contratti tipici da quelli atipici.
MODULO 2
“I CONTRATTI D’IMPRESA STRUMENTALI ALLA CIRCOLAZIONE DEI BENI”




Definire l’attività imprenditoriale;
Riconoscere i contratti stipulati tra soggetti dei quali almeno uno sia imprenditore;
Distinguere le forme di tutela del consumatore;
Riconoscere elementi e funzioni dei principali contratti utilizzati nella pratica commerciale per la
circolazione dei beni;
 Utilizzare la corretta terminologia specifica.














Individuare i contratti più utilizzati dall’imprenditore per la circolazione dei beni;
Riconoscere le caratteristiche fondamentali di tali contratti;
Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di vendita nelle sue diverse tipologie;
Confrontare le diverse forme di vendita nel mercato attuale;
Individuare nella normativa vigente le forme di tutela del consumatore;
Individuare la funzione specifica del contratto di leasing;
Riconoscere le caratteristiche proprie di questo contratto;
Riconoscere analogie e differenze fra leasing – vendita – locazione;
Riconoscere i contratti di fornitura di beni;
Individuare la funzione economica di tali contratti;
Riconoscere nel caso concreto i principali contratti di fornitura di beni.
Individuare la funzione specifica del contratto di franchising,
Riconoscere le caratteristiche proprie di questo contratto;
Collegare la struttura dei contratti atipici con le nuove esigenze dell’attività d’impresa.
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 64
MODULO 3
“I CONTRATTI DI INTERMEDIAZIONE NELLA CIRCOLAZIONE DEI BENI E NELLA
COLLOCAZIONE DEI SERVIZI”
 Riconoscere elementi e funzioni dei principali contratti di intermediazione nella circolazione dei
beni e dei servizi;
 Utilizzare la corretta terminologia specifica.
 Individuare i contratti di intermediazione nella circolazione dei beni più utilizzati
dall’imprenditore;
 Riconoscere le caratteristiche fondamentali di tali contratti;
 Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di agenzia;
 Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di mediazione;
 Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di commissione;
 Distinguere il ruolo assunto da agenti, mediatori e commissionari nel mercato.
MODULO 4
“I CONTRATTI DI PRODUZIONE DI BENI O DI SERVIZI”
 Riconoscere elementi e funzioni dei principali contratti di produzione dei servizi nel mercato attuale;
 Utilizzare la corretta terminologia specifica.







Individuare i contratti di produzione dei servizi più utilizzati dall’imprenditore;
Riconoscere le caratteristiche fondamentali di tali contratti;
Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di trasporto;
Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di assicurazione;
Riconoscere gli elementi e le funzioni del contratto di appalto;
Individuare la funzione specifica del contratto di franchising,
Riconoscere le caratteristiche proprie di questo contratto.
MODULO 5
“LA PUBBLICITA’ E I SUOI CONTRATTI TIPICI”
 Riconoscere la pubblicità come fenomeno economico – sociale;
 Inquadrare la pubblicità nei suoi aspetti giuridici;
 Utilizzare la corretta terminologia specifica.






Inquadrare la pubblicità come fenomeno sociologico ed economico;
Comprendere il ruolo della pubblicità nell’attuale economia di mercato;
Definire la pubblicità sotto il profilo legale;
Individuare limiti e caratteri della pubblicità;
Riconoscere le caratteristiche fondamentali dei principali contratti di pubblicità,
Riconoscere gli elementi e le funzioni di tali contratti;
Documento Finale Consiglio di Classe
Pagina 65
 Individuare il ruolo della ”Autorità garante” e delle Associazioni dei consumatori.
2. CONTENUTI
Svolti entro il 15 maggio
MODULO 1 (INTRODUTTIVO E DI RIPASSO)
“ELEMENTI DI TEORIA GENERALE DEL CONTRATTO”
Il contratto, note introduttive:
La funzione del contratto; La definizione del contratto; L’autonomia (o libertà) contrattuale; I caratteri della normativa contrattuale; L’interpretazione del contratto; Dove cercare, nel codice, la normativa contrattuale? Il contratto nel diritto internazionale privato; La disciplina degli atti unilaterali:
cenni.
I requisiti del contratto:
L’accordo tra le parti; La proposta e l’accettazione; L’offerta al pubblico; L’accordo espresso o tacito, Vi sono casi in cui il silenzio assume rilevanza giuridica? La conclusione (o perfezionamento)
del contratto, La presunzione di conoscenza, Termine per l’accettazione, L’invio di acconto; La
proposta irrevocabile, La revoca nelle vendite fuori negozio, I contratti per posta elettronica, per televisione, per radio, per catalogo; Il patto di opzione; Il diritto di prelazione; Le trattative e la responsabilità precontrattuale; La causa del contratto; La mancanza di causa; La causa illecita; La
causa e il motivo; La causa tipica e atipica; L’oggetto del contratto; Le cose future; La forma come
requisito essenziale; La forma come prova; La trascrizione del contratto, Altri registri immobiliari;
Gli elementi accidentali del contratto.
Gli effetti del contratto:
Gli effetti obbligatori e gli effetti reali del contratto; I contratti consensuali e i contratti reali; Lo
scioglimento del contratto; Gli effetti del contratto nei confronti di terzi; La cessione del contratto.
L’invalidità del contratto:
L’invalidità e l’inefficacia del contratto; La nullità del contratto; I caratteri della nullità, L’omessa
richiesta di ripetizione dell’indebito, La ripetizione della prestazione contraria al buon costume, La
conversione del contratto nullo e la nullità parziale, E se si scopre che in un contratto vi è una clausola nulla?
L’annullabilità, Le cause di annullabilità:
l’incapacità, L’incapacità naturale, L’incapacità legale dolosamente occultata, La ripetizione contro
il contraente incapace; L’errore, L’errore sulla qualità e sul valore, L’errore ostativo (o sulla dichiarazione); Il dolo, Il confine del dolo omissivo, Il dolus bonus; La violenza morale, La minaccia di
far valere un diritto, La violenza fisica.
La rescissione del contratto.
La risoluzione del contratto:
Caratteri generali; La risoluzione per inadempimento; La risoluzione per impossibilità sopravvenuta; La risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta.
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Tipologie particolari di contratto:
Il contratto preliminare, La trascrizione del contratto preliminare, Il perimento dell’oggetto; I contratti per adesione nella nuova normativa, Clausole aggiunte, Condizioni generali del contratto; I
contratti aleatori; I contratti a titolo gratuito; I contratti con obbligazione del solo proponente; Il
contratto simulato.
La rappresentanza, la procura e il mandato:
La rappresentanza; La procura, Il conflitto di interessi, E se il contenuto del contratto fosse stato già
determinato nella procura? Il mandato.
MODULO 2
“I CONTRATTI D’IMPRESA STRUMENTALI ALLA CIRCOLAZIONE DEI BENI”
U.D. 1 - La compravendita:
Definizione; Vendita ad effetti reali e vendita obbligatoria; Obbligazioni del venditore; La garanzia
per evizione; La garanzia per i vizi; Obbligazioni del compratore; Vendita di cose mobili; La vendita di beni di consumo; La vendita con riserva di proprietà; Il credito al consumo.
U.D. 2 - I contratti del consumatore:
La genesi e le ragioni del diritto dei consumatori; I soggetti: il "consumatore" ed il "professionista";
L'educazione del "consumatore": gli obblighi di informazione, la comunicazione pubblicitaria e la
promozione commerciale; I contratti del consumatore e le clausole vessatorie; I contratti negoziati
fuori dai locali commerciali e i contratti a distanza; Il commercio elettronico; Profili delle tutele:
azioni inibitorie e azione collettiva risarcitoria; La tutela del consumatore/risparmiatore.
U.D. 3 - I contratti strumentali alla circolazione dei beni:
Il leasing; Il contratto estimatorio; La somministrazione; Il contratto di affiliazione commerciale
(franchising).
MODULO 3
“I CONTRATTI DI INTERMEDIAZIONE NELLA CIRCOLAZIONE DEI BENI
U.D. 1 Mandato ed agenzia:
Dai contratti strumentali alla circolazione dei beni all'intermediazione; Il mandato; L'agenzia.
U.D. 2 - Il contratto di mediazione e di commissione:
La mediazione; La commissione.
MODULO 4
“I CONTRATTI DI PRODUZIONE DI BENI O DI SERVIZI”
U.D. 1 - Il contratto di appalto; La risoluzione del rapporto.
U.D. 2 - Il contratto di trasporto:
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Trasporto e obbligo di trasportare. Le diverse fattispecie di trasporto; Il trasporto di persone; Il trasporto di cose: generalità; La responsabilità del vettore.
U.D. 3 - Il contratto di assicurazione:
L'impresa di assicurazione; Il contratto di assicurazione in generale; Il rischio e l'assicurazione;
L'assicurazione contro i danni; Le assicurazioni sulla vita.
MODULO 5
“LA PUBBLICITA’ E I SUOI CONTRATTI TIPICI”
U.D. 1 - Il diritto di pubblicità e gli altri diritti:
La pubblicità come fenomeno economico-sociale; La definizione legale di pubblicità; Limiti e caratteri della pubblicità, Il rispetto della persona, Il diritto d'autore.
U.D. 2 - I principali contratti in ambito pubblicitario:
I contratti di massa, internet e l'offerta al pubblico; La fornitura di pubblicità come appalto; La fornitura di pubblicità come vendita di beni futuri; La sponsorizzazione; La privacy e i contratti di utilizzo dei dati personali.
N. B. buona parte di maggio (e minima parte di giugno) dedicata soltanto a verifiche e ripasso.
3. TEMPI
N. ore previste (33 x n. 3 ore settimanali): 99
N. ore effettive:
81 (fino al 15 maggio);
10 (dal 16 maggio alla fine delle attività didattiche).
Totale: 91/99.
4. METODI DIDATTICI
Metodi didattici
FREQUENZA
1
2
Lezione frontale
Discussione guidata
Lavoro di gruppo
Esecuzione collettiva guidata
Visite guidate
3
4
5
X
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
4. STRUMENTI E MEZZI
Strumenti e mezzi
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FREQUENZA
1
2
3
4
5
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Manuale
Lavagna tradizionale e lavagna luminosa, videoproiettore
Appunti
Materiale fotocopiato
Materiale raccolto a casa individualmente dagli studenti in Internet e
biblioteca
Risorse umane (Testimonianze, esperienze dirette, interviste ecc...)
Materiale strutturato (schede, eserciziari, blocchi logici)
Materiali raccolti durante le uscite
X
X
X
X
X
X
X
X
Manuale in adozione (per la parte di teoria generale del contratto)
Autori: Paolo, Giorgia e Silvia Monti;
Titolo: “1 Diritto civile - E se…”, seconda edizione;
Casa Editrice: Zanichelli.
Dispensa fornita dall’insegnante (per i moduli 2 – 5).
5. STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA
FREQUENZA
Tipologia di verifica
1
Prove scritte
Interrogazione orale
Prova strutturata/semistrutturata
Risoluzione di casi/problemi
Simulazioni prove d’esame
2
3
4
X
5
X
X
X
X
Frequenza media 1= mai; 5= sempre o quasi sempre
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SIMULAZIONI DI TERZA PROVA
A.s. 2013/14 – Classe 5 H
Prima simulazione : 15 /01/14
Materie: Storia, Inglese, Servizi alle imprese, Matematica.
STORIA:
1) Spiega quale fu la politica estera della Destra Storica
2) Spiega quando scoppiò la prima guerra mondiale e indica quali furono le cause che la provocarono
3) Spiega come e quando terminò la prima guerra mondiale; dove furono firmati e cosa prevedevano i trattati di pace
(Il candidato risponda alle seguenti domande utilizzando al massimo 10 righe)
INGLESE:
1) Which are the methods of a market research?
2)Can you define advertising media?
3)What are advantages and disadvantages of primary and secondary research?
SERVIZI ALLE IMPRESE:
1) Indicate cinque caratteristiche fondamentali del contratto di franchising e citate 2 esempi. ( 8-10
righe)
2)Individuate le differenze fondamentali fra l’agente e il commissionario.(8-10 righe)
3)Indicate tre punti di forza e due di debolezza dell’e-commerce. (8-10 righe)
MATEMATICA:
1) Data la funzione
f x, y   x 2  y 2  9
determinare e rappresentare graficamente (quando possibile) il dominio delle funzioni:
f x, y 
1
f x, y 
f x, y 
2) Definire le linee di livello di una funzione di due variabili.
3) Dopo aver scritto la condizione necessaria perché una funzione z = f(x;y) ammetta massimo o
minimo, individua i punti stazionari della funzione z  x 2  y 2  3x  5 y
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Seconda simulazione : 14 /04/14
Materie: Inglese, Tecnica della comunicazione, Diritto, Matematica.
INGLESE:
1) Can you define an enquiry, a reply to an enquiry, an order form and the invoice?
2) Can you define banking today?
3) Define microcredit and The Grameen Bank.
TECNICA DELLA COMUNICAZIONE:
1) Illustra la teoria dell’attenzione selettiva nel corso della ricezione del messaggio da parte del
pubblico, soffermandoti sulle conseguenze pratiche.
2) Illustra la griglia delle differenze (metodologia di approccio al prodotto e alla marca per definire la sua personalità in termini utili per la comunicazione).
3) Quali messaggi, impliciti ed espliciti, possono veicolare i materiali utilizzati per la confezione di un prodotto? Puoi presentare esempi concreti a sostegno della tua analisi.
DIRITTO:
1) Analizzi il candidato la rappresentanza soffermandosi in particolare sui casi di falsus procurator.
2) Descriva il candidato cosa si intende per garanzia di buon funzionamento nella vendita di
cose mobili.
3) Caso pratico a risposta guidata: “ Un palazzo è stato costruito in esecuzione di un contratto d’appalto. Le dimensioni dell’impianto di smaltimento delle acque piovane non sono
state calcolate a regola d’arte per cui spesso, a causa di ingenti piogge, i garage e le cantine
si allagano. Dopo due anni di inutili discussioni tra l’appaltatore e gli inquilini, questi ultimi
decidono di fare causa alla ditta appaltatrice. Ragioni addotte dalla ditta appaltatrice:
a. Gli inquilini avrebbero dovuto fare causa immediatamente;
b. L’azione di denuncia del vizio è caduta in prescrizione essendo trascorsi 2 anni dalla
consegna a fine lavori;
c. Gli inquilini avrebbero dovuto verificare l’esatta esecuzione prima di prendere in consegna gli alloggi.
Ragioni addotte dagli inquilini:
a. Il vizio si è reso palese alle prime grandi piogge, prima non era verificabile;
b. Il difetto è stato denunciato verbalmente con varie discussioni;
c. Essendo un difetto assai grave, l’azione di denuncia cade in prescrizione dopo 10 anni.
Alla luce di quanto sostengono le parti, a chi darà ragione il giudice? Il candidato argomenti e
motivi la risposta fornendo la ricostruzione codicistica di massima ed eventualmente gli opportuni
riferimenti normativi.
MATEMATICA:
1) Il problema delle scorte, nella sua completezza, è in realtà un problema di decisioni in condizioni di incertezza, perché molti sono i fattori aleatori che vi concorrono. Quali sono le
ipotesi semplificatrici che ci permettono di formulare il modello matematico?
2) Definisci le derivate parziali di una funzione di due variabili.
3) Illustra il teorema di Schwarz e applicalo alla funzione z  x 2  3xy  2 y 2  5
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