17SRC Ricorso CAR CC Paola Ufficio Comando

Prot.: 17/SRC
Cosenza, li 15.11.2014
Al P.R.A.P. Calabria
c.a. Provveditore Regionale
Dr. Salvatore Acerra
Catanzaro
(trasmissione tramite P.E.C.)
e, p.c.
All'Autorità Dirigente
Casa Circondariale
Paola
(trasmissione tramite P.E.C.)
Al D.A.P.
Ufficio Relazioni Sindacali
Roma
Alla Segreteria Nazionale
UGL Polizia Penitenziaria
Roma
Alle Segreteria Provinciale
UGL Polizia Penitenziaria
Cosenza
Alle Segreteria Locale
UGL Polizia Penitenziaria
Paola
Oggetto: Richiesta attivazione Commissione Arbitrale Regionale ai sensi dell’art. 3 comma 16
dell’A.Q.N. in corso di vigenza per mancata aderenza delle graduatorie e dell’ O.d.S. n° 59 del
16.10.2014, inerenti l’ interpello straordinario per l’individuazione di n° 1 unità da adibire quale
addetto presso il locale Ufficio Comando, ai dettami, ai requisiti e ai titoli valutabili previsti dall’art. 6
dell’Accordo Decentrato sottoscritto presso la CC Paola in data 06.06.2014 e dall’art.9 del Protocollo
d’Intesa Regionale datato 03.11.2014.
Con nota n° 17035 dell’11.09.2014, che si allega in copia digitale alla presente, la Direzione Casa
Circondariale Paola portava a conoscenza delle OO.SS. rappresentative del Comparto dell’indizione di un
interpello straordinario urgente per l’indivuazione di n° 1 unità da adibire - si legge testualmente - in
sostituzione presso l’Ufficio Comando dello stesso istituto.
UGL Polizia Penitenziaria Segreteria Regionale Calabria c/o U.T.L. Cosenza – Piazza Giacomo Mancini n° 1950 – 87100 Cosenza
Tel.: 0984/36133 Fax: 0984/857808 Cell.:338/3017189 Email: [email protected]
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Con nota n° 17391 del 16.10.2014 , trasmessa alle medesime OO.SS., come può evincersi alla
documentazione allegata, solo in data 17.10.2014 tramite posta elettronica , venivano comunicate alle stesse
parti sociali le risultanze della procedura concorsuale interna composte dalla graduatoria finale e dall’ordine
di servizio n° 59 del 16.10.2014 che di fatto disponeva l’assegnazione dell’unità “individuata”, si noti bene,
giammai “vincitrice” .
In via preliminare , va segnalato che, pur trattandosi di procedura concorsuale interna per titoli
relativa ad un posto di servizio indicato come “non a rotazione” dalla controversa contrattazione decentrata
sottoscritta presso la CC Paola in data 06.06. 2014, la medesima non può che soggiacere ai dettami e alla
previsione dei titoli e dei punteggi valutabili ai fini della formazione della graduatoria previsti dall’art. 6
dello stesso accordo.
Difatti, la ratio di prevedere posti di servizio non a rotazione non é mai stato quella di creare feudi o
caste all'interno della Casa Circondariale di Paola, come in altri istituti penitenziari della penisola, con
criteri di entrata soggettivi, improvvisati e a circolo chiuso, bensi di preservare la professionalità acquisita e
gli investimenti fatti dall'Amministrazione nel formare talune unità in settori delicati e caratterizzati da
continui mutamenti ed aggiornamenti normativi, tra i quali possono essere certamenti annoverati gli Uffici
Comando degli istituti penitenziari. Esigenza che viene evidentemente meno dovendo formare, nel caso di
specie, ex-novo una nuova unità di Polizia Penitenziaria. E' pacifico ritenere, quindi, che, dovendo
provvedere ad una rotazione "forzata" per le motivazioni più svariate (quiescenza,richiesta volontaria di
uscita, decesso, ecc...), tale avvicendamento sia operato eccome secondo le formalità e i criteri previsti
dall'A.Q.N., dal P.I.R. e dall'Accordo Decentrato in corso di validità presso la Casa Circondariale di Paola,
non fosse altro che per la previsione normativa del successivo art. 7 di quest'ultimo (Norma Conclusiva) che
rimanda, per tutto cio' che non é previsto all'interno dello stesso, alle previsioni dell'A.Q.N. e del P.I.R..
Tutti accordi ispirati, e' bene sottolinearlo, a principi di pari opportunità che, certamente, iter cosi discutibili
e personalizzati mortificherebbero e svilirebbero palesemente.
In definitiva, quindi, non é previsto in nessuna parte dell'accordo sottoscritto in data 06.06.2014
presso la C.C. Paola che non si debba procedere a regolare interpello (con tutti i crismi e le modalità del
caso previste) per i posti di servizio non a rotazione se la mobilità diviene indispensabile al verificarsi di
contingenze quali quelle sopra descritte. A sostegno di tale tesi , inoltre, va segnalata la mancata previsione
di iter amministrativi “speciali” nel caso di interpelli per l’ individuazione di unità da adibire a posti di
servizio “non a rotazione” tanto che i titoli valutabili per la formulazione della graduatoria degli interpelli,
dal tenore letterale dell’art. 6, sembrerebbero riconducibili a tutti i posti di servizio della CC Paola, siano
essi a rotazione e che non.
Data per scontata, quindi, la necessità di dover indire un regolare interpello per l’individuazione
dell’unità da adibire quale addetta presso il locale Ufficio Comando, medesima conclusione alla quale
giunge evidentemente
anche la medesima Autorità Dirigente quando indice la relativa procedura
concorsuale, non si comprendono i motivi per cui la stessa graduatoria non sia stata compilata tenedo conto
dei titoli valutabili (e della loro incidenza matematica) previsti nel pertinente paragrafo (punti da 1) a 9))
dell’art. 6 del precitato Accordo Decentrato (scolarità, anzianità di servizio,attestati rilasciati da Enti
locali,scuole,ecc…). Infatti, da lettura attenta delle graduatorie trasmesse in data 17.10.2014, trova spazio
una voce (punti per esperienza nel settore) non contemplata nell’accordo decentrato, mentre risultano del
tutto assenti i titoli di cui ai punti 5-6-8 dell’art.6 del precitato accordo negoziale e dell’art. 9 del P.I.R.
Detto, quindi, delle macroscopiche violazioni agli accordi negoziali di livello superiore presenti
nelle graduatorie , in questa sede viene contestato anche l’O.d.S. n° 59 del 16.10.2014 che , quindi, oltre a
prendere spunto da classifiche contestate, contempla la nomina di una unità comunque non vincitrice della
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procedura concorsuale in quanto risultata preceduta da altre 2 unità che hanno riportato un punteggio
maggiore. Nel caso di specie, le asserite “gravi esigenze familiari” dell’unità individuata non sembrerebbero
rappresentare un requisito preferenziale per l’assegnazione al posto di servizio in esame o, almeno, non
sembrebbe un titolo valutabile per la formulazione di una graduatoria che, altrimenti, assurgerebbe ad atto
amministrativo superfluo e non necessario in grado solo di tradire e mortificare le aspettative di sviluppo
professionale dell’unità o delle unità che risultano aver sopravanzato l’unità poi effettivamente assegnata.
Alla luce di quanto sopra, la scrivente O.S. chiede alla S.V. di convocare la Commissione Arbitrale
Regionale con le modalità e le tempistiche dettate dal pertinente regolamento sottoscritto in data 07.03.2012
affinché venga deliberata la violazione e, dunque, la mancata aderenza delle graduatorie e dell’O.d.S. n° 59
del 16.10.2014 all’art.6 dell’Accordo Decentrato del 06.06.2014 e all’art. 9 del Protocollo d’intesa regionale
ed ai principi e criteri determinati nell’A.N.Q e per altre violazioni al P.I.R. e all’A.N.Q. in corso di vigenza
sopra evidenziate chiedendo , nelle more della definizione del contenzioso, di sospendere in autotutela a
norma dell’art. 16 del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 i producendi effetti della procedura concorsuale
interna ivi contestata.
All’uopo si allegano:
 Nota n° 17035 dell’11.09.2014 della C.C. Paola;
 Nota n° 17391 del 16.10.2014 della C.C. Paola;
 Email di trasmissione della nota n° 17391 del 16.10.2014 datata 17.11.2014 proveniente dalla
casella di posta elettronica [email protected].
Distinti Saluti
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