Così i Big Data fanno salire il fatturato

CorrierEconomia
03/03/2014 - pag. 29
CORRI ER ECO NOM I A
29
LUNEDÌ 3 MARZO 2014
Osservatorio Servizi per le Pmi
Trend La spesa italiana per software in grado di «leggere» la Rete è aumentata del 22% secondo un’indagine del Politecnico di Milano
Aziende Così Big Data fa salire il fatturato
Le informazioni sui gusti dei consumatori fornite da social e blog sono una miniera d’oro. E chi le sa usare al meglio...
DI CHIARA SOTTOCORONA
M
essaggi su
Twitter, Facebook, Linkedin,
e blog. Ma anche dati provenienti da documenti elettronici, video,
applicazioni di business,
sensori pubblici e privati
(Gps), connessioni su server
o dispositivi mobili.
Insieme rappresentano i
Big Data: una mole enorme
di dati che arrivano da fonti
diverse e non parlano la
stessa lingua, perché sono
immagini, numeri, testi, ma
che permettono di capire il
mondo dei consumatori e
prevedere il futuro, se interpretati. Ogni minuto sul
Web appaiono 571 nuovi siti,
216 mila foto condivise su
Instagram, 1,8 milioni di like
La metà delle
aziende italiane fa
previsioni usando i
dati dei «social»
cliccati su Facebook. E’ la
nuova miniera d’oro. «Fino
a ieri le aziende potevano
contare solo sui dati che
possedevano già, come sondaggi o indagini di mercato,
che analizzavano grazie alla
Business Intelligence. Oggi
con le possibilità di analisi
offerte dai Big Data, diventa
possibile conoscere il gusto
delle persone, il loro umore,
monitorando i social
network» spiega Fabiano
Benedetti, amministratore
delegato di beanTech, azienda friulana specializzata in
soluzioni di informatio e
communication technology
che propone una piattaforma di «business analytics»
per analizzare e mettere in
relazione i dati presenti in
azienda (strutturati) con
quelli della rete (non strutturati).
Potenza
«E’ uno strumento molto
potente che, se interrogato
in modo opportuno, può
consentire di realizzare il
prodotto perfetto, in linea
con i desideri e i bisogni dei
consumatori».
1
I Big Data servono a cogliere le tendenze per prendere le decisioni giuste in
azienda, e più sono vaste le
fonti, più le previsioni vengono accurate.
Il primo passo é l’ascolto
dei social media, e questo
l’hanno capito già oltre la
metà delle grandi e medie
imprese italiane, che hanno
adottato almeno un software di social analisi. Mentre il
36% delle imprese utilizza
sistemi di analisi predittiva e
il 19% soluzioni avanzate di
interpretazione dei Big Data.
A indicarlo é l’Osservatorio Big Data analytics e Business Intelligence del Politecnico di Milano, tenuto nel
dicembre scorso, che ha rivelato un’aumento del 22%
della spesa italiana per questo tipo di soluzioni software. «A livello mondiale gli
investimenti per i Big Data
sono di circa 10 miliardi di
dollari a fine 2013. E la mole
dei dati é in forte aumento,
basta pensare che i cellulari
sono dei sensori capaci di
trasmettere miliardi di informazioni», precisa Carlo
Vercellis, responsabile
scientifico dell’Osservatorio.
Quantità
Quali aziende investono
di più per le analisi dei Big
Data? «Le telecomunicazioni, le società di energia, che
hanno installato gli smartmeter per adeguare la produzione al consumo, le banche e le assicurazioni, che
riescono cosi a modulare le
loro offerte sulla base delle
abitudini dei clienti», risponde Vercellis. «Poi la
grande distribuzione, che
utilizza i dati dell’Internet
degli oggetti. O la sanità, che
grazie all’analisi dei Big Data
può decidere campagne di
prevenzione mirate o individuare una medicina preventiva e personalizzata».
Anche le Pmi fanno ricorso sempre più alla Business
Intelligence e alla social analisi. Se finora l’offerta di soluzioni proveniva da grandi
firme come Ibm, Oracle,
Sap, Hp e Microsoft, sta
emergendo una nuova via
italiana, con giovani società
Innovazione
Un’impronta di sicurezza
D
opo i notebook, anche il segmento tablet diversifica le offerte tra
mercato consumer e business. Hp è tra le prime ad entrare nel secondo, con prodotti per aziende. Come la serie ElitePad 1000, presentata la scorsa settimana al Mwc (Mobile World Congress) di Barcellona.
Parliamo di un 10 pollici, con schermo multitouch ed equipaggiato con
sistema operativo Windows 8.1 che garantisce l’utilizzo di file e documenti della rete aziendale. Ultrasottile con 9,2 millimetri di spessore
pesa solo 680 grammi. E questo, assieme al robusto chassis monoscocca in alluminio, lo rendono strumento ideale per lavorare dentro e
fuori l’ufficio. «I dipendenti chiedono dispositivi mobili configurati per
l’utilizzo professionale e personale — dice Tino Canegrati di Hp Italia
— ma che garantiscano la completa affidabilità e sicurezza». A diversificare Elite Pad dalla concorrenza sono gli accessori, progettati per
ambiente business: gli «Smart Jacket». Si tratta di una base da usare
sia come leggio per appoggiare il tablet, sia come porta di espansione.
Con il vantaggio di aumentare l’autonomia operativa (oltre 10 ore) e
consentire l’uso di una tastiera. Per la sicurezza c’è «Security Jacket»:
una smart card e un lettore di impronte digitali che identificano in modo univoco l’utente. Una garanzia contro i furti di file e dati personali.
U. TOR.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
specializzate sui Big Data e
25 start-up che offrono servizi di analisi dati abbinati
alla Business Intelligence.
Esperti
Un caso di successo é
quello di Decisyon, presentata a Wall Street il 26 febbraio nell’evento «Usa
Camp»: da start-up nata a
Latina é diventata oggi
un’azienda con 80 dipendenti in Italia e 20 negli Usa,
e conta oltre 200 imprese
clienti in 11 paesi. A fine
10
MILIARDI DI DOLLARI
Gli investimenti mondiali
nelle potenzialità di Big Data
2012 Decisyon aveva ottenuto un finanziamento di 15
milioni di dollari dal fondo
Axel Johnson. «Oggi il 10
per cento dei nostri clienti
sono all’estero. Abbiamo
lanciato a metà gennaio Decisyon 360, una piattaforma
basata su tool analitici di Big
Data che consente di prendere decisioni in modo molto veloce», dice Franco Petrucci, il fondatore e responsabile tecnologico. «Tra i
clienti italiani abbiamo Telecom e Intesa San Paolo, che
la utilizzano per la gestione
del servizio clienti nei social
media». I messaggi dei
clienti sono immediatamente intercettati e instradati, riducendo al minimo i tempi
di risposta dell’operatore su
Twitter o su Facebook.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1
La fotografia
In q u a li s e t t o r i a z ie n d a li v e n g o n o u t iliz z a t e s o lu z io n i b a s a t e s u l b ig d a t a e s u lla b u s in e s s in t e llig e n c e
C o m m e r c ia le
P r o g r a m m a z io n e e c o n t r o llo
F in a n z a
M a r k e t in g / C o m u n ic a z io n e
D ir e z io n e g e n e r a le
A m m in is t r a z io n e
L o g is t ic a
A c q u is t i
P r o d u z io n e
R is o r s e u m a n e
R ic e r c a e s v ilu p p o 1 6 %
F o n t e : O s s e r v a t o r i.n e t
7 3 %
6 1 %
5 9 %
5 7 %
5 7 %
5 6 %
4 3 %
3 9 %
3 7 %
3 6 %
C o n c