E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Lunedì 20 gennaio 2014 www.ilquotidianoweb.it Calabria 11 SIRIA La zona di sicurezza sarà larga un chilometro. Grillini all’attacco Gioia, porto isolato con 600 soldati Lo scalo sarà delimitato: accadrà durante il trasbordo delle sostanze chimiche di MICHELE ALBANESE GIOIA TAURO – Quando le operazioni di trasbordo delle sostanze chimiche che servivano a comporre l’arsenale chimico siriano inizieranno, lo scalo portuale dovrà essere completamente isolato. E questo lavoro spetterà a circa 600 militari dell’esercito italiano. Isolato, si apprende in ambienti delle Autorità Marittime, dentro una zona di sicurezza di quasi un chilometro. E se ancora non si conoscono nei dettagli i particolari, questi primi dati non fanno altro che confermare i dubbi dei portuali sulle affermazioni del governo per il quale si tratta di sostanze analoghe a quelle che transitano quasi ogni giorni nel porto gioiese. Per queste ultime esistono precise procedure di movimentazione che però non impongono zone di sicurezza. Per quelle in arrivo sì ed allora i dubbi che possa trattarsi di altre tipologie di sostanze molto, ma molto più pericolose crescono. Le 560 tonnellate di agenti chimici, una parte delle quali verranno imbarcati a bordo della nave americana Cape Ray, e stivati in un recipiente di titanio, altre su una nave da guerra britannica con destinazione un impianto di Veolia. Sulla Cape Ray sono state installate dal Pentagono delle apparecchiature mobili per la distruzione dei materiali mediante idrolisi. Una volta carica, la nave uscirà dalle acque territoriali italiane per trasferirsi in acque internazionali, nel tratto di mare tra Malta, Libia e Creta, «dove svolgerà le attività di distruzione». Processo che durerà sembra almeno tre mesi. I residui della distruzione saranno trasferiti a Munster, in Germania, perché possano essere convertiti in sostanze utilizzabili dall'industria. Fulcro dell'impianto è una tanica di titanio di oltre ottoContainer mila litri di capienza, in cui vengono pompati agenti come sarin e iprite, mescolati quindi con acqua, idrossido di sodio e candeggina, per essere poi riscaldati. Questo processo favorisce l'idrolisi dei composti, che sono scissi in frammenti più piccoli. I prodotti di questa idrolisi possono quindi essere smaltiti presso impianti commerciali per il trattamento di rifiuti pericolosi. Si aspetta comunque l’incontro fissato a Palazzo Chigi dal Presidente Letta per saperne di più. Intanto ieri i parlamentari M5S hanno chiesto al governo un’informativa urgente, perché riferisca alla Camera i dettagli, anche per gli interventi di prevenzione. I parlamentari M5S calabresi Dalila Nesci, Federica Dieni, Nicola Morra e Paolo Parentela, hanno anche incontrato ieri mattina il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, e poi il primo cittadino della vicina San Ferdinando Domenico Madaffari. «Urtati dall’immobilismo del governatore regionale Giuseppe Scopelliti, hanno assicurato il loro impegno ai due sindaci perché il governo li informi sulle operazioni da svolgere e sulla sicurezza dei cittadini», dice una nota dei grillini. Nesci, Dieni, Morra e Parentela hanno informato Bellofiore e Madaffari su quanto detto in recente audizione dai ministri Maurizio Lupi ed Emma Bonino ed hanno denunciano «che il governo non ha informato affatto gli amministratori locali, che hanno appreso del trasbordo dalla stampa estera e nazionale». «I sindaci sono stati lasciati da soli – hanno insistito i parlamentari M5S – e Sulla Cape Ray installati mezzi per distruggere i materiali con l’idrolisi Il porto di Gioia Tauro senza chiarimenti su come tutelare la salute pubblica di cui sono responsabili. Pressiamo il governo perché adotti ogni misura di protezione civile e un piano di sicurezza condiviso. Il presidente del Consiglio Letta, cui abbiamo chiesto di partecipare all’incontro che martedì 21 gennaio avrà con Bellofiore e Madafferi, dia garanzie circa la massima assistenza sanitaria negli ospedali del territorio, che vanno at- trezzati in modo adeguato». Nesci, Dieni, Morra e Parentela hanno detto che vigileranno sull’operazione di trasbordo ed hanno chiesto siano presenti anche ministri del governo, in modo da rassicurare, così, l’opinione pubblica calabrese e della Piana di Gioia Tauro. Ma sulla riunione di Palazzo Chigi interviene con una nota la Cgil calabrese secondo la quale, «dopo le prime confuse e irrazionali posizioni il sindacato valuta positivamente l’evoluzione della discussione sulla questione del trasbordo delle armi chimiche al porto di Gioia Tauro. Dopo la brutta figura di cui si sono resi protagonisti le istituzioni locali e la Regione, e dopo i ritardi del Governo nazionale sulla necessaria informazione dell’intera vicenda, la situazione adesso si va evolvendo sul terreno nazionale. L’annunciato incontro di martedì fra il Presidente del Consiglio Letta e il Presidente della Giunta regionale, i sindaci, l’Autorità Portuale è importante e ci auguriamo emergano idee propositive non solo relativamente alla sicurezza delle operazioni di trasbordo ma anche rispetto al rilancio ed allo sviluppo del porto di Gioia Tauro». Ma la Cgil manda anche un altro segnale al governo è alle istituzioni locali e cioè «che il Sindacato non delega nessuno a rappresentarlo sulle questioni che riguardano la sicurezza del lavoro e non solo per questa importante operazione». Per questa ragione ha annunciato che chiederà al Governo nazionale un confronto con il sindacato nazionale e locale sia sulla sicurezza del lavoro e sia sul rilancio delle attività commerciali di un porto che, per la sua posizione strategica nel Mediterraneo e per la sua capacità tecnologica, ancora non è stato utilizzato appieno, come dimostrano i ritardi nell’area industriale del retro porto o quelli relativi all’iter dell’approvazione della Zes». Per oggi pomeriggio è attesa la riunione di tutti i sindaci della Piana che avrà luogo nella sala consiliare di San Ferdinando. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO Cinquemila le pratiche da esaminare Nucleo Via, la Regione cerca esperti e il governo la diffida per i ritardi di ANDREANA ILLIANO CATANZARO - Il Nucleo di Valutazione per l'Impatto Ambientale non c'è. I permessi sono bloccati. Il governo bacchetta la Regione, anzi la diffida. Storia già scritta, ma adesso ecco l'ultimo caso, avvenuto appena qualche giorno fa: il Consiglio die ministri diffida a rilasciare il permesso Via a duna Spa che ha chiesto di realizzare un parco eolico. Intanto la Regione pubblica sul Burc il regolamento della Stv, la struttura di valutazione ambientale, fatta da personale interno, ma per terminare l’iter ci vorrà più di venti giorni. Partiamo dal’inziio: ebbene sì le norme in realtà sono cambiate, la burocrazia si è arenata, la Regione si vede decadere per un'indagine giudiziaria il Nucleo Via, poi cambia la legge, si riducono gli stipendi, i componenti si dimettono e passa il tempo. Gli uffici provano a correre ai ripari, rifanno le regole e, dopo la delibera di giunta regionale, ecco pubblicato il nuovo regolamento sul Burc (con tanto di schema di attuazione) ecco come sarà la “Struttura tecnica di valutazione” (in sigla STV) che rilascerà Via, Vas, Aiai, tutte sigle che racchiudono in pratica i permessi per l'impatto ambientale (necessari per le opere edili più disparate, ma anche per lavori pubblici, Pisl, per le discariche, per gli interventi idraulici, come lo svuotamento dei laghi) i danni per questo impasse non si contano, tant'è che l'altro giorno il Consiglio dei ministri ha diffidato (con tanto di delibera) la Regione Calabria a concludere entro venti giorni il procedimento di valutazione di impatto ambientale relativo alla realizzazione di opere di connessione dell’impianto eolico denominato “Serra Tonda”, nei Comuni di Caraffa di Catanzaro, San Floro, Cortale e Maida (Cz). Si tratta di un'opera grande per la quale sono già iniziati gli espropri, un parco di pale che rubano l'energia dal vento proposto dalla società Energy Spa di Crotone che prevede 12 aerogeneratori, chilometri di elettrodotto, in parte interrati e strade di collegamento e di servizio, oltre ad una stazione di raccolta, insomma in quelle piane verdi il paesaggio cambierà e di molto, serve capire se il progetto non turberà troppo il paesaggio, è utile, indispensabile il permesso che la Regione non può rilasciare perchè non c'è il Nucleo Via – Vas – Aia, e neanche il nuovo Stv, il governo diffida, invita ad accelerare i tempi, ma non è chiaro se si riuscirà in tempo (venti giorni) a rilasciare quel permesso perchè negli uffici regionali ci sono tonnellate di carte e richieste o meglio ci sono 5mila pratiche da esaminare. Lo schema di regolamento, pubblicato sul Burc, recante appunto l'approvazione «in via definitiva del Regolamento Regionale recante «Istituzione della Struttura Tecnica di Valutazione VAS -VIA» porta in allegato la delibera di giunta, i componenti dovranno essere tredici non più 21. La Stv sarà presieduta dal dirigente generale del diparti- Attese della Spa crotonese per il parco eolico mento per le Politiche ambientali, da una serie di professionalità che andranno individuati «tra il personale di categoria D, appartenente ai ruoli della giunta regionale, del consiglio regionale, delle aziende sanitarie, provinciali, dell'Arpacal», i dipendenti estranei ai ruoli della giunta vengono assegnati alla Stv tramite comando, ma se non si trovano figure professionali specifiche i dipartimenti della giunta faranno una manifestazione di interesse allargando anche agli enti sub regionali, dove vengono indicate le professionalità necessarie. Ecco però che nello stesso regolamento pubblicato sul Burc è scritto: «decorsi 15 giorni dall'indizione della manifestazione di interesse si comunica l'esito», questo significa che almeno ci vorrà un altro mese prima che la Stv inizi ad espletare le pratiche, se il meccanismo non si inceppa. Questo vuol dire che il parco eolico catanzarese dovrà aspettare più dei venti giorni, indicati come termine ultimo dal Consiglio die ministri. Il presidente della giunta regionale Peppe Scopelliti TRIBUNALE DI CASTROVILLARI (ex tribunale di Rossano) Dettagli vendite, consultazione ordinanza/avviso di vendita e perizia: www.tribunaledicastrovillari.it; www.astalegale.net; www.asteimmobili.it oppure 848.800.583 CORIGLIANO CALABRO - CONTRADA MONTALTO BOSCO DELL’ACQUA LOTTO 1) APPEZZAMENTO DI TERRENO: di natura boschiva con entrostanti 2 fabbricati non censiti in catasto partita 11690, foglio 131, p.lla 28-B, bosco ceduo cl1,ha 0.12.40 Prezzo base Euro 39.473,00. Vendita con incanto 27/02/14 ore 10:00. G.E. Dott.ssa Maria Letizia Calì. Custode Giudiziario Avv. Eva Mazzei tel. 0983520418. Rif. RGE 64/89 RS191803
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