Maurizio Maggioni, odontoiatra innamorato di Bergamo candidato

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POLITICANDO
Maurizio Maggioni,
odontoiatra innamorato
di Bergamo candidato alle
Comunali di Bergamo
di Maurizio Maggioni
“Da tempo scrivo questa rubrica sulle vicende che hanno animato la politica cercando di dare dei fatti un mio punto di vista... Questo mese, invece
di parlare della politica degli altri vi parlerò di me, di chi sono, come vivo e quali
sono le motivazioni per le quali mi sono candidato al Consiglio Comunale di Bergamo. Fermo restando l'accordo preso con l'editore di questo giornale che mi
impegna, nell'ipotesi in cui io venga eletto, ad adoperarmi per migliorare la comunicazione tra i cittadini e il loro Municipio che rimane il primo referente istituzionale a cui ci si rivolge quando si ha bisogno di qualcosa...”.
Perche faccio politica?
“Ho sempre pensato fosse giusto partecipare alle decisioni che mi interessano
da vicino. Non mi è mai piaciuto lasciare ad altri il potere di decidere della mia
vita, né di rappresentare le mie idee. Preferico essere presente e fare quello che
ogni buon cittadino dovrebbe. Da studente mi davo da fare nei movimenti che attraversavano il mondo giovanile, controcorrente come poteva esserlo chi, fino a
vent'anni fa, si professava di destra, avverso al comune pensare della maggior
parte dei giovani di allora, quasi tutti più attratti da marxismo, dittatura del proletariato, teologia della liberazione... Erano gli anni Settanta dominati dalle ideologie e diventati anni di piombo e di Brigate Rosse. Ho avuto come stelle polari
della mia gioventù il meglio che la destra di Bergamo e non solo abbia espresso
ossia Mirko e Marzio Tremaglia che sono stati per me scuola politica ed esempio
di vita, di onestà e rettitudine”.
Poi ci sono stati gli anni frizzanti di Forza Italia fino all'approdo nel PdL...
“Sono stato tra i primi a riconoscere nel Cavaliere la capacità di sdoganare, per
la prima volta nel dopoguerra, l'area "non di sinistra” in Italia, come a Bergamo
e ho contribuito ad organizzare sul territorio il partito che si riconosceva nei club
azzurri, quelli dove distribuivamo le prime valigette dei candidati, con gagliardetti,
bandierine e adesivi, utili per facilitare il debutto in politica degli esponenti di
quella società civile che trovavano in Berlusconi il punto di riferimento alternativo
al catto-comunismo imperante, capace di creare quel sistema di corruzione venuto a galla con tangentopoli...
A Bergamo, per la prima volta, grazie alla coalizione delle forze del Centrodestra
e della Lega e a cui ho partecipato con passione, fu eletto sindaco Cesare Veneziani, per la prima volta uno non democristiano e per di più, neppure un uomo
di partito. In quegli anni fui uno dei fautori della fusione tra Forza Italia e Alleanza
Nazionale e della confluenza di tutto il centrodestra nel nascente PdL. Nonostante la recente scissione che ha portato alla nascita dell'NCD di Angelino Alfano, è sempre quella l'area politica nella quale riconosco i valori in cui credo”.
Chi sono veramente?
“Sono un liberale e credo nella Libertà di ognuno di cercare la propria felicità con
i mezzi che il Creatore gli ha messo a disposizione. Credo anche che, chi non
riesce a trovare la sua strada, debba essere aiutato e credo nella solidarietà tra
le persone. Credo nell'amicizia e nella lealtà. Credo nella Patria che adesso si
chiama Europa che deve essere madre severa ma anche tollerante delle tante
diversità.
Di Bergamo sono pazzamente innamorato. Ci sono nato e la vivo sulla pelle ogni
giorno da tutta la vita. Mi piacciono i suoi profumi e gli odori di certe strade di
Città Alta. Amo stare sulle mura e guardare giù quella città operosa che di giorno
si muove frenetica e di notte preferisce dormire. Adoro salire sulla terrazza del
San Marco e starmene lì a rimirare con quanta perizia e quanta bellezza i nostri
predecessori hanno saputo creare quel nido incantato, fregandosene dei piani
regolatori e lasciando stupefatto il mondo che oggi la vede...
Amo Città alta che potrebbe essere la chiave di volta del futuro di Bergamo, se
solo si fosse capaci di promuoverne l’unicità e le tante preziosità che contiene,
senza cambiarne il volto nè le abitudini ma lasciando intatto quel sapore autentico di una città antica ancora vissuta e non solo meta di turismo selvaggio. Da
presidente dell'Associazione Vecchia Bergamo cerco di fare il possibile per promuovere attività che ne valorizzino l'anima, ne facciano ritrovare il ruolo di insostituibile cuore della città.
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Se anche Città bassa si adeguasse, ad un ruolo non competitivo ma complementare a quella "grande bellezza" e se la comunità nel suo insieme capisse che, lo spettacolo di Bergamo Alta che si vede salendo verso le Mura,
non ha eguali in nessun altro posto al mondo... Potremmo vivere di rendita”.
Credo nella solidarietà e non solo a parole...
“Mi piace stare con la gente e apprezzo chi si dà da fare per gli altri e ritengo
che il volontariato sia da valorizzare, coltivare, e insegnare a scuola. Aiutando altre persone ci si rende conto di come si riesca solo a tappare un
buco di un colabrodo. Ogni anno mi reco a tappare uno di questi buchi in
Africa. Per due o tre settimane mi prendo cura dei problemi dentali dei ragazzi di un vasto territorio del Madagascar che hanno come punto di riferimento una struttura ospedaliera che sostengo da anni con la Onlus di medici
di cui faccio parte con alcuni colleghi, come Rosa, Laura, Brunella a altri. È
giusto dare una mano laddove la barca fa più acqua. Almeno ogni tanto...
Non cambia il mondo ma migliora la vita di bambini a cui i denti forse servono
a poco... ma la speranza di mangiare è l'ultima a morire e, comunque, se
hai i denti, se capita, puoi farlo...”.
Il mio lavoro?
“Vivo del lavoro di dentista nel quale ho investito molto per riuscire a far soffrire il meno possibile i miei pazienti. Sono stato uno dei primi ad adottare il
laser in odontoiatria. Mi dedico da anni alla chirurgia implantare e riabilitativa
e opero in diverse cliniche in Italia e Francia. Collaboro, e ne vado particolamente fiero, con il centro Cerris di Verona per portatori d’handicap: loro mi
hanno insegnato cosa significhi soffrire ed essere nello stesso tempo contenti di esistere”.
La mia famiglia...
“Ho due figlie, Rosamarina e Francesca Romana, e mi sento in dovere di
fare il possibile per garantire loro di poter vivere in una città sicura che gli
offra tutto il meglio. Bergamo è ancora una città vivibile e piccola quanto
basta per non sentirsi mai estranei in nessuno dei suoi quartieri, da quello
degli avvocati a quello degli operai. Sono Maurizio Maggioni, gli amici mi
chiamano Ciccio e mi presento per la prima volta alle elezioni comunali di
Bergamo, dopo cinque anni come consigliere in Provincia, perché far politica
è nel mio dna. Non ho mai ricoperto nessuna carica e non credo farò mai
carriera come politico, però non ho mai smesso di avere la curiosità di conoscere ciò che riguarda la mia vita e quella dei miei cari, di esserci, là dove
si discute e si prendono decisioni anche in mio nome.
Mi sono candidato anche perchè sono convinto che Franco Tentorio sia il
miglior Sindaco che Bergamo possa avere. Lo conosco da tanti anni e con
lui ho dei trascorsi indimenticabili proprio a causa della comune passione
per la politica e la condivisione di un certo modo di intendere la vita e le
scelte importanti. Non è uomo dai troppi fronzoli, non si preoccupa troppo
delle apparenze ma bada al sodo e non si limita alla superficie delle cose.
Infine, non sono d’accordo di consegnare le chiavi della nostra Città all’ultimo
arrivato dall’Isola dei Famosi.
Ogni elettore può scrivere sulla scheda il nome del candidato che lo rappresenta meglio nel primo gradino dell’amministrazione pubblica che, proprio
per questo motivo, è quella più vicina ai cittadini.
Tu questa volta scrivi il mio ,“ MAGGIONI”, e io ti terrò sempre informato da
queste pagine su quello che viene deciso a Palazzo Frizzoni. Sarò per voi
un “Infiltrato Speciale” nella macchina comunale che è anche la più grossa
azienda della città”.
Per il mese prossimo preparerò un elenco delle cose che vorrei migliorassero...
“Non sogni ma aspetti concreti specie per quanto riguarda le fasce di popolazione più in là con gli anni... senza dimenticare i giovani: “Chi ha un sogno
è vivo” e io... sogno sempre ad occhi aperti!”
Maurizio Maggioni nei panni dell’odontoiatra
volontario in Madagascar dove si reca ogni anno
per dedicarsi alle cure dentali di tanti ragazzini
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