PICCOLE MA NON TROPPO - Club Storico Peugeot

estate 2014
www.clubstorico.peugeot.it
PICCOLE MA NON TROPPO
La 104 è stata la prima della gamma 1 e anche la più piccola
5 porte in Europa - Rinnovata Galerie Peugeot in occasione
del Raduno Nazionale - Incontro a Pescara con il Club 406
Coupé Italia - L'esposizione Rally al Museo Peugeot di Sochaux
Peugeot 108
SERIE 104… 108. NOI PICCOLE?
104
Q u a n d o n e l 1 9 2 9 P e u g e o t b re v e t t a p e r l e
automobili tutti i numeri di tre cifre con lo zero nel
mezzo, inizia con la 201. Meno male! In quegli anni,
anche se la 201 veniva considerata un'utilitaria,
in realtà era una vettura di fascia media per
un'utenza di professionisti o commercianti che
potevano contare su un patrimonio sufficiente a
gestire una vettura. Oggi sarebbe una 508 quanto
a utenza o una 208 se ci limitiamo ad una visione
tecnica. Nel dopoguerra il rilancio per Peugeot
avviene con la 203, poi affiancata dalla 403 del
1955. Dieci anni dopo, nel 1965, la più piccola
Peugeot è la 204, comunque una vettura di fascia
media. Il mercato però si evolve e grazie alla Mini,
la piccola vettura da città inizia a fare proseliti.
Peugeot decide quindi di coprire nel 1972 anche
quel segmento di mercato e lo fa con una vettura
ancora disegnata da Pininfarina, che battezza
104. Si tratta della più
piccola 5 porte al mondo.
Grande funzionalità
non disgiunt a p e rò
da un'estetica gradevole e da una affidabilità
meccanica tipica Peugeot . Due anni dopo viene
affiancata dalla versione a passo cor to e a tre
porte. Una piccola con due anime: la versione con
motorizzazione base diventa la vettura chic a Parigi
per lo shopping delle signore eleganti, mentre
la versione ZS viene scelta dai giovani rampanti
per cimentarsi in competizioni sportive. Anche in
Italia la 104 ZS costituirà la base per l’inizio di una
presenza ufficiale nei rally da parte di Peugeot
Italia. Ormai il dado è tratto e le piccole Peugeot
continueranno a susseguirsi. La 205, malgrado la
sigla inizi col 2, in realtà rappresenta il trait-d’union
tra una piccola city car e una vettura polivalente,
trasversale, femminile o sportiva, appunto come
la 104. La serie successiva vede nuovamente una
p ro p o s ta Pe u g e o t i n q u e s to s e g m e n to co n l a
106: si tratta di una vettura funzionale, ma con
carattere anzi, con gli artigli, soprattutto nelle
versioni a 16 valvole che per molto tempo hanno
insegnato i primi passi nei rally a giovani piloti.
Poi le citycar si specializzano e nasce il progetto
107 sviluppato in collaborazione con Toyota. Oggi
Peugeot si ripresenta con la nuova 108, un vero
passo in avanti rispetto al modello precedente,
sia per i contenuti tecnologici, ma soprattutto per
il posizionamento sul mercato. Infatti la nuova
108 non è una piccola vettura, ma una vettura
piccola: il cliente Peugeot trova infatti tutti gli
elementi caratterizzanti del Marchio, ma ancor più
la possibilità di espandere la personalizzazione
rendendo la 108 un vestito da indossare .
205
106
107
108
QUESTIONE DI DIMENSIONE
Abbiamo voluto confrontare le dimensioni delle citycar
Peugeot nel corso del tempo. Si spazia dai 3,36 m della
104 3 porte ai 3,47 della nuova 108. Interessante la
crescita in larghezza di ben 30 cm per ragioni di sicurezza.
modello
104 3p
104 5p
205
106
107
108
passo (m)
2,23
2,42
2,42
2,385
2,34
2,34
lunghezza (m)
3,36
3,58
3,7
3,564
3,43
3,475
carreggiata (m)
1,29
1,29
1,35
1,38
1,415
1,423
larghezza (m)
1,52
1,52
1,57
1,575
1,855
1,884
PATRIZIA PRESIDENTE
Dopo 9 anni di Presidenza
Walter Bertolaso ha avuto
il piacere di passare le
consegne per il prossimo
triennio a Patrizia Sala,
una dei soci fondatori del
nostro Club.
PIERSANDRO È FELICE
Per la prima volta
dopo il restauro della
sua Peugeot 404,
Piersandro Berti
ha potuto rivivere
l'emozione guidandola
sulle stradine toscane.
TUTTI A SAN
23-25 MAGGIO
GIMIGNANO
RADUNO NAZIONALE GRAZIE NINO
Nino Delogu ci ha portato
la sua Tipo 69 del 1905
e soprattutto ci ha fatto
rivivere il momento
dell'accensione di un'auto
di 109 anni: un'esperienza
tecnica apprezzata da tutti.
GIACOMO BASSI
Il Sindaco di San
Gimignano, in
occasione della
cena di gala, ha
accettato di passare
con noi una serata
conviviale.
GALERIE PEUGEOT, I PRIMI SETTE ANNI
Nel lontano 2007 è stata
inaugurata Galerie Peugeot.
S o n o p a s s a t i s e t te a n n i
e nel frattempo nuo ve
automobili si sono aggiunte
a l l a co l l e z i o n e e d a l t re
sono state sostituite. Era
giunto il momento per un
ripensamento sia del percorso interno espositivo, sia dell'immagine
esterna.L'ingresso ora avviene attraverso un caratteristico
cancelletto in ferro battuto che consente l'accesso a uno spazio
antistante, caratterizzato da autobloccanti "terra di Siena". Un
leone luminoso ed insegne alle finestre rendono poi ancora più
riconoscibile Galerie Peugeot. Il percorso interno si sviluppa tutto
al primo piano, in senso cronologico, con due aree tematiche: la
Tecnica e lo Sport. Al pian terreno ritroviamo un ampio spazio
allestibile, dove sono esposte la 604 Limousine del Papa, una
202 Paquet de Tabac oltre a testimonianze Peugeot del passato.
Quante Peugeot in Italia nel 1983?
Nell'archivio storico abbiamo recentemente trovato un documento emesso dall’ACI nel 1983 con indicato,
modello per modello, le vetture circolanti che all’epoca pagavano la tassa di circolazione. Le Peugeot
circolanti nel 1983 erano 300.000. Alcuni numeri: 93.000 Peugeot 104, oggi non arriviamo a 50. Le cabriolet
204 erano 25 e 58 le coupé, da raffrontare alle 15.000 204 diesel. Le 304 cabriolet erano solo 70 a fronte
di 166 coupé; oggi la proporzione si è invertita. Nel 1983 in Italia circolavano ancora 43 Peugeot 403,
mentre le 404 cabriolet erano 8 e 6 le coupé. In quel momento erano le 504 cabriolet con le 36 circolanti
a fronte delle 172 coupé a essere ancora di attualità. Interessante poi il dato delle 604: 980 a benzina
e 2.300 diesel. Infine, divertente è il numero delle nuove 205 GTI immatricolate in Italia nel 1983: una.
ANNA E PAOLO GIÀ AL MUSEO
Nei musei non troviamo solo oggetti del lontano
passato, ma anche oggetti di recente attualità
e già storici, come in occasione dell’esposizione
Rallye al Museo di Sochaux, organizzata nel
corso del mese di marzo. Infatti a pieno titolo
era esposta la Peugeot 207 Super 2000 che
con Paolo Andreucci e Anna Andreussi si è
aggiudicata l’ennesimo Campionato Italiano
Rally prima di passare lo scettro alla nuova
208 Turbo 16. Si è trattato di un'esposizione
emozionante e unica che solo Peugeot Sport
poteva organizzare; le immagini e l’elenco delle
vetture esposte si commentano infatti da sole.
TUTTE LE VETTURE DELL'ESPOSIZIONE
ANTEGUERRA Type 172 Sport . GAMMA 1 104 Rallye
Coupé ZS, 106 Maxi. GAMMA 2 204 East African Safari
(prima all’East African Safari 1967), 205 T16 Grand Raid,
205 Turbo 16 EVO 1, 205 EVO2, 206 WRC Total , 206
WRC Esso, 207 S 2000 (Campione d’Italia con Andreucci/
Andreussi). GAMMA 3 304 Rallye Gr2 (prima al Campionato
femminile 1976), 305 Rallye (prototipo), 306 MAXI
(Campione di Francia nel 1996 e 97), 307 WRC. GAMMA 4
404 berlina (prima all’ East African Safari 1967), 405 Grand
Raid Camel , 405 Grand Raid Pioneer, 405 Pikes Peak.
GAMMA 5 504 berlina (prima nel 1975 in Kenya al Safari
Rally), 504 Coupé V6 Rallye (prima al Bandama 1978), 504
Coupé V6 (prima al Safari Rally 1978), 505 berlina Rallye
(prima nel 1982 al Côte d'Ivoire), 505 Turbo Neige et Glace.
Pescara accoglie le 406 coupé
Durante il ponte del 25 aprile, il 406 Coupé Club Italia ha organizzato a Pescara un
piacevole raduno in occasione dell’assemblea annuale che ha visto il passaggio di
consegne dal past-President Luca Lentini a Enrico Puzzanghera. Il tutto nello spirito
della continuità e del piacere di condividere una passione comune. Una quindicina le
vetture intervenute in tutte le versioni, sia 2.000 cc sia 3.000 cc e tra queste anche una
serie speciale Pininfarina Settant’anni riconoscibile dal colore azzurro metallizzato
con interni in pelle bianca. La serata conclusiva ha poi visto l’intervento di Giuseppe
Castaldi che ai tempi ha coordinato in Pininfarina il progetto della 406 coupé.
STORIA DELLE MOTOCICLETTE PEUGEOT - 10
Agli inizi degli Anni ’80 Peugeot subisce una
grande crisi, perlopiù dovuta al fatto di aver
guadagnato molto con la crisi petrolifera, che
l’ha vista dominare grazie alle sue 304 e 504
diesel. Il modo di costruire l’automobile nel
frattempo è cambiato e i giapponesi con il
sistema just-in-time
fanno da riferimento.
La crisi è pesantissima e si teme per il futuro di Peugeot. Verrà
salvata da una nuova
strategia che vede un
riposizionamento del
Marchio verso i giovani e le donne con
la fantastica 205 del
1983. In questo contesto il settore moto
registra anch’esso
instabilità: “il ciclomotore peggiora
regolarmente anche
se la bicicletta segna
una certa ripresa. Il
fenomeno è mondiale”. Il 30 novembre
1987, Pierre Peugeot
decide una fusione tra
la Aciers et Outillages
Peugeot e la Cycles
Peugeot in una logica
“di verticalizzazione delle attività del
gruppo”. In un atto
di estrema prudenza trasferisce le due ruote all’interno di due
filiali: Peugeot Motocycles e Peugeot Cycles.
Da questa ricomposizione nasce una nuova
società che si occupa della componentistica
per auto, la Équipements et Composants pour
l’Industrie Automobile (ECIA) che diventerà
l’attuale Faurecia. Questo passaggio societario causa la chiusura della filiale italiana di
Cycles Peugeot, aperta nel 1974. La vendita
avviene ora attraverso una nuova società
esterna al gruppo: la General Cycles,
che importa in Italia sia bici sia moto. Il titolare è ancora Mazzanti che decide di mantenere attive le filiali distributive di Rovigo e
Torino. Con Gilera vengono esplorati alcuni
tentativi di moto custom/enduro con motori
Peugeot, ma poi arriva il primo scooter di
nuova concezione, ossia
con una leggera carrozzeria in plastica e un motore
moderno: il modello “SC/
SX Metropolis” del 1982.
Ormai lo stampaggio delle
materie plastiche ha già
coinvolto il mondo dell’auto e la Faurecia, che prima
realizzava paraurti e cornici in inox, ora si dedica ai
nuovi materiali… e perché
non anche alle scocche
per scooter? É stato un travaso di expertise tipico di
un grande gruppo industriale. Il nuovo scooter fa
da riferimento e diventa un
grande successo europeo, anche grazie a nuove
normative che consentono
alle moto di 80 cc di circolare guidati da una nuova
utenza di estrazione automobilistica. Tutto continua
ad evolversi e nel 1990
troviamo Peugeot col
suo scooter "SV" in vetta
per numero di vendite in
Francia nei settori moto e
scooter. Un momento magico che non durerà
molto, infatti nel 1992 improvvisamente la
Lira viene svalutata rispetto al Franco Francese e le possibilità commerciali di Peugeot ne
risentono pesantemente. Questo non avviene
però a livello di prodotto: è infatti del 1991 il
primo Scoot’elec, cioè un veicolo a due ruote
totalmente elettrico molto funzionale e premonitore delle attuali esigenze.
(continua sul prossimo numero)
Questa rivista è stampata su carta riciclata Respecta 100.
la rivista del club storico peugeot italia estate 2014
Rivista trimestrale di Peugeot Automobili Italia S.p.A. registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 588
Direttore editoriale: Eugenio Franzetti - Direttore responsabile: Bruno Brida - Coordinatore generale: Fabrizio Taiana
Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano - Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740
Realizzazione Grafica: Roberto Calligaro - Stampa: Grafiche Polver Milano - Chiusura redazione: 30 maggio 2014
Informativa ai sensi del d. lgs. n° 196 del 30/06/2006
Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”.Inviata
gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi informatizzati al solo
scopo della distribuzione della rivista. I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7 del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto
o in parte al trattamento suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.