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Kerr News
Newsletter for dental professionals
COMING SOON Herculite™ XRV Ultra Flow
Un composito fluido per ogni esigenza!
Comparazione tra riempimento in
massa “Bulk-Fill” e tecnica mediante
stratificazione: Cosa è cambiato?
Dr. Joseph Sabbagh
Comprendere il sistema dei canali radicolari
Prof. Philippe Sleiman
Ottobre | 2014
Joseph
Sabbagh
Rainer
Tilse
Philippe
Sleiman
Masashi
Miyazaki
Robert J
McConnell
Gianluca
Gambarini
Chris
Orr
Contenuto
1
Editoriale
Education, Training & Sales Specialist - Kerr e SybronEndo, Benelux
2
Comparazione tra riempimento in massa “Bulk-Fill” e tecnica mediante stratificazione: Cosa è cambiato?
Dr. Joseph Sabbagh
5
La leggerezza di essere un dentista
Dr. Rainer Tilse
6
NEW Cleanic Collection Kit
7
Nuovi anelli portapasta, da utilizzare con le paste per profilassi Cleanic
8
Comprendere il sistema dei canali radicolari
Prof. Philippe Sleiman
10
Affidabile nelle vostre mani
Adattamento in Movimento
12
La Superiorità di SonicFill™ nei restauri posteriori
Prof. Masashi Miyazaki
14
COMING SOON Herculite™ XRV Ultra Flow
Un composito fluido per ogni esigenza!
16
Le Innovazioni nel Simposio di Odontoiatria
Prof. Robert J McConnell, Prof. Gianluca Gambarini e Dr. Chris Orr
20
Vertise™ Flow
Composito fluido automordenzante e autoadesivo
20
Prossimi eventi in Italia
Riferimenti
Kerr News pubblicato da:
Kerr Europe, Via Strecce 4, 6934 Bioggio, Svizzera
Editoriale:
Debra Engler
Supporto Editoriale e Coordinamento:
Arianna Leo
Design Grafico e Litografie:
Andrea Sala
Hanno contribuito:
Catherine Stahl, Olga Lamua-Olivar, Luisa Roncoroni,
Anamaria Negulici, Alberto Casoni, Davide Basile.
I vostri commenti sono graditi!
La preghiamo di contattarci se necessita ulteriori informazioni,
con suggerimenti oppure articoli per la prossima edizione del
KerrNews e qualsiasi altro che vorrà condividere con noi.
Nell’attesa di un gradito commento:
[email protected]
La informiamo cordialmente che il materiale selezionato e
l’approccio clinico descritto negli articoli dagli autori riflette le
proprie esperienze personali e la pratica clinica.
Kerr Italia srl
Via Passanti 332, 84018 Scafati (Salerno)
Tel. 081 850 83 27, Fax. 081 850 83 70
mail: [email protected]
www.kerrdental.it
Il nuovo KerrNews, ispirato dai professionisti del settore, è
ora disponibile con i suoi articoli clinici recensiti e valutati da
specialisti e opinion leader internazionali, accompaganti dalle
descrizioni e dalle caratteristiche dei prodotti che Le forniscono
indicazioni e suggerimenti interessanti.
Lavoro nel settore dentale da oltre 30 anni, 20 dei quali per
Kerr nel Benelux. Come è semplice immaginare, in questo
periodo ho assistito a molte innovazioni. Molte sono comparse
e scomparse, mentre altre sono ancora oggi a nostra
disposizione. In tutto questo tempo, è stato motivo di grande
orgoglio la consapevolezza che la reputazione della Kerr è
rimasta sinonimo di innovazione nell’ambito della professione
odontoiatrica.
Andando ancora più indietro nel tempo rispetto ai miei anni
nel settore, agli inizi del secolo scorso Kerr è stato un pioniere
nell’endodonzia: non molti sono a conoscenza che la ‘K’
presente nella parola “K-files” significa Kerr e il nome è stato
introdotto con i K-file originali nel 1917! Questi strumenti
costituiscono attualmente una parte del portafoglio prodotti
SybronEndo, la nostra area di business nell’endodonzia. Da
ormai oltre 10 anni, gli strumenti NiTi vengono ampiamente
apprezzati. L’ultima innovazione che completa la gamma degli
strumenti endodontici è costituita dallo strumento virtualmente
indistruttibile TF / TFA (Twisted Files). Il suo esclusivo moto
rotatorio alternato e la regolazione autoadattante offre molte
prospettive e consente a tutti gli operatori di affrontare le sfide
più complesse in modo semplice. Se viene utilizzato unitamente
al motore Elements Motor, si ha a disposizione un sistema di
successo per il trattamento canalare efficace e sicuro.
Per più di 35 anni, Kerr è stata un’azienda innovatrice nei
materiali compositi di successo.Tutto ha avuto inizio nel 1980
con l’introduzione dei migliori compositi ibridi con particelle
sub-microniche, come Herculite XRV, Prodigy, Point 4 e
Premise, tutti realizzati in scala colore VITA Lumin per offrire una
stratificazione più estetica. Oggi i nostri materiali compositi sono
quasi indistinguibili dai denti naturali e questa proprietà è stata
maggiormente ottimizzata nei più sofisticati compositi nanoibridi come Herculite ™ XRV Ultra e Vertise Flow, un rivoluzionario
composito fluido autoadesivo. L’ultima innovazione è costituita
dal sistema SonicFill con il suo composito ad attivazione sonica
che presenta una viscosità variabile per assicurare dei restauri
Bulk-Fill in un singolo passaggio. Per migliorare ulteriormente
la nostra gamma di compositi, in questa edizione stiamo
presentando il nuovo Herculite™ XRV Ultra Flow indicato per
piccoli restauri di I Classe, sottofondo/liner per restauri di II
Classe, restauri di III e V Classe e per la sigillatura di solchi
e fessure. Per ulteriori informazioni, si prega di consultare
la pagina 14. Herculite™ XRV Ultra Flow è stato già utilizzato
negli Stati Uniti con ottimi risultati e presto sarà disponibile in
tutta Europa. Quando si combina l’impiego dei nostri compositi
con la lampada fotopolimerizzante LED Demi Ultra, grazie alla
sua efficacia di polimerizzazione senza eguali e all’assenza di
una batteria sostituita da un ultracondensatore che si ricarica
rapidamente, si è in grado di affrontare le sfide più complesse
con la sicurezza di ottenere dei risultati di successo in modo
semplice e predicibile.
La invitiamo a leggere questa nuova edizione del KerrNews,
ricordandovi come sempre che ”Your practice is our inspiration”.
Jan Steffens
Education, Training & Sales Specialist
Kerr e SybronEndo, Benelux
1
Comparazione tra riempimento in
massa “Bulk-Fill” e tecnica mediante
stratificazione: Cosa è cambiato?
Dr. Joseph Sabbagh
Introduzione
Nonostante l’uso continuo di amalgama dentale in molti paesi, l’impiego dei materiali
compositi a base di resina ha superato quello dell’amalgama nel corso degli ultimi
10 anni. Ogni anno in tutto il mondo vengono effettuati oltre 500 milioni di restauri
diretti e, di questi, 261 milioni sono realizzati in composito (Heintze e Rousson 2012).
Se applicati in condizioni ottimali e su pazienti a basso rischio di carie, i restauri in
composito hanno dimostrato di assicurare prestazioni comparabili o anche migliori
(10-12 anni) rispetto a quelle eseguite in amalgama (Opdam et al. 2010).
Dr. Joseph Sabbagh,
DDS, MSc, PhD, FICD
Laureato presso la Saint-Joseph
University di Beirut, in Libano. Nel 2004
ha conseguito il dottorato di ricerca
PHD in biomateriali presso Università
Cattolica di Louvain (UCL), Belgio.
Nel 2000 ha conseguito un master in
Odontoiatria Operativa (Odontoiatria
Restaurativa ed Endodonzia) dall’UCL.
In parallelo, ha ottenuto due certificati
di studi avanzati in biomateriali
e Odontoiatria Operativa presso
l’Università di Paris-VII, in Francia, nel
1997 e 1998. Attualmente è professore
associato presso il dipartimento di
Odontoiatria Restaurativa ed Estetica
all’università Libanese ed è il direttore
di numerosi progetti di ricerca. E’ il
direttore del programma di educazione
continua in Odontoiatria Estetica
presso il “Dental College “(un college
privato Libanese per la formazione
continua dentale),Beirut in Libano.
E’anche ricercatore e docente postlaurea presso l’Università Cattolica di
Louvain (divisione Cribio) in Belgio.
Il suo studio privato è limitato alla
pratica
dell’Odontoiatria
Estetica
e dell’Endodonzia. Ha pubblicato
numerosi articoli su riviste internazionali
dentali e ha tenuto conferenze a livello
locale e internazionale. E’ membro di:
Academy of Operative Dentistry USA,
Editorial board of Reality EndodonticsJournal, USA, International Association
of Dental Research e
International
College of Dentists.
L’impiego dei compositi nei settori posteriori presenta una serie di svantaggi tra cui
la contrazione da polimerizzazione, la lunga procedura operativa e l’ottenimento di
un punto di contatto adeguato. La tecnica di stratificazione è ancora considerata la
tecnica standard per i restauri anteriori e posteriori. Lo spessore di ciascuno strato
è limitato al valore massimo di 2 mm per garantire la polimerizzazione e il grado di
conversione ottimale. Se abbinato alla tecnica di adesione total-etch a 3 passaggi, il
restauro di una cavità posteriore può essere considerato una procedura che richiede
molto tempo, quasi il doppio di quello necessario per completare un equivalente
restauro in amalgama (Lynch et al. 2014).
Lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi autoadesivi ha permesso al dentista di accorciare i
tempi della procedura di adesione e allo stesso tempo di ridurre la sensibilità postoperatoria, dovuta ad una rimozione parziale dello smear layer dalle pareti della cavità.
Recentemente sono stati introdotti sul mercato dentale dei materiali per il riempimento
in bulk e attualmente sono disponibili più di una dozzina di sistemi. Il vantaggio
principale di questi materiali è la loro applicazione in un singolo strato di spessore fino
a 4 mm con un tempo di posizionamento più breve nelle cavità posteriori di media ed
elevata profondità. Gli altri vantaggi riportati sono un migliore adattamento del primo
strato di composito e l’assenza di vuoti.
I materiali per il riempimento in massa ”Bulk-fill”sono disponibili in monodose, siringhe
o tubetti e possono essere classificati in quattro gruppi in base alla loro consistenza e
alla modalità di applicazione. I primi due gruppi includono i materiali fluidi e base di fibre
mentre gli altri due comprendono materiali ad elevata densità e ad attivazione sonica.
Quando si utilizzano materiali fluidi o a base di fibre in cavità di II classe, bisogna
fare attenzione a non applicarli sulle superfici occlusali o sui margini della cavità. Gli
ultimi due millimetri dell’area occlusale devono essere realizzati con un composito
microibrido e questo rende la procedura di restauro più lunga e più complessa.
Recenti studi in vitro hanno dimostrato che i materiali fluidi per il riempimento in massa
soffrono di basse proprietà meccaniche principalmente in merito alla durezza e al
modulo di flessione di elasticità (Czasch et Ile 2013, Leprince et al, 2014) e presentano
un’elevata traslucenza. Rivestendoli con uno strato sottile (da 1 a 2 mm) di una resina
composita nanoibrida, si garantisce un funzionamento occlusale ottimale ed una
adeguata resistenza meccanica. Rispetto ai materiali fluidi per il riempimento in massa,
i compositi ad alta densità come SonicFill™, hanno dimostrato di possedere elevate
proprietà meccaniche tali da renderli adatti all’impiego sulla superficie occlusale di un
restauro.
L’uso dei materiali bulk fill per ripristinare una cavità di II classe richiede il posizionamento
di una matrice, l’applicazione di un sistema adesivo (sistema total-etch o self-etch) e
l’impiego di una lampada fotopolimerizzante ad elevata intensità. Se è necessario un
sottofondo, una recente revisione della letteratura consiglia l’uso di materiali dentali
bioattivi solo se è esposta la polpa o se lo spessore della dentina residua è inferiore a
0,5 mm (Mouawad et al., 2014).
2
Il Sistema SonicFill è un materiale per il riempimento in massa
ad elevata densità e ad attivazione sonica ed è indicato per i
restauri dei settori posteriori. Si tratta di un sistema chiuso
costituito da un manipolo prodotto da KaVo e da una speciale
capsula contenente il composito sviluppato da Kerr.
Un connettore Multiflex KaVo consente all’operatore di
collegare il manipolo al riunito. L’impiego del sistema SonicFill
in combinazione ad un adesivo self-etch, assicura un reale
guadagno di tempo per il dentista rispetto alla tecnica di
stratificazione tradizionale.
Il Sistema SonicFill è indicato per i restauri dei settori posteriori di
I e II classe, per la ricostruzione della cuspide e come materiale
per il moncone dopo il trattamento canalare. Il manipolo
allungato permette un facile accesso alla zona dei molari.
Il seguente caso clinico mostra il restauro dei denti effettuato con
il sistema SonicFill e lo compara alla tecnica di stratificazione
tradizionale.
Caso clinico
Un uomo di 32 anni si è presentato lamentando sensibilità nella
parte inferiore della regione posteriore sinistra. Dopo un esame
clinico e radiografico,il primo e il secondo molare inferiore
di sinistra (# 36 e 37) presentavano rispettivamente una carie
occluso-distale e una carie secondaria al di sotto del restauro in
composito esistente (Foto 1).
Dopo la scelta del colore e l’anestesia locale,l e cavità sono
state preparate sotto abbondante irrigazione ,utilizzando una
fresa diamantata a forma di pera. E’ stata preparata una cavità
di II classe (OD) sul dente 36 e una di I classe sul dente 37.
Per l’isolamento ottimale e il controllo dell’umidità durante
la procedura di restauro, è stata applicata la diga di gomma
tridimensionale preformata OptiDam™ ed è stata fissata dal
1. Vista pre-operatoria
2. Inserimento di matrice MetaFix
3. Applicazione di OptiBond XTR Primer
primo premolare di sinistra al secondo molare (Foto 2) utilizzando
l’uncino plastico SoftClamp e il filo Fixafloss per bloccare la diga.
Dopo l’applicazione della diga, è stata applicata intorno al dente
(# 36) una matrice MetaFix di misura media ed è stata serrata
manualmente, come indicato dal costruttore.
Le due cavità (36 e 37) sono state ripristinate
contemporaneamente poiché era interessata la ricostruzione
di un solo punto di contatto. Il dente 36 è stato restaurato
utilizzando il sistema SonicFill, mentre il dente 37 è stato
restaurato con una tecnica di stratificazione tradizionale
utilizzando il composito nanoibrido Herculite XRV Ultra.
Durante la procedura di restauro per entrambe le cavità è
stato utilizzato un adesivo self-etch di sesta generazione a
due componenti, OptiBond™ XTR. Il primer self-etch è stato
applicato con un microbrush e strofinato per 20 secondi (Foto
3) e poi delicatamente asciugato (Figura 4).
In seguito è stato applicato l’adesivo strofinandolo attivamente
per 15 secondi, al fine di consentirne la penetrazione nei
tubuli dentinali (Foto 5),è stato asciugato con aria per 5 sec.
e quindi polimerizzato per 20 secondi con la nuova lampada
polimerizzante Demi Ultra (Foto 6).
Il dente 36 è stato riempito in massa con una capsula di
composito SonicFill di tonalità A2. La dimensione e la forma della
capsula hanno consentito un facile accesso alla cavità (Foto 7).
La variazione di viscosità del composito assicura un perfetto
adattamento alle pareti della cavità ed evita qualsiasi
appiccicosità del composito allo strumento.
Dopo il posizionamento del composito nella cavità, è stato
adattato e modellato occlusalmente e quindi fotopolimerizzato
per 40 secondi dal lato occlusale.
4. Leggero soffio d’aria
5. Applicazione di OptiBond XTR Bonding
6. Polimerizzazione di OptiBond XTR Bonding
1
2
3
4
5
6
3
Il dente 37 è stato restaurato con tre strati di composito Herculite®
XRV Ultra™ A3 Dentina,A2 Smalto e Incisal (Foto da 8 a 10). E’
stata ricreata l’anatomia occlusale e quasi non si osservava la
presenza di alcun eccesso. Ogni strato di composito è stato
polimerizzato per 20 secondi.
Dopo la rimozione della matrice MetaFix, (foto 11) era possibile
osservare un’adeguata anatomia occlusale in entrambe le cavità,
senza aver ricostruito eccessivamente.
La finitura dei restauri è stata realizzata utilizzando una fresa
diamantata a forma di uovo (Foto 12). Successivamente è stata
utilizzata una punta in silicone e uno spazzolino con setole
impregnate di carburo di silicio (Occlubrush® Kerr), utilizzato per
lucidare e conferire una lucentezza elevata ai restauri (foto 13 e
14). La foto 15 mostra la vista post-operatoria dei restauri finali
dopo la finitura e lucidatura.
Il composito utilizzato nelle cavità posteriori deve soddisfare
i criteri di alta percentuale di riempimento per resistere alle
forze occlusali e deve presentare una bassa contrazione
da polimerizzazione. I materiali devono consentire un buon
adattamento alle pareti della cavità, riducendo così i vuoti e
consentendo la creazione di uno stretto punto di contatto.
Secondo la letteratura disponibile, SonicFill dimostra ottime
proprietà meccaniche e fisiche che ne permettono il suo
7. Applicazione di SonicFill
8-10 Applicazione di composito utilizzando una tecnica di stratificazione
11. Anatomia occlusale completata
12. Rifinitura utilizzando fresa diamantata a fiamma
4
impiego in modo sicuro nei restauri dei settori posteriori.
Rispetto alla tecnica di stratificazione convenzionale, il concetto
di riempimento in massa del SonicFill rappresenta una tecnica
veloce e affidabile. A differenza della tecnica di stratificazione
tradizionale, SonicFill costituisce una tecnica semplice da
imparare e questo consente agli operatori di ottenere ottimi
risultati in brevissimo tempo. Assicura una migliore gestione
della procedura poiché il composito non risulta appicicoso
e presenta una lavorabilità ottimale. Il materiale è facilmente
visibile sulle radiografie bitewings. Nella maggior parte dei casi
il tempo necessario alla procedura restaurativa è ridotto almeno
del 50%.
Bibliografia
Heintze S & Rousson V. Clinical effectiveness of direct class II restorations:
A meta-analysis. Journal of adhesive dentistry 2012;14 (5): 407-431. Opdam et
al., 12-years survival of resin composites vs amalgam restorations. Journal of
Dental Research 2010, 89: 1063-1067. Lynch CD, Opdam N, Hickel R, Brunton
P et al., Guidance on posterior resin composites: Academy of Operative Dentistry
- European Section. Journal of Dentistry, 2014; 42 :377-383. Czasch P & Ilie
N. In vitro comparison of mechanical properties and degree of cure of bulk fill
composites. Clinical and Oral Investigation 2013; 17(1):227-235. Leprince JG,
Palin W, Julie Vanacker J, Sabbagh J, Devaux J, Leloup G. Physico-mechanical
characteristics of commercially available bulk-fill composites. Journal of Dentistry
2014, http://dx.doi.org/10.1016/j.jdent.2014.05.009 Mouawad S, Artine S, Hajjar
P, McConnell R, Fahd J, Sabbagh J. Frequently asked Questions in Direct Pulp
Capping: Dental Update 2014; 41(4): 298-304.
13. Lucidatura utilizzando gommino a fiamma
14. Lucidatura a specchio con spazzolino Occlubrush
15. Vista post-operatoria
7
8
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15
La leggerezza di essere un dentista
Dr. Rainer Tilse
Dr. Rainer Tilse
Laureato in odontoiatria nel 1990 presso Berlin Free University (Germania). Successivamente ha condotto delle
ricerche presso il Dipartimento di Medicina Orale presso UCLA Dental School in USA - Prof. P. Reichart. Rientrato
a Berlino ha esercitato in uno studio privato, come pure presso l’Ospedale Universitario di Friburgo, Dipartimento
di Odontoiatria Protesica (Prof. J. Strub), in qualità di Professore assistente. Dal 1993 possiede uno studio privato
insieme a quattro colleghi. Le sue ricerche sono indirizzate alla conservativa estetica, la profilassi, chirurgia orale,
parodontologia, implantologia.
Cos’è che ci spinge a frequentare un corso di formazione o alla
lettura di un articolo di uno specialista? Vogliamo fare qualcosa
per noi stessi, vogliamo imparare qualcosa e vogliamo essere
preparati per le sfide che verranno. Così, sacrifichiamo il nostro
prezioso tempo libero e spendiamo dei soldi per ascoltare i relatori
sul palco. Ci sediamo con attenzione e ammirazione quando dei
rinomati specialisti dentali presentano trattamenti per noi elaborati
e complicati. Siamo onorati di vedere come, attraverso una serie
di operazioni difficili, venga posizionato un impianto dentale
esteticamente perfetto nel settore anteriore. Siamo stupiti quando
il restauro in composito esteticamente perfetto di un molare
è presentato con dodici incrementi in tre colori diversi. Siamo
affascinati dalla bellezza dei risultati quando la fessura centrale è
tinta di scuro e la fessura secondaria è colorata in marrone chiaro.
Ma cosa rimane dell’esaltazione quando cominciamo a riflettere,
nella pausa caffè o sulla via del ritorno a casa, su quante delle cose
che abbiamo appena visto saremo in grado di attuare nella nostra
pratica il lunedi successivo? Ho il tempo, ho le competenze, ho i
pazienti e, i pazienti hanno i soldi per le grandi cose che adesso
vorrei effettuare con passione? Così, purtroppo, l’elevato umore e
l’euforia possono eventualmente spegnersi.
Le sfumature del successo
Quali sono i momenti “chiari” e “scuri” di essere un dentista?
Abbiamo lavorato duro e dato il nostro meglio, ma, dopo aver
tolto la matrice, non possiamo negare che un ci sia un gap a livello
cervicale. O abbiamo ottenuto, invece del chiaro e desiderato
punto di contatto prossimale, un divario considerevole con il
dente attiguo. Uno strumento endodontico rotto? Tutti questi
sono momenti bui che devastano il nostro programma per il resto
della mattina; lo stato d’animo nello studio scende a zero. Poi
ci sono i momenti di luce quando possiamo risolvere i nostri
compiti impegnativi con eleganza. Quando, forse, abbiamo a
portata di mano degli strumenti per rendere piu semplici per noi
dei passaggi difficili e, forse, abbiamo effettuato rapidamente
la preparazione di un canale radicolare o abbiamo applicato
rapidamente il composito nella cavità, senza impiegare una
notevole varietà di strumenti e materiali. Ma poi subentra una
certa ansia; ogni volta che qualcosa funziona in modo rapido e
semplice, sicuramente deve esserci qualcosa di strano relativo ad
essa. A tutti noi è stato insegnato all’Università che la prestazione
dentale di qualità richiede tempo e impegno. Se si aumenta la
velocità, si scenderà automaticamente a dei compromessi in
termini di qualità. Solo se abbiamo investito molto tempo e
torturato noi stessi generosamente possiamo in seguito metterci
comodi e compiacerci.
La luce alla fine del tunnel
Pertanto, i nuovi prodotti che promettono la semplificazione ci
faranno destare dei sospetti.Cos’è che ci frena in questo caso? La
paura di fallire? Il dubbio relativo al fatto che possiamo integrare
la nuova tecnologia nella pratica di tutti i giorni o che il nuovo
acquisto attraente finirà in un cassetto ricoperto dalla polvere?
Ma non avevamo stabilito di fare qualcosa di buono per noi?
Qualcosa per risparmiarci manovre faticose e noiose attività
statiche, qualcosa che ci permetta di allungare i muscoli del collo o
di aver il tempo per prendere un caffè? Questo non è un approccio
corretto e non c’è alcuna ragione per avere la coscienza sporca.
Se vogliamo fare un buon lavoro, non dobbiamo essere troppo
stanchi; pertanto, non ha senso sprecare le nostre energie sulle
attività che ci privano del tempo e della concentrazione senza
aumentare la qualità del risultato. Chi ricorda ancora i giorni della
miscelazione manuale dell’ Impregum®, non omogenea e con
molte bolle d’aria? Poi c’è la preparazione meccanica dei canali
radicolari; un aiuto incredibile presente da tempo. Nel frattempo,
il sistema Adaptive TF™ offre una maggiore affidabilità ed ancora
più efficienza.
Ci sono ancora delle ragioni per effettuare i restauri nei posteriori
con la tecnica multistrato? Sempre più studi dimostrano che
i compositi moderni possono essere posizionati in un unico
strato,senza alcuna perdita della qualità. Con il sistema SonicFill™,
Kerr offre al dentista uno strumento che consente di introdurre
il composito nella cavità in modo sorprendentemente semplice,
assicurando un’ergonomia nettamente migliore e un notevole
risparmio di tempo. Oppure c’è il sistema di matrici Metafix™,
un piccolo e utile aiutante che può essere facilmente introdotto
nella propria pratica. Assicura un affidabile sigillo cervicale e dei
punti di contatto perfetti e si rimuove con un solo movimento
della mano. Tutti questi prodotti sono stati ispirati dalla necessità
di affidabilità, ergonomia e semplicità degli utilizzatori – ‘Your
practice is our inspiration’ che si traduce letteralmente come ‘la
vostra pratica è la nostra ispirazione’. Essi sono progettati per
semplificare e rendere gioioso il lavoro di tutti i giorni e nessuno
deve vergognarsi del sorriso occasionale dietro la mascherina
chirurgica.
5
NO
VI
TÀ
Lasciate ai Vostri pazienti la scelta dell’aroma preferito
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7
Comprendere
il sistema dei canali radicolari
Prof. Philippe Sleiman
L’anatomia umana e la natura ci forniscono una formazione continua. Sebbene il
trattamento canalare stia diventando una procedura di routine, le sorprese si verificano
e, occasionalmente, i risultati non sono quelli desiderati.
Certamente, il trattamento canalare non è così semplice come vorremmo che fosse.
Dobbiamo effettuare delle scelte ogni giorno, ad esempio tra il trattamento di un canale
o di un complesso sistema di canali, considerando sempre che la nostra scelta presenta
delle implicazioni legate alle tecnica personale selezionata e al livello di prestazione
fornito.
Prof. Philippe Sleiman
DDS, DUA, MSc, Dsc
Endodontista e Professore Associato
presso University of North Carolina.
Assistente Professore alla Lebanese
University of Dental School. Relatore e
autore di diversi corsi teorico-pratici di
endodonzia tenuti in tutto il mondo e ha
contribuito con numerose pubblicazioni.
La sua linea di strumenti endodontici è
distribuita da Hu-Friedy. Prof. Sleiman
esercita la pratica dell’ endodonzia presso
il suo studio di Beirut in Libano, a Dubai e
AbuDhabi presso The Advanced American
Dental Center.
La mia scelta - o almeno il mio modo di intendere l’endodonzia - è quella che è
importante raccogliere la sfida e considerare che si debba affrontare un sistema molto
complesso.Non importa quanto facile possa apparire sulla radiografia, cerco sempre
di comprendere e rispettare la natura. Regolo la mia sequenza di file e il mio protocollo
in base alle condizioni cliniche, piuttosto che semplificarla e considerare i canali
isolati come se fossero dei singoli tubi che possono essere trattati con un file,irrigati
semplicemente e riempiti con un singolo cono.
La mancata comprensione della complessità clinica del sistema dei canali radicolari
non risolverà i problemi del paziente.
1.Radiografia pre-operatoria che mostra la zona infiammata intorno al trattamento canalare.
2.Sequenza operativa del file TF Adaptive Medium/Large (ML)
3.Elements Obturation Unit.
4.La radiografia post-operatoria mostra un sistema canalare molto ben preparato e ben sigillato
apicalmente. Il riassorbimento cervicale nell’area coronale del canale distale è sigillato.
1
8
2
3
4
Presentazione del caso
Questo paziente si è presentato in studio lamentando dei
problemi durante la masticazione sul primo molare inferiore e
all’osservazione era evidente la presenza di una fistola sul lato
vestibolare. La radiografia pre-operatoria mostrava la presenza
di un trattamento canalare effettuato precedentemente in modo
soddisfacente - in accordo con alcune linee guida (Figura 1).
Tuttavia, un attento esame della radiografia mostrava la
presenza di qualcosa di anomalo nella zona apicale del canale
mesiale e distale. La radiografia indicava che il canale non
era stato preparato nella giusta misura e, ovviamente, questo
aveva comportato una scarso sigillo della zona apicale. Uno
sguardo più attento al canale distale suggeriva che era in corso
un qualche tipo di patologia nella porzione coronale; forse
un riassorbimento cervicale o un riassorbimento interno che
avrebbero spiegato la presenza della fistola. Questo poteva
derivare da un’infiammazione cronica di un canale laterale
che non era stato correttamente e adeguatamente preparato
chimicamente o non adeguatamente sigillato o riempito, a causa
della mancanza di pressione idraulica sul materiale sigillante.
Per rimuovere il vecchio materiale di riempimento sono stai
utilizzati dei file K3 ™ XF di dimensioni e conicità 25 .08 e 25 .06
con una corretta tecnica di irrigazione effettuata con il sistema
EndoVac. Per sagomare i canali è stata utilizzata la sequenza dei
file TF Adaptive medium/large (ML) , impiegando il file ML3 con
dimensioni e conicità 50 .04 negli ultimi 3 millimetri dei canali
(Foto 2).
E’ stato preparato un cono master appropriato in modo che
fosse molto aderente alle pareti (elevato effetto “tug back”)ed
è stato posizionato 0,5 millimetri più corto della lunghezza di
lavoro. Si è scelto Elements Obturation Unit (Foto 3) per sigillare
e riempire correttamente il canale radicolare del molare.
E’ stato selezionato il plugger portatore di calore più grande per
raggiungere i 5mm rispetto alla lunghezza di lavoro in ogni canale,
al fine di generare abbastanza pressione idraulica e sigillarlo
in modo tridimensionale durante il down pack dell’otturazione
(o prima onda di condensazione). Sono stati utilizzati degli
appropriati plugger manuali per raggiungere i 5mm e i 10mm
dalla lunghezza di lavoro.
Si è selezionata una cartuccia di media viscosità con ago di
grande apertura ed è stato impostato l’estrusore sul programma
con due frecce (estrusione veloce). Il sigillante è stato
applicato sui coni ed inserito in tutti i 4 canali.La prima onda di
condensazione è stata effettuata nei 4 canali, uno dopo l’altro
e, il plugger manuale che arrivava ai 5mm dalla lunghezza di
lavoro è stato utilizzato in seguito per controllare il sigillo apicale.
Il sigillante è stato collocato all’interno del canale e la cartuccia è
stata preriscaldata ed inserita molto lentamente, senza applicare
alcuna pressione sull’ago. Dal momento che il sigillante deve
arrivare a 7mm dalla lunghezza di lavoro, ne sono stati iniettati
5 mm in ciascun canale e sono stati usati gli otturatori manuali
per condensare questa parte. Il riempimento finale del canale
radicolare è stato effettuato manualmente. Le forze idrauliche
generate con questa tecnica sono state sufficienti per sigillare
eventuali canali laterali ed accessori e, naturalmente, il
riassorbimento nel canale distale mostrato nella radiografia
post-operatoria (Foto 4).
L’adozione del gold standard
Nell’uomo il sistema dei canali radicolari presenta un’anatomia
molto complessa che spesso non è visibile ai raggi-X. Effettuare un
trattamento canalare parziale e inserire un cono,non rappresenta
lo standard di riferimento nel trattamento canalare. Inoltre, la fase
finale di sigillatura del sistema canalare deve essere completata
con una sigillatura ermetica all’imbocco dei canali trattati.
9
Affidabile nelle vostre mani
Adattamento in Movimento
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il Sistema
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Controllo totale con TF Adaptive
La Tecnologia Adptive Motion si basa su un intelligente algoritmo
brevettato studiato per operare unitamente agli strumenti
TF Adaptive. Questa tecnologia consente allo strumento TF
Adaptive di modulare le forze di torsione intracanalari in funzione
della quantità di pressione esercitata sullo strumento stesso.
Questo significa che lo strumento può adottare un movimento
sia rotante che reciprocante in base alla situazione di impiego.
Il risultato è un’eccezionale rimozione dei detriti, fornita dal
design classico del nostro strumento Twisted File e una minore
possibilità che lo strumento si impegni, in virtù della nostra
Adaptive Motion Technology. Tutto questo vi offre un controllo
eccezionale dello strumento nell’arco dell’intera procedura.
ADAPTIVE MOTION TECHNOLOGY
600º
0º
Rotazione: 600º oraria e
0º antioraria quando non è
applicato alcun carico allo
strumento (o è applicato un
carico minimo)
370º
50º
Reciprocazione: fino a
370ºoraria e fino a 50º antioraria
quando è applicato un carico
allo strumento
Elements Motor:
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impostazioni raccomandate per l’impiego
degli strumenti TF Adaptive, K3/K3XF, TF,
LightSpeed e M4. 1 Programma libero e
personalizzabile con regolazione del numero
di giri e del torque.
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progettata per assicurare efficienza e semplicità d’uso. È simile
a quella di un semaforo...si parte con il verde e ci si ferma con
il rosso.
Tranquillità
Il sistema si basa sul design comprovato clinicamente del
nostro Twisted File. Il design del TF Adaptive si basa sulla
nostra tecnologia comprovata clinicamente del Twisted File.
Lo strumento viene ritorto su se stesso per creare le spire di
taglio e viene trattato con la Tecnologia R-Phase per migliorare
la flessibilità ed assicurare un’eccezionale rimozione dei detriti.
Grazie alla combinazione del TF Adaptive con il movimento
Adaptive Motion, si ottengono i vantaggi delle due esclusive
tecnologie.
11
La Superiorità di SonicFill™
nei restauri posteriori
Prof. Masashi Miyazaki
Le indicazioni per i restauri in resina composita sono state ampliate poichè sono
migliorate le proprietà meccaniche delle resine e degli adesivi dentali. L’impiego di
resine composite che presentano lo stesso colore del dente è in costante aumento
nel corso del tempo, anche nel caso in cui i molari siano stati restaurati utilizzando
l’amalgama.
Quando i denti posteriori vengono restaurati utilizzando una resina composita, resta la
possibilità che possa verificarsi della sensibilità postoperatoria a causa della presenza
di bolle d’aria che non sono visibili ad occhio nudo. Inoltre, vi è un limite alla forza di
legame della resina composita; attualmente il trattamento va effettuato pianificando
l’impiego di una resina fluida per ottenere l’adesione.
Prof. Masashi Miyazaki
Professore
e
Presidente
del
Dipartimento di Odontoiatria Operativa
presso Nihon University School of
Dentistry, in Giappone. Laureato nel
1987 presso Nihon University School
of Dentistry. Ha ricevuto il titolo Ph.D.
nel 1991 in Scienze Cliniche presso il
medesimo ateneo. E’ stato premiato
più volte con assegni di ricerca dalle
aziende dentali, come pure dal Governo
Giapponese per le eccellenti valutazioni
ricevute dal laboratorio di ricerca dei
materiali dentali, da lui condotto. Ogni
anno conduce più di 50 relazioni in
Giappone. E’ stato diverse volte uno
dei relatori di spicco in congressi
internazionali in diverse nazioni, incluso
IFED a Las Vegas e IADR meeting a
Barcellona. Ha pubblicato più di 80
manoscritti in inglese per giornali
accademici in odontoiatria.
12
Il nuovo SonicFill elimina la possibilità di creare bolle d’aria, così come riduce il
problema della contrazione e della profondità di polimerizzazione, che, fino ad ora,
rappresentavano degli svantaggi delle resine fotopolimerizzabili.
Il sistema SonicFill comprende un manipolo KaVo che consente l’attivazione sonica di
un composito appositamente progettato e sviluppato da Kerr. L’esclusiva attivazione
sonica del SonicFill riduce notevolmente la viscosità del composito per riempire la
cavità rapidamente,senza lasciare alcuno spazio non riempito e senza creare bolle e
vuoti. Grazie a questa caratteristica, pertanto, si elimina la sensibilità post-operatoria.
Quando l’energia sonica viene interrotta, il composito ritorna ad assumere una
consistenza più viscosa che risulta ideale per garantirne la modellazione e la
modellazione, senza perdere la forma che viene conferita. Il composito durante la
fase di modellazione è altamente reattivo alla sollecitazione da taglio e permette un
adattamento ottimale alla cavità, assicurando il restauro completo dei denti posteriori.
Questo prodotto sarà presto disponibile in Giappone e dopo la sua introduzione sarà
importante documentare le prestazioni cliniche di SonicFill a lungo termine.
Il successo del SonicFill è stato precedentemente documentato da studi clinici
effettuati negli altri Paesi in cui è già disponibile.
L’obiettivo attuale è quello di estendere queste indagini relative all’efficacia clinica di
SonicFill, nonché quello di esplorare ulteriori potenziali indicazioni per il suo utilizzo.
Nome Prodotto
Confezionamento
Codice articolo
SonicFill Kit Introduttivo
Manipolo:1,
Composito A1 :10 pezzi,
Composito A2 :20 pezzi,
Composito A3 :30 pezzi,
Kit Introduttivo
completo di DVD illustrativo,
istruzioni e guida tecnica all’utilizzo.
1.007.7401.IT
SonicFill
Manipolo:1
1.007.7400.IT
SonicFill Composito A1
0.3g × 20
35182
SonicFill Composito A2
0.3g × 20
35183
SonicFill Composito A3
0.3g × 20
35184
SonicFill Composito B1
0.3g × 20
35330
1
1.Questo restauro è stato effettuato da poco
tempo; tuttavia, il paziente è ritornato in clinica
lamentandosi della sensibilità. Quest’ultima è
stata causata da bolle d’aria che non sono visibili
mediante controllo visivo.
2.E’ stata applicata la diga di gomma e il restauro è
stato rimosso sotto anestesia locale. La cavità era
abbastanza profonda in alcune parti e la sua forma
esterna era complessa.
3.Per garantire l’adesione con lo smalto è stata
effettuata la mordenzatura selettiva utilizzando un
gel mordenzante.
4.Dopo l’irrigazione con acqua e l’impiego dell’
AirFlow, è stato applicato e fotopolimerizzato
l’adesivo OptiBond All-in-One™ osservando le
istruzioni fornite dal produttore.
5.SonicFill riempie rapidamente la cavità assicurando
un preciso adattamento alle pareti della stessa.
6.Dopo aver riempito la cavità con la resina
composita, è stata conferita rapidamente la forma
anatomica.
7.Ripristino e regolazione occlusale con fresa
in carburo a 12-lame BluWhite, utilizzata per
modificare la superficie mediante ”taglio” del
riempitivo duro e della resina morbida.
8.La lucidatura viene eseguita con uno spazzolino
Occlubrush® che è efficace nonostante la
complessa morfologia della superficie occlusale.
9.La scelta dello strumento utilizzato per la lucidatura
è importante al fine di ottenere un restauro estetico.
2
3
4
5
6
7
8
9
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Herculite™ XRV Ultra Flow è un composito fluido nanoibrido,
fotopolimerizzabile, di media viscosità, indicato per l’impiego
come liner/sottofondo nei restauri di I e II Classe e per la
realizzazione di restauri di III Classe, V Classe e di piccoli restauri
non sottoposti ad elevato stress di carico. Ulteriori indicazioni
includono: sigillatura di solchi e fessure, riparazioni di abrasioni
e difetti dello smalto, riparazioni di restauri in porcellana, piccole
ricostruzioni di moncone non soggette a stress di carico.
Per decenni, il marchio Herculite ha stabilito il successo clinico
nello studio odontoiatrico. Oggi Herculite XRV Ultra Flow
combina le comprovate prestazioni a lungo termine del marchio
Herculite con un innovativo composito fluido. E’ la soluzione
perfetta da abbinare all’estetica e alle prestazioni di Herculite
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Il più recente componente della premiata famiglia Herculite.
Oggi è disponibile un composito fluido che possiede tutte
le caratteristiche desiderate. Formulato sulla base delle
competenze Kerr nella reologia, Herculite XRV Ultra Flow è
dotato della tecnologia Smart Placement che gli permette di
scorrere facilmente quando viene utilizzato come sottofondo/
liner e di mantenere la forma conferita quando viene impiegato
per piccoli restauri.
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Le Innovazioni
nel Simposio di Odontoiatria
2 giorni di esperienza nell’eccellenza dentale dal 3 al 4 Luglio 2014, Londra
I materiali e le attrezzature a disposizione dei professionisti
del settore dentale nel 21° secolo permettono di ottenere dei
risultati superiori, a condizione che i clinici colgano l’opportunità
di comprendere come sono stati sviluppati questi prodotti.
In virtù di questo, Henry Schein Dental, Kerr, KaVo e SybronEndo
sono stati felici di scendere in campo.
”Le Innovazioni nel Simposio di Odontoiatria” è stato un evento
di due giorni in cui dei relatori Opinion Leader, tra cui il Dr. Chris
Orr, il Prof. Robbie McConnell, il Prof. Gianluca Gambarini e
Tracey Lennemann, hanno discusso di odontoiatria restaurativa,
endodonzia e nuove attrezzature che hanno cambiato le modalità
con le quali viene praticata la moderna odontoiatria.
del valore di 5 ore di CPD, verificabili presso il Centro Educativo
di Henry Schein a Marble Arch. Queste sessioni interattive
hanno permesso di ascoltare, vedere ed eseguire varie tecniche
all’avanguardia, sviluppando competenze di impiego immediato
nella pratica odontoiatrica.
Chris Orr è uno dei più importanti dentisti estetici del Regno Unito
e pratica odontoiatria estetica e restaurativa nella sua clinica
multidisciplinare nel centro di Londra. Chris è in prima linea
nell’odontoiatria estetica e attualmente è un Membro Accreditato
della British Academy of Cosmetic Dentistry, membro certificato
della European Society of Cosmetic Dentistry e presidente della
giuria per l’Aesthetic Dentistry Awards, il programma che premia
l’industria dentale estetica del Regno Unito.
Giovedì 3 luglio 2014 presso Altitude 360 ° a Westminster è stato
possibile scegliere tra una vasta gamma di lezioni in base alle
proprie esigenze, maturando 8 ore di CPD verificabile. In seguito,
Venerdì 4 luglio 2014 è stato possibile frequentare delle sessioni
pratiche (fino ad un massimo di 20 partecipanti per ciascuna)
Gianluca Gambarini
Chris Orr
16
Robbie McConnell
Tracey Lennemann mostra alle igieniste dentali i vantaggi delle paste Cleanic.
Prof. Robert J McConnell
BDS, FFD, PhD, ha iniziato la sua carriera accademica come docente di Odontoiatria Restaurativa presso il
Dental Hospital di Dublino. In seguito al completamento del suo dottorato di ricerca nel Dipartimento di Ingegneria
Meccanica del Trinity College di Dublino (TCD), si è trasferito alla University of Western Ontario, in Canada,in qualità
di Presidente del Dipartimento di Scienza dei Biomateriali. Nell’Agosto del 1995 è rientrato in Irlanda per assumere
la carica di Professore di Odontoiatria presso il Dental School University College Cork (UCC). Nel 1999, è stato
nominato Preside della Dental School & Hospital e nel 2007 è stato nominato Capo del College of Medicine and
Health. Si è ritirato dalla UCC nel Marzo 2011. Nel Novembre 2012 ha ricoperto la posizione di Professore Clinico
presso il Centre for Dentistry, Queen’s University presso Belfast (Regno Unito). Continua a lavorare esercitando la
professione generica e tiene delle conferenze sui nuovi materiali e sulle nuove tecniche dentali.
Imparare i trucchi del mestiere
In occasione dell’evento di Luglio “Le Innovazioni nel Simposio di
Odontoiatria”, il professor Robbie McConnell ha esplorato le alternative
ai restauri in amalgama mediante delle sessioni pratiche sui compositi
bulk-fill.
I regolamenti dell’UE indicano che l’impiego dell’amalgama in
odontoiatria ha i giorni contati. Dunque, cosa significa questo per i
dentisti? L’alternativa ovvia all’amalgama è il composito, comunque,
Robbie McConnell ha affermato: “Attualmente la maggior parte dei
dentisti è stata formata impiegando l’amalgama. Il composito non si
utilizza nello stesso modo dell’amalgama e questo è il problema più
grande che hanno i dentisti: il passaggio dall’amalgama alla tecnica
dei compositi”.
Ma c’è una soluzione semplice per affrontare questa sfida: “Ritengo
che la cosa più importante per i dentisti è che partecipino alla maggior
parte di corsi pratici. Davvero, è l’unico modo per imparare. Farò due
corsi pratici, offrendo ai dentisti la possibilità di imparare a utilizzare i
compositi bulk-fill nel restauro dei denti posteriori ”, ha commentato
Robbie. Ha inoltre aggiunto: “L’amalgama è in fase di esaurimento
per una serie di motivi e uno di questi è quello di ridurre la quantità
di mercurio in bocca. Ma ci tengo a sottolineare che non è questo
il motivo principale. Il motivo è quello che se si effettua un restauro
in amalgama, le proprietà fisiche del materiale rendono necessaria
la rimozione di una quantità di tessuto del dente naturale che non è
interessato dalla patologia.
“Se si sta utilizzando un composito è necessario rimuovere solo la
carie dal dente, perché non importa quanto sia profonda o larga o se
il dente è supportato. Si può applicare un composito perché lo si può
far aderire in situ. Questo significa che possiamo fare restauri molto più
piccoli e, a mio parere, che i denti dureranno più a lungo. Il composito,
a differenza dell’amalgama, è in simbiosi con il principio di odontoiatria
minimamente invasiva ‘.
Riempimento in Bulk
La mordenzatura acida è stata introdotta nel 1955 da Buonocore,
rendendo possibile il legame allo smalto ma, nella realtà, si è utilizzata
in campo clinico a partire dal 1960. Più recentemente, nel 1980, è stato
verificato se potesse essere in grado di creare una superficie adatta
all’adesione anche sulla dentina. Nel corso degli anni ci sono state
alcune sfide poste da questa tecnica, ma ora non c’è alcun problema
in termini di danneggiamento del dente.
La resina composita tradizionale necessita di essere applicata a strati,
perché si contrae quando è polimerizzata. Questo significa che se
viene applicata una massa in una cavità, a causa della contrazione
quest’ultima si distacca dal margine della parete, creando dei problemi.
L’innovazione introdotta sul mercato è stata quella dei compositi “fluidi
per il riempimento in bulk”,contenenti un numero leggermente inferiore
di riempitivi in modo che potessero essere collocati sul fondo della
cavità e applicati con un singolo strato fino a 4 mm di spessore. Oggi
è disponibile una terza generazione di composito rappresentata dal
SonicFill, che permette all’utente di applicare nella cavità fino a 5 mm
di materiale e polimerizzarlo senza che la contrazione possa creare
dei problemi. Su questo aspetto Robbie ha commentato: “SonicFill
ti permette di fare quello che si potrebbe fare con l’amalgama,ma i
dentisti non sono sempre a conoscenza di tale tecnica. Molti pensano
ancora che l’amalgama sia più facile da gestire perché i compositi,
storicamente, richiedono del tempo perchè hanno bisogno di essere
applicati a strati e poi di essere rifiniti. “Nella mia esperienza, i dentisti
tendono a dubitare che ci sia una valida alternativa all’amalgama in
termini di tempo, contrazione e contatto con il margine. Illustrare il
modo in cui operano questi compositi per il riempimento in massa, è
l’unico modo per dimostrare ai dentisti che si compie un lavoro migliore
se si impiega una tecnica di riempimento in massa simile all’amalgama
ma che, a differenza di quest’ultima, conserva la struttura del dente e
utilizza un materiale estetico.
Creare il punto di contatto
Più di un dentista ha riscontrato dei problemi nel realizzare il punto
di contatto con il dente adiacente quando si utilizza il composito.
Tuttavia, i dentisti esperti sanno che questi problemi riguardano solo
il passato. Robbie ha affermato: “L’impiego del composito è stato
molto più difficile rispetto a quello dell’amalgama, con la quale è
possibile compattare e creare il contatto con il dente adiacente. La
grande caratteristica del SonicFill è quella che il materiale all’interno
della capsula è talmente riempito da non poter essere estruso. Diventa
fluido solo se si inserisce nel manipolo e si applica l’ energia sonica. Si
applica nella cavità e la si può riempire fino a 5 mm.
“A seguito della estrusione il composito comincia a diventare più
viscoso. Non si polimerizza, ritorna semplicemente alla viscosità che
aveva quando era nella capsula. Da quel momento in poi, si hanno a
disposizione quasi 10 minuti per modellarlo e per creare effettivamente
il contatto con il dente adiacente. E’ viscoso durante tutto il tempo,in
modo da poter effettivamente creare un buon contatto. Questo è
qualcosa che ho imparato nel corso del tempo. Quando si ottengono
la giusta forma, tutte le piccole fessure e il giusto contatto, è possibile
polimerizzarlo.In seguito mi piace lucidarlo con varie carte abrasive e
quindi utilizzare Occlubrush (Kerr) per la lucidatura finale.
Conservazione del dente
Quando gli è stato chiesto qualcosa in merito alla longevità
dell’amalgama rispetto al composito, Robbie è stato chiaro nel
ritenere che questa sia una domanda fuorviante. Ha commentato:
“Penso che la questione non sia se l’amalgama o il composito duri più
a lungo ma, piuttosto, se il dente possa durare più a lungo. Credo che
i denti restaurati con il composito dureranno più a lungo perché viene
asportato meno tessuto del dente naturale. SonicFill è nuovo e devono
essere realizzati degli studi per stabilire quello che si verifica a lungo
termine. Per me non si tratta di paragonare un materiale rispetto ad un
altro ma, di raggiungere i migliori risultati con il minor danno possibile
alla dentizione e il SonicFill certamente lo permette”.
17
Prof. Gianluca Gambarini
MD, DDS, è professore full-time di Endodonzia presso l’Università La Sapienza di Roma ed è Direttore del
Dipartimento di Endodonzia, oltre ad essere ricercatore e conferenziere internazionale. Prof. Gambarini nutre un
interesse particolare per l’endodonzia clinica e i relativi materiali. E ‘consulente per diversi produttori e contribuisce
a sviluppare nuove tecnologie, procedure operative e materiali per il trattamento canalare. Il Prof. Gambarini lavora
presso il suo studio privato in Roma, Italia, dove si dedica esclusivamente all’endodonzia.
Endodonzia: la condivisione di una nuova filosofia
L’entusiasmo del Prof. Gambarini, specialista in endodonzia di
grande fama, per il suo argomento preferito è stato contagioso.
Entusiasta per essere arrivato nel Regno Unito in questo mese
di Luglio per illustrare ai partecipanti un nuovo approccio alla
strumentazione del canale, durante la sua presentazione il Prof.
Gambarini ha dimostrato i vantaggi della nuova tecnica oltre a
spiegarne le caratteristiche principali.
Endodonzia intelligente
In merito al tema di questo nuovo approccio al trattamento
endodontico, il Prof. Gambarini ha commentato:
“Abbiamo un nuovo modo di strumentare i canali radicolari ed è
totalmente diverso da qualsiasi altra cosa là fuori.’
“I dentisti sanno fin troppo bene che con le vecchie tecniche
endodontiche bisogna scegliere tra la rotazione continua e il
movimento reciprocante. In sostanza, il TF Adaptive coniuga
in modo intelligente le tecniche di rotazione continua e
reciprocazione, utilizzando una filosofia basata sull’anatomia dei
canali radicolari.
“Inoltre, TF Adaptive sceglie quale movimento è più adeguato in
ogni circostanza. Così, ad esempio, quando il canale radicolare
è semplice il motore sceglie il modo più efficace per raggiungere
l’obiettivo e, quando il canale diventa più difficile, seleziona
automaticamente il modo più sicuro per farlo. E ‘come essere
in una macchina che ti dice automaticamente come si deve
guidare, in autostrada o su una strada di campagna. “In termini
semplici, potremmo dire che questo è un modo intelligente di
effettuare l’endodonzia.” Durante la sessione è stata presentata
e discussa anche la realizzazione di un glide path endodontico
con strumenti reciprocanti in acciaio inox (SS). Il Prof. Gambarini
ha affermato: “Stiamo promuovendo la creazione del glide
path con i file in acciaio. È possibile creare dei glide path con
strumenti rotanti o manuali e sul mercato sono presenti molte
marche e molti strumenti per aiutare i medici a raggiungere
questo obiettivo. Tuttavia, quello che sto incoraggiando è un
terzo modo di realizzarlo: utilizzando i file reciprocanti. Questa è
una tecnica molto delicata ma, se si utilizza il dispositivo giusto,
la procedura è sicura ed efficiente ed è il modo migliore per
ottenere il successo. Condividerò tutto questo con i partecipanti,
dagli aspetti pratici alle prove che dimostrano i suoi successi. ‘
Corsi pratici
Dopo la presentazione del Prof. Gambarini si sono svolte
le sessioni pratiche, durante le quali i partecipanti hanno
avuto la possibilità di utilizzare il TF Adaptive. Le tecniche di
strumentazione affrontate includevano:
• Negoziazione del canale bypassando i ledges e le calcificazioni
• Creazione del glide path endodontico
• Principi di brushing/riempimento circonferenziale
• Attivazione meccanica degli irriganti.
Il Prof. Gambarini ha affermato: ‘Poichè TF Adaptive è nuovo, i
medici devono abituarsi al suo funzionamento. Sto conducendo
corsi in tutto il mondo in questi ultimi mesi e tutti hanno trovato
la tecnica molto semplice da comprendere e utilizzare. Quando
il dentista, sia uno specialista che uno generico, comprende i
principi di utilizzo del TF Adaptive, è pronto ad utilizzarlo nella
sua pratica il giorno successivo ‘.
La Convenzione Minamata sul Mercurio: una svolta per la professione odontoiatrica
Nel mese di ottobre 2013, alla Conferenza dei Plenipotenziari tenutasi a Minamata e Kumamoto, in Giappone, i Capi di Stato e i Ministri del Governo hanno
posto le loro prime firme alla Convenzione Minamata sul Mercurio.
La Convenzione Minamata sul Mercurio non rappresenta la fine del viaggio per le professioni dentali. In realtà, al contrario, è l’inizio di una grande opportunità
per dimostrare il suo impegno per la salute pubblica e l’ambiente, sostenendo un nuovo approccio alla salute orale basato sulla graduale riduzione dell’uso
dell’amalgama, sulla promozione della ricerca di nuovi materiali dentali, sulla gestione dei rifiuti dentali da amalgama e sulla riduzione delle cure dentali
attraverso la prevenzione.
Questo non è qualcosa che possiamo rimandare: regioni e paesi stanno ancora promuovendo delle indagini separate sull’impatto ambientale delle emissioni
di mercurio e delle emissioni da amalgama dentale. A seguito della convenzione, per esempio, alla fine di Giugno la Commissione Europea Comitato
Scientifico dei Rischi Sanitari e Ambientali (SCHER) ha emesso un aggiornamento sul suo “parere preliminare sui rischi ambientali e sugli effetti indiretti sulla
salute del mercurio da amalgama dentale”, prima edizione anno 2008.
A sostegno di questo, FDI (Foreign Direct Investment) sta sviluppando e promuovendo degli strumenti per i membri della professione odontoiatrica per
informarli sui contenuti della Convenzione Minimata sul mercurio e su come ogni individuo può contribuire implementando gli impegni della professione. Le
linee guida, inoltre, indicano dettagliatamente come illustrare le disposizioni della Convenzione sulle amalgame dentali ai funzionari della sanità, ai membri
dei media e del pubblico in generale.
Permaggioriinformazioni:www.fdiworlddental.org/media/presidents-message/the-minmata-convention-on-mercury-a-breakthrough-for-thedental-profession.
18
Dr. Chris Orr
E’ uno dei più promettenti dentisti cosmetici nel Regno Unito, esercita odontoiatria cosmetica e restaurativa
nel suo studio multidisciplinare nel centro di Londra. Chris è all’avanguardia nella odontoiatria estetica e
attualmente è Membro Accreditato alla British Academy of Cosmetic Dentistry, a Membro Certificato della
European Society of Cosmetic Dentistry e Presidente di Giuria della Aesthetic Dentistry Awards, ente del
Regno Unito che valuta e premia i migliori prodotti del settore dentale.
Sulla via del successo
Sottotitolato “L’arte del sorriso”,“Le Innovazioni nel Simposio di
Odontoiatria”si relaziona perfettamente con il fatto che l’estetica
sta diventando sempre più parte integrante della quotidianità
nell’odontoiatria moderna. In virtù di questo, Chris non ha avuto alcun
problema nel prendere parte all’evento con tre argomenti interessanti
da presentare ai partecipanti, al fine di permettere loro di raggiungere
i migliori risultati clinici possibili.
Raggiungere il sorriso ideale
La prima presentazione di Chris riguardava un approccio strutturato
alla pianificazione e realizzazione del trattamento estetico, così come
alla conoscenza di semplici strumenti di esame per la gestione dei
rischi che possono verificarsi alla poltrona.
“C’è un gran parlare di funzionalità rispetto all’estetica. Purtroppo,
è molto difficile cercare di pianificare contemporaneamente questi
elementi essenziali e quindi è utile suddividere la sequenza di
pianificazione del trattamento in una serie di fasi strutturate per
semplificare il processo che porta alla decisione’, ha commentato
Chris quando gli hanno chiesto come pianificare i trattamenti per
ottenere sia la forma che la funzione. Ha spiegato: “Si tratta di
fare in modo che si osservi la bocca da un numero di prospettive
diverse. E’ qualcosa di più della semplice funzionalità ed estetica. In
primo luogo bisogna affrontare problemi urgenti come il dolore e la
patologia. Solo in seguito si può pensare a quello che deve cambiare
in termini di forma, colore, posizione, sostituzione, ecc., per fare in
modo che il sorriso sembri ideale,combinando il tutto a qualsiasi altro
trattamento odontoiatrico che può essere necessario”.
“Dopo aver maturato un’idea di cosa si ha intenzione di fare, entrano
in gioco le considerazioni funzionali. Un elevato numero di pazienti
che si presentano per il trattamento elettivo non hanno problemi
funzionali/occlusali e l’obiettivo, dunque,è quello di mantenerli
in quello stato. In altre parole, non vogliamo introdurre eventuali
modifiche nel sistema occlusale del paziente che superino la sua
capacità di adattarsi ai cambiamenti. “E’ necessario osservare tutta
la bocca, non singole parti di essa. Solo allora possiamo ottenere i
migliori risultati.”
Chris ha affermato: “Il prossimo grande evento in odontoiatria è
probabile che sia la graduale eliminazione dell’amalgama dentale.
La “Minimata Convention”, che è stata firmata da un certo numero
di governi lo scorso anno, compreso il nostro, rende probabile che
l’impiego delle otturazioni in amalgama sia gradualmente eliminato
entro la maggior parte delle nostre vite professionali. Ora è giunto
il momento di acquisire le abilità per compiere questo passo. E
non si tratta solo di quello che facciamo,ma anche di come lo
facciamo. La buona notizia è che è disponibile un certo numero di
buone alternative all’amalgama, ma devono essere utilizzate in un
modo completamente diverso. Per la gente è giunto il momento di
imparare a farlo bene ‘.
Considerando questo, nella sua seconda presentazione Chris ha
presentato i moderni compositi per posteriori e i restauri indiretti,
analizzando le indicazioni e le tecniche per realizzare restauri di
successo, senza amalgama. I partecipanti hanno constatato che i
materiali e le tecniche si sono evoluti in modo significativo negli ultimi
20 anni, per fare in modo che i restauri alternativi siano realizzabili
dalla maggior parte dei dentisti in una quantità di tempo clinico
realistico per rendere le procedure finanziariamente sostenibili, sia in
privato che in regime di assistenza pubblica.
Chris ha esplorato il mondo dei compositi bulk-fill, compreso SonicFill
Kerr, che consente al medico di raggiungere un equilibrio tra un buon
miglioramento estetico e l’efficienza clinica. Ha discusso anche dei
materiali disponibili per la realizzazione di restauri diretti in composito
di grandi dimensioni e dell’importanza di garantire che i professionisti
dentali siano esperti in termini di intarsi e onlay. Ha affermato: “Sta
per diventare la colonna portante sulla quale convincere la gente ad
uscire dall’era post-amalgama.”
Adesione sulla Dentina
“Il problema dell’adesione sulla dentina è quello che, considerando
che le cose sono diventate più predicibili e più affidabile negli ultimi
due decenni, i materiali stessi sono diventati molto più complicati e
capire esattamente quello che offre ogni componente del sistema è
assolutamente fondamentale per il successo clinico” ha affermato.
Ha aggiunto: “Ci sono alcuni grandi prodotti là fuori, compresi
quelli Kerr, molti dei quali sono leader nel campo dell’adesione sulla
dentina e hanno dimostrato di raggiungere il gold standard negli
studi clinici. Tuttavia, indipendentemente dal produttore, quello che è
importante per il dentista è il dissezionare il mercato per osservare la
realtà clinica. Il potenziale di confusione è molto forte.’
Sperando di sfatare alcuni miti sull’adesione sulla superficie del
dente e sui vecchi restauri, Chris ha affrontato alcuni problemi per
aiutare i dentisti a capire veramente cosa comprenda l’offerta e a
comprendere le tecniche necessarie per ottenere grandi risultati.
Chris ha commentato: “I prodotti sono molto sofisticati e con ogni
miglioramento diventano più sensibili alla tecnica d’uso, che significa
che non è possibile sostituire le istruzioni per un prodotto con quelle
per un altro.
Alla domanda sul perché le Innovazioni nel Simposio di Odontoiatria
rappresentino l’occasione ideale di apprendimento per i professionisti
del settore dentale, Chris ha risposto: “A condizione che il dentista
sia in grado di impiegare il tempo e abbia le conoscenze e le
competenze per utilizzare i materiali nel miglior modo, è possibile
ottenere ottimi risultati in questi giorni senza alcun intervento sul
dente o, nel peggiore dei casi, un intervento davvero minimale.
Questo evento CPD offre un grande forum nel quale affinare le
proprie abilità, entrare in confidenza e incontrare dei colleghi che
pensano nello stesso modo.’
19
Vertise™ Flow: Composito fluido
automordenzante e autoadesivo
Vertise™ Flow semplifica in modo eccezionale le procedure
di restauro diretto del dentista moderno che sfida il tempo,
incorporando nel composito fluido un agente adesivo basato sulla
comprovata tecnologia adesiva Kerr OptiBond™. Questo composito
fluido automordenzante e autoadesivo elimina la necessità di
un’applicazione separata dell’adesivo nelle procedure di restauro
diretto in composito. Vertise Flow non è solo un composito fluido, non
è solo un adesivo, non è solo un sigillante, non è solo un sottofondo
ma è tutto questo insieme!
Indicazioni cliniche:
• Sottofondo per restauri di I e II Classe
• Piccoli restauri di I e II Classe
• Sigillante per solchi e fessure
• Riparazione della porcellana
Caratteristiche:
• Audoadesivo. Nessun protocollo di adesione separato. Procedura
di restauro semplificata dalle prestazioni eccellenti.
• Elevato valore di adesione su smalto e dentina. Basato sulla
comprovata tecnologia adesiva OptiBond, assicura un’adesione
eccellente su smalto e dentina.
• Impiego universale. Le esclusive proprietà autoadesive offrono
nuove opportunità di impiego in una vasta gamma di indicazioni
e situazioni.
• Riduzione della sensibilità post-operatoria.
• Semplice modellazione. Le particolari proprietà reologiche offrono
una viscosità ideale per applicazioni diversificate.
• Riduzione delle microinfiltrazioni. Eccezionale integrità del
margine e conseguente riduzione delle microinfiltrazioni.
Prossimi eventi in Italia
PERUGIA | 2-4 OTTOBRE 2014
CATANIA | 25 OTTOBRE 2014
BOLOGNA | 8-11 OTTOBRE 2014
ENNA | 7-8 NOVEMBRE 2014
ROMA | 24 - 25 OTTOBRE 2014
NAPOLI | 21-22 NOVEMBRE 2014
Congresso Endodonzia AIE
Academy of Dental Materials
XIII Congresso Nazionale U.N.I.D.
20
Congresso Nazionale AIC - Accademia Italiana di Conservativa
Congresso ANDI Regione Sicilia
Dental Village, il Salone dell’Industria Dentale
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Kerr News
Newsletter for dental professionals
COMING SOON Herculite™ XRV Ultra Flow
Un composito fluido per ogni esigenza!
Comparazione tra riempimento in
massa “Bulk-Fill” e tecnica mediante
stratificazione: Cosa è cambiato?
Dr. Joseph Sabbagh
Comprendere il sistema dei canali radicolari
Prof. Philippe Sleiman
www.kerrdental.it
Ottobre | 2014
La soluzione in 1 step per
restauri nei settori posteriori.
5
3
1
4
2
Tecnica tradizionale con
stratificazione.
Diversi strati.
2
2
1
Composito fluido
posizionato
in monomassa (Bulk-Fill)
ricoperto da composito
universale.
Due strati.
1
Base di cavità con un fluido
ricoperto con un composito
monomassa (Bulk-Fill) ad alta
viscosità.
Due strati.
5mm
1
Sistema SonicFill™
UN UNICO STRATO
Finora, non vedevate l’ora di fare restauri
nei settori posteriori.
C’è da chiedersi – queste procedure sono risapute essere noiose e richiedono
tempo. Ecco perché Kerr ha sviluppato SonicFill, un sistema di riempimento in
single step che permette al dentista di eseguire restauri in breve tempo, senza
comprometterne la qualità.
La resina composita altamente riempita assicura una ottimale integrità dei
margini, con bassa contrazione e senza creare vuoti.
Ecco perché più di 13.000 dentisti hanno già eseguito più di 6 milioni di restauri
con SonicFill, ovvero migliaia di restauri ogni giorno.
Gli utilizzatori ne apprezzano la velocità, semplicità e soprattutto i risultati a lungo
termine. Chi poteva sapere che eseguire restauri nei settori posteriori fosse così
divertente?
Prova gratuitamente SonicFill nel tuo studio, fissa un appuntamento
chiamando 081 850 83 27 (Ufficio Commerciale Kerr Italia)
www.sonicfill.it
SonicFill
™