Checco sprona Ignazio Un altro Moser in forma

Sport
48 martedì 25 febbraio 2014
«Gli ho urlato di ricucire l’attacco
in salita e lui lo ha fatto in pochi
chilometri, andava proprio forte,
gli altri sembravano fermi»
l'Adige
«I miei consigli? Di solito io lo
sgrido. La cosa che gli dico è
di impegnarsi al massimo che il
ciclismo non è una passeggiata»
CICLISMO
Checco sprona Ignazio
Un altro Moser in forma
«Domenica ha indovinato la corsa
la sua condizione è davvero buona»
MAURILIO BAROZZI
TRENTO - Una vittoria alla Checco, per Ignazio Moser. E l’allusione, il complimento, non può
che far piacere al giovane della
casata. Domenica a Botticino
l’alfiere - in quel caso unico - della Bmc ha messo tutti in riga e
si è presentato sul traguardo in
perfetta solitudine: mani al cielo e sorriso a trentasei denti. Alla Checco.
Ma l’accostamento fa piacere anche a papà Francesco che, nonostante il suo fare tranchant, ha apprezzato il gesto atletico del figlio. Era anche lui
nel bresciano ad assistere alla gara. «Sì, è stata una
bella gara e penso che Ignazio abbia indovinato la
corsa - racconta Moser -. Si vedeva che andava forte già dalle prime battute ma nel momento decisivo ha davvero dimostrato di essere ben preparato».
Parole molto importanti se si considera che arrivano da Francesco, una carriera da grande campione e una fama da sergente di ferro. Che non
smentisce nemmeno in questo caso. A chiedergli
se lui abbia detto qualche cosa in questi mesi al
figlio, vista la metamorfosi in termini di prestazioni, la risposta è laconica e senz’altro sincera: «No,
io l’unica cosa che faccio è casomai sgridarlo». Poi
sorride. E precisa: «In realtà gli ho spiegato che se
ha intenzione di fare il corridore deve impegnarsi
al cento per cento, perché il mondo della bicicletta non è una passeggiata. È dura e per riuscire si
FATHER & SON
deve dare fondo a tutte le energie che si hanno a disposizione».
Domenica, Ignazio era in una
morsa: unico rappresentante
della Bmc ha dovuto inventarsi
la tattica di gara. «Sulla salita del
penultimo giro - racconta Francesco - è scappato un gruppetto. Ignazio era poco indietro e
allora mentre cominciava a salire e la velocità non era alta gli
ho urlato di dare tutto e di cercare di ricucire in fretta, altrimenti avrebbe dovuto tirare il
gruppo nell’ultimo giro. Lui aveva un’ottima gamba ed è riuscito a riportarsi sui primi ancora prima di scollinare». Poi Ignazio ha fatto il suo, staccando tutti sull’ultima salita e arrivando al traguardo in solitaria. «La condizione era buona - ribadisce papà Francesco - tanto che gli altri sembrava
che fossero fermi su quella salita che comunque
aveva dei tratti al dieci per cento».
Ora per Ignazio è in previsione una trasferta in Belgio, con diverse gare i programma. «Speriamo che
mantenga questa condizione perché quest’anno
deve meritare il passaggio tra i professionisti».
Della dinastia, naturalmente, fa parte anche il nipote Moreno. Che dopo qualche tempo in cui le
cose non sono andate al meglio, al recente Tour
dell’Oman ha ritrovato un certo smalto. «Mi pare
che sia andato abbastanza bene - commenta Francesco -. ora però deve trovare la forma migliore in
pochissimo tempo. L’8 marzo c’è il “Strade Bianche” che l’anno scorso ha vinto alla grande. Bisogna essere pronti».
SCI ALPINO
Francesco Moser alza il braccio
del figlio Ignazio, domenica a
Botticino durante la
premiazione del «Memorial
Mola» che l’alfiere Bmc ha
vinto con l’autorità del grande
corridore (foto Remo Mosna)
CICLISMO FLASH
Ale Bertolini, debutto vincente da ds della Zalf
TREVISO - Un esordio
perfetto quello dell’ex
professionista di Mori
Alessandro Bertolini (nella
foto) sull’ammiraglia della
Zalf Fior di Castelfranco
Veneto, sua squadra ai tempi
dell’agonismo dilettantistico.
A Castello Roganzuolo, nel
trevigiano domenica, «Berto»
ha condotto alla vittoria da
direttore sportivo Elite-Under
23 i suoi Federico Zurlo, 1°, e
Daniele Cavasin, 2°.
«Un’emozione incredibile - ha
detto Bertolini - e al culmine
di un grande lavoro
invernale. Hnano corso alla
perfezione». Un week end
eccezionale per la Zalf che ha
visto sul gradino più alto del
podio anche Nicolas Marini
nel ravennate, in volata.
Doping, 8 anni a Sinkewitz Losanna (Svizzera) - Patrick
Sinkewitz è stato squalificato
per otto anni dal Tas di
Losanna. Il ciclista capitano
del Meridiana-Kamen Team,
già squalificato nel 2007 per
positività al testosterone,
pescato positivo all’ormone
della crescita durante il Gran
Premio di Lugano il 27
febbraio del 2011, era stato
«scagionato» da un tribunale
del suo Paese. L’Agenzia
antidoping tedesca aveva
fatto appello al Tas che ieri
ha rifilato gli 8 anni richiesti,
sancendo la fine della
carriera del 33enne tedesco.
Trofeo «San Carlo», il gigante a Folgaria
Pasini e Fantelli sono d’oro
TIZIANO DALPRÀ
Lucrezia Fantelli, trionfatrice a Folgaria, alfiere dell’Agonistica Campiglio
FOLGARIA - Giovanni Pasini
tra i maschi, e per lui è un
bis, e Fantelli tra le femmine
trionfano sulle nevi di
Folgaria nello slalom gigante
valido per il trofeo San Carlo.
La gara è un mezzo per
festeggiare ed ammirare
solitamente chi vince, ma
non solo questo, tutti gli
atleti dal primo all’ultimo
meritano un applauso.
Quando sei al cancelletto di
partenza è l’emozione che
Snowboard | Brillanti risultati ad Alleghe dei rider del Comitato trentino
Storico en plein con 9 medaglie
ALLEGHE (Belluno) - I giovani rider della
squadra agonistica di snowboard del
Comitato Trentino, differenziata
quest’anno fra discipline alpino e
freestyle, stanno ottenendo risultati oltre
ogni attesa. Partendo dalla gara di big air
della Triveneto Cup ad Alleghe i ragazzi
del team trentino (nella foto) hanno
ottenuto addirittura 9 vittorie di
categoria centrando un en plein storico,
grazie a Nicola Liviero Snowboardig club
Campiglio e a Margherita Meneghetti
dello Ski Team Fassa fra gli allievi, quindi
con i due alfieri dello Ski Team Fassa
Giorgia Locatin e Nicola Ganz fra i
giovani, ed ancora Luigi Vecchini della
Dolomitica e Petra Basteri dello Ski Team
Fassa hanno primeggiato fra i ragazzi,
quindi Marilù Poluzzi dello Snowboarding
Campiglio e Ludovico Dezulian dello Ski
Team Fassa fra i cuccioli. Medaglie
d’argento poi per Ginevra Zulian dello Ski
Team Fassa e Filippo Coin del Campiglio
fra i cuccioli, per Pietro Deluca fra i
ragazzi, per Naike Ghetta fra le allieve e
per Alberto Maffei fra i giovani, quindi
bronzo per Lorenzo Dezulian fra i
cuccioli, per Marco Kerchhackl fra gli
allievi e per Emil Zulian fra i giovani.
Infine successo fra i master per Elia
Detomas, che è pure allenatore del team
di sci alpino trentino, mentre la squadra
freestyle è seguita a livello tecnicoagonistico da Stefano Benchimol.
gioca con te stesso e
quell’adrenalina magica che
pulsa e sollecita la
performance. L’aspetto
emotivo cambia ed in questa
semplice e veloce
metamorfosi solitamente
sono i campioni ad emergere
perchè sanno dominarsi
anche nei frangenti più duri
e scomodi. Giovanni Pasini è
uno di loro, alfiere
dell’Agonistica della
Marmolada ed anche del
Comitato Trentino, vent’anni
tra un po’, racchiusi in un
fisico asciutto e atletico,
mette a segno la seconda
vittoria, in due giorni. Quella
di domenica valeva per il
titolo provinciale delle
categorie Aspiranti e
Juniores, riunito nella grande
classe «Giovani».
L’Agonistica di Folgaria è
quindi è la sua pista. Una
prova, la sua, costruita nella
prima manche, quando è
riuscito a distanziare
sensibilmente il rivale di
sempre, Pascal Rizzi. La
vittoria di Pasini è un acuto
che dimostra di quanto
questo ragazzo sia in forma,
per lui si aprono le porte
della coppa Europa dove
potrà esprimersi
imponendosi all’attenzione
della Nazionale azzurra. Sul
secondo gradino del podio
sale prepotentemente l’atleta
noneso che gareggia per lo
Sci Club Campiglio, Pascal
Rizzi appunto, che troneggia
nella seconda tornata dando
la biada a tutti, dopo che la
prima prova aveva piazzato
un errore grossolano sul
pianoro finale. Pascal è del
1996, il più giovane dei primi
quattro in classifica, davanti
ha orizzonti infiniti che si
chiamano sogni. Terza
poltrona per il campioncino
del Cai-Sat Rovereto,
Giovanni Manfrini, profondo
conoscitore della pista e
tenace atleta dentro i «rapid
gates». Quarto Timothy
Roberto Bonapace, quinto è qui va l’applauso più
fragoroso - Damian Hell, che
è del 1997, sedici primavere
abbondanti, come lui anche
Patrick Bastiani giunto
settimo, in mezzo
Massimiliano Zanetti.
L’Agonistica, intesa come
pista da affrontare, bussa al
cuore delle atlete e tra di
loro vola come una libellula
senza tempo una superlativa
Lucrezia Fantelli sciatrice
azzurra, che in entrambe le
manche fa registrare il
miglior tempo. La sua gara
non si può commentare ,
perfetta sintesi tra armonia e
prodezza tecnica. Brava, anzi
bravissima. Matilde Minotto
sorride è felice, ieri la
Fantelli era imbattibile, ma
lei è stata lì ad esplodere la
sua classe nel il vento che
spira da nord. Terza Steffy
Zanetti, ovvero la fantasia
applicata allo sci, quarta la
Iori, seguita dalla Valdesalici,
sesta Valentina Longhi, neo
campionessa provinciale da
un giorno. Un applauso per
Carola Cornella di Molveno,
che prima di partire ha avuto
la benedizione di don
Eugenio, l’assistente
spirituale degli sciatori
giovani. Gara organizzata in
maniera eccelsa dal Gruppo
Sportivo Cai-Sat, un
ritornello, uno spettacolo, in
una giornata baciata dal bel
tempo con temperature
gradevoli. Pista in ottime
condizioni grazie anche
all’apporto degli addetti
della Carosello Ski.
LE CLASSIFICHE
FEMMINILE
1. FANTELLI Lucrezia (ITA)
2:03.56; 2. MINOTTO Matilde
(ITA) 2:04.73; 3. ZANETTI
Stefania (ITA) 2:05.08; 3. IORI
Alice (ITA) 2:05.08; 5.
VALDESALICI Alice (ITA)
2:05.85; 6. LONGHI Valentina
(ITA) 2:06.22; 7. DE LUCA
Francesca (ITA) 2:07.08; 8.
CARLI Stefania (ITA) 2:07.18;
9. MARINOZZI Eleonora (ITA)
2:07.62; 10. CORNELLA
Carola (ITA) 2:08.16; 11.
TORRI Jessica (ITA) 2:08.85;
12. SECCO Arianna (ITA)
2:09.01; 13. FERRO Beatrice
(ITA) 2:09.21; 14. SORARUF
Isabella (ITA) 2:09.57; 15.
SIMON GADENZ Chiara (ITA)
2:09.79.
MASCHILE
1. PASINI Giovanni (ITA)
1:59.98; 2. RIZZI Pascal (ITA)
2:00.31; 3. MANFRINI
Giovanni (ITA) 2:00.51; 4.
BONAPACE Roberto Timothy
(ITA) 2:01.77; 5. HELL
Damian (ITA) 2:01.93; 6.
ZANETTI Massimiliano (ITA)
2:02.51; 7. BASTIANI Patrick
(ITA) 2:02.54; 8. HITTHALER
Simon (ITA) 2:02.61; 9.
SPAGOLLA Alberto (ITA)
2:03.10; 10. PICCOLI Edoardo
(ITA) 2:03.13; 11. CAODURO
Riccardo (ITA) 2:03.38; 12.
DEMETZ Matteo (ITA)
2:03.44; 13. MAINI Federico
(ITA) 2:03.58; 14. RAUCO
Federico (ITA) 2:03.61; 15.
CERA Gianmarco (ITA)
2:03.93; 16. VOLPATO
Tommaso (ITA) 2:04.23; 17.
BUCCERO Niccolo (ITA)
2:04.43; 18. PEDRON Matteo
(ITA) 2:04.58; 19. TIMPANO
Federico (ITA) 2:04.63; 20.
DOSSI Lorenzo (ITA) 2:04.93.