Armonie 2014 Bosio.Associati - Savigliano Recondite Contribuiscono all’iniziativa O LT R E I C O N F I N I Sabato 12 luglio ore 21.00 Cuneo, Piazza Virginio Primo Concorso Canto Lirico Città di Cuneo Enzo Sordello Comune di Murazzano ORCHESTRA FILARMONICA DEL PIEMONTE Direttore Matteo Beltrami LA TRAVIATA Comune di Lagnasco Venerdì 18 luglio ore 21.00 Saluzzo, Area Spettacoli Fondazione Bertoni OMAGGIO A COLE PORTER Venerdì 25 luglio ore 21.00 Saluzzo, Area Spettacoli Fondazione Bertoni COMPAGNIA LE NUVOLE TEATRO TANGOROSAMENTE Venerdì 1° agosto ore 21.00 Murazzano - Piazza Umberto I BLACK SHEEP JAZZ FESTIVAL DA NEW ORLEANS A BUENOS AIRES SOLO ANDATA Sabato 6 settembre ore 21.00 Castello di Lagnasco DUO “PASTORALE” Stefano Battaglia, pianoforte - Michele Rabbia, percussioni Domenica 7 settembre ore 16.30 Castello di Lagnasco BRASSVOLÈ Comune di Savigliano Assessorato alla cultura Manifestazioni a pagamento Prenotazioni: L A T R AV I ATA Sabato 12 luglio, ore 21,00 Cuneo, Piazza Virginio Prenotazioni posto a sedere non numerato presso Ufficio Turistico - Via Roma, 28 - tel. 0171 693258 Prezzi: Euro 15,00 / 10,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) OMAG G I O A C O L E P O RT E R - TA N G O R O S A M E N T E Venerdì 18 e 25 luglio, ore 21,00 Saluzzo, Area spettacoli Caserma M. Musso Prenotazioni posto a sedere non numerato presso Piemonteticket.it Prezzi: Euro 10,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) D U O “ PA S T O R A L E ” Sabato 6 settembre, ore 21,00 Lagnasco, Castello Prenotazioni posto a sedere non numerato presso Piemonteticket.it Prezzi: Euro 10,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) CL A S S I C O T E R Z E T T O I TA L I A N O Domenica 14 settembre, ore 21,00 Savigliano, Confraternita della Pietà Prenotazioni posto a sedere non numerato presso Exit Music - Via Tapparelli 43 - tel. 0172 715021 Prezzi: Euro 10,00 + Euro 2,00 (diritti di prevendita) Ingressi liberi: “BLA C K S HE E P JA ZZ FE S TI VA L” Sabato 13 settembre ore 21.00 Savigliano - Confraternità della Pietà L’ORGANO DELLA PIETÀ Domenica 14 settembre ore 21.00 Savigliano - Confraternità della Pietà CLASSICO TERZETTO ITALIANO DA NEW O R L E A N S A B U E N O S A I R E S S O L O A N D ATA Venerdì 1 agosto, ore 21 Murazzano - Piazza Umberto I BRASSVOLÈ Domenica 7 settembre ore 16,30 Lagnasco - Castello L’ O R G A N O D E L L A P I E T À Sabato 13 settembre, ore 21 Savigliano - Confraternita della Pietà Punti vendita: Torino Circuito Piemonteticket.it - www.ticket.it Box Office C/O La Feltrinelli Libri e Musica Torino - Piazza CLN, 251 - tel. +39 011 5611262 Recondite Armonie 2014 O LT R E I C O N F I N I ORCHESTRA FILARMONICA DEL PIEMONTE LA TRAVIATA Cuneo • Sabato 12 luglio OMAGGIO A COLE PORTER Saluzzo • Venerdì 18 luglio COMPAGNIA LE NUVOLE TEATRO TANGOROSAMENTE Saluzzo • Venerdì 25 luglio BLACK SHEEP JAZZ FESTIVAL DA NEW ORLEANS A BUENOS AIRES SOLO ANDATA Murazzano • Venerdì 1° agosto DUO “PASTORALE” Lagnasco • Sabato 6 settembre BRASSVOLÈ Lagnasco • Domenica 7 settembre L’ORGANO DELLA PIETÀ Savigliano • Sabato 13 settembre CLASSICO TERZETTO ITALIANO Savigliano • Domencia 14 settembre Direzione artistica Ubaldo Rosso LA TRAVIATA 1° edizione Concorso Canto Lirico Citta’ di Cuneo - Enzo Sordello ORCHESTRA FILARMONICA DEL PIEMONTE C’è sempre un motivo per tornare a Verdi ed alla sua Violetta: lo sapeva Garry Marshall quando mandava la sua “pretty woman”,una Valery degli anni ’90, a San Francisco a “torcersi le budella” per la commozione ascoltando per la prima volta “Amami Alfredo”; in quel caso finiva bene – alla moda di Cenerentola - con il fascinoso Richard Gere e la sua Rolls bianca a portarsi via Julia Roberts dalla finestra. Lo sapeva pure Buz Luhman nel 2001, scrivendo il musical Moulin Rouge: e stavolta era proprio un modo di rileggere la Traviata in tempi e musiche moderni, con la bionda Kidmann a morire di tisi ed Ewan McGregor alla macchina da scrivere, proprio come Alexander Dumas che, più di un secolo prima, aveva reso letterariamente romantica la storia vera, presumibilmente solo di miseria e degrado, della giovane Marie Duplessis, trasformata nella Marguerite Gauthier delle “camelie”. Poi il passo decisivo verso il mito: cioè Verdi che, sfrondati tutti i dettagli superflui – perché in un’opera ciò che conta è la musica – colse il nucleo eterno della vicenda: protagonisti amore e morte, ma soprattutto una società crudele e indifferente, ipocrita e disumana nel difendere sopra tutto e sopra tutti un codice di valori (matrimonio, famiglia e anche religione) divenuto convenzionale, puro status symbol: vizi privati e pubbliche virtù. E storia di redenzione attraverso il sacrificio d’amore, di una riconquistata purezza attraverso la sofferenza: sarebbe piaciuta persino a Wagner! Matteo Beltrami - direttore Ruoli e personaggi affidati ai vincitori del Concorso OMAGGIO A COLE PORTER Un omaggio alla musica del compositore Cole Porter. Il suo stile musicale elegante, sottile ed arguto produsse capolavori della musica Americana, “timeless” e indimenticabili. Melodie molto forti, insolite, anomale, ambigue che hanno rivoluzionato il Musical Americano ed in seguito interpretate dai piu grandi Jazz men dell’ epoca come Miles, Bill Evans, Bird e Sarah Vaughan... per poi essere trasformate in classici Jazz Standards. Cole Porter era altrettanto stimato per i suoi testi che erano considerati come poesie. A rileggere canzoni immortali sarà una vocalist jazz americana: Denise King cantante di Philadelphia solo qui e per questa sera. I suoi concerti sono una full immersion di sonorità jazz, Soul e R&B. La sua voce straordinariamente armonica, raffinata, elegante su tutte le note, produce con il suo trio una intensa energia musicale unica, carica di un feeling travolgente e capace di fondere stili in perfetta tradizione afroamericana. Sarà accompagnata da due raffinati musicisti, Fulvio Albano al sax tenore e Riccardo Zegna al pianoforte. Fulvio Albano, l’erede del grande Gianni Basso da cui ha ereditato anche la direzione della torino jazz orchestra. Oltre che ottimo sassofonista e’ anche arrangiatore e compositore. Nella lunga carriera ha suonato in festivals e jazz clubs in tutto il mondo. Pure il vagabondare, in più di trent’anni di carriera, da quando alle aule concertistiche classiche Riccardo Zegna preferiva lo storico “Capolinea” di Milano, tantissimo jazz è passato sotto i ponti: dalla fondazione di numerose band, alle frequentazioni con gli americani, ai progetti didattici, al fuoco stesso della cultura jazzistica, ovvero l’invenzione personale, la sperimentazione di una propria idea creativa, magari agganciando quello stesso pianismo del Novecento al tempo già intuitivamente cross-over. Denise King- cantante • Fulvio Albano - sax • Riccardo Zegna - pianoforte Recondite Armonie TANGOROSAMENTE Lo spettacolo esprime tutta la forza emozionale del TANGO, danza popolare che come nessun’altra raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra corpi: sensualità, abbraccio, passione. Un viaggio travolgente, che attraverso musica, danza e parola, ripercorre i tratti essenziali di questo genere, espressione dell’anima del popolo argentino, incontro e fusione di genti e culture differenti. Interpreti d’eccezione faranno vivere con palpito graffiante le più suggestive melodie, dal Tango Tradizionale al Nuevo Tango di Astor Piazzolla e di Richard Galliano. Lo spettacolo vede la splendida attrice, regista e scrittrice Barbara Amodio affiancata dall’eleganza e sensualità dei ballerini Eduardo Moyano (ballerino, cantante, attore di Buenos Aires) e Cinzia Lombardi (campionessa italiana 2012 categorie Tango Salon e Tango Escenario). Barbara Amodio - autrice e attrice Eduardo Moyano, Cinzia Lombardi - ballerini DA NEW ORLEANS A BUENOS AIRES SOLO ANDATA “Tocca a critici e musicologi definire i confini tra i diversi generi musicali. Chi la musica la fa fortunatamente non ha questi problemi: i musicisti anzi tracciano nuove vie, a volte molto personali, su cui percorrere le lande ancora inesplorate della fantasia e dell’inventiva. Altrimenti, tango e jazz sarebbero ancora pensati come due mondi distanti.” (E. Parola) L’argentino Javier Girotto e l’italiano Luciano Biondini, con un sodalizio artistico professionale fatto di intesa ed energia, propongono una musica originale, regalando “nuovi ponti tra il jazz e il tango”. Musica fatta di improvvisazione libera e scrittura neoclassica, che finisce col superare le stesse caratteristiche del tango e del jazz, in tutta la sua originalità. Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è neanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se si può dire), che porta nel suo corpo l’eco di un misto di tutti i folclori del mondo, s’imbaldanzisce per uscire con delizia dal suo universo tradizionale. Ma l’italiano Luciano Biondini e l’argentino Javier Girotto, lirici e molto melodici, cercando sempre conversazioni intimiste, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di «stile» al suo grado più alto di compimento estetico e di poesia sentimentale. BRASSVOLÈ Fautori e sedicenti inventori del “jazzcircus”, i Brassvolé sono una piccola orchestra acustica di 5 strumenti a fiato e una percussione. Eseguono un repertorio di composizioni originali (scritte e arrangiate per il sestetto quasi integralmente da Andrea Scavini, trombonista del gruppo). Tra le molteplici influenze musicali (e non): l’improvvisazione jazzistica, la musica balcanica, i ritmi latini, le atmosfere circensi e teatrali; ma anche l’attitudine ludica e l’indole (ironico)-sperimentale. Come in un romanzo sul jazz scritto da Emilio Salgari, un viaggio ai tropici a cavallo di un sassofono magico.. Mariano Cirigliano - clarinetto Federico Salemi - sax contralto Gimmy Cetrulo - percussioni Sebastiano Giordano - tromba Andrea Scavini - trombone Giada Bianchi - sax baritono L’ORGANO DELLA PIETÀ In un calendario concertistico che privilegia la dimensione della creatività, il gusto per la sorpresa, anche il programma organistico di Giampaolo di Rosa sposa la scuola della sperimentazione, la sfida poietica della composizione “istantanea”. Così per altro era un tempo, quando gli stessi Zipoli, Morandi, Moretti (così al secolo Padre Davide da Bergamo) , ma pure il grande Bach o il celeberrimo Haendel, mandavano in visibilio gli ascoltatori, improvvisando con mani e piedi alle tastiere dell’organo. Un’abitudine che, soprattutto in Italia, andava perdendosi a favore sempre della pagina scritta, dell’interpretazione del repertorio consacrato da storia e memoria. Felice dunque inversione di tendenza, se gli organisti, sempre un passo avanti nel culto della luterana operosità intellettuale (Giampaolo Di Rosa ha studiato pianoforte, organo, cembalo e prassi esecutiva, interpretazione organistica, contrappunto e fuga, teoria e analisi musicale, conseguendo sette titoli e diplomi nonché un Dottorato) anche nel Belpaese riprendono a lavorare pure di fantasia, trasferendo nell’istanteneità di una variazione, pensieri ed emozioni Giampaolo Di Rosa - organo Javier Girotto - sassofono • Luciano Biondini - fisarmonica CLASSICO TERZETTO ITALIANO DUO “PASTORALE” Ramisti o Lullisti? Buffonisti o antibuffonisti? Carulliani o Molinisti? Il Settecento francese mostrò una fioritura straordinaria di discussioni, spesso in forma di polemici pamphlet, che costituirono la prima forma di critica musicale, favorendo il nascere di studi specifici in questo ambito. In gioco identità nazionali (come quando l’abate Lecerf de la Vieville sponsorizzava l’eleganza dei francesi consumatori di spugnole e tartufi, contro i conditi ragù degli italiani) questioni estetiche, riflesso dell’eterna dialettica tra ragione e sentimento, tra artificio e inventiva, tra semplicità e complessità. Ma anche la posizione di un pollice poteva essere al centro di animate disquisizioni. Almeno se dobbiamo credere alla pittura di Charles de Marescot che rappresenta la contrapposizione tra “Carulliani” e “Molinisti” con tanto di bastonate e sediate volanti sulle teste dei malcapitati. Due virtuosi italiani a Parigi, Francesco Molino e Ferdinando Carulli, entrambi chitarristi ed entrambi autori di un metodo per lo studio dello strumento: non era un’inezia in un mondo dove la sopravvivenza dell’artista dipendeva anche dalle signorine di buona famiglia che ricevevano in casa il “maestro di musica”. Il duo per piano e percussione è una delle formazioni più consuete del lavoro di Stefano Battaglia. Michele Rabbia è diventato dal 2000 il suo principale batterista e, presente in entrambi i precedenti dischi ECM in “Mimesis, divina mimesis” (da “Re: Pasolini”), Rabbia ha saputo misurarsi in un fitto dialogo con il pianista, gettando le basi per il presente progetto. Con un primo approccio basato unicamente sulla capacità di improvvisazione e su una libertà totale di concepire i suoni, il duo ha aggiunto, nel tempo, nuovi filtri interpretativi e diverse visioni sonore. La loro è una perfomance complessa e fuori dagli schemi, nella quale i ruoli degli strumenti sono spesso rovesciati e al limite tra i generi: Stefano Battaglia ci ricorda che il pianoforte è anche uno strumento a percussione e Michele Rabbia è sensibile a tutte le implicazioni tonali di tamburi e cimbali. Importante – nel lavoro del duo – è anche lo studio del materiale derivato dalle radici popolari, con particolare attenzione a tutto il bacino mediterraneo. Battaglia e Rabbia sanno muoversi tra paesaggi sonori naturali ed evocativi e, altri, creativamente innaturali, giocando con lo spazio a disposizione, che viene dilatato o contratto grazie all’uso dell’elettronica. Rabbia, infatti, è un grandissimo manipolare di suoni, un “trasformista” musicale che si muove in base alle sfumature interpretative. L’effetto netto è comunque sottile, raffinato e poetico, con i passaggi tra moduli acustici ed elettro-acustici delicatamente pensati. Stefano Battaglia - pianoforte • Michele Rabbia - percussioni Ubaldo Rosso - flauto • Carlo De Martini - violino e viola • Francesco Biraghi - chitarra
© Copyright 2024 ExpyDoc