Dalle Sezioni

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Pubblicazione periodica
anno LXV
Gennaio/Febbraio 2014
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Roma
rivista di cultura mil itare f ondata nel
1927
Editoriale
del Presidente Nazionale
15 febbraio 2012 - 15 febbraio 2014
Latorre e Girone: l’Italia è sempre con voi
N
el momento in cui mi accingo a stilare queste note, sono trascorsi esattamente due
anni e i Fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono
ancora detenuti in India con l’accusa di aver provocato la morte di due pescatori
locali. Due anni di notizie contrastanti, talvolta sorprendenti sulla loro sorte, pesano come
macigni su questi servitori dello Stato che, alla stregua di tutti gli altri soldati, operavano
all’estero per la pace e la stabilità internazionale. Ricordo che, nel caso specifico, i nostri
militari agivano nel rispetto delle misure antipirateria decise con le risoluzioni del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1814 del 15 maggio 2008, n. 1816 del 2
giugno 2008, n. 1838 del 7 ottobre 2008 e per la decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 22
dicembre 2008. Due anni di attesa trepidante per la famiglie che, con ammirevole coraggio e
compostezza, attendono che la Corte suprema di New Delhi e il Governo indiano – nel rispetto delle leggi
sulla libertà di navigazione – trovino, senza ulteriori dilazioni, un accordo e diano un segnale concreto
alle pressanti iniziative diplomatiche messe in atto dalle nostre Istituzioni e dagli organismi internazionali.
Nessuno in questo momento può sapere se, quando questo primo numero della Rivista del 2014 sarà nelle
mani dei lettori, la drammatica e sconcertante vicenda dei nostri militari avrà trovato una soluzione che
garantisca il loro rientro in Italia dopo due anni d’ingiusta detenzione in India. Considerati i tempi che
hanno caratterizzato l’intera vicenda, con incertezze, continui rinvii, con il nodo riguardante l’eventuale
applicazione della legge anti-pirateria chiesta dalla locale Procura, non inducono certamente l’ottimismo.
Sono convinto, tuttavia, che la speranza non debba mai cedere il passo allo sconforto e che sia necessario
dimostrare, da parte di tutti, estremo equilibrio e piena fiducia nelle azioni intraprese a ogni livello per
riportare a casa Latorre e Girone. E per confermare, allo stesso tempo, piena dignità al nostro Paese e a
tutti i cittadini che credono e sostengono con fermezza le iniziative di pace e sicurezza nelle quali i nostri
militari sono impegnati da anni con risultati universalmente riconosciuti, condivisi e apprezzati.
Non intendo ripercorrere le tappe di questa angosciosa vicenda; se ne parla diffusamente sui giornali e nei
programmi di tutti i mezzi di informazione e gli italiani sono bene informati; e non intendo nemmeno
azzardare analisi e considerazioni polemiche sul caso o sulle iniziative adottate dalle due parti. Non è mio
compito e, soprattutto, non gioverebbe a nessuno, non porterebbe alcun vantaggio. Mi permetto solo di
considerare un paradosso inaccettabile l’uso del concetto di terrorismo a danno dei due militari il cui
compito era proprio quello di combattere il terrorismo, nel caso specifico la pirateria, in difesa della
libertà di navigazione. La mia voce, che è la voce di tutti i Soci del Sodalizio, vuole essere soltanto quella
della solidarietà verso i nostri due militari, verso le loro famiglie, verso tutti gli italiani che attendono con
comprensibile ansia, ma anche con convinta determinazione, la conclusione onorevole di questa pagina
dolorosa.
La nostra solidarietà l’abbiamo espressa con forza sulla copertina della Rivista che, in una moltitudine di
Bandiere, è un coro unito e concorde e un abbraccio collettivo: Massimiliano Latorre, Salvatore Girone,
l’UNUCI è con voi, tutta l’Italia è sempre con voi!
Il Presidente Nazionale
Gen. S.A. Govanni Tricomi
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In questo numero
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Quando Signore dei cieli era il Vampiro...
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Editoriale del Presidente Nazionale
G Tricomi
1
Quando Signore dei cieli era il Vampiro
G. P. Canham
VIII Seminario NBC per gli Ufficiali
in congedo
P. Martini
La battaglia di Ortona
A. Zinni
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Attività addestrative e sportive
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Comunicazioni della Presidenza Nazionale
5
Elezioni
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14
21
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Interessi degli iscritti
a cura di V. Ruggieri
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Caminger Initiative
24
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Difesa News
25
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Dalle Sezioni
31
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Nella Famiglia dell’UNUCI
50
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Recensioni dei libri pervenuti
56
7
10
Lo Stato Maggiore dell’Esercito - V Reparto Affari Generali - ha emanato la direttiva
relativa all’utilizzo delle Foresterie dell’Esercito. Si tratta di disposizioni dettagliate che
sono state pubblicate integralmente sul sito web della Presidenza Nazionale, a beneficio
dei Soci interessati alla fruizione delle strutture. Si richiama l’attenzione, in particolare,
su quanto descritto al punto 2. del documento che elenca le categorie del personale avente
diritto alla frequentazione. Fra queste, il personale in congedo regolarmente iscritto
all’UNUCI, senza distinzione fra le categorie di provenienza (s.p. e. o complemento).
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Di retti va S ME sul l ’uti l i zzo del l e Foresteri e del l ’Eserci to
(Prot. n. 41361 Cod. i d UAG04 Ind. cl . 6. 4 datata 28 ottobre 2013)
2
di Guglielmo P. Canham
3
Viaggio alle isole Orkney. L’Italian chapel
D. Antro
Esercitazione “Mangusta” febbraio 1975
L. Chiavarelli
Vittorio Patrelli Campagnano
A. De Florio
L'Autore che, tra la primavera del 1951 e quella del 1952 fece parte del primo corso allievi ufficiali piloti
di complemento del dopo-guerra, rivive l'entusiasmo e la poesia di allora, del tempo lieto dei primi
contatti con velivoli a reazione, dopo aver compiuto, alla Scuola caccia di Lecce, un complesso iter
addestrativo che si concludeva sul poderoso F.51 "Mustang".
I
l sole della mattina avanzata rende
brevi le ombre e rimanda barbagli sul
blindovetro del mio aeroplano.
Descrivendo circoletti nell'aria con
l'indice della destra, faccio il segnale
della messa in moto. Al segno d'assenso
degli specialisti, porto l'interruttore
generale da "Ground" su "Flight" ed
inizio la sequenza delle operazioni.
L'aumento dei giri è accompagnato dal
"rumbling" tipico dei motori "Goblin" di
quel tempo: il mio "Vampiro" è vivo in
quella lontana mattina del 1952.
"Torre Amendola Bianco 123, rullaggio".
"Bianco 123 autorizzato. Pista in uso 30.
QNH 29.90. Time check 23" - risponde la Torre. Muovo dal parcheggio e rullo piano, mentre le ruote
rimandano il sobbalzo tra le connessioni delle lastre di cemento. Tum, tum - tum, tum.
Guardo intorno: l'erba è ormai giallastra. Ancora qualche giorno e sarà secca. Una nuvola, che nascondeva
il sole, è volata via e la luce, ora vivida e pura, è padrona di tutto. A sinistra, la fisicità massiccia del
Gargano interrompe l'orizzonte della pianura con tonalità cromatiche gialle e verdi tra le quali si
insinuano le ombre delle poche valli. Tum, tum - tum, tum.
Il D.H.100 è il primo aeroplano a reazione acquisito e poi lungamente usato dall'Aeronautica Militare.
Esso segue criteri costruttivi completamente diversi rispetto ai caccia tradizionali. A parte la struttura a
due travi di coda, sembra di tornare indietro nel tempo quando, per le necessità belliche, la De Havilland
doveva risparmiare materiali metallici. La fusoliera, a sezione quasi circolare, è infatti in metallo nella
zona di prua, mentre la parte centrale altro non è che una struttura in legno compensato che riveste una
parte interna in balsa. L'abitacolo, provvisto di cappottina a goccia di plexiglass, è pressurizzabile. Il
carrello triciclo consente un'ottima visibilità in rullaggio. Ottimo l'armamento costituito da quattro
cannoni Hispano con una dotazione complessiva (se ricordo bene) di seicento colpi. Non bene, invece, i
freni a tamburo. Essi vengono fatti funzionare con aria compressa che provoca l'espansione di una camera
elastica, la quale spinge ferodi circolari contro i cerchioni. Una lunga frenata può dar luogo al
danneggiamento delle camere e all'inefficienza del sistema.
Il motore (nelle versioni Goblin 2 e Goblin 3) va benissimo, ma il sistema di controllo del combustibile
è rudimentale e poco adatto ad un velivolo da caccia. Se, infatti, la manetta viene portata in avanti
piuttosto rapidamente, si avverte un "rumbling" che rivela uno stallo del compressore. Nei casi più gravi
può aver luogo un "flame-out". In queste circostanze, il problema è di difficile soluzione: non esiste un
sistema di rimessa in moto in volo e bisogna scegliere tra un lancio ed un atterraggio di emergenza, che
le statistiche indicano di scarso successo.
Di positivo c'è che questi reattori sono di condotta molto meno complessa se paragonati ai velivoli a
propulsione tradizionale; non c'è coppia imbardante generata dalla rotazione dell'elica ed i comandi
motore sono ridotti alla semplice manetta: niente levetta del passo dell'elica, niente comando della
miscela. E sono anche economici: bruciano petrolio, anche se in quantità proporzionalmente maggiore.
Ora mi accingo a decollare: "Amendola, 123, allineamento e decollo". "123 autorizzato". Sono allineato
sull'asse centrale. Il calore del mattino avanzato rende tremulo l'orizzonte. Dò motore, controllo i giri, la
temperatura allo scarico, la pressione dell'alimentazione combustibile, il blinker dell'ossigeno. Rilascio i
freni: il musetto inghiotte sempre più rapidamente le strisce di mezzeria. Settanta nodi, novanta, cento,
centocinque. Pressione sulla barra: il velivolo stacca. Prima dei 120 nodi retraggo il carrello. Tre tonfi
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dicono che è rientrato, mentre gli indicatori di
cabina lo confermano. La velocità aumenta
rapidamente. Sotto le mie ali passano stradine
fiancheggiate da muretti ed arbusti bassi che
inaridiscono sotto il sole quasi estivo e
delimitano i campi di grano biondeggiante.
Ogni decollo offre un caleidoscopio di
immagini fuggitive che variano con i luoghi e
le stagioni.
Devo raggiungere e mantenere 35.000 piedi
per una missione di "permanenza in quota". Il
mio Vampiro sale in un fruscio sibilante,
mentre il tavolato della Daunia rapidamente
sprofonda. La pianura giallastra, dai tratti
sempre meno marcati, sull'orizzonte lontano si
trasforma in una bruma indefinita. Anche l'aspetto del cielo cambia: bianche nuvole, che erano sopra di
me, ora sono tutt'intorno e, tra poco, saranno più in basso. E sono immerso in un blu diverso, più intenso,
più pulito.
A destra, non più nascosti dal Gargano, occhieggiano i laghetti di Lesina e di Varano, dalla superficie che
rimanda riflessi turchesi. Più avanti, oltre S. Severo, sulla costa adriatica, sono spiagge ancora solitarie,
bagnate da un mare chiaro e trasparente.
Pur giovane pilota, sento il mio aeroplano come parte di me stesso. Le sue ali sono le mie ali. I suoi
strumenti sono la mia mente. Il suo motore è la mia energia. Siamo saldati in un armonico insieme .
Continuando a salire, eseguo delle spirali. La "cloche" è morbida ed elastica: pur con comandi non servoassistiti, la sensibilità di manovra è soddisfacente anche in quota. Attraverso 25.000 piedi. Di fronte, in
lontananza, le cime degli Appennini frastagliano l'orizzonte, mentre lunghe ombre azzurrognole si
insinuano tra le gobbe. Le montagne sono baciate dal sole chiaro e creano scenari che sembrano miraggi.
E' una visione magica. Ora, proprio là in fondo, tra quei monti, si sono formate nubi bianche torreggianti
che probabilmente, con il trascorrere del giorno, faranno in tempo a trasformarsi in temporali, con fulmini
e grandine. Ora sto per raggiungere i 35.000 piedi. Li raggiungo e livello. Faccio qualche virata ad
inclinazione modesta, poi, mantenendo la quota, accentuo fino al limite, quando si avvertono le vibrazioni
dello stallo prossimo. Anche in questo il Vampiro è onesto. Dice tutto prima.
A questa altitudine, che non ho mai raggiunto fino ad ora, il cielo mi sembra immenso: sono stordito
dall'infinito, dal blu intenso e luminoso, da quest'oceano sconosciuto e privo di riferimenti.
A quasi sessanta anni di distanza, novello Proust, nella profondità della memoria mi sembra di poter
ricostruire le atmosfere perdute di allora, le
sensazioni, le emozioni, le gioie. Eventi che
hanno lasciato nell'animo una struggente
risonanza ancora vi aleggiano come echi di una
fiaba lontana.
Il tempo della "permanenza in quota" è passato.
Riduco motore ed estraggo gli aerofreni per
tuffarmi verso le saline di Margherita di Savoia,
con i loro specchi di colori diversi, per scendere
dal cielo eccelso, remoto e purissimo, verso la
polverosa distesa di terra bionda. E trovo anche
il tempo per inanellare qualche tonneau.
Lontano, sulla destra, sono ora colline dal colore
verde cangiante, sovrastate dal profilo quasi conico del Vulture spento. Si intravvedono paesini aggrappati
ai declivi e stradine chiare che li legano al mondo.
Viro verso la vasta pianura. La base del blindovetro scivola rapidamente lungo 1’orizzonte e sul panorama
dei campi regolarmente delimitati. Riporto all'apertura ai 1.200 piedi. Sotto i 180 nodi estraggo il carrello,
percorro il breve tratto sottovento e viro in finale. Flap estesi. Finale a 120 nodi. Passo sulla recinzione
aeroportuale. Atterraggio senza storia.
Adesso sono al parcheggio. Motore off. Interruttore generale su "Ground". Fragore di turboreattori in
moto. Odore di kerosene bruciato. Specialisti che si intendono a gesti. Dal cielo i raggi del sole scendono
implacabili e la pavimentazione di cemento riverbera ondate ardenti, ma il cuore è libero e leggero.
Lo rimarrà fino ad età tarda, immerso nella poesia di allora.
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VIAGGIO ALLE ISOLE ORKNEY. L’ITALIAN CHAPEL
I
n viaggio nella Scozia settentrionale abbiamo
voluto inserire nell’itinerario anche una visita
alle Isole Orkney. Questo arcipelago, posto
oltre l’estremo nord delle isole britanniche, è molto
interessante per vari contenuti naturalistici,
archeologici e storici. Flora e fauna sono quelle
tipiche delle zone artiche, la stessa denominazione
Orkney in antico norvegese significa “isola delle
foche”. Vi sono numerosissimi uccelli delle più
varie specie e tanti pesci, tra cui salmoni e trote in
libera pesca. Le settanta isole che compongono
l’arcipelago sono state sempre abitate sin dai tempi
preistorici e vi sono numerosi reperti archeologici.
Vi era poi da vedere la baia di Scapa Flow ove, nel
1919, si autoaffondò l’intera flotta imperiale
tedesca lì raccolta. Durante la Seconda guerra
mondiale la stessa località divenne base di
numerose navi della flotta inglese, che furono fatte
oggetto di una terribile vendetta da parte dei
tedeschi. Nel 1939, infatti, un U-BOOT al
comando del Cap. Prien entrò nell’area delle navi
affondate e, coprendosi con i relitti e seguendo il
gioco delle correnti, riuscì ad introdursi nella base
inglese ove colpì ed affondò la corazzata “Royal
Oak” ed altro naviglio minore, riuscendo a
ritornare indenne alla base.
Seguendo l’itinerario previsto, abbiamo iniziato la
visita dal cimitero delle navi tedesche. Dai bassi
fondali emergono numerosi ammassi metallici di
colore giallastro di difficile identificazione; è
evidente che, in settanta anni, tutto quanto poteva
avere possibilità di riutilizzo è stato asportato.
Quello che rimane è lasciato solo a fini turistici;
infatti, vi sono numerosi visitatori che prendono
fotografie
ed
effettuano
immersioni.
Immediatamente vicine sono le cosiddette
“Churchill Barriers” fatte costruire dall’allora
Ministro dell’Ammiragliato Churchill dopo
l’attacco tedescollll’U-BOOT e costituite da
llmassi e gettate di cemento che chiudono tutti gli
Rel i t t i del l a fl o t t a t edes ca
accessi dal mare di questi passaggi tra gli scogli.
Su questi sbarramenti sono state poi costruite le
strade per l’interno. Ci dirigiamo poi a nord verso
il centro neolitico di Skara Brae. Questo villaggio
risale a circa il 3.000 a.c. e, come una piccola
Pompei, si è conservato perfettamente perché
sommerso dalle sabbie del mare. Le abitazioni
sono costruite tutte in pietra a secco e persino i
mobili quali tavoli, scansie, sedili, giacigli,
focolari sono in pietra dimostrando una notevole
razionalità. Le planimetrie del sito, formate da
costruzioni rotondeggianti collegate tra loro, hanno
una notevole somiglianza con le strutture
nuragiche della Sardegna, facendo immaginare
fantasiosi contatti tra le varie culture. Continuando
l’itinerario di visita, ci fermiamo brevemente per
visitare Skaill House, una Mansion o casa di
campagna di una nobile famiglia scozzese, i
Sutherland, proprietaria di castelli sull’isola
continentale e Pari d’Inghilterra. La Mansion ha
l’aspetto di un piccolo fortilizio con mura ed alcuni
cannoni posti in luoghi strategici, oramai solo
attrattiva turistica. L’interno è quello di una casa di
campagna inglese come mostrata da vari film. La
cosa che colpisce di più è, però, l’arredamento: una
dovizia di mobili, suppellettili, porcellane, armi,
pelli di tigre e splendide divise militari, ricche di
decorazioni, appartenenti ad ufficiali della casata
che fecero servizio nell’Impero Indiano. Tra le
tantissime cose interessanti, mi colpiscono una
bandiera da guerra tedesca, forse ricuperata a
Scapa Flow, ed una cassa di legno di rovere con la
chiara indicazione “Invencible Armada”,
probabilmente facente parte dell’equipaggiamento
della flotta spagnola naufragata in quelle parti,
dopo le sconfitte subite a sud nel 1588.
Raggiungiamo quindi la zona dei monoliti a
Stenness. Qui sono i più importanti monumenti tra
i vari sparsi in tutte le isole Orkney: l’Anello di
Brodgar, che è costituito da 27 pietre alte circa 3
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Int erno del l ’It al i an Chap el
metri disposte in cerchio, distanziate di circa 5
metri l’una dall’altra. Poco distante, a Maes Howe,
vi è un altro allineamento di dodici monoliti più
alti e di forma vagamente trapezoidale, che, specie
all’ora del tramonto, creano effetti veramente
spettacolari. Le dodici pietre potrebbero essere
collegate ai mesi dell’anno, o a posizioni astrali.
Ci dirigiamo ora verso la capitale Kirkwall per una
breve visita. Kirkwall conta circa 7.000 abitanti ed
è stretta attorno alla sua Cattedrale dedicata a San
Magno. La Cattedrale fu costruita nel 1137 da un
nobile norvegese nipote del Santo. L’interno è
ricco di opere d’arte con statue lignee dipinte di bei
colori dorati. A ricordare l’origine vichinga è
visibile il modello di un drakkar, la loro tipica
nave, ed una statua di Sant’Olav proveniente dalla
Cattedrale norvegese di Nidaros a Trondheim.
Nella cittadina vi sono alcuni bei palazzi, con
ricche facciate, in genere trasformati in piccoli
musei. A Kirkwall c’è anche una distilleria di
whisky ove è possibile gustare l’Highland Park
Whisky, caro come tutti i buoni distillati.
Sulla via per il battello, ritornando nella zona delle
navi affondate, la guida ci propone la visita
all’Italian Chapel. La piccola chiesetta si eleva
solitaria in una pianura brulla, ultimo residuo del
Campo di Prigionia n. 60, anzi parte dello stesso
perché costruita entro due capannoni di quelli
utilizzati per ospitare i prigionieri italiani
dell’ultima guerra. Quando Churchill ordinò la
costruzione delle “Barriers” antisommergibili, si
pensò di utilizzare la mano d’opera dei prigionieri
italiani che affluivano in gran numero dall’Africa
settentrionale. Fu così creato il “P.O.W. Camp n.
60” composto di 13 capannoni. Col tempo, gli
italiani l’abbellirono creando vialetti, angoli fioriti
e persino una statua di San Giorgio (protettore
dell’Inghilterra) costruita con l’anima di filo
spinato rivestito di cemento, ad opera di un
prigioniero-artista Domenico Chiocchetti. Visti i
rapporti di buona collaborazione creatisi con il
comandante del campo, venne lanciata l’idea di
costruire una cappellina. Col tempo, però l’idea
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
lievitò ed il progetto divenne chiesa. Verso il 1943
si individuarono due elementi di capannoni da
unire insieme per costituire il corpo della chiesa. Il
nostro Chiocchetti preparò un progetto di base che
presto si evolse in relazione alle nuove soluzioni di
volta in volta emerse. Si formò una squadra di
assistenti composta da cementisti, fabbri,
elettricisti ed arredatori ed i lavori partirono. Per
costruire l’abside si dovette deformare parte di uno
dei due capannoni per ottenere la curvatura. Il tutto
fu poi coperto da intonaco e, in seguito, da pannelli
di stucco. Molti materiali furono ricuperati dalle
navi affondate: la pila dell’acqua santa incorporò
un mollone di un cannone, fu riutilizzato legno
ripescato per il tabernacolo e i pannelli della Via
Crucis, varie parti metalliche per la cancellata, poi
artisticamente modellate, candelabri ricavati da
bossoli di proietti, ed altro. Chiocchetti dipinse una
Madonna con Bambino, ricavandola da
un’immaginetta conservata nel portafoglio, oltre
alle immagini di San Francesco e di Santa Caterina
ed all’intera volta con vari decori e personaggi.
Il g rup p o di p ri g i o ni eri i t al i ani
Nel 1945 i prigionieri tornarono a casa, ma
Chiocchetti rimase ancora per completare l’opera.
Col tempo gli Orcadiani cominciarono a visitare la
chiesetta e ci si affezionarono. Nel corso degli anni
la costruzione fu oggetto di periodici restauri cui,
sino agli anni ’60 partecipò ancora il Chiocchetti.
Nel 1992 i reduci del Campo n.60 ritornarono a
rivedere la loro chiesetta. Ora essa è ben custodita
e preservata quale esempio della possibilità di pace
fra tutti i popoli. Fuori, alto nel cielo, sventola il
nostro Tricolore. Sul Registro dei Visitatori non
potei che scrivere: VIVA L’ITALIA.
Per tutta la durata del viaggio di ritorno in battello,
non potei non ripensare alla vicenda della Italian
Chapel, persa tra le nebbie del nord, e a questa
ulteriore dimostrazione dello spirito di
adattamento e iniziativa di noi italiani.
Ten. Domenico Antro Socio Sez. UNUCI di Piacenza
ESERCITAZIONE “MANGUSTA” FEBBRAIO 1975
Nella “Folgore” succedeva anche questo
D
i un episodio avvenuto in una di queste
esercitazioni ho un ricordo molto vivo,
anche se non è particolarmente
“guerriero”. Ero al comando di una pattuglia che
aveva il nome convenzionale di “Marte”; “Marte 1”
ero io. Era formata da venticinque giovani
Paracadutisti del 2° Battaglione “Tarquinia” di
Livorno, giovani che avevo addestrato per mesi e
che conoscevo come le mie tasche. Provenivano da
tutta Italia, erano “tosti”, motivati e pronti a dare il
massimo come nelle tradizioni della Folgore, che
avevano ben assimilato nei lunghi e impegnativi
mesi precedenti. C’erano sette lombardi, cinque
veneti, quattro sardi, tre siciliani, due romani, due
pugliesi, dei campani e un marchigiano: io.
Al tramonto di una gelida giornata di febbraio, tre
elicotteri in volo tattico ci stavano portando nelle
previste zone di atterraggio in mezzo ai boschi, che
sarebbero state evidenziate da un fumogeno acceso
da un incursore del “Col. Moschin” in veste di
guida. Mentre i bravi piloti dell’Aviazione
dell’Esercito mettevano a dura prova i nostri
stomaci, rasentando gli alberi e le asperità del
terreno, ripassavo mentalmente l’itinerario che
avremmo dovuto percorrere sino a raggiungere,
quella stessa notte, la zona rifugio nella macchia
del Berignone a non molti chilometri da Volterra.
Ma d’improvviso successe l’imprevisto. In vista
della radura d’atterraggio e della fumata, il pilota
aveva chiesto la parola d’ordine al personale a terra
per essere sicuro che chi c’era ad aspettarci fosse
amico. Ma dalla radio venne solo il fruscio
dell’onda portante. “ZAE occupata!” gracchiò il
Comandante dell’aeromobile all’interfono e
contemporaneamente fece fare all’elicottero una
brusca virata a sinistra, buttandosi poi in picchiata
lungo un pendio alberato. “Tenente non possiamo
atterrare, vi sbarcherò alla prima radura idonea.”
Era esattamente quello che non avrei mai voluto
sentire e lo stomaco si serrò mentre l’adrenalina
faceva pulsare il mio cuore e acuiva tutti i miei
sensi. Dopo averci shakerato per una decina di
minuti, l’AB-205 fece un atterraggio ripido in un
prato nei pressi di un bosco. Schizzammo fuori
dall’aeromobile, assumendo la posizione di difesa
e, prima ancora che dessi al pilota il segnale del
“tutti a terra” con il pollice alzato, questi tirò
bruscamente a sé la leva del collettivo per un
decollo rapido che sollevò un turbine di foglie e
l’elicottero sparì dietro gli alberi col muso basso e
la coda ritta. Il silenzio era assoluto, la notte gelida
era scesa e io non avevo la minima idea di dove
fossimo né sapevo dove fossero atterrati, se erano
atterrati, gli altri due elicotteri. Eravamo in nove.
Intravidi nella penombra, sui volti dipinti di nero,
gli occhi dilatati dei Paracadutisti che mi fissavano
attendendo ordini. Erano tesi come molle ma per
nulla intimoriti: avevano fiducia in me. Ero io che
non condividevo la stessa fiducia nei confronti di
me stesso. Ero incazzato nero per quello che era
successo e stavo cercando di riordinare le idee.
“Per prima cosa dobbiamo capire dove siamo”
bisbigliai. Bussole in mano, Antonio e io ci
muoveremo verso Nord. Francesco e Luca verso
Est. Carlo e Giuseppe verso SUD, Salvatore e
Carmine verso Ovest. Lei, Sergente, resterà qui
come riferimento. Movimento in linea retta per
quanto possibile. Atteggiamento tattico e massimo
silenzio perché non sappiamo dov’è il nemico.
Parola d’ordine Sfiga, controparola Nera. “Tra
mezz’ora ci ritroveremo qui e faremo il punto della
situazione. Andate.” Le coppie sparirono nella
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notte, silenziose come ombre.
Antonio e io, il radiofonista, ci
muovemmo verso Nord, guidati
dalla debole luminescenza della
bussola a bagno d'’olio. Non si
vedeva nulla e stavamo ben attenti
a dove mettevamo i piedi. Ogni
tanto qualche ramo ci sferzava il
viso o scricchiolava sotto i nostri
scarponi. Ci fermavamo spesso per
captare eventuali rumori ma si
sentiva solo il vento e lo stormire
delle foglie del bosco. Solo bosco
e tenebre, nient’altro. Dopo quindici minuti
prendemmo la via del ritorno, verso SUD. Poco
dopo sentimmo sibilare la voce del Sergente
proveniente dal buio: “Alt. Parola d’ordine” “Sfiga
Nera”. Il Sergente fece brillare per un istante la
pila schermata con un disco rosso e potemmo
raggiungerlo. In pochi minuti altre due pattuglie
rientrarono. “A SUD nulla, vi è solo un burrone e
non siamo riusciti a passare”. “A EST solo bosco,
non abbiamo visto né sentito niente”. Cominciavo
a preoccuparmi, se anche l’ultima pattuglia avesse
fatto un buco nell’acqua avremmo dovuto
aspettare il giorno per orientarci, esponendoci
grandemente al rischio di essere catturati.
Passarono altri minuti finché sentimmo il fruscio
dei passi dell’ultima coppia. Parola e controparola.
“Signor Tenente, a duecento metri da qui c’è una
carrareccia. L’abbiamo seguita voltando verso
Nord e dopo altri duecento metri circa siamo
arrivati a una strada asfaltata. Non c’era nessuno.
Essendo passati venti minuti siamo tornati
indietro”. Mi si aprì il cuore. Potevamo uscire da
quella selva e fare il punto. In fondo non eravamo
nella Foresta Nera e certo avremmo trovato dei
cartelli stradali. Così avvenne. Dopo due ore
dall’atterraggio, sdraiato a terra e coperto da un
telo tenda per non far filtrare la luce della pila,
avevo fatto il punto e studiato un nuovo itinerario
sulla carta topografica al 50.000. La fortuna era
tornata dalla nostra parte. Dopo circa un’ora
incontrammo i paracadutisti sbarcati dal secondo
elicottero, guidati da un Caporal Maggiore, che
avevano vissuto una vicenda molto simile alla
nostra. Nessuna notizia del terzo elicottero.
Eravamo molto più lontani del previsto dal nostro
obiettivo, almeno trenta chilometri, da percorrere
in maniera furtiva evitando le strade e tagliando
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
per campi e boschi. Il movimento fu
necessariamente lento perché a ogni punto
pericoloso, bivi, ponti, incroci, strettoie ecc. la
pattuglia si schierava a difesa, i capi arma con i
fucili mitragliatori si mettevano nella posizione di
copertura più idonea, mentre gli “occhi” andavano
in ricognizione. Se non vi erano pericoli, si
riprendeva il cammino. Sebbene facesse molto
freddo, eravamo sudati per la fatica e la tensione
ma i visi erano gelati a causa del vento invernale.
Camminammo per molte, molte ore e la sete, la
stanchezza e il sonno si facevano sentire. Erano le
quattro del mattino quando sbucando da un bosco,
ci trovammo davanti una casa colonica. La luce
della stalla era accesa. E anche in casa vi era del
movimento. I contadini vanno a letto e si svegliano
con le galline. Feci rientrare nel bosco gli uomini
e, accertatomi che non vi fossero pericoli, ci
avvicinammo alla casa pronti alla difesa. Avevo
intenzione di chiedere dell’acqua e, se possibile, di
comprare uova fresche da bere e fare riposare e
rifocillare gli uomini. Un uomo sulla cinquantina
era nella stalla, intento a rivoltare la paglia delle
lettiere. Quando apparvi sulla porta, sobbalzò
profferendo un’imprecazione irripetibile in
perfetto dialetto toscano. Mi scusai, mi presentai e
spiegai cosa stavamo facendo. “Siamo
Paracadutisti della Folgore in esercitazione.
Simuliamo che l’Italia sia stata invasa. Noi con il
berrettino mimetico siamo soldati Italiani, mentre
quelli con i baschi amaranti sono gli invasori.
Avremmo bisogno di un po’ d’acqua e, se
possibile, vorremmo comprare delle uova. “Restò
un attimo in silenzio, poi s’illuminò. “Marta”
cominciò a urlare “sveglia tutti che ci sono i
soldati. Prepara la pasta e il vino” e, rivolto a me,
“Signor Tenente, io ho fatto il militare in Friuli, ero
nella Nembo. Quanti ricordi. Ma si accomodi in
casa, la prego”. “No, no, quale pasta, che casa, la
ringrazio ma noi dobbiamo proseguire… Non ci fu
nulla da fare. Io e il Sergente fummo fatti
accomodare nella grande cucina, presso un enorme
camino acceso che aveva all’interno, ai lati, due
sedili di pietra. In uno di questi era seduto il nonno
che fumava la pipa e sorrideva sornione dentro una
raggiera di rughe sul volto cotto dal sole. Intanto
era tutto un agitarsi di donne che accendevano
fornelli, portavano bottiglioni di vino, preparavano
panieri di uova, mettevano in grossi cesti salsicce,
salami e fragranti forme di pane fatto in casa e
portavano il tutto ai miei Paracadutisti, beatamente
spaparanzati nella calda stalla. Mi girava la testa,
travolto
da
quell’inattesa
ospitalità, vinto dal torpore
provocato dal fuoco sfrigolante,
assalito dalla stanchezza e dal
bicchiere di vino rosso che
avevo dovuto trangugiare a
stomaco vuoto. In men che non
si dica fumava davanti a me e al
Sergente un piatto di profumati
spaghetti alla carbonara. Non li
mangiammo, li divorammo.
Mai carbonara fu così buona. Ci
fermammo quasi due ore mentre quella brava gente
ci raccontava come da quei sentieri, durante la
Seconda guerra mondiale, fossero arrivati gli
Americani mentre i Tedeschi si ritiravano
combattendo e, allora come ora, avevano accolto e
rifocillato quei grossi soldati ruminanti
“cewingoom”. Sembrava loro di rivivere quei
momenti indimenticabili. Se il nemico
dell’esercitazione fosse giunto in quei momenti,
avrebbe fatto di noi carne di porco. Con uno sforzo
di volontà dovetti accomiatarmi da quella famiglia
eccezionale. Prima di partire chiesi quanto
dovevamo per tutto quel ben di Dio, ma quasi si
offesero “Ci mancherebbe altro, Signor Tenente.
E’ stato un onore ospitare Lei e i suoi paracadutisti.
E poi tutti abbiamo fatto il soldato e sappiamo
cos’è la naja. Nostro figlio è ora nei Bersaglieri e
ospitando voi è un po’ come se dessimo da
mangiare a lui”. A fatica ripresi il comando dei
giovani Paracadutisti. Satolli fino all'’inverosimile,
russavano come tromboni sdraiati sulla paglia
sotto lo sguardo placido e indifferente di una
decina di vacche. Con la mente annebbiata
riprendemmo il cammino mentre stava
albeggiando, ma ormai eravamo giunti nella
foresta che ci avrebbe ospitato per il resto
dell’esercitazione e seguendo i consigli della
famiglia che ci aveva ospitato, raggiungemmo in
poco più di un’ora un’area idonea per organizzare
il bivacco. Nella stessa mattina ci raggiunse il
personale del terzo elicottero. Il Caporal Maggiore
al comando non si era scoraggiato e aveva trovato
la strada. Gli ospitali contadini avevano accolto
anche loro e avevano dato indicazioni perché
potessero trovarci. L’esercitazione proseguì per
quindici giorni. Di notte attaccavamo ponti e posti
comando per poi tornare al campo base prima
dell’alba. Non tutti gli attacchi furono positivi al
cento per cento, ma nel complesso ci facemmo
onore. La macchia era così fitta che nessuno ci
trovò. Il “nemico” andò più volte nella casa
colonica che ci aveva ospitato per chiedere
informazioni su di noi, ma quei “patrioti” negarono
sempre di averci visto e nessuno ci venne a cercare
in quelle zone impervie. Finita l’esercitazione
tornammo a Livorno, ma quella famiglia mi aveva
così tanto colpito che, una domenica, volli andare
a trovarla insieme a mia moglie e portare un
piccolo pensiero. Desideravo che anche lei
conoscesse gente così eccezionale.
La famiglia era al completo. Erano una ventina.
Bisnonni, nonni, figli, nipoti e pronipoti.
Naturalmente non potemmo esimerci dal fermarci
a pranzo e “subire”, si fa per dire, la loro
caldissima ospitalità. Ho vissuto tante esperienze
nella mia vita militare e ho dimenticato molte cose,
ma quella famiglia della Provincia di Volterra non
potrò mai dimenticarla e pensare a loro mi scalda il
cuore.
Generale Luigi Chiavarelli
(già Comandante della Brigata “Folgore”)
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Rieti
VIII Seminario NBC
per gli Ufficiali in congedo
rande la partecipazione di Ufficiali
in congedo provenienti da ogni parte
d’Italia all'VIII Seminario NBC,
svoltosi, su iniziativa della Sezione UNUCI
di Rieti, sabato 26 ottobre 2013 presso
l'Aula Magna della Scuola Interforze per la
Difesa Nucleare Biologica e Chimica,
ospitata nella Caserma "MOVM Attilio
Verdirosi". La Scuola, unica nel suo genere
in Italia e a cui, per giudizio unanime, si
attribuisce uno standard qualitativo di
eccellenza in ambito nazionale e
internazionale, è impegnata nella
formazione professionale di quanti,
appartenenti alle Forze Armate, ai Corpi
Militari dello Stato, alle istituzioni civili di La p l at ea dei p art eci p ant i nel l ’Aul a Mag na
pronto intervento e di volontariato, sono
impiegati in teatri ad alto rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico. L'iniziativa della Sezione
UNUCI di Rieti, programmata al fine di ottemperare ai compiti statutari afferenti l'addestramento e
l'aggiornamento degli Ufficiali in congedo, estesa alla partecipazione delle altre Sezioni d'Italia, ha
riscosso ampi consensi ed apprezzamenti. Numerosi i partecipanti, dalla Lombardia alla Liguria, dalla
Toscana al Lazio, dall'Abruzzo alla Sicilia. Infatti, molto interesse hanno destato i due attualissimi
argomenti trattati in Aula da docenti militari di
alta professionalità, di sicuro impatto sociale:
Disposizione e operatività delle forze in campo
in caso di un attentato chimico di matrice
terroristica in una circoscritta zona del nostro
territorio; Identificazione e catalogazione di
ordigni “fatti in casa” e tecniche di protezione.
Tutti hanno apprezzato nel pomeriggio la visita
all'Area Addestrativa della Scuola, in cui è stato
possibile soffermarsi sui vari strumenti di
protezione e sulle sale di decontaminazione –
che hanno suscitato interesse e curiosità - e
sugli attacchi di matrice bellica e/o terroristica,
ben simulati in ambienti reali, quali per
esempio la stazione ferroviaria o una fermata
della metropolitana. Al termine, prima dei
saluti, è stato consegnato ad ogni intervenuto
un attestato di partecipazione.
Nella foto lo scambio dei crest. A destra il Comandante della Scuola, Gen. B. Giancarlo Villa. Al
centro il Presidente UNUCI di Rieti, 1° Cap. Pasqualino Martini. A sinistra, il Delegato
Circoscrizionale Lazio-Abruzzo-Molise, Magg. Giorgio Giovannoli.
VITTORIO PATRELLI CAMPAGNANO
QUALCOSA DI PIU' CHE UN MARINAIO
G
1° Cap. Pasqualino Martini Presidente UNUCI Rieti
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
L'
8 settembre 2013, all'età di 96 anni, è
deceduto a Taranto l'Ammiraglio di
Squadra Vittorio Patrelli Campagnano, un
fulgido esempio di uomo e di militare
particolarmente distintosi nel corso della Seconda
guerra mondiale e nel difficile periodo post-bellico.
Insignito di tre Medaglie di Bronzo e di due Croci di
Guerra al Valor Militare e, tra le numerose
onorificenze, quella di Cavaliere della Gran Croce
dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e
quella di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine
Militare d'Italia, la più alta onorificenza conferita in
Marina dopo il "Grand'Ammiraglio" Thaon de Revel.
A soli 26 anni, con il grado di Ten. di Vasc., un mese
dopo aver assunto il comando del sommergibile
Platino, il 30 gennaio del 1943, attaccò con siluri un
convoglio britannico nelle acque di Bougie (Algeria)
affondando la corvetta Samphire e il 7 febbraio il
trawler pattugliatore Tervani nei pressi di Capo
Bulgaroni. Seguirono numerose missioni di agguato
fino all'8 settembre 1943 quando, per imposizione
armistiziale, dovette raggiungere a malincuore il
porto di Bona: "... fu la più grande delusione doversi
recare in un porto dove ci si era confrontati con il
nemico...". Così scriveva l'Ammiraglio nel
raccontare uno stralcio della sua vita in un articolo
giornalistico.
Iniziò il duro percorso della Guerra di Liberazione,
collaborando attivamente con il nuovo alleato con
una intensa attività in Adriatico sempre al comando
del Platino. Seguirono momenti controversi: la
Marina necessitava di nuova linfa e Patrelli
Campagnano fu, in particolare, uno dei leader del
processo di ricostruzione della nuova flotta
sommergibilistica. Per la sua lunga esperienza
marinara, egli rappresentò per la Forza Armata
elemento di riferimento e di consulenza anche
durante il lungo periodo di quiescenza e uno degli
eventi che lo appassionò fu il tentativo di far riaprire
l'inchiesta dell'affondamento del sommergibile
Uarsciek, il cui epilogo lo aveva particolarmente
colpito.
Il
sommergibile
Uarsciek
subì
l'autoaffondamento il 15 dicembre del 1942 nelle
acque di Malta, mentre veniva rimorchiato come
preda di guerra dal cacciatorpediniere inglese Petard
e l'iniziativa dell'Ammiraglio Patrelli Campagnano
partì da una sorprendente dichiarazione fornita negli
anni '90 dall'ex Sottocapo silurista Michele
Gaggiano, imbarcato su quel battello all'epoca dei
fatti. L'1l dicembre del 1942, l'Uarsciek ebbe l'ordine
di partire da Augusta per scortare la motonave
Foscolo, salpata da Napoli e diretta a Tripoli con un
carico di benzina. Il mercantile si sarebbe dovuto
incontrare con il battello a Sud-Est della Sicilia
attraversando lo Stretto di Messina, ma, per una
variante all'ordine di operazione cambiò la rotta
percorrendo il versante occidentale dell'isola, dove fu
attaccato e affondato da una formazione di aerei
Albacore britannici al largo di Marsala, venendo
meno, quindi, all'appuntamento. Nell'inutile attesa,
l’Uarsciek fu intercettato da tre caccia nemici
(Petard, un tipo Dido e il caccia greco Vasilissa
Olga), subendo la peggio. Costretto ad emergere per
avarie subite da bombe di profondità, fu prima
mitragliato e quindi abbordato e catturato con gran
parte dell'equipaggio. Nella fase di rimorchio, il
battello iniziò lentamente ad affondare finché il
Petard, unità rimorchiante, dovette rompere i cavi di
tenuta. Nel corso dell'inchiesta svoltasi nel 1947, fu
decretato che il mancato affondamento rapido del
sommergibile, e quindi il possesso da parte inglese,
era da attribuirsi, oltre a deficienze tecniche, al
direttore di macchina "per non aver messo in atto
tutte le prédisposizioni per un rapido allagamento del
battello..." — (Franco Prosperini. "L'affondamento
del regio sommergibile Uarsciek" — Bollettino
d'Archivio dell'Ufficio Storico della M.M. — giugno
2006). L'ex Silurista Gaggiano, con la sua
dichiarazione, mise in luce un'altra versione: rimasto
ferito a bordo per un colpo di pistola infertogli da un
milite inglese nell'abbordaggio, fu comunque in
grado di raggiungere la camera di lancio di dritta e
aprire gli sportelli (cappelli) dei tubi di lancio dei
siluri e gli sfoghi d'aria che consentirono
l'affondamento, purtroppo lento durante il rimorchio.
Rappresentata la nuova versione dell'evento
all'Ammiraglio Patrelli Campagnano, l’alto
Ufficiale, sebbene nella sua posizione di quiescenza,
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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prese a cuore la tardiva esposizione del Gaggiano e,
ricostruendo l'evento con l'ausilio tecnico del
direttore della Scuola Sommergibili di Taranto, il
Cap. di Vasc. Attilio Ranieri, propose al Ministero
della Marina la revisione dell'inchiesta e la
correzione della relativa documentazione storica. Il
Gaggiano asserì di essere stato superficiale
nell'interrogatorio dell'epoca, in quanto "offeso" per
non essere stato interrogato dai titolari dell'inchiesta,
ma da un Ufficiale inferiore. Il lungo tempo trascorso
dai fatti e la mancanza di riscontri
negli atti non consentirono di riaprire
il caso. Un altro particolare, in tale
contesto, è il mancato salvataggio
della documentazione e del cifrario di
bordo la cui custodia era affidata
all'Ufficiale di rotta per competenza.
Questi, impossibilitato nell'azione di
contrasto all'abbordaggio, ne aveva
affidato il recupero al direttore di
macchina e a un guardiamarina che, a
sua volta sbalzato in acqua dall'urto
provocato dal cacciatorpediniere in
abbordo, fu impossibilitato a
recuperare il contenitore dei documenti rimasto sulla
tolda del battello! (Franco Prosperini — Opera
citata). Anche in questo secondo caso, la causa della
cattura della documentazione di bordo fu addebitata
al direttore di macchina "... per non aver sollecitato
adeguatamente il guardiamarina a gettare in mare il
contenitore...". Al di là delle contestazioni derivate
da quel triste evento, il sommergibile fu artefice di
numerose imprese belliche che meritano, comunque,
essere ricordate sia pure con un breve excursus.
Costruito presso i Cantieri Tosi di Taranto, esso
faceva parte di una serie di 17 battelli — Classe Adua
— da 600 t., definiti del tipo "costiero" in
ottemperanza alle restrizioni imposte dalla
Convenzione di Washington (1921/22), e tutti
riportanti nomi di località dell'Africa Orientale. Il
battello fu varato il 19 settembre del 1937 con il
nome WARSCEIK, secondo la denominazione data
nel 1908 ad una piccola baia nei pressi di Mogadiscio
(Somalia) dal Cap. di Freg. Giavotto nel corso di
alcuni rilievi idrogeografici con la R.N. Staffetta.
Assegnato al IV Gruppo del Comando Sommergibili
(Maricosom), con il Foglio d'Ordini (F.O.M.) del 15
marzo 1938, il suo nome fu corretto in WARSCIEK,
più aderente all'originale locale Warshiikh. All'inizio
del conflitto (1940), nel corso di una missione lungo
le coste libiche, al comando del Ten. di Vasc. Alberto
Campanella, fu attaccato da un Sunderland inglese,
ma ebbe la meglio abbattendo l'aereo grazie
all'intervento dell'Ufficiale di rotta che si sostituì al
mitragliere colpito a morte. Il 14 giugno 1942
(Battaglia di Mezzo Giugno), al comando del Cap. di
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Corv. Raffaele Allegri affrontò una formazione
navale britannica contro la quale lanciò tre siluri
senza però conoscerne l'esito per essersi rapidamente
immerso ma, subito dopo fu constatato che un caccia
proseguiva lentamente sotto scorta (Bollettino di
Guerra n. 748). Il 21 giugno 1942, il comando passò
al Ten. di Vasc. Gaetano Arezzo della Targia che l’11
agosto (Battaglia di Mezzo Agosto) affrontò con
siluri una grossa unità, poi identificata per la
portaerei Furious che al rientro a Gibilterra, fu notata
in bacino (Bollettini di Guerra nn. 806 e 809). Quasi
certamente colpita dall'Uarsciek, l'azione non fu
confermata, probabilmente per ragioni di orgoglio: la
flotta inglese operante in Mediterraneo aveva subito
nello stesso 11 agosto la perdita della portaerei Eagle
ad opera del sommergibile germanico U-73
(Bollettino d'Archivio dell'U.S.M.M. settembre
2002); l'anno precedente, il 14 novembre 1941,
l'affondamento della portaerei Ark Royal, silurata dal
sommergibile germanico U-81 (Bollettino d'Archivio
U.S.M.M. dicembre 2001) e, il 20 gennaio dello
stesso anno il danneggiamento della Illustrious da
parte di una formazione aerea italo-germanica
(Bollettini di Guerra nn. 224 e 227), tale da uscire
definitivamente dalla linea operativa; si trattava, per
quest'ultima, della portaerei che la notte dell'11
novembre 1940 aveva diretto l'attacco alla base
navale di Taranto.
11 dicembre 1942... ultima e sfortunata missione
dell'Uarsciek… ; caddero, colpiti da raffica di
mitraglia, 11 uomini tra il quali il C.te Arezzo della
Targia, il S. Ten. di Vasc. Remigio Dapiran e il
nostromo, n. 6 scomparsi in mare e 30 prigionieri, tra
i quali il direttore di macchina, l'Ufficiale di rotta e il
silurista Michele Gaggiano.
La perdita dell'Uarsciek fu resa nota con il Bollettino
di Guerra n. 1021 del 12 marzo 1943 e radiato dal
naviglio militare il 18 ottobre 1946. Con il rientro dei
prigionieri a Taranto, fece seguito l'inchiesta militare.
Cap. dell'Arma del Genio - F.C. Aldo De Florio
della Sezione UNUCI di Taranto
La battaglia di Ortona
La proiezione del film al museo storico di Voghera
P
erché organizzare oggi la proiezione
di un film su un tragico episodio della
Seconda guerra mondiale, appunto la
Battaglia di Ortona?
La Sezione Voghera-Oltrepò dell'Unione
Nazionale degli Ufficiali in Congedo d'Italia
nasce nella nostra città negli Anni ’20 del
secolo scorso e da allora, ininterrottamente –
afferma l'attuale Presidente Ten. Antonio
Zinni – arriva fino a noi e, in qualche modo,
noi ne portiamo il testimone che ci è stato
consegnato affinché con la nostra riflessione
e attenzione si possa contribuire a non dimenticare fatti della nostra storia più recente.
Un'altra ragione è il fatto che questo Museo, proprio nel salone principale, custodisce in una grande
vetrina dei documenti preziosi portati qui proprio da alcuni protagonisti di quella atroce battaglia. Infatti,
la città di Edmonton, dello Stato dell'Alberta (Canada), nel 1994 scelse Voghera per ricordare i soldati
canadesi morti a Ortona.
Nella notte tra il 9 e il 10 settembre 1943, la famiglia dei Savoia lascia, dal porto di Ortona, l'Italia
occupata dai nazisti per approdare nella già liberata Brindisi.
Da Ortona passa la linea Gustav, che ha l'altro capo a Cassino: una linea di difesa fortificata apprestata
dalle forze germaniche nel punto più stretto della penisola.
Durante la Seconda guerra mondiale Ortona conosce momenti veramente difficili. La maggior parte della
popolazione ortonese è costretta a scappare dalle proprie case. A Nord l'esercito tedesco e a Sud quello
degli alleati bombardano ininterrottamente Ortona per circa 6 mesi. La città, praticamente rasa al suolo,
venne definita da Winston Churchill come la "Stalingrado d'Italia" perché, come nella città russa, la
battaglia si prolungò a lungo nelle vie della città stessa, inaugurando tragicamente un corpo a corpo tra i
piani e le pareti delle case.
La città fu insignita della medaglia d'oro al valore civile.
Tra i militari due figure chiave meritano di essere citate: il Generale Bernard Montgomery a capo dell'VIII
Armata canadese e il Gen. Chris Vokes, comandante della 1a Divisione Fanteria canadese impegnata a
Ortona.
Infine, un'altra ragione che ci sembra molto importante, l'autore del film "La Battaglia di Ortona" è il dott.
Cesare Cantù, vogherese. Egli è media educator, regista e montatore e lavora a RAI 3 di Milano. Ha lunga
esperienza nel documentario storico e in pubblicità. È coautore con la scrittrice Lorella Zanardo dei libri
“Il Corpo delle Donne” (da cui è stato realizzato un documentario) e “Senza chiedere permesso”, entrambi
editi da Feltrinelli. Egli è inoltre coordinatore dei progetti di Educazione all'immagine e alla
comunicazione dai titoli "Nuovi occhi per i Media" e "La rete siamo noi", finalizzati al potenziamento
delle capacità creative e della coscienza civile dei ragazzi e delle ragazze attraverso Internet.
Un pomeriggio culturale molto interessante durante il quale l'autore ha ripercorso, rispondendo alle
numerose domande del pubblico presente, l'intero processo della nascita di questo film, delle difficoltà
legate al reperimento delle fonti autentiche, dei documenti e dei testimoni di quel tragico episodio di
guerra definito più volte "troppo tragica, cruda e cattiva".
Ten. Antonio Zinni Presidente della Sezione UNUCI di Voghera-Olrepò
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Attività addestrative e sportive
Alessandria
Esercitazione di tiro
P
<
resso il Tiro a Segno Nazionale di Novi Ligure si è svolta la
ormai tradizionale esercitazione di tiro con sistema interattivo
di addestramento al tiro (S.I.A.T.). L’esercitazione, svoltasi in
4 giorni di tiro, ha visto l’alternanza di Ufficiali ed Amici provenienti
dalla Liguria e da diverse sezioni piemontesi; ospiti sono stati anche
gli Ufficiali dell’ UNOR COE D’AZUR, che hanno apprezzato il
particolare tipo esercitazione svoltasi presso il poligono grazie alla
disponibilità del Presidente dello stesso il signor SILVANO
Gianfranco e degli istruttori di tiro. La classifica è stata la seguente:
1° A.U CANTATORE - 2°Cap. PRIANO - 3° Cap. ORIGLIA.
Nel 2013 è iniziato un corso, diviso in vari livelli, teorico/pratico di
addestramento al tiro con armi corte e lunghe, gestito da istruttori di
tiro federali del T.S.N. di Novi Ligure ed ideato dal Socio Cap.
BUONCOMPAGNI. Le armi usate durante il corso vanno da quelle
prettamente da tiro (cal. 22) ai fucili militari con ottica (cal. 223) alle
armi in 9x21 (Beretta, glock. ecc.). Ai partecipanti, che concorrono
solo alle spese del munizionamento, viene rilasciato un libretto
personale in cui vengono registrati i corsi teorici in aula, le armi usate e i risultati ottenuti sul campo.
Tale corso è stato pensato e ideato per mantenere sempre addestrati gli iscritti all’UNUCI e vi può partecipare
qualsiasi Socio a prescindere dalla Sezione di appartenenza. Chiunque fosse interessato potrà contattare presso
la Sezione di Alessandria:
[email protected][email protected].
Bracciano
Gara di tiro
I
l giorno 10 novembre 2013 si è svolta nel Poligono di Tiro a Segno Nazionale di Bracciano una gara di
tiro con le seguenti armi portatili: carabina calibro 22lr, - pistola semiautomatica calibro 9x21, - revolver
calibro 38 special.
Sul podio, per la premiazione da parte del Presidente di Sezione, Gen. Antonio GATTO, sono saliti:
1° classificato: Ten. Maurizio TUFFALI della Sezione di Bracciano,
2° - 1° Cap. Med. Antonio ADDARI della Sezione di Avezzano,
3° - Ten. Maurizio CARDINALI della Sezione di Tivoli.
Caltanissetta
8° Trofeo delle Zolfare
I
l 27 e 28 ottobre 2013 si è svolta, presso il poligono di tiro a segno di Caltanissetta, la 8a edizione della
gara interprovinciale di tiro "Trofeo delle Zolfare" per carabina e pistola a fuoco (calibro 22), organizzata
dalle Sezioni UNUCI di Caltanissetta, presieduta dal Ten. Calogero Bonfanti, e di Agrigento, presieduta
dal Ten. Carmelo Fenech.
Il Comitato d’onore era composto dal neo eletto Presidente nazionale UNUCI, Gen. C.A. Rocco Panunzi, dal
Delegato regionale del sodalizio, Gen. Gualtiero Consolini, e dai Presidenti delle due Sezioni, mentre il
Comitato organizzatore dal Ten. Giuseppe Carrubba, segretario dell'UNUCI di Caltanissetta, e dal Ten.
14
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Salvatore Albano, consigliere dell'UNUCI di Agrigento.
La direzione della gara è stata curata dalla sezione Tiro a Segno Nazionale di Caltanissetta, presieduta dalla
Sig.ra Teresa Ippolito.
Alla gara, articolata su 25 colpi in tre turni di tiro, hanno partecipato una ventina di tiratori provenienti da
diverse Sezioni siciliane. E' stata vinta dal Ten. Francesco Sciacca (Patti) per la categoria pistola e dal Ten.
Salvatore Petix (Agrigento) per la categoria carabina. Per la categoria pistola il secondo posto è stato ottenuto
dal Ten. Salvatore Albano (Agrigento), seguito dal Ten. Calogero Bonfanti (Caltanissetta).
Per la categoria carabina secondo posto assoluto per il Ten. Carlo Pluchino (Catania), seguito da Salvatore
Rampello (Agrigento).
La targa per i migliori risultati nelle due specialità è stata vinta dalla Sezione UNUCI di Agrigento, seguita
dalla Sezione di Caltanissetta. “Il trofeo - afferma il Tenente Calogero Bonfanti – è promosso dalle due Sezioni
UNUCI di Caltanissetta e Agrigento, vicine non solo geograficamente ma anche nell’impegno associativo e
costituisce un ulteriore momento di amicizia tra gli Ufficiali delle due Provincie”.
Catania
Esercitazione “White Fox
L
a Sezione Unuci di Catania nei giorni 30
novembre e 1° dicembre, ha partecipato
all'esercitazione WHITE FOX 2013, organizzata
dalla Sezione di Palermo. L'esercitazione prevedeva una
giornata nella riserva naturale di Monte Cane in territorio
di Ventimiglia di Sicilia e Ciminna, su movimento
appiedato di pattuglia, comunicazioni radio, RAI,
individuazione ed allestimento di una ZAE, procedure
CASEVAC e FORWARD MEDEVAC, e un'altra giornata
all'interno del complesso CIPRO GEST, sito preso l'area
industriale di Termini Imerese su addestramento di difesa
e attacco in aree abitative, superamento di punti pericolosi, tecniche di irruzione ( CBQ) e C.IED.
Firenze
X International Winter Shooting Competition
D
al 15 al 17 novembre 2013 una rappresentanza
della Sezione UNUCI di Firenze, guidata dal
vice Presidente Gen. B. Franco Rossi, è volata in
Polonia per partecipare alla competizione organizzata
dall’Associazione dei Riservisti di Poznan e denominata
“X International Winter Shooting Competition for the
Cup of Minister of National Defence” presso il campo di
addestramento della 10a Brygada Kawalerii Pancernej a
Swietoszow.
Vi hanno preso parte 30 squadre di 4 componenti
provenienti da Polonia, Germania, Austria, Repubblica
Ceca e Italia. La competizione si è articolata in 4 prove
(pistola WIST cal. 9 para a 25 m., fucile d’assalto Beryl cal. 223 a m. 100, pistola mitragliatrice Glauberyt a
m. 50 e MG a distanza variabile da 150 a 300 m.). La gara si è sviluppata dalle 9 alle 16 circa con una
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
15
Attività addestrative e sportive
temperatura attorno agli zero gradi ed un fastidioso vento freddo che, comunque, non ha condizionato più di
tanto. La squadra, composta dal Gen. B. Franco Rossi, dal S.Ten.(f.alp.) Alessio Mazzolini, dal cap.magg.
(f.par.) Alessandro Camarrone e dal car. Francesco Ranfagni (foto), ha ottenuto un onorevole 12° posto (1°
team straniero), pur dovendo utilizzare per la prima volta quel tipo di armamento, eccezion fatta per la MG.
Da sottolineare il piazzamento nel tiro con pistola del S.Ten. Mazzolini, che ha ottenuto il massimo punteggio
(100 su 100) e del cap.magg. Camarrone che lo ha sfiorato (99 su 100). I migliori piazzamenti nelle varie
categorie: S.Ten. Mazzolini 7° con la pistola WIST a 25m., cap.magg. Camarrone 8° con la pistola
mitragliatrice Glauberyt a 50m., Gen. Rossi 42° con la carabina Beryl a 100m. Al termine della competizione,
nel Club della 10a Brigata di Cavalleria, ha avuto luogo la cena di chiusura dell’avvenimento, con la
premiazione dei concorrenti e delle squadre. La serata si è svolta in un festoso clima di cameratismo ed è
servita a rinsaldare i comuni legami di appartenenza ad un modo di sentire che travalica i confini nazionali.
Genova
36a Gara interregionale di tiro
D
omenica 27 ottobre, presso il Poligono TSN di Novi Ligure (AL), ha avuto luogo la gara
interregionale di tiro con pistola g. c. e carabina d’assalto 223, con la partecipazione di iscritti alle
Sezioni UNUCI di Genova e Alessandria.
La gara, articolata su due prove rispettivamente con arma corta e lunga, entrambe su poligono interattivo SIAT,
ha dato i seguenti risultati :
GARA CON PISTOLA 9x21
1°
Ten.
Villavecchia Maurizio
2°
S.T.V.
Leonetti Paolo
3°
Ten.
Salomone Giorgio
GARA CON CARABINA 223
1°
S.T.V.
Leonetti Paolo
2°
Ten.
Villavecchia Maurizio
3°
1° Cap.Corazzari Giampaolo
Sez. Alessandria punti 28
Sez. Genova punti 24
Sez. Genova punti 22
Sez. Genova punti 13
Sez. Alessandria punti 10
Sez. Genova punti 8
Sulla base dei punteggi conseguiti nelle due prove è stata stilata la seguente classifica “Combinata” :
1°
S.T.V.
Leonetti Paolo
Sez. Genova punti 37
2°
Ten.
Villavecchia Maurizio
Sez. Alessandria punti 36
3°
Ten.
Salomone Giorgio
Sez. Genova punti 28
Alla fine della gara il Presidente della Sezione UNUCI di Genova, 1° Cap. Mario Merello, dopo aver
ringraziato lo staff del Poligono per la fattiva collaborazione, ha consegnato i premi ai vincitori.
Napoli
7° Trofeo Provincia di Avellino
P
resso il Poligono del Tiro a Segno Nazionale di Avellino si è svolto il 16 novembre 2013 il 7° Trofeo
“Provincia di Avellino ”, gara di tiro, con arma corta cal. 22 e cal. 9, su bersagli posti ad una distanza
di 25 metri, organizzata dalla Sezione UNUCI di Avellino.
La Sezione UNUCI di Napoli ha partecipato alla competizione con ben 10 Soci concorrenti, tutti in uniforme
da combattimento, sia per la prova individuale con pistola cal. 22, sia con un Socio per la prova con pistola
16
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
cal.9, ed infine con una squadra di 3 elementi.
Nella classifica finale categoria “Ufficiali in servizio
ed in congedo” con pistola cal. 22, nelle prime sei
posizioni si sono classificati 5 Soci della Sezione
UNUCI di Napoli: S.Ten. Massimo Correra (primo),
S.Ten. Marco Correra (secondo), Ten. Flavio Russo
(terzo), Ten. Remo Raio (quarto), Ten. Carlo Frasca
(sesto).
Nella classifica individuale categoria “Amici UNUCI”
con pistola cal. 22, si è registrato un ottimo terzo posto
del Socio Migliarotti Ennio. Nella classifica a
"squadre" l’UNUCI Napoli ha riportato un ottimo terzo
posto.
La manifestazione si è conclusa con il saluto del Gen. B. Pellegrino Modugno, Presidente della Sezione
UNUCI di Avellino, la consegna delle coppe, il rito delle fotografie, ed il brindisi finale. Il Team partenopeo
dell’UNUCI, torna dalla manifestazione con ben cinque trofei, conquistati grazie alla preparazione ed
all’impegno dei suoi Soci ed Amici, che andranno ad arricchire la bacheca d’onore della Sezione.
Nella foto un momento della premiazione.
Palermo
Esercitazione "White Fox 2013"
L
a Sezione UNUCI di Palermo ha organizzato e svolto, nel mese di dicembre, un’esercitazione non
competitiva, continuativa di due giorni, "a partiti contrapposti", in ambiente boschivo e in area
urbanizzata, denominata “White Fox
2013”.
L’attività addestrativa "boschiva" ha avuto luogo
all'interno della Riserva Naturale Orientata di
Monte Cane, nel territorio di Ventimiglia di Sicilia
(PA), e quella in "area urbanizzata" all'interno
dell'area industriale di Termini Imerese (PA) e ha
simulato il coinvolgimento di minori unità di
fanteria in operazioni di sostegno alla pace (PSO).
Hanno preso parte anche Ufficiali della Riserva
Selezionata, del Corpo Militare della CRI e
militari del Corpo Militare ACISMOM di
Palermo, che si sono addestrati in attività di
combat support service (SSC).
Alla White Fox 2013 è intervenuta una pattuglia
dell’UNUCI di Catania, accompagnata dal
Presidente di Sezione, Ten. Natale Ferlazzo,
contribuendo a rinsaldare i vincoli di amicizia fra
le due Sezioni siciliane.
Il direttore di esercitazione, Magg. Claudio
Zaccardo, alla fine dell'attività si è congratulato
con i partecipanti per l’impegno profuso e il buon
livello addestrativo raggiunto.
As s al t o ad un cas o l are nel b o s co
So cco rs o i n co mb at t i ment o i n amb i ent e urb ani z z at o
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Attività addestrative e sportive
Parma
Gara interregionale di tiro a segno
H
a avuto luogo con successo l’annuale gara
interregionale di tiro a segno individuale con
armi ex ordinanza (pistola e carabina),
organizzata dalla Sezione UNUCI di Parma e svoltasi
presso il poligono TSN della città. Numerosi i tiratori
appartenenti alla Sezione di Parma, ad altre Sezioni
UNUCI, oltre a personale in servizio dell’Esercito e delle
Forze dell’Ordine che hanno preso parte alle gare. Alla
premiazione dei primi classificati di ogni specialità il
Presidente di Sezione, Gen. Alberto Pietroni, ha elogiato
tutti i partecipanti per l’impegno profuso nelle gare e per
gli ottimi risultati raggiunti ed ha quindi messo in risalto
lo spirito di fattiva e preziosa collaborazione, esistente
ormai da anni, fra l’UNUCI e la Sezione del TSN di Parma. Questi i primi cinque classificati per ogni
specialità:
Pistola ex ordinanza – Beretta Mod. 34/35
1°: Cap. Amoretti Roberto,
2°: Cap. Mazza Gianni,
3°: Sig. (ex AU) Sassi Massimo,
4°: Ten. Borsi Sergio,
5°: STV Bacchi Chiara.
Fucile ex ordinanza – trainer carabina (cal.22)
1°: Sig. (ex AU) Vicini Andrea,
2°: Ten. Balloni Cesare,
3°: Cap. Raffagli Giuseppe,
4°: Cap. Mazza Gianni,
5°: Sig. (ex AU) Sassi Massimo.
Nelle foto alcuni momenti della premiazione
Patti
Gara regionale di tiro
T
ra il 5 e il 6 ottobre 2013, organizzata dalla Sezione UNUCI di Patti, è stata disputata la 14a Gara
Regionale di Tiro per Pistola e Carabina aria compressa mt. 10 per Ufficiali in congedo ed Amici
UNUCI, intitolata al Ten.Col. Medaglia d’Argento al Valor Militare Giovanni Rampulla, martire delle
Fosse Ardeatine, nativo di Patti e cittadino di Oliveri.
La gara si è svolta presso il Poligono del Tiro a Segno Nazionale di Milazzo, ove si sono confrontati oltre
trenta tiratori provenienti dalle Sezioni UNUCI della Sicilia Centro-Orientale (rappresentate Agrigento,
Avezzano, Caltagirone, Giarre, Messina e Patti). Alla fine della gara, nella categoria carabina ha conquistato
la prima posizione il Cap. PELLEGRINO Antonino, di UNUCI Patti, che ha preceduto nell’ordine il Ten.
TORRE Giuseppe e il Cap. SALVO Domenico, anche loro di UNUCI Patti, il Ten. MEI Fabio, di UNUCI
Avezzano, e il Ten. COPPOLINO Roberto, di UNUCI Patti; nella categoria Pistola ha prevalso il Ten.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
SCIACCA Francesco, di UNUCI Patti, seguito dal Ten.
ARICÒ Tommaso e dal Ten. CONSALVI Antonio,
entrambi di UNUCI Patti, dal S.Ten. CAVALLARO
Giovanni, di UNUCI Giarre e dal Ten. CORSO
Filiberto, di UNUCI Patti. Tra gli Aggregati UNUCI,
nella carabina si sono nell’ordine classificati, ai primi tre
posti, LUCA Antonino, seguito da FOGLIANI Mario e
CUCINOTTA Giovanna, tutti di UNUCI Patti; nella
pistola CAPILLI Gabriella, ha preceduto RAO Nunziata
Emilia e MINOLFI Enrico, tutti di UNUCI Patti. Oltre ai
premi canonici, è stato assegnato il “premio fair play”,
istituito in memoria della signora Rosa Rampulla, nipote Fo t o di g rup p o co n i p remi at i
del Ten. Col. Giovanni Rampulla, scomparsa nel maggio scorso, che la figlia della signora Rosa, Emilia Rao,
ha consegnato al Cap. Rapisarda Francesco, di UNUCI Caltagirone. In virtù del punteggio ottenuto nelle gare
provinciali di tiro effettuate nell’anno, è stata poi redatta la classifica del “17° Trofeo Provinciale di Tiro per
pistola e Carabina aria compressa mt. 10 Ten.Col. MAVM Giovanni Rampulla, risultando pertanto vincitori il
Tenente TORRE Giuseppe, per la categoria carabina, ed il Tenente SCIACCA Francesco, per la categoria
pistola, entrambi di UNUCI Patti. Al termine dei due giorni di sport e addestramento per Ufficiali in congedo,
la cerimonia di premiazione, condotta dal Presidente della Sezione UNUCI di Patti, Capitano Antonino
Pellegrino, che ha ringraziato, per la valida cooperazione, il Capo Nucleo di Milazzo, Tenente Filiberto Corso,
e il Presidente del Tiro a Segno Nazionale di Milazzo, Felice Nania, con quanti, tra i loro collaboratori, hanno
permesso il corretto svolgimento della gara. Alla premiazione hanno presenziato il Signor Tindaro Rao e la
Signora Emilia Rao, rispettivamente nipote e pronipote del Ten. Col. Giovanni Rampulla, che hanno
consegnato i premi in palio. Dopo la cerimonia, parte dei contendenti si sono trattenuti a pranzo, per
concludere con spirito gioviale il fine settimana di sport e addestramento.
Pisa
Trofeo Nassirya
N
ell’ambito delle attività programmate, la
Sezione ha organizzato, unitamente al Tiro a
Segno Nazionale di Pisa e all’Associazione
Nazionale Alpini (Sez. di Pisa) e in occasione del
Decennale della tragica strage di Nassiryah, il Trofeo
Nassiryah presso il locale Tiro a Segno Nazionale.
La manifestazione ha avuto un grande successo
cittadino, ma anche regionale, vista la partecipazione di
diversi Gruppi: 1° RGT Par. Tuscania, Polizia di Stato,
46a Aerobrigata, Reparti CC cittadini e della Provincia,
9° Col. Moschin, l’ANA di Pisa, Sezioni UNUCI di
Pisa, Reggio Emilia, Viareggio, i CC di Lucca, il TSN di
Brescia e Lucca e l’Associazione Carabinieri.
Ottimi i risultati ottenuti dall’UNUCI di Pisa, visto che nel Gruppo A, dedicato alle Forze Armate e alle
Associazioni d’Arma, il migliore tiratore, Gen. Sergio Cardia, è arrivato terzo su 52 partecipanti con il
punteggio di 97 (5 m) e nella classifica a Squadre (Capogruppo Gen. Sergio Cardia); l’UNUCI di Pisa è
arrivato secondo su ben 11 squadre e solamente dopo il 1° RGT Par. Tuscania.
Non sono mancati momenti di grande commozione specialmente quando , il nostro iscritto, Gen. CC Luciano
Francini, ha ricordato i nostri valorosi caduti di NASSIRYAH.
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Attività addestrative e sportive
Comunicazioni della Presidenza Nazionale
Teramo
L’UNUCI da Ente di diritto pubblico
ad Associazione di diritto privato
XIV Gara di Tiro con pistola cal. 22 L.R.
I
l giorno 19/10/2013 si è regolarmente svolta, presso il Poligono del T.S.N. di Teramo l'attività addestrativa
denominata "XIV Gara di Tiro a segno con pistola standard calibro 22 L.R.". Alla manifestazione hanno
partecipato numerosi Ufficiali ed amici provenienti dalle Sezioni di Avezzano, Pescara, Roma e Teramo.
Ha presenziato anche il Magg. Giorgio Giovannoli, Presidente della Circoscrizione Lazio-Abruzzo-Molise,
che dopo i saluti ha aggiornato i presenti sulle attività e novità del recente Consiglio Nazionale. Lo
svolgimento della gara, curato dai consiglieri della Sezione e da quelli del T.S.N. di Teramo, che ha
provveduto alla direzione del Tiro, è stato impeccabile. Al momento sportivo-addestrativo, è seguito quello
cameratesco e di amicizia in conviviale presso un ristorante tipico del centro storico di Teramo.
I risultati della interessante e piacevole competizione sono stati i seguenti:
Classifica individuale Ufficiali in congedo ed in servizio
(premiati i primi 6):
1° Ten. Grumelli Piero
UNUCI PESCARA
2° Cap. Addari Antonio
UNUCI AVEZZANO
3° Cap. Romanazzi Francescò UNUCI PESCARA
4° Ten. Durante Dino
UNUCI TERAMO
5° Ten. Schioppa Emidio
UNUCI TERAMO
6° Ten. Pezzi Giulio
UNUCI PESCARA
Classifica Squadre:
1° UNUCI PESCARA (Grumelli - Romanazzi - Pezzi)
2° UNUCI TERAMO (Durante - Schioppa - Tommolini)
3° UNUCI AVEZZANO (Addari - D'Angelo - Cerasoli),
Il M ag g . Gi o v an n o l i p re m i a
v i nci t ri ce UNUCI Pes cara
la
Gara di tiro al piattello
l giorno 6 ottobre 2013 si è svolta in Pianopoli (CZ)
l’annuale gara di tiro al piattello fossa olimpica tra i Soci
della Sezione. Alla competizione hanno partecipato
diversi Ufficiali ed amici UNUCI gareggiando con impegno,
entusiasmo e spirito sportivo. La giornata gradevole ha
favorito l'accesso al poligono e l'utilizzo ottimale dello stesso
con la presenza dei familiari dei concorrenti. Considerevole il
numero di ragazzi figli dei Soci che hanno vivacizzato con la
loro curiosità la gara, provando anche loro l'emozione del
tiro, sotto stretto controllo dell'istruttore. Il podio alla fine
della gara era così formato:
Nel l a fo t o i l p o di o co n i l Pres i dent e che p remi a
1° classificato Ten. Pirilli Vincenzo,
i l v i nci t o re.
2° Ten. Rubino Giovanni,
3° Ten. Pontoriero Antonio.
A ciascuno di loro è stata consegnata dal Presidente, 1° Cap. Roberto de Vincentiis, la coppa messa in palio
dalla Sezione e ai ragazzi che hanno sparato fuori gara una medaglia ricordo del poligono.
Dopo la premiazione sul sito del poligono, l'incontro è proseguito con una conviviale in un ristorante del paese
per cementare la conoscenza e la stima tra tutti i presenti.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Delegati Regionali eletti
s quadra
Vibo Valentia
I
I
n aderenza a quanto stabilito dal DPR n. 50/2013 (vedasi Rivista n. 5/6-2013 e sito web della
Presidenza Nazionale), relativo alla privatizzazione dell’UNUCI, il Consiglio Nazionale, nella
riunione svoltasi a Chianciano il 20 giugno 2013, ha preceduto all’elezione del Presidente Nazionale
e dei membri del Consiglio Direttivo. In particolare, sono risultati eletti:
•
Presidente Nazionale, con 8 voti su 15, il Generale C.A. Rocco Panunzi;
•
Consiglieri Nazionali: Magg.Gen. Sergio Labonia (14 voti); Gen. C.A. Pietro Solaini (12 voti);
Gen. B. Giuliano Giannone (10 voti); Gen. B. Aldo Marini (10 voti); Gen. B. Federico Sepe (9 voti).
In ottemperanza a quanto stabilito dall’articolo 9 del DPR 50/2013, il Presidente eletto potrà entrare in
carica all’atto dell’entrata in vigore del nuovo Statuto – elaborato dai Consiglieri Nazionali e sottoposto
alla verifica dei Delegati Regionali – attualmente nella fase di perfezionamento del previsto iter
legislativo. Fino a tale data, rimarranno in carica l’attuale Presidente Nazionale e i membri degli altri
Organi sociali.
Per quanto attiene alle restanti Cariche sociali dell’UNUCI nel suo status di Associazione di diritto
privato, che dovrà prevedere le cariche di: Vice Presidente Nazionale, Segretario Generale, Collegio dei
Sindaci e Collegio dei Probiviri, la Presidenza Nazionale farà conoscere con apposite comunicazioni sul
sito Web tempi e procedure delle relative elezioni.
CAGLIARI
TEN: FRANCESCO ROMANO ANDRISSI
NE
TORINO
1° CAP. PAOLO UNZAMU
NE
Il Tenente Francesco Romano Andrissi è nato a Roma il 16 aprile 1936.
Coniugato, due figli (di cui uno, già Sottotenente dei Carristi, attualmente Socio
UNUCI), è un dirigente di azienda industriale in pensione, Revisore ufficiale dei
conti/Revisore legale e Cavaliere-Ufficiale OMRI. Ha svolto il servizio militare
dal 1958 al 1960, S.Tenente dal luglio 1959 (Brigata Taurinense); ha frequentato
il Corso “roccia e ghiaccio” (scuola militare alpina in Val Veny) ed è stato
richiamato dall’ottobre del 1961 al gennaio 1962 presso il Gruppo Bergamo
della Brigata Orobica.
Il 1° Capitano c. (cr) Antonello Paolo Unzamo è nato a Torino il 24 agosto 1957.
Coniugato, ha un figlio. Dal 1984 si occupa, come libero professionista ed
imprenditore, di progettare e realizzare, opere di architettura d'interni e design.
Dal 1989 al 1996 è stato Socio e Consigliere di Amministrazione della Ghelco
Image System srl. Quale Ufficiale di Complemento, ha prestato servizio, dal
1979 al 1981, al 19° Gruppo SQD Cavalleggeri "Guide" - Caserma "Trieste"
Divisione Corazzata Ariete - Casarsa (Pn). Dal 2004 è incorporato nel Corpo
Militare del Sovrano Militare Ordine di Malta, assegnato in forza al 1° Reparto
EI SMOM (Mi). È iscritto alla Sezione UNUCI di Torino dal 1982
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
21
Comunicazioni della Presidenza Nazionale
Interessi degli Iscritti
Presidenti di Sezione eletti nel 2013
(A cura del Magg. Gen. Vincenzo Ruggieri)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
ACIREALE
ANCONA
AVEZZANO
BIELLA
CAGLIARI
CARRARA
CIVITANOVA
MARCHE
CIVITAVECCHIA
FABRIANO
LA SPEZIA
LEGNAGO
ORVIETO
OSTIA
PADOVA
PESARO-URBINO
PINEROLO
REGGIO EMILIA
SASSARI
TORINO
TRANI GEN. B.
TRIESTE
C confermato
AMM. ANTONINO ZANGHI’
COL. ALESSANDRO ZINNI
1° CAP. FLORIANO MADDALENA
1° CAP. ROBERTO BONA
TEN. FRANCESCO ROMANO ANDRISSI
1° CAP. MAURIZIO VOLPI
NE
C
C
C
NE
NE
TEN. GIOVANNI CIFERRI
GEN. C.A. PIERGIUSEPPE GIOVANNETTI
1° CAP. FRANCO STROPPA
TEN. FULVIO TAU
TEN. DANILO VACCARELLA
B.GEN. GIULIO C. SCHINA
CAP.. LUIGI MANINI
CAP. PIETRO DE CHECCHI
GEN. B. GUGLIELMO CONTI
1° CAP. PAOLO PRIANO
MAGG. FABIO ZANI
TEN. ANTONIO BONARIO MARRAS
1° CAP. PAOLO UNZAMU
VINCENZO AVVENIENTE
MAGG. ROBERTO ENNERI
C
C
C
NE
NE
C
C
C
C
C
C
NE
NE
C
NE
NE nuovo eletto
LE PEREQUAZIONI PREVISTE PER IL 2014
N
ell’intento di vanificare alcune perplessità, si ritiene opportuno sintetizzare la normativa relativa
alle perequazioni previste per il 2014, anche in considerazione che alcuni accorgimenti “fiscali”,
(una sorta di pubblicità ingannevole o abuso della credulità popolare) adottati dall’Agenzia delle
Entrate, potrebbe indurre il percettore a facili illusioni.
Pertanto, si ravvisa l’esigenza di riepilogare gli aumenti effettivi che saranno concessi ai “comuni”
pensionati con le sotto specificate “domestiche” espressioni.
* più 1,2% (100% dell'indice Istat) sulle pensioni d'importo mensile sino a 3 volte il minimo di dicembre
2013 (1.487 euro);
* più 1,08% (90% dell'indice) per quelle d'importo mensile compreso tra 3 e 4 volte il minimo (da 1.487
a 1.982 euro);
* più 0,90% (75% dell'indice) per quelle d'importo mensile compreso tra 4 e 5 volte il minimo (da 1.982
a 2.478 euro);
* più 0,60% (50% dell'indice) per quelle d'importo mensile compreso tra 5 e 6 volte (da 2.478 a 2.973
euro).
Nessuna rivalutazione, infine, per le quote di trattamento d'importo superiore 2.973 a euro.
Tuttavia, così come è stato illustrato lo scorso anno vale anche la pena ribadire che gli importi delle
pensioni relativi ai mesi di gennaio e febbraio, anche se superiori a euro 2.973, risulteranno maggiori di
quelli precedenti. Ma non facciamoci illusioni.
In effetti, per i pensionati che ricevano importi superiori a euro 2.973, nessun aumento è stato concesso.
Ciò in quanto detto aumento deve essere considerato “virtuale” poiché si riferisce alle omesse trattenute
fiscali, (qui l’abuso della credulità popolare) relative all’addizionale comunale e all’addizionale regionale.
Le stesse saranno ripristinate, auspicabilmente non in misura superiore, nel mese di marzo.
Commissari Straordinari di Sezione
RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO DI PEREQUAZIONE
1
ASTI (*)
1° CAP. ALESSANDRO RAVIOLA
2
3
MONFALCONE (**)
BOLOGNA
1° CAP. AURELIO SCOLOBIG
GEN. B. GIOACCHINO DI NUCCI
(*) Presso abi tazi one del Commi ssari o: Vi a Mai na, 12 - 14100 Asti
Si comunica che con la circolare in data 22.1.2014 l'INPS (dal sito dell'ente previdenziale) ha reso
noto che verrà restituito il contributo di perequazione trattenuto sulle pensioni eccedenti i 90.000
Euro lordi annui, relativi:
- al periodo agosto - dicembre 2011, sulla pensione del corrente mese in pagamento il 16 febbraio
p.v.;
- all'anno 2012, verosimilmente, sulla pensione del mese di gennaio 2015 (per motivi di
disponibilità finanziaria di € 60 milioni, sancita a favore dell'INPS per l'anno 2015).
Per gli Ufficiali in ausiliaria amministrati dalla della Difesa, nessuna novità in quanto per loro è
già stato provveduto nel mese di dicembre 2013, a carico del bilancio dello Stato.
(**) Le el ezi oni per i l Presi dente di S ezi one si svol geranno i l 9 maggi o 2014 (dal l e 17. 00 al l e 19. 30) e
i l 10 maggi o 2014 (dal l e 10. 00 al l e 12. 00) presso l a sede del l a S ezi one i n V. S . Francesco, 44.
22
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
23
Comunicazioni della Presidenza Nazionale
I
l 29 settembre 2013 il C.te Giuseppe Filippo Imbalzano è stato eletto con
voto unanime Presidente della GAMINGER INITIATIVE (GI) per il
periodo 2013/2014; è il primo Ufficiale italiano che ricopre questa carica
e sostituisce il Ten.Col. Heidi Kornek dell’Esercito Svizzero.
La GAMINGER è l’Unione delle Associazioni Nazionali degli Ufficiali della
Riserva del centro Europa ed è oggi una struttura permanente di cooperazione
militare che ha molto contribuito all’avvicinamento, prima informale e poi
ufficiale, di sistemi militari che la storia aveva prima diviso.
Nel 1989 tre Ufficiali in rappresentanza delle Associazioni degli Ufficiali
della Riserva Svizzera, Germania, e Austria – poco prima della caduta della
cortina di ferro e del crollo del Patto di Varsavia – iniziarono a riunirsi nel
Monastero Medievale dei Frati Certosini di Gaming (Austria) ed i loro
incontri vennero appunto denominati Gaming Talks (colloqui di Gaming).
Gli obbiettivi originali dei Gaming Talks erano quelli di avvicinare le
Associazioni militari dell’occidente con quelle dei Paesi dell’est europeo in
via di costituzione, per la creazione di una base credibile per reciproci scambi di informazioni e
cooperazione, anche con politici e militari in servizio attivo. Non solo l'obbiettivo iniziale dei Gaming
Talks è stato raggiunto, ma ancora di più, è stato possibile sviluppare uno spirito di Gaming in accordo
con il significato della storica località e del suo genius loci, che combina la fiducia reciproca con la
disponibilità e volontà di apportare un contributo congiunto nel promuovere la pace e una più stretta
cooperazione tra le varie organizzazioni e i loro Paesi. Dopo la prima fase e con la successiva adesione
di altre Associazioni Nazionali di Ufficiali della Riserva del Centro Europa ai Gaming Talks e
l’espansione dei suoi obbiettivi, nel 1995 fu costituita la GAMINGER INITIATIVE (GI), che attualmente
rappresenta 10 Paesi dell’area: Austria, Croazia, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia,
Slovenia, Ungheria, Svizzera. Infatti, nel frattempo Associazioni Nazionali di Ufficiali Riservisti sono
state create ed ufficialmente riconosciute a livello politico e dalle Autorità Militari nei Paesi dell'Europa
centrale e orientale; esse possono, come nell’occidente, operare al "terzo livello", cioè dopo quello dei
politici e delle Forze Armate, come parte integrante della preparazione e sulla prontezza difensiva
nazionale e internazionale e di sicurezza comune.
La GAMINGER INITIATIVE è diventata un termine familiare nella vita associativa militare nei Paesi
dell'Europa centrale, nella NATO e nella CIOR (Confederazione interalleata degli ufficiali di riserva) con
la quale la GI ha, tra l’altro, siglato nel 2002 un “Memorandum d’Intesa”.
Avviso importante
Congresso estivo CIOR e CIOMR
Si rende noto che il Congresso estivo della Confederazione Interalleata degli Ufficiali della Riserva
e della Confederazione Interalleata degli Ufficiali Medici della Riserva si terrà a Fulda (Germania)
dal 4 all’8 agosto 2014. Per i Soci interessati a partecipare il modulo per la relativa domanda di
adesione, con tutte le necessarie informazioni, è disponibile sul sito web dell’UNUCI.
In ragione dei ristretti margini di tempo, il suddetto modulo non potrà essere pubblicato sulla
Rivista.
24
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Difesa
News
A Viterbo i funerali del Generale Caligaris
e del Capitano Lozzi
S
i sono svolte, presso l'aeroporto Fabbri,
sede del 1° Reggimento "Antares"
dell'Aviazione dell'Esercito in Viterbo,
le esequie del Comandante dell'Aviazione
dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata
Giangiacomo Calligaris, e del Capitano pilota
Paolo Lozzi, deceduti il 23 gennaio a seguito
di un incidente a bordo di un elicottero AB
206 durante un volo addestrativo nel
viterbese. Alla
cerimonia,
officiata
dall'Arcivescovo Ordinario Militare per
l'Italia Monsignor Santo Marcianò, erano
presenti il Ministro della Difesa, Senatore
Mario
Mauro,
accompagnato
dai
Sottosegretari alla Difesa, On. Pinotti e On.
Alfano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito Generale Claudio Graziano e le massime autorità civili locali, che si sono stretti
intorno ai familiari dei due Ufficiali per l'ultimo saluto. "Siamo addoloratissimi, è una perdita enorme"
ha dichiarato il Ministro della Difesa ai giornalisti. Durante l'omelia, Monsignor Marcianò ha ricordato
"Quando si serve come essi hanno servito, dice Gesù, si è beati, si è felici; si è in quella pace per la
quale tanto i nostri militari lavorano e che noi
ringraziamo con tutto il nostro cuore". Il Capo
di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di
Corpo d'Armata Claudio Graziano, ha detto:
"I nostri soldati hanno grande onestà e grande
coraggio, sono pronti a fare tutto quello che è
necessario per adempiere al proprio dovere,
per servire la Patria. Lo hanno fatto in molti in
Afghanistan
durante
le
operazioni
internazionali e lo fanno tutti i giorni i nostri
militari rischiando in un addestramento che è
sempre impegnativo e che in questa
circostanza ha portato drammaticamente alla
perdita dolorosissima per l'Esercito del
Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e di un giovane Capitano". Al termine delle esequie le note
del Silenzio hanno accompagnato l’uscita dei feretri, portati a spalla dai colleghi dell'Aviazione
dell'Esercito. La cerimonia si è conclusa con gli ‘Onori ai Caduti’ resi dal picchetto in armi schierato
sul piazzale antistante l'hangar nel quale sono state celebrate le esequie.
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Libano: attività di solidarietà
del contingente italiano
Afghanistan: il Gen. Giorgio Battisti lascia l’incarico
al Gen. turco Hüsnüoglu
caschi blu italiani del Combat Service Support Battalion, per la gran parte composto da militari del
1° Reggimento Trasporti di Bellinzago
Novarese hanno accolto un gruppo di 31
bambini, di età compresa tra i 5 e i 15 anni,
della “School of Children with Special Needs”
di Ayta Ash Sha’b.
Gli studenti, accompagnati dagli insegnanti,
hanno varcato i cancelli della base “Millevoi”
di Shama per trascorrere alcune ore all’insegna
della solidarietà e della fratellanza. Nella base
di ITALBATT, unità di manovra del Sector
West su base 1° Reggimento “Granatieri di
Sardegna”, è stata invece inaugurata una
mostra fotografica a favore dei giovani artisti
fotografi
della
provincia
di
Tiro.
All’inaugurazione erano presenti l’Head of
Mission e Force Commander, Generale di Divisione Paolo Serra, il Comandante del Settore Ovest,
Generale di Brigata Maurizio Riccò e la Direttrice della Divisione Asia e Medio-Oriente del
Dipartimento delle operazioni di Peacekeeping delle Nazioni Unite, Izumi Nakamitsu.
l 22 gennaio, a un anno esatto dall’assunzione
dell’incarico di Capo di stato maggiore della missione
ISAF, il Generale dell’Esercito Italiano Giorgio
Battisti ha terminato il suo mandato ed è stato
avvicendato dal parigrado dell’Esercito Turco Kenan
Hüsnüoglu, comandante del NATO Rapid Deployable
Corps – Turkey (NRDC-TUR) di Instanbul.
Il Generale Battisti, che ha sostituito nel gennaio 2013 il
Generale francese Olivier de Bavinchove, allora
comandante dell’Eurocorps di Strasburgo, rientrerà a
breve in Italia per riprendere il comando del NATO
Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC-ITA), con sede
a Solbiate Olona, in provincia di Varese. Il Generale Battisti ha augurato ancora maggiori fortune al
suo successore e ha ringraziato i vertici della Forza Armata e dell’Alleanza Atlantica che hanno voluto
affidargli il prestigioso incarico. Il Generale comandante di NRDC-ITA ha sottolineato la grande
professionalità degli uomini e donne che ha avuto alle dipendenze e di come essi stessi siano una vera
squadra internazionale composta da personale proveniente da ben 49 nazioni.
Lasciando l’incarico, il Generale Battisti ha espresso sentimenti di profonda vicinanza e rispetto nei
confronti del popolo afgano che si sta impegnando a fondo per recuperare gli effetti di 35 anni di
conflitti. Un pensiero commosso e reverente a tutti i caduti della Coalizione e in particolare ai 53
militari italiani caduti per l’Afghanistan in questi 12 anni di missione. Infine, un riconoscente grazie a
tutti i familiari che hanno aspettato a casa il rientro dei propri cari: la loro missione non è stata meno
impegnativa.
Il Generale Battisti ha guidato lo staff della missione ISAF nella delicata e fondamentale fase della
transizione della responsabilità del paese alle forze di sicurezza afgane e in cui la missione si avvia alla
fase finale prevista a dicembre 2014.
I
I caschi Blu italiani addestrano
le Forze Armate Libanesi
S
i è conclusa a Shama (Libano) dopo due
settimane,
una
intensa
fase
di
addestramento congiunto con le Forze
Armate Libanesi (LAF) e con altri contingenti
che operano nel Sector West. Nella prima
settimana, presso la base “Millevoi” di Shama,
sede della Joint Task Force Lebanon su base
Brigata “Granatieri di Sardegna”, le attività
svolte
hanno
riguardato
lezioni
di
aggiornamento, teoriche e pratiche, sulle
procedure e le tecniche per le comunicazioni
radio, tramite l’utilizzo di automezzi e apparati
radio in dotazione all’Esercito Italiano. Nella
seconda settimana, è stato svolto un corso
denominato “Combat Medical Care” cui hanno partecipato, oltre alle LAF, anche altri contingenti del
Settore Ovest quali la Finlandia, il Ghana e l’Irlanda. Scopo dell’attività è stato quello di incrementare
le capacità di primo soccorso del personale partecipante, sia in ambiente sicuro (arresto
cardiopolmonare in luoghi pubblici, trauma da incidente stradale, trauma durante attività sportive, ecc.)
sia in condizioni di criticità e di rischio in ambiente ostile (conflitto a fuoco, esplosione di ordigni,
ecc.). Durante il corso sono state effettuate attività teorico/pratiche relative a: manovre di rianimazione
cardiopolmonare, il trattamento di feriti in operazione (Tactical Combat Casualties Care - TCCC) e
nozioni sul trattamento di primo soccorso (anche in assenza di adeguati presidi e attrezzature sanitarie).
Le attività condotte hanno evidenziato come l’integrazione in ambito UNIFIL delle LAF sia
condizione necessaria affinché le unità sul terreno possano operare in piena sinergia, garantendo una
maggiore sicurezza e rapidità decisionale”.
26
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
I
Libano: l’Ordinario Militare in visita
al contingente italiano
L’
Ordinario Militare per l’Italia, Monsignor
Santo Marcianò, si è recato nei giorni
scorsi in Libano dove ha incontrato i
militari del Contingente italiano. “La missione dei
nostri soldati - ha detto Monsignor Marcianò nasce dentro la Patria e dal di dentro si apre
all’esterno, coinvolgendo tutti nel vincolo della
fratellanza universale”. Queste le parole che
Monsignor Marcianò ha rivolto al personale del
Contingente italiano in Libano, nel corso della
visita che si è conclusa nei giorni scorsi. In
particolare, l’Ordinario Militare ha incontrato il
personale della base “Millevoi” di Shama, sede del
Comando della Joint Task Force Lebanon. Successivamente, si è recato alla base di Al Mansouri - sede
del Comando di ITALBATT su base 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna” - Task Force di manovra
che contribuisce, insieme ad uno squadrone del Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°), al controllo
della Blue Line e del territorio del sud del Libano in supporto alle Forze Armate libanesi. Monsignor
Marcianò ha inoltre visitato il comando UNIFIL di Naqoura, dove ha incontrato tutto il personale
italiano nell’hangar del 41° Task Group ITALAIR.
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
27
Afghanistan
attaccato elicottero italiano
In mostra i tesori recuperati
dall’Arma dei Carabinieri
essun militare ferito e lievi danni
per un elicottero italiano contro
il quale sono stati esplosi colpi
d’arma da fuoco mentre era impiegato in
una operazione di supporto alle Forze di
sicurezza afgane.
Il 5 gennaio scorso, un elicottero CH47
“Chinook” della Task Force “Fenice”
italiana è stato oggetto di colpi d’arma
da fuoco, nella fase di atterraggio a 30
chilometri a sud di Shindand, in un
operazione a supporto delle Forze di
sicurezza afgane. Dopo aver risposto al
fuoco, il CH47 si è allontanato dalla
zona e ha potuto raggiungere la vicina base aerea di Shindand. L’elicottero italiano, che
trasportava militari afgani per raggiungere una località impervia, ha subito lievi danni e nessun
militare italiano è rimasto ferito.
l Palazzo del Quirinale, fino al 16
marzo scorso ha ospitato una
mostra dal titolo “La memoria
ritrovata.
Tesori recuperati dall’Arma dei
Carabinieri”, in cui erano esposti
oltre 100 capolavori artistici della
storia e della cultura italiana, e che
abbracciano un arco temporale che
va dal VI sec. a.C. fino al Settecento.
Tutte le opere in esposizione
provengono dal paziente e prezioso
lavoro dei Carabinieri del Comando
per la Tutela del Patrimonio
Culturale, finalizzato al recupero di
manufatti archeologici illecitamente
sottratti nel tempo con scavi abusivi
o furti, e che testimonia il primario impegno svolto dalla Benemerita in difesa del nostro ricco, ma
anche fragile, patrimonio storico e artistico.
La mostra è stata promossa dalla Presidenza della Repubblica italiana, in collaborazione con il
Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo e il Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale, ed è stata organizzata da Civita.
N
Soccorso a sostegno della popolazione
P
rosegue l’impegno delle Forze
Armate
a
sostegno
della
popolazione dell’Emilia Romagna,
colpita nei giorni scorsi dall’alluvione.
I militari delle Forze Armate stanno
operando - in coordinamento con la
Protezione Civile e i Vigili del Fuoco nella Provincia di Modena per evacuare
gli abitanti costretti ad allontanarsi dalle
proprie
abitazioni
allagate
dall'esondazione del fiume Secchia.
I Genieri dell'Esercito sono subentrati
agli Allievi Ufficiali dell’Accademia
Militare di Modena, intervenuti
tempestivamente a Bomporto e Mirandola, per consegnare oltre 300 brandine da campo, coperte e
lenzuola e per cercare di arginare l'esondazione del fiume costruendo barriere con i sacchi di
sabbia.
I militari dell'Esercito stanno operando, insieme ai volontari della Protezione Civile, nei Comuni
di Bomporto, Sorbara, Solara e Villavara, dove stanno eseguendo lavori di fortificazione degli
argini del Panaro e contestualmente, con i mezzi a disposizione, stanno trasportando i cittadini
sfollati presso le strutture allestite per l’occasione. Anche l' Accademia Militare di Modena ha
reso disponibili 50 posti letto nella caserma Pisacane per ospitare quanti sono stati costretti ad
abbandonare le loro case
L’Aeronautica Militare è intervenuta con elicotteri dell'83° Gruppo SAR (Search and Rescue Ricerca e Soccorso) per contribuire alla ricerca di persone in difficoltà in seguito all'esondazione
del fiume Secchia.
28
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
I
Campionati sciistici delle truppe alpine
S
i è svolta il 27 gennaio la
cerimonia di apertura dei 66esimi
Campionati Sciistici delle Truppe
Alpine, che si sono svolti fino al 31
gennaio sulle montagne olimpiche di
Sestriere, Pragelato, Cesana e Clavière.
La competizione è stata ufficialmente
aperta con l’accensione del braciere da
parte del Caporal Maggiore Scelto Mara
Zini, medaglia di bronzo nel pattinaggio
ai Giochi Olimpici invernali di Torino
2006, alla presenza dell’Onorevole
Gioacchino Alfano, Sottosegretario di
Stato alla Difesa, del Generale Claudio
Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e dei Generali di Corpo d’Armata Roberto
Bernardini, Comandante delle Forze Operative Terrestri e Alberto Primicerj, Comandante delle
Truppe Alpine.
Coordinati dalla Sezione UNUCI di Torino, hanno preso parte alle gare, individuali e di squadra,
numerosi Soci del Sodalizio.
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
29
Presentata la missione con protagonista
la prima astronauta italiana
P
artirà il prossimo mese di novembre la missione
spaziale Futura, alla quale parteciperà il Capitano
pilota dell'Aeronautica Militare e astronauta italiana
Samantha Cristoforetti, la prima donna a portare in orbita
il tricolore. La missione è stata presentata nel corso di
una conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Chigi
alla presenza del Viceministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali con delega per le pari opportunità,
Maria Cecilia Guerra, del Presidente dell' ASI (Agenzia
Spaziale Italiana) Enrico Saggese e del Capo di Stato
Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra
Aerea Pasquale Preziosa.
Durante la conferenza è stato anche presentato il logo della
missione ISS (Stazione Spaziale Internazionale) 42/43. L' idea
grafica alla base del logo è stata selezionata con il concorso "Disegna la
Missione di Samantha Cristoforetti". “Andremo avanti nel ricordo del Generale Broglio, padre
dell'astronautica italiana - ha detto il Gen. Preziosa nel corso della conferenza stampa - perché il
passato ci serve per piantare qualcosa per vincere il
futuro”. Il Capo di SMA ha sottolineato poi
l’importanza degli
esperimenti che saranno
realizzati: “uniti all'impegno dell'Aeronautica
Militare per il Paese, che va dal servizio
meteorologico, alla sicurezza delle linee di
comunicazione aerea, al trasporto sanitario - ha
aggiunto - ci servono per vincere il futuro,
soprattutto negli ambienti dove la richiesta di
competenza è massima per lo sviluppo della
tecnologia”.
La partecipazione di Samantha Cristoforetti
all’equipaggio della spedizione ISS 42/43 conferma
il ruolo di primo piano che il nostro Paese ha nel
settore spaziale e, in particolare, nell’attività di
ricerca sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Papa Francesco e i Lancieri di Aosta
Dalle Sezioni
Avezzano
Martedì 19 novembre - Nell'auditorio della
Comunità Montana di Avezzano il Generale C.A.
dott. Dario DE SANCTIS ha presentato il suo libro
"LA VITA E LA STORIA dall'infanzia alla
maturità". I lavori sono stati introdotti dal
Presidente di Sezione 1° Capitano Floriano
Maddalena e sono stati conclusi dal Socio
Aggregato Nino Chiocchio.
Sabato 30 novembre - Nella Sala Consiliare del
Municipio di Avezzano il Generale Div. Leonardo
PRIZZI (già comandante del "Comando Militare
Esercito Abruzzo") ha tenuto la conferenza sul
tema: "Gabriele D'Annunzio e la IV Guerra
d'Indipendenza". Il convegno si è tenuto in
occasione del 150° anniversario della nascita del
Poeta abruzzese. Ha introdotto i lavori il 1°
Capitano Floriano Maddalena. È seguito poi il
saluto del Vicesindaco dott. Ferdinando Boccia.
Molto apprezzato il convegno tenuto dal Gen.
Prizzi che è stato coadiuvato dalle proiezioni di
documenti storici. Presenti il Ten. Colonnello
Fabio Chiaravalle del C.M.E. Abruzzo, gli
associati all'UNUCI e gli associati alle locali
Associazioni d'Arma. Presenti anche una classe del
Liceo Classico e due classi del Liceo Artistico.
Martedì 10 dicembre - Nell'ufficio comando del IX
Reggimento Alpini di L'Aquila, il comandante
Colonnello Massimo Iacobucci ha ricevuto una
delegazione della Sezione UNUCI di Avezzano
costituita da: il Presidente di Sezione 1° Capitano
Floriano Maddalena, il segretario Tenente Gustavo
Iatosti e, in rappresentanza della "Squadra Tiratori"
sezionale, il 1° Capitano Medico dott. Antonio
P
apa
Francesco
durante
l’udienza generale del 15
gennaio scorso ha salutato,
tra gli altri, i Lancieri di Aosta che ha ricordato - hanno prestato
soccorso
agli
immigrati
di
Lampedusa.
Fo t o 1
30
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
a cura di Gi ul i ano Gi anno ne
Addari e il Tenente Filippo Cerasoli. Dopo il
doveroso saluto alla Bandiera, il Presidente di
Sezione si è presentato al comandante, presentando
poi gli ufficiali intervenuti. Ha quindi parlato
succintamente della Sezione UNUCI di Avezzano
che conta ben 175 Associati e la cui giurisdizione
territoriale comprende l'intero comprensorio
marsicano. Il Presidente, infine, ha consegnato al
Colonnello Iacobucci, quale dono dell'UNUCI, il
libro "Orienteering", Autore il Magg. Prof. Enrico
Maddalena della Sezione UNUCI avezzanese Editore Hoepli (foto 1). Successivamente, gli
Ufficiali in congedo hanno consegnato un
"attestato di benemerenza" al Caporal Maggiore
Scelto s.p.e. Andrea FICARRA del Reggimento
Alpini, classificatosi al primo posto nella Gara
Notturna di Tiro, organizzata dall'Associazione
Nazionale Arditi Incursori Marina e svoltasi in
Bassiano il 30 novembre scorso (foto 2).
Fo t o 2
Domenica 15 dicembre: incontro prenatalizio
Associati e familiari hanno partecipato, nella
Cattedrale dei Marsi, alla Santa Messa celebrata da
S.E. mons. Pietro Santoro.
Successivamente si sono incontrati nel ristorante
"Il Canestro" dell' Hotel dei Marsi nella
tradizionale conviviale prenatalizia, che ha visto la
partecipazione di ben 120 commensali.
Graditissimi ospiti sono stati: il Delegato
Regionale UNUCI (Lazio-Abruzzo e Molise)
Maggiore Giorgio Giovannoli, il Vicesindaco dott.
Ferdinando Boccia, l'assessore comunale ing.
Patrizia Petricola, il Ten. Colonnello Lorenzo
Catini del Comando Militare Regione Esercito
"Abruzzo", il Ten.Colonnello Pietro Piccirilli del
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
31
Dalle Sezioni
IX Reggimento Alpini - L'Aquila, il Presidente
della locale Associazione Paracadutisti cav. Sante
Volpe e il vicePresidente della locale Associazione
Finanzieri cav. Lidio Ilii.
Durante il simposio sono stati consegnati gli
attestati ai "neonati" nel corso dell'anno, gli
attestati per le "nozze d'oro", gli attestati di
benemerenza agli Ufficiali della squadra sezionale
di tiro con la pistola e gli attestati di benemerenza
per quegli Ufficiali che hanno maturato i 40 anni
ed oltre di anzianità da "Ufficiale".
Un particolare attestato di benemerenza è stato
consegnato al 1° Capitano Medico dott. Mario
Cipollone, che nel 2013 ha compiuto 60 anni di
appartenenza all'Ordine dei Medici Chirurghi.
Benevento
Il giorno 11 gennaio c.a. si è celebrato in
Benevento, presso la Chiesa dello “Spirito Santo”,
località Pezzapiana, la “ Festa del Tricolore”,
organizzata per il 2° anno dal Comitato tra le
Associazioni Combattentistiche Partigiane e
d’Arma della Provincia di Benevento, di cui
l’UNUCI è Socio Fondatore. La manifestazione ha
avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa
officiata dal Vice Parroco Don Cosimo Cavalluzzo,
con la presenza dei rappresentanti delle varie
Associazioni, di Istituti scolastici e di popolo. Il
Col. Nicola Corbo, all’inizio, ha rivolto un saluto
ai presenti e ha illustrato il significato della
manifestazione. Il Dottor Gerardo Mauta con una
breve allocuzione ha, poi, illustrato i valori e il
significato della Bandiera.
Vi è stato durante la Messa un momento
suggestivo, allorquando il Col. Corbo ha illustrato
32
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
la storia del Silenzio seguita dall’esecuzione dello
stesso da parte di un trombettiere.
Al termine, ai giovani presenti è stato consegnato
un documento riportante la storia del Silenzio ed il
relativo testo. La cerimonia è terminata con una
foto di gruppo.”(foto)
pratiche nelle più varie condizioni ambientali e
lezioni teoriche sull'utilizzo delle armi e sulle
normative giuridiche e di sicurezza che ne
disciplinano l'uso. Non manca l'attività di
Biella
La Sezione UNUCI di Biella ha potuto compiere
una interessante visita d’istruzione presso la
Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato ad
Alessandria, tramite l’interessamento del Socio dr.
Salvatore Aprile, che alcuni anni addietro ne fu il
Direttore.
Favoriti da una bella giornata di sole, la Sezione è
stata accolta all’ingresso del comprensorio dal
sostituto Commissario Luigi Dionisio che, dopo un
fraterno abbraccio al suo ex capo dr. Aprile, ha
brevemente illustrato la struttura della Scuola. A
seguire, il benvenuto da parte dell’attuale
Direttore, primo dirigente della Polizia di Stato dr.
Bruno Di Rienzo, che ha quindi affidato il gruppo
sia al già citato sostituto commissario Dionisio sia,
per la parte più tecnica relativa agli armamenti e al
tiro, al sovrintendente capo Giovanni Mariotto.
La Scuola è un istituto che ha festeggiato
quest'anno il 52° anniversario della sua fondazione
Ha come mission la preparazione dei vincitori di
apposito concorso i quali, prima di iniziare la loro
attività sul territorio, sono tenuti a frequentare un
corso di formazione della durata di un anno,
prevalentemente incentrato sullo studio di materie
giuridiche e professionali.
Nell'ambito dei corsi di formazione iniziale per gli
allievi sono previsti anche alcuni tirocini
applicativi allo scopo di favorire una presa di
contatto con la realtà in cui si troveranno ad
operare e per poter mettere in pratica le conoscenze
teoriche acquisite.
Parallelamente allo studio, particolare attenzione è
dedicata sia alle procedure e alle tecniche operative
utilizzate dagli operatori di polizia addetti al
controllo del territorio sia alle tecniche di
intervento in condizioni critiche.
Gli allievi, in un moderno e computerizzato
poligono, conseguono anche l'abilitazione al tiro,
attraverso un corso articolato in esercitazioni
addestramento formale che è soprattutto diretta a
trasmettere un corretto habitus comportamentale e
mentale. L'attività sportiva, infine, comprende un
addestramento ginnico di base, comune a tutti i
frequentatori, avente la finalità di mantenere e
migliorare la forma fisica. A tal proposito, la
Scuola dispone di strutture interne ben dotate
comprendenti, fra le altre, una palestra con attrezzi
ed anche una piscina olimpionica che in certi orari
è a disposizione della cittadinanza.
Anche quest'anno gli allievi provengono tutti da
esperienze avute in precedenza in reparti delle
Forze Armate e che sono risultati vincitori di un
concorso pubblico loro riservato. La visita si è
quindi conclusa, con la partecipazione del
Direttore e dei suoi collaboratori, con un
apprezzato rancio di coesione appositamente
predisposto, nonostante la giornata semi festiva,
presso la mensa interna della Scuola.
Caltanissetta
Commemorazione dei soldati delle Due Sicilie
Il gruppo di ricostruzione storica "Reggimento
Real Marina" della Sezione UNUCI di
Caltanissetta, presieduta dal Ten. Calogero
Bonfanti, il 5 ottobre 2013 ha partecipato alla XVI
commemorazione dei soldati delle Due Sicilie
caduti nella battaglia del Volturno, che si è svolta a
Capua su iniziativa delle amministrazioni
comunale e provinciale, dell'Ordine Costantiniano
di San Giorgio, dell'Istituto di ricerca storica delle
Due Sicilie.
I rievocatori nisseni che hanno partecipato alla
sfilata e alla deposizione di una corona ai caduti
sono Calogero Bonfanti (comandante), Valerio
Cimino
(alfiere),
Marcello
Testaquatra
(guastatore), Giorgio Sollami (tamburino),
Antonino Amico (fante serrafile), Giuseppe
Carrubba e Michele Lauricella (artiglieri di
marina), Antonio Stuppia e Carmelo Bellanca
(fucilieri). Il gruppo ha dato il segnale si avvio
della commemorazione con una salva di cannone.
La battaglia, che ebbe luogo il 1° ottobre 1860,
vide contrapposti l'esercito borbonico e i
garibaldini a sud del fiume Volturno, a poca
distanza da Capua. Fu una delle battaglie più
importanti del Risorgimento per il numero dei
combattenti coinvolti (50 mila borbonici e 24 mila
tra garibaldini e militari piemontesi). Questi ultimi,
pur in inferiorità numerica, ebbero la meglio grazie
alla sagacia tattica di Garibaldi che seppe sfruttare
errori e indecisioni del nemico, ma ebbe anche il
supporto dei bersaglieri sabaudi.
Le nobili casate di Sicilia
Il gruppo di ricostruzione storica "Reggimento
Real Marina" della Sezione UNUCI di
Caltanissetta, presieduta dal Ten. Calogero
Bonfanti, il 20 ottobre 2013 ha partecipato alla
terza edizione del Concorso regionale gruppi
storici "Le nobili casate di Sicilia" che si è svolto a
Roccapalumba, in provincia di Palermo.
Con una salva di cannone il gruppo ha dato l'avvio
alla sfilata che si è snodata per le vie della città.
Altre salve di cannone sono state ripetute durante il
percorso e al momento della presentazione del
gruppo sul palco.
I rievocatori che hanno partecipato sono Calogero
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
33
Dalle Sezioni
Bonfanti (comandante), Valerio Cimino (alfiere),
Marcello Testaquatra (guastatore), Giorgio Sollami
e Paolo Bonfanti (tamburini), Antonino Amico
(fante serrafile), Giuseppe Carrubba e Michele
Lauricella (artiglieri di marina), Salvatore
Miccichè, Aldo Scarlata e Carmelo Bellanca
(fucilieri), Giusy Vicari, Cinzia Cimino,
Bernadette Arcarese, Elodia Volo, Gemma
Bonfanti, Linda Arcarese, Rossella Bellanca,
Alessandra Miccichè e Assunta Scarantino
(vivandiere e dame). "La partecipazione al corteo
storico - ha detto il presidente Ten. Calogero
Bonfanti - ci ha permesso di far conoscere il nostro
gruppo anche in quella realtà locale e di
confrontarci con altri gruppi storici siciliani".
Visita al 60° Rgt Fanteria
La Sezione ha concluso la sua attività addestrativa
effettuando il 5 dicembre 2013 una visita presso il
60° Reggimento Fanteria Sicilia. Il Presidente Ten.
Natale Ferlazzo, il V. Pres. 1° Cap. Giuseppe Coco,
il Cap. Torrisi, il Ten. Elmi, il Ten. Coppola, il
S.Ten. Sapuppo ed il milite cmcri Ligresti, hanno
visionato le ultime armi adottate dai fucilieri
impegnati in missione in Afganistan, fra cui il
nuovissimo Beretta ARX 160, il controcarro
Panzerfaust, il mortaio Hirtenberger da 60 mm.
Inoltre, sempre a cura degli specialisti della
Caserma Sommaruga, sono state effettuate prove
sull'impiego delle pattuglie su mezzi Lince e Puma
Chianciano
Ten. Umberto Augero, rispettivamente per 60 e 50
anni di iscrizione continuativa al Sodalizio.
L'argomento trattato nel seminario riservato alle
Forze di Completamento è stato il seguente: Legge
10 aprile 1954, n. 113 "Stato degli Ufficiali di ogni
grado ed Arma", curato dal Presidente Ten.
Massimo Palazzi.
Como
Incontro informale
Il Presidente di Sezione, Ten. Mauro Zanutel, ha
organizzato, come di consuetudine, un piccolo
rinfresco "informale", per gli auguri natalizi e un
saluto di fine anno, nei locali della Sede di Como,
con le Personalità più importanti della Città e della
Provincia. Sono intervenuti: il S.E. il Prefetto,
nostro. Socio, il Dott. Michele Tortora, il Sindaco
di Como Dott. Mario Lucini, il Com.te CEDOC
Col. Marco Tesolin, il Brig. Gen. Buetto e il Gen.
C.A. Spallino.
Catania
Onoranze ai Caduti
La Sezione ha onorato il 2 novembre scorso i
Caduti di tutte le guerre, partecipando alla Santa
Messa officiata dall' Arcivescovo di Catania
Monsignor Gristina, alla presenza di tutte le
massime autorità civili e militari, e il 4 novembre
per la festa delle FF.AA. è stata presente a Piazza
Duomo con quadrato bandiera e plotone di
Ufficiali, agli ordini del Presidente di Sezione Ten.
Natale Ferlazzo e del Vicepresidente 1° Cap.
Giuseppe Coco. Nella foto la rappresentanza di
UNUCI Catania.
34
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Il 1° dicembre scorso si è tenuto, per la Sezione di
Chianciano, il tradizionale evento conviviale con
l'ottavo Seminario riservato alle Forze di
Completamento, momento culmine delle attività
della Sezione. L’evento si è svolto nel contesto di
un meraviglioso Borgo medievale completamente
ristrutturato e immerso nei boschi del monte
Cetona. Il Presidente, Ten. Massimo Palazzi,
aprendo i lavori ha commentato l'attuale situazione
in cui versa l'Europa, l'Italia ma soprattutto gli
italiani e l'importante ruolo che possono avere i
Soci UNUCI nel contesto locale e nazionale.
Palazzi ha poi presentato ai convenuti la famiglia
Ammaturo, i nuovi gestori dell'Albergo Savoia.
Infine, con il contributo dei Comandanti militari
locali, si è svolta la cerimonia di premiazione di
due Soci anziani, il S.Ten. Franco Mancini, che è
stato Presidente di Sezione dal 1999 al 2005, ed il
il Crest della Sezione. Presente anche la Segretaria
Dott.ssa Nicoletta Pelanconi.
Da notare Le mani unite a suggellare l'amicizia che
lega i tre personaggi.
Nella foto sono presenti, partendo da sinistra:
il 1° Cap. Gavarini; il Cap R.S. Valentini; il
Sindaco Dott: Lucini; la Segretaria del Prefetto,
Dott.ssa Nicoletta Pelanconi; il Pres. di Sezione
Ten. Zanutel; il Prefetto Dott. Tortora; il Com.te
CEDOC Col. Tesolin; il Pres. Onorario 1° Cap.
Visconti, il 1° Cap. Casarola; il Gen. C.A.
Spallino.
Cosenza
Un gruppo di Soci ha effettuato una visita
addestrativa al 1° Reggimento Bersaglieri, presso
la sua sede, nella caserma "Luigi Settino" in
Cosenza. Alla visita hanno preso parte, oltre ai
Soci UNUCI di tutta la Calabria e nutrite
rappresentanze delle Associazioni d'Arma di
Cosenza, molti scolari e studenti delle scuole della
città.
I visitatori, più di duecento, sono stati accolti nella
sala cinema della caserma ove il comandante del
reggimento, Col. Fabrizio Arconi e il Gen.
Giovanni De Luca, Delegato UNUCI per la
Calabria, hanno porto il saluto di benvenuto.
I punti salienti del convegno sono stati: il briefing
tenuto dal Comandante, con il quale sono state
illustrate le attività più importanti svolte dai
bersaglieri del 1° Reggimento sia in Italia sia nelle
missioni di pace, in particolare in Afghanistan.
L'esposizione ha destato molto interesse, in
particolare negli studenti, che hanno posto
interessanti domande sulla conduzione delle
Il saluto al Prefetto
Il Presidente di Sezione Ten. Mauro Zanutel si è
recato recentemente in Prefettura per salutare
il Prefetto di Como, destinato ad un'altra Provincia.
Nella foto il Ten. Zanutel consegna al Prefetto e
Socio della Sezione, Dott. Michele Tortora,
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
35
Dalle Sezioni
missioni di pace. Il Socio 1° Cap. Antonio Settino
ha rievocato la figura dello zio Luigi Settino,
medaglia d'Oro al V.M., al quale è titolata la
caserma di Cosenza, nato a San Pietro in Guarano
(CS) deceduto sul Carso nel 1917. Il Gen. De
Luca, dopo aver ringraziato i convenuti per la loro
partecipazione e porto calorosi auguri al neo
Ordinario Militare per l'Italia Mons. Arcivescovo
Santo Marcianò per la missione che lo attende, ha
illustrato il travaglio del rinato Esercito italiano
dopo l'otto settembre del 1943 ed il suo eroico
comportamento dalla Battaglia di Mignano
Montelungo alla fine della guerra di Liberazione.
Nell'ambito del memoriale, il Gen. De Luca ha
citato l'11° Rgt. Artiglieria "Legnano" e la
motivazione con la quale il reggimento è stato
decorato di Medaglia d'Argento al V.M.
Il convegno, coordinato dal Socio 1° Cap. Dario
Ottolenghi, si è concluso con la consegna, da parte
del Delegato agli istituti scolastici intervenuti, del
crest di UNUCI Calabria in ricordo dell'evento. La
visita è proseguita con la deposizione di una
corona di alloro al monumento ai Caduti; durante
la solenne cerimonia il Cappellano Ten. Don Paolo
Solidoro ha recitato la preghiera per la Patria.
Poi si è passati all’illustrazione dei moderni mezzi
in dotazione al Reggimento ed esposti nel cortile
della caserma, mezzi che hanno destato molto la
curiosità, in particolare degli studenti.
Dopo la visita ufficiale ed i saluti di commiato, i
soci UNUCI e delle Associazioni d'Arma sono
convenuti presso un ristorante dove, unitamente al
Comandante del 1° Rgt., hanno socializzato e
consumato il pranzo. Nel pomeriggio, le
delegazioni provenienti dalle Sezioni della
Calabria hanno visitato, con molto interesse, la
Galleria Nazionale di Cosenza, che, insieme al
Museo di Capodimonte di Napoli, è la maggiore
offerta culturale presente nell’Italia Meridionale.
Ferrara
Sav i g l i ano , do meni ca 3 no v emb re
e sabato 9, a quelle indette dal Comune di Bra.
In entrambe le occasioni le autorità locali e i
partecipanti tutti sono stati ben lieti della
partecipazione UNUCI, partecipazione che ha dato
ulteriore risalto alle celebrazioni. Un grazie va ai
colleghi che hanno dato la loro disponibilità .
Bra, s ab at o 9 no v emb re
Sentita e partecipata la consegna degli attestati di
“Benemerenza” da parte del Sindaco di Ferrara
Tiziano Tagliani ai Combattenti reduci ferraresi
della Battaglia di Montelungo, Ten. Col. Giorgio
Anselmi e Ten. Fernando Basaglia, alla Sala
Estense lunedì 16 dicembre 2013. Erano inoltre
presenti sul palco i Presidenti di Sezione estensi
dell’UNUCI Franco Scaramagli e del Nastro
Azzuro Claudio Baldini, assieme al Sindaco della
Città di Monte Lungo Antonio Verdone. Giorgio
Anselmi, classe 1915, ha ricordato brevemente i
“suoi ragazzi”, quelli che a tutt’oggi dice ancora di
“...intravedere all’orizzonte”, che nelle giornate di
quel dicembre del 1943, quando era Aiutante
Maggiore in Prima del 67° Reggimento Fanteria
col grado di Capitano, combatterono e si
sacrificarono per la libertà dell’Italia. Il 16
dicembre 1943, giorno del secondo e vittorioso
attacco alle postazioni nemiche, Anselmi,
volontariamente si offrì per prendere il comando
del II Battaglione del 67° Rgt. Fanteria rimasto
vacante. Decorato con due Medaglie di Bronzo al
Valor Militare: la prima per aver combattuto sul
fronte greco-albanese in Val Voiussa (1940-41) e la
seconda per la Battaglia di Montelungo (1943).
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Fo t o 1
E’ seguita l’assemblea dei soci con conferenza
tenuta da un Ufficiale iscritto, il Gen. CC
Carnevali dal titolo “ Fenomeno antropologico del
sequestro di persona in maremma ”. Al termine
consegna degli attestati inviati dalla Presidenza
Nazionale. (foto 2)
Enna
In data 1° dicembre 2013, la Sezione UNUCI di
Enna ha effettuato una visita ai forti Vittoria e
Garsia di Augusta, che si ergono su due isolotti
all’interno della rada, con vivo apprezzamento
della bellezza e della storia di questi baluardi
difensivi e dei luoghi nel contesto del porto di
Augusta.
Fo t o 2
Un mo ment o del l a ceri mo ni a
Cuneo
Celebrazione del “4 Novembre”
Per la prima volta il Gruppo Bandiera della
Sezione di Cuneo ha partecipato alle
manifestazione che celebrano questi importanti
eventi. Domenica 3 novembre Ufficiali della
Sezione in alta uniforme hanno partecipato alle
celebrazioni organizzate dal Comune di Savigliano
Grosseto ha organizzato le celebrazioni per gli 87
anni dalla costituzione di U.N.U.C.I. La richiesta
avanzata al Comandante del 4° Stormo Col. Pil.
Luca Spuntoni, di poter svolgere le attività
all’interno dell’Aeroporto Militare è stata accettata
ed in stretta collaborazione si è svolta nel modo
seguente: in mattinata resa degli Onori ai caduti di
tutte le Forze Armate con la deposizione di una
corona d’Alloro al Cippo ai piedi della Bandiera
dello Stormo. (foto 1)
Grosseto
Tre momenti delle celebrazioni per gli 87 anni
dalla costituzione dell’UNUCI.
La domenica del 22 dicembre 2013 la Sezione di
Dopo la Santa Messa, durante la quale il Presidente
Col. Giancarlo Indiati ha consegnato al Cappellano
militare Don Fabio Pagnin una offerta per
l’acquisto della statua della Madonna di Loreto che
abbellirà il nuovo ingresso aeroportuale, Pranzo di
Corpo e consegna di un omaggio floreale alla
Sig.ra Antonietta moglie del Comandante
Spuntoni.
I 100 anni del Maggiore Francini
Il Magg. Guglielmo Francini della Sezione di
Grosseto ha compiuto cento anni. Nasce a
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Dalle Sezioni
Fivizzano (Massa) il 5 gennaio 1914 da Metello e
Giuseppina, figlia del famoso scienziato
anatomista Guglielmo Romiti.
Ha affrontato la campagna di Jugoslavia e quella di
Russia. Qui, col grado di Tenente medico, nella
leggendaria Divisione alpina “Julia” (sez. 303°
Sanità), partecipa alla storica ritirata a 50 gradi
sotto lo zero e alla battaglia di Nikolajewka (26
gennaio 1943) che consentì al contingente italiano
di aprirsi un varco di salvezza nell’accerchiamento
russo; viene decorato al valore e consegue poi il in
grado di Maggiore degli Alpini. Rientrato in Italia
tra i pochissimi superstiti di quella tragica
esperienza, tiene la Condotta sino all’ottobre 1945,
e fino al 2003 è Direttore dell’omonima Clinica
Francini, fondata da suo padre in Grosseto.
Nell’anno 1946 si è iscritto all’UNUCI e lo è
tuttora.
Auguri a Lui, alla sua famiglia dagli Ufficiali
Grossetani che assieme al Club Rotary il giorno del
suo centesimo genetliaco hanno consegnato nelle
sue mani un attestato di Benemerenza emesso dalla
una rappresentazione del grande “Vate” Gabriele
D’ Annunzio. Ad accoglierlo il Presidente della
Sezione Ten. Dott. Paolo Milanese e la
Presidentessa del Comitato“ Sciarpa Azzurra” la
Prof. A.M. Giarrizzo.
La Poetessa Erminia Libardo nell’occasione ha
ampiamente illustrato la vita e le opere dello
scrittore, poeta, uomo politico e patriota. Fu
interventista nella Prima guerra mondiale e
notevoli furono le sue imprese, da Buccari al volo
su Vienna e alla impresa di Fiume.
La Poetessa Libardo ha poi declamato alcune
poesie. Al termine della conferenza il Presidente
ha preso ancora la parola, ringraziando la Poetessa
per l’ interessante esposizione e i numerosi Soci
convenuti e dando appuntamento alla prossima
conferenza che tratterrà il tema “Oggi le Forze
Armate”.
UNUCI Christmas Run
La Sezione di Lucca ha organizzato la prima
edizione della manifestazione sportiva denominata
"UNUCI Christmas Run - La Corsa di Babbo
Natale", che si è svolta il mattino di domenica 15
dicembre nello splendido scenario delle Mura
Urbane della città, letteralmente invase da oltre
1.100 partecipanti di ogni età, con partenza dal
piazzale antistante la Casermetta S. Croce.
Grazie all'esperienza conseguita con il "Trofeo
UNUCI" - l'altra marcia podistica non competitiva
organizzata dalla Sezione di Lucca il 2 giugno di
ogni anno - la "Christmas Run" ha raccolto sin da
questa prima edizione un grandissimo successo di
pubblico, con la partecipazione di oltre 45 gruppi
sportivi. Il ricavato è stato interamente devoluto
all'Arciconfraternita di Misericordia di Lucca.
Il Consiglio Direttivo della Sezione rinnova a tutti
i Soci l'appuntamento con le due marce podistiche
domenicali in calendario per il 2014: Trofeo
UNUCI (2 giugno) e Christmas Run (14
dicembre).
Lucca
Presidenza Nazionale.
Nella foto, da sin. il Presidente Rotary Dott.
Campagna, il Presidente Sez. UNUCI Col Indiati,
il Magg. Francini, la Sig.ra Feroci e il VP di
Sezione Col. Colazzo.
Livorno
Il 30 novembre 2013 la Sezione UNUCI di
Livorno ha ospitato nella sala conferenze i
rappresentanti del Centro Culturale G. Caproni di
Livorno, presieduto dal Sig. Gianfranco Cara, per
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Concorso letterario UNUCI
Si è svolta, sabato 30 novembre 2013 nello
splendido scenario del Teatro dei Rassicurati a
Montecarlo di Lucca, la cerimonia di consegna
della terza edizione del Premio UNUCI, concorso
letterario organizzato dalla Sezione con il
patrocinio del Comune di Montecarlo e dedicato
alle opere che trattano argomenti inerenti alla
difesa e alla sicurezza.
Dopo il grande successo delle due precedenti
edizioni, la Giuria ha deciso di premiare quest'anno
tre opere in altrettante sezioni del Premio:
saggistica, narrativa e giornalismo.
Per la saggistica è stato premiato il volume di
Gianni Oliva dal titolo "L'Italia del silenzio - 8
settembre 1943", edito da Mondadori; per la
narrativa l'opera di Riccardo Perissich "Le regole
del gioco", edita da Longanesi; per il giornalismo
il lavoro di Samantha Viva, Katiuscia Laneri ed
Elisabetta Loi dal titolo "Afghan West - Voci dai
villaggi", edito da Bonfirraro.
Ospite d'onore della serata il Gen. C.A. Marco
Bertolini, Comandante del C.O.I. (Comando
Operativo di vertice Interforze), al quale è stata
consegnata dalla Sezione UNUCI di Lucca la targa
di "Militare dell'anno 2013".
Massa
Il 21 ottobre 2013 un’aliquota di Ufficiali UNUCI
Massa, su gentile invito del Direttore C.V. De
Cuia, si è recata in visita al C.I.M.A. (Centro
Interforze Munizionamento Avanzato) di Aulla, a
onta delle condimeteo decisamente avverse.
C.I.M.A. Aulla è una struttura che a prima vista
può sembrare la classica, grigia caserma/deposito,
collocata com'è in una valle fredda, umida e
ventosa ma, una volta dentro, tutto cambia: si apre
un mondo di vitalità, impegno, solerzia e vivacità,
illuminato dagli ingegni all'opera. Capannoni
apparentemente anonimi nascondono al loro
interno dei veri tesori di tecnologia avanzatissima;
qui si trattano armi, missili e siluri dai costi
stupefacenti e dalle prestazioni estreme con la
familiare capacità e confidenza che possono
derivare soltanto dalla profonda conoscenza della
materia e dall'operare sapiente ed in sicurezza. Si
sviluppano idee, si affrontano problematiche, si
risolvono problemi, si collabora con l'industria
privata italiana e internazionale con lo spirito di chi
è orgoglioso di fare ciò che fa, con una signorilità
nel tratto e una disponibilità da portare ad esempio
di come si può essere Militari, Dipendenti Civili,
Lavoratori italiani con una modestia, un’efficienza
e dei risultati che da troppe parti, quasi sempre
all'oscuro di come sia la realtà, non vengono
riconosciuti.
Tutti i partecipanti alla visita, accolti dal Direttore
e accompagnati da diversi Ufficiali superiori, tra
cui il caro amico C.V. Mussi, hanno respirato
l'eccellenza della nostra Difesa e il personale è
stato pronto e disponibile a rispondere alle
domande e osservazioni sulle armi mostrate,
affascinanti come uscite da un film. Persino le
lavorazioni più "semplici" e storiche, quali quelle
relative al munizionamento classico, sono
contornate da tecnologia, accuratezza e cura, in
linea con la migliore tradizione della meccanica
industriale di precisione. La sensazione di
"sorpresa" preannunciata dal Direttore C.V. De
Cuia nel corso del saluto iniziale si è, dunque,
puntualmente, fortemente verificata; tutti i presenti
hanno confermato la sensazione che il Centro
nasconda un cuore d'oro, tanto più prezioso perché
garantisce che le armi e i dispositivi su cui devono
fare conto la Marina e l'Esercito siano sempre
efficienti, pronti e rappresentino lo stato dell'arte
degli armamenti. In certi ambiti, in certe zone del
mondo, in certi teatri operativi non ci si può
permettere il lusso di "far cilecca"; questa garanzia
di operatività e sicurezza è garantita ai nostri
Uomini in armi sul mare e per terra dal C.I.M.A e
non abbiamo il minimo dubbio sull'affidabilità
della garanzia.
La visita è terminata, dopo oltre due ore di full
immersion, con la proiezione di una interessante
serie di slide, che han completato il ciclo
informativo sulla struttura che, basti come misura
delle dimensioni, ha alcune decine di chilometri di
strade al suo interno e dà lavoro a quasi 500
persone. Inoltre, la visita del 21, ha avuto come
ulteriore, piacevole corollario l’invito a partecipare
alla festa di S. Barbara durante la quale, al termine
dell’incontro conviviale che ci ha visti ospiti,
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Dalle Sezioni
abbiamo potuto consegnare al Direttore il crest
gentilmente offerto dalla Presidenza Nazionale
UNUCI, contraccambiando quello ricevuto da C.V.
De Cuia. A tutto il Personale del C.I.M.A, dunque,
vadano i nostri più profondi sentimenti di
gratitudine ed ammirazione; sono un esempio di
come dovrebbero essere tutti gli ambienti militari e
più in generale di lavoro pubblico, motivati da
orgoglio e senso di appartenenza e fondati su
conoscenze profonde e non comuni, animati e
vitalizzati da un clima lavorativo improntato da
serenità e senso di amicizia esemplari.
Mestre
Conferenza sui buchi neri
Il giorno 8 novembre 2013 si è svolta nella sala
multimediale della Sezione di Mestre una
conferenza sui corpi celesti, che vanno dalle stelle
ai buchi neri, raccontando le particolarità di ciò che
costituisce l'universo. Nello svolgersi della
conferenza sono state proiettate numerose
immagini, alcune animazioni e ascoltato il "suono"
prodotto da alcuni particolari corpi celesti.
La rappresentanza UNUCI era composta dal Ten.
Ferrari e dal Ten. Pavan, Vicepresidente della
Sezione (foto). La pubblicazione di questo evento
nella rivista ha lo scopo di condividere con le altre
Sezioni le attività e l’attaccamento all'amore di
Patria e alle varie Armi nelle quali abbiamo
prestato servizio e alle quali si è donato un periodo
della nostra gioventù e, per quanto possibile, dare
la testimonianza di impegno alle nuove
generazioni affinché si diffonda il senso del dovere
e la volontà di dare quel qualcosa di positivo e di
speranza a questa nostra Italia.
Messina
4 Novembre Giornata delle Forze Armate
Alla presenza di numerose autorità militari, civili,
fra cui il Gen. C.A. Ugo Zottin, Comandante
interregionale Carabinieri (CULQUALBER) e di
Associazioni Combattentistiche e d'Arma, tra cui
l'UNUCI con il Presidente Gen. B. Giuseppe
Briguglio e l'ANAC, con il Presidente Ten. Col.
Angelo Petrungaro, si è celebrata a Messina la
festa delle Forze Armate e del Combattente con
una cerimonia militare svoltasi in Piazza
Municipio. La data coincide con quella del 4
novembre 1921, quando la salma del Milite Ignoto
è stata deposta nel sacello dell’Altare della Patria.
Il 4 novembre 1918 è la data del Bollettino della
Vittoria emanato dal Gen. Armando Diaz, alla fine
della Grande Guerra, quando i soldati italiani si
immolarono, ammonendo le nuove generazioni
che “Dulce et decorum est pro Patria mori” e che
la fede è una come la Patria.
Il g rup p o dei p art eci p ant i
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Nella foto compaiono il Dr. Grassi, componente
del Consiglio Direttivo della Sezione e il relatore il
Ten. Pavan, Vicepresidente.
Durante la conferenza si è svolto un dibattito tra i
partecipanti alla conferenza, dimostrando così il
loro apprezzamento all'argomento trattato.
Cambio del Comandante del Reggimento Lagunari
di stanza a Venezia
La cerimonia si è svolta in data 22 novembre 2013
alla caserma "Matter" di Mestre alla presenza di
alcuni Sindaci della zona, dei labari del Comune di
Venezia, della Provincia di Venezia, del Gen.
Comandante la Brigata "Pozzuolo del Friuli" e di
varie Associazioni d’Arma, tra le quali la A.L.T.A.
Alla caserma Matter, il Colonnello Giovambattista
D'Alessio ha ceduto il Comando del Reggimento
Lagunari Serenissima al parigrado Massimiliano
Carella. La cerimonia si è tenuta alla presenza
della Bandiera di guerra del Reggimento, decorata
di Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito, del
Comandante della Brigata di cavalleria «Pozzuolo
del Friuli», Gen.B. Vasco Angelotti, del Gonfalone
della città di Venezia, del medagliere del Nastro
Azzurro, delle Associazioni combattentistiche e
d'Arma e del reggimento schierato.
Orvieto
"Il 1° dicembre 2013 la Sezione di Orvieto ha
celebrato l'87° anniversario della fondazione
dell’UNUCI. La cerimonia ha avuto inizio con la
partecipazione dei Soci e familiari alla Santa
Messa celebrata nel Duomo di Orvieto ed è
proseguita con la riunione in un locale del
complesso turistico "Al San Francesco".
Qui il Presidente, Gen. Giulio Cesare Schina, dopo
aver salutato e ringraziato i presenti, ha proseguito
il suo significativo intervento per illustrare le
finalità e le attività dell’UNUCI e ha concluso
invitando i Soci ad una maggiore partecipazione
alle attività, che la Sezione programmerà nel 2014.
La celebrazione si è conclusa con la consumazione
di un sobrio pranzo in una atmosfera serena e
gioiosa."
Padova
Modena
Serata della musica
Il 24 gennaio u. s. nei locali della Sezione è stato
ricordato il bicentenario della nascita di Giuseppe
Verdi, con una serata dedicata alla musica lirica.
Il conduttore è stato il Socio Gen. Gilberto
Marmugi, appassionato melomane che ha, prima,
fatto un approfondito ed interessante escursus sulla
vita e sulle opere di Verdi e, poi, ha presentato le
romanze più significative di alcune fra le opere più
famose del grande musicista bussetano. Alla serata
hanno partecipato numerosi Soci, appassionati di
musica lirica, che hanno apprezzato l’argomento e
gustato un po’ di buona musica. (foto)
Pranzo sociale
Fra gli scopi statutari dell' UNUCI vi è anche l'
obiettivo di rendere sempre più saldi i vincoli fra
gli iscritti. Tale scopo può essere raggiunto non
solo tramite lo svolgimento di attività istituzionali,
ma anche promuovendo attività sociali di
particolare rilievo. UNUCI Padova fa proprio
questo principio dedicando apposite occasioni
anche alle famiglie dei propri Soci.
Il pranzo sociale è uno degli appuntamenti fissi che
più si prestano a questo scopo.
L'incontro, al quale è stato invitato il Delegato
Regionale UNUCI della Regione Veneto Gen. D.
Antonio Leoci con la gentile Signora, si è tenuto il
10 novembre 2013 nel rinomato ristorante “La
Bulesca” in Padova, e ha visto la partecipazione di
circa 60 persone fra iscritti, familiari ed amici,
diventando così anche occasione di proselitismo.
L'evento è risultato particolarmente gradito a tutti i
partecipanti, non solo per l' ottimo menu, ma anche
per il clima familiare e di sincera e serena amicizia
che si è venuto a creare.
Particolarmente gradito dalle signore l’omaggio
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Dalle Sezioni
floreale guarnito da nastrino tricolore, a
conclusione del pranzo.
I riscontri ottenuti dal comitato organizzatore
sono stati ottimi e tutti hanno richiesto la
ripetizione dell'evento per il prossimo anno.
Il pranzo si è infine concluso con l' invito del
Presidente, Cap. f. alp. Pietro De Checchi, a
ritrovarsi, il 7 dicembre, nei locali della Sezione
per i saluti e gli auguri di fine anno.
Commemorazione Soci scomparsi
Il 12 gennaio scorso, presso la storica Basilica del
Carmine (XVI sec.) in Padova, nel cui territorio
parrocchiale ha sede la Sezione UNUCI, ha fatto
officiare una Messa per celebrare il nuovo anno e
per commemorare i Soci che ci hanno lasciato nel
corso di quello passato.
Alla sentita cerimonia hanno partecipato, oltre ai
familiari degli scomparsi, anche diverse
Associazioni d’Arma e personalità, civili e
militari, che con la loro presenza hanno voluto
testimoniare profonda stima e rispetto per
l’Associazione.
- 2° Ten. Michele Ruggiano,
- 3° Serg. Salvatore Zinnanti.
Tiro rapido "advanced" posizione "in ginocchio":
- 1° Ten. Giuseppe Urso Calè;
- 2° Magg. Claudio Zaccardo;
- 3° Cap. Christian Zasa.
Tiro rapido "standard" posizione "in ginocchio":
- 1° Ten. Giuseppe Bazan;
- 2° Ten. Giuseppe Urso Calè;
- 3° Car. Gioacchino Picone.
Il Gen. C. A. Vi ncenz o Tamb urel l o co ns eg na l a Co p p a
del Cap o di St at o Mag g i o re del l 'Es erci t o al Ten.
Lo renz o Io ren Nap o l i
Palermo
Cerimonia di premiazione per le attività
addestrative
In data 14 dicembre 2013 si è svolta, nel salone di
rappresentanza della Sezione, la cerimonia di
premiazione dei vincitori e dei Soci classificati nei
tiri rapidi con pistola calibro 9, categorie
"advanced" e "standard", del 6° Trofeo organizzato
in memoria del "Gen. B. Giorgio Conte".
Le prestigiose "coppe" in palio, sono state
consegnate dal Delegato Regionale UNUCI
Sicilia, Gen. B. Gualtiero Consolini, dal Gen. C.A.
Vincenzo Tamburello, dal Gen. B. Vincenzo
Speranza e dalla Signora Conte, figlia del Generale
Conte. Di seguito i premiati:
Tiro rapido "advanced" posizione "in piedi":
- 1° Ten. Lorenzo Ioren Napoli, vincitore della
"coppa" del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito,
- 2° Serg. Salvatore Zinnanti,
- 3° Ten. Filippo Lo Iacono.
Tiro rapido "standard"posizione "in piedi":
- 1° Ten. Lorenzo Ioren Napoli, vincitore della
"coppa" del Capo di Stato Maggiore
dell'Aeronautica,
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
La Si g no ra Co nt e co ns eg na i l Tro feo al Ten. Lo renz o
Io ren Nap o l i
Patti
Venerdì 4 ottobre 2013, con la cerimonia di
premiazione, ha avuto il suo epilogo il 19° torneo
di tennis U.N.U.C.I., dal 2000 intitolato alla
memoria del Tenente di Cavalleria Renzo Serranò,
indimenticato amico, nonché grande sportivo,
prematuramente scomparso.
I partecipanti, Ufficiali in congedo e Forze
dell’Ordine della Circoscrizione, si sono contesi le
glorie sportive sui campi in terra rossa del Tennis
Club Saliceto. A raggiungere la vittoria nel torneo
“singolare” l’Assistente Capo di P.S. Giuseppe
Casamento, del Commissariato di Patti, dopo un
combattutissimo match contro il Sottotenente
Giuseppe Pantano, della Sezione UNUCI di Patti;
a seguire, in classifica, l’Assistente Capo di P.S.
Mimmo Martino, del Commissariato di Patti, e il
Sergente in congedo della Marina Militare
Giuseppe Rausa, che si sono contesi la finalina per
il 3° e 4° posto. In contemporanea, si è svolto
anche il torneo di “doppio”, alla fine del quale la
coppia formata dal Tenente Fabio Mei, della
Sezione U.N.U.C.I. di Avezzano, e dal Dipendente
del Ministero dell’Interno Massimiliano Magistro,
del Commissariato di P.S. di Patti, ha superato in
finale quella formata dal Maresciallo 1a cl.
Aeronautica Militare Franco Maraffa, e
dall’Assistente capo di P.S. Antonino
Mastrolembo, del Commissariato di Patti. Alla
cerimonia di premiazione è intervenuta la moglie
del compianto Renzo Serranò, in passato vincitore
di ben tre edizioni del torneo, che ha consegnato, ai
primi quattro classificati del singolare ed alle
prime due coppie di doppio, i premi messi in palio
dalla CALECA ITALIA di Patti e dall’Edicola
PICCIONE di Patti, oltre che un piccolo ricordo a
tutti i partecipanti. Un pensiero anche allo sponsor
tecnico: GROTTE BEACH di Fausto Maiorana.
Parole di ringraziamento da parte del Presidente
della Sezione, Cap. Antonino Pellegrino, e
soddisfazione per il lavoro di tutti coloro che
hanno collaborato alla finalizzazione della
manifestazione e soprattutto verso gli iscritti che
lealmente si sono contesi la vittoria. Parole di
elogio verso l’iniziativa sono state espresse anche
dal responsabile del Tennis Club Saliceto, Ezio
D’Agati, e dalla famiglia di Renzo Serranò.
Breve rinfresco e poi appuntamento alla prossima
edizione. Nella foto il gruppo dei premiati insieme
al Presidente della Sezione di Patti e alla Signora
Nunziatina Serranò.
Pesaro Urbino
UNUCI, non solo addestramento!
Solo al termine della gara, articolata nelle varie
fasi dello stesso momento, ci si rende conto che in
effetti ed al di là di quello che le relative classifiche
proporranno con i risultati del tiro e delle prove sul
terreno (sempre accidentato e sempre in salita!),
un altro risultato la solerte organizzazione l’ha
conseguito e cioè quello rappresentato dalla
aggregazione e dalla partecipazione, in questo
caso, fra colleghi vicini e lontani!
Un ritrovarsi, a distanza di un anno o poco meno,
ancora assonnati o quasi nell’ora antelucana in cui
ci si mette, per l’occasione, sugli attenti per l’alza
bandiera pronti per il caffè d’ordinanza prima e per
le prove dopo, ma da subito contenti di “esserci”
fra amici e colleghi, orgogliosi della tuta mimetica
tirata fuori per l’occasione dal “nostro” armadietto,
pronti al cimento ma anche alla battuta ed alla
immancabile pacca sulla spalla. Non tralasciando
di presentarsi galanti alle signore che, nella loro
categoria (l’UNUCI in rosa) ormai sparano come i
maschietti, quando non li battono a suon di
“centri”, affacciandosi così e sempre di più, nelle
parti alte delle classifiche! E’questa l’aria del
continente che si è nuovamente respirata a Pesaro,
nell’area del Poligono di Tiro TSN, immersa nelle
splendide e verdeggianti colline che si affacciano
sul panorama mozzafiato che, degradando
lievemente, portano lo sguardo all’Adriatico, sino
a Gabicce Mare, Riccione e più in là, a Rimini.
Vere e proprie “cartoline“ appena velate dalla
nebbiolina brumosa del primo mattino, destinata in
breve però a lasciare il passo ad un sole quasi
primaverile, per far posto alla rituale “chiamata”
interregionale della gara di tiro con armi corte e
lunghe, ma anche ad una simulazione (e ci
mancherebbe altro!) di scaramucce fra “ azzurri” e
“bianchi” con tanto di “ prigionieri”, per poi a
assistere prima al filmato sul supporto che il
“nostro” 28° Rgt. Pavia fornisce in Afghanistan
nell’esclusivo comparto delle comunicazioni
operative e poi alla conferenza sulla “Riserva
Selezionata”.
Ed è stata proprio la rappresentativa del 28°, di
stanza a Pesaro nella storica Caserma di via
dell’Acquedotto (che ospita la Sezione) ad
affermarsi, tallonata però molto da vicino da quelle
delle numerose Sezioni UNUCI di Marche e
regioni viciniori nonché delle rappresentative di
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Dalle Sezioni
Enti militari di stanza nella città e non. Attestati di
partecipazione per tutti, diplomi, coppe e medaglie
per i vincitori, pranzo di corpo al campo e tanta,
tanta cordialità sia pure in un quadro di naturale e
sana emulazione.
Appena il tempo dell’ammaina bandiera, di un
calorosissimo abbraccio, di un altrettanto “
complimenti e... alla prossima” e via di corsa verso
casa, per riporre tuta, scarponi e basco, pronti a
rivivere il piacevole momento (addestrativo e non
solo) nella città natale di Rossini, con le
immancabili fotografie di gruppo (foto) e…di
podio. Sportivi, sorridenti e partecipanti . Ed è
quello che conta, (anche) fra uomini d’arme !
Pisa
Corso di inglese
La Sezione UNUCI, nell’ambito delle attività
previste, ha svolto e concluso il corso Avanzato di
lingua inglese.
L’insegnate, una professoressa statunitense che ha
lavorato per lunghi anni presso il Camp Darby
(USA) nella la località di Tirrenia e, in pensione da
alcuni mesi, dopo aver eletto la sua residenza in
Italia, si è iscritta all’UNUCI e si è resa subito
disponibile per svolgere corsi di lingua inglese. Al
corso hanno partecipato numerosi iscritti UNUCI,
ottenendo risultati lusinghieri.
Ricorrenza istituzione dell’UNUCI
Il 16 novembre 2013, nell’ambito delle attività
previste, l’UNUCI di Pisa ha festeggiato l’87°
compleanno dell’UNUCI.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Le manifestazioni sono iniziate presso la Chiesa di
San Giovanni al Gatano, dove Don Ugo Volpi ha
celebrato la Santa Messa.
Durante lo svolgimento della stessa, il presidente
UNUCI Pisa, Ammiraglio Aldo Reati, ha ricordato
il sacrificio dei nostri soldati a Nassiryah, seguito
da un minuto di silenzio.
Dopo la celebrazione, pranzo al Circolo Ufficiali
della Marina Militare a Livorno, dove alla fine è
stata commemorata, dal Generale dei CC Giuseppe
PAGOT, la figura del grande Raimondo d’Inzeo,
ricordandone la inaspettata scomparsa.
Sport equestri
L’iscritta a UNUCI a Pisa, Ten. Co. Sa (Vet.)
Stefania
PAGOT,
Riserva
Selezionata
nell’Esercito Italiano, figlia del Gen. C.C.
Giuseppe Pagot, anch’esso iscritto a UNUCI Pisa,
in possesso della patente di 1° Grado della F.I.S.E.
(Federazione Italiana Sport Equestri), abilitata a
montare in corsa-galoppo, ha partecipato al
concorso ippico di Grosseto, ottenendo un ottimo
piazzamento con il cavallo femmina p.s.i. Aurore
Boreale di sua proprietà.
La “nostra”, in ferma prefissata, ha prestato
servizio nel 24° Rgt. di Manovra alpino di Merano
(BZ), nel Rgt. Artiglieria a Cavallo a Milano e,
richiamata, nella Scuola di Artiglieria di Bracciano
(Roma).
Ha partecipato a concorsi ippici e a corse, negli
ippodromi di Merano, Treviso, e Grosseto,
conseguendo sempre ottimi piazzamenti.
Mercoledì 14 novembre 2013 ha ottenuto un
ottimo piazzamento nella su accennata
partecipazione presso l’ippodromo di Grosseto (4°
posto).
Presentazione del libro “Il Rancio di Bordo e i
menù storici delle navi della Regia Marina”
La manifestazione è stata organizzata il 5 dicembre
2013 dal Gruppo di Pisa della Associazione
Nazionale Marinai d’Italia, in collaborazione con
l’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano e il
Centro Interforze Studi per le Applicazioni
Militari, presso la sala degli Stemmi del Palazzo
del Consiglio dei Dodici in Piazza Cavalieri con un
programma che prevedeva l’analisi di tutte le
attività di rifornimento delle Marina Militari dal
periodo dei Fenici fino ai giorni nostri.
Molto interessante la spiegazione del
conferenziere Cap. Vasc. Alessandro Pini e la
descrizione della prefazione del volume fatta
dall’Amm. di Sq. Roberto Liberi, già Direttore del
CISAM.
Alla fine uno sguardo ai numerosi pannelli presso
il salone principale con illustrazione di scene di
vita di Bordo delle navi della Marina Militare con
larga partecipazione della cittadinanza e degli
iscritti dell’UNUCI di Pisa. Nella foto le autorità
civili e militari intervenute
Festività di Santa Barbara
Mercoledì 4 dicembre, nella chiesa Nazionale dei
Cavalieri di Santo Stefano, alle ora 11.00,
l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia,
Gruppo “Mario Naldini”, in collaborazione con il
CISAM (Centro Interforze per la Ricerca
Scientifica per Scopi Militari) con la presenza
dell’Ammiraglio Direttore del Centro, ha celebrato
la festività di SANTA BARBARA, Patrona della
Marina Militare. Alla solenne cerimonia religiosa
erano presenti le autorità civili e militari, una
rappresentanza della Marina Militare e un congruo
numero di Ufficiali dell’UNUCI di Pisa, con il
Presidente di Sezione.
Al termine della cerimonia, deposizione delle
corone di alloro sulla Lapide che, nella navata
centrale della chiesa stessa, ricorda i Caduti del
mare, con la relativa contemporanea lettura della
Preghiera del Marinaio e gli onori resi dai Marinai
d’Italia del Gruppo di Pisa.
dell'orchestra di flauti “Afflatus” e l'atmosfera
creata dalla recitazione del Socio Prof. Nino
Ferrara, si è tenuto il convegno sul tema della
guerra in Sicilia nel secondo conflitto mondiale
dello scorso secolo. Quindi, in appendice, si è
proceduto all'encomiazione di tre Soci: è stato
consegnato l'attestato di “Cavaliere al Merito della
Repubblica Italiana” al Presidente Emerito Tenente
Cono Prof. Benedetto; l'attestato di benemerenza al
Socio UNUCI App. CC Agostino Buono,
“Medaglia d'Oro Vittima del Terrorismo”, quale
reduce dell'attentato di Nassirya del 12/11/2013;
l'attestato di benemerenza al Socio UNUCI Dottor
Bruno Mancuso, eletto Senatore della Repubblica
nel corso dell'ultima tornata elettorale. Sotto la
supervisione del Delegato Regionale, Gen. B.
Gualtiero Consolini, che ha condiviso sin dal
primo momento l'iniziativa, alla presenza di una
platea numerosa e interessata, con la gradita
partecipazione dei Presidenti UNUCI di Patti ed
Enna, l'intero Consiglio Direttivo si è adoperato
per dare degno risalto ai fatti accaduti appena
settanta anni addietro e già vittime dell'oblio e
della distrazione: Grazie all'abilità dei convegnisti,
il Gen. B. Vincenzo Speranza, il Prof. Guido
Schillaci, il regista Francesco Lama, è stata onorata
la memoria delle migliaia di morti rimasti sul
campo. Infatti, insieme alle strategie che hanno
caratterizzato i 39 giorni resisi necessari per la
conquista dell'Isola, non è stato trascurato il
dramma delle popolazioni e, al contempo, si è fatta
una disamina dell'interpretazione cinematografica
dell'azione delle truppe inglesi del Generale
Montgomery sulla via catanese, così come di
quelle americane del Gen. Patton in direzione di
Palermo.
Le finalità dell'iniziativa sono condensate nel
manifesto, ove campeggia la famosissima foto di
Robert Capa, che immortala il contadino siciliano
(dalle parti di Sperlinga) mentre indica la strada al
soldato americano: lo sforzo alleato, la stanchezza
di un popolo stremato, la speranza riposta di un
futuro migliore e meno pericoloso.
S. Agata di Militello
L'11 maggio 2013, presso il Castello Gallego di
Santa Agata Militello, la locale Sezione ha
organizzato il convegno “Operazione Husky - 70°
Anniversario dello sbarco alleato in Sicilia”. Nel
magnifico salone dei ricevimenti, tra le note
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Dalle Sezioni
Sanremo-Imperia
Schio Alto Vicentino
La Sezione di Sanremo-Imperia unitamente ad
alcuni componenti della Ass. ANPdI di Sanremo,
guidati dal Presidente Mar. Russo, ha svolto una
gita sociale al Forte di Bard in Valle d'Aosta.
Il Presidente Cap. Prevosto e il segretario Ten.
Fenocchio con circa 50 Soci hanno visitato
l'imponente struttura militare restaurata dalla
Regione Aosta. La giornata è proseguita nella
Città, capoluogo di Regione, con il suo stupendo
centro storico.
La Sezione UNUCI di Schio Alto Vicentino ha
organizzato un ciclo di conferenze, nel mese di
febbraio ed ottobre 2013 sulla Sicurezza, sia nel
Comune di Valli del Pasubio che nel Comune di
Zanè. Le riunioni hanno richiamato la presenza di
tanta gente che, oltre a seguire attentamente, ha
posto diverse domande ai conferenzieri ed infine
ha espresso lusinghieri apprezzamenti sia agli
oratori che all’organizzazione.
Nelle prime serate hanno esordito i Comandanti
della Compagnia Carabinieri di Schio e di Thiene,
che si sono soffermati sulla necessità di una
maggiore collaborazione fra Cittadini e Carabinieri
per cercare di prevenire gli odiosi crimini come il
furto negli appartamenti, gli scippi e le rapine.
Nella stessa serata è seguito l’intervento da parte
del Comandante della Tenenza della Guardia di
Finanza di Schio e il Comandante della
Compagnia della Guardia di Finanza di Bassano
del Grappa, i quali hanno messo in mostra tutte le
truffe che vengono perpetrate dai trafficanti e le
contraffazioni per cercare di vendere i prodotti non
originali, insistendo moltissimo sulla verifica che
vi sia il marchio made in Italy e CE.
Nelle seconde serate ha preso la parola il
Comandante del Distaccamento della Polizia
Stradale di Stato di Schio, per mettere in risalto la
pericolosità di coloro che si pongono alla guida in
stato di ebbrezza e che in questo periodo hanno
provocato diversi incidenti, anche mortali. Ha
ovviamente chiarito tutti i riferimenti normativi del
Codice della Strada su questa questione. Sono
seguiti gli interventi del Comandante della Polizia
Locale di Schio Alto Vicentino e un rappresentante
del Consorzio di Polizia Locale di Thiene che
hanno illustrato con un’ampia esposizione i nuovi
tipi delle patenti di guida Europee. Nelle ultime tre
serate ha illustrato i vari argomenti il Comandante
del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Schio:
supportato da immagini ha fatto vedere i pericoli
maggiori che avvengono nelle abitazioni per
negligenza, trascuratezza o non informazione. Ha
quindi dato dei consigli pratici di come
comportarsi per diminuire i danni sia materiali che
alle persone prima dell’intervento dei Vigili del
Fuoco. È seguito l’intervento Comandante della
Stazione del Corpo Forestale della Stato di Schio,
Savona
Il giorno 17 dicembre 2013 presso il Poligono di
Monte Romano, un gruppo della Sezione di
Savona, è stata ospite dell'AVES di Viterbo durante
il termine della Esercitazione “TUSCIA 2013”
della Brigata Aereotrasportata Friuli.
L'esercitazione, svoltasi in notturna, è stata
estremamente interessante e ha dimostrato l'alta
professionalità raggiunta dai reparti interessati.
Salutati dal Gen. Calligaris e guidati dal Ten. Di
Fiore, che ha saputo rispondere esaustivamente
alle domande, dall'osservatorio abbiamo potuto
assistere alla suddetta esercitazione.
Al termine, il Presidente della Sezione, Ten. Pier
Tullio Susca, ha consegnato al Gen. Calligaris il
nostro prestigioso CREST consistente in una
piastrella di fine ceramica Albissolese decorata a
mano, che riproduce la nostra Torretta e lo stemma
dell'UNUCI.
Fo t o di g rup p o dei p art eci p ant i
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
che ha illustrato le difficoltà che debbono affrontare
nello spegnimento degli incendi, soprattutto quelli
dolosi, ma ha anche spiegato come comportarsi alle
prime avvisaglie di un focolaio. Ha quindi trattato
l’argomento sui capanni da caccia, molto sentito
dai cacciatori, soffermandosi sulle normative
preesistenti e anche sulle tradizioni. Nella serata a
Zanè l’argomento invece è stato sui funghi, sulla
loro pericolosità e le conseguenze sulle persone in
caso di funghi velenosi. La Signora Franca Urbani,
nostra Socia ed appartenente al Comitato della
Croce Rossa Italiana di Thiene, con ampia
dimostrazione attraverso la proiezione di lastrine,
ha fatto vedere quante irregolarità vengono
commesse dai belligeranti fuori dalle norme del
Diritto Internazionale Umanitario che, seppur
firmato da diversi Paesi, non sempre vengono
rispettate e ha illustrato l’organizzazione e i compiti
della nuova Croce Rossa Italiana. L’ultimo
intervento di ogni serata sia a Valli del Pasubio che
a Zanè è stato del Col. CC. Gianfranco Ciancio,
Presidente della Sezione UNUCI di Schio A.V., che
ha trattato l’argomento sulla pericolosità e la
prevenzione sulle sostanze stupefacenti ma,
soprattutto dopo aver illustrato tutti i vari e più
pericolosi miscugli, si è soffermato in particolar
modo sulla droga da stupro e ha dato consigli
pratici ai genitori perché i loro ragazzi non vengano
travolti dai vortici della droga.
Gen. B. Dott. Michele Favaccio. Dopo i saluti dei
Presidenti dei due Sodalizi, l’Avv. Antonello
Forestiere, direttore del Museo della Piazzaforte di
Augusta, ha illustrato l’interessante pubblicazione
dedicata alle operazioni svoltesi nella Sicilia
orientale nel luglio 1943
In memoria dei militari italiani caduti in guerra
Il 14 dicembre 2013 la Sezione ha promosso ed è
intervenuta con le cariche sociali e numerosi Soci
alla Santa Messa, celebrata nella chiesa di San
Paolo Apostolo in memoria dei militari italiani
caduti in guerra e per la prosperità della nazione
nell’imminenza del Santo Natale. Al sacro rito,
organizzato unitamente all’Istituto del Nastro
Azzurro e officiato da Mons. Giuseppe Greco,
Vicario generale emerito dell’Arcidiocesi di
Siracusa, coadiuvato da Mons. Thomas Rohr,
assistente spirituale degli Ordini Dinastici Sabaudi,
intervenuti con i propri insigniti, hanno preso parte
con le rappresentanze delle FF.AA. anche i Soci
Anac e dell’Istituto Nazionale delle Guardie
d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Sondrio
Siracusa
Presentazione di un libro
Il 15 novembre 2013, per iniziativa congiunta della
Sezione UNUCI e della Federazione prov.le Ist. del
Nastro Azzurro di Siracusa, presso il Circolo
Ufficiali dell’Idroscalo “De Filippis”, è stato
presentato il libro “La Sicilia s’arrende” del Socio
Una serata unica nel suo genere quella organizzata
venerdì 29 novembre 2013 dalla Sezione UNUCI
di Sondrio presso il Grand Hotel Della Posta.
Ufficiali in congedo e Soci aggregati della Sezione
si sono ritrovati per la consueta cena conviviale.
Presenti alla serata anche le autorità civili e militari
della provincia: il Questore di Sondrio dott.
Fabiano, il Comandante provinciale dei
Carabinieri Col. Ferrarese, il Comandante della
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Dalle Sezioni
Compagnia della Guardia di Finanza di Sondrio
Cap. Papa e l’Ispettrice Provinciale II.VV. CRI
Cap. Maria Grazia Nobile Pereda.
Come da tradizione storica – la Sezione di Sondrio
fu istituita nel 1927 – la serata è stata inaugurata
con l’esecuzione dell’Inno Nazionale.
Il Presidente di Sezione 1° Capitano Claudio Gala
ha presentato una breve relazione: “La Sezione pur
risentendo del mancato ricambio generazionale
che in passato veniva colmato in buona parte dagli
Ufficiali provenienti dal complemento – ha
commentato il Presidente – conta ad oggi 100 Soci
di cui 81 ordinari e 19 aggregati. L’UNUCI di
Sondrio continua, sia in proprio che in
collaborazione con altre Associazioni d’arma o di
categoria, nella organizzazione di incontri o eventi
che possano coinvolgere i propri Soci. Si ricorda in
particolare la visita-conferenza effettuata a Forte
Lusardi di Colico nel settembre scorso, ringrazio il
Ten. Barini ed il 1° Cap. Canetta per il prezioso
contributo dato”. Importante momento della serata
è stata la prestigiosa consegna dell’onorificenza di
Cavaliere OMRI al Ten. Col. (R.O) Bertalli
Giorgio. Inoltre hanno ricevuto gli Attestati di
Benemerenza i Soci iscritti al Sodalizio per oltre
50 anni: Ten. Volpati Adelio e 1° Cap. Bonadeo
Marzio. Per i 15 anni di iscrizione all’UNUCI –
Ufficiali provenienti dal servizio permanente
effettivo, è stato consegnato l’Attestato di
Benemerenza al Ten.Col. G.D.F. Rossi Cesare.
Inoltre, il Presidente di UNUCI Sondrio ha
elogiato il 1° Cap. Nemo Canetta e la moglie
Eleana per il prestigioso premio conferito presso la
Biblioteca storica del Centro simulazione e
validazione dell’Esercito “Il premio Gen. di Div.
Amedeo de Cia e Nolbidonna Elvira de Cia
Palermo dei Principi di Santa Margherita”, in
qualità di autori del libro Storia della Grande
Guerra in Valtellina e Valchiavenna”.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Valle d’Aosta
Domenica 8 dicembre 2013, numerosi sono stati i
partecipanti all’ormai tradizionale “Pranzo dello
scambio degli auguri di fine anno”, tenutosi presso
l’Hotel Etoile du Nord di Sarre (AO) e organizzato
dalla Sezione, dall’Associazione Nazionale degli
Insigniti di Onorificenze Cavalleresche e
dall’Associazione del Nastro Verde.
L’evento è stato preceduto dalla Santa Messa,
officiata da Don Verthouy presso la cappella del
Priorato di Saint Pierre.
Hanno fatto gli onori di casa il responsabile
dell’UNUCI Valle d’Aosta Col. Dr. Mauro
Gambaro, che durante l’introduzione ha ricordato i
nostri Marò ancora trattenuti indebitamente in
India, il rappresentante dell’A.N.I.O.C. Lgt. Dr.
Vittorio Udali e il Presidente del Nastro Verde
S.Ten. cc. Cav. Michele Maurino.
Graditissima è stata la presenza del Capo Ufficio
Affari territoriali e presidiari del Comando Militare
Esercito, Col. Dr. Massimo Poli.
Numerosi gli ospiti giunti da lontano, come da
Ginevra il Ten. Walter Spinucci, già Deputato al
Parlamento Svizzero, intervenuto assieme ad altri
amici ginevrini, da Genova la Dr.ssa Franca Sanò,
del Ministero di Grazia e Giustizia e, da
Borgosesia, il Presidente della Sezione UNUCI 1°
Cap. Cav. Renato Mercanti, accompagnato da
numerosi Ufficiali anch’essi in Uniforme.
Durante il convivio una artista, specialista in danze
orientali, si è esibita per i convenuti e, in seguito, il
Comitato organizzatore ha offerto alle gentili
Signore un foulard in seta con impresso i loghi dei
tre Enti. L’incontro è stato poi allietato da un
pomeriggio danzante.
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Nella Famiglia dell’UNUCI
Soci che onorano l’UNUCI
Medaglia d’onore per il defunto Ignazio Buetto.
Nel ricordo ancora vivo degli anni tragici del 2° conflitto mondiale, desidero segnalare l’avvenuta consegna,
nell’anno 2009, al sottoscritto, da parte dell’allora prefetto di Como, dott. Sante Frantellizzi, della Medaglia
d’Onore alla memoria del mio genitore per i patimenti e le sofferenze inumane subiti ad opera dei tedeschi subito
dopo il fatidico 8 settembre ’43.
Mio padre faceva parte del Battaglione mobilitato della Guardia di Finanzadi stanza a Corfù e, come tanti altri fu
catturato e deportato in Germania in uno dei numerosi campi di concentramento allestiti per ospitare i lavoratori
coatti destinati a rimpiazzare i lavoratori tedeschi destinati ai fronti di guerra.
Vennero rinchiusi su carri merci ‘piombati’, lenti e senza soste, sprovvisti di acqua e senza possibilità di soddisfare
gli essenziali bisogni corporali per cinque–sei giorni attraverso tutta la Germania.
Giungevano a destinazione di notte ed ai loro occhi appariva il lager con apparato di guardie, garitte, torrette e
riflettori.
Divisi in gruppi venivano smistati e portati in una baracca; sottoposti a stressanti turni di lavoro di vario genere,
con sostentamento alimentare costituito da brodaglia scura e briciole di pane nero raffermo.
In più occasioni l’aver trafugato “una patata” comportava per il malcapitato, tra i quali il mio genitore, una serie di
frustate sulla schiena inflitte alla presenza dei compagni di prigionia.
Liberato dalle FF.AA. Alleate, veniva rimpatriato nel mese di maggio ’45, lasciando il campo di Ebersee – Roith;
pesava solamente 40 Kg, come sempre sentito dire in famiglia: da non dimenticare.
Como, dicembre 2013
Gen. Salvatore Buetto Socio della Sez. di Como
Encomio semplice
Lo scorso 20 dicembre, il Cap. R.S. Paolo Albanese, Ruolo Ingeneri, Socio della Sezione di Ostia, ha ultimato il
terzo periodo di Richiamo, nel corso del quale ha assolto l’incarico affidatogli tendente all’individuazione delle
soluzioni più efficaci alle problematiche infrastrutturali relative allo “Studio per la razionalizzazione della Città
Militare della Cecchignola”.
Il risultato di tale studio è stato consegnato, con un briefing, direttamente al Capo di SM, il quale, dopo essersi
complimentato per il lavoro svolto, ha chiesto personalmente all’Ufficiale di rimanere per un ulteriore periodo,
quantificato successivamente dal 7 gennaio all’11 luglio 2014.
In pari data, venerdì 20 dicembre 2014, il Capo del IV Reparto Logistico, Gen. D. Mario Ruggiero, convocava il
Cap. Albanese e gli consegnava l’Encomio Semplice.
Il Ten. Mario Tedino, Socio della Sezione di Roma è stato insignito della Onorificenza al Merito della Repubblica
Italiana
Il Cap. cpl Filippo Trama Zanon, Socio della Sezione di Padova, in data 2.12.2013, ha conseguito la seconda Laurea
(dopo la prima in Scienze Politiche) in Scienze Orgnizzative e Gestionali - curriculum Esercito - presso l’Università
della Tuscia in Viterbo.
Al Ten. Paolo Brasioli, Socio della Sezione di Roma, è stato attribuito l’Attestato e la Medaglia di Bronzo di
eccellenza di 3a classe 1a fascia di Pubblica Benemerenza del Dipartimento di Protezione Civile (grado: operatore
di protezione civile), per il suo impegno in Abruzzo nel 2009.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Nozze d’Oro
Il Magg. Melle Dott. Cosimo, Socio della Sezione di Merano, ha festeggiato nel settembre 2013 le Nozze d’Oro
con la Signora Maria Rosaria Gentile.
Il Ten. Gianfranco Venturi, Socio della Sezione di Novara, e la Signora Maria Barra, in data 19 gennaio 2014,
hanno felicemente festeggiato i loro50 anni di matrimonio.
Il Magg. Pacifico Morassi, Presidente della Sezione di Tolmezzo, e la gentile Signora Maria Luisa Bianzan
hanno felicemente celebrato il loro 50° anno di matrimonio.
Il Ten. Vasc. Salvatore Scotto di Santillo, della Sezione di Roma, e la gentile Signora Milena Brecciaroli in data
25 aprile 2014 celebreranno le loro Nozze d’Oro.
Raduni
A Caserta, nel salone di rappresentanza del Circolo Unificato Esercito, è
stato presentato alle Istituzioni ed alla stampa il progetto “Caserta Città
Militare, I Raduno Nazionale UNUCI e AUC ex Scuola Truppe
Corazzate”. Il Generale B. (ris.) Ippolito Gassirà, Delegato Regionale
UNUCI e Vice Presidente Nazionale SUD dell'Associazione Nazionale
Carristi d'Italia, ha illustrato gli aspetti di base del progetto alle Autorità
Civili e Militari, ai Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e
d'Arma, ai rappresentanti di Confindustria e Confcommercio e agli inviati
della stampa.
L'Associazione Piccole e Medie Imprese (PMI) della Campania – interessata al progetto – ha chiesto di
elaborare un programma che preveda raduni, celebrazioni, anniversari e altri significativi appuntamenti.
Le Sezioni UNUCI e Carristi, con il sostegno delle proprie Presidenze Nazionali, hanno proposto di
organizzare un Raduno a livello nazionale, sia del personale militare sia dei rispettivi Soci, che hanno
frequentato corsi presso la disciolta Scuola truppe Corazzate e che hanno il piacere di ritrovarsi con i colleghi
del tempo nei luoghi di formazione. A tale scopo, il 24 ottobre 2013 è stato costituito il Comitato
organizzatore, composto da delegati del Sindaco di Caserta, del Presidente della Provincia, della Società di
Storia Patria, del Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale e dei Comandanti degli Enti Militari dislocati
in Caserta e Provincia. In collaborazione con la Società di Storia Patria, l'Ufficio Scolastico Provinciale e i
Dipartimenti universitari, saranno programmate attività per lo sviluppo e l'approfondimento di studi su
argomenti inerenti a "Caserta Città Militare", al fine di stimolare nei giovani una riflessione sull'incidenza
delle FFAA e dei Corpi Armati dello Stato nel tessuto sociale di ieri, oggi e domani. Il progetto ha trovato il
pieno consenso di tutti i rappresentanti delle istituzioni, che hanno assicurato la loro fattiva collaborazione per
la migliore riuscita del l programma che il Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, ha definito di grande
importanza sociale, culturale ed economica. A sua volta, il Presidente della Provincia, On. Domenico Zinzi,
ha ringraziato per quanto viene fatto affinché sia sempre vivo nel tessuto sociale il ricordo di coloro che hanno
prestato nel territorio la loro meritoria attività, quali Ufficiali delle Forze Armate. Il Comm. Alberto Zaza
d'Aulisio, Presidente della Società di Storia Patria, ha evidenziato l'importanza della presenza di Enti militari
sul territorio, sia per l'indotto socio-economico sia per la crescita delle nuove generazioni.
Il Dr. Francesco Marzano, Vice Presidente dell'Associazione Piccole e Medie Imprese Campania, ha messo in
evidenza il ruolo strategico che la Città e la Provincia di Caserta hanno svolto in quanto sede di importanti
infrastrutture militari. L'evento, assimilabile al "turismo di ritorno", è rivolto in particolare a coloro che hanno
frequentato corsi di apprendimento e perfezionamento militare.Il Vice Presidente della PMI ha sottolineato,
infine, la posizione baricentrica di Caserta e ha indicato una prima serie di località – evidenziate con la
proiezione di diapositive – che potranno essere oggetto di attività socio culturali e visite guidate da parte dei
radunisti, da considerare anche luoghi simbolo quali il Sacrario di Mignano Montelungo, San Pietro Infine e
il Parco della Memoria oltre alle località storicamente turistiche di Caserta, Benevento e Napoli.
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Nella Famiglia dell’UNUCI
Il 23° Corso AUC a Busseto: risorgenza di Italianità
È domenica 22 settembre 2013, in terra di Verdi si va a festeggiare la quinta rimpatriata degli ex allievi del 23°
Corso A.U.C. del lontano 1959.
La giornata a Busseto è splendida e calda. Siamo ospiti degli Alpini del locale Gruppo “Terre del Po”. Grandissima
cordialità, amicizia a fior di pelle, simpatia e calore umano in ognuno dei presenti. Giungono da tutta Italia
un’ottantina di ex AUC: Alpini, Artiglieri, Bersaglieri, Carabinieri, Carristi, Fanti, Genieri, Granatieri. Una parte
considerevole dei partecipanti è già presente in loco dal sabato, alcuni anche prima, intrattenuti dall’attivissimo
collega Carrista Pietro Fermi di Busseto, che si è puntualmente occupato del coordinamento delle varie fasi
dell’incontro. Chi arriva nei pressi della Sede Alpini, dove è stato organizzato il primo ritrovarsi fra gli ex AUC, si
vede subito circondato da una gran folla di pervenuti, tutti con cappello o basco o bustina d’ordinanza, persino chi
indossa una divisa sociale identificativa, come i Granatieri di Sardegna e i Bersaglieri. Ci si guarda intorno, gli
sguardi s’incrociano curiosi e interrogativi: sono trascorsi cinquantaquattro anni, molte cose sono cambiate, c’è chi
si riconosce perché ritrovato in una delle quattro rimpatriate precedenti, altri invece scrutano le scritte apposte sui
cartellini riportanti i dati personali. Non trascorre molto tempo che si odono esclamazioni, un prorompere di
esaltazioni emotive, si assiste a sorrisi calorosi, abbracci, ognuno ha qualcosa da dire, da ricordare, da annunciare.
Le rimembranze si susseguono a ritmo quasi travolgente, è lo scorrere impetuoso di un’onda emozionale
indescrivibile. Ma il momento più toccante è quello che ci fa partecipi della cerimonia dell’Alzabandiera a fronte
di una schiera di settantenni-ottantenni rigorosamente sull’attenti, la mano alla tesa per il saluto militare e il canto
in coro dell’Inno Nazionale levato al cielo con vigore e serena convinzione.
Al termine del rito religioso ci raduniamo nella Collegiata di San Bartolomeo per un momento di raccoglimento in
memoria dei nostri Colleghi “andati avanti” e di tutte le Vittime delle guerre. Dinanzi all’altare di finissimo pregio
artistico, dedicato ai Caduti, procediamo alla lettura delle preghiere del “Soldato” e dell’ “UNUCI”. Gli squilli di
tromba che diffondono le note del Silenzio d’ordinanza creano un momento di profonda commozione, sino anche
a fare scorrere qualche lacrima sul viso di alcuni di noi. Conclude questa fase della cerimonia l’esecuzione,
magistralmente interpretata dall’organista, della celebre sinfonia “Vergine degli Angeli” tratta dall’Opera “La forza
del Destino” di Giuseppe Verdi.
Nel pomeriggio l’austera e ordinata sfilata per le vie di Busseto, tutti ordinatamente al passo, con in testa la Fanfara
Tridentina a cui fanno seguito il Vessillo della Sezione ANA di Parma, le Autorità, gli Alpini schierati, i Granatieri
con il Labaro del 23° Corso AUC e tutto il seguito di ex AUC e accompagnatori. Ai lati delle vie cittadine due ali
di folla applaudente, radunatasi senza che ne fosse stato dato pubblico preavviso. Genuine, quindi, le ovazioni che
hanno riscaldato i cuori attempati e un po’ appesantiti dagli anni di noi ex AUC 23°. Infine, presso il Palazzo
Comunale, resa degli Onori ai Caduti e Dispersi di tutte le guerre.
Annoveriamo la presenza di tre persone che hanno conferito un accento caratteristico alla nostra Rimpatriata:
l’Alpino Gen. B. Cesare Di Dato di Busseto, Ospite d’Onore, interprete della lettura della “Preghiera del Soldato”,
il Cap. Saverio Tattoli di Bisceglie, Ospite d’Onore ottantaquattrenne, Tenente comandante di plotone, dodicesima
Compagnia, alla Scuola AUC di Lecce nel 1959, 23° Corso, unico Ufficiale dell’epoca che si sia riusciti a
rintracciare e accorso con un entusiasmo giovanile e di ineguagliabile intensità al nostro incontro; infine, la Signora
Luciana Cerrini, accompagnata dalla figlia, che ha sfilato tenendo fra le braccia, con inusitato orgoglio, il Cappello
Alpino del consorte ex 23° AUC “andato avanti”.
“È stata una giornata memorabile, per l’amicizia che ha contagiato tutti e ‘tutte’, per i sentimenti che abbiamo
percepito, per questo amor di Patria che per quelli come me che vengono dalle terre
72° Corso AUC
In data 18 - 19 maggio 2013 si è tenuto un incontro tra
gli “Allievi” del 72° corso A.U.C. Specialisti di
Artiglieria presso la Caserma Piave di Civitavecchia, a
suo tempo sede distaccata della Scuola di Artiglieria di
Bracciano per i corsi di Specialisti di Artiglieria.
Fortemente voluta dal Gen. Paolo Cesaretti ed
organizzata con la valida collaborazione di Libero
Anderlini e del Gen. Giuseppe Cataldi, l’Adunata, a
distanza di quaranta anni, ha avuto una risposta
massiccia da parte di tutti i partecipanti con pochissimi
assenti, peraltro giustificati.
52
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
Il momento cruciale dell’incontro è coinciso con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai Caduti e
con una successiva breve e commossa allocuzione del Gen. Cesaretti, terminata con l’auspicio di rivederci
nuovamente in tempi più brevi da tutti condiviso.
Ten. A. Cor. Nello Andreani Socio della Sez. di Livorno
153° Corso AUC Cavalleria
Il 12 ottobre 2013 gli ex allievi del 153° Corso AUC di
Cavalleria si sono ritrovati a Montelibretti (Roma) nella allora
Scuola di Cavalleria, oggi sede del Centro Militare di
Equitazione per la ricorrenza del ventennale della loro
partecipazione al Corso.
L’incontro ha visto la partecipazione di 20 ex allievi
provenienti da tutta Italia, ricevuti dal T.Col. Tiziano Fabi,
all’epoca Comandante dello Squadrone AUC. Dopo il saluto
di benvenuto è seguita una visita alla Caserma, conclusasi con
una breve cerimonia con gli ex allievi schierati nel piazzale
dell’alzabandiera per la deposizione di fiori ai piedi del cippo
della Bandiera.
Al termine della visita i partecipanti sono stati salutati dal Comandante del Centro Militare di Equitazione Col.
Gianfranco Fedele, al quale è stato consegnato un attestato ricordo di questo evento.
È seguito infine un rinfresco presso la sala ricreativa del Comando, conclusosi con il saluto al T.Col. Fabi,
ringraziato per la sua preziosissima disponibilità ed il contributo ad aver creato un magnifico momento il cui
ritrovarsi insieme, con l’affetto e la reciproca stima di sempre, ha suscitato molti ricordi ed intense emozioni, oltre
ad avere richiamato in tutti una grande allegria nel fare riemergere dalla memoria di ognuno i momenti passati
insieme in quei luoghi durante il Corso.
La giornata si è conclusa con una riunione conviviale, al termine della quale il gruppo si è sciolto salutandosi con
la promessa di un nuovo raduno.
Grazie a tutti i presenti e a chi, per motivi diversi, non è riuscito ad essere con noi, sperando che l'urlo del nostro
“caricat!” gli sia giunto forte e chiaro.
Nella foto i partecipanti davanti all’Ufficio Comando.
L’evento è riportato e segnalato con foto e commenti alla pagina facebook del 153° Corso AUC Cavalleria.
S.Ten. Roberto Pesce Socio della Sez. di Teramo
27° Corso AUC Lecce e Ascoli Piceno
Dal 20 al 25 maggio 2014 si terrà a Pescia (Pistoia) il Raduno dei partecipanti al 27° Corso AUC.
Per chiarimenti in ordine alla sistemazione in albergo e allo svolgimento dell'incontro, contattare i promotori Russo
Nicola tel./fax 080-5019210 – cell. 3683389308 o Novelli Romano tel. 06-39734712 – cell. 3338256660.
49° Corso AUC
È in corso l'organizzazione del Raduno del 49' Corso AUC, svoltosi nell'anno 1967 -1968 presso la Scuola AUC di
Ascoli Piceno.
Gli interessati possono contattare la Sezione UNUCI di Roma (Magg.Giorgio Giovannoli ) e il Gen. (ris.) Mario
Venditti ai seguenti indirizzi:
Generale Mario Venditti, email [email protected] o cellulare 3338948480
Magg. Giorgio Giovannoli, email: [email protected] tel. 068535 5806 / 06 8535 7661
106° Corso AUC
Gli interessati ad organizzare assieme, nel 2014, dopo 30 anni, il primo Raduno del 106° AUC (Scuola Truppe
corazzate Caserma Ferrari Orsi di Caserta), in luogo e data da destinarsi, sono invitati a rivolgersi a:
Ten. Brichese Luciano – Socio della Sez. di Conegliano – via Contarina 87/13- 31045 Motta di Livenza (TV), tel
340/7237520
e-mail: [email protected] Presidente A.N.C.I di Treviso e della Marca Trevigiana.
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Nella Famiglia dell’UNUCI
Promozioni
46° Corso Tecnico Professionale dell'Arma dei Carabinieri
Il Ten. Ing. Giuseppe A. Ferretti, della Sez. di Reggio Emilia, sta organizzando – unitamente ai colleghi Gen. CC
Tommaso Bruni, Dott. Umberto Salcoacci, Prof. Sebastiano Barone, Col. CC(c) Aniello Imperato e Geom.
Giovanni Furbatto – il 5° raduno del Corso, che si terrà a Roma il 28 marzo 2014.
Nell'ambito della cerimonia suddetta, il Ten. Ferretti, in qualità di Capo Corso e a nome del 46° Corso, donerà alla
Scuola Ufficiali Carabinieri la Bandiera tricolore, di proprietà della sua famiglia, issata il 19 ottobre 1866 a Palazzo
Cattaniga sul Canal Grande di Venezia, giorno della fine della dominazione austriaca.
Il vessillo è ora provvisoriamente custodito presso il Museo-Sacrario di Reggio Emilia, dopo essere stato esposto
nella Sala del primo Tricolore del Municipio di Reggio Emilia il 7 gennaio 2014, in occasione delle celebrazioni
per l'anniversario della fondazione della Bandiera.
Sostenitori Volontari
alla data del 31 gennaio 2014
BERGAMO: Ten. Rizzi Antonio, Ten. Valoti Osvaldo
BRACCIANO: Gen. C.A. Maruotti Giuseppe
BRESCIA: Ten. Aluisini Stefano
CAGLIARI: S.Ten. Marigo Giancarlo
CREMONA: Ten. Gatti Mario
GENOVA: G.M. Di Meglio Alberto
MILANO: Cap. Porretti Francesco, Ten. Tisi Fulvio Fausto
MODENA: Cap. Sghedoni Giuseppe
PERUGIA: Ten. Perelli Stefano Maria
REGGIO CALABRIA: Ten.Col. Sinopoli Domenico, Cap. Sinopoli Giuseppe
ROMA: Magg. Cammaroto Giuseppe, Gen. D. De Angelis Arnaldo, S.Ten. Domine Stefano,
Ten. Falciani Paolo, S.Ten. Gianfreda Giovanni, Magg. Giovannoli Giorgio, Dott. Iannone Donato,
G.M. Lommi Carlo, S.Ten. Mattoli Riccardo, Ten. Saponaro Francesco, Gen. D.A. Sensi Francesco,
Ten.Col. Verganti Edgardo
SALERNO: Magg. D’Antonio Giuliano, S.Ten. Fezza Salvatore, Sig.ra Fiori Luisa, Ten. Moglia Aldo
TORINO: Ten. Cico Giuseppe, Magg. Rocco Viscontini Cesare
ERRATA CORRIGE
Si riportano di seguito le correzioni ad alcune imprecisioni intervenute nella predisposizione
dell’Agendina.
2° di copertina: il numero del fax è 06-8414555;
pag. 1 Capo di S.M. della Difesa: il grado è Amm. (non Amm. di Sq.);
pag. 6 Le Sezioni: aggiungere Lecce;
pag. 14 Lunedì dell’Angelo: depennare dal 1° aprile e inserire al 21 aprile.
Una versione aggiornata dell’agendina è scaricabile dal settore Rivista del sito Web dell’UNUCI.
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UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
TENENTE COLONNELLO
Verona: Fontanini Silvio
S chi o: Chemello Fabio
Tori no: Ardizio Massimo
Verona: Beltrame Davide
MAGGIORE
Al essandri a: Ingrao Calogero
TENENTE
Ancona: Morichi Michele
Catani a: Matarazzo Santino Adriano
Catanzaro-Crotone: Caputo Antonio
Cremona: Mazza Carla
Lecco: Castagna Gianluigi
Mestre: Stele Federico
Modena: Muffoletto Antonio
Napol i : D'antonio Ferdinando
Osti a Li do: Guarracino Armando
Pi acenza: Saturi Massimo
Potenza: Andriulli Giancarlo
Reggi o Cal abri a: Altomonte Roberto
Tori no: Iacopino Paolo Antonio
Trento: Bombana Andrea
Vi cenza: Borghero Carlo, Palermo Mario
1° CAPITANO
Ancona: Polci Onorato
Catanzaro-Crotone: Napolitano Vincenzo
Cuneo: Meini Marco
Parma: Rossi Silvano
Varese: Mattei Giovanni
Verona: D'angelantonio Vittorio
CAPITANO
Bresci a: Marinelli Antonio
Cagl i ari : Chirra Cristiano
Chi avari : Fantini Cristian
Cosenza: Scarpelli Enrico
Cuneo: Depetris Dario
Ferrara: Allegri Giorgio, Luciani Nicola
Mi l ano: Porretti Francesco
Monza Bri anza: Pinna Teseo
Roma: Lorenzin Marco
S . TENENTE Di VAS CELLO
Trevi so: Vendrame Loriso Anton
Non sono più tra noi
ALES S ANDRIA: Ten. Bernasconi Renato
ANCONA: C. Amm. Finocchiaro Salvatore,
Fiordelmondo Claudio, Col. Terranova Francesco
AVELLINO: Ten. Freda Gabriele
BERGAMO: Brig.Gen. De Grossi Eraldo
BIS CEGLIE: Ten.Vasc. Valentini Renzo
BOLOGNA: Gen.B. Ferrara Gennaro, Gen. C.A. Piccione
Mario, S.Ten. Righetti Roberto
BRACCIANO: Ten.Col. Corzani Lamberto
CAGLIARI: Col. Bertolino Francesco,
Ten.Gen. Canu Giuseppe, Col. Murru Gildo
CAS ERTA: Col. Biasucci Pasqualino,
S.Ten. Gassirà Marco
COS ENZA: Sig. Florio Benito,
Ten. Mazza Raffaele
CREMONA: Ten. Passamonti Damiano
FERRARA: 1° Cap. Modugno Giuseppe, Ten. Pesso
Marcello, Ten. Schinaia Francesco Paolo
FIRENZE: Gen.B. Antonini Gianfranco, S.Ten. Chiariello
Savino, Cap. Romoli Giancarlo
FOGGIA: Cap. Grasso Cesare
GENOVA: S.Ten. Campailla Luigi, Sig.ra Parodi Panizza
Maria
LA S PEZIA: Cap.Vasc. Scorcia Michele
LEGNANO: Cap.Corv. Panizza Romano
LODI: S.Ten. Bianchi Amilcare,
S.Ten. Capellini Giuseppe, Cap. Goisis Carlo
MANTOVA: S.Ten. Pedon Ferdinando
MES S INA: Gen.B. Borruto Pasquale
MILANO: Cap. Bassi Alfredo, Ten.Col. Gardelli Erminio,
S.Ten. Soldano Alfonso
PADOVA: Ten. Claut Alberto, Ten.Col. Gallinari Ferrucci
PES CARA: C.Amm. Colli Francesco
PIS A: Gen. S.A. Merlo Vittorio
RAVENNA: Magg. Mazzotti Terzo
ROMA: Ten. Giorgi Sergio,
Gen. D. Liberati Bruno
TORINO: S.Ten. Antonelli Guido, 1° Cap. Catti Augusto,
Ten. Saragaglia Gino
VENEZIA: Cap. Costantini Felice
AVVISO
I Soci che dispongono di quadri, stampe, libri, cimeli militari che non ritengono di voler conservare presso la propria
abitazione, sono invitati a inviarli:
• alla Presidenza Nazionale o alla Sezione di appartenenza, qualora trattasi di oggettistica e di pubblicazioni di carattere
militare;
• all’Albergo Savoia Palace di Chianciano in tutti gli altri casi, con particolare riguardo ai libri di narrativa di carattere
generale, che potranno costituire la biblioteca per la consultazione da parte degli ospiti dell’Albergo stesso.
UNUCI 1/2 Gennaio/Febbraio 2014
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Recensioni dei libri pervenuti
La precedenza viene data alla recensione dei libri che trattano argomenti di carattere militare
a cura di G. Gi anno ne
Vecchi Combattenti, giovani ricordi
Andrea Antonioli e Giampaolo Grilli
Il volume, a cura di Andrea Antonioli e Giampaolo Grilli, Soci UNUCI della
Sezione di Forlì, è stato presentato nel settembre 2013 in occasione della
commemorazione dei Combattenti del Comune di Borghi (FC) che hanno
combattuto le guerre del XX secolo e per ricordare la liberazione ad opera degli
alleati il 1° ottobre 1944.
“La lettura di queste pagine – scrive nella sua prefazione il Generale Antonio De
Vita, Comandante Militare Esercito “Emilia Romagna” – porterà a conoscere
avvenimenti, ma soprattutto uomini, che hanno dimostrato in vita, con il loro
silenzioso operare, non avere altra legge se non quella dell’amor di Patria, unito a
un incondizionato senso del dovere. Le personalità e i fatti narrati in queste pagine
sono la testimonianza del valore che una Nazione è in grado di esprimere nei
momenti cruciali della Sua Storia”.
“Dopo molto tempo dalla fine degli eventi bellici – scrive la Signora Mirella Mazza,
Sindaco di Borghi – l’Amministrazione Comunale avallando il progetto del Museo
Biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea, intende commemorare i valorosi
Combattenti che in ogni epoca hanno concorso a far grande questa nostra Patria. La
rievocazione di storia locale quale tassello di quella nazionale, l’evento in parola
intitolato “Vecchi Combattenti giovani ricordi. Piccole storie romagnole nella
grande Storia”, intende rendere un doveroso tributo d’onore a coloro che per la
Patria resero il sacrificio estremo della loro vita e con ciò contribuirono a rendere
grande la storia che oggi intendiamo tramandare alle generazioni future a titolo di
esempio e monito”.
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prese in considerazione fotocopie o estratti di articoli riportati da altre riviste
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Gen. B. Giuliano Giannone
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email: [email protected]
Grafica e impaginazione
F. Campanelli
Per
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er gruppi,
gruppi, raduni
raduni di
di corso
corso e convegni,
convegni, l’amministrazione
l’a m m in is tra z io n e
formula pacchetti
pacchetti turistici
turistici e relativi
relativi preventivi.
p re v e n tiv i.
formula
Periodo di apertura 2014:
201 17 aprile - 15 ottobre
Apertura straordinaria:
straordinaria: 29 dicembre 2014 – 6 gennaio 2015
Apertura
TARIFFE
T
ARIFFE S
STAGIONE
TAGIONE 2
2014
014
Le ttariffe
Le
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giornaliere
iornaliere
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di pensione
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con 1^
1^ colazione)
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((ponti
ponti e festività
festività da
da concordare)
c o n c o rd a re )
- dal 17 aprile al 30 giugno
e dal 21 settembre al 15 ottobre
- luglio
- agosto
- dal 1° al 20 settembre
" 55,00
" 60,00
6
" 70,00
" 65,00
BAMBINI:
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AMBINI: ffino
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gratuiti
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12 anni
anni sconto
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50%
da 5 a 12
Sconto del
del 15%
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tutti i Soci
Soci UNUCI
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Sconto
regolare iscrizione
iscrizione per
per l’anno
l’anno in
in corso.
c o r s o.
regolare
In aereo: Scalo a Roma - Pisa – Firenze –
Perugia (Loc. S. Egidio)