Reti tra Pmi, ecco i fondi 500 milioni da Bei e Cdp

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut: 246/ATSUD/NA
FUTURA
topTen
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• Ecco il codice della genuinità
• Unina: se lo sherpa è un robot
INCENTIVI
•BioNh, programma da 5,5 mln di euro
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•Aree di crisi, da lunedì le domande al Mise
•Sfide robotiche: via alle candidature
•Start up rosa, contributi fino a 5mila euro
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IL DENARO
ECONOMIA POLITICA PROFESSIONI | GIORNALE DELL’EUROPA MEDITERRANEA
denaro.it
ANNO XXIV - N° 78 - nuova serie
SABATO 17 MAGGIO 2014
Cantone e De Raho
nemesi napoletana
DI ALFONSO RUFFO
È UNA SPECIE DI NEMESI. Due napoletani,
due magistrati, sono chiamati a fare giustizia in affari di corruzione e intrallazzo. Il primo, Federico Cafiero De Raho,
guida la Procura della Repubblica di Reggio Calabria in un ambiente che è eufemistico definire problematico. Il secondo, Raffaele Cantone, è stato di recente sollevato a capo dell’Autorità per l’Anticorruzione per essere poi incaricato di
tener d’occhio la piazza milanese.
Cantone dovrà introdurre criteri di trasparenza nella gestione degli appalti relativi alle opere per il prossimo Expo e vigilare che tutto avvenga nel rispetto della legalità. De Raho sta cercando di dipanare i fili che tengono uniti l’ex parlamentare in fuga Elio Matacena (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa) e l’ex ministro Claudio Scaloja passando per la moglie del primo
Chiara e una serie di sospettati faccendieri.
Il tratto comune di questi due uomini, questi due servitori dello Stato, è la
moderazione, l’impegno, la serietà. La
capacità di ispirare una larga fiducia che
legittima la loro azione e la mette al riparo dalle malelingue (le parole fanno
più male della spada) che in questo paese sono in servizio permanente attivo. Insomma, una volta tanto l’ammirazione e
il rispetto non premiano chi strilla, si
agita e scassa di più ma chi si mostra con
la forza della ragione.
Misurato nelle dichiarazioni Cantone, addirittura schivo Cafiero De Raho,
sembrano due marziani paracadutati alle falde del Vesuvio dove hanno costruito
una carriera al di fuori degli schemi abitualmente riconosciuti come tipici della
nostra latitudine: spregiudicatezza, populismo, allusioni e collusioni. Micidiale miscela che ha fatto da propellente a
troppe fortune e che andrebbe messa al
bando come indesiderata.
Tutto questo per chiudere con un invito: impariamo a immedesimarci di più
e meglio negli eroi positivi che questa
terra produce ed esporta piuttosto che
lasciarci ingoiare nella retorica dei brutti sporchi e cattivi che, seppure meritata, non può rappresentarci tutti.
euro 2
Reti tra Pmi, ecco i fondi
500 milioni da Bei e Cdp
PICCOLE AZIENDE più forti sui mercati internazionali grazie ai fondi della Banca Europea per gli Investimenti. L’organismo comunitario sottoscrive un accordo da mezzo miliardo con la Cassa Depositi e Prestiti per
supportare progetti e programmi di sviluppo delle aziende italiane di piccole e medie dimensioni con un attenzione particolare alle reti tra imprese.
In questo ambito la Campania, che ha una consistente vocazione aggregativa in settori come l’agroalimentare e l’aerospazio, può accedere a una
cospicua parte dei finanziamenti previsti. Il patto siglato tra Bei e Cdp
prevede che a gestire i fondi siano le banche convenzionate, anche perché
solo gli istituti di credito hanno una reale percezione della realtà in cui si
trovano a operare. Introdotta nella legislazione nazionale nel 2009 la formula della rete tra aziende è la più adatta alla crescita di un tessuto produttivo come quello italiano, dove le Pmi rappresentano il 97 per cento
del totale delle unità attive.
CREDITO
Banco di Napoli e Bcc
Entrano Scudieri ed Esposito
Paolo Scudieri, patron della multinazionale Adler specializzata nel comfort per auto e da poco impegnato nel settore dell’agroalimentare di qualità con Eccellenze campane, entra nel consiglio di amministrazione del
Banco di Napoli presieduto da Maurizio Barracco. Non è l’unico imprenditore a fare il suo ingresso nell’organo di comando di un istituto di
credito in Campania. Salvatore Esposito, responsabile amministrativo
della Ep, colosso della ristorazione collettiva, è stato nominato nel consiglio della Bcc di Napoli sotto la presidenza di Amedeo Manzo.
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COSTRUZIONI
Appalti e concessioni
Nuove direttive dall’Ue
DI ENRICO SOPRANO*
Le nuove Direttive Comunitarie in
tema di appalti e concessioni, pubblicate il 28 marzo scorso, introducono
significative novità. Dalle disposizioni emerge un rinnovato approccio
culturale che sembra abbandonare le
rigidità che caratterizzavano le precedenti Direttive (dalla prima, la
305/71, fino alle più recenti, la 17/04 e la 18/04);
un’inversione di tendenza presumibilmente generata da quei segnali che hanno evidenziato come
procedure troppo rigorose non sempre garantiscano le dinamiche concorrenziali, determinando
- talvolta, al contrario - esse stesse distorsioni. Da
ciò l’incremento delle forme di negoziazione, nonché l’enfatizzazione degli elementi qualitativi come
criteri di scelta del migliore offerente a discapito
dell’automatismo proprio del criterio del prezzo più
basso. Di forte impatto è l’introduzione delle regole
degli affidamenti “In House”, fino ad oggi configurati dalla sola elaborazione della giurisprudenza
comunitaria, che ampliano la possibilità di ricorrere all’istituto, laddove la giurisprudenza comunitaria aveva individuato i caratteri limitati e di
eccezione della relativa applicazione, rilevandone
la potenzialità anticoncorrenziale. (...)
CULTURE
Piccole Pompei
dalla preistoria
IMMAGINATE i negozi, la gente, gli uffici, il movimento dei cittadini di un tempo. Di tanto
tempo fa. Parliamo di millenni, delle Colonie
greche dell’VIII secolo a.C. Immaginate lo svilupparsi del fenomeno urbano presso le popolazioni etrusche e italiche e poi ancora le fondazioni delle colonie latine e i centri campani
alleati dei Romani a partire dalla fine del IV secolo a.C. Bene, tutto questo tornerà a vivere grazie al lavoro di un team di 50 ricercatori di due
università e due Sovrintendenze che hanno raccolto 500 reperti inediti in 16 sale espositive per
un viaggio dalla preistoria alla tarda antichità.
Borse per ricercatori
Aiuti fino a 35 mila €
••• segue a pagina 8
Stop all’eccesso di norme
Così si frena lo sviluppo
••• a pagina 8
••• pagine 31-35
••• 14
Da pagina 23
a pagina 30
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IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
AGENDA
[ SABATO 17 MAGGIO ]
◗ ore 9.30 - Napoli, via Pietro Trinchera, 7
[SETTE GIORNI]
A CURA DI ANTONIO ARRICALE
“ P A G H E R E M O I D E B I T I d e l l a Pu b b l i c a
amministrazione entro il 21 settembre 2014. È
un impegno che ho preso e manterrò”.
Intervistato dal Mattino – a margine della sua
visita, mercoledì scorso, a Napoli – il presidente
del Consiglio Matteo Renzi ha attaccato un altro
post-it sul calendario del governo. E a quanti non
perdono occasione per addebitargli una “politica
fatta di vuoti annunci” e aumento di tasse, intanto
si è incaricata di rispondere l’Agenzia delle entrate
confermando che il bonus Irpef di 80 euro
toccherà anche ai cassintegrati e ai percettori di
indennità di mobilità e disoccupazione.
***
Peraltro, in materia di lavoro, va ricordato che
l’apposito decreto – preceduto martedì scorso dal
voto di fiducia – giovedì è stato approvato in via
definitiva, in terza lettura. La circostanza ha
rievocato – ça va sans dire – le polemiche sulla
“navetta”, vale a dire, il ping pong spesso reiterato,
tra Camera e Senato, dei testi legislativi prima di
giungere all’approvazione. E, dunque, riproposto
la necessità di procedere alla semplificazione e
diversificazione delle funzioni dei due rami del
Parlamento. In particolare, del Senato, che il
premier immagina come “Camera delle Regioni”.
In questo inizialmente sostenuto – come si sa –
anche da Berlusconi, sia pure nell’ambito di un
accordo più articolato e forse a noi non del tutto
noto, che infatti non perde occasione per
sottolineare, ora, che l’accordo è stato cambiato.
***
Il fatto è che con l’avvicinarsi, ormai, della
scadenza elettorale (si vota l’altra domenica, il 25
maggio) i toni cominciano a salire, se possibile,
anche di più. Così, alle accuse che muovono da
una parte, per lo scandalo dei lavori dell’Expo e
che vedono coinvolto, con non poco imbarazzo
per il Pd, il compagno Primo Greganti fanno eco
i particolari ammiccanti, seppure non ancora
piccanti, che emergono dalle intercettazioni
telefoniche che hanno portato all’arresto dell’ex
ministro berlusconiano Claudio Scajola, accusato
di aver aiutato il latitante ed ex deputato azzurro
Amedeo Matacena, condannato a cinque anni di
reclusione per concorso esterno in associazione
mafiosa.
***
Accuse e polemiche che si sono sovrapposte –
nella settimana appena conclusa – alle voci di
indiretta conferma, da parte di Timothy
Geithner, del “golpe” organizzato dai “poteri
forti” per disarcionare Silvio Berlusconi dalla
guida del Paese. L’ex segretario del Tesoro
americano, infatti, in un libro di memorie
riferisce che, due anni e mezzo fa, alcuni “officials”
dell’Unione Europea tentarono di cooptare la
Casa Bianca – che peraltro rifiutò – in una vasta
trama per costringere il premier italiano “a cedere
il potere”. Complotto, secondo Berlusconi, cui
non fu estraneo il presidente della Repubblica. Il
quale, perciò, con una minuziosa nota pubblica,
non soltanto ha ricostruito data per data i fatti
del 2011, ma ha anche seccamente smentito:
“Mai avuto notizia di pressioni subite dal
premier”.
***
Sicché, tutto torna infine a ruotare sempre
intorno alla riforma dello Stato e ad una maggiore
attenzione verso il Mezzogiorno, se si intende
davvero tirare il Paese fuori dalle secche in cui si
trova e non consegnarlo alla piazza di Grillo.
Tema non nuovo, questo, cui si è provato in
passato a dare una risposta timida e confusa
attraverso la riforma del Titolo quinto della
Costituzione e, in anni più recenti, col
Federalismo. Riforma che sempre al Mattino
Renzi ha definito: “un imbroglio”. In tal modo,
forse, condividendo l’esortazione del governatore
campano, Stefano Caldoro che, nell’incontrarlo
presso la prefettura del capoluogo, gli ha suggerito
tre cose: riforma delle regioni con costituzione di
macro-aree; sblocco del tourn over nella Sanità e
impiego dei fondi europei per compensare le
entrate sull’Irap. Argomenti che, volenti o
dolenti, entreranno in agenda, magari appena il
giorno dopo le elezioni.
Centro diocesano di Pastorale carceraria
Accogliere per liberare
Il Cardinale Crescenzio Sepe interviene al convegno “Accogliere per Liberare”, promosso dall’Ufficio diocesano
della Pastorale Carceraria, diretto da don Franco Esposito.Nel corso dei lavori, viene presentato il progetto “Liberare la speranza”. Seguono la proiezione del video
“Una giornata in casa di accoglienza”, gli interventi di
don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei Cappellani delle Carceri, e di Francesco Caia, presidente dell’Ordine degli avvocati; la presentazione del libro “Il Vangelo dietro le sbarre”, a cura di Mario Di Costanzo, direttore dell’Ufficio diocesano per la formazione sociopolitica; Titti Amore, responsabile regionale dell’Azione cattolica; e Antonio Spagnoli. Coordina i lavori Samuele Ciambriello.
◗ ore 9.30 - Aversa (Ce), Seminario Vescovile
piazza Normanna 10
Il peso dell’inefficienza della giustizia
L'inefficienza della giustizia costituisce uno dei fattori
di svantaggio competitivo per la società italiana: è il tema al centro del congresso “Commercialisti e giustizia”,
promosso da Unico, Unione Italiana Commercialisti,
presieduta da Domenico Posca. Intervengono Cosimo
Ferri, sottosegretario alla Giustizia; Enrico Morando, viceministro dell'Economia; Stefano Rega, rettore del Seminario Vescovile; Antonio Buonajuto, presidente della Corte d'Appello di Napoli; i presidenti dei Tribunali Elisabetta Garzo (Napoli Nord), Carlo Alemi (Napoli), Maria Rosaria Cosentino (Santa Maria Capua Vetere); Francesco Greco, procuratore della Repubblica del
Tribunale di Napoli Nord; Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia; Giancarlo Laurini, commissario del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti
ed esperti contabili; Alessandro Popoli, Comando Generale Guardia di Finanza; Renzo Guffanti, presidente Cassa Commercialisti; Francesco Tedesco, commissario Odcec Napoli Nord; Vincenzo Moretta e Pietro
Raucci, presidenti degli Ordini dei commercialisti di Napoli e di Caserta.
◗ ore 10.30 - Napoli
Stazione Marittima
Forza Italia per il Mediterraneo
Tavola rotonda in ricordo di Pinuccio Tatarella dal titolo
“Forza Italia per il Mezzogiorno”. Intervengono Stefano
Caldoro, presidente della Regione Campania; Amedeo Laboccetta, vice coordinatore regionale; Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato; e i candidati alle Europee Raffaele Fitto, capolista circoscrizione Sud; e Sergio Silvestris.
Silvio Berlusconi interverrà in collegamento telefonico.
◗ ore 18.00 - Napoli, convento di S. Domenico
vico S. Domenico Maggiore, 18
Le strade raccontano
Presentazione del libro “Le strade raccontano – Itinerari
napoletani” di Orlando Catalano (ed. Eli), guida a 17 passeggiate insolite nella città di Napoli. Con l’autore Intervengono Gian Giotto Borrelli e Ciro Sandomenico.
◗ ore 18.15 - Napoli, largo Donnaregina
auditorium Curcia arcivescovile
Incontro con i giovani sposi
Il cardinale Crescenzio Sepe incontra, come tradizione,
fidanzati e giovani sposi: centinaia di giovani coppie riflettono nel segno della loro formazione cristiana.
◗ ore 18.30 - Napoli, chiesa delle Scalze
salita Pontecorvo 65
Immagini e parole oltre l’autismo
“C’è qualcuno lì dentro”, viaggio per immagini e parole
oltre l’autismo, è una mostra particolare: dodici giovani
artisti delle scuole di Napoli espongono i loro lavori.
L’evento, curato da Peppe Esposito e Cynthia Fiumanò
dell’Istituto d’arte Palizzi, prevede fino a domenica 18
mggio incontri con le scuole, lo spettacolo “Amaritudo vitae. Me sfaterio”, ispirato all’opera di Annibale Ruccello,
con la partecipazione dei Maestri di strada, regia di Nicola Laieta; Milonga a cura di Social Tango; visite guida-
IL DENARO
Tel. 081 19137100 • Fax 081 19335491 • [email protected]
Quotidiano economico – edizione settimanale a stampa
Anno XXIV – n° 78 – nuova serie – 17 maggio 2014
Direttore responsabile:
Alfonso Ruffo
Società editrice: Editoriale Il Denaro SpA
Direzione e Amministrazione: Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli
Sito internet: www.denaro.it
Indirizzo e-mail: [email protected]
2
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Unesco e Centro storico
Sabato 17 maggio - ore 10.00
Napoli, Plazzo Filomarino, via Benedetto Croce, 12
SARÀ L’ISTITUTO ITALIANO di Studi Storici ad ospitare
l’appuntamento del Sabato delle Idee dedicato al tema
“Il Centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità”.
La discussione, coordinata da Marco Demarco del
Corriere della Sera, è introdotta da Marta Herling,
dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici; Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa;
e Marco Salvatore, condirettore del Sabato delle Idee.
Relazioni affidate a Piero Craveri, professore di Storia
contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa e
presidente Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”;
e ad Aldo Loris Rossi, dell’Accademia delle Arti del disegno. Interventi, tra gli altri, di Giorgio Cozzolino, soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici,
storici, artistici di Napoli; Edoardo Cosenza, assessore
regionale ai Lavori pubblici; Uberto Siola, presidente
Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura. Conclusioni di Cesare de Seta, Centro di
Ricerca sull'Iconografia della Città Europea; e Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli.
te a cura di Archintorno e Forumtarsia; interventi musicali di Alfredo Rizzi e Francesco Manna con Giorgio Albero e Tommaso Renzuto Iodice, reading con Adriana
Follieri e Fiorenzo Madonna, laboratorio con Caroline
Peyron.
◗ ore 19.00 - Napoli, Galleria Al Blu di Prussia
via Gaetano Filangieri 42
Come se non fosse successo niente
Apollonia Striano, Natascia Festa e Titti Marrone
presentano il libro “Come se non fosse successo niente” di Diego Nuzzo (Rogiosi editore). Letture di Marialuisa Firpo.
[ DOMENICA 18 MAGGIO ]
◗ ore 10.30-11.00 - Napoli
piazza Bovio e piazza Dante
Racconti del Risanamento
Per il terzo weekend di Maggio dei Monumenti, l’Associazione Culturale NarteA presenta due visite guidate teatralizzate a spasso tra antropologia e urbanistica.
Alle ore 10.30 i “Racconti dal Risanamento”, organizzati con il Comitato per la tutela e salvaguardia di piazza Bovio, mostreranno luoghi e storie legate allo "sventramento", da quando fu posta la prima pietra del Risanamento, fino alla costruzione della stazione della
metropolitana dell'arte. Alle ore 11.00 “Facimmece ‘a
croce: Napoli e i suoi Altarini”: l’itinerario parte da
piazza Dante, attraverserà le vie del centro storico per
conoscere l’anima della città e le sue edicole votive.
◗ ore 11.00 - Napoli
Museo di Capodimonte
International Museum Day
In occasione dell’International Museum Day, promossa dall’Icom, l’organismo internazionale che raccoglie i
professionisti dei musei, il Museo di Capodimonte racconta la propria storia di “museo vivo”, attraverso le opere della Galleria Napoletana, da Colantonio a Ribera,
con due “percorsio narrati” a cura du Valentina Canone e Maria Rosaria Sansone.
Registrazione presso il Tribunale di Napoli n. 4160 del 3 / 5 / 1991
ROC n. 24378
Pubblicità
Commerciale: Publidì, Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli
Tel. 081 19335490 - Fax 081 19335491
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Legale:
System Advertising: Viale Monte Rosa, 41 - 20149 Milano
Tel. 02 30223594 - Fax 02 30223214
[email protected]
Stampa:
Centro Offset Meridionale, Area Industriale di Caserta
Tel. 0823 1873101 – 0823 18773103
Chiuso:
venerdì 16 maggio alle ore 21.00
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
AGENDA
webstar
Consulta l’agenda completa on line
L’imprenditore Marco Zigon (Getra) entra in classifica con il progetto Starter della sua fondazione
Matching Energies, che riscuote l’interesse dei giornali online. Lo precede il terzetto formato
dal premier Matteo Renzi, dal cardinale Crecenzio Sepe e dal governatore Stefano Caldoro.
ZIGON, UN ESORDIO DA SMART CITY
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Martusciello
Paolo
Scudieri
Gaetano
Giancane
Vincenzo
De Luca
LEGENDA
I valori misurano il numero delle
citazioni che personaggi locali
e nazionali ottengono sui siti
dei quotidiani online della Campania
nel corso della settimana.
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ze e capacità delle popolazioni adulte in lettura e comprensione di testi scritti, risoluzione di problemi matematici, capacità di usare le conoscenze linguistiche. Dall’analisi dei dati risulta che la popolazione italiana sono ben al
di sotto della media dei paesi partecipanti. Da questi temi
parte il seminario “Nuovi analfabetismi dall’indagine Piaac. Come si deteriorano le competenze costruite a scuola”
di Tullio De Mauro, linguista, professore emerito dell‘Università “Sapienza” di Roma, per fare il punto sullo stato della cultura diffusa nel nostro paese. I suoi contributi sui tassi di alfabetizzazione e le politiche scolastiche e formative
mostrano come sia le classi dirigenti sia la società “colta” non
siano in grado di colmare la distanza che le separa dal paese reale.
◗ ore 19.30 - Napoli, Castello De Vita
via Manzoni 248
Un ruolo europeo per il Mezzogiorno
Nunzia Di Girolamo, già ministro per le Politiche
agricole e forestali, su invito di Domenico Palmieri, capogruppo Ncd al Consiglio comunale di Napoli, interviene ad un dibattito sulle prospettive del Mezzogiorno in Europa.
[ MERCOLEDÌ 21 MAGGIO ]
◗ ore 13.00 - Napoli, piazzale Tecchio 80
◗ ore 18.30 - Napoli, Teatro di Sotto
via Tasso, 296
Aspettando l’albatros
Patrizia Palmieri ha ricavato da una storia vera “Aspettando l’albatros”, lo spettacolo che mette in scena con
Danilo Rovani, Enza Palumbo e Antonio Ciotola: le
vicende di una giovane prostituta nei vicoli di una Napoli degradata da un tessuto sociale che toglie ai giovani la possibilità e la speranza di una vita “migliore”.
◗ ore 19.30 - Ercolano (Na)
Salone delle feste, Villa Campolieto
Bruno Canino in concerto
Per il terzo appuntamento della sezione “Musica e percorsi d’arte: Itinerari vesuviani” del XXVI Festival delle Ville Vesuviane, Bruno Canino è protagonsita di un
recital pianistico dedicato al valzer e alla musica americana, con opere della tradizione classica e del repertorio contemporaneo di Clementi, Chopin, Brahms, von
Dohnányi, Gottschalk, Chick Corea e Gershwin. Il
concerto, realizzato in collaborazione con l’Associazione Anna Jervolino e l’Orchestra da Camera di Caserta,
è preceduto da una visita guidata alla Villa Campolieto. In mattinata, alle ore 10.30, itinerario guidato, a cura dell’architetto Celeste Fidora, attraverso i cortili e i
giardini di due prestigiose residenze nobiliari: Palazzo
Ruffo di Bagnara e Villa Menna di Portici (Na).
.00
Lunedì 19 maggio - orer,20
Partenope
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Corsi e Toma,
Rotary Club Nord,
Per la conviviale del lo Pezzullo, con la
presieduto da Ange io “Il nostro Novepresentazione del sagglis ti a co nf ro nt o”
ce nt o - D ue gi or naatori edizioni) di Er(Compagnia dei Trov o An to ni o To m a,
m an no Co rs i e Pi er mezzo secolo di viun’oper che abbracciaracciglie i contributi
ta professionale e che sti, da Mimmo Cardi numerosi giornali brano, da Ernesto
ratelli a Antonio Lu brizio, da Antonio
Mazzetti a Giustino Fa .
Sasso a Alfonso Ruffo
[ MARTEDÌ 20 MAGGIO ]
Giovani fuoriclasse
Lunedì 19 maggio - ore 11.00
Napoli, Unione Industriali, piazza dei Martiri 58
FOCUS SUI GIOVANI studenti napoletani e confronto
con i coetani del resto d’Italia, nell’ambito della presentazione dell’indagine “Generazione Proteo. Giovani italiani: solisti fuoriclasse”. Curata dall’Universita Link Campus di Roma, la ricerca sfata anche i
più consolidati luoghi comuni sulle nuove generazioni e svela il il nuovo volto dei giovani dai 17 ai 19
anni, figli della crisi economica, politica ed ideologica che ha segnato gli ultimi anni del Paese. Settecento gli studenti napoletani oggetto del Focus che
su diversi temi evidenziano un punto di vista particolare e diverso rispetto alle risposte dei pari età di
altre città italiane. Alla presentazione intervengono
Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University; e Nicola Ferrigni, direttore della Link Lab (il
laboratorio di ricerca socio economica dell’Università), Diego Bouché, direttore regionale Miur; monsignor Gennaro Matino, teologo; Roberto Paura,
presidente Italian Institute for the Future. Modera Alfondo Ruffo, direttore del Denaro.
◗ ore 9.00 - Napoli, Sala Galatea
Stazione Marittima
Giornata europea del mare
Giunge a compimento del percorso formativo “La
scuola va a bordo”, iniziativa del Comune di Napoli di sensibilizzazione sulle attività del settore marittimo, portuale, logistico e multi-culturale, rivolta agli studenti delle seconde classi degli istituti
d’istruzione secondaria di primo grado. Nel corso
della giornata saranno premiate le scuole vincitrici
del concorso collegato all'esperienza didattico/formativa sul mare. L'iniziativa, promossa dall’assessorato alle Attività produttive del Comune di Napoli, si avvale della collaborazione di Autorità Portuale, Ufficio Scolastico Regionale, Ministero Infrastrutture e Trasporti – Direzione marittima della
Campania, Cnr-Issm, The International Propeller
Clubs, Fondazione Thetys - Museo del Mare, nonché della Guardia di Finanza, Base navale di Nisida
e Capo Miseno.
◗ ore 10.00 - Fisciano (Sa), Università di Salerno
Dipartimento di Chimica e Biologia
Giornata europea del mare
Tappa a Salerno per la seconda edizione di “Italia Unita per la Corretta Informazione Scientifica”, con il convegno dal titolo “La bufala è servita, tra scienza e pseudo scienza”. Modera Giuseppe Milano, Università di
Salerno; relazioni di Carmine Capacchione, Università di Salerno (“Biologico e biodinamico: percezione e
realtà”); e Francesco Cellini, direttore del settore ricerca
della Metapontum Agrobios (“OGM: stato dell’arte e
prospettive”).
◗ ore 15.30 - Napoli, Univrsità Federico II
Aula Pessina, corso Umberto I, 40
Di Mauro e i nuovi analfabetismi
Recentemente sono stati diffusi i risultati dell’indagine internazionale Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), sui livelli di conoscen-
Scuola Politecnica e delle Scienze di base
Quale ruolo per la piccola impresa
Seminario, in occasione della presentazione del numero speciale della rivista Piccola Impresa/Small Business, sui cambiamenti tecnologici ed organizzativi
nella partnership delle con le medie e grandi aziende. Introduce Mario Raffa, decano di Ingegneria Gestionale, Università Federico II di Napoli. Saluti di
Giuseppe Bruno, coordinatore del Corso in Ingegneria Gestionale, Università Federico II di Napoli;
Antonio Moccia, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università Federico II; Pietro Salatino, presidente Scuola Politecnica e delle Scienze
di Base, Università Federico II. Relazioni di Alessandro Ancarani, docente di Ingegneria Gestionale,
Università di Catania; Giancarlo Ferrero, prorettore
dell'Università di Urbino e direttore della rivista Piccola Impresa/Small Business. Interventi: Luca Bevilacqua, direzione Ricerca e Sviluppo, Engineering
Ingegneria Informatica; Celeste Condorelli, amministratore delegato Clinica Mediterranea; Rosa De Vivo, Rete Wister e Stati Generali dell'Innovazione; Errico di Muro e Luca Solla, Jet Capsule Srl; Alessandra Estate, Intesa San Paolo Formazione; Piero Mastroberardino, imprenditore e docente di Economia
e Gestione delle Imprese, Università di Foggia; Nicola Mazzocca, direttore del dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione
e eocente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, Università Federico II di Napoli; Carmen Padula, presidente Commissione Attività produttive,
Ordine Commercialisti Napoli; Amleto Picerno Ceraso, Mediterranean FabLab. Modernano i giornalisti Ettore De Lorenzo e Ilaria Merciai.
[ GIOVEDÌ 22 MAGGIO ]
◗ ore 9.00 - Napoli, Centro congressi Federico II
via Partenope, 36
XV Convegno di Tribologia
I problemi di eco-sostenibilità ed ottimizzazione costo/prestazione in applicazioni motoristiche ed industriali sono al centro del XV convegno di Tribologia,
organizzato dall’Associazione meridionale di meccanica (www.asmeccanica.it), presieduta da Ignazio Crivelli
Visconti, con il dipartimento di Ingegneria Chimica,
dei Materiali e della Produzione industriale dell'Università di Napoli Federico II. I lavori sono coordinati
da Renato Lordi, presidente del Centro di Tribologia
di Amme-Asmacanica.
◗ ore 11.00 - Napoli, Palazzo di Giustizia
Auditorium, piazza Cenni
La democrazia alla prova della Val di Susa
La Camera Penale di Napoli ha organizzato la presentazione
del libro “Non solo un treno. La democrazia alla prova della Val di Susa” di Livio Pepino e Marco Revelli. Introduce e modera Domenico Ciruzzi, presidente Camera Penale di Napoli. Intervengono Sergio Moccia, ordinario di Diritto Penale Università di Napoli Federico II; Livio Pepino, coautore del volume; Nicola Quatrano, presidente Sezione Tribunale del Riesame di Napoli; Danilo Risi, Giuristi democratici; Alfonso Tatarano, avvocato del Foro di
Napoli; Fabrizio Vanorio, sostituto procuratore delle Repubblica presso il Tribunale di Napoli e componente nazionale dell’Anm (Associazione nazionale magistrati). Conclude Vincenzo Maria Siniscalchi, già componente del
Csm.
IL DENARO
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SABATO 17 MAGGIO 2014
[ IMPRESE&MERCATI ]
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
Reti tra Pmi, ecco i fondi
PICCOLE AZIENDE più forti sui Piano Bei-Cdp: 500 mln alle piccole imprese
mercati internazionali grazie ai
fondi della Banca Europea per gli Cosa prevede il piano
Investimenti. L’organismo co- Azioni di tutoraggio e formazione
munitario sottoscrive un accor- Iniziative promozionali
do da mezzo miliardo di euro
con la Cassa Depositi e Prestiti
per supportare progetti e pro- Chi può partecipare
grammi di sviluppo delle azien- Pmi delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
de italiane di piccole e medie dimensioni con un attenzione par- Quali sono i requisiti per partecipare
ticolare alle reti tra imprese. In Avere sede operativa nelle regioni interessate
questo ambito la Campania, che Non avere pendenze finanziarie con l'Ice
ha una consistente vocazione ag- Essere in regola con tasse e contributi
gregativa in settori come l’agroa- Possedere potenzialità di internazionalizzazione
limentare e l’aerospazio, può ac- Essere dotati di mezzi per restare in contatto con mercati stranieri
cedere a una cospicua parte dei Non avere in corso procedure di fallimento o liquidazione
finanziamenti previsti.
Il patto siglato tra Bei e Cdp La maggior parte dei progetti si sviluppa nei Paesi extra Ue
prevede che a gestire i fondi siano le banche convenzionate, anche perché solo gli
ne reale di questo in- no risorse fresche a tutti i settori
istituti di credito hantervento, come degli produttivi e stavolta puntiamo
no una reale percealtri che l'hanno sulla ripresa delle imprese di mezione della realtà in
preceduto?
die e piccole dimensioni”. È la
cui si trovano a opeLo spiega, nel prima volta che Bei e Cdp rearare.
dettaglio, Dario lizzano un piano di investimenti
Introdotta nella
Scannapieco, vice riservato esclusivamente al monlegislazione nazionapresidente della Bei. do delle Pmi perché fin qui i due
le nel 2009 la formula
“Il rilancio del sistema organismi hanno collaborato
della rete tra azieneconomico nazio- principalmente per lo sviluppo
Dario Scannapieco
de è la più adatta alnale passa inevita- delle infrastrutture e per il finanla crescita di un tesbilmente per una ziamento delle grandi opere.
suto produttivo come quello ita- ripresa degli investimenti, sia da
Matteo Del Fante, direttore
liano, dove le Pmi rappresenta- parte delle aziende che dei sog- generale di Cdp, rivela che “l'acno il 97 per cento del totale del- getti pubblici”, chiarisce il rap- cordo con Bei si inserisce in un
le unità attive.
presentante della Banca Europea più ampio programma di miMa perché la Bei mette 500 per gli Investimenti.
glioramento delle condizioni di
milioni di euro nel circuito delle
“Con Cdp – chiosa – colla- accesso al credito delle piccole e
piccole realtà italiane? Qual è il fi- boriamo per assicurare ogni an- medie imprese”.
AUTO
Napoli: vendite in picchiata
IN CALO la compravendita di auto no state 4.750 (più 2,2 per cento riusate a Napoli. Anche ad aprile, in- spetto ad aprile 2013). Il trend, tutfatti si verifica una contrazione dei tavia, torna ad essere negativo se rifepassaggi di proprietà, al netto delle rito al primo quadrimestre: dall’inizio
minivolture (i trasferimenti tempora- dell’anno, infatti, le vetture cancellanei a nome del concessionario in at- te dal Pubblico Registro Automobilitesa della rivendita al cliente finale), stico ammontano a 19.154 (meno 5,5
pari al 6,1 per cento rispetto allo stes- per cento).
so periodo dello scorso anno (9.695
“La crisi economica – commenta,
formalità registrate al Pra dell’Aci con- al riguardo, il presidente dell’Autotro le 10.322 del 2013). Dall’inizio mobile Club Napoli, Antonio Copdell’anno ad oggi le auto che hanno pola - e gli elevati costi che gravano
cambiato proprietario sono state sulle ‘quattroruote’ spingono le fami39.634, il 5,5 per cento in meno in glie napoletane ad aspettare tempi miconfronto al primo quadrimestre del gliori per cambiare la propria vettura,
2013.
salvo cause di forza maggiore. La tenLa situazione è tanto più grave se denza prevalente, invece, è la rinunsi considera che, a livello nazionale, il cia all’auto testimoniata dal tasso unitrend dell’usato è caratterizzato dal tario di sostituzione che a Napoli è pasegno positivo, con riferimento sia ad ri a 2,3, mentre in Italia si attesta a
aprile (più 4,8 per cento), sia al pe- 0,87. Ciò significa che per ogni nuoriodo gennaio-aprile (più 0,4 per cen- va vettura iscritta al Pra ne vengono
to). Migliora, invece, la situazione nel radiate 2,3 nella nostra provincia e
settore del “nuovo”: le auto nuove 0,87 in Italia.
iscritte per la prima volta al Pubblico
In pratica, il parco circolante a NaRegistro Automobilistico risultano es- poli tende a contrarsi, così pure il
sere 2.070 ad aprile ed 8.755 dal- mercato automobilistico, ma di quel’inizio dell’anno, pari ad un aumen- sti effetti c’è poco da rallegrarsi: sia
to, rispettivamente, dello 0,4 e sotto il profilo della mobilità pubblidell’1,6 per cento in confronto agli ca, che continua ad essere un problestessi periodi del 2013.
ma, sia sotto quello economico ed ocPositivo è anche il dato relativo al- cupazionale, vista la progressiva chiule radiazioni. Le auto tolte dalla cir- sura di concessionarie e punti-vendicolazione il mese scorso, a Napoli, so- ta”. •••
ò
ASSOCAMERESTERO
L’euro è troppo forte
Così frena l’export
IL SUPEREURO
0,3% nei primi tre
arresta la marcia
mesi dell’anno”.
dei prodotti
Sul versante
italiani sui
europeo, la
mercati Extrabilancia
Ue da inizio
commerciale
anno,
italiana presenta
continuano ad
un surplus di 5,7
avere il segno meno
miliardi di euro
le vendite
con Francia,
Gaetano Fausto Esposito
nell’Area, con
Regno Unito e
un dato
Spagna, con
trimestrale del -1,8% su base tassi di incremento delle
annua, nei dati
esportazioni che vanno dal
destagionalizzati. In ripresa,
2,8% all’8,8%.
invece, l’export a livello
Inoltre, acquistano
europeo, con un incremento importanza come partner i
del 4,0%.
Paesi dell’Europa dell’Est e,
“Le imprese stanno
nello specifico, Polonia
modificando le loro strategie (+8,0%), Romania
di posizionamento, cercando (+10,8%) e Repubblica Ceca
di trarre beneficio dai segnali (+9,6%).
di ripresa sul fronte europeo
A livello settoriale, la
e di arginare gli effetti di un
meccanica traina in territorio
euro fortemente apprezzato,
positivo il surplus del Made
che penalizza i risultati sui
in Italy, con un attivo di
mercati al di fuori
11,4 miliardi di euro nei
dell’Unione. – sottolinea
primi tre mesi del 2014, pari
Gaetano Fausto Esposito,
a ben il 63% del saldo extrasegretario generale di
energetico.
Assocamerestero,
“Tenuto conto che questa
commentando i dati Istat sul situazione di rallentamento
commercio estero diffusi
delle performance
venerdì –. Pur di mantenere
esportative si riscontra anche
quote di mercato in
in altre economie europee,
quest’Area, stanno limando i appare sempre più urgente
prezzi per mantenere i
un intervento della Bce volto
margini, tant’è che i valori
a riequilibrare il rapporto
medi unitari sul fronte extra- euro-dollaro”, conclude
Ue appaiono in calo dello
Esposito. •••
La curiosità
ò
Quella lectio sulla Dieta a New York
A LEZIONE di Dieta Mediterranea da
una nutrizionista napoletana.
Il 29 maggio, presso l’American Museum di New York, il regime alimentare che ha la sua casa ufficiale a Pollica,
in Campania, è al centro di una lectio
realizzata da Fiorella Di Carlo. Diestista e fondatrice di un blog specializzato
sul cibo la Di Carlo spiega come e perché la Dieta Mediterranea apporta benefici per la salute.
Dai metodi di cottura alle proprietà delle materie prime passando per le
ricette. Per un giorno a New York i
prodotti campani sono al centro della
scena. •••
[PILLOLE DA SHANGAI]
A C U R A D I G I OVA N N I P I S A C A N E
Cina, sorpasso al Regno Unito
IL 30 APRILE il Financial Times dichiara che contrariamente a quanto
previsto, il sorpasso cinese potrebbe
avvenire già da quest’anno. Gli Usa
detengono il ruolo di economia
leader dal 1872, anno dello storico
sorpasso sul Regno Unito; ci si aspettava che la Cina sottraesse il primato
agli Usa nel2019 ma dai dati ricavati
da uno studio dell’ International
Comparison Program della World
Bank, si nota come le economie
emergenti abbiano avuto uno sviluppo inaspettato rivoluzionando le
previsioni, l’ultimo aggiornamento
dei dati risaliva al 2005.
Utilizzando come metodo di paragone il Ppp ( Purchasing Power Parity)
l’ Imf ha indicato il valore del Gdp
degli Usa del 2012 pari a 16,2 tn $ e
quello cinese pari a 8,2 tn $. Nel
2005 l’Icp stimava che l’economia
cinese fosse meno della metà di quella
americana, nel 2011 grazie a una
nuova metodologia di misurazione
dei dati e alla sorprendente crescita
economica cinese, il Gdp cinese è
stato registrato pari all’87% di quello
Usa. L’Imf si aspetta una crescita
cinese del 24% tra il 2011 e il 2014
mentre quella Usa è stimata solamente al 7,6%, si prospetta quindi il
sorpasso cinese già da quest’anno,
arrivando ad avere un valore del Gdp
pari a 18,98 tn $ nel 2016 rispetto a
18,81 tn $ per gli Usa.
IL DENARO
IMPRESE & MERCATI
[CAFFÈ LIBERALI]
SABATO 17 MAGGIO 2014
5
A CURA DI ANTONLUCA CUOCO
Crisi, ecco perché il problema non è l’euro
“PER SMONTARE i deliri di chi
vorrebbe l’Italia fuori dall’euro,
in base alla falsa equazione per la
quale il ritorno alla lira si tradurrebbe in un aumento di ricchezza, basta una semplice domanda
da rivolgere ai non addetti ai lavori. Immaginate che oggi venisse annunciato il referendum sul ritorno alla lira. Voi continuereste
a tenere i vostri risparmi in una
banca italiana rischiando di trovare i vostri risparmi trasformati
in carta straccia? Se la risposta è
no, sappiate ch neanche gli altri
sono imbecilli”. Parla fuori dai
denti Fabio Scacciavillani, economista molisano con dottorato
di ricerca in Economia all’Università di Chicago, oggi Chief
Economist al Fondo d'investimenti dell'Oman, dopo una carriera tra Fondo monetario internazionale a Washington, Banca
centrale europea a Francoforte e
Goldman Sachs a Londra.
Nonostante lei manchi dall’Italia da oltre venti anni, non ha
mai reciso il cordone ombelicale con la Penisola e col Sud, coltivando un pizzico di ottimismo
per il futuro: quale crede siano i
due principali motivi per vedere
il bicchiere mezzo pieno?
Il bicchiere è nonostante tutto mezzo pieno perché l’Italia è
agganciata all’Unione Europea.
Pertanto beneficia di un fondamentale ombrello di protezione
grazie all’euro e alla Bce. Inoltre
la Ue ci impone di fare delle riforme che una classe politica tra
le più mediocri del globo non sarebbe in grado nemmeno di concepire. Purtroppo il bicchiere rimane mezzo vuoto perché quella stessa classe politica se non viene messa alla frusta dal vincolo
esterno e non è in grado di agire
e rimane a rimestare acqua putrida in una palude di chiacchiere
vacue. In 20 anni non si sono fatte riforme di rilievo, anzi laddove si è operato ne sono derivati
peggioramenti esiziali, dalla giustizia al mercato del lavoro che rimane un misto di socialismo caraibico e tribalismo sub-sahariano.
Oggi, in Italia, le frange che difendono a spada tratta l’uscita
dall’euro ne sbandierano i supposti effetti salvifici della svalutazione. Come smontarli in tre
mosse comprensibili ai non addetti ai lavori?
Per smontare i deliri dei lunatici, basta una mossa sola, anzi
una semplice domanda, ai non
addetti ai lavori. Immaginate che
oggi venisse annunciato il referendum sul ritorno alla lira. Voi
continuereste a tenere i vostri risparmi in una banca italiana rischiando di trovare i vostri risparmi trasformati in carta straccia? Se la risposta è no, sappiate
che neanche gli altri sono imbecilli. Il giorno stesso dell’annuncio si formerebbero file chilometriche fuori dalle banche per ritirare i soldi. Tutte le banche di
conseguenza, nel giro di tre giorni fallirebbero, le imprese senza
credito non potrebbero pagare gli
stipendi e sarebbero costrette a licenziare in massa.
Perché cosa altro accadrebbe?
Il governo nel giro di una settimana non sarebbe in grado di
Scacciavillani (Fondo investimenti Oman):
Il ritorno alla lira? Una vera catastrofe
pagare gli stipendi o i fornitori
perché non troverebbe chi fa credito e tutte le imprese che avessero emesso obbligazioni andrebbero in bancarotta. Le importazioni di materie prime e di manufatti verrebbero interrotte di
colpo perchè nessuno straniero
venderebbe alcunché ad un italiano se non in contanti. In sostanza un bombardamento a tappeto del territorio italiano causerebbe danni economici infinitamente minori.
Uscita dall’euro uguale svalutazione uguale rilancio di export e
Pil: queste sono alcune delle pericolose equazioni diffuse in questi mesi da qualche politico populista. Non c’è il rischio che facciano presa su una popolazione
affamata dalla crisi?
In tutti i periodi di crisi emergono mestatori o truffatori con
ambizioni politiche che spacciano, attraverso slogan martellanti,
soluzioni strampalate al pubblico
più ignorante e terrorizzato. In
Italia, come evidenziato dai test
internazionali, esiste un bacino
elettorale formato in gran parte da
analfabeti di ritorno che diventano il terreno di caccia di chi sfrutta la disperazione, esattamente come i Vannoni o i Di Bella. Questo bacino si informa esclusivamente attraverso la Tv non essendo in grado di leggere un te-
Fabio Scacciavillani
sto anche semplice. Pertanto i talk
show per telelobotomizzati all’inseguimento dell’Auditel hanno
dedicato un spazio sproporzionato a una variegata corte dei miracoli anti euro.
Si sostiene che se non pagassimo
più i nostri debiti e uscissimo
dall'Euro diverremmo ricchi come la Germania; ma la ricchezza di un paese si può creare artificialmente in tipografia?
E’ stato sconcertante scoprire
che esiste un numero impressionante di persone convinte che il
numero di banconote sia sinonimo di ricchezza. Ricordano un
mio compagno delle elementari
che ricalcava su un foglio di quaderno la banconota da mille lire
e la portava al negozio di caramelle. Se bastasse stampare moneta per produrre ricchezza non
ci sarebbe bisogno di imporre tasse, anzi, non ci sarebbe nemmeno bisogno di lavorare. Si assumerebbero degli immigrati per
mandare avanti la Zecca e tutti
quanti faremmo la vita da nababbi. Ovviamente si tratta di fenomeni generati da scoppi di follia collettiva che purtroppo prendono piede quando la gente si
trova in condizioni estreme. Un
po’ come le farneticazioni sulle
guarigioni miracolose quando nel
Medio Evo impazzava la peste.
In cinque anni il debito totale in
Cina, secondo l’agenzia Fitch, si
è gonfiato fino a raggiungere il
220 per cento del Pil a fine 2013.
Che prospettive ci sono per il futuro prossimo?
Il settore finanziario in Cina
rappresenta un’enorme vulnerabilità per l’economia mondiale e
dei paesi emergenti in particolare. Al momento nessuno ha il polso della situazione, forse nemmeno la Banca centrale cinese che finora ha tappato qualche falla ma
non ha aggredito il problema. Persino quando parlo con i maggio-
[VITA CONSOLARE]
Designer alla conquista della Cina
La Campania in missione a Tianjin
DESIGNER e imprenditori napoletani alla
ficio “Shilin” immerso nel “Giardino del
conquista della Cina: la Campania FeNord e del Sud”.
lix è al centro della scena per la prima
È a livello universitario che nascoedizione del Tianjin International Deno le collaborazioni che tendono a tisign. Del resto, per il restauro dei parare in causa la formazione e l’interlazzi, il Sol Levante ha sempre punscambio delle nostre eccellenze, come
tato su architetti e imprese Camparibadisce il rettore della Federico II
ne. In più, adesso, a destare la curioMassimo Marrelli. “ Al Tianjin Intersità degli asiatici sono le tecniche di rinational Design, nascerà un consorzio
generazione, i progetti di trasformazione
formato da Federico II, l’Università di
dell’area urbana ad est di Napoli, le
Tianjin, l’Orientale, l’Università SarLiao Yuaho
nostre eccellenze alimentari e, in cima
da, e i laureati avranno una “carta a
alla lista, le stazioni dell’arte della medoppio titolo” , nel senso che la loro
tropolitana collinare.
laurea sarà valida in entrambi i Paesi, e ciò signifiNe parlano il rettore della Federico II, Massimo ca trasferire il nostro know-how in un luogo dove
Marrelli, le imprese napoletane e i consolati in Ita- non si ha la minima percezione del restauro, e quinlia, con il console onorario della Repubblica Po- di si preferisce abbattere piuttosto che ricostruire gli
polare di Cina a Milano, Liao Yuaho, in prima li- edifici”. L’intensificazione degli scambi e delle innea. “Napoli è ospite d’onore della manifestazione terrelazioni tra i due Paesi, volta ad attirare capitache si svolge dal 16 al 21 Maggio a Tianjin, terza li stranieri, non si avvarrà solo dei campus univercittà della Cina per densità di popolazione e svi- sitari focalizzati sul nostro design ma anche degli acluppo, metropoli portuale a cento chilometri da Pe- cordi presi tra Università, Istituzioni e gli imprenchino, con un intero padiglione che è la prova tan- ditori della dinamica area metropolitana cinese a
gibile della cooperazione intensificatasi negli ulti- Chongqing, che con oltre 33 milioni di abitanti è
mi dieci anni tra i due Paesi, allorchè la società ‘Si- un esempio di polo di sviluppo del gigante cinese.
rena’ collaborò con la Municipalità Cinese per la ri- E l’azione dei consolati in Italia mai come ora è volqualificazione dell’ex quartiere italiano”. A Tianjin, ta a monitorare e incentivare su tutto il territorio
è prevista la proiezione di documenti sulle installa- italiano il turismo come motore commerciale di svizioni di Piazza Plebiscito per la Galleria Trisorio, so- luppo. “Ora Napoli deve solo coltivare questi fiori
no state allestite le “stanze del gusto” per le eccel- affinchè ne sboccino altri e diano nel tempo i loro
lenze della tavola; inoltre le aziende napoletane han- frutti: un’arma a difesa delle opportunità è senza
no a disposizione come quartier generale il sugge- dubbio il turismo che capitalizza una presenza nostivo padiglione “Changuan” proteso sul lago e con tevole di visitatori cinesi”, conclude Marrelli.
una superficie di 1600 metri quadri, nonché l’ediBruno Russo
ri analisti finanziari cinesi non sono in grado di fornire un quadro
senza nebbia. Quello che mi sento di poter dire lo riassumo con
un’analogia: il bubbone è infetto,
le autorità cinesi, se agiscono in
fretta, hanno bisturi affilati e scorte di disinfettante per curarlo, ma
non hanno anestetico, per cui
non sara’ un’operazione indolore.
Visto che i fondi per ripulire il sistema bancario ombra sono le riserve in Treasury Bills della Banca centrale e di altre entità pubbliche le ripercussioni non risparmieranno Wall Street e l’Europa.
Capita di sentire il circuito mediatico, animato da improbabili
economisti, citare premi Nobel
quali Krugman nel tentativo di
validare le loro singolari teorie
per spiegare l’origine della crisi.
Che cosa ne pensa?
Dai tardi anni 90 il progresso
tecnologico ha rallentato (fenomeni come internet e la telefonia
mobile andavano esaurendo la
spinta propulsiva) e per mantenere i tassi di crescita, la Fed ha
surrettiziamente stimolato l’economia con flussi di liquidità e ha
continuato a farlo in successive
ondate dopo l’11 settembre, fino
al terzo quantitative easing che
solo adesso viene gradualmente
attenuato. Questa liquidità si è
scaricata sul prezzo delle attività finanziari e sulla leva delle banche
e dei fondi creando una successione di bolle, l’ultima delle quali è tuttora in piena espansione.
Finché l’economia non crescera’
sulle solide gambe della produtttivita’ e dell’innovazione le ricette gli apprendisti stregoni basate
su stimoli monetari produrranno ulteriori sconquassi.
La scuola che da decenni non
riesce più ad assolvere al ruolo di
fornire strumenti per interpretare la realtà in cui viviamo. Come ne usciamo?
Il sistema educativo italiano
non fornisce competenze e non
prepara né alla vita né al lavoro.
Era un apparato obsoleto volto a
inculcare nozioni inutili già quando nacque con Gentile ed è vieppiù peggiorato dall’aspirazione di
trasformarlo in un veicolo di indottrinamento a spese del contribuente. Ha prodotto una classe dirigente (non solo politica) intrisa di ciarpame filosofico-letterario male assortito.
La scuola va rifondata in modo impietoso: vanno messe in
competizione istituzioni pubbliche e private, il valore legale
del titolo di studio va abolito e
le famiglie devono ricevere un
voucher da poter spendere dove meglio credono e senza guardare in faccia nessuno. Ai maestri e professori migliori vanno
conferiti ruolo, carriera, status,
poteri disciplinari sugli studenti, nonché stipendio adeguato.
Alle scuole va riconosciuta l’autonomia di assumere i migliori. Liberalizzare l’Italia vuol dire offrire al consumatore-cittadino la possibilità di scelta sulla base di più offerte, significa
consentire al giovane di poter
entrare nel mondo del lavoro
subito e non dopo una corsa a
ostacoli fino ai 30 anni e oltre.
@antoluca_cuoco
IL DENARO
I M P R E S E &M E R C A T I
ALLIANCE BOOTS
Farmaci in tutto il mondo
E l’utile cresce a 1,1 mld
U N IMPERO nato da
di euro, e sul trading
una piccola farmaprofit che è in aucia di Napoli e dalmento dello 0,4
l’intuizione del
per cento per la
suo fondatore,
capogruppo e del
Stefano Pessina.
7,7 per cento per
Alliance Boots
tutte le altre realcorre sempre più
tà di Alliance Boveloce verso la leaots.
dership mondiale
Il numero uno
Stefano Pessina
del mercato fardella società,
maceutico.
l’imprenditore
E lo fa con numeri in co- campano Pessina, guarda pestante mglioramento, come rò oltre i risultati operativi
evidenzia il bilancio trime- della trimestrale.
strale del gruppo. Al 31 mar“La nostra strategia, volta a
zo 2014, infatti, la società re- creare la prima impresa glogistra un incremento del 4,3 bale nella distribuzione di
per cento dei ricavi, che rag- prodotti farmaceutici e
giungono quota 28,67 mi- nell’health and beauty, credo
liardi di euro se si considera sia considerata unanimemensolo la casa madre e 31,48 mi- te la strada giusta per il futuliardi se includiamo nel con- ro”. Secondo la sua valutazioteggio le associate e le joint ne “ciò è dimostrato dal rialventure.
lineamento del nostro settore,
Cresce anche l’utile netto che sta iniziando ad aver luodi esercizio (32,4 per cento) go rapidamente, con i conper un valore di 1,146 miliar- correnti che cercano di seguidi di euro mentre la liquidità re il nostro esempio”. Creata
derivante dalle operazioni del otto anni fa, Alliance Boots
gruppo, o cash flow, si attesta “adesso è una realtà di primo
a quota 1,891 miliardi. Posi- livello nel mondo - chiosa Pestivi i dati sulla riduzione del- sina - e crea valore per gli inl’indebitamento, 1 miliardo vestitori e gli azionisti”. •••
IGNAZIO MESSINA
Espansione in Europa:
nuove rotte verso il Nord
LA COMPAGNIA genovese con
base a Napoli rafforza la sua presenza in Nord Europa e Portogallo con l’entrata in funzione
di un nuovo servizio di linea
dedicato. A partire dalla metà di
maggio, sarà operativo il collegamento per container e ro-ro
tra i due hub di Barcellona e
Castellon con i porti del Nord
Europa e quelli portoghesi. Scali che grazie a questo collegamento saranno posti quindi in
diretta connessione con le linee
Messina con destinazione oltreSuez, Africa occidentale e Nord
Africa, mercati nei quali la compagnia genovese ha consolidato la propria presenza da oltre
90 anni. I porti scalati quindicinalmente dalla m/n “Jolly
NTV
Italo alla stazione Termini
Prime corse il 15 giugno
ITALO entra nel cuore della città, nel centro storico di Roma, poco
distante dalle antiche terme di Diocleziano, che alla grande stazione romana hanno dato il nome. Dal 15 giugno, con il nuovo orario
estivo, i treni rosso amaranto di Ntv approdano alle banchine di Termini con i primi no stop che collegano Milano alla capitale e viceversa. In direzione Nord-Sud, il treno del mattino in partenza da Milano Garibaldi alle 7,03, con arrivo a Roma Termini alle 10,15, e
proseguimento per Napoli e Salerno. E, sempre proveniente da
Nord, il treno delle 18,03 da Milano Porta Garibaldi con arrivo a
Termini alle 21,15. Il treno del mattino in partenza da Roma Termini alle 6,40, con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 9,54 e arrivo a Torino Porta Susa alle 10.44. Nel pomeriggio, il treno in partenza da Roma Termini alle 14,40 (proveniente da Napoli) con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 17,54. •••
6
ARTI GRAFICHE BOCCIA
Rilancio della produzione
Accordo con L’Espresso
ACQUISTATA LA MACCHINA CERUTTI S96: PRODUCE FINO A 60MILA COPIE IN UN’ORA
GLI INVESTIMENTI DEL GRUPPO SALERNITANO RAGGIUNGONO QUOTA 30 MILIONI
L’AZIENDA SALERNITANA rilancia il proprio business con l’acquisto, dal gruppo L’Espresso,
della rotativa Cerutti S96.
Un’operazione che consente al
gruppo di stampare in piena
autonomia giornali modello tabloid fino a 96 pagine. Con
questo progetto, denominato
Monstre S96, la Arti Grafiche
Boccia raggiunge quota 30 milioni di euro di investimenti in
macchinari e nuove tecnologie.
Il nome è concepito per sottolineare le dimensioni della
potente rotativa in grado di
stampare ad una velocità oraria
di 60 mila in copie, con la necessità di pochi minuti per l’avviamento. Un Monstre di dimensioni che coniuga flessibilità e potenza industriale ai risultati di rilevante crescita di
fatturato legati alla forte presenza dell’azienda nei segmenti della stampa di quotidiani e
periodici.
Non è un caso, poi, la scelta
del nome francese del progetto:
per l’azienda il mercato francofono è il secondo in termini di
fatturato e quantità di prodotti editoriali realizzati. Arti Grafiche Boccia propone così, in
questo segmento, un’offerta
unica nel panorama italiano per
numero di pagine realizzabili,
con modularità nelle foliazioni
che vanno da 8 a 96 pagine full
color e con possibilità di effettuare cambi anche per sole 2
pagine. “Con Monstre - di-
Un interno dello stabilimento di Salerno
La scheda
• Ultima macchina acquistata: Cerutti S96
• Capacità: 60.000 copie ogni ora
• Quota investimenti in macchinari: 30 milioni di euro
• Quota investimenti ultimi 8 anni: 50 milioni di euro
• Incremento fatturato ultimi 8 anni: 325%
• Capacità produttiva annua pagine: 104 milioni
• Capacità produttiva annua etichette: 8 milioni
• Quote di mercato: Italia 74%, Europa 26%
L’azienda salernitana punta a consolidare ancora di più la propria presenza al di fuori
del territorio nazionale
chiara Monica Vitiello, direttore marketing della società salernitana - puntiamo a far recuperare ai nostri clienti efficienza nella filiera produttiva,
con un impianto flessibile che
permette di realizzare prodotti
molto competitivi”. Arti Grafi-
ALENIA AERMACCHI
Marrone” saranno quelli di Anversa, Rotterdam ed Amsterdam via Anversa (solo containers), Setubal/Lisbona e Leixoes (via Setubal). Il servizio prevede il trasporto di containers
standard e specializzati, rotabili e break bulk su mafi. Anversa e Setubal sino ad oggi erano
scalati direttamente dalle navi
provenienti dall’Africa occidentale. •••
SABATO 17 MAGGIO 2014
che Boccia negli ultimi otto anni ha incrementato il fatturato
del 325 per cento e ha realizzato investimenti per 50 milioni
di euro. L’azienda può produrre fino a 104 milioni di pagine
di riviste e 8 milioni di etichette in un anno. •••
Velivolo green, un affare da 2 miliardi
In Campania i lavori per il prototipo
L’AEREO VERDE, il più innovativo progetto per il futuro dell’aviazione, sarà realizzato in
Campania. Al progetto lavora
Alenia Aermacchi, presso il roprio stabilimento napoletano,
con il contributo del distretto
aerospaziale campano e dell’Unione Industriali.
La partnership si configura
per la partecipazione al programma europeo Clean Sky 2
del valore di circa 2 miliardi di
euro, nell’ambito del più ampio programma comunitario
Horizon 2020.
Il progetto sarà cofinanziato dalla Commissione Europea
in collaborazione con le più
importanti aziende aeronautiche d’Europa.
Ma la realizzazione avverrà
in Campania. “Clean Sky 2 fanno sapere i vertici di Cira e
distretto aerospaziale - costituisce una grande opportunità che
l’Europa vuole concedere alle
regioni dell’obiettivo Convergenza, e in particolare alla Campania, in vista della programmazione dei fondi comunitari
per il periodo 2014/2020”.
Nell’ambito del programma
Clean Sky, Alenia riveste un
ruolo di primo piano fornendo contributi specifici e determinanti all’attività di ricerca
per la realizzazione dell’aereo
green di nuova generazione.
In particolare, l’azienda italiana leader nel settore aerospaziale è attiva in campi quali la ricerca di materiali innovativi per fusoliere più leggere,
sistemi elettrici di nuova generazione, riduzione del rumore,
una più efficiente gestione aerodinamica e dei profili di volo dei velivoli.
Tra gli obiettivi della ricerca condotta da Alenia, la riduzione di peso del velivolo con
conseguente ridimensionamento del 10 per cento del
consumo carburante.
“In Campania il settore dell’aerospazio - è il commento
ufficiale del Cira - a differenza di altri ambiti, ha sempre
dimostrato di essere capace di
ottenere finanziamenti europei per sviluppi tecnologici e
di saper spendere bene le risorse, stando anche all’interno di reti europee importanti”.
Secondo quanto riferito, nel
panorama nazionale, la Campania è regione leader nell’aerospazio.
Satelliti per la Corea
Molto attiva anche la divisione Thales Alenia Spaces.
Grazie a un accordo con Kt
Sat, operatore coreano delle telecomunicazioni, il gruppo
realizzerà i satelliti Koreasat-7
e Koreasat-5 A.
I due modelli forniranno accesso a internet, risorse multimediali, broadcasting e servizi
di comunicazione fissa. In qualità di prime contractor del
programma, Thales Alenia
Space è responsabile della progettazione, produzione, collaudo e consegna a terra dei satelliti.
Il gruppo, inoltre, si occuperà anche delle campagne di
lancio, della fase di messa in
orbita e di tutte le operazioni
di collaudo e verifica. •••
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
I M P R E S E &M E R C A T I
PRIME
Una rete per l’aerospazio
[TACCUINO DELLA CRISI]
PIATTAFORMA SPAZIALE E SISTEMA DI MONITORAGGIO I PRIMI PROGETTI DELL’AGGREGAZIONE
L’ACCORDO È SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE CON IL DISTRETTO CAMPANO DEL SETTORE
OTTO AZIENDE del settore aerospazio uniscono le forze per creare, in Campania, un polo tecnologico d’avanguardia. Dall’incontro tra queste realtà nasce Prime,
un contratto di rete che al tempo
stesso rappresenta una sorta di soggetto di riferimento per gli interventi del gruppo.
Fanno parte di Prime le imprese Ali, Astro Industry, Eis, Eurosoft, Foxbit, Lead Tech, Srs Engineering Design, Tecno System Developments. Due i progetti su cui
si lavora: Irene, una piattaforma
spaziale modulare che sarà lanciata in orbita entro il 2016, e Dronescanner, un sistema innovativo
per il monitoraggio del territorio
e delle risorse ambientali attraverso l’utilizzo di velivoli senza pilota. Prime si sviluppa in stretta collaborazione con il distretto aerospaziale della Campania (Dac) ed
è proprio il presidente di questo
organismo, Luigi Carrino, a svelare qual è il fine ultimo del programma.
“Con l’esperienza di Prime spiega - il sistema aerospaziale
campano intende realizzare una rete stabile e duratura tra capacità e
competente del settore”. Il Dac è
particolarmente attivo anche nel
sostegno diretto delle aziende, con
investimenti che raggiungono fin
qui i 100 milioni di euro.
Il quadro generale
Vediamo in che contesto su sviluppa Prime. Il comparto aerospaziale campano, e in particolare
quello napoletano, sono strategici
sia per il sistema locale che per
quello nazionale. Innovazione dei
I partner
Ali
Astro Industry
Eis
Eurosoft
Foxbit
Lead Tech
Srs Engineering Design
Tecnop System Developments
L’accordo per creare una rete tecnologica mette insieme imprese specializzate in vari
segmenti dell’aeronautica e dell’aerospazio
progetti e elevata competenza specialistica degli addetti fanno del
distretto una sorta di polo della
qualità nell’ambito dell’aerospazio.
L’elenco delle realtà campane
operanti nel settore conta circa
130 aziende, di cui circa 110 appartenenti al segmento aeronautico e 20 impegnate nello sviluppo
delle tecnologie aerospaziali. Il fatturato complessivo è di circa 2 mi-
SALVATORE FERRAGAMO
liardi di euro annui mentre il totale degli addetti è di circa 12mila unità che rappresentano il 9 per
cento del settore aerospaziale nazionale. “L’industria dell’aeronautica e dell’aerospazio - chiarisce
Giovanni Squame, presidente di
Ali - può progredire solo attraverso esperienze di collaborazione come quella del contratto di rete Prime”.
TIRRENIA
E.S.
La moda non è in crisi Sconto elezioni
Super dividendo ai soci Ticket al 40%
CON UN DIVIDENDO di 0,40
euro per azione il gruppo leader del settore alta moda raggiunge il tetto massimo da tre
anni a questa parte. Infatti
guardando lo storico si scopre
che nel 2012 il dividendo ammonta a 0,28 euro per azione
mentre nel 2013 si arriva a
0,33 euro. La cedola per gli
azionisti sarà staccata il prossimo 22 maggio.
Trimestrale in crescita
Il resoconto intermedio di
gestione al 31 marzo 2014 si
chiude, per la Salvatore Ferragamo, con ricavi a quota 299
milioni di euro (più 6 per cento rispetto ai 282 milioni del
2013), un risultato operativo
di 42 milioni (più 7 per cento), un utile netto di 27 milioni (più 2 per cento). Crescono, inoltre, gli affari del canale retail (vendita al dettaglio): più 6 per cento rispetto
al 2013. Asia primo mercato
L’Est Pacifico si conferma
primo canale di vendita del
gruppo grazie al contributo dei
negozi cinesi. Nel Celeste Impero la Ferragamo registra un
tasso di crescita del 10 per cento su base annuale mentre in
tutta l’Asia il primo trimestre
si chiude con un incremento
degli affari pari al 6 per cento.
La società si consolida anche
in Europa (crescita del 9 per
cento), Nord America (più 2
per cento) e Giappone, che
rappresenta un mercato a parte con cifre di crescita di poco
superiori al 18 per cento nel
raffronto tra 2013 e 2014.
Quanto al business per categoria il consiglio di amministrazione di Ferragamo rileva
un incremento della vendita
di accessori in pelle (17 per
cento) e calzature (6 per cento) mentre c’è un lieve calo (2
per cento) del segmento profumi.
La vera misura dello stato di
salute della società è il risultato operativo lordo che aumenta, nel primo trimestre del
2014 rispetto allo stesso periodo del 2013, del 10 per cento (53 milioni contro 48). •••
Irisbus, resta la Cassa
Proroga di sei mesi
PER I 296 lavoratori
dello stabilimento
Irisbus di Valle Ufita, in
provincia di Avellino, ci
saranno ulteriori sei
mesi di cassa integrazione in deroga. L’accordo
è stato raggiunto martedì scorso nel corso di un
incontro tra l’assessore
al Lavoro della Regione
Campania, Severino
Nappi, i rappresentanti
dell’Unione industriali
di Avellino, l’azienda
Irisbus e i sindacati
Fiom, Fim, Uilm,
Fismic e Failms. L’intesa
prevede la cig da luglio
a dicembre 2014. Il
prossimo incontro è
previsto al Mise il prossimo 28 maggio. All'inizio dell’avvio dello stato
di crisi, nel 2010, la
fabbrica Irisbus irpina
aveva circa 700 dipendenti. Il 23 ottobre i
lavoratori sono scesi a
421 con la prima cassa
integrazione in deroga e
ora sono 270 operai, 25
impiegati e un quadro.
Un drone radiocomandato per le rilevazioni ambientali
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7
TARIFFE speciali con agevolazioni del 60
per cento a favore di chi viaggia con Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione durante il periodo delle elezioni europee e
amministrative in programma il prossimo
25 maggio.
Gli elettori residenti nelle isole che, fra il
16 maggio e il 4 giugno, raggiungeranno
con una nave del gruppo campano la sede
del seggio in cui sono iscritti, potranno ottenere, esclusivamente per viaggi di andata e ritorno, lo sconto sul costo del biglietto ordinario.
Le agevolazioni sono estese anche a chi
risiede all’estero e deve rientrare in Italia per
votare. I ticket a tariffa ridotta, validi per
tutte le tipologie di sistemazione a bordo
(prima e seconda classe, cabina, poltrona e
passaggio semplice), sono acquistabili per
viaggi di andata a partire dal 16 maggio e
viaggi di ritorno entro il 4 giugno, esibendo per qualsiasi tratta un documento di
identità e la tessera elettorale nelle biglietterie Tirrenia presso i porti d’imbarco (Genova, Napoli, Civitavecchia, Palermo, Termoli) e nelle agenzie di viaggio convenzionate. Le linee interessate sono Genova-Olbia-Arbatax, Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, CivitavecchiaOlbia, Napoli-Cagliari, Napoli-Palermo,
Palermo-Cagliari, Termoli-Tremiti. •••
ULTIMATUM SITA:
SUBITO I SOLDI
Per andare avanti e non
lasciare la Campania,
Sita Sud - oltre 34mila
pendolari - chiede che
“venga pagato quanto ci
spetta, altrimenti il 1
agosto lasciamo e basta”. Fumata nera dall’incontro convocato a
inizio settimana in
Regione dall’assessore ai
Trasporti, Sergio Vetrella, al quale l’azienda
privata che si occupa di
trasporto su gomma, ha
chiesto che venissero
pagati i cosiddetti
“chilometri aggiuntivi”
che, a partire dal 2013,
quando è partito l’obbligo di servizio, ammontano a 700mila
euro.
In mancanza di
accordi nelle prossime
ore, dunque, resta
confermato da parte
della Sita Sud il licenziamento di 439 lavoratori che a questo punto
non escludono lo sciopero ad oltranza e il
blocco del servizio.
BENFIL E TESSIVAL
SI CHIUDE
La Benfil e la Tessival
Sud Srl di Airola sono
in liquidazione. Le
aziende hanno sottoscritto con gli ex dipendenti gli accordi di
conciliazione e contestualmente stanno
inviando all’Inps i
modelli Sr41 modificati
per il pagamento della
quota Tfr maturata in
costanza di Cigs. Inoltre, nei prossimi giorni,
la proprietà inoltrerà la
domanda per il pagamento della quota del
trattamento di fine
rapporto accantonata
presso il Fondo di
Tesoreria, non appena
l’Inps avrà aggiornato
gli archivi.
MERCATONE UNO:
RIPRESO IL LAVORO
Sono tornati al lavoro
dopo 37 giorni di sciopero i dipendenti di
Mercatone Uno, il
megastore di Capodrise,
ma la chiusura dello
stabilimento sembra
ormai imminente.
L’edificio di via Retella,
a differenza di quello
più redditizio di Azano,
dovrebbe seguire la
stessa sorte di altri 12
punti vendita sparsi per
l’Italia in cui si sono
registrati, secondo la
proprietà, cali vertiginosi del fatturato. Il 9
aprile la vertenza è stata
oggetto di un tavolo al
ministero dello Sviluppo economico: per la
holding specializzata
nella vendita di beni per
la casa è impossibile
stralciare il punto vendita dal piano di ristrutturazione. A nulla sono
valse le numerose aperture da parte dei dipendenti, pronti ai contratti
di solidarietà, alla cassa
integrazione a rotazione
e anche al parziale
trasferimento al Mercatone Uno di Arzano, in
carenza di organico.
JABIL E SINDACATI
NON C’È ACCORDO
Continua il muro
contro muro tra Jabil
Circuit di Marcianise e
sindacati. Si è risolto in
un nulla di fatto l’incontro convocato a
inizio settimana tra
Fiom, Fim, Uil e vertici
aziendali sul duro piano
di riorganizzazione
proposto dalla multinazionale americana. Lo
scorso 3 marzo a Roma
i sindacalisti erano
riusciti a far slittare di
un mese la data di
sospensione degli accordi di secondo livello.
L’azienda sostiene che
entro il 31 maggio le
sigle sindacali dovranno
opporre una proposta
concreta a quella della
multinazionale: superato quel giorno, l’efficacia della contrattazione
di secondo livello sarà
sospesa con un taglio
del 17 per cento sui
costi del personale.
All’orizzonte il taglio di
440 dei 780 dipendenti
dello stabilimento di
Marcianise. •••
IL DENARO
DI ANGELA MILANESE
APPALTI e concessioni pubbliche:
l’ipertrofia normativa in Italia può
rappresentare un freno alla crescita delle imprese e allo sviluppo
dell’economia. A spiegarlo al Denaro è Angelo Lancellotti, vicepresidente alle Opere Pubbliche
dell’associazione dei costruttori
napoltai.
L’Acen ha promosso un seminario sulle novità legislative varate
dalla Comunità Europea in materia di appalti e concessioni
pubbliche. Una materia delicata
e di forte impatto sull’economia.
Se potesse, cosa suggerirebbe al
Governo nazionale?
Non c’è dubbio quello dei lavori pubblici sia un settore fondamentale nell’economia di un
qualsiasi Paese. In particolare, negli ultimi vent’anni, in Italia, il settore è stato caratterizzato da
un’evidente ipertrofia normativa:
Merloni, Merloni bis-ter-quater
ed infine il Codice dei Contratti, a sua volta oggetto di numerosi
interventi correttivi. Poiché ogni
evoluzione del quadro normativo
comporta sensibili ricadute sulla
pianificazione strategica delle imprese e delle stazioni appaltanti
c’è da chiedersi se una tale velocità di aggiornamento sia necessaria e, soprattutto, sostenibile.
Vuol dire che questa mole di norme può rappresentare un freno
SABATO 17 MAGGIO 2014
IMPRESE & MERCATI
8
COSTRUZIONI
Stop all’eccesso di norme
Così si frena lo sviluppo
alle attività e alla crescita delle
imprese?
E’ molto plausibile. Se consideriamo che il Regolamento degli Appalti Pubblici è stato emanato solo nel 2010, sarebbe fortemente auspicabile che il legislatore nazionale anziché riscrivere il
codice, si limitasse ad integrarlo
con le modifiche prodotte a livello nazionale in questi anni e
con le novità introdotte dalle
nuove direttive comunitarie.
L’Associazione dei Costruttori è
stata la prima organizzazione a
produrre uno sforzo di analisi
dei nuovi provvedimenti. Cosa
ne viene fuori?
Le direttive sono, sempre e comunque, il frutto del compromesso tra sistemi di diritto, quello latino e quello anglosassone,
estremamente diversi. Tale differenza salta all’occhio osservando
che le direttive europee, da sempre, spingono verso una maggiore discrezionalità della Pubblica
Amministrazione in ogni fase del-
le procedure di gara. È evidente
che, nel resto d’Europa, non si
temono, come riflesso dell’applicazione di tale principio, effetti
corruttivi o distorsivi del mercato. Nel nostro Paese, purtroppo,
l’affermazione di tale principio si
scontra da una parte con un apparato amministrativo poco efficiente e, dall’altro, con i fenomeni che le cronache di questi giorni stanno portando alla luce.
Ciò significa che se si volesse
andare nella direzione indicata
dal legislatore comunitario occorrerebbe, anzitutto, investire
nella formazione all’interno della Pubblica Amministrazione, sia
sotto il profilo tecnico, sia sotto
quello del corretto e responsabile esercizio della discrezionalità
amministrativa, intesa come scelta per la soluzione più efficace per
la realizzazione dell'interesse pubblico. In prospettiva, si dovrebbe
ipotizzare l'introduzione di un sistema di "rating" delle Amministrazioni, atto a dimostrare il li-
Segue dalla prima
Appalti e concessioni...
(...) INNOVATIVA è poi l’introduzione di un
corpo normativo a sé stante in tema di
concessioni. Sull’argomento c’è da temere
criticità nella fase di recepimento, visto che
le nuove disposizioni comunitarie appaiono, a prima vista, più restrittive rispetto a
quelle autonomamente introdotte dal nostro legislatore interno dalla L. 415/98 in
poi.
Una per tutte, la nuova direttiva reputa non ammissibile la modifica del contratto che si concretizzi in una sostituzione del concessionario per motivi non previsti dall’art. 43; soluzione che metterebbe fuori gioco l’art. 159 del Codice Contratti che consente, in particolari ipotesi, il
subentro di un nuovo contraente su indicazione degli istituti finanziatori, e che costituisce una previsione fondamentale per
garantirsi la “bancabilità” del progetto.
Non può poi passare inosservato il fatto che, contrariamente a quanto previsto
della nostra normativa di diritto interno,
gli affidamenti posti in essere dal concessionario sono qualificati come subappalti,
per cui la concorrenza va assicurata attraverso l’espletamento di una sola gara a
monte e poi, a valle, è garantita libertà di
scelta per il concessionario individuato,
per l’appunto, attraverso una pubblica gara.
Altre novità riguardano uno degli isti-
vello di qualità ed efficienza raggiunto.
In che misura trova innovativo il
nuovo impianto normativo?
A onor del vero il quadro normativo italiano del settore ha anticipato, a volte anche in modo
più efficace, alcune delle novità
che le attuali direttive introducono rispetto alle precedenti. Pertanto, quelle che possono considerarsi delle vere novità nel settore
sono la forte attenzione ai profili
ambientali e sociali (in armonia
con gli obiettivi strategici “Europa 2020”) e l’obbligo per la pubblica amministrazione di effettuare, entro il 17 ottobre 2018,
tutti gli acquisti per via telematica, il cosiddetto e-Procurement.
Forse le novità più interessanti
sono state introdotte dal sistema
di concessioni con l’introduzione
di una direttiva ad hoc che, tra le
altre cose, regolamenta la nozione di concessione e la possibilità
di modifica ‘in corsa’ della convenzione.
tuti più discussi, introdotto dalle Direttive del 2004, quello dell’avvalimento, che
è stato e viene tuttora vissuto nel nostro diritto interno come un corpo estraneo ed
un male necessario. Tant’è che, a fronte di
una disposizione comunitaria tanto generica quanto chiara ed inequivocabile, che
ne imponeva una generale applicazione, si
è assistito, negli anni, a continui tentativi
di ridimensionamento, sia sul piano normativo che giurisprudenziale, che hanno
provocato una procedura di infrazione e
l’intervento della Corte di Giustizia europea che ha rilevato l’illegittimità di parte
della nostra normativa.
Viene prevista, con una norma piutto-
Angelo Lancellotti
Quali sono invece i punti deboli?
Senza ripetere quanto detto
prima, in termini generali, non vi
è dubbio che alcuni istituti a recepimento obbligatorio, ancorché i margini siano molto ristretti, possano essere meglio definiti
dal legislatore italiano, al fine di
tener conto di talune specificità
della nostra realtà nazionale. Mi
riferisco, ad esempio, alla riduzione dal 20 al 15% prevista per
le modifiche sostanziali al contratto. Considerato il basso livello di capacità progettuale delle
nostre pubbliche amministrazioni, tale riduzione, se recepita, costituirà un serio problema. Allo
stesso modo, per le concessioni,
la mancata riproposizione di alcune norme rischia di tagliare
fuori dal mercato delle manutenzioni autostradali le piccole e medie imprese. •••
sto oscura e che confligge con i principi più
generali del sistema normativo, primo tra
tutti quello della parità tra concorrenti, la
possibilità di sostituire l’ausiliario qualora
lo stesso risulti non in possesso dei necessari requisiti di qualificazione.
Infine, sembra particolarmente rilevante, per la sua potenzialità espansiva dell’istituto, la previsione di una responsabilità solidale dell’ausiliario non automatica,
ma rimessa alla scelta dall’Amministrazione, e solo per i requisiti di capacità economico-finanziaria.
ed è evidente che rispetto alla vigente disciplina di diritto interno che prevede la solidarietà tout court, la novità prevista rischia
di agevolare il mercato dell’avvalimento.
Enrico Soprano
LAVORO
Figli in azienda, i segreti per gestire il trasferimento
Gianna Mazzarella:
Sgravi sui nuovi assunti
DI ENZO SENATORE
COME GESTIRE senza contraccolpi il passaggio generazionale all’interno di un’azienda? La risposta arriva dal progetto Next Generation, curato dal gruppo Giovani dell’Unione Industriali di
Napoli.
Il problema del trasferimento
di competenze dai genitori ai figli è di primaria importanza in un
Paese dove il 95 per cento delle
imprese è a conduzione familiare.
Partendo dall’analisi del contesto e dalle esperienze vissute sul
campo da chi ha offerto il proprio
contributo allo studio gli imprenditori napoletani realizzano
un vero e proprio vademecum
per i giovani che vogliono rilevare l’azienda di famiglia.
Viene fuori che tra i fattori giudicati vincenti, per esempio, c’è la
disponibilità a cambiare aspetti
anche basilari dell’impresa così
come si ritiene importante saper
acquisire le innovazioni relative
Il gruppo che ha lavorato al progetto Next Generation
al proprio settore appena queste
sono disponibili. E ancora.
“L’adozione di modelli di governo adatti - si legge nello studio e un accompagnamento indipendente, esterno alla compagine societaria”.
Gestire al meglio la dinamica
del passaggio di consegne è determinante per la vita dell’impresa. Il vice presidente nazionale dei
Giovani di Confindustria, Vincenzo Caputo, rivela che il 63 per
cento delle realtà produttive trasferite ai figli non va oltre i cinque anni di attività dopo il completamento del passaggio.
Di conseguenza senza un approccio professionale al problema l’ingresso in società degli eredi più che un’opportunità diventa un rischio. •••
APERTURA MENTALE. È quello
che serve davvero al Paese per
crescere. È quanto chiedono al
Governo i giovani imprenditori
come Gianna Mazzarella, editore e consigliere incaricato del
gruppo Giovani dell’Unione Industriali di Napoli. “In effetti più
che di incentivi e fondi abbiamo
bisogno di una mentalità nuova,
di governanti che sappiano adeguare il sistema ai mutamenti in
atto nel mondo”.
Invece cosa accade?
Il Paese è vecchio nella conformazione e nell’approccio ai
problemi. Basta vedere che
l’unica soluzione prospettata
per aumentare o diminuire la
spesa consiste nell’aumento o
riduzione delle tasse.
Lei che proporrebbe?
La defiscalizzazione delle as-
sunzioni di giovani dipendenti potrebbe essere un’idea. Se, per esempio, potessi pagare contributi al
20 per cento ad ogni nuovo collaboratore con età massima di 40
anni prenderei molte più persone
in azienda.
Questa scarsa apertura mentale
cosa comporta?
Fa perdere produttività al sistema. Oggi le imprese per vendere
i prodotti e pagare meno tasse sono costrette ad andare all’estero.
Next generation che contributo
offre?
È un percorso che aiuta i giovani nella fase di passaggio generazionale all’interno delle aziende
e rileva quali sono i reali problemi
da affrontare. Dall’indagine viene
fuori che spesso manca la capacità di trasferire competenze alle
nuove generazioni. •••
IL DENARO
IMPRESE& MERCATI
CREDITO
Cda Banco di Napoli e Bcc
Entrano Scudieri ed Esposito
Da sinistra: il patron dell’Adler Paolo Scudieri e i fratelli Giuseppe e Salvatore Esposito della Ep Spa. In basso, la sede centrale del Banco di Napoli
PAOLO SCUDIERI, patron della multinazionale Adler specializzata nel
comfort per auto e da poco impegnato nel settore dell’agroalimentare di qualità con Eccellenze campane, entra nel consiglio di amministrazione del Banco di Napoli
presieduto da Maurizio Barracco e
diretto da Franco Gallia.
Non è l’unico imprenditore a fare il suo ingresso nell’organo di comando di un istituto di credito in
Campania. Salvatore Esposito, responsabile amministrativo della
Ep, colosso della ristorazione collettiva di recente sbarcato anche a
Dubai dietro la spinta del fratello
Giuseppe che cura l’aspetto commerciale dell’azienda, è stato nominato nel consiglio della Banca
di credito cooperativo di Napoli
sotto la presidenza di Amedeo
Manzo e la direzione di Giovanni
Musella.
SABATO 17 MAGGIO 2014
9
Il credito che funziona
NEL 2013 la raccolta diretta aggregata cresce
rispetto all’anno precedente del 5,2 per
cento, attestandosi a 3,7 miliardi di euro,
m e n t re g l i i m p i e g h i a l l a c l i e n t e l a
raggiungono i 2,7 miliardi. Risparmio e
investimenti per un sistema, quello del
banche di credito cooperativo, che è
tradizionalmente vicino al territorio e agli
artigiani, ai piccoli imprenditori, ai
commercianti. In Campania sono 19 gli
istituti che fanno parte del movimento del
credito cooperativo; tutti insieme mettono
a disposizione della clientela 151 sportelli e
hanno quasi 42mila soci. Nel 2013 gli
impieghi registrano un incremento dello 0,9
per cento: è il segnale che chiaramente la
crisi pesa ancora sulla disponibilità delle
banche a concedere credito ma che, con un
aumento di quasi un punto percentuale, le
Bcc sono tra le più coraggiose nell’aiutare
l’economia campana a ripartire. Un segnale
positivo arriva anche dalla raccolta diretta
che è cresciuta del 5,2 per cento rispetto al
2012. Il patrimonio di vigilanza delle Bcc
campane è di circa 505 milioni di euro,
mentre l’utile netto del movimento
regionale, a fine 2013, è di 8 milioni e mezzo
di euro.
Il credito che rallenta
L’altra faccia della medaglia è costituita dalle
banche cosiddette commerciali. Qui i dati
forniti da Banca d’Italia evidenziano un
andamento negativo (l’ultima indagine
ufficiale raccoglie i numeri del 2013, ndr).
In difficoltà le aziende, il 44 per cento delle
quali, in Campania, denuncia un
peggioramento delle condizioni di accesso
al credito. Per i prestiti a breve termine,
infatti, il tasso sale all’8,1 per cento nel 2013
contro il 7,5 circa dell’anno precedente. In
diminuzione del 3,9 per cento il credito
erogato all’intero sistema produttivo con
una stretta significativa nei confronti delle
imprese del settore servizi, che vedono calare
i prestiti del 5,4 per cento. Se le banche
prestano meno denaro ne raccolgono di più
da aziende e famiglie, con un incremento
del 2,6 per cento. Stesso dato per gli
impieghi.
[CAMPANIA VERSO L’EXPO]
Cantone supervisore della fiera
Basso: Tuteliamo il Made in Italy
IL CAPO DELL’ANTICORRUZIONE,
Raffaele Cantone, campano, è il
supervisore dei lavori per l’Expo del
2015. E ha davanti a sé un compito
difficile perché deve mettere ordine
in un sistema di affari, appalti,
fondi pubblici da gestire. Il primo
passo che Cantone compie, proprio
in queste ore, è una richiesta diretta
al premier Matteo Renzi, che in
quel ruolo lo ha piazzato. “Con la
normativa attuale - dice - non ho
poteri a sufficienza. Ho bisogno di
un provvedimento che ci indichi
compiti e poteri ad hoc che ora non
abbiamo. Se devo fare controllo mi
devono dare strumenti. E ha un
senso fare controllo se questo lo si
può esercitare”.
Quanto alla situazione complessiva
il magistrato campano rivela che
“molti appalti sono stati dati e
molti sono in corso. Ed è qui che
possiamo svolgere un ruolo
effettivo. Non solo: si è presa in
considerazione l' ipotesi di
intervenire con la revoca dei
contratti per quei soggetti che si
ritiene possano aver commesso atti
di corruzione”. L’idea di Cantone è
quella di elevare al massimo il
livello di legalità delle procedure di
appalto anche se a questo punto
diventa difficile perché il tempo
stringe e non c’è più molto da
cambiare.
Ha ragione, forse, chi dice che la
nomina di un supervisore arriva
troppo tardi, quando peraltro gli
scandali sono già usciti allo
scoperto e le inchieste della
magistratura in corso. Al dibattito
di questi giorni si iscrve
Confindustria Campania con una
nota del proprio presidente Sabino
Basso.
Che chiede maggiore tutela
dell’immagine del Belpaese. “In
Italia - è il pensiero di Basso - si
parla solamente di tangenti mentre
bisognerebbe valorizzare al meglio
la grande fiera di Milano”. L’Expo,
per il numero uno degli
imprenditori campani, “è una
grandissima occasione per poter
rafforzare il Made in Italy nel
mondo e rilanciare l’intero sistema
economico nazionale ma non mi
sembra sia questa la volontà
comune”.
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IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
10
[POLITICA&PALAZZI]
VERSO LE EUROPEE
DI ENZO SENATORE
FISCO: bisogna uniformare i sistemi di
tassazione per consentire una reale circolazione dei capitali e permettere alle
imprese di lavorare nelle stesse condizioni di partenza.
Lavoro: va superata la direttiva Bolkestain. “Nell’Unione Europea ogni singolo Stato membro ha una propria legislazione in materia e questo rende poco competitive le aziende dei Paesi dell’area Sud”.
Infine i tagli alla spesa. “Solo con una
riduzione lineare delle uscite nell’ordine del 3 per cento l’Italia può restare nella moneta unica e risparmiare 20 miliardi di euro di interessi annuali sul debito. Soldi che si possono investire per
abbassare le tasse”.
Come al solito controcorrente, l'economista Paolo Savona, già ministro dell'Industria nel governo di Carlo Azeglio
Ciampi, ex presidente del Fondo Interbancario, pone tre questioni ai candidati
al Parlamento europeo di fronte all'incognita di un’Unione le cui regole tutti
dicono di voler cambiare ma nessuno
azzarda come. Eccome come rispondono alcuni dei principali sfidanti per un
posto a Bruxelles.
Fisco, lavoro e spesa:
le tre sfide di Savona
ai futuri eurodeputati
1) Fisco
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3) Spesa
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e risparmiare 20 miliasi possono investire per abbassul debito. Soldi che
sare le tasse”
1.
All’uniformazione del regime fiscale tra i vari Stati
membri si sta arrivando attraverso una serie
di riforme già in discussione presso il parAndrea Cozzolino
lamento europeo.
2.
Credo sia giusto che il mercato del la- 1. Bisogna mettevoro abbia delle regole condivise all’interno re mano al fiscal com-
3.
Più che su un discorso relativo alla quantità mi concentrerei sulla qualità della spesa
della zona Euro e stiamo lavorando proprio per
questo. Ma dobbiamo farlo restando nel solco delle istituzioni europee.
pubblica. Evitando forme di spreco del denaro.
3. I tagli alla spesa pubblica sono necessari però credo vadano accompagnato a
una maggiore qualità nell’impiego dei fondi
europei.
•••
1.
Di sicuro una
delle sfide che dovrà
Gianni Pittella
affrontare l'Europa,
per i prossimi anni è
quella di mettere tutte le imprese nelle stesse condizioni di partenza.
Soprattutto sotto il
profilo delle le politi-
pact e rivedere alcuni
dei Trattati europei altrimenti le aziende di
Paesi come l’Italia saranno sempre penalizzate.
lo facendo capire all’Unione Europea che il
mercato unico non può basarsi su legislazioni differenti.
3.
Più che di riduzione della spesa pubblica parlerei di revisione delle regole del
patto di stabilità. I soldi da investire in molti casi ci sono, anche per abbattere il debito, ma sono bloccati da questo meccanismo
perverso.
•••
2.
3.
Concordo sulla necessità di tagliare la spesa pubblica, però ritengo non sia
giusto farlo in maniera lineare, senza alcuna distinzione. Meglio selezionare i cespiti
improduttivi.
Enzo Rivellini
2.
Sul mercato del lavoro servono delle
regole comuni che possiamo individuare so-
che fiscali.
Le riforme del mercato del lavoro sono possibili solo a condizione che a questo processo contribuiscano anche i Governi nazionali. Credo che nel nostro Paese si stia facendo uno sforzo in tal senso attraverso un
adeguamento delle regole agli standard europei.
•••
1.
Le politiche fiscali possono e devono cambiare. Siamo già impegnati,
nel Parlamento di
Bruxelles, per individuare un modello comuAldo Patriciello
ne di tassazione.
2.
È giusto pensare che tutti abbiano regole uguali per il mercato del lavoro. Basta
adeguarsi alle disposizioni dell’Unione europea, esattamente come l’Italia sta facendo.
1.
Questa Europa
non è di aiuto alle
aziende. Giusto creare un sistema fiscale
comune.
2. Un mercato
del lavoro uguale dappertutto è la base per
Fulvio Martusciello
creare davvero un’Unione in grado di durare.
3.
I tagli sono una strada obbligata per restare nell’euro.
•••
1.
Sì a una normativa fiscale comune ma senza strappi e
attraverso un percorso
condiviso.
2.
Il mercato del
lavoro deve cambiare prrima di tutto a livello
Giuseppe Gargani
nazionale e adeguarsi a quanto accade negli altri Paesi.
3.
In linea di massima sono d’accordo anche se non credo sia questa l’unica strada per
restare nella moneta unica. Meglio evitare gli
sprechi.
[IL DITO NELL’OCCHIO]
A CURA DI PIETRO FUNARO
Un voto per l’Ue
A cosa serve
Perché è utile
PROVIAMO A RISPONDERE all’interrogativo: tra pochi giorni si vota per
il rinnovo del Parlamento europeo.
Una consultazione mai veramente
partecipata fino in fondo da quando
questa istituzione è stata realizzata.
Oggi, in piena crisi globale, non solo di carattere economico, il pericolo di una grande astensione dei cittadini è davvero forte fino a potersi
toccare con mano.
Votare? Perché votare? Per chi votare? A cosa serve?
Questi gli interrogativi che si pongono milioni di elettori ed il rischio
che il partito degli agnostici diventi
in assoluto il primo per percentuale
in Italia è più che concreto. Quelli
che invece si recheranno alle urne si
divideranno tra le forze politiche più
radicate nel nostro Paese e l’urlatore Beppe Grillo che propone una
sorta di rivoluzione contro tutto e
tutti ma non si capisce per cosa.
Su tutto quanto accade nella nostra società bisogna riflettere.
Zygmunt Bauman, il sociologo
della modernità liquida, insegna: in
politica, come nella vita, oggi non ci
sono più strutture a cui appigliarsi.
Le “forme di vita moderna”, scrive lo
studioso polacco, “hanno tutte in
comune la fragilità, provvisorietà,
vulnerabilità e tendenza a cambiare
continuamente”.
Quasi che essere moderni significa restare perennemente incompiuti e indefiniti.
Se i rapporti personali sono volatili, se i rapporti di lavoro sono precari, come potrebbe non disgregarsi la politica?
Oggi la Rete sembra aver preso il
posto delle istituzioni, dei partiti e in
generale di quelle grandi organizzazioni , le quali, anche quando sono
rette da principi democratici, conservano una struttura gerarchica.
Da tutto ciò il quesito: ma la società liquida ci renderà davvero più
liberi?
Non pretendo di dare una risposta compiuta definita ma ritengo che
delle riflessioni non superficiali vadano compiute.
Il mutamento del senso e del vissuto del primo nucleo sociale, la famiglia; lo svuotamento del significato del confronto politico che si basava sulla diversità dei programmi e
dei principi ideali che li supportavano; il virtualismo nei rapporti
umani affidati ormai quasi totalmente ad una tecnologia che ha ucciso il dialogo face to face; la precarietà nell’organizzazione del lavoro.
E’ questo il quadro in cui si è realizzata la società liquida. In che direzione si muoverà l’Europa del futuro e cosa vorremmo ognuno di noi
che sia la società di domani dovranno essere le basi su cui scegliere di andare a votare per chi sostiene e condivide le stesse idee. Nella speranza
che,poi, non vengano tradite. •••
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
POLITICA&PALAZZI
11
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Raiano, dalla Selex a Curti:
manager e aspirante sindaco
ALLA GUIDA della lista Trasparenza e Legalità,
il dirigente della Selex Antonio Raiano è in corsa per diventare sindaco nella sua cittadina Curti, in provincia di Caserta.
Prima esperienza in politica?
No. Sono consigliere di opposizione uscente, primo eletto alle scorse amministrative nella compagine di maggioranza (e primo eletto in
assoluto) da cui mi sono allontanato circa un
anno dopo le elezioni. Anche alle elezioni precedenti, quelle del 2004, fui il primo eletto della maggioranza e durante parte del mandato ho
ricoperto il ruolo di assessore alla Sicurezza.
Come nasce l’idea di candidarsi a sindaco?
Nasce dalla voglia di dare al mio paese, al
paese in cui sono nato, quel rinnovamento di
cui ha bisogno. Un rinnovamento necessario
e che porti Curti ad essere vivibile per i bambini, per i giovani, per gli adulti e per gli anziani. Nasce al contempo dall'essere supportato da un gruppo che crede in me e con cui condivido le stesse idee.
Di che cosa ha bisogno la sua comunità?
La mia comunità ha bisogno di amministratori che governino per il bene del territorio e dei cittadini e che non effettuino una gestione privatistica del bene pubblico. La mia comunità ha bisogno di spiccare il volo, ha tutte le potenzialità per poterlo fare ma occorre
eliminare quei freni che lo bloccano.
Perché ritiene di riuscire a soddisfarla?
Perchè io e il mio gruppo, composto da 6
uomini e 6 donne, crediamo in un’idea politica che ponga sempre al centro la persona, le virtù, i bisogni, le preoccupazioni, le aspirazioni
e i sogni più grandi di ognuno. Il nostro intento
sarà di dare vita a un vero e proprio “Patto Sociale per Curti”, per l’innovazione e l’eccellenza in ogni campo, sia economico che sociale,
per migliorare i servizi, la qualità della vita, la
sicurezza, l’ambiente e per rendere effettiva la
solidarietà verso le persone e le famiglie bisognose.
SENATO
Oltre 60 mila demolizioni
Riparte l’iter della legge
che ridefinisce le priorità
IL DISEGNO di legge sui
criteri di priorità per l’esecuzione delle demolizioni delle
opere abusive riprenderà già
nei prossimi giorni il suo iter
nelle commissioni competenti della Camera.
L’annuncio è del senatore
Domenico De Siano, coordinatore campano di Forza
Italia, che nei giorni scorsi
ha mobilitato la pattuglia dei
deputati forzisti perché il
testo, già licenziato a larga
maggioranza in Senato il 22
gennaio scorso (con 198 sì e
61 no), riprendesse in tempi
rapidissimi il suo cammino
verso l’approvazione definitiva anche a Montecitorio.
Antonio Raiano
Slogan elettorale?
Non può che essere “Curti merita di più”.
Potrà conciliare il lavoro d’azienda con quello al Comune?
Sicuro! Mi impegnerò a farlo. Organizzerò
il mio tempo in modo da non trascurare nulla
ma soprattutto i miei concittadini!!Ciò che mi
conforta è che sia nella mia attivita professionale,che al mio fianco in politica ho persone di
cui mi fido ciecamente, persone preparatissime
che potranno supportare la mia attività.
Che cosa si aspetta da questa esperienza?
Di dare il meglio di me per i miei concittadini e fare del bene per il mio paese. In questo
periodo sto incontrando tantissime persone e
parlare con loro mi sta convincendo sempre di
più di aver fatto la scelta giusta. Parlare con i
curtesi mi sta dando la giusta carica per amministrare il mio paese a partire dal 26 maggio
prossimo.
Nino Messina
Il nuovo calendario
Di qui, il via libera della
Presidenza all’assegnazione e
dunque alla calendarizzazione dell’esame del provvedimento proposto dai senatori
forzisti campani (primo
firmatario Ciro Falanga)
negli organismi di competenza di Palazzo Madama.
I numeri
“La logica di questa iniziativa legislativa è semplicissima
– spiega De Siano – perché
di fronte ai circa 175mila
immobili abusivi realizzati in
Campania, di cui ben 60mila
gravati da una sentenza di
demolizione, sarebbe quanto
meno anomalo che si procedesse con abbattimenti, per
così dire, lineari. Dovrebbe
essere normale, ma fino a ieri
la legge non lo stabiliva, che
chi deve demolire non parta
dagli abusi di necessità di chi
non ha dove vivere ma cominci da quelli fatiscenti o
non ultimati e comunque
pericolosi per la pubblica
incolumità e da quelli in uso
alla criminalità organizzata”.
Percorso a ostacoli
Un percorso, quello del Ddl
Falanga, che si presenta
intanto ad ostacoli. Ad
aspettarlo al varco vi sono
non pochi ambientalisti - ed
anche qualche esponente del
Pd - che già in passato han-
Istituto Nazionale Tumori
Fondazione G. Pascale
Domenico De Siano
no puntato l’indice sul provvedimento accusando i proponenti di aver presentato
un ‘condono mascherato’.
Nel migliori dei casi di aver
posto un intralcio alle demolizioni.
Condono, Campania esclusa
“Nulla di tutto questo –
assicura De Siano – anche se,
in fatto di condono, non
dobbiamo dimenticare che la
Campania è stata l’unica
regione d’Italia che non ha
potuto attuare quello del
2003, e sappiamo chi ringraziare. Un diritto dei cittadini
campani che, a rigor di
logica, andrebbe recuperato e
sul quale stiamo, come è
noto, lavorando da tempo e
non, come sostengono i
nostri detrattori, per favorire
scempi ambientali ma per
garantire lo stesso diritto alla
casa assicurato nelle altre
regioni”.
Quanto al sospetto che
questo disegno di legge possa
in qualche modo mettere in
piedi una ‘burocrazia aggiuntiva’ e rallentare le demolizioni, De Siano rassicura: “Niente di tutto questo,
un emendamento condiviso
con il Pd in Senato scongiura questo rischio”.
Angela Milanese
Istituto Nazionale Tumori
Fondazione G. Pascale
Estratto dell’avviso di selezione pubblica
per il conferimento di n. 2 incarichi di
collaborazione coordinata e continuativa
a progetto per Laureati in Biologia o equipollente.
Estratto dell’avviso di selezione pubblica
per il conferimento di n. 1 incarico di collaborazione coordinata e continuativa a
progetto per Laureato in Biologia o equipollente.
IL DIRETTORE S.C. AMM.VA RICERCA
Dr.ssa Vincenza Farinari
IL DIRETTORE S.C. AMM.VA RICERCA
Dr.ssa Vincenza Farinari
Resp. Dr.ssa Maria Vincenza Carriero
per attività da espletarsi presso
la S.S.D. Progressione Neoplastica
ex art. 7 co. 6 – bis D.L.vo 165/01.
Termine di scadenza 26/05/2014.
Sito Web www.istitutotumori.na.it.
Resp. Dr. Massimo Di Maio
per attività da espletarsi presso
la S.C. Sperimentazioni Clinicheo
ex art. 7 co. 6 – bis D.L.vo 165/01.
Termine di scadenza 26/05/2014.
Sito Web www.istitutotumori.na.it.
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
12
[ PROFESSIONI]
Incentivi e valutazione imprese
Ecco gli specialisti in start up
COMMERCIALISTI
LE NORME IN MATERIA di start up
sono ancora troppo complicate:
“è vero che sono stati avviati alcuni processi di semplificazione, ma
c'è ancora molto da lavorare per
facilitare la creazione di imprese da
parte di giovani che hanno idee innovative. A questo proposito, bisogna convincere i giovani a investire su stessi: un eventuale fallimento non deve essere visto come
una macchia indelebile”. E’ quanto afferma Luigi Nicolais, presidente del Cnr, intervenendo al forum "Start up & go: la nuova creazione di impresa", organizzato dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli. Obiettivo dell’incontro è preparare i giovani professionisti “perché possano affrontare con determinazione e competenza - spiega
Vincenzo Moretta, presidente dell'Ordine partenopeo - l'inizio di
nuove avventure imprenditoriali,
grazie anche agli ausili predisposti
dalla Regione”.
Per l’Ordine dei commercialisti di Napoli la creazione di nuove iniziative è una delle strade percorribili per generare sviluppo: “le
imprese - dice Liliana Speranza,
consigliere dell’Ordine - potranno
partecipare ad un bando apposito dal prossimo 29 maggio, potendo anche beneficiare di incentivi di natura fiscale”.
Nel corso del convegno è stato
presentato il corso “Specialisti in
Start up d'impresa”: “Abbiamo avvertito l'esigenza di formare professionisti esperti in start up - af-
INGEGNERI
Idee per l’area Med
Tecnici per il turismo
Dare vita a un nuovo profilo professionale per creare occasioni
di lavoro nel settore tecnico e
favorire la ripresa economica:
l’ingegnere per il turismo. La proposta è stata lanciata dal presidente dell’Ordine di Napoli, Luigi Vinci, durante la Conferenza di
tutte le Organizzazione di ingegneri dell’area del Mediterraneo
organizzata a Lecce dall’8 al 10
maggio, promossa dal Consiglio
nazionale degli ingegneri, presieduto dal salernitano Armando
Zambrano.
Vincenzo Moretta
Amedeo Giurazza
ferma Carmen Padula, presidente commissione Attività produttive dell’Ordine - In questo modo,
i commercialisti potranno essere di
supporto manageriale e consulenziale per chi vuole puntare su queste nuove imprese”.
"Questo corso - conclude
Amedeo Giurazza, presidente
commissione Finanza straordinaria dell’Ordine -si compone di 24
incontri formativi che abbracceranno diverse tematiche, dagli scenari tecnologici alle mentorship,
dalla valutazione delle imprese ai
brevetti”.
De Tilla: Previdenza tartassata
I PROFESSIONISTI SONO doppiamente tassati: sul rendimento della gestione dei contributi
versati alle Casse dagli iscritti e
sulle pensioni percepite. “In Italia - dichiara Maurizio De Tilla, presidente Anai (Associazione nazionale avvocati italiani),
che chiede un immediato intervento del Governo Renzi - i pensionati non detraggono dall’imposizione fiscale delle pensioni le
imposte pagate dalle Casse, per
cui si applica la formula Ett con
una palese incostituzionalità.Ciò
avviene perché le Casse di previdenza sono considerate alla
stregua di imprese private".
Dal 1° luglio questa supertassazione verrà incrementata: le
plusvalenze ed i redditi di capitale saranno tassati nella maggiore misura del 26 per cento
(dal precedente 20 per cento).
[IL TERMOMETRO DELLA SALUTE]
Diabete e dieta mediterranea
Europrevent premia Neuromed
DAL CONGRESSO ANNUALE della European
society of cardiology, ad Amsterdam,
importante riconoscimento per l’Istituto
neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzilli,
premiato per il miglior poster scientifico nel
campo della prevenzione e dell’epidemiologia.
Uno degli appuntamenti più importanti a
livello mondiale per chi si occupa della
prevenzione cardiovascolare riconosce di
particolare interesse il lavoro, curato da
Marialaura Bonaccio, dei ricercatori dell’istituto
molisano, che dimostra come l’adesione alla
dieta Mediterranea si riveli particolarmente
efficace nei soggetti diabetici.
“I dati – commenta Licia Iacoviello,
responsabile del Progetto Moli-sani - vengono
dal grande studio epidemiologico condotto in
Molise su 25mila cittadini. La grande
disponibilità delle informazioni raccolte, nonché
la loro accuratezza, ci consente di poter
effettuare ricerche molto complesse”.
•••
LA CASA DI CURA “San Michele” di Maddaloni
(Ce) riceve per due edizioni consecutive il
Premio "Buona sanità" riservato ai professionisti
della salute che, con la loro testimonianza di
vita, sono da esempio a quanti si avvicinano alla
sofferenza umana. La cerimonia del premio,
ritirato da Lidia Barletta, responsabile del
Laboratorio di analisi della “San Michele”, si è
svolta l'8 maggio 2014 presso il Teatro
Mediterraneo di Napoli, alla presenza del
cardinale Crescenzio Sepe.
•••
“DOBBIAMO PRETENDERE dal Governo lo
sblocco del turn over. Dobbiamo chiederlo con
forza, anche sbattendo il pugno”. Lo afferma
Stefano Caldoro, presidente della Regione
Campania e commissario per la Sanità, durante
la cerimonia del giuramento di Ippocrate dei
nuovi medici napoletani e della premiazione dei
“giovani del ‘54”, gli iscritti all’Ordine dei
medici di Napoli con 60 anni di laurea. Per
Caldoro lo sblocco “ci spetta per i risultati
raggiunti”. La Regione, infatti, con un anno di
anticipo ha raggiunto il pareggio di bilancio in
Sanità e un attivo di 6 milioni di euro”.
Il Mediterraneo è un nodo strategico fondamentale sia per gli
equilibri geopolitici internazionali sia per le enormi potenzialità che può esprimere in termini
di domanda ed offerta di risorse
in vista di uno sviluppo autonomo e sostenibile. L’Italia, grazie alla sua posizione geografica, è il
paese europeo più vicino a quelli che si affacciano sull’altra sponda del Mediterraneo e può svolgere un ruolo di cerniera con i
Paesi e soprattutto con le economie dell’Europa centrale. “Partendo da queste considerazioni
– spiega Luigi Vinci, presidente
dell’Ordine di Napoli – ci siamo
chiesti come si possano creare
nuove opportunità di lavoro per
i nostri iscritti, specie per i giovani
e come si possano mettere a disposizione dello sviluppo euromediterraneo le nostre competenze. Da qui l’idea dell’ingegnere
per il turismo, che ho lanciato
all’assise organizzata in Puglia”.
Non a caso l’Ordine ha istituito
tra le sue commissioni una dedicata alla Valorizzazione turistica,
coordinata da Mario Rispoli.
Competenze trasversali
L’ingegnere del turismo non
verrebbe impegnato solo nella
progettazione di infrastrutture,
ma anche nella loro gestione, nella loro ottimizzazione, nell’integrazione con i sistemi di marketing e con le infrastrutture di trasporto e logistiche.
In altre parole l’ingegnere, forte di competenze trasversali e
qualificate, può diventare una figura-chiave nelle strategie di pianificazione, gestione e di espansione turistica. L’idea presentata
da Vinci, del resto, trova supporto nelle tesi elaborate dal Cni
per il confronto di Lecce. “Per le
particolari caratteristiche della
professione di ingegnere – si legge infatti in una nota - , il Consiglio Nazionale ritiene di potere
giocare un ruolo importante per
raggiungere obiettivi di sviluppo
e ottimizzazione delle risorse e,
per fare questo, è di primaria importanza determinare le condizioni per un dialogo e una cooperazione fra le organizzazioni di
ingegneri. Queste le ragioni –
conclude la nota - per cui il Cni,
con la Consulta degli Ordini degli ingegneri di Puglia, ha organizzato a Lecce la Conferenza di
tutte le Organizzazione di ingegneri dell’area del Mediterraneo”.
Formazione mediterranea
L’iniziativa organizzata a Lecce ha ottenuto il patronato e la
cooperazione della Wfeo (World
Federation of Engineers’ Organizations) ed il consenso di tutte
le Associazioni internazionali di
ingegneri dell’area: Claiu-Eu
(Council Associations Long Cycle Engineers), Ecce (European
Council of Civil Engineers), Ecec
(European Council of Engineering Chambers), Fae (Federation
of Arab Engineers) e Feani (European Federation of National
Engineering Associations). Sempre a Lecce si sono gettate le basi per un sistema di formazione
e aggiornamento continuo per
gli ingegneri rivolto anche ai paesi dell’area nordafricana e che si
avvarrà dei sistemi di teledidattica, soluzione che concilia sostenibilità economica ed efficienza.
Tutela dei beni culturali
Nella Basilica di San Giovanni Maggiore – affidata alla Fondazione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli dal Cardinale
Crescenzio Sepe – prende forma
intanto una partnership tra organismi professionali e soggetti
privati per la salvaguardia e la tutela dei beni culturali. Il gruppo
Domodry-Leonardo Solutions
fornirà infatti in comodato gratuito per un anno attrezzature e
tecnologie per il monitoraggio e
l’eliminazione dell’umidità di risalita, nella cripta del complesso
basilicale. I sistemi utilizzati saranno illustrati nel corso di un
evento formativo in agenda nel
pomeriggio di giovedì 22 maggio
in Basilica.
L’evento - che ha per titolo “Il
risanamento delle murature umide – Workshop Italia 2014. La
termografia Ir e la tecnologia a
neutralizzazione di carica quali
strumenti a impatto zero per la
diagnosi, la prevenzione e la risoluzione delle patologie da umidità capillare” – sarà introdotto
dal presidente dell’Ordine e della Fondazione Luigi Vinci e vedrà la partecipazione di Giorgio
Cozzolino e Orsola Foglia (rispettivamente soprintendente
provinciale ai Beni culturali e
funzionario della soprintendenza), di Michele Rossetto (direttore tecnico gruppo Leonardo
Solutions Domodry) e dei docenti Roberto Castelluccio (ordinario di Architettura tecnica
alla Federico II) e Guido Roche
(Libera Università di Bolzano).
a cura del servizio stampa
e relazioni esterne
Ordine ingegneri di Napoli
SABATO 17 MAGGIO 2014
IL DENARO
13
[ INCENTIVI]
BioNh, gara per Atenei e Pmi
Programma da 5,5 mln di euro
RICERCA. 1
RICERCA. 2
Ue, sfide sociali:
392 milioni
da Horizon 2020
atuteladeicittadini
DI ANNA LEPRE
C’è tempo fino al 10 giugno
DI ANGELA MILANESE
SI CHIAMA BIONH, acronimo inglese
di“Biomarkers for nutrition and health
(Biomarcatori per la nutrizione e la salute) ed è una gara transnazionale pubblicata nell’ambito dell’iniziativa di programmazione congiunta Hdhl- “A Healthy Diet for a Healthy Life” (Una dieta sana per una vita sana). Si tratta di un
bando che punta al sostegno di progetti di ricerca interdisciplinari e innovativi, finalizzati alla validazione di biomarcatori e a definire e armonizzare le tecniche necessarie a dimostrare gli effetti
nutrizionali nello sviluppo degli alimenti. L'Italia partecipa al contest mettendo in campo ben ministeri: Ricerca
e Università, ministero della Salute, che
ha assegnato all'Istituto Superiore di Sanità la gestione dei fondi, e ministero per
le Politiche agricole e forestali.
Obiettivi
Quattro gli obiettivi specifici cui mira il bando: promuovere l’eccellenza
scientifica attraverso attività congiunte
sulla nutrizione e l’alimentazione; sostenere la collaborazione trans-frontaliera; agevolare il coordinamento di progetti di ricerca in Europa riducendo le
duplicazioni e gli sforzi; rendere più facile affrontare le sfide comuni, sviluppando soluzioni adeguate con lo stesso
obiettivo su alimentazione, nutrizione e
vita politica.
Chi può partecipare
Ma chi può partecipare al bando? Per
l’Italia possono presentare domanda le
Università o altri istituti di alta formazione, gli Istituti di ricerca pubblici non
universitari, le aziende ospedaliere, le
• Risorse complessive
5,5 milioni di euro
• Risorse stanziate dall’Italia
300 mila euro
• Chi può partecipare
Università o altri istituti di alta formazione
Istituti di ricerca pubblici non universitari
Aziende ospedaliere
Imprese, incluse quelle di piccola e media dimensione
• Chi può presentare domanda
Consorzi composti da almeno tre gruppi di ricerca provenienti da almeno tre Paesi
differenti aderenti all'iniziativa
• Paesi coinvolti
Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera
• Scadenza
Ore 17 del 10 giugno 2014
Lo stanziamento complessivo messo a disposizione per il bando ammonta a 5,5 milioni di euro. Il
contributo erogato dall’Italia è, però, ridotto e si aggira indicativamente attorno ai 300 mila euro
imprese, incluse quelle di piccola e media dimensione.
La domanda deve essere necessariamente presentata da consorzi composti
da almeno tre gruppi di ricerca provenienti da almeno tre Paesi differenti aderenti all'iniziativa (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda,
Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia,
Spagna, Svizzera).
Spese ammesse
Possono essere ammesse a finanziamento le spese progettuali che riguardano il
personale, l’acquisto di materiali di consumo, costi di viaggio, disseminazione,
attrezzature, assistenza esterna, e spese
generali. Le domande dovranno essere
presentate inderogabilmente entro il
prossimo 10 giugno (la deadline è fissata alle ore 17).
Budget
Lo stanziamento complessivo messo
a disposizione per il bando ammonta a
5,5 milioni di euro. Il contributo erogato
dall’Italia è, però, estremamente ridotto
e si aggira indicativamente attorno ai
300 mila euro più un contributo in natura.
Tale budget verrà co-finanziato dal
ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal ministero dell’Agricoltura (Mipaaf) e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Il progetto potrà avere una durata
massima di 36 mesi.
Procedura di presentazione
La procedura di presentazione della
proposta prevede un’istruttoria europea
e una nazionale. Per la prima fase il progetto dovrà essere presentato on line mediante l’Hdhl-Jpi Submission Tool. Sarà necessario compilare un modulo di
domanda disponibile al link: http: //
www. healthydietforhealthylife. eu/index.php/bionh (Annex 2). L’istruttoria
nazionale ad oggi non è ancora disponibile. •••
Scarica il modulo per partecipare
LA RICERCA e l’innovazione al servizio della sicurezza. Sono circa 392 i milioni di euro resi
disponibili allo scopo nel biennio 2014-2015
da Horizon 2020, il nuovo Programma comunitario per la ricerca e l’innovazione. Dare
vita a società più sicure, tutelando in tal modo
la libertà dell’Europa e dei suoi cittadini è
l’obiettivo di uno dei filoni d’intervento delle
“Sfide sociali”, uno dei tre pilastri sui quali è
strutturato il nuovo programma comunitario.
La criminalità, il terrorismo e le situazioni di
grande emergenza dovute a calamità naturali o
causate dall’uomo sono altrettante minacce e sfide, che richiedono risposte adeguate anche sotto il profilo della ricerca e innovazione di nuovi sistemi di sicurezza. Gli stessi attacchi condotti contro infrastrutture critiche, reti e siti internet di autorità pubbliche e di enti privati non
solo compromettono la fiducia dei cittadini, ma
possono colpire in modo grave settori essenziali,
quali l’energia, i trasporti, la sanità, le finanze
o le telecomunicazioni.
Di qui la necessità di prevenire e gestire tali
minacce, sviluppando e applicando tecnologie
innovative, soluzioni, strumenti di previsione
e conoscenze innovative. Una delle strade proposte e incentivate passa per la collaborazione
tra fornitori e utenti, trovando soluzioni in materia di sicurezza civile, migliorando la competitività della sicurezza, dell’industria e dei servizi europei, comprese le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, prevenendo
infine e contrastando le violazioni della vita
privata e dei diritti dell’uomo su internet e altrove.
Sono agevolati anche i progetti di ricerca e
innovazione che puntano a perfezionare i livelli
di sicurezza dei confini, a partire da una maggiore protezione e sorveglianza dei confini marittimi, passando per la sicurezza della supply
chain, fino al supporto alla politiche esterne dell’Unione Europea, inclusi prevenzione dei conflitti e peace building. Tra le tecnologie incentivate al riguardo, figurano quelle volte a migliorare le attrezzature, gli strumenti, i processi e i metodi per una rapida identificazione,
sfruttando pienamente le potenzialità del sistema europeo di sorveglianza delle frontiere
Eurosur.
Interventi specifici sono incoraggiati anche
sul fronte della sicurezza informativa, agevolando la ricerca e l’innovazione finalizzata a
rendere maggiormente affidabili e tutelati i sistemi, le reti, i dispositivi, il software e i servizi d’accesso, compreso il cloud computing, tenendo altresì conto della interoperabilità delle
diverse tecnologie. •••
RICERCA. 3
Sicurezza alimentare, Bruxelles cerca esperti
LA COMMISSIONE EUROPEA è alla ricerca di
esperti per l’Efsa, l’Autorità europea per la
sicurezza alimentare (EFSA) organismo che
si occupa di valutare e comunicare tutti i
rischi associati alla catena del cibo. Poiché
le indicazioni dell’Efsa vengono utilizzate
per la definizione di politiche e decisioni dei
gestori del rischio, l’organismo svolge buona parte delle sue attività in risposta a richieste specifiche di consulenza scientifica.
Le richieste provengono dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’Ue.
L’invito si rivolge agli scienziati che desiderano aderire al comitato scientifico dell’Autorità o a uno dei gruppi di esperti dell’Efsa in materia di:salute e benessere degli
animali (Ahaw), pericoli biologici (Biohaz),
contaminanti nella catena alimentare (Contam), additivi, prodotti o sostanze usati nei
mangimi (Feedap), organismi geneticamente modificati (Gmo), prodotti dietetici, alimentazione e allergie (Nda), salute
dei vegetali (Plh), prodotti fitosanitari e loro residui (Ppr). Gli attuali membri del comitato scientifico e dei gruppi di esperti
scientifici svolgono un mandato triennale
con scadenza fissata a metà del 2015. I
nuovi membri saranno nominati per il
triennio successivo, che comincerà nel lu-
glio 2015. Il comitato e i gruppi di esperti
hanno il compito di formulare i pareri
scientifici dell’Autorità e di fornire consulenza a seconda delle necessità, ciascuno all’interno della propria sfera di competenza.I gruppi sono costituiti da 21 esperti
scientifici indipendenti, mentre il comitato scientifico è composto dai presidenti dei
gruppi e da altri sei esperti. I soggetti interessati all'invito devono inviare la propria
candidatura entro il prossimo 18 giugno
2014. •••
Scarica l’invito
IL DENARO
DI ANGELA MILANESE
OPPORTUNITÀ per i giovani ricercatori dall’International Brain
Research Organization, in sigla
Ibro: sul piatto ci sono finanziamenti per borse di ricerca, borse
di mobilità nel campo delle neuroscienze, nonché per il rientro
dei ricercatori nel loro paese di
origine. La prima scadenza utile
è il prossimo primo giugno. Ma
vediamo nel dettaglio le diverse tipologie di agevolazioni cui è possibile accedere
Borse di ricerca
La prima è quella delle “Reasearch
Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post dottorato di età inferiore ai 45 anni provenienti da
qualsiasi area scientifica e geografica (ad eccezione di Usa e Canada), nel campo delle neuroscienze, per trascorrere un anno presso un laboratorio. Le borse possono avere una durata massima di
1 anno, non rinnovabile. L’importo del finanziamento è di
35mila euro e la scadenza per la
presentazione delle domande è
fissata al primo giugno 2014
Viaggi internazionali
A disposizione dei ricercatori ci
sono anche gli “Ibro international
SABATO 17 MAGGIO 2014
INCENTIVI
RICERCA. 4
Borse per neuroscienziati
Contributi fino a 35 mila €
Le misure disponibili
travel grants” (borse di studio per
viaggi internazionali). Si tratta di
finanziamenti a supporto di neuroscienziati di chiara fama provenienti da qualsiasi area scientifica
e geografica (ad eccezione di Usa
e Canada) per partecipare a convegni internazionali nel campo
delle Neuroscienze. In questo caso l’importo massimo del contributo può raggiungere i 1.500 euro e la prossima scadenza è fissata al primo settembre 2014 (per
convegni o conferenze previste tra
gennaio e giugno 2015).
• Reasearch Fellowships
Contributi: fino a 35mila euro
Scadenza: 1°giugno 2014
• Ibro international travel grants
Contributi: fino a 1.500 euro
Scadenza: 1° settembre 2014
• Return home fellowships
Contributi: fino a 20mila euro
Scadenza: 1° settembre
• In Europe short stay grants
Contributi: fino a 3mila euro
Scadenze: diversificate
La prima scadenza utile (primo giugno 2014) è quella delle “Reasearch Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post-dottorato di età inferiore ai 45 anni
Rientro dei cervelli
Terza opportunità sono le
“return home fellowships”, ovvero le borse per il rientro dei
cervelli. Si tratta di finanzia-
menti a sostegno di ricercatori di
qualsiasi nazionalità che abbiano terminato un periodo di ricerca in un centro d’eccellenza
estero per far ritorno nel pro-
RICERCA. 5
Sfide robotiche europee: via alle candidature
Floor Logistics and Manipulation” e
“Plant Servicing and Inspection”.
DI MARINA NAPOLI
UN TEAM DI RICERCATORI per partecipare alle sfide robotiche europee.
C’è tempo fino al prossimo 30 giugno
per partecipare al bando finanziato dalla Commissione europea tramite il Settimo programma quadro nell’ambito del
progetto “Euroc – European robotic challenge”.
Tre le gare aperte: “Reconfigurable Interactive Manufacturing Cell”, “Shop
Tre fasi
Le sfide sono articolate in tre fasi successive. La prima è quella della qualificazione: i team vengono selezionati sulla base di una candidatura e sono invitati a
partecipare alle qualificazioni, durante le
quali saranno chiamati a svolgere una serie di attività utilizzando un ambiente di
simulazione insieme a un ambiente di
programmazione forniti dalla rispettiva
Host Institution. A seguito delle qualificazioni saranno selezionati 45 team, 15 dei
quali saranno invitati a partecipare alla seconda fase. I team che non saranno stati
promossi alla fase due riceveranno comunque un importo pari a 5mila euro
per rimborsare le spese di partecipazione
La seconda fase è quella dei “Realistic
Labs”, articolati in benchmarking+free style e showcase. Ogni squadra di ricercatori che parteciperà alla fase 2 riceverà un im-
tervento previste per l’attuazione
dello Sportello per l’innovazione.
La prima è il “Cultural and Creative Lab” che punta a sostenere a
livello locale processi di integrazione tra il sistema della ricerca e
il sistema produttivo con un fi-
Al via con le start up: gara da 10 milioni
I 75 milioni messi a disposizione dalla Regione Campania sono suddivisi in base
alle 4 linee di intervento previste per l’attuazione dello Sportello per l’innovazione
nanziamento complessivo di 15
milioni di euro. Possono presentare progetti i partenariati, costituiti o da costituire nella forma di
associazione temporanea di scopo, consorzio, società consortile o
rete di impresa, tra almeno una
Pmi e almeno un Organismo di
Soggiorni brevi
Per chiudere ci sono le “in
Europe short stay grants” (borse di soggiorno breve in Europa),
ovvero finanziamenti rivolti a
candidati che vivono e lavorano
in Europa per un soggiorno di
breve durata presso un laboratorio europeo. Destinatari sono
dottorandi e ricercatori post-doc
fino a 35 anni che potranno fruire di una borsa del valore massimo di 3mila euro. Le selezioni vengono effettuate più volte
nell’arco dell’anno: ai candidati
viene data comunicazione alla
fine di marzo, giugno, settembre
e dicembre. •••
Scarica i bandi
Field test
Al termine di questa fase, verranno selezionati 6 team che parteciperanno alla sfida finale. Si tratta degli esperimenti sul campo i “field test”, che si tradurranno in esperimenti pilota (“pilot experiments”). Ogni finalista riceverà un
contributo pari a 210mila euro, con l’obbligo di adattare la soluzione identificata all’utilizzatore finale. •••
Sportello hi-tech Campania: si parte lunedì
• Risorse complessive
75 milioni di euro
• Linee di intervento
Cultural and Creative Lab (15 milioni di euro)
Campania Start-up (10 milioni di euro)
Trasferimento tecnologico (10 milioni di euro)
Sviluppo delle Pmi innovative (40 milioni di euro)
• Beneficiari
Pmi in consorzio con un organismo di ricerca
• Date apertura bando
19 maggio
Linee di intervento
I 75 milioni disponibili sono 26 maggio
suddivisi in base alle 4 linee di in- 3 giugno
prio paese di origine. Destinatari
di quest’ultima misura sono i ricercatori post-doc che siano stati formati presso un “Center of
Excellence in Brain Research
(Cebr)”; scienziati che stiano sviluppando una ricerca di base o
clinica di successo e che desiderino tornare nel loro paese di
origine o in un paese in via di
sviluppo per motivi personali o
culturali. L’importo previsto è
di 20mila euro e la scadenza è
fissata al primo settembre.
porto pari a 250mila euro cui si aggiungeranno ulteriori 125mila euro se il loro
lavoro verrà valutato positivamente.
INNOVAZIONE
SPORTELLO INNOVAZIONE: si apre
lunedì prossimo la prima linea del
bando da 75 milioni approvato
dalla Regione Campania per sostenere progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nonché iniziative di investimento produttivo
di prima industrializzazione finalizzate all’innovazione. L'intervento, rivolto a Pmi e organismi
di ricerca, prevede tre diverse modalità di realizzazione: progetti
“Campania Start-Up”, per i quali l’avvio delle domande tramite
sportello telematico è fissato a lunedì 19 maggio; progetti “Cultural and Creative Lab” (domande dal 26 maggio); e “Progetti di
trasferimento tecnologico cooperativi e di prima industrializzazione per le imprese ad alto potenziale” (dal 3 giugno).
14
ricerca. Il contributo massimo
può raggiungere l’80 per cento
dei costi ammissibili.
Start up
La seconda linea si chiama
“Campania Start-up” e mira a
promuovere e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative sul territorio regionale con un budget di 10 milioni di euro.
Possono partecipare le Pmi nate da non più di 6 mesi purché costituite in forma societaria, incluse le cooperative la cui sede legale e operativa sia ubicata nei territori della regione Campania. Il
contributo può raggiungere il 75
per cento dei costi ammissibili.
Scarica il bando
Trasferimento tecnologico
La terza linea, “trasferimento tecnologico e prima industrializzazione”, mira a sostenere gli investimenti delle Pmi campane caratterizzate da elevato potenziale
innovativo, finalizzati a innalzare
la qualità della produzione di beni e servizi attraverso processi di
specializzazione produttiva basati sull’applicazione di nuove conoscenze, ingegnerizzazione di
nuovi prodotti e processi. Sul piatto ci sono 10 milioni di euro.
L’aiuto può arrivare fino al 60 per
cento dei costi ammissibili.
Sviluppo Pmi innovative
Infine, i contributi della Regione puntano – con la quarta linea di intervento – a sostenere,
con un budget di 40 milioni - lo
sviluppo delle Pmi innovative già
operative sul territorio regionale,
attraverso processi di trasferimento tecnologico di prima industrializzazione, che risultano strategici per lo sviluppo del sistema
dell’innovazione regionale e
la competitività. Il costo complessivo non deve essere superiore a 1,2 milioni e non inferiori al
mezzo milione. L’intensità dell’aiuto può raggiungere il 60 per
cento dei costi ammissibili.
Francesco Cafiero
Scarica il bando
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
INCENTIVI
15
ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 1
Start up rosa: contributi fino a 5mila euro
CONTRIBUTI fino a 5mila euro e
servizi di assistenza per incentivare la nascita di start up femminili: a metterli a disposizione è la Fidapa-Bpw, la Federazione italiana
Donne Arti Professioni e Affari.
Obiettivo dell’iniziativa è supportare la fase di avvio di nuove realtà imprenditoriali a conduzione
femminile orientate allo sviluppo,
produzione e commercializzazione di un bene o di un servizio basato sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca o che
impiega nella propria attività un lare riferimento a tutte le questioforte tasso d’innovazione.
ni inerenti al finanziamento di una
start up; assistenza nel perfezionaRisorse
mento della stesura dei progetto
La Fidapa si articola in 7 di- d’impresa; assistenza nella ricerca
stretti, in ognuno dei quali sarà di potenziali investitori o partners.
individuato
il
miglior La Fidapa si avvarrà della collaboprogetto/idea al quale sarà corri- razione di docenti universitari, Casposto un premio del valore di mere di Commercio, assessorati,
5mila euro. La federazione si ado- Confindustria, Fondazioni banpererà inoltre per assicurare a cia- carie e di altri enti, istituzioni, asscuna delle sette vincitrici e alle al- sociazioni di categoria che possatre candidate selezionate corsi di no contribuire a vario titolo alla
formazione volti a fornire le co- realizzazione del progetto (stakenoscenze di base in materia di co- holders). Tale collaborazione sarà
struzione di società, con partico- fondamentale nelle fasi di forma-
un curriculum vitae; la fotocopia
di un documento d’ identità; una
descrizione del progetto/idea che
ne sottolinei il carattere innovativo e la eventuale sede prescelta. La
documentazione dovrà essere inviata via e mail o per posta a una
sezione della Fidapa Bpw-Italy del
territorio in cui si vuole intraprendere l’impresa e per conoscenza alla presidente del DistretIn palio anche servizi di assistenza
to di competenza entro il 30 giu• Risorse complessive
della stesura dei progetti
gno 2014.
35mila euro
assistenza nella ricerca di partners
La scelta del progetto vincitore
• Contributo massimo
• Destinatarie
sarà fatto assegnando a ciascuna
Donne che intendono avviare una
Fino a 5mila euro a progetto
domanda un punteggio secondo
• Servizi aggiuntivi
nuova impresa
precisi criteri: forte contento in• Scadenza
Corsi di formazione
novativo, presenza tra i partner di
assistenza nel perfezionamento
30 giugno
Università, enti di ricerca, centri di
ricerca pubblici o privati; grandi
La Fidapa si articola in 7 distretti, in ognuno dei quali sarà individuato il miglior
potenzialità in termini di creazioprogetto/idea al quale sarà corrisposto un premio del valore di 5mila euro
ne posti di lavoro; legami con le
specificità culturali, geografiche e
zione delle candidate per l’accre- della nuova impresa; per l’indivi- produttive del territorio; età della
scimento delle loro capacità im- duazione di possibili finanziatori. potenziale imprenditrice non suprenditoriali e l’apprendimento
periore ai 40 anni.
della normativa societaria, fiscale, Documentazione
Francesco Cafiero
contabile, previdenziale e assiPer partecipare le candidate dostenziale; per l’individuazione del- vranno presentare una domanda
Scarica il bando
le potenzialità e possibile target di partecipazione in carta libera;
ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 2
Aree di crisi, da lunedì le domande al Mise
SI APRIRÀ lunedì 19 maggio il nuovo bando per le aree di crisi della Campania pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico che mette sul piatto 53,4 milioni di euro a favore dei programmi di investimento innovativi delle imprese. L’avviso pubblico è volto a promuovere il rilancio delle zone colpite da crisi industriale nella regione attraverso la valorizzazione di iniziative imprenditoriali e il
raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e
tutela ambientale, oltre che di incremento occupazionale.
Sono ammesse a contributo le attività
manifatturiere; la produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore, gas, vapore e aria condizionata (con alcune limitazioni); le attività di servizi (magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con
esclusione dei mezzi di trasporto); telecomunicazioni; informatica e attività connesse; attività professionali, scientifiche e
tecniche (con alcune limitazioni); fornitu-
ra di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (con alcune limitazioni).
Le risorse, pari a 53,4 milioni di euro,
sono ripartire tra le cinque aree di crisi industriale: 10,68 milioni di euro, pari al 20
per cento delle risorse complessive, per
l'area di crisi di Airola; 7 milioni e 155.600
euro (il 13,4 del totale), per Acerra; 7 milioni e 155.600 euro (13,4 per cento) per
Avellino; 14 milioni e 204.400 euro (il
26,6 per cento) per l’area di crisi di Caser-
ta; 14 milioni e 204.400 euro (il 26,6 per
cento delle risorse complessive) per Castellammare di Stabia.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato e del contributo in conto impianti. Sono ammessi
i programmi il cui importo sia compreso
tra un milione e 20 milioni di euro: esclusivamente per le attività di servizi, l’importo minimo dei programmi di investimento è pari a 500mila euro. E’ possibile
presentare domanda a partire da lunedì e
fino al prossimo 30 giugno.
Ro. Ai.
Scarica il decreto
ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 3
Nuove Pmi under 35: lo sportello apre il 29 maggio
un massimo di 250mila euro, a
copertura del 100 per cento del
programma di investimenti ammissibile (entro i massimali previsti).
Il finanziamento prevede precise condizioni: una durata di 7 anni con 24 mesi di periodo di differimento; un rimborso con rate
trimestrali a quote capitale; un tasso di interesse dello 0,50 per cento; garanzie personali.
DI MARINA NAPOLI
INCENTIVI per i giovani campani
under 35 che hanno voglia di fare impresa: si aprirà giovedì 29
maggio il bando lanciato dalla Regione Campania nell’ambito delle operazioni di sostegno al tessuto produttivo finanziate col Fondo rotativo per lo sviluppo delle
Pmi. Uno strumento che consentirà con un budget di 30 milioni
di euro di sostenere gli investimenti innovativi delle aziende giovanili e femminili.
Contributi fino a 250 mila euro
• Risorse complessive
• Beneficiari
30 milioni
Giovani under 35
Beneficiari
Donne over 18
Destinatari dell’ultimo bando • Contributo massimo
• Apertura dello sportello
aperto da Palazzo Santa Lucia so- 250 mila euro
29 maggio 2014
no le Pmi nuove o già esistenti, da • Copertura
• Chiusura
costituire o già costituite sotto for- 100% dell’investimento
ma di ditta individuale, società di ammissibile
30 settembre 2014
persone, di capitale e società coopartecipare al bando della Regione Campania le imprese devono essere compoperative. C’è un’unica condizio- Per
ste a maggioranza da giovani “under 35” e donne di età superiore ai 18 anni
ne: le imprese devono essere composte a maggioranza da giovani
“under 35” e donne di età supe- lativi all’acquisto di beni materia- e assimilate, ovvero lavori edili, se
riore ai 18 anni.
li nuovi (impianti generici e spe- funzionalmente correlati agli incifici, macchinari e attrezzature; vestimenti e lavori di impiantistiInterventi finanziabili
mobili e arredi; mezzi e attrezza- ca); beni immateriali (software
Sono finanziabili i programmi ture di trasporto strettamente ne- commisurati alle esigenze produtdi investimento, realizzati all’in- cessari e funzionali allo svolgi- tive e gestionali dell’impresa, anterno del territorio regionale e re- mento dell’attività; opere murarie che finalizzati al commercio elet-
tronico; siti web, realizzazione di
show rooms virtuali; brevetti, banche dati, know how e licenze d’uso
relative alle nuove tecnologie di
processo o di prodotto; circolante, nel limite del 20 per cento dell’investimento complessivo (materie prime, semilavorati, prodotti finiti; servizi e consulenze specialistiche).
Tipologia del contributo
Le agevolazioni sono concesse
sotto forma di finanziamento a
tasso agevolato di importo compreso tra un minimo di 25mila e
Scadenze
Al finanziamento agevolato è
possibile accedere a partire dal 29
maggio fino al 30 settembre 2014,
attraverso lo sportello telematico
accessibile dai portali: www.sviluppocampania.it;
www.porfesr.regione.campania.it,
www.economia.campania.it. A
supporto dell'intervento è attiva
la Task force di Campania In.Hub
- Ecosistema regionale a favore della nuova imprenditoria innovativa, attraverso l'erogazione di servizi di animazione, informazione
ed orientamento (www.campaniainhub.it). •••
Scarica il bando
IL DENARO
DI MARINA NAPOLI
A PARTIRE dal prossimo 19 giugno le imprese artigiane potranno presentare domanda per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione Campania
per favorire l’innovazione di processo e il miglioramento degli
standard ambientali delle Pmi
operanti sul territorio.
Sul piatto ci sono finanziamenti agevolati fino all’importo
di 250mila euro da restituire in 7
anni a tasso zero.
La misura è dotata di risorse
pari a 27 milioni di euro.
Beneficiari
Destinatari della misura sono
le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano sede operativa sul territorio
della Regione Campania e siano
iscritte all’Albo delle imprese artigiane di una delle Camere di
commercio presenti sul territorio. E’ necessario inoltre che le
aziende abbiano la piena disponibilità dell’immobile dove verrà realizzato l’investimento e che
questo immobile sia già rispondente, in relazione all’attività da
svolgere, agli specifici vincoli
edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso.
SABATO 17 MAGGIO 2014
INCENTIVI
ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 4
Artigiani, fondo da 27 mln
Aiuti fino a 250 mila euro
Finanziamenti a tasso agevolato
Settori ammessi
Sono ammesse al bando tutte le attività artigianali individuate con i codici Ateco 2007
con l’esclusione dei settori pesca e acquacoltura, produzione
primaria di prodotti agricoli,
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, esportazione verso paesi terzi o Stati membri, costruzione
navale, siderurgia, fibre sintetiche.
• Risorse complessive
27 milioni
• Contributi
Fino a 250 mila euro
• Tipologia dell’aiuto
Finanziamenti a tasso
agevolato da restituire in 7 anni
• Destinatari
Pmi artigiane con sede operativa
in Campania
• Apertura bando
Ore 10 del 19 giugno 2014
• Chiusura bando
30 settembre 2014
Gli aiuti saranno concessi sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato di
importo compreso tra 25mila e 250mila euro. Il finanziamento dura 7 anni
Investimenti ammissibili
Sono coperti da contributi gli
investimenti destinati a introdurre innovazioni di processo, ovvero cambiamenti strutturali dei
processi aziendali e delle logiche
di gestione dell’attività, con
l’obiettivo di rendere l’impresa
più efficiente, ottimizzare i costi
e accrescere la qualità di prodot-
LAVORO. 1
Manager disoccupati in azienda: ecco gli aiuti
FINO AL 31 DICEMBRE 2014 i datori di lavoro possono ottenere contributi a fondo
perduto fino a 28 mila euro per assumere
ex dirigenti e quadri disoccupati: lo prevede il bando azione di sistema “Manager to
Work 2012-2014”aperto da Italia Lavoro
Spa, ente strumentale del ministero del Lavoro, che ha stanziato per questa misura risorse per 9,7 milioni di euro. Nell’ambito
di tale azione, il contributo può raggiungere un tetto massimo di 28mila euro, appunto, per nuove assunzioni mediante con-
tratto a tempo indeterminato; 22 mila euro per assunzioni a tempo determinato di
almeno 24 mesi; 13 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 12
mesi; 5mila euro in caso di contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi
(che preveda un compenso lordo annuo di
almeno 42mila euro). E’ bene precisare che
il contratto prescelto comporterà l’assunzione del soggetto con la qualifica di dirigente.
Ma chi sono i beneficiari della misura?
Il bando di Italia Lavoro si rivolge a ex dirigenti o quadri over 50; ex dirigenti o quadri donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; ex
dirigenti o quadri delle regioni Calabria,
Campania, Puglia, Sicilia, non regolarmente retribuiti da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuito. L’assenza di occupazione deve necessariamente riferirsi all’ultimo rapporto di lavoro svolto dall’ex dirigente o quadro.
16
ti e servizi. Gli investimenti delle Pmi potranno anche essi diretti all’introduzione di miglioramenti degli standard ambientali
con l’ implementazione di sistemi di gestione ambientale volti
alla riduzione degli sprechi, dei
rifiuti e dei consumi di risorse e
materiali. I programmi di investimento potranno essere relativi
a beni materiali nuovi, opere murarie, beni immateriali (software
gestionali, siti web, brevetti, banche dati); circolante (nel limite
del 20 per cento del totale).
Caratteristiche degli aiuti
Gli aiuti saranno concessi sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato di importo compreso tra 25mila e 250mila euro. Il
finanziamento dura 7 anni con
differimento, per il pagamento
della prima rata, di 2 anni. Le rate sono trimestrali con un tasso di
interesse dello 0.50 per cento. Sono richieste garanzie personali (fideiussioni ed assimilate) alla sottoscrizione del contratto di finanziamento. Le domande di
agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del
19 giugno e fino al 30 settembre
2014. •••
Scarica il bando
Potranno essere ammesse a contributo
solo le domande riferibili a iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate
dopo il 21 maggio 2013, data di pubblicazione del bando, fino al 31 dicembre
2014. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre 45 giorni dall’assunzione per la quale il contributo è stato richiesto. La domanda potrà essere formalizzata fino al 31 dicembre 2014, solo ed
esclusivamente on line, attraverso il sistema informatico con il quale sarà reso disponibile anche un servizio di assistenza
tecnico/legale. •••
Compila la domanda
LAVORO. 2
Nuovi modelli di apprendistato: 4 mln da Bruxelles
UNO STANZIAMENTO di 4milioni
per individuare nuove proposte a
sostegno dell’introduzione o della modernizzazione degli apprendistati all’interno dei sistemi iniziali di istruzione e formazione
professionale (Ipf). A metterlo a
disposizione è la Commissione
Europea che, all’interno del Programma Erasmus Plus 20142020, apre un bando rivolto alle
autorità nazionali responsabili dei
sistemi di apprendistato integrati o alle organizzazioni da questi
designate.
Il coinvolgimento diretto delle autorità nazionali competenti
ha lo scopo di assicurare che i progetti possano effettivamente contribuire alle riforme nazionali, attraverso la creazione di schemi di
apprendistato di alta qualità, e
possano essere collegati alle attività dell’Alleanza europea per l’apprendistato.
Ogni progetto farà tesoro delle prassi in uso presso uno o più
altri paesi partecipanti al programma Erasmus+, beneficiando
in tal modo del trasferimento di
conoscenze. Il coinvolgimento attivo delle parti interessate al programma di apprendistato a livel-
Scadenza: il 26 giugno
• Risorse complessive
4 milioni di euro
• Contributo
Fino a 300mila euro a progetto
• Cofinanziamento
Fino al 75 per cento della spesa ammissibile
• Chi può fare domanda
Autorità nazionali
• Durata dei progetti
Massimo 24 mesi
• Scadenza
26 giugno 2014
L’importo di ogni sovvenzione è compreso tra i 100 mila e i 300mila euro, il
cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della spesa ammissibile
lo nazionale, come le parti sociali (organizzazioni di datori di lavoro e lavoratori), gli istituti Ifp,
le singole aziende e le organizzazioni intermediarie, consentirà di
garantire una maggiore qualità
della proposta.
Chi può fare domanda
Le richieste di sovvenzionamento devono essere presentate
da almeno due soggetti di almeno due diversi paesi partecipanti
al programma. Il richiedente ammissibile con funzioni guida (co-
ordinatore) deve essere un’autorità nazionale o un’organizzazione designata dall’autorità nazionale responsabile dell’Ifp nonché
della definizione, del monitoraggio e della potenziale revisione del
quadro legislativo per l’apprendistato.
I co-richiedenti ammissibili
possono essere ministeri e altre
parti interessate, tra cui parti sociali, imprese, camere di commercio, erogatori di Ifp. Non sono ammesse le domande presentate da persone fisiche.
Attività ammissibili
Le attività realizzate nell’ambito del progetto devono avere un
chiaro collegamento con le riforme (in corso o pianificate) volte alla costituzione o al rafforzamento
di schemi di apprendistato. Sono
ammissibili, nello specifico: revisioni di progetti legislativi nazionali, studi di fattibilità, analisi costi/benefici; piani d’azione per
l’elaborazione e l’attuazione di riforme dei sistemi di apprendistato; organizzazione o partecipazione a conferenze, seminari e gruppi di lavoro; attività di formazione, compresa una strategia per formatori aziendali interni; campagne di sensibilizzazione, azioni di
valorizzazione e divulgazione;
scambio di buone prassi; attività
di ricerca. La durata prevista per i
progetti è di 24 mesi. L’importo
di ogni sovvenzione è compreso
tra i 100 mila e i 300mila euro, il
cofinanziamento potrà arrivare al
75 per cento della spesa ammissibile. Le domande vanno presentate entro il 26 giugno.
Francesco Cafiero
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IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
INCENTIVI
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[Bandi&scadenze]
L’Ue punta sulla ricerca: ecco le agevolazioni
• RICERCA. 1
Miur, missione Giappone:
borse in Atenei e laboratori
La Japan society for the promotion of
science (Jsps) offre finanziamenti per condurre attività di ricerca presso università,
laboratori e centri d’eccellenza in Giappone, nell’ambito di diversi settori disciplinari. Per questo bando restano ancora disponibili due scadenze: il 7 e 11 luglio
esclusivamente attraverso il Jsps per partecipare all’assegnazione di circa 60 borse di
breve durata, rivolte a giovani ricercatori
stranieri dottorandi e post-doc.
• RICERCA. 2
Scambi con team britannici
Fondi fino a 12mila sterline
La Royal society (Uk) mette a disposizione diverse tipologie di finanziamento
volte a incentivare gli scambi e le collaborazioni tra ricercatori britannici e gruppi
di ricerca stranieri. il programma per il
quale è ancora possibile inviare la propria
adesione si chiama “international exchanges scheme” e garantisce un sostengo
economico alla mobilità tra team di studiosi di diverse nazionalità. entrambi i
candidati, quello britannico (l’“applicant”) e quello straniero (il “co-applicant”), devono essere ricercatori in possesso di dottorato di ricerca (o avere una buona esperienza nel campo della ricerca di livello equivalente) al momento della candidatura, fare capo a un ente o a un’università; avere un contratto a tempo indeterminato (o determinato pari alla durata
del finanziamento) e trovarci ciascuno nel
proprio Paese al momento della presentazione della domanda. Tre i macrosettori
disciplinari cui si rivolge il bando: scienze
naturali e settori affini inerenti alla fisica,
chimica, matematica, informatica, ingegneria, agricoltura; ricerca biologica e medica; aspetti scientifici dell’archeologia,
geografia e psicologia sperimentale. due i
termini ancora aperti per presentare la
propria candidatura: il primo luglio e il
28 ottobre 2014. Le domande devono essere inoltrate dall’istituzione del candidato britannico (“applicant”).
• RICERCA. 3
Energia, biotech, smart city:
asse tra Europa e Cina
Un fondo da 4 milioni con contributi
fino a 800 mila euro per rafforzare la collaborazione tra Unione europea e cina
nel campo della ricerca e dell’innovazione.
L’ultimo bando in materia di cooperazione con il sol Levante arriva dalla direzione
generale europeaid della commissione
Ue che si propone di supportare la mobilità di ricercatori occidentali verso la cina
(e non viceversa) tramite un contributo
spese pari a 2.100 euro mensili per il rimVia Unità Italiana, 28
81100 Caserta
TEL.0823/445189
FAX 0823/279581
AVVISO DI GARA
CIG: 5714134C89 – Questa ASL di Caserta indice "Procedura aperta per l'affidamento triennale del Servizio di noleggio, lavaggio e disinfezione della biancheria PP.OO. e delle divise
del personale dipendente della A.S.L. di Caserta", con il criterio di aggiudicazione ai sensi
dell'art. 83 D.Lgs.163/06, a favore dell'offerta
economicamente più vantaggiosa. Il valore economico complessivo è pari a €. 3.660.000,00
I.V.A. esclusa, già incluso il costo della sicurezza per i rischi da in!erferenza, in ragione di
anno, pari a €. 9.000,00. La scadenza per la
presentazione dell’offerta è fissata per le ore
12.00 del giorno 16/06/2014.
La seduta pubblica per l'apertura delle offerte è
fissata per le ore 10.00 del giorno 20/06/2014.
IL DIRIGENTE SERVIZIO PROVVEDITORATO
DR. MARIO SANTONASTASO
borso di viaggio, vitto e alloggio. Le domande vanno inviate entro il prossimo 23
maggio. il budget totale indicativo stanziato per il bando è pari a 4 milioni di euro (circa 800mila euro stanziati per ogni
lotto). il contributo comunitario richiesto
può variare da un minimo di 600mila ad
un massimo di 800 mila euro, a copertura
dell’80 per cento dei costi totali ammissibili a finanziamento.
• RICERCA. 4
BioNh, gara per Atenei e Pmi
Sul piatto 5,5 milioni di euro
si chiama Bionh, acronimo inglese
di“Biomarkers for nutrition and health
(Biomarcatori per la nutrizione e la salute)
ed è una gara transnazionale pubblicata
nell’ambito dell’iniziativa di programmazione congiunta Hdhl- “a Healthy diet
for a Healthy Life” (Una dieta sana per
una vita sana). si tratta di un bando che
punta al sostegno di progetti di ricerca interdisciplinari e innovativi, finalizzati alla
validazione di biomarcatori e a definire e
armonizzare le tecniche necessarie a dimostrare gli effetti nutrizionali nello sviluppo degli alimenti. Lo stanziamento
complessivo messo a disposizione ammonta a 5,5 milioni di euro. il contributo
erogato dall’italia è, però, estremamente
ridotto e si aggira indicativamente attorno
ai 300 mila euro più un contributo in natura. Tale budget verrà co-finanziato dal
ministero dell’istruzione, dell’Università e
della Ricerca, dal ministero dell’agricoltura (Mipaaf) e dall’istituto superiore di
sanità. il progetto potrà avere una durata
massima di 36 mesi. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 10
giugno (la deadline è fissata alle ore 17).
• RICERCA. 5
Efsa, sicurezza alimentare
Bruxelles cerca esperti
La commissione europea è alla ricerca
di esperti per l’efsa, l’autorità europea per
la sicurezza alimentare, organismo che si
occupa di valutare e comunicare tutti i rischi associati alla catena del cibo. Poiché le
indicazioni dell’efsa vengono utilizzate
per la definizione di politiche e decisioni
dei gestori del rischio, l’organismo svolge
buona parte delle sue attività in risposta a
richieste specifiche di consulenza scientifica. Le richieste provengono dalla commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli stati membri dell’Ue. L’invito
si rivolge agli scienziati che desiderano
aderire al comitato scientifico dell’autorità o a uno dei gruppi di esperti dell’efsa in
materia di:salute e benessere degli animali
(ahaw), pericoli biologici (Biohaz), contaminanti nella catena alimentare (contam), additivi, prodotti o sostanze usati
nei mangimi (Feedap), organismi geneticamente modificati (Gmo), prodotti dietetici, alimentazione e allergie (nda), saCOMUNE DI CAIVANO (Provincia di Napoli)
Settore Manutentivo Via Marzano n. 19 - 80023
Caivano tel.: 0818800403 fax: 0818352330
OGGETTO: Avviso di proroga termine gara per
l’affidamento in concessione del servizio lampade votive ed impianti elettrici, previo adeguamento tecnologico, messa a norma e manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi
nel Cimitero Comunale. – C.I.G.: 56233138AE.
Si comunica che nell’avviso del bando di gara
all’oggetto indicato, pubblicato sulla G.U.-5^ Serie Speciale – n. 29 del 12/3/2014, la data di
presentazione delle offerte, fissata per le ore
12,00 del 5/5/2014, è stata prorogata per le ore
12,00 del 4/6/2014. – La prima seduta pubblica
è stata fissata per le ore 10,00 del 9/6/2014. –
Il presente avviso è stato trasmesso alla GUCE
in data 5/5/2014.
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
(Arch. Giovanni Zampella)
lute dei vegetali (Plh), prodotti fitosanitari e loro residui (Ppr). i soggetti interessati
all'invito devono inviare la propria candidatura entro il prossimo 18 giugno 2014.
• RICERCA. 6
Neuroscienze, borse di studio
Contributi fino a 35mila euro
Opportunità per i giovani ricercatori
dall’international Brain Research Organization, in sigla ibro: sul piatto ci sono finanziamenti per borse di ricerca, borse di
mobilità nel campo delle neuroscienze,
nonché per il rientro dei ricercatori nel loro paese di origine. La prima scadenza utile è il prossimo primo giugno con le “Reasearch Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post dottorato di età inferiore ai
45 anni provenienti da qualsiasi area
scientifica e geografica (ad eccezione di
Usa e canada), nel campo delle neuroscienze, per trascorrere un anno presso un
laboratorio. Le borse possono avere una
durata massima di 1 anno, non rinnovabile. L’importo del finanziamento è di
35mila euro.
• RICERCA. 7
Sfide robotiche europee
Candidature entro giugno
Un team di ricercatori per partecipare
alle sfide robotiche europee. c’è tempo fino al prossimo 30 giugno per partecipare
al bando finanziato dalla commissione
europea tramite il settimo programma
quadro nell’ambito del progetto “euroc –
european robotic challenge”. Tre le gare
aperte: “Reconfigurable interactive Manufacturing cell”, “shop Floor Logistics
and Manipulation” e “Plant servicing and
inspection”. Le sfide sono articolate in tre
fasi successive al termine delle quali verranno selezionati 6 team che parteciperanno alla sfida finale. si tratta degli esperimenti sul campo i “field test”, che si tradurranno in esperimenti pilota (“pilot experiments”). Ogni finalista riceverà un
contributo pari a 210mila euro, con l’obbligo di adattare la soluzione identificata
all’utilizzatore finale.
• OCCUPAZIONE. 1
Immigrati, lotta al sommerso
si riapre il progetto Relar
italia Lavoro riapre fino al prossimo 31
dicembre 2014 le adesioni al progetto “Relar”, acronimo di “rete dei servizi per la prevenzione del lavoro sommerso”. L’obiettivo
dell’agenzia del ministero del Lavoro è quello di realizzare altri 112 percorsi di tirocinio
per l’inserimento di immigrati extracomunitari, in particolare titolari di protezione internazionale, rifugiati e richiedenti asilo, presenti nelle Regioni “convergenza”, ovvero
campania, calabria, Puglia e sicilia, ognuna delle quali potrà attivare 28 tirocini.
SAN GIUSEPPE MOSCATI
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità
AVVISO DI GARA
Questa Azienda rende noto che, con delibera
n. 247 del 08/04/2014, ha indetto una procedura
aperta per l’affidamento, per un periodo di tre
anni, della fornitura mediante noleggio di un sistema diagnostico per allergologia e relativi reattivi
e materiale di consumo per l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino - Importo
presunto annuo pari a € 85.000,00+IVA - Criterio
di aggiudicazione previsto dall’art.83 del D. Lgs.
163/06 e s.m .i. in base agli elementi del prezzo=50
e della qualità=50. Il bando di gara è stato inviato
alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il
29/04/2014. Bando di gara, Disciplinare, Capitolato speciale, schema contratto sono disponibili
gratuitamente sul sito aziendale www.aosgmoscati.av.it sezione Bandi. Scadenza presentazione offerte: ore 12,00 del 19/06/2014. Eventuali
informazioni potranno richiedersi aII’U.O.S. Gare
comunitarie e contratti – tel. 0825/203020 – 203016
telefax 0825/203034-91 dalle ore 9.00 alle 13.30 di
tutti i giorni feriali, sabato escluso.
Avellino, li 08/05/2014
Il R.U.P. Dr. Vito MARIANO
i percorsi potranno avere la durata massima di quattro mesi e dovranno terminare
improrogabilmente entro il 30 settembre
2014, comprendendo in tale periodo anche
eventuali sospensioni per chiusure aziendali.
i nuovi tirocini potranno essere attivati
esclusivamente dagli enti promotori risultati idonei e presenti nell’elenco pubblicato sul
sito di italia Lavoro lo scorso 8 aprile. Restano inalterate le modalità di attivazione dei
percorsi e tutte le altre condizioni di accesso
ai contributi.
• OCCUPAZIONE. 2
Tirocini e apprendistati:
600mila euro alle Pmi irpine
Un fondo di 600mila euro per l’attivazione di tirocini e contratti di apprendistato. a metterlo a disposizione è la camera di commercio di avellino che concede finanziamenti fino a un massimo di
3mila euro per ogni nuovo rapporto di lavoro della durata di almeno sei mesi. con
esclusivo riferimento al tirocinio formativo, sarà riconosciuto un voucher di ulteriori 3mila euro qualora l’azienda beneficiaria, entro il termine massimo di 60 giorni dall’erogazione del contributo, procederà a sottoscrivere con il tirocinante un
contratto di lavoro a tempo indeterminato.Tale contributo potrà essere richiesto
immediatamente anche dalle imprese che
hanno assunto a tempo indeterminato tirocinanti avendo beneficiato del contributo camerale con la precedente edizione
del bando tirocini (anno 2013). sono ammesse ai benefici del bando le
imprese che rientrino nella definizione di
micro, piccola o media impresa e che posseggano, alla data di presentazione della domanda, precisi requisiti: siano Pmi ai sensi dell’apposito regolamento comunitario;
abbiano sede legale ed operativa in provincia di avellino; siano iscritte nel Registro delle imprese e siano in regola con il
pagamento del diritto annuale camerale;
siano attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al
momento della relativa erogazione. non
saranno prese in considerazione domande
di contributo per importi inferiori a 2mila euro. La domanda potrà essere presentata fino al 15 ottobre 2014 esclusivamente
per via telematica.
• OCCUPAZIONE. 3
Autoimpiego e nuove Pmi
Contributi fino a 2,5 milioni
contributi a fondo perduto fino a 2,5
milioni di euro per iniziative di auto imprenditorialità e autoimpiego nel Mezzogiorno. Ripartono i finanziamenti gestiti
da invitalia con un budget di 80 milioni
a disposizione di chi vuole mettersi in proprio e dei giovani che intendono avviare
o ampliare un'attività esclusivamente nelle regioni abruzzo, Basilicata, calabria,
campania, Molise, Puglia, sardegna e siUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI
FEDERICO II
Dipartimento di scienze chimiche
Sede: Via Cintia – Napoli
Av v i s o d i i n d i z i o n e d e l l a g a r a
1/DIPSCCH/2014 – Fornitura di Robot Colony Picker – CIG 57449334AF.
Stazione appaltante: Dipartimento di Scienze
Chimiche dell'Università degli Studi di Napoli
Federico II.
Luogo di esecuzione della fornitura: Napoli,
via Cintia. – Criterio di aggiudicazione: Appalto pubblico con procedura aperta aggiudicata con offerta economicamente più vantaggiosa. – Importo della fornitura stimato:
Euro 253.000 IVA esente ai sensi DPR
633/72 art. 3 comma 3. – Scadenza presentazione offerte: ore 12:00 del 30/06/2014.
Maggiori informazioni: sito web dell'Ateneo:
www.unina.it.
Il direttore – prof. Claudio De Rosa
IL DENARO
INCENTIVI
SABATO 17 MAGGIO 2014
18
[Bandi&scadenze]
cilia. L'invio delle domande era stato sospeso il 26 aprile 2013 per esaurimento dei
fondi. sono stati inoltre stanziati 18 milioni di euro per lo sviluppo di imprese turistiche, culturali e naturalistiche nei Poli
di attrazione culturali, naturali e paesaggistici situati nelle regioni calabria, campania, Puglia e sicilia.
• OCCUPAZIONE. 4
Click day per il bando Inail
30 minuti per 307 milioni
Migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro: si terrà il giorno 29 maggio
dalle 16 alle 16.30 il click day per l’invio
telematico delle domande di contributo al
“bando isi 2013”. Potranno partecipare
alla procedura solo le imprese il cui progetto, inserito on-line entro l’8 aprile, è risultato in linea con quanto previsto dall’inail e hanno effettuato il download del
codice identificativo. L’inail finanzia in
conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro: i contributi sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse,
secondo l’ordine cronologico di arrivo. Le
imprese avranno più o meno 30 minuti di
tempo per spartirsi i 307,359 milioni di euro resi disponibili. il contributo, pari al 65
per cento dell’investimento, verrà erogato
soltanto dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto.
• OCCUPAZIONE. 5
Stabilizzazione ex dirigenti
Contributi fino a 28 mila €
i datori di lavoro possono ottenere contributi a fondo perduto fino a 28 mila euro
per assumere ex dirigenti e quadri disoccupati: c’è tempo fino al 31 dicembre 2014 per
accedere al bando azione di sistema “Manager to Work 2012-2014”aperto da italia Lavoro spa, ente strumentale del ministero del
Lavoro, che ha stanziato per questa misura
risorse per 9,7 milioni di euro. il contributo
può raggiungere un tetto massimo di 28mila euro, appunto, per nuove assunzioni mediante contratto a tempo indeterminato; 22
mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 24 mesi; 13 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 12
mesi; 5mila euro in caso di contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi
(che preveda un compenso lordo annuo di
almeno 42mila euro). Ma chi sono i beneficiari della misura? il bando si rivolge a ex dirigenti o quadri over 50; ex dirigenti o quadri donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri delle regioni calabria, campania, Puglia, sicilia, non regolarmente retribuiti da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuito. Potranano essere ammesse a contributo esclusivamente le domande riferibili a
iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate dopo il 21 maggio 2013, data
di pubblicazione del bando, fino al 31 dicembre 2014. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre 45 giorni dall’assunzione per la quale il contributo è stato richiesto.
• OCCUPAZIONE. 6
Apprendistato, nuovi modelli
4 milioni di euro da Bruxelles
Uno stanziamento di 4milioni per individuare nuove proposte a sostegno dell’introduzione o della modernizzazione degli
apprendistati all’interno dei sistemi iniziali
di istruzione e formazione professionale
(ipf). a metterlo a disposizione è la commissione europea che, all’interno del Programma erasmus Plus 2014-2020, apre un
bando rivolto alle autorità nazionali responsabili dei sistemi di apprendistato integrati o
alle organizzazioni da questi designate. il
coinvolgimento diretto delle autorità nazionali competenti ha lo scopo di assicurare che
i progetti possano effettivamente contribuire alle riforme nazionali, attraverso la creazione di schemi di apprendistato di alta qualità, e possano essere collegati alle attività dell’alleanza europea per l’apprendistato. La
durata prevista per i progetti è di 24 mesi.
L’importo di ogni sovvenzione è compreso
tra i 100 mila e i 300mila euro, il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della
spesa ammissibile. Le domande vanno presentate entro il 26 giugno.
• FORMAZIONE. 1
Cooperazione con l’Asia:
9,6 milioni dall’Europa
c’è tempo fino al prossimo 19 maggio per partecipare al bando pubblicato
dalla commissione europea – cooperazione e sviluppo europeaid, a sostegno
dell’istruzione superiore nella regione asean (acronimo inglese dell’associazione delle nazioni del sud-est asiatico, composta
da Brunei darussalam, cambogia, indonesia, Laos Pdr, Malesia, Myanmar, Filippine, singapore, Thailandia, Vietnam).
L’obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione regionale, migliorare la qualità, la
competitività regionale e l’internazionalizzazione delle istituzioni di istruzione superiore nel sud-est asiatico. il bando finanzia, con un budget di 9,6 milioni di euro, due diverse misure: quelle che contribuiscano ad armonizzare l’istruzione superiore dell’area asean attraverso la formulazione di un quadro di riferimento
che tenga conto dell’esperienza Ue; interventi a sostegno del reciproco riconoscimento e della mobilità degli studenti fra
università negli asean per rafforzare i collegamenti people to people.
• FORMAZIONE. 2
Giovani, progetti innovativi
Tempo fino al 20 maggio
contributi fino a 2 milioni di euro a
sostegno della sperimentazione di misure
politiche innovative nel campo dell’istruzione, formazione e gioventù. scade il prossimo 20 maggio il bando del programma
erasmus + che mette sul piatto un budget
di 10 milioni di euro ripartito in due settori operativi: 8 milioni per istruzione e formazione; 2 milioni per la gioventù. Obiettivo generale del bando è incoraggiare la valutazione dell'impatto di misure politiche
innovative attraverso prove sul campo, al
fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei
sistemi di istruzione e formazione e delle
politiche giovanili. il bando mira a coinvolgere autorità pubbliche ad alto livello
per sostenere e monitorare la riforma del-
le politiche tramite metodi di valutazione
validi e ampiamente riconosciuti, basati
su sperimentazioni svolte su vasta scala.
Per la presentazione/valutazione delle
proposte è prevista una procedura in due
fasi: la prima fase (con scadenza al 20 maggio) richiede la presentazione di proposte
preliminari; la seconda (con scadenza al 2
ottobre) prevede solo per le proposte preliminari valutate positivamente, la presentazione di progetti completi.
• ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 1
Fondi ai network di Pmi
Napoli, bando prorogato
il comune di napoli proroga fino al
prossimo 13 giugno (la deadline è alle ore
12) i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a favore delle piccole imprese e delle microimprese del territorio. sul piatto ci sono incentivi per 5,6
milioni di euro che saranno concessi sotto forma di contributi per il 50 per cento
a fondo perduto e per il restante 50 per cento da rimborsare attraverso un piano di ammortamento in rate trimestrali della durata
massima di tre anni. Tre le linee di intervento previste: promozione di reti d’impresa formali e permanenti (3 milioni di
euro); sostegno a processi di consolidamento e di innovazione (1,8 milioni); sostegno al sistema delle piccole e micro imprese nei settori del commercio, dell’artigianato e del turismo nei borghi (800 mila euro), intervento che prevede politiche
di supporto a specifiche attività, tradizioni, vocazioni e potenzialità dei borghi, con
particolare attenzione ai settori del commercio, del turismo e dell’artigianato.
• ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 2
Aree di crisi, nuovo bando
Domande dal 19 maggio
si apre un nuovo bando per le aree di
crisi della campania: il ministero dello
sviluppo economico pubblica una gara da
53,4 milioni di euro per concedere agevolazioni a favore di programmi di investimento innovativi. L’avviso pubblico è volto a promuovere il rilancio delle zone colpite da crisi industriale nella regione attraverso la valorizzazione di iniziative imprenditoriali e il raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale.
sono ammesse a contributo le attività manifatturiere; la produzione e distribuzione
di energia elettrica e di calore, gas, vapore
e aria condizionata (con alcune limitazioni); le attività di servizi (magazzinaggio e
attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto); telecomunicazioni; informatica e attività connesse; attività professionali, scientifiche e tecniche
COMUNE DI SALERNO
(con alcune limitazioni); fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei
rifiuti e risanamento (con alcune limitazioni). Le domande per l’accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dal 19 maggio e fino al 30 giugno
2014.
• ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 3
Pmi, investimenti produttivi
Operativa la Nuova Sabatini
investimenti produttivi nelle piccole
imprese: diventa operativa la nuova legge
sabatini, per la quale la cassa depositi e prestiti mette a disposizione 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili fino a 5
miliardi. Le imprese interessate possono
presentare le domande di finanziamento e
contributo alle banche a partire da lunedì
31 marzo. L’intervento si rivolge alle micro,
piccole e medie imprese operative in italia
in tutti i settori produttivi (inclusi agricoltura e pesca) che realizzano investimenti (in
macchinari, impianti, beni strumentali di
impresa e attrezzature, nuovi di fabbrica ad
uso produttivo, nonché investimenti in
hardware, software e tecnologie digitali). La
cdP eroga la provvista alle banche e agli intermediari finanziari, che potranno utilizzare il plafond per concedere finanziamenti
fino al 31 dicembre 2016; il ministero concede alle imprese il contributo che copre
parte degli interessi sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati (con uno stanziamento complessivo di bilancio pari a 191,5 milioni di euro per gli
anni 2014-2021).
• ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 4
Fondo Reti Incubatori
Invitalia, via alle domande
e’ partito il 3 aprile il “Fondo Rete incubatori”, incentivo destinato alle micro e
piccole imprese insediate o che abbiano già
presentato domanda d'insediamento presso l'incubatore della rete di invitalia. sul
piatto ci sono finanziamenti a fondo perduto fino a 200mila euro per sostenere
programmi di investimento nel settore
manifatturiero e in specifici comparti dei
servizi con sovvenzioni di entità non superiore al 65 per cento delle spese di investimento ammissibili.
chi può accedere ai contributi? esclusivamente le micro e le piccole imprese
che sono già insediate in uno degli incubatori della Rete o hanno già presentato
domanda di insediamento; regolarmente
costituite sotto forma di società e iscritte
nel Registro delle imprese; che sono nel
pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non risultano in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure
concorsuali. •••
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C.F.80000330656 e P. IVA 00263650657
Ai sensi del D. L.g.s n.163/'06 si rende noto:
- che è stata espletata la gara relativa ai lavori di manutenzione straordinaria stradale e fognaria della zona
collinare della città. Importo dei lavori a misura a base di gara è di € 802.481 69 = comprensivi di € 712,87=
per oneri di sicurezza ed € 193.133,69 = per la manodopera entrambi non soggetti a ribasso di gara.
CIG. 542408615E. CUP: 157H13000790004.
Settore proponente: Settore Impianti e Manutenzioni. – Servizio Manutenzione Infrastrutture.
Finanziamento: Permuta vari immobili.
Tempo. per l'esecuzione dei lavori gg. 360 naturali e consecutivi.
II R.U.P. : Ing. Giovanni Micillo C.F. MCLGNN63M31F839U.
- che l'affidamento dei lavori di cui trattasi è avvenuto con procedura aperta ai sensi dell'art. 55 comma 5
prevedendo l'aggiudica ai sensi dell'art. 53 commi da 6 a 12 e dell'art. 82 del D.lgs 163/06, stabilendo che
l'appalto verrà contabilizzato a misura ed aggiudicato in favore della migliore offerta economica derivante
dalla somma tra il ribasso offerto sui lavori ed il rialzo offerto sul valore degli immobili. Per la vendita dei
beni sono stati applicati gli artt. 73 lett. C e 76 del R.D. n. 827/1924.
- che sono pervenute due offerte ammesse entrambe e precisamente:
- SAMOA RESTAURI s.r.l.·
- CO.GE.GA. s.r.l.
- che aggiudicataria della gara è l'Impresa SAMOA RESTAURI s.r.l. con sede in Pontecagnano Faiano (SA)
cap. 84098 alla via Pompei – Trav. Santoro – C.F. e P. IVA 04925950653 per il ribasso offerto del 15% sull'elenco prezzi posto a base di gara ed un rialzo percentuale pari al 2,30% sul prezzo a base d'asta per l'acquisto degli immobili soggetti a cessione a titolo di permuta e, quindi, per l'importo di € 711.186,42 =
(comprensivo di € 712,87 = per oneri della sicurezza ed € 193.846 56 = per il costo del personale entrambi
non soggetti a ribasso di gara), oltre IVA
Il Dirigente del Servizio Appalti-Contratti e Assicurazioni
Avv. Luigi MEA
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IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
19
Sito web: www.sicdai.federmanager.it
EDITORIALE
Qualità e crescita: l’Europa che vogliamo
DI GIUSEPPE BARATTO*
ALLA FINE di questo
mese andremo al voto
per scegliere i nostri
rappresentanti al Parlamento Europeo.
Nella Commissione
Europea, sono circa
quattrocentomila gli
aventi diritto al voto. Leggendo
il Trattato sull’Unione Europea è
indubbio che molti degli obiettivi che la Commissione propone al Consiglio Europeo sono
lontani dall’essere raggiunti, ma
rimangono tutti validi. Primo fra
tutti quello della coesione unico
mezzo per competere con le forze in campo nella crescente globalizzazione dei mercati. Molte
forze politiche si stanno da tempo proponendo per creare un
Humus anti europeista quindi il
compito dei votanti sarà di ordine superiore perché già in questa
fase sceglieremo di quale Comunità faremo parte.
Federmanager Sicdai negli anni in cui mi avete onorato con la
vostra fiducia si è ritagliato uno
spazio tra gli Europeisti nella profonda convinzione che solo tramutando il grande valore della
conoscenza che caratterizza il vecchio continente si possa fare il
salto di competitività basato sulla qualità. Come ha bene descritto Cida Maèi nel documento “L’Europa che vogliamo”:
La nostra sfida è quella di tradurre la crescita qualitativa, basata
sulla conoscenza e sul benessere,
in valore economico stabile. Dovrà essere una crescita sostenibile, che limiti le emissioni in atmosfera e l’utilizzo delle risorse
naturali non rinnovabili e fondi
la società su principi di condivi-
sione e solidarietà, perché non vi è solida crescita quando sono in
pochi a beneficiarne.
Vogliamo che l’Italia sia protagonista,
con l’Europa, nelle sfide imposte dalle profonde trasformazioni
politiche, sociali e culturali: la concorrenza dei paesi
emergenti, la riorganizzazione dei
processi produttivi su base globale, il ripensamento del modello di crescita, la rapidità dell'innovazione, la frammentazione
dei percorsi lavorativi, la razionalizzazione del welfare, l’ingresso nella società della conoscenza.
Vogliamo che l’Italia competa con le grandi economie europee: bisogna superare gli ostacoli della frammentazione del tessuto economico e produttivo,
dallo scarso livello d’internazionalizzazione, dalla sovrapposizione della figura dell’imprenditore
a quella del manager. Noi manager siamo pronti a offrire tempo,
energia, competenze, esperienza
e credibilità per contribuire concretamente a realizzare il cambiamento che da tempo abbiamo
indicato e che viene richiesto a
gran voce dalla Società Civile,
donne e uomini che credono ancora nel nostro Paese. Tutti coloro che seguono le nostre iniziative e i dibattiti che ci hanno caratterizzato negli ultimi anni, sanno che abbiamo lavorato per questo in un clima molto difficile per
la nostra categoria, che stenta a
trovare stabilità in mancanza di
una crescita reale.
La revisione della Politica economica sarà sicuramente prioritaria, ma senza la crescita e il lavoro che crea valore tutti gli arti-
fici, dalla spending review al welfare, si tramuteranno in minore
necessità di classe dirigente e perdita di competenze, conoscenze
e talenti necessari per il rilancio.
Chi andrà in Europa dovrà cercare di puntare sulla coesione economica, sociale e territoriale come dettato dall’Art.3 del Trattato sull’Ue e individuare le cause
dello svantaggio che stiamo accumulando per rimuoverle.
Lo svantaggio competitivo
delle nostre imprese dipende indubbiamente dalla Politica Energetica dove, come nella Politica
Economica, manca un coordinamento in grado di dare sostegno ai Paesi in maggiore difficoltà. Il nostro primato di accise rende poco sostenibile l’utilizzo delle attuali fonti e ci pone in una
condizione di arretratezza all’interno dell’Ue. Anche la ricerca
per l’energia e le fonti alternative, in un clima di poca solidarietà e spesso di conflitto, non è facile da tradurre in risultato comune e disponibile. Welfare e Politiche industriali sono talmente
differenti tra i Paesi membri che
consentono concorrenza interna,
a volte spietata, tra loro e perdita di competitività nel mercato
globale. Nel 2013 abbiamo avuto l’opportunità di discuterne con
il commissario Andor negli incontri “Dialogo con i Cittadini”
nei quali si proponeva di avere indicazioni per la politica più giusta in funzione delle istanze dei
cittadini. E’ risultato evidente che
tutte le nostre incongruenze cadono pesantemente sul nostro sistema industriale, la richiesta di
austerità è un blocco per la nascita
delle nuove imprese gravata da
tassazione e burocrazia; la differenza di politiche fiscali non è fa-
cilmente compensabile con gli
interventi di Finanza agevolata, il
quadro normativo interno soggiace rispetto a sistemi più snelli
e fa la differenza purtroppo in
negativo. Spesso la professionalità degli addetti ai lavori non è
soggetta a controllo nel nostro
paese e i progetti che dovrebbero essere approvati per la crescita
in sede Europea falliscono sia per
ragioni tecniche e normative che
per sostenibilità. Il progresso sociale verso un sentito comune difeso e difendibile dal Nuovo Parlamento è un obiettivo da raggiungere, ma prima di tutto dobbiamo essere Noi ad esserne convinti e batterci in casa per poi difendere il modello in Europa. In
questi giorni il dramma della posizione che occupiamo geograficamente rispetto alla immigrazione di Popoli in difficoltà sta
raggiungendo livelli incredibili,
siamo il porto o la porta di entrata
in Europa per disperati, ma la
nostra difficoltà mette anche in
evidenza come gli altri membri si
pongono rispetto all’emergenza.
Mentre gli immigrati pensano di
essere entrati in Europa, gli stati
membri non ne sono convinti
bisognerà stabilire se siamo Noi
a determinare la mancata convinzione o è l’Europa che deve
ancora crescere. Nell’uno e nell’altro caso dovremo affrontare la
sfida. Molti dei problemi hanno
un’unica origine: il Parlamento
Europeo che parafrasando Peter
Pan è il Parlamento che non c’è
e non ci sarà fin quando ogni cittadino degli stati membri non si
sentirà Europeo. Ancora una volta è necessario costruire il dialogo tra centro e istituti nazionali,
per essere ascoltati da tutto il
mondo dell’economia e del lavoro. Fino a quando il Consiglio
Europeo non avrà un Parlamento capace di raccogliere e rendere sinergiche le decisioni dei singoli Governi. E’ necessario mandare rappresentanti forti e convinti, difensori della nostra identità, in grado di costruire una Europa di cui essere orgogliosi.
Federmanager Sicdai nei primi mesi del 2014 ha raggiunto alcune tappe del percorso verso la
società della conoscenza. Abbiamo affrontato lo scalino della integrazione con il mondo della
Formazione e della cultura per
mettere a fattor comune le rispettive esperienze stipulando
convenzioni basate sui temi della competenza e della conoscenza. L’associazione Napoli Open
Innovation sugli aspetti della innovazione, l’Università telematica Pegaso per il rapporto tra industria e mondo accademico,
l’Aicq e con l’associazione Spazio
per la responsabilità condivisa
hanno ascoltato le esigenze dei
Manager. Alcune società ci accompagnano per la formazione
continua, con eventi su Internazionalizzazione, Horizon 2020,
Coaching, Communication,
Certificazione e strumenti per le
Professioni non regolamentate.
Il successo delle iniziative ci conforta e ci auguriamo di proseguire sul cammino per un Paese e
una Europa più competitiva.
presidente
Federmanager Sicdai
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
a cura di
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POLITICHE DEL LAVORO
Youth Guarantee, impegno dei dirigenti
LA REGIONE PIEMONTE ha promosso
un Progetto Straordinario denominato “Garanzia Giovani Piemonte” con
cui attivare politiche di inserimento al
lavoro dei giovani, coerenti con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro
qualitativamente valide, per il tramite
dell’Agenzia Piemonte Lavoro, e che
realizza un modello di attuazione del
Piano nazionale per la “Garanzia per
i Giovani” (Youth Guarantee), che il
Ministero del Lavoro ha annunciato
verrà avviato dal prossimo mese di
maggio.
Come noto, “Youth Guarantee” è
il programma europeo per favorire
l'occupabilità e l'avvicinamento dei
giovani al mercato del lavoro che ciascuno Stato dell’Ue deve implementare nel corso dell’anno 2014 con una
serie di misure, a livello nazionale e
territoriale, volte a facilitare l’offerta
di opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro per i
giovani tra 15 e 25 anni, nonché per i
giovani laureati con meno di 30 anni.
In questo quadro, con l’avvio della
“Garanzia Giovani Piemonte” la Regione si propone di offrire già nel 2014
un'opportunità di inserimento professionale, sotto diverse formule contrattuali, ad almeno mille giovani sul
territorio regionale, facendo sostanzialmente da “apripista” per il programma nazionale.
A questo proposito, considerato che
in questi anni di crisi si è verificata una
rilevante fuoriuscita dal mondo del lavoro di risorse manageriali, causando
una enorme dispersione di elevate
competenze professionali, con l’Agenzia Piemonte Lavoro si è condivisa
l’utilità di mettere a disposizione di tale Progetto Straordinario le risorse manageriali oggi inutilizzate o neo-pensionate disponibili sul territorio regionale del Piemonte, attraverso progetti sperimentali pienamente condivisi e
promossi con il sostegno delle Organizzazioni di rappresentanza del management.
A tal fine, Federmanager, Manageritalia e Agenzia Piemonte Lavoro hanno sottoscritto un apposito Protocollo d’Intesa, con decorrenza dal 9 aprile 2014, data di avvio della “Garanzia
Giovani Piemonte”, in cui viene delineata una vera e propria operazione
sperimentale di welfare che coinvolge
giovani da inserire nel mondo del lavoro e manager involontariamente disoccupati o neo-pensionati su una serie di possibili interventi specifici, da
attuare congiuntamente, che possono
concernere:
 la creazione ed il consolidamento di start-up innovative da parte
dei giovani, con il supporto di manager resisi disponibili a svolgere attività
di mentoring, per assistere i giovani
“start-upper” su tutti gli aspetti amministrativi, organizzativi e gestionali
relativi allo sviluppo dell’azienda;
 la nascita di iniziative imprenditoriali in compartecipazione da parte di giovani neo-laureati o laureandi
e di manager involontariamente disoccupati;
 iniziative funzionali all’inserimento di giovani qualificati, promuovendo lo strumento del contratto di
apprendistato di alta formazione e ricerca, attraverso un servizio di tutoraggio sostenuto dall’affiancamento di
manager che mettono a disposizione
la propria esperienza sugli aspetti di acquisizione delle competenze necessarie;
 attività di supporto ai servizi
per il lavoro, con particolare riferimento agli Youth Corner, attraverso la
messa a disposizione di competenze
manageriali per sviluppare servizi di
informazione qualificata e di accompagnamento al lavoro (es. preparazione/simulazione di colloqui di lavoro).
Si tratta, in sintesi, di una iniziativa che vuole coniugare la doppia esigenza di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, creando le
condizioni per sviluppare concrete opportunità di lavoro attraverso una
maggiore diffusione della cultura d’impresa, ed offrire delle occasioni mira-
te per la ricollocazione dei dirigenti
inoccupati.
In particolare, il primo tipo di intervento sperimentale, funzionale alla
creazione di start-up innovative, potrebbe realizzarsi attraverso il coinvolgimento di “incubatori aziendali”,
quali “luoghi” di attrazione delle iniziative imprenditoriali e sede di incontro in cui condividere servizi e attività formative, sviluppando percorsi
formativi specifici per integrare le competenze manageriali con le peculiarità
di un processo di start-up, tramite partner accreditati con la Regione (Università, Scuole di specializzazione,
ecc.).
Per questi motivi, il Protocollo d’Intesa che si unisce in allegato è da considerarsi come una best practice che
auspicabilmente potrebbe essere replicata anche in altre Regioni, con le rispettive Agenzie Regionali per il Lavoro, e, in ogni caso, costituisce un
precedente utile per accreditare le Organizzazioni di rappresentanza del management quali partner strategici nelle azioni del “Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani”,
che il Ministero del Lavoro dovrà attuare a livello nazionale.
Per completezza di informazione, si
segnala che l’iniziativa avviata in Piemonte viene presentata ufficialmente
in data odierna a Torino, in occasione
della Manifestazione “Io lavoro” promossa dall’Agenzia Piemonte Lavoro,
in un Seminario di presentazione della “Garanzia Giovani Piemonte” a cui
partecipa il Presidente di Federmanager Torino, Massimo Rusconi, e l’Assessore a Lavoro e Formazione della
Regione Piemonte.
Giorgio Ambrogioni
presidente Federmanager
Lettera al ministro Poletti
Egregio Signor Ministro,
siamo ormai alla fase di avvio del "Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani", predisposto
dalla Struttura di Missione presso il Suo Dicastero,
in osservanza del programma europeo per la
“Youth Guarantee”, allo scopo di realizzare una
serie di misure, a livello nazionale e territoriale,
che possano offrire ai giovani che si affacciano al
mondo del lavoro opportunità concrete di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.
In periodi di crisi come quello che stiamo attraversando si pone in maniera ancora più pressante
l’urgenza di favorire l’ingresso dei giovani nel
mondo del lavoro attraverso una maggiore diffusione della cultura d’impresa ovvero con strumenti
utili a stimolare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali, coerenti con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro qualitativamente valide.
In quest’ottica, quindi, l’obiettivo deve essere
quello di predisporre l’humus ideale per la nascita
di nuove imprese e creare le prospettive di un lavoro stabile per i giovani al termine dei tradizionali
percorsi educativi.
A questo proposito, in questi anni in cui si è verificata una rilevante fuoriuscita dal mondo del lavoro di risorse manageriali, causando una enorme
dispersione di elevate competenze professionali,
sarebbe estremamente utile mettere a disposizione
del Piano della “Garanzia per i Giovani” le risorse
manageriali oggi inutilizzate o neo-pensionate, disponibili sul territorio nazionale, attraverso progetti
sperimentali promossi con il sostegno delle Organizzazioni di rappresentanza del management.
Su questi presupposti, in concomitanza con il
Progetto straordinario “Garanzia Giovani Piemonte”, già avviato dalla Regione Piemonte con
proprie risorse, Federmanager e Manageritalia
hanno stipulato un Protocollo d’intesa con l’Agenzia Piemonte Lavoro in cui viene delineata una vera
e propria operazione sperimentale di welfare che
coinvolge giovani in cerca di occupazione e manager involontariamente disoccupati o neo-pensionati e che funge da modello pilota per esperienze
analoghe in corso di implementazione anche in
altre Regioni (ad esempio, è imminente la sottoscrizione di una Intesa analoga con la Regione
Campania).
In tale Intesa si è prospettato un coinvolgimento
dei manager su una serie di possibili interventi specifici, da attuare congiuntamente, di varia natura
e portata:
 attività di mentoring per assistere giovani
“start-upper” sugli aspetti amministrativi, organizzativi e gestionali relativi allo sviluppo dell’azienda;
 compartecipazione di manager involontariamente disoccupati e giovani neo-laureati o laureandi per dar vita a nuove iniziative imprenditoriali;
 affiancamento di manager-tutor che mettano
a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze e
competenze al fine di agevolare l’inserimento di
giovani assunti tramite un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca;
 attività di supporto da parte del manager per
servizi di informazione qualificata e di accompagnamento al lavoro.
Su queste basi, avevamo già riscontrato un forte
interesse da parte del Suo predecessore al Dicastero del Lavoro, Prof. Enrico Giovannini, e del Sottosegretario Dell’Aringa, a cui avevamo offerto la
nostra disponibilità ad implementare una simile iniziativa su scala nazionale, riscontrando anche pubblicamente la loro adesione a sottoscrivere una
apposita Convenzione. In linea di continuità con
l’azione avviata dal Ministero su questa materia,
pertanto, Le rinnoviamo la proposta di raggiungere
un’Intesa con il Ministero del Lavoro sulle linee di
intervento sopra sinteticamente esposte, vagliandone congiuntamente contenuti e opportunità.
Le chiediamo di incontrarLa a breve al fine di
confrontarci sulla questione e valutare insieme le
possibilità da sviluppare congiuntamente con tale
progetto. Nel ringraziarLa per la disponibilità che
vorrà riservarci, in attesa di un Suo sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti.
Giorgio Ambrogioni
presidente Federmanager
Guido Carella
presidente Manageritalia
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
a cura di
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LA NOTA POLITICA
Elezioni europee e test nazionale
DI GABRIELE ACQUAVIVA
LE ELEZIONI EUROPEE sono alle
porte, il 25 maggio gli elettori andranno alle urne per designare i
nostri rappresentanti al Parlamento Europeo e anche in questa elezione,forse in misura anche maggiore di quel che accaduto in passato,la campagna elettorale si sta
svolgendo nel sostanziale disinteresse ignorando i veri contenuti della posta in gioco.
Certo tutti i partiti, chi più chi meno, stanno cavalcando, alla ricerca di facili consensi,il malcontento derivante dalla perdurante crisi economica, quelli
dichiaratamente antieuropei con toni sicuramente
populisti teorizzano l’uscita dall’Euro e perché no anche dall’Unione, gli altri con varie articolazioni indulgono a critiche all’attuale status con dichiarati propositi di radicali modifiche. Sotto accusa il limite del
3%, il fiscal compact, l’austerità e la Germania che sarebbe l’unica a trarre vantaggio dalle attuali regole.
Invece su cosa sia necessario fare dell’Europa nel futuro i candidati al parlamento europeo non parlano,
la cosa sembra non interessare a nessuno di loro. Non
c’è nessuno che ponga alla base della sua campagna la
questione politica decisiva finora colpevolmente elusa anche dalle elite ai vertici di Bruxelles e cioè se è
necessario finalmente affrontare il tema dirimente della architettura politica dell’Unione finora focalizzata
soltanto in termini economici e monetari. Insomma
verso quale Europa politica bisognerebbe andare? Una
Federazione, una Confederazione, la stringente necessità di un rafforzamento dei poteri politici attuali
nonché degli strumenti di politica economica. Nessuno dà una risposta su questi temi che rappresentano sicuramente il centro dei problemi che oggi affliggono la costruzione europea.
Perciò in un contesto siffatto la campagna elettorale a cui stiamo assistendo si sta sviluppando principalmente su temi di politica nazionale dando di fatto ai risultati di questa consultazione una doppia valenza. Da una parte quanto maggiore sarà la consistenza dei partiti euro scettici proporzionalmente aumenterà il loro potere di condizionamento delle scelte del prossimo Parlamento e della Commissione, dall’altro lato il responso degli elettori sui singoli partiti
non potrà che orientare gli sviluppi nel breve e medio
termine della politica nazionale.
Perciò una analisi della attuali dinamiche di politica interna anche ai fini degli orientamenti del 25
maggio può forse risultare di un certo interesse.
Esaminando i sondaggi dei vari istituti demoscopici effettuati fino alla data del divieto si desume una
situazione che sembra ormai consolidata, una situa-
zione cioè di sostanziale tripartizione (Pd, M5S, F.I.).
C’è poi il gruppo delle altre forze che si misurano per
acquisire il diritto ad essere rappresentate stando l’attuale sbarramento del 4%. (Lega, Fratelli d’Italia, Tsipras).Un discorso a parte va fatto per Ncd.
Comincerei dalle forze minori, non prima di aver
doverosamente avvertito il lettore che le analisi che
seguono, pur nel dichiarato e sincero intento di attenersi ad una auspicabile obiettività, sono comunque inevitabilmente soggette alla visione di chi le formula.
Cominciamo dalla Lega. Dopo il terremoto che ha
investito la vecchia leadership con l’estromissione
dello storico fondatore e del gruppo dirigente intorno a lui formatosi,il partito si è affidato al giovane segretario Salvini, che non ha trovato nulla di meglio
per rivitalizzare una proposta politica ormai logora,
che addossare tutte le colpe all’euro impostando la
campagna elettorale sulla uscita dalla moneta unica
con l’aggiunta dell’immancabile corollario degli “immigrati a casa loro”. Forse questo servirà a rimanere
intorno al 4-5% ma lo spazio politico appare veramente angusto. Non dissimile la situazione della neo
formazione di Destra Fratelli D’Italia e della lista Tsipras nella quale è confluita Sel (a nostro giudizio
avendo compiuto un macroscopico errore di prospettiva politica). Queste formazioni sia pure da posizioni opposte focalizzano la propria proposta quasi esclusivamente su un radicale antieuropeismo.
E veniamo all’ex Pdl oggi, dopo le note vicende, distinto tra F.I. e Ndc.
La prima all’opposizione, il secondo al Governo.
Silvio Berlusconi ad onta delle vicende giudiziarie che
lo hanno investito, supportato da un gruppo dirigente certo non coeso che appare alla finestra per verificare se ancora una volta l’ex cavaliere si dimostrerà collettore di voti, si sta impegnando senza risparmiarsi in una battaglia obiettivamente non facile, anche perché Renzi, giocando d’anticipo, gli ha sottratto temi da lui in passato utilizzati, uno per tutti la riforme istituzionali sulle quali è stato costruito il famoso
accordo del Nazareno. Si assiste così ad una posizione ambivalente di F.I. che con Brunetta attacca a te-
sta bassa il Governo mentre Berlusconi con toni ogni
volta più sfumati, comunque, dichiara di non disconoscere gli accordi. L’ambivalenza di questa posizioni certo non giova ad acquisire consensi nel popolo
di centro-destra. A ciò si aggiunga la martellante campagna di Alfano e dei suoi che si dichiarano gli interpreti autentici dei valori dei moderati e per di più, coloro che responsabilmente si battono per la stabilità e
per le riforme.
Poi c’è il M5S di Beppe Grillo. Questo è un fenomeno politico senza ombra di dubbio generato dai
molteplici errori e reiterate responsabilità delle forze
politiche tradizionali. E’ di questi giorni l’ennesimo
scandalo delle mazzette sui lavori dell’Expo e non solo, con il coinvolgimento di personaggi contigui alla
politica già noti al tempo di “mani pulite”. Venti anni fa! Come meravigliarsi allora se un considerevole
numero di elettori, nauseato, metta la croce sul
M5S????
A riguardo, la nostra sommessa opinione è che se
Grillo, dominus assoluto di questa formazione, avesse deciso di collaborare a cambiare il Paese avrebbe potuto dare un contributo insostituibile e avrebbe anche aumentato i suoi consensi, invece la irragionevole posizione nella quale si ostina, “o noi o loro”, non
ha possibilità concrete di sbocco oltre a costituire una
seria minaccia autoritaria.
Siamo così giunti al Pd e a Matteo Renzi. Non vi
intratterrò su cosa, questo giovane premier in questi
due mesi di Governo abbia fatto o non fatto, nè sulle roboanti promesse,alcune verosimilmente realizzabili altre forse irrealizzabili,vorrei solamente che conveniate con me che questo individuo è mosso da una
forte volontà di fare e che ci sta provando. Vorrei inoltre osservare che le forze delle conservazione dentro e
fuori al Pd sono forti e che contrastano in tutti i modi il cambiamento. In questa situazione il voto del 25
maggio avrà un funzione dirimente, se il Pd ma starei per dire Renzi avrà un successo la strada verso il
cambiamento sarà non dico spianata ma praticabile;
in caso contrario lascio a voi le conclusioni.
[email protected]
L’EUROPA CHE VOGLIAMO
I manager incontrano i candidati
alle Politiche europee
lunedì 19 maggio - ore 18.00
c/o FEDERMANAGER - via Orazio 92, Napoli
INFO E PRENOTAZIONI ● tel. 0815513612 - [email protected]
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
a cura di
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GIOVANI DIRIGENTI
Eletto il nuovo Coordinamento
I componenti dell’assise nazionale
ENTRA ENZO RUSSO DI SALERNO. RINVIATA LA NOMINA DEL VERTICE E DELL’ESECUTIVO
SABATO 10 MAGGIO 2014, si è svolto a Bologna il
X° Meeting Nazionale Giovani Dirigenti, per il
quale si è registrato un ottimo successo sia in termini di partecipazione sia per la qualità degli interventi dei relatori e della tavola rotonda svoltasi
nella mattinata.
L’incontro è stato animato dai delegati della Associazioni territoriali e dai componenti dell’uscente Coordinamento nazionale giovani, che con le
loro proposte e l’attiva partecipazione hanno reso
dinamico e vivo il confronto sui principali temi
economici che interessano le aziende italiane ed i
loro manager.
Come da programma, nel pomeriggio della medesima giornata si è svolta l’elezione per i componenti del nuovo Coordinamento nazionale Gruppo Giovani (in pagina, l’elenco dei 27 componenti,
in ordine di preferenze). Tra i delegati della Campania entra nel nuovo coordinamento nazionale Enzo Russo di Salerno.
In conseguenza del prolungarsi dei lavori preparatori per l’elezione del Coordinamento, i delegati
al Meeting hanno deciso di rinviare l’elezione del
coordinatore nazionale del Gruppo Giovani, in “ticket” con il vice coordinatore, che subentrerà all’at-
tuale Federico Dosio.
La riunione, quindi, è stata sospesa e si preannuncia che riprenderà sabato 14 giugno 2014, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, sempre a Bologna, con
la partecipazione dei delegati delle Associazioni territoriali nonché dei membri del precedente Coordinamento nazionale che sono intervenuti al Meeting nella giornata del 10 maggio scorso i quali, ai
sensi del vigente Statuto del Gruppo Giovani Dirigenti, hanno diritto di voto all’elezione del coordinatore nazionale del Gruppo Giovani.
Svolta l’elezione del nuovo coordinatore nazionale, con il vice coordinatore, seguirà la riunione
del nuovo Coordinamento nazionale del Gruppo
Giovani con l’elezione del Comitato esecutivo, composto da quattro componenti del Coordinamento.
Si anticipa, inoltre, che si chiederà ai componenti del nuovo Coordinamento nazionale Gruppo Giovani che vorranno candidarsi alla carica di
coordinatore nazionale, di far pervenire entro il 7
giugno 2014 la propria candidatura alla Federazione, indicando il nominativo del vice coordinatore
designato in “ticket” ed allegando un programma
scritto delle attività per il prossimo mandato.
M.C.
FEDERMANAGER
CALENDARIO UDIENZE CAUSE PILOTA
Perequazione automatica delle pensioni
Tribunale
Ricorrente/INPS
ESITO
Palermo
CARDINALE/INPS
Il giudice ha accolto l’eccezione
di legittimità costituzionale ed
è stata deposita la costituzione
in giudizio dinanzi alla Corte
Costituzionale
Avellino
RUGGIERO/INPS
Agrigento
VECCHIO/INPS
Firenze
GRANITI/INPS
Terni
MARCHETTI/INPS
Il giudice ha ritenuto condivisibili
le argomentazioni sostenute
nell’ordinanza di rimessione
e ha sospeso il giudizio
Avendo già ottenuto
la rimessione alla Corte
Costituzionale abbiamo ritenuto
opportuno rinunciare al ricorso
Vicenza
TESTOLIN/INPS
Modena
SEVERI/INPS
Bologna
NICASTRO/INPS
Vicenza
DAL TOSO/INPS
A Bologna la prima udienza è fissata per il 13 novmbre 2014
in attesa che il giudice stabilisca
la data dell’udienza
2°
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
23
POEMA
Microfusioni aerospaziali, nasce il Polo europeo
Più tecnologia,
più occupazione
qualificata
positive ricadute
economiche
e sociali
per l’Irpinia
L’IRPINIA HA ASSUNTO un ruolo
importante a livello internazionale nell'industria aeronautica
con la nascita a Morra de Sanctis
di Ema - Europea Microfusioni
Aerospaziali, alla fine degli anni
novanta. I prodotti della compagnia volano quotidianamente su
un’alta percentuale di aerei di linea in servizio in tutti i continenti. E' un leader nel suo settore e ha assunto un’importanza
non solo italiana ma anche europea, come il nome dell'azienda
ha indicato con lungimiranza sin
dalla sua nascita. Oggi l'industria
aeronautica in Irpinia si trova di
fronte a due possibili e complementari percorsi di sviluppo. Da
una parte la domanda mondiale
di nuovi aerei con motori all’avanguardia è in forte crescita,
soprattutto in Asia e Sud America. Dall’altra si chiede sempre più
efficienza, silenziosità dei motori, minori consumi e minori emissioni ambientali. L’industria può
contare quindi su una crescita "fisiologica" della domanda.
Ma si può fare molto di più, seguendo un secondo percorso. A
questo scopo nove imprese italiane specializzate in processi e attività tecnologicamente avanzate e
in vario modo collegate all'attività delle microfusioni, hanno oggi costituito PoEMA, Polo Europeo Microfusioni Aerospaziali.
"Con PoEMA ci si propone
di rafforzare la posizione dell'Italia nel mercato mondiale della
produzione di palette microfuse
per motori a turbina - spiega
Otello Natale, presidente di PoEMA e amministratore delegato di
Ema -. Il Polo inoltre arricchirà la
capacità produttiva di Ema e dei
singoli partner". Ogni impresa
occupa una posizione importante nella filiera delle palette, componenti che generano l'energia
nelle turbine, che devono resistere a forti sollecitazioni in termini
di stress, pressione e temperature. Ogni progresso tecnologico
rende i motori più efficienti.
Cosa cambia con PoEMA?
Bastano due moderni motori
per aerei, due turbine, per portare quattrocento passeggeri a novecento chilometri orari da un
continente a un altro in sicurezza e tranquillità. Forse ci siamo
abituati e non pensiamo a questo,
ma questi motori sono fra i prodotti di ingegno umano più complessi e più sofisticati che esista-
Nelle foto, le lavorazioni attuate dai soci PoEMA, compresi Flame Spray, Ecor Research, EMA e Mosaico. sotto Otello Natale, presidente di PoEMA
no. Non a caso i produttori si
contano sulle dita di una mano.
Qual è il ruolo di PoEMA?
Le microfusioni prodotte in
Irpinia sono fra le più avanzate
componenti dei motori, ma la lo-
ro fabbricazione è un passaggio in
un processo industriale articolato che comprende fasi preparatorie e di successivo completamento affidate a imprese altamente
specializzate. PoEMA nasce per
Dalla materia prima al prodotto in volo:
i processi essenziali
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
realizzazione delle leghe metalliche
fabbricazione delle anime
realizzazione delle forme
la microfusione
core leach
trattamenti termici
lavorazioni meccaniche di precisione
rivestimenti superficiali
radiografia
tagli e rettifiche
Componenti di turbine aeronautiche
Soci e competenze industrali
• Aviotecnica (particolare know how nei processi di produzione dei
componenti di motori aeronautici)
• Ecor Research (leader nei processi robotizzati di saldatura laser)
• EMA (primario produttore a livello mondiale di componenti microfusi
per turbine a gas aeronautiche e industriali)
• Flame Spray (leader nei processi di trattamento termico e rivestimenti superficiali anticorrosione)
• OMI (leader nelle lavorazioni meccaniche aeronautiche di alta precisione)
• Mosaico (realizzazione di sistemi integrati di automazione e controllo di impianti industriali)
• Reim (esperta in complessi processi manutentivi e produttivi)
• Strazza (realizzazione di articolati impianti industriali)
• Tecnologica (gestore pluridecennale di reti informatiche)
mettere insieme questa filiera e
gestire tutti i processi in modo
coordinato. Saranno poi i clienti
a decidere se ricevere componenti semilavorati o se affidare l'intero ciclo al Polo, beneficiando dei
vantaggi economici derivanti da
una semplificazione logistica e da
uno stretto coordinamento fra
soggetti che lavorano insieme, come in una grande squadra.
Ci può dare qualche esempio?
Ne posso citare due, tra gli altri. Le fusioni metalliche non sono pronte per l’installazione nei
motori se non dopo una serie di
altri processi che comprendono,
fra altro, un'ulteriore lavorazione
meccanica di precisione e l'applicazione di rivestimenti necessari
per incrementare la loro resistenza nella parte calda del motore.
Nel processo dei rivestimenti, fa
parte di PoEMA una società importante come Flame Spray, con
base a Monza e attività produttiva in Ungheria, Usa e Croazia e,
nel futuro, anche a Morra".
E’ importante la collaborazione
con l’università. Avverrà anche
con PoEMA?
PoEMA introdurrà nella filiera la società Mosaico, spin-off del
dipartimento di ingegneria dell'Università del Sannio. Questi
esempi dimostrano come si può
rafforzare l'industria aerospaziale
in Irpinia, sia avvicinando imprese attive nel nord Italia, sia
dando sbocchi ad iniziative che
nascono nei nostri atenei.
Quali sono le aziende del Polo?
Oltre a quelle altamente specializzate a cui sono affidati i pro-
cessi produttivi per le microfusioni, in PoEMA c’è un ruolo anche per le aziende che producono, mantengono e calibrano macchinari e impianti It di controllo.
I partner provengono anche da
piccole realtà che hanno sviluppato specializzazioni di nicchia.
Quali le prospettive di crescita?
Le aziende di PoEMA investiranno nei prossimi anni oltre 40
milioni in impianti e attrezzature, nonchè in attività di Ricerca e
Sviluppo. Le aziende dislocheranno unità produttive a Morra,
nei pressi dello stabilimento Ema.
Quali potrebbero essere le ricadute occupazionali?
Quando si uniscono capacità
tecnica e volontà di "fare squadra"
emergono solide basi di sviluppo,
con la creazione di posti di lavoro qualificato e attività industriali destinate a durare e crescere nel
tempo. PoEMA è un esempio di
come costruire un futuro avanzato in Irpinia, costruito in poco
più di un decennio è già rinomato nel mondo.
IL DENARO
CONFARTIGIANATO
SABATO 17 MAGGIO 2014
24
RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
L’artigianato vede la luce fuori dal tunnel
L’ARTIGIANATO VEDE LA LUCE fuori dal
tunnel. In provincia di Avellino, ma in
tutta la Campania, la crisi ancora si fa
sentire ma le previsioni per la fine del
2014 sono finalmente positive. E i progetti per rilanciare il comparto non mancano. Parola di Ettore Mocella, presidente regionale di Confartigianato Imprese Campania e di Confartigianato
Avellino.
so del tempo. Con questo progetto, intendiamo sviluppare e rafforzare il legame con il mondo dell’imprenditoria artigiana, in una logica di rete, che valorizzi le radici culturali della produzione
artigianale irpina e restituisca, alla nostra cultura artigiana, il rilievo che merita nel panorama culturale italiano.
Presidente, è finita la crisi o è ancora
presto per dirlo?
La tanto auspicata ripresa non c’è ancora stata, i dati rispetto allo scorso anno non hanno subito grandi variazioni
ma per fine anno abbiamo finalmente
previsioni positive. Diciamo che la dinamica della nata-moralità delle imprese continua ad essere negativa ma guardiamo avanti con maggiore ottimismo.
Cosa fa Confartigianato per aiutare le
imprese a superare la crisi?
Il nostro impegno è quotidiano per
accompagnare gli artigiani in tutte le fasi della loro attività. E’ un impegno che
ci porta via tanto tempo e tanta energia
ma che è indispensabile per assicurare a
tanti imprenditori una adeguata assistenza tecnica senza la quale, spesso, non
riuscirebbero ad andare avanti.
Quali i progetti in cantiere?
Stiamo pianificando un ambizioso
progetto di rilancio delle aree interne.
Purtroppo vi è una diffusa tendenza istituzionale a lasciare scoperte intere aree
dell’entroterra, spostando lo sviluppo
sui grandi assi metropolitani. Confartigianato ritiene si tratti di una politica
sbagliata e per questo sta lavorando ad
un progetto che metta in rete tutte le
aree interne attraverso percorsi di valorizzazione dell’artigianato e dell’enogastronomia.
Altro tema è rappresentato dai giovani…
Nel tondo: Ettore Mocella, presidente di Confartigianato Imprese Campania
Anche qui stiamo definendo un progetto di ampio respiro: in collaborazione con alcuni comuni avvieremo sportelli rivolti ai giovani interessati ad aprire un’attività imprenditoriale, fornendo
supporto tecnico gratuito. A livello regionale, inoltre, lavoreremo alla costituzione di un incubatore di imprese per
dare l’opportunità a tanti ragazzi di fare impresa.
La Cittadella dell’artigianato che doveva sorgere ad Avellino per adesso è un
progetto ancora in cantiere…
E’ stato un progetto fortemente voluto dalla Confartigianato provinciale
per tentare di rilanciare, in chiave innovativa, i mestieri che hanno costruito, in passato, le fortune economiche
dei vari comprensori dell’Irpinia. Per
adesso è un progetto rimasto nell’oblio,
chiuso nel cassetto di qualche Ente.
Turismo e artigianato. Al connubio Confartigianato lavora da
tempo…
Stiamo lavorando ad un dossier da
presentare all’assessore
regionale Sommese. Anzitutto stiamo mappando le botteghe storiche, legate ai luoghi della cultura, della provincia di Avellino, per farne poi percorsi di eccellenza culturali. La
Confartigianato ha sempre manifestato
l’esigenza di “esplorare” e “portare alla
luce” una porzione del mondo culturale irpino, ancora poco conosciuta, l’artigianato artistico nelle sue varie sfaccettature. Questo settore condensa in
sé, non solo le tecniche produttive, ma
soprattutto la manualità, il “saper fare”,
accumulato, dalla nostra gente, nel cor-
Quali sono i lavori più richiesti? C’è ancora possibilità di lavorare nel settore
dell’artigianato?
Assolutamente si. Purtroppo resta ancora forte lo scollegamento tra scuole e
formazione e così molte figure professionali richieste continuano a non trovarsi. Penso ai panificatori, ai pasticcieri, alla manodopera specializzata. Il settore più dinamico resta quello dell’enogastronomia ma molte sono le richieste che ci arrivano anche
dal manifatturiero e dal
calzaturiero. Ricordo
che a livello nazionale
abbiamo un portale
che incrocia domanda e offerte di lavoro per chi cerca manodopera qualificata e per chi ricerca
lavoro.
Quali i problemi attuali del comparto?
Credito e burocrazia su
tutti. E poi manca una politica specifica per il sistema artigianale. Gli stessi bandi di finanziamento,
europei e non, che spesso indicano l’artigiano tra i possibili beneficiari, in sostanza escludono completamente i piccoli e piccolissimi imprenditori. Idem
per le missioni internazionali. Anche
qui vanno immaginati percorsi che valgano soprattutto per le piccole realtà altrimenti non diventa impossibile per un
artigiano esportare il proprio prodotto,
spesso di nicchia, all’estero.
Caterina La Bella
IL DENARO
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RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
UGL
Partire del lavoro per cambiare rotta
SONO TANTE LE SFIDE su cui la Ugl Avellino, guidata da Costantino Vassiliadis,
sta concentrando le sue energie. Patto
per lo sviluppo, fondi europei, lavoro.
Per questo l’Unione Generale dei Lavoratori è da sempre al fianco dei lavoratori e della lavoratrici, dei giovani e dei pensionati, per accogliere e dare risposte alle numerose istanze che provengono dal
territorio. Per farlo il sindacato irpino intende crescere sempre di più. Di recente
è stata inaugurata una nuova sede zonale ad Atripalda. L'Ugl pone infatti tra le
priorità del suo agire il radicamento sul
territorio attraverso anche l'apertura di
nuove sedi, quale offerta di potenziamento dei servizi e identità di rappresentanza e rappresentatività, diventando
sul territorio sempre piu' punto di riferimento in un momento così difficile della provincia e della nazione e fornire una
serie di servizi al cittadino e al lavoratore assistendolo a 360 gradi, dal Caf, Centro Assistenza Fiscale (mod.730, Isee, Dichiarazione Imu, Bonus luce e gas, F24,
rilascio Cud Inps e Ipdap ecc.) al recapito del Patronato Enas (pensioni di invalidità, domanda disoccupazione, legge
104/92, anzianità, accompagnamento,
indennità di maternità e congedi, maggiorazione sociale, rilascio rinnovo permesso della carta di soggiorno, ecc.), all’Ufficio Vertenze (Assistenza legale).
Il tavolo tecnico del Patto per lo Sviluppo ha recepito la delibera della Provincia dello scorso gennaio che candida
l’Irpinia come area pilota a guidare il
progetto di sviluppo delle aree interne.
Qual è lo stato dell’arte?
In Irpinia ci abbiamo provato. Ma il
Patto non ha prodotto tutto quello che
avevamo in programma. Tuttavia ci aspettiamo che porti qualche frutto. D’altronde si tratta di uno strumento che ha
permesso di individuare le necessità e le
priorità del territorio per renderlo appetibile a nuovi investimenti. Ma chi ci governa dovrà darci una mano, cercando di
Costantino Vassilliadis
utilizzarlo al meglio. La delibera della
Provincia è stata recepita dal tavolo e
adesso bisogna riempirla di contenuti.
Le proposte e le idee ci sono, come quella di valorizzare i prodotti tipici locali, una
piattaforma logistica in Valle Ufita preposta alla lavorazione non solo del freddo, poi c’è il versante che riguarda l’istruzione, la formazione, la sanità, il potenziamento delle infrastrutture materiali e
immateriali. Quindi una serie di cose che
ci danno la possibilità come provincia di
Avellino di avere le carte in regola per poter accedere a questi fondi e diventare attrattore di investimenti. Alcune aziende
che operavano all’estero stanno rientrando in Italia, per un discorso di qualità e
di manodopera. Ma noi abbiamo un gap
come territorio: quello infrastrutturale, rispetto al Nord che può giocarsi meglio la
carta della competitività. Ed è in tale contesto che entrano in gioco, in particolare, le opportunità offerte dall’Europa.
Qual è la situazione in Campania e in Irpinia sull’utilizzo di tali fondi?
Gli ultimi dati dicono che, alla fine del
2013, nella nostra regione è stato speso
il 33,5 per cento dei fondi Fesr disponibili per un importo pari ad oltre 1 miliardo e 532 milioni, e il 51 per cento dei
fondi Fse attivabili, oltre 442 milioni di
euro sugli 868 del contributo totale. Per
quanto riguarda i progetti infrastrutturali,
secondo
i
dati
di
www.opencoesione.gov.it (Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica/Mise, 31 dicembre 2013), elaborati dallo stesso Centro Studi, in termini
complessivi su 3.483 progetti monitorati (infrastrutture) in Campania, a fronte
di finanziamenti complessivi attivabili
pari a 9 miliardi e 800 milioni, la spesa
al 31 dicembre 2013 è stata di circa 1 miliardo e 288 milioni (13 per cento), con
un'accelerazione erogativa di 272,6 milioni di euro, essendo passati da
1.015.677.021 euro al 31 agosto 2013 a
1.288.310.856 euro di dicembre 2013.
A livello dei territori provinciali Napoli
risulta quello con la percentuale più alta
(14,9 per cento) della spesa rispetto ai
fondi disponibili; seguono Salerno
(12,8), Avellino (7,5), Caserta (6,7) e Benevento (6,4). In termini di spesa effettiva erogata - rileva il Centro Studi - in
provincia di Napoli è stato attivato circa
1 miliardo di euro. Seguono le altre province: Salerno (161, 5 milioni di euro);
Caserta (88,5 milioni); Benevento (73,6
milioni); Avellino (49,7 milioni di euro).
Sotto il profilo dell'accelerazione della
spesa tra agosto e dicembre 2013 è sempre la provincia di Napoli - in maniera
consequenziale - a ricevere il flusso finanziario più consistente con circa 181
milioni di euro. A seguire le province di
Salerno (circa 30 milioni), Benevento
(oltre 33 milioni), Avellino (oltre 26 milioni) e Caserta (12, 2 milioni di euro).
Come provincia, dunque, dobbiamo cercare di dare un’accelerazione su questo
fronte….
Non da ultimo, c’è il delicato tema del
lavoro, affrontato anche lo scorso primo
maggio. Quali sono le direzioni da imboccare in provincia?
I quattro sindacati hanno inteso dare,
lo scorso primo maggio, un segnale anche alla vigilia della tornata elettorale europea per mettere l’Europa al centro della manifestazione nazionale partendo dal
lavoro. Abbiamo tentato di fare un ragionamento che dimostri che sul nostro
territorio ci sono delle eccellenze e che bisogna investire in nuove filiere produttive per creare il lavoro. L’Irpinia ha tante
potenzialità, c’è bisogno di un ragionamento complessivo ma anche di un’attenzione della Regione sulla programmazione dei prossimi fondi regionali. In
ultimo, la partenza del progetto della
Youth Guarantee: anche in questo caso
c’è bisogno di capire come muoversi e di
invogliare i giovani e le aziende a partecipare. Cinquecentomila persone sono
andate via dal Sud negli ultimi 10 anni.
Rispetto alla nostra provincia si tratta di
5/6 mila giovani. Come a dire: interi paesi che scompaiono dalla nostra cartina
geografica. Questo ci fa capire ancora di
più quanto sia importante puntare sulla
progettualità di qualità, finalizzata ad utilizzare le opportunità dell’Europa per
creare sviluppo. Basta con i finanziamenti
a pioggia.
Qual è, dunque, il vostro messaggio?
Quello che come sindacato vogliamo
lanciare è un messaggio di fiducia per
cambiare rotta. Ma non servono proclami. Occorrono fatti concreti ed equilibrati, per fare entrare più soldi nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati. Senza economia tutto si ferma e non si creano posti di lavoro. La nostra provincia si
è ancorata all’industria dopo il terremoto. Ci sono industrie valide, ci sono le eccellenze, ma non dobbiamo dimenticarci delle grandi vocazioni del nostro territorio, come enogastronomia, agricoltura,
turismo, manifatturiero, energie rinnovabili, ricerca.
Antonietta Miceli
IL DENARO
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RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
ORDINE DEI FARMACISTI DI AVELLINO
Farmacie: centri di salute, non di spesa
RIPOSIZIONARE IL FARMACISTA all’interno
del sistema sanitario nazionale, affinché la
farmacia possa essere inserita a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e
domiciliare; programmare gli accessi alla
facoltà secondo le reali esigenze di impiego e operare una distinzione di ruoli tra
farmacie e parafarmacie. È questo il futuro
della professione e del sistema delle farmacie per Ettore Novellino, presidente
dell’Ordine dei Farmacisti di Avellino,
che spiega come anche nella provincia Irpina sia tempo di grandi cambiamenti obbligati e non - necessari per creare valide prospettive ai neolaureati e assicurare alla categoria le migliori condizioni per
esercitare l’attività.
Professore, qual è la situazione del comparto farmaceutico oggi in Irpinia?
Ad Avellino la rete delle farmacie è ormai a copertura di tutti i centri abitati: su
138 comuni abbiamo circa 160 farmacie
aperte, e solo in una decina di agglomerati urbani con più alta densità abitativa
è presente più di una farmacia. Tuttavia,
permangono alcune difficoltà rispetto al
possibile coordinamento delle farmacie
nei periodi di chiusura a causa della distanza chilometrica tra un paese e l’altro
oppure delle avverse condizioni meteo
nei mesi invernali.
Allora secondo Lei andrebbero rivisti i
parametri nazionali per la determinazione del numero delle farmacie?
I parametri nazionali che prevedevano
un esercizio ogni 4.000 abitanti sono già
stati rivisti dal Governo Monti e ora è
stato fissato ad una farmacia ogni 3.300
abitanti indipendentemente dalla dimensione del comune. Più che rivedere il
numero di abitanti, suggerisco di modificare il criterio o di considerare un’altra
variabile, quella relativa al prodotto interno lordo delle singole aree.
Quali sono le principali difficoltà che attualmente le farmacie incontrano per
raggiungere gli obiettivi di efficacia e di
efficienza gestionale?
Più che incontrare, oggigiorno, ci tro-
viamo a vivere l’epilogo di una serie di
eventi subiti. Il contenimento della spesa
è certamente un fattore da tener conto, soprattutto in una fase di grave crisi quale
quella che il nostro Paese sta attraversando, ma è difficile raggiungere un punto di
equilibrio se vi è stato un significativo calo del fatturato (circa il 28 per cento) dovuto alla riduzione del prezzo dei farmaci, alla perdita di brevetti e per quanto riguarda i farmaci non mutualistici, alla
perdita del potere di acquisto delle famiglie. Bisogna cambiare il modo di concepire la farmacia: non più centro di spesa,
bensì come centro polifunzionale di servizi sul territorio. Bisognerebbe garantire
la permanenza delle farmacie nei centri rurali creando un programma di sostegno
economico al sistema farmacia da attivare lì dove i proventi non siano sufficienti
per la sopravvivenza stessa della farmacia.
A suo avviso, quanto è importante fare
rete con gli altri professionisti del servizio sanitario?
Negli ultimi anni il Servizio Sanitario
Nazionale ha avuto una visione ‘ospedalocentrica’ che ha contribuito in maniera
significativa al deficit della sanità. La spesa farmaceutica incide sul sistema sanitario nazionale solo per il 15 per cento e il
restante 85 per cento sia da attribuire praticamente agli ospedali. È necessario un
profondo cambiamento atto ad integrare sempre più il farmacista e il medico di
medicina generale nella presa in carico
del paziente, nella gestione delle cronicità, nella medicina di iniziativa e nei servizi di assistenza domiciliare. L’idea sarebbe quella di istituire una guardia farmaceutica, i cui costi di gestione andrebbero fatti rientrare nel programma di sostegno economico di cui parlavamo prima.
Pensa che gli interventi legislativi degli
ultimi anni siano stati migliorativi per il
settore farmacia?
Mettere le parafarmacie in concorrenza con le farmacie sul 20 per cento del volume globale dei farmaci significa porre in
Ettore Novellino, presidente dell’Ordine
dei farmacisti irpini
difficoltà economica l’intero sistema. Bisognerebbe, invece, operare una distinzione di ruoli tra farmacie e parafarmacie,
attribuendo alle prime la cura dei pazienti
ammalati attraverso la farmacoterapia riparatrice e dando la possibilità alle seconde di praticare la farmacoterapia performante rivolta alle “persone sane”, persone senza alcuna sintomatologia ma che,
per stili di vita non idonei, si avviano inesorabilmente ad essere portatrici di patologie che con il passare del tempo riducono qualità e quantità della vita stessa.
Il complesso mondo dell’alimentazione
sarà protagonista di ExpoMilano 2015.
Che ruolo può avere la farmacia nel campo della nutrizione?
L’evoluzione della professione va anche
in questa direzione. Il farmacista può avere un ruolo importante per lo screening
epidemiologico sulla qualità della vita e la
prevenzione delle patologie dismetaboliche. Come preside della Facoltà di Farmacia, ho istituito un nuovo corso di lau-
rea in Scienze Nutraceutiche che partirà
ad ottobre. In questo modo i giovani farmacisti, in qualità di tutori, potrebbero essere impegnati nella formazione nonché
nella rieducazione ad un corretto stile di
vita teso a recuperare salute e benessere riducendo, in tal modo, l’incidenza di queste patologie.
A fini occupazionali, quanto è importante programmare l’accesso alla facoltà
in virtù delle reali esigenze di mercato?
Bisognerebbe regolamentare gli accessi ai corsi di laurea, secondo un criterio che tenga conto delle necessità di
utilizzo dei farmacisti da parte del Ssn:
non negare la possibilità di accesso alla
professione, quanto cercare di garantire
uno sbocco lavorativo, perché contrariamente al pregiudizio che considera i
farmacisti una casta, neanche questa categoria sfugge alla crisi occupazionale. Il
riposizionamento del farmacista nel
mercato del lavoro richiede una modifica del cursus studiorum che deve avvenire di concerto tra le Università, il
Ministero della Salute e gli ordini professionali.
Che consiglio darebbe a chi vuole intraprendere questo percorso?
Di essere prodromici e di guardare alla farmacia del futuro. In un contesto che
“territorializza” sempre di più la medicina il laureato in farmacia, coadiuvando
con il medico di medicina generale, acquisisce un ruolo centrale nella presa in
carico del paziente, e questi mutamenti
vanno presi in considerazione dagli studenti e soprattutto dalle Università.
Concludendo, cosa auspica per il futuro
del sistema delle farmacie?
Mi auguro che le farmacie diventino
moderni presidi di prevenzione e di salute sul territorio in grado di operare non
solo nel campo della medicina d’attesa,
ma anche in quello della medicina d’iniziativa al fine di aggiungere sempre più
qualità agli anni di vita guadagnati grazie
ai progressi in campo medico.
r.r.
IL DENARO
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RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
DE MATTEIS AGROALIMENTARE SPA
Pasta Grano Armando, un patto di qualità
UNA FILIERA PENSATA per dare il meglio del
grano italiano. E’ così che nasce, dall’intuizione di De Matteis Agroalimentare
SpA, il Patto Armando. Ad illustrarci le caratteristiche di questo progetto è Marco
De Matteis, amministratore delegato.
La De Matteis è uno dei pochissimi produttori italiani a dotarsi di un ciclo integrato di trasformazione grano-pasta, con
un molino collegato al pastificio di Flumeri (Av). L’azienda è impegnata nell’integrazione con il settore agricolo che ha
portato alla realizzazione del progetto
“Grano Armando”: di cosa si tratta?
E’ un contratto di coltivazione basato
su un rigido disciplinare, siglato con agricoltori italiani che, a fronte degli incentivi offerti dalla De Matteis, producono e
conferiscono al nostro Molino una materia prima dall’elevato contenuto proteico
con la quale viene prodotta la nuova pasta “Grano Armando”. Il progetto nasce
dalla volontà di tutelare e rilanciare la cerealicoltura italiana, costruendo una sana
e virtuosa comunità di agricoltori le cui
adesioni sono notevolmente aumentatein
appena tre anni dal suo lancio. Significativi i dati 2013-2014: 1.000 aziende agricole aderenti, 11.500 ettari coltivati, 9 regioni coinvolte. Anche i risultati di mercato non si sono fatti attendere e così la pasta “Grano Armando”, dall’esclusivo pack
ecofriendly realizzato con materiali compostabili, si sta affermando nei canali della Gdo e del dettaglio, oltre che all’estero:
una vera filiera integrata in cui agricoltura e industria hanno unito le loro forze.
La migliore pasta nasce da legami forti e
Marco De Matteis
azioni di valore: è il claim scelto per sintetizzare la mission del progetto. Perché?
Abbiamo costruito un legame forte ed
onesto con il mondo agricolo, così ricco
di tradizioni e competenze. Ciò ha consentito di dare vita ad una filiera del grano duro italiano che sta rivoluzionando il
mondo della pasta, dell’agricoltura e del
“made in Italy”. Pasta Grano Armando è
espressione di un sistema integrato tra industria e agricoltura basato su principi comuni e valori condivisi.
Un nuovo importante successo per Pasta
Grano Armando è la recente sigla di un
contratto di distribuzione in esclusiva con
l’insegna “Albert Heijn”, la maggiore catena di supermercati dei Paesi Bassi. Come prosegue l’iniziativa?
Non è una novità che il mercato nordeuropeo sia un estimatore dei prodotti
agroalimentari italiani dalle eccellenti caratteristiche qualitative e Pasta Grano Armando è riuscita a superare i rigidi parametri selettivi imposti dalla catena olandese. Molto apprezzato è stato anche l’innovativo packaging ad “impatto zero”, in
grado di tradurre in modo efficace i genuini valori contadini e il rispetto per la
natura che il nostro pastificio esporta con
orgoglio attraverso i suoi prodotti. Sugli
scaffali dei supermercati Albert Heijn, Pasta Grano Armando rappresenta il prodotto di punta di una linea di articoli alimentari italiani la cui qualità e genuinità
viene pubblicizzata in uno spot ricco di riferimenti alla cultura nostrana, che invito
a visionare su youtube.
Con Syngenta mettte in palio una borsa
di studio per il Master di II livello in Management Agro-Alimentare della SmeaUniversità Cattolica del Sacro Cuore. Da
cosa nasce questa sinergia?
Offre una possibilità di crescita e favorisce la continuità generazionale alle Aziende che aderiscono al contratto. La borsa di
studio, del valore di 7.500 euro, è intitolata alla memoria di Angelo Di Milia, interprete dell’evoluzione del mondo rurale e grande innovatore del settore agroalimentare, che ha dato un contributo fondamentale alla nascita della filiera del grano in Irpinia. E’ l’unico Master agro-alimentare accreditato come "Specialistico"
dall'Asfor (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale).Per poter concorrere bisogna essere titolare di un’azienda
agricola o di stoccaggio che abbia sottoscritto il contratto nell’anno 2013/2014.
Riparte il Concorso Grano Armando,
una consuetudine per consumatori e
Aziende della Comunità Armando. Cosa prevede il regolamento?
Il Concorso dà la possibilità di vincere
forniture di pasta e viaggi in Irpinia. E’ sufficiente collegarsi al sito www.concorsogranoarmando.it e inserire le prove di acquisto richieste dal regolamento. Partecipando al concorso si può assegnare la propria preferenza ad una o più aziende agricole tra quelle aderenti al Contratto. Le più
votate riceveranno materiale per la corretta pratica colturale del grano duro cento
per cento italiano. Il consumatore diventa parte attiva di un progetto virtuoso che
ridà valore all’agricoltura italiana, restituendogli un prodotto genuino, “Made in
Italy”, come pasta Grano Armando. Inoltre è possibile essere aggiornati sulle novità e le curiosità del mondo Grano Armando grazie ai canali Social Facebook,
Twitter, Google+, Youtube e Instagram
Quali sono i vantaggi per gli agricoltori
che aderiscono al patto di filiera?
Sono retribuiti con un compenso minimo garantito che li mette al riparo dalle fluttuazioni del mercato. Il disciplinare
inoltre prevede dei premi di qualità per risultati superioni al contenuto proteico minimo fissato al 14,5 per cento. Le aziende
possono contare sul supporto tecnico degli agronomi della Syngenta, nostro partner, nell’applicazione delle migliori pratiche colturali ma soprattutto si sentono
parte di una Comunità al centro di un
meccanismo virtuoso che sta dimostrando di essere un’opportunità di sviluppo e
qualificazione per l’agricoltura italiana.
Antonietta Miceli
EUROGRONDE
Dal fascino del rame le soluzioni per l’edilizia
NATA PER RISPONDERE a una specifica
richiesta del mercato, Eurogronde Srl,
azienda specializzata nella lattoneria
edile, è oggi in grado di trovare soluzioni alle esigenze più complesse con
tempestività e competenza. Ed è proprio questa la formula che contraddistingue l’azienda, consolidata nel panorama del settore grazie ad un successo che dura ormai da più di 23 anni.
“Sia che si tratti di cappe con relative canne fumarie, dei tetti in rame e accessori o altro - spiega il titolare Pietro
Di Lorenzo -, Eurogronde è la soluzione ideale per chi cerca qualità al giusto prezzo. L’azienda è nata per rispondere alle esigenze specifiche del
territorio. A fare la differenza, soprattutto nella fase di start up, è stata la passione per le attività artigianali unita all’eterna bellezza dei tetti in rame”.
Nel tempo Eurogronde ha anche svi- Alcune realizzazioni di Eurogronde: stile e funzionalità per rispondere alle esigenze della clientela
luppato un settore di fondamentale importanza strategica per il comparto delle costruzioni e ristrutturazioni edili: la e pluviali”. Eurogronde nel tempo ha zione e protezione dei manufatti edili,
formazione. La produzione di gronde formato installatori di grondaie ed le stesse coperture in rame, rappresensi incrociava, infatti, con le difficoltà esperti di coperture. Non è un caso che tano il banco di prova quotidiano di un
del montaggio.
una produzione strettamente legata al lavoro che appassiona, perché è sempre
Ecco perché si decise di dare il via ad risultato finale del corretto monitorag- diverso dal precedente e prevede un
un progetto di stage gratuiti per giova- gio diventi un vero e proprio obiettivo continuo contatto con la clientela.
ni e disoccupati. E ancora oggi, chi aziendale.
Dal cliente occasionale, al tecnico
vuole imparare un nuovo mestiere può
Altro valore aggiunto è la presenza in esperto fino all’impresa, per ognuno
accedere al settore grazie a queste op- azienda un punto di riferimento chia- c’è una risposta che Pietro DI Lorenzo
portunità formative “sul campo”.
ro: Pietro Di Lorenzo responsabile ed elabora assieme ai suoi collaboratori,
“In questo modo - continua Di Lo- amministratore unico, risponde diret- accompagnandola sempre con un prorenzo - il giovane è messo nella condi- tamente e personalmente ai clienti e totipo su misura in base alle esigenze
zione di mettersi alla prova e di valu- alle imprese che magari devono risol- del caso, in linea con la moderna lattare le proprie capacità. Si tratta di far vere uno dei tanti problemi del tetto e toneria, che garantisce una risposta
conoscere le diverse tecniche di instal- della copertura.
concreta e risolutiva per ogni problema.
lazione di gronde, scossaline, converse
Il deflusso delle acque, la sistema“Dalle 7.30 alle 17, dal lunedì al ve-
nerdì l’azienda è aperta - sottolinea
l’amministratore -. Anche quando Eurogronde è chiusa sono sempre direttamente io che rispondo alle chiamate
dei clienti, chiarendo ogni dubbio o
incertezza in merito al complesso sistema di deflusso delle acque”.
Gronde e scossaline, converse e impluvi sono prodotti da Eurogronde in
lamiera zincata, preverniciata, alluminio, zinco titanio, acciaio inox e rame.
Notevole è anche la produzione di cappe in acciaio inox: Eurogronde trova la
giusta risposta con rapidità della consegna che spesso è immediata, con attesa di pochi minuti e soprattutto con
prezzi vantaggiosi.
La posizione strategica dell’azienda,
centrale rispetto a Caserta e vicina a
Napoli, costituisce un fattore importante di crescita che ha portato Eurogronde ad operare su tutto il territorio
regionale.
f.b.
IL DENARO
IAVARONE LEGNAMI
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RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
Quando la tradizione incontra la tecnologia
CI SONO AZIENDE LA CUI STORIA ricalca, anzi, precede l’Unità d’Italia. Aziende che hanno visto avvicendarsi la dinastia dei Borboni e poi dei Savoia, che
hanno vissuto la spedizione dei Mille e
la nascita del Regno d’Italia, che hanno
resistito a due guerre mondiali e a catastrofi naturali come il terremoto dell’Irpinia. Ed è proprio sulle aspre montagne dell’entroterra avellinese, sulle rive
del fiume Ofanto, a Calitri, che la Iavarone Industria Legnami ha stabilito una
delle sue unità produttive e la cui attività, secondo alcuni documenti disponibili, risale all’ultimo decennio del
‘700, per la precisione al 1792. Tradizione familiare e qualità dei materiali,
ma anche la capacità di trasformare l’antica sapienza artigianale del falegname in
efficienza industriale, sono le componenti del successo dell’azienda, giunta alla quinta generazione di imprenditori.
Inoltre, gli ottimi rapporti con le istituzioni, il livello di sicurezza territoriale garantito e l’integrazione del sistema aziendale all'ambiente circostante, ma soprattutto le 45mila tonnellate di legname importato e trasformato, fanno sì
che la Iavarone Industria Legnami, in
controtendenza con lo scenario attuale,
può attuare un potenziamento produttivo del reparto profilatura.
“Lo stabilimento di Calitri nelle attuali dimensioni è arrivato ormai alla
quasi saturazione in termini di spazio spiega Tommaso Iavarone jr, amministratore delegato -. L’ampia disponibilità di aree per la nostra attività è vitale,
in quanto importando la materia prima
da zone molto fredde, come la regione
Siberiana o comunque la Russia del
nord, abbiamo un approvvigionamento
legato ai picchi stagionali primaveriliestivi, ed alla quasi impossibilità di importazione durante i mesi autunnali ed
invernali. A tali vincoli- precisa Iavarone- si aggiungono talvolta alcune imprevedibilità che causano ulteriori rallentamenti nell’approvvigionamento,
come le ultime olimpiadi di Sochi, du-
Sergio Iavarone rappresenta la nuova generazione
che si occupa dell’azienda di famiglia
rante le quali i vagoni per il trasporto
merci sono stati contingentati a danno
delle normali attività produttive, e la recente crisi ucraina, che ha causato e continua a causare notevoli disagi alle attività portuali del Mar Nero. Per dare un
concreto ordine di grandezza, nel 2013
abbiamo importato e trasformato circa
40 mila tonnellate di legname, che arriveranno a 45 mila tonnellate nell’anno in corso. Per sostenere tale incremento è iniziato, già da due anni, un
programma di ulteriore potenziamento
produttivo del reparto profilatura, utilizzando spazi precedentemente allocati ad area magazzino; questo ha già determinato, proprio in queste settimane,
un aumento occupazionale di tre unità
lavorative, con preselezione, per il II semestre 2014, di potenziali assunzioni
per altre cinque unità. Poiché abbiamo
assoluta necessità di cogliere le occasioni che ci offre il mercato di verticalizza-
re le produzioni, entro due/tre anni
l’azienda dovrà affrontare una scelta strategica - dichiara Tommaso Iavarone ovvero se effettuare importanti investimenti ancora in questo territorio, con
ovvi vantaggi di concentrazione. Tuttavia, una forte perplessità mi desta la gestione delle aree industriali, in termini
di fornitura dei servizi, ma ancor più
nella difficoltà dei rapporti con l’Ente
gestore. Infatti, le aziende in una fase di
mercato così complessa, seppur ricchissima di nuove opportunità, dovrebbero
essere aiutate a concentrarsi principalmente sul modello di business da perseguire, in un clima favorevole ai programmi di sviluppo, con tempi e modalità certi, senza impiegare energie e
tempo in controproducenti contenziosi puramente formali. Lo stabilimento di
Calitri ha già subito un rallentamento
dello sviluppo potenziale, a beneficio di
altre piattaforme produttive, organizzate in collaborazione con i nostri partner
russi fornitori di materia prima. L’alternativa - aggiunge - sarebbe cogliere le interessanti incentivazioni che offrono a
nuovi insediamenti, aree come Slovenia, Slovacchia e Carinzia, tenendo anche in considerazione le facilitazioni del
nuovo Corridoio 5, che protrarrà verso
est la rete di trasporto trans Europea. Peraltro, queste aree sono più vicine ai nostri mercati di riferimento per il prossimo futuro. Non vorrei peccare di ottimismo, ma credo che le opportunità del
mercato saranno tali che una opzione
non escluderà l’altra”.
I risultati fin qui raggiunti, tenendo
conto della crisi, sono sicuramente positivi e, pur tuttavia, i tempi del mercato non concedono soste, lo sa bene Sergio Iavarone, primo della giovane generazione a seguire più direttamente l’attività di famiglia: “Con le produzioni
dello stabilimento di Calitri - dichiara la nostra azienda è leader in alcune nicchie, come quello dei semilavorati e profilati in larice siberiano. Circa il 15-20
per cento della produzione viene espor-
tato in centro Europa, con un trend in
costante crescita. Il mercato italiano
- precisa Iavarone - invece, è stato fino
ad adesso in sofferenza, con solo recenti segnali di ripresa (+5 per cento marzo 2014 su marzo 2013, come da ultimi dati macro Istat), ma avendo investito costantemente negli ultimi anni,
abbiamo, e continueremo ad acquisire,
ulteriori quote di mercato; riscontriamo comunque relativamente alla nostra
nicchia un incremento di richieste, in
quanto il numero dei competitors si è
via via ridotto a causa delle rilevanti barriere all’entrata, prevalentemente per
l’entità degli investimenti necessari,
nonché per il reperimento della materia
prima, dove siamo ottimamente posizionati”.
La principale sfida dell’azienda è quella di operare in un settore di nicchia, con
materie prime di elevata qualità e con
una produzione “customizzata”, pertanto “sono indispensabili impianti ad alta
tecnologia - sottolinea Iavarone - di grande flessibilità e a controllo numerico, con
tempi di attrezzaggio accettabili. Non
meno importante è un’alta qualificazione degli addetti, in quanto arriviamo a
produzioni con un tale livello di personalizzazione, da richiedere un approfondito controllo qualitativo. Il nostro personale - sottolinea - viene reclutato interamente nelle aree limitrofe al sito industriale, e possiamo esprimere una grande
soddisfazione per il livello di competenze da questo raggiunto. E sul futuro dell’azienda le idde sono molto chiare: “Ad
oggi - rivela Iavarone - la performance
aziendale del portafoglio ordini fa registrare un +14 per cento globale rispetto
all’anno precedente in over delivering sul
budget del 4 per cento circa. Inoltre, siamo in fase di pianificazione del quinquennio 2015-2019, con l’obiettivo di
arrivare, nel 2019, ad un fatturato di 1819 milioni di Euro. Naturalmente - conclude - con un adeguato piano di investimenti per supportare lo sviluppo”.
r.r.
IL DENARO
CONFCOOPERATIVE
SABATO 17 MAGGIO 2014
30
RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA
La solidarietà al servizio delle piccole imprese
QUANDO PARLIAMO DI cooperazione,
ci riferiamo ad una realtà consolidata
e importante che non è semplicemente legata ad una dimensione provinciale: la sua organizzazione territoriale, infatti, si articola in ben ventidue
Unioni regionali, ottantuno Unioni
provinciali e sette Unioni interprovinciali.
Parliamo di Confcooperative, un organismo nazionale storico, che ha una
sua precisa identità nell’ambito del
mondo del lavoro e della produzione,
che si occupa di cooperazione tra piccole e media imprese e che ha una sua
sede anche ad Avellino.
La grande componente del Movimento Cooperativo Italiano annovera
una lunga storia fatta di sacrifici ma
anche di successi, che ha visto le imprese ed i lavoratori di ogni settore
guadagnare traguardi importanti anche
in momenti difficili.
“Collaborazione e solidarietà sono le
parole chiave su cui si fonda il principio di Confcooperative”, come afferma
Antonio Borea, presidente dell'Unione Provinciale di Avellino.
Che cosa rappresenta Confcooperative per il territorio?
Confcooperative è una associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo.In considerazione della massiccia presenza di cooperative sul territorio, essa rappresenta sicuramente una
notevole garanzia in fatto di sostegno
e consulenza. Per quanto riguarda la
provincia di Avellino una cooperazione di questa portata è estremamente vitale per il sistema produttivo e del lavoro. Inoltre rappresenta una realtà
La grande
forza
di un organismo
nazionale storico
che ha
una sua precisa
identità
nel mondo
del lavoro
e della produzione
con il sostegno
agli addetti
e alle piccole
e medie
realtà
produttive
Un punto
di riferimento
nel Movimento
Cooperativo
zione per il sostegno di ogni singola
cooperative.
Che vantaggi derivano per gli iscritti
dall’appartenere ad un grande Movimento nazionale del sistema cooperativo?
Confcooperative è la prima sigla nel
settore della cooperazione in Italia, e
questo fattore è rassicurante per gli associati, che si sentono al centro di una
grande famiglia che conta migliaia di
cooperative, e che con la sua competenza esprime forza e leadership. Proprio in questi giorni abbiamo rinnovato tutti i nostri organismi a livello
nazionale, ed abbiamo votato la Federazione solidarietà che è la più grande
del settore in Campania, che vede tra
i propri associati oltre quattriocento
cooperative. Questo per avere un'idea
della diffusione e della forza di Confcooperative.
Una riunione di Confcooperative Avellino, con il presidente Antonio Borea
storica, in quanto è l'associazione datoriale più importante e longeva in assoluto, in Irpinia è attiva da tantissimi
anni, e garantisce supporto e stabilità
per le diverse attività di tutti gli associati.
Quali sono le principali attività di
Confcooperative?
Confcooperative si occupa principalmente di assistenza al movimento
cooperativo. Oltre agli ordinari servizi legati al mondo delle imprese, in
particolare alla gestione e alla consulenza, si occupa della promozione dei
diversi settori produttivi, supporta le
opportunità di lancio delle associazioni e dei lavoratori associati, segue e
guida le piccole e medie imprese nel
percorso normativo. La nostra è un'Associazione datoriale a cui aderiscono
più di 100 cooperative che abbracciano diversi settori: sociale, agricolo, sanitario.
Cosa fate per sostenere i cittadini, i
commerciati e tutti gli associati, in
questo periodo di difficile crisi economica?
Il nostro supporto come Confcooperative si basa soprattutto sul sostegno
al credito. Questo principio vale sia a
livello nazionale che provinciale. Sul
nostro territorio, infatti, è particolarmente indispensabile l'aiuto concreto
e la consulenza alle attività imprenditoriali delle cooperative, poiché lo sviluppo economico, in quanto momento congiunturale, risente in modo particolarmente pesantela crisi. Puntiamo, quindi, ad un sistema creditizio
cha vada nella direzione dei nostri associati, soddisfacebdio le loro esisgenze, e che sia di supporto alle cooperative, soprattutto quelle che operano
per conto di enti pubblici, con tutti i
relativi problemi di liquidità e difficoltà nei pagamenti.
Come intervenite?
La nostra azione si svolge mediante
un sistema creditizio ad hoc, che proponiamo cercando di sostenere le imprese in questa fase particolarmente
critica. La “mission” della cooperazione, infatti, riguarda l'assistenza, la rappresentanza, la vigilanza e la tutela delle cooperative associate. Confcooperative, inoltre, ha anche la funzione di
incentivare lo sviluppo, di avviare e sostenere il dialogo politico e organizzativo, di proporre provvedimenti di legge di interesse cooperativo, di siglare
protocolli d’intesa con soggetti istituzionali e parti sociali, dialogando attivamente con le Istituzioni europee ed
internazionali.
Qual è il punto di forza di Confcooperative?
Sicuramente sta nel principio della
istituzione rappresentativa: siamo cooperatori, quindi la forza ci viene dall'unione, dalla collaborazione fattiva.
E questo principio lo portiamo attivamente e costentemente in tutte le realtà economiche dove siamo presenti,
incentivando e sostenendo l’occupazione, nonché nelle principali relazioni istituzionaliu sul territorio. In Confcooperative, infatti, vince la sinergia
degli associati, che crea opportunità,
idee, soluzioni condivisibili per il rilancio dell'economia per le imprese,
anche le più piccole, offrendo, di conseguenza, anche possibilità per nuovi
posti di lavoro. Ogni settore economico-produttivo, infatti, ha le sue peculiarità ma anche le sue particolari
criticità, ed in tal senso Confcooperative si impegna,anche in Irpinia, ad
individuare le giuste strategie di solu-
Quali sono in vostri programmi per
l’Irpinia?
Tra gli obiettivi dell'Unione Provinciale di Avellino di Confcooperative, c'è il potenziamento dei servizi e il
consolidamento di quelli già attivi. Veniamo da un lungo periodo di commissariamento, ci siamo insediati come nuova classe dirigente dal luglio
2013, stiamo quindi cercando di essere maggiormente presenti per le categorie degli associati. Intendiamo ampliare e potenziare l'Unione Provinciale mettendo in risalto le capacità e
le competenze degli associati.
Maresa Calzone
La prima sigla
nel settore
in Italia
rappresenta
un fattore
rassicurante
per gli associati
che si sentono
al centro
di una grande
famiglia
che conta decine
di migliaia
di soci
e che con
la sua
competenza
continua
ad esprimere
forza e leadership
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
31
[ CULTURE]
BENI CULTURALI
Riemergono le piccole Pompei della preistoria
Campanelli:
I musei sono vivi
Sommese:
Servono sinergie
UN PROGETTO DI
MUSEO in sinergia sul territorio campano, ma che
in realtà riguarda molto
anche Napoli.
“L’idea - sottolinea Adele Campanelli (nel tondo), sovrintendente per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta nasce proprio dalla necessità di trovare
un luogo di condivisione di tutti i reperti
e i materiali provenienti dagli scavi urbani degli ultimi anni: una risorsa e un
lavoro per tutto il territorio, insomma,
uno scrigno di tesori e opportunità costellato da creatività e intelligenza”.
E in cosa si differenzia dagli altri musei?
Innanzitutto per la metodologia:
piuttosto che affidarci ai classici pannelli, lavoriamo sulla suggestione del
teatro e della poesia. L’idea è di trasformare i musei in luoghi nei quali potersi riconoscere e far percepire al pubblico che quello che vede e sente lo riguarda direttamente. La Sovrintendenza si pone come medium tra la pietra antica e la società contemporanea.
Alcuni progetti di studio sono stati
eliminati dalla scuola perché i ragazzi
hanno più interesse per le “cose finte”.
Proprio così! Diamo voce agli oggetti e
non spiegazioni non richieste. Un bambino che ha la possibilità di prendere in
mano uno strumento antico rimarrà impressionato e chiederà di saperne di più.
L’archeologia scopre pagine non scritte
e il ragazzo, lo studente viene a contatto con una materia seria e questo è il miracolo che può fare il racconto della storia.
Si dà ai reperti archeologici la possibilità di raccontarsi?
Sì, i pezzi rinchiusi nei musei hanno
ora un’altra chance, un’altra occasione di
essere rivissuti, non dimenticati: è come
spiegare un mistero, come un sacerdote
che dice messa. Abbiamo bisogno di
questi riti e di queste cerimonie per riscoprire le nostre origini.
Qual è il programma?
Il programma prevede un ciclo di
conferenze, “Le Città Campane itineranti”, e seminari scientifici di approfondimento; una mostra interattiva con
racconti di fondazioni mitiche, forma e
funzioni delle città campane suddivisa in
due sezioni principali: Paestum, Le colonie greche, presso il Museo Narrante
di Hera alla Foce del Sele e il Museo
Nazionale di Paestum; e S. Maria Capua
Vetere con Le città etrusche e romane,
presso il Museo dell’Antica Capua. Nelle mostre proponiamo la messa in scena
di miti e leggende per mostrare quali
meraviglie si celano sotto l’asfalto delle
nostre città, la rete di villaggi su cui fonda l’urbanesimo.
Ci sarà un catalogo?
Certo, accanto al catalogo di spessore scientifico saranno pubblicati anche
A.G.
opuscoli divulgativi.
COME UNA PERLA nel tesoro di
bellezze consegnateci
dalla storia.
Così Paquale Sommesse
(nel tondo) assessore regionale al Turismo, definisce il percorso espositivo di “Immaginando Città”.
“Ma di iniziative come queste è necessario che se ne moltiplichino, la cultura
è strategica per tutti i settori, non solo
per la crescita sociale e immateriale ma
anche per quella materiale, per l’economia di un territorio che non può vivere
guardando il proprio glorioso passato”.
Eppure, proprio sul fronte della gestione dei beni culturali, le polemiche
paiono non finire mai.
Lo so e non mi nascondo dietro a un
dito. Aggiungo però che uno degli scopi principali di questa iniziativa che la
Regione finanzia è la creazione di un sistema di valorizzazione e promozione
del patrimonio artistico. Bellezze archeologiche e paesaggistiche, arte, grandi eventi devono fare parte di un unico
contenitore con lo scopo di far conoscere
all’esterno una sorta di sistema Campania.
Più collaborazione isituzionale e meno
primedonne?
Su questo aspetto insisto particolarmente, i protagonismi non hanno mai
portato da nessuna parte, sia quelli delle istituzioni sia prima di tutto quelli
delle persone che le istituzioni sono chiamate a rappresentarle. Ritengo necessaria la collaborazione tra istituzioni al fine di raggiungere un obiettivo comune,
che è quello della crescita complessiva
della nostra Regione.
Mai più querelle come quella sorta sull’uso di Piazza del Plebiscito per la festa della Nutella?
Lo ha deciso anche il Tar. Ma al di là
delle sentenze, ognuno deve fare la propria parte. La Regione programma e non
è solo ente finanziatore, il Comune garantisce il decoro della città, l’accoglienza
e la sicurezza, la Soprintendenza accompagna questi processi affinché vengano ultimati nel migliore dei modi. Per
far crescere il sistema tutti, dagli Ept alle Camere di Commercio al Comune e
alla Regione devono remare nella stessa
direzione.
Un esempio concreto di questa buona
volontà?
L’accordo preso tra tutti i soggetti in
campo sul superamento del vecchio accordo di programma del 2009 da fare
tutti un’azione sinergica su iniziative come quella di oggi.
Un’altra iniziativa che renda il senso di
questo fare sistema?
Il Grand Tour, con il quale abbiamo
messo in campo una attività di programmazione utile per tutti i territori e
per tutti i turismi. Adesso gli enti locali devono lavorare per offrire città accoglienti, pulite e sicure.
Un’anfora ritrovata a Cuma e, a destra,
la scultura di un antico eroe romano,
in mostra nell’ambito di Immaginando Città
“Immaginando le città. Racconti di
fondazioni mitiche, forma e funzioni
IMMAGINATE i negozi, la gente, gli delle città campane” si sviluppa in due
uffici, il movimento dei cittadini di un percorsi che abbracciano la ricchissima
tempo. Di tanto tempo fa. Parliamo di storia di due dei centri urbani più antimillenni, delle Colonie grechi della Penisola: Paestum
che dell’VIII secolo a.C.,
e Capua.
immaginate lo svilupparsi Istantanee di vita
Da un lato troviamo
del fenomeno urbano pres- vissuta, abitati
una città che non ha avuso le popolazioni etrusche e concentrati e
to continuità di vita sullo
italiche e poi ancora le fonstesso sito (Posidonia Paedazioni delle colonie latine popolosi dell’Età
stum-Capaccio) e dall’ale lo svilupparsi dei centri del Bronzo,
tro invece quella dove la
campani alleati dei Roma- tornano a vivere
città moderna insiste dini a partire dalla fine del IV
rettamente sui resti antichi
secolo a.C. Bene, tutto que- in due inediti
(Capua - Santa Maria Casto tornerà a vivere grazie al percorsi espositivi pua Vetere).
lavoro di un team di 50 ri- in cui il pubblico
Le esposizioni saranno
cercatori di due università e
sia presso il Museo Ardue Sovrintendenze che potrà toccare con
cheologico di Santa Maria
hanno raccolto ben 500 re- mano la storia
Capua Vetere sia presso
perti inediti in 16 sale espoquello di Paestum.
sitive per un viaggio dalla
Per il museo pestano,
preistoria fino alla tarda antichità. Due centro di interesse è la città, di Poseipercorsi museali non tradizionali, che donia, le cui rifondazioni la portano a
saranno inaugurati il 21 e il 29 maggio trasformarsi da città greca a città lucarispettivamente a Santa Maria Capua na e quindi romana.
Vetere – presso il Museo dell’antica Capua – e agli Scavi di Paestum.
Gli albori di Campania Felix
A Santa Maria Capua Vetere l’intePaestum e Capua inedite
resse si sposta su di una pianura, quella
Promosso dalla Sovrintendenza per i campana, fertile e famosa in antico.
Beni archeologici di Salerno, Avellino,
La storia inizia da tre insediamenti di
Benevento e Caserta, cofinanziato dal- età preistorica, Gricignano, Afragola e
la Regione Campania con Fondi Por- Longola, scavati in tempi recentissimi e
Fesr, il progetto intende trasformare i ancora poco noti al grande pubblico.
musei in palcoscenici interattivi nei quaSi tratta, per motivi diversi, di piccole
li il pubblico ha la possibilità di “tocca- Pompei della preistoria, che hanno rere con mano” i reperti archeologici ve- stituito istantanee di vita vissuta, abitanuti alla luce per caso nel corso dei più ti concentrati e popolosi, in forme che,
recenti lavori effettuati per l’Alta Velo- pur non mostrando continuità di vita
cità e trovarsi così nelle condizioni di ri- con gli evi successivi, denunciano la vovivere le antiche città utilizzando anche cazione agraria di questa terra, matrice
gli strumenti di uomini vissuti miglia- comune per tutte le successive espeia di anni fa.
rienze della storia. •••
DI ALESSANDRA GIORDANO
G.D
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
CULTURE
33
EVENTI
Paestum, Matematica favolosa
LE FIABE sono fatte di migrazioni, di forti tracce identitarie, viaggiano nello spazio e simbolicamente possiedono quella giusta
forza tesa ad unire le diversità
culturali e la storia dei popoli. E
proprio il tema della migrazione,
trasversale a tutte le iniziative del
Forum Universale delle Culture,
verrà declinato in modo decisamente inedito nell’ambito del
Festival della Fiaba in programma nell’area archeologica di Paestum da giovedì 15 a sabato 17
maggio. Saranno infatti i concetti e i rompicapo della matematica a fare da fil rouge dei laboratori di teatro, musica, lezioni di scrittura e di teoria, mostre
e reading che animeranno l’evento.
Il Mediterraneo è quindi ancora una volta al centro di riflessioni teoriche, di sperimentazioni e azioni creative tese a scoprire l’immagine più vera dei popoli
che si affacciano sulle sue rive.
Idealmente suddiviso in due sezioni, le favole legate ai concetti
matematici e le fiabe le cui radici si perdono nei secoli, l’evento
è rivolto essenzialmente a una
platea giovanile e accoglie la par-
[BUONE AZIONI]
A C U R A D I R I TA F E L E R I C O
Il bene più prezioso
A Bellizzi si dona il tempo
Piergiorgio Odifreddi, direttore del Festival delle favole matematiche di Paestum
tecipazione di scuole, studenti e
ospiti di fama internazionale.
“Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe”, scriveva Gianni
Rodari e lo ricorda il direttore
scientifico del Festival Piergiorgio Odifreddi, aggiungendo: “Le
fiabe servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma all’uomo intero,
e non solo al fantasticatore”. Per
gli adulti sarà ulteriore scoperta
dei nuovi percorsi di conoscenza offerti dal linguaggio della
quantistica, del mondo delle mo-
lecole e della biochimica. A condurre i laboratori saranno, fra gli
altri, il compositore Nicola Piovani, il matematico Michael
Atyah unico a ricevere il Fields e
l’Abel. E poi c’è Claudio Bartocci, famoso per la sua antologia Racconti matematici, e la fisica Lara Albanese. Il Festival
della Fiaba, coordinato da Andrea Mazzucchi si svolgerà venerdì 23 e sabato 24 maggio; ricordando - insieme a Calvino,
che le “fiabe hanno le gambe lunghe”.
NON SOLDI ma molto di più:
tempo. Il Comune di Bellizzi,
in partenariato con l’Associazione Avalon, dà vita alla
“Banca del Tempo”, un progetto di ampia valenza sociale e
territoriale finalizzata alla
gestione e allo scambio gratuito
del bene più prezioso che che ci
sia concesso. “La Banca del
Tempo – spiega il presidente di
Avalon Michele D’Elia – è un
progetto che risponde non solo
alle esigenze di un aggregatore
territoriale, ma anche alla
doverosa valorizzazione delle
risorse locali partendo dalla
prima e, a mio avviso la più
importante, rappresentata dai
giovani. Questi hanno l’esigenza di impegnare il loro tempo e
le loro conoscenze soprattutto
in questo difficile periodo
occupazionale. L’iniziativa
rappresenta anche una risposta
concreta per sostenere un
volontariato capace di sopperire alla carenza di risorse destinate alle politiche sociali”. Tra
le azioni già attivate meritano
menzione il Book Sharing,
l’affiancamento di giovani
startupper attuato in collaborazione con Vincenzo Quagliano
della Qs&Partners, già “Coach” delle nuove iniziative in
corso di redazione nell’ambito
del progetto Maieutica, il corso
di scrittura creativa, l’avviamento all’utilizzo delle nuove
tecnologie informatiche per la
terza età, il servizio Card
Giovani, l’organizzazione di
workshop su tematiche occupazionali, di sviluppo locale e
strumenti innovativi, il programma comunitario Youth
Guarantee.
Rita Felerico
MUSICA
TRADIZIONI
A UN ANNO dalla
scomparsa Napoli
ricorda, con una
messa e un recital, la
contessa Milly Prosdocimo Gardini,
pianista e animatrice, con le sue iniziative, della vita musicale cittadina e italiana. Veneta di nascita, napoletana
d’adozione, temperamento e cultura
internazionale, la contessa Prosdocimo Gardini,
nel suo monumentale appartamento di Palazzo
Cirella ha ospitato concerti con artisti di levatura internazionale e promosso prestigiose rassegne che ancora oggi animano il panorama musicale italiano. “Grazie per averci costantemente ricordato – ricorda il professor Jovica Vitaljic, che prosegue con passione l’impegno della
Gardini nella promozione della cultura a Napoli
- che anche l’anima e l’animo pretendono il proprio nutrimento. Le persone speciali, come Milly, sono esemplari unici. Non si ripetono”.
HA IL SAPORE del passato la tradizione dell’infiorata per la festività dell’Ascensione. Si apre al
mondo per la prima volta quella che, dal 1995,
ha luogo a Cusano Mutri, nel Sannio: promossa
dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco dal 1995 promuovono una manifestazione, la
tradizionale infiorata del Corpus Domini, è oggi un festival internazionale. Iniziata domenica
scorsa e aperta fino a domani, è una infiorata viva, nutrita di sentimenti, tradizioni, laboratori,
concerti, mostre e gare con una giuria di esperti
(Giuseppe Leone,artista e docente della cattedra
di tecniche e tecnologia della pittura all’Accademia di Belle arti di Napoli; Aniello Barone, docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di
Napoli e Giorgio Femia, docente di arte della ceramica), che selezionerà i migliori tappeti e i più
begli abiti creati dai florist designers. Destinata
ai giovani la “Chiamata alle arti”, progetto regionale di promozione dei talenti campani portato avanti dall’Osservatorio Culture Giovanili: i
giovani espongono le proprie opere attraverso
una galleria virtuale on line. Il futuro della rassegna è l’obiettivo finale del festival, inserito anche
all’interno di AncixExpo, programma di eventi e
comunicazione volto a promuovere Expo 2015.
Milly Gardini Corpus Domini
Napoli ricorda Fiori a Cusano
Maestro Carlo Ponti
Prima volta a Pozzuoli
per ritirare il Civitas
SUA MADRE a Pozzuoli è cresciuta e lui, il maestro Carlo
Ponti, ci va per la prima volta a ritirare il Premio Civitas.
Figlio di Sophia Loren, il musicista riceverà il riconoscimento il 29 maggio insieme a Andrea Ballabio, direttore
scientifico del Tigem. Il Premio nato negli anni ’90 da
un’idea di Paolo Lubrano in sinergia con il Comune puteolano, quest’anno è dedicato al ricordo delle 38 vittime
dell’incidente del bus di Monteforte Irpino. Durante la serata l’Orchestra del Teatro San Carlo, diretta dal Maestro
Ponti, si esibirà in concerto sul palco di una speciale arena
nei giardini del Tempio di Serapide in collaborazione con
la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli.
SPORT E SOCIETÀ
Canottieri, “Un secolo di campioni” aspettando il Mundial
Eduardo Sabbatino e Lorenzo Insigne
DAL TALENTO azzurro Lorenzo
Insigne, fresco di pre-convocazione al Mondiale del Brasile,
allo storico capitano Antonio
Juliano. Dal presidente dei due
scudetti Corrado Ferlaino ai
campioni del passato Canè,
Luis Vinicio e Montefusco.
Sono solo alcuni dei protagonisti di “Un secolo di campioni”, l’incontro organizzato
mercoledì scorso in occasione
della centesima candelina spenta dal Circolo Canottieri Napoli. La festa ha preceduto di
qualche ora il Consiglio Nazionale Ussi tornato a Napoli
dopo ben venti anni. A fare gli
onori di casa, il presidente della Canottieri Napoli, Eduardo
Sabbatino, affiancato dal presidente onorario, Carlo De
Gaudio. Il mondo del giornalismo sportivo, con in testa il
presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo, e quello del calcio napoletano si sono così uniti per
festeggiare un secolo di vita del
prestigioso sodalizio giallorosso. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Rai Gianfranco Coppola, assegnato anche il Premio Ussi Campania al
presidente del Calcio Napoli,
Aurelio De Laurentiis. “Siamo
orgogliosi di poter ospitare, do-
po venti anni anni, il Consiglio
Nazionale Ussi. Noi festeggiamo cento anni – afferma Sabbatino - ma non lo dimostriamo perché abbiamo ancora tanta voglia di crescere e sfornare
nuovi campioni. Significativa è
la presenza di Insigne che deve
essere un esempio per tutti i
giovani che si avvicinano allo
sport”.
Giorgio Marciano
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
CULTURE
SABATO DELLE IDEE
Centro storico, ritorno al futuro
NAPOLI È PRONTA a rifarsi il look e
comincia dal centro storico, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal
’95. Per farlo occorrono competenze che spaziano dall’urbanistica alla
conoscenza del tessuto civile e sociale: per aprire il dialogo sugli interventi resi possibili dai 100 milioni di euro del progetto “Centro storico di Napoli Unesco” della Commissione Europea è il “Sabato delle
Idee”, quarto appuntamento della
sesta edizione in calendario oggi all’Istituto Italiano per gli Studi Storici.
Un filo sottile che unisce passato
e presente, da quel Benedetto Croce – cui è dedicato il Maggio dei
Monumenti – che scelse Palazzo Filomarino per la sede dell’Istituto, alle proposte odierne di esperti di istituzioni pubbliche, enti culturali,
scientifici e accademici. A discutere
del progetto, infatti, saranno Marta
Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, Lucio d’Alessandro, rettore del
Suor Orsola Benincasa e Marco Salvatore, condirettore de “Il Sabato
delle Idee”. In apertura le relazioni
sul tema “Il centro storico e la città:
ieri, oggi e domani” affidate a Piero
Craveri, professore emerito di Storia contemporanea al Suor Orsola
Benincasa e presidente Fondazione
“Biblioteca Benedetto Croce”, e a
Aldo Loris Rossi, membro emerito
dell’Accademia delle Arti del disegno. Si prosegue con i focus di approfondimento su “I progetti e i piani urbanistici per il centro storico”
con gli interventi di Giorgio Cozzolino, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Napoli, Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori pubblici e di Uberto Siola, presidente Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori
di Architettura.
Sul tema “Il vincolo Unesco e il L’obelisco dell’Immacolata in piazza del
piano di gestione per il centro stori- Gesù Nuovo, cuore della città antica
co” intervengono Luisa Bocciero,
coordinatore del Progetto “Suor Orsola patrimonio dell’umanità certi- ni, fino alle conclusioni di Cesare de
ficato dall’Unesco”, Elena Coccia, Seta, fondatore del Centro Interdipresidente dell’Osservatorio Perma- partimentale di Ricerca sull'Icononente del Centro Storico di Napoli grafia della Città Europea, e di Ni- Sito Unesco, e Giancarlo Ferula- no Daniele, assessore alla Cultura,
no, direttore del Servizio di Pianifi- che introdurrà anche la visita guidata
cazione e gestione del territorio Si- alla Mostra “Storie e Leggende nato Unesco del Comune. A seguire la poletane di Benedetto Croce”.
Chiara Di Martino
parola passa a cittadini e associazio-
Lux, scatti onirici
PREDILIGE La fotografia analogica per le sue
insostituibili cromie. Francesco Ciotola esordisce con “Lux” mostra visitabile fino al 26
maggio presso la Galleria napoletana Pantesia (Passeggiata Colonna 65): 20 immagini
in bianco e nero realizzate in pellicola con un
foro stenopeico, una tecnica fotografica antica ripresa dall’artista.
WINE&THECITY
Spettacoli diVini
“DALLE VIGNE di Posillipo alla Catacombe di san
Gennaro a Capodimonte, da una collina all’altra della città: è questo lo spazio geografico di Wine&theCity alla sua settima edizione. Iniziamo il 14 maggio e arriviamo fino al 28: quindici giorni di appuntamenti, itinerari, degustazioni”. È così che la sua
ideatrice, Donatella Bernabò Silorata annuncia nell’introduzione dell’opuscolo già distribuito nei 115
indirizzi, la settima edizione della festa mobile dedicata al nettare degli dei.
Motore della creatività urbana, le location della
città partecipano alla più grande rassegna con flash
mob, azioni di public art, itinerari in Vespa d’epoca, street food, aperitivi nelle boutique, installazioni e vernissage d’arte, performance musicali, visite
guidate in notturna. Un circuito interattivo, dove a
fare da collante il profumo e il colore del vino, che
coinvolge boutique, grandi alberghi, ristoranti, gallerie d’arte, degustazioni, feste, djset, aperishopping
e cooking show. Per chi voglia addentrarsi meglio e
saperne di più dei tanti happening basta visitare il
sito wineandcity.it.
34
Valorizzare la cultura?
Stop all’ideologia del No
Di FABIANA GARDINI*
LA CULTURA è un’industria. Nel 2011 ha determinato
un valore aggiunto di 68 miliardi di euro e impiegato
1,4 milioni di persone. L’industria culturale nel triennio
2007-2010 è riuscita ad agguantare un +3% e ha
assunto 13mila persone in controtendenza rispetto al
resto dell’economia, costretta a una flessione di circa il 2
per cento. In Europa però rimaniamo ultimi. Ma nel
grande perimetro della cultura non tutti gli ambiti si
muovono all’unisono. Se cresce il peso economico delle
industrie culturali e creative e delle arti visive, arretra
quello più propriamente legato al patrimonio culturale
(musei e monumenti). Qual è allora la ragione della
enorme differenza tra Italia ed Europa?
La ragione non è nella quantità di spesa ma nel modo in
cui i nostri beni culturali non sono messi a reddito. Le
classi politiche governanti continuano a inventare
soluzioni che consistono solo in un eccesso di burocrazia
che copre l’incapacità sotto il velo di incarichi
“matrioska”. Pensare, parlare, declamare di crescita senza
ricerca, senza cultura, senza innovazione, porta a un
futuro da consumatori disoccupati. Non possiamo,
giusto per citare Oscar Wilde, aspettare di accorgerci dei
nostri errori solo quando non è più possibile rimediare.
Per questo motivo abbiamo deciso, noi del Comitato
Napoli Centro di Fare per Fermare il Declino, di
promuovere un know how nuovo, diverso nel
significato e nei modi da tutto quanto sbandierato ai
quattro venti dalla politica ignorante, sempre pronta ad
approfittarsi degli slogan, ma incapace di proseguire
oltre. È in parte vero ciò che ha sostenuto Michele
Boldrin, al convegno di sabato mattina al Plart, che è
pura fantasia se si pensa che il Meridione risorga
economicamente grazie ai beni culturali. Il concetto va
approfondito. Considerando l’accezione più larga di
bene culturale. Secondo punto non si immagina la
scomparsa del gramo impianto produttivo esistente. A
nessun pazzo verrebbe in mente di sopprimere lo
zoccolo duro della produttività meridionale che a costo
di incredibili sforzi sta cercando di tenersi in vita a
dispetto della crisi che non cessa di divorarci. A questa
base però bisogna affiancare la messa a reddito del
nostro patrimonio più grande. Il modo c’è, e se
smettiamo agire solo raffazzonando alcuni “sentito dire”,
possiamo davvero coglierne i frutti. Senza insulti al
patrimonio culturale, senza ipocriti atteggiamenti di chi,
per altri interessi, coltiva l’uso del no come salvaguardia
e conservazione. Miei cari signori, conservare in buono
stato un servizio di posate d’argento significa usarle tutti
i giorni. Conservare i beni culturali significa usarli. Con
rispetto e competenza, ma usarli. Accidenti se si può!
Pensate agli inglesi, a tutti i popoli nord europei. Non
riusciremo a fare dei beni culturali il nostro primo bene
di sussistenza, ma se già essi potessero automantenersi
sarebbe una rivoluzione.
*Comitato Napoli Centro
Fare per Fermare il Declino
ARTE
LETTERATURA
La Notte campana dà luce ai Musei
Positano città del libro
IL TEMPO PER L’ARTE non è mai troppo, perciò come non approfittare se
i musei restano aperti oltre orario? È
questa la premessa della Notte dei
Musei di questa sera, iniziativa europea attiva dal 2005, che quest’anno,
grazie al rinnovato supporto del Ministero dei Beni e delle attività culturali, coinvolgerà musei statali e comunali aperti dalle 20 alle 24.
La Campania partecipa in grande
stile a partire da Napoli con le sue
strutture più amate, dal complesso
di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, che eccezionalmente aprirà gli armadi della Camera Sancta con i preziosi reperti del patrimonio liturgico presente nel Museo
dell’Opera, a Palazzo Zevallos Stigliano, che ospita una delle tre tele di
Caravaggio presenti in città, il Martirio di Sant’Orsola. Non scontata
eppure operativa l’apertura del Maschio Angioino (sede del museo civi-
CI SARÀ anche Positano Mare, Sole e Cultura, la rassegna letteraria presieduta da Aldo Grasso, al terzo incontro nazionale tra le oltre sessanta “Città del Libro”,
in programma a Cagliari il 16 e il 17 Maggio. I lavori
avranno inizio venerdì 16 con gli interventi di Romano Montroni, presidente del Centro per il Libro e la
Lettura, Rolando Picchioni, fondazione per il Libro,
la Musica e la Cultura e Gian Arturo Ferrari, e proseguiranno sabato 17 maggio con il delegato alla cultura dell’Anci Maurizio Braccialarghe che incontra i sindaci delle Città del Libro. A seguire, Marino Niola
propone un approfondimento su “Digito ergo
sum. La trasmissione della cultura tra Rete e social”.
Giunta alla XXII edizione, Positano Mare, Sole e
Cultura avrà inizio venerdì 27 giugno (Palazzo Murat,
Positano) con Massimo Franco, autore de “Il Vaticano secondo Francesco”, che insieme al direttore del
TG1, Mario Orfeo, sarà insignito del Premio Internazionale di Giornalismo Civile.
Nel corso dell’ultimo ventennio la manifestazione ha
analizzato e approfondito i cambiamenti politici, sociali,
economici e culturali del nostro Paese, attraverso le testimonianze dei protagonisti del panorama culturale nazionale ed internazionale.
co), del complesso monumentale di
San Domenico Maggiore, del Palazzo delle Arti di Napoli con la mostra
di successo su Andy Warhol e il Museo Madre. “La città deve investire in
quello che appare come il vero oro”,
questo il commento di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, e Nino
Daniele, assessore alla Cultura.
L’arte apre le porte anche in provincia: partecipano alla Notte dei
Musei il Museo Storico Archeologico di Nola e il Museo “Ignazio Cerio” di Capri, che metterà in scena un
concerto dal tema “la Notte”. Le altre città campane non sono da meno: dal Museo Archeologico di Salerno alla Cripta Medievale di Positano (Sa), mentre la provincia di Avellino propone un tour guidato nella
storia di un piccolo centro “cancellato” dal sisma del 23 luglio 1930 e ricostruito in altro sito.
Un viaggio nella cultura con un
Apertura straordinaria anche per il
Museo Civico al Maschio Angioino
tocco ‘digital’: per il secondo anno
consecutivo la Notte dei Musei sarà
raccontata anche attraverso le immagini della community degli Instagramers. L’hashtag da usare è #ndmigersitalia14.
C.D.M.
IL DENARO
Sant’Arpino in prima linea, nell’area
casertana, con la rassegna PulciNellaMente diretta da Elpidio Iorio. L’apprezzamento di Giorgio Napolitano
FINO A UN CERTO tempo fa, se si voleva
indurre chi contava a riflettere su qualcosa,
bastava mettergli una pulce nelle orecchie e
lo scopo si raggiungeva (il piccolo parassita
penetrava lentamente e faceva bene il suo lavoro!). Da un certo tempo in qua,le orecchie
sono diventate ‘fredde di chiamata’. È stato
allora necessario mettere le pulci un po’ più
su, direttamente nelle menti. Da qui l’originale titolo “PulciNellaMente” della rassegna
Teatro-Scuola che si svolge con successo a
Sant’Arpino, il primo comune casertano salendo da Napoli, l’ultimo scendendo da Caserta. Ma il titolo può essere letto anche come efficace avverbio, ‘pulcinellamente’. Come dire: ragioniamo e parliamo di tutti i
problemi, ma facciamolo nello stile e alla
maniera di Pulcinella: senza prenderci in giro, mettendoci sempre in discussione e ridendoci sopra. Non dicevano i latini “castigat ridendo mores?”.
Elpidio Iorio, direttore della rassegna che
ha tagliato le 16 edizioni meritando l’apprezzamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ascolta e sorride. “I
risultati non sono mancati. Volevamo svegliare il territorio, rafforzare la coscienza critica dei nostri concittadini, rendere le istituzioni più attive e ci siamo riusciti. Abbiamo
usato il teatro come specchio e riflesso della
vita;abbiamo attratto giovani all’arte e alla
cultura come strumenti che creano solidarietà sociale e liberano le speranze”.
La scuola serbatoio di energie cui attingere, le istituzioni interlocutori coi quali
rapportarsi in maniera dialetticamente costruttiva. Uno dei successi più recenti? Ce ne
sarebbero molti, ma Iorio sottolinea la presenza, al teatro Lendi, del presidente del Senato Pietro Grasso. “È stata una testimonianza di alto profilo politico e istituzionale, anche per lo spettacolo teatrale messo in
scena, ispirato ad un suo testo drammaturgico a forte denuncia della illegalità e dei soprusi”.
La positività dei percorsi va valutata dai
punti di arrivo, ma soprattutto da quelli di
partenza. Circondato da comuni come Grumo Nevano, Frattamaggiore e Sant’Antimo,
Sant’Arpino si è ritrovato fra due conurbazioni, a ridosso di quartieri e periferie diffi-
SABATO 17 MAGGIO 2014
CULTURE
[PERSONAGGI]
A
CURA
DI
ERMANNO
CORSI
Teatro-scuola per battere
terra dei fuochi e Gomorra
cili. Per chi sentiva forluppo del territorio dite il dovere di agire, da
venta sempre meno
dove occorreva cominteorico. Stimolanti gli
ciare? Per Elpidio Iorio
incontri con Luigi
direttore generale, AnCompagnone, scrittotonio Iavazzo responsare affermato in Italia, le
bile artistico e Carmela
cui origini portano a
Barbato settore cultura,
Sant’Arpino (al nonil riferimento è stato suno, che era primo prebito la particolarità del
sidente di Cassazione,
territorio che contiene il
è dedicata la più anticuore dell’antica Atella
ca strada, quella “nel
e dove è in allestimento
cuore della storia”. Alil parco archeologico
lo stesso Luigi, cittadidedicato alle favole atelno onorario, è dedicalane. Nessuna gelosia
ta la biblioteca comucon la vicina Acerra ‘panale). Incoraggiante il
tria’ di Pulcinella? “Crerapporto con Ancona
do di no”, risponde Iodove, alla rassegna teario. “Noi abbiamo certro-scuola, Sant’Arpicato collaborazione.
no fa da protagonista.
Elpidio Iorio
Del resto il Maccus
Da allora un programatellano è da tutti considerato il progenito- ma sempre più denso e articolato, secondo
re di Pulcinella. Le due maschere non pos- un’ispirazione che si lega anche ai nomi di
sono che unirci. Del resto, fra Atella e Acer- Dario Fo e Franca Rame. Eloquenti i numeri
ra, il nostro comune ha conquistato un po- della XVI edizione (12 giorni di eventi, più
sto proprio per aver ospitato,con la fabulae di 50 fra spettacoli teatrali, cortometraggi,
atellanae, le prime forme di teatro italico”. mostre e laboratori, convegni e seminari,
Un buon avvio per Iorio, 41 anni, nato a presenza di attori disabili). Arrivano scuole
Napoli ma “santarpinese da sempre”. Parti- da tutta Italia in un rapporto di solidarietà
colare il suo percorso formativo: prima geo- che a Sant’Arpino mette radici. Protagonimetra e poi laureato in Legge, con una vo- sti indiscussi i giovani studenti. Temi e obietcazione per gli studi classici e il giornalismo tivi: la formazione,la cittadinanza attiva, la
(legato per molto tempo al ‘Mattino’ è pub- qualità della democrazia e della vita. Grazie
blicista dal ’99). Tra i suoi interessi spicca l’at- al grande movimento che si sviluppa, le ritenzione per il territorio (storia e tradizioni, cadute economiche e i vantaggi non manattualità e problemi, potenzialità da svilup- cano. La cultura è una grande risorsa che ha
pare). Dopo un’esperienza alla Proloco, c’è pure la forza - come rileva Antonio Lubrala politica comunale con un gruppo di gio- no, sostenitore della rassegna - di contrapvani. È assessore alla Cultura con Giuseppe porsi alla malavita organizzata costante torDell’Aversana sindaco. Il progetto per lo svi- mento del territorio campano”. Per Elpidio
RuNaples
agli Aurunci
Premio Ischia
nuova giuria
ALL’INIZIO fu solo un pediatra. Un
bravo medico che si dedicava ai
bambini. Un giorno scoprì la corsa e
diventò maratoneta. Poi si appassionò
al trekking e fondò un’associazione.
Da 12 anni ormai porta avanti, con
un gruppo di “fedelissimi”, la
RuNaples, che oggi conta oltre 200
soci e organizza un vasto programma
sociale, denso di iniziative a contatto
con la natura. Lui è Benedetto
Scarpellino, per tutti Benny,
l’inventore della corsa a tappe Le
colline di Napoli, della Mohm,
Mostra d’Oltremare Half Marathon,
del trekking urbano, dell’orienteering
a Capodimonte, del trek&run e delle
escursioni con finalità promozionali.
“I nostri incontri sono concepiti per
essere alla portata di tutti - afferma – e
negli ultimi anni sono in tanti coloro
che si sono avvicinati a questa
disciplina grazie alla RuNaples”.
Accanto ad un’escursione lunga
vengono organizzate varianti meno
impegnative per permettere a tutti di
scoprire le bellezze dei paesaggi che ci
circondano. L’appuntamento è per
oggi 17 maggio: Fossa rotonda e il
grande giro ad anello nel parco degli
Aurunci (www.runaples.it).
A.G.
IL NUOVO presidente della sezione
“Comunicatore dell’anno” del Premio
Ischia è Stefano Lucchini (nella foto).
L’ha deciso il Consiglio di
amministrazione della Fondazione
Premio Ischia.
Oltre a Lucchini, faranno parte della
giuria Luciano Carta, capo di Stato
Maggiore della Guardia di Finanza,
Costanza Esclapon, direttore
Comunicazione della Rai, Aldo
Grasso, critico televisivo, Flavio
Natalia, direttore Comunicazione Sky
Italia, Joaquin Navarro Valls,
presidente Advisory Board del
Campus Bio-Medico di Roma,
Massimiliano Paulucci, responsabile
Comunicazione di Aeroporti di
Roma, Alessandra Ravetta,
condirettore di Prima Comunicazione,
Maurizio Salvi, direttore Relazioni
Esterne di Msc e Rupert Younger,
direttore Oxford University Centre for
Corporate Reputation.
35
Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato la
tradizione diventa futuro, il teatro pedagogico la strada da percorrere.
Soprattutto ora che prevalgono i luoghi
comuni di Gomorra e terra dei fuochi. I pregiudizi sono duri a morire. Per il quotidiano inglese The Guardian l’area napoletana è
roccaforte della mafia; per la testata tedesca
Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Campania è terra di rifiuti. Il libro di Roberto Saviano continua ad essere strumentalmente
interpretato, anche se il film ad esso ispirato e le successive fiction di Sky forniscono alibi per interpretazioni di comodo. I danni che
ne derivano sono continui, a cominciare dalle scuole di Bolzano che disdicono il ‘campo’ di sei giorni programmato a Chiaiano.
Alla domanda se parlare di “Gomorra”
serve a rafforzare la coscienza critica dei cittadini, oppure si finisce per mitizzare il male trasformando in eroi coloro che lo incarnano, il premier Matteo Renzi, in un incontro nella sede del ‘Mattino’, ha drasticamente risposto: “A Gomorra preferisco
Eduardo”. Al drammaturgo napoletano di
cui ricorrono i trent’anni dalla morte, nel teatro Landi (in funzione dal ’78, celebrerà così i 36 anni) sarà dedicata una lapide.
Proprio secondo la lezione di Eduardo i
promotori di PulciNellaMente sanno molto bene che non solo “gli esami non finiscono”, ma anche le prove e le sfide. A Sant’Arpino sono pronti? Elpidio Iorio non ha
dubbi. “Abbiamo sempre seguito la strada
della testimonianza”, dice. “Con il nostro
lavoro abbiamo preceduto Gomorra e oggi
siamo un’isola di consapevole resistenza. Non
tendiamo a spettacolarizzare il fenomeno
malavitoso e il degrado sociale, ma a capirne le cause e a indicarne le responsabilità.Così si possono prendere provvedimenti”.
Istituzioni più coordinate nel valorizzare potenzialità e risorse proprie del territorio, analisi interdisciplinare dei problemi
(“anche nella cultura non possono esistere
corpi separati”, aggiunge Iorio), recupero
delle coltivazioni antiche che tornano di
grande attualità come i prodotti biologici a
base della ‘dieta mediterranea’. E poi un
grande, ambizioso ma non velleitario progetto: costruire a Sant’Arpino - conclude
Elpidio Iorio - la cittadella dell’arte e della
cultura: dalla scuola al teatro, dai mestieri all’accoglienza, dall’economia a una migliore
qualità di vita per tutti.
(94 - continua)
IL DENARO
CULTURE
[ CAMPANIA DELLA CONOSCENZA]
USCIRE DALL’INFERNO della Terra dei fuochi. Dice, roba da matti. Eppure c’è chi questa scommessa l’ha già messa sul piatto.
È Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale del Mezzogiorno
che ha lanciato un’idea “semplice quanto concreta” per restituire “prestigio
internazionale alle nostre coltivazioni”, le stesse
che dal New England Journal of
Medicine a Nature, dal Der Spiegel
al New York Times sono state ribattezzate una
volta e (forse) per
sempre come quelle del Triangolo della Morte (le campagne
che si estendono tra Acerra, Nola e Marigliano).
Terrorismi mediatici
“Abbiamo due nemici”, spiega, i veleni reali prodotti da decenni di sversamenti criminali e
quelli immaginari partoriti da
un cortocircuito mediatico innescato dalla brama di sensazionalismo. In effetti i tanto invocati controlli effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità
hanno acclarato che i terreni
davvero contaminati sono inferiori all’1 per cento. Com’era
ovvio che fosse è immediatamente scattata la querelle sui criteri adottati, ma tant’è. “Per far
capire che siamo la terra delle
bellezze e non dei veleni non
servono valanghe di chiacchiere, servono strumenti reali e immediati per identificare in modo chiaro da dove viene un prodotto e garantirne così la sua assoluta salubrità”.
Progetto unico in Europa
Serve, per esempio, “Campania Qr-code”. Avviato dall’Izsm coinvolge anche i ricercatori della Facoltà di Agraria
di Portici e punta a offrire un
inedito bollino di qualità al sistema delle imprese campane
dell’agroalimentare, per lo meno a quelle che nulla hanno da
temere dai controlli e tutto da
perdere dall’equazione tra Campania e veleni. Ma come si fa?
Bene, nei prossimi mesi, dal-
SABATO 17 MAGGIO 2014
A
CURA
DI
CRISTIAN
FUSCHETTO
Contro Terra dei Fuochi
c’è il codice della genuinità
Nel riquadro a sinistra i prodotti che già espongono la bar-code che ne permette la traciabilità sullo smartphone. A destra una riproduzione del codice, che riprende la forma della regione Campania
Sentinella a tutela dei nostri prodotti
COMMISSARIO presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno,
Antonio Limone (nella foto), avellinese, è laureato in medicina veterinaria e specializzato in Ispezione degli alimenti di origine animale.
È stato amministratore e legale rappresentante dell’Ospedale Veterinario
“Luigi Limone” di Monteforte Irpino
(Av). Dal 2001 è componente della
“Commissione Multidisciplinare per la predisposizione di piani preventivi ed operativi per
l’insalata alla frutta, dai barattoli
di pomodori alla mozzarella fino alle bottiglie di vino, insomma ogni prodotto made in
Campania che troverete sugli
scaffali dei supermercati, avrà
un bollino di cui nessun altro
prodotto né in Italia né nel resto d’Europa può ancora fregiarsi: una bar-code di genuinità.
Si tratta di uno speciale codice a barre in grado di restituire all’istante al consumatore la
provenienza del prodotto e di
garantirlo circa la sua genuinità. “Basterà puntare lo smar-
36
eventi potenzialmente dannosi dovuti a diffusione di materiali chimici e/o biologici”, istituita dalla Regione Campania, e
di numerose Unità di Crisi regionali. Attualmente è componente del Gruppo
di lavoro sulla Sicurezza Alimentare del
Ministero della Salute. Tra i vari incarichi, è nel nucleo regionale per le emergenze di natura infettiva e soggetto attuatore del Commissariato di Governo per
l’emergenza brucellosi negli allevamenti bufalini in provincia di Caserta e zone limitrofe.
tphone su un codice a forma di
regione Campania – continua
Limone – e sullo schermo apparirà da dove viene, i test che
ha superato e quando li ha superati”. Insomma tutta una serie di dati e analisi che vanno oltre gli standard richiesti dalla
Commissione europea.
Sinergia con le imprese
A mali estremi, del resto, occorrono misure estreme. L’Istituto ha chiamato a raccolta l’intero sistema imprenditoriale di
settore, siglato un protocollo di
intesa con Anicav, e già chiuso
accordi con più di 1500 imprese, e alcune hanno già pronte le
confezioni con il codice per la
tracciabilità. Finora i test effettuati sono stati 200mila ma non
c’è rischio di ingolfamento:
l’istituto effettua di prassi circa
2milioni di esami all’anno. “Su
questo progetto lavorano 10 ricercatori ma abbiamo messo a
disposizione tutti i nostri laboratori. Si apre una grande stagione di controlli a tutela consumatore”.
Non solo: si tratta di una
campagna a tutela del sistema
economico regionale e anche di
quello della ricerca. Il progetto
permetterà di formare specialisti di alto livello su un settore,
quale quello del controllo di
qualità dei cibi, che appare tanto più strategico quanto più
confusa si fa l’offerta. Concentrato di pomodoro con il Vesuvio in etichetta ma proveniente
dalla Cina, olio
italiano che italiano non è, la
Gomorra dell’agroalimentare
non dà tregua.
L’Italian sounding, quel valore
aggiunto attribuito ai prodotti
per il solo fatto
di richiamare all’Italia (e, nel caso della mozzarella o appunto del passato di
pomodoro il richiamo è alla
Campania) ha un giro d’affari
globale che supera i 60 miliardi
di euro, più del doppio delle nostre esportazioni agroalimentari. Prodotti che arrivano anche
nelle sulle nostre tavole e su cui
serve una supervisione sempre
più addestrata e agguerrita. “Il
nostro progetto serve anche a
questo. I laboratori inaugurati la
scorsa settimana sono l’avvio di
un esperimento molto più grande di certificazione dei cibi prodotti dalla nostra terra e consumati sulle nostre tavole, un esperimento che parte dalla ricerca
per trasferirsi immediatamente
nel sistema economico e prima
ancora della salute pubblica”.
Trasparenza sul web
Qr-Code è anche una sfida
sul fronte della comunicazione
sientifica. Tutti i risultati delle
analisi saranno resi immediatamente disponibili a tuto grazie
a un sito web dove poter reperirire informazioni dell’attività
di studio dei prodotti e di monitoraggio e sorveglianza dei
processi che documentano le caratteristiche di qualità e salubrità di quello che arriva sulle
nostre tavole. •••
(249, continua)
IL DENARO
CULTURE
RICERCA
Se lo sherpa è un robot
Progetto targato Unina
Il rendering degli sherpa robotici in fase di sviluppo anche dal PrismaLab della Federico II
UNA SQUADRA di sherpa atterrerà martedì
prossimo sul Lungomare di Napoli. Che
una pattuglia di soccorritori alpini si
metta all'opera in riva al mare sarebbe già
di per sé una notizia, il fatto è che gli
sherpa in questioni sono dei robot. Per la
precisioni si tratta di una squadriglia di
droni addestrati a salvare la vita a persone
intrappolate nella neve in posti
particolarmente ostici per i “semplici”
umani. Ma che ci fanno a Napoli? Il link
è la Facoltà di Ingegneria della Federico
II, coinvolta tramite il PrismaLab guidato
da Bruno Siciliano come partner locale
nel progetto “Sherpa”, piattaforma
robotica del valore di 11 milioni di euro
specializzata nelle azioni di soccorso
alpino.
Martedì presso il centro congressi
dell'ateneo, in via Partenope, i partner dall’Università di Bologna che è capofila,
all’Istituto di Tecnologia dell’Università
di Zurigo fino all’Università di Brema,
solo per citarne alcuni - faranno un punto
sullo stato di avanzamento del progetto
e, oltre ai soliti speach, ci sarà spazio anche
per vedere questi futuribili quadricotteri
all’opera. “La demo organizzata - spiega
Vincenzo Lippiello, docente di Robotica
e responsabile per il PrismLab dei robot
volanti - consisterà in una dimostrazione
di interazione multimodale tra
l’operatore e una squadriglia di droni.
Nello specifico verranno simulati due
droni mediante un proiettore a parete in
uno scenario alpino ricostruito in realtà
virtuale. L’operatore comanderà i droni
attraverso una combinazione di voce e
gesti naturali. Questi ultimi saranno
acquisiti grazie a una tuta sensorizzata che
verrà indossata dall’operatore”.
L’obiettivo del progetto è arrivare a una
soluzione innovativa per velocizzare i
tempi di soccorso in caso di valanghe.
L’idea è di utilizzare un drone dotandolo
di un ricevitore “Artva” per la ricerca dei
dispersi, in modo da perlustrare una vasta
aerea in tempi rapidi. La tempestività dei
soccorsi in questi casi è fondamentale per
riuscire a salvare chi si trova travolto dalla
massa nevosa. Spesso la vittima si trova
in località difficili da raggiungere e quindi
per i soccorritori il rilevamento del
segnale può essere assai difficoltoso. Il
team di Sherpa ha già testato in
montagna il prototipo costruito dalla
Aslatech, partner del progetto, per
collaudarlo in condizioni operative reali.
Tutti i test sulle funzionalità del drone
hanno dato esito positivo. “La demo è il
frutto di appena 6 mesi di attività di 36
previsti su questo obiettivo specifico del
progetto Sherpa, quindi - conclude
Lippiello - si tratta di risultati comunque
e solo preliminari”.
C.F.
A CURA DI COSTANTINO FORMICA
Innovazione da e per i Comuni
AL FORUM annuale di Asmel
(Associazione Nazionale Enti Locali) che si è tenuto recentemente a Napoli
- i comuni italiani hanno pregustato
le meraviglie dell’innovazione via web.
Le farraginose procedure di appalto
vengono rese più veloci e trasparenti
grazie ad una piattaforma tecnologica
già apprezzata da 309 enti locali; sono
coinvolte 12 regioni italiane, 257 le
gare attivate e oltre 140 quelle già
concluse. In Campania sono 53 le gare
portate a termine. Atitech, azienda
leader nel settore della manutenzione
di aeromobili, di proprietà di Gianni
Lettieri, ex presidente degli industriali
napoletani e capo dell’opposizione in
consiglio comunale, ha concluso un
accordo con Ajw Aviation - leader
mondiale nella fornitura, riparazione e
gestione del magazzino ricambi - per
l’innovazione dei sistemi di gestione
del magazzino nel ciclo produttivo
collegato alla manutenzione di aerei.
Con un codice a barre sui materiali,
sarà più semplice ed economica la
gestione del movimento merci e la
ricerca delle parti di ricambio fornite
alle compagnie aeree. Una possibile
innovazione per il mercato del lavoro
viene annunciata da Marcello
D’Aponte, esperto di diritto del
lavoro. Lo strumento si chiama
“contratto di lavoro incentivato”, con
durata minima triennale, trasformabile
a tempo determinato. All’azienda che
lo attivi verrebbe erogato un
contributo di 460 euro mensili per il
triennio, da confermare in caso di
trasformazione a tempo determinato.
Copertura di spesa? Fondi residui
2007-2013 e aggiuntivi della nuova
programmazione 2014-2020.
Alla prossima.
37
topTen
Le dieci smart news più cliccate della settimana
1
2
[ EPPUR SI MUOVE]
SABATO 17 MAGGIO 2014
Il futuro? Parte dai più piccoli
Continua il viaggio nel vorticoso mondo dell'innovazione condotto da Mario Raffa, decano di Ingegneria gestionale della Federico II. Il prossimo appuntamento, mercoledì prossimo 21 maggio alle 13.30 presso la Scuola Politecnica dell’ateneo federiciano (Piazzale Tecchio) sarà incentrato sulla piccola impresa. Per l’occasione verrà presentato il numero speciale della rivista Piccola Impresa/Small
Business, curato da Alessandro Ancarani (nella foto)e Carmela Di Mauro. Tutti i contenuti sono liberamente fruibili su: rivistapiccolaimpresa.uniurb.it/index.php/piccola.
IMPRESE HI-TECH
Campania Innovazione,
agenzia regionale per la promozione
della ricerca e dell’innovazione, promuove “Campania In.Hub Ecosistema regionale per la promozione dell’imprenditoria innovativa” all’interno
di Entrepreneurship 360°, nell’ambito
della manifestazione internazionale
“Go Global Now”.
Il progetto è attivato dalla Regione
Campania: presentata la prima piattaforma di geolocalizzazione delle startup innovative, degli incubatori e acceleratori di impresa e degli inhubber
presenti in regione.
3
SALERNO CON BORSA
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PREMIO PER MOLI-SANI
Trasferimento tecnologico
dal mondo accademico alle imprese,
l’Università di Salerno partecipa al Forum della Borsa della Ricerca.
A Bologna Pietro Campiglia, delegato
del Rettore al Fund Raising, ha presentato la prima edizione della “Borsa
della Ricerca - forSud”, in programma
dal 2 al 4 luglio nel campus di Fisciano. Il primo appuntamento è la giornata di presentazione della Borsa, venerdì 23 maggio, con due sessioni di
coaching.
L’Istituto neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Is) si
aggiudica il premio per il miglior poster scientifico nel campo della prevenzione e dell’epidemiologia. La notizia arriva dal Congresso annuale della European society of cardiology, ad
Amsterdam.
Lo studio dimostra come l’adesione alla dieta Mediterranea si riveli particolarmente efficace nei soggetti diabetici. Il Progetto Moli-sani, partito nel
2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini per conoscere i fattori ambientali
e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori.
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NAPOLI HUB EUROPEO
In occasione del primo matching event della Startup Europe Partnership (Sep), una rosa di startup europee selezionate da Mind the Bridge
Foundation ha incontrato le big corporate membri della partnership interessate ad azioni di scouting di tecnologie innovative.
Con il contest From Vesuvio To Silicon
Valley and back, le migliori startup italiane voleranno in Silicon Valley per
un programma di formazione imprenditoriale. La Sep era stata annunciata il
23 gennaio a Davos da Neelie Kroes,
Vice Presidente della Commissione Europea.
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CARINOLA SMART CITY
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BONIFICA INNOVATIVA
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ARZANO MONDIALE
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IMPRESE IN CONCORSO
Si chiamerà “SmART Italy
in Carinola – Discrict of high technologies for art activities and cultural heritage tourism” e prevederà l’avvio di
iniziative volte alla costruzione e all’insediamento, sul territorio locale, di un
sistema integrato di ricerca, sperimentazione, alta formazione, istruzione universitaria e divulgazione. Sarà inoltre,
luogo di incontro per la costituzione di
una rete di startup e spinoff di imprese
ad alto contenuto innovativo e impatto tecnologico.
“Siti di bonifica di interesse
nazionale (Sin)” di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia (le cosiddette Regioni Obiettivo Convergenza): si chiuderà mercoledì 21 maggio lo sportello
per la presentazione delle domande di
accesso alle agevolazioni per le imprese. Si tratta di un budget complessivo
di 90 milioni di euro ripartito tra sette
siti del Sud: Taranto (30 milioni), Napoli Orientale (22,5 milioni), Napoli
Bagnoli (960mila euro), Crotone (19,2
milioni), Gela (2,4 milioni), Priorolo
(12 milioni) e Milazzo (2,8 milioni).
Capitale dei passaporti elettronici (unica in Europa) e di quei 4 milioni di ticket elettronici già stampati in
vista del Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile: è Arzano (Na) con
la sua Gem Spa, società sorta nel 1999
dentro il comprensorio della StMicroelectronics. Un’azienda specializzata nello sviluppo dei sistemi operativi anticontraffazione.
La Caixa Geral de Depositos, la più grande società del settore
pubblico bancario del Portogallo e Mit
Portogallo promuove la quinta edizione di Caixa Capital Awards, concorso
internazionale per favorire la creazione
di nuove imprese basate sulla tecnologia e rafforzare quelle esistenti. Il concorso nasce nell'ambito dell'iniziativa
Building Global Innovators, dedicata
all'accelerazione di progetti innovativi
che prevedono l'utilizzo delle nuove
tecnologie per l'impresa. Per presentare domanda c’è tempo fino al 9 giugno.
10 PANTON&MUSIC
Da oggi al 30 maggio si trasferisce nella Rocca dei Rettori di Benevento la mostra “panton&music” dedicata alla grafica grazie alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche Campania.
IL DENARO
SABATO 17 MAGGIO 2014
OPINIONI
[VISTA SUL PALAZZO]
L’assurdo doppiopesismo
della giustizia sportiva
Di MARIO FORTE
LA ROMA VIENE GRAZIATA per i cori razzisti dei
suoi tifosi contro il Napoli e i napoletani, mentre al Napoli vengono inflitti due turni di partite a porte chiuse, per punire i suoi tifosi colpevoli di lancio di bombe carta, di cui una ha
sfiorato uno steward che peraltro non è stato
neanche ricoverato in ospedale.
Dunque, due pesi e due misure che sanciti dal
giudice sportivo fanno comprendere in termini evidenti come vanno valutati con “severa
imparzialità” i confronti sportivi; se della partita è la Roma, si ritengono tenui e non udibili gli insulti a Napoli e ai napoletani, se vi è il
Napoli invece….. si punisce con severità e rigore, anche se cori con insulti non ve ne sono
stati.
Se poi si aggiungono gli iscritti di solidarietà al
De Santis nello stadio romano, arrestato con
l’accusa di tentato omicidio per aver ferito tre
tifosi del Napoli a colpi di pistola, si può ancora di più sottolineare la grande imparzialità
del giudice sportivo. Non è, peraltro, a giustifica di quest’ultimo, ritenere possibile che lo stesso non ha visto gli striscioni, né sentito i cori
ingiuriosi, i quali però, guardo caso non hanno fermato la giustizia ordinaria, che per iniziativa della Procura della Repubblica di Roma
ha aperto una indagine su quegli striscioni di
solidarietà al De Santis, chiedendo alla Digos
una informativa al fine di poter identificare gli
autori degli stessi. Insomma, due giustizie: quella sportiva, che valuta con due pesi e due misure, quella ordinaria e cioè la vera giustizia che
al contrario vuole conoscere i nomi degli autori degli striscioni, onde procedere con l’iniziativa giudiziaria. La prima informativa della
Digos è arrivata già martedì 13 maggio con la
descrizione dei fatti, ma la Procura intende conoscere in particolare chi siano i “capi” dei ti-
fosi che siedono nelle curve e se il De Santis ha
avuto in passato rapporti con loro. Va comunque ricordato che la finale di Coppa Italia tra
Napoli e Fiorentina, si è svolta senza alcun minimo incidente, che nessun steward è rimasto
ferito e che non vi è alcun pregiudicato nella vicenda, mentre la trattativa che ad Hamsik è stato chiesto di promuovere, si è svolta solo per raggiungere il risultato di far giocare la partita, onde evitare guai maggiori.
Immaginate, infatti, che cosa sarebbe stato il deflusso dei tifosi napoletani e fiorentini senza
aver potuto assistere alla partita di calcio. Va detto, in sintesi, che si giudica da se una giustizia
sportiva che ha determinazioni così discordanti, a secondo che si tratti di valutare i comportamenti dei tifosi del Napoli o di quelli della Roma, e che delle vicende di quella partita, che ha
visto il Napoli aggiudicarsi la Coppa Italia, pochi hanno sottolineato la stupenda vittoria napoletana, forse, (dicono i maligni) per ingraziarsi
il Presidente del Consiglio in carica, che essendo fiorentino e presente, certamente di quel risultato non sarà rimasto contento! Va anche sottolineato, che Ciro Esposito è ora sotto scorta:
due agenti di polizia sono davanti la porta della sua stanza al Policlinico Gemelli, per tutelare la sua incolumità, mentre è caduta ogni ipotesi accusatoria che lo coinvolgesse. Insomma,
dopo gli striscioni (Ciro boom) e i cori della partita Roma-Juventus, vi è il timore da parte dei
familiari di Ciro, che qualche male intenzionato
possa tentare una aggressione al povero ragazzo; tutto questo è però ignorato dal giudice
sportivo, che come detto…. giudica con occhio
diverso i comportamenti delle due tifoserie. Va
in ultimo sottolineato, che il De Santis, l’ultrà
giallorosso, è ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio e non è escluso che possa anche
essere ipotizzata, nello svolgimento dell’inchiesta, l’accusa di turbativa dell’ordine pubblico.
Tutti indizi che ci dicono che la Procura, quella vera non quella sportiva, voglia andare fino
in fondo alla vicenda, per stabilire le reali responsabilità del De Santis. •••
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[OLD STYLE]
Maggioranza-opposizione
Consenso e dissenso:
una dialettica necessaria
COLORO che presentano la loro candidatura alle elezioni amministrative
dovrebbero essere consapevoli che poDi RAFFAELE VACCA
trebbero essere eletti come maggioranza, potrebbero essere eletti come
minoranza, e potrebbero anche non
essere eletti. Sembrano cose semplicissime, quasi infantili. Eppure l’esperienza dimostra che su questo non tutti riflettono presentando la loro candidatura. A coloro che vengono eletti come maggioranza spetta il compito di governare, a coloro che vengono eletti come minoranza quello di ben
valutare le scelte della maggioranza. Talvolta accade che alcuni che sono stati eletti come minoranza, delusi ed amareggiati per non essere stati eletti come maggioranza, (o anche per loro interessi personali), abbandonano subito l’incarico. Ciò è particolarmente grave quando a dimettersi sono i capolista o coloro che hanno presentato la candidatura a sindaco, giacché viene danneggiata la democrazia, che si basa su una giusta dialettica tra maggioranza e minoranza, la cui funzione essenziale è la protezione contro il
potere esecutivo. Quando alla minoranza sembra che la maggioranza stia
agendo contro questo bene, deve richiamarla, e, se i richiami non valgono,
deve opporsi in tutti i democratici modi possibili. Ciò facendo, quasi sempre, si prepara a diventar maggioranza con le seguenti elezioni. Accade spesso che, non avendo ben chiaro il ruolo che è stato loro affidato dagli elettori, con il pretesto che le facoltà di azione della minoranza siano ridottissime, coloro che la compongono si lasciano prendere dall’apatia e dall’indifferenza, dopo iniziali fuochi artificiali, ed abbandonano a mano a mano
il responsabile ruolo che hanno, senza dir nulla a coloro che rappresentano. In tal modo evitano che la maggioranza possa aver conoscenza di eventuali errori che sta commettendo, e danneggiano il bene comune. La democrazia è un sistema che, come ogni organismo vivente, deve essere continuamente alimentato. Ciò avviene quando in essa c’è una maggioranza
fondata su un consenso che non esclude il dissenso, rappresentato dalla minoranza. Consenso e dissenso sono legittimamente rappresentanti, nel caso in cui il dissenso è compatibile con il consenso. Quando poi, come notava Hans Kelsen, una minoranza rinuncia (o viene costretta a rinunciare)
a non esercitare le sue funzioni, toglie alla maggioranza il carattere stesso di
maggioranza. Nei i casi in cui in una parte del corpo elettorale c’è dissenso, ovvero convinzione che l’agire della maggioranza arreca danno ed ingiustizia alla comunità, e questo non trova suoi rappresentanti, la democrazia diventa debole ed esposta a gravissimi pericoli. In particolare è esposta al pericolo, già notato da John Stuart Mill, che si alimenta un governo
della mediocrità, che porta sempre con sé l’intolleranza verso coloro che rivelano la reale situazione nella quale si è, facendo dimenticare che non c’è
autentica democrazia quando manca una responsabile dialettica tra maggioranza e minoranza, ovvero tra consenso e dissenso. •••
[LA CASA & LA LEGGE]
Le facciate, quali sono gli interventi ammissibili
Di GIOVANNI DIMARZIO
avvocato civilista
www.avvocatodimarzio.it
[email protected]
LA FACCIATA E’ l'insieme delle linee
architettoniche e delle strutture ornamentali che connotano l'edificio, imprimendogli una propria fisionomia e un particolare pregio
estetico. La facciata rappresenta
l'immagine stessa dell'edificio, l'involucro esterno nel quale rientrano
sia la parte anteriore e frontale che
gli altri lati dello stabile. La facciata, tuttavia, va tenuta distinta dal
muro maestro, poiché mentre quest'ultimo ha la funzione portante,
la facciata è la sua superficie esterna, che rileva in relazione al suo
aspetto esteriore, con la conseguenza che gli interventi dovranno
avere riguardo al divieto di alterare
il decoro architettonico, mentre per
i muri maestri rileveranno in relazione al divieto di pregiudicare la sicurezza e la stabilità dell'edificio .
Ragioni della riforma
Il concetto di facciata è stato delineato dalla giurisprudenza e dal-
la dottrina attraverso pronunce che
hanno sancito che la stessa costituisce parte comune dell'edificio
condominiale, in quanto rappresenta “una delle strutture essenziali ai fini dell'esistenza stessa dello stabile, sicchè nell'ipotesi della condominialità del fabbricato, ai sensi
dell'art. 1117, n. 1, c.c., ricade fra
le parti oggetto di comunione fra i
proprietari delle diverse porzioni
dello stesso e resta destinata al servizio di tutte tali porzioni” (Cass. n.
298/1977; n. 945/1998).
L'esplicita menzione della facciata nella nuova elencazione delle
parti comuni necessarie di cui al
punto 1 dell'art. 1117 c.c. operata
dalla l. n. 220/2012, si limita a recepire le indicazioni dottrinali e giurisprudenziali: il legislatore tutela
tale bene in modo diretto, evitando l'insorgere di controversie sulla
ripartizione delle spese, usi illegittimi in grado di comprometterne
l'aspetto e salvaguardando il concetto di decoro architettonico.
Gli elementi
Fanno parte della facciata gli elementi architettonici che diventano
parte integrante dei connotati e del-
l'aspetto armonico della stessa, come, le fasce di coronamento, le colonnine, i fregi, gli stucchi e le mensole. Per quanto concerne è ritenuto principio pacifico che, per le
obiettive caratteristiche strutturali
destinate all'uso e al godimento di
una parte dell'immobile oggetto di
proprietà esclusiva, sono elementi
accidentali esclusi dalla proprietà
comune anche se inseriti nella facciata, e formano parte integrante
dell'appartamento che vi ha accesso, come un prolungamento del
piano. Tuttavia, la realtà edilizia e architettonica presenta situazioni difficilmente conciliabili con tale inquadramento in quanto si tratta di
strutture che contribuiscono a modellare le linee del fabbricato e a
determinarne l'estetica. Si è andata così formando una giurisprudenza che in questa prospettiva
estrapola, riconducendoli all'intero
edificio, gli elementi decorativi del
balcone (i c.d. "frontalini", i cementi decorativi dei parapetti, le
viti di ottone e i piombi ai pilastri
della balaustra, le aggiunte sovrapposte, ecc.), i quali "svolgendo una
funzione decorativa estesa all'intero edificio, del quale accrescono il
pregio architettonico, costituiscono
parti comuni ai sensi dell'art. 1117,
n. 3, cod. civ., con la conseguenza
che la spesa per la relativa riparazione ricade su tutti i condomini"
(Cass. 587/2011; 14576/2004).
Usi e innovazioni
Quale parte comune dell'edificio, tutti i condomini hanno il diritto di usare la facciata, ex art. 1102
c.c., nel limite di consentire pari
diritto agli altri condomini e senza
alterarne destinazione d'uso e decoro. Pertanto, sono ritenute ammissibili le opere che interessano la
facciata, quali l'apertura di vedute,
l'apposizione di insegne o targhe,
l'installazione di tubature, purchè
ispirate al criterio del rispetto del decoro architettonico dell'edificio, da
valutarsi in base alla linea estetica,
avuto riguardo alla fisionomia della costruzione e prescindendo dall'ambiente in cui si trova, nonché
“l'appoggio di una canna fumaria”,
di un impianto per aria condizionata o di tende, purchè trattasi di
modifiche conformi “alla destinazione della stessa, che ciascun condomino può apportare a sue cure e
spese, sempre che non impedisca
l'altrui paritario uso, non rechi pregiudizio alla stabilità ed alla sicurezza dell'edificio, e non ne alteri il
decoro architettonico. Non è, invece, ritenuta ammissibile qualsiasi modifica della facciata che, comportando una interferenza nel godimento del bene comune, “possa
integrare una indebita turbativa suscettibile di tutela possessoria” (Trib.
Milano n. 1941/2013).
Ripartizione delle spese
La facciata, quale parte comune
dell'edificio è destinata al servizio di
tutti i condomini, “con la conseguenza che le spese della sua manutenzione devono essere sostenute dai titolari in misura proporzionale al valore delle rispettive proprietà" (Cass. 945/1998). Analogamente, le spese per gli elementi
decorativi dei balconi, quando si
identificano con la struttura della
facciata, vanno ripartite a carico
della collettività condominiale, suddivise in maniera proporzionale alle singole quote. Così è anche per i
c.d. "frontalini", considerati elemento imprescindibile della facciata poiché assicurano l'estetica
dello stabile. •••
IL DENARO
OPINIONI
[GIÙ AL SUD]
Il mare che bagna il Sud
apre lo sguardo all’Europa
Di CLAUDIO
D’AQUINO
MA QUANTI SONO GLI ITALIANI
che si sentono europei tra gli
abitanti della Penisola? Lo
potremo desumere tra non
molto anche dall’esito delle
europee del 25 maggio. Ma su
60 milioni di cittadini con
nazionalità tricolore, quello
che già si sa è che un terzo circa
è più italiano e più europeo:
quelli che nascono nel
Mezzogiorno.
***
Sì, è giù al Sud il popolo che si
sente davvero più vicino all’Europa. Lo si rileva da una
indagine del Laboratorio sulla
Società e il Territorio realizzato da Community Media Research e promosso da Intesa
Sanpaolo. Che merita una riflessione.
Anzitutto perché salta agli occhi l’anomalia del dato.
Non in linea con l’euroscetticismo che si profila essere il dato dominante del prossimo
passaggio elettorale. I meridionali sono infatti, oggettivamente, quelli che hanno pagato più caro e più amaro lo scotto delle politiche di austerità e
rigore adottate da Bruxelles
(dopo i Greci, s’intende). Eppure i meridionali, dice l’indagine, sentono di appartenere
all’Italia e anche all’Europa. A
scanso di ogni equivoco su sudismo degenere e potenziale
secessionismo. Il fatto è che
una cosa è quello che sentono
e una cosa è quello che vedono. I meridionali tengono netta la distinzione e sui fonda-
mentali ragionano con la testa
e con il cuore, non con il fegato.
Diciamo pure così: il Sud non
è secessionista né di fatto, né
nelle intenzioni. Separarsi non
è nelle sue corde. “Più dei settentrionali – dice ancora il Cormez – puntano su una dimensione locale congiunta a quella nazionale”. La loro identità,
piuttosto, è ital-euro-glocal.
Quello che guasta il frutto è
semmai il divario tra identità e
fiducia nelle istituzioni, incluse quelle europee, a cui non
conferiscono un consenso
maggiore del 50%.
Quel che conta è che la dimensione locale, comunitaria,
di campanile, strapaesana, è
sconfitta nelle statistiche dell’indagine. I meridionali sono
“italo-globali” in maggioranza
(38,5%, quasi nello stesso modo degli italiani: 39%). Sono
“glocali” quasi allo stesso modo degli italiani e anche un’unghia in più (18,6% contro
18,4). Sono “italo-locali” più
degli italiani (21,8% contro il
17,5% del dato nazionale). Sono infine “cosmopoliti” meno
degli italiani: 17% contro il 21.
***
Nello stesso numero del Cormez, pagina seguente, a firma
di Rosanna Lampugnani. Ecco uno studio Unioncamere
sulla economia del mare emerge che la filiera lunga dello
shipping produce nel Mezzogiorno un valore aggiunto più
alto della media nazionale. Il
dato non dovrebbe sorprendere, visto che il Sud è la parte
d’Italia più lambita. Sorprende
invece perché i dati sono del
2013, cioè del quinto anno terribile del grande gelo dell’eco-
nomia italiana. La blue economy ha tenuto bene nel Sud.
Dalla pesca al turismo, dalla
cantieristica alla ristorazione,
ha dato segni positivi anche in
termini di occupazione. A
fronte della perdita totale nel
periodo 2009-2013 di
691.000 posti di lavoro (2,9%), l’economia del mare ha
fatto segnare un incremento
stimato di 24.300 unità (+3,1).
Le merci scambiate via mare (i
dati sono del terzo trimestre
2013) hanno raggiunto il valore di 45 miliardi di euro: di
questo importo il 15,1% riguarda la Campania, con 6,8
miliardi di euro. Tornando all’Italia l’area che sta raggiungendo le maggiori performance commerciali con il nostro
Paese è l’area Med, soprattutto con riferimento al commercio via mare.
***
Sono dati conosciuti, anche
spesso misconosciuti. Fanno
del Mezzogiorno un leader europeo nel settore sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero (nel
segmento dello Short Sea Shipping con una quota merci trasportate che raggiunge il 36%
del totale e quasi 250 milioni
di tonnellate). Ma il mare che
bagna il Sud, lo stesso che ha
visto nascere le radici del pensiero occidentale, alimenta
quella dimensione dello spirito che slancia la mente verso il
mondo. Poca terra alle spalle,
spesso coriacea come una corazza. Impenetrabile e impraticabile, se non per pochi, fondamentali coltivi. E poi il mare, visto da spalti aerei dove il
cervello si nutre di salmastro. E
nessuna siepe che opprima lo
sguardo. •••
[PUNTI DI VISTA]
Berlinguer e quel patto Pci-Dc
Di FRANCO IACONO
IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO
della morte di Enrico Berlinguer è l’occasione per momenti celebrativi, primo fra tutti, il
film di Walter Veltroni. Senza
dimenticare la summa di Eugenio Scalfari sulla Repubblica del
16 di marzo, che arriva a paragonarlo a Papa Francesco. Ante
litteram: ipse dixit! Resto convinto che senza la sua morte
drammatica, praticamente al
fronte, di cui alla intensa testimonianza di Sandro Pertini,
Berlinguer, nonostante il suo
carisma, sarebbe stato travolto
dalla fine drammatica del comunismo. Sotto le macerie del
Muro di Berlino, picconato dal-
SABATO 17 MAGGIO 2014
la rivolta per la libertà. Lui come gli altri leader comunisti italiani, ed europei, avrebbe subito quella caduta senza riuscire
ad anticiparla, né ad emanciparsi dalla linea sovietica, se non
con fumosi distinguo. Al dunque la posizione dei comunisti
italiani era sempre subalterna a
quella di Mosca: il voto sui missili della Nato ne fu l’ultima,
plastica rappresentazione. Per
ribadire: il Comunismo in Italia, alla Bolognina, “cadde”, fra
pianti e lacrime, dopo che era
già caduto laddove c’era stato
veramente. Incredibile! Con
Berlinguer vivo, oso pensare, sarebbe accaduta la stessa cosa.
Non ho visto il film di Veltroni, che sempre aveva dichiarato
di non essere mai stato comunista (sic!), tanto che il motto
del “suo” Congresso di Torino
fu … americano: “I care”! Non
so se, come molti hanno insinuato, Veltroni abbia fatto questo film anche per rilanciarsi
verso una candidatura alla Presidenza della Repubblica e far
dimenticare, con un ritorno alle origini rinnegate, il fallimento del progetto Pd.
Non so se lo ha fatto per fini squisitamente artistico-storici o per un grato omaggio ad
un, comunque, grande leader. A
me interessa ribadire che poche
delle scelte squisitamente politiche di Berlinguer furono condivisibili e sortirono risultati
importanti per lo sviluppo della democrazia e della prospettiva socialista e riformista in Italia. Macaluso ci fa sapere che –
Corriere del 17 marzo - “la sua
politica è tutta dentro il togliattismo: l’incontro con i cat-
39
Spesa dei Fondi Ue:
la fallacia dei calcoli
inchioda il Meridione
DOTAZIONE sta a cento, come
spesa certificata sta ad ics, ladDi MIMMO
dove l’incognita finale rappreDELLA CORTE
senta la percentuale di spesa effettuata in rapporto al totale delle risorse disponibili. Sulla scorta di tali risultanze si sancisce se una regione o un’area sono, più o meno brave e veloci, nell’utilizzazione delle risorse strutturali europee. Il
che, sarebbe operazione buona e giusta a patto che, però, le dotazioni fossero tutte uguali. Ma non lo sono.
Con questo sistema di calcolo, più è basso il montante iniziale, più alta è la percentuale d’incidenza di una spesa, anche minima, effettuata. Non per questo, però, chi ha speso il 60 per cento, di cento euro a
propria disposizione è più capace di chi ne investe 550 (ovvero il 55
per cento) su una disponibilità di mille. Eppure, Roma, Bruxelles ed
organi d’informazione, purtroppo anche quelli meridionali, continuano ad assumerla come, quasi, unico ed indiscutibile punto di riferimento e ad accusare, su questo presupposto, che forse sarebbe più
opportuno definire: pregiudizio, il Mezzogiorno di essere la terra dell’incapacità di spesa delle risorse strutturali europee. E, quindi, da rieducare, mettere sotto controllo, distraendone - con la scusa di evitarne il definanziamento e della cosiddetta coesione territoriale, attraverso
l’Agenzia appositamente istituita - le risorse a sua disposizione.
Si tratta, però, di un’accusa che non trova conferma allorquando, anziché della percentuale di spesa rispetto alla dotazione, si tenesse conto – come, a parere personale, sarebbe più giusto ed opportuno - della quantità di spesa effettivamente realizzata dalle singole regioni nel
settennio di programmazione 2007/2013. Nel caso, infatti, se ne ricaverebbe che ad utilizzare in maniera più consistente (il che, sia chiaro, non significa meglio) le risorse comunitarie, sono state proprie le
regioni meridionali che hanno speso 7 dei 15mld di euro a propria disposizione, seguite dalle isole: quasi 4mld su 8, da quelle centrali: 3mld
su 5, da quelle del nordovest 2,7 su 4,4 e da quelle del nordest 2,2 su
3,4. Di più, la regione che ha speso di più è la Puglia che ha investito
oltre 3 dei 5,7mld di fondi Ue a sua disposizione, seguita dalla Sicilia
2,5 su 6 e dalla Campania 1,9 su 5,4; mentre, ad eccezione del Piemonte quarto: ha utilizzato 1,3 dei 2mld a propria disposizione, tutte le altre regioni settentrionali, prime per la spesa in termini percentuali, si posizionano nella parte medio-bassa della classifica per spesa
in valori assoluti. Tutto questo, pur sottacendo che in fatto di utilizzo
dei fondi europei, neanche Palazzo Chigi è un fulmine di guerra. Tant’è che degli 11mld a sua disposizione per Fesr e Fse interregionali è
riuscito a spenderne soltanto 6 ovvero il 54,4 per cento e neanche è
ancora dato sapere se, come e dove sono stati investite le risorse sottratte alle regioni, in occasione delle tre riprogrammazioni 2012 per
finanziare i Piani d’Azione e Coesione. Al di là, però, di tutto questo,
c’è da sottolineare, infine, che le regioni del Sud e quelle isolane – dal
2000 al 2013 (ma per spendere i fondi residui 2013 c’è tempo ancora fino al 31/12/2015) – hanno comunque investito oltre 26mld di
euro ovvero quasi 52mila miliardi di vecchie lire. Ma la realtà meridionale ed insulare, non è certo cambiata rispetto alla fine del 1999.
Anzi, no, è cambiata, ma drammaticamente in peggio. •••
tolici, il compromesso storico,
la solidarietà nazionale”. Nel
concordare con l’analisi di Emanuele Macaluso, mi viene da
notare che Togliatti l’incontro
con la Dc lo fece attraverso De
Gasperi mentre Berlinguer lo
fece attraverso Andreotti, che
già a quel tempo era Belzebù e
già qualche anno prima aveva
portato la Dc alla svolta a destra
con il Governo Andreotti-Malagodi. Avendo “elevato” Craxi
a “pericolo per la democrazia”,
Berlinguer venne giustificato da
troppi … benpensanti e, soprattutto, venne benedetta la
cosiddetta linea della fermezza,
che portò al sacrificio di Aldo
Moro. Purché non passasse la
linea umanitaria di Craxi e dei
Socialisti! Dc e Pci scoprirono
questa loro visione hegeliana
dello Stato Etico, che qualche
anno dopo la Dc bellamente dimenticò, quando trattò con Brigate Rosse e camorra, insieme,
per salvare Ciro Cirillo.
Questa era la Dc con la quale Berlinguer aveva deciso di fare alleanza, che, proprio a se-
guito dei fatti di Cirillo e del dopo terremoto, fu costretto a denunciare e ad abbandonare con
la seconda svolta di Salerno.
Ma, intanto, la scelta il Pci e
Berlinguer l’avevano fatta ed era
l’alleanza stretta con la Dc, nobilitata con la pomposa definizione di compromesso storico.
Questa è la verità della storia
segnata dal rifiuto di ogni prospettiva di alleanza con i socialisti, che portò alla frantumazione di qualsiasi ipotesi di alternativa. Per non dire dello
scarso impegno sul piano delle
riforme laiche come il divorzio
e l’aborto, che videro protagonisti i radicali ed i socialisti,
non certo Berlinguer ed i comunisti.
Con questo quadro evidente
dell’azione politica di Berlinguer, perché allora ritenerlo una
sorta di eroe-santo se non per la
sua tragica morte e per la forte
emozione che ne seguì? Con le
emozioni non si costruiscono
prospettive politiche, si alimentano solo emozioni, appunto,
anche se durature! •••