Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Aut: 246/ATSUD/NA FUTURA topTen ••• 36-37 • Ecco il codice della genuinità • Unina: se lo sherpa è un robot INCENTIVI •BioNh, programma da 5,5 mln di euro •Sicurezza alimentare: l’Ue cerca esperti •Aree di crisi, da lunedì le domande al Mise •Sfide robotiche: via alle candidature •Start up rosa, contributi fino a 5mila euro ••• da pagina 13 a 18 IL DENARO ECONOMIA POLITICA PROFESSIONI | GIORNALE DELL’EUROPA MEDITERRANEA denaro.it ANNO XXIV - N° 78 - nuova serie SABATO 17 MAGGIO 2014 Cantone e De Raho nemesi napoletana DI ALFONSO RUFFO È UNA SPECIE DI NEMESI. Due napoletani, due magistrati, sono chiamati a fare giustizia in affari di corruzione e intrallazzo. Il primo, Federico Cafiero De Raho, guida la Procura della Repubblica di Reggio Calabria in un ambiente che è eufemistico definire problematico. Il secondo, Raffaele Cantone, è stato di recente sollevato a capo dell’Autorità per l’Anticorruzione per essere poi incaricato di tener d’occhio la piazza milanese. Cantone dovrà introdurre criteri di trasparenza nella gestione degli appalti relativi alle opere per il prossimo Expo e vigilare che tutto avvenga nel rispetto della legalità. De Raho sta cercando di dipanare i fili che tengono uniti l’ex parlamentare in fuga Elio Matacena (condannato per concorso esterno in associazione mafiosa) e l’ex ministro Claudio Scaloja passando per la moglie del primo Chiara e una serie di sospettati faccendieri. Il tratto comune di questi due uomini, questi due servitori dello Stato, è la moderazione, l’impegno, la serietà. La capacità di ispirare una larga fiducia che legittima la loro azione e la mette al riparo dalle malelingue (le parole fanno più male della spada) che in questo paese sono in servizio permanente attivo. Insomma, una volta tanto l’ammirazione e il rispetto non premiano chi strilla, si agita e scassa di più ma chi si mostra con la forza della ragione. Misurato nelle dichiarazioni Cantone, addirittura schivo Cafiero De Raho, sembrano due marziani paracadutati alle falde del Vesuvio dove hanno costruito una carriera al di fuori degli schemi abitualmente riconosciuti come tipici della nostra latitudine: spregiudicatezza, populismo, allusioni e collusioni. Micidiale miscela che ha fatto da propellente a troppe fortune e che andrebbe messa al bando come indesiderata. Tutto questo per chiudere con un invito: impariamo a immedesimarci di più e meglio negli eroi positivi che questa terra produce ed esporta piuttosto che lasciarci ingoiare nella retorica dei brutti sporchi e cattivi che, seppure meritata, non può rappresentarci tutti. euro 2 Reti tra Pmi, ecco i fondi 500 milioni da Bei e Cdp PICCOLE AZIENDE più forti sui mercati internazionali grazie ai fondi della Banca Europea per gli Investimenti. L’organismo comunitario sottoscrive un accordo da mezzo miliardo con la Cassa Depositi e Prestiti per supportare progetti e programmi di sviluppo delle aziende italiane di piccole e medie dimensioni con un attenzione particolare alle reti tra imprese. In questo ambito la Campania, che ha una consistente vocazione aggregativa in settori come l’agroalimentare e l’aerospazio, può accedere a una cospicua parte dei finanziamenti previsti. Il patto siglato tra Bei e Cdp prevede che a gestire i fondi siano le banche convenzionate, anche perché solo gli istituti di credito hanno una reale percezione della realtà in cui si trovano a operare. Introdotta nella legislazione nazionale nel 2009 la formula della rete tra aziende è la più adatta alla crescita di un tessuto produttivo come quello italiano, dove le Pmi rappresentano il 97 per cento del totale delle unità attive. CREDITO Banco di Napoli e Bcc Entrano Scudieri ed Esposito Paolo Scudieri, patron della multinazionale Adler specializzata nel comfort per auto e da poco impegnato nel settore dell’agroalimentare di qualità con Eccellenze campane, entra nel consiglio di amministrazione del Banco di Napoli presieduto da Maurizio Barracco. Non è l’unico imprenditore a fare il suo ingresso nell’organo di comando di un istituto di credito in Campania. Salvatore Esposito, responsabile amministrativo della Ep, colosso della ristorazione collettiva, è stato nominato nel consiglio della Bcc di Napoli sotto la presidenza di Amedeo Manzo. pagina 9 ••• pagina 4 COSTRUZIONI Appalti e concessioni Nuove direttive dall’Ue DI ENRICO SOPRANO* Le nuove Direttive Comunitarie in tema di appalti e concessioni, pubblicate il 28 marzo scorso, introducono significative novità. Dalle disposizioni emerge un rinnovato approccio culturale che sembra abbandonare le rigidità che caratterizzavano le precedenti Direttive (dalla prima, la 305/71, fino alle più recenti, la 17/04 e la 18/04); un’inversione di tendenza presumibilmente generata da quei segnali che hanno evidenziato come procedure troppo rigorose non sempre garantiscano le dinamiche concorrenziali, determinando - talvolta, al contrario - esse stesse distorsioni. Da ciò l’incremento delle forme di negoziazione, nonché l’enfatizzazione degli elementi qualitativi come criteri di scelta del migliore offerente a discapito dell’automatismo proprio del criterio del prezzo più basso. Di forte impatto è l’introduzione delle regole degli affidamenti “In House”, fino ad oggi configurati dalla sola elaborazione della giurisprudenza comunitaria, che ampliano la possibilità di ricorrere all’istituto, laddove la giurisprudenza comunitaria aveva individuato i caratteri limitati e di eccezione della relativa applicazione, rilevandone la potenzialità anticoncorrenziale. (...) CULTURE Piccole Pompei dalla preistoria IMMAGINATE i negozi, la gente, gli uffici, il movimento dei cittadini di un tempo. Di tanto tempo fa. Parliamo di millenni, delle Colonie greche dell’VIII secolo a.C. Immaginate lo svilupparsi del fenomeno urbano presso le popolazioni etrusche e italiche e poi ancora le fondazioni delle colonie latine e i centri campani alleati dei Romani a partire dalla fine del IV secolo a.C. Bene, tutto questo tornerà a vivere grazie al lavoro di un team di 50 ricercatori di due università e due Sovrintendenze che hanno raccolto 500 reperti inediti in 16 sale espositive per un viaggio dalla preistoria alla tarda antichità. Borse per ricercatori Aiuti fino a 35 mila € ••• segue a pagina 8 Stop all’eccesso di norme Così si frena lo sviluppo ••• a pagina 8 ••• pagine 31-35 ••• 14 Da pagina 23 a pagina 30 Scarica i bandi IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 AGENDA [ SABATO 17 MAGGIO ] ◗ ore 9.30 - Napoli, via Pietro Trinchera, 7 [SETTE GIORNI] A CURA DI ANTONIO ARRICALE “ P A G H E R E M O I D E B I T I d e l l a Pu b b l i c a amministrazione entro il 21 settembre 2014. È un impegno che ho preso e manterrò”. Intervistato dal Mattino – a margine della sua visita, mercoledì scorso, a Napoli – il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha attaccato un altro post-it sul calendario del governo. E a quanti non perdono occasione per addebitargli una “politica fatta di vuoti annunci” e aumento di tasse, intanto si è incaricata di rispondere l’Agenzia delle entrate confermando che il bonus Irpef di 80 euro toccherà anche ai cassintegrati e ai percettori di indennità di mobilità e disoccupazione. *** Peraltro, in materia di lavoro, va ricordato che l’apposito decreto – preceduto martedì scorso dal voto di fiducia – giovedì è stato approvato in via definitiva, in terza lettura. La circostanza ha rievocato – ça va sans dire – le polemiche sulla “navetta”, vale a dire, il ping pong spesso reiterato, tra Camera e Senato, dei testi legislativi prima di giungere all’approvazione. E, dunque, riproposto la necessità di procedere alla semplificazione e diversificazione delle funzioni dei due rami del Parlamento. In particolare, del Senato, che il premier immagina come “Camera delle Regioni”. In questo inizialmente sostenuto – come si sa – anche da Berlusconi, sia pure nell’ambito di un accordo più articolato e forse a noi non del tutto noto, che infatti non perde occasione per sottolineare, ora, che l’accordo è stato cambiato. *** Il fatto è che con l’avvicinarsi, ormai, della scadenza elettorale (si vota l’altra domenica, il 25 maggio) i toni cominciano a salire, se possibile, anche di più. Così, alle accuse che muovono da una parte, per lo scandalo dei lavori dell’Expo e che vedono coinvolto, con non poco imbarazzo per il Pd, il compagno Primo Greganti fanno eco i particolari ammiccanti, seppure non ancora piccanti, che emergono dalle intercettazioni telefoniche che hanno portato all’arresto dell’ex ministro berlusconiano Claudio Scajola, accusato di aver aiutato il latitante ed ex deputato azzurro Amedeo Matacena, condannato a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. *** Accuse e polemiche che si sono sovrapposte – nella settimana appena conclusa – alle voci di indiretta conferma, da parte di Timothy Geithner, del “golpe” organizzato dai “poteri forti” per disarcionare Silvio Berlusconi dalla guida del Paese. L’ex segretario del Tesoro americano, infatti, in un libro di memorie riferisce che, due anni e mezzo fa, alcuni “officials” dell’Unione Europea tentarono di cooptare la Casa Bianca – che peraltro rifiutò – in una vasta trama per costringere il premier italiano “a cedere il potere”. Complotto, secondo Berlusconi, cui non fu estraneo il presidente della Repubblica. Il quale, perciò, con una minuziosa nota pubblica, non soltanto ha ricostruito data per data i fatti del 2011, ma ha anche seccamente smentito: “Mai avuto notizia di pressioni subite dal premier”. *** Sicché, tutto torna infine a ruotare sempre intorno alla riforma dello Stato e ad una maggiore attenzione verso il Mezzogiorno, se si intende davvero tirare il Paese fuori dalle secche in cui si trova e non consegnarlo alla piazza di Grillo. Tema non nuovo, questo, cui si è provato in passato a dare una risposta timida e confusa attraverso la riforma del Titolo quinto della Costituzione e, in anni più recenti, col Federalismo. Riforma che sempre al Mattino Renzi ha definito: “un imbroglio”. In tal modo, forse, condividendo l’esortazione del governatore campano, Stefano Caldoro che, nell’incontrarlo presso la prefettura del capoluogo, gli ha suggerito tre cose: riforma delle regioni con costituzione di macro-aree; sblocco del tourn over nella Sanità e impiego dei fondi europei per compensare le entrate sull’Irap. Argomenti che, volenti o dolenti, entreranno in agenda, magari appena il giorno dopo le elezioni. Centro diocesano di Pastorale carceraria Accogliere per liberare Il Cardinale Crescenzio Sepe interviene al convegno “Accogliere per Liberare”, promosso dall’Ufficio diocesano della Pastorale Carceraria, diretto da don Franco Esposito.Nel corso dei lavori, viene presentato il progetto “Liberare la speranza”. Seguono la proiezione del video “Una giornata in casa di accoglienza”, gli interventi di don Virgilio Balducchi, ispettore generale dei Cappellani delle Carceri, e di Francesco Caia, presidente dell’Ordine degli avvocati; la presentazione del libro “Il Vangelo dietro le sbarre”, a cura di Mario Di Costanzo, direttore dell’Ufficio diocesano per la formazione sociopolitica; Titti Amore, responsabile regionale dell’Azione cattolica; e Antonio Spagnoli. Coordina i lavori Samuele Ciambriello. ◗ ore 9.30 - Aversa (Ce), Seminario Vescovile piazza Normanna 10 Il peso dell’inefficienza della giustizia L'inefficienza della giustizia costituisce uno dei fattori di svantaggio competitivo per la società italiana: è il tema al centro del congresso “Commercialisti e giustizia”, promosso da Unico, Unione Italiana Commercialisti, presieduta da Domenico Posca. Intervengono Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia; Enrico Morando, viceministro dell'Economia; Stefano Rega, rettore del Seminario Vescovile; Antonio Buonajuto, presidente della Corte d'Appello di Napoli; i presidenti dei Tribunali Elisabetta Garzo (Napoli Nord), Carlo Alemi (Napoli), Maria Rosaria Cosentino (Santa Maria Capua Vetere); Francesco Greco, procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord; Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia; Giancarlo Laurini, commissario del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili; Alessandro Popoli, Comando Generale Guardia di Finanza; Renzo Guffanti, presidente Cassa Commercialisti; Francesco Tedesco, commissario Odcec Napoli Nord; Vincenzo Moretta e Pietro Raucci, presidenti degli Ordini dei commercialisti di Napoli e di Caserta. ◗ ore 10.30 - Napoli Stazione Marittima Forza Italia per il Mediterraneo Tavola rotonda in ricordo di Pinuccio Tatarella dal titolo “Forza Italia per il Mezzogiorno”. Intervengono Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania; Amedeo Laboccetta, vice coordinatore regionale; Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato; e i candidati alle Europee Raffaele Fitto, capolista circoscrizione Sud; e Sergio Silvestris. Silvio Berlusconi interverrà in collegamento telefonico. ◗ ore 18.00 - Napoli, convento di S. Domenico vico S. Domenico Maggiore, 18 Le strade raccontano Presentazione del libro “Le strade raccontano – Itinerari napoletani” di Orlando Catalano (ed. Eli), guida a 17 passeggiate insolite nella città di Napoli. Con l’autore Intervengono Gian Giotto Borrelli e Ciro Sandomenico. ◗ ore 18.15 - Napoli, largo Donnaregina auditorium Curcia arcivescovile Incontro con i giovani sposi Il cardinale Crescenzio Sepe incontra, come tradizione, fidanzati e giovani sposi: centinaia di giovani coppie riflettono nel segno della loro formazione cristiana. ◗ ore 18.30 - Napoli, chiesa delle Scalze salita Pontecorvo 65 Immagini e parole oltre l’autismo “C’è qualcuno lì dentro”, viaggio per immagini e parole oltre l’autismo, è una mostra particolare: dodici giovani artisti delle scuole di Napoli espongono i loro lavori. L’evento, curato da Peppe Esposito e Cynthia Fiumanò dell’Istituto d’arte Palizzi, prevede fino a domenica 18 mggio incontri con le scuole, lo spettacolo “Amaritudo vitae. Me sfaterio”, ispirato all’opera di Annibale Ruccello, con la partecipazione dei Maestri di strada, regia di Nicola Laieta; Milonga a cura di Social Tango; visite guida- IL DENARO Tel. 081 19137100 • Fax 081 19335491 • [email protected] Quotidiano economico – edizione settimanale a stampa Anno XXIV – n° 78 – nuova serie – 17 maggio 2014 Direttore responsabile: Alfonso Ruffo Società editrice: Editoriale Il Denaro SpA Direzione e Amministrazione: Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli Sito internet: www.denaro.it Indirizzo e-mail: [email protected] 2 Consulta l’agenda completa on line Unesco e Centro storico Sabato 17 maggio - ore 10.00 Napoli, Plazzo Filomarino, via Benedetto Croce, 12 SARÀ L’ISTITUTO ITALIANO di Studi Storici ad ospitare l’appuntamento del Sabato delle Idee dedicato al tema “Il Centro storico di Napoli patrimonio dell’umanità”. La discussione, coordinata da Marco Demarco del Corriere della Sera, è introdotta da Marta Herling, dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici; Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa; e Marco Salvatore, condirettore del Sabato delle Idee. Relazioni affidate a Piero Craveri, professore di Storia contemporanea all’Università Suor Orsola Benincasa e presidente Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”; e ad Aldo Loris Rossi, dell’Accademia delle Arti del disegno. Interventi, tra gli altri, di Giorgio Cozzolino, soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici di Napoli; Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori pubblici; Uberto Siola, presidente Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura. Conclusioni di Cesare de Seta, Centro di Ricerca sull'Iconografia della Città Europea; e Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli. te a cura di Archintorno e Forumtarsia; interventi musicali di Alfredo Rizzi e Francesco Manna con Giorgio Albero e Tommaso Renzuto Iodice, reading con Adriana Follieri e Fiorenzo Madonna, laboratorio con Caroline Peyron. ◗ ore 19.00 - Napoli, Galleria Al Blu di Prussia via Gaetano Filangieri 42 Come se non fosse successo niente Apollonia Striano, Natascia Festa e Titti Marrone presentano il libro “Come se non fosse successo niente” di Diego Nuzzo (Rogiosi editore). Letture di Marialuisa Firpo. [ DOMENICA 18 MAGGIO ] ◗ ore 10.30-11.00 - Napoli piazza Bovio e piazza Dante Racconti del Risanamento Per il terzo weekend di Maggio dei Monumenti, l’Associazione Culturale NarteA presenta due visite guidate teatralizzate a spasso tra antropologia e urbanistica. Alle ore 10.30 i “Racconti dal Risanamento”, organizzati con il Comitato per la tutela e salvaguardia di piazza Bovio, mostreranno luoghi e storie legate allo "sventramento", da quando fu posta la prima pietra del Risanamento, fino alla costruzione della stazione della metropolitana dell'arte. Alle ore 11.00 “Facimmece ‘a croce: Napoli e i suoi Altarini”: l’itinerario parte da piazza Dante, attraverserà le vie del centro storico per conoscere l’anima della città e le sue edicole votive. ◗ ore 11.00 - Napoli Museo di Capodimonte International Museum Day In occasione dell’International Museum Day, promossa dall’Icom, l’organismo internazionale che raccoglie i professionisti dei musei, il Museo di Capodimonte racconta la propria storia di “museo vivo”, attraverso le opere della Galleria Napoletana, da Colantonio a Ribera, con due “percorsio narrati” a cura du Valentina Canone e Maria Rosaria Sansone. Registrazione presso il Tribunale di Napoli n. 4160 del 3 / 5 / 1991 ROC n. 24378 Pubblicità Commerciale: Publidì, Galleria Umberto I, 50 - 80132 Napoli Tel. 081 19335490 - Fax 081 19335491 [email protected] Legale: System Advertising: Viale Monte Rosa, 41 - 20149 Milano Tel. 02 30223594 - Fax 02 30223214 [email protected] Stampa: Centro Offset Meridionale, Area Industriale di Caserta Tel. 0823 1873101 – 0823 18773103 Chiuso: venerdì 16 maggio alle ore 21.00 IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 AGENDA webstar Consulta l’agenda completa on line L’imprenditore Marco Zigon (Getra) entra in classifica con il progetto Starter della sua fondazione Matching Energies, che riscuote l’interesse dei giornali online. Lo precede il terzetto formato dal premier Matteo Renzi, dal cardinale Crecenzio Sepe e dal governatore Stefano Caldoro. ZIGON, UN ESORDIO DA SMART CITY 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Matteo Renzi Crescenzio Sepe Stefano Caldoro Marco Zigon Aurelio De Laurentiis Luigi de Magistris Fulvio Martusciello Paolo Scudieri Gaetano Giancane Vincenzo De Luca LEGENDA I valori misurano il numero delle citazioni che personaggi locali e nazionali ottengono sui siti dei quotidiani online della Campania nel corso della settimana. 92 90 88 70 65 50 25 25 3 20 8 ze e capacità delle popolazioni adulte in lettura e comprensione di testi scritti, risoluzione di problemi matematici, capacità di usare le conoscenze linguistiche. Dall’analisi dei dati risulta che la popolazione italiana sono ben al di sotto della media dei paesi partecipanti. Da questi temi parte il seminario “Nuovi analfabetismi dall’indagine Piaac. Come si deteriorano le competenze costruite a scuola” di Tullio De Mauro, linguista, professore emerito dell‘Università “Sapienza” di Roma, per fare il punto sullo stato della cultura diffusa nel nostro paese. I suoi contributi sui tassi di alfabetizzazione e le politiche scolastiche e formative mostrano come sia le classi dirigenti sia la società “colta” non siano in grado di colmare la distanza che le separa dal paese reale. ◗ ore 19.30 - Napoli, Castello De Vita via Manzoni 248 Un ruolo europeo per il Mezzogiorno Nunzia Di Girolamo, già ministro per le Politiche agricole e forestali, su invito di Domenico Palmieri, capogruppo Ncd al Consiglio comunale di Napoli, interviene ad un dibattito sulle prospettive del Mezzogiorno in Europa. [ MERCOLEDÌ 21 MAGGIO ] ◗ ore 13.00 - Napoli, piazzale Tecchio 80 ◗ ore 18.30 - Napoli, Teatro di Sotto via Tasso, 296 Aspettando l’albatros Patrizia Palmieri ha ricavato da una storia vera “Aspettando l’albatros”, lo spettacolo che mette in scena con Danilo Rovani, Enza Palumbo e Antonio Ciotola: le vicende di una giovane prostituta nei vicoli di una Napoli degradata da un tessuto sociale che toglie ai giovani la possibilità e la speranza di una vita “migliore”. ◗ ore 19.30 - Ercolano (Na) Salone delle feste, Villa Campolieto Bruno Canino in concerto Per il terzo appuntamento della sezione “Musica e percorsi d’arte: Itinerari vesuviani” del XXVI Festival delle Ville Vesuviane, Bruno Canino è protagonsita di un recital pianistico dedicato al valzer e alla musica americana, con opere della tradizione classica e del repertorio contemporaneo di Clementi, Chopin, Brahms, von Dohnányi, Gottschalk, Chick Corea e Gershwin. Il concerto, realizzato in collaborazione con l’Associazione Anna Jervolino e l’Orchestra da Camera di Caserta, è preceduto da una visita guidata alla Villa Campolieto. In mattinata, alle ore 10.30, itinerario guidato, a cura dell’architetto Celeste Fidora, attraverso i cortili e i giardini di due prestigiose residenze nobiliari: Palazzo Ruffo di Bagnara e Villa Menna di Portici (Na). .00 Lunedì 19 maggio - orer,20 Partenope via sio cel Ex tel Ho li Napo vecento No l su gio sag Corsi e Toma, Rotary Club Nord, Per la conviviale del lo Pezzullo, con la presieduto da Ange io “Il nostro Novepresentazione del sagglis ti a co nf ro nt o” ce nt o - D ue gi or naatori edizioni) di Er(Compagnia dei Trov o An to ni o To m a, m an no Co rs i e Pi er mezzo secolo di viun’oper che abbracciaracciglie i contributi ta professionale e che sti, da Mimmo Cardi numerosi giornali brano, da Ernesto ratelli a Antonio Lu brizio, da Antonio Mazzetti a Giustino Fa . Sasso a Alfonso Ruffo [ MARTEDÌ 20 MAGGIO ] Giovani fuoriclasse Lunedì 19 maggio - ore 11.00 Napoli, Unione Industriali, piazza dei Martiri 58 FOCUS SUI GIOVANI studenti napoletani e confronto con i coetani del resto d’Italia, nell’ambito della presentazione dell’indagine “Generazione Proteo. Giovani italiani: solisti fuoriclasse”. Curata dall’Universita Link Campus di Roma, la ricerca sfata anche i più consolidati luoghi comuni sulle nuove generazioni e svela il il nuovo volto dei giovani dai 17 ai 19 anni, figli della crisi economica, politica ed ideologica che ha segnato gli ultimi anni del Paese. Settecento gli studenti napoletani oggetto del Focus che su diversi temi evidenziano un punto di vista particolare e diverso rispetto alle risposte dei pari età di altre città italiane. Alla presentazione intervengono Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University; e Nicola Ferrigni, direttore della Link Lab (il laboratorio di ricerca socio economica dell’Università), Diego Bouché, direttore regionale Miur; monsignor Gennaro Matino, teologo; Roberto Paura, presidente Italian Institute for the Future. Modera Alfondo Ruffo, direttore del Denaro. ◗ ore 9.00 - Napoli, Sala Galatea Stazione Marittima Giornata europea del mare Giunge a compimento del percorso formativo “La scuola va a bordo”, iniziativa del Comune di Napoli di sensibilizzazione sulle attività del settore marittimo, portuale, logistico e multi-culturale, rivolta agli studenti delle seconde classi degli istituti d’istruzione secondaria di primo grado. Nel corso della giornata saranno premiate le scuole vincitrici del concorso collegato all'esperienza didattico/formativa sul mare. L'iniziativa, promossa dall’assessorato alle Attività produttive del Comune di Napoli, si avvale della collaborazione di Autorità Portuale, Ufficio Scolastico Regionale, Ministero Infrastrutture e Trasporti – Direzione marittima della Campania, Cnr-Issm, The International Propeller Clubs, Fondazione Thetys - Museo del Mare, nonché della Guardia di Finanza, Base navale di Nisida e Capo Miseno. ◗ ore 10.00 - Fisciano (Sa), Università di Salerno Dipartimento di Chimica e Biologia Giornata europea del mare Tappa a Salerno per la seconda edizione di “Italia Unita per la Corretta Informazione Scientifica”, con il convegno dal titolo “La bufala è servita, tra scienza e pseudo scienza”. Modera Giuseppe Milano, Università di Salerno; relazioni di Carmine Capacchione, Università di Salerno (“Biologico e biodinamico: percezione e realtà”); e Francesco Cellini, direttore del settore ricerca della Metapontum Agrobios (“OGM: stato dell’arte e prospettive”). ◗ ore 15.30 - Napoli, Univrsità Federico II Aula Pessina, corso Umberto I, 40 Di Mauro e i nuovi analfabetismi Recentemente sono stati diffusi i risultati dell’indagine internazionale Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), sui livelli di conoscen- Scuola Politecnica e delle Scienze di base Quale ruolo per la piccola impresa Seminario, in occasione della presentazione del numero speciale della rivista Piccola Impresa/Small Business, sui cambiamenti tecnologici ed organizzativi nella partnership delle con le medie e grandi aziende. Introduce Mario Raffa, decano di Ingegneria Gestionale, Università Federico II di Napoli. Saluti di Giuseppe Bruno, coordinatore del Corso in Ingegneria Gestionale, Università Federico II di Napoli; Antonio Moccia, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università Federico II; Pietro Salatino, presidente Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, Università Federico II. Relazioni di Alessandro Ancarani, docente di Ingegneria Gestionale, Università di Catania; Giancarlo Ferrero, prorettore dell'Università di Urbino e direttore della rivista Piccola Impresa/Small Business. Interventi: Luca Bevilacqua, direzione Ricerca e Sviluppo, Engineering Ingegneria Informatica; Celeste Condorelli, amministratore delegato Clinica Mediterranea; Rosa De Vivo, Rete Wister e Stati Generali dell'Innovazione; Errico di Muro e Luca Solla, Jet Capsule Srl; Alessandra Estate, Intesa San Paolo Formazione; Piero Mastroberardino, imprenditore e docente di Economia e Gestione delle Imprese, Università di Foggia; Nicola Mazzocca, direttore del dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione e eocente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, Università Federico II di Napoli; Carmen Padula, presidente Commissione Attività produttive, Ordine Commercialisti Napoli; Amleto Picerno Ceraso, Mediterranean FabLab. Modernano i giornalisti Ettore De Lorenzo e Ilaria Merciai. [ GIOVEDÌ 22 MAGGIO ] ◗ ore 9.00 - Napoli, Centro congressi Federico II via Partenope, 36 XV Convegno di Tribologia I problemi di eco-sostenibilità ed ottimizzazione costo/prestazione in applicazioni motoristiche ed industriali sono al centro del XV convegno di Tribologia, organizzato dall’Associazione meridionale di meccanica (www.asmeccanica.it), presieduta da Ignazio Crivelli Visconti, con il dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione industriale dell'Università di Napoli Federico II. I lavori sono coordinati da Renato Lordi, presidente del Centro di Tribologia di Amme-Asmacanica. ◗ ore 11.00 - Napoli, Palazzo di Giustizia Auditorium, piazza Cenni La democrazia alla prova della Val di Susa La Camera Penale di Napoli ha organizzato la presentazione del libro “Non solo un treno. La democrazia alla prova della Val di Susa” di Livio Pepino e Marco Revelli. Introduce e modera Domenico Ciruzzi, presidente Camera Penale di Napoli. Intervengono Sergio Moccia, ordinario di Diritto Penale Università di Napoli Federico II; Livio Pepino, coautore del volume; Nicola Quatrano, presidente Sezione Tribunale del Riesame di Napoli; Danilo Risi, Giuristi democratici; Alfonso Tatarano, avvocato del Foro di Napoli; Fabrizio Vanorio, sostituto procuratore delle Repubblica presso il Tribunale di Napoli e componente nazionale dell’Anm (Associazione nazionale magistrati). Conclude Vincenzo Maria Siniscalchi, già componente del Csm. IL DENARO 4 SABATO 17 MAGGIO 2014 [ IMPRESE&MERCATI ] BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Reti tra Pmi, ecco i fondi PICCOLE AZIENDE più forti sui Piano Bei-Cdp: 500 mln alle piccole imprese mercati internazionali grazie ai fondi della Banca Europea per gli Cosa prevede il piano Investimenti. L’organismo co- Azioni di tutoraggio e formazione munitario sottoscrive un accor- Iniziative promozionali do da mezzo miliardo di euro con la Cassa Depositi e Prestiti per supportare progetti e pro- Chi può partecipare grammi di sviluppo delle azien- Pmi delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia de italiane di piccole e medie dimensioni con un attenzione par- Quali sono i requisiti per partecipare ticolare alle reti tra imprese. In Avere sede operativa nelle regioni interessate questo ambito la Campania, che Non avere pendenze finanziarie con l'Ice ha una consistente vocazione ag- Essere in regola con tasse e contributi gregativa in settori come l’agroa- Possedere potenzialità di internazionalizzazione limentare e l’aerospazio, può ac- Essere dotati di mezzi per restare in contatto con mercati stranieri cedere a una cospicua parte dei Non avere in corso procedure di fallimento o liquidazione finanziamenti previsti. Il patto siglato tra Bei e Cdp La maggior parte dei progetti si sviluppa nei Paesi extra Ue prevede che a gestire i fondi siano le banche convenzionate, anche perché solo gli ne reale di questo in- no risorse fresche a tutti i settori istituti di credito hantervento, come degli produttivi e stavolta puntiamo no una reale percealtri che l'hanno sulla ripresa delle imprese di mezione della realtà in preceduto? die e piccole dimensioni”. È la cui si trovano a opeLo spiega, nel prima volta che Bei e Cdp rearare. dettaglio, Dario lizzano un piano di investimenti Introdotta nella Scannapieco, vice riservato esclusivamente al monlegislazione nazionapresidente della Bei. do delle Pmi perché fin qui i due le nel 2009 la formula “Il rilancio del sistema organismi hanno collaborato della rete tra azieneconomico nazio- principalmente per lo sviluppo Dario Scannapieco de è la più adatta alnale passa inevita- delle infrastrutture e per il finanla crescita di un tesbilmente per una ziamento delle grandi opere. suto produttivo come quello ita- ripresa degli investimenti, sia da Matteo Del Fante, direttore liano, dove le Pmi rappresenta- parte delle aziende che dei sog- generale di Cdp, rivela che “l'acno il 97 per cento del totale del- getti pubblici”, chiarisce il rap- cordo con Bei si inserisce in un le unità attive. presentante della Banca Europea più ampio programma di miMa perché la Bei mette 500 per gli Investimenti. glioramento delle condizioni di milioni di euro nel circuito delle “Con Cdp – chiosa – colla- accesso al credito delle piccole e piccole realtà italiane? Qual è il fi- boriamo per assicurare ogni an- medie imprese”. AUTO Napoli: vendite in picchiata IN CALO la compravendita di auto no state 4.750 (più 2,2 per cento riusate a Napoli. Anche ad aprile, in- spetto ad aprile 2013). Il trend, tutfatti si verifica una contrazione dei tavia, torna ad essere negativo se rifepassaggi di proprietà, al netto delle rito al primo quadrimestre: dall’inizio minivolture (i trasferimenti tempora- dell’anno, infatti, le vetture cancellanei a nome del concessionario in at- te dal Pubblico Registro Automobilitesa della rivendita al cliente finale), stico ammontano a 19.154 (meno 5,5 pari al 6,1 per cento rispetto allo stes- per cento). so periodo dello scorso anno (9.695 “La crisi economica – commenta, formalità registrate al Pra dell’Aci con- al riguardo, il presidente dell’Autotro le 10.322 del 2013). Dall’inizio mobile Club Napoli, Antonio Copdell’anno ad oggi le auto che hanno pola - e gli elevati costi che gravano cambiato proprietario sono state sulle ‘quattroruote’ spingono le fami39.634, il 5,5 per cento in meno in glie napoletane ad aspettare tempi miconfronto al primo quadrimestre del gliori per cambiare la propria vettura, 2013. salvo cause di forza maggiore. La tenLa situazione è tanto più grave se denza prevalente, invece, è la rinunsi considera che, a livello nazionale, il cia all’auto testimoniata dal tasso unitrend dell’usato è caratterizzato dal tario di sostituzione che a Napoli è pasegno positivo, con riferimento sia ad ri a 2,3, mentre in Italia si attesta a aprile (più 4,8 per cento), sia al pe- 0,87. Ciò significa che per ogni nuoriodo gennaio-aprile (più 0,4 per cen- va vettura iscritta al Pra ne vengono to). Migliora, invece, la situazione nel radiate 2,3 nella nostra provincia e settore del “nuovo”: le auto nuove 0,87 in Italia. iscritte per la prima volta al Pubblico In pratica, il parco circolante a NaRegistro Automobilistico risultano es- poli tende a contrarsi, così pure il sere 2.070 ad aprile ed 8.755 dal- mercato automobilistico, ma di quel’inizio dell’anno, pari ad un aumen- sti effetti c’è poco da rallegrarsi: sia to, rispettivamente, dello 0,4 e sotto il profilo della mobilità pubblidell’1,6 per cento in confronto agli ca, che continua ad essere un problestessi periodi del 2013. ma, sia sotto quello economico ed ocPositivo è anche il dato relativo al- cupazionale, vista la progressiva chiule radiazioni. Le auto tolte dalla cir- sura di concessionarie e punti-vendicolazione il mese scorso, a Napoli, so- ta”. ••• ò ASSOCAMERESTERO L’euro è troppo forte Così frena l’export IL SUPEREURO 0,3% nei primi tre arresta la marcia mesi dell’anno”. dei prodotti Sul versante italiani sui europeo, la mercati Extrabilancia Ue da inizio commerciale anno, italiana presenta continuano ad un surplus di 5,7 avere il segno meno miliardi di euro le vendite con Francia, Gaetano Fausto Esposito nell’Area, con Regno Unito e un dato Spagna, con trimestrale del -1,8% su base tassi di incremento delle annua, nei dati esportazioni che vanno dal destagionalizzati. In ripresa, 2,8% all’8,8%. invece, l’export a livello Inoltre, acquistano europeo, con un incremento importanza come partner i del 4,0%. Paesi dell’Europa dell’Est e, “Le imprese stanno nello specifico, Polonia modificando le loro strategie (+8,0%), Romania di posizionamento, cercando (+10,8%) e Repubblica Ceca di trarre beneficio dai segnali (+9,6%). di ripresa sul fronte europeo A livello settoriale, la e di arginare gli effetti di un meccanica traina in territorio euro fortemente apprezzato, positivo il surplus del Made che penalizza i risultati sui in Italy, con un attivo di mercati al di fuori 11,4 miliardi di euro nei dell’Unione. – sottolinea primi tre mesi del 2014, pari Gaetano Fausto Esposito, a ben il 63% del saldo extrasegretario generale di energetico. Assocamerestero, “Tenuto conto che questa commentando i dati Istat sul situazione di rallentamento commercio estero diffusi delle performance venerdì –. Pur di mantenere esportative si riscontra anche quote di mercato in in altre economie europee, quest’Area, stanno limando i appare sempre più urgente prezzi per mantenere i un intervento della Bce volto margini, tant’è che i valori a riequilibrare il rapporto medi unitari sul fronte extra- euro-dollaro”, conclude Ue appaiono in calo dello Esposito. ••• La curiosità ò Quella lectio sulla Dieta a New York A LEZIONE di Dieta Mediterranea da una nutrizionista napoletana. Il 29 maggio, presso l’American Museum di New York, il regime alimentare che ha la sua casa ufficiale a Pollica, in Campania, è al centro di una lectio realizzata da Fiorella Di Carlo. Diestista e fondatrice di un blog specializzato sul cibo la Di Carlo spiega come e perché la Dieta Mediterranea apporta benefici per la salute. Dai metodi di cottura alle proprietà delle materie prime passando per le ricette. Per un giorno a New York i prodotti campani sono al centro della scena. ••• [PILLOLE DA SHANGAI] A C U R A D I G I OVA N N I P I S A C A N E Cina, sorpasso al Regno Unito IL 30 APRILE il Financial Times dichiara che contrariamente a quanto previsto, il sorpasso cinese potrebbe avvenire già da quest’anno. Gli Usa detengono il ruolo di economia leader dal 1872, anno dello storico sorpasso sul Regno Unito; ci si aspettava che la Cina sottraesse il primato agli Usa nel2019 ma dai dati ricavati da uno studio dell’ International Comparison Program della World Bank, si nota come le economie emergenti abbiano avuto uno sviluppo inaspettato rivoluzionando le previsioni, l’ultimo aggiornamento dei dati risaliva al 2005. Utilizzando come metodo di paragone il Ppp ( Purchasing Power Parity) l’ Imf ha indicato il valore del Gdp degli Usa del 2012 pari a 16,2 tn $ e quello cinese pari a 8,2 tn $. Nel 2005 l’Icp stimava che l’economia cinese fosse meno della metà di quella americana, nel 2011 grazie a una nuova metodologia di misurazione dei dati e alla sorprendente crescita economica cinese, il Gdp cinese è stato registrato pari all’87% di quello Usa. L’Imf si aspetta una crescita cinese del 24% tra il 2011 e il 2014 mentre quella Usa è stimata solamente al 7,6%, si prospetta quindi il sorpasso cinese già da quest’anno, arrivando ad avere un valore del Gdp pari a 18,98 tn $ nel 2016 rispetto a 18,81 tn $ per gli Usa. IL DENARO IMPRESE & MERCATI [CAFFÈ LIBERALI] SABATO 17 MAGGIO 2014 5 A CURA DI ANTONLUCA CUOCO Crisi, ecco perché il problema non è l’euro “PER SMONTARE i deliri di chi vorrebbe l’Italia fuori dall’euro, in base alla falsa equazione per la quale il ritorno alla lira si tradurrebbe in un aumento di ricchezza, basta una semplice domanda da rivolgere ai non addetti ai lavori. Immaginate che oggi venisse annunciato il referendum sul ritorno alla lira. Voi continuereste a tenere i vostri risparmi in una banca italiana rischiando di trovare i vostri risparmi trasformati in carta straccia? Se la risposta è no, sappiate ch neanche gli altri sono imbecilli”. Parla fuori dai denti Fabio Scacciavillani, economista molisano con dottorato di ricerca in Economia all’Università di Chicago, oggi Chief Economist al Fondo d'investimenti dell'Oman, dopo una carriera tra Fondo monetario internazionale a Washington, Banca centrale europea a Francoforte e Goldman Sachs a Londra. Nonostante lei manchi dall’Italia da oltre venti anni, non ha mai reciso il cordone ombelicale con la Penisola e col Sud, coltivando un pizzico di ottimismo per il futuro: quale crede siano i due principali motivi per vedere il bicchiere mezzo pieno? Il bicchiere è nonostante tutto mezzo pieno perché l’Italia è agganciata all’Unione Europea. Pertanto beneficia di un fondamentale ombrello di protezione grazie all’euro e alla Bce. Inoltre la Ue ci impone di fare delle riforme che una classe politica tra le più mediocri del globo non sarebbe in grado nemmeno di concepire. Purtroppo il bicchiere rimane mezzo vuoto perché quella stessa classe politica se non viene messa alla frusta dal vincolo esterno e non è in grado di agire e rimane a rimestare acqua putrida in una palude di chiacchiere vacue. In 20 anni non si sono fatte riforme di rilievo, anzi laddove si è operato ne sono derivati peggioramenti esiziali, dalla giustizia al mercato del lavoro che rimane un misto di socialismo caraibico e tribalismo sub-sahariano. Oggi, in Italia, le frange che difendono a spada tratta l’uscita dall’euro ne sbandierano i supposti effetti salvifici della svalutazione. Come smontarli in tre mosse comprensibili ai non addetti ai lavori? Per smontare i deliri dei lunatici, basta una mossa sola, anzi una semplice domanda, ai non addetti ai lavori. Immaginate che oggi venisse annunciato il referendum sul ritorno alla lira. Voi continuereste a tenere i vostri risparmi in una banca italiana rischiando di trovare i vostri risparmi trasformati in carta straccia? Se la risposta è no, sappiate che neanche gli altri sono imbecilli. Il giorno stesso dell’annuncio si formerebbero file chilometriche fuori dalle banche per ritirare i soldi. Tutte le banche di conseguenza, nel giro di tre giorni fallirebbero, le imprese senza credito non potrebbero pagare gli stipendi e sarebbero costrette a licenziare in massa. Perché cosa altro accadrebbe? Il governo nel giro di una settimana non sarebbe in grado di Scacciavillani (Fondo investimenti Oman): Il ritorno alla lira? Una vera catastrofe pagare gli stipendi o i fornitori perché non troverebbe chi fa credito e tutte le imprese che avessero emesso obbligazioni andrebbero in bancarotta. Le importazioni di materie prime e di manufatti verrebbero interrotte di colpo perchè nessuno straniero venderebbe alcunché ad un italiano se non in contanti. In sostanza un bombardamento a tappeto del territorio italiano causerebbe danni economici infinitamente minori. Uscita dall’euro uguale svalutazione uguale rilancio di export e Pil: queste sono alcune delle pericolose equazioni diffuse in questi mesi da qualche politico populista. Non c’è il rischio che facciano presa su una popolazione affamata dalla crisi? In tutti i periodi di crisi emergono mestatori o truffatori con ambizioni politiche che spacciano, attraverso slogan martellanti, soluzioni strampalate al pubblico più ignorante e terrorizzato. In Italia, come evidenziato dai test internazionali, esiste un bacino elettorale formato in gran parte da analfabeti di ritorno che diventano il terreno di caccia di chi sfrutta la disperazione, esattamente come i Vannoni o i Di Bella. Questo bacino si informa esclusivamente attraverso la Tv non essendo in grado di leggere un te- Fabio Scacciavillani sto anche semplice. Pertanto i talk show per telelobotomizzati all’inseguimento dell’Auditel hanno dedicato un spazio sproporzionato a una variegata corte dei miracoli anti euro. Si sostiene che se non pagassimo più i nostri debiti e uscissimo dall'Euro diverremmo ricchi come la Germania; ma la ricchezza di un paese si può creare artificialmente in tipografia? E’ stato sconcertante scoprire che esiste un numero impressionante di persone convinte che il numero di banconote sia sinonimo di ricchezza. Ricordano un mio compagno delle elementari che ricalcava su un foglio di quaderno la banconota da mille lire e la portava al negozio di caramelle. Se bastasse stampare moneta per produrre ricchezza non ci sarebbe bisogno di imporre tasse, anzi, non ci sarebbe nemmeno bisogno di lavorare. Si assumerebbero degli immigrati per mandare avanti la Zecca e tutti quanti faremmo la vita da nababbi. Ovviamente si tratta di fenomeni generati da scoppi di follia collettiva che purtroppo prendono piede quando la gente si trova in condizioni estreme. Un po’ come le farneticazioni sulle guarigioni miracolose quando nel Medio Evo impazzava la peste. In cinque anni il debito totale in Cina, secondo l’agenzia Fitch, si è gonfiato fino a raggiungere il 220 per cento del Pil a fine 2013. Che prospettive ci sono per il futuro prossimo? Il settore finanziario in Cina rappresenta un’enorme vulnerabilità per l’economia mondiale e dei paesi emergenti in particolare. Al momento nessuno ha il polso della situazione, forse nemmeno la Banca centrale cinese che finora ha tappato qualche falla ma non ha aggredito il problema. Persino quando parlo con i maggio- [VITA CONSOLARE] Designer alla conquista della Cina La Campania in missione a Tianjin DESIGNER e imprenditori napoletani alla ficio “Shilin” immerso nel “Giardino del conquista della Cina: la Campania FeNord e del Sud”. lix è al centro della scena per la prima È a livello universitario che nascoedizione del Tianjin International Deno le collaborazioni che tendono a tisign. Del resto, per il restauro dei parare in causa la formazione e l’interlazzi, il Sol Levante ha sempre punscambio delle nostre eccellenze, come tato su architetti e imprese Camparibadisce il rettore della Federico II ne. In più, adesso, a destare la curioMassimo Marrelli. “ Al Tianjin Intersità degli asiatici sono le tecniche di rinational Design, nascerà un consorzio generazione, i progetti di trasformazione formato da Federico II, l’Università di dell’area urbana ad est di Napoli, le Tianjin, l’Orientale, l’Università SarLiao Yuaho nostre eccellenze alimentari e, in cima da, e i laureati avranno una “carta a alla lista, le stazioni dell’arte della medoppio titolo” , nel senso che la loro tropolitana collinare. laurea sarà valida in entrambi i Paesi, e ciò signifiNe parlano il rettore della Federico II, Massimo ca trasferire il nostro know-how in un luogo dove Marrelli, le imprese napoletane e i consolati in Ita- non si ha la minima percezione del restauro, e quinlia, con il console onorario della Repubblica Po- di si preferisce abbattere piuttosto che ricostruire gli polare di Cina a Milano, Liao Yuaho, in prima li- edifici”. L’intensificazione degli scambi e delle innea. “Napoli è ospite d’onore della manifestazione terrelazioni tra i due Paesi, volta ad attirare capitache si svolge dal 16 al 21 Maggio a Tianjin, terza li stranieri, non si avvarrà solo dei campus univercittà della Cina per densità di popolazione e svi- sitari focalizzati sul nostro design ma anche degli acluppo, metropoli portuale a cento chilometri da Pe- cordi presi tra Università, Istituzioni e gli imprenchino, con un intero padiglione che è la prova tan- ditori della dinamica area metropolitana cinese a gibile della cooperazione intensificatasi negli ulti- Chongqing, che con oltre 33 milioni di abitanti è mi dieci anni tra i due Paesi, allorchè la società ‘Si- un esempio di polo di sviluppo del gigante cinese. rena’ collaborò con la Municipalità Cinese per la ri- E l’azione dei consolati in Italia mai come ora è volqualificazione dell’ex quartiere italiano”. A Tianjin, ta a monitorare e incentivare su tutto il territorio è prevista la proiezione di documenti sulle installa- italiano il turismo come motore commerciale di svizioni di Piazza Plebiscito per la Galleria Trisorio, so- luppo. “Ora Napoli deve solo coltivare questi fiori no state allestite le “stanze del gusto” per le eccel- affinchè ne sboccino altri e diano nel tempo i loro lenze della tavola; inoltre le aziende napoletane han- frutti: un’arma a difesa delle opportunità è senza no a disposizione come quartier generale il sugge- dubbio il turismo che capitalizza una presenza nostivo padiglione “Changuan” proteso sul lago e con tevole di visitatori cinesi”, conclude Marrelli. una superficie di 1600 metri quadri, nonché l’ediBruno Russo ri analisti finanziari cinesi non sono in grado di fornire un quadro senza nebbia. Quello che mi sento di poter dire lo riassumo con un’analogia: il bubbone è infetto, le autorità cinesi, se agiscono in fretta, hanno bisturi affilati e scorte di disinfettante per curarlo, ma non hanno anestetico, per cui non sara’ un’operazione indolore. Visto che i fondi per ripulire il sistema bancario ombra sono le riserve in Treasury Bills della Banca centrale e di altre entità pubbliche le ripercussioni non risparmieranno Wall Street e l’Europa. Capita di sentire il circuito mediatico, animato da improbabili economisti, citare premi Nobel quali Krugman nel tentativo di validare le loro singolari teorie per spiegare l’origine della crisi. Che cosa ne pensa? Dai tardi anni 90 il progresso tecnologico ha rallentato (fenomeni come internet e la telefonia mobile andavano esaurendo la spinta propulsiva) e per mantenere i tassi di crescita, la Fed ha surrettiziamente stimolato l’economia con flussi di liquidità e ha continuato a farlo in successive ondate dopo l’11 settembre, fino al terzo quantitative easing che solo adesso viene gradualmente attenuato. Questa liquidità si è scaricata sul prezzo delle attività finanziari e sulla leva delle banche e dei fondi creando una successione di bolle, l’ultima delle quali è tuttora in piena espansione. Finché l’economia non crescera’ sulle solide gambe della produtttivita’ e dell’innovazione le ricette gli apprendisti stregoni basate su stimoli monetari produrranno ulteriori sconquassi. La scuola che da decenni non riesce più ad assolvere al ruolo di fornire strumenti per interpretare la realtà in cui viviamo. Come ne usciamo? Il sistema educativo italiano non fornisce competenze e non prepara né alla vita né al lavoro. Era un apparato obsoleto volto a inculcare nozioni inutili già quando nacque con Gentile ed è vieppiù peggiorato dall’aspirazione di trasformarlo in un veicolo di indottrinamento a spese del contribuente. Ha prodotto una classe dirigente (non solo politica) intrisa di ciarpame filosofico-letterario male assortito. La scuola va rifondata in modo impietoso: vanno messe in competizione istituzioni pubbliche e private, il valore legale del titolo di studio va abolito e le famiglie devono ricevere un voucher da poter spendere dove meglio credono e senza guardare in faccia nessuno. Ai maestri e professori migliori vanno conferiti ruolo, carriera, status, poteri disciplinari sugli studenti, nonché stipendio adeguato. Alle scuole va riconosciuta l’autonomia di assumere i migliori. Liberalizzare l’Italia vuol dire offrire al consumatore-cittadino la possibilità di scelta sulla base di più offerte, significa consentire al giovane di poter entrare nel mondo del lavoro subito e non dopo una corsa a ostacoli fino ai 30 anni e oltre. @antoluca_cuoco IL DENARO I M P R E S E &M E R C A T I ALLIANCE BOOTS Farmaci in tutto il mondo E l’utile cresce a 1,1 mld U N IMPERO nato da di euro, e sul trading una piccola farmaprofit che è in aucia di Napoli e dalmento dello 0,4 l’intuizione del per cento per la suo fondatore, capogruppo e del Stefano Pessina. 7,7 per cento per Alliance Boots tutte le altre realcorre sempre più tà di Alliance Boveloce verso la leaots. dership mondiale Il numero uno Stefano Pessina del mercato fardella società, maceutico. l’imprenditore E lo fa con numeri in co- campano Pessina, guarda pestante mglioramento, come rò oltre i risultati operativi evidenzia il bilancio trime- della trimestrale. strale del gruppo. Al 31 mar“La nostra strategia, volta a zo 2014, infatti, la società re- creare la prima impresa glogistra un incremento del 4,3 bale nella distribuzione di per cento dei ricavi, che rag- prodotti farmaceutici e giungono quota 28,67 mi- nell’health and beauty, credo liardi di euro se si considera sia considerata unanimemensolo la casa madre e 31,48 mi- te la strada giusta per il futuliardi se includiamo nel con- ro”. Secondo la sua valutazioteggio le associate e le joint ne “ciò è dimostrato dal rialventure. lineamento del nostro settore, Cresce anche l’utile netto che sta iniziando ad aver luodi esercizio (32,4 per cento) go rapidamente, con i conper un valore di 1,146 miliar- correnti che cercano di seguidi di euro mentre la liquidità re il nostro esempio”. Creata derivante dalle operazioni del otto anni fa, Alliance Boots gruppo, o cash flow, si attesta “adesso è una realtà di primo a quota 1,891 miliardi. Posi- livello nel mondo - chiosa Pestivi i dati sulla riduzione del- sina - e crea valore per gli inl’indebitamento, 1 miliardo vestitori e gli azionisti”. ••• IGNAZIO MESSINA Espansione in Europa: nuove rotte verso il Nord LA COMPAGNIA genovese con base a Napoli rafforza la sua presenza in Nord Europa e Portogallo con l’entrata in funzione di un nuovo servizio di linea dedicato. A partire dalla metà di maggio, sarà operativo il collegamento per container e ro-ro tra i due hub di Barcellona e Castellon con i porti del Nord Europa e quelli portoghesi. Scali che grazie a questo collegamento saranno posti quindi in diretta connessione con le linee Messina con destinazione oltreSuez, Africa occidentale e Nord Africa, mercati nei quali la compagnia genovese ha consolidato la propria presenza da oltre 90 anni. I porti scalati quindicinalmente dalla m/n “Jolly NTV Italo alla stazione Termini Prime corse il 15 giugno ITALO entra nel cuore della città, nel centro storico di Roma, poco distante dalle antiche terme di Diocleziano, che alla grande stazione romana hanno dato il nome. Dal 15 giugno, con il nuovo orario estivo, i treni rosso amaranto di Ntv approdano alle banchine di Termini con i primi no stop che collegano Milano alla capitale e viceversa. In direzione Nord-Sud, il treno del mattino in partenza da Milano Garibaldi alle 7,03, con arrivo a Roma Termini alle 10,15, e proseguimento per Napoli e Salerno. E, sempre proveniente da Nord, il treno delle 18,03 da Milano Porta Garibaldi con arrivo a Termini alle 21,15. Il treno del mattino in partenza da Roma Termini alle 6,40, con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 9,54 e arrivo a Torino Porta Susa alle 10.44. Nel pomeriggio, il treno in partenza da Roma Termini alle 14,40 (proveniente da Napoli) con arrivo a Milano Porta Garibaldi alle 17,54. ••• 6 ARTI GRAFICHE BOCCIA Rilancio della produzione Accordo con L’Espresso ACQUISTATA LA MACCHINA CERUTTI S96: PRODUCE FINO A 60MILA COPIE IN UN’ORA GLI INVESTIMENTI DEL GRUPPO SALERNITANO RAGGIUNGONO QUOTA 30 MILIONI L’AZIENDA SALERNITANA rilancia il proprio business con l’acquisto, dal gruppo L’Espresso, della rotativa Cerutti S96. Un’operazione che consente al gruppo di stampare in piena autonomia giornali modello tabloid fino a 96 pagine. Con questo progetto, denominato Monstre S96, la Arti Grafiche Boccia raggiunge quota 30 milioni di euro di investimenti in macchinari e nuove tecnologie. Il nome è concepito per sottolineare le dimensioni della potente rotativa in grado di stampare ad una velocità oraria di 60 mila in copie, con la necessità di pochi minuti per l’avviamento. Un Monstre di dimensioni che coniuga flessibilità e potenza industriale ai risultati di rilevante crescita di fatturato legati alla forte presenza dell’azienda nei segmenti della stampa di quotidiani e periodici. Non è un caso, poi, la scelta del nome francese del progetto: per l’azienda il mercato francofono è il secondo in termini di fatturato e quantità di prodotti editoriali realizzati. Arti Grafiche Boccia propone così, in questo segmento, un’offerta unica nel panorama italiano per numero di pagine realizzabili, con modularità nelle foliazioni che vanno da 8 a 96 pagine full color e con possibilità di effettuare cambi anche per sole 2 pagine. “Con Monstre - di- Un interno dello stabilimento di Salerno La scheda • Ultima macchina acquistata: Cerutti S96 • Capacità: 60.000 copie ogni ora • Quota investimenti in macchinari: 30 milioni di euro • Quota investimenti ultimi 8 anni: 50 milioni di euro • Incremento fatturato ultimi 8 anni: 325% • Capacità produttiva annua pagine: 104 milioni • Capacità produttiva annua etichette: 8 milioni • Quote di mercato: Italia 74%, Europa 26% L’azienda salernitana punta a consolidare ancora di più la propria presenza al di fuori del territorio nazionale chiara Monica Vitiello, direttore marketing della società salernitana - puntiamo a far recuperare ai nostri clienti efficienza nella filiera produttiva, con un impianto flessibile che permette di realizzare prodotti molto competitivi”. Arti Grafi- ALENIA AERMACCHI Marrone” saranno quelli di Anversa, Rotterdam ed Amsterdam via Anversa (solo containers), Setubal/Lisbona e Leixoes (via Setubal). Il servizio prevede il trasporto di containers standard e specializzati, rotabili e break bulk su mafi. Anversa e Setubal sino ad oggi erano scalati direttamente dalle navi provenienti dall’Africa occidentale. ••• SABATO 17 MAGGIO 2014 che Boccia negli ultimi otto anni ha incrementato il fatturato del 325 per cento e ha realizzato investimenti per 50 milioni di euro. L’azienda può produrre fino a 104 milioni di pagine di riviste e 8 milioni di etichette in un anno. ••• Velivolo green, un affare da 2 miliardi In Campania i lavori per il prototipo L’AEREO VERDE, il più innovativo progetto per il futuro dell’aviazione, sarà realizzato in Campania. Al progetto lavora Alenia Aermacchi, presso il roprio stabilimento napoletano, con il contributo del distretto aerospaziale campano e dell’Unione Industriali. La partnership si configura per la partecipazione al programma europeo Clean Sky 2 del valore di circa 2 miliardi di euro, nell’ambito del più ampio programma comunitario Horizon 2020. Il progetto sarà cofinanziato dalla Commissione Europea in collaborazione con le più importanti aziende aeronautiche d’Europa. Ma la realizzazione avverrà in Campania. “Clean Sky 2 fanno sapere i vertici di Cira e distretto aerospaziale - costituisce una grande opportunità che l’Europa vuole concedere alle regioni dell’obiettivo Convergenza, e in particolare alla Campania, in vista della programmazione dei fondi comunitari per il periodo 2014/2020”. Nell’ambito del programma Clean Sky, Alenia riveste un ruolo di primo piano fornendo contributi specifici e determinanti all’attività di ricerca per la realizzazione dell’aereo green di nuova generazione. In particolare, l’azienda italiana leader nel settore aerospaziale è attiva in campi quali la ricerca di materiali innovativi per fusoliere più leggere, sistemi elettrici di nuova generazione, riduzione del rumore, una più efficiente gestione aerodinamica e dei profili di volo dei velivoli. Tra gli obiettivi della ricerca condotta da Alenia, la riduzione di peso del velivolo con conseguente ridimensionamento del 10 per cento del consumo carburante. “In Campania il settore dell’aerospazio - è il commento ufficiale del Cira - a differenza di altri ambiti, ha sempre dimostrato di essere capace di ottenere finanziamenti europei per sviluppi tecnologici e di saper spendere bene le risorse, stando anche all’interno di reti europee importanti”. Secondo quanto riferito, nel panorama nazionale, la Campania è regione leader nell’aerospazio. Satelliti per la Corea Molto attiva anche la divisione Thales Alenia Spaces. Grazie a un accordo con Kt Sat, operatore coreano delle telecomunicazioni, il gruppo realizzerà i satelliti Koreasat-7 e Koreasat-5 A. I due modelli forniranno accesso a internet, risorse multimediali, broadcasting e servizi di comunicazione fissa. In qualità di prime contractor del programma, Thales Alenia Space è responsabile della progettazione, produzione, collaudo e consegna a terra dei satelliti. Il gruppo, inoltre, si occuperà anche delle campagne di lancio, della fase di messa in orbita e di tutte le operazioni di collaudo e verifica. ••• IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 I M P R E S E &M E R C A T I PRIME Una rete per l’aerospazio [TACCUINO DELLA CRISI] PIATTAFORMA SPAZIALE E SISTEMA DI MONITORAGGIO I PRIMI PROGETTI DELL’AGGREGAZIONE L’ACCORDO È SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE CON IL DISTRETTO CAMPANO DEL SETTORE OTTO AZIENDE del settore aerospazio uniscono le forze per creare, in Campania, un polo tecnologico d’avanguardia. Dall’incontro tra queste realtà nasce Prime, un contratto di rete che al tempo stesso rappresenta una sorta di soggetto di riferimento per gli interventi del gruppo. Fanno parte di Prime le imprese Ali, Astro Industry, Eis, Eurosoft, Foxbit, Lead Tech, Srs Engineering Design, Tecno System Developments. Due i progetti su cui si lavora: Irene, una piattaforma spaziale modulare che sarà lanciata in orbita entro il 2016, e Dronescanner, un sistema innovativo per il monitoraggio del territorio e delle risorse ambientali attraverso l’utilizzo di velivoli senza pilota. Prime si sviluppa in stretta collaborazione con il distretto aerospaziale della Campania (Dac) ed è proprio il presidente di questo organismo, Luigi Carrino, a svelare qual è il fine ultimo del programma. “Con l’esperienza di Prime spiega - il sistema aerospaziale campano intende realizzare una rete stabile e duratura tra capacità e competente del settore”. Il Dac è particolarmente attivo anche nel sostegno diretto delle aziende, con investimenti che raggiungono fin qui i 100 milioni di euro. Il quadro generale Vediamo in che contesto su sviluppa Prime. Il comparto aerospaziale campano, e in particolare quello napoletano, sono strategici sia per il sistema locale che per quello nazionale. Innovazione dei I partner Ali Astro Industry Eis Eurosoft Foxbit Lead Tech Srs Engineering Design Tecnop System Developments L’accordo per creare una rete tecnologica mette insieme imprese specializzate in vari segmenti dell’aeronautica e dell’aerospazio progetti e elevata competenza specialistica degli addetti fanno del distretto una sorta di polo della qualità nell’ambito dell’aerospazio. L’elenco delle realtà campane operanti nel settore conta circa 130 aziende, di cui circa 110 appartenenti al segmento aeronautico e 20 impegnate nello sviluppo delle tecnologie aerospaziali. Il fatturato complessivo è di circa 2 mi- SALVATORE FERRAGAMO liardi di euro annui mentre il totale degli addetti è di circa 12mila unità che rappresentano il 9 per cento del settore aerospaziale nazionale. “L’industria dell’aeronautica e dell’aerospazio - chiarisce Giovanni Squame, presidente di Ali - può progredire solo attraverso esperienze di collaborazione come quella del contratto di rete Prime”. TIRRENIA E.S. La moda non è in crisi Sconto elezioni Super dividendo ai soci Ticket al 40% CON UN DIVIDENDO di 0,40 euro per azione il gruppo leader del settore alta moda raggiunge il tetto massimo da tre anni a questa parte. Infatti guardando lo storico si scopre che nel 2012 il dividendo ammonta a 0,28 euro per azione mentre nel 2013 si arriva a 0,33 euro. La cedola per gli azionisti sarà staccata il prossimo 22 maggio. Trimestrale in crescita Il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2014 si chiude, per la Salvatore Ferragamo, con ricavi a quota 299 milioni di euro (più 6 per cento rispetto ai 282 milioni del 2013), un risultato operativo di 42 milioni (più 7 per cento), un utile netto di 27 milioni (più 2 per cento). Crescono, inoltre, gli affari del canale retail (vendita al dettaglio): più 6 per cento rispetto al 2013. Asia primo mercato L’Est Pacifico si conferma primo canale di vendita del gruppo grazie al contributo dei negozi cinesi. Nel Celeste Impero la Ferragamo registra un tasso di crescita del 10 per cento su base annuale mentre in tutta l’Asia il primo trimestre si chiude con un incremento degli affari pari al 6 per cento. La società si consolida anche in Europa (crescita del 9 per cento), Nord America (più 2 per cento) e Giappone, che rappresenta un mercato a parte con cifre di crescita di poco superiori al 18 per cento nel raffronto tra 2013 e 2014. Quanto al business per categoria il consiglio di amministrazione di Ferragamo rileva un incremento della vendita di accessori in pelle (17 per cento) e calzature (6 per cento) mentre c’è un lieve calo (2 per cento) del segmento profumi. La vera misura dello stato di salute della società è il risultato operativo lordo che aumenta, nel primo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013, del 10 per cento (53 milioni contro 48). ••• Irisbus, resta la Cassa Proroga di sei mesi PER I 296 lavoratori dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, ci saranno ulteriori sei mesi di cassa integrazione in deroga. L’accordo è stato raggiunto martedì scorso nel corso di un incontro tra l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Severino Nappi, i rappresentanti dell’Unione industriali di Avellino, l’azienda Irisbus e i sindacati Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Failms. L’intesa prevede la cig da luglio a dicembre 2014. Il prossimo incontro è previsto al Mise il prossimo 28 maggio. All'inizio dell’avvio dello stato di crisi, nel 2010, la fabbrica Irisbus irpina aveva circa 700 dipendenti. Il 23 ottobre i lavoratori sono scesi a 421 con la prima cassa integrazione in deroga e ora sono 270 operai, 25 impiegati e un quadro. Un drone radiocomandato per le rilevazioni ambientali • • • • • • • • 7 TARIFFE speciali con agevolazioni del 60 per cento a favore di chi viaggia con Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione durante il periodo delle elezioni europee e amministrative in programma il prossimo 25 maggio. Gli elettori residenti nelle isole che, fra il 16 maggio e il 4 giugno, raggiungeranno con una nave del gruppo campano la sede del seggio in cui sono iscritti, potranno ottenere, esclusivamente per viaggi di andata e ritorno, lo sconto sul costo del biglietto ordinario. Le agevolazioni sono estese anche a chi risiede all’estero e deve rientrare in Italia per votare. I ticket a tariffa ridotta, validi per tutte le tipologie di sistemazione a bordo (prima e seconda classe, cabina, poltrona e passaggio semplice), sono acquistabili per viaggi di andata a partire dal 16 maggio e viaggi di ritorno entro il 4 giugno, esibendo per qualsiasi tratta un documento di identità e la tessera elettorale nelle biglietterie Tirrenia presso i porti d’imbarco (Genova, Napoli, Civitavecchia, Palermo, Termoli) e nelle agenzie di viaggio convenzionate. Le linee interessate sono Genova-Olbia-Arbatax, Genova-Porto Torres, Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, CivitavecchiaOlbia, Napoli-Cagliari, Napoli-Palermo, Palermo-Cagliari, Termoli-Tremiti. ••• ULTIMATUM SITA: SUBITO I SOLDI Per andare avanti e non lasciare la Campania, Sita Sud - oltre 34mila pendolari - chiede che “venga pagato quanto ci spetta, altrimenti il 1 agosto lasciamo e basta”. Fumata nera dall’incontro convocato a inizio settimana in Regione dall’assessore ai Trasporti, Sergio Vetrella, al quale l’azienda privata che si occupa di trasporto su gomma, ha chiesto che venissero pagati i cosiddetti “chilometri aggiuntivi” che, a partire dal 2013, quando è partito l’obbligo di servizio, ammontano a 700mila euro. In mancanza di accordi nelle prossime ore, dunque, resta confermato da parte della Sita Sud il licenziamento di 439 lavoratori che a questo punto non escludono lo sciopero ad oltranza e il blocco del servizio. BENFIL E TESSIVAL SI CHIUDE La Benfil e la Tessival Sud Srl di Airola sono in liquidazione. Le aziende hanno sottoscritto con gli ex dipendenti gli accordi di conciliazione e contestualmente stanno inviando all’Inps i modelli Sr41 modificati per il pagamento della quota Tfr maturata in costanza di Cigs. Inoltre, nei prossimi giorni, la proprietà inoltrerà la domanda per il pagamento della quota del trattamento di fine rapporto accantonata presso il Fondo di Tesoreria, non appena l’Inps avrà aggiornato gli archivi. MERCATONE UNO: RIPRESO IL LAVORO Sono tornati al lavoro dopo 37 giorni di sciopero i dipendenti di Mercatone Uno, il megastore di Capodrise, ma la chiusura dello stabilimento sembra ormai imminente. L’edificio di via Retella, a differenza di quello più redditizio di Azano, dovrebbe seguire la stessa sorte di altri 12 punti vendita sparsi per l’Italia in cui si sono registrati, secondo la proprietà, cali vertiginosi del fatturato. Il 9 aprile la vertenza è stata oggetto di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico: per la holding specializzata nella vendita di beni per la casa è impossibile stralciare il punto vendita dal piano di ristrutturazione. A nulla sono valse le numerose aperture da parte dei dipendenti, pronti ai contratti di solidarietà, alla cassa integrazione a rotazione e anche al parziale trasferimento al Mercatone Uno di Arzano, in carenza di organico. JABIL E SINDACATI NON C’È ACCORDO Continua il muro contro muro tra Jabil Circuit di Marcianise e sindacati. Si è risolto in un nulla di fatto l’incontro convocato a inizio settimana tra Fiom, Fim, Uil e vertici aziendali sul duro piano di riorganizzazione proposto dalla multinazionale americana. Lo scorso 3 marzo a Roma i sindacalisti erano riusciti a far slittare di un mese la data di sospensione degli accordi di secondo livello. L’azienda sostiene che entro il 31 maggio le sigle sindacali dovranno opporre una proposta concreta a quella della multinazionale: superato quel giorno, l’efficacia della contrattazione di secondo livello sarà sospesa con un taglio del 17 per cento sui costi del personale. All’orizzonte il taglio di 440 dei 780 dipendenti dello stabilimento di Marcianise. ••• IL DENARO DI ANGELA MILANESE APPALTI e concessioni pubbliche: l’ipertrofia normativa in Italia può rappresentare un freno alla crescita delle imprese e allo sviluppo dell’economia. A spiegarlo al Denaro è Angelo Lancellotti, vicepresidente alle Opere Pubbliche dell’associazione dei costruttori napoltai. L’Acen ha promosso un seminario sulle novità legislative varate dalla Comunità Europea in materia di appalti e concessioni pubbliche. Una materia delicata e di forte impatto sull’economia. Se potesse, cosa suggerirebbe al Governo nazionale? Non c’è dubbio quello dei lavori pubblici sia un settore fondamentale nell’economia di un qualsiasi Paese. In particolare, negli ultimi vent’anni, in Italia, il settore è stato caratterizzato da un’evidente ipertrofia normativa: Merloni, Merloni bis-ter-quater ed infine il Codice dei Contratti, a sua volta oggetto di numerosi interventi correttivi. Poiché ogni evoluzione del quadro normativo comporta sensibili ricadute sulla pianificazione strategica delle imprese e delle stazioni appaltanti c’è da chiedersi se una tale velocità di aggiornamento sia necessaria e, soprattutto, sostenibile. Vuol dire che questa mole di norme può rappresentare un freno SABATO 17 MAGGIO 2014 IMPRESE & MERCATI 8 COSTRUZIONI Stop all’eccesso di norme Così si frena lo sviluppo alle attività e alla crescita delle imprese? E’ molto plausibile. Se consideriamo che il Regolamento degli Appalti Pubblici è stato emanato solo nel 2010, sarebbe fortemente auspicabile che il legislatore nazionale anziché riscrivere il codice, si limitasse ad integrarlo con le modifiche prodotte a livello nazionale in questi anni e con le novità introdotte dalle nuove direttive comunitarie. L’Associazione dei Costruttori è stata la prima organizzazione a produrre uno sforzo di analisi dei nuovi provvedimenti. Cosa ne viene fuori? Le direttive sono, sempre e comunque, il frutto del compromesso tra sistemi di diritto, quello latino e quello anglosassone, estremamente diversi. Tale differenza salta all’occhio osservando che le direttive europee, da sempre, spingono verso una maggiore discrezionalità della Pubblica Amministrazione in ogni fase del- le procedure di gara. È evidente che, nel resto d’Europa, non si temono, come riflesso dell’applicazione di tale principio, effetti corruttivi o distorsivi del mercato. Nel nostro Paese, purtroppo, l’affermazione di tale principio si scontra da una parte con un apparato amministrativo poco efficiente e, dall’altro, con i fenomeni che le cronache di questi giorni stanno portando alla luce. Ciò significa che se si volesse andare nella direzione indicata dal legislatore comunitario occorrerebbe, anzitutto, investire nella formazione all’interno della Pubblica Amministrazione, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello del corretto e responsabile esercizio della discrezionalità amministrativa, intesa come scelta per la soluzione più efficace per la realizzazione dell'interesse pubblico. In prospettiva, si dovrebbe ipotizzare l'introduzione di un sistema di "rating" delle Amministrazioni, atto a dimostrare il li- Segue dalla prima Appalti e concessioni... (...) INNOVATIVA è poi l’introduzione di un corpo normativo a sé stante in tema di concessioni. Sull’argomento c’è da temere criticità nella fase di recepimento, visto che le nuove disposizioni comunitarie appaiono, a prima vista, più restrittive rispetto a quelle autonomamente introdotte dal nostro legislatore interno dalla L. 415/98 in poi. Una per tutte, la nuova direttiva reputa non ammissibile la modifica del contratto che si concretizzi in una sostituzione del concessionario per motivi non previsti dall’art. 43; soluzione che metterebbe fuori gioco l’art. 159 del Codice Contratti che consente, in particolari ipotesi, il subentro di un nuovo contraente su indicazione degli istituti finanziatori, e che costituisce una previsione fondamentale per garantirsi la “bancabilità” del progetto. Non può poi passare inosservato il fatto che, contrariamente a quanto previsto della nostra normativa di diritto interno, gli affidamenti posti in essere dal concessionario sono qualificati come subappalti, per cui la concorrenza va assicurata attraverso l’espletamento di una sola gara a monte e poi, a valle, è garantita libertà di scelta per il concessionario individuato, per l’appunto, attraverso una pubblica gara. Altre novità riguardano uno degli isti- vello di qualità ed efficienza raggiunto. In che misura trova innovativo il nuovo impianto normativo? A onor del vero il quadro normativo italiano del settore ha anticipato, a volte anche in modo più efficace, alcune delle novità che le attuali direttive introducono rispetto alle precedenti. Pertanto, quelle che possono considerarsi delle vere novità nel settore sono la forte attenzione ai profili ambientali e sociali (in armonia con gli obiettivi strategici “Europa 2020”) e l’obbligo per la pubblica amministrazione di effettuare, entro il 17 ottobre 2018, tutti gli acquisti per via telematica, il cosiddetto e-Procurement. Forse le novità più interessanti sono state introdotte dal sistema di concessioni con l’introduzione di una direttiva ad hoc che, tra le altre cose, regolamenta la nozione di concessione e la possibilità di modifica ‘in corsa’ della convenzione. tuti più discussi, introdotto dalle Direttive del 2004, quello dell’avvalimento, che è stato e viene tuttora vissuto nel nostro diritto interno come un corpo estraneo ed un male necessario. Tant’è che, a fronte di una disposizione comunitaria tanto generica quanto chiara ed inequivocabile, che ne imponeva una generale applicazione, si è assistito, negli anni, a continui tentativi di ridimensionamento, sia sul piano normativo che giurisprudenziale, che hanno provocato una procedura di infrazione e l’intervento della Corte di Giustizia europea che ha rilevato l’illegittimità di parte della nostra normativa. Viene prevista, con una norma piutto- Angelo Lancellotti Quali sono invece i punti deboli? Senza ripetere quanto detto prima, in termini generali, non vi è dubbio che alcuni istituti a recepimento obbligatorio, ancorché i margini siano molto ristretti, possano essere meglio definiti dal legislatore italiano, al fine di tener conto di talune specificità della nostra realtà nazionale. Mi riferisco, ad esempio, alla riduzione dal 20 al 15% prevista per le modifiche sostanziali al contratto. Considerato il basso livello di capacità progettuale delle nostre pubbliche amministrazioni, tale riduzione, se recepita, costituirà un serio problema. Allo stesso modo, per le concessioni, la mancata riproposizione di alcune norme rischia di tagliare fuori dal mercato delle manutenzioni autostradali le piccole e medie imprese. ••• sto oscura e che confligge con i principi più generali del sistema normativo, primo tra tutti quello della parità tra concorrenti, la possibilità di sostituire l’ausiliario qualora lo stesso risulti non in possesso dei necessari requisiti di qualificazione. Infine, sembra particolarmente rilevante, per la sua potenzialità espansiva dell’istituto, la previsione di una responsabilità solidale dell’ausiliario non automatica, ma rimessa alla scelta dall’Amministrazione, e solo per i requisiti di capacità economico-finanziaria. ed è evidente che rispetto alla vigente disciplina di diritto interno che prevede la solidarietà tout court, la novità prevista rischia di agevolare il mercato dell’avvalimento. Enrico Soprano LAVORO Figli in azienda, i segreti per gestire il trasferimento Gianna Mazzarella: Sgravi sui nuovi assunti DI ENZO SENATORE COME GESTIRE senza contraccolpi il passaggio generazionale all’interno di un’azienda? La risposta arriva dal progetto Next Generation, curato dal gruppo Giovani dell’Unione Industriali di Napoli. Il problema del trasferimento di competenze dai genitori ai figli è di primaria importanza in un Paese dove il 95 per cento delle imprese è a conduzione familiare. Partendo dall’analisi del contesto e dalle esperienze vissute sul campo da chi ha offerto il proprio contributo allo studio gli imprenditori napoletani realizzano un vero e proprio vademecum per i giovani che vogliono rilevare l’azienda di famiglia. Viene fuori che tra i fattori giudicati vincenti, per esempio, c’è la disponibilità a cambiare aspetti anche basilari dell’impresa così come si ritiene importante saper acquisire le innovazioni relative Il gruppo che ha lavorato al progetto Next Generation al proprio settore appena queste sono disponibili. E ancora. “L’adozione di modelli di governo adatti - si legge nello studio e un accompagnamento indipendente, esterno alla compagine societaria”. Gestire al meglio la dinamica del passaggio di consegne è determinante per la vita dell’impresa. Il vice presidente nazionale dei Giovani di Confindustria, Vincenzo Caputo, rivela che il 63 per cento delle realtà produttive trasferite ai figli non va oltre i cinque anni di attività dopo il completamento del passaggio. Di conseguenza senza un approccio professionale al problema l’ingresso in società degli eredi più che un’opportunità diventa un rischio. ••• APERTURA MENTALE. È quello che serve davvero al Paese per crescere. È quanto chiedono al Governo i giovani imprenditori come Gianna Mazzarella, editore e consigliere incaricato del gruppo Giovani dell’Unione Industriali di Napoli. “In effetti più che di incentivi e fondi abbiamo bisogno di una mentalità nuova, di governanti che sappiano adeguare il sistema ai mutamenti in atto nel mondo”. Invece cosa accade? Il Paese è vecchio nella conformazione e nell’approccio ai problemi. Basta vedere che l’unica soluzione prospettata per aumentare o diminuire la spesa consiste nell’aumento o riduzione delle tasse. Lei che proporrebbe? La defiscalizzazione delle as- sunzioni di giovani dipendenti potrebbe essere un’idea. Se, per esempio, potessi pagare contributi al 20 per cento ad ogni nuovo collaboratore con età massima di 40 anni prenderei molte più persone in azienda. Questa scarsa apertura mentale cosa comporta? Fa perdere produttività al sistema. Oggi le imprese per vendere i prodotti e pagare meno tasse sono costrette ad andare all’estero. Next generation che contributo offre? È un percorso che aiuta i giovani nella fase di passaggio generazionale all’interno delle aziende e rileva quali sono i reali problemi da affrontare. Dall’indagine viene fuori che spesso manca la capacità di trasferire competenze alle nuove generazioni. ••• IL DENARO IMPRESE& MERCATI CREDITO Cda Banco di Napoli e Bcc Entrano Scudieri ed Esposito Da sinistra: il patron dell’Adler Paolo Scudieri e i fratelli Giuseppe e Salvatore Esposito della Ep Spa. In basso, la sede centrale del Banco di Napoli PAOLO SCUDIERI, patron della multinazionale Adler specializzata nel comfort per auto e da poco impegnato nel settore dell’agroalimentare di qualità con Eccellenze campane, entra nel consiglio di amministrazione del Banco di Napoli presieduto da Maurizio Barracco e diretto da Franco Gallia. Non è l’unico imprenditore a fare il suo ingresso nell’organo di comando di un istituto di credito in Campania. Salvatore Esposito, responsabile amministrativo della Ep, colosso della ristorazione collettiva di recente sbarcato anche a Dubai dietro la spinta del fratello Giuseppe che cura l’aspetto commerciale dell’azienda, è stato nominato nel consiglio della Banca di credito cooperativo di Napoli sotto la presidenza di Amedeo Manzo e la direzione di Giovanni Musella. SABATO 17 MAGGIO 2014 9 Il credito che funziona NEL 2013 la raccolta diretta aggregata cresce rispetto all’anno precedente del 5,2 per cento, attestandosi a 3,7 miliardi di euro, m e n t re g l i i m p i e g h i a l l a c l i e n t e l a raggiungono i 2,7 miliardi. Risparmio e investimenti per un sistema, quello del banche di credito cooperativo, che è tradizionalmente vicino al territorio e agli artigiani, ai piccoli imprenditori, ai commercianti. In Campania sono 19 gli istituti che fanno parte del movimento del credito cooperativo; tutti insieme mettono a disposizione della clientela 151 sportelli e hanno quasi 42mila soci. Nel 2013 gli impieghi registrano un incremento dello 0,9 per cento: è il segnale che chiaramente la crisi pesa ancora sulla disponibilità delle banche a concedere credito ma che, con un aumento di quasi un punto percentuale, le Bcc sono tra le più coraggiose nell’aiutare l’economia campana a ripartire. Un segnale positivo arriva anche dalla raccolta diretta che è cresciuta del 5,2 per cento rispetto al 2012. Il patrimonio di vigilanza delle Bcc campane è di circa 505 milioni di euro, mentre l’utile netto del movimento regionale, a fine 2013, è di 8 milioni e mezzo di euro. Il credito che rallenta L’altra faccia della medaglia è costituita dalle banche cosiddette commerciali. Qui i dati forniti da Banca d’Italia evidenziano un andamento negativo (l’ultima indagine ufficiale raccoglie i numeri del 2013, ndr). In difficoltà le aziende, il 44 per cento delle quali, in Campania, denuncia un peggioramento delle condizioni di accesso al credito. Per i prestiti a breve termine, infatti, il tasso sale all’8,1 per cento nel 2013 contro il 7,5 circa dell’anno precedente. In diminuzione del 3,9 per cento il credito erogato all’intero sistema produttivo con una stretta significativa nei confronti delle imprese del settore servizi, che vedono calare i prestiti del 5,4 per cento. Se le banche prestano meno denaro ne raccolgono di più da aziende e famiglie, con un incremento del 2,6 per cento. Stesso dato per gli impieghi. [CAMPANIA VERSO L’EXPO] Cantone supervisore della fiera Basso: Tuteliamo il Made in Italy IL CAPO DELL’ANTICORRUZIONE, Raffaele Cantone, campano, è il supervisore dei lavori per l’Expo del 2015. E ha davanti a sé un compito difficile perché deve mettere ordine in un sistema di affari, appalti, fondi pubblici da gestire. Il primo passo che Cantone compie, proprio in queste ore, è una richiesta diretta al premier Matteo Renzi, che in quel ruolo lo ha piazzato. “Con la normativa attuale - dice - non ho poteri a sufficienza. Ho bisogno di un provvedimento che ci indichi compiti e poteri ad hoc che ora non abbiamo. Se devo fare controllo mi devono dare strumenti. E ha un senso fare controllo se questo lo si può esercitare”. Quanto alla situazione complessiva il magistrato campano rivela che “molti appalti sono stati dati e molti sono in corso. Ed è qui che possiamo svolgere un ruolo effettivo. Non solo: si è presa in considerazione l' ipotesi di intervenire con la revoca dei contratti per quei soggetti che si ritiene possano aver commesso atti di corruzione”. L’idea di Cantone è quella di elevare al massimo il livello di legalità delle procedure di appalto anche se a questo punto diventa difficile perché il tempo stringe e non c’è più molto da cambiare. Ha ragione, forse, chi dice che la nomina di un supervisore arriva troppo tardi, quando peraltro gli scandali sono già usciti allo scoperto e le inchieste della magistratura in corso. Al dibattito di questi giorni si iscrve Confindustria Campania con una nota del proprio presidente Sabino Basso. Che chiede maggiore tutela dell’immagine del Belpaese. “In Italia - è il pensiero di Basso - si parla solamente di tangenti mentre bisognerebbe valorizzare al meglio la grande fiera di Milano”. L’Expo, per il numero uno degli imprenditori campani, “è una grandissima occasione per poter rafforzare il Made in Italy nel mondo e rilanciare l’intero sistema economico nazionale ma non mi sembra sia questa la volontà comune”. 6SHFLDOLVWLQ6KLS5HSDLUVLQFHLQWKHKHDUWRI #ERTIFICATIONS)3/)3/)303 IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 10 [POLITICA&PALAZZI] VERSO LE EUROPEE DI ENZO SENATORE FISCO: bisogna uniformare i sistemi di tassazione per consentire una reale circolazione dei capitali e permettere alle imprese di lavorare nelle stesse condizioni di partenza. Lavoro: va superata la direttiva Bolkestain. “Nell’Unione Europea ogni singolo Stato membro ha una propria legislazione in materia e questo rende poco competitive le aziende dei Paesi dell’area Sud”. Infine i tagli alla spesa. “Solo con una riduzione lineare delle uscite nell’ordine del 3 per cento l’Italia può restare nella moneta unica e risparmiare 20 miliardi di euro di interessi annuali sul debito. Soldi che si possono investire per abbassare le tasse”. Come al solito controcorrente, l'economista Paolo Savona, già ministro dell'Industria nel governo di Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente del Fondo Interbancario, pone tre questioni ai candidati al Parlamento europeo di fronte all'incognita di un’Unione le cui regole tutti dicono di voler cambiare ma nessuno azzarda come. Eccome come rispondono alcuni dei principali sfidanti per un posto a Bruxelles. Fisco, lavoro e spesa: le tre sfide di Savona ai futuri eurodeputati 1) Fisco r consistemi di tassazione pe “Bisogna uniformare ilaz entire ns ione dei capitali e co i di parsentire una reale circore ne on izi lle stesse cond alle imprese di lavora tenza” 2) Lavoro EuBolkestain. Nell’Unione ileg “Va superata la direttiva a membro ha una propri po co ropea ogni singolo Staditolav de oro e qu es to ren sla zio ne in ma ter ia dei Pa esi dell’area Sud” competitive le aziende ••• 3) Spesa rdine lineare delle uscite nell’o ica “Solo con una riduzionepu un ta ne mo lla ne e tar del 3 per cento l’Italia rdiòdireseuro di interessi annuali e risparmiare 20 miliasi possono investire per abbassul debito. Soldi che sare le tasse” 1. All’uniformazione del regime fiscale tra i vari Stati membri si sta arrivando attraverso una serie di riforme già in discussione presso il parAndrea Cozzolino lamento europeo. 2. Credo sia giusto che il mercato del la- 1. Bisogna mettevoro abbia delle regole condivise all’interno re mano al fiscal com- 3. Più che su un discorso relativo alla quantità mi concentrerei sulla qualità della spesa della zona Euro e stiamo lavorando proprio per questo. Ma dobbiamo farlo restando nel solco delle istituzioni europee. pubblica. Evitando forme di spreco del denaro. 3. I tagli alla spesa pubblica sono necessari però credo vadano accompagnato a una maggiore qualità nell’impiego dei fondi europei. ••• 1. Di sicuro una delle sfide che dovrà Gianni Pittella affrontare l'Europa, per i prossimi anni è quella di mettere tutte le imprese nelle stesse condizioni di partenza. Soprattutto sotto il profilo delle le politi- pact e rivedere alcuni dei Trattati europei altrimenti le aziende di Paesi come l’Italia saranno sempre penalizzate. lo facendo capire all’Unione Europea che il mercato unico non può basarsi su legislazioni differenti. 3. Più che di riduzione della spesa pubblica parlerei di revisione delle regole del patto di stabilità. I soldi da investire in molti casi ci sono, anche per abbattere il debito, ma sono bloccati da questo meccanismo perverso. ••• 2. 3. Concordo sulla necessità di tagliare la spesa pubblica, però ritengo non sia giusto farlo in maniera lineare, senza alcuna distinzione. Meglio selezionare i cespiti improduttivi. Enzo Rivellini 2. Sul mercato del lavoro servono delle regole comuni che possiamo individuare so- che fiscali. Le riforme del mercato del lavoro sono possibili solo a condizione che a questo processo contribuiscano anche i Governi nazionali. Credo che nel nostro Paese si stia facendo uno sforzo in tal senso attraverso un adeguamento delle regole agli standard europei. ••• 1. Le politiche fiscali possono e devono cambiare. Siamo già impegnati, nel Parlamento di Bruxelles, per individuare un modello comuAldo Patriciello ne di tassazione. 2. È giusto pensare che tutti abbiano regole uguali per il mercato del lavoro. Basta adeguarsi alle disposizioni dell’Unione europea, esattamente come l’Italia sta facendo. 1. Questa Europa non è di aiuto alle aziende. Giusto creare un sistema fiscale comune. 2. Un mercato del lavoro uguale dappertutto è la base per Fulvio Martusciello creare davvero un’Unione in grado di durare. 3. I tagli sono una strada obbligata per restare nell’euro. ••• 1. Sì a una normativa fiscale comune ma senza strappi e attraverso un percorso condiviso. 2. Il mercato del lavoro deve cambiare prrima di tutto a livello Giuseppe Gargani nazionale e adeguarsi a quanto accade negli altri Paesi. 3. In linea di massima sono d’accordo anche se non credo sia questa l’unica strada per restare nella moneta unica. Meglio evitare gli sprechi. [IL DITO NELL’OCCHIO] A CURA DI PIETRO FUNARO Un voto per l’Ue A cosa serve Perché è utile PROVIAMO A RISPONDERE all’interrogativo: tra pochi giorni si vota per il rinnovo del Parlamento europeo. Una consultazione mai veramente partecipata fino in fondo da quando questa istituzione è stata realizzata. Oggi, in piena crisi globale, non solo di carattere economico, il pericolo di una grande astensione dei cittadini è davvero forte fino a potersi toccare con mano. Votare? Perché votare? Per chi votare? A cosa serve? Questi gli interrogativi che si pongono milioni di elettori ed il rischio che il partito degli agnostici diventi in assoluto il primo per percentuale in Italia è più che concreto. Quelli che invece si recheranno alle urne si divideranno tra le forze politiche più radicate nel nostro Paese e l’urlatore Beppe Grillo che propone una sorta di rivoluzione contro tutto e tutti ma non si capisce per cosa. Su tutto quanto accade nella nostra società bisogna riflettere. Zygmunt Bauman, il sociologo della modernità liquida, insegna: in politica, come nella vita, oggi non ci sono più strutture a cui appigliarsi. Le “forme di vita moderna”, scrive lo studioso polacco, “hanno tutte in comune la fragilità, provvisorietà, vulnerabilità e tendenza a cambiare continuamente”. Quasi che essere moderni significa restare perennemente incompiuti e indefiniti. Se i rapporti personali sono volatili, se i rapporti di lavoro sono precari, come potrebbe non disgregarsi la politica? Oggi la Rete sembra aver preso il posto delle istituzioni, dei partiti e in generale di quelle grandi organizzazioni , le quali, anche quando sono rette da principi democratici, conservano una struttura gerarchica. Da tutto ciò il quesito: ma la società liquida ci renderà davvero più liberi? Non pretendo di dare una risposta compiuta definita ma ritengo che delle riflessioni non superficiali vadano compiute. Il mutamento del senso e del vissuto del primo nucleo sociale, la famiglia; lo svuotamento del significato del confronto politico che si basava sulla diversità dei programmi e dei principi ideali che li supportavano; il virtualismo nei rapporti umani affidati ormai quasi totalmente ad una tecnologia che ha ucciso il dialogo face to face; la precarietà nell’organizzazione del lavoro. E’ questo il quadro in cui si è realizzata la società liquida. In che direzione si muoverà l’Europa del futuro e cosa vorremmo ognuno di noi che sia la società di domani dovranno essere le basi su cui scegliere di andare a votare per chi sostiene e condivide le stesse idee. Nella speranza che,poi, non vengano tradite. ••• IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 POLITICA&PALAZZI 11 VERSO LE AMMINISTRATIVE Raiano, dalla Selex a Curti: manager e aspirante sindaco ALLA GUIDA della lista Trasparenza e Legalità, il dirigente della Selex Antonio Raiano è in corsa per diventare sindaco nella sua cittadina Curti, in provincia di Caserta. Prima esperienza in politica? No. Sono consigliere di opposizione uscente, primo eletto alle scorse amministrative nella compagine di maggioranza (e primo eletto in assoluto) da cui mi sono allontanato circa un anno dopo le elezioni. Anche alle elezioni precedenti, quelle del 2004, fui il primo eletto della maggioranza e durante parte del mandato ho ricoperto il ruolo di assessore alla Sicurezza. Come nasce l’idea di candidarsi a sindaco? Nasce dalla voglia di dare al mio paese, al paese in cui sono nato, quel rinnovamento di cui ha bisogno. Un rinnovamento necessario e che porti Curti ad essere vivibile per i bambini, per i giovani, per gli adulti e per gli anziani. Nasce al contempo dall'essere supportato da un gruppo che crede in me e con cui condivido le stesse idee. Di che cosa ha bisogno la sua comunità? La mia comunità ha bisogno di amministratori che governino per il bene del territorio e dei cittadini e che non effettuino una gestione privatistica del bene pubblico. La mia comunità ha bisogno di spiccare il volo, ha tutte le potenzialità per poterlo fare ma occorre eliminare quei freni che lo bloccano. Perché ritiene di riuscire a soddisfarla? Perchè io e il mio gruppo, composto da 6 uomini e 6 donne, crediamo in un’idea politica che ponga sempre al centro la persona, le virtù, i bisogni, le preoccupazioni, le aspirazioni e i sogni più grandi di ognuno. Il nostro intento sarà di dare vita a un vero e proprio “Patto Sociale per Curti”, per l’innovazione e l’eccellenza in ogni campo, sia economico che sociale, per migliorare i servizi, la qualità della vita, la sicurezza, l’ambiente e per rendere effettiva la solidarietà verso le persone e le famiglie bisognose. SENATO Oltre 60 mila demolizioni Riparte l’iter della legge che ridefinisce le priorità IL DISEGNO di legge sui criteri di priorità per l’esecuzione delle demolizioni delle opere abusive riprenderà già nei prossimi giorni il suo iter nelle commissioni competenti della Camera. L’annuncio è del senatore Domenico De Siano, coordinatore campano di Forza Italia, che nei giorni scorsi ha mobilitato la pattuglia dei deputati forzisti perché il testo, già licenziato a larga maggioranza in Senato il 22 gennaio scorso (con 198 sì e 61 no), riprendesse in tempi rapidissimi il suo cammino verso l’approvazione definitiva anche a Montecitorio. Antonio Raiano Slogan elettorale? Non può che essere “Curti merita di più”. Potrà conciliare il lavoro d’azienda con quello al Comune? Sicuro! Mi impegnerò a farlo. Organizzerò il mio tempo in modo da non trascurare nulla ma soprattutto i miei concittadini!!Ciò che mi conforta è che sia nella mia attivita professionale,che al mio fianco in politica ho persone di cui mi fido ciecamente, persone preparatissime che potranno supportare la mia attività. Che cosa si aspetta da questa esperienza? Di dare il meglio di me per i miei concittadini e fare del bene per il mio paese. In questo periodo sto incontrando tantissime persone e parlare con loro mi sta convincendo sempre di più di aver fatto la scelta giusta. Parlare con i curtesi mi sta dando la giusta carica per amministrare il mio paese a partire dal 26 maggio prossimo. Nino Messina Il nuovo calendario Di qui, il via libera della Presidenza all’assegnazione e dunque alla calendarizzazione dell’esame del provvedimento proposto dai senatori forzisti campani (primo firmatario Ciro Falanga) negli organismi di competenza di Palazzo Madama. I numeri “La logica di questa iniziativa legislativa è semplicissima – spiega De Siano – perché di fronte ai circa 175mila immobili abusivi realizzati in Campania, di cui ben 60mila gravati da una sentenza di demolizione, sarebbe quanto meno anomalo che si procedesse con abbattimenti, per così dire, lineari. Dovrebbe essere normale, ma fino a ieri la legge non lo stabiliva, che chi deve demolire non parta dagli abusi di necessità di chi non ha dove vivere ma cominci da quelli fatiscenti o non ultimati e comunque pericolosi per la pubblica incolumità e da quelli in uso alla criminalità organizzata”. Percorso a ostacoli Un percorso, quello del Ddl Falanga, che si presenta intanto ad ostacoli. Ad aspettarlo al varco vi sono non pochi ambientalisti - ed anche qualche esponente del Pd - che già in passato han- Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale Domenico De Siano no puntato l’indice sul provvedimento accusando i proponenti di aver presentato un ‘condono mascherato’. Nel migliori dei casi di aver posto un intralcio alle demolizioni. Condono, Campania esclusa “Nulla di tutto questo – assicura De Siano – anche se, in fatto di condono, non dobbiamo dimenticare che la Campania è stata l’unica regione d’Italia che non ha potuto attuare quello del 2003, e sappiamo chi ringraziare. Un diritto dei cittadini campani che, a rigor di logica, andrebbe recuperato e sul quale stiamo, come è noto, lavorando da tempo e non, come sostengono i nostri detrattori, per favorire scempi ambientali ma per garantire lo stesso diritto alla casa assicurato nelle altre regioni”. Quanto al sospetto che questo disegno di legge possa in qualche modo mettere in piedi una ‘burocrazia aggiuntiva’ e rallentare le demolizioni, De Siano rassicura: “Niente di tutto questo, un emendamento condiviso con il Pd in Senato scongiura questo rischio”. Angela Milanese Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale Estratto dell’avviso di selezione pubblica per il conferimento di n. 2 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa a progetto per Laureati in Biologia o equipollente. Estratto dell’avviso di selezione pubblica per il conferimento di n. 1 incarico di collaborazione coordinata e continuativa a progetto per Laureato in Biologia o equipollente. IL DIRETTORE S.C. AMM.VA RICERCA Dr.ssa Vincenza Farinari IL DIRETTORE S.C. AMM.VA RICERCA Dr.ssa Vincenza Farinari Resp. Dr.ssa Maria Vincenza Carriero per attività da espletarsi presso la S.S.D. Progressione Neoplastica ex art. 7 co. 6 – bis D.L.vo 165/01. Termine di scadenza 26/05/2014. Sito Web www.istitutotumori.na.it. Resp. Dr. Massimo Di Maio per attività da espletarsi presso la S.C. Sperimentazioni Clinicheo ex art. 7 co. 6 – bis D.L.vo 165/01. Termine di scadenza 26/05/2014. Sito Web www.istitutotumori.na.it. IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 12 [ PROFESSIONI] Incentivi e valutazione imprese Ecco gli specialisti in start up COMMERCIALISTI LE NORME IN MATERIA di start up sono ancora troppo complicate: “è vero che sono stati avviati alcuni processi di semplificazione, ma c'è ancora molto da lavorare per facilitare la creazione di imprese da parte di giovani che hanno idee innovative. A questo proposito, bisogna convincere i giovani a investire su stessi: un eventuale fallimento non deve essere visto come una macchia indelebile”. E’ quanto afferma Luigi Nicolais, presidente del Cnr, intervenendo al forum "Start up & go: la nuova creazione di impresa", organizzato dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli. Obiettivo dell’incontro è preparare i giovani professionisti “perché possano affrontare con determinazione e competenza - spiega Vincenzo Moretta, presidente dell'Ordine partenopeo - l'inizio di nuove avventure imprenditoriali, grazie anche agli ausili predisposti dalla Regione”. Per l’Ordine dei commercialisti di Napoli la creazione di nuove iniziative è una delle strade percorribili per generare sviluppo: “le imprese - dice Liliana Speranza, consigliere dell’Ordine - potranno partecipare ad un bando apposito dal prossimo 29 maggio, potendo anche beneficiare di incentivi di natura fiscale”. Nel corso del convegno è stato presentato il corso “Specialisti in Start up d'impresa”: “Abbiamo avvertito l'esigenza di formare professionisti esperti in start up - af- INGEGNERI Idee per l’area Med Tecnici per il turismo Dare vita a un nuovo profilo professionale per creare occasioni di lavoro nel settore tecnico e favorire la ripresa economica: l’ingegnere per il turismo. La proposta è stata lanciata dal presidente dell’Ordine di Napoli, Luigi Vinci, durante la Conferenza di tutte le Organizzazione di ingegneri dell’area del Mediterraneo organizzata a Lecce dall’8 al 10 maggio, promossa dal Consiglio nazionale degli ingegneri, presieduto dal salernitano Armando Zambrano. Vincenzo Moretta Amedeo Giurazza ferma Carmen Padula, presidente commissione Attività produttive dell’Ordine - In questo modo, i commercialisti potranno essere di supporto manageriale e consulenziale per chi vuole puntare su queste nuove imprese”. "Questo corso - conclude Amedeo Giurazza, presidente commissione Finanza straordinaria dell’Ordine -si compone di 24 incontri formativi che abbracceranno diverse tematiche, dagli scenari tecnologici alle mentorship, dalla valutazione delle imprese ai brevetti”. De Tilla: Previdenza tartassata I PROFESSIONISTI SONO doppiamente tassati: sul rendimento della gestione dei contributi versati alle Casse dagli iscritti e sulle pensioni percepite. “In Italia - dichiara Maurizio De Tilla, presidente Anai (Associazione nazionale avvocati italiani), che chiede un immediato intervento del Governo Renzi - i pensionati non detraggono dall’imposizione fiscale delle pensioni le imposte pagate dalle Casse, per cui si applica la formula Ett con una palese incostituzionalità.Ciò avviene perché le Casse di previdenza sono considerate alla stregua di imprese private". Dal 1° luglio questa supertassazione verrà incrementata: le plusvalenze ed i redditi di capitale saranno tassati nella maggiore misura del 26 per cento (dal precedente 20 per cento). [IL TERMOMETRO DELLA SALUTE] Diabete e dieta mediterranea Europrevent premia Neuromed DAL CONGRESSO ANNUALE della European society of cardiology, ad Amsterdam, importante riconoscimento per l’Istituto neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzilli, premiato per il miglior poster scientifico nel campo della prevenzione e dell’epidemiologia. Uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per chi si occupa della prevenzione cardiovascolare riconosce di particolare interesse il lavoro, curato da Marialaura Bonaccio, dei ricercatori dell’istituto molisano, che dimostra come l’adesione alla dieta Mediterranea si riveli particolarmente efficace nei soggetti diabetici. “I dati – commenta Licia Iacoviello, responsabile del Progetto Moli-sani - vengono dal grande studio epidemiologico condotto in Molise su 25mila cittadini. La grande disponibilità delle informazioni raccolte, nonché la loro accuratezza, ci consente di poter effettuare ricerche molto complesse”. ••• LA CASA DI CURA “San Michele” di Maddaloni (Ce) riceve per due edizioni consecutive il Premio "Buona sanità" riservato ai professionisti della salute che, con la loro testimonianza di vita, sono da esempio a quanti si avvicinano alla sofferenza umana. La cerimonia del premio, ritirato da Lidia Barletta, responsabile del Laboratorio di analisi della “San Michele”, si è svolta l'8 maggio 2014 presso il Teatro Mediterraneo di Napoli, alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe. ••• “DOBBIAMO PRETENDERE dal Governo lo sblocco del turn over. Dobbiamo chiederlo con forza, anche sbattendo il pugno”. Lo afferma Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania e commissario per la Sanità, durante la cerimonia del giuramento di Ippocrate dei nuovi medici napoletani e della premiazione dei “giovani del ‘54”, gli iscritti all’Ordine dei medici di Napoli con 60 anni di laurea. Per Caldoro lo sblocco “ci spetta per i risultati raggiunti”. La Regione, infatti, con un anno di anticipo ha raggiunto il pareggio di bilancio in Sanità e un attivo di 6 milioni di euro”. Il Mediterraneo è un nodo strategico fondamentale sia per gli equilibri geopolitici internazionali sia per le enormi potenzialità che può esprimere in termini di domanda ed offerta di risorse in vista di uno sviluppo autonomo e sostenibile. L’Italia, grazie alla sua posizione geografica, è il paese europeo più vicino a quelli che si affacciano sull’altra sponda del Mediterraneo e può svolgere un ruolo di cerniera con i Paesi e soprattutto con le economie dell’Europa centrale. “Partendo da queste considerazioni – spiega Luigi Vinci, presidente dell’Ordine di Napoli – ci siamo chiesti come si possano creare nuove opportunità di lavoro per i nostri iscritti, specie per i giovani e come si possano mettere a disposizione dello sviluppo euromediterraneo le nostre competenze. Da qui l’idea dell’ingegnere per il turismo, che ho lanciato all’assise organizzata in Puglia”. Non a caso l’Ordine ha istituito tra le sue commissioni una dedicata alla Valorizzazione turistica, coordinata da Mario Rispoli. Competenze trasversali L’ingegnere del turismo non verrebbe impegnato solo nella progettazione di infrastrutture, ma anche nella loro gestione, nella loro ottimizzazione, nell’integrazione con i sistemi di marketing e con le infrastrutture di trasporto e logistiche. In altre parole l’ingegnere, forte di competenze trasversali e qualificate, può diventare una figura-chiave nelle strategie di pianificazione, gestione e di espansione turistica. L’idea presentata da Vinci, del resto, trova supporto nelle tesi elaborate dal Cni per il confronto di Lecce. “Per le particolari caratteristiche della professione di ingegnere – si legge infatti in una nota - , il Consiglio Nazionale ritiene di potere giocare un ruolo importante per raggiungere obiettivi di sviluppo e ottimizzazione delle risorse e, per fare questo, è di primaria importanza determinare le condizioni per un dialogo e una cooperazione fra le organizzazioni di ingegneri. Queste le ragioni – conclude la nota - per cui il Cni, con la Consulta degli Ordini degli ingegneri di Puglia, ha organizzato a Lecce la Conferenza di tutte le Organizzazione di ingegneri dell’area del Mediterraneo”. Formazione mediterranea L’iniziativa organizzata a Lecce ha ottenuto il patronato e la cooperazione della Wfeo (World Federation of Engineers’ Organizations) ed il consenso di tutte le Associazioni internazionali di ingegneri dell’area: Claiu-Eu (Council Associations Long Cycle Engineers), Ecce (European Council of Civil Engineers), Ecec (European Council of Engineering Chambers), Fae (Federation of Arab Engineers) e Feani (European Federation of National Engineering Associations). Sempre a Lecce si sono gettate le basi per un sistema di formazione e aggiornamento continuo per gli ingegneri rivolto anche ai paesi dell’area nordafricana e che si avvarrà dei sistemi di teledidattica, soluzione che concilia sostenibilità economica ed efficienza. Tutela dei beni culturali Nella Basilica di San Giovanni Maggiore – affidata alla Fondazione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli dal Cardinale Crescenzio Sepe – prende forma intanto una partnership tra organismi professionali e soggetti privati per la salvaguardia e la tutela dei beni culturali. Il gruppo Domodry-Leonardo Solutions fornirà infatti in comodato gratuito per un anno attrezzature e tecnologie per il monitoraggio e l’eliminazione dell’umidità di risalita, nella cripta del complesso basilicale. I sistemi utilizzati saranno illustrati nel corso di un evento formativo in agenda nel pomeriggio di giovedì 22 maggio in Basilica. L’evento - che ha per titolo “Il risanamento delle murature umide – Workshop Italia 2014. La termografia Ir e la tecnologia a neutralizzazione di carica quali strumenti a impatto zero per la diagnosi, la prevenzione e la risoluzione delle patologie da umidità capillare” – sarà introdotto dal presidente dell’Ordine e della Fondazione Luigi Vinci e vedrà la partecipazione di Giorgio Cozzolino e Orsola Foglia (rispettivamente soprintendente provinciale ai Beni culturali e funzionario della soprintendenza), di Michele Rossetto (direttore tecnico gruppo Leonardo Solutions Domodry) e dei docenti Roberto Castelluccio (ordinario di Architettura tecnica alla Federico II) e Guido Roche (Libera Università di Bolzano). a cura del servizio stampa e relazioni esterne Ordine ingegneri di Napoli SABATO 17 MAGGIO 2014 IL DENARO 13 [ INCENTIVI] BioNh, gara per Atenei e Pmi Programma da 5,5 mln di euro RICERCA. 1 RICERCA. 2 Ue, sfide sociali: 392 milioni da Horizon 2020 atuteladeicittadini DI ANNA LEPRE C’è tempo fino al 10 giugno DI ANGELA MILANESE SI CHIAMA BIONH, acronimo inglese di“Biomarkers for nutrition and health (Biomarcatori per la nutrizione e la salute) ed è una gara transnazionale pubblicata nell’ambito dell’iniziativa di programmazione congiunta Hdhl- “A Healthy Diet for a Healthy Life” (Una dieta sana per una vita sana). Si tratta di un bando che punta al sostegno di progetti di ricerca interdisciplinari e innovativi, finalizzati alla validazione di biomarcatori e a definire e armonizzare le tecniche necessarie a dimostrare gli effetti nutrizionali nello sviluppo degli alimenti. L'Italia partecipa al contest mettendo in campo ben ministeri: Ricerca e Università, ministero della Salute, che ha assegnato all'Istituto Superiore di Sanità la gestione dei fondi, e ministero per le Politiche agricole e forestali. Obiettivi Quattro gli obiettivi specifici cui mira il bando: promuovere l’eccellenza scientifica attraverso attività congiunte sulla nutrizione e l’alimentazione; sostenere la collaborazione trans-frontaliera; agevolare il coordinamento di progetti di ricerca in Europa riducendo le duplicazioni e gli sforzi; rendere più facile affrontare le sfide comuni, sviluppando soluzioni adeguate con lo stesso obiettivo su alimentazione, nutrizione e vita politica. Chi può partecipare Ma chi può partecipare al bando? Per l’Italia possono presentare domanda le Università o altri istituti di alta formazione, gli Istituti di ricerca pubblici non universitari, le aziende ospedaliere, le • Risorse complessive 5,5 milioni di euro • Risorse stanziate dall’Italia 300 mila euro • Chi può partecipare Università o altri istituti di alta formazione Istituti di ricerca pubblici non universitari Aziende ospedaliere Imprese, incluse quelle di piccola e media dimensione • Chi può presentare domanda Consorzi composti da almeno tre gruppi di ricerca provenienti da almeno tre Paesi differenti aderenti all'iniziativa • Paesi coinvolti Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera • Scadenza Ore 17 del 10 giugno 2014 Lo stanziamento complessivo messo a disposizione per il bando ammonta a 5,5 milioni di euro. Il contributo erogato dall’Italia è, però, ridotto e si aggira indicativamente attorno ai 300 mila euro imprese, incluse quelle di piccola e media dimensione. La domanda deve essere necessariamente presentata da consorzi composti da almeno tre gruppi di ricerca provenienti da almeno tre Paesi differenti aderenti all'iniziativa (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera). Spese ammesse Possono essere ammesse a finanziamento le spese progettuali che riguardano il personale, l’acquisto di materiali di consumo, costi di viaggio, disseminazione, attrezzature, assistenza esterna, e spese generali. Le domande dovranno essere presentate inderogabilmente entro il prossimo 10 giugno (la deadline è fissata alle ore 17). Budget Lo stanziamento complessivo messo a disposizione per il bando ammonta a 5,5 milioni di euro. Il contributo erogato dall’Italia è, però, estremamente ridotto e si aggira indicativamente attorno ai 300 mila euro più un contributo in natura. Tale budget verrà co-finanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal ministero dell’Agricoltura (Mipaaf) e dall’Istituto Superiore di Sanità. Il progetto potrà avere una durata massima di 36 mesi. Procedura di presentazione La procedura di presentazione della proposta prevede un’istruttoria europea e una nazionale. Per la prima fase il progetto dovrà essere presentato on line mediante l’Hdhl-Jpi Submission Tool. Sarà necessario compilare un modulo di domanda disponibile al link: http: // www. healthydietforhealthylife. eu/index.php/bionh (Annex 2). L’istruttoria nazionale ad oggi non è ancora disponibile. ••• Scarica il modulo per partecipare LA RICERCA e l’innovazione al servizio della sicurezza. Sono circa 392 i milioni di euro resi disponibili allo scopo nel biennio 2014-2015 da Horizon 2020, il nuovo Programma comunitario per la ricerca e l’innovazione. Dare vita a società più sicure, tutelando in tal modo la libertà dell’Europa e dei suoi cittadini è l’obiettivo di uno dei filoni d’intervento delle “Sfide sociali”, uno dei tre pilastri sui quali è strutturato il nuovo programma comunitario. La criminalità, il terrorismo e le situazioni di grande emergenza dovute a calamità naturali o causate dall’uomo sono altrettante minacce e sfide, che richiedono risposte adeguate anche sotto il profilo della ricerca e innovazione di nuovi sistemi di sicurezza. Gli stessi attacchi condotti contro infrastrutture critiche, reti e siti internet di autorità pubbliche e di enti privati non solo compromettono la fiducia dei cittadini, ma possono colpire in modo grave settori essenziali, quali l’energia, i trasporti, la sanità, le finanze o le telecomunicazioni. Di qui la necessità di prevenire e gestire tali minacce, sviluppando e applicando tecnologie innovative, soluzioni, strumenti di previsione e conoscenze innovative. Una delle strade proposte e incentivate passa per la collaborazione tra fornitori e utenti, trovando soluzioni in materia di sicurezza civile, migliorando la competitività della sicurezza, dell’industria e dei servizi europei, comprese le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, prevenendo infine e contrastando le violazioni della vita privata e dei diritti dell’uomo su internet e altrove. Sono agevolati anche i progetti di ricerca e innovazione che puntano a perfezionare i livelli di sicurezza dei confini, a partire da una maggiore protezione e sorveglianza dei confini marittimi, passando per la sicurezza della supply chain, fino al supporto alla politiche esterne dell’Unione Europea, inclusi prevenzione dei conflitti e peace building. Tra le tecnologie incentivate al riguardo, figurano quelle volte a migliorare le attrezzature, gli strumenti, i processi e i metodi per una rapida identificazione, sfruttando pienamente le potenzialità del sistema europeo di sorveglianza delle frontiere Eurosur. Interventi specifici sono incoraggiati anche sul fronte della sicurezza informativa, agevolando la ricerca e l’innovazione finalizzata a rendere maggiormente affidabili e tutelati i sistemi, le reti, i dispositivi, il software e i servizi d’accesso, compreso il cloud computing, tenendo altresì conto della interoperabilità delle diverse tecnologie. ••• RICERCA. 3 Sicurezza alimentare, Bruxelles cerca esperti LA COMMISSIONE EUROPEA è alla ricerca di esperti per l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) organismo che si occupa di valutare e comunicare tutti i rischi associati alla catena del cibo. Poiché le indicazioni dell’Efsa vengono utilizzate per la definizione di politiche e decisioni dei gestori del rischio, l’organismo svolge buona parte delle sue attività in risposta a richieste specifiche di consulenza scientifica. Le richieste provengono dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’Ue. L’invito si rivolge agli scienziati che desiderano aderire al comitato scientifico dell’Autorità o a uno dei gruppi di esperti dell’Efsa in materia di:salute e benessere degli animali (Ahaw), pericoli biologici (Biohaz), contaminanti nella catena alimentare (Contam), additivi, prodotti o sostanze usati nei mangimi (Feedap), organismi geneticamente modificati (Gmo), prodotti dietetici, alimentazione e allergie (Nda), salute dei vegetali (Plh), prodotti fitosanitari e loro residui (Ppr). Gli attuali membri del comitato scientifico e dei gruppi di esperti scientifici svolgono un mandato triennale con scadenza fissata a metà del 2015. I nuovi membri saranno nominati per il triennio successivo, che comincerà nel lu- glio 2015. Il comitato e i gruppi di esperti hanno il compito di formulare i pareri scientifici dell’Autorità e di fornire consulenza a seconda delle necessità, ciascuno all’interno della propria sfera di competenza.I gruppi sono costituiti da 21 esperti scientifici indipendenti, mentre il comitato scientifico è composto dai presidenti dei gruppi e da altri sei esperti. I soggetti interessati all'invito devono inviare la propria candidatura entro il prossimo 18 giugno 2014. ••• Scarica l’invito IL DENARO DI ANGELA MILANESE OPPORTUNITÀ per i giovani ricercatori dall’International Brain Research Organization, in sigla Ibro: sul piatto ci sono finanziamenti per borse di ricerca, borse di mobilità nel campo delle neuroscienze, nonché per il rientro dei ricercatori nel loro paese di origine. La prima scadenza utile è il prossimo primo giugno. Ma vediamo nel dettaglio le diverse tipologie di agevolazioni cui è possibile accedere Borse di ricerca La prima è quella delle “Reasearch Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post dottorato di età inferiore ai 45 anni provenienti da qualsiasi area scientifica e geografica (ad eccezione di Usa e Canada), nel campo delle neuroscienze, per trascorrere un anno presso un laboratorio. Le borse possono avere una durata massima di 1 anno, non rinnovabile. L’importo del finanziamento è di 35mila euro e la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al primo giugno 2014 Viaggi internazionali A disposizione dei ricercatori ci sono anche gli “Ibro international SABATO 17 MAGGIO 2014 INCENTIVI RICERCA. 4 Borse per neuroscienziati Contributi fino a 35 mila € Le misure disponibili travel grants” (borse di studio per viaggi internazionali). Si tratta di finanziamenti a supporto di neuroscienziati di chiara fama provenienti da qualsiasi area scientifica e geografica (ad eccezione di Usa e Canada) per partecipare a convegni internazionali nel campo delle Neuroscienze. In questo caso l’importo massimo del contributo può raggiungere i 1.500 euro e la prossima scadenza è fissata al primo settembre 2014 (per convegni o conferenze previste tra gennaio e giugno 2015). • Reasearch Fellowships Contributi: fino a 35mila euro Scadenza: 1°giugno 2014 • Ibro international travel grants Contributi: fino a 1.500 euro Scadenza: 1° settembre 2014 • Return home fellowships Contributi: fino a 20mila euro Scadenza: 1° settembre • In Europe short stay grants Contributi: fino a 3mila euro Scadenze: diversificate La prima scadenza utile (primo giugno 2014) è quella delle “Reasearch Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post-dottorato di età inferiore ai 45 anni Rientro dei cervelli Terza opportunità sono le “return home fellowships”, ovvero le borse per il rientro dei cervelli. Si tratta di finanzia- menti a sostegno di ricercatori di qualsiasi nazionalità che abbiano terminato un periodo di ricerca in un centro d’eccellenza estero per far ritorno nel pro- RICERCA. 5 Sfide robotiche europee: via alle candidature Floor Logistics and Manipulation” e “Plant Servicing and Inspection”. DI MARINA NAPOLI UN TEAM DI RICERCATORI per partecipare alle sfide robotiche europee. C’è tempo fino al prossimo 30 giugno per partecipare al bando finanziato dalla Commissione europea tramite il Settimo programma quadro nell’ambito del progetto “Euroc – European robotic challenge”. Tre le gare aperte: “Reconfigurable Interactive Manufacturing Cell”, “Shop Tre fasi Le sfide sono articolate in tre fasi successive. La prima è quella della qualificazione: i team vengono selezionati sulla base di una candidatura e sono invitati a partecipare alle qualificazioni, durante le quali saranno chiamati a svolgere una serie di attività utilizzando un ambiente di simulazione insieme a un ambiente di programmazione forniti dalla rispettiva Host Institution. A seguito delle qualificazioni saranno selezionati 45 team, 15 dei quali saranno invitati a partecipare alla seconda fase. I team che non saranno stati promossi alla fase due riceveranno comunque un importo pari a 5mila euro per rimborsare le spese di partecipazione La seconda fase è quella dei “Realistic Labs”, articolati in benchmarking+free style e showcase. Ogni squadra di ricercatori che parteciperà alla fase 2 riceverà un im- tervento previste per l’attuazione dello Sportello per l’innovazione. La prima è il “Cultural and Creative Lab” che punta a sostenere a livello locale processi di integrazione tra il sistema della ricerca e il sistema produttivo con un fi- Al via con le start up: gara da 10 milioni I 75 milioni messi a disposizione dalla Regione Campania sono suddivisi in base alle 4 linee di intervento previste per l’attuazione dello Sportello per l’innovazione nanziamento complessivo di 15 milioni di euro. Possono presentare progetti i partenariati, costituiti o da costituire nella forma di associazione temporanea di scopo, consorzio, società consortile o rete di impresa, tra almeno una Pmi e almeno un Organismo di Soggiorni brevi Per chiudere ci sono le “in Europe short stay grants” (borse di soggiorno breve in Europa), ovvero finanziamenti rivolti a candidati che vivono e lavorano in Europa per un soggiorno di breve durata presso un laboratorio europeo. Destinatari sono dottorandi e ricercatori post-doc fino a 35 anni che potranno fruire di una borsa del valore massimo di 3mila euro. Le selezioni vengono effettuate più volte nell’arco dell’anno: ai candidati viene data comunicazione alla fine di marzo, giugno, settembre e dicembre. ••• Scarica i bandi Field test Al termine di questa fase, verranno selezionati 6 team che parteciperanno alla sfida finale. Si tratta degli esperimenti sul campo i “field test”, che si tradurranno in esperimenti pilota (“pilot experiments”). Ogni finalista riceverà un contributo pari a 210mila euro, con l’obbligo di adattare la soluzione identificata all’utilizzatore finale. ••• Sportello hi-tech Campania: si parte lunedì • Risorse complessive 75 milioni di euro • Linee di intervento Cultural and Creative Lab (15 milioni di euro) Campania Start-up (10 milioni di euro) Trasferimento tecnologico (10 milioni di euro) Sviluppo delle Pmi innovative (40 milioni di euro) • Beneficiari Pmi in consorzio con un organismo di ricerca • Date apertura bando 19 maggio Linee di intervento I 75 milioni disponibili sono 26 maggio suddivisi in base alle 4 linee di in- 3 giugno prio paese di origine. Destinatari di quest’ultima misura sono i ricercatori post-doc che siano stati formati presso un “Center of Excellence in Brain Research (Cebr)”; scienziati che stiano sviluppando una ricerca di base o clinica di successo e che desiderino tornare nel loro paese di origine o in un paese in via di sviluppo per motivi personali o culturali. L’importo previsto è di 20mila euro e la scadenza è fissata al primo settembre. porto pari a 250mila euro cui si aggiungeranno ulteriori 125mila euro se il loro lavoro verrà valutato positivamente. INNOVAZIONE SPORTELLO INNOVAZIONE: si apre lunedì prossimo la prima linea del bando da 75 milioni approvato dalla Regione Campania per sostenere progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nonché iniziative di investimento produttivo di prima industrializzazione finalizzate all’innovazione. L'intervento, rivolto a Pmi e organismi di ricerca, prevede tre diverse modalità di realizzazione: progetti “Campania Start-Up”, per i quali l’avvio delle domande tramite sportello telematico è fissato a lunedì 19 maggio; progetti “Cultural and Creative Lab” (domande dal 26 maggio); e “Progetti di trasferimento tecnologico cooperativi e di prima industrializzazione per le imprese ad alto potenziale” (dal 3 giugno). 14 ricerca. Il contributo massimo può raggiungere l’80 per cento dei costi ammissibili. Start up La seconda linea si chiama “Campania Start-up” e mira a promuovere e supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative sul territorio regionale con un budget di 10 milioni di euro. Possono partecipare le Pmi nate da non più di 6 mesi purché costituite in forma societaria, incluse le cooperative la cui sede legale e operativa sia ubicata nei territori della regione Campania. Il contributo può raggiungere il 75 per cento dei costi ammissibili. Scarica il bando Trasferimento tecnologico La terza linea, “trasferimento tecnologico e prima industrializzazione”, mira a sostenere gli investimenti delle Pmi campane caratterizzate da elevato potenziale innovativo, finalizzati a innalzare la qualità della produzione di beni e servizi attraverso processi di specializzazione produttiva basati sull’applicazione di nuove conoscenze, ingegnerizzazione di nuovi prodotti e processi. Sul piatto ci sono 10 milioni di euro. L’aiuto può arrivare fino al 60 per cento dei costi ammissibili. Sviluppo Pmi innovative Infine, i contributi della Regione puntano – con la quarta linea di intervento – a sostenere, con un budget di 40 milioni - lo sviluppo delle Pmi innovative già operative sul territorio regionale, attraverso processi di trasferimento tecnologico di prima industrializzazione, che risultano strategici per lo sviluppo del sistema dell’innovazione regionale e la competitività. Il costo complessivo non deve essere superiore a 1,2 milioni e non inferiori al mezzo milione. L’intensità dell’aiuto può raggiungere il 60 per cento dei costi ammissibili. Francesco Cafiero Scarica il bando IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 INCENTIVI 15 ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 1 Start up rosa: contributi fino a 5mila euro CONTRIBUTI fino a 5mila euro e servizi di assistenza per incentivare la nascita di start up femminili: a metterli a disposizione è la Fidapa-Bpw, la Federazione italiana Donne Arti Professioni e Affari. Obiettivo dell’iniziativa è supportare la fase di avvio di nuove realtà imprenditoriali a conduzione femminile orientate allo sviluppo, produzione e commercializzazione di un bene o di un servizio basato sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca o che impiega nella propria attività un lare riferimento a tutte le questioforte tasso d’innovazione. ni inerenti al finanziamento di una start up; assistenza nel perfezionaRisorse mento della stesura dei progetto La Fidapa si articola in 7 di- d’impresa; assistenza nella ricerca stretti, in ognuno dei quali sarà di potenziali investitori o partners. individuato il miglior La Fidapa si avvarrà della collaboprogetto/idea al quale sarà corri- razione di docenti universitari, Casposto un premio del valore di mere di Commercio, assessorati, 5mila euro. La federazione si ado- Confindustria, Fondazioni banpererà inoltre per assicurare a cia- carie e di altri enti, istituzioni, asscuna delle sette vincitrici e alle al- sociazioni di categoria che possatre candidate selezionate corsi di no contribuire a vario titolo alla formazione volti a fornire le co- realizzazione del progetto (stakenoscenze di base in materia di co- holders). Tale collaborazione sarà struzione di società, con partico- fondamentale nelle fasi di forma- un curriculum vitae; la fotocopia di un documento d’ identità; una descrizione del progetto/idea che ne sottolinei il carattere innovativo e la eventuale sede prescelta. La documentazione dovrà essere inviata via e mail o per posta a una sezione della Fidapa Bpw-Italy del territorio in cui si vuole intraprendere l’impresa e per conoscenza alla presidente del DistretIn palio anche servizi di assistenza to di competenza entro il 30 giu• Risorse complessive della stesura dei progetti gno 2014. 35mila euro assistenza nella ricerca di partners La scelta del progetto vincitore • Contributo massimo • Destinatarie sarà fatto assegnando a ciascuna Donne che intendono avviare una Fino a 5mila euro a progetto domanda un punteggio secondo • Servizi aggiuntivi nuova impresa precisi criteri: forte contento in• Scadenza Corsi di formazione novativo, presenza tra i partner di assistenza nel perfezionamento 30 giugno Università, enti di ricerca, centri di ricerca pubblici o privati; grandi La Fidapa si articola in 7 distretti, in ognuno dei quali sarà individuato il miglior potenzialità in termini di creazioprogetto/idea al quale sarà corrisposto un premio del valore di 5mila euro ne posti di lavoro; legami con le specificità culturali, geografiche e zione delle candidate per l’accre- della nuova impresa; per l’indivi- produttive del territorio; età della scimento delle loro capacità im- duazione di possibili finanziatori. potenziale imprenditrice non suprenditoriali e l’apprendimento periore ai 40 anni. della normativa societaria, fiscale, Documentazione Francesco Cafiero contabile, previdenziale e assiPer partecipare le candidate dostenziale; per l’individuazione del- vranno presentare una domanda Scarica il bando le potenzialità e possibile target di partecipazione in carta libera; ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 2 Aree di crisi, da lunedì le domande al Mise SI APRIRÀ lunedì 19 maggio il nuovo bando per le aree di crisi della Campania pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico che mette sul piatto 53,4 milioni di euro a favore dei programmi di investimento innovativi delle imprese. L’avviso pubblico è volto a promuovere il rilancio delle zone colpite da crisi industriale nella regione attraverso la valorizzazione di iniziative imprenditoriali e il raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale, oltre che di incremento occupazionale. Sono ammesse a contributo le attività manifatturiere; la produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore, gas, vapore e aria condizionata (con alcune limitazioni); le attività di servizi (magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto); telecomunicazioni; informatica e attività connesse; attività professionali, scientifiche e tecniche (con alcune limitazioni); fornitu- ra di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (con alcune limitazioni). Le risorse, pari a 53,4 milioni di euro, sono ripartire tra le cinque aree di crisi industriale: 10,68 milioni di euro, pari al 20 per cento delle risorse complessive, per l'area di crisi di Airola; 7 milioni e 155.600 euro (il 13,4 del totale), per Acerra; 7 milioni e 155.600 euro (13,4 per cento) per Avellino; 14 milioni e 204.400 euro (il 26,6 per cento) per l’area di crisi di Caser- ta; 14 milioni e 204.400 euro (il 26,6 per cento delle risorse complessive) per Castellammare di Stabia. Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato e del contributo in conto impianti. Sono ammessi i programmi il cui importo sia compreso tra un milione e 20 milioni di euro: esclusivamente per le attività di servizi, l’importo minimo dei programmi di investimento è pari a 500mila euro. E’ possibile presentare domanda a partire da lunedì e fino al prossimo 30 giugno. Ro. Ai. Scarica il decreto ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 3 Nuove Pmi under 35: lo sportello apre il 29 maggio un massimo di 250mila euro, a copertura del 100 per cento del programma di investimenti ammissibile (entro i massimali previsti). Il finanziamento prevede precise condizioni: una durata di 7 anni con 24 mesi di periodo di differimento; un rimborso con rate trimestrali a quote capitale; un tasso di interesse dello 0,50 per cento; garanzie personali. DI MARINA NAPOLI INCENTIVI per i giovani campani under 35 che hanno voglia di fare impresa: si aprirà giovedì 29 maggio il bando lanciato dalla Regione Campania nell’ambito delle operazioni di sostegno al tessuto produttivo finanziate col Fondo rotativo per lo sviluppo delle Pmi. Uno strumento che consentirà con un budget di 30 milioni di euro di sostenere gli investimenti innovativi delle aziende giovanili e femminili. Contributi fino a 250 mila euro • Risorse complessive • Beneficiari 30 milioni Giovani under 35 Beneficiari Donne over 18 Destinatari dell’ultimo bando • Contributo massimo • Apertura dello sportello aperto da Palazzo Santa Lucia so- 250 mila euro 29 maggio 2014 no le Pmi nuove o già esistenti, da • Copertura • Chiusura costituire o già costituite sotto for- 100% dell’investimento ma di ditta individuale, società di ammissibile 30 settembre 2014 persone, di capitale e società coopartecipare al bando della Regione Campania le imprese devono essere compoperative. C’è un’unica condizio- Per ste a maggioranza da giovani “under 35” e donne di età superiore ai 18 anni ne: le imprese devono essere composte a maggioranza da giovani “under 35” e donne di età supe- lativi all’acquisto di beni materia- e assimilate, ovvero lavori edili, se riore ai 18 anni. li nuovi (impianti generici e spe- funzionalmente correlati agli incifici, macchinari e attrezzature; vestimenti e lavori di impiantistiInterventi finanziabili mobili e arredi; mezzi e attrezza- ca); beni immateriali (software Sono finanziabili i programmi ture di trasporto strettamente ne- commisurati alle esigenze produtdi investimento, realizzati all’in- cessari e funzionali allo svolgi- tive e gestionali dell’impresa, anterno del territorio regionale e re- mento dell’attività; opere murarie che finalizzati al commercio elet- tronico; siti web, realizzazione di show rooms virtuali; brevetti, banche dati, know how e licenze d’uso relative alle nuove tecnologie di processo o di prodotto; circolante, nel limite del 20 per cento dell’investimento complessivo (materie prime, semilavorati, prodotti finiti; servizi e consulenze specialistiche). Tipologia del contributo Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento a tasso agevolato di importo compreso tra un minimo di 25mila e Scadenze Al finanziamento agevolato è possibile accedere a partire dal 29 maggio fino al 30 settembre 2014, attraverso lo sportello telematico accessibile dai portali: www.sviluppocampania.it; www.porfesr.regione.campania.it, www.economia.campania.it. A supporto dell'intervento è attiva la Task force di Campania In.Hub - Ecosistema regionale a favore della nuova imprenditoria innovativa, attraverso l'erogazione di servizi di animazione, informazione ed orientamento (www.campaniainhub.it). ••• Scarica il bando IL DENARO DI MARINA NAPOLI A PARTIRE dal prossimo 19 giugno le imprese artigiane potranno presentare domanda per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione Campania per favorire l’innovazione di processo e il miglioramento degli standard ambientali delle Pmi operanti sul territorio. Sul piatto ci sono finanziamenti agevolati fino all’importo di 250mila euro da restituire in 7 anni a tasso zero. La misura è dotata di risorse pari a 27 milioni di euro. Beneficiari Destinatari della misura sono le imprese che, alla data di presentazione della domanda, abbiano sede operativa sul territorio della Regione Campania e siano iscritte all’Albo delle imprese artigiane di una delle Camere di commercio presenti sul territorio. E’ necessario inoltre che le aziende abbiano la piena disponibilità dell’immobile dove verrà realizzato l’investimento e che questo immobile sia già rispondente, in relazione all’attività da svolgere, agli specifici vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso. SABATO 17 MAGGIO 2014 INCENTIVI ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 4 Artigiani, fondo da 27 mln Aiuti fino a 250 mila euro Finanziamenti a tasso agevolato Settori ammessi Sono ammesse al bando tutte le attività artigianali individuate con i codici Ateco 2007 con l’esclusione dei settori pesca e acquacoltura, produzione primaria di prodotti agricoli, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, esportazione verso paesi terzi o Stati membri, costruzione navale, siderurgia, fibre sintetiche. • Risorse complessive 27 milioni • Contributi Fino a 250 mila euro • Tipologia dell’aiuto Finanziamenti a tasso agevolato da restituire in 7 anni • Destinatari Pmi artigiane con sede operativa in Campania • Apertura bando Ore 10 del 19 giugno 2014 • Chiusura bando 30 settembre 2014 Gli aiuti saranno concessi sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato di importo compreso tra 25mila e 250mila euro. Il finanziamento dura 7 anni Investimenti ammissibili Sono coperti da contributi gli investimenti destinati a introdurre innovazioni di processo, ovvero cambiamenti strutturali dei processi aziendali e delle logiche di gestione dell’attività, con l’obiettivo di rendere l’impresa più efficiente, ottimizzare i costi e accrescere la qualità di prodot- LAVORO. 1 Manager disoccupati in azienda: ecco gli aiuti FINO AL 31 DICEMBRE 2014 i datori di lavoro possono ottenere contributi a fondo perduto fino a 28 mila euro per assumere ex dirigenti e quadri disoccupati: lo prevede il bando azione di sistema “Manager to Work 2012-2014”aperto da Italia Lavoro Spa, ente strumentale del ministero del Lavoro, che ha stanziato per questa misura risorse per 9,7 milioni di euro. Nell’ambito di tale azione, il contributo può raggiungere un tetto massimo di 28mila euro, appunto, per nuove assunzioni mediante con- tratto a tempo indeterminato; 22 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 24 mesi; 13 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 12 mesi; 5mila euro in caso di contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi (che preveda un compenso lordo annuo di almeno 42mila euro). E’ bene precisare che il contratto prescelto comporterà l’assunzione del soggetto con la qualifica di dirigente. Ma chi sono i beneficiari della misura? Il bando di Italia Lavoro si rivolge a ex dirigenti o quadri over 50; ex dirigenti o quadri donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, non regolarmente retribuiti da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuito. L’assenza di occupazione deve necessariamente riferirsi all’ultimo rapporto di lavoro svolto dall’ex dirigente o quadro. 16 ti e servizi. Gli investimenti delle Pmi potranno anche essi diretti all’introduzione di miglioramenti degli standard ambientali con l’ implementazione di sistemi di gestione ambientale volti alla riduzione degli sprechi, dei rifiuti e dei consumi di risorse e materiali. I programmi di investimento potranno essere relativi a beni materiali nuovi, opere murarie, beni immateriali (software gestionali, siti web, brevetti, banche dati); circolante (nel limite del 20 per cento del totale). Caratteristiche degli aiuti Gli aiuti saranno concessi sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato di importo compreso tra 25mila e 250mila euro. Il finanziamento dura 7 anni con differimento, per il pagamento della prima rata, di 2 anni. Le rate sono trimestrali con un tasso di interesse dello 0.50 per cento. Sono richieste garanzie personali (fideiussioni ed assimilate) alla sottoscrizione del contratto di finanziamento. Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del 19 giugno e fino al 30 settembre 2014. ••• Scarica il bando Potranno essere ammesse a contributo solo le domande riferibili a iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate dopo il 21 maggio 2013, data di pubblicazione del bando, fino al 31 dicembre 2014. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre 45 giorni dall’assunzione per la quale il contributo è stato richiesto. La domanda potrà essere formalizzata fino al 31 dicembre 2014, solo ed esclusivamente on line, attraverso il sistema informatico con il quale sarà reso disponibile anche un servizio di assistenza tecnico/legale. ••• Compila la domanda LAVORO. 2 Nuovi modelli di apprendistato: 4 mln da Bruxelles UNO STANZIAMENTO di 4milioni per individuare nuove proposte a sostegno dell’introduzione o della modernizzazione degli apprendistati all’interno dei sistemi iniziali di istruzione e formazione professionale (Ipf). A metterlo a disposizione è la Commissione Europea che, all’interno del Programma Erasmus Plus 20142020, apre un bando rivolto alle autorità nazionali responsabili dei sistemi di apprendistato integrati o alle organizzazioni da questi designate. Il coinvolgimento diretto delle autorità nazionali competenti ha lo scopo di assicurare che i progetti possano effettivamente contribuire alle riforme nazionali, attraverso la creazione di schemi di apprendistato di alta qualità, e possano essere collegati alle attività dell’Alleanza europea per l’apprendistato. Ogni progetto farà tesoro delle prassi in uso presso uno o più altri paesi partecipanti al programma Erasmus+, beneficiando in tal modo del trasferimento di conoscenze. Il coinvolgimento attivo delle parti interessate al programma di apprendistato a livel- Scadenza: il 26 giugno • Risorse complessive 4 milioni di euro • Contributo Fino a 300mila euro a progetto • Cofinanziamento Fino al 75 per cento della spesa ammissibile • Chi può fare domanda Autorità nazionali • Durata dei progetti Massimo 24 mesi • Scadenza 26 giugno 2014 L’importo di ogni sovvenzione è compreso tra i 100 mila e i 300mila euro, il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della spesa ammissibile lo nazionale, come le parti sociali (organizzazioni di datori di lavoro e lavoratori), gli istituti Ifp, le singole aziende e le organizzazioni intermediarie, consentirà di garantire una maggiore qualità della proposta. Chi può fare domanda Le richieste di sovvenzionamento devono essere presentate da almeno due soggetti di almeno due diversi paesi partecipanti al programma. Il richiedente ammissibile con funzioni guida (co- ordinatore) deve essere un’autorità nazionale o un’organizzazione designata dall’autorità nazionale responsabile dell’Ifp nonché della definizione, del monitoraggio e della potenziale revisione del quadro legislativo per l’apprendistato. I co-richiedenti ammissibili possono essere ministeri e altre parti interessate, tra cui parti sociali, imprese, camere di commercio, erogatori di Ifp. Non sono ammesse le domande presentate da persone fisiche. Attività ammissibili Le attività realizzate nell’ambito del progetto devono avere un chiaro collegamento con le riforme (in corso o pianificate) volte alla costituzione o al rafforzamento di schemi di apprendistato. Sono ammissibili, nello specifico: revisioni di progetti legislativi nazionali, studi di fattibilità, analisi costi/benefici; piani d’azione per l’elaborazione e l’attuazione di riforme dei sistemi di apprendistato; organizzazione o partecipazione a conferenze, seminari e gruppi di lavoro; attività di formazione, compresa una strategia per formatori aziendali interni; campagne di sensibilizzazione, azioni di valorizzazione e divulgazione; scambio di buone prassi; attività di ricerca. La durata prevista per i progetti è di 24 mesi. L’importo di ogni sovvenzione è compreso tra i 100 mila e i 300mila euro, il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della spesa ammissibile. Le domande vanno presentate entro il 26 giugno. Francesco Cafiero Scarica il bando IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 INCENTIVI 17 [Bandi&scadenze] L’Ue punta sulla ricerca: ecco le agevolazioni • RICERCA. 1 Miur, missione Giappone: borse in Atenei e laboratori La Japan society for the promotion of science (Jsps) offre finanziamenti per condurre attività di ricerca presso università, laboratori e centri d’eccellenza in Giappone, nell’ambito di diversi settori disciplinari. Per questo bando restano ancora disponibili due scadenze: il 7 e 11 luglio esclusivamente attraverso il Jsps per partecipare all’assegnazione di circa 60 borse di breve durata, rivolte a giovani ricercatori stranieri dottorandi e post-doc. • RICERCA. 2 Scambi con team britannici Fondi fino a 12mila sterline La Royal society (Uk) mette a disposizione diverse tipologie di finanziamento volte a incentivare gli scambi e le collaborazioni tra ricercatori britannici e gruppi di ricerca stranieri. il programma per il quale è ancora possibile inviare la propria adesione si chiama “international exchanges scheme” e garantisce un sostengo economico alla mobilità tra team di studiosi di diverse nazionalità. entrambi i candidati, quello britannico (l’“applicant”) e quello straniero (il “co-applicant”), devono essere ricercatori in possesso di dottorato di ricerca (o avere una buona esperienza nel campo della ricerca di livello equivalente) al momento della candidatura, fare capo a un ente o a un’università; avere un contratto a tempo indeterminato (o determinato pari alla durata del finanziamento) e trovarci ciascuno nel proprio Paese al momento della presentazione della domanda. Tre i macrosettori disciplinari cui si rivolge il bando: scienze naturali e settori affini inerenti alla fisica, chimica, matematica, informatica, ingegneria, agricoltura; ricerca biologica e medica; aspetti scientifici dell’archeologia, geografia e psicologia sperimentale. due i termini ancora aperti per presentare la propria candidatura: il primo luglio e il 28 ottobre 2014. Le domande devono essere inoltrate dall’istituzione del candidato britannico (“applicant”). • RICERCA. 3 Energia, biotech, smart city: asse tra Europa e Cina Un fondo da 4 milioni con contributi fino a 800 mila euro per rafforzare la collaborazione tra Unione europea e cina nel campo della ricerca e dell’innovazione. L’ultimo bando in materia di cooperazione con il sol Levante arriva dalla direzione generale europeaid della commissione Ue che si propone di supportare la mobilità di ricercatori occidentali verso la cina (e non viceversa) tramite un contributo spese pari a 2.100 euro mensili per il rimVia Unità Italiana, 28 81100 Caserta TEL.0823/445189 FAX 0823/279581 AVVISO DI GARA CIG: 5714134C89 – Questa ASL di Caserta indice "Procedura aperta per l'affidamento triennale del Servizio di noleggio, lavaggio e disinfezione della biancheria PP.OO. e delle divise del personale dipendente della A.S.L. di Caserta", con il criterio di aggiudicazione ai sensi dell'art. 83 D.Lgs.163/06, a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il valore economico complessivo è pari a €. 3.660.000,00 I.V.A. esclusa, già incluso il costo della sicurezza per i rischi da in!erferenza, in ragione di anno, pari a €. 9.000,00. La scadenza per la presentazione dell’offerta è fissata per le ore 12.00 del giorno 16/06/2014. La seduta pubblica per l'apertura delle offerte è fissata per le ore 10.00 del giorno 20/06/2014. IL DIRIGENTE SERVIZIO PROVVEDITORATO DR. MARIO SANTONASTASO borso di viaggio, vitto e alloggio. Le domande vanno inviate entro il prossimo 23 maggio. il budget totale indicativo stanziato per il bando è pari a 4 milioni di euro (circa 800mila euro stanziati per ogni lotto). il contributo comunitario richiesto può variare da un minimo di 600mila ad un massimo di 800 mila euro, a copertura dell’80 per cento dei costi totali ammissibili a finanziamento. • RICERCA. 4 BioNh, gara per Atenei e Pmi Sul piatto 5,5 milioni di euro si chiama Bionh, acronimo inglese di“Biomarkers for nutrition and health (Biomarcatori per la nutrizione e la salute) ed è una gara transnazionale pubblicata nell’ambito dell’iniziativa di programmazione congiunta Hdhl- “a Healthy diet for a Healthy Life” (Una dieta sana per una vita sana). si tratta di un bando che punta al sostegno di progetti di ricerca interdisciplinari e innovativi, finalizzati alla validazione di biomarcatori e a definire e armonizzare le tecniche necessarie a dimostrare gli effetti nutrizionali nello sviluppo degli alimenti. Lo stanziamento complessivo messo a disposizione ammonta a 5,5 milioni di euro. il contributo erogato dall’italia è, però, estremamente ridotto e si aggira indicativamente attorno ai 300 mila euro più un contributo in natura. Tale budget verrà co-finanziato dal ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal ministero dell’agricoltura (Mipaaf) e dall’istituto superiore di sanità. il progetto potrà avere una durata massima di 36 mesi. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 10 giugno (la deadline è fissata alle ore 17). • RICERCA. 5 Efsa, sicurezza alimentare Bruxelles cerca esperti La commissione europea è alla ricerca di esperti per l’efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, organismo che si occupa di valutare e comunicare tutti i rischi associati alla catena del cibo. Poiché le indicazioni dell’efsa vengono utilizzate per la definizione di politiche e decisioni dei gestori del rischio, l’organismo svolge buona parte delle sue attività in risposta a richieste specifiche di consulenza scientifica. Le richieste provengono dalla commissione europea, dal Parlamento europeo e dagli stati membri dell’Ue. L’invito si rivolge agli scienziati che desiderano aderire al comitato scientifico dell’autorità o a uno dei gruppi di esperti dell’efsa in materia di:salute e benessere degli animali (ahaw), pericoli biologici (Biohaz), contaminanti nella catena alimentare (contam), additivi, prodotti o sostanze usati nei mangimi (Feedap), organismi geneticamente modificati (Gmo), prodotti dietetici, alimentazione e allergie (nda), saCOMUNE DI CAIVANO (Provincia di Napoli) Settore Manutentivo Via Marzano n. 19 - 80023 Caivano tel.: 0818800403 fax: 0818352330 OGGETTO: Avviso di proroga termine gara per l’affidamento in concessione del servizio lampade votive ed impianti elettrici, previo adeguamento tecnologico, messa a norma e manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi nel Cimitero Comunale. – C.I.G.: 56233138AE. Si comunica che nell’avviso del bando di gara all’oggetto indicato, pubblicato sulla G.U.-5^ Serie Speciale – n. 29 del 12/3/2014, la data di presentazione delle offerte, fissata per le ore 12,00 del 5/5/2014, è stata prorogata per le ore 12,00 del 4/6/2014. – La prima seduta pubblica è stata fissata per le ore 10,00 del 9/6/2014. – Il presente avviso è stato trasmesso alla GUCE in data 5/5/2014. IL RESPONSABILE DEL SETTORE (Arch. Giovanni Zampella) lute dei vegetali (Plh), prodotti fitosanitari e loro residui (Ppr). i soggetti interessati all'invito devono inviare la propria candidatura entro il prossimo 18 giugno 2014. • RICERCA. 6 Neuroscienze, borse di studio Contributi fino a 35mila euro Opportunità per i giovani ricercatori dall’international Brain Research Organization, in sigla ibro: sul piatto ci sono finanziamenti per borse di ricerca, borse di mobilità nel campo delle neuroscienze, nonché per il rientro dei ricercatori nel loro paese di origine. La prima scadenza utile è il prossimo primo giugno con le “Reasearch Fellowships”: ovvero borse per ricercatori post dottorato di età inferiore ai 45 anni provenienti da qualsiasi area scientifica e geografica (ad eccezione di Usa e canada), nel campo delle neuroscienze, per trascorrere un anno presso un laboratorio. Le borse possono avere una durata massima di 1 anno, non rinnovabile. L’importo del finanziamento è di 35mila euro. • RICERCA. 7 Sfide robotiche europee Candidature entro giugno Un team di ricercatori per partecipare alle sfide robotiche europee. c’è tempo fino al prossimo 30 giugno per partecipare al bando finanziato dalla commissione europea tramite il settimo programma quadro nell’ambito del progetto “euroc – european robotic challenge”. Tre le gare aperte: “Reconfigurable interactive Manufacturing cell”, “shop Floor Logistics and Manipulation” e “Plant servicing and inspection”. Le sfide sono articolate in tre fasi successive al termine delle quali verranno selezionati 6 team che parteciperanno alla sfida finale. si tratta degli esperimenti sul campo i “field test”, che si tradurranno in esperimenti pilota (“pilot experiments”). Ogni finalista riceverà un contributo pari a 210mila euro, con l’obbligo di adattare la soluzione identificata all’utilizzatore finale. • OCCUPAZIONE. 1 Immigrati, lotta al sommerso si riapre il progetto Relar italia Lavoro riapre fino al prossimo 31 dicembre 2014 le adesioni al progetto “Relar”, acronimo di “rete dei servizi per la prevenzione del lavoro sommerso”. L’obiettivo dell’agenzia del ministero del Lavoro è quello di realizzare altri 112 percorsi di tirocinio per l’inserimento di immigrati extracomunitari, in particolare titolari di protezione internazionale, rifugiati e richiedenti asilo, presenti nelle Regioni “convergenza”, ovvero campania, calabria, Puglia e sicilia, ognuna delle quali potrà attivare 28 tirocini. SAN GIUSEPPE MOSCATI Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità AVVISO DI GARA Questa Azienda rende noto che, con delibera n. 247 del 08/04/2014, ha indetto una procedura aperta per l’affidamento, per un periodo di tre anni, della fornitura mediante noleggio di un sistema diagnostico per allergologia e relativi reattivi e materiale di consumo per l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino - Importo presunto annuo pari a € 85.000,00+IVA - Criterio di aggiudicazione previsto dall’art.83 del D. Lgs. 163/06 e s.m .i. in base agli elementi del prezzo=50 e della qualità=50. Il bando di gara è stato inviato alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea il 29/04/2014. Bando di gara, Disciplinare, Capitolato speciale, schema contratto sono disponibili gratuitamente sul sito aziendale www.aosgmoscati.av.it sezione Bandi. Scadenza presentazione offerte: ore 12,00 del 19/06/2014. Eventuali informazioni potranno richiedersi aII’U.O.S. Gare comunitarie e contratti – tel. 0825/203020 – 203016 telefax 0825/203034-91 dalle ore 9.00 alle 13.30 di tutti i giorni feriali, sabato escluso. Avellino, li 08/05/2014 Il R.U.P. Dr. Vito MARIANO i percorsi potranno avere la durata massima di quattro mesi e dovranno terminare improrogabilmente entro il 30 settembre 2014, comprendendo in tale periodo anche eventuali sospensioni per chiusure aziendali. i nuovi tirocini potranno essere attivati esclusivamente dagli enti promotori risultati idonei e presenti nell’elenco pubblicato sul sito di italia Lavoro lo scorso 8 aprile. Restano inalterate le modalità di attivazione dei percorsi e tutte le altre condizioni di accesso ai contributi. • OCCUPAZIONE. 2 Tirocini e apprendistati: 600mila euro alle Pmi irpine Un fondo di 600mila euro per l’attivazione di tirocini e contratti di apprendistato. a metterlo a disposizione è la camera di commercio di avellino che concede finanziamenti fino a un massimo di 3mila euro per ogni nuovo rapporto di lavoro della durata di almeno sei mesi. con esclusivo riferimento al tirocinio formativo, sarà riconosciuto un voucher di ulteriori 3mila euro qualora l’azienda beneficiaria, entro il termine massimo di 60 giorni dall’erogazione del contributo, procederà a sottoscrivere con il tirocinante un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Tale contributo potrà essere richiesto immediatamente anche dalle imprese che hanno assunto a tempo indeterminato tirocinanti avendo beneficiato del contributo camerale con la precedente edizione del bando tirocini (anno 2013). sono ammesse ai benefici del bando le imprese che rientrino nella definizione di micro, piccola o media impresa e che posseggano, alla data di presentazione della domanda, precisi requisiti: siano Pmi ai sensi dell’apposito regolamento comunitario; abbiano sede legale ed operativa in provincia di avellino; siano iscritte nel Registro delle imprese e siano in regola con il pagamento del diritto annuale camerale; siano attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al momento della relativa erogazione. non saranno prese in considerazione domande di contributo per importi inferiori a 2mila euro. La domanda potrà essere presentata fino al 15 ottobre 2014 esclusivamente per via telematica. • OCCUPAZIONE. 3 Autoimpiego e nuove Pmi Contributi fino a 2,5 milioni contributi a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro per iniziative di auto imprenditorialità e autoimpiego nel Mezzogiorno. Ripartono i finanziamenti gestiti da invitalia con un budget di 80 milioni a disposizione di chi vuole mettersi in proprio e dei giovani che intendono avviare o ampliare un'attività esclusivamente nelle regioni abruzzo, Basilicata, calabria, campania, Molise, Puglia, sardegna e siUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Dipartimento di scienze chimiche Sede: Via Cintia – Napoli Av v i s o d i i n d i z i o n e d e l l a g a r a 1/DIPSCCH/2014 – Fornitura di Robot Colony Picker – CIG 57449334AF. Stazione appaltante: Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Luogo di esecuzione della fornitura: Napoli, via Cintia. – Criterio di aggiudicazione: Appalto pubblico con procedura aperta aggiudicata con offerta economicamente più vantaggiosa. – Importo della fornitura stimato: Euro 253.000 IVA esente ai sensi DPR 633/72 art. 3 comma 3. – Scadenza presentazione offerte: ore 12:00 del 30/06/2014. Maggiori informazioni: sito web dell'Ateneo: www.unina.it. Il direttore – prof. Claudio De Rosa IL DENARO INCENTIVI SABATO 17 MAGGIO 2014 18 [Bandi&scadenze] cilia. L'invio delle domande era stato sospeso il 26 aprile 2013 per esaurimento dei fondi. sono stati inoltre stanziati 18 milioni di euro per lo sviluppo di imprese turistiche, culturali e naturalistiche nei Poli di attrazione culturali, naturali e paesaggistici situati nelle regioni calabria, campania, Puglia e sicilia. • OCCUPAZIONE. 4 Click day per il bando Inail 30 minuti per 307 milioni Migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro: si terrà il giorno 29 maggio dalle 16 alle 16.30 il click day per l’invio telematico delle domande di contributo al “bando isi 2013”. Potranno partecipare alla procedura solo le imprese il cui progetto, inserito on-line entro l’8 aprile, è risultato in linea con quanto previsto dall’inail e hanno effettuato il download del codice identificativo. L’inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: i contributi sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse, secondo l’ordine cronologico di arrivo. Le imprese avranno più o meno 30 minuti di tempo per spartirsi i 307,359 milioni di euro resi disponibili. il contributo, pari al 65 per cento dell’investimento, verrà erogato soltanto dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. • OCCUPAZIONE. 5 Stabilizzazione ex dirigenti Contributi fino a 28 mila € i datori di lavoro possono ottenere contributi a fondo perduto fino a 28 mila euro per assumere ex dirigenti e quadri disoccupati: c’è tempo fino al 31 dicembre 2014 per accedere al bando azione di sistema “Manager to Work 2012-2014”aperto da italia Lavoro spa, ente strumentale del ministero del Lavoro, che ha stanziato per questa misura risorse per 9,7 milioni di euro. il contributo può raggiungere un tetto massimo di 28mila euro, appunto, per nuove assunzioni mediante contratto a tempo indeterminato; 22 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 24 mesi; 13 mila euro per assunzioni a tempo determinato di almeno 12 mesi; 5mila euro in caso di contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi (che preveda un compenso lordo annuo di almeno 42mila euro). Ma chi sono i beneficiari della misura? il bando si rivolge a ex dirigenti o quadri over 50; ex dirigenti o quadri donne che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri delle regioni calabria, campania, Puglia, sicilia, non regolarmente retribuiti da almeno 6 mesi; ex dirigenti o quadri privi di un impiego regolarmente retribuito. Potranano essere ammesse a contributo esclusivamente le domande riferibili a iniziative di autoimpiego o creazione di impresa, attivate dopo il 21 maggio 2013, data di pubblicazione del bando, fino al 31 dicembre 2014. La domanda dovrà essere presentata entro e non oltre 45 giorni dall’assunzione per la quale il contributo è stato richiesto. • OCCUPAZIONE. 6 Apprendistato, nuovi modelli 4 milioni di euro da Bruxelles Uno stanziamento di 4milioni per individuare nuove proposte a sostegno dell’introduzione o della modernizzazione degli apprendistati all’interno dei sistemi iniziali di istruzione e formazione professionale (ipf). a metterlo a disposizione è la commissione europea che, all’interno del Programma erasmus Plus 2014-2020, apre un bando rivolto alle autorità nazionali responsabili dei sistemi di apprendistato integrati o alle organizzazioni da questi designate. il coinvolgimento diretto delle autorità nazionali competenti ha lo scopo di assicurare che i progetti possano effettivamente contribuire alle riforme nazionali, attraverso la creazione di schemi di apprendistato di alta qualità, e possano essere collegati alle attività dell’alleanza europea per l’apprendistato. La durata prevista per i progetti è di 24 mesi. L’importo di ogni sovvenzione è compreso tra i 100 mila e i 300mila euro, il cofinanziamento potrà arrivare al 75 per cento della spesa ammissibile. Le domande vanno presentate entro il 26 giugno. • FORMAZIONE. 1 Cooperazione con l’Asia: 9,6 milioni dall’Europa c’è tempo fino al prossimo 19 maggio per partecipare al bando pubblicato dalla commissione europea – cooperazione e sviluppo europeaid, a sostegno dell’istruzione superiore nella regione asean (acronimo inglese dell’associazione delle nazioni del sud-est asiatico, composta da Brunei darussalam, cambogia, indonesia, Laos Pdr, Malesia, Myanmar, Filippine, singapore, Thailandia, Vietnam). L’obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione regionale, migliorare la qualità, la competitività regionale e l’internazionalizzazione delle istituzioni di istruzione superiore nel sud-est asiatico. il bando finanzia, con un budget di 9,6 milioni di euro, due diverse misure: quelle che contribuiscano ad armonizzare l’istruzione superiore dell’area asean attraverso la formulazione di un quadro di riferimento che tenga conto dell’esperienza Ue; interventi a sostegno del reciproco riconoscimento e della mobilità degli studenti fra università negli asean per rafforzare i collegamenti people to people. • FORMAZIONE. 2 Giovani, progetti innovativi Tempo fino al 20 maggio contributi fino a 2 milioni di euro a sostegno della sperimentazione di misure politiche innovative nel campo dell’istruzione, formazione e gioventù. scade il prossimo 20 maggio il bando del programma erasmus + che mette sul piatto un budget di 10 milioni di euro ripartito in due settori operativi: 8 milioni per istruzione e formazione; 2 milioni per la gioventù. Obiettivo generale del bando è incoraggiare la valutazione dell'impatto di misure politiche innovative attraverso prove sul campo, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di istruzione e formazione e delle politiche giovanili. il bando mira a coinvolgere autorità pubbliche ad alto livello per sostenere e monitorare la riforma del- le politiche tramite metodi di valutazione validi e ampiamente riconosciuti, basati su sperimentazioni svolte su vasta scala. Per la presentazione/valutazione delle proposte è prevista una procedura in due fasi: la prima fase (con scadenza al 20 maggio) richiede la presentazione di proposte preliminari; la seconda (con scadenza al 2 ottobre) prevede solo per le proposte preliminari valutate positivamente, la presentazione di progetti completi. • ATTIVITA’ PRODUTTIVE. 1 Fondi ai network di Pmi Napoli, bando prorogato il comune di napoli proroga fino al prossimo 13 giugno (la deadline è alle ore 12) i termini per la presentazione delle domande di agevolazione a favore delle piccole imprese e delle microimprese del territorio. sul piatto ci sono incentivi per 5,6 milioni di euro che saranno concessi sotto forma di contributi per il 50 per cento a fondo perduto e per il restante 50 per cento da rimborsare attraverso un piano di ammortamento in rate trimestrali della durata massima di tre anni. Tre le linee di intervento previste: promozione di reti d’impresa formali e permanenti (3 milioni di euro); sostegno a processi di consolidamento e di innovazione (1,8 milioni); sostegno al sistema delle piccole e micro imprese nei settori del commercio, dell’artigianato e del turismo nei borghi (800 mila euro), intervento che prevede politiche di supporto a specifiche attività, tradizioni, vocazioni e potenzialità dei borghi, con particolare attenzione ai settori del commercio, del turismo e dell’artigianato. • ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 2 Aree di crisi, nuovo bando Domande dal 19 maggio si apre un nuovo bando per le aree di crisi della campania: il ministero dello sviluppo economico pubblica una gara da 53,4 milioni di euro per concedere agevolazioni a favore di programmi di investimento innovativi. L’avviso pubblico è volto a promuovere il rilancio delle zone colpite da crisi industriale nella regione attraverso la valorizzazione di iniziative imprenditoriali e il raggiungimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale. sono ammesse a contributo le attività manifatturiere; la produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore, gas, vapore e aria condizionata (con alcune limitazioni); le attività di servizi (magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, con esclusione dei mezzi di trasporto); telecomunicazioni; informatica e attività connesse; attività professionali, scientifiche e tecniche COMUNE DI SALERNO (con alcune limitazioni); fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (con alcune limitazioni). Le domande per l’accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a partire dal 19 maggio e fino al 30 giugno 2014. • ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 3 Pmi, investimenti produttivi Operativa la Nuova Sabatini investimenti produttivi nelle piccole imprese: diventa operativa la nuova legge sabatini, per la quale la cassa depositi e prestiti mette a disposizione 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili fino a 5 miliardi. Le imprese interessate possono presentare le domande di finanziamento e contributo alle banche a partire da lunedì 31 marzo. L’intervento si rivolge alle micro, piccole e medie imprese operative in italia in tutti i settori produttivi (inclusi agricoltura e pesca) che realizzano investimenti (in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature, nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali). La cdP eroga la provvista alle banche e agli intermediari finanziari, che potranno utilizzare il plafond per concedere finanziamenti fino al 31 dicembre 2016; il ministero concede alle imprese il contributo che copre parte degli interessi sui finanziamenti bancari, in relazione agli investimenti realizzati (con uno stanziamento complessivo di bilancio pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021). • ATTIVITÀ PRODUTTIVE. 4 Fondo Reti Incubatori Invitalia, via alle domande e’ partito il 3 aprile il “Fondo Rete incubatori”, incentivo destinato alle micro e piccole imprese insediate o che abbiano già presentato domanda d'insediamento presso l'incubatore della rete di invitalia. sul piatto ci sono finanziamenti a fondo perduto fino a 200mila euro per sostenere programmi di investimento nel settore manifatturiero e in specifici comparti dei servizi con sovvenzioni di entità non superiore al 65 per cento delle spese di investimento ammissibili. chi può accedere ai contributi? esclusivamente le micro e le piccole imprese che sono già insediate in uno degli incubatori della Rete o hanno già presentato domanda di insediamento; regolarmente costituite sotto forma di società e iscritte nel Registro delle imprese; che sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non risultano in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali. ••• &)&-.",* !"''4 -.,/1&*)" !"''4 )&0",-&.2 " !"'' & ", &)&-.",* !"''* 0&'/++* *)*(& * C.F.80000330656 e P. IVA 00263650657 Ai sensi del D. L.g.s n.163/'06 si rende noto: - che è stata espletata la gara relativa ai lavori di manutenzione straordinaria stradale e fognaria della zona collinare della città. Importo dei lavori a misura a base di gara è di € 802.481 69 = comprensivi di € 712,87= per oneri di sicurezza ed € 193.133,69 = per la manodopera entrambi non soggetti a ribasso di gara. CIG. 542408615E. CUP: 157H13000790004. Settore proponente: Settore Impianti e Manutenzioni. – Servizio Manutenzione Infrastrutture. Finanziamento: Permuta vari immobili. Tempo. per l'esecuzione dei lavori gg. 360 naturali e consecutivi. II R.U.P. : Ing. Giovanni Micillo C.F. MCLGNN63M31F839U. - che l'affidamento dei lavori di cui trattasi è avvenuto con procedura aperta ai sensi dell'art. 55 comma 5 prevedendo l'aggiudica ai sensi dell'art. 53 commi da 6 a 12 e dell'art. 82 del D.lgs 163/06, stabilendo che l'appalto verrà contabilizzato a misura ed aggiudicato in favore della migliore offerta economica derivante dalla somma tra il ribasso offerto sui lavori ed il rialzo offerto sul valore degli immobili. Per la vendita dei beni sono stati applicati gli artt. 73 lett. C e 76 del R.D. n. 827/1924. - che sono pervenute due offerte ammesse entrambe e precisamente: - SAMOA RESTAURI s.r.l.· - CO.GE.GA. s.r.l. - che aggiudicataria della gara è l'Impresa SAMOA RESTAURI s.r.l. con sede in Pontecagnano Faiano (SA) cap. 84098 alla via Pompei – Trav. Santoro – C.F. e P. IVA 04925950653 per il ribasso offerto del 15% sull'elenco prezzi posto a base di gara ed un rialzo percentuale pari al 2,30% sul prezzo a base d'asta per l'acquisto degli immobili soggetti a cessione a titolo di permuta e, quindi, per l'importo di € 711.186,42 = (comprensivo di € 712,87 = per oneri della sicurezza ed € 193.846 56 = per il costo del personale entrambi non soggetti a ribasso di gara), oltre IVA Il Dirigente del Servizio Appalti-Contratti e Assicurazioni Avv. Luigi MEA &)0"-.& (* )"' 0*-.,* #/./,* 4 )&0",-&. 6 !"$'& ./!& !& +*'& "!",& * % $$&/ !& .* ' , ,"' .&0 ' )#, -.,/. ./," 3 00&-* *,)&./, &) *+", !& ..,"11 ./," !& ' *'* !& -.*, $" " !& ,"." +", '" "-& $")1" !"' ,*$"..* " - '' * &". 6 + ''" *)!&1&*)& +,"0&-." ! ''4 ##",. " )& " ! ''4 ##",. *)*(& +,"-"). ." +", /) &( +*,.* *)., ../ '" !& 5 *'.," 0 " *) *)",& !"'' -& /,"11 !",&0 ).& ! ,&- %& &).",#",").& + ,& 1",* IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 19 Sito web: www.sicdai.federmanager.it EDITORIALE Qualità e crescita: l’Europa che vogliamo DI GIUSEPPE BARATTO* ALLA FINE di questo mese andremo al voto per scegliere i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo. Nella Commissione Europea, sono circa quattrocentomila gli aventi diritto al voto. Leggendo il Trattato sull’Unione Europea è indubbio che molti degli obiettivi che la Commissione propone al Consiglio Europeo sono lontani dall’essere raggiunti, ma rimangono tutti validi. Primo fra tutti quello della coesione unico mezzo per competere con le forze in campo nella crescente globalizzazione dei mercati. Molte forze politiche si stanno da tempo proponendo per creare un Humus anti europeista quindi il compito dei votanti sarà di ordine superiore perché già in questa fase sceglieremo di quale Comunità faremo parte. Federmanager Sicdai negli anni in cui mi avete onorato con la vostra fiducia si è ritagliato uno spazio tra gli Europeisti nella profonda convinzione che solo tramutando il grande valore della conoscenza che caratterizza il vecchio continente si possa fare il salto di competitività basato sulla qualità. Come ha bene descritto Cida Maèi nel documento “L’Europa che vogliamo”: La nostra sfida è quella di tradurre la crescita qualitativa, basata sulla conoscenza e sul benessere, in valore economico stabile. Dovrà essere una crescita sostenibile, che limiti le emissioni in atmosfera e l’utilizzo delle risorse naturali non rinnovabili e fondi la società su principi di condivi- sione e solidarietà, perché non vi è solida crescita quando sono in pochi a beneficiarne. Vogliamo che l’Italia sia protagonista, con l’Europa, nelle sfide imposte dalle profonde trasformazioni politiche, sociali e culturali: la concorrenza dei paesi emergenti, la riorganizzazione dei processi produttivi su base globale, il ripensamento del modello di crescita, la rapidità dell'innovazione, la frammentazione dei percorsi lavorativi, la razionalizzazione del welfare, l’ingresso nella società della conoscenza. Vogliamo che l’Italia competa con le grandi economie europee: bisogna superare gli ostacoli della frammentazione del tessuto economico e produttivo, dallo scarso livello d’internazionalizzazione, dalla sovrapposizione della figura dell’imprenditore a quella del manager. Noi manager siamo pronti a offrire tempo, energia, competenze, esperienza e credibilità per contribuire concretamente a realizzare il cambiamento che da tempo abbiamo indicato e che viene richiesto a gran voce dalla Società Civile, donne e uomini che credono ancora nel nostro Paese. Tutti coloro che seguono le nostre iniziative e i dibattiti che ci hanno caratterizzato negli ultimi anni, sanno che abbiamo lavorato per questo in un clima molto difficile per la nostra categoria, che stenta a trovare stabilità in mancanza di una crescita reale. La revisione della Politica economica sarà sicuramente prioritaria, ma senza la crescita e il lavoro che crea valore tutti gli arti- fici, dalla spending review al welfare, si tramuteranno in minore necessità di classe dirigente e perdita di competenze, conoscenze e talenti necessari per il rilancio. Chi andrà in Europa dovrà cercare di puntare sulla coesione economica, sociale e territoriale come dettato dall’Art.3 del Trattato sull’Ue e individuare le cause dello svantaggio che stiamo accumulando per rimuoverle. Lo svantaggio competitivo delle nostre imprese dipende indubbiamente dalla Politica Energetica dove, come nella Politica Economica, manca un coordinamento in grado di dare sostegno ai Paesi in maggiore difficoltà. Il nostro primato di accise rende poco sostenibile l’utilizzo delle attuali fonti e ci pone in una condizione di arretratezza all’interno dell’Ue. Anche la ricerca per l’energia e le fonti alternative, in un clima di poca solidarietà e spesso di conflitto, non è facile da tradurre in risultato comune e disponibile. Welfare e Politiche industriali sono talmente differenti tra i Paesi membri che consentono concorrenza interna, a volte spietata, tra loro e perdita di competitività nel mercato globale. Nel 2013 abbiamo avuto l’opportunità di discuterne con il commissario Andor negli incontri “Dialogo con i Cittadini” nei quali si proponeva di avere indicazioni per la politica più giusta in funzione delle istanze dei cittadini. E’ risultato evidente che tutte le nostre incongruenze cadono pesantemente sul nostro sistema industriale, la richiesta di austerità è un blocco per la nascita delle nuove imprese gravata da tassazione e burocrazia; la differenza di politiche fiscali non è fa- cilmente compensabile con gli interventi di Finanza agevolata, il quadro normativo interno soggiace rispetto a sistemi più snelli e fa la differenza purtroppo in negativo. Spesso la professionalità degli addetti ai lavori non è soggetta a controllo nel nostro paese e i progetti che dovrebbero essere approvati per la crescita in sede Europea falliscono sia per ragioni tecniche e normative che per sostenibilità. Il progresso sociale verso un sentito comune difeso e difendibile dal Nuovo Parlamento è un obiettivo da raggiungere, ma prima di tutto dobbiamo essere Noi ad esserne convinti e batterci in casa per poi difendere il modello in Europa. In questi giorni il dramma della posizione che occupiamo geograficamente rispetto alla immigrazione di Popoli in difficoltà sta raggiungendo livelli incredibili, siamo il porto o la porta di entrata in Europa per disperati, ma la nostra difficoltà mette anche in evidenza come gli altri membri si pongono rispetto all’emergenza. Mentre gli immigrati pensano di essere entrati in Europa, gli stati membri non ne sono convinti bisognerà stabilire se siamo Noi a determinare la mancata convinzione o è l’Europa che deve ancora crescere. Nell’uno e nell’altro caso dovremo affrontare la sfida. Molti dei problemi hanno un’unica origine: il Parlamento Europeo che parafrasando Peter Pan è il Parlamento che non c’è e non ci sarà fin quando ogni cittadino degli stati membri non si sentirà Europeo. Ancora una volta è necessario costruire il dialogo tra centro e istituti nazionali, per essere ascoltati da tutto il mondo dell’economia e del lavoro. Fino a quando il Consiglio Europeo non avrà un Parlamento capace di raccogliere e rendere sinergiche le decisioni dei singoli Governi. E’ necessario mandare rappresentanti forti e convinti, difensori della nostra identità, in grado di costruire una Europa di cui essere orgogliosi. Federmanager Sicdai nei primi mesi del 2014 ha raggiunto alcune tappe del percorso verso la società della conoscenza. Abbiamo affrontato lo scalino della integrazione con il mondo della Formazione e della cultura per mettere a fattor comune le rispettive esperienze stipulando convenzioni basate sui temi della competenza e della conoscenza. L’associazione Napoli Open Innovation sugli aspetti della innovazione, l’Università telematica Pegaso per il rapporto tra industria e mondo accademico, l’Aicq e con l’associazione Spazio per la responsabilità condivisa hanno ascoltato le esigenze dei Manager. Alcune società ci accompagnano per la formazione continua, con eventi su Internazionalizzazione, Horizon 2020, Coaching, Communication, Certificazione e strumenti per le Professioni non regolamentate. Il successo delle iniziative ci conforta e ci auguriamo di proseguire sul cammino per un Paese e una Europa più competitiva. presidente Federmanager Sicdai IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 a cura di 20 Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it POLITICHE DEL LAVORO Youth Guarantee, impegno dei dirigenti LA REGIONE PIEMONTE ha promosso un Progetto Straordinario denominato “Garanzia Giovani Piemonte” con cui attivare politiche di inserimento al lavoro dei giovani, coerenti con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro qualitativamente valide, per il tramite dell’Agenzia Piemonte Lavoro, e che realizza un modello di attuazione del Piano nazionale per la “Garanzia per i Giovani” (Youth Guarantee), che il Ministero del Lavoro ha annunciato verrà avviato dal prossimo mese di maggio. Come noto, “Youth Guarantee” è il programma europeo per favorire l'occupabilità e l'avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro che ciascuno Stato dell’Ue deve implementare nel corso dell’anno 2014 con una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, volte a facilitare l’offerta di opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro per i giovani tra 15 e 25 anni, nonché per i giovani laureati con meno di 30 anni. In questo quadro, con l’avvio della “Garanzia Giovani Piemonte” la Regione si propone di offrire già nel 2014 un'opportunità di inserimento professionale, sotto diverse formule contrattuali, ad almeno mille giovani sul territorio regionale, facendo sostanzialmente da “apripista” per il programma nazionale. A questo proposito, considerato che in questi anni di crisi si è verificata una rilevante fuoriuscita dal mondo del lavoro di risorse manageriali, causando una enorme dispersione di elevate competenze professionali, con l’Agenzia Piemonte Lavoro si è condivisa l’utilità di mettere a disposizione di tale Progetto Straordinario le risorse manageriali oggi inutilizzate o neo-pensionate disponibili sul territorio regionale del Piemonte, attraverso progetti sperimentali pienamente condivisi e promossi con il sostegno delle Organizzazioni di rappresentanza del management. A tal fine, Federmanager, Manageritalia e Agenzia Piemonte Lavoro hanno sottoscritto un apposito Protocollo d’Intesa, con decorrenza dal 9 aprile 2014, data di avvio della “Garanzia Giovani Piemonte”, in cui viene delineata una vera e propria operazione sperimentale di welfare che coinvolge giovani da inserire nel mondo del lavoro e manager involontariamente disoccupati o neo-pensionati su una serie di possibili interventi specifici, da attuare congiuntamente, che possono concernere: la creazione ed il consolidamento di start-up innovative da parte dei giovani, con il supporto di manager resisi disponibili a svolgere attività di mentoring, per assistere i giovani “start-upper” su tutti gli aspetti amministrativi, organizzativi e gestionali relativi allo sviluppo dell’azienda; la nascita di iniziative imprenditoriali in compartecipazione da parte di giovani neo-laureati o laureandi e di manager involontariamente disoccupati; iniziative funzionali all’inserimento di giovani qualificati, promuovendo lo strumento del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, attraverso un servizio di tutoraggio sostenuto dall’affiancamento di manager che mettono a disposizione la propria esperienza sugli aspetti di acquisizione delle competenze necessarie; attività di supporto ai servizi per il lavoro, con particolare riferimento agli Youth Corner, attraverso la messa a disposizione di competenze manageriali per sviluppare servizi di informazione qualificata e di accompagnamento al lavoro (es. preparazione/simulazione di colloqui di lavoro). Si tratta, in sintesi, di una iniziativa che vuole coniugare la doppia esigenza di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, creando le condizioni per sviluppare concrete opportunità di lavoro attraverso una maggiore diffusione della cultura d’impresa, ed offrire delle occasioni mira- te per la ricollocazione dei dirigenti inoccupati. In particolare, il primo tipo di intervento sperimentale, funzionale alla creazione di start-up innovative, potrebbe realizzarsi attraverso il coinvolgimento di “incubatori aziendali”, quali “luoghi” di attrazione delle iniziative imprenditoriali e sede di incontro in cui condividere servizi e attività formative, sviluppando percorsi formativi specifici per integrare le competenze manageriali con le peculiarità di un processo di start-up, tramite partner accreditati con la Regione (Università, Scuole di specializzazione, ecc.). Per questi motivi, il Protocollo d’Intesa che si unisce in allegato è da considerarsi come una best practice che auspicabilmente potrebbe essere replicata anche in altre Regioni, con le rispettive Agenzie Regionali per il Lavoro, e, in ogni caso, costituisce un precedente utile per accreditare le Organizzazioni di rappresentanza del management quali partner strategici nelle azioni del “Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani”, che il Ministero del Lavoro dovrà attuare a livello nazionale. Per completezza di informazione, si segnala che l’iniziativa avviata in Piemonte viene presentata ufficialmente in data odierna a Torino, in occasione della Manifestazione “Io lavoro” promossa dall’Agenzia Piemonte Lavoro, in un Seminario di presentazione della “Garanzia Giovani Piemonte” a cui partecipa il Presidente di Federmanager Torino, Massimo Rusconi, e l’Assessore a Lavoro e Formazione della Regione Piemonte. Giorgio Ambrogioni presidente Federmanager Lettera al ministro Poletti Egregio Signor Ministro, siamo ormai alla fase di avvio del "Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani", predisposto dalla Struttura di Missione presso il Suo Dicastero, in osservanza del programma europeo per la “Youth Guarantee”, allo scopo di realizzare una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, che possano offrire ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro opportunità concrete di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. In periodi di crisi come quello che stiamo attraversando si pone in maniera ancora più pressante l’urgenza di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso una maggiore diffusione della cultura d’impresa ovvero con strumenti utili a stimolare la creazione di nuove iniziative imprenditoriali, coerenti con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro qualitativamente valide. In quest’ottica, quindi, l’obiettivo deve essere quello di predisporre l’humus ideale per la nascita di nuove imprese e creare le prospettive di un lavoro stabile per i giovani al termine dei tradizionali percorsi educativi. A questo proposito, in questi anni in cui si è verificata una rilevante fuoriuscita dal mondo del lavoro di risorse manageriali, causando una enorme dispersione di elevate competenze professionali, sarebbe estremamente utile mettere a disposizione del Piano della “Garanzia per i Giovani” le risorse manageriali oggi inutilizzate o neo-pensionate, disponibili sul territorio nazionale, attraverso progetti sperimentali promossi con il sostegno delle Organizzazioni di rappresentanza del management. Su questi presupposti, in concomitanza con il Progetto straordinario “Garanzia Giovani Piemonte”, già avviato dalla Regione Piemonte con proprie risorse, Federmanager e Manageritalia hanno stipulato un Protocollo d’intesa con l’Agenzia Piemonte Lavoro in cui viene delineata una vera e propria operazione sperimentale di welfare che coinvolge giovani in cerca di occupazione e manager involontariamente disoccupati o neo-pensionati e che funge da modello pilota per esperienze analoghe in corso di implementazione anche in altre Regioni (ad esempio, è imminente la sottoscrizione di una Intesa analoga con la Regione Campania). In tale Intesa si è prospettato un coinvolgimento dei manager su una serie di possibili interventi specifici, da attuare congiuntamente, di varia natura e portata: attività di mentoring per assistere giovani “start-upper” sugli aspetti amministrativi, organizzativi e gestionali relativi allo sviluppo dell’azienda; compartecipazione di manager involontariamente disoccupati e giovani neo-laureati o laureandi per dar vita a nuove iniziative imprenditoriali; affiancamento di manager-tutor che mettano a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze e competenze al fine di agevolare l’inserimento di giovani assunti tramite un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca; attività di supporto da parte del manager per servizi di informazione qualificata e di accompagnamento al lavoro. Su queste basi, avevamo già riscontrato un forte interesse da parte del Suo predecessore al Dicastero del Lavoro, Prof. Enrico Giovannini, e del Sottosegretario Dell’Aringa, a cui avevamo offerto la nostra disponibilità ad implementare una simile iniziativa su scala nazionale, riscontrando anche pubblicamente la loro adesione a sottoscrivere una apposita Convenzione. In linea di continuità con l’azione avviata dal Ministero su questa materia, pertanto, Le rinnoviamo la proposta di raggiungere un’Intesa con il Ministero del Lavoro sulle linee di intervento sopra sinteticamente esposte, vagliandone congiuntamente contenuti e opportunità. Le chiediamo di incontrarLa a breve al fine di confrontarci sulla questione e valutare insieme le possibilità da sviluppare congiuntamente con tale progetto. Nel ringraziarLa per la disponibilità che vorrà riservarci, in attesa di un Suo sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti. Giorgio Ambrogioni presidente Federmanager Guido Carella presidente Manageritalia IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 a cura di 21 Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it LA NOTA POLITICA Elezioni europee e test nazionale DI GABRIELE ACQUAVIVA LE ELEZIONI EUROPEE sono alle porte, il 25 maggio gli elettori andranno alle urne per designare i nostri rappresentanti al Parlamento Europeo e anche in questa elezione,forse in misura anche maggiore di quel che accaduto in passato,la campagna elettorale si sta svolgendo nel sostanziale disinteresse ignorando i veri contenuti della posta in gioco. Certo tutti i partiti, chi più chi meno, stanno cavalcando, alla ricerca di facili consensi,il malcontento derivante dalla perdurante crisi economica, quelli dichiaratamente antieuropei con toni sicuramente populisti teorizzano l’uscita dall’Euro e perché no anche dall’Unione, gli altri con varie articolazioni indulgono a critiche all’attuale status con dichiarati propositi di radicali modifiche. Sotto accusa il limite del 3%, il fiscal compact, l’austerità e la Germania che sarebbe l’unica a trarre vantaggio dalle attuali regole. Invece su cosa sia necessario fare dell’Europa nel futuro i candidati al parlamento europeo non parlano, la cosa sembra non interessare a nessuno di loro. Non c’è nessuno che ponga alla base della sua campagna la questione politica decisiva finora colpevolmente elusa anche dalle elite ai vertici di Bruxelles e cioè se è necessario finalmente affrontare il tema dirimente della architettura politica dell’Unione finora focalizzata soltanto in termini economici e monetari. Insomma verso quale Europa politica bisognerebbe andare? Una Federazione, una Confederazione, la stringente necessità di un rafforzamento dei poteri politici attuali nonché degli strumenti di politica economica. Nessuno dà una risposta su questi temi che rappresentano sicuramente il centro dei problemi che oggi affliggono la costruzione europea. Perciò in un contesto siffatto la campagna elettorale a cui stiamo assistendo si sta sviluppando principalmente su temi di politica nazionale dando di fatto ai risultati di questa consultazione una doppia valenza. Da una parte quanto maggiore sarà la consistenza dei partiti euro scettici proporzionalmente aumenterà il loro potere di condizionamento delle scelte del prossimo Parlamento e della Commissione, dall’altro lato il responso degli elettori sui singoli partiti non potrà che orientare gli sviluppi nel breve e medio termine della politica nazionale. Perciò una analisi della attuali dinamiche di politica interna anche ai fini degli orientamenti del 25 maggio può forse risultare di un certo interesse. Esaminando i sondaggi dei vari istituti demoscopici effettuati fino alla data del divieto si desume una situazione che sembra ormai consolidata, una situa- zione cioè di sostanziale tripartizione (Pd, M5S, F.I.). C’è poi il gruppo delle altre forze che si misurano per acquisire il diritto ad essere rappresentate stando l’attuale sbarramento del 4%. (Lega, Fratelli d’Italia, Tsipras).Un discorso a parte va fatto per Ncd. Comincerei dalle forze minori, non prima di aver doverosamente avvertito il lettore che le analisi che seguono, pur nel dichiarato e sincero intento di attenersi ad una auspicabile obiettività, sono comunque inevitabilmente soggette alla visione di chi le formula. Cominciamo dalla Lega. Dopo il terremoto che ha investito la vecchia leadership con l’estromissione dello storico fondatore e del gruppo dirigente intorno a lui formatosi,il partito si è affidato al giovane segretario Salvini, che non ha trovato nulla di meglio per rivitalizzare una proposta politica ormai logora, che addossare tutte le colpe all’euro impostando la campagna elettorale sulla uscita dalla moneta unica con l’aggiunta dell’immancabile corollario degli “immigrati a casa loro”. Forse questo servirà a rimanere intorno al 4-5% ma lo spazio politico appare veramente angusto. Non dissimile la situazione della neo formazione di Destra Fratelli D’Italia e della lista Tsipras nella quale è confluita Sel (a nostro giudizio avendo compiuto un macroscopico errore di prospettiva politica). Queste formazioni sia pure da posizioni opposte focalizzano la propria proposta quasi esclusivamente su un radicale antieuropeismo. E veniamo all’ex Pdl oggi, dopo le note vicende, distinto tra F.I. e Ndc. La prima all’opposizione, il secondo al Governo. Silvio Berlusconi ad onta delle vicende giudiziarie che lo hanno investito, supportato da un gruppo dirigente certo non coeso che appare alla finestra per verificare se ancora una volta l’ex cavaliere si dimostrerà collettore di voti, si sta impegnando senza risparmiarsi in una battaglia obiettivamente non facile, anche perché Renzi, giocando d’anticipo, gli ha sottratto temi da lui in passato utilizzati, uno per tutti la riforme istituzionali sulle quali è stato costruito il famoso accordo del Nazareno. Si assiste così ad una posizione ambivalente di F.I. che con Brunetta attacca a te- sta bassa il Governo mentre Berlusconi con toni ogni volta più sfumati, comunque, dichiara di non disconoscere gli accordi. L’ambivalenza di questa posizioni certo non giova ad acquisire consensi nel popolo di centro-destra. A ciò si aggiunga la martellante campagna di Alfano e dei suoi che si dichiarano gli interpreti autentici dei valori dei moderati e per di più, coloro che responsabilmente si battono per la stabilità e per le riforme. Poi c’è il M5S di Beppe Grillo. Questo è un fenomeno politico senza ombra di dubbio generato dai molteplici errori e reiterate responsabilità delle forze politiche tradizionali. E’ di questi giorni l’ennesimo scandalo delle mazzette sui lavori dell’Expo e non solo, con il coinvolgimento di personaggi contigui alla politica già noti al tempo di “mani pulite”. Venti anni fa! Come meravigliarsi allora se un considerevole numero di elettori, nauseato, metta la croce sul M5S???? A riguardo, la nostra sommessa opinione è che se Grillo, dominus assoluto di questa formazione, avesse deciso di collaborare a cambiare il Paese avrebbe potuto dare un contributo insostituibile e avrebbe anche aumentato i suoi consensi, invece la irragionevole posizione nella quale si ostina, “o noi o loro”, non ha possibilità concrete di sbocco oltre a costituire una seria minaccia autoritaria. Siamo così giunti al Pd e a Matteo Renzi. Non vi intratterrò su cosa, questo giovane premier in questi due mesi di Governo abbia fatto o non fatto, nè sulle roboanti promesse,alcune verosimilmente realizzabili altre forse irrealizzabili,vorrei solamente che conveniate con me che questo individuo è mosso da una forte volontà di fare e che ci sta provando. Vorrei inoltre osservare che le forze delle conservazione dentro e fuori al Pd sono forti e che contrastano in tutti i modi il cambiamento. In questa situazione il voto del 25 maggio avrà un funzione dirimente, se il Pd ma starei per dire Renzi avrà un successo la strada verso il cambiamento sarà non dico spianata ma praticabile; in caso contrario lascio a voi le conclusioni. [email protected] L’EUROPA CHE VOGLIAMO I manager incontrano i candidati alle Politiche europee lunedì 19 maggio - ore 18.00 c/o FEDERMANAGER - via Orazio 92, Napoli INFO E PRENOTAZIONI ● tel. 0815513612 - [email protected] IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 a cura di 22 Nuovo sito web: www.sicdai.federmanager.it GIOVANI DIRIGENTI Eletto il nuovo Coordinamento I componenti dell’assise nazionale ENTRA ENZO RUSSO DI SALERNO. RINVIATA LA NOMINA DEL VERTICE E DELL’ESECUTIVO SABATO 10 MAGGIO 2014, si è svolto a Bologna il X° Meeting Nazionale Giovani Dirigenti, per il quale si è registrato un ottimo successo sia in termini di partecipazione sia per la qualità degli interventi dei relatori e della tavola rotonda svoltasi nella mattinata. L’incontro è stato animato dai delegati della Associazioni territoriali e dai componenti dell’uscente Coordinamento nazionale giovani, che con le loro proposte e l’attiva partecipazione hanno reso dinamico e vivo il confronto sui principali temi economici che interessano le aziende italiane ed i loro manager. Come da programma, nel pomeriggio della medesima giornata si è svolta l’elezione per i componenti del nuovo Coordinamento nazionale Gruppo Giovani (in pagina, l’elenco dei 27 componenti, in ordine di preferenze). Tra i delegati della Campania entra nel nuovo coordinamento nazionale Enzo Russo di Salerno. In conseguenza del prolungarsi dei lavori preparatori per l’elezione del Coordinamento, i delegati al Meeting hanno deciso di rinviare l’elezione del coordinatore nazionale del Gruppo Giovani, in “ticket” con il vice coordinatore, che subentrerà all’at- tuale Federico Dosio. La riunione, quindi, è stata sospesa e si preannuncia che riprenderà sabato 14 giugno 2014, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, sempre a Bologna, con la partecipazione dei delegati delle Associazioni territoriali nonché dei membri del precedente Coordinamento nazionale che sono intervenuti al Meeting nella giornata del 10 maggio scorso i quali, ai sensi del vigente Statuto del Gruppo Giovani Dirigenti, hanno diritto di voto all’elezione del coordinatore nazionale del Gruppo Giovani. Svolta l’elezione del nuovo coordinatore nazionale, con il vice coordinatore, seguirà la riunione del nuovo Coordinamento nazionale del Gruppo Giovani con l’elezione del Comitato esecutivo, composto da quattro componenti del Coordinamento. Si anticipa, inoltre, che si chiederà ai componenti del nuovo Coordinamento nazionale Gruppo Giovani che vorranno candidarsi alla carica di coordinatore nazionale, di far pervenire entro il 7 giugno 2014 la propria candidatura alla Federazione, indicando il nominativo del vice coordinatore designato in “ticket” ed allegando un programma scritto delle attività per il prossimo mandato. M.C. FEDERMANAGER CALENDARIO UDIENZE CAUSE PILOTA Perequazione automatica delle pensioni Tribunale Ricorrente/INPS ESITO Palermo CARDINALE/INPS Il giudice ha accolto l’eccezione di legittimità costituzionale ed è stata deposita la costituzione in giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale Avellino RUGGIERO/INPS Agrigento VECCHIO/INPS Firenze GRANITI/INPS Terni MARCHETTI/INPS Il giudice ha ritenuto condivisibili le argomentazioni sostenute nell’ordinanza di rimessione e ha sospeso il giudizio Avendo già ottenuto la rimessione alla Corte Costituzionale abbiamo ritenuto opportuno rinunciare al ricorso Vicenza TESTOLIN/INPS Modena SEVERI/INPS Bologna NICASTRO/INPS Vicenza DAL TOSO/INPS A Bologna la prima udienza è fissata per il 13 novmbre 2014 in attesa che il giudice stabilisca la data dell’udienza 2° IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 23 POEMA Microfusioni aerospaziali, nasce il Polo europeo Più tecnologia, più occupazione qualificata positive ricadute economiche e sociali per l’Irpinia L’IRPINIA HA ASSUNTO un ruolo importante a livello internazionale nell'industria aeronautica con la nascita a Morra de Sanctis di Ema - Europea Microfusioni Aerospaziali, alla fine degli anni novanta. I prodotti della compagnia volano quotidianamente su un’alta percentuale di aerei di linea in servizio in tutti i continenti. E' un leader nel suo settore e ha assunto un’importanza non solo italiana ma anche europea, come il nome dell'azienda ha indicato con lungimiranza sin dalla sua nascita. Oggi l'industria aeronautica in Irpinia si trova di fronte a due possibili e complementari percorsi di sviluppo. Da una parte la domanda mondiale di nuovi aerei con motori all’avanguardia è in forte crescita, soprattutto in Asia e Sud America. Dall’altra si chiede sempre più efficienza, silenziosità dei motori, minori consumi e minori emissioni ambientali. L’industria può contare quindi su una crescita "fisiologica" della domanda. Ma si può fare molto di più, seguendo un secondo percorso. A questo scopo nove imprese italiane specializzate in processi e attività tecnologicamente avanzate e in vario modo collegate all'attività delle microfusioni, hanno oggi costituito PoEMA, Polo Europeo Microfusioni Aerospaziali. "Con PoEMA ci si propone di rafforzare la posizione dell'Italia nel mercato mondiale della produzione di palette microfuse per motori a turbina - spiega Otello Natale, presidente di PoEMA e amministratore delegato di Ema -. Il Polo inoltre arricchirà la capacità produttiva di Ema e dei singoli partner". Ogni impresa occupa una posizione importante nella filiera delle palette, componenti che generano l'energia nelle turbine, che devono resistere a forti sollecitazioni in termini di stress, pressione e temperature. Ogni progresso tecnologico rende i motori più efficienti. Cosa cambia con PoEMA? Bastano due moderni motori per aerei, due turbine, per portare quattrocento passeggeri a novecento chilometri orari da un continente a un altro in sicurezza e tranquillità. Forse ci siamo abituati e non pensiamo a questo, ma questi motori sono fra i prodotti di ingegno umano più complessi e più sofisticati che esista- Nelle foto, le lavorazioni attuate dai soci PoEMA, compresi Flame Spray, Ecor Research, EMA e Mosaico. sotto Otello Natale, presidente di PoEMA no. Non a caso i produttori si contano sulle dita di una mano. Qual è il ruolo di PoEMA? Le microfusioni prodotte in Irpinia sono fra le più avanzate componenti dei motori, ma la lo- ro fabbricazione è un passaggio in un processo industriale articolato che comprende fasi preparatorie e di successivo completamento affidate a imprese altamente specializzate. PoEMA nasce per Dalla materia prima al prodotto in volo: i processi essenziali • • • • • • • • • • realizzazione delle leghe metalliche fabbricazione delle anime realizzazione delle forme la microfusione core leach trattamenti termici lavorazioni meccaniche di precisione rivestimenti superficiali radiografia tagli e rettifiche Componenti di turbine aeronautiche Soci e competenze industrali • Aviotecnica (particolare know how nei processi di produzione dei componenti di motori aeronautici) • Ecor Research (leader nei processi robotizzati di saldatura laser) • EMA (primario produttore a livello mondiale di componenti microfusi per turbine a gas aeronautiche e industriali) • Flame Spray (leader nei processi di trattamento termico e rivestimenti superficiali anticorrosione) • OMI (leader nelle lavorazioni meccaniche aeronautiche di alta precisione) • Mosaico (realizzazione di sistemi integrati di automazione e controllo di impianti industriali) • Reim (esperta in complessi processi manutentivi e produttivi) • Strazza (realizzazione di articolati impianti industriali) • Tecnologica (gestore pluridecennale di reti informatiche) mettere insieme questa filiera e gestire tutti i processi in modo coordinato. Saranno poi i clienti a decidere se ricevere componenti semilavorati o se affidare l'intero ciclo al Polo, beneficiando dei vantaggi economici derivanti da una semplificazione logistica e da uno stretto coordinamento fra soggetti che lavorano insieme, come in una grande squadra. Ci può dare qualche esempio? Ne posso citare due, tra gli altri. Le fusioni metalliche non sono pronte per l’installazione nei motori se non dopo una serie di altri processi che comprendono, fra altro, un'ulteriore lavorazione meccanica di precisione e l'applicazione di rivestimenti necessari per incrementare la loro resistenza nella parte calda del motore. Nel processo dei rivestimenti, fa parte di PoEMA una società importante come Flame Spray, con base a Monza e attività produttiva in Ungheria, Usa e Croazia e, nel futuro, anche a Morra". E’ importante la collaborazione con l’università. Avverrà anche con PoEMA? PoEMA introdurrà nella filiera la società Mosaico, spin-off del dipartimento di ingegneria dell'Università del Sannio. Questi esempi dimostrano come si può rafforzare l'industria aerospaziale in Irpinia, sia avvicinando imprese attive nel nord Italia, sia dando sbocchi ad iniziative che nascono nei nostri atenei. Quali sono le aziende del Polo? Oltre a quelle altamente specializzate a cui sono affidati i pro- cessi produttivi per le microfusioni, in PoEMA c’è un ruolo anche per le aziende che producono, mantengono e calibrano macchinari e impianti It di controllo. I partner provengono anche da piccole realtà che hanno sviluppato specializzazioni di nicchia. Quali le prospettive di crescita? Le aziende di PoEMA investiranno nei prossimi anni oltre 40 milioni in impianti e attrezzature, nonchè in attività di Ricerca e Sviluppo. Le aziende dislocheranno unità produttive a Morra, nei pressi dello stabilimento Ema. Quali potrebbero essere le ricadute occupazionali? Quando si uniscono capacità tecnica e volontà di "fare squadra" emergono solide basi di sviluppo, con la creazione di posti di lavoro qualificato e attività industriali destinate a durare e crescere nel tempo. PoEMA è un esempio di come costruire un futuro avanzato in Irpinia, costruito in poco più di un decennio è già rinomato nel mondo. IL DENARO CONFARTIGIANATO SABATO 17 MAGGIO 2014 24 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA L’artigianato vede la luce fuori dal tunnel L’ARTIGIANATO VEDE LA LUCE fuori dal tunnel. In provincia di Avellino, ma in tutta la Campania, la crisi ancora si fa sentire ma le previsioni per la fine del 2014 sono finalmente positive. E i progetti per rilanciare il comparto non mancano. Parola di Ettore Mocella, presidente regionale di Confartigianato Imprese Campania e di Confartigianato Avellino. so del tempo. Con questo progetto, intendiamo sviluppare e rafforzare il legame con il mondo dell’imprenditoria artigiana, in una logica di rete, che valorizzi le radici culturali della produzione artigianale irpina e restituisca, alla nostra cultura artigiana, il rilievo che merita nel panorama culturale italiano. Presidente, è finita la crisi o è ancora presto per dirlo? La tanto auspicata ripresa non c’è ancora stata, i dati rispetto allo scorso anno non hanno subito grandi variazioni ma per fine anno abbiamo finalmente previsioni positive. Diciamo che la dinamica della nata-moralità delle imprese continua ad essere negativa ma guardiamo avanti con maggiore ottimismo. Cosa fa Confartigianato per aiutare le imprese a superare la crisi? Il nostro impegno è quotidiano per accompagnare gli artigiani in tutte le fasi della loro attività. E’ un impegno che ci porta via tanto tempo e tanta energia ma che è indispensabile per assicurare a tanti imprenditori una adeguata assistenza tecnica senza la quale, spesso, non riuscirebbero ad andare avanti. Quali i progetti in cantiere? Stiamo pianificando un ambizioso progetto di rilancio delle aree interne. Purtroppo vi è una diffusa tendenza istituzionale a lasciare scoperte intere aree dell’entroterra, spostando lo sviluppo sui grandi assi metropolitani. Confartigianato ritiene si tratti di una politica sbagliata e per questo sta lavorando ad un progetto che metta in rete tutte le aree interne attraverso percorsi di valorizzazione dell’artigianato e dell’enogastronomia. Altro tema è rappresentato dai giovani… Nel tondo: Ettore Mocella, presidente di Confartigianato Imprese Campania Anche qui stiamo definendo un progetto di ampio respiro: in collaborazione con alcuni comuni avvieremo sportelli rivolti ai giovani interessati ad aprire un’attività imprenditoriale, fornendo supporto tecnico gratuito. A livello regionale, inoltre, lavoreremo alla costituzione di un incubatore di imprese per dare l’opportunità a tanti ragazzi di fare impresa. La Cittadella dell’artigianato che doveva sorgere ad Avellino per adesso è un progetto ancora in cantiere… E’ stato un progetto fortemente voluto dalla Confartigianato provinciale per tentare di rilanciare, in chiave innovativa, i mestieri che hanno costruito, in passato, le fortune economiche dei vari comprensori dell’Irpinia. Per adesso è un progetto rimasto nell’oblio, chiuso nel cassetto di qualche Ente. Turismo e artigianato. Al connubio Confartigianato lavora da tempo… Stiamo lavorando ad un dossier da presentare all’assessore regionale Sommese. Anzitutto stiamo mappando le botteghe storiche, legate ai luoghi della cultura, della provincia di Avellino, per farne poi percorsi di eccellenza culturali. La Confartigianato ha sempre manifestato l’esigenza di “esplorare” e “portare alla luce” una porzione del mondo culturale irpino, ancora poco conosciuta, l’artigianato artistico nelle sue varie sfaccettature. Questo settore condensa in sé, non solo le tecniche produttive, ma soprattutto la manualità, il “saper fare”, accumulato, dalla nostra gente, nel cor- Quali sono i lavori più richiesti? C’è ancora possibilità di lavorare nel settore dell’artigianato? Assolutamente si. Purtroppo resta ancora forte lo scollegamento tra scuole e formazione e così molte figure professionali richieste continuano a non trovarsi. Penso ai panificatori, ai pasticcieri, alla manodopera specializzata. Il settore più dinamico resta quello dell’enogastronomia ma molte sono le richieste che ci arrivano anche dal manifatturiero e dal calzaturiero. Ricordo che a livello nazionale abbiamo un portale che incrocia domanda e offerte di lavoro per chi cerca manodopera qualificata e per chi ricerca lavoro. Quali i problemi attuali del comparto? Credito e burocrazia su tutti. E poi manca una politica specifica per il sistema artigianale. Gli stessi bandi di finanziamento, europei e non, che spesso indicano l’artigiano tra i possibili beneficiari, in sostanza escludono completamente i piccoli e piccolissimi imprenditori. Idem per le missioni internazionali. Anche qui vanno immaginati percorsi che valgano soprattutto per le piccole realtà altrimenti non diventa impossibile per un artigiano esportare il proprio prodotto, spesso di nicchia, all’estero. Caterina La Bella IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 25 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA UGL Partire del lavoro per cambiare rotta SONO TANTE LE SFIDE su cui la Ugl Avellino, guidata da Costantino Vassiliadis, sta concentrando le sue energie. Patto per lo sviluppo, fondi europei, lavoro. Per questo l’Unione Generale dei Lavoratori è da sempre al fianco dei lavoratori e della lavoratrici, dei giovani e dei pensionati, per accogliere e dare risposte alle numerose istanze che provengono dal territorio. Per farlo il sindacato irpino intende crescere sempre di più. Di recente è stata inaugurata una nuova sede zonale ad Atripalda. L'Ugl pone infatti tra le priorità del suo agire il radicamento sul territorio attraverso anche l'apertura di nuove sedi, quale offerta di potenziamento dei servizi e identità di rappresentanza e rappresentatività, diventando sul territorio sempre piu' punto di riferimento in un momento così difficile della provincia e della nazione e fornire una serie di servizi al cittadino e al lavoratore assistendolo a 360 gradi, dal Caf, Centro Assistenza Fiscale (mod.730, Isee, Dichiarazione Imu, Bonus luce e gas, F24, rilascio Cud Inps e Ipdap ecc.) al recapito del Patronato Enas (pensioni di invalidità, domanda disoccupazione, legge 104/92, anzianità, accompagnamento, indennità di maternità e congedi, maggiorazione sociale, rilascio rinnovo permesso della carta di soggiorno, ecc.), all’Ufficio Vertenze (Assistenza legale). Il tavolo tecnico del Patto per lo Sviluppo ha recepito la delibera della Provincia dello scorso gennaio che candida l’Irpinia come area pilota a guidare il progetto di sviluppo delle aree interne. Qual è lo stato dell’arte? In Irpinia ci abbiamo provato. Ma il Patto non ha prodotto tutto quello che avevamo in programma. Tuttavia ci aspettiamo che porti qualche frutto. D’altronde si tratta di uno strumento che ha permesso di individuare le necessità e le priorità del territorio per renderlo appetibile a nuovi investimenti. Ma chi ci governa dovrà darci una mano, cercando di Costantino Vassilliadis utilizzarlo al meglio. La delibera della Provincia è stata recepita dal tavolo e adesso bisogna riempirla di contenuti. Le proposte e le idee ci sono, come quella di valorizzare i prodotti tipici locali, una piattaforma logistica in Valle Ufita preposta alla lavorazione non solo del freddo, poi c’è il versante che riguarda l’istruzione, la formazione, la sanità, il potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali. Quindi una serie di cose che ci danno la possibilità come provincia di Avellino di avere le carte in regola per poter accedere a questi fondi e diventare attrattore di investimenti. Alcune aziende che operavano all’estero stanno rientrando in Italia, per un discorso di qualità e di manodopera. Ma noi abbiamo un gap come territorio: quello infrastrutturale, rispetto al Nord che può giocarsi meglio la carta della competitività. Ed è in tale contesto che entrano in gioco, in particolare, le opportunità offerte dall’Europa. Qual è la situazione in Campania e in Irpinia sull’utilizzo di tali fondi? Gli ultimi dati dicono che, alla fine del 2013, nella nostra regione è stato speso il 33,5 per cento dei fondi Fesr disponibili per un importo pari ad oltre 1 miliardo e 532 milioni, e il 51 per cento dei fondi Fse attivabili, oltre 442 milioni di euro sugli 868 del contributo totale. Per quanto riguarda i progetti infrastrutturali, secondo i dati di www.opencoesione.gov.it (Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica/Mise, 31 dicembre 2013), elaborati dallo stesso Centro Studi, in termini complessivi su 3.483 progetti monitorati (infrastrutture) in Campania, a fronte di finanziamenti complessivi attivabili pari a 9 miliardi e 800 milioni, la spesa al 31 dicembre 2013 è stata di circa 1 miliardo e 288 milioni (13 per cento), con un'accelerazione erogativa di 272,6 milioni di euro, essendo passati da 1.015.677.021 euro al 31 agosto 2013 a 1.288.310.856 euro di dicembre 2013. A livello dei territori provinciali Napoli risulta quello con la percentuale più alta (14,9 per cento) della spesa rispetto ai fondi disponibili; seguono Salerno (12,8), Avellino (7,5), Caserta (6,7) e Benevento (6,4). In termini di spesa effettiva erogata - rileva il Centro Studi - in provincia di Napoli è stato attivato circa 1 miliardo di euro. Seguono le altre province: Salerno (161, 5 milioni di euro); Caserta (88,5 milioni); Benevento (73,6 milioni); Avellino (49,7 milioni di euro). Sotto il profilo dell'accelerazione della spesa tra agosto e dicembre 2013 è sempre la provincia di Napoli - in maniera consequenziale - a ricevere il flusso finanziario più consistente con circa 181 milioni di euro. A seguire le province di Salerno (circa 30 milioni), Benevento (oltre 33 milioni), Avellino (oltre 26 milioni) e Caserta (12, 2 milioni di euro). Come provincia, dunque, dobbiamo cercare di dare un’accelerazione su questo fronte…. Non da ultimo, c’è il delicato tema del lavoro, affrontato anche lo scorso primo maggio. Quali sono le direzioni da imboccare in provincia? I quattro sindacati hanno inteso dare, lo scorso primo maggio, un segnale anche alla vigilia della tornata elettorale europea per mettere l’Europa al centro della manifestazione nazionale partendo dal lavoro. Abbiamo tentato di fare un ragionamento che dimostri che sul nostro territorio ci sono delle eccellenze e che bisogna investire in nuove filiere produttive per creare il lavoro. L’Irpinia ha tante potenzialità, c’è bisogno di un ragionamento complessivo ma anche di un’attenzione della Regione sulla programmazione dei prossimi fondi regionali. In ultimo, la partenza del progetto della Youth Guarantee: anche in questo caso c’è bisogno di capire come muoversi e di invogliare i giovani e le aziende a partecipare. Cinquecentomila persone sono andate via dal Sud negli ultimi 10 anni. Rispetto alla nostra provincia si tratta di 5/6 mila giovani. Come a dire: interi paesi che scompaiono dalla nostra cartina geografica. Questo ci fa capire ancora di più quanto sia importante puntare sulla progettualità di qualità, finalizzata ad utilizzare le opportunità dell’Europa per creare sviluppo. Basta con i finanziamenti a pioggia. Qual è, dunque, il vostro messaggio? Quello che come sindacato vogliamo lanciare è un messaggio di fiducia per cambiare rotta. Ma non servono proclami. Occorrono fatti concreti ed equilibrati, per fare entrare più soldi nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati. Senza economia tutto si ferma e non si creano posti di lavoro. La nostra provincia si è ancorata all’industria dopo il terremoto. Ci sono industrie valide, ci sono le eccellenze, ma non dobbiamo dimenticarci delle grandi vocazioni del nostro territorio, come enogastronomia, agricoltura, turismo, manifatturiero, energie rinnovabili, ricerca. Antonietta Miceli IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 26 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA ORDINE DEI FARMACISTI DI AVELLINO Farmacie: centri di salute, non di spesa RIPOSIZIONARE IL FARMACISTA all’interno del sistema sanitario nazionale, affinché la farmacia possa essere inserita a pieno titolo nella rete di assistenza territoriale e domiciliare; programmare gli accessi alla facoltà secondo le reali esigenze di impiego e operare una distinzione di ruoli tra farmacie e parafarmacie. È questo il futuro della professione e del sistema delle farmacie per Ettore Novellino, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Avellino, che spiega come anche nella provincia Irpina sia tempo di grandi cambiamenti obbligati e non - necessari per creare valide prospettive ai neolaureati e assicurare alla categoria le migliori condizioni per esercitare l’attività. Professore, qual è la situazione del comparto farmaceutico oggi in Irpinia? Ad Avellino la rete delle farmacie è ormai a copertura di tutti i centri abitati: su 138 comuni abbiamo circa 160 farmacie aperte, e solo in una decina di agglomerati urbani con più alta densità abitativa è presente più di una farmacia. Tuttavia, permangono alcune difficoltà rispetto al possibile coordinamento delle farmacie nei periodi di chiusura a causa della distanza chilometrica tra un paese e l’altro oppure delle avverse condizioni meteo nei mesi invernali. Allora secondo Lei andrebbero rivisti i parametri nazionali per la determinazione del numero delle farmacie? I parametri nazionali che prevedevano un esercizio ogni 4.000 abitanti sono già stati rivisti dal Governo Monti e ora è stato fissato ad una farmacia ogni 3.300 abitanti indipendentemente dalla dimensione del comune. Più che rivedere il numero di abitanti, suggerisco di modificare il criterio o di considerare un’altra variabile, quella relativa al prodotto interno lordo delle singole aree. Quali sono le principali difficoltà che attualmente le farmacie incontrano per raggiungere gli obiettivi di efficacia e di efficienza gestionale? Più che incontrare, oggigiorno, ci tro- viamo a vivere l’epilogo di una serie di eventi subiti. Il contenimento della spesa è certamente un fattore da tener conto, soprattutto in una fase di grave crisi quale quella che il nostro Paese sta attraversando, ma è difficile raggiungere un punto di equilibrio se vi è stato un significativo calo del fatturato (circa il 28 per cento) dovuto alla riduzione del prezzo dei farmaci, alla perdita di brevetti e per quanto riguarda i farmaci non mutualistici, alla perdita del potere di acquisto delle famiglie. Bisogna cambiare il modo di concepire la farmacia: non più centro di spesa, bensì come centro polifunzionale di servizi sul territorio. Bisognerebbe garantire la permanenza delle farmacie nei centri rurali creando un programma di sostegno economico al sistema farmacia da attivare lì dove i proventi non siano sufficienti per la sopravvivenza stessa della farmacia. A suo avviso, quanto è importante fare rete con gli altri professionisti del servizio sanitario? Negli ultimi anni il Servizio Sanitario Nazionale ha avuto una visione ‘ospedalocentrica’ che ha contribuito in maniera significativa al deficit della sanità. La spesa farmaceutica incide sul sistema sanitario nazionale solo per il 15 per cento e il restante 85 per cento sia da attribuire praticamente agli ospedali. È necessario un profondo cambiamento atto ad integrare sempre più il farmacista e il medico di medicina generale nella presa in carico del paziente, nella gestione delle cronicità, nella medicina di iniziativa e nei servizi di assistenza domiciliare. L’idea sarebbe quella di istituire una guardia farmaceutica, i cui costi di gestione andrebbero fatti rientrare nel programma di sostegno economico di cui parlavamo prima. Pensa che gli interventi legislativi degli ultimi anni siano stati migliorativi per il settore farmacia? Mettere le parafarmacie in concorrenza con le farmacie sul 20 per cento del volume globale dei farmaci significa porre in Ettore Novellino, presidente dell’Ordine dei farmacisti irpini difficoltà economica l’intero sistema. Bisognerebbe, invece, operare una distinzione di ruoli tra farmacie e parafarmacie, attribuendo alle prime la cura dei pazienti ammalati attraverso la farmacoterapia riparatrice e dando la possibilità alle seconde di praticare la farmacoterapia performante rivolta alle “persone sane”, persone senza alcuna sintomatologia ma che, per stili di vita non idonei, si avviano inesorabilmente ad essere portatrici di patologie che con il passare del tempo riducono qualità e quantità della vita stessa. Il complesso mondo dell’alimentazione sarà protagonista di ExpoMilano 2015. Che ruolo può avere la farmacia nel campo della nutrizione? L’evoluzione della professione va anche in questa direzione. Il farmacista può avere un ruolo importante per lo screening epidemiologico sulla qualità della vita e la prevenzione delle patologie dismetaboliche. Come preside della Facoltà di Farmacia, ho istituito un nuovo corso di lau- rea in Scienze Nutraceutiche che partirà ad ottobre. In questo modo i giovani farmacisti, in qualità di tutori, potrebbero essere impegnati nella formazione nonché nella rieducazione ad un corretto stile di vita teso a recuperare salute e benessere riducendo, in tal modo, l’incidenza di queste patologie. A fini occupazionali, quanto è importante programmare l’accesso alla facoltà in virtù delle reali esigenze di mercato? Bisognerebbe regolamentare gli accessi ai corsi di laurea, secondo un criterio che tenga conto delle necessità di utilizzo dei farmacisti da parte del Ssn: non negare la possibilità di accesso alla professione, quanto cercare di garantire uno sbocco lavorativo, perché contrariamente al pregiudizio che considera i farmacisti una casta, neanche questa categoria sfugge alla crisi occupazionale. Il riposizionamento del farmacista nel mercato del lavoro richiede una modifica del cursus studiorum che deve avvenire di concerto tra le Università, il Ministero della Salute e gli ordini professionali. Che consiglio darebbe a chi vuole intraprendere questo percorso? Di essere prodromici e di guardare alla farmacia del futuro. In un contesto che “territorializza” sempre di più la medicina il laureato in farmacia, coadiuvando con il medico di medicina generale, acquisisce un ruolo centrale nella presa in carico del paziente, e questi mutamenti vanno presi in considerazione dagli studenti e soprattutto dalle Università. Concludendo, cosa auspica per il futuro del sistema delle farmacie? Mi auguro che le farmacie diventino moderni presidi di prevenzione e di salute sul territorio in grado di operare non solo nel campo della medicina d’attesa, ma anche in quello della medicina d’iniziativa al fine di aggiungere sempre più qualità agli anni di vita guadagnati grazie ai progressi in campo medico. r.r. IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 27 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA DE MATTEIS AGROALIMENTARE SPA Pasta Grano Armando, un patto di qualità UNA FILIERA PENSATA per dare il meglio del grano italiano. E’ così che nasce, dall’intuizione di De Matteis Agroalimentare SpA, il Patto Armando. Ad illustrarci le caratteristiche di questo progetto è Marco De Matteis, amministratore delegato. La De Matteis è uno dei pochissimi produttori italiani a dotarsi di un ciclo integrato di trasformazione grano-pasta, con un molino collegato al pastificio di Flumeri (Av). L’azienda è impegnata nell’integrazione con il settore agricolo che ha portato alla realizzazione del progetto “Grano Armando”: di cosa si tratta? E’ un contratto di coltivazione basato su un rigido disciplinare, siglato con agricoltori italiani che, a fronte degli incentivi offerti dalla De Matteis, producono e conferiscono al nostro Molino una materia prima dall’elevato contenuto proteico con la quale viene prodotta la nuova pasta “Grano Armando”. Il progetto nasce dalla volontà di tutelare e rilanciare la cerealicoltura italiana, costruendo una sana e virtuosa comunità di agricoltori le cui adesioni sono notevolmente aumentatein appena tre anni dal suo lancio. Significativi i dati 2013-2014: 1.000 aziende agricole aderenti, 11.500 ettari coltivati, 9 regioni coinvolte. Anche i risultati di mercato non si sono fatti attendere e così la pasta “Grano Armando”, dall’esclusivo pack ecofriendly realizzato con materiali compostabili, si sta affermando nei canali della Gdo e del dettaglio, oltre che all’estero: una vera filiera integrata in cui agricoltura e industria hanno unito le loro forze. La migliore pasta nasce da legami forti e Marco De Matteis azioni di valore: è il claim scelto per sintetizzare la mission del progetto. Perché? Abbiamo costruito un legame forte ed onesto con il mondo agricolo, così ricco di tradizioni e competenze. Ciò ha consentito di dare vita ad una filiera del grano duro italiano che sta rivoluzionando il mondo della pasta, dell’agricoltura e del “made in Italy”. Pasta Grano Armando è espressione di un sistema integrato tra industria e agricoltura basato su principi comuni e valori condivisi. Un nuovo importante successo per Pasta Grano Armando è la recente sigla di un contratto di distribuzione in esclusiva con l’insegna “Albert Heijn”, la maggiore catena di supermercati dei Paesi Bassi. Come prosegue l’iniziativa? Non è una novità che il mercato nordeuropeo sia un estimatore dei prodotti agroalimentari italiani dalle eccellenti caratteristiche qualitative e Pasta Grano Armando è riuscita a superare i rigidi parametri selettivi imposti dalla catena olandese. Molto apprezzato è stato anche l’innovativo packaging ad “impatto zero”, in grado di tradurre in modo efficace i genuini valori contadini e il rispetto per la natura che il nostro pastificio esporta con orgoglio attraverso i suoi prodotti. Sugli scaffali dei supermercati Albert Heijn, Pasta Grano Armando rappresenta il prodotto di punta di una linea di articoli alimentari italiani la cui qualità e genuinità viene pubblicizzata in uno spot ricco di riferimenti alla cultura nostrana, che invito a visionare su youtube. Con Syngenta mettte in palio una borsa di studio per il Master di II livello in Management Agro-Alimentare della SmeaUniversità Cattolica del Sacro Cuore. Da cosa nasce questa sinergia? Offre una possibilità di crescita e favorisce la continuità generazionale alle Aziende che aderiscono al contratto. La borsa di studio, del valore di 7.500 euro, è intitolata alla memoria di Angelo Di Milia, interprete dell’evoluzione del mondo rurale e grande innovatore del settore agroalimentare, che ha dato un contributo fondamentale alla nascita della filiera del grano in Irpinia. E’ l’unico Master agro-alimentare accreditato come "Specialistico" dall'Asfor (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale).Per poter concorrere bisogna essere titolare di un’azienda agricola o di stoccaggio che abbia sottoscritto il contratto nell’anno 2013/2014. Riparte il Concorso Grano Armando, una consuetudine per consumatori e Aziende della Comunità Armando. Cosa prevede il regolamento? Il Concorso dà la possibilità di vincere forniture di pasta e viaggi in Irpinia. E’ sufficiente collegarsi al sito www.concorsogranoarmando.it e inserire le prove di acquisto richieste dal regolamento. Partecipando al concorso si può assegnare la propria preferenza ad una o più aziende agricole tra quelle aderenti al Contratto. Le più votate riceveranno materiale per la corretta pratica colturale del grano duro cento per cento italiano. Il consumatore diventa parte attiva di un progetto virtuoso che ridà valore all’agricoltura italiana, restituendogli un prodotto genuino, “Made in Italy”, come pasta Grano Armando. Inoltre è possibile essere aggiornati sulle novità e le curiosità del mondo Grano Armando grazie ai canali Social Facebook, Twitter, Google+, Youtube e Instagram Quali sono i vantaggi per gli agricoltori che aderiscono al patto di filiera? Sono retribuiti con un compenso minimo garantito che li mette al riparo dalle fluttuazioni del mercato. Il disciplinare inoltre prevede dei premi di qualità per risultati superioni al contenuto proteico minimo fissato al 14,5 per cento. Le aziende possono contare sul supporto tecnico degli agronomi della Syngenta, nostro partner, nell’applicazione delle migliori pratiche colturali ma soprattutto si sentono parte di una Comunità al centro di un meccanismo virtuoso che sta dimostrando di essere un’opportunità di sviluppo e qualificazione per l’agricoltura italiana. Antonietta Miceli EUROGRONDE Dal fascino del rame le soluzioni per l’edilizia NATA PER RISPONDERE a una specifica richiesta del mercato, Eurogronde Srl, azienda specializzata nella lattoneria edile, è oggi in grado di trovare soluzioni alle esigenze più complesse con tempestività e competenza. Ed è proprio questa la formula che contraddistingue l’azienda, consolidata nel panorama del settore grazie ad un successo che dura ormai da più di 23 anni. “Sia che si tratti di cappe con relative canne fumarie, dei tetti in rame e accessori o altro - spiega il titolare Pietro Di Lorenzo -, Eurogronde è la soluzione ideale per chi cerca qualità al giusto prezzo. L’azienda è nata per rispondere alle esigenze specifiche del territorio. A fare la differenza, soprattutto nella fase di start up, è stata la passione per le attività artigianali unita all’eterna bellezza dei tetti in rame”. Nel tempo Eurogronde ha anche svi- Alcune realizzazioni di Eurogronde: stile e funzionalità per rispondere alle esigenze della clientela luppato un settore di fondamentale importanza strategica per il comparto delle costruzioni e ristrutturazioni edili: la e pluviali”. Eurogronde nel tempo ha zione e protezione dei manufatti edili, formazione. La produzione di gronde formato installatori di grondaie ed le stesse coperture in rame, rappresensi incrociava, infatti, con le difficoltà esperti di coperture. Non è un caso che tano il banco di prova quotidiano di un del montaggio. una produzione strettamente legata al lavoro che appassiona, perché è sempre Ecco perché si decise di dare il via ad risultato finale del corretto monitorag- diverso dal precedente e prevede un un progetto di stage gratuiti per giova- gio diventi un vero e proprio obiettivo continuo contatto con la clientela. ni e disoccupati. E ancora oggi, chi aziendale. Dal cliente occasionale, al tecnico vuole imparare un nuovo mestiere può Altro valore aggiunto è la presenza in esperto fino all’impresa, per ognuno accedere al settore grazie a queste op- azienda un punto di riferimento chia- c’è una risposta che Pietro DI Lorenzo portunità formative “sul campo”. ro: Pietro Di Lorenzo responsabile ed elabora assieme ai suoi collaboratori, “In questo modo - continua Di Lo- amministratore unico, risponde diret- accompagnandola sempre con un prorenzo - il giovane è messo nella condi- tamente e personalmente ai clienti e totipo su misura in base alle esigenze zione di mettersi alla prova e di valu- alle imprese che magari devono risol- del caso, in linea con la moderna lattare le proprie capacità. Si tratta di far vere uno dei tanti problemi del tetto e toneria, che garantisce una risposta conoscere le diverse tecniche di instal- della copertura. concreta e risolutiva per ogni problema. lazione di gronde, scossaline, converse Il deflusso delle acque, la sistema“Dalle 7.30 alle 17, dal lunedì al ve- nerdì l’azienda è aperta - sottolinea l’amministratore -. Anche quando Eurogronde è chiusa sono sempre direttamente io che rispondo alle chiamate dei clienti, chiarendo ogni dubbio o incertezza in merito al complesso sistema di deflusso delle acque”. Gronde e scossaline, converse e impluvi sono prodotti da Eurogronde in lamiera zincata, preverniciata, alluminio, zinco titanio, acciaio inox e rame. Notevole è anche la produzione di cappe in acciaio inox: Eurogronde trova la giusta risposta con rapidità della consegna che spesso è immediata, con attesa di pochi minuti e soprattutto con prezzi vantaggiosi. La posizione strategica dell’azienda, centrale rispetto a Caserta e vicina a Napoli, costituisce un fattore importante di crescita che ha portato Eurogronde ad operare su tutto il territorio regionale. f.b. IL DENARO IAVARONE LEGNAMI SABATO 17 MAGGIO 2014 29 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA Quando la tradizione incontra la tecnologia CI SONO AZIENDE LA CUI STORIA ricalca, anzi, precede l’Unità d’Italia. Aziende che hanno visto avvicendarsi la dinastia dei Borboni e poi dei Savoia, che hanno vissuto la spedizione dei Mille e la nascita del Regno d’Italia, che hanno resistito a due guerre mondiali e a catastrofi naturali come il terremoto dell’Irpinia. Ed è proprio sulle aspre montagne dell’entroterra avellinese, sulle rive del fiume Ofanto, a Calitri, che la Iavarone Industria Legnami ha stabilito una delle sue unità produttive e la cui attività, secondo alcuni documenti disponibili, risale all’ultimo decennio del ‘700, per la precisione al 1792. Tradizione familiare e qualità dei materiali, ma anche la capacità di trasformare l’antica sapienza artigianale del falegname in efficienza industriale, sono le componenti del successo dell’azienda, giunta alla quinta generazione di imprenditori. Inoltre, gli ottimi rapporti con le istituzioni, il livello di sicurezza territoriale garantito e l’integrazione del sistema aziendale all'ambiente circostante, ma soprattutto le 45mila tonnellate di legname importato e trasformato, fanno sì che la Iavarone Industria Legnami, in controtendenza con lo scenario attuale, può attuare un potenziamento produttivo del reparto profilatura. “Lo stabilimento di Calitri nelle attuali dimensioni è arrivato ormai alla quasi saturazione in termini di spazio spiega Tommaso Iavarone jr, amministratore delegato -. L’ampia disponibilità di aree per la nostra attività è vitale, in quanto importando la materia prima da zone molto fredde, come la regione Siberiana o comunque la Russia del nord, abbiamo un approvvigionamento legato ai picchi stagionali primaveriliestivi, ed alla quasi impossibilità di importazione durante i mesi autunnali ed invernali. A tali vincoli- precisa Iavarone- si aggiungono talvolta alcune imprevedibilità che causano ulteriori rallentamenti nell’approvvigionamento, come le ultime olimpiadi di Sochi, du- Sergio Iavarone rappresenta la nuova generazione che si occupa dell’azienda di famiglia rante le quali i vagoni per il trasporto merci sono stati contingentati a danno delle normali attività produttive, e la recente crisi ucraina, che ha causato e continua a causare notevoli disagi alle attività portuali del Mar Nero. Per dare un concreto ordine di grandezza, nel 2013 abbiamo importato e trasformato circa 40 mila tonnellate di legname, che arriveranno a 45 mila tonnellate nell’anno in corso. Per sostenere tale incremento è iniziato, già da due anni, un programma di ulteriore potenziamento produttivo del reparto profilatura, utilizzando spazi precedentemente allocati ad area magazzino; questo ha già determinato, proprio in queste settimane, un aumento occupazionale di tre unità lavorative, con preselezione, per il II semestre 2014, di potenziali assunzioni per altre cinque unità. Poiché abbiamo assoluta necessità di cogliere le occasioni che ci offre il mercato di verticalizza- re le produzioni, entro due/tre anni l’azienda dovrà affrontare una scelta strategica - dichiara Tommaso Iavarone ovvero se effettuare importanti investimenti ancora in questo territorio, con ovvi vantaggi di concentrazione. Tuttavia, una forte perplessità mi desta la gestione delle aree industriali, in termini di fornitura dei servizi, ma ancor più nella difficoltà dei rapporti con l’Ente gestore. Infatti, le aziende in una fase di mercato così complessa, seppur ricchissima di nuove opportunità, dovrebbero essere aiutate a concentrarsi principalmente sul modello di business da perseguire, in un clima favorevole ai programmi di sviluppo, con tempi e modalità certi, senza impiegare energie e tempo in controproducenti contenziosi puramente formali. Lo stabilimento di Calitri ha già subito un rallentamento dello sviluppo potenziale, a beneficio di altre piattaforme produttive, organizzate in collaborazione con i nostri partner russi fornitori di materia prima. L’alternativa - aggiunge - sarebbe cogliere le interessanti incentivazioni che offrono a nuovi insediamenti, aree come Slovenia, Slovacchia e Carinzia, tenendo anche in considerazione le facilitazioni del nuovo Corridoio 5, che protrarrà verso est la rete di trasporto trans Europea. Peraltro, queste aree sono più vicine ai nostri mercati di riferimento per il prossimo futuro. Non vorrei peccare di ottimismo, ma credo che le opportunità del mercato saranno tali che una opzione non escluderà l’altra”. I risultati fin qui raggiunti, tenendo conto della crisi, sono sicuramente positivi e, pur tuttavia, i tempi del mercato non concedono soste, lo sa bene Sergio Iavarone, primo della giovane generazione a seguire più direttamente l’attività di famiglia: “Con le produzioni dello stabilimento di Calitri - dichiara la nostra azienda è leader in alcune nicchie, come quello dei semilavorati e profilati in larice siberiano. Circa il 15-20 per cento della produzione viene espor- tato in centro Europa, con un trend in costante crescita. Il mercato italiano - precisa Iavarone - invece, è stato fino ad adesso in sofferenza, con solo recenti segnali di ripresa (+5 per cento marzo 2014 su marzo 2013, come da ultimi dati macro Istat), ma avendo investito costantemente negli ultimi anni, abbiamo, e continueremo ad acquisire, ulteriori quote di mercato; riscontriamo comunque relativamente alla nostra nicchia un incremento di richieste, in quanto il numero dei competitors si è via via ridotto a causa delle rilevanti barriere all’entrata, prevalentemente per l’entità degli investimenti necessari, nonché per il reperimento della materia prima, dove siamo ottimamente posizionati”. La principale sfida dell’azienda è quella di operare in un settore di nicchia, con materie prime di elevata qualità e con una produzione “customizzata”, pertanto “sono indispensabili impianti ad alta tecnologia - sottolinea Iavarone - di grande flessibilità e a controllo numerico, con tempi di attrezzaggio accettabili. Non meno importante è un’alta qualificazione degli addetti, in quanto arriviamo a produzioni con un tale livello di personalizzazione, da richiedere un approfondito controllo qualitativo. Il nostro personale - sottolinea - viene reclutato interamente nelle aree limitrofe al sito industriale, e possiamo esprimere una grande soddisfazione per il livello di competenze da questo raggiunto. E sul futuro dell’azienda le idde sono molto chiare: “Ad oggi - rivela Iavarone - la performance aziendale del portafoglio ordini fa registrare un +14 per cento globale rispetto all’anno precedente in over delivering sul budget del 4 per cento circa. Inoltre, siamo in fase di pianificazione del quinquennio 2015-2019, con l’obiettivo di arrivare, nel 2019, ad un fatturato di 1819 milioni di Euro. Naturalmente - conclude - con un adeguato piano di investimenti per supportare lo sviluppo”. r.r. IL DENARO CONFCOOPERATIVE SABATO 17 MAGGIO 2014 30 RAPPORTO ECONOMIA IRPINIA La solidarietà al servizio delle piccole imprese QUANDO PARLIAMO DI cooperazione, ci riferiamo ad una realtà consolidata e importante che non è semplicemente legata ad una dimensione provinciale: la sua organizzazione territoriale, infatti, si articola in ben ventidue Unioni regionali, ottantuno Unioni provinciali e sette Unioni interprovinciali. Parliamo di Confcooperative, un organismo nazionale storico, che ha una sua precisa identità nell’ambito del mondo del lavoro e della produzione, che si occupa di cooperazione tra piccole e media imprese e che ha una sua sede anche ad Avellino. La grande componente del Movimento Cooperativo Italiano annovera una lunga storia fatta di sacrifici ma anche di successi, che ha visto le imprese ed i lavoratori di ogni settore guadagnare traguardi importanti anche in momenti difficili. “Collaborazione e solidarietà sono le parole chiave su cui si fonda il principio di Confcooperative”, come afferma Antonio Borea, presidente dell'Unione Provinciale di Avellino. Che cosa rappresenta Confcooperative per il territorio? Confcooperative è una associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo.In considerazione della massiccia presenza di cooperative sul territorio, essa rappresenta sicuramente una notevole garanzia in fatto di sostegno e consulenza. Per quanto riguarda la provincia di Avellino una cooperazione di questa portata è estremamente vitale per il sistema produttivo e del lavoro. Inoltre rappresenta una realtà La grande forza di un organismo nazionale storico che ha una sua precisa identità nel mondo del lavoro e della produzione con il sostegno agli addetti e alle piccole e medie realtà produttive Un punto di riferimento nel Movimento Cooperativo zione per il sostegno di ogni singola cooperative. Che vantaggi derivano per gli iscritti dall’appartenere ad un grande Movimento nazionale del sistema cooperativo? Confcooperative è la prima sigla nel settore della cooperazione in Italia, e questo fattore è rassicurante per gli associati, che si sentono al centro di una grande famiglia che conta migliaia di cooperative, e che con la sua competenza esprime forza e leadership. Proprio in questi giorni abbiamo rinnovato tutti i nostri organismi a livello nazionale, ed abbiamo votato la Federazione solidarietà che è la più grande del settore in Campania, che vede tra i propri associati oltre quattriocento cooperative. Questo per avere un'idea della diffusione e della forza di Confcooperative. Una riunione di Confcooperative Avellino, con il presidente Antonio Borea storica, in quanto è l'associazione datoriale più importante e longeva in assoluto, in Irpinia è attiva da tantissimi anni, e garantisce supporto e stabilità per le diverse attività di tutti gli associati. Quali sono le principali attività di Confcooperative? Confcooperative si occupa principalmente di assistenza al movimento cooperativo. Oltre agli ordinari servizi legati al mondo delle imprese, in particolare alla gestione e alla consulenza, si occupa della promozione dei diversi settori produttivi, supporta le opportunità di lancio delle associazioni e dei lavoratori associati, segue e guida le piccole e medie imprese nel percorso normativo. La nostra è un'Associazione datoriale a cui aderiscono più di 100 cooperative che abbracciano diversi settori: sociale, agricolo, sanitario. Cosa fate per sostenere i cittadini, i commerciati e tutti gli associati, in questo periodo di difficile crisi economica? Il nostro supporto come Confcooperative si basa soprattutto sul sostegno al credito. Questo principio vale sia a livello nazionale che provinciale. Sul nostro territorio, infatti, è particolarmente indispensabile l'aiuto concreto e la consulenza alle attività imprenditoriali delle cooperative, poiché lo sviluppo economico, in quanto momento congiunturale, risente in modo particolarmente pesantela crisi. Puntiamo, quindi, ad un sistema creditizio cha vada nella direzione dei nostri associati, soddisfacebdio le loro esisgenze, e che sia di supporto alle cooperative, soprattutto quelle che operano per conto di enti pubblici, con tutti i relativi problemi di liquidità e difficoltà nei pagamenti. Come intervenite? La nostra azione si svolge mediante un sistema creditizio ad hoc, che proponiamo cercando di sostenere le imprese in questa fase particolarmente critica. La “mission” della cooperazione, infatti, riguarda l'assistenza, la rappresentanza, la vigilanza e la tutela delle cooperative associate. Confcooperative, inoltre, ha anche la funzione di incentivare lo sviluppo, di avviare e sostenere il dialogo politico e organizzativo, di proporre provvedimenti di legge di interesse cooperativo, di siglare protocolli d’intesa con soggetti istituzionali e parti sociali, dialogando attivamente con le Istituzioni europee ed internazionali. Qual è il punto di forza di Confcooperative? Sicuramente sta nel principio della istituzione rappresentativa: siamo cooperatori, quindi la forza ci viene dall'unione, dalla collaborazione fattiva. E questo principio lo portiamo attivamente e costentemente in tutte le realtà economiche dove siamo presenti, incentivando e sostenendo l’occupazione, nonché nelle principali relazioni istituzionaliu sul territorio. In Confcooperative, infatti, vince la sinergia degli associati, che crea opportunità, idee, soluzioni condivisibili per il rilancio dell'economia per le imprese, anche le più piccole, offrendo, di conseguenza, anche possibilità per nuovi posti di lavoro. Ogni settore economico-produttivo, infatti, ha le sue peculiarità ma anche le sue particolari criticità, ed in tal senso Confcooperative si impegna,anche in Irpinia, ad individuare le giuste strategie di solu- Quali sono in vostri programmi per l’Irpinia? Tra gli obiettivi dell'Unione Provinciale di Avellino di Confcooperative, c'è il potenziamento dei servizi e il consolidamento di quelli già attivi. Veniamo da un lungo periodo di commissariamento, ci siamo insediati come nuova classe dirigente dal luglio 2013, stiamo quindi cercando di essere maggiormente presenti per le categorie degli associati. Intendiamo ampliare e potenziare l'Unione Provinciale mettendo in risalto le capacità e le competenze degli associati. Maresa Calzone La prima sigla nel settore in Italia rappresenta un fattore rassicurante per gli associati che si sentono al centro di una grande famiglia che conta decine di migliaia di soci e che con la sua competenza continua ad esprimere forza e leadership IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 31 [ CULTURE] BENI CULTURALI Riemergono le piccole Pompei della preistoria Campanelli: I musei sono vivi Sommese: Servono sinergie UN PROGETTO DI MUSEO in sinergia sul territorio campano, ma che in realtà riguarda molto anche Napoli. “L’idea - sottolinea Adele Campanelli (nel tondo), sovrintendente per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta nasce proprio dalla necessità di trovare un luogo di condivisione di tutti i reperti e i materiali provenienti dagli scavi urbani degli ultimi anni: una risorsa e un lavoro per tutto il territorio, insomma, uno scrigno di tesori e opportunità costellato da creatività e intelligenza”. E in cosa si differenzia dagli altri musei? Innanzitutto per la metodologia: piuttosto che affidarci ai classici pannelli, lavoriamo sulla suggestione del teatro e della poesia. L’idea è di trasformare i musei in luoghi nei quali potersi riconoscere e far percepire al pubblico che quello che vede e sente lo riguarda direttamente. La Sovrintendenza si pone come medium tra la pietra antica e la società contemporanea. Alcuni progetti di studio sono stati eliminati dalla scuola perché i ragazzi hanno più interesse per le “cose finte”. Proprio così! Diamo voce agli oggetti e non spiegazioni non richieste. Un bambino che ha la possibilità di prendere in mano uno strumento antico rimarrà impressionato e chiederà di saperne di più. L’archeologia scopre pagine non scritte e il ragazzo, lo studente viene a contatto con una materia seria e questo è il miracolo che può fare il racconto della storia. Si dà ai reperti archeologici la possibilità di raccontarsi? Sì, i pezzi rinchiusi nei musei hanno ora un’altra chance, un’altra occasione di essere rivissuti, non dimenticati: è come spiegare un mistero, come un sacerdote che dice messa. Abbiamo bisogno di questi riti e di queste cerimonie per riscoprire le nostre origini. Qual è il programma? Il programma prevede un ciclo di conferenze, “Le Città Campane itineranti”, e seminari scientifici di approfondimento; una mostra interattiva con racconti di fondazioni mitiche, forma e funzioni delle città campane suddivisa in due sezioni principali: Paestum, Le colonie greche, presso il Museo Narrante di Hera alla Foce del Sele e il Museo Nazionale di Paestum; e S. Maria Capua Vetere con Le città etrusche e romane, presso il Museo dell’Antica Capua. Nelle mostre proponiamo la messa in scena di miti e leggende per mostrare quali meraviglie si celano sotto l’asfalto delle nostre città, la rete di villaggi su cui fonda l’urbanesimo. Ci sarà un catalogo? Certo, accanto al catalogo di spessore scientifico saranno pubblicati anche A.G. opuscoli divulgativi. COME UNA PERLA nel tesoro di bellezze consegnateci dalla storia. Così Paquale Sommesse (nel tondo) assessore regionale al Turismo, definisce il percorso espositivo di “Immaginando Città”. “Ma di iniziative come queste è necessario che se ne moltiplichino, la cultura è strategica per tutti i settori, non solo per la crescita sociale e immateriale ma anche per quella materiale, per l’economia di un territorio che non può vivere guardando il proprio glorioso passato”. Eppure, proprio sul fronte della gestione dei beni culturali, le polemiche paiono non finire mai. Lo so e non mi nascondo dietro a un dito. Aggiungo però che uno degli scopi principali di questa iniziativa che la Regione finanzia è la creazione di un sistema di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico. Bellezze archeologiche e paesaggistiche, arte, grandi eventi devono fare parte di un unico contenitore con lo scopo di far conoscere all’esterno una sorta di sistema Campania. Più collaborazione isituzionale e meno primedonne? Su questo aspetto insisto particolarmente, i protagonismi non hanno mai portato da nessuna parte, sia quelli delle istituzioni sia prima di tutto quelli delle persone che le istituzioni sono chiamate a rappresentarle. Ritengo necessaria la collaborazione tra istituzioni al fine di raggiungere un obiettivo comune, che è quello della crescita complessiva della nostra Regione. Mai più querelle come quella sorta sull’uso di Piazza del Plebiscito per la festa della Nutella? Lo ha deciso anche il Tar. Ma al di là delle sentenze, ognuno deve fare la propria parte. La Regione programma e non è solo ente finanziatore, il Comune garantisce il decoro della città, l’accoglienza e la sicurezza, la Soprintendenza accompagna questi processi affinché vengano ultimati nel migliore dei modi. Per far crescere il sistema tutti, dagli Ept alle Camere di Commercio al Comune e alla Regione devono remare nella stessa direzione. Un esempio concreto di questa buona volontà? L’accordo preso tra tutti i soggetti in campo sul superamento del vecchio accordo di programma del 2009 da fare tutti un’azione sinergica su iniziative come quella di oggi. Un’altra iniziativa che renda il senso di questo fare sistema? Il Grand Tour, con il quale abbiamo messo in campo una attività di programmazione utile per tutti i territori e per tutti i turismi. Adesso gli enti locali devono lavorare per offrire città accoglienti, pulite e sicure. Un’anfora ritrovata a Cuma e, a destra, la scultura di un antico eroe romano, in mostra nell’ambito di Immaginando Città “Immaginando le città. Racconti di fondazioni mitiche, forma e funzioni IMMAGINATE i negozi, la gente, gli delle città campane” si sviluppa in due uffici, il movimento dei cittadini di un percorsi che abbracciano la ricchissima tempo. Di tanto tempo fa. Parliamo di storia di due dei centri urbani più antimillenni, delle Colonie grechi della Penisola: Paestum che dell’VIII secolo a.C., e Capua. immaginate lo svilupparsi Istantanee di vita Da un lato troviamo del fenomeno urbano pres- vissuta, abitati una città che non ha avuso le popolazioni etrusche e concentrati e to continuità di vita sullo italiche e poi ancora le fonstesso sito (Posidonia Paedazioni delle colonie latine popolosi dell’Età stum-Capaccio) e dall’ale lo svilupparsi dei centri del Bronzo, tro invece quella dove la campani alleati dei Roma- tornano a vivere città moderna insiste dini a partire dalla fine del IV rettamente sui resti antichi secolo a.C. Bene, tutto que- in due inediti (Capua - Santa Maria Casto tornerà a vivere grazie al percorsi espositivi pua Vetere). lavoro di un team di 50 ri- in cui il pubblico Le esposizioni saranno cercatori di due università e sia presso il Museo Ardue Sovrintendenze che potrà toccare con cheologico di Santa Maria hanno raccolto ben 500 re- mano la storia Capua Vetere sia presso perti inediti in 16 sale espoquello di Paestum. sitive per un viaggio dalla Per il museo pestano, preistoria fino alla tarda antichità. Due centro di interesse è la città, di Poseipercorsi museali non tradizionali, che donia, le cui rifondazioni la portano a saranno inaugurati il 21 e il 29 maggio trasformarsi da città greca a città lucarispettivamente a Santa Maria Capua na e quindi romana. Vetere – presso il Museo dell’antica Capua – e agli Scavi di Paestum. Gli albori di Campania Felix A Santa Maria Capua Vetere l’intePaestum e Capua inedite resse si sposta su di una pianura, quella Promosso dalla Sovrintendenza per i campana, fertile e famosa in antico. Beni archeologici di Salerno, Avellino, La storia inizia da tre insediamenti di Benevento e Caserta, cofinanziato dal- età preistorica, Gricignano, Afragola e la Regione Campania con Fondi Por- Longola, scavati in tempi recentissimi e Fesr, il progetto intende trasformare i ancora poco noti al grande pubblico. musei in palcoscenici interattivi nei quaSi tratta, per motivi diversi, di piccole li il pubblico ha la possibilità di “tocca- Pompei della preistoria, che hanno rere con mano” i reperti archeologici ve- stituito istantanee di vita vissuta, abitanuti alla luce per caso nel corso dei più ti concentrati e popolosi, in forme che, recenti lavori effettuati per l’Alta Velo- pur non mostrando continuità di vita cità e trovarsi così nelle condizioni di ri- con gli evi successivi, denunciano la vovivere le antiche città utilizzando anche cazione agraria di questa terra, matrice gli strumenti di uomini vissuti miglia- comune per tutte le successive espeia di anni fa. rienze della storia. ••• DI ALESSANDRA GIORDANO G.D IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 CULTURE 33 EVENTI Paestum, Matematica favolosa LE FIABE sono fatte di migrazioni, di forti tracce identitarie, viaggiano nello spazio e simbolicamente possiedono quella giusta forza tesa ad unire le diversità culturali e la storia dei popoli. E proprio il tema della migrazione, trasversale a tutte le iniziative del Forum Universale delle Culture, verrà declinato in modo decisamente inedito nell’ambito del Festival della Fiaba in programma nell’area archeologica di Paestum da giovedì 15 a sabato 17 maggio. Saranno infatti i concetti e i rompicapo della matematica a fare da fil rouge dei laboratori di teatro, musica, lezioni di scrittura e di teoria, mostre e reading che animeranno l’evento. Il Mediterraneo è quindi ancora una volta al centro di riflessioni teoriche, di sperimentazioni e azioni creative tese a scoprire l’immagine più vera dei popoli che si affacciano sulle sue rive. Idealmente suddiviso in due sezioni, le favole legate ai concetti matematici e le fiabe le cui radici si perdono nei secoli, l’evento è rivolto essenzialmente a una platea giovanile e accoglie la par- [BUONE AZIONI] A C U R A D I R I TA F E L E R I C O Il bene più prezioso A Bellizzi si dona il tempo Piergiorgio Odifreddi, direttore del Festival delle favole matematiche di Paestum tecipazione di scuole, studenti e ospiti di fama internazionale. “Le fiabe servono alla matematica come la matematica serve alle fiabe”, scriveva Gianni Rodari e lo ricorda il direttore scientifico del Festival Piergiorgio Odifreddi, aggiungendo: “Le fiabe servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma all’uomo intero, e non solo al fantasticatore”. Per gli adulti sarà ulteriore scoperta dei nuovi percorsi di conoscenza offerti dal linguaggio della quantistica, del mondo delle mo- lecole e della biochimica. A condurre i laboratori saranno, fra gli altri, il compositore Nicola Piovani, il matematico Michael Atyah unico a ricevere il Fields e l’Abel. E poi c’è Claudio Bartocci, famoso per la sua antologia Racconti matematici, e la fisica Lara Albanese. Il Festival della Fiaba, coordinato da Andrea Mazzucchi si svolgerà venerdì 23 e sabato 24 maggio; ricordando - insieme a Calvino, che le “fiabe hanno le gambe lunghe”. NON SOLDI ma molto di più: tempo. Il Comune di Bellizzi, in partenariato con l’Associazione Avalon, dà vita alla “Banca del Tempo”, un progetto di ampia valenza sociale e territoriale finalizzata alla gestione e allo scambio gratuito del bene più prezioso che che ci sia concesso. “La Banca del Tempo – spiega il presidente di Avalon Michele D’Elia – è un progetto che risponde non solo alle esigenze di un aggregatore territoriale, ma anche alla doverosa valorizzazione delle risorse locali partendo dalla prima e, a mio avviso la più importante, rappresentata dai giovani. Questi hanno l’esigenza di impegnare il loro tempo e le loro conoscenze soprattutto in questo difficile periodo occupazionale. L’iniziativa rappresenta anche una risposta concreta per sostenere un volontariato capace di sopperire alla carenza di risorse destinate alle politiche sociali”. Tra le azioni già attivate meritano menzione il Book Sharing, l’affiancamento di giovani startupper attuato in collaborazione con Vincenzo Quagliano della Qs&Partners, già “Coach” delle nuove iniziative in corso di redazione nell’ambito del progetto Maieutica, il corso di scrittura creativa, l’avviamento all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche per la terza età, il servizio Card Giovani, l’organizzazione di workshop su tematiche occupazionali, di sviluppo locale e strumenti innovativi, il programma comunitario Youth Guarantee. Rita Felerico MUSICA TRADIZIONI A UN ANNO dalla scomparsa Napoli ricorda, con una messa e un recital, la contessa Milly Prosdocimo Gardini, pianista e animatrice, con le sue iniziative, della vita musicale cittadina e italiana. Veneta di nascita, napoletana d’adozione, temperamento e cultura internazionale, la contessa Prosdocimo Gardini, nel suo monumentale appartamento di Palazzo Cirella ha ospitato concerti con artisti di levatura internazionale e promosso prestigiose rassegne che ancora oggi animano il panorama musicale italiano. “Grazie per averci costantemente ricordato – ricorda il professor Jovica Vitaljic, che prosegue con passione l’impegno della Gardini nella promozione della cultura a Napoli - che anche l’anima e l’animo pretendono il proprio nutrimento. Le persone speciali, come Milly, sono esemplari unici. Non si ripetono”. HA IL SAPORE del passato la tradizione dell’infiorata per la festività dell’Ascensione. Si apre al mondo per la prima volta quella che, dal 1995, ha luogo a Cusano Mutri, nel Sannio: promossa dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco dal 1995 promuovono una manifestazione, la tradizionale infiorata del Corpus Domini, è oggi un festival internazionale. Iniziata domenica scorsa e aperta fino a domani, è una infiorata viva, nutrita di sentimenti, tradizioni, laboratori, concerti, mostre e gare con una giuria di esperti (Giuseppe Leone,artista e docente della cattedra di tecniche e tecnologia della pittura all’Accademia di Belle arti di Napoli; Aniello Barone, docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli e Giorgio Femia, docente di arte della ceramica), che selezionerà i migliori tappeti e i più begli abiti creati dai florist designers. Destinata ai giovani la “Chiamata alle arti”, progetto regionale di promozione dei talenti campani portato avanti dall’Osservatorio Culture Giovanili: i giovani espongono le proprie opere attraverso una galleria virtuale on line. Il futuro della rassegna è l’obiettivo finale del festival, inserito anche all’interno di AncixExpo, programma di eventi e comunicazione volto a promuovere Expo 2015. Milly Gardini Corpus Domini Napoli ricorda Fiori a Cusano Maestro Carlo Ponti Prima volta a Pozzuoli per ritirare il Civitas SUA MADRE a Pozzuoli è cresciuta e lui, il maestro Carlo Ponti, ci va per la prima volta a ritirare il Premio Civitas. Figlio di Sophia Loren, il musicista riceverà il riconoscimento il 29 maggio insieme a Andrea Ballabio, direttore scientifico del Tigem. Il Premio nato negli anni ’90 da un’idea di Paolo Lubrano in sinergia con il Comune puteolano, quest’anno è dedicato al ricordo delle 38 vittime dell’incidente del bus di Monteforte Irpino. Durante la serata l’Orchestra del Teatro San Carlo, diretta dal Maestro Ponti, si esibirà in concerto sul palco di una speciale arena nei giardini del Tempio di Serapide in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli. SPORT E SOCIETÀ Canottieri, “Un secolo di campioni” aspettando il Mundial Eduardo Sabbatino e Lorenzo Insigne DAL TALENTO azzurro Lorenzo Insigne, fresco di pre-convocazione al Mondiale del Brasile, allo storico capitano Antonio Juliano. Dal presidente dei due scudetti Corrado Ferlaino ai campioni del passato Canè, Luis Vinicio e Montefusco. Sono solo alcuni dei protagonisti di “Un secolo di campioni”, l’incontro organizzato mercoledì scorso in occasione della centesima candelina spenta dal Circolo Canottieri Napoli. La festa ha preceduto di qualche ora il Consiglio Nazionale Ussi tornato a Napoli dopo ben venti anni. A fare gli onori di casa, il presidente della Canottieri Napoli, Eduardo Sabbatino, affiancato dal presidente onorario, Carlo De Gaudio. Il mondo del giornalismo sportivo, con in testa il presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo, e quello del calcio napoletano si sono così uniti per festeggiare un secolo di vita del prestigioso sodalizio giallorosso. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Rai Gianfranco Coppola, assegnato anche il Premio Ussi Campania al presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. “Siamo orgogliosi di poter ospitare, do- po venti anni anni, il Consiglio Nazionale Ussi. Noi festeggiamo cento anni – afferma Sabbatino - ma non lo dimostriamo perché abbiamo ancora tanta voglia di crescere e sfornare nuovi campioni. Significativa è la presenza di Insigne che deve essere un esempio per tutti i giovani che si avvicinano allo sport”. Giorgio Marciano IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 CULTURE SABATO DELLE IDEE Centro storico, ritorno al futuro NAPOLI È PRONTA a rifarsi il look e comincia dal centro storico, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal ’95. Per farlo occorrono competenze che spaziano dall’urbanistica alla conoscenza del tessuto civile e sociale: per aprire il dialogo sugli interventi resi possibili dai 100 milioni di euro del progetto “Centro storico di Napoli Unesco” della Commissione Europea è il “Sabato delle Idee”, quarto appuntamento della sesta edizione in calendario oggi all’Istituto Italiano per gli Studi Storici. Un filo sottile che unisce passato e presente, da quel Benedetto Croce – cui è dedicato il Maggio dei Monumenti – che scelse Palazzo Filomarino per la sede dell’Istituto, alle proposte odierne di esperti di istituzioni pubbliche, enti culturali, scientifici e accademici. A discutere del progetto, infatti, saranno Marta Herling, segretario generale dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, Lucio d’Alessandro, rettore del Suor Orsola Benincasa e Marco Salvatore, condirettore de “Il Sabato delle Idee”. In apertura le relazioni sul tema “Il centro storico e la città: ieri, oggi e domani” affidate a Piero Craveri, professore emerito di Storia contemporanea al Suor Orsola Benincasa e presidente Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce”, e a Aldo Loris Rossi, membro emerito dell’Accademia delle Arti del disegno. Si prosegue con i focus di approfondimento su “I progetti e i piani urbanistici per il centro storico” con gli interventi di Giorgio Cozzolino, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici di Napoli, Edoardo Cosenza, assessore regionale ai Lavori pubblici e di Uberto Siola, presidente Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura. Sul tema “Il vincolo Unesco e il L’obelisco dell’Immacolata in piazza del piano di gestione per il centro stori- Gesù Nuovo, cuore della città antica co” intervengono Luisa Bocciero, coordinatore del Progetto “Suor Orsola patrimonio dell’umanità certi- ni, fino alle conclusioni di Cesare de ficato dall’Unesco”, Elena Coccia, Seta, fondatore del Centro Interdipresidente dell’Osservatorio Perma- partimentale di Ricerca sull'Icononente del Centro Storico di Napoli grafia della Città Europea, e di Ni- Sito Unesco, e Giancarlo Ferula- no Daniele, assessore alla Cultura, no, direttore del Servizio di Pianifi- che introdurrà anche la visita guidata cazione e gestione del territorio Si- alla Mostra “Storie e Leggende nato Unesco del Comune. A seguire la poletane di Benedetto Croce”. Chiara Di Martino parola passa a cittadini e associazio- Lux, scatti onirici PREDILIGE La fotografia analogica per le sue insostituibili cromie. Francesco Ciotola esordisce con “Lux” mostra visitabile fino al 26 maggio presso la Galleria napoletana Pantesia (Passeggiata Colonna 65): 20 immagini in bianco e nero realizzate in pellicola con un foro stenopeico, una tecnica fotografica antica ripresa dall’artista. WINE&THECITY Spettacoli diVini “DALLE VIGNE di Posillipo alla Catacombe di san Gennaro a Capodimonte, da una collina all’altra della città: è questo lo spazio geografico di Wine&theCity alla sua settima edizione. Iniziamo il 14 maggio e arriviamo fino al 28: quindici giorni di appuntamenti, itinerari, degustazioni”. È così che la sua ideatrice, Donatella Bernabò Silorata annuncia nell’introduzione dell’opuscolo già distribuito nei 115 indirizzi, la settima edizione della festa mobile dedicata al nettare degli dei. Motore della creatività urbana, le location della città partecipano alla più grande rassegna con flash mob, azioni di public art, itinerari in Vespa d’epoca, street food, aperitivi nelle boutique, installazioni e vernissage d’arte, performance musicali, visite guidate in notturna. Un circuito interattivo, dove a fare da collante il profumo e il colore del vino, che coinvolge boutique, grandi alberghi, ristoranti, gallerie d’arte, degustazioni, feste, djset, aperishopping e cooking show. Per chi voglia addentrarsi meglio e saperne di più dei tanti happening basta visitare il sito wineandcity.it. 34 Valorizzare la cultura? Stop all’ideologia del No Di FABIANA GARDINI* LA CULTURA è un’industria. Nel 2011 ha determinato un valore aggiunto di 68 miliardi di euro e impiegato 1,4 milioni di persone. L’industria culturale nel triennio 2007-2010 è riuscita ad agguantare un +3% e ha assunto 13mila persone in controtendenza rispetto al resto dell’economia, costretta a una flessione di circa il 2 per cento. In Europa però rimaniamo ultimi. Ma nel grande perimetro della cultura non tutti gli ambiti si muovono all’unisono. Se cresce il peso economico delle industrie culturali e creative e delle arti visive, arretra quello più propriamente legato al patrimonio culturale (musei e monumenti). Qual è allora la ragione della enorme differenza tra Italia ed Europa? La ragione non è nella quantità di spesa ma nel modo in cui i nostri beni culturali non sono messi a reddito. Le classi politiche governanti continuano a inventare soluzioni che consistono solo in un eccesso di burocrazia che copre l’incapacità sotto il velo di incarichi “matrioska”. Pensare, parlare, declamare di crescita senza ricerca, senza cultura, senza innovazione, porta a un futuro da consumatori disoccupati. Non possiamo, giusto per citare Oscar Wilde, aspettare di accorgerci dei nostri errori solo quando non è più possibile rimediare. Per questo motivo abbiamo deciso, noi del Comitato Napoli Centro di Fare per Fermare il Declino, di promuovere un know how nuovo, diverso nel significato e nei modi da tutto quanto sbandierato ai quattro venti dalla politica ignorante, sempre pronta ad approfittarsi degli slogan, ma incapace di proseguire oltre. È in parte vero ciò che ha sostenuto Michele Boldrin, al convegno di sabato mattina al Plart, che è pura fantasia se si pensa che il Meridione risorga economicamente grazie ai beni culturali. Il concetto va approfondito. Considerando l’accezione più larga di bene culturale. Secondo punto non si immagina la scomparsa del gramo impianto produttivo esistente. A nessun pazzo verrebbe in mente di sopprimere lo zoccolo duro della produttività meridionale che a costo di incredibili sforzi sta cercando di tenersi in vita a dispetto della crisi che non cessa di divorarci. A questa base però bisogna affiancare la messa a reddito del nostro patrimonio più grande. Il modo c’è, e se smettiamo agire solo raffazzonando alcuni “sentito dire”, possiamo davvero coglierne i frutti. Senza insulti al patrimonio culturale, senza ipocriti atteggiamenti di chi, per altri interessi, coltiva l’uso del no come salvaguardia e conservazione. Miei cari signori, conservare in buono stato un servizio di posate d’argento significa usarle tutti i giorni. Conservare i beni culturali significa usarli. Con rispetto e competenza, ma usarli. Accidenti se si può! Pensate agli inglesi, a tutti i popoli nord europei. Non riusciremo a fare dei beni culturali il nostro primo bene di sussistenza, ma se già essi potessero automantenersi sarebbe una rivoluzione. *Comitato Napoli Centro Fare per Fermare il Declino ARTE LETTERATURA La Notte campana dà luce ai Musei Positano città del libro IL TEMPO PER L’ARTE non è mai troppo, perciò come non approfittare se i musei restano aperti oltre orario? È questa la premessa della Notte dei Musei di questa sera, iniziativa europea attiva dal 2005, che quest’anno, grazie al rinnovato supporto del Ministero dei Beni e delle attività culturali, coinvolgerà musei statali e comunali aperti dalle 20 alle 24. La Campania partecipa in grande stile a partire da Napoli con le sue strutture più amate, dal complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, che eccezionalmente aprirà gli armadi della Camera Sancta con i preziosi reperti del patrimonio liturgico presente nel Museo dell’Opera, a Palazzo Zevallos Stigliano, che ospita una delle tre tele di Caravaggio presenti in città, il Martirio di Sant’Orsola. Non scontata eppure operativa l’apertura del Maschio Angioino (sede del museo civi- CI SARÀ anche Positano Mare, Sole e Cultura, la rassegna letteraria presieduta da Aldo Grasso, al terzo incontro nazionale tra le oltre sessanta “Città del Libro”, in programma a Cagliari il 16 e il 17 Maggio. I lavori avranno inizio venerdì 16 con gli interventi di Romano Montroni, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, Rolando Picchioni, fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e Gian Arturo Ferrari, e proseguiranno sabato 17 maggio con il delegato alla cultura dell’Anci Maurizio Braccialarghe che incontra i sindaci delle Città del Libro. A seguire, Marino Niola propone un approfondimento su “Digito ergo sum. La trasmissione della cultura tra Rete e social”. Giunta alla XXII edizione, Positano Mare, Sole e Cultura avrà inizio venerdì 27 giugno (Palazzo Murat, Positano) con Massimo Franco, autore de “Il Vaticano secondo Francesco”, che insieme al direttore del TG1, Mario Orfeo, sarà insignito del Premio Internazionale di Giornalismo Civile. Nel corso dell’ultimo ventennio la manifestazione ha analizzato e approfondito i cambiamenti politici, sociali, economici e culturali del nostro Paese, attraverso le testimonianze dei protagonisti del panorama culturale nazionale ed internazionale. co), del complesso monumentale di San Domenico Maggiore, del Palazzo delle Arti di Napoli con la mostra di successo su Andy Warhol e il Museo Madre. “La città deve investire in quello che appare come il vero oro”, questo il commento di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, e Nino Daniele, assessore alla Cultura. L’arte apre le porte anche in provincia: partecipano alla Notte dei Musei il Museo Storico Archeologico di Nola e il Museo “Ignazio Cerio” di Capri, che metterà in scena un concerto dal tema “la Notte”. Le altre città campane non sono da meno: dal Museo Archeologico di Salerno alla Cripta Medievale di Positano (Sa), mentre la provincia di Avellino propone un tour guidato nella storia di un piccolo centro “cancellato” dal sisma del 23 luglio 1930 e ricostruito in altro sito. Un viaggio nella cultura con un Apertura straordinaria anche per il Museo Civico al Maschio Angioino tocco ‘digital’: per il secondo anno consecutivo la Notte dei Musei sarà raccontata anche attraverso le immagini della community degli Instagramers. L’hashtag da usare è #ndmigersitalia14. C.D.M. IL DENARO Sant’Arpino in prima linea, nell’area casertana, con la rassegna PulciNellaMente diretta da Elpidio Iorio. L’apprezzamento di Giorgio Napolitano FINO A UN CERTO tempo fa, se si voleva indurre chi contava a riflettere su qualcosa, bastava mettergli una pulce nelle orecchie e lo scopo si raggiungeva (il piccolo parassita penetrava lentamente e faceva bene il suo lavoro!). Da un certo tempo in qua,le orecchie sono diventate ‘fredde di chiamata’. È stato allora necessario mettere le pulci un po’ più su, direttamente nelle menti. Da qui l’originale titolo “PulciNellaMente” della rassegna Teatro-Scuola che si svolge con successo a Sant’Arpino, il primo comune casertano salendo da Napoli, l’ultimo scendendo da Caserta. Ma il titolo può essere letto anche come efficace avverbio, ‘pulcinellamente’. Come dire: ragioniamo e parliamo di tutti i problemi, ma facciamolo nello stile e alla maniera di Pulcinella: senza prenderci in giro, mettendoci sempre in discussione e ridendoci sopra. Non dicevano i latini “castigat ridendo mores?”. Elpidio Iorio, direttore della rassegna che ha tagliato le 16 edizioni meritando l’apprezzamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ascolta e sorride. “I risultati non sono mancati. Volevamo svegliare il territorio, rafforzare la coscienza critica dei nostri concittadini, rendere le istituzioni più attive e ci siamo riusciti. Abbiamo usato il teatro come specchio e riflesso della vita;abbiamo attratto giovani all’arte e alla cultura come strumenti che creano solidarietà sociale e liberano le speranze”. La scuola serbatoio di energie cui attingere, le istituzioni interlocutori coi quali rapportarsi in maniera dialetticamente costruttiva. Uno dei successi più recenti? Ce ne sarebbero molti, ma Iorio sottolinea la presenza, al teatro Lendi, del presidente del Senato Pietro Grasso. “È stata una testimonianza di alto profilo politico e istituzionale, anche per lo spettacolo teatrale messo in scena, ispirato ad un suo testo drammaturgico a forte denuncia della illegalità e dei soprusi”. La positività dei percorsi va valutata dai punti di arrivo, ma soprattutto da quelli di partenza. Circondato da comuni come Grumo Nevano, Frattamaggiore e Sant’Antimo, Sant’Arpino si è ritrovato fra due conurbazioni, a ridosso di quartieri e periferie diffi- SABATO 17 MAGGIO 2014 CULTURE [PERSONAGGI] A CURA DI ERMANNO CORSI Teatro-scuola per battere terra dei fuochi e Gomorra cili. Per chi sentiva forluppo del territorio dite il dovere di agire, da venta sempre meno dove occorreva cominteorico. Stimolanti gli ciare? Per Elpidio Iorio incontri con Luigi direttore generale, AnCompagnone, scrittotonio Iavazzo responsare affermato in Italia, le bile artistico e Carmela cui origini portano a Barbato settore cultura, Sant’Arpino (al nonil riferimento è stato suno, che era primo prebito la particolarità del sidente di Cassazione, territorio che contiene il è dedicata la più anticuore dell’antica Atella ca strada, quella “nel e dove è in allestimento cuore della storia”. Alil parco archeologico lo stesso Luigi, cittadidedicato alle favole atelno onorario, è dedicalane. Nessuna gelosia ta la biblioteca comucon la vicina Acerra ‘panale). Incoraggiante il tria’ di Pulcinella? “Crerapporto con Ancona do di no”, risponde Iodove, alla rassegna teario. “Noi abbiamo certro-scuola, Sant’Arpicato collaborazione. no fa da protagonista. Elpidio Iorio Del resto il Maccus Da allora un programatellano è da tutti considerato il progenito- ma sempre più denso e articolato, secondo re di Pulcinella. Le due maschere non pos- un’ispirazione che si lega anche ai nomi di sono che unirci. Del resto, fra Atella e Acer- Dario Fo e Franca Rame. Eloquenti i numeri ra, il nostro comune ha conquistato un po- della XVI edizione (12 giorni di eventi, più sto proprio per aver ospitato,con la fabulae di 50 fra spettacoli teatrali, cortometraggi, atellanae, le prime forme di teatro italico”. mostre e laboratori, convegni e seminari, Un buon avvio per Iorio, 41 anni, nato a presenza di attori disabili). Arrivano scuole Napoli ma “santarpinese da sempre”. Parti- da tutta Italia in un rapporto di solidarietà colare il suo percorso formativo: prima geo- che a Sant’Arpino mette radici. Protagonimetra e poi laureato in Legge, con una vo- sti indiscussi i giovani studenti. Temi e obietcazione per gli studi classici e il giornalismo tivi: la formazione,la cittadinanza attiva, la (legato per molto tempo al ‘Mattino’ è pub- qualità della democrazia e della vita. Grazie blicista dal ’99). Tra i suoi interessi spicca l’at- al grande movimento che si sviluppa, le ritenzione per il territorio (storia e tradizioni, cadute economiche e i vantaggi non manattualità e problemi, potenzialità da svilup- cano. La cultura è una grande risorsa che ha pare). Dopo un’esperienza alla Proloco, c’è pure la forza - come rileva Antonio Lubrala politica comunale con un gruppo di gio- no, sostenitore della rassegna - di contrapvani. È assessore alla Cultura con Giuseppe porsi alla malavita organizzata costante torDell’Aversana sindaco. Il progetto per lo svi- mento del territorio campano”. Per Elpidio RuNaples agli Aurunci Premio Ischia nuova giuria ALL’INIZIO fu solo un pediatra. Un bravo medico che si dedicava ai bambini. Un giorno scoprì la corsa e diventò maratoneta. Poi si appassionò al trekking e fondò un’associazione. Da 12 anni ormai porta avanti, con un gruppo di “fedelissimi”, la RuNaples, che oggi conta oltre 200 soci e organizza un vasto programma sociale, denso di iniziative a contatto con la natura. Lui è Benedetto Scarpellino, per tutti Benny, l’inventore della corsa a tappe Le colline di Napoli, della Mohm, Mostra d’Oltremare Half Marathon, del trekking urbano, dell’orienteering a Capodimonte, del trek&run e delle escursioni con finalità promozionali. “I nostri incontri sono concepiti per essere alla portata di tutti - afferma – e negli ultimi anni sono in tanti coloro che si sono avvicinati a questa disciplina grazie alla RuNaples”. Accanto ad un’escursione lunga vengono organizzate varianti meno impegnative per permettere a tutti di scoprire le bellezze dei paesaggi che ci circondano. L’appuntamento è per oggi 17 maggio: Fossa rotonda e il grande giro ad anello nel parco degli Aurunci (www.runaples.it). A.G. IL NUOVO presidente della sezione “Comunicatore dell’anno” del Premio Ischia è Stefano Lucchini (nella foto). L’ha deciso il Consiglio di amministrazione della Fondazione Premio Ischia. Oltre a Lucchini, faranno parte della giuria Luciano Carta, capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza, Costanza Esclapon, direttore Comunicazione della Rai, Aldo Grasso, critico televisivo, Flavio Natalia, direttore Comunicazione Sky Italia, Joaquin Navarro Valls, presidente Advisory Board del Campus Bio-Medico di Roma, Massimiliano Paulucci, responsabile Comunicazione di Aeroporti di Roma, Alessandra Ravetta, condirettore di Prima Comunicazione, Maurizio Salvi, direttore Relazioni Esterne di Msc e Rupert Younger, direttore Oxford University Centre for Corporate Reputation. 35 Iorio, Antonio Iavazzo e Carmela Barbato la tradizione diventa futuro, il teatro pedagogico la strada da percorrere. Soprattutto ora che prevalgono i luoghi comuni di Gomorra e terra dei fuochi. I pregiudizi sono duri a morire. Per il quotidiano inglese The Guardian l’area napoletana è roccaforte della mafia; per la testata tedesca Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Campania è terra di rifiuti. Il libro di Roberto Saviano continua ad essere strumentalmente interpretato, anche se il film ad esso ispirato e le successive fiction di Sky forniscono alibi per interpretazioni di comodo. I danni che ne derivano sono continui, a cominciare dalle scuole di Bolzano che disdicono il ‘campo’ di sei giorni programmato a Chiaiano. Alla domanda se parlare di “Gomorra” serve a rafforzare la coscienza critica dei cittadini, oppure si finisce per mitizzare il male trasformando in eroi coloro che lo incarnano, il premier Matteo Renzi, in un incontro nella sede del ‘Mattino’, ha drasticamente risposto: “A Gomorra preferisco Eduardo”. Al drammaturgo napoletano di cui ricorrono i trent’anni dalla morte, nel teatro Landi (in funzione dal ’78, celebrerà così i 36 anni) sarà dedicata una lapide. Proprio secondo la lezione di Eduardo i promotori di PulciNellaMente sanno molto bene che non solo “gli esami non finiscono”, ma anche le prove e le sfide. A Sant’Arpino sono pronti? Elpidio Iorio non ha dubbi. “Abbiamo sempre seguito la strada della testimonianza”, dice. “Con il nostro lavoro abbiamo preceduto Gomorra e oggi siamo un’isola di consapevole resistenza. Non tendiamo a spettacolarizzare il fenomeno malavitoso e il degrado sociale, ma a capirne le cause e a indicarne le responsabilità.Così si possono prendere provvedimenti”. Istituzioni più coordinate nel valorizzare potenzialità e risorse proprie del territorio, analisi interdisciplinare dei problemi (“anche nella cultura non possono esistere corpi separati”, aggiunge Iorio), recupero delle coltivazioni antiche che tornano di grande attualità come i prodotti biologici a base della ‘dieta mediterranea’. E poi un grande, ambizioso ma non velleitario progetto: costruire a Sant’Arpino - conclude Elpidio Iorio - la cittadella dell’arte e della cultura: dalla scuola al teatro, dai mestieri all’accoglienza, dall’economia a una migliore qualità di vita per tutti. (94 - continua) IL DENARO CULTURE [ CAMPANIA DELLA CONOSCENZA] USCIRE DALL’INFERNO della Terra dei fuochi. Dice, roba da matti. Eppure c’è chi questa scommessa l’ha già messa sul piatto. È Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che ha lanciato un’idea “semplice quanto concreta” per restituire “prestigio internazionale alle nostre coltivazioni”, le stesse che dal New England Journal of Medicine a Nature, dal Der Spiegel al New York Times sono state ribattezzate una volta e (forse) per sempre come quelle del Triangolo della Morte (le campagne che si estendono tra Acerra, Nola e Marigliano). Terrorismi mediatici “Abbiamo due nemici”, spiega, i veleni reali prodotti da decenni di sversamenti criminali e quelli immaginari partoriti da un cortocircuito mediatico innescato dalla brama di sensazionalismo. In effetti i tanto invocati controlli effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità hanno acclarato che i terreni davvero contaminati sono inferiori all’1 per cento. Com’era ovvio che fosse è immediatamente scattata la querelle sui criteri adottati, ma tant’è. “Per far capire che siamo la terra delle bellezze e non dei veleni non servono valanghe di chiacchiere, servono strumenti reali e immediati per identificare in modo chiaro da dove viene un prodotto e garantirne così la sua assoluta salubrità”. Progetto unico in Europa Serve, per esempio, “Campania Qr-code”. Avviato dall’Izsm coinvolge anche i ricercatori della Facoltà di Agraria di Portici e punta a offrire un inedito bollino di qualità al sistema delle imprese campane dell’agroalimentare, per lo meno a quelle che nulla hanno da temere dai controlli e tutto da perdere dall’equazione tra Campania e veleni. Ma come si fa? Bene, nei prossimi mesi, dal- SABATO 17 MAGGIO 2014 A CURA DI CRISTIAN FUSCHETTO Contro Terra dei Fuochi c’è il codice della genuinità Nel riquadro a sinistra i prodotti che già espongono la bar-code che ne permette la traciabilità sullo smartphone. A destra una riproduzione del codice, che riprende la forma della regione Campania Sentinella a tutela dei nostri prodotti COMMISSARIO presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone (nella foto), avellinese, è laureato in medicina veterinaria e specializzato in Ispezione degli alimenti di origine animale. È stato amministratore e legale rappresentante dell’Ospedale Veterinario “Luigi Limone” di Monteforte Irpino (Av). Dal 2001 è componente della “Commissione Multidisciplinare per la predisposizione di piani preventivi ed operativi per l’insalata alla frutta, dai barattoli di pomodori alla mozzarella fino alle bottiglie di vino, insomma ogni prodotto made in Campania che troverete sugli scaffali dei supermercati, avrà un bollino di cui nessun altro prodotto né in Italia né nel resto d’Europa può ancora fregiarsi: una bar-code di genuinità. Si tratta di uno speciale codice a barre in grado di restituire all’istante al consumatore la provenienza del prodotto e di garantirlo circa la sua genuinità. “Basterà puntare lo smar- 36 eventi potenzialmente dannosi dovuti a diffusione di materiali chimici e/o biologici”, istituita dalla Regione Campania, e di numerose Unità di Crisi regionali. Attualmente è componente del Gruppo di lavoro sulla Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute. Tra i vari incarichi, è nel nucleo regionale per le emergenze di natura infettiva e soggetto attuatore del Commissariato di Governo per l’emergenza brucellosi negli allevamenti bufalini in provincia di Caserta e zone limitrofe. tphone su un codice a forma di regione Campania – continua Limone – e sullo schermo apparirà da dove viene, i test che ha superato e quando li ha superati”. Insomma tutta una serie di dati e analisi che vanno oltre gli standard richiesti dalla Commissione europea. Sinergia con le imprese A mali estremi, del resto, occorrono misure estreme. L’Istituto ha chiamato a raccolta l’intero sistema imprenditoriale di settore, siglato un protocollo di intesa con Anicav, e già chiuso accordi con più di 1500 imprese, e alcune hanno già pronte le confezioni con il codice per la tracciabilità. Finora i test effettuati sono stati 200mila ma non c’è rischio di ingolfamento: l’istituto effettua di prassi circa 2milioni di esami all’anno. “Su questo progetto lavorano 10 ricercatori ma abbiamo messo a disposizione tutti i nostri laboratori. Si apre una grande stagione di controlli a tutela consumatore”. Non solo: si tratta di una campagna a tutela del sistema economico regionale e anche di quello della ricerca. Il progetto permetterà di formare specialisti di alto livello su un settore, quale quello del controllo di qualità dei cibi, che appare tanto più strategico quanto più confusa si fa l’offerta. Concentrato di pomodoro con il Vesuvio in etichetta ma proveniente dalla Cina, olio italiano che italiano non è, la Gomorra dell’agroalimentare non dà tregua. L’Italian sounding, quel valore aggiunto attribuito ai prodotti per il solo fatto di richiamare all’Italia (e, nel caso della mozzarella o appunto del passato di pomodoro il richiamo è alla Campania) ha un giro d’affari globale che supera i 60 miliardi di euro, più del doppio delle nostre esportazioni agroalimentari. Prodotti che arrivano anche nelle sulle nostre tavole e su cui serve una supervisione sempre più addestrata e agguerrita. “Il nostro progetto serve anche a questo. I laboratori inaugurati la scorsa settimana sono l’avvio di un esperimento molto più grande di certificazione dei cibi prodotti dalla nostra terra e consumati sulle nostre tavole, un esperimento che parte dalla ricerca per trasferirsi immediatamente nel sistema economico e prima ancora della salute pubblica”. Trasparenza sul web Qr-Code è anche una sfida sul fronte della comunicazione sientifica. Tutti i risultati delle analisi saranno resi immediatamente disponibili a tuto grazie a un sito web dove poter reperirire informazioni dell’attività di studio dei prodotti e di monitoraggio e sorveglianza dei processi che documentano le caratteristiche di qualità e salubrità di quello che arriva sulle nostre tavole. ••• (249, continua) IL DENARO CULTURE RICERCA Se lo sherpa è un robot Progetto targato Unina Il rendering degli sherpa robotici in fase di sviluppo anche dal PrismaLab della Federico II UNA SQUADRA di sherpa atterrerà martedì prossimo sul Lungomare di Napoli. Che una pattuglia di soccorritori alpini si metta all'opera in riva al mare sarebbe già di per sé una notizia, il fatto è che gli sherpa in questioni sono dei robot. Per la precisioni si tratta di una squadriglia di droni addestrati a salvare la vita a persone intrappolate nella neve in posti particolarmente ostici per i “semplici” umani. Ma che ci fanno a Napoli? Il link è la Facoltà di Ingegneria della Federico II, coinvolta tramite il PrismaLab guidato da Bruno Siciliano come partner locale nel progetto “Sherpa”, piattaforma robotica del valore di 11 milioni di euro specializzata nelle azioni di soccorso alpino. Martedì presso il centro congressi dell'ateneo, in via Partenope, i partner dall’Università di Bologna che è capofila, all’Istituto di Tecnologia dell’Università di Zurigo fino all’Università di Brema, solo per citarne alcuni - faranno un punto sullo stato di avanzamento del progetto e, oltre ai soliti speach, ci sarà spazio anche per vedere questi futuribili quadricotteri all’opera. “La demo organizzata - spiega Vincenzo Lippiello, docente di Robotica e responsabile per il PrismLab dei robot volanti - consisterà in una dimostrazione di interazione multimodale tra l’operatore e una squadriglia di droni. Nello specifico verranno simulati due droni mediante un proiettore a parete in uno scenario alpino ricostruito in realtà virtuale. L’operatore comanderà i droni attraverso una combinazione di voce e gesti naturali. Questi ultimi saranno acquisiti grazie a una tuta sensorizzata che verrà indossata dall’operatore”. L’obiettivo del progetto è arrivare a una soluzione innovativa per velocizzare i tempi di soccorso in caso di valanghe. L’idea è di utilizzare un drone dotandolo di un ricevitore “Artva” per la ricerca dei dispersi, in modo da perlustrare una vasta aerea in tempi rapidi. La tempestività dei soccorsi in questi casi è fondamentale per riuscire a salvare chi si trova travolto dalla massa nevosa. Spesso la vittima si trova in località difficili da raggiungere e quindi per i soccorritori il rilevamento del segnale può essere assai difficoltoso. Il team di Sherpa ha già testato in montagna il prototipo costruito dalla Aslatech, partner del progetto, per collaudarlo in condizioni operative reali. Tutti i test sulle funzionalità del drone hanno dato esito positivo. “La demo è il frutto di appena 6 mesi di attività di 36 previsti su questo obiettivo specifico del progetto Sherpa, quindi - conclude Lippiello - si tratta di risultati comunque e solo preliminari”. C.F. A CURA DI COSTANTINO FORMICA Innovazione da e per i Comuni AL FORUM annuale di Asmel (Associazione Nazionale Enti Locali) che si è tenuto recentemente a Napoli - i comuni italiani hanno pregustato le meraviglie dell’innovazione via web. Le farraginose procedure di appalto vengono rese più veloci e trasparenti grazie ad una piattaforma tecnologica già apprezzata da 309 enti locali; sono coinvolte 12 regioni italiane, 257 le gare attivate e oltre 140 quelle già concluse. In Campania sono 53 le gare portate a termine. Atitech, azienda leader nel settore della manutenzione di aeromobili, di proprietà di Gianni Lettieri, ex presidente degli industriali napoletani e capo dell’opposizione in consiglio comunale, ha concluso un accordo con Ajw Aviation - leader mondiale nella fornitura, riparazione e gestione del magazzino ricambi - per l’innovazione dei sistemi di gestione del magazzino nel ciclo produttivo collegato alla manutenzione di aerei. Con un codice a barre sui materiali, sarà più semplice ed economica la gestione del movimento merci e la ricerca delle parti di ricambio fornite alle compagnie aeree. Una possibile innovazione per il mercato del lavoro viene annunciata da Marcello D’Aponte, esperto di diritto del lavoro. Lo strumento si chiama “contratto di lavoro incentivato”, con durata minima triennale, trasformabile a tempo determinato. All’azienda che lo attivi verrebbe erogato un contributo di 460 euro mensili per il triennio, da confermare in caso di trasformazione a tempo determinato. Copertura di spesa? Fondi residui 2007-2013 e aggiuntivi della nuova programmazione 2014-2020. Alla prossima. 37 topTen Le dieci smart news più cliccate della settimana 1 2 [ EPPUR SI MUOVE] SABATO 17 MAGGIO 2014 Il futuro? Parte dai più piccoli Continua il viaggio nel vorticoso mondo dell'innovazione condotto da Mario Raffa, decano di Ingegneria gestionale della Federico II. Il prossimo appuntamento, mercoledì prossimo 21 maggio alle 13.30 presso la Scuola Politecnica dell’ateneo federiciano (Piazzale Tecchio) sarà incentrato sulla piccola impresa. Per l’occasione verrà presentato il numero speciale della rivista Piccola Impresa/Small Business, curato da Alessandro Ancarani (nella foto)e Carmela Di Mauro. Tutti i contenuti sono liberamente fruibili su: rivistapiccolaimpresa.uniurb.it/index.php/piccola. IMPRESE HI-TECH Campania Innovazione, agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione, promuove “Campania In.Hub Ecosistema regionale per la promozione dell’imprenditoria innovativa” all’interno di Entrepreneurship 360°, nell’ambito della manifestazione internazionale “Go Global Now”. Il progetto è attivato dalla Regione Campania: presentata la prima piattaforma di geolocalizzazione delle startup innovative, degli incubatori e acceleratori di impresa e degli inhubber presenti in regione. 3 SALERNO CON BORSA 4 PREMIO PER MOLI-SANI Trasferimento tecnologico dal mondo accademico alle imprese, l’Università di Salerno partecipa al Forum della Borsa della Ricerca. A Bologna Pietro Campiglia, delegato del Rettore al Fund Raising, ha presentato la prima edizione della “Borsa della Ricerca - forSud”, in programma dal 2 al 4 luglio nel campus di Fisciano. Il primo appuntamento è la giornata di presentazione della Borsa, venerdì 23 maggio, con due sessioni di coaching. L’Istituto neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Is) si aggiudica il premio per il miglior poster scientifico nel campo della prevenzione e dell’epidemiologia. La notizia arriva dal Congresso annuale della European society of cardiology, ad Amsterdam. Lo studio dimostra come l’adesione alla dieta Mediterranea si riveli particolarmente efficace nei soggetti diabetici. Il Progetto Moli-sani, partito nel 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. 5 NAPOLI HUB EUROPEO In occasione del primo matching event della Startup Europe Partnership (Sep), una rosa di startup europee selezionate da Mind the Bridge Foundation ha incontrato le big corporate membri della partnership interessate ad azioni di scouting di tecnologie innovative. Con il contest From Vesuvio To Silicon Valley and back, le migliori startup italiane voleranno in Silicon Valley per un programma di formazione imprenditoriale. La Sep era stata annunciata il 23 gennaio a Davos da Neelie Kroes, Vice Presidente della Commissione Europea. 6 CARINOLA SMART CITY 7 BONIFICA INNOVATIVA 8 ARZANO MONDIALE 9 IMPRESE IN CONCORSO Si chiamerà “SmART Italy in Carinola – Discrict of high technologies for art activities and cultural heritage tourism” e prevederà l’avvio di iniziative volte alla costruzione e all’insediamento, sul territorio locale, di un sistema integrato di ricerca, sperimentazione, alta formazione, istruzione universitaria e divulgazione. Sarà inoltre, luogo di incontro per la costituzione di una rete di startup e spinoff di imprese ad alto contenuto innovativo e impatto tecnologico. “Siti di bonifica di interesse nazionale (Sin)” di Campania, Calabria, Puglia e Sicilia (le cosiddette Regioni Obiettivo Convergenza): si chiuderà mercoledì 21 maggio lo sportello per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per le imprese. Si tratta di un budget complessivo di 90 milioni di euro ripartito tra sette siti del Sud: Taranto (30 milioni), Napoli Orientale (22,5 milioni), Napoli Bagnoli (960mila euro), Crotone (19,2 milioni), Gela (2,4 milioni), Priorolo (12 milioni) e Milazzo (2,8 milioni). Capitale dei passaporti elettronici (unica in Europa) e di quei 4 milioni di ticket elettronici già stampati in vista del Campionato mondiale di calcio 2014 in Brasile: è Arzano (Na) con la sua Gem Spa, società sorta nel 1999 dentro il comprensorio della StMicroelectronics. Un’azienda specializzata nello sviluppo dei sistemi operativi anticontraffazione. La Caixa Geral de Depositos, la più grande società del settore pubblico bancario del Portogallo e Mit Portogallo promuove la quinta edizione di Caixa Capital Awards, concorso internazionale per favorire la creazione di nuove imprese basate sulla tecnologia e rafforzare quelle esistenti. Il concorso nasce nell'ambito dell'iniziativa Building Global Innovators, dedicata all'accelerazione di progetti innovativi che prevedono l'utilizzo delle nuove tecnologie per l'impresa. Per presentare domanda c’è tempo fino al 9 giugno. 10 PANTON&MUSIC Da oggi al 30 maggio si trasferisce nella Rocca dei Rettori di Benevento la mostra “panton&music” dedicata alla grafica grazie alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche Campania. IL DENARO SABATO 17 MAGGIO 2014 OPINIONI [VISTA SUL PALAZZO] L’assurdo doppiopesismo della giustizia sportiva Di MARIO FORTE LA ROMA VIENE GRAZIATA per i cori razzisti dei suoi tifosi contro il Napoli e i napoletani, mentre al Napoli vengono inflitti due turni di partite a porte chiuse, per punire i suoi tifosi colpevoli di lancio di bombe carta, di cui una ha sfiorato uno steward che peraltro non è stato neanche ricoverato in ospedale. Dunque, due pesi e due misure che sanciti dal giudice sportivo fanno comprendere in termini evidenti come vanno valutati con “severa imparzialità” i confronti sportivi; se della partita è la Roma, si ritengono tenui e non udibili gli insulti a Napoli e ai napoletani, se vi è il Napoli invece….. si punisce con severità e rigore, anche se cori con insulti non ve ne sono stati. Se poi si aggiungono gli iscritti di solidarietà al De Santis nello stadio romano, arrestato con l’accusa di tentato omicidio per aver ferito tre tifosi del Napoli a colpi di pistola, si può ancora di più sottolineare la grande imparzialità del giudice sportivo. Non è, peraltro, a giustifica di quest’ultimo, ritenere possibile che lo stesso non ha visto gli striscioni, né sentito i cori ingiuriosi, i quali però, guardo caso non hanno fermato la giustizia ordinaria, che per iniziativa della Procura della Repubblica di Roma ha aperto una indagine su quegli striscioni di solidarietà al De Santis, chiedendo alla Digos una informativa al fine di poter identificare gli autori degli stessi. Insomma, due giustizie: quella sportiva, che valuta con due pesi e due misure, quella ordinaria e cioè la vera giustizia che al contrario vuole conoscere i nomi degli autori degli striscioni, onde procedere con l’iniziativa giudiziaria. La prima informativa della Digos è arrivata già martedì 13 maggio con la descrizione dei fatti, ma la Procura intende conoscere in particolare chi siano i “capi” dei ti- fosi che siedono nelle curve e se il De Santis ha avuto in passato rapporti con loro. Va comunque ricordato che la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, si è svolta senza alcun minimo incidente, che nessun steward è rimasto ferito e che non vi è alcun pregiudicato nella vicenda, mentre la trattativa che ad Hamsik è stato chiesto di promuovere, si è svolta solo per raggiungere il risultato di far giocare la partita, onde evitare guai maggiori. Immaginate, infatti, che cosa sarebbe stato il deflusso dei tifosi napoletani e fiorentini senza aver potuto assistere alla partita di calcio. Va detto, in sintesi, che si giudica da se una giustizia sportiva che ha determinazioni così discordanti, a secondo che si tratti di valutare i comportamenti dei tifosi del Napoli o di quelli della Roma, e che delle vicende di quella partita, che ha visto il Napoli aggiudicarsi la Coppa Italia, pochi hanno sottolineato la stupenda vittoria napoletana, forse, (dicono i maligni) per ingraziarsi il Presidente del Consiglio in carica, che essendo fiorentino e presente, certamente di quel risultato non sarà rimasto contento! Va anche sottolineato, che Ciro Esposito è ora sotto scorta: due agenti di polizia sono davanti la porta della sua stanza al Policlinico Gemelli, per tutelare la sua incolumità, mentre è caduta ogni ipotesi accusatoria che lo coinvolgesse. Insomma, dopo gli striscioni (Ciro boom) e i cori della partita Roma-Juventus, vi è il timore da parte dei familiari di Ciro, che qualche male intenzionato possa tentare una aggressione al povero ragazzo; tutto questo è però ignorato dal giudice sportivo, che come detto…. giudica con occhio diverso i comportamenti delle due tifoserie. Va in ultimo sottolineato, che il De Santis, l’ultrà giallorosso, è ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio e non è escluso che possa anche essere ipotizzata, nello svolgimento dell’inchiesta, l’accusa di turbativa dell’ordine pubblico. Tutti indizi che ci dicono che la Procura, quella vera non quella sportiva, voglia andare fino in fondo alla vicenda, per stabilire le reali responsabilità del De Santis. ••• 38 [OLD STYLE] Maggioranza-opposizione Consenso e dissenso: una dialettica necessaria COLORO che presentano la loro candidatura alle elezioni amministrative dovrebbero essere consapevoli che poDi RAFFAELE VACCA trebbero essere eletti come maggioranza, potrebbero essere eletti come minoranza, e potrebbero anche non essere eletti. Sembrano cose semplicissime, quasi infantili. Eppure l’esperienza dimostra che su questo non tutti riflettono presentando la loro candidatura. A coloro che vengono eletti come maggioranza spetta il compito di governare, a coloro che vengono eletti come minoranza quello di ben valutare le scelte della maggioranza. Talvolta accade che alcuni che sono stati eletti come minoranza, delusi ed amareggiati per non essere stati eletti come maggioranza, (o anche per loro interessi personali), abbandonano subito l’incarico. Ciò è particolarmente grave quando a dimettersi sono i capolista o coloro che hanno presentato la candidatura a sindaco, giacché viene danneggiata la democrazia, che si basa su una giusta dialettica tra maggioranza e minoranza, la cui funzione essenziale è la protezione contro il potere esecutivo. Quando alla minoranza sembra che la maggioranza stia agendo contro questo bene, deve richiamarla, e, se i richiami non valgono, deve opporsi in tutti i democratici modi possibili. Ciò facendo, quasi sempre, si prepara a diventar maggioranza con le seguenti elezioni. Accade spesso che, non avendo ben chiaro il ruolo che è stato loro affidato dagli elettori, con il pretesto che le facoltà di azione della minoranza siano ridottissime, coloro che la compongono si lasciano prendere dall’apatia e dall’indifferenza, dopo iniziali fuochi artificiali, ed abbandonano a mano a mano il responsabile ruolo che hanno, senza dir nulla a coloro che rappresentano. In tal modo evitano che la maggioranza possa aver conoscenza di eventuali errori che sta commettendo, e danneggiano il bene comune. La democrazia è un sistema che, come ogni organismo vivente, deve essere continuamente alimentato. Ciò avviene quando in essa c’è una maggioranza fondata su un consenso che non esclude il dissenso, rappresentato dalla minoranza. Consenso e dissenso sono legittimamente rappresentanti, nel caso in cui il dissenso è compatibile con il consenso. Quando poi, come notava Hans Kelsen, una minoranza rinuncia (o viene costretta a rinunciare) a non esercitare le sue funzioni, toglie alla maggioranza il carattere stesso di maggioranza. Nei i casi in cui in una parte del corpo elettorale c’è dissenso, ovvero convinzione che l’agire della maggioranza arreca danno ed ingiustizia alla comunità, e questo non trova suoi rappresentanti, la democrazia diventa debole ed esposta a gravissimi pericoli. In particolare è esposta al pericolo, già notato da John Stuart Mill, che si alimenta un governo della mediocrità, che porta sempre con sé l’intolleranza verso coloro che rivelano la reale situazione nella quale si è, facendo dimenticare che non c’è autentica democrazia quando manca una responsabile dialettica tra maggioranza e minoranza, ovvero tra consenso e dissenso. ••• [LA CASA & LA LEGGE] Le facciate, quali sono gli interventi ammissibili Di GIOVANNI DIMARZIO avvocato civilista www.avvocatodimarzio.it [email protected] LA FACCIATA E’ l'insieme delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali che connotano l'edificio, imprimendogli una propria fisionomia e un particolare pregio estetico. La facciata rappresenta l'immagine stessa dell'edificio, l'involucro esterno nel quale rientrano sia la parte anteriore e frontale che gli altri lati dello stabile. La facciata, tuttavia, va tenuta distinta dal muro maestro, poiché mentre quest'ultimo ha la funzione portante, la facciata è la sua superficie esterna, che rileva in relazione al suo aspetto esteriore, con la conseguenza che gli interventi dovranno avere riguardo al divieto di alterare il decoro architettonico, mentre per i muri maestri rileveranno in relazione al divieto di pregiudicare la sicurezza e la stabilità dell'edificio . Ragioni della riforma Il concetto di facciata è stato delineato dalla giurisprudenza e dal- la dottrina attraverso pronunce che hanno sancito che la stessa costituisce parte comune dell'edificio condominiale, in quanto rappresenta “una delle strutture essenziali ai fini dell'esistenza stessa dello stabile, sicchè nell'ipotesi della condominialità del fabbricato, ai sensi dell'art. 1117, n. 1, c.c., ricade fra le parti oggetto di comunione fra i proprietari delle diverse porzioni dello stesso e resta destinata al servizio di tutte tali porzioni” (Cass. n. 298/1977; n. 945/1998). L'esplicita menzione della facciata nella nuova elencazione delle parti comuni necessarie di cui al punto 1 dell'art. 1117 c.c. operata dalla l. n. 220/2012, si limita a recepire le indicazioni dottrinali e giurisprudenziali: il legislatore tutela tale bene in modo diretto, evitando l'insorgere di controversie sulla ripartizione delle spese, usi illegittimi in grado di comprometterne l'aspetto e salvaguardando il concetto di decoro architettonico. Gli elementi Fanno parte della facciata gli elementi architettonici che diventano parte integrante dei connotati e del- l'aspetto armonico della stessa, come, le fasce di coronamento, le colonnine, i fregi, gli stucchi e le mensole. Per quanto concerne è ritenuto principio pacifico che, per le obiettive caratteristiche strutturali destinate all'uso e al godimento di una parte dell'immobile oggetto di proprietà esclusiva, sono elementi accidentali esclusi dalla proprietà comune anche se inseriti nella facciata, e formano parte integrante dell'appartamento che vi ha accesso, come un prolungamento del piano. Tuttavia, la realtà edilizia e architettonica presenta situazioni difficilmente conciliabili con tale inquadramento in quanto si tratta di strutture che contribuiscono a modellare le linee del fabbricato e a determinarne l'estetica. Si è andata così formando una giurisprudenza che in questa prospettiva estrapola, riconducendoli all'intero edificio, gli elementi decorativi del balcone (i c.d. "frontalini", i cementi decorativi dei parapetti, le viti di ottone e i piombi ai pilastri della balaustra, le aggiunte sovrapposte, ecc.), i quali "svolgendo una funzione decorativa estesa all'intero edificio, del quale accrescono il pregio architettonico, costituiscono parti comuni ai sensi dell'art. 1117, n. 3, cod. civ., con la conseguenza che la spesa per la relativa riparazione ricade su tutti i condomini" (Cass. 587/2011; 14576/2004). Usi e innovazioni Quale parte comune dell'edificio, tutti i condomini hanno il diritto di usare la facciata, ex art. 1102 c.c., nel limite di consentire pari diritto agli altri condomini e senza alterarne destinazione d'uso e decoro. Pertanto, sono ritenute ammissibili le opere che interessano la facciata, quali l'apertura di vedute, l'apposizione di insegne o targhe, l'installazione di tubature, purchè ispirate al criterio del rispetto del decoro architettonico dell'edificio, da valutarsi in base alla linea estetica, avuto riguardo alla fisionomia della costruzione e prescindendo dall'ambiente in cui si trova, nonché “l'appoggio di una canna fumaria”, di un impianto per aria condizionata o di tende, purchè trattasi di modifiche conformi “alla destinazione della stessa, che ciascun condomino può apportare a sue cure e spese, sempre che non impedisca l'altrui paritario uso, non rechi pregiudizio alla stabilità ed alla sicurezza dell'edificio, e non ne alteri il decoro architettonico. Non è, invece, ritenuta ammissibile qualsiasi modifica della facciata che, comportando una interferenza nel godimento del bene comune, “possa integrare una indebita turbativa suscettibile di tutela possessoria” (Trib. Milano n. 1941/2013). Ripartizione delle spese La facciata, quale parte comune dell'edificio è destinata al servizio di tutti i condomini, “con la conseguenza che le spese della sua manutenzione devono essere sostenute dai titolari in misura proporzionale al valore delle rispettive proprietà" (Cass. 945/1998). Analogamente, le spese per gli elementi decorativi dei balconi, quando si identificano con la struttura della facciata, vanno ripartite a carico della collettività condominiale, suddivise in maniera proporzionale alle singole quote. Così è anche per i c.d. "frontalini", considerati elemento imprescindibile della facciata poiché assicurano l'estetica dello stabile. ••• IL DENARO OPINIONI [GIÙ AL SUD] Il mare che bagna il Sud apre lo sguardo all’Europa Di CLAUDIO D’AQUINO MA QUANTI SONO GLI ITALIANI che si sentono europei tra gli abitanti della Penisola? Lo potremo desumere tra non molto anche dall’esito delle europee del 25 maggio. Ma su 60 milioni di cittadini con nazionalità tricolore, quello che già si sa è che un terzo circa è più italiano e più europeo: quelli che nascono nel Mezzogiorno. *** Sì, è giù al Sud il popolo che si sente davvero più vicino all’Europa. Lo si rileva da una indagine del Laboratorio sulla Società e il Territorio realizzato da Community Media Research e promosso da Intesa Sanpaolo. Che merita una riflessione. Anzitutto perché salta agli occhi l’anomalia del dato. Non in linea con l’euroscetticismo che si profila essere il dato dominante del prossimo passaggio elettorale. I meridionali sono infatti, oggettivamente, quelli che hanno pagato più caro e più amaro lo scotto delle politiche di austerità e rigore adottate da Bruxelles (dopo i Greci, s’intende). Eppure i meridionali, dice l’indagine, sentono di appartenere all’Italia e anche all’Europa. A scanso di ogni equivoco su sudismo degenere e potenziale secessionismo. Il fatto è che una cosa è quello che sentono e una cosa è quello che vedono. I meridionali tengono netta la distinzione e sui fonda- mentali ragionano con la testa e con il cuore, non con il fegato. Diciamo pure così: il Sud non è secessionista né di fatto, né nelle intenzioni. Separarsi non è nelle sue corde. “Più dei settentrionali – dice ancora il Cormez – puntano su una dimensione locale congiunta a quella nazionale”. La loro identità, piuttosto, è ital-euro-glocal. Quello che guasta il frutto è semmai il divario tra identità e fiducia nelle istituzioni, incluse quelle europee, a cui non conferiscono un consenso maggiore del 50%. Quel che conta è che la dimensione locale, comunitaria, di campanile, strapaesana, è sconfitta nelle statistiche dell’indagine. I meridionali sono “italo-globali” in maggioranza (38,5%, quasi nello stesso modo degli italiani: 39%). Sono “glocali” quasi allo stesso modo degli italiani e anche un’unghia in più (18,6% contro 18,4). Sono “italo-locali” più degli italiani (21,8% contro il 17,5% del dato nazionale). Sono infine “cosmopoliti” meno degli italiani: 17% contro il 21. *** Nello stesso numero del Cormez, pagina seguente, a firma di Rosanna Lampugnani. Ecco uno studio Unioncamere sulla economia del mare emerge che la filiera lunga dello shipping produce nel Mezzogiorno un valore aggiunto più alto della media nazionale. Il dato non dovrebbe sorprendere, visto che il Sud è la parte d’Italia più lambita. Sorprende invece perché i dati sono del 2013, cioè del quinto anno terribile del grande gelo dell’eco- nomia italiana. La blue economy ha tenuto bene nel Sud. Dalla pesca al turismo, dalla cantieristica alla ristorazione, ha dato segni positivi anche in termini di occupazione. A fronte della perdita totale nel periodo 2009-2013 di 691.000 posti di lavoro (2,9%), l’economia del mare ha fatto segnare un incremento stimato di 24.300 unità (+3,1). Le merci scambiate via mare (i dati sono del terzo trimestre 2013) hanno raggiunto il valore di 45 miliardi di euro: di questo importo il 15,1% riguarda la Campania, con 6,8 miliardi di euro. Tornando all’Italia l’area che sta raggiungendo le maggiori performance commerciali con il nostro Paese è l’area Med, soprattutto con riferimento al commercio via mare. *** Sono dati conosciuti, anche spesso misconosciuti. Fanno del Mezzogiorno un leader europeo nel settore sia nel Mediterraneo che nel Mar Nero (nel segmento dello Short Sea Shipping con una quota merci trasportate che raggiunge il 36% del totale e quasi 250 milioni di tonnellate). Ma il mare che bagna il Sud, lo stesso che ha visto nascere le radici del pensiero occidentale, alimenta quella dimensione dello spirito che slancia la mente verso il mondo. Poca terra alle spalle, spesso coriacea come una corazza. Impenetrabile e impraticabile, se non per pochi, fondamentali coltivi. E poi il mare, visto da spalti aerei dove il cervello si nutre di salmastro. E nessuna siepe che opprima lo sguardo. ••• [PUNTI DI VISTA] Berlinguer e quel patto Pci-Dc Di FRANCO IACONO IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO della morte di Enrico Berlinguer è l’occasione per momenti celebrativi, primo fra tutti, il film di Walter Veltroni. Senza dimenticare la summa di Eugenio Scalfari sulla Repubblica del 16 di marzo, che arriva a paragonarlo a Papa Francesco. Ante litteram: ipse dixit! Resto convinto che senza la sua morte drammatica, praticamente al fronte, di cui alla intensa testimonianza di Sandro Pertini, Berlinguer, nonostante il suo carisma, sarebbe stato travolto dalla fine drammatica del comunismo. Sotto le macerie del Muro di Berlino, picconato dal- SABATO 17 MAGGIO 2014 la rivolta per la libertà. Lui come gli altri leader comunisti italiani, ed europei, avrebbe subito quella caduta senza riuscire ad anticiparla, né ad emanciparsi dalla linea sovietica, se non con fumosi distinguo. Al dunque la posizione dei comunisti italiani era sempre subalterna a quella di Mosca: il voto sui missili della Nato ne fu l’ultima, plastica rappresentazione. Per ribadire: il Comunismo in Italia, alla Bolognina, “cadde”, fra pianti e lacrime, dopo che era già caduto laddove c’era stato veramente. Incredibile! Con Berlinguer vivo, oso pensare, sarebbe accaduta la stessa cosa. Non ho visto il film di Veltroni, che sempre aveva dichiarato di non essere mai stato comunista (sic!), tanto che il motto del “suo” Congresso di Torino fu … americano: “I care”! Non so se, come molti hanno insinuato, Veltroni abbia fatto questo film anche per rilanciarsi verso una candidatura alla Presidenza della Repubblica e far dimenticare, con un ritorno alle origini rinnegate, il fallimento del progetto Pd. Non so se lo ha fatto per fini squisitamente artistico-storici o per un grato omaggio ad un, comunque, grande leader. A me interessa ribadire che poche delle scelte squisitamente politiche di Berlinguer furono condivisibili e sortirono risultati importanti per lo sviluppo della democrazia e della prospettiva socialista e riformista in Italia. Macaluso ci fa sapere che – Corriere del 17 marzo - “la sua politica è tutta dentro il togliattismo: l’incontro con i cat- 39 Spesa dei Fondi Ue: la fallacia dei calcoli inchioda il Meridione DOTAZIONE sta a cento, come spesa certificata sta ad ics, ladDi MIMMO dove l’incognita finale rappreDELLA CORTE senta la percentuale di spesa effettuata in rapporto al totale delle risorse disponibili. Sulla scorta di tali risultanze si sancisce se una regione o un’area sono, più o meno brave e veloci, nell’utilizzazione delle risorse strutturali europee. Il che, sarebbe operazione buona e giusta a patto che, però, le dotazioni fossero tutte uguali. Ma non lo sono. Con questo sistema di calcolo, più è basso il montante iniziale, più alta è la percentuale d’incidenza di una spesa, anche minima, effettuata. Non per questo, però, chi ha speso il 60 per cento, di cento euro a propria disposizione è più capace di chi ne investe 550 (ovvero il 55 per cento) su una disponibilità di mille. Eppure, Roma, Bruxelles ed organi d’informazione, purtroppo anche quelli meridionali, continuano ad assumerla come, quasi, unico ed indiscutibile punto di riferimento e ad accusare, su questo presupposto, che forse sarebbe più opportuno definire: pregiudizio, il Mezzogiorno di essere la terra dell’incapacità di spesa delle risorse strutturali europee. E, quindi, da rieducare, mettere sotto controllo, distraendone - con la scusa di evitarne il definanziamento e della cosiddetta coesione territoriale, attraverso l’Agenzia appositamente istituita - le risorse a sua disposizione. Si tratta, però, di un’accusa che non trova conferma allorquando, anziché della percentuale di spesa rispetto alla dotazione, si tenesse conto – come, a parere personale, sarebbe più giusto ed opportuno - della quantità di spesa effettivamente realizzata dalle singole regioni nel settennio di programmazione 2007/2013. Nel caso, infatti, se ne ricaverebbe che ad utilizzare in maniera più consistente (il che, sia chiaro, non significa meglio) le risorse comunitarie, sono state proprie le regioni meridionali che hanno speso 7 dei 15mld di euro a propria disposizione, seguite dalle isole: quasi 4mld su 8, da quelle centrali: 3mld su 5, da quelle del nordovest 2,7 su 4,4 e da quelle del nordest 2,2 su 3,4. Di più, la regione che ha speso di più è la Puglia che ha investito oltre 3 dei 5,7mld di fondi Ue a sua disposizione, seguita dalla Sicilia 2,5 su 6 e dalla Campania 1,9 su 5,4; mentre, ad eccezione del Piemonte quarto: ha utilizzato 1,3 dei 2mld a propria disposizione, tutte le altre regioni settentrionali, prime per la spesa in termini percentuali, si posizionano nella parte medio-bassa della classifica per spesa in valori assoluti. Tutto questo, pur sottacendo che in fatto di utilizzo dei fondi europei, neanche Palazzo Chigi è un fulmine di guerra. Tant’è che degli 11mld a sua disposizione per Fesr e Fse interregionali è riuscito a spenderne soltanto 6 ovvero il 54,4 per cento e neanche è ancora dato sapere se, come e dove sono stati investite le risorse sottratte alle regioni, in occasione delle tre riprogrammazioni 2012 per finanziare i Piani d’Azione e Coesione. Al di là, però, di tutto questo, c’è da sottolineare, infine, che le regioni del Sud e quelle isolane – dal 2000 al 2013 (ma per spendere i fondi residui 2013 c’è tempo ancora fino al 31/12/2015) – hanno comunque investito oltre 26mld di euro ovvero quasi 52mila miliardi di vecchie lire. Ma la realtà meridionale ed insulare, non è certo cambiata rispetto alla fine del 1999. Anzi, no, è cambiata, ma drammaticamente in peggio. ••• tolici, il compromesso storico, la solidarietà nazionale”. Nel concordare con l’analisi di Emanuele Macaluso, mi viene da notare che Togliatti l’incontro con la Dc lo fece attraverso De Gasperi mentre Berlinguer lo fece attraverso Andreotti, che già a quel tempo era Belzebù e già qualche anno prima aveva portato la Dc alla svolta a destra con il Governo Andreotti-Malagodi. Avendo “elevato” Craxi a “pericolo per la democrazia”, Berlinguer venne giustificato da troppi … benpensanti e, soprattutto, venne benedetta la cosiddetta linea della fermezza, che portò al sacrificio di Aldo Moro. Purché non passasse la linea umanitaria di Craxi e dei Socialisti! Dc e Pci scoprirono questa loro visione hegeliana dello Stato Etico, che qualche anno dopo la Dc bellamente dimenticò, quando trattò con Brigate Rosse e camorra, insieme, per salvare Ciro Cirillo. Questa era la Dc con la quale Berlinguer aveva deciso di fare alleanza, che, proprio a se- guito dei fatti di Cirillo e del dopo terremoto, fu costretto a denunciare e ad abbandonare con la seconda svolta di Salerno. Ma, intanto, la scelta il Pci e Berlinguer l’avevano fatta ed era l’alleanza stretta con la Dc, nobilitata con la pomposa definizione di compromesso storico. Questa è la verità della storia segnata dal rifiuto di ogni prospettiva di alleanza con i socialisti, che portò alla frantumazione di qualsiasi ipotesi di alternativa. Per non dire dello scarso impegno sul piano delle riforme laiche come il divorzio e l’aborto, che videro protagonisti i radicali ed i socialisti, non certo Berlinguer ed i comunisti. Con questo quadro evidente dell’azione politica di Berlinguer, perché allora ritenerlo una sorta di eroe-santo se non per la sua tragica morte e per la forte emozione che ne seguì? Con le emozioni non si costruiscono prospettive politiche, si alimentano solo emozioni, appunto, anche se durature! •••
© Copyright 2025 ExpyDoc