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NEWSLETTER
Anno 4 n.6 | Novembre 2014
Atlas Copco Italia News
PRODOTTI P.8/9
Il nuovo è la nostra risposta
GREEN JOBS: LE
PROFESSIONI PIÙ
RICHIESTE DELLA
GREEN ECONOMY
zoom P.5
PUNTANDO SUI
LINE BUILDERS
attività P.6/7
PRODUCTION
OPTIMIZATION:
QUELLO CHE CONTA
È L’AVVITATURA
servizi P.10/11
Per non annoiare e per non ripetere
cose già dette ma, soprattutto, per
poter pensare di averla definitivamente
relegata al passato, non vorremmo più
occuparci della crisi e continuare a fare
previsioni in merito alla sua fine. Dopo
sette anni, la crisi inesorabilmente continua a occupare un posto centrale nel
dibattito economico internazionale.
Ma oggi vorrei concentrare l’attenzione
sulla fase economica che stiamo attraversando in Italia, la quale ci indica che
i settori di mercato impegnati nell’esportazione stanno andando relativamente bene. In un quadro congiunturale altalenante, i comparti trainanti
risultano essere Off-road, Aerospace,
Power Generation e Green Energy. In
attesa che anche gli indicatori riferiti
ai restanti settori del mercato interno
tornino a dare segnali interessanti, noi
ci confermiamo sulle nostre posizioni
seguendo la via della continuità insistendo sull’evoluzione tecnologica, il
lancio di nuovi prodotti e lo sviluppo di
applicazioni in nuovi mercati.
Siamo entrati nell’Oil & Gas con nuovi
prodotti, stiamo proponendo le nuove
chiavi idrauliche per coppia elevata e
spazi ridotti Rapid Torc (vedi la presentazione curata dal collega Andrea Mascheri a pagina 12) e i nuovi tensionatori Tentec. Abbiamo portato il “focus”
sulle applicazioni relative all’utilizzo
di questi prodotti e ai servizi a essi
collegati. Sempre nell’intento di dare ulteriore valore aggiunto alla partnership,
dalle proposte di Atlas Copco il Cliente
deve ricavare maggiore qualità, capacità produttiva e un migliore contributo
ergonomico in totale sicurezza.
La nostra Mission è, dunque, quella
di concentrarci sui temi fondamentali che appartengono al nostro DNA:
Innovazione (sviluppo tecnologico),
Interazione (con i Clienti), Impegno (per
una partnership continua e duratura),
Sostenibilità (sviluppo sostenibile).
Roberto Rota
“5 Pilastri” per il futuro
incontri di GRUPPO
La sostenibilità e la garanzia di una crescita redditizia per noi e per i nostri clienti dipendono da
“5 pilastri”, cruciali per la strategia Atlas Copco. Parliamo di Presenza, Innovazione, Servizi, Eccellenza operativa e Risorse Umane. I successi futuri dipenderanno dalla capacità di gestire al
meglio queste aree strategiche.
2 | Link@
La Presenza. E’ necessario
essere sempre più presenti là
dove operano i nostri clienti
per condividere sul campo i
loro obiettivi, affrontare insieme i loro problemi, trovare
velocemente e meglio le soluzioni. Dobbiamo arrivare ad
essere presenti anche dove
non abbiamo clienti perché è
il modo migliore per averli.
L’Innovazione è al centro
delle attenzioni Atlas Copco
sin dalla sua Fondazione nel
1873.
Perché è così importante? Le
ragioni sono diverse.
Permette ai nostri clienti di
risparmiare, per esempio
quando l’utilizzo delle macchine richiede meno energia.
Genera una crescita organica
sia per noi che per i nostri
clienti e rende più facile
ai nostri team di vendita e
marketing - e francamente
più divertente - lanciare i
nuovi prodotti. L’innovazione
influenza anche il rapporto
prezzo/qualità dei prodotti.
Questa propensione all’innovazione di Atlas Copco
viene riconosciuta da autorevoli opinion maker come il
celebre business magazine
statunitense Forbes che ci colloca tra le prime 100 società
innovative del Mondo. Ma
questo importante ruolo nel
campo dell’innovazione non
può essere dato per scontato,
va alimentato ogni giorno con
i contributi che ci vengono
proprio dalla presenza e dal
costante contatto con i clienti,
con i loro bisogni e
necessità destinati a
diventare automatiNewsweek:
ATLAS COPCO TRA LE TOP TEN NEL RANKING DELLA SOSTENIBILITÀ
camente gli obiettivi
GLOBALE
della nostra ricerca.
I nostri Servizi
Atlas Copco è settima nella speciale “Classifica Verde” di Newsweek, il più
hanno fatto granprestigioso ranking mondiale su sostenibilità e impatto ambientale nelle
di progressi dalla
aziende corporate.
riorganizzazione del
Il settimanale americano Newsweek promuove l’iniziativa in collaborazione
2011 che determinò
con Global Knights Capital. La maggior parte degli indicatori utilizzati
la creazione e la
proviene dal Professional Service di Bloomberg.
destinazione di una
“Questa classifica è una prova del buon lavoro svolto da Atlas Copco a
sostegno della sostenibilità - afferma Mala Chakraborti, Vice Presidente
divisione service
per la Responsabilità Aziendale del Gruppo svedese. Integrando le nostre
per ogni business
attività con temi su sicurezza, salute e ambiente alimentiamo valori a lungo
area. Progressivatermine per il business. Di questo dobbiamo ringraziare soprattutto i nostri
collaboratori che, con il loro impegno, garantiscono la massima crescita
sostenibile e profittevole possibile.
http://www.newsweek.com/green/top-10-green-companies-world
mente, in questi ultimi anni
prodotti innovativi.
è sensibilmente aumentato
L’Eccellenza operativa può
il numero dei tecnici dedicati
essere raggiunta ovunque.
ai servizi. Ma restano ancora
Il montaggio è stato reso
molte sfide da vincere. Virpiù efficiente e flessibile con
tualmente dovremmo essere
l’applicazione della filosofia
in grado di verificare periodi“Lean” grazie alla quale i
camente tutte le apparecchiaclienti che operano in tutto il
ture che vendiamo. Dobbiamondo possono migliorare
mo dimostrare a un crescente
l’organizzazione del posto di
numero di imprenditori che
lavoro. Eccellenza operativa
acquistano le nostre macchisignifica anche capacità di
ne che possono veramente
garantire il lavoro in un amcontare su un buon Servizio
biente sicuro e talvolta vuol
– dopotutto noi conosciamo
dire trasferire la produzione
le nostre macchine meglio di
in luoghi più idonei. Dobbiaè quella di rendere i nostri
chiunque altro. Questa è una
mo costantemente adeguare
dipendenti un poco più veloci
opportunità tanto per i clienti
il nostro vestito affinché sia
rispetto ai loro colleghi che
quanto per noi. Dobbiamo
conforme al nostro peso.
operano nelle aziende conanche essere in grado di
Naturalmente noi non siamo
correnti.
garantire ai clienti italiani,
nulla senza le nostre eccellenMolte aziende si ispirano
così come a tutti quelli che
ti Risorse Umane.
a questi “5 Pilastri” e ne
operano nei 178 Paesi in cui
Non dobbiamo limitarci a
propongono un’interpretaziosiamo presenti nel Mondo,
sviluppare le loro abilità ma è
ne personale ma quello che
un accesso affidabile ai pezzi
necessario cercare il modo di
conta è la capacità di realizdi ricambio e un’assistenza
renderle più efficienti riduzarli. L’impegno Atlas Copco è
tecnica disponibile all’intercendone i tempi di intervento.
quello di farlo al meglio delle
vento anche in aree difficili da
Per essere vincenti la sfida
sue possibilità … OVUNQUE.
raggiungere e con breve
preavviso. Il servizio
ATLAS COPCO TRA LE COMPAGNIE PIÙ ETICHE AL MONDO
significa molto di più che
la gestione della manuL’Ethinsphere Institute ha riconosciuto Atlas Copco, fornitore leader di soluzioni per la produttività
tenzione delle macchine
sostenibile, come una delle Compagnie più etiche del mondo.
e la sostituzione del pezPresentata al Global Ethics Summit di NewYork, la lista include le Compagnie che hanno dimostrato
zo di ricambio: ci permetdi primeggiare in etica, sostenibilità, responsabilità e conduzione aziendale.
te di interagire frequenL’etica è al centro del modo di fare business di Atlas Copco e si manifesta in diversi atteggiamenti
temente con i clienti,
come la tolleranza zero del Gruppo contro la corruzione. Nella sua lotta contro la corruzione Atlas
definire nuovi metodi di
Copco usa politiche, procedure, formazione e monitoraggio.
collaborazione, sempre
Un altro settore in cui l’etica gioca un ruolo centrale sono gli acquisti. Per promuovere etica e diritti
più rivolta alla partnerumani, i fornitori sono selezionati sulla base di sicurezza, salute, ambiente e altri valori etici.
ship, e ci da importanti
“Noi formiamo costantemente i nostri dipendenti a pensare eticamente e a sviluppare il business
indicazioni sui bisogni
in modo sostenibile a lungo termine.- afferma Hakan Osvald, Vice-Presidente Generale Senior del
dei clienti dai quali trarre
Consiglio Atlas Copco – noi siamo convinti che questa sia la cosa giusta per promuovere un buon
suggerimenti preziosi per
modo di fare affari”.
la realizzazione di nuovi
Atlas Copco è firmatario del UN Global Compact, un’iniziativa politica per le imprese che si sono
impegnate ad allineare le loro operazioni e strategie a dieci principi universalmente accettati nelle
aree di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione.
Link@ | 3
Le aziende svedesi si
confrontano sul mercato
italiano
Forum Assosvezia sulla situazione del mercato italiano. Roberto Rota, General Manager Divisione
Utensili Industriali Atlas Copco Italia, conferma la visione positiva sullo sviluppo dell’Azienda Italia.
I rappresentanti di importanti
aziende svedesi si sono riuniti a Milano presso la sede di
Assosvezia. Per fare il punto sulla
situazione del mercato italiano. A
questo tema è stato dedicato l’incontro di apertura di un ciclo di
iniziative promosse dalla Camera
e volto ad offrire alle aziende
svedesi in Italia un Forum dove
incontrarsi, confrontarsi e condividere le proprie esperienze,
nell’ottica di elaborare idee e
possibili soluzioni a problematiche che spesso sono comuni alle
aziende.
Presenti all’incontro Alfa Laval,
Atlas Copco, IKEA, Maquet - Getinge Group, Mercuri International, SSAB,TeliaSonera International Carrier, Sandvik, Stena
Technoworld, STS e VolvoTrucks.
Rispondendo all’agenda di
questo primo meeting ai
manager sono state proposte
due domande: “Operando sul
mercato italiano, come è stato il
vostro 2013?” e “Quali sono le
opportunità e le sfide che l’Italia
presenta oggi?”.
La maggior parte delle aziende
hanno dato testimonianza di
un 2013 ai livelli del 2008, anno
d’inizio della crisi economica.
Soprattutto le aziende operanti
nel settore industriale hanno vissuto un anno difficile dovuto al
forte rallentamento del mercato
interno, con pochi investimenti
infrastrutturali e un consumo
sempre in calo. Inoltre l’accesso
al credito e le tempistiche di pagamento in Italia risultano molto
difficili, come nel caso estremo
dei 250 giorni per chi lavora con
la pubblica amministrazione. Nei
clienti delle aziende svedesi non
mancano idee e progetti ma in
Italia il credito alle PMI è difficilmente ottenibile. Nonostante
ciò non sono mancati esempi
controcorrente di investimento,
di acquisizione di nuove aziende
e di assunzione di personale. Chi
vive soltanto del mercato interno
ha sofferto molto l’anno scorso,
mentre le aziende con clienti
esteri hanno ottenuto risultati più
soddisfacenti.
Durante i primi mesi del 2014 le
aziende svedesi intervistate hanno avvertito una leggera ripresa
e hanno dichiarato di guardare
con un cauto ottimismo al futuro.
Le sfide che le aziende svedesi
affrontano oggi in Italia sono
diverse: riuscire a superare le
difficoltà interpretative delle
regole vigenti che sono alla base
del grande peso burocratico che
affligge il dinamismo economico
del Paese. La situazione fortemente penalizzata del lavoro
giovanile che bisognerebbe cercare di recuperare attraverso un
maggiore slancio verso l’assunzione dei giovani stessi. È inoltre
necessaria una forte spinta per
aumentare i consumi in Italia.
L’incontro si è concluso con
le risposte alla domanda: “se
l’azienda per cui lavorate fosse
vostra sareste disposti ad investire in Italia oggi?”.La risposta è
stata unanimemente positiva.
In particolare Roberto Rota, General Manager Divisione Utensili Industriali Atlas Copco Italia,
conferma la visione positiva
sullo sviluppo dell’Azienda Italia
“che ha l’opportunità di poter
riconquistare le posizioni precedenti la crisi potendo contare
sulle competenze delle aziende
italiane con effetti soprattutto
sui mercati esteri ma anche su
quello interno. In questo senso si
conferma la necessità e l’urgenza
delle riforme per incoraggiarne
gli investimenti a medio e lungo
termine e per garantire loro la
possibilità di operare nella libera
competizione ma in un mercato
stabile e delineato, con regole
certe… nel tempo”.
EVENTI
ATLAS COPCO ITALIA SU LINKEDIN
4 | Link@
Comunicare con clienti, stakeholder, partner, fornitori rappresenta per qualsiasi azienda
un’esigenza del mercato moderno, un momento di confronto, un elemento di crescita che
è importante rendere sempre più veloce e frequente, se non costante. È infatti necessario
promuovere il marchio e i valori dell’azienda, catturare l’attenzione dei consumatori, lanciare
nuovi stimoli e incoraggiare i contatti tra professionisti
e aziende attraverso criteri di trasparenza e dinamismo.
Atlas Copco Italia ha deciso di strutturare anche in questo
senso la sua presenza sfruttando i social network e
scegliendo, in particolare, uno spazio destinato per
vocazione ad ospitare il mondo dell’impresa e
dell’economia: Linkedin, una rete che si muove
in un’ottica esclusivamente business-oriented
per avviare un canale di comunicazione diretto,
a “portata di mano” dove poter stabilire uno
scambio di informazioni biunivoco.
Ci vedremo anche lì … ad ottobre.
Green jobs: le professioni più
richieste della green economy
Ingegneri ambientali, energy manager e agenti per eolico, fotovoltaico e energie rinnovabili sono
le figure professionali più richieste dalla green economy. Negli ultimi 5 anni la ricerca dei profili
green è cresciuta al ritmo del 10% annuo.
aziende verso lo sviluppo
sostenibile e la ricerca di figure professionali che sappiano
contribuire al rinnovamento
della loro immagine.
L’offerta più consistente viene
dalle regioni del Nord Italia.
Prima fra tutte la Lombardia
(28,3%), seguita da Veneto
(14,7%) e Piemonte (10,5%).
Nel Sud si distingue la Puglia,
con il 2,1%.
Scendendo al livello provinciale, Milano guida la classifica
con il 13,5%, seguita da Roma
(8,8%%), Torino (4,8%), Padova
(3,8%), Bologna e Vicenza
(3,6%), mentre sono Pescara (1,7%), con Bari e Napoli
(1,4%) le prime province delle
regioni del centro sud che
emergono per le richieste.
Arrivando al dettaglio delle richieste tra le figure più cercate
Top categorie
Vendite
34,8 %
Operai, produzione, qualità
20,6 %
Ingegneria
15,2 %
Commercio al dettaglio, GDO, retail
5,9 %
Sanità
4,5 %
Acquisti, logistica, magazzino
4,3 %
Amministrazione, contabilità, segreteria
3,1 %
Professioni e mestieri
2,8 %
Da un articolo pubblicato il 3 aprile 2014 su www.greenbiz.it
a firma Marta Albè
Profili più cercati
Agente fotovoltaico
Agente eolico
Agente energie rinnovabili
Energy mamager
Ingeniere ambientale
Manutentore impianti fotovoltaici
Montatore impianti
Supervisore parco fotovoltaico
Tecnico di laboratorio
Progettista di impianti
formativi specifici. Soltanto
nel 10,7% dei casi è necessaria
la laurea breve e nel 18,7%
quella specialistica.
L’ultimo rapporto InfoJobs per
il 2013, rivela che, con un interessante 2,1%, il settore delle
energie rinnovabili e dell’ambiente rappresenta una delle
principali aree verso cui sono
pervenute offerte di lavoro. Si
tratta di un dato in crescita e
da non sottovalutare, sebbene
il primato venga mantenuto
dai settori IT e telecomunicazioni che si confermano leader
con il 26% e il 24% delle
offerte.
ZOOM
Quali sono le figure professionali più richieste dalla
green economy? Ce lo rivela
InfoJobs.it, che nel 2009 ha
lanciato il primo canale tematico dedicato ai Green Jobs
e alla ricerca di operatori in
ambito ambientale. Le figure
più richieste dalle aziende includono ingegneri ambientali,
energy manager e agenti per
eolico, fotovoltaico e energie
rinnovabili.
Negli ultimi 5 anni la richiesta
dei profili green è cresciuta
al ritmo del 10% annuo, con
un’ulteriore accelerazione
nel primo trimestre del 2014.
Il green job rappresenta una
grande opportunità per i giovani, anche senza esperienza,
e per i diplomati. A dispetto di
uno scenario economico incerto, cresce la sensibilità delle
dalle aziende green
troviamo addetti alle
vendite, operai per
la produzione e la
qualità e ingegneri.
Queste professioni
rappresentano il 70%
delle richieste complessive del settore
green sul territorio
nazionale, con particolare riferimento a
ingegneri ambientali
ed energy manager.
Nel 45% dei casi è
richiesto un diploma
di maturità, mentre per il 13%
delle ricerche non viene segnalato alcun titolo di studio
specifico, in quanto sono le
stesse aziende a offrire ai propri collaboratori dei percorsi
Link@ | 5
Puntando sui Line Builders
L’eccellenza del rapporto con i Line Builders ci permette di internazionalizzare il nostro operato e
di controbilanciare l’orientamento negativo della produzione del mercato domestico.
ATTIVITÀ
Luigi Savastano
Business Line
Manager/Global
Key Account
Manager
6 | Link@
Parte integrante della Divisione Utensili Industriali Atlas
Copco, il team MVI - Motor
Vehicle Industry si focalizza
sulla proposizione di soluzioni ergonomiche e innovative
di assemblaggio per applicazioni nel settore Automotive.
Nel palmares dei major
players Atlas Copco Italia figurano i principali produttori
leader nei rispettivi segmenti
di mercato, quali il Gruppo
Fiat-Chrysler, Ferrari Corse,
Maserati, Lamborghini, Magneti Marelli, Brembo, TRW, e
tanti altri.
L’Italia vanta altri primati oltre
alle sue già note eccellenze
in specifici settori quali, ad
esempio, l’agro alimentare
e la moda; un altro settore è
storicamente rappresentato
dalle altrettanto eccellenti
“line builders” - integratori
e/o costruttori di linee di
montaggio in cui i sistemi di
avvitatura recitano un ruolo
di primaria importanza. La
partnership con Atlas Copco
ha consentito di raggiungere
risultati decisamente positivi
e in controtendenza rispetto
alla contrazione del mercato
domestico dell’auto. Infatti,
l’eccellenza delle soluzioni
tecniche e la presenza di personale Atlas Copco altamente
qualificato presso gli stabilimenti dei clienti, ovunque
essi siano, ha reso possibile
intercettare progetti esteri,
portando business aggiuntivo
in Italia per il Line Builder e
per Atlas Copco.
Coerentemente con la
Mission Atlas Copco, molti
progetti sono gestiti con la
formula “chiavi in mano”, il
che richiede necessariamente
l’impiego di strutture d’ingegnerizzazione organizzate
e service strutturate capaci
di garantire quel livello di
professionalità richiesto
dai clienti più esigenti. Dal
mercato emerge sempre di
più il bisogno della figura del
fornitore/consulente che Atlas
Copco svolge con dedizione e
propone alla clientela fidelizzata. In moltissimi casi questa
si è dimostrata vincente alla
base della sostenibilità della
proposta Atlas Copco ai suoi
clienti, affinché, a cascata,
essi stessi possano sostenere
con successo l’offerta al loro
mercato.
In questi ultimi mesi la
Divisione Utensili Industriali
è stata impegnata nell’ampia-
mento della propria gamma
di soluzioni per l’assemblaggio con tecnologie alternative
e complementari all’avvitatura.
Nell’ottica di un minor
consumo di carburante e di
riduzione dell’inquinamento,
oltre ai motori più performanti e all’aerodinamica, un ruolo
determinante lo gioca il peso
del veicolo. L’incollaggio con
sistemi industriali e materiali
innovativi, ove tecnicamente preferibile all’avvitatura,
contribuisce in maniera
importante al raggiungimento di obiettivi sempre più
ambiziosi.
Per dotarsi di queste nuove
tecnologie, nel 2011 Atlas
Copco ha acquisito la Sca
un’azienda tedesca con il
fatturato in forte crescita,
specializzata nell’incollaggio
di lamiere per applicazioni
automotive.
L’ultima azienda che è entrata
a far parte del Gruppo Atlas
Copco è la Henrob con una
nuova tecnica di assemblaggio che utilizza la rivettatura
auto perforante, un processo
di giunzione a freddo usato
per unire due o più lamiere
fra di loro.
La proposta globale per i
clienti Automotive, si completa con l’acquisizione di
un’altra azienda tedesca
leader di mercato, avvenuta
sempre nel 2013, la Synatec.
L’esperienza accumulata con
i maggiori “car makers” internazionali ha reso possibile lo
sviluppo di una suite software
dedicata alle linee di produzione automotive. Ciò integra
e accomuna sistemi diversi,
oggi gestiti separatamente, in
un unico sistema: “All-in-One”,
un vantaggio competitivo che
Atlas Copco può offrire alla
propria clientela.
Link@ | 7
Aerospace: PFD 1100 per
l’attacco alle fusoliere
Tra il “vecchio” PFD 1500 e il PFD 1100, ultimo arrivato dalla nursery tecnologica Atlas Copco, c’è
l’85 per cento dei milioni di fori presenti in una fusoliera
PRODOTTI
Ivano Nastasi
Segment Manager
Aerospace
8 | Link@
Figlio del PFD 1500, un dispositivo semiautomatico per la
foratura presentato da Atlas
Copco nel 2009, il PFD 1100,
nato alla fine del 2013 e per
il quale è prossimo un lancio
mondiale, è anch’esso un
dispositivo semiautomatico
modulare ma più piccolo quindi più adatto a produrre fori di
piccole dimensioni prevalenti
negli aerei perché massicciamente presenti sulla fusoliera.
Un dispositivo a cui sono
perciò particolarmente attenti
i grandi clienti della casa
svedese del settore Aerospace
(Boeing/USA, Airbus/Europa,
Embraer/Sudamerica).
Nell’industria aeronautica
c’è un’enorme domanda di
fori ad alta precisione che ha
determinato una forte diminuzione della foratura a mano
compensata da quella semiautomatizzata. Già il PFD 1500
è stato veramente rivoluzionario grazie alla sua struttura
modulare che ha consentito
all’operatore di rimuovere e
sostituire i singoli componenti
che regolano la velocità e l’avanzamento del mandrino con
un’operazione che richiede
meno di 5 minuti. Quindi, con
una singola unità operativa
è stato possibile disporre di
una vasta gamma di differenti
velocità di rotazione e di avanzamento, con un notevole
aumento della flessibilità nella
produzione. Rimontaggio
semplice e veloce ha significato riduzione dei tempi di
installazione e manutenzione.
Ciononostante per i produttori
di velivoli la differenza fra i
due dispositivi è devastante: il
PFD 1500 è adatto per i grandi
fori che rappresentano il 5%
dei milioni di fori presenti su
PFD 1100 e il mercato
miglioramento della modularità
grazie al Feed Cassette cambiati i parametri di velocità e avanzamento
intercambiabilità dei componenti per ottenere tutte le combinazioni di velocità e di
avanzamento per realizzare fori qualitativamente ottimi in tempi ridotti
Intervalli di service più lunghi
potenza al mandrino garantita dal motore a turbina
riduzione delle scorte di magazzino
un’aerostruttura.
Una percentuale
che sale addirittura al 90% con il
PFD 1100 sempre nell’ambito
della foratura semiautomatica. Normalmente per produrre i fori necessari viene utilizzata una maschera di foratura
che segue il componente che
deve essere lavorato. Come
avviene per altri servo mezzi,
anche il PFD1100 viene utilizzato attraverso una maschera
di foratura.
Il PFD 1100 può anche essere
equipaggiato con un dispositivo detto pinza a espansione
(concentric collet) che consente di realizzare contemporaneamente, in un’unica operazione (ONE SHOT DRILLING),
foro e svasatura.
La promessa di produttività
delle macchine va oltre le
aspettative grazie a ulteriori
dispositivi quali il CHIPLET®.
Questo brevetto Atlas Copco è
in grado di generare all’in-
terno del mandrino delle
oscillazioni che permettono
la rottura del truciolo rendendo forabili materiali come il
titanio, in generale i compositi
molto utilizzati negli ultimi
decenni per la loro leggerezza
che determina il doppio beneficio economico e ambientale.
L’impiego sempre maggiore
di questi materiali su scala
mondiale rende particolarmente efficiente l’adozione di
dispositivi come il chiplet, un
sistema adatto a forare metalli
particolarmente tenaci. L’evacuazione del truciolo nelle
operazioni di foratura in cui
vengono impiegati
dispositivi come il
chiplet garantisce una qualità
di foratura elevata che, con
la distruzione del truciolo,
elimina il rischio di presenza
di difetti provocati dal truciolo
stesso all’interno del foro.
Il PFD 1100 dispone di un
sistema di lubrificazione
integrato all’interno della
macchina che ne fa una caratteristica molto apprezzata dai
suoi utilizzatori, garantendo
un ambiente di lavoro pulito
e migliorando gli aspetti di
comfort legati all’utilizzo della
macchina stessa.
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Production Optimization:
quello che conta è l’avvitatura
L’ottimizzazione della produzione è il vero prodotto. L’obiettivo è l’avvitatura non l’avvitatore.
Quindi il percorso deve essere produrre, proporre. vendere e comprare avvitature ben fatte.
SERVIZI
Ugo Pistolesi
Product Manager
10 | Link@
In decenni di studi ed esperienze, Atlas Copco Tools ha
accumulato una profonda
conoscenza degli aspetti fisici
e tecnologici dei processi di
avvitatura.
Queste competenze, supportaTe da laboratori e strumenti
di misura all’avanguardia,
consentono di svolgere analisi, misurazioni, valutazioni e
ottimizzazioni per tutti i tipi di
avvitatura industriale.
Atlas Copco Tools mette oggi
queste competenze a disposizione della clientela, raccogliendole in una gamma di
servizi (sia pacchetti standard,
sia consulenze a progetto)
denominata “Production Optimization” (PO)
A cosa serve la Production
Optimization
Da un lato, i servizi di PO
sono la risposta alle tante
problematiche che possono
emergere durante l’avvitatura
in produzione, spesso scambiate per ”malfunzionamenti”
di un avvitatore che sta invece
correttamente intercettando
variazioni sfavorevoli nei
materiali o nei processi su cui
opera.
Tuttavia, l’attività di ”scoperta
e inseguimento” dei problemi
di processo è solo la proverbiale punta dell’iceberg! I servizi di PO non sono semplicemente ”una cosa utile in più”
offerta da Atlas Copco.
Il vero punto di forza di questi
servizi sta nella loro capacità
di supportare tutte le attività
da cui dipenda la qualità di
una giunzione: dalla progettazione / ricerca e sviluppo
all’ingegnerizzazione / messa
in produzione, dal mantenimento dei parametri ottimali di processo (inclusa la
gestione dei cambiamenti in
corso d’opera) fino al phase
out finale.
Questo è possibile perché
i servizi di PO arrivano ad
abbracciare:
• simulazioni e calcoli 3D delle giunzioni, a supporto delle
fasi in cui il prodotto viene
concepito e progettato;
• una gamma completa di
metodologie per studi scientifici sul comportamento
delle giunzioni, a supporto
di prototipazione e specifica
del prodotto finale, oltre
che per l’ottimizzazione dei
processi già operativi;
• simulazioni 3D del layout
stazione per ottimizzare
l’ergonomia di stazione e
intercettare eventuali interferenze
Tutto questo garantisce al
cliente vantaggi strategici
che vanno ben oltre il superamento di una momentanea difficoltà.
1) L’ottimizzazione di ogni
stadio facilita radicalmente
l’esecuzione dello stadio
successivo.
Una buona progettazione
riduce il lavoro di prototipazione, dopodiché queste
fasi - assieme al supporto
engineering - consegnano
all’avvio produttivo giunzioni
e processi già correttamente specificati. Si riducono i
tempi di industrializzazione,
l’avvio produttivo è rapido ed
efficace, qualità e difettosità
partono molto vicine ai livelli
desiderati.
2) L’utilizzo dei sistemi acquistati è realmente ottimale
Un ”canale” di avvitatura elet-
tronico Atlas Copco possiede
capacità di analisi e controllo
elevatissime, che spesso i
clienti sotto-utilizzano. Le
attività di PO consentono di
usare i medesimi strumenti
come ”laboratori di analisi”
per lo studio delle giunzioni
da cui derivare processi di
avvitatura ottimizzati nel dettaglio e capaci di sorvegliare
strettamente il mantenimento
della qualità nel tempo. Ogni
anomalia viene intercettata
e, sulla scorta delle informazioni ottenute in fase di
studio, diventa facile e rapido
individuare cause e soluzioni. Inoltre, l’ottimizzazione
dei processi porta sempre in
dote la riduzione dei consumi
energetici, l’ottimizzazione
delle cadenze di manutenzione, una qualità ottimale
perdurante nel tempo e la
minimizzazione del Total Cost
of Ownership (TCO).
La PO è il ”vero” prodotto!
Va chiarito un concetto spesso trascurato: al momento di
acquistare le soluzioni per la
propria linea produttiva molti
clienti tendono a concentrarsi
su utensili, cavi e centraline
... dimenticando che il vero
scopo del loro acquisto è di
garantirsi avvitature ottimali,
su scala e tempi industriali!
Questa errata focalizzazione,
sugli strumenti anziché sulla
bontà dei processi, è all’origine di moltissime problematiche. Nel caso più fortunato,
il cliente acquisterà soluzioni
sofisticate e di alta qualità che
utilizzerà solo per una frazione delle loro capacità.
Il plus Atlas Copco è proprio
qui: la Casa svedese vende
innanzitutto ”avvitature ben
fatte”, grazie alle competenze
riunite nel PO che garantiscono l’avvitatura ottimale
su scala industriale che verrà
poi studiata e messa in opera
dagli utensili stessi.
E’ importante avere chiara
questa rivoluzione concettuale: il centro dell’attenzione
diventa l’avvitatura non l’avvitatore. Prima si individua
quale sia l’avvitatura corretta
poi la si parametrizza e la
si effettua con gli strumenti
adatti.
Per fare questo è importante
la conoscenza dei fondamentali fisici e tecnologici del
processo di avvitatura industriale, troppo spesso sottovalutati. Il cliente non deve più
essere costretto a imparare
dagli errori.
A questo scopo la PO comprende diversi pacchetti di
training a diversi livelli di ampiezza e complessità, mirati a
audience di livello crescente
(dall’operatore al responsabile di linea / stabilimento,
fino ai responsabili qualità e
industrializzazione).
L’esperienza conferma che
questi training permettono di
condividere la comprensione
dei processi in gioco, creando
un clima di collaborazione
Atlas Copco - cliente, grazie
al quale diventa possibile
prevenire i problemi e gestire
i cambiamenti, anziché essere
costretti all’eterno inseguimento.
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Chiavi a serraggio idraulico
Rapid Torc Line
La soluzione ideale nei settori Oil & Gas, Power Generation ed Eolico.
PRODOTTI
Andrea Mascheri
Product Specialist
12 | Link@
La serie di chiavi idrauliche
Atlas Copco Rapid Torc,
perfettamente integrata nella
gamma prodotti Atlas Copco,
si presenta come la soluzione
ideale per serraggi con coppie elevate, preziose soprattutto in quelle situazioni che
necessitano di spazi ridotti.
Grazie alle sue caratteristiche
questa soluzione trova largo
impiego in settori di mercato
come Oil & Gas, Power Generation ed Eolico, attività in cui
i serraggi richiedono coppie
che gli avvitatori classici non
riuscirebbero a raggiungere
se non con prodotti estremamente ingombranti e pesanti
inadatti all’utilizzo manuale.
Questi utensili sono disponibili sia in configurazione con
attacco quadro (RT – 9 modelli) che a esagono passante
(RTX – 5 modelli) e coprono un campo di coppia da
75Nm a 77.000 Nm, grazie
ai 14 modelli corredati di
molteplici accessori che
permettono di lavorare in
sicurezza e adattare le chiavi
alle differenti dimensioni di
dadi e bulloni
Le due configurazioni condividono le funzioni tecniche:
Uni-Swivel
- Tubi orientabili per una migliore accessibilità
- 360x160 gradi di rotazione
- Movimenti anche con tubi in
pressione
Reaction Pawl
- Trattiene la chiave in posizione quando il pistone si ritrae
- Agisce come un “argano”
- Consente all’operatore di
lavorare a distanza di sicurezza e di non sostenere la
chiave durante le operazioni
di serraggio
Caratteristiche RT
Il particolare di innesto
dell’attacco quadro è sviluppato con millerighe. In questo
modo le elevate forze di
torsione in gioco sono distribuite uniformemente e non
solamente su quattro punti
come avviene nella maggior
parte delle chiavi presenti sul
mercato.
La barra di reazione è orientabile a 360° grazie alle 60
posizioni di innestamento, il
corpo in alluminio la rende
estremamente leggera e
dispone di una parte terminale in acciaio per garantire
la massima resistenza alla
reazione.
Caratteristiche RTX
La soluzione RTX, composta
da cinque modelli di Power
Head, dispone di un Sistema
Quick change che garantisce
a ciascuno la disponibilità di
un immenso numero di “link”
a esagono passante per
innestarsi su differenti taglie
di bulloni.
La chiave idraulica Atlas
Copco serie Rapid Torc
consente una precisione
meccanica di +/- 3 e deve
essere calibrata tutti gli anni
unitamente a manometro e
centralina.
One-way ratchet
Uni-Swivel
Leva disconnessione
esterna
Barra di reazione
Il sistema di serraggio
idraulico Atlas Copco
è composto da:
Chiave idraulica RT o RTX
Tubi gemelli per alte
pressioni già raccordati
Vascomax
Acciaio per migliore
resistenza
The Vascomax inner steel components
makes the drive transmission
extremely durable
Centralina idraulica da
700bar elettrica o pneumatica
Attacco quadro
con millerighe
Accessori
5
Alloggiamento ricavato
da un unico blocco
Ecco le 10 città più sostenibili
del mondo
Consegnati i City climate leadership awards alle metropoli che si sono distinte per i loro progetti
verdi. Nessuna italiana neanche tra i finalisti.
AMBIENTE
Panorama 13/09/2013
Scienza / Green
già ottenuto risultati straordinari
portando il riciclo dei materiali
alla soglia dell’80%.
Singapore vince nella categoria
Infrastruttura cittadina intelligente
grazie al suo sistema di trasporti smart che ha reso Singapore
una delle grandi metropoli meno
congestionate al mondo, nonostante la popolazione urbana sia
in aumento e lo spazio fisico a
disposizione molto limitato. Un
uso spinto della tecnologia (gps
sui taxi che raccolgono e mandano in tempo reale dati sul traffico,
sistemi di pagamento elettronico
dinamici con i quali il prezzo per
circolare in determinate zone
della città varia a seconda del traffico) aiuta ad affrontare le sfide di
una città in continua crescita.
A Copenaghen si misurano le
emissioni per studiare i modi
migliori per tagliarle, Bogotà ha
potenziato il proprio sistema di
trasporto pubblico, sfruttando
anche veicoli elettrici e ibridi.
Nei suoi piani c’è l’intenzione di
tagliare le emissioni dei taxi con
un grosso risparmio economico
e un ottimo guadagno ambientale.Tokyo vince il premio per la
finanza grazie al suo progetto di
Cap-and-Trade, il primo al mondo
ad essere realizzato a livello
urbano, del resto parliamo di una
città che ha 36 milioni di abitanti,
più di molte nazioni. Monaco di
Baviera si è aggiudicata il premio
Energia verde per il suo piano di
arrivare entro il 2025 a coprire l’in-
tero fabbisogno energetico della
città solo con energia da fonti
rinnovabili. Sarebbe la prima
città al mondo sopra il milione
di abitanti a riuscire nell’impresa
e l’obiettivo, lungi dall’essere
irraggiungibile, è già in vista.
Per l’Adattamento ai cambiamenti
climatici vince NewYork, che ha
imparato la lezione dell’uragano
Sandy e iniziato a fare sforzi
decisi per rendere la città più
resistente agli eventi climatici
estremi. Rio de Janeiro si segnala
nella categoria delle Comunità
sostenibili, per il suo progetto di
rivitalizzazione urbana di tutte le
favelas entro il 2020. Melbourne
costruisce in base al criterio
dell’efficienza energetica, mentre
con il progetto ProAire Città del
Messico si aggiudica la vittoria
nella categoria Qualità dell’aria.
Nel 1992 era la città più inquinata
del mondo, vent’anni dopo, grazie a una forte implementazione
del trasporto pubblico, al bikesharing e alla pedonalizzazione di
alcune aree della città, inquinamento ed emissioni hanno subito
un vistoso calo.
Tra i molti progetti finalisti in lizza
per il premio Citizens’ choice
compaiono altre metropoli come
Berlino, Shanghai, Amsterdam,
Stoccolma, Lagos, Londra, Barcellona, Los Angeles, Oslo, Parigi.
Ma delle tre città italiane che fanno parte del gruppo C40, Milano,
Roma e Venezia, purtroppo non
c’è traccia.
Spazio dedicato
a un articolo,
un servizio
radiotelevisivo,
una testimonianza
proveniente
dal web su cui ci
sembra interessante
fermare la giusta
attenzione, insieme.
di
Marta
Buonadonna
foto
Copenaghen,
capitale danese,
è una delle città
più “verdi” del
pianeta.
(Credit:
JONATHAN
NACKSTRAND/
AFP/Getty
Images)
RASSEGNA
STAMPA
Stanno eliminando
i rifiuti, progettando
infrastrutture intelligenti, ottimizzando il
sistema dei trasporti
urbani, abbattendo
le emissioni di CO2,
passando all’energia
verde, migliorando
la qualità dell’aria e
molto altro ancora.
Il contributo che le
metropoli possono
dare alla lotta contro i cambiamenti climatici e al passaggio
a un’economia verde e a fonti
energetiche rinnovabili è enorme.
Ecco perché i progetti che puntano in questa direzione vanno
premiati, per fare in modo che le
buone pratiche siano conosciute
e magari copiate anche da città di
dimensioni più ridotte.
Sono stati appena consegnati i
City climate leadership awards,
organizzati da Siemens e dalle 40
città del Cities Climate leadership
group. Le dieci città premiate
si sono distinte ciascuna per il
proprio impegno in un settore specifico con lo scopo di
ridurre i consumi energetici,
limitare le emissioni e muoversi
in direzione di una maggiore
sostenibilità. I progetti in lizza
erano 37, presentati da 29 città.
Tra i progetti finalisti che non
sono stati premiati dalla giuria
indipendente,composta da esperti, architetti, ex-sindaci e rappresentanti della Banca Mondiale, gli
internauti potranno votare il loro
preferito, in vista dell’assegnazione del premio Citizens’ choice.
Ma quali sono le metropoli più
virtuose e in che cosa si sono
distinte? Vediamole una per una.
San Francisco ha vinto nella categoria Gestione dei rifiuti grazie
al suo ambizioso ma riuscito programma Zero Waste, che punta a
eliminare del tutto i rifiuti in città
entro il 2020. Creando una cultura
del riciclo e del riuso la città ha
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Piccoli assaggi dalle tradizioni culinarie dei Paesi in cui Atlas Copco è presente. Siamo in Ucraina per
contribuire alla realizzazione della rete stradale avviata in occasione degli europei di calcio 2012.
UCRAINA • “Holubtsi”
Gli Holubtsi, involtini di cavolo, sono una ricetta d’inverno
tipica della cucina ucraina che
spesso viene servita accompagnata da salsa di pomodoro.
LINK@
Atlas Copco Italia News
NEWS
Newsletter mensile
di informazione
Anno 4 - n. 6
Testata registrata
presso il Tribunale di
Monza n. 2020
30 maggio 2011
Editore
Atlas Copco Italia
via F.lli Gracchi 39,
20092 Cinisello Balsamo
(MI)
Direttore
Edoardo Angelucci
Direttore Responsabile
Fulvio Quarella
Redazione
Atlas Copco Italia
via F.lli Gracchi 39,
20092 Cinisello Balsamo
(MI)
Stampa
Edizioni GR
Grafica
MarCoRelations.it
Hanno collaborato
Andrea Mascheri,
Cristina Baraldini,
Federica Calcagno,
Ileana Fassi,
Ivano Nastasi,
Luigi Savastano,
Robeto Rota,
Ugo Pistolesi,
Valentina Todaro.
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Ingredienti:
• 1 da circa 2 Kg Cavolo
• 1 Cipolle
• 2 cucchiai Olio di oliva extravergine
• 1/2 Kg Polpa di manzo
• 200 g Carne di maiale
• 400 g Riso cotto
• 300 g Passata di pomodoro
• q.b. Sale
• q.b. Pepe
3 minuti in modo che le foglie
si inteneriscano.
Sfogliate il cavolo mettendo
da parte circa una ventina di
foglie.
Tritate il cavolo rimasto.
Prendete la cipolla, tritatela
finemente e fatela rosolare
in una padella contenente 2
cucchiai di olio di oliva extravergine.
Aggiungete la carne macinata, il riso, che avrete lessato
in abbondante acqua salata,
regolate di sale e di pepe.
Mescolate accuratamente per
Preparazione:
Prendete il cavolo e
mettetelo a sbollentare
in una pentola contenente abbondante
acqua salata, lasciandolo cuocere per circa
10 svedesi
pronti per Marte
Insieme a circa altri 1000 candidati, dieci svedesi
stanno aspettando l’esito più importante della loro
vita. Più di 200.000 persone hanno fatto richiesta di
trasferirsi su Marte e ora il progetto olandese Mars
One dovrà scegliere un gruppo di 40 partecipanti,
che avranno il compito di colonizzare il pianeta
rosso. Le prime 4 colonie partiranno nel 2024,
senza biglietto di ritorno. Katarina Stark, candidata
svedese di Ösmo, afferma: “Ovviamente sono
spaventata ma la voglia di avventura è più grande
della paura”. Quando i primi immigrati avranno
messo piede sul suolo marziano, ogni due anni
arriveranno nuovi coloni per espandere la colonia.
Dalla Terra si potrà seguire la vita su Marte in tv. Il
progetto Mars One costerà miliardi di dollari e sarà
sovvenzionato da donazioni private.
ben amalgamare e fate cuocere per una decina di minuti.
Prendete una cucchiaiata di
preparato di carne e mettetelo
su ciascuna foglia di cavolo,
poi arrotolatela, ripiegate i
bordi e fermate con uno stuzzicadenti.
In una teglia riempite il fondo
con metà del cavolo tritato,
poi deponete gli involtini e
ricopriteli con il cavolo tritato
rimanente.
Miscelate la passata di pomodoro con dell’acqua, mescolate il composto fino a quando
diventa omogeneo. Versatelo sugli involtini di
cavolo, poi coprite con
un coperchio e portate
ad ebollizione.
Abbassate la fiamma
e lasciate sobbollire
per circa un’ora e un
quarto, poi servite.
Eolico: contratto
Google-Eolus Vind
La società svedese Eolus Vind ha firmato
un accordo con il colosso americano Google
per un accordo decennale in virtù del quale
acquisterà l’energia elettrica prodotta da 29
turbine eoliche collocate in 4 diversi campi nel
sud della Svezia. L’energia prodotta servirà per
alimentare il data center di Google situato in
Finlandia. I campi eolici potranno produrre 59
megawatt, e le turbine verranno fornite dalla
compagnia danese Vestas, il progetto dovrebbe
iniziare già nel vicino 2015. Questo è il secondo
contratto che Google mette a segno in Svezia,
nel giugno scorso aveva già acquistato dalla
compagnia svedese 02 dieci anni di elettricità
prodotta in Lapponia da 24 pale eoliche della
potenza di 72 megawatt.
Water for All Italia è
un’associazione!
L’iniziativa è stata promossa in occasione del 30° anno di fondazione.
Alberto Grimaldi e Manuela
Stagnati (entrambi di AC
Italia) abbiamo siglato l’atto
costitutivo di Water For All
Italia facendo subentrare subito dopo, un rappresentante
per ognuna delle aziende
del gruppo operanti in Italia:
ABAC, BLM, CECCATO, MULTIAIR, STONETEC. Un team
di 7 persone motivate per
raggiungere obiettivi sempre
più ambiziosi.
Ispirandoci all’attività dei
nostri predecessori svedesi, anche noi, WATER FOR
ALL Italia, abbiamo voluto lanciare la campagna
“Thirty4Thirty4ThirstyAfrica”:
30 nuove adesioni per festeggiare il 30° anniversario della
nostra associazione e per
raccogliere sempre più adesioni ad un progetto comune
di cui non possiamo andare
che fieri.
Inoltre, tra tutti coloro che al
31 Dicembre di quest’anno
avranno
sostenuto il nostro impegno, verrà estratto
un fortunato vincitore che,
accompagnato da AMREF,
volerà in Kenya per vedere coi propri occhi i grandi
traguardi raggiunti finora.
Riteniamo infatti che la possibilità di vedere da vicino i
progetti finanziati non possa
che essere d’aiuto e fonte di
ispirazione…
Anche
se
l’acqua
naturale per noi non è
cara, risparmiarla è un
dovere.
Impariamo quindi a
rispettarla.
Per iniziare bastano solo
piccoli accorgimenti che
non “costano” nulla:
• scegliete la doccia
invece del bagno;
• ricordatevi di tenere
aperto il rubinetto solo
per il tempo necessario;
• innaffiate le piante di
sera: dopo il tramonto
l’acqua evapora più
lentamente!
SOCIALE
Nel lontano Agosto del 1984, in seguito alla
visione di un documentario
intitolato “Dead Earth” Torgny Rogert e Peter Håkansson
decisero che qualcosa di più
doveva essere fatto e … Atlas
Copco aveva i mezzi giusti
per farlo: “Progettiamo e
costruiamo macchine per la
perforazione e quindi perché
non usarle per creare accessi
all’acqua pulita.” Fu questo il
primo pensiero che li spinse
a cercare sostenitori e, grazie
ad un passaparola molto
efficace, ottennero il sostegno
di molti colleghi e di Atlas
Copco stessa. Qualche mese
dopo si trovarono in Perù a
vedere coi propri occhi i risultati del loro successo….
Fu proprio grazie alla sensibilizzazione verso un problema
che colpisce una grande parte
del nostro pianeta che nacque
Water For All.
Sebbene operativi da diversi
anni, lo scorso 8 Maggio io,
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GTG25
Nuova Smerigliatrice Turbo
Atlas Copco ha sviluppato utensili con tecnologia a turbina da oltre 20 anni.
Sulla base di questa esperienza ora presentiamo la nuova smerigliatrice GTG25.
Quando parliamo di potenza, prestazioni ed ergonomia per l’operatore, la GTG25 è
realmente prima in tutto
www.atlascopco.it