Anno XLI - GENNAIO 2014 - Una copia se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità 3,00 1/2014 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità Chiusura Con.Sud Barletta ha perso una “fucina” formativa Cantine della Bardulia Una realtà nello sviluppo dell’economia locale 1/2014 9 9 10 11 13 15 Renzi, il mithos, il sogno velleitario; Letta il reality, la concretezza operativa, la praticità del risultato Vita amministrativa Renzi ci fa sognare (purché non ci prepari un brusco risveglio) di Renato Russo Provincia Consuntivo di fine anno. Ventola e Damiani tirano le somme La Provincia BAT è la prima in Italia ad aver approvato lo schema di Bilancio di Previsione 2014-2016 In libreria 2400 pagine e 2850 fotografie. Dopo dieci anni con la seconda parte del quarto volume si è conclusa la storia di Barletta di Renato Russo Turismo Resoconto primo meeting sulle politiche di promozione nel territorio della BAT di Gianluca Laforgia 11 17 La Provincia BAT prima in Italia ad aver approvato in Giunta lo schema di Bilancio di Previsione 2014-2016 Agricoltura Le cantine della Bardulia: una realtà nello sviluppo della economia agricola locale di Giuseppe Santaniello 18 19 Agenzia Puglia Imperiale: l’importanza della programmazione è basilare 20 Giustizia La Mediaconciliazione: una giustizia più rapida ed economica 20 21 UAL Preoccupazione e sconcerto di Francesco Filannino Il comando provinciale dei Vigili del Fuoco a Barletta Prefettura Messaggio di insediamento del Prefetto di Barletta Andria Trani: a tutela della sicurezza della collettività di Clara Minerva 1329 Dopo dieci anni con la seconda parte del quarto volume si è conclusa la storia di Barletta 22 Per non dimenticare Attualità dell’Archivio della Memoria di Luigi Di Cuonzo 23 29 34 35 Chiesa La vita è una storia di incontri di don Cosimo Damiano Falconetti Archivio storico L’archivio storico a supporto della didattica formativa della scuola di Michele Grimaldi 30 Cultura Con la chiusura della Cons.Sud Barletta ha perso una “fucina formativa” 31 Scuola Biblioteche scolastiche una grande risorsa non sempre adeguatamente sfruttata di Ruggiero Mascolo 33 17 Scuola Elementare “G. Modugno”: Happy open day: school, sport and family 39 41 43 45 Le cantine della Bardulia: una realtà nello sviluppo della economia agricola locale Scuola Media “Renato Moro”: Musica e canti nella chiesa di “S. Nicola” Alunni della scuola media “De Nittis” alla riscoperta della storia dell’ex Distilleria di Barletta GOS L’hub provinciale dell’innovazione sociale al GOS di Barletta Editoria Autori barlettani - produzione editoriale 2013 Musica Moked, il portale dell’ebraismo italiano. La musica salvata, premio a Francesco Lotoro Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca 29 29 Il lavoro degli storici collega il passato al presente, chiarisce le azioni trasmesse nel tempo, fino a noi 46 47 Sport Libro-fotoreportage sugli esordi giovanili di Pietro Mennea Gruppo sportivo Avis-Barletta: gli straordinari esordi dell’estate ‘62 di Renato Russo 48 49 Brevi di sport Arti marziali / Motociclismo 6 7 Asd Barletta Sportiva: 2013 un anno da incorniciare RUBRICHE Lettere al direttore - Quelle gru ferme - Un disegno inedito su Mennea - Ancora su Mennea - Perché non scrive più articoli di fondo? - E chi lo dice che non è un Fracanzano? - Il mancato abbattimento del muro di Villa Bonelli… -L’insegnamento, una missione che 46 Rassegna stampa “Libertas Sprint” Libro-fotoreportage sugli esordi giovanili di Pietro Mennea dura per tutta la vita - Sul riordino delle Province 22 24 26 50 52 Libri del mese - Il primo cicettario - La cena di Natale a cura della Libreria Liverini In città Notizie in breve Bar.S.A. La situazione economica della società e sviluppi normativi in tema di società pubbliche di Luigi Pannarale Poesia Frammenti di vita di Gaetana De Zio di Franco Lamonaca La Stradina dei Poeti Vernacolo Varretta maje di Lase (Sebastiano Lavecchia) TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore Ancora su Mennea Carissimo direttore, vi ringrazio di aver risposto alla mia email. In allegato invio una foto di Pietro Mennea, Salvatore Pallamolla e una collega di scuola scattata a Bari credo negli anni ‘70-71 e una poesia in vernacolo su Pietro. www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] Anno XLI - GENNAIO 2014 - Una copia 3,00 1/2014 se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Mensile di cultura, informazione e attualità Chiusura Con.Sud Barletta ha perso una “fucina” formativa Cantine della Bardulia Una realtà nello sviluppo dell’economia locale n° 1 - gennaio 2014 anno XLI Direttore responsabile RENATO RUSSO Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol Freelife Satin Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 BARLETTA e-mail: [email protected] www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 ASSOCIATO accedi a Il Fieramosca on line COME ABBONARSI • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 30,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 Quelle gru ferme Le scrivo perché ricordo che negli anni passati si occupava di urbanistica e anzi per molti anni ha anche diretto una rivista di pianificazione territoriale (oltre ad essere stato più volte assessore all’Urbanistica e relatore di proposte innovative sul territorio). (…) nella nuova 167 non le pare che regni il caos? Basta dare un’occhiata dalla 16 bis per rendersene conto: fabbricati qua e là incompleti, tante gru mandano in porto la costruzio(ne ho contate undici), quasi ne… Ancora una cosa: a parte tutte ferme, e fra un palazzo e il disordine del disegno urbal’altro cumuli di rifiuti… Che nistico dell’area vasta, a me razza di periferia è questa? per sembra che neanche le distanze non dire dei dislivelli esistenti fra le costruzioni siano state rispettate. fra un palazzo e l’altro. Pino Dicuonzo Ricordo le belle parole della relazione Cirillo letta in Consiglio Comunale quando ci L’assessore Pelle inforfecero intravedere una nuova mi la città. Per molti anni ho zona di espansione elegante, seguito le vicende urbanistimentre qui mancano le resi- che territoriali, ma con mio denze pertinenziali…. Dove grande disappunto negli ulandranno i bambini a giocare? timi anni non si è mai tentato Io abito in un complesso Sal- un approccio urbanistico di zo (via Madonna della Croce ampio respiro sulle prospet247), mio cugino in un altro tive pianificatrice della città, complesso Salzo (via dei Pini ma si è proceduto a casaccio, 85): all’interno grandi aiuole, con assessori improvvisati ed larghi vialetti, alti lampioni, estemporanei e nessun progetci si vive bene, specialmente to di ampliamento territoriale d’estate i bambini hanno il loro organico e realistico (è inadespazio vitale… guatamente applicato quello Ho detto di quelle palazzine esistente). quasi tutte ferme, fatto il rustico Ricordo solo una volta che non vanno avanti il sindaco Maffei per mancanza convocò un inconNON TANTO PER CONOSCERE QUANTO PER OPERARE di soci, perché tro in sala Giunta molti hanno abper illustrare un bandonato per la piano di coordinacrisi economica mento operativo e d’altra parte qui fra Piano di Zona e a pagare sono le PRG, in proiezione cooperative, non PUG… Ma fu solo di imprese che una mera enunciarischiano del prozione di intenti perprio e comunque ché non se ne fece Antonio Falconetti nulla… Un suggerimento all’assessore Pelle: faccia il punto della situazione e in una breve relazione ne informi la città, che gliene sarà grata, perché oggi giorno ne è disinformata. Un disegno inedito su Mennea Grazie per la cartolina celebrativa che riproduce Mennea nel momento in cui vinse la medaglia d’Oro a Mosca nel 1980. A mia volta le invio una cartolina da me prodotta con semplice finalità amatoriale ripresa da un disegno in mio possesso del 1992 (…) Perché non scrive più articoli di fondo? Ricordo che per tanti anni la rivista ha esordito con un suo articolo di fondo, in cui faceva il punto sulla situazione politico-amministrativa, ma ormai da tanto tempo ce ne ha privato. Come mai? Ruggiero Seccia Gianni Galeotti Reggio Emilia Perché e inutile, perché agli uomini politici al potere non interessa più nulla del tuo punto di vista sulla politica, sino al punto che un consigliere regionale mi ha persino rimproverato di occuparmene: “Come ti sei permesso di scrivere di politica?” mi ha redarguito. Cioè il giovanotto non mi rispondeva se le cose da me denunciate fossero vere o false, ma come mi ero permesso di interloquire nei fatti suoi… Caro Direttore, con vivo disappunto ho letto sul mensile di dicembre “Il Fieramosca”, alla pagina - Lettere al Direttore - l’articolo di Ruggiero Doronzo, “Cesare Fracanzano errata corrige”, dove menziona l’opera in mio possesso della mia famiglia e dice testualmente: “… mentre il quadro Esperti va assegnato ad altra mano rispetto a quella fracanziana”. Se non è la mano fracanziana, a quale altra mano lo attribuisce? Poteva darci un suggerimento? Perché screditare l’opera? Quali mezzi ha per asserire ciò? L’ho forse interpellato per periziarlo? (cosa non facile, dove anche i più esperti supportati da mezzi e tecniche moderne, possono sbagliare le attribuzioni). Oppure è stato mio ospite e ha ammirato il quadro posizionato a 3 metri di altezza e questo gli è bastato per esprimere un giudizio insindacabile? Facendo parte della famiglia da più di 50 anni, a mia memoria, Don Camillo, uomo integerrimo, ne ha sempre parlato come opera di Cesare Fracanzano (tramandata dagli avi per tradizione orale). In una pubblicazione di Michele Cassandro “Cesare Fracanzano e il suo tempo” - 1932, cita a pag. 31 “Nella quadreria Esperti, … spicca fra tutte una scena campestre di Cesare Fracanzano, eseguita con vigore plastico, articolari anatomici fedeli al vero, tenerezze di colore e morbidezza di chiaroscuro. È un soggetto profano, ma tratto con castigatezza.” Antonietta Fioravante Esperti Il mancato abbattimento del muro di Villa Bonelli… Ho letto, nel suo ricordo del sindaco Michele Tupputi, ch’egli menò vanto di aver impedito, nel 1975, l’abbattimento del muro di villa Bonelli. A quel tempo io avevo dieci anni e avevo letto la favola del “gigante egoista” di Oscar Wilde. Vi si narrava la storia di un omone burbero sempre solo che viveva in un grande palazzo circondato da un muro impenetrabile anche alla vista e mi sembrò naturale l’accostamento delle due situazioni, almeno riguardo all’esistenza del muro. Ancora oggi a me sembra che sia un grave errore quello di impedire la vista del bel giardino di Villa Bonelli, con quel muro spesso e alto, è come se aldilà non ci fosse nulla, il vuoto… Mentre sarebbe bellissimo poter godere della vista del bel giardino interno… Insomma a mio parere Villa Bonelli con quel muro è come se per la città non esistesse, tanto meno per i suoi bambini… Antonio Piazzolla L’insegnamento, una missione che dura per tutta la vita Sono un’insegnante in pensione dal 1990. Ho dedicato tutta la mia vita alla cura di diverse generazioni di bambini dalla prima alla quinta elementare: ogni giorno ringrazio il Signore per questa “missione” che fin da giovanissima ho sognato di svolgere. Ho fatto tanti sacrifici, ma quando incontro i miei ex-alunni ormai adulti e realizzati vengo pienamente ripagata dai loro abbracci e sorrisi. La pensione non è stata un punto di arrivo, perché “un insegnante è tale per sempre”. Chiara Castellano Sul riordino delle Province Caro direttore, ti invio la foto del convegno tenutosi a Monza sul riordino delle Province, seguirà breve relazione sui risultati del convegno. Cordiali saluti Michele Sarcina RASSEGNA STAMPA DA “URBANISTICA E TERRITORIO” 1990-1997 a cura di Renato Russo Una foto d’altri tempi, manifestazione Comitato di Lotta - Barletta Provincia. Roma, via dei Fori Imperiali, 9 dicembre 1990. E oggi, Provincia BAT una chimera? EDITRICE ROTAS 6 IL FIERAMOSCA E chi lo dice che non è un Fracanzano? GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 7 Vita amministrativa RENZI CI FA SOGNARE (purché non ci prepari un brusco risveglio) di Renato Russo ti costa solo 30,00 euro COME ABBONARSI • l'abbonamento può essere richiesto telefonicamente allo 0883 536 323 o via fax allo 0883 535 664 oppure via e-mail all'indirizzo: [email protected] • il prezzo di un abbonamento annuale è di euro 30,00 per l'Italia, euro 85,00 per l'Europa ed euro 110,00 per le Americhe • il prezzo di copertina è di euro 3,00; il prezzo degli arretrati è di 4,50 per ciascun numero • il pagamento è anticipato e si può effettuare a mezzo: – conto corrente postale n. 13433701 – bonifico bancario IBAN: IT34 B057 8741 3500 3957 2000 043 – assegno bancario – vaglia postale intestati a EDITRICE ROTAS s.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta (BT) 8 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 CALENDARIO IN OMAGGIO AGLI ABBONATI R enzi, a pelle, ci piace moltissimo, come alla stragrande maggioranza degli elettori della sua parte politica, perché egli interpreta e assimila in sé le più incisive qualità che un capo deve avere agli occhi del suo elettorato: giovane, comunicativo, estroverso, disinvolto, efficiente, carismatico, la battuta rapida e tagliente, tutte qualità che delineano il profilo di un vero leader. Ma un conto è l’immagine, un altro conto è la parvenza che si fa sostanza. Un conto è l’enfatizzata esternazione di intenti, altro conto è la loro attuazione. Certo, mi piacerebbe che Renzi mantenesse, nella fase operativa, una sia pur modesta percentuale delle sue mirabolanti promesse… anche se nutro qualche perplessità che non sarà così e che potrebbe accadere a lui quello che avevo paventato per Grillo e per il suo movimento. Ricordo quando il guru genovese all’inizio della sua performance elettorale calamitò milioni di consensi, attratti dal suo messaggio messianico, interprete di un generalizzato malessere sociale con punte di drammatica insostenibilità soprattutto nelle famiglie disagiate e nelle aziende marginali a rischio di chiusura, mentre, dopo il trionfale esito elettorale, di fronte all’assunzione di responsabilità, vanificò le molte attese suscitate conducendo alla paralisi progressiva un movimento che decidendo di non schierarsi con nessuna forza politica, finì col condannare il Paese alla più completa ingovernabilità, costringendo destra e sinistra all’inciucio, da lui stesso paradossalmente provocato! Mutatis mutandis, temo che il sindaco di Firenze possa restare lui pure vittima della stessa sindrome, quella della inadeguatezza al ruolo di “salvatore della patria”. E infatti Renzi, al quale è riuscita l’analoga operazione di intercettare milioni di elettori impazienti di un autentico rinnovamento, vive lo stesso difficile momento, cioè del passaggio dalla fase delle enunciazioni demolitorie a quelle propositive in schemi operativi possibili e realizzabili. Con una non trascurabile variante, che mentre Grillo parla da oppositore, Renzi è stato chiamato a guidare il maggior partito che sostiene il Governo e quindi non poteva sfuggirgli che, finita la fase nella quale doveva gioco forza vestire i panni del rottamatore (per battere un prudentissimo Bersani), dopo l’elezione a dominus del partito, gli sarebbe poi toccato il ruolo del risanatore. Con una diversa prospettiva, rispetto alle dinamiche del movimento pentastellare, che mentre i grillini sono nella stragrande maggioranza ubbidienti al loro capo, i seguaci di Renzi non saranno invece sempre disposti a seguirlo nella imprevedibilità delle sue funamboliche sarabande. E già le prime avvisaglie si sono avvertite quando il sindaco gigliato ha incominciato ad impartire direttive sul modo migliore di affrontare le problematiche del “welfare” per uscire dalla crisi, lasciando allibiti e increduli la Camusso, Landini e compagni coi quali pure sembrava si fosse inteso in un primo momento, mentre ora sembra che abbia virato di 180 gradi la bussola sposando in extremis le tesi aperturiste al ridimensionamento dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, mutuato dal fido consigliere Davide Faraone, mentre in realtà altro non è che la pedissequa riproposizione dell’antica impostazione migliorista di Pietro IchiGENNAIO 2014 no che per essa fu emarginato dalla CGIL e dal Partito. Di questi giorni l’ultimo giro di valzer, nel momento che, disinvolto e spregiudicato, spalanca le porte a Berlusconi per un’ipotesi d’intesa di legislatura, che aveva invece violentemente stigmatizzato quando si propose segretario del Partito (con la mia segreteria manderemo il cavaliere in pensione definitivamente!). E il metodo della consultazione che aveva preteso dal segretario Bersani? Niente di niente, decide tutto da solo il che fa dire a Scalfari che non c’è più ormai un PD ma un partito di Renzi, facilitato dalla sua polverizzazione in correnti, correntine e spifferi… Anche Scalfari associa Grillo a Renzi, con la differenza che “Grillo scassa il partito, Renzi scassa il paese”. * * * Renzi il mithos, Letta il reality Due percorsi diversi, due diversi modi di interpretare e affrontare i problemi e le prospettive delle loro soluzioni, la via del mithos e quella del logos, cioè la via mitica che propone un intreccio narrativo meramente desiderativo, e la via logica, espressione di una impostazione realistica che declina premesse programmatorie con prevedibili conseguenze pratiche, mentre Renzi preferisce continuare a parlare per prevedibili enunciazioni che rappresentano la più allettante prospettiva risanatoria dei nostri malesseri, quella che più si confà alle aspettative della gente, cioè breve nei tempi e concreta nei risultati… Ma sarà poi così facile realizzarla? ne dubitiamo. E intanto comincia la fronda, all’interno del suo stesso partito: prima D’Alema, poi Fassina, oggi Bersani. Renzi, il mithos, il sogno velleitario, la trasfigurazione visionaria, l’ambizione onirica espressione di una personalità egotica; Letta il reality, la concretezza operativa, la praticità del risultato accessibile, l’equilibrio delle compatibilità conflittuali che frenano sul compromesso improduttivo per orientare il confronto su una concretezza operativa. Renzi rappresenta il nuovo? ne dubito. Credo che il nuovo sia rappresentato invece più da Letta (e qui prescindo da appartenenze correntizie alle quali sono estraneo) al quale contestano di non avere le qualità per governare con determinazione, mentre poi quelli che lo contestano, sono gli stessi che gli cospargono la strada di chiodi appuntiti per forargli i pneumatici in corsa per tendergli trappoloni e deragliarlo nel precipizio. Il più delle volte sono quegli stessi che lo criticano perché non avrebbe il coraggio di imporre drastici tagli (purché non si tratti naturalmente in loro danno, ma sempre in danno altrui…). Fin qui, ognuno per conto proprio, a seguitare per la propria strada, mentre se invece concorressero lealmente insieme verso la medesima meta (la governabilità dettata dal buon senso), allora sì, potremmo forse sperare in un’alba anticipatrice di più ottimistiche prospettive. IL FIERAMOSCA 9 Provincia Provincia CONSUNTIVO DI FINE ANNO La Provincia BAT è la prima in Italia ad aver approvato in Giunta lo schema di Bilancio di Previsione 2014-2016 VENTOLA E DAMIANI TIRANO LE SOMME LA CUI APPROVAZIONE DEFINITIVA È STATA ALL’ATTENZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE NELLA SEDUTA DEL 30 DICEMBRE SCORSO N el solco del lavoro sin qui svolto, è stata una seduta operosa e concreta quella del Consiglio Provinciale di oggi nella quale sono stati approvati tutti i provvedimenti di programmazione finanziaria quali il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2014-2016, il Documento unico di programmazione 2014-2016 e Bilancio di previsione finanziario 2014-2016, il Programma triennale delle opere pubbliche per il triennio 2014/2016 e l’elenco annuale per l’esercizio 2014. «Anche in questi giorni di fine anno e nel pieno rispetto dei termini previsti dalle leggi in materia - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola - il Consiglio ha approvato gli atti fondamentali per l’attività dell’ente nell’interesse di tutti i nostri concittadini. Tra i pochi se non primi in Italia, a dimostrazione della serietà e del senso di responsabilità con i quali vogliamo contraddistinguerci nel fare buona politica, abbiamo approvato il Documento Unico di Programmazione 2014-2016 e Bilancio di previsione 2014-2016. Con tale approvazione abbiamo voluto assicurare il prosieguo di tutti gli interventi previsti nel Progetto “ProvinciAmica” nei confronti del quale tutte le forze politiche provinciali si sono espresse favorevolmente. Allo stesso modo, tale approvazione ci consentirà di andare avanti senza ritardi per tutte le procedure finalizzate alla realizzazione delle opere pubbliche previste soprattutto in materia di viabilità ed edilizia scolastica. Sono questi gli strumenti che le norme ci mettono a disposizione per incidere, con i nostri limiti di competenza e di spesa. Per questo siamo INSOPPRIMIBILITÀ DELLE PROVINCE! La Corte Costituzionale con sentenza n. 220, pubblicata il 19.7.2013, ha dichiarato l’illegittimità della normativa di riordino delle Province su cui avevamo manifestato pesanti dubbi di costituzionalità. Com’è noto, successivamente il governo Letta ha presentato il disegno di legge costituzionale per sopprimere le Province e il disegno di legge ordinaria n. 1542 del 20.8.2013 con cui, di fatto, si eliminano le Province sostituendole con enti di area vasta posti in completa balia delle Regioni. In tal modo l’Autonomia provinciale viene totalmente vanificata. È evidente l’intento elusivo della sentenza della Corte. È essenziale ricordare, sul punto, che entrambi siffatti disegni di legge si pongono in aperto e irriducibile contrasto con il principio di sussidiarietà che, costituendo manifestazione dei diritti inviolabili dell’Uomo di cui all’art. 2 Cost., è chiaramente immodificabile e, pertanto, in nessun caso può essere derogato, neppure con una legge costituzionale. Il presidente del Mida Nicola Di Modugno 10 IL FIERAMOSCA N Il presidente della Provincia Francesco Ventola con l’assessore alla Programmazione Economica e Finanziaria Dario Damiani soddisfatti e ringrazio le diverse componenti politiche e tecniche, il lavoro compiuto consentirà di fornire risposte importanti in termini sociali e di opportunità produttive ed occupazionali - ha concluso il Presidente Ventola -». «Con l’approvazione dei documenti di bilancio odierni - ha aggiunto l’Assessore alla Programmazione economica e finanziaria, patrimonio Dario Damiani - la Provincia di Barletta Andria Trani aggiunge un altro tassello al suo distinguersi positivamente. Infatti, a seguito dell’ammissione alla sperimentazione del nuovo sistema contabile, la nostra Provincia ha approvato il primo bilancio predisposto secondo gli schemi ed i principi contabili introdotti dai decreti sulla sperimentazione dei nuovi sistemi contabili della Regione e degli enti locali (armonizzazione). L’adesione alla sperimentazione del bilancio armonizzato ci consente di poter godere delle premialità che il Governo centrale assicura agli enti come il nostro che vi partecipa». Alcuni dati in merito al bilancio e al programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016. Per quanto riguarda il bilancio, le entrate e le spese pareggiano per e 63.372.579,37 mentre per il programma triennale delle opere pubbliche la disponibilità finanziaria è di e 78.302.454,73 così ripartita: e 5.200.000,00 entrate acquisite mediante contrazione mutuo, e 130.731,49 stanziamenti di bilancio e e 72.971.723,24 altri finanziamenti regionali, statali, UPI ed eventuali cessioni. «Oltre ai Consiglieri Provinciali, un sentito ringraziamento - hanno infine voluto aggiungere il Presidente e l’Assessore al ramo - va fatto al Dirigente del settore Finanziario e tributi, dott. Yanko Tedeschi, e a tutto il personale, per l’ottimo lavoro svolto anche in questi giorni a cavallo delle feste Natalizie e di fine d’anno». GENNAIO 2014 elle stesse ore in cui il Governo centrale si appresta a porre la parola fine sul futuro delle Province, la Provincia di Barletta - Andria - Trani è la prima in Italia ad aver approvato in Giunta lo schema di Bilancio di Previsione 2014-2016, la cui approvazione definitiva è stata all’attenzione del Consiglio provinciale nella seduta del 30 dicembre scorso. «Potrebbe essere l’ultimo Natale per il nostro Ente, ma non l’ultimo per il nostro territorio, che in questi anni ha saputo dimostrare di voler stare insieme, con grande capacità di autodeterminazione. Nessuno potrà mai cancellare la coesione e la comunità d’intenti maturati nel corso degli anni» ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola. Nonostante il Disegno di Legge Del Rio, sullo svuotamento delle Province, stia continuando il proprio iter al Parlamento, continuano ad infuriare le polemiche sull’utilità del provvedimento. «Sinceramente è un dibattito che non mi ha mai appassionato - ha spiegato il Presidente Ventola -. Ho sempre ritenuto necessaria, nel nostro Paese, una cura dimagrante che riguardasse tutti gli organi istituzionali, Province comprese, ma che iniziasse dal Parlamento, coinvolgesse le Regioni ed arrivasse soprattutto ai tanti enti inutili che proliferano in Italia e costano milioni e milioni di soldi pubblici». Quanto al Ddl Del Rio, Ventola afferma: «Ho il terrore che si stia combinando l’ennesimo pasticcio tipicamente italiano. Si dice di voler risparmiare tagliando la spesa pubblica, e con questo Disegno di Legge non vengono abolite le Province ma le elezioni provinciali e le cariche elettive, cioè quelle stabilite dai cittadini con lo strumento democratico del voto. Rimangono gli enti in quanto tali, rimangono i dipendenti e per giunta si vanno a costituire ben 9 Città Metropolitane (con la possibilità che si moltiplichino), delle quali nessuno ha ancora capito quali saranno le funzioni, quanto costeranno ed a cosa serviranno. È una vera presa in giro. Se davvero il Governo avesse voluto abolire le Province, sarebbe stato più semplice chiuderle, trasferendo com- NUOVA SEDE BARLETTA VIA REGINA MARGHERITA 34 Tel./Fax 0883 332 464 · Cell. 393 301 26 75 [email protected] · www.fotorudy.it GENNAIO 2014 Due momenti del Consiglio Provinciale petenze e personale a Comuni e Regioni. Invece, come sempre in Italia qualcuno ha voluto complicarsi la vita e complicarla a noi cittadini». Intanto, come si diceva, la Bat è la prima Provincia italiana ad aver approvato in Giunta lo schema di Bilancio di Previsione finanziario 2014-2016. «Il 30 dicembre scorso il Documento Unico di Programmazione (DUP) ed il Bilancio di Previsione 2014-2016 sono stati all’attenzione del Consiglio provinciale - ha affermato l’Assessore alla Programmazione Economica e Finanziaria Dario Damiani -. Si tratta del primo Bilancio predisposto secondo gli schemi ed i principi contabili introdotti dai decreti sulla sperimentazione dei nuovi sistemi contabili delle Regioni e degli enti locali (armonizzazione). L’adesione alla sperimentazione - prosegue l’Assessore Damiani -, deliberata dalla Giunta provinciale nel mese di settembre, rappresenta una sfida importante per l’organo esecutivo e per il Consiglio, che sarà chiamato ad approvare, primo in Italia, il Bilancio armonizzato per il 2014». IL FIERAMOSCA 11 In libreria 2400 pagine e 2850 fotografie DOPO DIECI ANNI CON LA SECONDA PARTE DEL QUARTO VOLUME SI È CONCLUSA LA STORIA DI BARLETTA di Renato Russo I l progetto di riscrivere una storia di Barletta, aggiornando quella ormai obsoleta di Sabino Loffredo ferma all’Unità d’Italia venne al sindaco Francesco Salerno a gennaio del 2004, quindi esattamente dieci anni fa. Lui mi propose come modello il volume Trani città d’arte, di cultura, di storia di Mario Schiralli (direttore della Biblioteca comunale tranese) per i tipi Capone editore: 208 pagine di grande formato e 94 foto a colori di Ornella Cucci. Ma il mio progetto era più ambizioso: proposi di riscrivere la storia della città su due volumi: il primo, impostato cronologicamente, dalle prime notizie preistoriche fino ai giorni nostri, passando attraverso le diverse epoche tradizionali (antichità, età romana, età moderna ed evo contemporaneo) e attraversando le diverse dominazioni, 314 pagine e 530 fotografie in bianco-nero. Il secondo volume sarebbe stato invece impostato tematicamente, cioè settorialmente: i grandi avvenimenti storici e poi le strade e le piazze, i monumenti, le chiese, il porto, i grandi personaggi, l’economia, il commercio, l’arte, lo sport, la cultura, il turismo e così via: 324 pagine e 702 foto. Poiché però era sembrato a molti che l’ultima parte della storia fosse stata trattata troppo sinteticamente, ecco che ci venne l’idea di realizzare un volume solo sul Novecento al quale l’amministrazione Maffei diede la sua adesione, anche questo un progetto in due volumi, il primo cronologico sulla puntuale ricostruzione dei fatti, e il secondo sui Protagonisti edito recentemente per un totale di circa 690 pagine e 1400 immagini. In 220 minibiografie il racconto di un secolo Personaggi dimenticati, archiviati in polverose monografie, relegati in rarefatti ricordi che il nostro viaggio a ritroso ha cercato di rievocare facendoli rivivere nel loro tempo, riaccendendo le luci sull’offuscato limbo della memoria, su vicende smemorate dagli anni trascorsi nelle turbolenze di passioni ormai sopite, sulle quali una irrimediabile lontananza ha steso un velo di fatalistica rassegnazione. In questo libro abbiamo cercato di far rivivere il Novecento attraverso la ricostruzione biografica dei suoi personaggi più rappresentativi. Sono tanti? Sono pochi? È giusto avere fatto queste scelte e non altre? Chi lo può dire. Mi è capitato di ricordare alcuni personaggi del passato che il tempo aveva rimosso dalla memoria e che un impulso emotivo aveva fatto riaffiorare da una lunga dimenticanza. Per ciascuno, una luce che tornava a illuminarsi, un capitolo che si riapriva, una esistenza che riviveva sia pure nel corto respiro di poche pagine e di qualche sbiadita fotografia. La ricostruzione di un puzzle, un vivace mosaico che attorno al personaggio si rianimava percorrendo le sue stesse vie, attraversando le sue medesime piazze, frequentando i suoi stessi ambienti, la sua vita contestualizzata con le sue vicende umane e professionali. L’animosità degli incontri politici per la formazione di un’amministrazione comunale, le estenuanti procedure per la costruzione di un ospedale, la rapida illusoria crescita di un’economia in espansione che, con altrettanta velocità, le contingenze dei mercati ridimensionano fin quasi ad annullarla del tutto. 12 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 Come nella proiezione di un film, scorrono davanti ai nostri occhi i fotogrammi di una, dieci, cento vite, che si intrecciano tra di loro, si incontrano, si scontrano, si esaltano, si deprimono, mentre ruit hora, il tempo scorre inesorabile senza che ce ne accorgiamo. Nella politica come nella cultura, nell’economia come nello sport, sono loro i protagonisti che hanno fatto la nostra storia, nel passato più remoto come in quello più recente, nel bello come nel cattivo tempo. Un libro, allora, che non ho scritto da solo ma insieme a tutti questi personaggi, le loro vicende ricostruite e intrecciate sulla trama di un fitto reticolo disegnato sulle coordinate del tempo e dello spazio del nostro vissuto. Tutto è passato così in fretta quasi senza che ce ne accorgessimo… Tutto scorre davanti ai nostri occhi, eppure tutto è passato così in fretta, quasi senza che ce ne accorgessimo... Pensiamo per un attimo alla esaltante vicenda di Pietro Mennea che portò la città sulle vette del mondo; ovunque lui corresse c’era sempre un ambasciatore della nostra città a rappresentarci, ad esaltarci nelle vittorie, a deprimerci nelle sconfitte, ma comunque c’eravamo. Pensiamo a Luigi Scuro che fondò la Cementeria, la più grande industria della città e una delle più grandi della regione, a Michele Cassandro, fertile autore di libri di storia e ai figli Anna, Giovanni Italo, Paolo Emilio, Manlio Livio, tutti brillanti studiosi. Pensiamo a Vitantonio Lattanzio, promotore della Associazione degli Amici dell’Arte e della Storia barlettana, e a suo figlio Ruggero, il grande chirurgo che rilanciò il nostro ospedale e fu il principale promotore della costruzione del nuovo. Pensiamo a Isidoro Alvisi, il sindaco della ricostruzione, il primo - se dovessimo stilare una graduatoria di IL FIERAMOSCA 13 In libreria valori - dall’unità d’Italia ai nostri giorni. E dopo di lui Peppino Palmitessa, saggio, equilibrato, competente, col senso della misura, umano, una gran bella figura di educatore quale sarà difficile trovarne dopo di lui... E Ciccio Salerno che visse dieci anni da primattore, due volte sindaco della città, carattere duro, drastico fino all’intolleranza, eppure gran realizzatore, e quando sembrava che la sua stella tornasse a brillare, fu ghermito da un destino imprevedibile e implacabile. Una sezione a parte meriterebbero i sacerdoti, “pietre vive per la costruzione di un edificio dello spirito”, un gran numero che - nel secolo - hanno condiviso, col loro impegno e la loro abnegazione, le fatiche e le ansie, le poche gioie e i molti affanni di intere generazioni accompagnate dall’alba delle loro esuberanti giovanili esistenze passate all’oratorio, sino al crepuscolo di un transito confortato dalla consolatoria promessa della resurrezione. E anche qui, nella moltitudine di esperienze pastorali, alcune doverose segnalazioni, come quella di don Peppuccio Damato grande animatore del Certame; di mons. Raffaele Dimiccoli fertile promotore di iniziative sociali e religiose, nonché suscitatore di numerose vocazioni; di mons. Nicola Monterisi luminosa figura di pastore impegnato fra fede e dottrina; e del canonico Salvatore Santeramo fra i nostri storici più illustri. Poi ci sono i personaggi dimenticati che hanno dato lustro alla città e che tuttavia una persistente, incomprensibile, deliberata volontà continua a tenere relegati ai margini della storia. Pensiamo a Valdemaro Vecchi, grande tipografo, editore di Benedetto Croce, che aprì la strada alla famiglia Laterza e che aveva la sua tipografia nei locali dell’antico convento di S. Domenico, ad angolo fra corso Garibaldi e via Cavour. Il monumento funebre al figlio Tommasino, all’ingresso del cimitero, sta a ricordarci questa ingiuria della memoria. Pensiamo a Sabino Castellano, il primo vero scopritore di Canne, agli inizi degli anni Venti; dalle sue scoperte e dai suoi studi prenderanno le mosse tutte le ulteriori indagini sulla Cittadella; meriterebbe che almeno gli intitolassimo l’Antiquarium... Pensiamo a Teodoro Giannone che fu un grande educatore perché - direttore della Scuola Arti e Mestieri - seppe contemperare lo studio con la pratica e al tempo stesso fu figura non retorica di autentico antifascista che pagò sulla sua persona, con l’isolamento e l’emarginazione, il prezzo di una dignità mai contrattata. Scorrendo le date dei protagonisti del secolo scorso, il più longevo è Mauro Di Pinto, ultracentenario, docente di disegno per oltre cin- 14 IL FIERAMOSCA Turismo quant’anni, pittore per una vita, che quest’anno, anzi, proprio nei giorni in cui diamo alle stampe la prima parte di questo libro (novembre 2012) compie cent’anni, e gli facciamo i migliori auguri.... Il più giovane, Giuseppe Carli, prima medaglia d’Oro al valor militare della prima Guerra Mondiale, scomparso nel fuoco della mitraglia austriaca sulle balze del Carso. E tra il popolo, quanti personaggi apparentemente minori, comparse, sì, ma genuine caratterizzazioni del nostro film, il sale della nostra storia, che meriterebbero un libro a parte. Piripicchio, al secolo Michele Genovese, con la bombetta e il bastoncino per divertire una generazione di bimbi e non solo; Mingherill, questuante suscettibile, con la coppola storta e i piedi scalzi; u poët, Luigi Piazzolla da Barletta, grezzo e rozzo e tuttavia efficace nella sua disarmante genuinità ispirativa; zi’ Canonico, il soprannome col quale Luigi Doronzo, proprietario del Cinema Teatro Dilillo, ha rallegrato per generazioni i suoi compaesani con le sue divertenti storielle, brevi sapidi racconti che hanno finito col diventare un retaggio dei nostri più coloriti aneddoti popolareschi; zi’ Russ, il fitta-tini Michele Tupputi, che prendeva il soprannome dal colore della sua folta capigliatura, pittoresco interprete delle rappresentazioni della Disfida; Nanill (Gaetano) che su un trabiccolo a tre ruote, vendeva semi di zucca davanti ai cinema confezionandoli in piccoli cartocci conici ricavati da stracci di giornale; Michele Conteduca, che su via Milano dispensava la sua antica arte galenica, retaggio di remote tradizioni; u sindch dà chiazzett, Giacinto Damato, un omino riservato e gentile, che gestiva il bar sullo slargo che in fondo a corso Garibaldi immetteva su via Duomo; l’estroso Borgiàc, il noto disegnatore Giacomo Borraccino, la graffiante matita che per un decennio - l’ultimo del Novecento - ci ha divertito con le sue pungenti caricature sui personaggi più noti della città. Nove tavole genealogiche Un capitolo a parte meritano le nove tavole genealogiche di altrettante famiglie che arricchiscono il volume: la famiglia Cafiero, due rami: Pietrantonio sposato con Fortunata Cafiero che annovera fra i suoi discendenti un altro Pietrantonio, Ferdinando quello della donazione e Luigi sindaco di Barletta durante la grande guerra; e Gaetano sposato con Rosaria Celentano che annovera fra i suoi discendenti Giovanni, Arcangelo, Cesare ed altri. La famiglia De Martino-Norante che fra i suoi discendenti vanta un Raffaele, Giuseppe per arrivare a tempi più vicini don Luciano e don Giulio. La famiglia Esperti, antichissima ma che noi abbiamo cominciato a contare dal suo trasferimento a Barletta, nel 1700, e che vanta personaggi notevolissimi come Giorgio, suo figlio Francesco Saverio e il di lui figlio Consalvo. La famiglia Picardi che si incardina in un grande personaggio, il giovanissimo Francesco, giunto a Barletta a 16 anni. Farà il bottaio, fonderà uno stabilimento vinicolo e si crescerà i fratelli Antonio, Ciro, Rosa, Giovanni e Gennaro e i figli Vincenzo, Michele, Antonio, Umberto e Anna Veneranda, ciascuno con il suo nucleo familiare e la sua discendenza: cento personaggi, molti dei quali non s’incontravano da anni, e che noi abbiamo fatto ritrovare tutti insieme a Natale, quando il volume è andato in libreria e questi duecento attori, grandi e piccoli, scomparsi e sopravvissuti, si sono ritrovati tutti assieme in una precisa ricostruzione. E poi le famiglie Nagel, di Valentino, famosi spedizionieri, Perfetti che vantava la prima giornalista del nostro secolo, Reichlin, di Pietro il podestà fascista, Violante di Antonio, primo sindaco socialista di Barletta, poi antifascista e direttore dell’“Avanti”. GENNAIO 2014 Resoconto primo meeting sulle politiche di promozione nel territorio della BAT di Gianluca Laforgia S i è concluso positivamente il Primo meeting sulle politiche di promozione turistica nel territorio della BAT, tenutosi lunedì 13 Gennaio, a Barletta, presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Economico Statale “M. Cassandro”, e organizzato dall’Associazione Guide Turistiche Conf-BAT (associata ConfCommercio), in collaborazione e col patrocinio della Provincia di Barletta Andria Trani e la città di Barletta, e col patrocinio dell’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Puglia Promozione, Assessorato alla Cultura e al Turismo della Città di Andria e l’Assessorato al Turismo e alle Politiche Giovanili Un momento dell’incontro della città di Trani. Un meeting ricco di idee, buoni propositi, con qualche punta di sana il “Progetto Unione Europea 2020”, presentato da Giuseppe Dimiccoli, polemica, ma ben gestito dal moderatore Vincenzo Misuriello, esperto di giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno; la Carta Europea del Turismo politiche turistico-culturali. Il saluto istituzionale del Presidente della Pro- Sostenibile, a cura del Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, una vincia BAT, Francesco Ventola, ha aperto la prima sessione del meeting, carta sostenuta da Europark, federazione delle aree protette europee, e da cui è seguito quello di Giusy Caroppo, assessore alle politiche delle identi- Federparchi italiana con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, per cui siatà culturali e dell’offerta turistica della città di Barletta, il tanto atteso arrivo mo stati l’unico parco del centro-sud ad essere scelto per questo importante dell’assessore alla Regione, Silvia Godelli, che ha ben accolto l’iniziativa riconoscimento. Inoltre, “la didattica museale delle bellezze archeologiche e e, naturalmente, quello del sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, che ha artistiche e il target giovanile”, a cura di Luigi Di Gioia, presidente Dromos. salutato a nome di tutta la città ospitante l’evento. it Canosa; ed ancora proposte per migliorare l’offerta turistica di Barletta a Una giornata di riflessione, studio, approfondimento, ma soprattutto partire dall’esperienza sul campo grazie allo storico dell’arte - guida turistica proposte, dando la possibilità agli interlocutori d’interfacciarsi direttamente Luisa Filannino, che ha ben analizzato l’odierna offerta turistica di Barletta, con i rappresentanti delle istituzioni ed avere delle prime risposte. I temi cogliendone gli aspetti critici al fine di risolverli, con proposte e possibili solusono stati tanti e variegati, da quello della valorizzazione della figura prozioni chiare e concrete, grazie all’esperienza sul campo. L’ultimo relatore del fessionale di guida turistica e accompagnatore turistico, recentemente meeting, ma non per qualità e mole propositiva, Francesco Brescia, responriconosciuta in Puglia, che ha visto come relatori il consigliere alla Regiosabile dell’ Ufficio Stampa Unpli BAT, che, dopo aver ricordato le grandi conne Puglia, Franco Pastore, tra i promotori delle prime due leggi regionali quiste e gli eventi svolti e in programma della novella Unpli BAT, ha trattato che regolamentano la figura di guida turistica e accompagnatore. Gli fa eco Gianluca Laforgia, presidente dell’Associazione guide turistiche Conf- la comunicazione in ambito turistico, dunque le migliori strategie e i metodi di BAT, che pone l’attenzione su ciò che la recente normativa regionale non programmazione, attraverso la sua personale esperienza pluriennale in Pro è ancora riuscita a risolvere, vale a dire l’abusivismo e la mancanza di Loco e le sue competenze. Alla fine di entrambe le sessioni, la Vicepresidente dell’Associazione un tariffario. Tra gli altri temi, quello dell’accoglienza e la valorizzazione G.T. Conf-BAT, Grazia Dibenedetto, ha moderato un interessante e profituristica nel territorio attraverso il web, con la presentazione di un nuovo cuo dibattito-confronto con i cittadini, gli operatori del settore, i titolari di progetto “Liditaliani.it”, a cura di Giuseppe Luce. Altresì la relazione sulle strutture ricettive, guide turistiche, docenti e studenti, al fine di raccogliere odierne tendenze del mercato turistico, i nuovi bacini occupazionali e le esperienze e sviluppare incoming. necessarie politiche di accoglienza e valorizzazione nel nostro territorio, L’Associazione Guide Turistiche Conf-BAT, organizzatrice dell’evento, presentato da Alessandro Buongiorno, direttore dell’Agenzia Puglia Impeha salutato i presenti rimandandoli a un secondo meeting che si terrà dopo riale Turismo. Il turismo “accessibile“ è stato invece magistralmente affrontato dall’arch. Sergio Minutiello, responsabile A.G.A.B.A.T., Associazione l’estate, meeting che servirà a verificare l’effettiva realizzazione dei progetGiovani Architetti Provincia BAT, applicato ai siti di attrazione turistica e ti presentati al primo incontro, di cui la stessa associazione s’impegna a culturale del nostro territorio e l’accoglienza nei confronti di persone con farsi da portavoce presso le istituzioni, nonché alla presentazione di nuove disabilità. Francesco Divenuto, delegato Confcommercio Imprese per l’Ita- proposte. Impegno primario dell’Associazione G.T. Conf-BAT è far sì che lia - Barletta, infine, ha parlato dell’esperienza della Confcommercio nella le brillanti idee emerse nell’arco della giornata non rimangano solo enunrete applicata al turismo e della volontà di dar vita ad una associazione ciazioni, come di solito accade in questi casi. Si ringrazia il prezioso contributo del media partner Zero Assoluto e di categoria, al fine di tutelare la professione di guida turistica in Puglia, degli sponsor: Saint Patrick risto-pub, Osteria di Veleno, centro Optical partendo proprio da Barletta. Nel pomeriggio, alla presenza dell’assessore al turismo e alle politiche Store, Eolo B&B, Agenzia Viaggi e Vantaggi, Quo Vadis american-bar, Begiovanili, Fabrizio Sotero e dell’assessore alle politiche delle identità cultu- bop caffetteria, La Casa del Babà, Elabpoint e libreria Cialuna. rali della città di Barletta, Giusy Caroppo, si sono affrontati nuovi temi come GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 15 Agricoltura LE CANTINE DELLA BARDULIA VINO A REGOLA D’ARTE UNA REALTÀ NELLO SVILUPPO DELLA ECONOMIA AGRICOLA LOCALE dal grappolo d’uva al prelibato bicchiere di vino dall’olivo in natura coltivato all’essenza di olio fruttato di Giuseppe Santaniello A EDITRICE ROTAS BARLETTA lcune notizie recentemente diffuse - il fermo di autocisterne di latte in entrata ai valichi di Ventimiglia e del Brennero, gli scarichi di rifiuti tossici nella terra dei fuochi - hanno accresciuto una giusta apprensione per il consumo dei prodotti alimentari. Certamente le personali sensazioni gustative ed olfattive sono determinanti nella scelta del prodotto migliore ma, è necessario fare molta attenzione alla qualità ed alla tracciabilità. Su queste corrette esigenze del consumatore è stata sviluppata da “le Cantine della Bardulia” la produzione vinicola doc-igt ed olearia dop. Le “Cantine della Bardulia” è una società agricola cooperativa di coltivatori diretti con una trentennale esperienza nel settore. È stata infatti costituita il 20/2/1980 ed associa oggi 420 aziende agricole con un produzione annua di q.li 400.000 di uve per vini da tavola, doc ed igt, diversificata in varie tipologie, e q.li 12.000 di olive per olio extravergine del valore complessivo di 16 milioni di euro. Gli impianti di trasformazione e di produzione sono allocati in un complesso di proprietà sito alla periferia del centro abitato di Barletta sulla strada provinciale per Foggia al Km.742+600 dove sono posti anche la direzione e gli uffici amministrativi, un attrezzato laboratorio chimico, i depositi per la fornitura ai soci dei servizi vari, concimi ed antiparassitari, ed un punto di degustazione-vendita diretta della produzione. La Bardulia, come comunemente chiamata, rappresenta oggi una delle realtà produttive più importanti nel mondo cooperativo non solo regionale ma anche nazionale in quanto, nata in una logica da welfare state, ha sin dai primi anni abbandonato l’originaria funzione sociale di assistenza ed ha assunto gradualmente una nuova mission per riuscire a competere nel mercato e - come specificato nell’oggetto sociale dell’atto costitutivo - per conseguire mediante, la commercializzazione su scala nazionale ed internazionale, una tipicizzazione dei prodotti della zona, sempre nel rispetto dei criteri per la definizione della prevalenza in tema 16 IL FIERAMOSCA Via Foggia, 118 - Barletta Tel. 0883 510 421 - Fax 0883 510 429 www.cantinedellabardulia.it [email protected] Il complesso della Cantina in via Foggia GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 di mutualità prevista dalla normativa in vigore. Il cambiamento è avvenuto con l’iniezione in una sana vena di imprenditorialità e con la convinzione che la qualità e la tracciabilità non potessero più rappresentare solo un optional. Questa “consapevolezza gestionale” ha determinato una produzione vinicola ed olearia molto apprezzata ed ha facilitato uno sviluppo commerciale non solo locale e nazionale ma, anche internazionale con la instaurazione di rapporti nel mercato della Germania, Francia, Svezia ed una particolare attenzione ad altri Paesi extraeuropei ed Asiatici. Il continuo e graduale rinnovamento delle attrezzature e degli impianti della Bardulia, realizzato in modo da coniugare le più sofisticate tecnologie enologiche e le antiche tradizioni vinicole di Barletta, sono la dimostrazione e costituiscono una prima garanzia per i consumatori di una produzione vinicola di qualità. Anche nel processo di produzione dell’olio sono dedicate la stessa particolare attenzione e competenza. Questa impostazione è stata originata dalle particolari esigenze delle numerose aziende agricole associate. Il sistema agricolo locale è caratterizzato da una parcellizzazione delle aziende a conduzione diretta molte delle quali sono ancora orientate su produzioni di uve per vini comuni da tavola con sistemi di allevamento del vigneto in impianti a tendone. Il merito maggiore della strategia aziendale è quello di svolgere anche una funzione calmieristica nel mercato locale delle uve comuni o di massa, caratterizzato ogni anno da una eccessiva volatilità dei prezzi per la legge dell’offerta, concentrata in poche settimane. La Bardulia ha infatti attivato, per la potenzialità dei suoi impianti e dell’incantinamento, la trasformazione e commercializzazione della produzione delle uve comuni dei propri soci destinata ad essere vinificata fuori dal territorio. Nel contempo, con le produzioni tipiche, ha assicurato il recupero del vitigno autoctono “uva di troia” con impianti a spalliera in via di estinzione, e la sopravvivenza degli oliveti secolari in corso di estirpazione, legalmente riconosciuti con decreto legislativo della Regione Puglia. La Cantina svolge anche una assistenza diretta in campagna alle aziende associate, specializzate in queste produzioni, basata sull’uso ridotto ma essenziale dei fitofarmaci ed antiparassitari nelle varie epoche fenologiche. La Bardulia è riuscita nella qualificazione della produzione vinicola ed olearia definendo il lay-out produttivo in distinte linee di trasformazione: una per i mosti concentrati ed i vini comuni da tavola e l’altra per i vini ad indicazione geografica tipica (igt) ed a denominazione di origine controllata (doc) dove primeggia il vino doc Rosso Barletta di antica tradizione dal vitigno autoctono uva di troia. La separazione delle lavorazioni, attivata anche nel frantoio oleario, è facilitata dai diversi periodi di maturazione e cioè nei mesi di agosto-settembre delle prime uve comuni e nel mese di ottobre delle uve doc e igt. Nei mesi da novembre a gennaio, poi, la trasformazione delle olive a denominazione di origine protetta (dop) e del fruttato di alberi secolari. Queste produzioni di nicchia sono qualitativamente garantite in quanto devono rispettare i relativi disciplinari, stabiliti con decreti legge, nei quali sono specificati i requisiti: il tipo di vitigno autoctono compreso nel IL FIERAMOSCA 17 UAL Agricoltura Agenzia Puglia Imperiale L’importanza della programmazione è basilare I L’interno del punto vendita e degustazione codice ampelografico nazionale, il territorio locale vocato, le rese massime per ettaro, la struttura degli alberi, le proprietà organolettiche delle produzioni. Inoltre sono previsti, in campagna ed in cantina, specifici controlli da parte degli Enti certificatori della Camera di Commercio di Bari ed è possibile risalire soggettivamente all’origine in tutta la filiera. È quindi questa per il consumatore la garanzia di qualità e di tracciabilità dei prodotti tipici della Bardulia: dal grappolo di uva al bicchiere di vino, dall’olivo al fruttato di olio. La Bardulia, con molta lungimiranza, ha anticipato quelli che sono gli attuali indirizzi della Politica Agricola Comunitaria (PAC) 2014-2020 recentemente approvati in via definitiva dalla Comunità Europea dopo l’approfondito esame del Trilogo dei Paesi componenti. La “tipicizzazione della produzione locale”, già prevista nell’atto costitutivo, non può essere realizzata altrove in quanto intimamente legata al territorio, alle specifiche condizioni pedoclimatiche, all’impiego di tecniche agroecologiche ed ecosostenibili frutto delle secolari tradizioni e conoscenze dei “contadini”, alla prossimità fisica produzione-consumo in una controllata filiera, alla protezione legale e rispetto dei disciplinari. In altri settori del manifatturiero “industriale” locale, purtroppo, si sono verificate negli ultimi anni esperienze negative ed un duro colpo di mannaia è stato inferto alla economia del territorio. Alcuni “capitani di industria nostrani” hanno delocalizzato la loro attività trasferendo in altri Paesi extracomunitari la produzione e gli impianti, per i quali alcuni avevano anche ottenuto finanziamenti europei, licenziando manodopera specializzata e distruggendo quello che doveva essere un “fiorente distretto industriale”. Invece, sulle eccellenze prodotte, trasformate e commercializzate in una tracciabile filiera da “le Cantine della Bardulia” - i vini doc-igt dei vitigni autoctoni, l’olio dop delle olive della cultivar coratina e del fruttato proveniente da alberi secolari del territorio - deve innestarsi il volano per lo sviluppo della economia locale, ma soprattutto la salute ed il benessere dei consumatori che dovrebbero apprezzare, in una sana degustazione, la genuinità e le proprietà organolettiche di questi prodotti qualitativamente superiori. Questa è la sfida di Barletta dei prossimi anni! Di fronte alla difficile emergenza economica che ha colpito il Paese anche la città di Barletta è attualmente provata dagli effetti di un default al quale non era preparata. Ma, la riconosciuta caratteriale operosità del popolo barlettano e degli agricoltori in particolare, sta cercando di trovare nuove strade produttive con la valorizzazione del ricco patrimonio storico-culturale unitamente a quella che è la sua tradizionale e sana produzione agricola, vinicola ed olearia, con una testimoniale presenza nel prossimo EXPO 2015. La città deve riconquistare il ruolo che ha sempre avuto nella sua storia! 18 IL FIERAMOSCA primi giorni del nuovo anno vedono l’Agenzia Puglia Imperiale Turismo già in moto sul fronte della promozione turistica del territorio. In questo senso, infatti, il presidente ed amministratore unico dell’Agenzia, Michele Marcovecchio, ha convocato un doppio incontro mirato alla programmazione delle attività da svolgere nel 2014, a cominciare dall’imminente appuntamento con la Borsa Internazionale del Turismo che si terrà dal 13 al 15 febbraio prossimo nel capoluogo lombardo. All’incontro, tecnicamente denominato Comitato di Pilotaggio, sono stati invitati a partecipare i sindaci e gli assessori al turismo e alle attività produttive degli 11 Comuni che fanno parte dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo e della Provincia Bat: fissato per il giorno giovedì 16 gennaio 2014 presso la sede di palazzo Caccetta (via Ognissanti n. 5 a Trani), i temi in discussione sono stati appunto la partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, e più in generale la programmazione delle attività di promozione turistica per il 2014. Immediatamente dopo è stato programmato il secondo incontro, al quale sono stati invitati a partecipare gli operatori turistici, le Pro Loco e le associazioni dei Comuni per l’esame di proposte che sono venute dagli stessi intervenuti. “L’importanza della programmazione è basilare spiega Marcovecchio - perché un settore importante come quello della promozione turistica ha bisogno di essere discusso e condiviso in largo anticipo. A testimonianza di questo possiamo portare il successo registrato lo scorso anno dalla Settimana del Patrocinio Culturale in Puglia Imperiale svoltasi a maggio ma “lanciata” in febbraio proprio in occasione della Bit di Milano: alla presenza di gran parte dei sindaci e degli assessori al ramo del nostro territorio di riferimento, fu lanciata e condivisa la nostra idea, poi portata avanti e realizzata nei mesi successivi, riscuotendo grande successo e consensi. Non dimentichiamo che, nel corso del 2013, abbiamo anche partecipato ad altre fiere ed eventi (Borsa di Paestum, Itb di Berlino ed altri) programmati con anticipo e condivisi con successo”. “Ho convocato una doppia riunione - conclude Marcovecchio - proprio per poter raccogliere il maggior numero di adesioni e di proposte, e l’auspicio è che siano in primo luogo i Comuni a dare man forte in questo senso, forti dei risultati di visibilità e promozione dati in tutti questi anni alle diverse specificità del territorio che essi rappresentano”. GENNAIO 2014 PREOCCUPAZIONE E SCONCERTO per gli effetti di una protesta legittima, ma senza testa né coda e dagli effetti deleteri e devastanti di Francesco Filannino T utti noi pensavamo di dover rivivere esperienze già vissute ed affrontarle con la solita corsa a riempire i serbatoi dei nostri mezzi di trasporto, manifestando la solidarietà di circostanza ed eventualmente condividendo, in via generale, gli obiettivi dei promotori, aspettando - con rassegnazione o insofferenza - la conclusione della protesta-sciopero. Invece, abbiamo cominciato a trovarci di fronte ad una moltitudine eterogenea di cittadini, di certo non autotrasportatori né agricoltori; a qualcosa di diverso, di nuovo ed antico allo stesso tempo. E abbiamo compreso che il caos esistente ad ogni livello e l’assenza di qualsivoglia punto di riferimento efficace a dar risposte - anche temporanee -, avrebbe amplificato questa protesta sociale ed ogni disagio rappresentato, sia pur sottovalutato un po’ da tutti e da gran parte del mondo politico, impantanato - com’è da lungo tempo - a discutere questioni spesso incomprensibili e inconcludenti e, comunque, lontano dalla gente comune. E abbiamo registrato: - la preoccupazione dei titolari di negozi della città, consapevoli dei danni commerciali che andavano subendo - proprio adesso che si sperava di migliorare i propri bilanci aziendali - ma pensando di muoversi individualmente o attraverso gruppi senza guida e scoordinati tra loro; - la rabbia di improvvisati rappresentanti dei cittadini che, al Sindaco e ai responsabili delle Forze dell’Ordine, hanno ribadito concetti e rivendicazioni che sono sembrati, purtroppo, uguali a quelli di sempre e rappresentati prevalentemente a tutela del singolo e non della collettività; si è ascoltato e condiviso il dramma espresso da chi ha ribadito la propria difficoltà ad arrivare a fine mese, a trovare un qualunque lavoro, l’insofferenza a ricorrere al lavoro nero o a sopportare prestazioni sottopagate e senza regole di sorta, la rabbia per i propri figli costretti ad emigrare. La massiccia adesione a questa forma di protesta e la mancanza di promotori dichiarati, riconosciuti e riconoscibili è, però, destinata a causare danni difficilmente riparabili, producendo un peggioramento dello “stato di salute” dell’intero Sistema Paese, senza ridurre i tempi necessari al miglioramento delle sue condizioni generali e sottoponendo le Istituzioni dello Stato e la politica in generale ad un nervosismo che ingenera più confusione e non fa decidere nel migliore dei modi e tempi, utili per dare risposte veloci ed eque. Nonostante tutto sentiamo il dovere di condividere e rispettare tali sofferenze umane ed imprenditoriali, senza accettare né ora né mai azioni sconsiderate, aggressive e violente nei confronti di propri simili, come quelle registrate a Barletta, verosimilmente, per effetto anche di infiltrazioni delinquenziali forestiere. - Alle Forze dell’Ordine continuiamo ad esprimere tutto il nostro ringraziamento per la loro opera orientata a garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità nell’intera città. GENNAIO 2014 - Alle stesse e alle Autorità Giudiziarie chiediamo di insistere per far emergere il malaffare ed ogni tipo di comportamento fuorilegge, dentro e fuori le Istituzioni ed in ogni ambito di vita e di lavoro. - Alle Istituzioni Pubbliche preposte - di ogni ordine, grado e livello territoriale - chiediamo di svolgere celermente la propria funzione di servizio pubblico e di entità di riferimento permanente e sicuro per tutti i cittadini e disagiati di ogni tipo, dando risposte concrete e durature, ed orientate ad una ripresa dello sviluppo e delle condizioni di vita della comunità barlettana e dell’intero Paese. - Agli uomini politici di questa città - di maggioranza e di opposizione, del governo locale e di quello regionale - chiediamo più attenzione verso i cittadini - lavoratori e disoccupati, studenti ed anziani -, svolgendo un ruolo di rappresentanza istituzionale all’altezza del momento, con senso del dovere, dell’impegno totale in favore della collettività e senza favoritismi o clientele di sorta, dando buon esempio di vita pubblica e privata, senza arricchimenti indebiti legati al ruolo politico rivestito. - Come pure sensibilizziamo ogni attore e spettatore della protesta a non lasciarsi trascinare in pericolose situazioni in odor di Usura, Racket, Abusivismo, Contraffazione, Riciclaggio, partecipando e migliorando, con proposte e senso di appartenenza, il funzionamento e le capacità rivendicative delle proprie associazioni e organizzazioni sindacali e “vigilando” anche sull’attività delle pubbliche istituzioni e di chi le rappresenta. Purché fatto con gli strumenti della civiltà, della democrazia e della tolleranza reciproca! Consapevoli che, con le minacce, gli insulti, l’aggressione fisica e la violenza non si va da nessuna parte! IL FIERAMOSCA 19 Prefettura Giustizia La Mediaconciliazione una giustizia più rapida ed economica “L 20 IL FIERAMOSCA Messaggio di insediamento del Prefetto di Barletta Andria Trani A tutela della sicurezza della collettività 1 La sua presenza è garanzia di maggiore sicurezza e costante presidio del territorio BAT “F inalmente dopo tanti anni e tante battaglie, nel 2014 verrà istituito a Barletta il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Otterremo contemporaneamente più sicurezza, un migliore coordinamento con le altre forze dell’Ordine e un presidio sempre più mirato alla protezione del territorio”. Lo ha sottolineato il consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea, commentando l’annuncio del Sottosegretario agli Interni, on. Gianpiero Bocci, della collocazione del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco a Barletta. La decisione è stata resa nota nel corso dell’incontro sulla “Sicurezza nelle aziende”, che si è tenuto nel Palazzo della Prefettura di Barletta, al quale ha partecipato anche Mennea: “Si tratta di una notizia - ha spiegato il consigliere e vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Regione Puglia - di una decisione che aspettavamo da tempo e per la quale ringrazio il Prefetto di Barletta-Andria-Trani, Carlo Sessa, l’on. Gero Grassi, l’onorevole Bocci e il sindaco Pasquale Cascella. È una scelta - ha aggiunto - che servirà a garantire un monitoraggio costante dell’intera provincia e a migliorare il lavoro prezioso che i Vigili del fuoco svolgono per l’intera comunità. Inoltre - ha rilevato il consigliere Pd - i Vigili del fuoco potranno interagire con maggiore efficacia con le altre forze dell’Ordine che, oggi più che mai, hanno bisogno di tutto il supporto necessario alle loro complesse e delicate attività. La scelta di ubicare il Comando nell’ex mattatoio Comunale di Barletta - continua il Consigliere Democratico - consente, tra l’altro, di recuperare e riutilizzare un immobile in disuso, valorizzandolo e restituendolo al servizio pubblico in favore dei cittadini. Pertanto - conclude Mennea - ai Vigili del fuoco dobbiamo rivolgere, oltre che il nostro ringraziamento, anche tutto il nostro impegno costante per offrire le migliori condizioni in cui svolgere un lavoro che salva, ogni anno nel nostro Paese, centinaia di vite. Al Sottosegretario on. Giampiero Bocci, voglio rivolgere, con l’orgoglio della mia terra, un sentito apprezzamento per aver determinato una tale decisione in un momento di tensione sociale che necessita, mai come ora, di una più incisiva presenza degli organi dello Stato sul nostro territorio”. GENNAIO 2014 di Clara Minerva* N ell’assumere le funzioni di Prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani, desidero rivolgere un indirizzo di saluto alla cittadinanza operosa di questa bellissima e storica Terra di Puglia, alle rappresentanze elettive, alle Autonomie Locali, gli Enti più vicini ai bisogni del territorio e alle istituzioni tutte civili, militari e religiose con le quali lavorerò costantemente, con la collaborazione dei miei uffici, in stretta sinergia, per il bene comune, alla Magistratura, garante giurisdizionale del controllo di legalità e della tutela dei diritti, alle donne e uomini delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco che operano ogni giorno con grande impegno e spirito di servizio a tutela della sicurezza della collettività, al mondo della scuola e dell’Università, luoghi privilegiati per la formazione della cittadinanza, alle Organizzazioni sindacali e alle Associazioni di categoria con le quali intercorrerà un dialogo costante, alle organizzazioni di protezione civile, al mondo dell’associazionismo e del volontaria- to, preziose risorse per la collettività, agli organi locali di informazione che costituiranno un riferimento costante per la comunicazione istituzionale. Mi preme sottolineare quanto senta alta la responsabilità del ruolo che oggi ufficialmente assumo nella mia Regione di origine e che intendo interpretare con il massimo impegno e dedizione, convinta che le complesse sfide del tempo in cui viviamo esigano una risposta in grado di tutelare i diritti di tutti, soprattutto dei più deboli e le aspettative delle nuove generazioni. Desidero continuare nel rapporto di leale collaborazione che il mio predecessore ha riservato ai rappresentanti elettivi e istituzionali e alle diverse espressioni della società civile, proseguendo un percorso, insieme ai rappresentanti della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, che possa contribuire concretamente al benessere e alla tranquillità delle Comunità anche attraverso un’azione complessiva di prevenzione e tutela dei territori da ogni forma di illegalità. Con questa assunzione di impegno desidero rivolgere i più sentiti e cordiali auguri ai cittadini della provincia, con l’auspicio che il 2014 possa essere davvero l’anno della ripresa grazie all’azione corale di tutti. * prefetto di Barletta, Andria, Trani EN ISO 9001 (2008) IQ-0703-16 Azienda iscritta all’UNAE Puglia n. 266 impianti & costruzioni industriali GENNAIO 2014 SOA 8612/04/00 OS30 - classifica VI OG10 - classifica V OG1 - classifica III OG11 - classifica III 2 3 L’esperienza e la diversità dei temi trattati nei suoi libri e la fruibilità narrativa dai lettori ricercata, e in gran parte condivisa, lo fa considerare tra gli scrittori più accreditati per la gradevole piacevolezza degli argomenti trattati e condivisi, e per l’attualità delle situazioni descritte. Scorrendo i titoli, diversi ma di grande attualità, della sua notevole “produzione” si ha la conferma orientativa delle scelte condivise dai lettori e delle loro preferenze di acquisto fatte - non soltanto durante le preparate manifestazioni editoriali organizzate per la “prima presentazione del libro” - mediante le richieste dei nuovi libri editi, esposti e proposti nelle tante e diverse “settimane di cultura” e nelle “conversazioni con gli autori”. 4 AUTORI VARI 4 MATTEO BONADIES undici in vent’anni Introduzione di Vito Cracas E 6,00 a Mediaconciliazione: una giustizia più rapida ed economica” è stato il titolo dell’incontro-dibattito che si è tenuto a Barletta lo scorso 10 dicembre presso la sala S. Antonio in via Madonna degli Angeli n. 2. Lo scopo dell’evento, organizzato da Assinpro - Associazione Industriali Sesta Provincia Pugliese, in collaborazione con l’organismo di mediazione Tota Consulting s.r.l, ha avuto come oggetto l’illustrazione delle novità introdotte in materia di mediazione civile e commerciale dal “Decreto del Fare”, con legge n. 98 del 9.8.2013 entrata in vigore il 21.9.2013. Tale dettato normativo ha reso obbligatorio, in afferenza a specifiche tipologie di controversie in materia civile e commerciale, il tentativo di conciliazione tra le parti con la mediazione, divenuta, in tal modo, condizione necessaria per la procedibilità della domanda giudiziale. L’obbligo riguarda un numero considerevole di materie tra cui i diritti reali, le successioni ereditarie, i contratti assicurativi, bancari e finanziari e la diffamazione a mezzo stampa. Nel corso dell’evento, partecipato da illustri relatori quali l’ing. Maria Virginia Crescente - presidente Assinpro, il dott. Candido Tota - direttore della Tota Consulting s.r.l., il prof. Gianpaolo Impagnatiello - ordinario di procedura civile presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, l’avv. Roberto De Meo - componente del comitato scientifico della Tota Consulting s.r.l., formatore accreditato dal Ministero e mediatore professionista nonché l’avv. Luigi Carpentiere - avvocato del Foro di Trani, è stato illustrato il funzionamento e l’utilità del nuovo istituto giuridico, volto a ridurre il numero del contenzioso giudiziale civile e commerciale nonché, al contempo, gli esborsi delle parti in causa; il tutto non senza una reciproca soddisfazione dei contendenti derivante da un accordo avallato proprio dagli stessi. In particolare, dopo la presentazione dei relatori e l’introduzione del lavori da parte dell’ing. Crescente, l’avv. Carpentiere si è soffermato sull’effettiva utilità che lo strumento giuridico in questione può garantire al cittadino in fase precontenziosa, peraltro obbligatoria, in considerazione da un lato delle problematiche e cronicità che caratterizzano il nostro sistema giudiziario e dall’altro in relazione all’annosa questione della durata del processo, il problema più grave della giustizia nel nostro Paese, costantemente esposto a censure in sede Europea. In particolare, oltre a porre l’accento sul significato di alcuni dati che dimostrano l’esistenza di una giustizia civile troppo farraginosa, i relatori hanno illustrato i capisaldi del nuovo dettato normativo ed in particolare le questioni relative alla competenza territoriale dell’organismo di mediazione, alla durata del procedimento, alla obbligatorietà dell’assistenza legale, alla condizione di procedibilità, alla obbligatorietà di un primo incontro informativo, alla gratuità del primo incontro in caso di mancato accordo, alla sanzione automatica per la mancata partecipazione al primo incontro di mediazione, alla esecutività immediata dell’accordo in presenza degli avvocati. A tirare le somme, infine, dell’evento - dibattito è intervenuto il prof. Impagnatiello, il quale, oltre ad auspicare la praticabilità dell’istituto anche per le materie non obbligatorie, ha enfatizzato l’effettiva utilità del nuovo istituto anche nell’ottica della eliminazione della imprevedibilità della decisione giudiziale, attesa proprio la composizione bonaria della contesa avallata dalle stesse parti in caso di buona riuscita dell’attività di conciliazione. Il comando provinciale dei Vigili del Fuoco a Barletta ISBN 978-88-98679-00-3 Editrice Rotas www.editricerotas.it • IMPIANTI ELETTRICI • CIVILI ED INDUSTRIALI • CABLAGGI • STRUTTURATI • CABINE MT/BT • PUBBLICA • ILLUMINAZIONE • RILEVAZIONE FUMI • TELEFONICI • TRASMISSIONE DATI • DIFFUSIONE SONORA • ANTINTRUSIONE • MANUTENZIONI • PROGETTAZIONE • EDILI • TERMICO • IDRICO • ANTINCENDIO • CONDIZIONAMENTO BARLETTA · Via Paolo Ricci, 39 Tel. 0883 575 473 · Fax 0883 519 062 www.sabinodicataldo.it · [email protected] IL FIERAMOSCA 21 Per non dimenticare Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta IL PRIMO CICETTARIO Tante idee, tante ricette, tutte da provare! Facili, veloci e sicure. Parola di Cicetta Chiesa di Luigi Di Cuonzo* di Annamaria Ieva (Cicetta) pp. 152 - i 15,00 Annamaria è una serena mamma di famiglia, infermiera per vocazione e appassionata della vita, che ha deciso molto chaplinianamente che “una giornata senza un sorriso è una giornata sprecata”. E con questo silenzio imperativo bene impresso negli occhi, affronta la quotidianità con piglio caparbio. Per lei le “cicettine” sono le amiche con cui dialogare in web 2.0, con le quali vivere esperienze di gioia e di sofferenza senza alcuna finalità che non sia altro del dare per ricevere, sorrisi e coraggio, naturalmente. Per fare questo, ben consapevole dell’impostura del km.0, si è attrezzata per una cucina a mt.1, la distanza, cioè del braccio dal frigorifero, la vera cava della sostenibilità dal quale attingere risultati sorprendenti che partono come avventure temerarie e si sostanziano in ricordi emozionanti. LA CENA DI NATALE di Io che amo solo te di Luca Bianchini Mondadori pp. 195 - i 13,00 È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po’ più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del Paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, “colpevole” di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata “Petruzzelli”, in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L’obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant’anni è ancora una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta “biondo Kidman”, che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena undici menu, in cui spicca il “supplì alla cozza tarantina” preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all’altra. 22 IL FIERAMOSCA La vita è una storia di incontri Attualità dell’Archivio della Memoria N on ama, la nostra Memoria, essere identificata come animatrice di un luogo museale. E, anche se è fiera di presentarsi con una Mostra permanente di foto e di poster, con pochi cimeli bellici e qualche vecchia bandiera, preferisce essere conosciuta come Archivio. Punta, comunque, molto di più sul contatto con le persone che scoprono, in quelle foto ordinatamente arringate negli armadi con le ante a giorno, la loro vera essenza di documenti. Chiare, immediate, quelle foto come le parole stringate dei diari di alcuni giovani soldati, diciottenni o ventenni, quei paracadutisti ariani del Terzo Reich, affascinati più dalla vista degli ulivi e delle vigne delle nostre campagne che non esultanti per la smania di ricoprirsi di gloria e di eroismo per aver eseguito a perfezione gli ordini di aggressione ben precisi dei loro capi, pur accuratamente registrati nelle loro annotazioni quotidiane. Di quei visi, di quella loro minacciosa presenza, di quella loro spavalda sicumera, ignoriamo tutto. Nulla sappiamo della sorte riservata loro, al ritorno nella propria Patria a guerra finita. Sono stati insigniti di medaglia d’oro al valor militare? Sono stati processati, incarcerati, passati per le armi? È proprio lui, Walter Geriche, quell’ufficiale presente in quasi tutte le foto di Coblenza? E, se è lui, se rispondesse al vero che si appresta a festeggiare un suo genetliaco prossimo al secolo di vita, non è anche lecito chiedersi come è stato possibile coprire responsabilità così gravi per le efferatezze consumate a Barletta? La Memoria non accetta compromessi. La Memoria non sopporta occultamenti, non riserva neanche piccoli spazi all’oblio. La Memoria nasce e attecchisce tra gli uomini e si assicura diffusione e continuità nei luoghi della loro convivenza civile e sociale. A Barletta, la Memoria, abita nel Castello, nei Giardini Fratelli Cervi, nella Chiesetta del Crocifisso in Via Andria, al ponte sul fiume Ofanto, nelle strade e nelle viuzze insanguinate dalle trentaquattro vittime civili nel settembre del 1943, in Piazza Conteduca alla stazione ferroviaria, difesa inutilmente dai nostri soldati, vittime dell’aggressione nazista, all’alba di domenica 12 settembre 1943, sul muro laterale del Palazzo delle Regie Poste italiane, su quel marciapiede sul quale caddero, trucidati barbaramente i nostri Vigili urbani insieme ai due netturbini. A Barletta, dove la Resistenza ebbe inizio con un corale canto di Te Deum della popolazione riversatasi nella Chiesa di San Domenico, la sera dell’8 settembre 1943, giorno dell’annuncio di Badoglio agli Italiani dell’Armistizio, e proseguì con la lotta dei pochi soldati al comando del Colonnello Francesco Grasso, nei giorni susseguenti, la Memoria, vive per strada. La puoi incontrare, se sai leggere, sul volto di tutti i cittadini che si ritengono eredi e tutori dei valori per i quali i loro padri seppero sacrificare finanche la vita. * responsabile dell’Archivio della Memoria e della Resistenza GENNAIO 2014 Lettera aperta di don Cosimo Damiano Falconetti ai suoi parrocchiani C la Parrocchia Santissima Trinità e che al più presto conoscerò meglio. Dal primo ottobre quante strette di mano, quanti auguri, presentazioni, sorrisi e carezze ai bambini: Dio è già all’opera alla grande tra di noi. Il suo Vangelo di pace e serenità continua a correre tra di noi. Ringrazio di cuore il carissimo don Francesco Piazzolla, mio predecessore e primo parroco, che tanto ha fatto per questa comunità. Lo ricorderemo sempre nelle nostre preghiere perché il Signore lo assista e benedica nel suo nuovo ministero di Don Cosimo Falconetti docente di Sacra Scrittura, di rettore della Chiesa del Purgatorio e direttore dell’Apostolato Biblico diocesano. In questi miei anni di sacerdozio mi sono convinto della preziosità della varietà dei carismi e dei vari servizi che sacerdoti e laici possiamo offrire per un mondo migliore secondo il disegno di Dio e che è proprio vero quanto San Paolo scrive nella sua Prima Lettera ai Corinzi (1Cor 3, 4-19): Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimoDON COSIMO DAMIANO FALCONETTI nasce a Barletta il 27 febbrastrate semplicemente uomini? Ma che cosa io 1975. Frequenta sin da bambino la parrocchia San Benedetto dove, sotto è mai Apollo? Cosa è Paolo? Ministri attrala guida di Don Vincenzo Frezza e Don Angelo Dipasquale, scorge in sé i verso i quali siete venuti alla fede e ciascuno primi segni vocazionali. Fa così ingresso nel seminario diocesano di Trani e secondo che il Signore gli ha concesso. Io ho frequenta il IV e V ginnasio al Liceo De Sanctis della medesima città. Passa, piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha poi, al Pontificio Seminario Regionale Liceale di Taranto e al Pontificio Sefatto crescere. Ora né chi pianta, né chi irrìga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere. minario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta. Non c’è differenza tra chi pianta e chi È ordinato diacono il 18 settembre 1999 e sacerdote il 23 settembre 2000. irrìga, ma ciascuno riceverà la sua mercede Intanto dal settembre 1999 è inviato a Roma per la specializzazione in Sacra secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaTeologia e consegue il 25 ottobre 2001 la Licenza in Teologia Biblica presso boratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, la Pontificia Università Gregoriana. Il 25 marzo 2003 è nominato Docente l’edificio di Dio. Secondo la grazia di Dio che incaricato di Scienze Bibliche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi coSan Nicola il Pellegrino in Trani. Dal 23 settembre del 2000 al 31 agosto del struisce sopra. Ma ciascuno stia attento come 2003 svolge il suo primo incarico pastorale come vicario parrocchiale della costruisce. Chiesa Matrice San Ferdinando Re in San Ferdinando di Puglia. Dall’1 setInfatti nessuno può porre un fondamentembre 2003 al 30 settembre 2013 esplica il suo ministero sacerdotale come to diverso da quello che già vi si trova, che è parroco della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in San Ferdinando di Puglia. Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si Il 1 ottobre del 2013 è nominato parroco dell’appena consacrata (28-09-2013) costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben Chiesa parrocchiale della SS. Trinità di Barletta. arissimi sono trascorsi quasi due mesi da quando sono con voi nella Parrocchia SS. Trinità. Il Signore mi ha voluto qui con voi nel ministero di parroco. Da subito ho accolto la proposta del Vescovo, convinto che la volontà di Dio va accettata sempre e con prontezza. La gioia e il senso divino del ministero sacerdotale scaturiscono da un sì a Dio, sempre sincero e radicale. Il sacerdote è il missionario del Regno di Dio. È un inviato. Pertanto deve essere sempre pronto ad andare per annunciare il Vangelo e il Regno di Dio, memore di quello che lo stesso Gesù disse, quando avrebbero voluto trattenerlo: ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche queste io devo condurre (Gv 10, 16). Il distacco dalla comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù in San Ferdinando di Puglia è stato lungo, faticoso e doloroso, per il profondo legame spirituale e affettivo instauratosi in questi 10 anni di parrocato e nei precedenti come vicario parrocchiale nella Chiesa Madre della stessa città. Il Signore ferisce e risana: prego per tutte quelle persone, giovani, bambini, anziani e famiglie con i quali ho vissuto i miei primi indimenticabili tredici anni di sacerdozio. Affido al Cuore Sacratissimo di Gesù il carissimo don Ruggiero Lattanzio, anch’egli sacerdote barlettano, che mi è succeduto con singolare zelo sacerdotale nella guida della stessa parrocchia. Ora il Signore mi dona ancora grandi tesori spirituali: siete tutti voi che ho già avvicinato nel grande quartiere del- GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 23 Chiesa In città NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE La chiesa della SS.ma Trinità (FOTORUDY) visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. Se l’opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se l’opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi. Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. La Parola di Dio ci libera da ogni smania di grandezza, da ogni sorta di delirio di perfezione e ci fa umili operai nella vigna del Signore, come ci ricordava il grande Papa Benedetto XVI all’inizio del suo ministero petrino. Umiltà e semplicità sono la via maestra della santità. Ecco a cosa dobbiamo tendere. Ecco il nostro obiettivo. Tutto si farà per la santità. Aiutiamoci e tiriamo sulla barca della chiesa quanti sembrano ammarati e naufraghi, nessuno escluso. La misericordia di Dio, ci dice sempre Papa Francesco, è per tutti, e nessuno deve vergognarsi e stancarsi di invocarla. La nostra Parrocchia della Santissima Trinità dovrà essere sempre più, comunità d’amore, di fraternità e di riconciliazione. Bandiamo discordie, invidie e gelosie. Vedrete quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme. È come rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre. Grazie a tutti voi grandi e piccoli. Auguri per la nuova chiesa. Il Signore ci benedica per questo tratto di strada che faremo insieme. don Cosimo Damiano Falconetti 24 IL FIERAMOSCA IL DIAC. FRANCESCO D. RIZZI ORDINATO PRESBITERO DA MONS. GIOVAN BATTISTA PICHIERRI Sabato 28 dicembre 2013, a Barletta, nella Parrocchia Spirito Santo, alle 19.30, durante una solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-BarlettaBisceglie, il diac. Francesco Daniele Rizzi è stato ordinato presbitero. Don Francesco Daniele ha presieduto la prima messa domenica 29 dicembre 2013 a Barletta, nella Parrocchia Spirito Santo, alle ore 11.00, e a Corato, nella Parrocchia Sacra Famiglia, alle ore 19.30. È figlio di Domenico, diacono permanente, e di Sara, insegnante di religione. Don Francesco Daniele è nato a Barletta il 10 luglio 1987. Proviene dalla Parrocchia Spirito Santo in Barletta. Ha conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Scientifico di Barletta. Successivamente, per verificare la propria vocazione, ha frequentato l’anno propedeutico presso il Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, dove ha proseguito gli studi filosofici e teologici per sei anni. Al termine è stato collaboratore presso la Parrocchia S. Andrea in Bisceglie. Il 5 gennaio 2013 è stato ordinato diacono. Dall’1 settembre 2013 è divenuto collaboratore nella Parrocchia Sacra Famiglia in Corato, nella quale, dopo l’ordinazione, sarà Vicario Parrocchiale. 22a GIORNATA PRO TERRA SANTA Il giorno 6 gennaio 2014, alle ore 19.30, presso la sala “Jolly” del ristorante il “Brigantino 2” in Barletta, è stata celebrata la 22a GIORNATA PRO TERRA SANTA a cura della Delegazione di Barletta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. L’occasione di incontro è stata incentrata sulle riflessioni del Vicario episcopale Mons. Filippo Salvo che ha parlato sul tema: “La fede, un cammino di ricerca in Francesco d’Assisi e nella enciclica Lumen Fidei di papa Francesco”. La serata si è conclusa con l’estrazione del biglietto vincente della consueta riffa di beneficenza il cui ricavato è stato destinato interamente ai bisogni delle popolazioni della Terra Santa. Ha presieduto la Delegata di Barletta, la dott. ssa Maria Nigro, che ha tracciato una breve sintesi del bilancio delle attività svolte dalla Delegazione di Barletta nel corso del 2013; hanno presenziato il Preside della sezione Nazareth-Barletta il prof. Ferdinando Parente ed il Luogotenente per l’Italia Meridionale Adriatica il dott. Rocco Saltino. Papa Francesco in preghiera presso il sepolcro della Venerabile Suor Maria Chiara Damato nel Monastero delle Clarisse ad Albano Laziale che chiude le Ville Pontificie di Castel Gandolfo. Accanto al papa, la madre vicaria del Monastero suor Maria Concetta, barlettana (al secolo Sabina Sfregola). GENNAIO 2014 L’OFANTO, UNA MOSTRA DELL’UNESCO In occasione della settimana DESS, Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, dal titolo: I paesaggi della bellezza, dalla valorizzazione alla creatività, il Club UNESCO di Barletta con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato delle iniziative, che hanno come (FOTORUDY) protagonista: “Il fiume Ofanto ieri, oggi, domani. Storia, geografia, sviluppo, prospettive”. In continuità con un discorso, già avviato da tempo, che punta alla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali locali, il Club Unesco di Barletta, in collaborazione con i Club di Canosa, Cerignola e del Vulture, ha aderito al progetto DESS 2013 incentrandolo sul più importante corso d’acqua pugliese intendendo ricongiungere e mettere a sistema tutte quelle realtà territoriali, da Torella dei Lombardi, nel cui territorio ricadono le sorgenti del fiume, fino a Barletta, dove sfocia, in Adriatico, per centrare l’ambizioso obiettivo dell’istituzione di una riserva naturale. Inoltre i Club Unesco, insieme, mirano a sensibilizzare le popolazioni alla conservazione di un bene che ancora in molti non si accorgono di avere vicino, vivendo il territorio, come bene comune da preservare e curare. È importantissimo per noi ascoltare non solo le esperienze e le esigenze che dall’interno della Chiesa si presentano, ma decisamente opportuno e favorevole aprirsi ad un confronto con singoli, associazioni e Istituzioni che dall’esterno si confrontano quotidianamente con l’esperienza dei credenti e della Chiesa”. 24 ALLOGGI IACP Piano nazionale di edilizia abitativa: Regione Puglia e Comune di Barletta firmano il protocollo d’intesa per la realizzazione dei 24 alloggi di edilizia popolare. All’interno dell’ufficio politiche abitative della Regione Puglia a Bari, l’ultimo atto burocratico ovvero il protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Comune è stato firmato. Il progetto esecutivo debitamente approvato dagli organi competenti dovrà essere poi trasmesso, al Responsabile Regionale dell’attuazione dell’Accordo di programma Stato-Regione, dal Comune entro 90 giorni dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa. L’inizio dei lavori dovrà avvenire entro 270 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo. VINCENZO GENCHI, CAMPIONE MONDIALE Il prestigioso riconoscimento Vincenzo, figlio e nipote d’arte, lo ha conquistato al “Salone culinario mondiale 2013” presentando una creazione dolciaria sul tema: “La magia di Merlino” ambientato nella terra di Camelot. Il dolce misurava un metro di altezza per 16 Kg di peso. Figlio e nipote d’arte perché suo padre è Francesco, maestro di cucina e suo nonno Vincenzo, chef storico del ristorante “Il Brigantino”. TRANI, IL VESCOVO INCONTRA IL MONDO DELLO SPORT L’incontro, attorno al tema “Chiesa locale e mondo dello sport per un comune impegno educativo”, si è tenuto a Trani, presso l’Auditorium “Chiesa S. Luigi” ed è stato presieduto da S.E. mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Le motivazioni alla base dell’iniziativa sono contenute in una lettera che mons. Pichierri ha inviato ai presidenti di associazioni sportive laiche e cristiane, enti di promozione sportiva e a tutti gli operatori ed educatori impegnati nel settore sportivo o del territorio diocesano. “La Chiesa diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie si appresta a vivere nei prossimi anni l’esperienza del primo Sinodo diocesano. Il Sinodo è una grande esperienza di ascolto e di comunione che ha per obiettivo un percorso di crescita in comune, secondo i principii del dialogo e del confronto. GENNAIO 2014 DE NITTIS A PADOVA SESTO A consuntivo delle presenze dei visitatori nelle mostre a livello nazionale, la mostra della collezione De Nittis a palazzo Zabarella, a Padova, ha fatto registrare 157.097 visitatori, collocandosi al sesto posto, dopo “Il Palazzo enciclopedico” a Venezia (475mila), “L’anima e la materia” a Palazzo Pitti a Firenze (208.814mila), “Tiziano” presso le scuderie del Quirinale (204.371), “Manet” nel Palazzo Ducale di Venezia (180.236), Modigliani” a Palazzo Reale a Milano (180.000). Al settimo e ottavo posto rispettivamente la rassegna Brueghel nel Chiostro del Bramante a Padova (140.000) e la rassegna su “Pietro Bembo e il Rinascimento” sempre a Padova (100.000). Una esposizione che da barlettani abbiamo sentito come estranea, l’ennesima conferma che la signora Angiuli, con la complicità dell’Amministrazione Maffei, ha voluto ancora una volta mortificarci esportando De Nittis, senza darci la possibilità di ammirare nella nostra città una mostra completa della collezione del grande pittore. APPELLO DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL CENTRO DESTRA CONTRO L’INVASIONE DEI CINESI A fronte di una situazione occupazionale critica, il Gruppo consiliare del centro destra di Barletta ha mandato una istanza al Presidente della Repubblica Napolitano per lamentare l’esorbitante numero di cinesi che sta invadendo i nostri mercati non solo al Nord, ma anche in maniera sempre più consistente al Sud, e quindi nella nostra città. Fenomeno ancora sommerso che proprio per questo necessita di una accurata indagine che i firmatari hanno chiesto alle massime autorità istituzionali del territorio. IL FIERAMOSCA 25 La situazione economica della società e sviluppi normativi in tema di società pubbliche Conto Economico Preconsuntivo 2013 La tabella di seguito riportata sintetizza i dati più significativi del preconsuntivo al 31 dicembre 2013 raffrontato con i dati economici del consuntivo al 31 dicembre 2012 in migliaia di euro: I dati sopra esposti evidenziano, come già avvenuto negli ultimi due esercizi, un calo dei ricavi da prestazione di euro 957 mila pari al 6%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, parzialmente assorbito dalla costante riduzione dei costi per consumi operativi e servizi a seguito anche della progressiva internalizzazione di numerose attività. Il margine operativo lordo (EBITDA) di euro 628 mila, si è ridotto del 55% rispetto a quello dello stesso periodo dell’anno precedente. Il costo del lavoro registra un incremento del 4%, raggiungendo il 69% del valore della produzione. La situazione finanziaria della Società potrebbe presentare delle criticità a partire da metà gennaio 2014, con possibile ricorso sia pure per brevi periodi a capitali di terzi. Sviluppi in materia di società pubbliche Il testo della Legge di stabilità approvato definitivamente in Senato abroga la norma inerente la dismissione obbligatoria delle partecipazioni per i Comuni fino a 50.000 abitanti nonché quelle relative alla dismissione delle società strumentali ed al divieto di costituzione di enti ed organismi di cui alla spending review (che scadevano a fine anno). Nello specifico i commi 561 e 562 abrogano le seguenti norme: - articolo 14 comma 32 del dl 78/10 s.m.i., inerente il divieto di costituzione e mantenimento delle società detenute dai Comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti e di quelle con popolazione compresa fra 30.000 e 50.000 abitanti; - commi 1,2,3 , 3-sexies, 9, l0 e 1l dell’articolo 4 del dl 95/2012 s.m.i. inerenti l’obbligo di procedere alla dismissione delle c.d. 26 IL FIERAMOSCA società strumentali nonché alcuni vincoli sul personale delle stesse; - commi da 1 a 7 dell’articolo 9 del dl 95/2012 s.m.i. che prevedevano il divieto di istituzione e la soppressione di enti, agenzie e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica che esercitavano anche in via strumentale, funzioni fondamentali spettanti a comuni, province e città metropolitane. (Comunicato stampa ANCI del 24 dicembre 2013). Di seguito si riportano i commi 561 e 562 dell’art. 1 della legge di stabilità 2014: - 561. Il comma 32 dell’articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è abrogato. - 562. Al decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, sono apportate le seguenti modificazioni: a) i commi l, 2, 3, 3-sexies, 9, 10 e 11 dell’articolo 4 e i commi da 1 a 7 dell’articolo 9 sono abrogati; b) al comma 4 dell’articolo 4 le parole: «delle società di cui al comma 1» sono sostituite dalle seguenti: «delle società controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo l, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, che abbiano conseguito nell’anno 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di amministrazioni pubbliche superiore al 90 per cento dell’intero fatturato». Le nuove disposizioni segnano un deciso cambiamento di approccio delle modalità con cui il legislatore italiano intende affrontare le problematiche legate alle società partecipate dagli enti locali, in forte controtendenza rispetto ai tanti e mal coordinati provvedimenti approvati nel corso degli ultimi anni. Finalmente la logica dei tagli lineari sembra lasciare il posto a una maggiore attenzione verso le tante realtà locali che hanno sempre informato la loro attività ai princìpi di efficienza, efficacia ed economicità. Sopravvivono invece, fra gli altri, i commi 7 e 8 dello stesso articolo 4 della spending review che sanciscono rispettivamente: •la regola secondo la quale le pubbliche amministrazioni dall’1/1/2014 acquisiscono sul mercato tramite gara i beni e servizi strumentali alla propria attività; • l’eccezione alla suddetta regola, secondo la quale a decorrere dalla stessa data l’affidamento diretto può avvenire solo a favore di società «in house», conformi a quanto stabilito dalla giurisprudenza comunitaria. Il legislatore pone così termine a un lungo dibattito che aveva portato alcune sezioni regionali di controllo della Corte dei conGENNAIO 2014 Il presidente della Bar.S.A. l’avv. Luigi Pannarale ti (Campania, Liguria e Abruzzo) a considerare il comma 8 una norma speciale per le società «in house», mentre altre a ritenere (Lombardia e Puglia), anche a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 229 del 16/07/2013, che il principio sancito dal comma 8 poteva essere invocato solo nel caso di sussistenza di peculiari caratteristiche che non rendessero possibile all’amministrazione pubblica controllante un efficace e utile ricorso al mercato. Dunque, con l’abrogazione di buona parte dell’art. 4 della spending review le società strumentali «in house» degli enti locali sembrano riacquistare piena legittimità e il nostro ordinamento interno torna ad essere allineato, almeno in questo caso, con i princìpi affermati dalla giurisprudenza comunitaria, secondo la quale l’in house providing è un modello organizzativo a cui le amministrazioni pubbliche possono legittimamente ricorrere (Fonte ANCI, 6 dicembre 2013). Alla luce di quanto sopra riportato e tenuto conto di quanto espresso dal prof. Michele Castellano nel suo parere pro-veritate, il quadro normativo di riferimento per l’affidamento di servizi pubblici ed attività strumentali, è oggi rappresentato da principi e regole elaborati e consolidati in sede comunitaria e, per i sp1, anche dall’art. 34, commi 20-27, d.l. 179/2012 (conv. Legge 221/2012). In base a tali principi le forme attraverso cui possono essere scelti i soggetti cui affidare la gestione dei servizi possono essere: a) ricorso al mercato; b) gara a “doppio oggetto” per individuare il socio operativo di società mista; c) affidamento “in house”. La presenza del socio privato di Barsa e la perdita delle qualità operative dello stesso rendono necessaria la regolarizzazione degli GENNAIO 2014 affidamenti in corso. Per quanto riguarda i servizi pubblici locali, i commi 20 e 21 dell’art. 34 L. 221/2012 prevedono quanto segue: - Comma 20. Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità tra gli operatori, l’economicità della gestione di garantire adeguata informazione alla collettività di riferimento, l’affidamento del servizio è effettuato sulla base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell’ente affidante, che dà conto delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste. - Comma 21. Gli affidamenti in essere alla data di entrata in vigore del presente decreto non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea devono essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013 pubblicando, entro la stessa data, la relazione prevista al comma 20. Per gli affidamenti in cui non è prevista una data di scadenza gli enti competenti provvedono contestualmente ad inserire nel contratto di servizio o negli altri atti che regolano il rapporto un termine di scadenza dell’affidamento. Il mancato adempimento degli obblighi previsti nel presente comma determina la cessazione dell’affidamento alla data del 31 dicembre 2013. Considerazioni conclusive Il quadro normativo attuale, quale che sia la scelta dell’Amministrazione Comunale sulle modalità di affidamento dei servizi attualmente gestiti da Barsa, induce a ritenere comunque opportuna la preventiva acquisizione della quota di proprietà del socio privato. La totale partecipazione pubblica renderebbe legittimi tutti gli attuali e futuri affidamenti senza precludere all’Ente la possibilità di un futuro cambiamento di gestione. In quest’ottica, il CdA della Società, nella sua ultima seduta del 19 dicembre u.s. ha deliberato di procedere ad acquisire una quotazione da parte della Società di Revisione finalizzata alla valutazione della quota di proprietà del Socio di minoranza, rinviando ad un momento successivo l’analisi delle ulteriori questioni che 1’Amministrazione vorrà affrontare nell’ambito del nuovo quadro normativo che si è venuto a delineare. Barletta, 30 dicembre 2013 Per il consiglio di amministrazione il presidente prof. avv. Luigi Pannarale IL FIERAMOSCA 27 Archivio storico PEDICO L’archivio storico a supporto della didattica formativa della scuola Per quanto possa sembrare assurdo, ci sono ancora ragazzi di Scuola Media che ignorano l’esistenza della Disfida di Barletta… È sperabile che il Comune non sia insensibile a questa problematica di Michele Grimaldi T Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta roppo spesso ci si meraviglia (o inorridisce?) se, chiedendo ad un ragazzo di terza media che abita in via Vitrani, il perché il quartiere dove si trova la via si chiami “Medaglie d’Oro” o ancora peggio quando, mostrando vecchi manifesti che annunciavano la rievocazione del Certame Cavalleresco della Disfida di Barletta si fa la fatidica domanda “…conoscete Ettore Fieramosca? ” ci si sente rispondere di non saperlo assolutamente. Non pensiate che quello riportato sia un caso sporadico, tutt’altro! Questo confermato da un’attività quarantennale in un Istituto culturale che fa dell’attività didattica il suo pane quotidiano avendo uno strettissimo rapporto interpersonale con studenti che vanno dai 10 anni ai 20. Questo perché la storia, anche nei contesti scolastici più “illuminati”, è troppo spesso materia di studio (quando la si studia!) acritico, quasi mnemonico; il libro di testo si accetta come insieme di verità rivelate, come qualcosa di cristallizzato. I tentativi degli editori di alternare la narrazione di fatti storici con riproduzioni di documenti di archivio o comunque di fonti deve spesso lasciare il passo alla necessità di correre per terminare i programmi ministeriali e quelle illustrazioni sono frequentemente solo oggetto di sguardi frettolosi che lo studente può dedicare a ciò che non è da studiare. Eppure la reciprocità di interesse fra Scuola e Archivi è innegabile: la Scuola ha necessità di creare stimoli nuovi negli alunni per motivarli a conoscenze che rischiano di diventare sempre più astratti; ha necessità, se il processo dell’autonomia scolastica come sembra, è destinato a realizzarsi, di radicarsi sempre più sul territorio, di interagire con esso e quindi di conoscerlo anche storicamente. Gli archivi, una volta risolto il problema della conservazione e della salvaguardia, hanno il problema della valorizzazione, dell’apertura a una nuova utenza, di rendere reale una ricaduta che in parti giustifichi gli investimenti fatti in inventari e strumenti di consultazione. L’attenzione degli Storici alla storia sociale e locale, come orizzonte più ristretto ma più significativo, si deve alla generazione di studiosi che, durante il ventennio successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, rifondò il modo di fare Storia, ridefinendo sia gli oggetti di indagine sia le tecniche di raccolta ed interpretazione delle informazioni, e focalizzando l’attenzione non tanto sulla narrazione o sulla descrizione di singoli avvenimenti, isolati nel tempo e nello spazio, quanto piuttosto sulla conoscenza, GENNAIO 2014 Un’immagine dell’epico scontro (FOTORUDY) scientificamente fondata, delle convinzioni condivise dai nostri antenati e sulla fitta trama delle loro azioni. Il lavoro degli storici (la Storiografia) collega il passato al presente, precisa i comportamenti degli antenati per chiarirne le azioni, gli intendimenti, le convinzioni e gli affetti trasmessi, nel tempo, fino a noi. Gli storici, uomini del presente, interrogano e spiegano il passato in modo da chiarirne le differenze ed analogie, vicinanze e distanze rispetto all’oggi, giacché il passato influenza il presente più di quanto comunemente si creda. L’emergere del tema della didattica negli archivi italiani, inteso con riferimento alle attività educative e ai rapporti con il mondo della scuola e della formazione risale alla fine degli anni ’70, in ritardo e con caratteristiche diverse, rispetto ad analoghe realtà europee. Il dibattito si aprì, fra gli anni ’70 e ’80, attorno alla fisionomia e all’identità professionale dell’archivista, forte in Italia di una prestigiosa tradizione scientifica ma contemporaneamente attento e aperto al nuovo clima culturale. Alla spontaneità sperimentale, generosa e disorganica di questa “prima generazione” di attività didattiche seguì una fase di inevitabile riflessione, in cui si posero interrogativi e si evidenziarono modelli di lavoro. Dall’interno degli ambienti scolastici si metteva in guardia inoltre da alcuni usi didattici impropri dell’archivio: la visita guidata passiva, l’esibizione di singoli documenti più o meno famosi nel quadro di una limitativa “sindrome dell’originale”, il “labirinto puro”, ossia la proposta di una ricerca eccessivamente ampia, totalmente disorientante il “falso labirinto”, ossia una ricerca talmente semplificata da non consentire il ritrovamento se non di quanto fosse già stato predisposto. Dall’approccio alla documentazione storica, oltre all’effetto emotivo della visione delle carte, dovrebbe scaturire una voglia di conoscenza meno superficiale che passa, questa, necessariamente attraverso l’avvicinarsi ai libri di storia locale i quali, per fortuna, nella nostra Città non mancano ma che purtroppo non sono corredo irrinunciabile delle biblioteche presenti in ogni ordine e grado di Istituti scolastici. La lodevole iniziativa di rifocillare le smagrite biblioteche scolastiche, pensiamo, debba essere abbracciata con entusiasmo dall’Ente Comune il quale oltre a rendere un servizio a coloro i quali saranno i prossimi amministratori locali, si renderebbe autore di una proficua azione di marketing turistico che spingerebbe intere famiglie locali a visitare i propri tesori storici e non disperdere attenzioni ed economie in siti che hanno molto meno appeal dal punto di vista storico fuori dalla Città. IL FIERAMOSCA 29 Cultura Scuola Con la chiusura della Con.Sud Barletta ha perso una “fucina formativa” Biblioteche scolastiche una grande risorsa non sempre adeguatamente sfruttata di Ruggiero Lamacchia* 1993-2013, esattamente vent’anni, la durata della convenzione stipulata fra Comune di Barletta e CON.SUD per la nascita di una scuola di restauro, un centro servizi per la documentazione, la convenzione e la valorizzazione dei beni culturali. Nel corso di questo lasso di tempo sono stati realizzati molteplici attività, ma soprattutto un lungo fecondo periodo di formazione professionale. Terminato il periodo concertato, la CON.SUD ha chiuso nell’indifferenza del Comune, della Provincia e della Regione, mentre si sono aperte le porte ad altre iniziative di tipo universitario: ma ce n’era proprio bisogno? E quei locali che fine faranno? Si dice saranno utilizzati per una scuola d’arte: ma se esistono già a Bari, Foggia e Cerignola? Mentre la scuola di restauro c’era già, ed aveva operato bene, e allora perché non stipulare un nuova convenzione e operare per la sua continuità? Da Ruggiero Lamacchia, direttore della CON.SUD di Barletta, abbiamo raccolto questa testimonianza. La Puglia un contenitore, una “fucina formativa”, per i giovani “ambiziosi”, per apprendere la difficile arte del restauro. Siamo consapevoli che la formazione sia ancora un valore, un diritto fondamentale e irrinunciabile della persona sancito anche dalla nostra Costituzione (art. 35, comma II), oltre che un’occasione straordinaria di crescita per ogni cittadino? Il Centro Servizi per la documentazione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali (CON.SUD) con sede in Barletta, nello storico ex convento di San Domenico, preso in consegna il 23 aprile 1993 dal Comune di Barletta, data l’inizio dei lavori di restauro, ufficialmente, in data 23 ottobre 2013 “a cessé d’exercer sa mission éducative”. Attività professionale che ha contribuito nel corso di due decenni a sanare situazioni di disagio, ad arginare e restituire fiducia a coloro, che dopo aver conseguito il corso di studi presso gli Istituti d’Arte, le Accademie di Belle Arti e una buona parte di laureati, avevano perso qualsiasi speranza di entrare nel mondo del restauro. Il CONsorzio SUD, dopo una attenta analisi dei bisogni dei territori di Puglia, Basilicata e Calabria, tramite le positive esperienze di Laboratorio di quartiere (che proprio nel Mezzogiorno è stata realizzata dalla Dioguardi con l’apporto progettuale di Renzo Piano) e di Scuola cantiere, ha inserito la realizzazione del Centro di servizi per la documentazione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. La CON.SUD, con l’impegno educativo quotidiano e la formazione professionale ha contribuito in questi anni al 30 IL FIERAMOSCA di Ruggiero Mascolo pieno sviluppo delle persone, delle comunità e dei territori, partecipando al raggiungimento e al miglioramento delle competenze professionali, all’esercizio delle virtù sociali della partecipazione, della solidarietà e dell’accoglienza, nella prospettiva della costruzione di un ethos civile condiviso. Oggi la formazione professionale deve rappresentare un importante volano per lo sviluppo, costituire il vero ammortizzatore sociale del futuro e un cardine delle politiche di welfare. Senza formazione non potrà ridursi l’instabilità e la precarietà nei rapporti di lavoro, poiché ogni aggiornamento e cambiamento nei processi lavorativi rischia di tradursi in un dramma sociale. La vera questione, durante questi anni, è stata quella di mettere in campo strumenti e metodologie attraverso i quali garantire a tutti i giovani, in possesso di un livello di istruzione superiore, la possibilità di costruire il proprio sapere professionale, specie di quei talenti che rischiano di non potersi manifestare, perché non dispongono dentro al circuito familiare né di risorse, né di opportunità. Quando si parla di “esercizio del diritto alla formazione” intendiamo che tutti i cittadini devono avere le stesse occasioni, devono accedere a uno strumento di crescita professionale con il quale inserirsi in breve tempo nel mercato del lavoro per i ragazzi delle famiglie meno abbienti, per le quali sarebbe stato insostenibile il “costo” per la frequenza di istituzioni di Roma, Firenze, Venezia per citarne alcune. La CON.SUD, con la sua tipicità formativa, si era ben inserita nel territorio pugliese con la presenza di Università Statali, di Accademie di Belle Arti, di Licei Artistici e di Istituti d’arte. * direttore Enaip/Con.Sud fino al 31 marzo 2010 STUDIO DENTISTICO CANFORA dei Dottori Cesare e Rita Canfora anni Da 40 servizio o tr s al vo 011) (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] GENNAIO 2014 R educative, la biblioteca viene in qualche modo appiattita sulla scuola e non riconosciuta per le opportunità che è in grado di offrire. Soprattutto, il libro non diventa l’occasione di una crescita, ma rimane lo spezzone di un’esercitazione senza respiro che toglie valore alla stessa istruzione che lo mette a disposizione. Come altrimenti spiegare il fatto che il numero degli utenti delle biblioteche si riduce drasticamente una volta che cessa il curriculum scolastico? L’attività di ricerca dei ragazzi, per risultare formativa, occorre che sia organizzata nell’ambito di un progetto che prevede la collaborazione di insegnanti e bibliotecari. Il problema delle biblioteche scolastiche, largamente inutilizzate, divenCome Philippe Fix vede la Biblioteca comunale Per quanto attiene la lettura e la fre- (1968) ta a questo punto fondamentale. Cosa quenza delle biblioteche, la popolaziofare? ne italiana pare suddivisa in due fasce, quella dei lettori reali e In primo luogo denunziare che una scuola che non utilizza le quella dei lettori potenziali ciascuna animata per motivi diversi risorse della sua biblioteca, è una scuola dell’inefficienza e dello dal desiderio di passare all’altra. Particolarmente gli utenti reali, spreco. In secondo luogo, catalogarne e pubblicizzarne i volumi, nella gran parte studenti, sognano di diventare utenti potenziali farla conoscere a studenti, genitori, organi collegiali. Le più reuna volta che non avranno più bisogno della biblioteca per le loro centi tendenze sono inclini a considerare in termini unitari l’uso pratiche di “ricerca”. Ciò grazie ad una pratica educativa di fatto del patrimonio bibliografico di un territorio, favorendo operazioni improntata all’imperativo “Primo, non leggere”. coordinate di catalogazione e di servizio di lettura. Per la scuola, Infatti gli studenti sono spinti a frequentare le biblioteche pub- d’altra parte, da tempo si sostiene la necessità di una sua apertura bliche “soprattutto” per trovare le informazioni di cui hanno biso- all’esterno. La realtà è però diversa e la biblioteca scolastica costigno per svolgere le ricerche scolastiche. tuisce l’esempio di una struttura isolata in una scuola che è, a sua Nel complesso però queste si rilevano episodiche e prive di un volta, isolata dal mondo esterno. progetto finalizzato all’acquisizione di una metodologia di lavoro E tutte le istituzioni culturali ed educative sembrano governate e di strumenti operativi. Di conseguenza la biblioteca non si rivela in Italia, e in particolare nel Meridione, da una logica di chiusura e strumento di crescita in grado di sviluppare capacità più complessi- di isolamento. La scuola non sfrutta le risorse della sua biblioteca ve, ma viene percepita quale deposito statico di libri atti a risponde- e utilizza male la biblioteca pubblica perché non la conosce. La bire a quesiti momentanei. Vissuta attraverso esperienze scarsamente blioteca pubblica d’altra parte non riesce ad ottenere che la scuola s’impegni in progetti che determinino negli allievi l’abitudine alla lettura. Si tratta di occasioni mancate che mostrano il colpevole spreco che nel nostro paese si fa di mezzi di opportunità educative. Volendosi proporre degli scopi operativi, la prima questione da affrontare è quella del personale che dovrà provvedere al funzionamento della biblioteca scolastica; esso dovrà essere messo in condizione di acquisire una specifica professionalità, che gli consenta di essere preparato per un lavoro che attiene sia a esigenze didattiche che a competenze biblioteconomiche. Dovrà perciò avere una specifica preparazione, lavorare a tempo pieno nella biblioteca e avere carattere di stabilità. iandando indietro nel tempo, ci è capitato di rileggere un articolo del prof. Ruggiero Mascolo (allora direttore della Biblioteca Comunale di Barletta) sulle biblioteche scolastiche (Fieramosca n. 8, dicembre 1984). C’è parso di grande interesse, soprattutto perché a quel tempo mancava la ricerca su Internet, oggi largamente utilizzata dai ragazzi. Ed è proprio questa mancanza che dà il senso della grande distanza che passa fra due epoche così profondamente segnate da una irrompente tecnologia. Avranno un futuro le biblioteche scolastiche? Noi riteniamo di sì, ed è confortante sapere che ci sono scuole che continuano ad aggiornarle di titoli… GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 31 Scuola Scuola Elementare “G. Modugno” liceo classico “a. casardi” Happy open day: school, sport and family una formazione integrata dalle radici classiche Aperte le porte al territorio con attività didattiche, ludiche e sportive openday D Informazioni sui percorsi formativi a.s. 2014/2015 DOMENICA 26 GENNAIO 2014 Liceo Classico e delle Scienze Umane EDITRICE ROTAS BARLETTA DOMENICA 2 FEBBRAIO 2014 Liceo Musicale omenica, 15 dicembre 2013 grande successo della scuola “G. Modugno” che in una giornata festiva, in clima natalizio, ha aperto le porte al territorio con attività didattico-ludicosportive dimostrando di essere una SCUOLA AMICA dei bambini e delle bambine, riconoscimento attribuitole dall’Unicef tramite l’Ufficio Scolastico Regionale. La scuola ha dimostrato di essere un luogo di incontro e di confronto, di crescita e di condivisione per la formazione delle nuove generazioni e un luogo di cooperazione e di sinergia per la crescita dei futuri cittadini della nostra comunità locale, regionale, nazionale, europea, globale. All’appuntamento sono giunti mamme, papà e bambini che, accolti da hostess e steward di classi quinte, sono stati accompagnati alla scoperta della scuola e sono stati coinvolti direttamente e attivamente nei laboratori dislocati nei vari ambienti scolastici: musicale, sportivo, informatico, scientifico, ludico e ludiforme, … In particolare piccoli e grandi visitatori hanno partecipato con entusiasmo ai vari laboratori: hanno osservato nei monitor le immagini ingrandite dai microscopi digitali di cui è dotato il laboratorio scientifico assistendo anche alla realizzazione di esperimenti di chimica e di fisica; sono entrati nella biblioteca interattiva dotata di LIM dove si svolgevano attività di lettura animata; hanno svolto giochi interattivi utilizzando i computer di cui il laboratorio multimediale è fornito e hanno potuto conoscere le molteplici potenzialità della LIM collegata al server; hanno partecipato ad attività sportive svolte in palestra e in altri ambienti scolastici preventivamente allestiti nell’ambito del Progetto “Orientiamoci diversamente”. Durante la manifestazione i genitori hanno incontrato la dirigente scolastica prof.ssa Eleonora Iuliano e i docenti per ricevere tutte le informazioni al fine di approfondire la conoscenza dell’of- Il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Lagrasta liceo classico “a. casardi” Via F. d’Aragona, 100 - BARLETTA tel. 531 121 - 0883 533 716 32 0883 IL FIERAMOSCA www.liceocasardi.it [email protected] classico La scuola mette a disposizione postazioni multimediali con personale addetto alle iscrizioni on-line ogni mattina dalle ore 10:00 alle 12:00 scienze umane Il Dirigente e l’intera comunità scolastica incontreranno gli alunni delle terze medie e i loro genitori dalle 10:00 alle 13:00 musicale Da sinistra: il Dirigente scolastico prof.ssa E. Iuliano, il prof. M. Pellico, la prof.ssa P. Barbaro, la ref. di circolo S. Piccolo, l’ins. M. Mascolo GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 Attività laboratoriali di musica e scienze ferta formativa dell’Istituto; visitare gli ambienti scolastici per scoprire e conoscere la funzionalità delle strutture, la ricchezza delle dotazioni strumentali di supporto alla didattica e dei laboratori condotti dalle insegnanti e dagli alunni; apprezzare l’organizzazione della didattica destinata a migliorare la crescita culturale e professionale degli studenti. Graditissima la partecipazione delle figure istituzionali come il prof. Marino Pellico, Referente Regionale per le attività motorie, fisiche e sportive dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, la prof.ssa Patrizia Barbaro Referente esperta FEDEITALIA per il progetto “Orientiamoci diversamente”, la Presidente dell’AGE sig.ra Nunzia Roggio che hanno apprezzato i lavori e le attività svolte dai gruppi di alunni e docenti. La manifestazione è proseguita nelle sedi Maria Montessori, Via Ofanto 4, Piazza Plebiscito e San Ruggero, durante le ore curriculari di lunedì 16 dicembre, per visitare i locali scolastici ed essere informati sull’offerta formativa. La Dirigente ha ringraziato tutti i docenti ed il personale ATA per la grande collaborazione ed impegno, ed il DSGA per l’efficienza dell’organizzazione. IL FIERAMOSCA 33 Scuola Scuola Media “Renato Moro” Musica e canti nella chiesa di “S. Nicola” N el clima natalizio, gli alunni della scuola media “R. Moro” nella continuità con una tradizione annuale, hanno partecipato ad una bella serata di musica e canti nella chiesa di S. Nicola, un vero concerto intitolato “Gli occhi del Natale”. Il concerto per coro, flauto e pianoforte, è stato organizzato dalle docenti Maria Stella Di Lillo (che ha preparato il coro e la sceneggiatura), Luisa Antonacci e Francesca Filograsso. Promotrice e animatrice della iniziativa la solerte dirigente Grazia Di Nunno la quale non manca di esprimere il suo convincimento che la musica aiuta i processi mentali, favorendo - nei ragazzi - lo studio di tutte le materie, oltre a rappresentare un’ottima occasione di incontro e familiarizzazione fra di loro. Animatore, e non solo spettatore ospitante della bella serata, il parroco di S. Nicola, don Vito Carpentiere, che oltre tutto ha una possente voce che - da solo - riempie di già tutta la chiesa. Don Vito, che ha preso la parola al termine della manifestazione, non ha mancato di sottolineare l’importanza di incontri come questi, che avvicinano di più gli animi, che inducono al perdono, che ci stimolano alla partecipazione. Don Vito ha anche sottolineato come la musica rappresenti un veicolo formativo per ogni ragazzo, un’ottima distrazione rispetto a tante altre invece diseducative. Open day alla Scuola Media “R. Moro” per la presentazione dell’offerta formativa In occasione delle iscrizioni dell’anno scolastico 2013-2014, domenica 12 gennaio la Scuola Media “R. Moro” ha organizzato un open day per l’offerta formativa, focalizzata sulla giornata della legalità e sulla necessità della crescita umana e culturale dell’alunno. Ad accogliere gli alunni e le loro famiglie è stata la dirigente scolastica prof. Grazia Di Nunno che ha fatto conoscere gli spazi della scuola: aule didattiche dotate di lavagne interattive multimediali, il laboratorio linguistico-multimediale, la biblioteca, la palestra, il laboratorio scientifico e l’aula digitale, realizzati con fondi europei. Numerosi i progetti del PON F3, del Pon C1: laboratorio d’arte, di giornalismo, progetto biblioteca, corsi di inglese e spagnolo con certificazione Oxford Cambridge, laboratorio informatico con esami finali per il conseguimento della patente europea. E inoltre sono previsti incontri sulla legalità. Insomma un importante percorso progettuale frutto di un serio lavoro organizzativo che vede la R. Moro all’avanguardia di un impegno didattico formativo fortemente incisivo, diretto anche a combattere la dispersione scolastica, che si avvale della collaborazione di numerosi enti pubblici di primordine 34 IL FIERAMOSCA Scuola Il miracolo di San Nicola Il quadro donato dalla pittrice Palmitessa durante la messa del 6 dicembre N icola è uno dei santi più popolari di tutta la cristianità, il cui nome è diffuso ampiamente sia in Oriente, dove visse e operò, sia in Occidente, dove sono conservate le sue reliquie. La prima occasione per manifestare la propria carità gli fu offerta da un vicino di casa, un uomo, un tempo agiato ed ora ridotto in miseria a tal punto, da non poter dare Antonella Palmitessa, Il miraconeppure una piccola dote lo di san Nicola, olio su tela, cm. alle sue tre bellissime 150x100 figlie. Le tre giovani fanciulle stavano per imboccare una strada disonorevole, ma il giovane Nicola - avvertito da Dio mediante un sogno - fece segretamente recapitare tre gruzzoli di monete, avvolte in un fazzoletto, al povero padre che potè così accasare dignitosamente le figlie. In seguito a questo episodio S. Nicola è spesso raffigurato con tre borse, monete o palle. Alunni della scuola media “De Nittis” alla riscoperta della storia dell’ex Distilleria di Barletta I l 13 dicembre alle ore 18.30, presso l’auditorium del Laboratorio Urbano GOS (Giovani Open Space) è avvenuta la premiazione del concorso ITINERRANDO (sezione narrativa) DISTILLIDEA (sezione grafica) per le scuole partecipanti. Noi alunni della 3a B e della 1a F, della scuola secondaria di primo grado “G. De Nittis”, siamo stati presenti a tale serata, avendo partecipato al progetto “Itinerrando”, coordinati dall’insegnante Carmela Cuccorese. Tale progetto si è proposto come strumento di conoscenza la storia dell’ex-distilleria di Barletta, con particolare attenzione alle diverse attività produttive che si svolgevano (fermentazione, distillazione, stoccaggio, produzione tartrato, lavorazione vinacce, produzione lievito, produzione vapore ed energia elettrica). Noi ragazzi abbiamo ricostruito la storia ultracentenaria della fabbrica attraverso l’uso di fonti sia scritte che orali, che abbiamo ricercato in modo diverso dal solito: nella maggior parte dei casi le nostre ricerche si svolgono con l’ausilio di internet, mentre questa volta abbiamo ricercato il materiale nell’archivio di Stato di Bari, di Barletta, nell’archivio patrimoniale delle Ferrovie di Stato, presso la Biblioteca Comunale di Barletta e abbiamo ascoltato dei racconti di “vita vissuta” diretti ed indiretti. Abbiamo accolto nelle nostre aule due ex-operai della distilleria: Tommaso Somma e Domenico Rutigliano, rispettivamente fuochista e distillatore. Altro materiale è pervenuto dall’ufficio tecnico comunale, grazie alla collaborazione dell’ingegnere Ernesto Bernardini. Quest’ultimo ha coinvolto nel nostro progetto l’architetto Nicolangelo Dibitonto, che ha svolto la sua tesi di laurea sull’ex-distilleria, realizzando un progetto sulla rivalutazione dell’edificio e un plastico sulla stratificazione industriale dell’opificio. Gran merito del nostro lavoro spetta a queste persone che ci hanno dato un grande aiuto, permettendoci di svolgere delle lezioni di storia basate sulla didattica laboratoriale. Quest’ultima va intesa come un modo nuovo, “mentale”, di fare scuola, un momento in cui noi studenti abbiamo esercitato un ruolo attivo in un ambiente di apprendimento in- Barletta, 6 dicembre 2013. La pittrice Antonella Palmitessa dona l’opera, collocata nella chiesa di S. Nicola, al parroco don Vito Carpentiere GENNAIO 2014 tenzionalmente predisposto, in cui la docente ha assunto il ruolo di promotore, accompagnando noi alunni, che dovevamo apprendere, al raggiungimento dell’autonomia, nella gestione del processo. Laboratorio, quindi, come occasione di sperimentazione e di progettualità che ha coinvolto noi discenti nel pensare, nel realizzare e nel valutare. L’obiettivo finale della nostra ricerca è stato il dialogo tra due diverse generazioni, cioè tra chi ha tratto risorse, esperienze e memorie e coloro che possono riviverla sotto un nuovo aspetto in un futuro prossimo. Proficua è stata la collaborazione tra noi alunni, i nostri professori e genitori. La serata, presso il GOS si è basata sull’esposizione orale e visiva e sulla premiazione dei lavori delle varie scuole. Per noi studenti è stata una serata piacevole, anche se all’inizio eravamo un po’ tutti in ansia, dato che dovevamo esporre in pubblico. Alla fine però è stata per tutti un’esperienza importante di crescita personale, perché abbiamo superato le nostre paure affrontando il pubblico in maniera quasi disinvolta. Questo è stato un lavoro altamente costruttivo ed educativo per noi, perché ci ha permesso di comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica, mirando ad individuare le radici storiche della realtà locale e regionale, analizzando anche mediante l’osservazione diretta/ indiretta il territorio per conoscerne e comprenderne la sua organizzazione. Il tutto si è racchiuso anche nella soddisfazione di aver ricevuto un riconoscimento per il lavoro svolto. Si ringrazia di questo il GOS, che ha fornito un’esperienza entusiasmante, permettendo anche la partecipazione al workshop di Storytelling “Narrazioni Digitali: l’ex Distilleria tra memoria e cambiamento”. Michele Doronzo 3a B, Giuseppe Martino 3a B , Giuseppe Rotunno 3a B, Carmine Spinazzola 3a B, Daniela Dibari 1a F, Ruggiero Vaccariello 1a F, Scuola Secondaria di I grado “G. De Nittis” GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 35 Solidarietà UN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE. niere bombod ali soli Noi di Reale sappiamo come proteggere il tuo mondo. Perché è anche il nostro. Ecco perché puoi affidarti alla nostra Agenzia, che offre ai propri Soci assicurati serietà, professionalità e attenzione continua. Troverai Agenti esperti, formati e aggiornati sulle soluzioni più moderne in campo assicurativo e previdenziale con cui progettare e realizzare soluzioni personalizzate sui tuoi effettivi bisogni. re ie n o b bom i l a d i l o s - Oggetti realizzati a mano in pasta di fimo. - Pergamene da personalizzare con testo e tulle decorativo. - Cofanetti in legno in vari colori, con strass e/o nastrini. Per ogni bomboniera è possibile decidere il numero dei confetti, il colore e il testo del cartellino. Casa Famiglia “Mons. Vincenzo Frezza” I l progetto bomboniere solidali nasce durante i laboratori educativi comunitari svolti nella “Comunità socio-riabilitativa Mons. Frezza”. Il laboratorio ha lo scopo di realizzare oggetti fatti a mano dagli utenti per il sostegno dei progetti già esistenti sul territorio. Gli utenti gestiscono in toto tale progetto: pubblicizzazione, raccolta degli ordini, lavorazione e vendita. Favorendo capacità di gestione e collaborazione nelle attività educative proposte, sviluppano abilità interpersonali mirate all’integrazione nel territorio. Comunità socio-riabilitativa Una struttura residenziale socio-assistenziale a carattere comunitario, destinata a persone, in età compresa tra i 18 e 64 anni, in situazione di handicap fisico, intellettivo e sensoriale, prive del sostegno familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale. via Regina Margherita, 113 - Barletta www.fondazionelamacchia.it Il nostro facebook mille Ricorda di apporre la tua firma e questo codice: 90054370722 7 6 2 4 1 5 8 3 9 11 10 12 13 Agenzia generale del Nord Barese: BARLETTA - Corso Garibaldi, 142 - tel. 0883 532 982 Subagenzie di Barletta: Agenzia Italia t. 0883 521 218 - Delvecchio Promot. Finanziario t. 393 047 7273 - Dicandia Promot. Finanziario t. 0883 310 457 - Filannino t. 0883 571 571 - Galante t. 0883 532 241 - Lattanzio t. 347 645 7257 Rizzitelli t. 339 420 6003 Sul restante territorio: 36 ILt.FIERAMOSCA Andria 0883 595 122 - Bisceglie t. 080 395 75 69 - Canosa di Puglia t. 0883 880 803 Giovinazzo t. 080 394 44 83 - Molfetta t. 080 334 92 47 Estate 1928, in gita nei pressi di Ariscianne. 1. Ninina Valente; 2. Adele Straniero (Chiummo); 3. Ernesta Petrucci; 4. Giuseppina Messinese (Valente); 5. Maria Petrucci; 6. Gigino Straniero; 7. Lella Valente; 8. Ida Messinese; 9. Graziella Filograsso (maestra Damiani); 10. Letizia Filograsso; 11. Giuseppina Straniero (Piazzolla); 12. Elio Messinese; 13. Uccio Palmieri (caduto in Africa settentrionale il 24.10.1942). GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 37 Le nostre iniziative L’hub provinciale dell’innovazione sociale al GOS di Barletta Parte a gennaio “BAT’S MOVE” progetto promosso dalla Provincia BAT, dal Patto Territoriale e dalla Cooperativa sociale Prometeo Obiettivi generali e specifico L’obiettivo generale del progetto BAT’S MOVE è quello di realizzare, nel cuore della Provincia, un luogo fisico capace di ispirare, veicolare e far sviluppare il dinamismo e l’imprenditorialità giovanile, tramite lo scambio di conoscenze e la messa in rete di idee e progetti. L’intento di BAT’S MOVE, perciò, è quello di costituire un hub, ossia un centro di snodo, un crocevia di input e amplificatore di output, un connettore e un facilitatore per tutte le iniziative riguardanti lo spirito di iniziativa dei giovani cittadini della Provincia. L’hub vuole intercettare e amplificare il movimento di visioni, pratiche e talenti locali e metterli a sistema per generare un naturale volano di opportunità di crescita per l’intera collettività provinciale. BAT’S MOVE vuole costituire tanto uno spazio fisico, dove tutto questo è possibile ed in cui si possono incontrare le persone de visu, quanto uno virtuale, in cui orientarsi, apprendere e selezionare. In particolare, BAT’S MOVE ha l’obiettivo di stimolare processi di innovazione sociale quale strumento di arricchimento e crescita della società locale nel suo complesso. L’hub provinciale si propone, perciò, come luogo che dà spazio ai cittadini under35 per far crescere e maturare esperienze di imprenditorialità giovanile legate alla social innovation e, più in generale, volte a uno sviluppo sostenibile del territorio. In tal modo, la Provincia intende assumere un ruolo di guida nelle politiche di sviluppo locali capace di indirizzare gli stimoli provenienti dai giovani più dinamici verso una precisa idea di imprenditorialità green e socialmente responsabile. Beneficiari L’hub si rivolge agli abitanti della Provincia di Barletta Andria Trani di età compresa tra i 18 e i 35 anni interessati a sviluppare una loro idea imprenditoriale e bisognosi di qualsiasi tipo di supporto in merito. Si tratta di un’amplia platea di riferimento, ma allo stesso tempo ben definita. Si fa riferimento, in particolar modo, a giovani neolaureati, startupper o semplicemente curiosi e proattivi, desiderosi di entrare in un network di conoscenze in grado di ispirare loro un nuovo approccio al lavoro. A tale target di utenti, BAT’S MOVE offre un ambiente dove poter lavorare con soluzioni di coworking nonché una serie di servizi specialistici successivamente elencati. Il bacino di utenza potenziale del progetto rappresenta una parte consistente della popolazione provinciale finora esclusa da una reale possibilità di espressione a livello professionale e non solo. Come terreno di coltura di progetti orientati verso l’innovazione sociale, BAT’S MOVE si apre anche ad una sfera di beneficiari ben più ampia: l’intera collettività. Intento della Provincia, infatti, 38 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 è quello di indirizzare i talenti e gli spunti dei propri cittadini più giovani, verso lo sviluppo di idee imprenditoriali capaci di ridisegnare e migliorare la realtà sociale del territorio, così come avviene in tutti i centri di innovazione mondiale, da New York ad Amsterdam. Attività Il progetto BAT’S MOVE prevede numerose attività in linea con quelle già individuate dal bando. Tra queste, oltre al recupero di un ambiente pubblico da restituire alla piena fruibilità, il sostegno a progetti ideati e realizzati da giovani e azioni di orientamento e sostegno all’autoimprenditorialità tramite la messa in rete degli stessi e l’offerta di una serie di servizi consulenziali quali: analisi e pre-valutazione della business idea, redazione e valutazione del business plan, guida all’accesso a bandi e incentivi pubblici, global tutoring, consulenza legale, consulenza fiscale, gestione e verifica degli adempimenti di legge in materia di contabilità, check-up finanziario e guida al fundraising. Presso lo spazio fisico dell’hub, è possibile inoltre disporre degli spazi di coworking e di alcuni servizi già attivati dalla Provincia come quello dedicato al video curriculum. A tali attività in sede, l’hub affiancherà un programma annuale di iniziative, seminari e incontri volto ad aprire tale spazio a tutti i cittadini per far circolare l’innovazione e far incontrare le idee. BAT’S MOVE, quale centro di produzione e diffusione di conoscenze vuole rappresentare, infatti, anche un presidio attivo nella promozione e valorizzazione del territorio. Obiettivo dell’hub, infatti, è quello di porsi come centro di innovazione anche culturale e di costituire una presenza visibile e dinamica. È in quest’ottica che BAT’S MOVE intende dare spazio, anche in orario serale, all’organizzazione di pièce teatrali, video, musica e presentazione di libri, seminari, conferenze e giornate di informazione. Accanto a tutte le attività che riguardano la presenza sul territorio dell’hub, risultano cruciali tutte le attività volte alla creazione di una rete virtuale di contatti e possibilità, che rappresentano il valore aggiunto dell’hub. A tal fine è prevista la realizzazione di un sito web costantemente aggiornato e inserito in una piattaforma per la collaborazione nel campo della social innovation. Ulteriori informazioni potranno essere richieste via mail a: [email protected] ovvero [email protected] Segreteria c/o Laboratorio Urbano GOS dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 17:30 alle 19:30 Info: www.progettofred.it IL FIERAMOSCA 39 Editoria Teresa Mancini illustrazioni di Maddalena Mancini Autori barlettani - produzione editoriale 2013 Favogialere n Filastrocca monella Voglio fare un bel disegno forse faccio un acquerello. da man Voglio metterci un uccello, forse è meglio un pipistrello, ma per ora faccio e disfo non mi cavo dall’impiccio ed allora imbratto e straccio ISBN 978-88-98679-04-1 E 4,00 starò fuori dall’impaccio. Editrice Rotas VETRINA ROTAS LE PROPOSTE DI GENNAIO Mese Autore Gennaio Ettore Giannella Febbraio Genere Titolo Casa editrice prosa Il Valico stampa in proprio Sabino Lattanzio biografia Ignazio Monterisi Rotas-Barletta Marzo Giusy Caroppo saggio Watershed Rotas-Barletta Rossella Leonetti poesie L’altra dimensione stampa in proprio Angelo Rizzi storia Barulum Nova NazarethRotas-Barletta AprileAA.VV. album La vita di GesùRotas-Barletta da colorare Maggio Ninni Binetti prosa Giugno Ruggiero Doronzo arte Mia sorella c’ha due bocche La bellezza del divino Cafagna-Barletta Cafagna-Barletta Giuseppe Lagrasta saggio Italo Calvino, la città e la rivoluzioneRotas-Barletta dello spazio interiore Renato Russo storia La Disfida di Barletta (III ediz.) Rotas-Barletta Luglio Domenico Seccia saggio La mafia sociale La Meridiana-Molfetta Enza Piccolo saggio Donne del Novecento Rotas-Barletta Agosto Renato Russo biografia Quella maledetta voglia di vincereRotas-Barletta Settembre Renato Russo (a cura di) 2- Autoritratto alla moda degli impressionisti, a 22 anni, 1867 (archiviow E. Piceni) GIUSEPPE 3- L’artista a 22 anni, 1868 3 7- Un’incisione che ritrae l’artista a 36 anni, 1882 8- Autoritratto a 37 anni, 1883 (P.C.B. 114) 9- L’ultima immagine di De Nittis, a 38 anni, 1884 (Studio Phot. de M. Mulnier) 4 5 6 10- Testa in gesso di E. De Goncourt (archivio Dini) 11- L’artista in tenuta da lavoro 12- Monumento nei giardini di viale Giannone, Barletta (G. Cozzoli) 8 9 € 10,00 40 IL FIERAMOSCA 10 11 12 la breve vita di un grande artista ISBN 978-88-98679-02-7 E 10,00 7 In copertina: Primavera, 1879 (mandorli in fiore della campagna pugliese) Matteo Bonadies è nato a Barletta dove vive e lavora. È laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari. Opera da oltre cinquant’anni nel settore dei preziosi. Console della Repubblica di Malta a Bari per le Regioni Puglia, Molise e Basilicata. Componente del Consiglio Direttivo Nazionale U.C.O.I. (Unione Consoli Onorari d’Italia). Responsabile della Confindustria Maltese (F.O.I.) per il Sud Italia. Ha realizzato vari progetti a favore dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs ricoprendo le più alte cariche Distrettuali e nel 2000 è stato eletto Governatore del Distretto 108/Ab Apulia. Produttore cinematografico. Amministratore Unico della Emmebi Film Productions Srl con sede a Roma. Scrittore. Ha pubblicato dal 1992 ad oggi undici romanzi vincendo diversi premi nazionali ed internazionali: Comunque e in ogni caso, Gruppo Edicom - 1992; Amica mia, Schena Editore - 1997; Golfo Aranci, Editrice Rotas 1997; Vento di Libeccio, Edizioni Giuseppe Laterza - 2002; 21 Racconti all’ombra del caminetto, Editrice Rotas - 2003; Io... Donna, Edizioni Giuseppe Laterza - 2006; Tano, una vita inquieta, Joker Edizioni - 2008; Vita di coppie racconti brevi, Edizioni Giuseppe Laterza - 2009; La Mansarda di cartone, Edizioni Giuseppe Laterza - 2011; 21 Dicembre 2012 William e Jane, Edizioni Libreria Croce - 2011; Pater Familias, Edizioni Milella di Lecce Spazio Vivo - 2013. Golfo Aranci 2 6- Foto dell’artista a 34 anni, 1880 (archivio Dini) GIUSEPPE DE NITTIS la breve vita di un grande artista 1 5- Autoritratto a 30 anni, 1876 Editrice Rotas 4- De Nittis a 26 anni ritratto da E. Manet, 1872 (Galleria Nazionale di Oslo) Mi piace questa prosa asciutta e cronachistica dell’autore, consapevole di quanto poco tempo abbiano ormai i lettori, di come siano oggi pronti a farsi distrarre da più effimere attrattive. […] Al lettore alla fine rimane l’immagine di un grande artista stroncato a trentotto anni, en pleine jeunesse, en pleine amour, en pleine gloire, per dirla con Dumas figlio. E il pensiero va ad altri grandi che come lui hanno bruciato i migliori anni della propria vita, nel pieno della maturità artistica. Così poco tempo vissuto, per tanta intensità creativa. Una vera beffa del destino. Quello che colpisce, in questa breve ma intensa biografia dell’artista barlettano, rispetto ad altre anche più corpose, a parte la semplificazione del linguaggio, è il tentativo di andare oltre la pedissequa descrizione biografica del personaggio, per cercare di delinearne i risvolti umani negli intensi stati d’animo che ne segneranno la breve esistenza, cercando di penetrarne i tratti caratteriali più reconditi, la sua personalità più vera e profonda. Editrice Rotas Editrice Rotas 1- Peppino a 18 anni, 1864 Matteo Bonadies Renato Russo Renato Russo I volti di De Nittis Raffaele Nigro Matteo Bonadies Golfo Aranci Editrice Rotas Non tanto per conoscereRotas-Barletta quanto per operare: 1990-1997 Renato Russo saggio Urbanistica a Barletta, il tramonto di un’illusione: 1988-2002 Ottobre saggio Matteo Bonadies: undici in vent’anniRotas-Barletta Novembre Renato Russo storia Barletta: Protagonisti del ’900 M-ZRotas-Barletta Michele Di Monte saggio La Cantina SperimentaleRotas-Barletta Ada Roggio poesia Viaggi di-versi - nuovi poeti contemporanei Pagine-Roma poesia Frammenti di vita Rotas-Barletta Calendario storico 2014 Rotas-Barletta Autori vari Rotas-Barletta Dopo aver superato lo scoglio degli esami di maturità, Francesco Alessandrini parte in vacanza con il suo amico Claudio. Si tratta di un evento straordinario. La prima volta a diciotto anni che ottiene il permesso dai suoi genitori di partire in campeggio con un suo amico. Destinazione la Sardegna. D’estate quest’isola diventa magica, per il suo sole accecante, per le sue spiaggie e la sua acqua verde. Trasgressiva, per la vita notturna nelle discoteche, nelle ville private e sulle bellissime barche attraccate negli splendidi porticcioli. È proprio li, a Golfo Aranci, che i due amici vivono una nuova, emozionante esperienza. Un gioco sottile e delicato di amoresesso. Tanti i colpi di scena, altrettanti i conflitti interiori che affliggeranno i protagonisti del romanzo. Sorgerà il dilemma fra ciò che è normalità e ciò che non lo è, fra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, fra ciò che si può e ciò che non si deve fare. Una storia vissuta con estrema sensibilità, gradita anche dal lettore, che, pur non condividendo alcuni comportamenti, potrà ugualmente rimanerne coinvolto. Dicembre Gaetana De Zio GENNAIO 2014 www.editricerotas.it Progetto grafico della copertina di Laura Merli rassegna stampa da Urbanistica e Territorio GENNAIO Renato Russo (a cura di) 2014 IL FIERAMOSCA 41 Musica Moked, il portale dell’ebraismo italiano LA MUSICA SALVATA, PREMIO A FRANCESCO LOTORO F rancesco Lotoro, il pianista barlettano noto per la sua meticolosa opera di salvataggio e recupero della musica scritta nei campi di concentramento nazifascisti, ha ricevuto questa settimana, presso l’Ambasciata di Francia a Roma, il titolo di Cavaliere dell’Ordine des Arts et Lettres dal ministero della Cultura francese. In Francia la sua opera è conosciuta e molto apprezzata e l’onorificenza gli è stata assegnata per la ricerca “ciclopica” effettuata negli ultimi 25 anni passati a “recuperare, archiviare, suonare, registrare e pubblicare tutta la musica scritta in tutti campi di concentramento dalla Seconda Guerra Mondiale in poi”. Così recitano le motivazioni, e continuano sottolineando che “la Francia è molto grata al Maestro che ha dedicato ai compositori francesi deportati nei Lager notevoli sforzi di ricerca, salvando così le loro musiche”. In Francia una intera generazione di compositori francesi è stata imprigionata, dal 1940 al 1945, negli Oflag e Stalag tedeschi, ma la produzione musicale scritta in cattività da Emile Goué, Jean Martinon, Maurice Thiriet, René Herbin, Robert Lannoy, Robert Osmont, Albert Bergerault, Paul Bigourd, Paul Chenevier, Marcel Dautremer, Max De Foucaud, Philippe Gordien, Julien Kornaus, René Henri Laridan, Jean Lashermes, Charles René Lefebvre, Fernand Moisson è stata recuperata, archiviata e registrata in questi anni da Lotoro. Su di lui è stato scritto “Le Maestro”, testo in cui il giornalista francese Thomas Saintourens ha ricostruito il suo percorso di ricerca, e a gennaio “Le Monde” gli ha dedicato una pagina intitolata “Le Juif de Barletta”. Il suo prossimo obiettivo è la pubblicazione dell’intero “Thesaurus Musicae Concentrationariae” che conterrà la storia della musica scritta nei Lager durante la Seconda RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI 42 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 Roma, Palazzo Farnese. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti. Da sinistra, l’ambasciatore Alain Le Roy, Francesco Lotoro e Ludovico Einaudi Guerra Mondiale, le biografie di quel migliaio di compositori coinvolti, le opere e le registrazioni. Un progetto enorme, indispensabile per la salvaguardia e per la diffusione di quel patrimonio musicale del Novecento che è la musica del Lager. Dopo la cerimonia, svoltasi alla presenza dell’ambasciatore della Repubblica di Francia in Italia Alain Le Roy, in rappresentanza del Ministro della Cultura francese Aurélie Filippetti, i tre premiati - Francesco Lotoro, il compositore e pianista Luigi Einaudi e Oscar Pizzo, pianista e direttore artistico della sezione Contemporanea della Fondazione Musica per Roma - si sono esibiti in un concerto presso la Sala d’Ercole di Palazzo Farnese, sede dell’ambasciata. Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 IL FIERAMOSCA 43 Enigmistica Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta di Franco Lamonaca A centro schema “Canne della Battaglia” - definita al 18 verticale 1 2 3 4 5 6 19 7 8 9 20 23 24 28 29 35 10 11 12 13 14 21 26 31 32 36 17 18 27 33 37 40 34 38 41 39 42 43 44 45 50 16 22 25 30 15 51 55 46 47 48 52 56 63 53 57 58 64 68 49 65 69 59 60 54 61 62 66 67 70 73 71 72 74 Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco* (Soluzione a pag. 48) 44 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 Orizzontali Verticali 1. Lo sono le crocerossine. - 10. Piena d’insidie, non sicura. - 19.* Fronteggiava in mare l’antico molo. - 20. Degno di remunerazione. - 22. Ha per capitale Porto Novo. - 23. Grande opera verdiana. - 25. Quella Peligna è in provincia di Chieti. - 27. Eroga a Trani luce e trasporti. - 28. 551 romani. - 29. Concittadine di Fidel Castro. - 31. Bramate, desiderate. - 34. L’ente con industrie e banche. - 35.* In fondo a via Mario Di Leo. - 36. Hugues-Bernard, duca di Bassano. - 37. La fontana… delle monetine. - 39. La lingua dei trovieri. - 40. Si ripete nel significare: con tutta franchezza. - 41. Abbina lenti e montature. - 43. La cantante Pausini. - 44. Tributi erariali. - 45. Forti, ben saldi. - 48. Recidere appropriatamente i rami. - 50. Marina Militare. - 52. La lingua dei beduini. - 53. Il responso delle analisi. - 54. Modena. - 55. Iniziano i primi annunci. - 57. Uncinata, ritorta in punta. - 60.* La Porta che conduce al porto. - 62. Un titolo sul biglietto da visita. - 63. Cerimonie propiziatorie. - 65. Porgere malaugurio. - 67. Equini forti e testardi. - 68. La buona via che si raccomanda. - 70. Sorta, emanata. - 72.* “Jerr a tavern all’inizj d San Giarg”. - 73. Si sente col freddo pungente. - 74. Composte in parure. 1.* Tra Santa Maria della Vittoria e la Pinacoteca De Nittis. - 2. È in provincia di Sassari. - 3. La città di Fanfulla. - 4. Un brusco richiamo. - 5. Napoli. - 6. Aeronautica Militare. - 7. Son prese… poliziesche. - 8. L’antica Persia. - 9. La repubblica d’Irlanda. - 10. Segue Ping. - 11. Ripido in salita. - 12. Noto ponte veneziano. - 13. Me medesimo. - 14. Grande fiume della Russia. - 15. La ricordevole Padovani. - 16. L’istituzione fascista per madri e bambini. - 17. Si separa dalla caseina. - 18.* Sono visibili a Canne. - 21. Taranto. - 24*. Quelle di San Cataldo e del Carmine. - 26. Nota editrice torinese. - 29. Si anticipa per il contratto. - 30. Un nomignolo… infernale. - 32. Un male delle articolazioni. - 33. Scansata, sfuggita. - 36. Flusso ondoso. - 38. Volò con ali posticce. - 40. Un movimento dello stantuffo. - 42. Scabrosamente spinto. - 46. Vi sostano le navi in attesa di attracco. - 47. La costa tarantina. 48. Un frutteto. - 49. Contenitori per mosti. - 51. Fu maestro di Donizetti. - 54. Scrisse “Senza famiglia”. - 56. Dividono l’opera. 58. Un marchio di pneumatici. - 59. La moda più importante. - 60. Franz, pittore tedesco. - 61. Il primo eresiarca. - 62. La prescrive il medico. - 64. Andata. - 66. Lucca. - 67. Il Super del fumetto. - 69. Agrigento. - 70. Il centro di Oslo. - 71. Arezzo. - 72. Particella pronominale. GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 45 Sport Sport GRUPPO SPORTIVO AVIS-BARLETTA Gli straordinari esordi dell’estate ’62 Una biografia della ROTAS sul campione di Barletta di Renato Russo Rassegna stampa “Libertas Sprint” R enato Russo, editore e scrittore, ha realizzato il libro-fotoreportage “Quella maledetta voglia di vincere: il romanzo del giovane Pietro Mennea” 208 pagine, 168 foto, prefazione di Pasquale Cascella. La biografia racconta i primi vent’anni di Pietro, cioè quelli trascorsi nella sua città prima che si trasferisse nel centro sportivo di Formia e da questo momento in poi vivere la sua intensa vicenda sportiva che lo avrebbe portato - di vittoria in vittoria - a stabilire il nuovo record mondiale sui 200 metri piani e l’oro olimpico di Mosca. Il racconto della vita di Pietro Mennea, nello scorrevole stile di Renato Russo, ci fa rivivere le sue prime giornate a scuola, sul vialetto dell’ITC “Cassandro”, sulla spiaggia di Ponente, nel centro storico, sul viale della stazione, i primi successi (a sedici anni) ai Campionati studenteschi di Bari, poi a Manfredonia, a Pisa, ad Ascoli Piceno dove incontrerà il suo futuro allenatore Carlo Vittori, e quindi a Torino, Milano, Roma per poi raggiungere, a vent’anni, il bronzo olimpico di Monaco, il primo importante appuntamento con la storia. Di lì nuovo punto di partenza per i prestigiosi traguardi che lo attenderanno sulle più famose piste della velocità internazionale, dove avrebbe portato il nome della città di Barletta, sul tetto del mondo. “Anche il resto della sua vita - chiosa Renato Russo nell’introduzione - lontano dai campi di gara, ricostruito fra le testimonianze sparse della seconda parte della sua intensa esistenza, lo visse, da par suo, sempre impegnato ai massimi livelli: la creazione di una biblioteca con 100mila volumi, 4 lauree, autore di 20 libri, protagonista scomodo di molte battaglie federali, polemista di razza sempre all’avanguardia sulla linea del fuoco delle più arroventate dispute sul doping, parlamentare europeo, amabile conversatore con i giovani per i quali la sua vita sarà sempre di stimolo e di esempio, soprattutto oggi che non c’è più.” Renato Russo, laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bari, esplica da circa trent’anni la sua attività di editore nella città di Barletta dove ha ricoperto anche incarichi politici di pubblico amministratore. Promotore culturale, è anche giornalista (ha diretto numerose riviste fra cui Eco-Fin, Urbanistica e Territorio e Il Fieramosca), ma soprattutto è un ricercatore storico, autore di un gran numero di pubblicazioni sulla storia del territorio (La battaglia di Canne, La Disfida di Barletta, Storia dei Templari nel Mezzogiorno) nonché su notevoli personaggi storici come Federico Il di Svevia, Boemondo d’Altavilla, Isabella d’Aragona, Giuseppe De Nittis e - da ultimo - su Pietro Mennea del quale ha ricostruito la vita nella sua età adolescenziale, in un libro che, tra ricordi, testimonianze, immagini e cronache, come in un puzzle, tenta di ricostruirne la sua dimensione umana, il suo percorso sportivo-agonistico, il suo ostinato talento, quella maledetta voglia di vincere... Per maggiori informazioni sulla pubblicazione, contatta l’e-mail: rotas@edirotas-it o telefona allo 0883.536323 46 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 C ome abbiamo visto nel numero precedente, il G.S. Avis-Barletta si costituì nell’estate del 1961: ne fornisce un dettagliato resoconto il bollettino “Sangue e Vita” nel numero del 31 agosto in un articolo di fondo firmato da Vincenzo Di Bari intitolato “Sport e Vita”. Lo stesso cronista ci ritornava nel numero datato 30 settembre con un primo resoconto in un articolo intitolato Attività del gruppo sportivo Avis dove citava l’impegno messo dal prof. Lattanzio, dal prof. De Luca e dal “primissimo” allenatore Lino Poggi. Fra i primi atleti a mettersi in evidenza Angelo Marchisella, a Carate Brianza, Lanciano e - soprattutto - nel Giro di Roma. Fra le giovani promesse, Di Bari citava nella marcia De Giovanni e Corvasce (vincitore della fase regionale del Trofeo Pavesi) e per la corsa Alfino, Caffiero, Doronzo, Grillo e Lorusso. Significativa che la prima pagina della rivista fosse occupata da un articolo di fondo del prof. Lattanzio che si soffermava sulla Necessità urgente della costruzione di un nuovo e più capace ospedale, articolo documentato dalla foto di un plastico riproducente il progetto tripolare firmato dall’ing. prof. Vito Antonio Lozupone e dall’arch. De Pergola. Con grande acume, il prof. Lattanzio poneva il Problema dell’assistenza sanitaria ospedaliera nei riflessi dell’industrializzazione a Barletta, cioè approfondiva le notizie relative all’intervento dell’on. Aldo Moro sulla grande industria di Stato circa un ampliamento dell’attività industriale a Barletta su due fronti: l’ampliamento dello stabilimento della Montecatini assicuratogli dal presidente Faina e la creazio- Bari, 20 maggio 1962, Stadio della Vittoria. Campionati regionali pugliesi di Società. Vito Lattanzio gruppo sportivo Avis Barletta 1° nei 100 metri piani in 11”1 GENNAIO 2014 ne in zona industriale di una Cartiera promessagli da Pietro Sette presidente della Breda. Grandi interventi che avrebbero certamente allargato la sfera di attività imprenditoriali cittadine, il che avrebbe comportato un aumento delle possibilità dell’assistenza sanitaria sul territorio. Frattanto, accanto all’atletica leggera, nasceva la sezione Canottaggio: ne dava notizia lo stesso prof. Lattanzio nel numero di dicembre 1961 di “Sangue e Vita”. L’anno 1962 fu caratterizzato da una grande, intensa attività, ricca di soddisfacenti risultati ricordati dal bollettino sociale. Intanto l’Avis Barletta a febbraio organizzò quattro corse campestri. Ordine di arrivo dell’ultima gara: 1° Bradamante Dimonte, 2° Mimmo Ostuni, 3° Sabino Albanese, tre nomi che ritorneranno più volte vittoriosi nelle gare successive di quell’anno e degli anni futuri. E nella corsa? A Bari, il 19 e 20 maggio allo Stadio della Vittoria, nei campionati pugliesi di società, i risultati più prestigiosi: il 19 primo nei 200 metri Vito Lattanzio col tempo di 24”3, il 20 ancora primo nei 100 metri col tempo di 11”1. Nella staffetta 4x100 ancora un successo avisino col quartetto Lattanzio V., Fiore, Chiummo, Lattanzio P.L. Ma in quelle magiche 48 ore si distinsero altri giovani campioni; nei 400 metri Raffaele Fiore (57”6), negli 800 metri Tanino Corvasce (2’12”6) che si ripetè il giorno dopo nei 1500 col tempo di 4’29”. E ancora, in bella evidenza, Savino Di Bello nel disco e nel lancio del peso, Benedetto Picca nei 110 in 11”1. Risultati positivi ribaditi il mese dopo, a giugno, con l’innesto di altri nomi Domenico Paolillo, Franco Musciagna, Michele Mele, Bradamante Dimonte, Sabino Albanese, Mimmo Ostuni, tutti piazzati. E ancora: Mario Albanese, Vincenzo Di Staso, Giuseppe De Fidio e altri. Anche a luglio, nelle eliminatorie del Trofeo Pavesi, le cronache sportive riportano i successi di Bradamante Dimonte, Angelo Grillo, Domenico Paolillo, De Giovanni. È ancora un momento di passaggio dalla Polisportiva Libertas al G.S. Avis - Barletta per cui ancora la Gazzetta del Mezzogiorno fa confusione nelle appartenenze. Il 5 e il 19 luglio si svolgono le prove selettive nello stadio comunale per il trofeo Pavesi, c’è un gran movimento attorno a queste gare. Nella categoria “Allievi” il 5 sui 200 metri vince Bradamante Dimonte (3’22”) per un’incollatura su Vincenzo Di Staso; a qualche metro Mimmo Ostuni e Sabino Albanese. Sui 2000 prevale Mario Albanese (10’09”) su Domenico Paolillo e Francesco Musciagna. Il 21 luglio sui 1200 metri vince Vincenzo Di Staso (3’47”), sui 1500 corsa vince Bradamante Dimonte (54’15”) su Francesco Cafagna; sui 200 metri marcia vince Domenico Paolillo (10’01”) su Raffaele Torre, Sabino Albanese, Salvatore Albanese. Partendo dalle vittorie locali in provincia e poi a livello regionale, rapidamente il gruppo avisino categoria “allievi” si affermò progressivamente a livello nazionale: a Brunate, IL FIERAMOSCA 47 Brevi di sport Brevi di sport Carpi, Saronno, per concludere una magnifica stagione estiva con la vittoria finale, del campionato italiano ad Ascoli Piceno, nel Trofeo Pavesi, dove il G.S. Avis-Barletta precedette la A.S. Roma e la Polisportiva di Teramo e altre 25 società. In quest’ultima fase finale il 20 e il 23 agosto, nel Gran Premio di mezzofondo, sulla distanza di 1200 metri si affermeranIn una sbiadita foto di “Sangue e no il 20 Mimmo Ostuni Vita” del 30 giugno 1962. Campio(3’37”) su Sabino Albanenato regionale Allievi, sul campo se e Alessandro De Fazio e della “Gandolfi” di Molfetta. Atleti il 23 Bradamante Dimonte barlettani (età media 16 anni). In (3’33”) su Francesco Vitrapiedi: Bradamante Dimonte, Mimmo Ostuni, Vincenzo Di Staso; ac- ni e Francesco Corvasce; e cosciati: Carlo Gissi, Mario Alba- sulla distanza di 2000 metri, il 20 Mario Albanese nese, Raffaele Torre (9’28”) su Nicola Barile e Raffaele Torre; il 23 Domenico Francavilla (10’11”) su Nicola Barile e Salvatore Albanese (il 14 agosto a Barletta si svolse, in notturna, la prima coppa Madonna Assunta che vide l’affermazione di Bradamante Dimonte sui 2000 metri precedendo Mimmo Ostuni e Vincenzo Di Staso). Di campionati italiani il G.S. avisino ne avrebbe vinti ancora cinque. Ma affermandosi nella corsa e nella marcia, mai nella velocità, dopo che Vito Lattanzio s’era ritirato dalle gare per ragioni di studio, ma assumendo l’incarico di direttore sportivo del settore dell’atletica del G.S. Avis Barletta. Bisognerà aspettare a lungo, diversi anni, prima che - a livello locale e regionale - spunti Pietro Mennea e con lui altri promettenti velocisti come Pallamolla, Acquafredda, Gambatesa; e inoltre Damato, De Fidio, Martucci… Poi Mennea spiccherà il volo in spazi siderali. Le premiazioni avvennero il 30 settembre del ’62. Ne riporterà un dettagliato resoconto il numero di ottobre del bollettino “Sangue e Vita” con medaglia d’oro agli atleti Mario Albanese 1° al trofeo delle Province a Roma con il record, italiano di categoria (9’23” 2/10) e 1° a Saronno (sui 2000 m.); 2° a Carpi (sui 2000 m con 9’46”) e 2° ad Ascoli (m. 5000); Domenico Paolillo, Raffaele Torre, Nicola Barile, Domenico Francavilla, Vincenzo Di Staso, Mimmo Ostuni, Luigi Sciusco, Salvatore Albanese, Sabino Albanese, Franco Musciagna. Arti marziali Grande successo a Manfredonia per il Team Lanotte che ha portato a casa ben n. 3 medaglie con soli tre atleti in gara. Primo posto per il già vice campione del mondo Giuseppe Allegretti, un secondo posto nella categoria femminile per la promettente Rachele Stella e un ottimo terzo posto per il più piccolo Antonio Guglielmi di soli 7 anni. Piazzamenti importanti a consacrare un duro percorso agonistico portato avanti con grande competenza e impegno dai fratelli Ruggiero e Giuseppe Lanotte. “Seguiamo questi atleti da quando erano bambini. Noi crediamo tanto nella capacità di crescita e apprendimento marziale dei più piccoli” dice il maestro Ruggiero Lanotte “ed è molto importante che un sano spirito di confronto e competizione venga praticato sin da subito, per questo abbiamo portato qui in gara non solo i nostri atleti più grandi, abituati a combattere, ma anche i più piccoli”. Motociclismo 7° successo consecutivo di Diviccaro Ancora una volta il barlettano Cosimo Diviccaro si conferma, campione nella categoria open, per la settima volta consecutiva il suo nome compare nell’albo d’oro della competizione - quest’anno alla sua XXV edizione - che si corre ogni anno sul circuito dell’autodromo del Levante di Bitetto. Nell’ultima competizione in calendario (aveva già vinto le prime due) gli sarebbe bastato un decimo posto per laurearsi campione, ma Cosimo come al solito non si è risparmiato, ha gareggiato al meglio delle sue possibilità ed è arrivato secondo in sella alla sua inseparabile BMW S1000 Rr. A vincere la gara, questa volta, il brindisino Flavio Gentile, su Ducati, che ha anche stabilito il nuovo record della pista, 47”. In verità il merito di questo ennesimo successo non è solo di Cosimo, che, consapevole, ha rivolto il suo ringraziamento anche al suo team che lo ha sempre sostenuto sia nelle fasi preparatorie che durante le gare. Soluzione di pag. 45 A R I 73 A G E L A T A R E T T A 68 69 R I 63 T 64 I A A A 55 43 57 45 46 47 59 60 E S I D A I A 48 S O L A I 23 2 3 4 5 31 32 I 8 I 9 E C O T O R I 21 P E R 10 11 12 26 O 13 I H 42 38 33 U 25 7 I T R E V M E R 6 44 37 20 R T A S S E G O L A T E T A R A N T A V O L O N T A R M O 54 49 O T T 30 24 62 T O 41 C U B A N E M I R I C A V P O T A R E Z 29 M U L 67 N A 53 M A R E T 28 I N A T E 72 I 61 36 I 71 M A R P A P A L E E O I C A R O N 66 40 D L T A E L L A R E 58 L A U R A 35 1 I 52 F E R R E L 19 65 A R A B O 51 A I 70 A A D U N C A 56 M M 50 C O O R D 74 S C A T U R I O C 39 34 27 I R I A M E T B E N I 22 N C O L O S A 14 15 16 17 18 48 IL FIERAMOSCA Asd Barletta Sportiva Team Lanotte: 3 atleti 3 medaglie GENNAIO 2014 2013 un anno da incorniciare U n anno da incorniciare è stato sicuramente il 2013 per la “ASD BARLETTA SPORTIVA” con ottimi risultati in tutti gli ambiti in cui ha operato con una intensa attività associativa realizzata. Prima di tutto è da evidenziare che è stata raggiunta la quota record di ben 211 tesserati alla Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) diventando sicuramente una tra le più grosse società sportive italiane amatori/master nel settore del podismo e della corsa amatoriale. Nel 2013 sono stati conseguiti ottimi risultati agonistici: infatti la “Barletta Sportiva” ha vinto le Maratone di Pescara, di Sannicandro Garganico, dell’Incoronata, di Ascoli Satriano, tra le prime società alla Stramilano, ed inoltre tra la prime società italiane nella classifica I.U.T.A. (Associazione di ultramaratoneti). E ancora, ha conquistato la vittoria alle gare podistiche di: Bari, Trani, Canosa, Molfetta, Gravina, Margherita di Savoia, Incoronata; la 12a posizione nonché prima società meridionale alla Maratona di Roma, la più importante maratona italiana; tra le prime 10 società alla Maratona di Firenze. Ben 15 sono stati i nostri atleti che hanno concluso la mitica 100 km del Passatore che, partendo da Firenze, arriva appunto dopo 100 km a Faenza; ed inoltre la massiccia partecipazione, con ben 50 partecipanti alla Fisherman’s di Rovereto, gara goliardica e divertente, di circa 19 km intervallata da ostacoli naturali ed artificiali dove sviluppare adrenalina e divertimento puro. Invece, da un punto di vista più propriamente organizzativo: la Barletta Sportiva ha organizzato la ViviBarletta giunta alla sua 5a edizione, divenuta oramai una classica, una gara podistica aperta a tutti i cittadini. Prestata la propria collaborazione tecnica alla realizzazione della 4a edizione della “Barletta food e run sotto le stelle” corsetta serale cultural-gastronomica che si snoda tra le vie del centro storico barlettano. È stata confermata e quindi è stata data maggiore certezza circa la nostra affiliazione alla FITRI (Federazione Italiana di Triathlon) con una buona partecipazione dei nostri atleti alle varie gare di triathlon, aquathlon e duathlon e, allo stesso tempo organizzando al meglio la gara “Triathlon città di Barletta” lo scorso 2 giugno, con applausi e consensi da parte di tutti gli addetti ai lavori, una manifestazione quella del triathlon che si addice benissimo, in termini di location, alla nostra bellissima litoranea, ed è per questo motivo che l’edizione 2014 è già stata messa nel calendario Fitri. In quanto affiliata UISP (Unione Italiana sport per tutti) la Barletta Sportiva ha condotto una intensa attività di promozione sportiva rivolta a tutti i cittadini “nessuno escluso” così come recita lo statuto della Uisp. La realizzazione del primo corso femminile di avviamento alla corsa, destinato alle donne di ogni età, GENNAIO 2014 Stramilano, 24 marzo 2013. L’Asd Barletta sportiva è tra le prime società a tagliare il traguardo nel ricordo di Pietro Mennea con il coinvolgimento e l’avviamento motorio e podistico di circa 70 donne, che per la prima volta si sono cimentate nella pratica della corsa. La risposta è stata entusiasmante, sicuramente da riproporre e diffondere ulteriormente per realizzare una vera e seria forma di prevenzione e di benessere psico-fisico. Inoltre il 3 dicembre scorso abbiamo aderito e quindi co-organizzato assieme a tutte le altre associazioni locali aderenti alla “rete della diversa abilità”, alla giornata internazionale delle persone con diversa abilità, con l’obiettivo ambizioso di pensare e quindi utilizzare lo sport come potente strumento di integrazione sociale. Gli obiettivi per il 2014: -Confermare e quindi consolidare l’organizzazione della 6a edizione della ViviBarletta posta in calendario Fidal quale 7a tappa del campionato regionale Fidal/ corripuglia in data 11 maggio 2014. - L’organizzazione il 2 giugno 2014 del “Triathlon città di Barletta” posta nel calendario Fitri, quest’anno sarà tra l’altro gara rank e quindi farà giungere nella nostra città triathleti di qualità superiore. E soprattutto, il 23 febbraio 2014 facciamo nascere la “Cargraphik Half Marathon” facendo tornare nella città della disfida la mezzamaratona; la particolarità più significativa sarà sicuramente il fatto che la partenza e l’arrivo della gara dei 21,097 km avverrà sulla “pista Pietro Mennea” dello stadio “Cosimo Puttilli” di Barletta, ovvero dove il campione olimpico barlettano ha realizzato nel 1980 la miglior prestazione mondiale dei 200 metri a livello del mare; sarà sicuramente emozionante per tutti i partecipanti sapere che calpesteranno con le loro scarpette da ginnastica lo stesso terreno ove il grande Pietro Mennea ha realizzato il record mondiale. -Il nostro obiettivo agonistico prioritario per il 2014 sarà sicuramente la nostra massiccia partecipazione alla Maratona di Roma il prossimo 23 marzo, durante la quale sarà sicuramente ricordato il nostro grande Pietro Mennea ad un anno dalla sua scomparsa, ben 70 saranno gli atleti della Barletta Sportiva che percorreranno le bellissime vie della città eterna, guidate e sostenute idealmente dal nostro grande campione Pietro. Il motto della BarlettaSportiva è sempre quello “corriamo divertendoci, seriamente”, quindi corriamo “di corsa” Tuttinsieme ad abbracciare il 2014. IL FIERAMOSCA 49 Poesia Poesia Frammenti di vita di Gaetana De Zio Fervore lirico profuso con grande amore nei versi di una poetessa dotata di grande sensibilità e profondità ispirative FRAMMENTI DI VITA di Franco Lamonaca COMUNE DI BARLETTA Città della Disfida Associazione artistico-culturale CESACOOP ARTE Concorso di poesia settima edizione alla ricerca di emozioni nel centro storico POESIE G ià nell’aprile 1972 la commissione giudicatrice del Premio “Giovani Poeti”, indetto dal “Circolo Culturale Universitario” di Barletta, segnalava Gaetana De Zio “Per la sensibilità e la profondità dei temi affrontati”; e, alla nona edizione 2005 del “Premio Barletta Provincia” di Arte e Poesia, la motivazione al Conferimento di Segnalazione a lei attribuito recitava: “Spiritualità e consapevolezza dell’essere si evidenziano liricamente in un’ascesa emozionale La poetessa Gaetana De Zio di brevi versi, che rendono molto bene il gioioso stupore del sentire il divino”. Ebbene: già questi brevi giudizi, evidenziano eloquentemente tutto il fervore lirico di Gaetana De Zio, profuso con grande amore e sensibilità - e anche rigore - a testimonianza di un sentire sincero, nella felice formulazione d’un verseggiare libero e scorrevole, con il “valore aggiunto” della semplicità, ragion per cui, questa poesia risulta immediata e gradevolmente fruibile. Il filo conduttore di tale poetica è l’“Essenza” della vita e il “Mistero” che l’avvolge in tutte le sue manifestazioni, con una sensibile venatura d’“Angoscia”, “Dolore”, “Speranza”: tutti titoli - come altri virgolettati - d’un indicativo stato d’animo, che si accosta alla “Natura” e all’infinito, cogliendo luci di verità e limiti di conoscenza. Infatti, nell’an- 50 IL FIERAMOSCA La Stradina dei Poeti GAETANA DE ZIO goscia “accerti te stesso/ che sei Nullità e Morte”, così come nel “Divenire…/ la vita”, s’avverte forte un “Mistero Eterno”, per cui si domanda: “avrà mai un significato?!”; e rivolta all’uomo: “quale futuro t’aspetta?”. Un sovrapporsi di pensieri il suo “essere”, che abbraccia generosamente il mondo e si specchia nel creato, dove il mare l’appartiene molto, con la sua forza tempestosa, il suo orizzonte “… dell’infinito”, il suo odore di salsedine; mentre, nella “Notte” silenziosa, quando il buio “inghiotte una luna lucente”, vede il riflesso della sua anima, sempre attenta a sensazioni e fermenti dello spirito. Così recepiti, si può ben dire che i versi di Gaetana De Zio sono certamente preziose “Perle” d’emozioni: gioie che per lei - metaforicamente - “sono lacrime di Donna”, iridescenti di tutti quei sentimenti, propri dell’acuta sua visione interiore, emanatrice d’un fine e assai puro “Chiarore” poetico d’accarezzevoli… “frammenti di vita”. Destino Divenire Librano in questo cielo sì terso candidi gabbiani felici di sovrastare tutto e tutti. Si posano qua e là sulle rocce salmastre baciate dall’ultimo sole sì caldo sì generoso sì complice… E noi… qui l’uno accanto all’altro denudati dei nostri pensieri preoccupati solo… d’amare. Felici di affondare nel mare del Nostro Destino… Una realtà che si trasforma… Divenire… Il cielo, che ogni giorno si veste di un aspetto diverso. I giorni che corrono senza più voltarsi indietro, le stagioni che si susseguono mutevoli. Il mare, le cui onde si accavallano ad altre formando così un continuo… divenire. Momenti felici, tristi… la vita. Anch’essa un divenire, in questo cosmo sempre più immenso, misterioso, selvaggio, che è il mondo!! GENNAIO 2014 Neve Verrà un tempo Posò il pennello e la vide. Nel silenzio di quella tela consunta dal suo sguardo, fra le labbra scarne, senza tempo, della sera. Era lei, Neve. Il corpo adagiato nel nucleo levigato della terra, cimitero di membra a lambire la chioma di un albero mutilato. I seni bianchi, le esili gambe d’avorio, le palpebre sottili a celare un oceano di sillabe storte. Nel ventre un vagito, ammutolito da un sordo sparo. […] Astronomia di sassi sparsi a ritagliare sagome di pensiero. Collana di pianto di un bimbo mai nato. Forse verrà un tempo… …tra le nebbie sopite delle coscienze, ospite inatteso … … di un presente che non conosce attesa, arroccato sulla vetta indiscussa dell’indifferenza, vanamente ingordo d’ignoranza e grassa vanità, cieco di verità e sorrisi. Forse verrà un tempo … spogliato d’ogni vile oltraggio, defraudato della pura vergogna, sospinto dall’ingenua follia di un sogno. Avrà il fragore di una carezza, il calore sincero di una lacrima, la memoria di ferite e riscatti. Forse verrà un tempo … quando la paura cesserà di bussare alle nostre porte, quando i tuoi occhi parleranno ancora … … e ancora non smetterò di ascoltare … … speranze e stelle all’orizzonte. Finché per la vita non saremo mai sobri, finché della vita non saremo mai sazi. Franco Di Biase - Bitonto 2° classificato Criptica come la luna Stefania Mennea - Barletta 1° classificato Il berretto Quand’ero ragazzino - mi ricordo odiavo i copricapo d’ogni foggia perché mi costringevan - sole o pioggia ad indossarli, pure in disaccordo. Adesso di berretti sono ingordo, proprio come chi l’eleganza sfoggia in città, a passeggio, a pranzo o in loggia, quasi a mostrare un rango d’alto bordo. Non ha il mio gesto alcuna stravaganza però se faccio un giro su in montagna, all’estero un viaggetto, una vacanza, una gita goliardica in campagna e calzo il mio berretto con baldanza, ogni avventura in gusto ci guadagna. Antonio Di Domenico - Margherita di S. GENNAIO 2014 Criptica la mia vita a spasso nel vento su una piuma di cristallo mentre esplora il mondo e ride osserva l’uomo e piange guarda in alto e spera. Criptica la mia vita in viaggio su navi d’argento incantata da splendidi soli oscurata da ombre fugaci adulata da mille sirene allucinata da selvagge creature. Criptica la mia vita sprofondata nel molle terreno chiede aiuto con un filo di voce si aggrappa a radici silvestri con il fango che le riempie la bocca. […] Giusy Del Salvatore - Barletta 2° classificato La Stradina dei Poeti CONCORSO DI POESIA SETTIMA EDIZIONE Alla ricerca di emozioni nel centro storico… 13-16 agosto 2013 ore 21:00/23:30 Barletta, vico Stretto Io qui, sola Io qui, sola a ritagliare il tuo volto su una tela smorta di parole, …. Questi versi rinchiusi in una gabbia di metafore, vestiti di triste vento, non sono uomini. Sono giunchi ubriachi di illusioni. …. Quando tremavamo dinanzi alla violenza dolce di un verso, era un abbraccio di lettere …. Ed ora, ciò che resta sono parole non dette,… Stefania Mennea - Barletta 3° classificato Accarezzami La mano accarezzò il suo volto… e da allora il sorriso ricomparve… la gioia travolse l’indifferenza… per sempre… Gianni Fimiani - Barletta IL FIERAMOSCA 51 Vernacolo V a r r e t t a m a j e Me vulisse sent nu puat, pe dejce “grazje” a stu pajejse tent care e tent’amat, e p’allassé, sope a stu foglie, jnde a sti quett rejghe: na stizze de sedore e na stozz de fatejche. Quenn Crjst, jalzenne u sole da Levent, albeggenne face deje e n’mezz o mar se stutene i lampare de l’ulteme parenz, tou, pajese meje, frevenne pè tutt a terre, te nazzechejsce, accarezzenne u chiarore du cjele. E, resbegghjennete, pe chidd’occhjere ancor’assunnate, j capidde, m’bestregghjate e sciascjanate, t’ammejre, jnde o specchje d’ecque, facennete nazzeché da jane, ca dalcja, dalce, se ne vé a murì satt o scjale, sop a rane. Poure i cloure, ca stanne sop o cjele, m’mesckate pe sta terr, sà chjdde chjù vejve, sa chjdde chjù bell. U Padreterne, dope fett u Paravejse, da nature, accucchjette tutt i cloure, i m’bestregghjette, ce l’aggiustette e crjett a tà, cara Varrètte. I pajsane de Borgoville, di Sette Strad, u Paraticchje e i Sette Frat, nen se sentene luntane, pe lore sa soule noume de rjoune, chedde ca cont jé sol joune, je u nome belle de sta cetté, ca pe ll’ore de tutt u munne nò vulejme mé cambjé. E tou, pajejse meje, ca pè secule a date storje e jert, nen ce mjtte mé da pert. E pu core grenne de na memme, tenennece tutt’ammantate, n’zichete, n’zichete a n’zecredoune, senza fert’avvedé da nescjoune, ce dé nu vas a joun a joune. E screvenne na lettere da luntane, s’arrecordene, sempre, de tà, l’emegrent e u gjavene suldat. S’arrecordene, ancore, du Campanale e du bune Arè, nen perdenne mé a speranze ca a Varrètt na turné. E quenn u sole se vé ascanne da Ponent, ce fé sentì secoure poure quenne se sté facenn’oscoure. Dalcja, dalce ascenn a sare e n’mezz o mare n’zime e prejme louce di lampare, a loune e tutt i stell te fenne da curnejce a tà, a tà ca sì a chjù bell. INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI Archeoclub di Barletta 348 3739839 Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) 0883 331002 [email protected] Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) FOTORUDY SERVIZI SOCIALI A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) 0883 527859 ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230 A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) 0883 521686 Casa di riposo “R. Margherita” 0883 522446 Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293 Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181 Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) 0883 572557 Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387 Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395 Curia Arcivescovile 0883 531274 Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 518002 GOS Laboratorio urbano 0883 531274 Cantina della Sfida 0883 532204 Castello 0883 578620 Centro Culturale Zerouno 0883 333807 C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170 IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331 Lega Navale 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510993 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 TAXI - AUTOAMBULANZE E TRASPORTO INFERMI A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale 329 0536112 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 - 1530 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza117 - Comando compagnia 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Locale - Pronto intervento 0883 332370 Polizia Stradale 0883 341711 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Prefettura - centralino 0883 539111 Pronto Intervento 118 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 577781 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Soccorso Pubblico 113 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 Lase (Sebastiano Lavecchia) 52 IL FIERAMOSCA GENNAIO 2014 GENNAIO 2014 IL FIERAMOSCA 53 ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2014 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.42 4.43 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.40 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30 8.50 10.42 10.59 11.36* 12.44 12.56 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.43* 15.02* 15.22 15.57 16.10* 16.46* 17.04* 17.16 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18 19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.03* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.52 23.03* Da Bari a Barletta: 0.01 0.15 4.00 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45 8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.30 12.38* 13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.45 14.04* 14.10* 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05* 16.35 16.42 17.05 17.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 19.40 20.15 20.30 21.19 21.33* 21.40 22.06 22.13 23.09* Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.47 5.11 6.02* 6.43* 6.53 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31 8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.31 12.39 12.48 13.08 13.20 13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30 17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.26 21.02 21.13 21.21 22.06 22.21* 22.28 22.53 22.58 23.57* Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.48* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.46 7.10 7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.13 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.14* 14.20* 15.18 15.38* 16.17* 16.22* 16.33 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25 19.46* 20.14* 20.19* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32* Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO TURNI FESTIVI MESI GENNAIO 20143 e FEBBRAIO 2014 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 11-12 Gennaio TURNO A 8-9Febbraio IP ESSO ESSO TAMOIL ESSO via L. Da Vinci via R. Margherita p.za 13 febbr. 1503 via S. Samuele via Trani 4-5Gennaio TURNO B AGIP IP ERG TOTALERG TOTALERG TURNO C 25-26 Gennaio TURNO D ERG AGIP IP IP Q8 ERG ERG TOTAL AGIP Q8 22-23 Febbraio via Canosa, 84 via Foggia via Andria lit. di Ponente via Trani 54 IL FIERAMOSCA 18-19 Gennaio 15-16 Febbraio via Canosa via Trani via Parrilli lit. di Ponente via Barberini 1-2Febbraio via R. Margherita via Violante via Andria via Trani via Foggia SS 16 sabato sera domenica BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 CARMINE 17.00 via Mura del Carmine CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 OSPEDALE CIVILE 9.00 PURGATORIO 19.309.00 19.30 corso Garibaldi S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 18.30 9.00 10.30 11.30 18.30 via M. Bruno S. BENEDETTO 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. CATALDO 10.00 20.00 via Mura S. Cataldo S. DOMENICO 19.30 19.30 corso Garibaldi, 198 S. FILIPPO NERI 1110 7.30 9.30 11.30 19.00 via Mons. Dimiccoli, 116 S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00 via Cialdini, 70 S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth S. NICOLA 19.00 8.15 11.00 19.30 via Canne, 195 12.15 S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. RUGGERO 7.30 via Cialdini SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00 via Canosa, 143 SANTA M. MAGGIORE 11.00 via Duomo SANTO SEPOLCRO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. CROCIFISSO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. TRINITÀ 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38 GENNAIO 2014
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