DIPARTIMENTO SCIENZE AGRARIE e FORESTALI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI Regolamento interno del Dottorato di Ricerca in SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI Ciclo XXIX (Approvato con deliberazione del Collegio dei Docenti il 13-02-2014) Art.1 – Limiti di applicazione Il Dottorato di Ricerca (DdR) in Scienze Agrarie Forestali e Ambientali (SAFA) è disciplinato dal “Regolamento dei corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo” (D.R. 2089-2013) in vigore limitatamente per Corsi di Dottorato del XXIX Ciclo, e dalle disposizioni contenute nel presente Regolamento Art.2 - Obiettivi e curricula Il DdR SAFA è rivolto a Dottori che hanno conseguito una laurea Magistrale, quinquennale o titoli equipollenti presso Università Italiane ed Estere. Il programma formativo è organizzato in modo da permettere al Dottore di Ricerca di gestire autonomamente attività di ricerca, sperimentazione, tutela e gestione di sistemi della filiera agroalimentare e del territorio agroforestale, fornendogli le competenze necessarie ad inserirsi nelle realtà lavorative private e pubbliche nazionali ed internazionali. Le tematiche di ricerca del DdR SAFA si inquadrano nel campo della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura sostenibile, delle sistemazioni idraulico forestali, della sicurezza alimentare, dell'efficienza d'uso delle risorse naturali e delle produzioni agro-alimentari. L'approccio metodologico adottato è volto a favorire, in modo interdisciplinare, lo sviluppo della qualità, dell'innovazione tecnologica e dell'ecocompatibilità dei prodotti e dei servizi forniti dal settore agricolo, zootecnico, forestale e delle tecnologie agroalimentari. Gli obiettivi sono raggiunti dai dottorandi attraverso la partecipazione attiva ad iniziative didattiche e lo svolgimento delle attività di ricerca oggetto della tesi. Il DdR SAFA si articola in quattro curricula che si riferiscono a diverse aree scientifiche e costituiscono un importante stimolo allo sviluppo di idee di ricerca innovative, grazie al trasferimento integrato delle conoscenze più avanzate nei diversi settori. I curricula sono: 1. Agro-Ecosistemi Mediterranei 2. Gestione Fitosanitaria Eco-Compatibile in Ambienti Agro-Forestali e Urbani 3. Idronomia Ambientale 4. Tutela del Territorio e Valorizzazione delle Produzioni Agro-Alimentari Art.3 – Organi del Dottorato Sono organi del Dottorato: a) Il Coordinatore; 1 DIPARTIMENTO SCIENZE AGRARIE e FORESTALI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI b) Il Collegio dei Docenti; c) La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (CGAQ) del Corso di Dottorato. Il Collegio dei Docenti (CdD) si compone di tutti i docenti che vi hanno ufficialmente aderito. Il CdD designa al suo interno un Coordinatore che, a sua volta, nomina un vice-Coordinatore. I docenti afferiscono ad un curriculum e ne designano autonomamente un referente. La Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (CGAQ) del Corso di Dottorato è composta dal Coordinatore, dal Vice-Coordinatore, e dai Docenti referenti dei curricula e da un Dottorando. I compiti del Coordinatore sono quelli riportati nel Regolamento di Ateneo (D.R. 2089-2013). I compiti del CdD includono: 1. la predisposizione della richiesta di attivazione di un nuovo ciclo di DdR da sottoporre all’approvazione del Consiglio del Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali; 2. l’indicazione dei nomi dei membri delle commissioni per l’esame di ammissione e per l’esame finale; 3. la nomina del tutor e del co-tutor di ciascun dottorando, scelti tra i membri del CdD; 4. il coordinamento dell’attività formativa dei dottorandi, mediante la determinazione degli insegnamenti e dei seminari da seguire e l’autorizzazione del programma di ricerca da svolgere durante i soggiorni presso istituzioni estere; 5. la verifica e la valutazione delle attività svolte dai dottorandi per l’ammissione all’anno successivo o all’esame finale. I compiti della Commissione di Gestione dell’Assicurazione della Qualità (CGAQ) del Corso di Dottorato sono: 1. elaborazione del Rapporto Annuale di Riesame (RAR) del Corso di Dottorato, consistente nella verifica e valutazione degli interventi mirati al miglioramento della gestione del Corso di Dottorato, e nella verifica ed analisi approfondita degli obiettivi e dell’impianto generale del Corso di Dottorato. Il Rapporto Annuale di Riesame del Corso di Studio tiene sotto controllo la validità della progettazione, la permanenza delle risorse, attraverso il monitoraggio dei dati, la verifica dell’efficacia degli interventi migliorativi adottati e la pianificazione di azioni di miglioramento. 2. espletamento di attività di natura organizzativa su specifiche deleghe del CdD I docenti che assumono il ruolo di tutor e di co-tutor assicurano la disponibilità a seguire l’attività formativa dei dottorandi nelle forme programmate dal CdD, e ne sono responsabili, e si impegnano altresì a sostenere il programma di ricerca del dottorando includendolo, ove possibile, nelle unità operative di progetti di ricerca già finanziati o da proporre per il finanziamento. Il CdD si riunisce almeno tre volte all’anno e ogni qualvolta risulti necessario per programmare e seguire l’attività. In caso di necessità sono ammesse riunioni telematiche. 2 DIPARTIMENTO SCIENZE AGRARIE e FORESTALI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI Art.4 - Programma formativo del Dottorato Il programma formativo è predisposto annualmente dal CdD, in accordo con quanto pianificato in fase di attivazione del DdR. Esso include attività didattica frontale, seminari e soggiorni di ricerca. L’attività didattica frontale consta di insegnamenti comuni a tutti i curricola appositamente predisposti dal CdD, per i quali il dottorando deve sostenere una prova finale di merito, e da insegnamenti specifici dei percorsi curricolari, mutuati da corsi di laurea Magistrale attivi presso l’Ateneo che, previa approvazione del CdD, il dottorando deve seguire acquisendo il relativo attestato di partecipazione. Il dottorando può altresì seguire, in parziale alternativa agli insegnamenti specifici, cicli di lezioni di altri corsi di laurea Magistrale o di scuole di dottorato di altri Atenei nazionali ed internazionali, sempre previa approvazione da parte del CdD. In ogni caso, gli insegnamenti dovranno affrontare argomenti diversi da quelli già trattati da ciascun dottorando nel proprio percorso di studi. L’attività seminariale è pianificata dal CdD, che ne propone le tematiche, i docenti da invitare e le date. L’attività didattica e seminariale è pianificata, di norma, entro i primi due mesi dall’inizio dell’anno e resa nota anche attraverso il sito web del dottorato. I soggiorni di ricerca presso istituzioni estere (di durata non inferiore a 3 mesi e non superiore a 18 mesi anche non continuativi) sono obbligatori per i dottorandi che usufruiscono di borsa. Il programma di attività da svolgere durante tale periodo, predisposto dal dottorando, deve essere autorizzato, sentito il parere del tutor e del co-tutor, dal CdD. Concorrono all’attività formativa del dottorando anche le forme di apprendimento guidato, come lo studio personale e le discussioni scientifiche con il tutor e/o il co-tutor. Art.5 – Diritti e Doveri dei Dottorandi Per lo svolgimento del loro percorso formativo e per l’attività di ricerca, ogni dottorando ha diritto all’accesso alla rete telematica di Ateneo, nonché all’accesso alle strutture ed ai laboratori del Dipartimento, attenendosi alle norme che ne regolano l’utilizzo. Il CdD assegna al dottorando, entro un mese dall’avvio del corso, un tutor e un co-tutor, scelti tra i membri del Collegio, il cui compito è quello di guidarne l’attività formativa e di ricerca durante il triennio. Entro i successivi sei mesi dall’attribuzione del tutor, il dottorando deve presentare al CdD l’attività di ricerca prevista. Il dottorando ha l’obbligo di seguire il programma formativo (insegnamenti, seminari, etc) predisposto ed approvato dal CdD. Il dottorando con borsa, durante il triennio, ha l’obbligo di effettuare soggiorni di ricerca presso istituzioni estere per un periodo variabile da 3 a 18 mesi, anche non continuativi, il cui programma di attività, predisposto dal dottorando, viene autorizzato dal CdD, sentito il parere del tutor e del co-tutor. Il dottorando alla fine del 1° e del 2° anno è tenuto a redigere una relazione annuale, finalizzata all’ammissione all’anno successivo, sullo stato di avanzamento delle attività e su quelle programmate per il successivo anno, da consegnare al CdD; dovrà, inoltre, presentare le attività 3 DIPARTIMENTO SCIENZE AGRARIE e FORESTALI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI svolte in forma orale al CdD. Alla fine del 3° anno, il dottorando dovrà redigere una relazione sulle attività svolte nel triennio, da consegnare al CdD; tale attività sarà inoltre oggetto di una presentazione in forma orale al CdD. I dottorandi del 2° e del 3° anno sono tenuti ad organizzare una giornata dedicata allo svolgimento di seminari autogestiti su tematiche di approfondimento inerenti la propria attività di ricerca. Art.6 - Valutazione dei dottorandi Ciascun dottorando viene valutato dal CdD che, sulla base del giudizio formulato, ne delibera l’ammissione al successivo anno di corso o all’esame finale. La formulazione del giudizio per il passaggio al 2° e al 3° anno si basa sugli elementi sotto elencati, unitamente ai pareri del tutor e co-tutor: 1. la presenza alle attività formative programmate e non (giudizi di merito ed attestati di partecipazione), e la frequenza della struttura di ricerca; 2. lo svolgimento di seminari tenuti dai Dottorandi su tematiche di approfondimento inerenti la propria attività di ricerca, e di attività didattica integrativa condotta nell’ambito degli insegnamenti dei corsi di laurea o laurea Magistrale dell’Ateneo; 3. la relazione sullo stato di avanzamento delle attività, consegnata in forma scritta al CdD a conclusione del 1° e del 2° anno e presentata in forma orale al CdD. La formulazione del giudizio di ammissione all’esame finale terrà conto dei seguenti elementi: 1. l’accettazione di almeno un lavoro da parte di una rivista censita in repertori internazionali; 2. la presenza alle attività formative programmate e non (giudizi di merito ed attestati di partecipazione), e la frequenza della struttura di ricerca; 3. lo svolgimento di seminari tenuti dai Dottorandi su tematiche di approfondimento inerenti la propria attività di ricerca, e di attività didattica integrativa condotta nell’ambito degli insegnamenti dei corsi di laurea o laurea Magistrale dell’Ateneo; 4. la collaborazione ad attività di ricerca diverse da quella oggetto della tesi di Dottorato debitamente documentate; 5. i soggiorni di ricerca effettuati presso istituzioni di ricerca o imprese nazionali ed internazionali, esclusivamente per i dottorandi per i quali non costituisce un obbligo; 6. le pubblicazioni prodotte nel triennio, includendo anche i lavori accettati. Art.7 - Risorse disponibili I fondi assegnati dal MIUR tramite l’Ateneo vengono utilizzati per il sostegno dell’attività di funzionamento del DdR, e in particolare per il pagamento di spese inerenti all’attività formativa. I fondi eventualmente provenienti da contributi esterni vengono usati in base alle finalità e alle norme dettate dall’Ente erogatore. Il CdD, ravvisandone la necessità e la rilevanza, nei limiti delle risorse 4 DIPARTIMENTO SCIENZE AGRARIE e FORESTALI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE AGRARIE FORESTALI E AMBIENTALI disponibili, può assegnare al dottorando un contributo prelevato dai fondi trasferiti dall’Ateneo per il cofinanziamento di spese attinenti l’attività di formazione e di ricerca del Dottorando. Art.8 - Sito WEB La calendarizzazione delle attività didattiche e di ricerca, nonché i documenti e le relazioni che ne scaturiscono, trovano visibilità e condivisione su specifiche sezioni del sito web del DdR SAFA. La gestione e l’aggiornamento del sito Web è curato da due docenti nominati dal CdD e da un dottorando per ciclo. I dottorandi sono tenuti ad aggiornare le proprie informazioni personali e a contribuire alla redazione e manutenzione dei contenuti generali. Art.9 – Norme di rinvio Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento Interno si fa riferimento al “Regolamento dei corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo” D.R. 2089/2013 in vigore, a specifici regolamenti di Ateneo e alle deliberazioni approvate dal CdD a maggioranza dei componenti. 5
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