Bresciaoggi - Superpartes

38 Economia
BRESCIAOGGI
Sabato 20 Settembre 2014
ILCONVEGNO. AlCentroFieradiMontichiariilconfrontosullaPoliticaagricolacomune2015-2020
INNOVAZIONE. Il concorsodi Superpartesnell’ambitodi Supernova
«Servonosceltecoraggiose
Nonpossiamofarle
conchihaobiettivi
diversidainostri»
Cinquestartupin finale:il premioè di 50mila euro
LanuovaPacconlucieombre Superstarter, leidee
Prandinirilanciaevaall’attacco «perilmondo reale»
Claudio Andrizzi
La Politica agricola comune
2015-2020 si prepara a entrare in vigore con un pesante carico di incognite: le circolari
applicative sono in fase di diramazione, per le aziende è tempo di iniziare a ripensare la
propria attività in funzione
delle nuove disposizioni comunitarie. Una necessità più urgente di quanto possa apparire, in quanto fin dalle prossime semine autunnali saranno
richieste scelte importanti per
adattarsi alle direttive.
È NATO anche e soprattutto da
questa esigenza il convegno
«Coltivare la nuova Pac», organizzato da Coldiretti Brescia,
che l’altra sera ha richiamato
al Centro Fiera del Garda di
Montichiari un’affollatissima
platea di operatori del settore.
In apertura, la conferma di un
concetto ormai noto: la disponibilità complessiva è in calo
rispetto al passato anche perché «il nostro Paese sconta un
periodo di continuo turnover
dei ministri, proprio nel momento in cui a Bruxelles era richiesto uno sforzo decisamente più pressante», ha rircordato Elsa Bigai, direttore CAA
Coldiretti. Ci saranno quindi
meno risorse, distribuite inoltre in un unico contesto territoriale in cui i titoli dovranno
progressivamente ridursi per
tendere a una media nazionale (la cosiddetta convergenza): verranno però salvaguardate le posizioni acquisite, in
IltavolodeirelatorialconvegnoorganizzatodallaColdirettidiBrescia
Lafolta platea cheha seguito ilavori al CentroFieradi Montichiari
quanto la perdita massima
non potrà superare il 30%.
GLI ASPETTI positivi, comunque, non mancano: l’ampliamento della «black list», ovvero del numero di soggetti non
identificabili come agricoltori
attivi cui non saranno più elargiti contributi, rappresenta
un vittoria per Coldiretti; la
presenza di un giovane under
40 in azienda verrà supportata con una maggiorazione del
25%. E se, nel sostegno accoppiato (11% dell’importo) la zootecnia, comparto centrale per
il Bresciano, è riuscita a strappare una quota prossima al
50% delle destinazioni, per un
totale di poco superiore ai 211
milioni, a preoccupare è il cosiddetto «greening», che varrà ben il 30% del totale. Come
evidenziato dalla relazione
del vice direttore di Coldiretti
Brescia, Mauro Belloli, le norme in tema di diversificazione
colturale o di creazione di aree
ecologiche (negli appezzamenti aziendali a seminativi superiori a 10 ettari) promettono
di cambiare in modo non trascurabile il volto delle campagne bresciane, dove da sempre
trionfa la monocoltura del
mais con oltre 80 mila ettari a
dimora. Per questo, fin dalle
prossime settimane, si imporranno scelte anche radicali.
«Questo è davvero il risultato
migliore in cui potevamo sperare - ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni
Fava -. Bisogna ricordare che
siamo partiti in salita: inizialmente per la Lombardia i pagamenti diretti avrebbero dovuto ridursi del 55% da qui al
2019. È stato del resto sempre
sottovalutato l’importanza di
questa regione nel comparto
agricolo. Per questo è stato importante recuperare terreno
per la zootecnia sugli aiuti disaccoppiati. La battaglia - ha
aggiunto - non è finita e continua con la ripartizione dei fondi governativi per il sistema allevatori: il tavolo è saltato perché non ho accettato che ci venisse riservato il 23% delle risorse quando sosteniamo il
43% dei controlli nazionali».
ILLEADERterritoriale, lombardo (e vice nazionale) di
Coldiretti, Ettore Prandini, ha
delineato la strategia per il futuro. «Dobbiamo recuperare
e mettere al centro il reddito
delle aziende agricole - ha detto -. Se non partiamo da qui
non c’è prospettiva. Serve una
redistribuzione sulla filiera in
un’ottica meno penalizzante.
Ma bisognerà appoggiarsi anche alle risorse del secondo pilastro o del sistema regionale
per affacciarsi, ad esempio, su
nuovi mercati: il potenziamento dell’export è una via obbligata». In prospettiva, ha avvertito Prandini, non ci sarà spazio
per la concertazione con le altre organizzazioni di settore.
«Questo è il momento delle
scelte coraggiose: non possiamo farle con chi ha obbiettivi
diversi dai nostri». •
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Angela Dessì
C'è la start up «QuiCibo», che
ha tradotto in digitale i meccanismi della filiera corta e della
vendita diretta dell'agroalimentare dando vita a un grande mercato on-line. C'è
«QApp», che ha messo in piedi una piattaforma di «raccolta opinioni» per bypassare
questionari cartacei e ricerche
di mercato incentivando i rispondenti anche con qualche
ricompensa. E ci sono «XMetrics», che puntando sul buon
vecchio motto mens sana in
corpore sano ha elaborato un
sofisticato dispositivo per nuotatori che consente di registrare i parametri di allenamento;
«Ble-Mesh.com», che ha sviluppato diverse App Bluetooth Low Energy per l'Internet
of Things e infine «Iooota»,
che ha dato vita a un pacchetto di applicazioni per monitorare i consumi energetici, domestici e industriali. Sono le
cinque finaliste di «Superstarter», il concorso realizzato da
Superpartes spa all'interno di
«Supernova», Festival della
creatività e dell'innovazione
in programma a Brescia i prossimi 3 e 4 ottobre.
Proprio il 4 nell'aula magna
di Economia, le start up presenteranno le proprie idee alla giuria di esperti per contendersi il premio: 50 mila euro
suddivisi tra 20.000 in contanti, 20.000 in servizi del Superpartes Innovation Campus e
ulteriori 10.000 in servizi di comunicazione
dell’agenzia
«Rossa», new entry del progetto. «Da giugno a oggi ci sono
arrivate circa 75 candidature e
GianfaustoFerrarie Marco Streparava di«Superpartes»
dopo una prima scrematura
ne abbiamo ammesse al concorso 65», spiega il direttore
marketing di Superpartes
Marco Streparava che si dice
«estremamente soddisfatto»
tanto dell'eco avuta dall'iniziativa (le richieste sono arrivate
da tutta Italia) quanto dalla caratura delle start up. Un denominatore comune? Essere tutte palesemente orientate verso il mondo del «reale». Se fino a pochi anni fa «a imperare
erano le idee collegate al digitale e al virtuale, in questa selezione ci siamo trovati davanti
a una serie di iniziative imprenditoriali fortemente volte
all’applicazione della tecnologia al mondo delle cose e del
loro utilizzo», chiarisce Streparava.
«L'ampia partecipazione mostra che nei giovani c'è ancora
molta voglia di sognare, inventare, realizzare i propri sogni», gli fa eco il presidente
Gianfausto Ferrari, persuaso
che «Supernova» costituirà
un «ottimo segnale di ripresa» per tutto il Paese, oltre che
per Brescia. Ma il contest «Superstarter» non sarà solo l'occasione per conoscere e pre-
miare le start up più innovative (la formula usata per sarà
quella del classico «Pitch Contest» da 15 minuti) ma anche
quella per incontrare dei «luminari» del settore.
Ad aprire i lavori saranno infatti niente meno che Carmine Stragapede (South Europe
Enterprise Market Director di
Intel Corporation) e Alberto
Degradi (Senior Manager e Infrastructure Sales Leader di Cisco Systems) che insieme a Luca Salgarelli (Technology Strategist di Superpartes) dibatteranno su «Internet delle cose:
dalla ruota al web e ritorno».
Nel comitato scientifico, invece, siederanno altri pezzi da
novanta, questa volta del mondo del venture capitale. Con
Marino Piotti (amministratore delegato di Superpartes) e
Angelo Facchinetti (Ceo di
Mittel Management private
equity e new entry nella compagine dell'incubatore) anche
Cesare Maifredi (General Partner di 360 Capital Partners)
Stefano Molino (Partner di Innogest Sgr) e Layla Pavone
(Venture Partner di Digital
Magics). •
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