APPROVAZIONE DEI PIANI DI COSTRUZIONI MILITARI

Dipartimento federale della difesa,
della protezione della popolazione e dello sport DDPS
APPROVAZIONE DEI PIANI DI COSTRUZIONI MILITARI
nella procedura ordinaria di approvazione secondo gli articoli 7-21 OAPCM
(Ordinanza concernente l’approvazione dei piani di costruzioni militari; RS 510.51)
DEL 20 GIUGNO 2014
Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
come autorità concedente
nel caso della domanda del 15 maggio 2013
da parte di armasuisse immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale/Ticino
concernente
COMUNE DI GAMBAROGNO E DI MONTECENERI (TI), PIAZZA D’ARMI
MONTE CENERI; INTERRUZIONE DELLO SFRUTTAMENTO
DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE (IDA)
Ι.
constata:
1. Descrizione della situazione e del progetto
L’attuale impianto di depurazione delle acque (IDA) situato sul versante sud della piazza
d’armi del Monte Ceneri, è vetusto e richiede costosi interventi di adeguamento.
Diverse varianti possibili sono state analizzate, sia dal profilo tecnico che finanziario. Il
progetto prevede l’esecuzione di un tronco di canalizzazione, attraverso la zona boschiva, che
collega il vetusto impianto al collettore consortile esistente delle acque nere al paese di
Quartino (Comune di Gambarogno). La realizzazione del collegamento permetterà la messa
fuori servizio dell’attuale IDA del Monte Ceneri.
La costruzione del nuovo tratto di canalizazione è inserita in una zona boschiva a nord – ovest
della piazza d’armi, in località Val Trodo. Oltre alla tubazione vera e propria sono previste
camere di rottura, pozzetti di controllo e di cambiamento di direzione. Il tracciato (lunghezza
di ca. 1034 m e un dislivello di ca. 304 m) presenta una pendenza elevata.
Il progetto prevede: tutte le opere sono interrate, profilo di posa U4 in zona boschiva, come
pure in corrispondenza degli attraversamenti stradali, una condotta a vista debitamente
rivestita in corrispondenza di massa affiorante di roccia, una sistemazione finale del terreno
secondo il profilo esistente al termine dei lavori.
L’attuale impianto verrà messo fuori servizio e le sue infrastrutture demolite. Il sedime
occupato verrà ripristinato a prato verde secondo le caratteristiche del luogo, con
valorizzazione dal profilo ambientale.
2. Interventi preliminari
Prima dell’inoltro formale della domanda, la richiedente ha presentato il progetto al
Dipartimento del territorio del Canton Ticino. Le richieste formulate in questa occasione sono
state inserite nel progetto (allaciamenti privati, prove di permeabilità, procedura di collaudo
delle opere, aggiornamento catasto canalizzazioni, posa di un misuratore per gestione delle
tasse d’uso).
L’ufficio forestale del 5° circondario, rispettivemente del 9° circondario, hanno espresso un
parere favorevole. Anche se non sono previsti dissodamenti lungo il tracciato della
canalizzazione, le richieste di dettagli costruttivi sono state elaborate e inserite nel progetto
(picchettazione del tracciato definitivo della condotta, marcatura delle piante da tagliare, a
cura del forestale di zona, sistemazione allo stato originale del terreno).
Le domande dell’Ufficio dei beni culturali (ripristino delle delimitazioni, ripristino delle opere
di smaltimento delle acque meteoriche, gestione del traffico dei confinanti autorizzati,
segnaletica e sbarramenti di sicurezza, scavi a tappe con verifica di eventuali reperti
archeologichi) sono stati ugualmente prese in considerazione (il progetto tocca marginalmente
la Strada del Montecenerino di importanza nazionale, classificato nell’inventario delle vie
storiche della Svizzera).
3. Risultato del deposito ufficiale del progetto
Il progetto è stato depositato ufficialmente nei Comuni di Monteceneri e di Gambarogno, dal
25 giugno 2013 al 26 agosto 2013. Durante il periodo di pubblicazione, non vi sono state
opposizioni o proposte.
4. Risultato delle consultazioni
Al termine della procedura di consultazione, i seguenti pareri sono stati trasmessi:
4.1 Parere dei Comuni
Il Comune di Gambarogno (3 settembre 2013) segnala non avere particolari osservazioni da
formulare, sia di un profilo tecnico, ambientale o paesaggistico.
Il Comune di Monteceneri (21 marzo 2014), non formula nessuna osservazione
4.2 Parere del Cantone Ticino (14 marzo 2014)
4.2.1 Ufficio della protezione e della depurazione delle acque (UPDA).
Il preavviso del Cantone è favorevole. L’UPDA, della Sezione per la protezione dell’aria,
dell’acqua e del suolo (SPAAS) ha tuttavia obiettato che mancava, da parte dei Municipi di
Monteceneri e di Gambarogno, l’approvazione delle rispettive varianti del PGC (piano
generale delle canalizzazioni).
Effettivamente tre convenzioni devono essere elaborate, tra gli enti coinvolti, per permettere
la realizzazione del progetto e la gestione futura:
- Convenzione Monteceneri – Gambarogno (utilizzo opere esistenti a Magadino)
- Convenzione Monteceneri – Consorzio depurazione acque del Verbano, CDV (ticket
entrata nel CDV e costi di gestione annuali)
- Convenzione Monteceneri – armasuisse (ratifica della condivisione d’intenti già firmata
dal Municipio e da armasuisse Immobili)
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Il Cantone richiede pertanto che la documentazione mancante sià sottoposta all’UPDA, per
approvazione, prima dell’ inizio dei lavori.
4.2.2 Sezione forestale
La prevista condotta interessa il bosco sui mappali n° 1490, 1489, 1488, 1487, 1486, 1483,
1452 del Comune di Monteceneri e sui mappali n° 1340, 1343, 1345 e 1364 del Comune di
Gambarogno. Secondo l’art. 14 cpv. 2 OFo, la sezione forestale preavvisa positivamente
l’intervento alle seguenti condzioni:
- La larghezza dell’area di cantiere va limitata allo stretto necessario;
- Il taglio di alberi in bosco – limitato allo stretto necessario - sottostà alla preventiva
autorizzazione da parte dell’Ufficio forestale del circondario;
- Il legname derivante dal taglio va sistemato ordinatamente sul posto oppure esboscato
secondo indicazioni del forestale di settore e del proprietario del fondo;
- Ceppaie ed eventualmente trovanti provenienti dallo scavo vanno interrati in luogo adatto;
- Va prestata particolare attenzione per evitare il danneggiamento degli alberi confinanti
all’area di cantiere (vietato il deposito temporaneo e definitivo di materiale di scavo contro
i tronchi);
- A lavori di posa ultimati, il terreno dovrà essere riportato alla morfologia iniziale e
riseminato;
- L’istante dovrà convocare il forestale di settore ad un sopralluogo di collaudo al più tardi
entro 15 giorni dalla fine dei lavori.
4.2.3 Sezione della mobilità
Il preavviso è favorevole. La percorribilità del sentiero deve rimanere garantita in ogni tempo
in quanto della rete dei sentieri escursionistici.
4.2.4 Sezione protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo
Protezione dell’aria
In fase cantiere, la Direttiva aria cantieri – protezione dell’aria sui cantieri edili (2002,
UFAM) deve essere rispetta, in particolare le misure: : V1 (preparazione e controllo), M1,
M4, M11, M12, M15 (processi di lavoro meccanici, T1-T6, T8-T10, T12-T13 (processi di
lavoro termici e chimici), G1-G9 (requisiti di macchine e apparecchi), A1 (bandi di concorso)
e B2, B4 (esecuzione dell’opera), G3, G4 e G8 (concernente le macchine e apparecchi).
Di più, è vietato bruciare materiale di scarto (legname, carta, plastica, ecc.). Per il
riscaldamento degli operai possono essere utilizzate stufe elettriche o impianti di combustione
autorizzati.
Prevenzione dei rumori
Trattandosi delle vibrazioni, la legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), in
particolare l’art. 11, deve essere rispettata.
Il Cantone si riferisca alla normativa VSS/SN 640312° (effetti delle vibrazioni sulle
costruzioni) e DIN 4150-2 Erschütterungen im Bauwesen, Einwirkungen auf Menschen in
Gebäuden (versione 1999, disturbo alle persone).
Trattandosi del rumore durante la fase cantiere dovrà essere rispettata la Direttiva sui
3/13
provvedimenti di costruzione e d’esercizio per limitare il rumore dei cantieri (del 24 marzo
2006, UFAM), ai sensi dell’articolo 6 dell’Ordinanza contro l’inquinamento fonico. Sono da
adottare i provvedimenti del gruppo B per i lavori edili molto rumorosi e rumorosi così come
del gruppo A per i trasporti edili.
Il Cantone si riferisce finalmente l’Ordinanza federale del DATEC sul rumore delle macchine
all’aperto (del 22 maggio 2007, ORMAp, RS 814.412.2).
Protezione del suolo
Secondo gli articoli 6 e 7 dell’Ordinanza contro il deterioramente del suolo, il suolo asportato
deve essere riutilizzato come suolo. L’orizonte A e l’orizonte B dovranno essere depositati
separatamente. A fine lavori, lo scavo dovrà essere ricoperto con il suolo preventivamente
esportato, che andrà ricostituito in modo da garantire il mantenimento della struttura originale.
I lavori inerenti al suolo dovranno essere eseguiti con macchinari adatti e in condizioni di
suolo secco e tempo asciutto (evitare la compattazione).
Il suolo smosso dovrà essere rinverdito a breve termine per favorire il ripristino del terreno
(evitare smottamenti ed erosioni o l’infestazione con neofite invasive). Il cantone si riferisce
per l’essenziale alle direttive dell’Associazione Svizzera dell’Industria degli Inerti e del
Calcestruzzo (ASIC) e alla pubblicazione Direttive per la protezione del suolo relative alla
costruzione di impianti di trasporto in condotta.
Gestione dei rifiuti
Prima di iniziare i lavori di demolizione andrà effetuata una verifica preventiva circa la
presenza di sostanze pericolose quali amianto e PCB. Il concetto di smaltimento dei rifiuti
edili è preavvisato favorevolmente.
4.2.5 Sezione protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo
Ufficio dei beni culturali
La domanda interessa la via storica del Monteceneri, inventariata nell’IVS come strada storica
di interesse nazionale. D’accordo con i comuni di Gambarogno e Monteceneri è contemplata
l’isitituzione di una tutela a livello cantonale, che dovrà essere uffizializzata attraverso un atto
pianificatorio.
Tenuto conto dell’interesse archeologico del sedime, il Servizio archeologica dovrà essere
avvisato con almeno quindici giorni anticipo sull’inizio dei lavori.
Ufficio corsi d’acqua
- L’attraversamento di corsi d’acqua dovrà avvenire al disotto dell’alveo naturale,
mantenendo una copertura finale minima di almeno 1,50 metri.
- Al termine dei lavori l’area d’intervento dovrà essere risistemata come da situazione
naturale originale.
- Durante i lavori sono da evitare ogni tipo di inquinamento e intorbidimento delle acque e
vanno rispettati periodi di protezione della fauna ittica.
Ufficio della caccia e della pesca
Il preavviso è favorevole alle seguenti condizioni:
- I lavori non dovranno creare intorbidamenti delle acque piscicole durante il periodo
riproduttivo della trota fario (divieto a partire da metà ottobre a fine marzo).
- Durante i lavori dovranno essere adottate tutte le misure necessarie e sostenibili per
scongiurare qualsiasi tipo di inquinamento delle acque di superficie.
4/13
- A lavori conclusi l’alveo del corso d’acqua dovrà essere sistemato nel modo più naturale
possibile, tenuto conto anche della situazione antecedente i lavori.
- Gli attraversamenti dei corsi d’acqua dovranno avvenire a profondità opportune (almeno
1,50 metri).
4.3 Parere dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM, 1° maggio 2014)
Prima di emettere il suo preavviso, l’UFAM a richieste l’elaborazione di un rapporto
ambientale che valuti l’impatto dei lavori e propoga – se necessario – le eventuali misure di
compensazione. Il 20 ottobre 2013, un rapporto della dita Maddalena e associati sagl è stato
depositato. L’UFAM approva il progetto con condizioni nei settori natura e paesaggio e
foreste.
Natura è paesaggio
Tenuto conto del rapporto ambientale del 20.10.2013 (Maddalena & associati sagl), l’UFAM
condiziona il suo accordo alle seguenti condizioni:
- Conservare e sistemare le vasche dell’attuale impianto di depurazione affinchè svolgano
una funzione di sito di riproduzione per anfibi, togliere la recinzione che circonda l’attuale
impianto di depurazione, gestire le zone aperte attorno all’IDA come prati estensivi
evitando qualsiasi concimazione, strutturare il comparto creando rifugi per la piccola fauna
quali mucchi di ramaglia e pietre e togliere tutte le superfici asfaltate non più necessarie
creando delle zone ruderali magre (art. 18 cpv. 1ter LPN).
- Al fine di preservare le popolazioni di anfibi della zona, bisognerà prestare particolare
attenzione a non creare ostacoli o trappole. In particolare, durante lo scavo andranno presi
accorgimenti per evitare che animali finiscano nella trincea. Anche l’attraversamento dei
ruscelli e delle acque superficiali affioranti dovrà essere eseguito con la massima cura,
prevedendo un ripristino adeguato della zona alla fine dei lavori (art. 18 cpv. 1ter LPN).
- Nell’ambito della lotta alle neofite invasive, l’UFAM ritiene che l’intero settore del
progetto vada controllato sia durante la fase di costruzione che nei primi tre anni successivi
al termine dei lavori. Le neofite invasive trovate devono essere prontamente eliminate
tramite interventi adeguati (art. 15 cpv. 2 e art. 52 cpv. 1 dell’ODEA).
- Un accompagnamento ecologico dei lavori deve essere previsto alfine che gli interventi e
le compensazioni previsti vengano effettuati nel rispetto della natura. Il rapporto finale
dell’accompagnamento ecologico deve essere inviato per valutazione all’UFAM, entro tre
mesi dopo la fine dei lavori. Il rapporto contiene una descrizione dello svolgimento dei
lavori, un ricapitolo delle misure di sostituzione e di compensazione realizzate e un
bilancio degli interventi secondo la guida ambientale n°11 (USAFP 2002) (art. 18 cpv. 1ter
LPN).
Acque superficiali
L’UFAM sostiene le prese di posizione dell’Ufficio dei corsi d’acqua e dell’Ufficio della
caccia e della pesca (preavviso cantonale del 14.03.2014), particolarmente trattandosi della
profondità della canalizzazione sotto l’alveo e la sistemazione dello stesso, a lavori conclusi,
nel modo più naturale possibile.
Foreste
Trattandosi della foresta, l’UFAM richiede - per utilizzazione nociva secondo l’art. 16 LFo che l’autorizzazione sià rilasciata con i seguenti oneri:
-
I lavori di dissodamento e gli interventi edili devono essere eseguiti con la debita cura
nell’area forestale esterna alla superficie di dissodamento autorizzata. In particolar
5/13
modo, nell’area forestale è vietato erigere baracche o deporre materiale di scavo,
veicoli e materiale di ogni genere (art. 16 e 1 LFo).
5.
-
Siccome sono necessarie delle conoscenze del luogo, si deve coinvolgere il servizio
forestale cantonale competente (art. 20 LFo, art. 3 e 18 cpv 1ter LPN).
-
Le condizioni richieste nella presa di posizione dei Servizi generali del 14 marzo 2014
sono da integrare nelle decisione di dissodamento.
Convenzione e ratificazione
Tre convenzioni hanno dovuto essere elaborate per permettere la realizzazione del progetto:
- Convenzione Monteceneri – Gambarogno (utilizzo opere esistenti a Magadino)
- Convenzione Monteceneri – Consorzio depurazione acque del Verbano, CDV (ticket
entrata nel CDV e costi di gestione annuali)
- Convenzione Monteceneri – armasuisse (ratifica della condivisione d’intenti già firmata
dal Municipio e da armasuisse Immobili)
L’11 giugno 2014, il legislativo comunale del Comune di Monteceneri ha approvato la
variante di PGS con le modifiche relative al progetto.
Il Comune di Gambarogno contrariamente, non è stato in misura di sottoporre il progetto in
corso al legislativo comunale per approvazione. Effettivamente, la documentazione utile non è
pervenuta dal Comune di Monteceneri nei tempi voluti. Inoltre il progetto non cambierà il
PGS comunale.
6.
Valutazione conclusiva da parte della richiedente
Le diverse prese di posizioni sono state inviate a armasuisse Immobili in modo che
quest’ultima sia in grado di esprimere il suo parere. Nessuna misura richiesta è stata
contestata, a parte la questione della trasmissione all’ufficio UPDA, delle tre convenzioni tra
gli enti coinvolti, debitamente approvate dai rispettivi consigli comunali e ratificate
dall’ufficio enti locali del Cantone Ticino.
Ciononostante, la richiedente solleva l’imperativa urgenza da intervenire sull’impianto di
depurazione delle acque (IDA) sulla piazza d’armi del Monte Ceneri, che è vetusto e ormai
rischioso per l’ambiente.
II.
considera:
A. ESAME FORMALE
1.
Competenza materiale
La realizzazione del progetto ha lo scopo di migliorare un infrastruttura principalmente ad uso
militare (articolo 1 capoversi 1 e 2 lettera d dell’ordinanza concernente l’approvazione dei
piani OAPCM; RS 510.51). Pertanto, il DDPS si ritiene competente per stabilire l’esecuzione
della procedura di approvazione dei piani di costruzioni (art. 2 OAPCM).
2.
Procedura applicabile
Nell’ambito dell’esame preliminare secondo l’articolo 7 OAPCM, l’autorità competente per
l’approvazione dei piani ha constatato quanto segue:
6/13
a. Il presente progetto è sottoposto alla procedura ordinaria di approvazione.
b. Non si tratta di una modifica sostanziale della situazione esistente dal punto di vista delle
costruzioni e dell’esercizio. L’esecuzione di un esame d’impatto sull’ambiente non è
dunque necessaria.
c. Il progetto non è rilevante in materia di piano settoriale, dato che non incide
considerevolmente sulla pianificazione del territorio e sull’ambiente.
3.
Urgenza dell’intervento
La richiedente ha sollevato dall’inizio la necessità di intervenire velocemente sul sito tenuto
conto della vetustà dell’impianto. Durante la procedura, diverse domande sono state formulate, in particolare per ciò che riguarda le convenzioni passate e il rapporto ambientale richiesto.
La presa di posizione del Cantone è stata rilasciato con più mesi di ritardo.
Nel frattempo, lo stato dell’impianto é gravemente peggiorato, con possibile collasso a breve
termine. Allo stato attuale, c’è da preoccuparsi seriamente sulle conseguenze nel caso di un
ulteriore differimento del progetto.
Mancherebbe attualmente, per tener conto dell’avviso cantonale, una decisione dell’Autorità
legislativa del Comune di Gambarogno. Le autorità comunali hanno già fatto sapere che la
convenzione con gli altri enti, potrebbe essere sottoposta al giudizio del Consiglio comunale
nel mese di settembre, anche ad inizio dei lavori avvenuto. Ciononostante, visto che il PGS
comunale non subisce modifiche, si ritiene trattarsi di una formalità.
L’autorità di approvazione ritiene che l’interesse generale di iniziare al più presto i lavori
(protezione dell’ambiente in particolare) è maggiore. Considerando che le convenzioni sono
state firmate dalle autorità esecutive ed approvate da quelle legislative del Comune di Monteceneri (Comune interessato in primo luogo), che nessuno si oppone più alla realizzazione, (il
Comune di Gambarogno è implicato in una sottostante misura), sono presupposti tali, che
preconizzano di autorizzare la realizzazione (anche in assenza della ratifica del legislativo
della Comune di Gambarogno). Il rischio di un incidente è troppo importante, per attendere
ancora per una questione puramente formale.
La realizzazione di un progetto soggetto all'approvazione può iniziare soltanto quando la decisione di approvazione dei piani è esecutiva. L'autorità competente per l'approvazione dei piani
può, ciononostante, consentire eccezioni, in particolare, quando è dimostrata la particolare
urgenza (art 31 cap. 2 OAPCM).
Per questi motivi visto l’urgenza avverata nella fattispecie, l’Autorità di approvazione:
- autorizzerà l’inizio dei lavori anche in assenza della ratificazione dell’autorità legislativa
del Comune di Gambarogno;
- autorizzerà un inizio anticipato dei lavori;
- ritirerà l’effetto sospensivo ad un’eventuale ricorso.
B. ESAME MATERIALE
1.
Natura e paesaggio
Per tener conto del rapporto ambientale del 20.10.2013 (Maddalena & associati Sagl) e della
presa di posizione dell’UFAM l’Autorità di approvazione ammette di ritenere come oneri le
proposte formulate, da sapere:

Conservare e sistemare le vasche dell’attuale impianto di depurazione (funzione di sito di
riproduzione per anfibi).
7/13

Togliere la recinzione che circonda l’attuale impianto di depurazione, gestire le zone
aperte attorno all’IDA come prati estensivi evitando qualsiasi concimazione.

Strutturare il comparto (rifugi per la piccola fauna) e togliere tutte le superfici asfaltate
non più necessarie creando delle zone ruderali magre.

Prestare particolare attenzione a non creare ostacoli o trappole (preservare le popolazioni
di anfibi della zona).

Prendere, durante lo scavo, accorgimenti per evitare che animali finiscano nella trincea.

Eseguire l’attraversamento dei ruscelli e delle acque superficiali affioranti con la massima
cura, prevedendo un ripristino adeguato della zona alla fine dei lavori.

Controllare nell’ambito della lotta alle neofite invasive, sia durante la fase di costruzione
che nei primi tre anni successivi al termine dei lavori, l’intero settore. Le neofite invasive
trovate devono essere prontamente eliminate tramite interventi adeguati.

Prevedere un accompagnamento ecologico dei lavori (durante interventi e la
realizzazione delle compensazioni). Il rapporto finale dell’accompagnamento ecologico
deve essere inviato entro tre mesi dopo la fine dei lavori all’Autorità di approvazione che
lo indirizzerà all’UFAM per informazione.
Oneri saranno ritenuti in questo ambito.
2. Foresta
Anche se non sono previsti dissodamenti lungo il tracciato della canalizzazione, si tratta di un
impianto non forestale in foresta, per cui secondo la legge viene trattato come un’utilizzazione
nociva (art. 16 LFo). Un autorizzazione eccezionale può essere rilasciata d’intesa con
l’autorità forestale competente.
Nel caso preciso, sia l’ufficio forestale del 5° circondario che quello del 9° circondario hanno
espresso un parere favorevole. I dettagli costrutivi sono stati concordati in
collaborazione.Tuttavia, le domande complementari del Cantone come pure dell’UFAM
devono essere ritenute:
- La richiedente deve coinvolgere il servizio forestale cantonale competente nella
pianificazione e nella realizzazione dei lavori (taglio eventuale in bosco, sistemazione del
legname derivante dal taglio, esboscamento, …).
- La larghezza dell’area di cantiere va limitata allo stretto necessario;
- Ceppaie e eventualmente trovanti provenienti dallo scavo vanno interrati in luogo adatto;
- Va prestata particolare attenzione per evitare il dannegiamento degli alberi confinanti
all’area di cantiere (vietato il deposito temporaneo e definitivo di materiale di scavo contro
i tronchi, vietato erigere baracche o deporre materiale di scavo nell’area boschiva,
veicoli,…)
- A lavori di posa ultimati, il terreno dovrà essere riportato alla morfologia iniziale e
riseminato;
- L’istante dovrà convocare il forestale di settore ad un sopralluogo di collaudo al più tardi
entro 15 giorni dalla fine dei lavori.
Ne conseguiranno pertinenti oneri.
8/13
3. Protezione delle acque
Tenendo conto dei preavvisi emmessi, l’Autorità di approvazione considerà che la richiedente
dovrà rispettare ciò che segue:
- Gli attraversamento dei corsi d’acqua dovranno avvenire a profondità opportune (almeno
1,50 metri).
- Al termine dei lavori l’area d’intervento dovrà essere risistemata come da situazione
naturale originale.
- I lavori non dovranno creare intorbidamenti delle acque piscicole durante il periodo
riproduttivo della trota fario (divieto a partire da metà ottobre a fine marzo).
- Durante i lavori dovranno essere adottate tutte le misure necessarie e sostenibili per
scongiurare qualsiasi tipo di inquinamento delle acque di superficie.
- A lavori conclusi l’alveo del corso d’acqua dovrà essere sistemato nel modo più naturale
possibile, tenuto conto anche della situazione antecedente i lavori.
Oneri saranno previsti.
4.
Prevenzione dei rumori
L’Autorità di approvazione condivide il parere del Cantone in questo ambito e tutte le
disposizione legali riccordate devono essere applicate dalla richiedente.
Ciononostante, trattandosi della legge in vigore, nessun onere deve essere previsto.
5.
Protezione dell’aria
La richiedente vigilerà a rispettare le misure previste nella Direttiva aria cantieri – protezione
dell’aria sui cantieri edili (2002, UFAM) e segnalate dal Cantone : V1(preparazione e
controllo), M1, M4, M11, M12, M15 (processi di lavoro meccanici : misure), T1-T6, T8-T10,
T12 (processi di lavoro termici e chimici : misure), G1-G2 (requisiti di macchine e
apparecchi: misure), A1(bandi di concorso), B2, B4 (esecuzione dell’opera: misure) e G3, G4
e G8 (macchine e apparecchi sul cantiere, filtri antiparticolato, manutenzione documentata,
identificabilità).
Di più, è ricordato che è vietato bruciare materiale di scarto (legname, carta, plastica, ecc.).
Trattandosi dell’applicazione della legge, nessun onere sarà ritenuto in questo ambito.
6.
Protezione del suolo
Deve essere rispettata durante i lavori l’Ordinanza contro il deterioramento del suolo (O suolo; RS 814.12), segnatamente gli articoli 6 e 7. Il suolo asportato deve essere riutilizzato come
suolo. L’orizzonte A e l’orizzonte B dovranno essere depositati separatamente e il suolo dovrà
essere ricostituito in modo da garantire il mantenimento della struttura originale. A fine lavori,
lo scavo dovrà essere ricoperto con il suolo preventivamente esportato, che andrà ricostituito
in modo da garantire il mantenimento della struttura originale. Il suolo smosso dovrà essere
rinverdito a breve termine per favorire il ripristino del terreno. Tutti i lavori inerenti al suolo
dovranno essere eseguiti con macchinari adatti e in condizioni di suolo secco e tempo asciutto.
La richiedente vigilerà inoltre al rispetto delle direttive dell’Associazione Svizzera
dell’industria degli Inerti e del Calcestruzzo (ASIC), alla pubblicazione Direttive per la protezione del suolo relative alla costruzione di impianti di trasporto in condotta.
9/13
In caso di utilizzazione o di manipolazione di sostanze (manutenzione dell’apparecchiature
etc.) devono essere prese le misure per evitare un inquinamento addizionale del suolo.
Trattandosi dell’applicazione di disposizione legale nessun onere è necessario.
7.
Gestione dei rifiuti
Prima di iniziare i lavori di demolizione andrà effetuata una verifica preventiva circa la
presenza di sostanze pericolose quali amianto e PCB.
Ne conseguirà un pertinente onere.
8.
Sentieri escursionistici/mobilità
Come richiesto dal Cantone, la percorribilità del sentiero deve rimanere garantita in ogni tempo.
Un onere sarà previsto in questo ambito.
9.
Beni culturali
Tenuto conto dell’interesse archeologico del sedime, il Servizio archeologica dovrà essere
avvisato dell’inizio dei lavori. Il cantone richiede un annuncio quindici giorni prima
dell’inizio dei lavori. La richiedente vigilerà a rispettare questo termine. Ciononostante, se
non è possibile, visto l’urgenza, detto servizio sarà informato al più presto, ma in tutti casi
prima dell’inizio dei lavori.
Un onere sarà previsto su questo punto.
C. RISULTATO
Sulla base del presente esame non sussistono aspetti per i quali sarebbero violate le
prescrizioni della legislazione applicabile in concreto. Di conseguenza, il presente progetto
soddisfa il diritto materiale e formale applicabile e le premesse per l’approvazione dei piani di
costruzioni militari sono adempiute.
ΙΙΙ
1. Approvazione dei piani
Il progetto di armasuisse immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale/Ticino, nella
domanda del 15 maggio 2013 concernente la:
Comune di Gambarogno e di Monteceneri (TI), Piazza d’armi di Monte Ceneri;
interruzione dello sfruttamento dell’impianto di depurazione delle acque (IDA)
con la documentazione seguente:
-
relazione tecnica con necessità, scopo e descrizione del progetto
accordo di massima dei singoli proprietari
estratto registro fondiario dei fondi interessati
pianimetria generale 1:1000 (201110-03)
profilo longitudinale da P28 a CR15 1:100 / 1:1000 (201110-04)
profilo longitudinale da CR15 a CR 13 1:100 / 1:1000 (201110-05)
profilo longitudinale da CR8 a CE 1 1:100 / 1:1000 (201110-06)
10/13
-
dettaglio pozzetto 1:20 (201110-07)
dettaglio camera di cessione1:50 / 1:10 (201110-08)
dettaglio profilo di posa 1:20 (201110-09)
dettaglio elemento trasversal di contenimento1:20 (201110-10)
dettaglio camera di rottura 1:20 (201110-11)
è approvato.
2. Inizio anticipato dei lavori
L’autorità competente, visto quanto precede, decide (visto in particolare l’urgenza ad
intervenire): un’autorizzazione eccezionale di iniziare i lavori è rilasciata, appena la presente
decisione è notificata, senza aspettare che essa diventa esecutiva (art. 31 OAPCM). Inoltre,
l’effetto sospensivo ad un’eventuale ricorso è ritirato.
3. Oneri
Generalità
a. L’inizio e la durata prevista dei lavori devono essere comunicati tempestivamente
all’autorità competente per l’approvazione dei piani come pure al Comune di Monte
Ceneri e al Comune di Gambarogno.
b. La richiedente deve informare l’autorità d’approvazione della conclusione dei lavori e
inviarle un rapporto, al massimo 3 mesi dopo la conclusione dei lavori con il rapporto del
accompagnatore ambientale.
c. Gli adattamenti ulteriori al progetto devono essere sottoposti all’autorità competente per
l’approvazione dei piani, che si riserva il diritto di ordinare una nuova procedura
d’approvazione dei piani qualora si tratti di adattamenti importanti (art. 32 OAPCM).
Natura e paesaggio
d. Le attuali vasche dell’impianto saranno conservate e sistemate in modo di avere una
funzione di sito di riproduzione per anfibi.
e. La recinzione che circonda l’attuale impianto verrà tolta e le zone aperte attorno all’IDA
saranno gestite come prati estensivi evitando qualsiasi concimazione.
f. Il comparto verrà strutturato (rifugi per la piccola fauna) e le superfici asfaltate non più
necessarie tolte creando delle zone ruderali magre.
g. La richiedente vigilerà a non creare ostacoli o trappole (preservare le popolazioni di anfibi
della zona).
h. La richiedente prenderà accorgimenti durante lo scavo, per evitare che animali finiscano
nella trincea.
i. La richiedente prenderà le misure di protezione per l’attraversamento dei ruscelli e delle
acque superficiali affioranti, prevedendo un ripristino adeguato della zona alla fine dei
lavori.
j. Nell’ambito della lotta alle neofite invasive, la richiendente controllerà, sia durante la fase
di costruzione che nei primi tre anni successivi dal termine dei lavori, l’intero settore. Le
eventuale neofite invasive trovate devono essere prontamente eliminate tramite interventi
adeguati.
k. La richiendente prevederà un accompagnamento ecologico dei lavori (durante interventi e
la realizzazione delle compensazioni). Il rapporto finale dell’accompagnamento ecologico
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l. deve essere inviato entro tre mesi dopo la fine dei lavori all’Autorità di approvazione che
lo indirizzera all’UFAM per informazione.
Foresta
m. La richiedente vigilerà a coinvolgere il servizio forestale cantonale competente durante la
pianificazione e la realizzazione dei lavori.
n. La larghezza dell’area di cantiere sarà limitata allo stretto necessario.
o. Le ceppaie eventuale proveniente dallo scavo saranno interrati in luogo adatto.
p. La richiendente vigilerà a non daneggiare degli alberi confinanti all’area di cantiere.
q. La richiendente vigilerà, a lavori di posa ultimati, di riportare il terreno alla morfologia
iniziale e a riseminarlo.
r. La richiedente dovrà convocare il forestale di settore ad un sopralluogo di collaudo al più
tardi entro 15 giorni dalla fine dei lavori.
Protezione delle acque
s. Gli attraversamento dei corsi d’acqua dovranno avvenire a profondità opportune (almeno
1,50 metri).
t. Al termine dei avori l’area d’intervento dovrà essere risistemata come da situazione
naturale originale.
u. I lavori non dovranno creare intorbidamenti delle acque pisicole durante il periodo
riproduttivo della trota fario (divieto a partire da metà ottobre a fine marzo).
v. Durante i lavori dovranno essere adottate tutte le misure necessarie e sostenibili per
scongiurare qualsiasi tipo di inquinamento delle acque di superficie.
w. A lavori conclusi l’alveo del corso d’acqua dovrà essere sistemato nel modo più naturale
possibile, tenuto conto anche della situazione antecedente i lavori.
Gestione dei rifiuti
x. Prima di iniziare i lavori di demolizione andrà effetuata una verifica preventiva circa la
presenza di sostanze pericolose quali amianto e PCB.
Sentieri escursionistici e mobilità
y. La percorribilità del sentiero storico dovrà rimanere garantita in ogni tempo.
Beni culturali
z. Il Servizio archeologica dovrà essere avvisato al più presto, ma prima dell’inizio dei lavori
(se possibile visto l’urgenza, quindici giorni prima di questo inizio).
4. Spese di procedura
Il diritto federale applicabile non prevede alcun carico di spese. Non sono quindi addebitati
costi di procedura.
5. Notificazione
In applicazione dell’articolo 30 OAPCM, la presente decisione è notificata direttamente, per
raccomandata, alle parti interessate dalla procedura e segnalata nel Foglio federale.
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6. Rimedi giuridici
La presente decisione può essere impugnata entro 30 giorni dalla notificazione, per scritto e
indicando i motivi, con ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale, casella postale,
9023 San Gallo (art. 130 cpv. 1 LM).
DIPARTIMENTO FEDERALE DELLA DIFESA,
DELLA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE
E DELLO SPORT
Bruno Locher
Notificazione a:
− armasuisse Immobili, Gestione delle costruzioni Svizzera centrale/Ticino
(con allegati, 4 incarti relativi alla domanda, per posta)
− Dipartimento del territorio, Via Franco Zorzi 13, 6500 Bellinzona (R)
− Comune di Monteceneri, casella postale 329, 6802 Rivera (R)
− Comune di Gambarogno, via Cantonale 138, 6573 Magadino (R)
P c a:
− armasuisse Immobili, DS SIP
− armasuisse Immobili, FM Mitte
− Stato maggiore delle Forze terrestri, Immobili Forze terrestri
− UFAM, Divisione della natura e del paesaggio, 3003 Berna
− Pro Natura, Dornacherstrasse 192, casella postale, 4018 Basilea
− WWF Svizzera, servizio giuridico, casella postale, 8010 Zurigo
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