EMBARGO ORE 9.30 DEL 28 MAGGIO Turismo e commercio, Osservatorio Confesercenti. Continua la crisi: nei primi 4 mesi dell’anno persi 1,8 miliardi di vendite e chiuse 45mila imprese. Crescono solo gli ambulanti ! In Campania record di negozi e ristoranti chiusi, ma è boom del commercio su area pubblica. Focus mercato interno: durante la crisi spariti oltre 57,7 miliardi di consumi e 92mila negozi ! La crisi di turismo e commercio continua anche quest’anno. Nei primi quattro mesi del 2014, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, nei due settori hanno cessato l’attività 44.813 imprese: nello stesso periodo, le nuove aperture nel commercio e nel turismo sono state solo 28.016, per un saldo finale negativo di 16.797 unità. Entrambi i settori registrano più cessazioni che aperture: nel commercio il saldo di natimortalità delle imprese è -12.016, mentre nel turismo è di -4.781 attività. “Commercio e turismo - spiega Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti scontano duramente la crisi del mercato interno italiano, tuttora in atto: nei primi 4 mesi del 2014 le vendite commerciali, secondo le nostre stime, sono calate di altri 1,8 miliardi”. Tabella 1 - Aperture/chiusure di imprese nel Commercio e nel Turismo, gen-apr 2014 Settore Commercio (totale) Turismo (totale) TOTALE COMMERCIO E TURISMO Iscrizioni Cessazioni Saldo 21.619 33.635 -12.016 6.397 11.178 -4.781 28.016 44.813 -16.797 Fonte: Osservatorio Confesercenti ! Turismo: settore ancora in crisi. Da gennaio ad aprile chiusi 8 alberghi, 40 bar e 44 ristoranti al giorno Il settore del turismo, in particolare, sembra ancora lontano dall’uscita dalla crisi. Nei primi quattro mesi dell’anno il comparto alloggio, comprensivo di alberghi ed hotel, ha visto chiudere 972 imprese (8 al giorno) e solo 389 aperture, per una perdita secca di 583 unità. Negativo (-1.997) anche il dato dei bar, che da gennaio registrano, a fronte di 2.875 aperture, ben 4.872 chiusure (40 al giorno) e un saldo negativo di 1.997 imprese. Ancora peggio i ristoranti: nel periodo ne hanno chiuso circa 44 ogni giorno, per un totale di 5.334 cessazioni di impresa. Un rosso che il pur alto numero di nuove aperture (3.133) non riesce a colmare, portando il comparto a perdere 2.201 imprese. ! Tabella 2 - Aperture/chiusure di imprese nel Settore Turismo gen-apr 2014, dettaglio dei comparti Comparto Iscrizioni Cessazioni Saldo Alloggio 389 972 -583 Servizio bar 2.875 4.872 -1.997 Servizio ristorante 3.133 5.334 -2.201 1 di 6! Fonte: Osservatorio Confesercenti ! Ristorazione, il dettaglio regionale: in Sicilia, Campania e Lazio i saldi peggiori La ristorazione è in difficoltà soprattutto in Sicilia, dove tra gennaio ed aprile le 157 nuove aperture non bastano a compensare le 391 chiusure, risultando in un saldo negativo di 234 imprese. Seguono, nella classifica dei saldi peggiori, la Campania (-203) e il Lazio (-200). ! Tabella 3 - Aperture/chiusure di imprese nel comparto ristorazione gen-apr 2014, dettaglio regioni Regione Iscrizioni PIEMONTE Saldo 279 431 -152 11 13 -2 553 692 -139 45 76 -31 232 411 -179 73 131 -58 LIGURIA 110 195 -85 EMILIA-ROMAGNA 266 434 -168 TOSCANA 205 380 -175 UMBRIA 47 93 -46 MARCHE 99 182 -83 227 427 -200 ABRUZZO 73 169 -96 MOLISE 13 36 -23 CAMPANIA 315 518 -203 PUGLIA 212 410 -198 BASILICATA 21 41 -20 CALABRIA 117 167 -50 SICILIA 157 391 -234 78 137 -59 3.133 5.334 -2.201 VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL VENETO FRIULI-VENEZIA GIULIA LAZIO SARDEGNA Totale ITALIA ! Cessazioni Fonte: Osservatorio Confesercenti Commercio: cresce solo quello su area pubblica, ecommerce in stallo In particolare, il commercio sembra essersi ormai avviato verso una fase di destrutturazione, che premia i comparti che presentano meno spese di impresa. Cala infatti il dettaglio in sede fissa, che vede nei primi 4 mesi dell’anno 20.297 chiusure ed un saldo negativo di -10.945, mentre aumenta il commercio fuori dai negozi: le imprese che vendono attraverso internet mettono a segno un sostanziale equilibrio (+73), mentre il commercio su aree pubbliche cresce di 530 unità. E si conferma come l’unico comparto ‘anti-crisi’ del commercio. Male anche le imprese degli intermediari del 2 di 6! commercio: tra gennaio e aprile ben 8.452 hanno cessato l’attività, per un dato finale in rosso di -1.674 aziende. ! ! Tabella 4 - Aperture/chiusure di imprese nel Settore Commercio gen-apr 2014, dettaglio dei comparti Comparto Iscrizioni Cessazioni Saldo Commercio al dettaglio in sede fissa 9.352 20.297 -10.945 Commercio al dettaglio su area pubblica 4.553 4.023 530 Intermediari del Commercio 6.778 8.452 -1.674 936 863 73 Commercio al dettaglio tramite internet Fonte: Osservatorio Confesercenti ! Commercio in sede fissa, Campania maglia nera: da gennaio quasi 3.000 negozi chiusi La crisi dei negozi al dettaglio è forte soprattutto al centro sud: la Campania registra il record negativo sia per numero di chiusure (2.920) che per saldo (-1.381). Seguono la Sicilia (2.004 e -1.254) e il Lazio, con 1.968 cessazioni e un bilancio negativo di 1.174 unità. ! Tabella 5 - Aperture/chiusure di imprese nel Commercio in sede fissa gen-apr 2014, dettaglio regionale ! REGIONE PIEMONTE Cessazioni Saldo 613 1.386 -773 15 35 -20 1.092 2.146 -1.054 84 162 -78 VENETO 538 1.124 -586 FRIULI-VENEZIA GIULIA 134 319 -185 LIGURIA 307 619 -312 EMILIA-ROMAGNA 639 1.301 -662 TOSCANA 575 1.268 -693 UMBRIA 135 308 -173 MARCHE 203 498 -295 LAZIO 794 1.968 -1.174 ABRUZZO 228 538 -310 58 136 -78 1.539 2.920 -1.381 917 1.932 -1.015 BASILICATA 93 234 -141 CALABRIA 393 748 -355 SICILIA 750 2.004 -1.254 VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL MOLISE CAMPANIA PUGLIA 3 di 6! Iscrizioni SARDEGNA Totale ITALIA 245 651 -406 9.352 20.297 -10.945 Fonte: Osservatorio Confesercenti ! Commercio ambulante: boom in Campania, Lombardia unico saldo positivo nel Nord La tesi di una ‘destrutturazione’ del commercio è in qualche modo confermata dall’analisi territoriale della natimortalità delle imprese ambulanti, che mostrano saldi positivi soprattutto nelle regioni dove i negozi in sede fissa hanno registrato le maggiori perdite. E’ il caso della Campania: tra iscrizioni e cessazioni, la regione vede un bilancio positivo per 300 imprese, contribuendo per oltre il 56% al saldo nazionale. Risultato sorprendentemente positivo anche per la Lombardia, che segue in classifica la Campania con un bilancio finale tra aperture e chiusure in attivo per 138 imprese. Si tratta dell’unico saldo positivo tra le regioni del Nord Italia. ! Tabella 6 - Aperture/chiusure di imprese nel Commercio su aree pubbliche gen-apr 2014, dettaglio regionale Iscrizioni PIEMONTE Cancellate 343 448 -105 5 6 -1 576 438 138 33 41 -8 255 287 -32 28 47 -19 LIGURIA 110 123 -13 EMILIA-ROMAGNA 159 280 -121 TOSCANA 356 312 44 UMBRIA 73 59 14 MARCHE 96 147 -51 LAZIO 396 269 127 ABRUZZO 127 103 24 11 14 -3 CAMPANIA 714 414 300 PUGLIA 349 359 -10 BASILICATA 24 41 -17 CALABRIA 244 136 108 SICILIA 495 389 106 SARDEGNA 159 110 49 4.553 4.023 530 VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE LOMBARDIA TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL VENETO FRIULI-VENEZIA GIULIA MOLISE Totale ITALIA Fonte: Osservatorio Confesercenti ! 4 di 6! Saldo Focus mercato interno: emorragia di consumi e di imprese ! La crisi italiana - iniziata a fine 2011 e concatenatasi alla recessione internazionale del 2007 - ha avuto pesanti ripercussioni sul mercato interno italiano, ed in particolare sulla spesa delle famiglie, dovute alle politiche di austerity messe in atto dal Governo Monti e dal successivo Governo Letta. In totale, nel 2013 i consumi sono stati di oltre 57,7 miliardi inferiori a quelli registrati nel 2008. Nonostante la cattiva partenza (con un calo di 1,8 miliardi di vendite commerciali nei primi quattro mesi dell’anno) secondo le nostre stime il 2014 porterà una timida variazione positiva dei consumi, nell’ordine dei 3 miliardi, anche grazie al bonus fiscale ai lavoratori dipendenti. ! Tabella 7 - Spesa delle famiglie, dal 2008 a gen-apr 2014. Dettaglio funzioni di consumo 2008 2009 2010 2011 2012 2013 diff 2013-2008 alimentari, bevande e tabacco -3,3 -2,4 0,3 -1,1 -3,0 -3,1 -13.271 vestiario e calzature -0,6 -6,3 3,5 0,8 -9,8 -5,2 -11.296 abitazione, acqua, elettricità, gas ed altri combustibili 1,3 1,3 1,0 -0,3 -0,6 0,0 2.526 mobili, elettrodomestici e manutenzione casa -2,0 -6,8 4,5 -0,7 -5,4 -4,0 -7.759 sanità 4,7 -2,2 1,0 6,8 -1,1 -5,7 -433 trasporti e comunicazioni -4,2 -1,5 -1,6 -3,1 -7,5 -3,3 -22.112 comunicazioni 3,6 -0,3 4,7 1,0 -3,0 -3,2 -293 ricreazione, cultura e istruzione -0,3 0,0 4,8 1,6 -4,4 -3,0 -946 istruzione -2,5 1,1 0,1 -0,2 -2,7 -2,3 -313 alberghi e ristoranti -0,3 -0,3 1,0 0,9 -1,7 -2,1 -1.815 beni e servizi vari 1,1 -3,3 4,4 1,5 -3,9 -2,7 -3.614 totale sul territorio economico -1,0 -1,8 1,5 -0,1 -3,8 -2,5 -57.787 totale beni -2,5 -3,3 1,7 -1,4 -6,5 -4,0 -57.199 servizi 0,5 -0,3 1,4 1,1 -1,3 -1,2 -941 ! Fonte: elaborazioni Confesercenti su dati Istat - Conti nazionali L’effetto principale della contrazione della spesa è stata l’accelerazione delle chiusure delle imprese del commercio al dettaglio, che si rivolgono per definizione al mercato interno. Tra il 2009 e i primi 4 mesi del 2014 il saldo complessivo del commercio al dettaglio è negativo per oltre di natalità/mortalità delle imprese del settore è stato di -92.490 imprese: -12.478 nell’alimentare e -80.012 nel No Food. Particolarmente sofferente è stato il settore moda, che a fronte di una caduta di oltre 11 miliardi di consumi delle famiglie ha subito, dal 2009 ad aprile di quest’anno, una vera emorragia di chiusure, con un saldo finale in perdita di oltre 26mila unità. 5 di 6! Tabella 8 - Saldi aperture/chiusure imprese, alimentare e no food, 2009-Genn-Apr 2014 2009 2010 2011 2012 2013 Gen-Apr 2014 Diff da 2009 Alimentare -2.426 -1.680 -2.686 -2.532 -2.055 -1.099 -12.478 Non Alimentare -11.443 -9.334 -14.104 -17.623 -16.563 -10.945 -80.012 di cui Abbigliamento e accessori -3.677 -2.851 -4.564 -6.171 -5.994 -2.927 -26.184 TOTALE -13.869 -11.014 -16.790 -20.155 -18.618 -12.044 -92.490 Saldi tra Iscrizioni e Cessazioni Fonte: Osservatorio Confesercenti 6 di 6!
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