IL PIANO DELLE PERFORMANCE DELL’AZIENDA SANITARIA DI BERGAMO RELAZIONE SUL PROGETTO Premessa – richiamo al progetto Le strategie aziendali evidenziano sempre più la necessità di incrementare lo sviluppo di reti territoriali finalizzate a migliorare l’accesso ai servizi, la conoscenza dei servizi stessi, la gestione del cittadino fragile. Lo sviluppo di sinergie tra i vari enti e associazioni che operano sul territorio (ASL, Enti erogatori di prestazioni sanitarie, Comuni, ambiti territoriali, terzo settore, ecc.) vede coinvolti tutti i dipartimenti e le strutture organizzative dell’Azienda, ma principalmente risulta essere attivato il DSS. Le recenti Deliberazioni di Giunta Regionale (740/2013 e 856/2013 con relative Circolari esplicative) hanno visto crearsi e consolidarsi una modalità di lavoro a elevata componente collaborativa tra servizi centrali, DSS e Ambiti territoriali/Comuni che ha consentito di rendere fruibili i provvedimenti previsti dalle succitate DGR da parte dei cittadini. Per ciò, ancora più di prima, intendendo come “prima” il 212 e il 2013, la valorizzazione del DSS, attraverso un’innovazione organizzativa importante e impegnativa, è una delle scelte strategiche che si è sviluppata negli ultimi mesi del 2013 e si evidenzierà sempre di più nel 2014. Per questi motivi si era individuato il DSS come settore di sperimentazione per la strutturazione del Piano delle Performance Aziendali e tale scelta si conferma a oggi “azzeccata” dal punto di vista strategico ancor più di quanto non lo fosse all’inizio di questo percorso. I cambiamenti in atto necessiteranno di acquisire ulteriori informazioni attraverso una fotografia dell’esistente data dalle risorse di personale, dalle risorse economiche, dei modelli di funzionamento costruititi nel tempo nelle varie strutture aziendali (DSS, Dipartimenti, ecc.), dai livelli gerarchici e di responsabilità. Particolare attenzione dovrà essere dedicata all’analisi delle procedure, dei livelli decisionali, della comunicazione interna ed esterna. La “VALORIZZAZIONE DEL DISTRETTO” Si erano individuate, nella prima fase, delle performance aziendali, distrettuali e di struttura che, nell’ottica di quanto sopra detto, dovranno essere sicuramente rivalutate. L’impegno maggiore andrà destinato all’ADI e al CeAD alla luce delle attività e dei processi che si sono strutturati per l’applicazione delle DGR 740 e 856 cercando di esemplificarli per individuare gli indicatori utili a misurare e a confrontare i risultati. 1 Inoltre il percorso fin’ora fatto si connota ed è strettamente correlato all’immagine di punto di raccordo del DSS all’interno della rete territoriale che l’azienda vuole accreditare sia al proprio interno, ai propri operatori, che all’esterno, agli stakeholder. Il catalizzatore della costruzione di questa performance aziendale è il direttore di DSS in quanto, raccordandosi con i direttori dei Dipartimenti promuove le azioni finalizzate a creare un clima di conoscenza reciproca e a favorire la conoscenza delle azioni svolte da ciascun operatore con conseguente incremento del livello d’identificazione nel proprio servizio e, ancor di più, nell’Azienda. Evoluzione del progetto In mancanza d’indicazioni più precise da parte di RL sia sulla valutazione del progetto a suo tempo deliberato dall’ASL e inviato in Regione che sulle modalità con le quali proseguire in questo lavoro abbiamo proceduto anche in funzione delle priorità aziendali e operative che si sono presentate. Pertanto si sono privilegiati alcuni dei temi delle Performance Aziendali e di Struttura. Entrando più nel merito si sono consolidate le riunioni distrettuali gestite e catalizzate dai Direttori di DSS finalizzate alla condivisione degli obiettivi e alla conoscenza delle “realtà” organizzative appartenenti ad altri Dipartimenti. Su sollecitazione della Direzione Generale si è sistematizzata la partecipazione attiva degli operatori distrettuali, dei Direttori di DSS in primis, alle assemblee dei Sindaci. Si è implementata la partecipazione di operatori distrettuali alla formazione dei gruppo di lavoro misti nati per definire i percorsi attuativi delle DGR regionali. Tali iniziative hanno avuto come effetto collaterale desiderato un notevole incremento del livello d’ integrazione tra operatori che agiscono negli snodi della rete territoriale a diversi livelli, rendendo più visibile e riconoscibile nel suo ruolo di aggregazione degli operatori e di orientamento dei cittadini, il DSS. 2 Tabella 1 Performance aziendali: Attori coinvolti: Distretto Sociosanitario con il coinvolgimento dei Dipartimenti di Prevenzione Medica, Dipendenze e Veterinario, Pac, Assi e Cure primarie Azioni Incontri periodici tra i Direttori di DSS e i Referenti dei Dipartimenti che agiscono sul territorio (DPM, D. Veterinario, D. Dipendenze) Istituzione di incontri tra gli operatori territoriali (DSS e Dipartimenti) finalizzati a una conoscenza dei rispettivi ruoli e delle problematiche inerenti Partecipazione alle Assemblee dei Sindaci dei Referenti dei Dipartimenti territoriali in funzione degli argomenti trattati Raccordo tra DSS e Strutture dipartimentali e organizzative centrali (Pac, DCPCA, D. ASSI) Verifica del bisogno di attrezzature, arredi, ecc. Gestione delle risorse attribuite (budget, personale) Indicatori Organizzazione delle riunioni con predisposizione dell’OdG, Produzione del verbale, 3 volte l’anno almeno: Effettuati Chi svolge le Azioni Direttore di DSS Referenti dei Dipartimenti territoriali Promozione degli incontri tra operatori territoriali 3 volte l’anno Effettuati Direttori DSS Referenti dei Dipartimenti territoriali Operatori Coinvolgimento da parte del Direttore del DSS dei responsabili dipartimenti territoriali nelle assemblee Sindaci:1 volta l’anno Effettuati Organizzazione di seminari formativi da parte di referenti delle strutture centrali agli operatori distrettuali 1 volta l’anno Effettuati Compilazione della documentazione necessaria e nei tempi utili per l’ottenimento di quanto necessario Effettuati Partecipazione agli incontri tematici e regolare segnalazione delle criticità Effettuati Direttori DSS Referenti dei Dipartimenti territoriali Assessori comunali Direttori DSS Referenti dei Dipartimenti centrali Operatori territoriali Direttore di DSS 3 Per quanto riguarda le Performance di Struttura, alla luce di quanto si sta modificando nella presa in carico del paziente fragile e della sua famiglia attraverso l’attivazione del CeAD che non prevede più solo l’attivazione dell’ADI ma anche di altri servizi attraverso la collaborazione/integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari, andrà ridefinita la procedura e le azioni misurabili (indicatori) che la determinano. Questo percorso rientra nell’ambito della Formazione dei CeAD 2014 organizzato dal Servizio Cure Domiciliari e Pazienti Complessi, è rivolto a tutto il personale appartenente al CeAD, incluse le assistenti sociali degli ambiti territoriali e dei comuni. L’obiettivo che ci si pone è quello di potenziare l’integrazione e di produrre delle procedure di Qualità attraverso l’analisi di tutte le fasi (sottoprocessi) che costituiscono il processo che consente la presa in carico di un paziente e della sua famiglia e la stesura del Progetto Individualizzato all’interno del quale vengono identificati tutti servizi già attivi e/o da attivare per rispondere ai bisogni espressi e in coerenza con le risorse disponibili; rimane fondamentale il confronto dei percorsi, l’individuazione delle differenze e della modalità più funzionale all’operatività dei CeAD. Questo percorso, effettuato nell’ambito della formazione sul campo ricalca quanto previsto del documento sulle Performance Aziendali raggiungendo gli obiettivi della valutazione, del confronto e del miglioramento come previsto dal Piano Performance: 7a. Performance aziendali: Presentare un’immagine del governo e dell’organizzazione dell’azienda al territorio Omogeneizzare le prestazioni Confrontare i risultati. Sull’Area tutela minori è proceduto e si è concluso il lavoro intrapreso dal gruppo multidisciplinare istituito dall’ASL con la partecipazione degli Uffici di Piano e degli altri Enti coinvolti. Si è concretizzato il raccordo tra Uffici di Piano e Consultori Per quanto riguarda le Vaccinazioni ai minori, la scheda predisposta è stata utilizzata sperimentalmente in alcune realtà distrettuali in occasione degli Audit per la qualità. Attualmente si dovranno introdurre gli indicatori anche per alcune sperimentazioni ceh si stanno introducendo finalizzate a un adeguamento tecnologico che migliori le modalità di convocazione ( e.mail, SMS, ecc). Pertanto si dovranno apportare alcune integrazioni (sostituzione e/o eliminazione) di indicatori. La “valorizzazione del Chronic Related Group (CReG)” deve prevedere una rivalutazione della scheda inizialmente predisposta che dovrà tenere conto delle decisioni di RL e della Dirigenza Aziendale successive alla valutazione dei risultati della sperimentazione. 4 Tempistica Entro il 30/11/2014: 1. “CeAD” conclusione del percorso di sistematizzazione del processo di presa in carico del paziente; 2. “vaccinazioni minori” sistemazione della scheda utilizzo in alcuni DSS; 3. “performance aziendali” prosecuzione delle modalità di gestione delle relazioni tra DSS, Dipartimenti Centrali, Comuni, ecc. di recente attivate; 4. “area tutela minori” verifica periodica delle attività previste dal protocollo d’intesa 5
© Copyright 2024 ExpyDoc