2014.04.12-13_Monte Navegna

CAI SEZIONE CASERTA
RISERVA.NATURALE.MONTI.NAVEGNA.E.CERVIA(RIETI)- GRUPPO MONTUOSO CARSEOLANI
Escursione del 12 e 13 aprile
C.E. GIULIANA D’ANDREA 3471799640- GIULIA AFFINITO 3207406001
NORME GENERALI E COPERTURA ASSICURATIVA
Per tutti
Per i soci
Per i non soci
prenotazione obbligatoria entro la data suindicata.
la copertura assicurativa è compresa nella quota sociale annuale.
la copertura assicurativa (infortuni e soccorso alpino) è obbligatoria e da effettuarsi al
momento della prenotazione, fornendo i dati anagrafici e versando il relativo premio.
PREMI PER L’ANNO 2013 VALIDI DAL 1° Gennaio 2013 (Polizze in sede e su sito www.cai.it )
Soccorso alpino
Per un giorno: € 2,00
Da 2 a 6 giorni: € 4,00
Infortuni
Massimali :
Morte
Invalidità permanente Spese di cura
Premio
Comb. A)
€ 55.000,00
€ 80.000,00
€ 1.600,00
€ 5,00/giorno
Comb. B)
€ 110.000,00
€ 160.000,00
€ 2.000,00
€ 10,00/giorno
Contributo volontario per la Sezione: € 1,00 per i soci; € 3,00 per i non soci
Richiesta di soccorso: contattare il 118 chiedendo espressamente l’intervento del CNSAS (Corpo
Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico).
Incentivo: dalla quota prevista per la prima nuova iscrizione, verrà detratta – fino al massimo di € 6,00
– la somma di € 2,00 a fronte dei contributi versati per ciascuna escursione negli ultimi 12 mesi.
IMP.: Il socio di altra sezione del CAI deve esibire la tessera al coordinatore dell’escursione.
Appuntamento ore 7,00 sede CAI Caserta
Descrizione sentiero del giorno 12.04.2014
Vallecupola alla valle dell’Obito passando per il Monte Navegna
Diff. EE dislivello 500mt. Lunghezza 12 km A/R Presenza acqua :NO
Il sentiero prevede la partenza da Vallecupola(m.1088), un paesino situato a nord della
Riserva,si inizia gradualmente l’ascesa al Monte Navegna (m.1508)percorrendo il Sentiero
Italia (coincidente con il sentiero 331) su calpestio di terreno e pietre abbastanza comodo e
ampio. Giunti alla croce sul M.te Navegna il sentiero è scoperto e con poca vegetazione, si
prosegue sul sentiero 333 (anch’esso Sentiero Italia) passando per “Costa delle Cipolle” e
“Colle Mògaro” con scorcio sul lago di Turano, fino all’area di sosta di “Fonte le
Forche”(m.1120); da qui si imbocca il sentiero 334 fino alle rovine di Mirandella quindi la
discesa fino ad Ascrea sul lago del Turano. Qui si imbocca la Valle dell’Obito (sent. 339) fino a
raggiungere l’area di sosta dell’Obito.
Criticità:nessuna di rilievo
Descrizione sentiero del giorno 13.04.2014
Collalto Sabino a Paganico
Diff.EE dislivello 900 mt lunghezza km.14 A/R Presenza acqua :NO
Il secondo sentiero prevede la partenza da Collalto Sabino(m.869) questa volta a sud del
territorio della Riserva, dove c’è una piazzetta, piccola, curatissima e suggestiva, tra i resti di
un antico castello baronale. L’imbocco del sent. 346 è ubicato nei giardinetti pubblici a nord del
castello di Collalto, si percorre il sentiero fino all’incrocio con una mulattiera (loc. Vallicella). Si
scende poi lungo una sterrata fino in prossimità del rio di Ricetto, successivamente si imbocca
il Sentiero Italia, staccandosi da quest’ultimo in loc. Mola tra le Vene, si continua l’ascesa verso
le pendici sud-orientali del M.te Cervia(m.1438) su sentiero che si s’inoltra nella fitta
vegetazione ed oggetto di manutenzione e sistemazione recentemente da parte del personale
della Riserva. Si giunge al sentiero 344 e si prosegue in direzione sud fino all’indicazione per
Vena Maggiore e Monte Cervia. Volendo si può fare una breve sortita sul sentiero 345 fino alla
località di Malpasso da cui si può godere della veduta dell’orrido del fosso di Riancoli. Quindi
l’escursione prosegue sul sentiero 344 fino a raggiungere la cima del Monte Cervia. A questo
punto si imbocca il sentiero 341 che rapidamente scende in direzione Paganico.
Criticità:sentiero impegnativo per il calpestio non sempre comodo, per la presenza di
pietre e a tratti particolarmente ripido.
In caso di pioggia questo percorso sarà sostituito dal sentiero 346 a partire dalla località
Vallicella in direzione Monte S.Giovanni(m.1021)
Entrambi i percorsi prevedono cambi di quota con salite alternate a discese e possono,
eventualmente, essere ridotti.
NOTIZIE SULLA RISERVA
La riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia, situata nella provincia di Rieti,ha una
superficie di 3599 ettari in cui ricadono i territori di 9 comuni:Ascrea, CasteldiTora,
CollaltoSabino, Collegiove, Marcetelli, Nespolo,Paganico Sabino,Roccasinibald,Varco Sabino.
L’area naturale protetta è stata istituita nel 1988. Il territorio dell’area protetta include le
cime più alte del settore laziale dei Monti Carseolani ed è compreso all’interno dei due bacini
idrografici del Fiume Salto e del fiume Turano. Si tratta di zone ancora oggi poco antropizzate,
caratterizzate da una geomorfologia accidentata e da paesaggi diversificati;si passa dai laghi
artificiali alle zone collinari,fino a scenari tipici degli ambienti montani.
La riserva è costituita a Nord dai rilievi del Monte Navegna (1508 m.) e del Monte
Filone(1329m.)e a sud, separata dal Fosso dell’Obito, dai rilievi del Monte Cervia(1438m.),
un’estesa dorsale montuosa che viene interratta dalla profonde gole del Fosso di Riancoli. A
sud di questa valle è situato il Monte S.Giovanni (1021m.).
Un’ulteriore area tutelata dalla Riserva e separata dalla precedente,è costituita dai rilievi
che circondano il paese di Nespolo (con il Monte Piano che raggiunge i 1130m.)che
rappresentano il confine regionale con l’Abruzzo.Il settore Montano della riserva è
caratterizzato dalla presenza in affioramento di litologie calcareo-marmose. Il settore collinare
e pedemontano presenta in affioramento un complesso costituito da un’alternanza di arenarie
e marne e delle litologie a composizione variabile quali brecce,conglomerati,calcareniti, ghiaie
e sabbie.
La vegetazione è composta prevalentemente da bosci di faggio in associazione con il
carpino bianco ed il cerro. Altre formazioni non boschive sono gli arbusteti di ginepro,che
presumibilmente rappresentano uno stadio preforestale dei boschi di carpino nero.
La fauna è in gran parte costituita da specie tipiche della catena appeninica:Picchio
verde,picchio muratore,poiana,l’ululone,salamandra,cinghiale,lupo appeninico.
Storia e aspetti archeologici
Di notevole interesse sono i resti dell’insediamento di Mirandella, l’antico abitato di Varco
Sabino, ubicato a monte dell’attuale paese di Ascrea ed i resti del X secolo del borgo di Antuni,
situato nell’omonimo monte affacciato sul Lago del Turano. Singolare è anche il monolito
denominato “Pietra Scrita” un monumento funerario a forma di dado risalente al I secolo
A.C.,che si trova poco distante dall’abitato di Paganico Sabino.
Al fine di consentire la buona riuscita dell’organizzazione, è necessario comunicare per
tempo la propria partecipazione all’escursione.
Viaggio con auto proprie o pulmino se il numero dei partecipanti raggiunga almeno 18
adesioni
Pernottamento a Palazzo Monte Antuni-Castel di Tora CON SACCO A PELO-alloggio spartano
su brandine ed i locali non sono dotati di acqua calda.(chi non volesse pernottare in questo sito
dovrebbe provvedere personalmente a prenotare altrove).