Giornale Settembre 2014

www.morija.org
Settembre 2014 – N. 307
Vincere
l’handicap
3 Testimonianze
motivanti
4 Vite trasformate
6 U na giornata tipo
al reparto operatorio
Editoriale
Speranza
Nell’ora in cui il nostro mondo sembra disgregarsi, nell’ora
in cui numerosi conflitti funestano il pianeta, nell’ora in cui
le minoranze religiose sono preda di tutti i fanatismi,
nell’ora in cui la terra subisce gli effetti devastanti della
nostra frenesia di consumo e in cui i diritti delle popolazioni sembrano essere più che mai negati, ci sono anche,
grazie a Dio, numerosi barlumi di speranza. Essi nascono
da uomini e donne che hanno deciso di prendere in mano
il loro destino, o ancora da persone di buona volontà che
hanno scelto di aiutare il loro prossimo.
Come leggerete (si veda la pagina a fronte), Delphine e
Kotim hanno visto le loro vite trasformate grazie all’intervento chirurgico di cui hanno beneficiato. Non attirano
più sguardi di scherno o malevoli, ed entrambe possono
sognare un futuro migliore.
Ciò è stato possibile grazie all’impegno di operatori sanitari europei e del Burkina, che si sono dedicati con tutto il
cuore e tutta l’anima a favore delle persone in stato di
handicap. In Burkina Faso, al Centro per disabili di Kaya, si
trovano molto spesso a dover affrontare situazioni inedite.
Vogliamo esprimere a tutti loro un sincero grazie. Attraverso le fotografie (pagine 4 e 5) e il testo (pagina 6)
potrete scoprire la giornata del 9 giugno scorso al reparto
operatorio. Certo, danno solo un’idea del lavoro degli
operatori, una parte importante del quale consiste nella
formazione del personale locale del Burkina, ma sono
sufficientemente eloquenti per comunicare il loro
impegno ininterrotto a favore dei più poveri.
Questa missione è stata possibile specialmente grazie ad
un ’partenariato d’impresa’. Scoprite a pagina 7 perché la
Clinique La Colline di Ginevra ha deciso di assumersi
questo impegno in favore di Morija. Questo esempio,
come del resto quello di Pentair, un altro partner che si
Delphine può finalmente camminare di nuovo normalmente.
impegna a favore dell’accesso all’acqua, al risanamento e
all’igiene, può essere moltiplicato, come vi proponiamo di
fare nell’ultima pagina.
Ma tutto quello che noi facciamo, lo dobbiamo anche a
voi. Grazie di tutto cuore per il vostro sostegno. Permette
di cambiare delle vite, ridonare speranza e dignità. Grazie
a voi, delle persone in situazione difficile, per non dire in
miseria, hanno visto le loro condizioni di vita nettamente
migliorare. Di più ancora, le persone che beneficiano della
vostra solidarietà e della vostra generosità d’ora in avanti
sono in grado di progredire. Infatti il nostro obiettivo è
quello di permettere loro di prendere in mano il proprio
sviluppo. È questo lo scopo ultimo del nostro impegno.
Afin qu'ils vivent
L’equipe di Morija
facebook.com/morija.org
Associazione umanitaria
Route Industrielle 45
1897 Le Bouveret
Tel. 024 472 80 70
Fax 024 472 80 93
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CCP 19-10365-8
Associazione senza scopo di lucro
Fondata nel 1979 conformemente agli
Articoli 60 e seg. del Codice Civile Svizzero
Sede sociale:
Collombey-le-Grand (VS)
Revisore dei conti:
Fiduciaire R. Künzlé SA – Monthey
Scopo
Lo scopo dell’associazione é di aiutare la popolazione
povera dell’Africa sopratutto del Sahel. L’associazione
apporta il suo aiuto senza distinzione di origine etnica,
di sesso, di religione e opinione politica.
I 5 settori d’intervento sono
•Nutrizione
•Acqua-Rinanamento-Igiene
•Salute
•Istruzione
• Sviluppo rurale
Lo spirito con cui viene offerto
il nostro aiuto trova le sue
origini nel Vangelo.
Damit sie leben
Affinche vivano
Mensile d’informazione
Redazione:
Morija
Grafia e stampa:
www.jordibelp.ch
Prezzo dell’abbonamento:
CHF 25.–/ 20 �
Abbonamento di sostegno:
CHF 50.–/ 40 �
Qualsiasi contributo
sarà ben accetto.
GRAZIE!
Testimonianze
motivanti
Sono in molti, tra i beneficiari delle nostre azioni,
a desiderare con tutto il cuore un futuro più sereno.
Non solo aspirano a questo, ma prendono veramente in mano il loro destino, come hanno fatto per
esempio le due pazienti che ci hanno offerto la loro
testimonianza.
Delphine
All’età di 8 anni, Delphine è vittima di una puntura di
scorpione al piede destro. Il piede si gonfia, la ferita si
infetta. La caviglia è paralizzata e ciò, conduce ad un’amputazione naturale! Il moncone viene cicatrizzato grazie ad un
guaritore ma non si è risolto nulla. Il ginocchio, a causa
dell’infezione che si era estesa a tutta la gamba, comincia a
deformarsi. Delphine soffre non soltanto per il suo ginocchio, ma anche per gli sguardi che si posano su di lei.
A 24 anni, consulta il CHK. All’esame del moncone constatiamo che è impossibile applicarvi una protesi senza dover
procedere alla disarticolazione del ginocchio. Delphine
accetta e viene sottoposta all’intervento nel marzo del 2014.
Delphine, prima dell’operazione.
Dopo le cure postoperatorie, beneficia di riabilitazione
funzionale e il nostro reparto di protesiologia le confeziona
una protesi Gritti. Oggi Delphine è felice, può camminare
normalmente e non attira più sguardi malevoli.
Inoltre può finalmente indossare le scarpe e i vestiti che le
piacciono di più!
Delphine, di nuovo felice.
Kotim
Kotim ha 21 anni quando si pone la domanda: «Un uomo
accetterà di sposarmi con le mie ginocchia deformi?». Già
durante la sua infanzia, indossava abiti lunghi per nascondere
il suo handicap e per non suscitare lo scherno degli altri.
Nel febbraio del 2014, una
delle sue vicine la informa
della possibilità di essere
operata nel nostro CHK. Il
giorno seguente si presenta
per un consulto… ma il
programma operatorio era
già tutto stabilito.
È solamente un rinvio, e
infatti Kotim viene operata
due volte nel corso della
missione successiva; prima
una osteotomia del femore
distale destro con ingessatura, poi alcuni giorni dopo, un
intervento alla tibia sinistra
con applicazione di un
fissatore esterno. Inchiodata
a letto per 2 mesi, beneficia
di cure di riabilitazione da
quando viene tolto il
fissatore. Kotim ringrazia dal
profondo del cuore tutte le
persone che le hanno
permesso di ritrovare gioia e
dignità, ed è felice di poter
formare una famiglia.
Kotim al momento
dell’ammissione al CHK.
Il suo sogno: formare una famiglia.
Non vedrete mai problemi simili qui in Europa. Se sopravvengono degli handicap, se malauguratamente
si verificano degli incidenti, il trattamento è molto veloce e le cure evitano le complicazioni come quelle che
hanno dovuto patire Delphine e Kotim.
Per far fronte a questi handicap che impediscono non solo la mobilità ma toccano anche l’immagine che si
ha di se stessi, spesso basta poco.
Ci permettiamo di ricordarvi che 87.– CHF / 73 € è il prezzo di una ortesi deambulatoria. O che poco più di
300.– CHF / 250 € permettono di finanziare un’operazione chirurgica come quella a cui è stata sottoposta
Kotim.
Una giornata al reparto
operatorio... 3 vite trasformate
Durante una missione di chirurgia ortopedica, ogni
mattina è consacrata agli interventi chirurgici. I
pomeriggi invece sono dedicati ai consulti… e le notti,
qualche volta, a trovare delle soluzioni per trattare
patologie o forme di handicap sconosciute in Europa.
1) La giornata inizia con la colazione e le discussioni
sugli interventi pianificati.
3) Pascaline in sala di preparazione.
2) Monica misura la pressione di un paziente,
poco prima dell’ingresso in sala di preparazione.
4) Pascaline nel reparto operatorio, appena prima dell’anestesia, per un ultimo controllo da parte del dott. Hügli.
5) Salimata viene anestetizzata per via peridurale.
Anche la formazione del personale locale del Burkina
occupa un posto centrale tra i compiti del CHK
6) Intervento chirurgico, su Pascaline.
7) Thérèse in sala di risveglio.
8) Thérèse, con sua nonna e con l’infermiere
Adama Ilboudo, è ora sveglia.
9) Il pomeriggio è consacrato ai consulti e alle cure.
11) I dott. Hügli e Dessoulavy al capezzale di Ferdinand,
del quale è già stata pianificata l’operazione.
10) Il dott. Dessoulavy ausculta una paziente.
(Vedere testo esplicativo alla pagina seguente)
Una giornata tipo al reparto
operatorio
L’ultima missione di chirurgia si è svolta dal
7 al 20 giugno. Guidata dal dottor Dominique Hügli,
l’equipe era composta da 5 operatori sanitari volontari europei e 10 del Burkina.
Le competenze di questi ultimi si rafforzano
sempre di più.
Alle 8.30, la ragazza è ammessa in sala di preparazione e
alle 9.00 inizia l’anestesia. Alle 12.30, lascia il reparto
operatorio e si risveglia facilmente. L’intervento è andato
bene e sui volti degli operatori compaiono sorrisi di
soddisfazione.
Lunedì 9 giugno, ore 6.00 del mattino. Angélique,
strumentista, si reca già al reparto operatorio per le ultime
verifiche e regolazioni. Tutta l’equipe fa colazione alle 7.00;
è il momento della messa a punto delle varie azioni da
condurre nel corso della giornata.
Salimata, 26 anni, che soffre di rigetto della testa del
femore, è già presa in carico dal dott. Dessoulavy. Alle 11.00
è ammessa in sala di preparazione. L’intervento dura circa
un’ora. Una volta sveglia, sorridente, chiede di vedere le
fotografie dell’operazione. La prima parte della giornata è
conclusa e tutta l’equipe prende il pasto di mezzogiorno tra
le 14.30 e le 14.50.
Il giorno in questione sono programmati 3 interventi
nell’arco della mattinata (i pomeriggi sono riservati per i
consulti). Tutti sono informati delle difficoltà che senz’altro
si presenteranno.
Alle 15.00 iniziano i consulti e dureranno fino alle 19.00.
Nella sala d’attesa si presenta un gran numero di persone,
non tutte possono essere visitate potranno essere visitate
da uno dei due chirurghi.
Alle 8.00, Thérèse, 12 anni, viene addormentata. L’intervento consiste nella rimozione dei fissatori esterni. Alle
8.25, viene condotta in sala di risveglio.
I meno fortunati torneranno l’indomani… Sanno che
questa è sicuramente la loro unica possibilità di sentire il
parere di specialisti riguardo all’handicap di cui soffrono!
Alle 10.00, viene trasferita in sala di rianimazione, dove
sarà posta sotto sorveglianza per 24 ore.
Testimonianze
Durante questo tempo, i chirurghi prendono in esame
i casi di 2 pazienti operati in precedenza; Ferdinand,
24 anni, operato nel settembre 2013, la cui ulcera si richiude
con difficoltà, e Adama, 26 anni, operato nel marzo 2014, la
cui pelle tarda a cicatrizzarsi e a tornare a posto.
Il secondo intervento è per Pascaline, una scolara di
16 anni. I suoi arti inferiori sono malformati, a causa del
rachitismo. Il dott. Hügli interviene praticando una
osteosintesi della tibia e del femore su ogni gamba,
applicando dei fissatori tibiali esterni.
Consulti e cure si svolgono al pomeriggio.
Marie Courvoisier, assistente: «Non sono abituata a vedere
dei malati che passano la notte per terra, in attesa di essere
curati. Sono impressionata, perché a volte aspettano per
delle ore senza brontolare.»
Dominique Hügli, chirurgo e capo della missione:
«Durante la notte che ha preceduto questa giornata, non
ho quasi dormito. Bisognava pensare al modo di trovare
delle soluzioni, perché in Svizzera non sono mai stato
confrontato a queste patologie. In più, è terribilmente
frustrante dover mandar via molte persone di cui non
possiamo farci carico per mancanza di tempo.»
Occhi puntati sul partenariato che la Clinique La
Colline e Morija stanno per concludere, nuova tappa
nei rapporti che le legano da alcuni anni.
Clinique La Colline, Ginevra
È con un forte sentimento di fierezza che la Clinique La
Colline sostiene i medici e gli altri membri del personale
sanitario che partecipano alle missioni di Morija.
Diventandone partner, La Colline conferma il suo appoggio alla visione dell’Associazione Morija per un cambiamento sociale e umano in Africa subsahariana, in una
prospettiva a lungo termine.
Ci auguriamo che questa mostra sensibilizzi il pubblico
sull’importanza dei progetti di Morija al fine di dare un
appoggio tecnico vitale e di trasferire delle competenze
indispensabili alla popolazione locale nei paesi in cui
l’associazione opera.
Stanley Hautdidier, Direttore Medical Affairs
Morija
Il partenariato con la Clinique La Colline è cominciato in
modo informale con il progetto di costruzione del reparto
operatorio del Centro per disabili di Kaya.
Il dott. Dominique Hügli, chirurgo ortopedico, e Serge
Rybacki, all’epoca responsabile del reparto operatorio
della clinica, hanno proposto entrambi alla loro direzione
di fare dono del materiale del reparto operatorio, dato che
quest’ultimo doveva essere quasi interamente rinnovato.
Per Morija, questa donazione insperata di materiale ha
permesso l’apertura del reparto operatorio di Kaya.
Ma soprattutto, il progetto si è avvalso delle competenze
dei due operatori sanitari per installare il materiale in
Burkina Faso, alla fine del 2009.
Dall’inaugurazione ufficiale del reparto operatorio di Kaya
nel 2010, la Clinique appoggia Morija attraverso donazioni
di materiale medico, ma anche mettendo a disposizione
parte del suo personale.
Clinique La Colline, Ginevra
Infatti, dal 2008, La Colline dà il suo contributo all’associazione tramite l’invio di materiale proveniente dai suoi
reparti operatori e sostiene attivamente i medici e gli
impiegati della clinica che scelgono di partecipare alle
missioni di Morija sul campo. La nostra ambizione è di
estendere l’appoggio a questa competenza medica
facendoci carico di alcuni costi legati ai progetti di
missioni, ma anche aumentando la visibilità delle sue
azioni. La Colline è lieta quindi di ospitare nel corso
del mese di dicembre 2014 una mostra fotografica che
presenta le azioni condotte da Morija.
Desiderando ufficializzare e rendere stabile questo
partenariato, Morija e la clinica hanno firmato nel luglio
scorso una convenzione che rafforza i loro rapporti di
cooperazione: sostegno finanziario, materiale come pure
umano da parte della clinica, canali di comunicazione di
Morija verso il personale sanitario e i pazienti, creazione di
eventi promozionali riguardanti il CHK, comunicati
congiunti sui social network...
Morija apprezza la volontà della Clinique la Colline di
mettere al centro dei suoi valori la solidarietà nei confronti
delle persone vulnerabili del Burkina Faso e la ringrazia di
cuore per l’impegno profuso al suo fianco.
Mikaël Amsing, Direttore
La Clinique La Colline
Situata nel quartiere di Champel a Ginevra, questa clinica privata svizzera è rinomata per la qualità delle
sue prestazioni mediche, i suoi molteplici centri di competenze, nonché per il servizio emergenze e per
un livello qualitativo di accoglienza senza pari.
Responsabilità sociale
delle imprese
Siete imprenditori, direttori o quadri superiori?
Quanto segue saprà attirare la vostra attenzione,
perché attualmente l’impegno delle imprese a favore
di cause umanitarie diventa sempre più importante.
Vi proponiamo dunque di diventare nostro partner e
di aggiungere così una dimensione civica alla vostra
strategia e iscrivere le vostre attività in un rapporto
equilibrato contribuendo a trasformare la vita dei
più poveri. Tutto questo ha un nome: la responsabilità sociale delle imprese (RSI).
Significato
Tale RSI è vista come la responsabilità delle imprese di
fronte agli effetti che esse producono sul loro ambiente
socio-economico. Attualmente il cittadino consumatore si
aspetta sempre di più da un’impresa che questa si
comporti in modo irreprensibile. Un partenariato con
Morija permette di rispondere a queste aspettative.
In veste di associazione attiva nello sviluppo, Morija
propone un accompagnamento personalizzato, al fine di
impostare un percorso di solidarietà attiva, il tutto su
misura e adattandosi alle dimensioni, alle capacità di
impegno e alle aspirazioni della vostra impresa.
Dalla sponsorizzazione finanziaria alla mobilitazione dei
collaboratori, dal mecenatismo di competenze alla concessione di sconti, le forme di partenariato possibili tra la
vostra impresa e Morija sono molteplici. Esse avranno
inoltre un effetto rilevante sulla vita di bambini, uomini e
donne che vivono in alcuni dei paesi più poveri del
pianeta.
I vantaggi
per la vostra impresa
Cognome:
Nome:
Indirizzo:
NPA + Località:
Tel. :
E-mail:
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Le ricadute in termini di immagine e/o di notorietà
possono essere estremamente benefiche.
– Viene valorizzata l’immagine della vostra impresa e vi
ponete in una luce migliore rispetto ai vostri concorrenti
– La vostra impresa, con questa crescita in termini di
immagine, diventa oggetto di interesse per nuovi
collaboratori ed eventuali investitori
– I vostri clienti apprezzano il vostro approccio solidale e
sanciscono il successo dei vostri prodotti
– I vostri dipendenti possono essere mobilitati attorno ad
un progetto comune (raccolta di fondi in occasione di un
evento sportivo, donazione detratta dallo stipendio,
sostegno ad un progetto particolare, ecc.)
– Le donazioni permettono di beneficiare di una detrazione fiscale.
L’apporto di Morija
Morija ha 35 anni di esperienza in Africa subsahariana.
Grazie alla nostra competenza, la vostra impresa ha la
garanzia della qualità delle azioni intraprese e della loro
efficacia. Siamo a vostra disposizione per elaborare un
progetto che vi valorizzi e vi teniamo regolarmente al
corrente sull’avanzamento del o dei progetti sostenuti,
permettendo anche di misurare l’effetto di questo impegno. Infine, Morija garantisce la trasparenza delle azioni e
l’utilizzo dei fondi.
Per saperne di più, vi inviamo volentieri la nostra brochure «Partenariats Entreprises».
Attenzione: la brochure esiste solamente in francese!
Potete ordinarla per mezzo di questo tagliando, per telefono al numero +41 (0)24 472 80 70 o
per e-mail scrivendo a [email protected]
Nome della società:
Parte
Entrepnriasriats
es
Diventando partner di Morija, la vostra
impresa aggiunge una dimensione
civica alle sue attività.
1/25/12
10:58 AM