Intervento 438 CC Napoli

SEGRETERIA PROVINCIALE
NAPOLI
Prot. n. 111/ S.P./14
Napoli, lì 27 Ottobre 2014
Al Direttore Dell’Ufficio Centrale
Del Personale e Della Formazione
Cons. Riccardo TURRINI VITA
Largo Luigi Daga,2
00164 R O M A
e, p.c
Alla Direzione CC Napoli Poggioreale
Dott. Antonio FULLONE
NAPOLI
Al Provveditore Regionale A.P. Campania
Dott. Tommaso CONTESTABILE
NAPOLI
All’Ufficio Relazioni Sindacali
D.ssa Pierina CONTE
Largo Luigi Daga,2
00164 R O M A
Al Segretario Generale O.S.A.P.P.
Sig. Leo BENEDUCI
ROMA
Al Segretario Regionale O.S.A.P.P.
Sig. Vincenzo PALMIERI
NAPOLI
Al Segretario Locale O.S.A.P.P.
Sig. Luigi CASTALDO
NAPOLI
Oggetto: problematiche “438” piantonamenti urgenti ospedale
La scrivente O.S. viste le lamentele pervenuteci da diversi iscritti, e non, del
personale appartenenti alla Polizia Penitenziaria non può esimersi a far si che la
S.V. sia informata in merito a quanto segue con l’auspicio di adottare i dovuti
provvedimenti; atti alla risoluzione della problematica riguardante il cosiddetto
“438” ricovero urgente a vista del detenuto, dove ancora oggi a volte ci chiediamo
dove fosse l’urgenza!!!!, e diventata ormai insostenibile, ci sono quasi mediamente
quattro, cinque ricoveri giornalieri, a volte si è arrivati addirittura con sette
piantonamenti, il personale ormai e esausto, anche dal fatto che effettua otto ore
Segreteria Provinciale O.S.A.P.P. Napoli
E-mail: [email protected] fax 081 6589880
Via Nuova Poggioreale, 177 Napoli
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NAPOLI
di piantonamento, in contrasto con la normativa vigente, dove non si possono
effettuare più di sei ore, non c’è dubbio che da quando la sanità penitenziaria è
passata alla sanità pubblica si è registrato e si registra un invio sempre più
frequente di detenuti nei luoghi esterni di cura, per fronteggiare tale “emorragia” di
lavoro
(relativa
alle
numerose
uscite
dei
detenuti
presso
i
nosocomi)
l’Amministrazione ha disposto il modello organizzativo, che i piantonamenti almeno
nelle fasi iniziali vengono addottati con personale dell’Istituto che normalmente non
si occupa di detti servizi ma solo in via saltuaria impiegati in strutture Ospedaliere,
con tutte le difficoltà dovute alla mancata conoscenza del luogo e dei rischi
eventuali che la struttura può rappresentare; e più delle volte vengono prese unità
di P.P. senza alcuna esperienza specifica nel settore e senza aver mai effettuato
alcun tipo di affiancamento operativo o corsi di addestramento specifico rispetto ai
compiti previsti dal modello operativo traduzioni e piantonamenti; non per ultimo la
giornata del 26 ottobre c.a., dove con cambio dell’orario si è dovuti passare l’ora
legale, sei agenti di polizia Penitenziaria, sono stati costretti ad effettuare bensì
nove ore di servizio, e veramente assurdo ed inammissibile una cosa del genere,
mettendo a serio rischio l’incolumità dei colleghi dall’eccessivo carico di lavoro,
ricordasi anche dell’ultimo episodio accaduto, dell’evasione del detenuto Avitabile
A. il 28 giugno 2014 dall’Ospedale San Giovanni Bosco, dove poi alla fine di tutto,
quello che ci rimette le “penne” è sempre il personale di Polizia; e non per ultimo
dopo il danno anche la beffa, vedasi anche rapporto disciplinare nei confronti dei
colleghi smontanti di notte quel giorno, dove pur avendo consegnato il detenuto ai
colleghi montanti di 08/16; il PRAP invece di disporre l’immediato assorbimento da
parte del Nucleo NOTP di Secondigliano, ha disposto di relazionare con rapporto
disciplinare l’infrazione di cui all’art. 3 comma 2 lettere “F” i colleghi,
smontanti.(sic!!)
Pertanto volendo evitare di esasperare ulteriormente un ambiente già da
tempo minato nella dovuta serenità personale e lavorativa, la scrivente O.S. chiede
alla S.V. di intervenire ai fatti sopra descritti per il benessere del personale tutto.
Si resta in attesa e con l’occasione si porgono distinti saluti
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