Intervista Il ruolo degli standard per la crescita del mercato della sicurezza a colloquio con Per Björkdahl - ONVIF Steering Committee Chairman a cura di Raffaello Juvara Qual è il market share di ONVIF nel mercato globale della sicurezza fisica? È molto difficile per ONVIF misurare il market share perché lo scenario globale degli standard è molto complesso e frammentato. Misuriamo piuttosto il successo dal numero dei nostri membri che sono leader del mercato. Attualmente aderisce a ONIVF la maggioranza se non la totalità dei principali produttori del settore video IP, ai quali si stanno aggiungendo anche i maggiori produttori di controllo accessi. Siete in grado di stimare la quota di mercato in Europa e in Italia? Se controllate la provenienza dei nostri associati, all’incirca un quarto viene dall’Europa. Una buona parte sono società globali che operano anche in Italia. A questo punto, circa la metà del totale dei nostri associati proviene dall’Asia e il rimanente 25% dalle Americhe. Ci può descrivere il ruolo degli standard in una fase in cui sistemi eterogenei (videosorveglianza, controllo accessi, fire etc.) devono essere sempre integrabili? Se non ci fossero gli standard, il ritornello dei produttori sarebbe “costruiscilo una volta e non cambiarlo mai”. Sistemi integrati costruiti con interfacce personalizzate tra prodotti specifici sono dipendenti dalla continuità del supporto di ogni singolo produttore, che deve mantenere a aggiornare le integrazioni. I sistemi disegnati in base a uno standard 8 • essecome • marzo-aprile 2014 di interfaccia comune di collegamento, tuttavia, saranno molto più longevi perché sono basati su una piattaforma condivisa che rimarrà costante per tutta la vita del sistema Un sistema video costruito con NVR conformi a Intervista ONVIF è un forum pubblico di settore creato allo scopo di sviluppare uno standard globale per l’interfaccia dei prodotti di sicurezza fisica IP-based, che ha come obiettivo in particolare di rendere interoperabili sistemi realizzati da aziende differenti. La compatibilità si attua concretamente tramite la standardizzazione di: · protocolli di comunicazione; · rilevamento dei dispositivi; · assegnazione degli indirizzi IP; · controllo e configurazione dei dispositivi remoti; · protocolli dei flussi audio-video; · visualizzazione e registrazione dei flussi audio-video. Gli obiettivi principali dell’organizzazione sono i seguenti: · standard di comunicazione tra i dispositivi di sicurezza fisica IP-based; · interoperabilità tra prodotti di sicurezza fisici IP indipendentemente dal produttore; · adesione aperta a tutte le società e organizzazioni. Fondato nel 2008 da Axis, Bosch e Sony, il forum si è subito imposto all’attenzione degli operatori del settore ed è oggi approvato da alcuni dei principali produttori al mondo di prodotti video IP. L’organizzazione stabilisce delle specifiche (aggiornate periodicamente) a cui i produttori possono aderire volontariamente. I dispositivi che rispettano le specifiche possono richiedere la certificazione ONVIF. ONVIF e telecamere IP fisse, per esempio, potrà continuare a funzionare anche se le telecamere venissero sostituite da telecamere PTZ di un diverso produttore, purché conformi a ONVIF. Lo stesso vale anche per sistemi più complessi, con l’integrazione tra sistemi di controllo accessi e di videosorveglianza. Può spiegarci gli obiettivi del nuovo Profilo C? L’intento del Profilo C è portare la stessa interoperabilità attualmente goduta dal comparto video al settore del controllo accessi, tradizionalmente più chiuso. Abilitando un’interfaccia comune di collegamento tra una piattaforma di gestione del controllo accessi e una varietà di sensori di porta over IP e lettori di badge di costruttori diversi, la vedremo diventare il driver di una continua evoluzione tecnologica e dell’arrivo di nuovi player nel settore del controllo accessi. In termini legali, formali e sostanziali, quali sono le differenze tra standard privati come ONVIF e le norme emessi da organismi pubblici come ISO o CEN/CENELEC? Sul piano formale, ONVIF è un’alleanza tecnica che produce de facto standard che vengono utilizzati dai produttori su base volontaria. In genere, sono le dinamiche del mercato – la domanda o la popolarità – che portano ad adottare questi standard. Le norme emesse da organismi come ISO o CEN/ CENELEC o altri enti che determinano i requisiti dei sistemi di rilevazione incendi, elettrici o salvavita per un particolare paese o giurisdizione, esprimono più spesso i requisiti legali per la sicurezza delle persone voluti da quella giurisdizione. marzo-aprile 2014 • essecome • 9
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