Documento del Bilancio Sociale 2013

Facciamo
la nostra parte
Il Bilancio Sociale della
Banca Popolare di Fondi
Edizione 2013
Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte
all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti,
rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque
del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì.
Solo un piccolo colibrì decise di volare verso l’incendio.
La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese:
“Cosa stai facendo?”. L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”.
“Ma è impossibile domare fiamme così vaste con la sola goccia che
porti nel tuo becco”, gli fece notare il leone.
“Io faccio la mia parte”, rispose il colibrì.
A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto
al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume
e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco.
Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del
fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere
come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.
Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del
fiume.
A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna,
incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di forze fresche,
bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla
savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato.
Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per
festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.
Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di
coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia
d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a
costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia
bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame solo un brutto
ricordo”.
(antica fiaba africana)
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Cara amica, caro amico della Bpf,
con il 2013 ci siamo messi alle spalle un altro anno difficile per l’economia
internazionale ma anche e soprattutto per il sistema produttivo locale. La
prima vera crisi dell’economia globalizzata ha continuato a far sentire i suoi
effetti sulla situazione congiunturale, causando una ormai diffusa fragilità
che coinvolge tutti gli attori economici.
Non ci piace essere pessimisti, né ci viene spontaneo guardare con ottimismo
al prossimo futuro senza considerare i danni che la crisi ha finora prodotto.
Siamo tuttavia convinti che, a prescindere dai tempi e dalla velocità di una
ripresa che tarda a venire, proprio dalle difficoltà degli ultimi anni possa
nascere una nuova consapevolezza: l’uomo, e non il profitto, deve essere il
fine dell’azione economica!
Siamo tra quelli che pensano che non di solo PIL vive l’uomo, cioè che il benessere e la soddisfazione di vita di un Paese non possano essere misurati soltanto da un freddo indicatore che conteggia beni e servizi prodotti e venduti sul mercato. Una misurazione esclusivamente orientata alla produzione,
infatti, non tiene conto dello stock di beni spirituali, culturali, ambientali e
relazionali di una determinata comunità. È per questo che, nella Banca che
presiedo, ci preoccupiamo degli effetti sociali prodotti dalla nostra attività:
senza responsabilità non c’è vero sviluppo e ogni azienda che intende contribuire alla crescita di una porzione più o meno grande di territorio deve
necessariamente essere socialmente responsabile.
Non è un caso che la forma giuridica della Banca Popolare di Fondi sia quella
cooperativa, l’unica capace di assicurare un legame positivo tra sviluppo economico e ricadute sociali. L’importanza della cooperazione bancaria, in particolare, è emersa in maniera più netta proprio in questi anni segnati dalla crisi:
tra la fine del 2008 e il 2013 le Banche Popolari italiane hanno erogato nuovi
finanziamenti alle piccole e medie imprese per oltre 180 miliardi di euro, un
ammontare analogo a quello dei quattro anni precedenti in cui la congiuntura
era favorevole.
La forma cooperativa è alla base di questi risultati, che confermano la naturale vocazione del credito popolare: accompagnare e sostenere, soprattutto
nei momenti difficili, le famiglie e le piccole e medie imprese, rispondendo
alle loro esigenze grazie soprattutto alla radicata presenza sul territorio.
Una governance, fondata sul voto capitario, che garantisce e genera democrazia economica, promuove l’inclusione e la partecipazione attiva delle
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comunità in cui la banca vive e opera; un modello di banca incentrato sull’economia reale, capace di sviluppare relazioni durature e personalizzate con la
clientela e con tutti gli altri interlocutori. Per questo le Banche Popolari possono esprimere visioni di lungo periodo, lontane dall’immediata massimizzazione dei profitti ma viceversa attente alla sostenibilità reddituale, ambientale e più in generale umana.
A motivo delle sue caratteristiche, la cooperazione bancaria è una realtà in
continua espansione in tutto il mondo: gli istituti bancari di natura cooperativa sono oggi oltre 200.000, con oltre 430 milioni di soci e quasi 730 milioni di clienti. La loro raccolta sfiora gli 8.800 miliardi di euro e gli impieghi
raggiungono la cifra di 6.800 miliardi di euro: numeri che hanno registrato un
notevole impulso proprio negli ultimi anni, mettendo in ulteriore evidenza quei
valori della cooperazione che hanno consentito a queste banche di svolgere
un ruolo anticiclico di stabilizzazione dell’economia.
Nello scorso settembre è stato presentato a Londra un libro dall’eloquente
titolo “Le persone oltre il capitale: l’alternativa cooperativa al capitalismo”,
un saggio basato su dati e numeri in cui si dimostra che le cooperative rappresentano un’efficace alternativa alla finanziarizzazione dell’economia,
avendo la capacità di offrire valide risposte ai problemi più urgenti di oggi,
dalla crescente disuguaglianza sociale alla profonda crisi economica.
I contributi presenti nel libro citato sono soltanto alcuni dei riconoscimenti
che la cooperazione bancaria ha ricevuto nell’ultimo biennio in molte parti del
mondo. Le cifre che abbiamo riportato sono eloquenti e dimostrano che,
davanti all’”incendio” di un sistema imperniato sempre più sulla speculazione
e sempre più distante dall’economia reale, c’è un fronte compatto che non ha
paura di affrontare le fiamme e tenta di spegnerle.
E noi ci sentiamo esattamente come il colibrì della storiella cha apre questo
documento: siamo piccoli ma, per quanto minuscolo sia il nostro “becco”, siamo
pronti a fare la nostra parte.
Il Presidente
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INDICE
- Lettera del Presidente
3
Una goccia dopo l’altra
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La relazione sociale della Bpf
13
- La Banca e i suoi Soci
- La Banca e la sua Clientela
- La Banca e le sue Risorse Umane
- La Banca, lo Stato e gli Enti Locali
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Gocce di valore
34
- Prospetto di determinazione e distribuzione del Valore Aggiunto
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La Banca, il territorio, la comunità
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- Il FONDIfilmFestival - XII Edizione
- La II Edizione del Fondi Music Festival
- La Semifinale nazionale del Premio Donida
- La Mostra/Evento “La Fondi che non c’è più”
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44
46
48
5
14 Novembre 2013: due momenti dell'intervento del Presidente del Consiglio di Amministrazione della
Banca, Cav. Giuseppe Rasile, in occasione della cerimonia di posa della prima pietra della costruzione che
ospiterà la nuova Sede Amministrativa e Direzione Generale, e l'applauso dei numerosi convenuti.
Quello che puoi fare è solo una goccia
nell'oceano, ma è ciò che da' significato alla tua vita.
(Albert Schweitzer)
Una goccia dopo l’altra
7
La metafora dell’incendio nella foresta, che ispira questo Bilancio Sociale,
ci offre molti spunti di riflessione. L’idea della goccia d’acqua, insufficiente e al
tempo stesso indispensabile, sembra aver persuaso fette sempre più ampie di attori economici della necessità di comportamenti diversi e virtuosi.
In un contesto economico in cui a farla da padrone è una finanza da gratta e
vinci, da casinò, dove a vincere sono i più svelti e magari i più furbi, i mercati
finanziari si trasformano in luoghi dove allo scambio si sostituisce la scommessa,
dove i beni sono accessori rispetto al gioco: potrebbero anche non esserci. Ne consegue che il primato spetta al profitto immediato, non alla produzione; in questo
modo l'economia non è più al servizio dell'uomo. Se la direzione è il profitto a
tutta velocità, il rischio di sbandamento, di aumento dell'esclusione e della povertà è assai forte. Papa Francesco, nella “Evangelii Gaudium”, ha dichiarato che
l'iniquità è la radice di ogni male: ecco, coloro che tentano di interpretare un’economia virtuosa cercano invece una ricchezza che sia a beneficio di tutti, e non solo
di una piccolissima parte del popolo.
Si moltiplicano così esempi di “piccoli colibrì” che combattono questa finanziarizzazione esasperata dell’economia e le ingiustizie che ne discendono; si diffondono pratiche che in comune hanno il ritorno alla centralità dell’economia
reale, la sola capace di produrre benessere, occupazione e sviluppo, ossia le precondizioni necessarie per generare una maggiore equità. Pratiche come la finanza
etica, il commercio equo e solidale, il consumo e il turismo responsabile, i gruppi
di acquisto solidale, rappresentano le tante gocce che tentano di spegnere oggi gli
incendi provocati dal capitalismo finanziario e speculativo.
Crediamo che uno degli equivoci che ha portato l’economia verso questa
sorta di “doping finanziario” sia da ricercare nell’utilizzo esclusivo del Prodotto
Interno Lordo come indice della crescita economica. La mera misurazione del prodotto economico, rappresentata dal PIL, identifica infatti il paradigma dell’economia con una visione dell’individuo prevalentemente ancorata al consumo di beni
materiali, con la conseguenza di ridurre i valori sociali ad una egoistica presenza
dell’individuo in un corpo sociale privo di relazioni. E se il messaggio è quello di
massimizzare il solo valore economico, a prescindere dalle conseguenze sociali e
ambientali, si può comprendere come certe dinamiche si siano impadronite dell’economia, spostando l’attenzione dalla veduta lunga indirizzata a una crescita
sostenibile verso quella brevissima, figlia del dilagante efficientismo. L’uso esagerato e disinvolto del PIL rientra in questo quadro: se è vero che gli indicatori
economici di cui sentiamo parlare sono molti (il tasso di disoccupazione, l’inflazione, il debito pubblico, etc), è sempre il PIL a dominare la scena mediatica in un
mondo in cui l’uomo diventa sempre più solo e sempre più manipolabile.
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Ragguagli in questo senso ci vengono anche dal rapporto della Commissione
per la Misurazione delle Performance Economiche e del Progresso Sociale, voluta nel 2008 dall’allora presidente francese Sarkozy e affidata a tre illustri economisti: Joseph Stiglitz, Amartya Sen e Jean-Paul Fitoussi. Il rapporto, presentato a
settembre del 2009, esprime un messaggio importante: è necessario spostare l’attenzione dalla produzione delle merci al benessere delle persone, posto in un contesto di sostenibilità. Vale a dire che la produzione deve servire alla condizione
umana, non viceversa. Spostare l’accento dall'economia della produzione alla centralità delle condizioni materiali di vita non significa tuttavia dismettere le misure
di produzione ma solo focalizzarsi sul benessere, poiché esiste uno scarto crescente tra le informazioni contenute nel PIL e quelle che realmente interessano per il
benessere degli individui. Sappiamo bene che “senza soldi non si cantano messe”,
cioè che produzione e reddito influenzano fortemente gli standard materiali di
vita, ma le loro misure convenzionali non sono sufficienti per definire il benessere umano e devono essere accompagnate da elementi non monetari che rappresentano la qualità della vita.
Il rapporto Stiglitz-Sen-Fitoussi ha dunque riaffermato non solo che è necessario andare “oltre il PIL”, ma anche, e soprattutto, che non è importante trovare
una misura ad esso alternativa bensì usare una lettura al plurale della realtà.
È la logica del “noi”, quella che contraddistingue le imprese cooperative,
nella cui categoria si inserisce pienamente la Banca Popolare di Fondi. È il mondo
delle banche etiche, delle istituzioni di microfinanza, delle banche popolari, dei
crediti cooperativi, in forte crescita a livello mondiale anche in questi anni di crisi
e capaci di intervenire finanziando piccole e medie imprese nei momenti congiunturali più difficili.
Usare una lettura plurale vuol dire tener conto di tutti gli attori del ciclo economico e più in generale della società, considerando anche l’importanza delle
relazioni che intercorrono tra loro; significa inoltre non assumere come criterio
unico e dominante quello della soddisfazione di una sola categoria di portatori
d’interesse (i soci/azionisti) rischiando di divenire vittima di avidità, asimmetrie
informative e particolarismi di ogni genere.
A banche come la nostra è affidato un ruolo fondamentale: quello di fare economia creando al contempo quei valori fondamentali, come responsabilità e fiducia tra gli attori economici, di cui il mercato ha bisogno per poter funzionare.
Anche nel nostro piccolo ci sforziamo ogni giorno di portare un contributo,
nella consapevolezza che solo per mezzo di pratiche corrette e virtuose sarà possibile dare un senso compiuto all’importante tentativo di ristabilire quale sia la ricchezza del mondo che dobbiamo preservare e consegnare alle generazioni che verranno.
9
Essere socialmente responsabili, per noi, vuol dire tutto questo. Senza dubbio è un compito gravoso ma che fa parte del DNA di questa banca e che passa da
un concetto che vogliamo ribadire anche in questo resoconto: la capacità di trasporre l’ultima riga di bilancio da “fine” a “mezzo”.
Con questo spirito, quotidianamente incarnato e vissuto dalla Bpf, dai suoi
amministratori e dai dipendenti, passiamo ora ad esporre una breve analisi di alcuni dati che provengono dal bilancio d’esercizio espressi in forma tabellare e grafica. Sebbene la nostra Banca persegua, infatti, i risultati sociali prima ancora di
quelli economici, è bene partire dalle più importanti grandezze di bilancio per
effettuare una sintetica valutazione dell’operatività dell’esercizio 2013.
Più avanti, in questo documento, i lettori potranno apprezzare le principali
ricadute in termini sociali dell’operato della Banca e giudicarlo grazie all’utilizzo
di alcuni indicatori.
VOCE
IMPORTO
Crediti verso la clientela
Raccolta diretta da clientela (*)
Margine d'interesse
Margine d'intermediazione
Utile delle attività ordinarie
523.049.274
596.272.351
13.078.216
20.111.178
2.370.332
VARIAZIONE
2013/2012
2,43%
- 2,42%
- 8,38%
1,72%
- 15,92%
(*) Non contiene gli importi riferiti a forme tecniche comprese nella Voce 20 del Passivo (Debiti verso
Clientela) ma non classificabili come raccolta.
Nella tabella precedente, che esprime in maniera molto sintetica i principali
dati economici e patrimoniali rivenienti dal bilancio d’esercizio, si possono
cogliere le dinamiche registrate nel 2013 dalla raccolta e dagli impieghi a clientela della Banca. L’aumento dei crediti, che fa ancora una volta da contraltare alla
loro contrazione a livello di sistema, è una nuova dimostrazione del sostegno
offerto dalla Bpf all’economia locale, mentre il lieve calo della raccolta diretta è
il frutto di due concause: il passaggio al comparto dell’indiretta ad opera di una
parte della clientela e la necessità di far ricorso ai risparmi a causa della persistente crisi economica.
10
Per quanto concerne i risultati economici, possiamo notare la nuova contrazione del margine d’interesse, che nell’ultimo anno ha continuato a risentire del
basso livello dei tassi di mercato, e il recupero del margine d’intermediazione, che
usufruisce soprattutto del buon andamento delle commissioni da servizi. L’utile
netto annuale si mostra inferiore del 15,92% rispetto a quello del 2012, un risultato che deriva anche dalle maggiori rettifiche di valore su crediti e dal lieve aumento dei costi operativi.
Un’altra tipica analisi che presentiamo in questo documento è quella dedicata all’operatività della Banca ed alle caratteristiche della clientela, uno dei suoi
principali interlocutori: i seguenti grafici presentano, nell’ordine, la composizione
della massa amministrata, degli impieghi e del margine d’intermediazione al 31
dicembre 2013.
Nel primo dei tre diagrammi, la torta intera rappresenta la somma di raccolta diretta ed indiretta. La composizione dell’aggregato non si discosta molto da
quella dell’anno precedente; tuttavia si segnala il lieve recupero delle forme a vista
(depositi a risparmio e conti correnti) su quelle a scadenza (certificati di deposito
e obbligazioni) rispetto a fine 2012: le prime rappresentano a fine 2013 il 55,3%
dell’aggregato (53,4% dodici mesi prima) mentre la somma delle seconde si riduce al 17,9% dal 20,6% di fine 2012. Anche a fine 2013, inoltre, la raccolta in
Pronti Contro Termine risulta nulla. Sale invece di quasi un punto percentuale l’incidenza della raccolta indiretta, che chiude il 2013 con un incremento dell’1,7%.
Massa Amministrata
depositi a risparmio
23,12%
raccolta gestita
13,29%
conti correnti
32,23%
azioni
2,44%
Bot/obblig.
(stat. e corp.)
10,84%
estero
0,19%
certificati di
deposito
5,31%
obbligazioni BPF
12,58%
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Resta molto simile a quella degli anni precedenti la composizione degli
impieghi lordi a clientela per forma tecnica: alla lieve contrazione del “portafoglio
finanziario” (dal 69,7% al 68,6%) e dei conti correnti (dal 23,3% al 22,8%) corrisponde l’aumento delle sofferenze, la cui incidenza sull’intero aggregato a fine
2013 sale dal 5,9% al 7,5%.
Impieghi lordi a clientela
portafoglio
finanziario
68,61%
conti correnti
22,80%
sconto
0,67%
sofferenze
7,49%
estero
0,43%
I dati di conto economico, relativi alla composizione della Voce 120, pur
confermando il modello di business tradizionale espresso dalla Banca, basato sull’attività di intermediazione creditizia, esprimono nel 2013 una lieve ricomposizione della redditività; rispetto al 2012, infatti, l’incidenza del margine d’interesse scende dal 72,2% al 65% della voce, mentre il buon andamento delle commissioni porta la loro incidenza dal 26,7% al 32,4%. Va tuttavia rilevato che nel 2012
la commissione di massimo scoperto era ancora parte integrante del margine d’interesse, mentre nell’ultimo anno la nuova commissione sull’accordato incide sulla
voce delle commissioni nette.
Margine di intermediazione
commissioni nette
32,43%
proventi da titoli
2,54%
margine d‛interesse
65,03%
12
Hanno ragione i mistici, i poeti e i
filosofi: siamo connessi con tutti.
Una sottile trama di relazioni ci tiene
insieme.
(Thomas Gordon)
La relazione sociale della Bpf
13
Questa sezione del Bilancio Sociale è dedicata ai rapporti che intercorrono
tra la Banca Popolare di Fondi e le principali categorie dei suoi stakeholder. Il
legame con tutti loro non è un mero fatto di contabilità ma costituisce il riflesso
dell’applicazione della responsabilità sociale all’azione della Banca. Per un’entità
come la nostra, che non persegue principalmente ed esclusivamente la creazione
di valore economico, la relazione con i diversi interlocutori assume rilevanza strategica e organizzativa; ma ancor prima contribuisce ad affermare un dovere di
responsabilità reciproca tra la Banca e tutte le categorie di attori con cui si confronta ogni giorno. Le relazioni migliori, quelle destinate a durare a lungo, sono
fondate soprattutto su trasparenza e fiducia; e l’etica, nei rapporti economici e non
solo personali, costituisce un elemento necessario per la fiducia. Ecco perché relazioni profonde e durature contribuiscono a ridefinire il rapporto tra mezzi e fini e,
nel nostro caso, a recuperare un legame più stretto tra le esigenze e i bisogni delle
persone e l’attività economica e finanziaria.
In questo senso, l’obiettivo del nostro agire e della cura che prestiamo alle
nostre relazioni è quello di riaffermare in modo chiaro e netto che l’economia, il
mercato, la produzione e la finanza rappresentano gli strumenti attraverso i quali
si possono combinare i diversi fattori per ottenere maggior valore sociale, in termini di più elevato benessere materiale ma anche e soprattutto umano, culturale e
civile, sia per gli individui che per il territorio. Così le relazioni diventano generatori di circoli della responsabilità, intesi come luoghi effettivi o virtuali di creazione del valore aggiunto non solo per l’impresa o alcune categorie ma in ottica di
bene comune.
L’appartenenza della nostra Banca alla categoria delle Popolari rende tutto
questo più naturale. La mission di questa storica categoria di banche, codificata
nei loro statuti e concretamente applicata nella loro azione, le spinge naturalmente verso il tessuto sociale dei territori in cui operano. È lì che svolgono il loro compito di sostegno all’economia, e il prezioso ruolo anticiclico nei momenti di crisi,
ma anche il lavoro di garanzia della coesione sociale che si traduce spesso nel supporto di progetti o iniziative di natura solidaristica, sociale e culturale.
I valori della cooperazione e della mutualità sono insiti nel modo di fare
banca delle Popolari, che non può prescindere dalle relazioni che ogni istituto di
questo tipo è capace di instaurare. Nel nostro caso i soci, i clienti, i dipendenti e
gli enti pubblici costituiscono i principali interlocutori; in questo documento sono
quindi approfonditi, con l’aiuto di numeri e grafici, i rapporti con queste categorie di stakeholder, anche se non vanno assolutamente trascurati altri attori quali ad
esempio i fornitori, i partner commerciali, i media locali, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, le scuole e più in generale le giovani generazioni.
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La Banca e i suoi Soci
I soci rappresentano l’anima di ogni sodalizio, ma quando si parla di cooperative questo aspetto assume una rilevanza maggiore. I principi su cui si fonda una
società cooperativa, infatti, scaturiscono dalla creazione di una comunità umana
che condivide un progetto e i valori che lo ispirano. Il socio di una banca popolare aderisce alle sue finalità e partecipa attivamente alla sua vita, percependola
come uno strumento utile alla crescita delle comunità locali e alla diffusione di
democrazia economica. La Banca Popolare di Fondi ha vissuto e continua a vivere tutto questo, grazie alle sue caratteristiche e all’apporto della compagine sociale, i cui membri spesso assumono anche il ruolo di cliente o di dipendente. È
importante il contributo di ognuno perché, dopo 123 anni, il sogno di alcuni visionari prosegua e si rafforzi sempre più, con lo stesso spirito anche se con mezzi
diversi.
Lo strumento principale di partecipazione del socio è l’assemblea, in cui ha
la facoltà di partecipare al governo societario attraverso gli interventi, che permettono un adeguato dibattito, e il voto, che si esercita con la formula del voto capitario: con questa formula ogni socio, indipendentemente dal numero di quote possedute, ha diritto a un solo voto. Ci piace sottolineare, anche in questa occasione,
come si realizzi mediante questa modalità il modello di democrazia societaria
basato sulla parità di tutti i soci. La Banca favorisce l’effettiva ed utile partecipazione all’Assemblea mediante una puntuale informativa pubblicizzata anche attraverso gli organi d’informazione e attraverso la possibilità per tutti i soci di consultare la documentazione relativa all’ordine del giorno presso la sede legale della
Banca e presso tutte le filiali almeno quindici giorni prima dell’appuntamento
annuale.
Diverse sono le modalità con cui si concretizza l’attenzione verso i soci o, in
altre parole, viene declinata la mutualità. Innanzitutto il socio è il primo a beneficiare della sana e prudente gestione della Banca, che vede i suoi frutti concreti nel
rafforzamento patrimoniale e nell’adeguata remunerazione del capitale investito:
una politica gestionale capace di abbinare in maniera ottimale i due obiettivi è la
prima e più importante garanzia della continuità aziendale.
Al fine di beneficiare i soci che hanno l’esigenza di vendere le proprie azioni per improrogabili esigenze, inoltre, è presente nel patrimonio della Banca un
fondo per l’acquisto di azioni proprie che rende più semplice e rapida l’operazione di compravendita delle stesse.
Ricordiamo inoltre che per favorire i soci nell’accesso e nella fruizione dei
servizi offerti, la Banca ha introdotto da alcuni anni il pacchetto “Formula Socio”,
comprendente prodotti e vantaggi specifici per tutti gli appartenenti alla nostra compagine sociale. Non va dimenticato, infine, che la Banca, per rafforzare ulteriormente il rapporto con i Soci, ha stipulato ben due polizze infortuni a loro dedicate.
15
I soci della Banca Popolare di Fondi a fine 2013 sono 2.475, che nei prospetti seguenti abbiamo provveduto a ripartire in base a diversi criteri per tracciarne
una sorta di identikit. Ricordiamo che il socio della Banca Popolare di Fondi non
può detenere azioni in misura superiore all’1% del capitale sociale, così come stabilito dalla Legge 221/2012 (articolo 23 quater). A fine 2013 i soci che detengono
azioni per una quota superiore a questo limite sono 9, ma tutti questi casi riguardano operazioni di acquisto antecedenti all’entrata in vigore della normativa.
Soci B.P.F.: Persone fisiche e giuridiche
1.427
1750
0,40%
1.038
1500
41,94%
1250
1000
750
10
57,66%
500
250
0
Persone giuridiche
Persone giuridiche
Persone fisiche
Uomini
Donne
Come si può dedurre dai grafici precedenti, l’esame della compagine sociale evidenzia nel complesso una nettissima prevalenza delle persone fisiche, con
una maggioranza maschile. Nel prospetto seguente si nota invece che il nucleo
principale della compagine sociale risiede nella provincia di Latina, territorio in
cui la Banca è nata ed è storicamente cresciuta.
Ripartizione territoriale dei Soci
n. Soci
Latina
Frosinone
Altre Province
2.236
68
171
Totale
2.475
16
Dall’analisi della distribuzione delle azioni in base al settore di attività economica dei soci si evince che la nostra Banca è soprattutto la banca delle famiglie
visto che oltre il 97,5% delle azioni è detenuto nei loro portafogli.
Distribuzione delle azioni B.P.F.
per settore di attività economica
Società e
associazioni
1,80%
Famiglie
consumatrici
88,55%
Artigiani
0,69%
Altre famiglie
produttrici
8,96%
La percentuale degli iscritti al Libro Soci da tre anni o più è pari a circa il
90%, a dimostrazione dell’elevato grado di attaccamento alla Banca.
Soci B.P.F.: grado di fidelizzazione
1.658
2.000
1.750
1.500
1.250
1.000
750
500
250
569
149
99
Meno di 1
anno
Da 1 a 3
anni
Da 3 a 10
anni
17
Oltre 10
anni
Nel 2013 non sono state emesse nuove azioni, per cui il totale delle quote
azionarie Bpf è rimasto lo stesso di dodici mesi prima, cioè 535.000.
Numero azioni B.P.F. in circolazione
550.000
525.000
500.000
475.000
450.000
425.000
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
La matrice popolare della Banca emerge anche dall’analisi del possesso
azionario e dal relativo livello di concentrazione: il 49,5% dei soci possiede fino
a 50 azioni, il 68,3% possiede non più di 100 azioni, poco meno dell’80% della
compagine sociale detiene fino a 200 azioni nel proprio portafoglio.
Possesso azionario
n. Soci
fino a 30 azioni
759
da 31 a 50 azioni
351
da 51 a 100 azioni
496
da 101 a 200 azioni
317
da 201 a 500 azioni
347
da 501 a 1.000 azioni
129
oltre 1.001 azioni
76
TOTALE
2.475
18
Il buon andamento della Banca e l’equilibrio nelle scelte di distribuzione del
valore creato si ritrovano nel costante incremento del valore dell’azione e nell’importante dividendo annualmente distribuito, come si può evincere dalla lettura
della seguente tabella e dei successivi grafici.
Anno
Valore azione
Dividendo
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013*
69,00
73,00
76,00
80,00
84,00
86,00
89,00
91,00
93,00
94,00
95,00
96,00
97,00
2,58
2,85
2,95
3,10
3,20
3,50
3,70
3,90
3,95
3,95
3,95
3,95
3,50
* I valori si riferiscono alle proposte da approvare in Assemblea
Valore azione B.P.F.
100
90
80
70
60
50
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
19
Dividendo
4,00
3,75
3,50
3,25
3,00
2,75
2,50
2,25
2,00
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
Il rendimento delle azioni della Banca Popolare di Fondi, ricavato dalla somma
del dividendo e dell’incremento di valore nell’anno, si attesta nel 2013 al 4,72%. Dal
seguente grafico è possibile notare che negli ultimi esercizi il rendimento si è tenuto costantemente ed ampiamente al di sopra di quello dei BOT annuali.
Rendimento delle azioni B.P.F.
10,00%
8,00%
6,00%
4,00%
2,00%
0,00%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
Inflazione
2007
Bot Annuali
20
2008
Azioni BPF
2009
2010
2011
2012 2013
La Banca e la sua Clientela
Non avrebbe senso dedicare un importante paragrafo del Bilancio Sociale al
rapporto con la clientela se la Banca non avesse continuato a svolgere, in questi
anni di congiuntura economica negativa, il suo ruolo di riferimento e di sostegno
all’interno dei territori di insediamento; sottrarsi da questo impegno avrebbe significato rinunciare a praticare quei valori che sono tipici di una banca popolare cooperativa vicina alle famiglie e alle piccole e medie imprese, e che campeggiano da
sempre nella storia della Bpf.
Tale premessa è necessaria per comprendere la normale operatività della
Banca, che continua a prestare attenzione alla clientela e a fornire prodotti e servizi calibrati sulle sue esigenze, a impiegare nel territorio le risorse ivi raccolte
nell’opera di intermediazione creditizia finalizzata al supporto dell’economia
locale. Ma in quest’ottica va letta anche l’adesione a iniziative in favore di aziende e famiglie, rivolte al sostegno di soggetti in difficoltà o a favorire la ripresa economica, quali ad esempio il cosiddetto “Accordo per il Credito 2013”, sottoscritto dall’ABI e dalle altre Associazioni di rappresentanza delle imprese in favore
delle PMI (piccole e medie imprese); nel 2013 la Banca ha aderito anche all’iniziativa dell’ABI denominata “Percorso Famiglia”, che prorogava di fatto i termini per la presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui prevista dal cosiddetto “Piano Famiglie”.
Nel corso degli ultimi anni, e così nel 2013, sono state inoltre sottoscritte
convenzioni con associazioni di categoria e consorzi di garanzia fidi, con l’obiettivo di monitorare e facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.
Siamo infatti convinti che, soprattutto in momenti come quello che l’economia sta vivendo ormai da molti anni, diventa fondamentale alimentare quel circolo virtuoso tra i diversi attori del territorio capace di generare l’unica componente
insostituibile nei rapporti di scambio tipici dell’attività economica: la fiducia. Solo
attraverso questo asset, intangibile quanto importante, possono mettersi in rete
idee e progetti con la possibilità di condividerli e generare qualcosa di buono per
i singoli e per l’intera comunità locale.
La fiducia è naturalmente nutrita da pratiche corrette e trasparenti, come ad
esempio l’informativa costante e chiara sulle condizioni dei prodotti offerti, che
contribuisce ad alimentare la responsabilità nei confronti del tessuto sociale. Per
questo la Banca ha destinato da anni alcune sue risorse alla predisposizione, verifica e pubblicazione dell’intera informativa contrattuale, precontrattuale e
21
promozionale, in un’ottica di puntuale rispetto delle disposizioni che regolano le
modalità di offerta e di sottoscrizione dei prodotti e dei servizi bancari; tutta la
documentazione di questo tipo è costantemente aggiornata in relazione alle variazioni normative.
Come sempre, i principali dati sulla raccolta, gli impieghi e i servizi sono
riportati nel bilancio d’esercizio; in questa sede ci concentriamo su altre dinamiche, utili a fornirci indicazioni sul legame che la Banca continua ad avere con il
territorio di riferimento.
A fine 2013 il numero di rapporti in essere si presenta pressoché in linea con
il fine anno precedente (-0,15%), come frutto di due dinamiche di segno opposto:
i conti correnti presentano un tasso di crescita del 3,37%, mentre si riducono del
2,2% i depositi a risparmio.
Rapporti attivi e passivi in essere
di cui
Rapporti di conto corrente
Rapporti di deposito a risparmio
dicembre
2013
dicembre
2012
dicembre
2011
Variazioni%
2013/2012
53.776
53.855
52.394
- 0,15%
20.157
27.537
19.500
28.156
18.963
27.764
3,37%
- 2,20%
Negli ultimi quattro esercizi la Banca non ha aperto nuove filiali ma si è
impegnata nel consolidamento dell’attuale rete commerciale, formata da 22 unità:
19 sono ubicate in provincia di Latina, di cui 6 a Fondi, e 3 in provincia di
Frosinone. Come emerge dai seguenti prospetti, anche la distribuzione dei rapporti e dei volumi tra le province in cui la Bpf opera ribadisce il peso preponderante
del territorio pontino.
Distribuzione
territoriale dei rapporti
Latina
Frosinone
Totali
Distribuzione
territoriale dei volumi
Latina
Frosinone
Totali
RACCOLTA
IMPIEGHI
2013 comp. % 2012 comp. %
2013 comp. % 2012 comp. %
92,02%
7,98%
100,00%
91,88%
8,12%
100,00%
91,38%
8,62%
100,00%
91,75%
8,25%
100,00%
RACCOLTA
IMPIEGHI
2013 comp. % 2012 comp. %
2013 comp. % 2012 comp. %
93,68%
6,32%
100,00%
93,67%
6,33%
100,00%
22
95,65%
4,35%
100,00%
95,80%
4,20%
100,00%
La ripartizione della clientela per settori economici conferma la connotazione “popolare” della Banca:
• nella distribuzione settoriale della raccolta, l’interlocutore principale
della Banca rimane il settore “Famiglie”, il cui peso sul totale del
comparto sfiora il 90%;
• prevalenza del settore “Società non finanziarie” nella distribuzione
settoriale degli impieghi, mentre il settore “Famiglie” segue a ruota;
entrambi i settori hanno fatto registrare un incremento del loro peso sul
totale degli impieghi (rispettivamente 259 e 176 punti base), a discapito
delle Amministrazioni Pubbliche, il cui peso scende dal 5,56%
all’1,12% del portafoglio impieghi.
Maggiori dettagli circa la ripartizione in settori di attività economica della
clientela possono essere colti dalla successiva tabella e dai susseguenti grafici.
Settori di Attività Economica
RACCOLTA
2013
2012
Amministrazioni Pubbliche
Società Non Finanziarie
Famiglie
Istituzioni Senza Scopo di Lucro
al servizio delle famiglie
Società Finanziarie
Altro
Totali
IMPIEGHI
2013
2012
0,88%
6,56%
89,52%
0,14%
5,97%
89,70%
1,12%
51,70%
46,81%
5,55%
49,11%
45,05%
0,18%
0,50%
2,36%
0,25%
0,43%
3,51%
0,23%
0,12%
0,02%
0,23%
0,04%
0,02%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
Raccolta
Impieghi
Società
Non
Finanziarie
Famiglie
Società
Finanziarie
Amm.ni
Pubbliche
Altro
Istituzioni
Senza
Scopo di Lucro
al servizio delle
Famiglie
Famiglie
Amm.ni
Pubbliche
Società
Non
Finanziarie
Società
Finanzirie
23
Altro
Istituzioni
Senza
Scopo di Lucro
al servizio
delle Famiglie
I dati del prospetto seguente, che analizza gli impieghi a rimborso rateale
distinguendoli per destinazione economica dell’investimento, mostrano che l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di abitazioni rappresentano più del 32%
dell’aggregato, che diventa quasi il 60% ove si comprendano anche gli immobili
non residenziali.
DESTINAZIONE INVESTIMENTO
Incidenza %
altra destinazione
acquisto altri immobili
acquisto immobili abitativi famiglie consumatrici
costruzione e ristrutturazione abitazioni
costruzione fabbricati non residenziali altri
macchine attrezzature mezzi di trasporto e prodotti vari - altri
finanziamenti non finalizzati
macchine attrezzature mezzi di trasporto e prodotti vari - rurali
acquisto altri immobili rurali
costruzione fabbricati non residenziali rurali
acquisto immobili abitativi altri soggetti
finanziamenti non finalizzati in beni durevoli
32,93%
18,96%
16,81%
14,33%
6,81%
2,62%
2,49%
1,48%
1,11%
1,07%
0,88%
0,52%
Analizzando più in dettaglio la scomposizione per branche della raccolta e
degli impieghi della Banca verso le realtà produttive a fine 2013, ottenuta utilizzando la classificazione ATECO 2007, si può notare che quelle maggiormente servite sono il commercio e l’agricoltura, e per il comparto degli impieghi anche
l’edilizia, a conferma di quanto rimanga forte il radicamento al territorio e l’impegno verso questi settori.
Attività economica della controparte
35,00%
30,00%
25,00%
20,00%
15,00%
10,00%
5,00%
0,00%
Agricoltura
Commercio
Attività
Manifatturiere
Edilizia
Trasporti
Raccolta
Alloggi e
Ristorazione
Attività
SocioCulturali e
Sportive
Impieghi
24
Attività
Altri operatori
Professionali
Scientifiche
e Tecniche
ATTIVITA' ECONOMICA DELLA CONTROPARTE
Raccolta Impieghi
Agricoltura
23,90%
15,38%
Commercio
32,42%
30,72%
Attività Manifatturiere
5,74%
11,53%
Edilizia
9,12%
24,68%
Trasporti
3,14%
2,84%
Alloggi e Ristorazione
4,91%
7,26%
Attività Socio-Culturali e Sportive
2,63%
2,00%
Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche
9,66%
3,30%
Altri Operatori
8,48%
2,29%
100,00%
100,00%
Totale
Ci sembra ora opportuno, prima di chiudere la parte dedicata alla clientela,
riservare uno spazio a quella modalità di relazione banca-cliente che va sotto il
nome di “banca virtuale”; esaminando i dati che ci presentano la diffusione
dell’Internet Banking tra i nostri clienti, è possibile apprezzare il senso di uno
degli slogan pubblicitari della Bpf, quello che recita “Dal 1891 tradizione e innovazione a braccetto”. Siamo convinti che l’Internet Banking rappresenti uno strumento utilissimo a diverse categorie di clienti e un modo per accorciare le distanze da loro e risparmiare del tempo che potrebbe rivelarsi prezioso non solo per i
rispettivi impegni ma anche per la qualità della relazione stessa.
Anche nel 2013, come si può notare nel grafico seguente, si è registrato un
incremento di quasi 300 unità dei contratti (+5,3% annuo) e della movimentazione su tale canale.
25
Contratti Internet Banking
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Il grafico che segue mostra invece una ripartizione dei contratti di Internet
Banking per settore di attività della clientela. Circa mezza torta è occupata dalle
famiglie consumatrici, mentre l’altra metà è suddivisa tra le diverse categorie produttive, gli enti e le associazioni.
Contratti Internet Banking per settore di attività
Famiglie
consumatrici
50,57%
Istituti, Assicuraz. e
Finanziarie
0,61%
Altre Famiglie
produttrici
19,23%
Artigiani
4,14%
Altre Associazioni
non riconosc.
4,33%
Enti, Associazioni,
Soc. Pubbliche
1,11%
26
Società
20,01%
La Banca e le sue Risorse Umane
Una valutazione della vitalità della Banca può esser fatta considerando volumi, rapporti e redditività; ma se c’è qualcosa di cui necessariamente bisogna tener
conto è l’universo delle risorse umane. La preparazione, le capacità, il grado di
soddisfazione, il senso di appartenenza, la reputazione dei dipendenti della Banca
costituiscono fattori fondamentali per la sua crescita e ancor più per la sua credibilità.
Se poi ricordiamo che le risorse umane della Bpf rivestono il triplo ruolo di
socio, dipendente e cliente, si rafforza l’idea che l’identità e il futuro dell’azienda
dipendano fortemente da loro. Le politiche nei confronti dei collaboratori sono
quindi rivolte alla valorizzazione della persona, della sua vita e delle sue aspirazioni, in coerenza con la missione ed i valori tradizionali della cooperazione e perseguendo l’obiettivo di far crescere il capitale intellettuale.
In questo paragrafo riportiamo alcune statistiche sul personale, nella consapevolezza che è tra le risorse umane che va ricercata la radice della creazione del
valore.
Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2013 è lo stesso di dodici mesi
prima e di fine 2011: da due anni, dunque, sono 145. Mentre nel 2012, tuttavia, si
erano registrate quattro entrate e altrettante uscite, nell’ultimo esercizio il tasso di
turnover è stato pari a zero, cioè non si sono verificate movimentazioni nella compagine lavorativa della Banca.
Anno
Numero dipendenti
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
109
112
118
122
127
128
134
136
137
139
137
148
148
149
145
145
145
27
A fine 2013 i collaboratori che vantano un contratto a tempo indeterminato
sono il 99,3%, mentre solo lo 0,7% è inserito con forme contrattuali a termine. Per
quanto riguarda la tipologia professionale, il 4,8% delle risorse ha un contratto
part- time.
Numero dipendenti
Totale
M
F
Tempo Indeterminato
144
111
33
1
1
0
Full Time
138
112
26
Part Time
7
Tempo Determinato
7
Sono 52 coloro che prestano la loro opera presso gli uffici di direzione generale e 93 gli impiegati nelle ventidue filiali della rete commerciale.
Il 31,7% dei collaboratori ha meno di 40 anni e l’età media a fine 2013 risulta di poco superiore a 44 anni. L’anzianità lavorativa media, come emerge dalla
tabella seguente, è di 16,65 anni.
Età media di servizio
2013
2012
Risorse Umane
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati livello superiore
Impiegati
Operai / Commessi
26,53
21,02
16,89
14,32
16,97
25,53
20,40
15,68
11,75
15,97
Totale
16,65
15,92
28
Distribuzione dipendenti per inquadramento e classe di età
45
40
Numero dipendenti
35
30
25
20
15
Op/Comm
10
Imp
5
Imp Liv Sup
20-25
0
26-30
31-35
36-40
1
41-45
2
46-50
1
51-55
1
oltre 55
6
12
15
20
16
4
5
3
1
3
5
7
10
4
11
1
6
7
2
1
Op/Comm
Imp
Imp Liv Sup
Quadri
Dirigenti
1
Classe di età
Quadri
Dirigenti
Oltre ad essere rimasta inalterata la compagine lavorativa della Banca, nel
2013 non sono cambiati neppure i titoli di studio detenuti dai dipendenti. Nel grafico che segue riportiamo la suddivisione del personale in base a questo criterio.
Titolo di studio
Licenza media
2,76%
Diplomati
55,86%
Laureati
41,38%
29
La Banca Popolare di Fondi considera da sempre la formazione una leva fondamentale per lo sviluppo professionale e a tal fine si impegna a garantire a tutto il
personale una formazione continua. Questo è testimoniato dal costante incremento
del monte ore di formazione erogato, passato dalle 209 giornate-uomo dell’anno
precedente alle 377 del 2013. Le giornate sono state svolte tutte in aula, sia all’interno della Banca sia presso enti specializzati, con docenti esterni e/o con personale interno. In particolare, per quanto riguarda la formazione svolta presso le nostre
strutture, riveste grande importanza per la Banca la valorizzazione della docenza
interna, come forma di condivisione della conoscenza. Le attività formative vengono inoltre integrate con l’attività di comunicazione interna.
La formazione svolta nel 2013 ha riguardato molte discipline, tra cui la presentazione di nuovi prodotti commerciali con le relative procedure di vendita, la
normativa antiriciclaggio, la regolamentazione in campo assicurativo. Il numero
totale di ore di formazione erogate nell’ultimo anno ammonta a 2.826, che hanno
interessato il 95,9% del personale; le seguenti tabelle forniscono maggiori informazioni sulla formazione erogata nel 2013 e sulla sua distribuzione tra i dipendenti.
Risorse Umane - Attività di Formazione
Numero di giornate complessive
Percentuale dei dipendenti coinvolti
Numero di ore per dipendente
Numero di ore per dipendente coinvolto
377
95,9%
19,5
20,3
Numero totale di ore di formazione erogate suddivise per:
Genere
M
F
2.287
539
Categorie professionali
Dirigenti
Quadri Direttivi
Aree Professionali
0
1.049
1.777
30
Numero medio di ore di formazione erogate suddivise per:
Genere
M
F
20,4
16,3
Categorie professionali
Dirigenti
Quadri Direttivi
Aree Professionali
0
26,2
17,6
Percentuale dipendenti che hanno partecipato ai corsi di
formazione per:
Genere
M
F
97,3
90,9
Categorie professionali
Dirigenti
Quadri Direttivi
Aree Professionali
0,0%
97,5%
97,0%
Per quanto concerne specificamente la formazione sulla normativa antiriciclaggio, che negli ultimi anni ha subito continui aggiornamenti, la Banca ha previsto giornate ad hoc: 270 sono state le ore di formazione sulla tematica, il 9,6%
del totale annuo, rivolte a 36 dipendenti di cui 2 quadri (il 5% della categoria) e
34 impiegati (34%). Si è trattato esclusivamente di corsi, che si sono tenuti in
house.
Per la tutela della sicurezza e della salute nel lavoro, che la Banca considera
un ambito di intervento primario, in ottemperanza al Decreto Legislativo 81/2008
sono state predisposte, controllate e monitorate tutte le misure necessarie.
Particolare cura è abitualmente riservata alla prevenzione di possibili atti criminosi che possano causare danni al personale ed alla clientela: presso tutte le filiali
sono in funzione i più efficaci e moderni strumenti antirapina. Alla stessa tematica sono stati dedicati specifici corsi di formazione che hanno coinvolto buona
parte della nostra struttura.
31
La Banca, lo Stato e gli Enti Locali
La collettività, intesa come l’insieme di persone, associazioni, enti ed autonomie locali che costituiscono le comunità di riferimento, rappresenta un importante punto di riferimento per la Banca Popolare di Fondi. La Banca si pone da
sempre al servizio del territorio, al fine di promuoverne e facilitarne lo sviluppo;
una delle naturali conseguenze che scaturiscono da questa impostazione è la ricerca di un rapporto ed un dialogo continuo con gli enti pubblici che presidiano e
amministrano tale territorio.
Il rilevante legame con la Pubblica Amministrazione è testimoniato anche
dalla distribuzione del valore aggiunto prodotto nel 2013, il 19,6% del quale è
stato assorbito dalle amministrazioni centrali e periferiche sotto forma di imposte
e tasse.
Per quanto riguarda i servizi offerti ai diversi enti pubblici, il seguente prospetto riporta il quadro degli enti cui la Banca fornisce servizi di tesoreria e di
cassa, a supporto della loro opera sul territorio. A fine 2013 sono 51 le realtà che
hanno affidato questo incarico alla Banca, nella certezza di poter contare sull’affidabilità e la professionalità garantite.
Comuni
Istituzioni scolastiche
Altri
6
31
14
Totale
51
Come si può facilmente intuire, non è l’aspetto economico a prevalere in
questo tipo di attività; il rapporto con le autonomie locali e con altri importanti
interlocutori, quali le scuole di ogni ordine e grado, consente anche l’individuazione dei progetti e delle iniziative da sostenere tramite l’erogazione di contributi
e la creazione di partnership benefiche, in coerenza con l’identità di banca popolare cooperativa. Il rispetto delle norme di legge e l’adeguamento evolutivo delle
procedure informatiche rappresentano poi gli altri aspetti importanti in cui si
manifesta l’impegno della Banca in questo campo. A tale proposito va segnalato
che tutti gli Enti serviti utilizzano le procedure “On line”, cui possono gratuitamente accedere tramite il sito Internet della Banca; la gran parte degli istituti scolastici, inoltre, è già passata agli ordinativi informatici dematerializzando di fatto
mandati e reversali e generando così una riduzione dei costi e dell’impatto
ambientale.
32
Ricordiamo che nella categoria “Altri” è compreso il servizio di tesoreria
della Provincia di Latina, svolto in collaborazione con una consorella Banca
Popolare.
Nel seguente prospetto sono riportati il numero di mandati e reversali trasmessi dagli Enti per cui la Banca svolge il servizio di tesoreria, unitamente
all’importo di riferimento; nel 2013 il numero di queste operazioni, sommando
Comuni e Istituzioni scolastiche, risulta uguale a 35.805.
ENTI
COMUNI
mandati
reversali
ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
mandati
reversali
Importi
Num. documenti
49.267.082
48.300.280
15.586
7.962
7.551.073
7.281.440
9.334
2.923
La riscossione di tributi e somme contributive a mezzo modelli F23 e F24
nel corso del 2013 ha superato i 127 milioni di euro, a fronte di oltre 110.000 deleghe. Da notare che, grazie alle disposizioni normative ed alla diffusione dei canali telematici, oltre il 57% di queste deleghe è transitato per la procedura on-line.
2013
Riscossione
Tributi
Numero
2012
Importo
Numero
Importo
SPORTELLO
46.779
25.263.252
54.509
27.985.037
ON LINE
63.254
102.167.834
62.795
106.441.630
TOTALE
110.033
127.431.085 117.304
134.426.667
Sempre a favore dello Stato, la Banca ha operato per fornire la necessaria
collaborazione in ordine alle richieste dell’Autorità Giudiziaria; la funzione di
Internal Auditing ed il nucleo Antiriciclaggio, principali interlocutori dell’A.G.,
della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, hanno evaso le diverse
richieste con le tradizionali puntualità e competenza.
33
Non conosceremo mai il valore
dell’acqua finché il pozzo non è
asciutto.
(Proverbio inglese)
Gocce di valore
34
In questa sezione presentiamo il prospetto di determinazione e distribuzione
del Valore Aggiunto, che rappresenta il principale collegamento tra il Bilancio
d’esercizio e il Bilancio Sociale: riclassificando i dati relativi al Conto Economico
e allo Stato Patrimoniale, si intende evidenziare il valore aggiunto derivante dall’attività economica, inteso come differenza tra il valore dei ricavi netti e il valore dei beni e servizi consumati. Lo scopo è quello di evidenziare la ricchezza generata dall’attività della Banca e destinata alle diverse categorie di stakeholder
(Dipendenti, Soci, Fornitori, Istituzioni, Collettività e ambiente), oltre che allo
stesso sistema impresa in forma di accantonamenti.
Anche il risultato economico del 2013 ha risentito degli effetti della recessione in atto; nonostante ciò, la Banca si è mantenuta fedele al modello tradizionale che incarna, basato sulla forza delle relazioni che da sempre è stata capace di
costruire e mantenere. E l’utile netto continua ad essere il frutto di questo modello, non ispirato a un profitto di brevissimo termine bensì alla sua sostenibilità nel
tempo. Così, alla nuova contrazione del margine d’interesse abbiamo risposto
senza cambiare pelle, cioè non ricorrendo a rischiose operazioni finanziarie né
richiedendo liquidità alla Banca Centrale Europea, ma supplendo con la distribuzione di altri prodotti e servizi.
Riclassificando tuttavia i dati di Conto Economico ed integrandoli con quelli inerenti il riparto degli utili, notiamo che il Valore Aggiunto prodotto nel 2013
è superiore a quello dell’esercizio precedente: +0,96%, che diventa +4,52% per il
Valore distribuito. Si tratta dell’ennesimo segnale di come la Banca voglia porsi
in primo piano per contrastare gli effetti sociali della crisi attuale. In particolare,
si può notare dal prospetto che si presenta in crescita il valore distribuito a dipendenti e fornitori, confermando che l’attività della Banca rimane un punto di riferimento vitale per famiglie e imprese.
Per fornire una migliore informazione presentiamo i dati comparati con quelli dell’esercizio precedente; dal confronto tra i due anni non emergono grandi
novità, se non quelle già espresse in precedenza riguardo il totale del Valore
Aggiunto prodotto e distribuito.
Va sottolineato che questo prospetto non considera tutte le categorie di stakeholder (ad esempio, i clienti non sono trattati come destinatari della ricchezza
prodotta dalla Banca) e non compaiono alcuni benefici ed oneri, direttamente o
indirettamente generati dalla Banca e di grande importanza per alcuni stakeholder.
Dal momento, quindi, che il Valore Aggiunto non esprime completamente il
valore socio-economico prodotto dalla Banca, è opportuno che la valutazione
complessiva dell’operato dell’Istituto tenga conto anche delle informazioni fornite nelle altre sezioni del Bilancio Sociale.
35
PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
2013
2012
Var.%
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni attive
Commissioni passive
Dividendi proventi simili
Risultato netto dell’attività di negoziazione
Utili da cessione riacquisto di:
- crediti
- attività finanziarie disponibili per la vendita
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
- crediti
- attività finanziare disponibili per la vendita
- altre operazioni
Altri oneri/proventi di gestione
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Utili (Perdite) da cessioni di investimenti
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imprese
19.680
- 6.602
6.933
- 411
487
24
21.005
- 6.731
5.738
- 457
130
71
- 6,31%
- 1,92%
20,82%
- 10,06%
273,46%
- 66,44%
0
0
14
0
- 100,00%
0,00%
0
0
0,00%
- 1.472
0
- 42
2.419
0
0
- 1.165
0
11
2.200
0
0
26,30%
0,00%
- 475,40%
10,00%
0,00%
0,00%
0
0
0,00%
TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO
21.016 100,00%
Altre spese amministrative
5.450
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI FORNITORI
5.450
Spese per il personale
9.391
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ALLE RISORSE UMANE
9.391
Utile attribuito agli Azionisti
1.873
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A SOCI AZIONISTI
1.873
20.817 100,00%
5.326
25,93%
5.326
2,32%
25,59%
9.039
44,68%
9.039
2.113
2,32%
3,90%
43,42%
2.113
8,91%
0,96%
3,90%
- 11,39%
10,15%
- 11,39%
Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse
1.877
1.532
22,52%
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
2.236
1.896
17,93%
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO
ALL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE E PERIFERICA
4.113
Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità
19,57%
3.428
16,47%
19,98%
64
76
- 15,72%
Utile assegnato al fondo di beneficenza
100
100
0,00%
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO
A COLLETTIVITA’ E AMBIENTE
164
0,78%
176
0,85%
- 6,81%
20.990
99,88%
20.083
96,47%
4,52%
TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifichè/Riprese di valore nette su attività immateriali
Utili (perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell’avviamento
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
Utile destinato a riserve
TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTO
- 182
310
11
0
39
300
13
0
- 564,94%
3,20%
- 12,96%
0,00%
0
0
- 511
398
0
0
- 224
606
0,00%
0,00%
128,13%
- 34,35%
26
(Importi in migliaia di euro)
36
0,12%
734
3,53%
- 96,46%
Il successivo grafico rende visivamente più chiara la distribuzione del Valore
Economico tra le principali categorie di stakeholder della Banca Popolare di
Fondi.
Valore Economico distribuito
Amministrazione
centrale e
periferica
19,59%
Collettività e
Ambiente
0,78%
Fornitori
25,96%
Soci Azionisti
8,92%
Risorse Umane
44,74%
37
Una preoccupazione di base per gli
altri, nella nostra vita individuale e
di comunità, può fare la differenza
nel rendere il mondo quel posto
migliore che così appassionatamente sogniamo.
(Nelson Mandela)
La Banca, il territorio, la comunità
38
Un modo certo non secondario in cui si concretizza il sostegno alla crescita
della collettività e l’attenzione ai suoi bisogni è costituito dagli interventi della
Banca a favore di enti, associazioni, società e istituzioni, sotto forma di sponsorizzazioni e di contributi liberali. In questi anni di difficile congiuntura, in cui si fatica a sbarcare il lunario, i problemi non riguardano solo le attività economiche;
associazioni culturali, sportive, ricreative, di volontariato e ONLUS stanno sperimentando difficoltà di funding, legate al taglio dei budget o addirittura al venir
meno di sponsor e mecenati tradizionali. È per questo che la Banca non ha voluto
far mancare il suo supporto alle iniziative promosse da tutte queste realtà, cercando di contribuire anche in tal modo all’opera di mitigazione degli effetti sociali
della crisi.
Nel corso del 2013 la Bpf ha sostenuto oltre 260 tra associazioni, comitati,
Comuni, parrocchie ed enti religiosi, con interventi per oltre 182.000 euro. La
parte finale di questo documento è dedicata proprio agli interventi che la Banca ha
compiuto nell’anno appena trascorso e che scaturiscono dalla sua vocazione originaria e dal suo radicamento territoriale. I contributi, come al solito, sono stati
rivolti in larga parte alle comunità locali del proprio territorio, senza tuttavia perdere di vista progetti di origine nazionale o internazionale destinati ad aiutare
popolazioni di altri Paesi in situazione di bisogno: sono così state sostenute iniziative di solidarietà sociale, di supporto all’istruzione, di tutela del patrimonio artistico, di promozione della cultura, dell’editoria e dello sport.
La concessione di contributi rappresenta dunque un’importante forma di
coniugazione della responsabilità sociale della Banca, consentendo di redistribuire parte della ricchezza prodotta. Oltre ai contributi economici non vanno tuttavia
dimenticate le diverse altre forme di partnership o collaborazione che la Banca
assicura tramite la partecipazione di propri esponenti: è il caso, ad esempio, della
realizzazione di tirocini formativi per gli alunni delle scuole superiori o della partecipazione a meeting, convegni e concorsi vari.
Anche nel 2013 il respiro internazionale al nostro agire nel campo della solidarietà è stato assicurato dai contributi offerti a note organizzazioni umanitarie
come CBM – Missioni Cristiane per i Ciechi nel Mondo, per la loro nobile ed efficace attività. I contributi della Bpf arrivano inoltre in terre di missione grazie al
lavoro di due infaticabili suore originarie della nostra zona che, armate di coraggio e carità cristiana, continuano senza soste la loro opera in Albania e India: ci
riferiamo a suor Teresa, che appartiene alla Congregazione delle Suore Oblate
della Madonna del Rosario, e a suor Maria della Croce delle Suore della
Misericordia. Negli ultimi anni la Banca ha conosciuto anche un’altra realtà che
39
opera per la popolazione della Guinea Conakry, una ONLUS che porta il nome di
GuineAction. Promossa da un sacerdote della Diocesi di Gaeta, don Alfredo
Micalusi, l’associazione sta realizzando progetti nel Paese africano, finalizzati
soprattutto al diritto all’istruzione e al miglioramento delle precarie condizioni
sanitarie: non a caso i due cantieri aperti riguardano la scuola nel quartiere Fero di
Kissidougou e l’ambulatorio di Kankan.
I due cantieri di Kankan e Kissidougou, opera di GuineAction ONLUS
Un’altra organizzazione benefica che agisce in tutto il mondo è la Comunità
di Sant’Egidio, con la quale la Bpf continua una bella partnership oltre che una
preziosa amicizia. Nel 2013 il nostro rapporto con la Comunità originaria di
Trastevere si è concretizzato attraverso il contributo dato in occasione della presentazione del volume a cura di Gino Battaglia "La forza degli anni. Lezioni di
vecchiaia per giovani e famiglie", avvenuta il 6 agosto nella tradizionale cornice
del Chiostro di San Domenico a Fondi; hanno partecipato all’evento l’allora ministro della Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D'Alia, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Lucia Valente, l’assessore alle Politiche
Sociali del Comune di Roma Rita Cutini e il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
40
Un importante progetto cui la Banca ha contribuito nel corso del 2013 è
quello promosso dall'associazione "Chirone", che ha affrontato il tema della crisi
economica dedicando particolare attenzione alle ricadute sul tessuto produttivo
del comprensorio fondano. L'iniziativa, partita con una tavola rotonda sul tema, ha
poi trovato piena realizzazione nel bando "Crisi economica, proposte per il rilancio", un concorso per raccogliere idee e progetti utili a far ripartire l'economia
locale.
Dedichiamo anche quest’anno alcuni riquadri ad importanti iniziative di cui
la Banca è ormai tradizionale partner: il Fondi Film Festival, giunto alla dodicesima edizione e organizzato dall’Associazione “Giuseppe De Santis”; il Fondi
Music Festival, erede della Settimana Culturale Fondana; le semifinali nazionali
del Premio “Donida”, concorso canoro dedicato alla memoria di un grande autore
della musica italiana; la mostra/evento “La Fondi che non c’è più”.
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Il FONDIfilmFestival
XII Edizione
Qualità delle proposte e grande partecipazione di pubblico hanno contraddistinto la XII edizione del FondifilmFestival, tenutasi a Fondi dal 24 al
29 settembre 2013, con l’Auditorium comunale di Fondi gremito in ogni
ordine di posto per la durata dell’intera manifestazione. Le proposte hanno
spaziato dall’omaggio al cinema classico ai film più recenti, dai cortometraggi ai documentari. La manifestazione è stata arricchita dalla presentazione di libri sul cinema e sul lavoro – che rappresenta il tema principale
della rassegna – e da una mostra fotografica allestita nell’ambito dei festeggiamenti per i 70 anni dell’attore Lino Capolicchio.
Capolicchio è stato uno dei numerosi e prestigiosi protagonisti del mondo
del cinema, dell’arte e dell’informazione – tra i quali Roberto Andò, Gianni
Minà, Manuel De Sica, Ivano De Matteo, Ettore de Conciliis, Massimo
Ferrari – che hanno impreziosito le varie serate dialogando con gli organizzatori del Festival e regalando al pubblico momenti di emozione e di approfondimento culturale.
Molte le proiezioni inedite, tra cui in prima visione europea il film canadese “Fondi ‘91” e in prima visione nazionale sia la pellicola belga “AllerRetour” che il documentario “Appunti per un film su Portella” prodotto e
realizzato dall’Associazione Giuseppe De Santis, ispirata ad un racconto
cinematografico inedito scritto nel 1955 dal regista De Santis con il giornalista Felice Chilanti e incentrato sulla strage di Portella della Ginestra del
1° Maggio 1947 compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano. Nella testimonianza inedita inserita nel documentario il regista Roberto Andò ha dichiarato il proprio interesse per un progetto che conserva intatta la sua forza
anche dopo tanti decenni, auspicando inoltre che la RAI possa produrre un
film TV in due puntate basato proprio sullo script originale di De Santis e
Chilanti.
La sezione “Cinema &/è Scuola” è stata interamente dedicata a “Il
Gattopardo” di Luchino Visconti, inaugurando in collaborazione con la
casa di produzione Titanus le celebrazioni nazionali nel 50° anniversario
dell’uscita del film nelle sale e della Palma d’Oro al Festival di Cannes, con
un tributo al produttore Goffredo Lombardo e la presentazione del saggio
“Operazione Gattopardo” di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice.
42
L’edizione si è conclusa con la consueta cerimonia di premiazione del
“Dolly d’Oro Giuseppe De Santis”, assegnato al giovane regista Claudio
Giovannesi, autore dell’apprezzatissimo “Alì ha gli occhi azzurri”.
Giovannesi si è detto orgoglioso di ricevere il premio intitolato ad uno dei
maestri del Neorealismo, il cui cinema ha influito in maniera significativa
sulla sua formazione culturale.
Marco Grossi
Direttore Artistico del Fondi Film Festival
Il regista canadese Dev Khanna con alcuni componenti
del cast di "Fondi '91"
Roberto Andò premiato da
Gordana De Santis
Luisa De Santis consegna il "Dolly d'Oro"
a Claudio Giovannesi
Omaggio a Lino Capolicchio
43
La II Edizione del Fondi Music Festival
Dal 21 luglio al 18 agosto 2013 si è tenuta la II edizione del Fondi Music
Festival, manifestazione musicale organizzata dall'Associazione “Fondi
Turismo”. L'iniziativa, che è nata nel 2012 come "versione musicale" della
Settimana Culturale Fondana, ha valorizzato il centro storico cittadino, che
ha accolto i numerosissimi turisti pervenuti per assistere alle manifestazioni
inserite nel corposo cartellone.
L'evento è risultato essere uno degli appuntamenti più attesi per la promozione turistico-culturale della città ed ha visto il coinvolgimento di tutti i
siti di maggior interesse presenti nell'antico castrum romano (il Duomo di
San Pietro apostolo, il Castello Caetani, la Chiesa di Santa Maria, il complesso di San Domenico ed il quartiere ebraico della Giudea).
La manifestazione è stata aperta da un concerto celebrativo per i 200
anni della nascita di Giuseppe Verdi, tenuto dall'Orchestra da Camera
"Città di Fondi" diretta per l'occasione da Leonardo Laserra Ingrosso, direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza.
Cuore pulsante del festival è stato palazzo Caetani, che ha ospitato alcuni dei concerti più importanti, come quelli con Luigi Piovano (I violoncello
solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia) ed
Alexander Frey (unico assistente che il mitico Leonard Bernstein abbia mai
avuto).
Una menzione speciale va dedicata al duo composto da Davide Alogna
(violino) e David Boldrini (pianoforte), che nel mese di settembre hanno
ottenuto la copertina di Amadeus, il più prestigioso ed autorevole mensile
musicale italiano.
Una grande risorsa è stata la possibilità di poter utilizzare lo splendido
organo Mascioni presente nella chiesa di Santa Maria, che ha ospitato il duo
tedesco composto da Oliver Lakota e Barbara Schmelz.
Non sono mancati, come è tradizione, concerti di musica leggera e blues,
con un omaggio alla band italiana dei Modà.
La manifestazione ha ereditato tutte le partnership che erano della
Settimana Culturale Fondana, tra cui quella con il Centro Commerciale
Naturale "Corso Appio Claudio" e con tutti gli enti territoriali di riferimento. Da sottolineare la collaborazione con altre associazioni culturali presenti in città ed in provincia, come le associazioni "Ferruccio Busoni",
44
ARS, la Fondazione Campus Internazionale
di Musica ed i corsi di perfezionamento musicale di "InFondi Musica". In questo ambito,
uno dei protagonisti è stato il tenore Marcello
Nardis, invitato successivamente ad esibirsi
presso la Carnegie Hall di New York, la
sala da concerto più importante al mondo!
Il piano di comunicazione della manifestazione ha visto la stampa di 50mila
depliants distribuiti sulle spiagge da
Minturno fino a San Felice Circeo, a cui si
è aggiunta la presenza delle inserzioni
pubblicitarie inerenti il Festival in tutto il
centro sud Italia grazie al sistema dei City
Network, che hanno pubblicizzato la nostra
manifestazione fino a Catania.
Ancora una volta un sentito e doveroso
ringraziamento va alla Banca Popolare di
Fondi, che con slancio ed orgoglio ha rinnovato la fiducia in questo progetto, permettendo di raggiungere un livello qualitativo mai
raggiunto prima e solidificando quella sinergia tra pubblico e privato che è l'idea base
del nostro modus operandi.
Gabriele Pezone
Direttore Artistico del Fondi Music Festival
45
Semifinale Nazionale V Edizione
“PREMIO DONIDA”
Anche quest’anno il Premio Donida è tornato protagonista nella Città di
Fondi, non come semplice audizione ma per un appuntamento più importante: la Semifinale Nazionale, unica tappa in Italia.
Cornice dell’evento è stata Piazza Alcide De Gasperi, che ha visto l’esibizione, nelle serate del 7 e 8 agosto, di 40 artisti provenienti da tutta la
penisola, scelti dalle diverse audizioni nazionali, che hanno cantato la loro
canzone inedita.
Anche nella V Edizione, come nella passata, il team di persone presenti
all’interno della rassegna è stato composto da indiscussi professionisti del
settore; infatti a presentare le due serate sono stati i due attori Clemente
Pernarella e Melania Maccaferri (conosciutissimi dal grande pubblico del
piccolo schermo), mentre a giudicare le canzoni dei vari artisti è stata istituita una giuria d’eccellenza composta da importanti personalità del panorama musicale italiano, come Manlio Mallia (Vicedirettore SIAE), Leopoldo
Lombardi (Presidente AFI) e Federico Stragà (interprete del tormentone
“L’Astronauta”), che hanno valutato accuratamente ogni esibizione, decretando chi avrebbe partecipato alla finalissima, tenutasi a Milano nel mese di
ottobre.
46
Ancora una volta, quindi, l’Associazione Culturale SUONIEMOTIVI ha
avuto modo di realizzare qualcosa di particolarmente importante ed unico
sia sotto il profilo culturale, dando spazio in primis alla musica d’autore
emergente e ricordando uno dei più grandi compositori che la musica italiana abbia mai avuto, sia sotto il profilo turistico, portando nel nostro territorio un enorme flusso di visitatori che hanno potuto apprezzare e vivere le
varie sfumature della nostra bellissima città.
Un sentito ringraziamento va quindi a tutte quelle persone e attività vicine alle nostre iniziative e, in particolare, alla Banca Popolare di Fondi, che
ancora una volta ha contribuito concretamente al raggiungimento di questo
importante risultato.
Gianmarco Carroccia
Presidente Associazione Culturale
“SUONIEMOTIVI”
47
La Mostra/Evento “La Fondi che non c’è più”
Dal 12 al 20 Gennaio 2013 presso il Castello Caetani di Fondi si è tenuta la 3a Edizione della Mostra/Evento "La Fondi che non c'è più", organizzata dall’Associazione Culturale “Il Quadrato” in collaborazione con la
galleria “Basement Project Room”, l’Associazione Culturare “Chora” e
“Fondi Archeologica”, e che ha goduto del Patrocinio del Comune di Fondi
e del contributo della Banca Popolare di Fondi.
La manifestazione, nata come operazione della memoria per rivivere il
1900 fondano attraverso foto e documenti, cartoline e libri, oggetti e strumenti di lavoro ormai in disuso, ha richiamato l'attenzione di centinaia di
visitatori, che ne ha decretato un notevole successo di pubblico. L’idea che
ha portato alla nascita e alla crescita di questa mostra/evento era quella di
organizzare un viaggio attraverso “la Fondi che non c’è più”, i suoi personaggi, i monumenti, i mutamenti urbanistici e paesaggistici, gli avvenimenti che sono rimasti nella mente dei suoi cittadini; e al tempo stesso fornire
un momento di riflessione sulla Fondi del secolo scorso, per tramandare alle
nuove generazioni l’amore per la propria terra ed un forte senso di appartenenza ed orgoglio, fornendo l’occasione a chi ha qualche capello bianco
in più di poter ricordare la propria adolescenza ritrovandosi in un’immagine datata.
Circa 300 fotografie nuove rispetto alla passata edizione, decine di pubblicazioni su Fondi a disposizione di chiunque volesse leggerle e consultarle, numerosi arnesi da lavoro e tante produzioni artigianali di oggetti che
rappresentano la tradizione e la storia della Città: questo il "menù" offerto
a coloro che hanno preso d'assalto il Castello ed in particolare alle tante
scolaresche che hanno partecipato all'evento.
Ad arricchire l'iniziativa sono stati anche gli approfondimenti tematici
serali, tutti molto apprezzati: la presentazione di alcuni libri, la tavola rotonda sugli antichi mestieri, l'incontro dedicato alla fotografia, al fascino di
Giulia Gonzaga, il "viaggio nella memoria" con l’Archivio della
48
Prof.ssa Forte, il focus sull'arancio come "simbolo naturale della Città", e
per il gran finale una serata riservata all'archeologia e alla presentazione
del progetto "Fondi Archeologica" (Museo virtuale della Città e del
Territorio. Il patrimonio del Lazio meridionale on line per la condivisione
della cultura e la valorizzazione turistica), ed una "romantica" in cui giornalisti e storici locali hanno parlato di momenti e personaggi cui Fondi deve
molto. Particolarmente apprezzate le visite guidate per permettere di scoprire "Il Castello e il Palazzo Caetani: stanze che parlano ancora".
49
Continuiamo ora il racconto degli interventi realizzati dalla Banca nel corso
del 2013 nei confronti della collettività, riprendendo dal suo coinvolgimento nell’importante settore dell’istruzione: le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
rappresentano uno degli interlocutori principali della Bpf, tradizionalmente pronta
a rispondere alle loro esigenze didattiche o extracurriculari. I contributi sono stati
destinati alla realizzazione di progetti teatrali, scientifici, linguistici e sportivi.
L’attenzione verso questo importante stakeholder, e verso le giovani generazioni che ne rappresentano una parte importante, si concretizza in gran parte proprio nella vicinanza agli istituti per le loro attività. Tra i progetti sostenuti dalla
Banca nel corso del 2013 ricordiamo la quinta edizione dell’Agone “Costituzione
e Cittadini”, un concorso di traduzione dal greco indetto ed organizzato dal Liceo
Classico e Linguistico “Piero Gobetti ” di Fondi e riservato agli alunni dell’ultima
o penultima classe dei Licei Classici di tutto il territorio nazionale. Un’altra gara
nazionale sostenuta dalla Bpf, questa volta di traduzione dal latino, è il “Certamen
Vitruvianum Formianum”, organizzata dal Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di
Formia e giunto nel 2013 alla decima edizione. Per la prima volta, invece, entra tra
i concorsi scolastici sostenuti il “Certamen Civis Sum”, organizzato dal Liceo
Ginnasio Statale “Dante Alighieri” di Latina e giunto all’ottava edizione.
Tra gli altri interventi di maggior rilievo registriamo il contributo alla Scuola
Paritaria “Istituto dell’Immacolata” di Fondi per l’acquisto di nuovi computer,
all’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Latina per la realizzazione di un laboratorio informatico per bambini con disagio, al Liceo Scientifico “Leonardo Da
Vinci” di Terracina per la settima edizione dellla rassegna “TeatroVenerdì”, al
Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Fondi per due progetti musicali e al
Comprensivo “Giuseppe Garibaldi” di Fondi per la realizzazione di un musical.
Altri contributi in favore delle scuole sono stati riservati a progetti artistici,
alla stampa dei Piani di Offerta Formativa, alla realizzazione dei diari scolastici di
istituto, all’acquisto di materiale didattico, all’adeguamento dei laboratori o all’acquisizione di strumenti tecnici o multimediali.
Ci piace ricordare, in questa parte del Bilancio Sociale, anche l’ormai tradizionale contributo che la Banca elargisce al concorso “Caro Babbo Natale”, organizzato dall’associazione “Amici per la cultura”; il concorso, giunto alla XV edizione, coinvolge tutti gli alunni delle scuole elementari di Fondi e del suo comprensorio.
Strettamente legato al campo dell’istruzione è l’universo della cultura, che
tradizionalmente è quello che assorbe la parte maggiore dei contributi annuali della
Banca: oltre il 40% delle somme dedicate agli interventi per la collettività sono
indirizzate al sostegno di iniziative culturali.
50
La Banca contribuisce frequentemente alla pubblicazione di testi di carattere storico, culturale e poetico di stimati autori locali, e così è stato anche nell’anno appena trascorso: ricordiamo, ad esempio, la stampa
del volume “Tutto il teatro in lingua”, opera omnia del
dottor Gino Fiore, che raccoglie i testi delle tante commedie scritte dal noto farmacista-autore-attore fondano.
Un altro testo alla cui pubblicazione ha contribuito la
Banca nel 2013 racconta la storia di una fetta del territorio fondano e di coloro che lo hanno bonificato, ed è
l’interessante “I pionieri del Salto di Fondi – Storie vissute e raccontate”, di Rosa Maiorino. Nei ricordi di una
generazione di giovani degli anni ’60 ci porta Gaetano
Carnevale, con il suo “La primavera del 1963 – Il
Circolo universitario”, un’altra pagina di storia del
nostro territorio. Di tutto altro genere il testo, promosso dalla Fondazione San Giovanni di Dio, dell’apprezzato cardiologo Salvatore Valente: egli, dopo
anni di studi sull’applicazione di modelli matematici
alla funzionalità del cuore, ne ha pubblicato i risultati in “Analisi matematica e struttura non lineare del
cuore – Ecocardiografia, struttura cardiaca e diastole”.
Da ricordare anche l’intervento della Banca per
la rivista semestrale “Annali del Lazio meridionale”,
giunta al tredicesimo anno di vita. Non va trascurata
inoltre la pubblicazione dell’ormai consueto calendario realizzato dalla Sezione
Fondi-Lenola della F.I.D.A.P.A.
(Federazione Italiana Donne Arti
Professioni Affari), dedicato per il
2014 ai gioielli della tradizione fondana.
51
Tra le altre manifestazioni rilevanti ricordiamo la 29a edizione del premio
letterario “Libero De Libero”, l’edizione 2013 dell’importante “Festival
Pontino” organizzato dal “Campus Internazionale della Musica” di Latina e la
XIV edizione del premio “Grotta di Tiberio”, promosso dal Comune di
Sperlonga, in occasione del quale sono stati consegnati per la prima volta gli assegni di ricerca nel campo dell’Archeologia e della Storia greca e romana, destinati
a dottorandi che presentino elaborati legati al patrimonio archeologico di
Sperlonga.
Ricordiamo inoltre i contributi alle numerose compagnie teatrali locali che si
dedicano alla messa in scena di opere in vernacolo; la Banca è tradizionalmente
attenta alle esigenze di questa particolare attività culturale e anche nel 2013 ha
contribuito ai lavori dei sodalizi “Il sipario” e “Gli amici del teatro”.
Un’importante iniziativa che nel 2013 ha ricevuto il sostegno della Banca è il
progetto “TeatroFondi2013”, un’operazione culturale promossa dall’associazione
“La Lanterna” che includeva due iniziative di rilievo nazionale: la rassegna teatrale “Teatro Maestro”, e il ciclo di sei conferenze sulla drammaturgia contemporanea
“Il Giovane Teatro Italiano”. La rassegna e le conferenze hanno portato a
Fondi compagnie professioniste di
rilievo, autori, docenti universitari ed
esperti di teatro, con l’obiettivo di far
conoscere e promuovere le nuove leve
dei palcoscenici italiani.
In tema di tutela della salute
ricordiamo lo stretto rapporto che
intercorre con la Fondazione “San
Giovanni di Dio” e il tradizionale contributo offerto all’attività della
Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi
Cistica – Delegazione di Latina. Nello
stesso ambito continua il sostegno
delle sezioni locali dell’AVIS per favorire la raccolta ematica e promuovere
la cultura del dono del sangue.
52
Come da tradizione, anche nel 2013 la Banca ha contribuito con i consueti
interventi alla realizzazione di molte feste patronali organizzate dalle parrocchie
dei centri in cui siamo presenti. Tra i contributi di maggior rilievo concessi alle
comunità parrocchiali ricordiamo quelli destinati alla Parrocchia di Santa Maria in
Piazza di Fondi per l’ultimazione dell’oratorio nella struttura “Mater Domini”,
alla Parrocchia di San Francesco per la realizzazione di un analogo oratorio e alla
Parrocchia Stella Maris di Latina per il rinnovo dell’amplificazione nella chiesa.
Come gli altri anni, infine, la Banca ha sponsorizzato numerose società ed
eventi sportivi in tutte le piazze in cui è presente, riconoscendo l’importante ruolo
ricoperto dallo sport nel tessuto sociale dei paesi e delle città. Molte discipline
sportive sono state sostenute dagli interventi della Bpf, dal calcio al basket, dalla
pallavolo alla pallamano, dall’atletica al tennis tavolo, dal calcio a 5 alla vela e al
ciclismo.
Tra le società sportive sponsorizzate dalla Bpf va innanzitutto ricordato il
sodalizio Fondi Calcio, che nella scorsa stagione è purtroppo retrocesso dopo tre
anni di campionati professionistici, avendo militato nella Seconda Divisione della
Lega Pro.
Un’altra società cui la Banca è tradizionalmente vicina è la gloriosa
Handball Club Fondi: fondata nel 1967, il sodalizio fondano, nell’anno del ritorno nella massima serie nazionale, è riuscito a centrare l’accesso ai playoff-scudetto, dove si è fermato ai quarti di finale: si tratta di un risultato storico per la società rossoblù, tra le prime otto in Italia, e per tutto lo sport locale. Anche nella stagione 2013/2014 l’HC Fondi sta ben figurando nel massimo campionato.
53
Continua anche il rapporto con la Pallavolo Fondi, cui ci lega un consolidato rapporto che dura da oltre trent’anni; la prima squadra della società fondana
milita in serie C, e nel campionato in corso si è già assicurata l’accesso ai play-off
per la promozione. La formazione è composta interamente da ragazze della zona,
con prevalenza del gruppo storico di atlete fondane e terracinesi e l’innesto di altre
provenienti da Latina, Sezze e Ferentino. Questo spiega l’importanza del vivaio,
che la Pallavolo Fondi tradizionalmente cura con attenzione. Le squadre Under 14
e Under 16, che portano il nome della Bpf, stanno ben figurando nei rispettivi
campionati: la prima ha raggiunto le fasi finali del campionato di categoria, la
seconda è giunta terza alla fine del suo torneo. Da rimarcare anche il gran lavoro
svolto dalla società pallavolistica con il mini-volley.
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Come di consueto, chiudiamo il Bilancio Sociale con il grafico che mostra le
percentuali in cui si possono ripartire nei diversi campi gli interventi del 2013
della Banca Popolare di Fondi.
Contributi e sponsorizzazioni
Meeting, convegni e
seminari
2,36%
Premi e
concorsi
1,65%
Sponsorizzazioni
sportive
11,91%
Altro
4,79%
Istituzioni scolastiche
e borse di studio
6,51%
Iniziative di
beneficenza
6,08%
Iniziative culturali,
restauri
40,46%
Feste popolari e
manifestazioni
pubbliche
14,46%
Iniziative Sociali
11,78%
L’intenzione di proseguire anche negli anni a venire sulla strada della
responsabilità sociale da sempre percorsa porta ad avanzare all’assemblea dei soci
una proposta di ripartizione dell’utile che prevede l’attribuzione al fondo per scopi
di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse del 4,2% del risultato netto dell’esercizio 2013.
55
Il Bilancio Sociale 2013 è stato redatto dalla Funzione Affari Generali con
la collaborazione della Funzione Pianificazione, Controllo di Gestione e
Risk Management. Nella realizzazione di questa edizione siamo tornati a
ispirarci alle Linee guida del Global Reporting Initiative (GRI) G3.1, utilizzando, tra i principali indicatori ivi previsti, quelli più significativi per
la nostra realtà. Prosegue così il cammino di “misurazione” della
Responsabilità Sociale della Banca e delle sue ricadute, con l’obiettivo,
nel prossimo futuro, di allinearci ulteriormente agli standard nazionali e
internazionali, in particolare al nuovo GRI G4.
Ringraziamo tutti coloro, interni ed esterni alla nostra struttura, che hanno
contribuito alla realizzazione del presente documento con il supporto fornito alla ricerca ed alla raccolta del materiale pubblicato; cogliamo inoltre l'occasione per invitare quanti lo desiderino a farci pervenire le proprie
sensazioni, idee e suggerimenti al fine di poter rendere sempre più il
Bilancio Sociale lo specchio fedele delle relazioni di scambio sociale
della Banca.
BANCA POPOLARE DI FONDI
Direzione Generale
Via Giovanni Lanza, 45
Tel.0771.5181
Fax.0771.510532
[email protected]
Le fotografie presenti in questo documento sono di:
Vincenzo Bucci, Michòl Di Perna, GuineAction,
Lorenzo Marzoli, SuoniEmotivi.
STAMPA
Latina Grafica Srl
Tel./Fax 0773.611121
- Aprile 2014 -