Facciamo la nostra parte Il Bilancio Sociale della Banca Popolare di Fondi Edizione 2013 Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì. Solo un piccolo colibrì decise di volare verso l’incendio. La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: “Cosa stai facendo?”. L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”. “Ma è impossibile domare fiamme così vaste con la sola goccia che porti nel tuo becco”, gli fece notare il leone. “Io faccio la mia parte”, rispose il colibrì. A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme. Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato. Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco. Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame solo un brutto ricordo”. (antica fiaba africana) 2 Cara amica, caro amico della Bpf, con il 2013 ci siamo messi alle spalle un altro anno difficile per l’economia internazionale ma anche e soprattutto per il sistema produttivo locale. La prima vera crisi dell’economia globalizzata ha continuato a far sentire i suoi effetti sulla situazione congiunturale, causando una ormai diffusa fragilità che coinvolge tutti gli attori economici. Non ci piace essere pessimisti, né ci viene spontaneo guardare con ottimismo al prossimo futuro senza considerare i danni che la crisi ha finora prodotto. Siamo tuttavia convinti che, a prescindere dai tempi e dalla velocità di una ripresa che tarda a venire, proprio dalle difficoltà degli ultimi anni possa nascere una nuova consapevolezza: l’uomo, e non il profitto, deve essere il fine dell’azione economica! Siamo tra quelli che pensano che non di solo PIL vive l’uomo, cioè che il benessere e la soddisfazione di vita di un Paese non possano essere misurati soltanto da un freddo indicatore che conteggia beni e servizi prodotti e venduti sul mercato. Una misurazione esclusivamente orientata alla produzione, infatti, non tiene conto dello stock di beni spirituali, culturali, ambientali e relazionali di una determinata comunità. È per questo che, nella Banca che presiedo, ci preoccupiamo degli effetti sociali prodotti dalla nostra attività: senza responsabilità non c’è vero sviluppo e ogni azienda che intende contribuire alla crescita di una porzione più o meno grande di territorio deve necessariamente essere socialmente responsabile. Non è un caso che la forma giuridica della Banca Popolare di Fondi sia quella cooperativa, l’unica capace di assicurare un legame positivo tra sviluppo economico e ricadute sociali. L’importanza della cooperazione bancaria, in particolare, è emersa in maniera più netta proprio in questi anni segnati dalla crisi: tra la fine del 2008 e il 2013 le Banche Popolari italiane hanno erogato nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese per oltre 180 miliardi di euro, un ammontare analogo a quello dei quattro anni precedenti in cui la congiuntura era favorevole. La forma cooperativa è alla base di questi risultati, che confermano la naturale vocazione del credito popolare: accompagnare e sostenere, soprattutto nei momenti difficili, le famiglie e le piccole e medie imprese, rispondendo alle loro esigenze grazie soprattutto alla radicata presenza sul territorio. Una governance, fondata sul voto capitario, che garantisce e genera democrazia economica, promuove l’inclusione e la partecipazione attiva delle 3 comunità in cui la banca vive e opera; un modello di banca incentrato sull’economia reale, capace di sviluppare relazioni durature e personalizzate con la clientela e con tutti gli altri interlocutori. Per questo le Banche Popolari possono esprimere visioni di lungo periodo, lontane dall’immediata massimizzazione dei profitti ma viceversa attente alla sostenibilità reddituale, ambientale e più in generale umana. A motivo delle sue caratteristiche, la cooperazione bancaria è una realtà in continua espansione in tutto il mondo: gli istituti bancari di natura cooperativa sono oggi oltre 200.000, con oltre 430 milioni di soci e quasi 730 milioni di clienti. La loro raccolta sfiora gli 8.800 miliardi di euro e gli impieghi raggiungono la cifra di 6.800 miliardi di euro: numeri che hanno registrato un notevole impulso proprio negli ultimi anni, mettendo in ulteriore evidenza quei valori della cooperazione che hanno consentito a queste banche di svolgere un ruolo anticiclico di stabilizzazione dell’economia. Nello scorso settembre è stato presentato a Londra un libro dall’eloquente titolo “Le persone oltre il capitale: l’alternativa cooperativa al capitalismo”, un saggio basato su dati e numeri in cui si dimostra che le cooperative rappresentano un’efficace alternativa alla finanziarizzazione dell’economia, avendo la capacità di offrire valide risposte ai problemi più urgenti di oggi, dalla crescente disuguaglianza sociale alla profonda crisi economica. I contributi presenti nel libro citato sono soltanto alcuni dei riconoscimenti che la cooperazione bancaria ha ricevuto nell’ultimo biennio in molte parti del mondo. Le cifre che abbiamo riportato sono eloquenti e dimostrano che, davanti all’”incendio” di un sistema imperniato sempre più sulla speculazione e sempre più distante dall’economia reale, c’è un fronte compatto che non ha paura di affrontare le fiamme e tenta di spegnerle. E noi ci sentiamo esattamente come il colibrì della storiella cha apre questo documento: siamo piccoli ma, per quanto minuscolo sia il nostro “becco”, siamo pronti a fare la nostra parte. Il Presidente 4 INDICE - Lettera del Presidente 3 Una goccia dopo l’altra 7 La relazione sociale della Bpf 13 - La Banca e i suoi Soci - La Banca e la sua Clientela - La Banca e le sue Risorse Umane - La Banca, lo Stato e gli Enti Locali 15 21 27 32 Gocce di valore 34 - Prospetto di determinazione e distribuzione del Valore Aggiunto 36 La Banca, il territorio, la comunità 38 - Il FONDIfilmFestival - XII Edizione - La II Edizione del Fondi Music Festival - La Semifinale nazionale del Premio Donida - La Mostra/Evento “La Fondi che non c’è più” 42 44 46 48 5 14 Novembre 2013: due momenti dell'intervento del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca, Cav. Giuseppe Rasile, in occasione della cerimonia di posa della prima pietra della costruzione che ospiterà la nuova Sede Amministrativa e Direzione Generale, e l'applauso dei numerosi convenuti. Quello che puoi fare è solo una goccia nell'oceano, ma è ciò che da' significato alla tua vita. (Albert Schweitzer) Una goccia dopo l’altra 7 La metafora dell’incendio nella foresta, che ispira questo Bilancio Sociale, ci offre molti spunti di riflessione. L’idea della goccia d’acqua, insufficiente e al tempo stesso indispensabile, sembra aver persuaso fette sempre più ampie di attori economici della necessità di comportamenti diversi e virtuosi. In un contesto economico in cui a farla da padrone è una finanza da gratta e vinci, da casinò, dove a vincere sono i più svelti e magari i più furbi, i mercati finanziari si trasformano in luoghi dove allo scambio si sostituisce la scommessa, dove i beni sono accessori rispetto al gioco: potrebbero anche non esserci. Ne consegue che il primato spetta al profitto immediato, non alla produzione; in questo modo l'economia non è più al servizio dell'uomo. Se la direzione è il profitto a tutta velocità, il rischio di sbandamento, di aumento dell'esclusione e della povertà è assai forte. Papa Francesco, nella “Evangelii Gaudium”, ha dichiarato che l'iniquità è la radice di ogni male: ecco, coloro che tentano di interpretare un’economia virtuosa cercano invece una ricchezza che sia a beneficio di tutti, e non solo di una piccolissima parte del popolo. Si moltiplicano così esempi di “piccoli colibrì” che combattono questa finanziarizzazione esasperata dell’economia e le ingiustizie che ne discendono; si diffondono pratiche che in comune hanno il ritorno alla centralità dell’economia reale, la sola capace di produrre benessere, occupazione e sviluppo, ossia le precondizioni necessarie per generare una maggiore equità. Pratiche come la finanza etica, il commercio equo e solidale, il consumo e il turismo responsabile, i gruppi di acquisto solidale, rappresentano le tante gocce che tentano di spegnere oggi gli incendi provocati dal capitalismo finanziario e speculativo. Crediamo che uno degli equivoci che ha portato l’economia verso questa sorta di “doping finanziario” sia da ricercare nell’utilizzo esclusivo del Prodotto Interno Lordo come indice della crescita economica. La mera misurazione del prodotto economico, rappresentata dal PIL, identifica infatti il paradigma dell’economia con una visione dell’individuo prevalentemente ancorata al consumo di beni materiali, con la conseguenza di ridurre i valori sociali ad una egoistica presenza dell’individuo in un corpo sociale privo di relazioni. E se il messaggio è quello di massimizzare il solo valore economico, a prescindere dalle conseguenze sociali e ambientali, si può comprendere come certe dinamiche si siano impadronite dell’economia, spostando l’attenzione dalla veduta lunga indirizzata a una crescita sostenibile verso quella brevissima, figlia del dilagante efficientismo. L’uso esagerato e disinvolto del PIL rientra in questo quadro: se è vero che gli indicatori economici di cui sentiamo parlare sono molti (il tasso di disoccupazione, l’inflazione, il debito pubblico, etc), è sempre il PIL a dominare la scena mediatica in un mondo in cui l’uomo diventa sempre più solo e sempre più manipolabile. 8 Ragguagli in questo senso ci vengono anche dal rapporto della Commissione per la Misurazione delle Performance Economiche e del Progresso Sociale, voluta nel 2008 dall’allora presidente francese Sarkozy e affidata a tre illustri economisti: Joseph Stiglitz, Amartya Sen e Jean-Paul Fitoussi. Il rapporto, presentato a settembre del 2009, esprime un messaggio importante: è necessario spostare l’attenzione dalla produzione delle merci al benessere delle persone, posto in un contesto di sostenibilità. Vale a dire che la produzione deve servire alla condizione umana, non viceversa. Spostare l’accento dall'economia della produzione alla centralità delle condizioni materiali di vita non significa tuttavia dismettere le misure di produzione ma solo focalizzarsi sul benessere, poiché esiste uno scarto crescente tra le informazioni contenute nel PIL e quelle che realmente interessano per il benessere degli individui. Sappiamo bene che “senza soldi non si cantano messe”, cioè che produzione e reddito influenzano fortemente gli standard materiali di vita, ma le loro misure convenzionali non sono sufficienti per definire il benessere umano e devono essere accompagnate da elementi non monetari che rappresentano la qualità della vita. Il rapporto Stiglitz-Sen-Fitoussi ha dunque riaffermato non solo che è necessario andare “oltre il PIL”, ma anche, e soprattutto, che non è importante trovare una misura ad esso alternativa bensì usare una lettura al plurale della realtà. È la logica del “noi”, quella che contraddistingue le imprese cooperative, nella cui categoria si inserisce pienamente la Banca Popolare di Fondi. È il mondo delle banche etiche, delle istituzioni di microfinanza, delle banche popolari, dei crediti cooperativi, in forte crescita a livello mondiale anche in questi anni di crisi e capaci di intervenire finanziando piccole e medie imprese nei momenti congiunturali più difficili. Usare una lettura plurale vuol dire tener conto di tutti gli attori del ciclo economico e più in generale della società, considerando anche l’importanza delle relazioni che intercorrono tra loro; significa inoltre non assumere come criterio unico e dominante quello della soddisfazione di una sola categoria di portatori d’interesse (i soci/azionisti) rischiando di divenire vittima di avidità, asimmetrie informative e particolarismi di ogni genere. A banche come la nostra è affidato un ruolo fondamentale: quello di fare economia creando al contempo quei valori fondamentali, come responsabilità e fiducia tra gli attori economici, di cui il mercato ha bisogno per poter funzionare. Anche nel nostro piccolo ci sforziamo ogni giorno di portare un contributo, nella consapevolezza che solo per mezzo di pratiche corrette e virtuose sarà possibile dare un senso compiuto all’importante tentativo di ristabilire quale sia la ricchezza del mondo che dobbiamo preservare e consegnare alle generazioni che verranno. 9 Essere socialmente responsabili, per noi, vuol dire tutto questo. Senza dubbio è un compito gravoso ma che fa parte del DNA di questa banca e che passa da un concetto che vogliamo ribadire anche in questo resoconto: la capacità di trasporre l’ultima riga di bilancio da “fine” a “mezzo”. Con questo spirito, quotidianamente incarnato e vissuto dalla Bpf, dai suoi amministratori e dai dipendenti, passiamo ora ad esporre una breve analisi di alcuni dati che provengono dal bilancio d’esercizio espressi in forma tabellare e grafica. Sebbene la nostra Banca persegua, infatti, i risultati sociali prima ancora di quelli economici, è bene partire dalle più importanti grandezze di bilancio per effettuare una sintetica valutazione dell’operatività dell’esercizio 2013. Più avanti, in questo documento, i lettori potranno apprezzare le principali ricadute in termini sociali dell’operato della Banca e giudicarlo grazie all’utilizzo di alcuni indicatori. VOCE IMPORTO Crediti verso la clientela Raccolta diretta da clientela (*) Margine d'interesse Margine d'intermediazione Utile delle attività ordinarie 523.049.274 596.272.351 13.078.216 20.111.178 2.370.332 VARIAZIONE 2013/2012 2,43% - 2,42% - 8,38% 1,72% - 15,92% (*) Non contiene gli importi riferiti a forme tecniche comprese nella Voce 20 del Passivo (Debiti verso Clientela) ma non classificabili come raccolta. Nella tabella precedente, che esprime in maniera molto sintetica i principali dati economici e patrimoniali rivenienti dal bilancio d’esercizio, si possono cogliere le dinamiche registrate nel 2013 dalla raccolta e dagli impieghi a clientela della Banca. L’aumento dei crediti, che fa ancora una volta da contraltare alla loro contrazione a livello di sistema, è una nuova dimostrazione del sostegno offerto dalla Bpf all’economia locale, mentre il lieve calo della raccolta diretta è il frutto di due concause: il passaggio al comparto dell’indiretta ad opera di una parte della clientela e la necessità di far ricorso ai risparmi a causa della persistente crisi economica. 10 Per quanto concerne i risultati economici, possiamo notare la nuova contrazione del margine d’interesse, che nell’ultimo anno ha continuato a risentire del basso livello dei tassi di mercato, e il recupero del margine d’intermediazione, che usufruisce soprattutto del buon andamento delle commissioni da servizi. L’utile netto annuale si mostra inferiore del 15,92% rispetto a quello del 2012, un risultato che deriva anche dalle maggiori rettifiche di valore su crediti e dal lieve aumento dei costi operativi. Un’altra tipica analisi che presentiamo in questo documento è quella dedicata all’operatività della Banca ed alle caratteristiche della clientela, uno dei suoi principali interlocutori: i seguenti grafici presentano, nell’ordine, la composizione della massa amministrata, degli impieghi e del margine d’intermediazione al 31 dicembre 2013. Nel primo dei tre diagrammi, la torta intera rappresenta la somma di raccolta diretta ed indiretta. La composizione dell’aggregato non si discosta molto da quella dell’anno precedente; tuttavia si segnala il lieve recupero delle forme a vista (depositi a risparmio e conti correnti) su quelle a scadenza (certificati di deposito e obbligazioni) rispetto a fine 2012: le prime rappresentano a fine 2013 il 55,3% dell’aggregato (53,4% dodici mesi prima) mentre la somma delle seconde si riduce al 17,9% dal 20,6% di fine 2012. Anche a fine 2013, inoltre, la raccolta in Pronti Contro Termine risulta nulla. Sale invece di quasi un punto percentuale l’incidenza della raccolta indiretta, che chiude il 2013 con un incremento dell’1,7%. Massa Amministrata depositi a risparmio 23,12% raccolta gestita 13,29% conti correnti 32,23% azioni 2,44% Bot/obblig. (stat. e corp.) 10,84% estero 0,19% certificati di deposito 5,31% obbligazioni BPF 12,58% 11 Resta molto simile a quella degli anni precedenti la composizione degli impieghi lordi a clientela per forma tecnica: alla lieve contrazione del “portafoglio finanziario” (dal 69,7% al 68,6%) e dei conti correnti (dal 23,3% al 22,8%) corrisponde l’aumento delle sofferenze, la cui incidenza sull’intero aggregato a fine 2013 sale dal 5,9% al 7,5%. Impieghi lordi a clientela portafoglio finanziario 68,61% conti correnti 22,80% sconto 0,67% sofferenze 7,49% estero 0,43% I dati di conto economico, relativi alla composizione della Voce 120, pur confermando il modello di business tradizionale espresso dalla Banca, basato sull’attività di intermediazione creditizia, esprimono nel 2013 una lieve ricomposizione della redditività; rispetto al 2012, infatti, l’incidenza del margine d’interesse scende dal 72,2% al 65% della voce, mentre il buon andamento delle commissioni porta la loro incidenza dal 26,7% al 32,4%. Va tuttavia rilevato che nel 2012 la commissione di massimo scoperto era ancora parte integrante del margine d’interesse, mentre nell’ultimo anno la nuova commissione sull’accordato incide sulla voce delle commissioni nette. Margine di intermediazione commissioni nette 32,43% proventi da titoli 2,54% margine d‛interesse 65,03% 12 Hanno ragione i mistici, i poeti e i filosofi: siamo connessi con tutti. Una sottile trama di relazioni ci tiene insieme. (Thomas Gordon) La relazione sociale della Bpf 13 Questa sezione del Bilancio Sociale è dedicata ai rapporti che intercorrono tra la Banca Popolare di Fondi e le principali categorie dei suoi stakeholder. Il legame con tutti loro non è un mero fatto di contabilità ma costituisce il riflesso dell’applicazione della responsabilità sociale all’azione della Banca. Per un’entità come la nostra, che non persegue principalmente ed esclusivamente la creazione di valore economico, la relazione con i diversi interlocutori assume rilevanza strategica e organizzativa; ma ancor prima contribuisce ad affermare un dovere di responsabilità reciproca tra la Banca e tutte le categorie di attori con cui si confronta ogni giorno. Le relazioni migliori, quelle destinate a durare a lungo, sono fondate soprattutto su trasparenza e fiducia; e l’etica, nei rapporti economici e non solo personali, costituisce un elemento necessario per la fiducia. Ecco perché relazioni profonde e durature contribuiscono a ridefinire il rapporto tra mezzi e fini e, nel nostro caso, a recuperare un legame più stretto tra le esigenze e i bisogni delle persone e l’attività economica e finanziaria. In questo senso, l’obiettivo del nostro agire e della cura che prestiamo alle nostre relazioni è quello di riaffermare in modo chiaro e netto che l’economia, il mercato, la produzione e la finanza rappresentano gli strumenti attraverso i quali si possono combinare i diversi fattori per ottenere maggior valore sociale, in termini di più elevato benessere materiale ma anche e soprattutto umano, culturale e civile, sia per gli individui che per il territorio. Così le relazioni diventano generatori di circoli della responsabilità, intesi come luoghi effettivi o virtuali di creazione del valore aggiunto non solo per l’impresa o alcune categorie ma in ottica di bene comune. L’appartenenza della nostra Banca alla categoria delle Popolari rende tutto questo più naturale. La mission di questa storica categoria di banche, codificata nei loro statuti e concretamente applicata nella loro azione, le spinge naturalmente verso il tessuto sociale dei territori in cui operano. È lì che svolgono il loro compito di sostegno all’economia, e il prezioso ruolo anticiclico nei momenti di crisi, ma anche il lavoro di garanzia della coesione sociale che si traduce spesso nel supporto di progetti o iniziative di natura solidaristica, sociale e culturale. I valori della cooperazione e della mutualità sono insiti nel modo di fare banca delle Popolari, che non può prescindere dalle relazioni che ogni istituto di questo tipo è capace di instaurare. Nel nostro caso i soci, i clienti, i dipendenti e gli enti pubblici costituiscono i principali interlocutori; in questo documento sono quindi approfonditi, con l’aiuto di numeri e grafici, i rapporti con queste categorie di stakeholder, anche se non vanno assolutamente trascurati altri attori quali ad esempio i fornitori, i partner commerciali, i media locali, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, le scuole e più in generale le giovani generazioni. 14 La Banca e i suoi Soci I soci rappresentano l’anima di ogni sodalizio, ma quando si parla di cooperative questo aspetto assume una rilevanza maggiore. I principi su cui si fonda una società cooperativa, infatti, scaturiscono dalla creazione di una comunità umana che condivide un progetto e i valori che lo ispirano. Il socio di una banca popolare aderisce alle sue finalità e partecipa attivamente alla sua vita, percependola come uno strumento utile alla crescita delle comunità locali e alla diffusione di democrazia economica. La Banca Popolare di Fondi ha vissuto e continua a vivere tutto questo, grazie alle sue caratteristiche e all’apporto della compagine sociale, i cui membri spesso assumono anche il ruolo di cliente o di dipendente. È importante il contributo di ognuno perché, dopo 123 anni, il sogno di alcuni visionari prosegua e si rafforzi sempre più, con lo stesso spirito anche se con mezzi diversi. Lo strumento principale di partecipazione del socio è l’assemblea, in cui ha la facoltà di partecipare al governo societario attraverso gli interventi, che permettono un adeguato dibattito, e il voto, che si esercita con la formula del voto capitario: con questa formula ogni socio, indipendentemente dal numero di quote possedute, ha diritto a un solo voto. Ci piace sottolineare, anche in questa occasione, come si realizzi mediante questa modalità il modello di democrazia societaria basato sulla parità di tutti i soci. La Banca favorisce l’effettiva ed utile partecipazione all’Assemblea mediante una puntuale informativa pubblicizzata anche attraverso gli organi d’informazione e attraverso la possibilità per tutti i soci di consultare la documentazione relativa all’ordine del giorno presso la sede legale della Banca e presso tutte le filiali almeno quindici giorni prima dell’appuntamento annuale. Diverse sono le modalità con cui si concretizza l’attenzione verso i soci o, in altre parole, viene declinata la mutualità. Innanzitutto il socio è il primo a beneficiare della sana e prudente gestione della Banca, che vede i suoi frutti concreti nel rafforzamento patrimoniale e nell’adeguata remunerazione del capitale investito: una politica gestionale capace di abbinare in maniera ottimale i due obiettivi è la prima e più importante garanzia della continuità aziendale. Al fine di beneficiare i soci che hanno l’esigenza di vendere le proprie azioni per improrogabili esigenze, inoltre, è presente nel patrimonio della Banca un fondo per l’acquisto di azioni proprie che rende più semplice e rapida l’operazione di compravendita delle stesse. Ricordiamo inoltre che per favorire i soci nell’accesso e nella fruizione dei servizi offerti, la Banca ha introdotto da alcuni anni il pacchetto “Formula Socio”, comprendente prodotti e vantaggi specifici per tutti gli appartenenti alla nostra compagine sociale. Non va dimenticato, infine, che la Banca, per rafforzare ulteriormente il rapporto con i Soci, ha stipulato ben due polizze infortuni a loro dedicate. 15 I soci della Banca Popolare di Fondi a fine 2013 sono 2.475, che nei prospetti seguenti abbiamo provveduto a ripartire in base a diversi criteri per tracciarne una sorta di identikit. Ricordiamo che il socio della Banca Popolare di Fondi non può detenere azioni in misura superiore all’1% del capitale sociale, così come stabilito dalla Legge 221/2012 (articolo 23 quater). A fine 2013 i soci che detengono azioni per una quota superiore a questo limite sono 9, ma tutti questi casi riguardano operazioni di acquisto antecedenti all’entrata in vigore della normativa. Soci B.P.F.: Persone fisiche e giuridiche 1.427 1750 0,40% 1.038 1500 41,94% 1250 1000 750 10 57,66% 500 250 0 Persone giuridiche Persone giuridiche Persone fisiche Uomini Donne Come si può dedurre dai grafici precedenti, l’esame della compagine sociale evidenzia nel complesso una nettissima prevalenza delle persone fisiche, con una maggioranza maschile. Nel prospetto seguente si nota invece che il nucleo principale della compagine sociale risiede nella provincia di Latina, territorio in cui la Banca è nata ed è storicamente cresciuta. Ripartizione territoriale dei Soci n. Soci Latina Frosinone Altre Province 2.236 68 171 Totale 2.475 16 Dall’analisi della distribuzione delle azioni in base al settore di attività economica dei soci si evince che la nostra Banca è soprattutto la banca delle famiglie visto che oltre il 97,5% delle azioni è detenuto nei loro portafogli. Distribuzione delle azioni B.P.F. per settore di attività economica Società e associazioni 1,80% Famiglie consumatrici 88,55% Artigiani 0,69% Altre famiglie produttrici 8,96% La percentuale degli iscritti al Libro Soci da tre anni o più è pari a circa il 90%, a dimostrazione dell’elevato grado di attaccamento alla Banca. Soci B.P.F.: grado di fidelizzazione 1.658 2.000 1.750 1.500 1.250 1.000 750 500 250 569 149 99 Meno di 1 anno Da 1 a 3 anni Da 3 a 10 anni 17 Oltre 10 anni Nel 2013 non sono state emesse nuove azioni, per cui il totale delle quote azionarie Bpf è rimasto lo stesso di dodici mesi prima, cioè 535.000. Numero azioni B.P.F. in circolazione 550.000 525.000 500.000 475.000 450.000 425.000 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 La matrice popolare della Banca emerge anche dall’analisi del possesso azionario e dal relativo livello di concentrazione: il 49,5% dei soci possiede fino a 50 azioni, il 68,3% possiede non più di 100 azioni, poco meno dell’80% della compagine sociale detiene fino a 200 azioni nel proprio portafoglio. Possesso azionario n. Soci fino a 30 azioni 759 da 31 a 50 azioni 351 da 51 a 100 azioni 496 da 101 a 200 azioni 317 da 201 a 500 azioni 347 da 501 a 1.000 azioni 129 oltre 1.001 azioni 76 TOTALE 2.475 18 Il buon andamento della Banca e l’equilibrio nelle scelte di distribuzione del valore creato si ritrovano nel costante incremento del valore dell’azione e nell’importante dividendo annualmente distribuito, come si può evincere dalla lettura della seguente tabella e dei successivi grafici. Anno Valore azione Dividendo 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013* 69,00 73,00 76,00 80,00 84,00 86,00 89,00 91,00 93,00 94,00 95,00 96,00 97,00 2,58 2,85 2,95 3,10 3,20 3,50 3,70 3,90 3,95 3,95 3,95 3,95 3,50 * I valori si riferiscono alle proposte da approvare in Assemblea Valore azione B.P.F. 100 90 80 70 60 50 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 19 Dividendo 4,00 3,75 3,50 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Il rendimento delle azioni della Banca Popolare di Fondi, ricavato dalla somma del dividendo e dell’incremento di valore nell’anno, si attesta nel 2013 al 4,72%. Dal seguente grafico è possibile notare che negli ultimi esercizi il rendimento si è tenuto costantemente ed ampiamente al di sopra di quello dei BOT annuali. Rendimento delle azioni B.P.F. 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Inflazione 2007 Bot Annuali 20 2008 Azioni BPF 2009 2010 2011 2012 2013 La Banca e la sua Clientela Non avrebbe senso dedicare un importante paragrafo del Bilancio Sociale al rapporto con la clientela se la Banca non avesse continuato a svolgere, in questi anni di congiuntura economica negativa, il suo ruolo di riferimento e di sostegno all’interno dei territori di insediamento; sottrarsi da questo impegno avrebbe significato rinunciare a praticare quei valori che sono tipici di una banca popolare cooperativa vicina alle famiglie e alle piccole e medie imprese, e che campeggiano da sempre nella storia della Bpf. Tale premessa è necessaria per comprendere la normale operatività della Banca, che continua a prestare attenzione alla clientela e a fornire prodotti e servizi calibrati sulle sue esigenze, a impiegare nel territorio le risorse ivi raccolte nell’opera di intermediazione creditizia finalizzata al supporto dell’economia locale. Ma in quest’ottica va letta anche l’adesione a iniziative in favore di aziende e famiglie, rivolte al sostegno di soggetti in difficoltà o a favorire la ripresa economica, quali ad esempio il cosiddetto “Accordo per il Credito 2013”, sottoscritto dall’ABI e dalle altre Associazioni di rappresentanza delle imprese in favore delle PMI (piccole e medie imprese); nel 2013 la Banca ha aderito anche all’iniziativa dell’ABI denominata “Percorso Famiglia”, che prorogava di fatto i termini per la presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui prevista dal cosiddetto “Piano Famiglie”. Nel corso degli ultimi anni, e così nel 2013, sono state inoltre sottoscritte convenzioni con associazioni di categoria e consorzi di garanzia fidi, con l’obiettivo di monitorare e facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Siamo infatti convinti che, soprattutto in momenti come quello che l’economia sta vivendo ormai da molti anni, diventa fondamentale alimentare quel circolo virtuoso tra i diversi attori del territorio capace di generare l’unica componente insostituibile nei rapporti di scambio tipici dell’attività economica: la fiducia. Solo attraverso questo asset, intangibile quanto importante, possono mettersi in rete idee e progetti con la possibilità di condividerli e generare qualcosa di buono per i singoli e per l’intera comunità locale. La fiducia è naturalmente nutrita da pratiche corrette e trasparenti, come ad esempio l’informativa costante e chiara sulle condizioni dei prodotti offerti, che contribuisce ad alimentare la responsabilità nei confronti del tessuto sociale. Per questo la Banca ha destinato da anni alcune sue risorse alla predisposizione, verifica e pubblicazione dell’intera informativa contrattuale, precontrattuale e 21 promozionale, in un’ottica di puntuale rispetto delle disposizioni che regolano le modalità di offerta e di sottoscrizione dei prodotti e dei servizi bancari; tutta la documentazione di questo tipo è costantemente aggiornata in relazione alle variazioni normative. Come sempre, i principali dati sulla raccolta, gli impieghi e i servizi sono riportati nel bilancio d’esercizio; in questa sede ci concentriamo su altre dinamiche, utili a fornirci indicazioni sul legame che la Banca continua ad avere con il territorio di riferimento. A fine 2013 il numero di rapporti in essere si presenta pressoché in linea con il fine anno precedente (-0,15%), come frutto di due dinamiche di segno opposto: i conti correnti presentano un tasso di crescita del 3,37%, mentre si riducono del 2,2% i depositi a risparmio. Rapporti attivi e passivi in essere di cui Rapporti di conto corrente Rapporti di deposito a risparmio dicembre 2013 dicembre 2012 dicembre 2011 Variazioni% 2013/2012 53.776 53.855 52.394 - 0,15% 20.157 27.537 19.500 28.156 18.963 27.764 3,37% - 2,20% Negli ultimi quattro esercizi la Banca non ha aperto nuove filiali ma si è impegnata nel consolidamento dell’attuale rete commerciale, formata da 22 unità: 19 sono ubicate in provincia di Latina, di cui 6 a Fondi, e 3 in provincia di Frosinone. Come emerge dai seguenti prospetti, anche la distribuzione dei rapporti e dei volumi tra le province in cui la Bpf opera ribadisce il peso preponderante del territorio pontino. Distribuzione territoriale dei rapporti Latina Frosinone Totali Distribuzione territoriale dei volumi Latina Frosinone Totali RACCOLTA IMPIEGHI 2013 comp. % 2012 comp. % 2013 comp. % 2012 comp. % 92,02% 7,98% 100,00% 91,88% 8,12% 100,00% 91,38% 8,62% 100,00% 91,75% 8,25% 100,00% RACCOLTA IMPIEGHI 2013 comp. % 2012 comp. % 2013 comp. % 2012 comp. % 93,68% 6,32% 100,00% 93,67% 6,33% 100,00% 22 95,65% 4,35% 100,00% 95,80% 4,20% 100,00% La ripartizione della clientela per settori economici conferma la connotazione “popolare” della Banca: • nella distribuzione settoriale della raccolta, l’interlocutore principale della Banca rimane il settore “Famiglie”, il cui peso sul totale del comparto sfiora il 90%; • prevalenza del settore “Società non finanziarie” nella distribuzione settoriale degli impieghi, mentre il settore “Famiglie” segue a ruota; entrambi i settori hanno fatto registrare un incremento del loro peso sul totale degli impieghi (rispettivamente 259 e 176 punti base), a discapito delle Amministrazioni Pubbliche, il cui peso scende dal 5,56% all’1,12% del portafoglio impieghi. Maggiori dettagli circa la ripartizione in settori di attività economica della clientela possono essere colti dalla successiva tabella e dai susseguenti grafici. Settori di Attività Economica RACCOLTA 2013 2012 Amministrazioni Pubbliche Società Non Finanziarie Famiglie Istituzioni Senza Scopo di Lucro al servizio delle famiglie Società Finanziarie Altro Totali IMPIEGHI 2013 2012 0,88% 6,56% 89,52% 0,14% 5,97% 89,70% 1,12% 51,70% 46,81% 5,55% 49,11% 45,05% 0,18% 0,50% 2,36% 0,25% 0,43% 3,51% 0,23% 0,12% 0,02% 0,23% 0,04% 0,02% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Raccolta Impieghi Società Non Finanziarie Famiglie Società Finanziarie Amm.ni Pubbliche Altro Istituzioni Senza Scopo di Lucro al servizio delle Famiglie Famiglie Amm.ni Pubbliche Società Non Finanziarie Società Finanzirie 23 Altro Istituzioni Senza Scopo di Lucro al servizio delle Famiglie I dati del prospetto seguente, che analizza gli impieghi a rimborso rateale distinguendoli per destinazione economica dell’investimento, mostrano che l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di abitazioni rappresentano più del 32% dell’aggregato, che diventa quasi il 60% ove si comprendano anche gli immobili non residenziali. DESTINAZIONE INVESTIMENTO Incidenza % altra destinazione acquisto altri immobili acquisto immobili abitativi famiglie consumatrici costruzione e ristrutturazione abitazioni costruzione fabbricati non residenziali altri macchine attrezzature mezzi di trasporto e prodotti vari - altri finanziamenti non finalizzati macchine attrezzature mezzi di trasporto e prodotti vari - rurali acquisto altri immobili rurali costruzione fabbricati non residenziali rurali acquisto immobili abitativi altri soggetti finanziamenti non finalizzati in beni durevoli 32,93% 18,96% 16,81% 14,33% 6,81% 2,62% 2,49% 1,48% 1,11% 1,07% 0,88% 0,52% Analizzando più in dettaglio la scomposizione per branche della raccolta e degli impieghi della Banca verso le realtà produttive a fine 2013, ottenuta utilizzando la classificazione ATECO 2007, si può notare che quelle maggiormente servite sono il commercio e l’agricoltura, e per il comparto degli impieghi anche l’edilizia, a conferma di quanto rimanga forte il radicamento al territorio e l’impegno verso questi settori. Attività economica della controparte 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% Agricoltura Commercio Attività Manifatturiere Edilizia Trasporti Raccolta Alloggi e Ristorazione Attività SocioCulturali e Sportive Impieghi 24 Attività Altri operatori Professionali Scientifiche e Tecniche ATTIVITA' ECONOMICA DELLA CONTROPARTE Raccolta Impieghi Agricoltura 23,90% 15,38% Commercio 32,42% 30,72% Attività Manifatturiere 5,74% 11,53% Edilizia 9,12% 24,68% Trasporti 3,14% 2,84% Alloggi e Ristorazione 4,91% 7,26% Attività Socio-Culturali e Sportive 2,63% 2,00% Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche 9,66% 3,30% Altri Operatori 8,48% 2,29% 100,00% 100,00% Totale Ci sembra ora opportuno, prima di chiudere la parte dedicata alla clientela, riservare uno spazio a quella modalità di relazione banca-cliente che va sotto il nome di “banca virtuale”; esaminando i dati che ci presentano la diffusione dell’Internet Banking tra i nostri clienti, è possibile apprezzare il senso di uno degli slogan pubblicitari della Bpf, quello che recita “Dal 1891 tradizione e innovazione a braccetto”. Siamo convinti che l’Internet Banking rappresenti uno strumento utilissimo a diverse categorie di clienti e un modo per accorciare le distanze da loro e risparmiare del tempo che potrebbe rivelarsi prezioso non solo per i rispettivi impegni ma anche per la qualità della relazione stessa. Anche nel 2013, come si può notare nel grafico seguente, si è registrato un incremento di quasi 300 unità dei contratti (+5,3% annuo) e della movimentazione su tale canale. 25 Contratti Internet Banking 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Il grafico che segue mostra invece una ripartizione dei contratti di Internet Banking per settore di attività della clientela. Circa mezza torta è occupata dalle famiglie consumatrici, mentre l’altra metà è suddivisa tra le diverse categorie produttive, gli enti e le associazioni. Contratti Internet Banking per settore di attività Famiglie consumatrici 50,57% Istituti, Assicuraz. e Finanziarie 0,61% Altre Famiglie produttrici 19,23% Artigiani 4,14% Altre Associazioni non riconosc. 4,33% Enti, Associazioni, Soc. Pubbliche 1,11% 26 Società 20,01% La Banca e le sue Risorse Umane Una valutazione della vitalità della Banca può esser fatta considerando volumi, rapporti e redditività; ma se c’è qualcosa di cui necessariamente bisogna tener conto è l’universo delle risorse umane. La preparazione, le capacità, il grado di soddisfazione, il senso di appartenenza, la reputazione dei dipendenti della Banca costituiscono fattori fondamentali per la sua crescita e ancor più per la sua credibilità. Se poi ricordiamo che le risorse umane della Bpf rivestono il triplo ruolo di socio, dipendente e cliente, si rafforza l’idea che l’identità e il futuro dell’azienda dipendano fortemente da loro. Le politiche nei confronti dei collaboratori sono quindi rivolte alla valorizzazione della persona, della sua vita e delle sue aspirazioni, in coerenza con la missione ed i valori tradizionali della cooperazione e perseguendo l’obiettivo di far crescere il capitale intellettuale. In questo paragrafo riportiamo alcune statistiche sul personale, nella consapevolezza che è tra le risorse umane che va ricercata la radice della creazione del valore. Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2013 è lo stesso di dodici mesi prima e di fine 2011: da due anni, dunque, sono 145. Mentre nel 2012, tuttavia, si erano registrate quattro entrate e altrettante uscite, nell’ultimo esercizio il tasso di turnover è stato pari a zero, cioè non si sono verificate movimentazioni nella compagine lavorativa della Banca. Anno Numero dipendenti 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 109 112 118 122 127 128 134 136 137 139 137 148 148 149 145 145 145 27 A fine 2013 i collaboratori che vantano un contratto a tempo indeterminato sono il 99,3%, mentre solo lo 0,7% è inserito con forme contrattuali a termine. Per quanto riguarda la tipologia professionale, il 4,8% delle risorse ha un contratto part- time. Numero dipendenti Totale M F Tempo Indeterminato 144 111 33 1 1 0 Full Time 138 112 26 Part Time 7 Tempo Determinato 7 Sono 52 coloro che prestano la loro opera presso gli uffici di direzione generale e 93 gli impiegati nelle ventidue filiali della rete commerciale. Il 31,7% dei collaboratori ha meno di 40 anni e l’età media a fine 2013 risulta di poco superiore a 44 anni. L’anzianità lavorativa media, come emerge dalla tabella seguente, è di 16,65 anni. Età media di servizio 2013 2012 Risorse Umane Dirigenti Quadri direttivi Impiegati livello superiore Impiegati Operai / Commessi 26,53 21,02 16,89 14,32 16,97 25,53 20,40 15,68 11,75 15,97 Totale 16,65 15,92 28 Distribuzione dipendenti per inquadramento e classe di età 45 40 Numero dipendenti 35 30 25 20 15 Op/Comm 10 Imp 5 Imp Liv Sup 20-25 0 26-30 31-35 36-40 1 41-45 2 46-50 1 51-55 1 oltre 55 6 12 15 20 16 4 5 3 1 3 5 7 10 4 11 1 6 7 2 1 Op/Comm Imp Imp Liv Sup Quadri Dirigenti 1 Classe di età Quadri Dirigenti Oltre ad essere rimasta inalterata la compagine lavorativa della Banca, nel 2013 non sono cambiati neppure i titoli di studio detenuti dai dipendenti. Nel grafico che segue riportiamo la suddivisione del personale in base a questo criterio. Titolo di studio Licenza media 2,76% Diplomati 55,86% Laureati 41,38% 29 La Banca Popolare di Fondi considera da sempre la formazione una leva fondamentale per lo sviluppo professionale e a tal fine si impegna a garantire a tutto il personale una formazione continua. Questo è testimoniato dal costante incremento del monte ore di formazione erogato, passato dalle 209 giornate-uomo dell’anno precedente alle 377 del 2013. Le giornate sono state svolte tutte in aula, sia all’interno della Banca sia presso enti specializzati, con docenti esterni e/o con personale interno. In particolare, per quanto riguarda la formazione svolta presso le nostre strutture, riveste grande importanza per la Banca la valorizzazione della docenza interna, come forma di condivisione della conoscenza. Le attività formative vengono inoltre integrate con l’attività di comunicazione interna. La formazione svolta nel 2013 ha riguardato molte discipline, tra cui la presentazione di nuovi prodotti commerciali con le relative procedure di vendita, la normativa antiriciclaggio, la regolamentazione in campo assicurativo. Il numero totale di ore di formazione erogate nell’ultimo anno ammonta a 2.826, che hanno interessato il 95,9% del personale; le seguenti tabelle forniscono maggiori informazioni sulla formazione erogata nel 2013 e sulla sua distribuzione tra i dipendenti. Risorse Umane - Attività di Formazione Numero di giornate complessive Percentuale dei dipendenti coinvolti Numero di ore per dipendente Numero di ore per dipendente coinvolto 377 95,9% 19,5 20,3 Numero totale di ore di formazione erogate suddivise per: Genere M F 2.287 539 Categorie professionali Dirigenti Quadri Direttivi Aree Professionali 0 1.049 1.777 30 Numero medio di ore di formazione erogate suddivise per: Genere M F 20,4 16,3 Categorie professionali Dirigenti Quadri Direttivi Aree Professionali 0 26,2 17,6 Percentuale dipendenti che hanno partecipato ai corsi di formazione per: Genere M F 97,3 90,9 Categorie professionali Dirigenti Quadri Direttivi Aree Professionali 0,0% 97,5% 97,0% Per quanto concerne specificamente la formazione sulla normativa antiriciclaggio, che negli ultimi anni ha subito continui aggiornamenti, la Banca ha previsto giornate ad hoc: 270 sono state le ore di formazione sulla tematica, il 9,6% del totale annuo, rivolte a 36 dipendenti di cui 2 quadri (il 5% della categoria) e 34 impiegati (34%). Si è trattato esclusivamente di corsi, che si sono tenuti in house. Per la tutela della sicurezza e della salute nel lavoro, che la Banca considera un ambito di intervento primario, in ottemperanza al Decreto Legislativo 81/2008 sono state predisposte, controllate e monitorate tutte le misure necessarie. Particolare cura è abitualmente riservata alla prevenzione di possibili atti criminosi che possano causare danni al personale ed alla clientela: presso tutte le filiali sono in funzione i più efficaci e moderni strumenti antirapina. Alla stessa tematica sono stati dedicati specifici corsi di formazione che hanno coinvolto buona parte della nostra struttura. 31 La Banca, lo Stato e gli Enti Locali La collettività, intesa come l’insieme di persone, associazioni, enti ed autonomie locali che costituiscono le comunità di riferimento, rappresenta un importante punto di riferimento per la Banca Popolare di Fondi. La Banca si pone da sempre al servizio del territorio, al fine di promuoverne e facilitarne lo sviluppo; una delle naturali conseguenze che scaturiscono da questa impostazione è la ricerca di un rapporto ed un dialogo continuo con gli enti pubblici che presidiano e amministrano tale territorio. Il rilevante legame con la Pubblica Amministrazione è testimoniato anche dalla distribuzione del valore aggiunto prodotto nel 2013, il 19,6% del quale è stato assorbito dalle amministrazioni centrali e periferiche sotto forma di imposte e tasse. Per quanto riguarda i servizi offerti ai diversi enti pubblici, il seguente prospetto riporta il quadro degli enti cui la Banca fornisce servizi di tesoreria e di cassa, a supporto della loro opera sul territorio. A fine 2013 sono 51 le realtà che hanno affidato questo incarico alla Banca, nella certezza di poter contare sull’affidabilità e la professionalità garantite. Comuni Istituzioni scolastiche Altri 6 31 14 Totale 51 Come si può facilmente intuire, non è l’aspetto economico a prevalere in questo tipo di attività; il rapporto con le autonomie locali e con altri importanti interlocutori, quali le scuole di ogni ordine e grado, consente anche l’individuazione dei progetti e delle iniziative da sostenere tramite l’erogazione di contributi e la creazione di partnership benefiche, in coerenza con l’identità di banca popolare cooperativa. Il rispetto delle norme di legge e l’adeguamento evolutivo delle procedure informatiche rappresentano poi gli altri aspetti importanti in cui si manifesta l’impegno della Banca in questo campo. A tale proposito va segnalato che tutti gli Enti serviti utilizzano le procedure “On line”, cui possono gratuitamente accedere tramite il sito Internet della Banca; la gran parte degli istituti scolastici, inoltre, è già passata agli ordinativi informatici dematerializzando di fatto mandati e reversali e generando così una riduzione dei costi e dell’impatto ambientale. 32 Ricordiamo che nella categoria “Altri” è compreso il servizio di tesoreria della Provincia di Latina, svolto in collaborazione con una consorella Banca Popolare. Nel seguente prospetto sono riportati il numero di mandati e reversali trasmessi dagli Enti per cui la Banca svolge il servizio di tesoreria, unitamente all’importo di riferimento; nel 2013 il numero di queste operazioni, sommando Comuni e Istituzioni scolastiche, risulta uguale a 35.805. ENTI COMUNI mandati reversali ISTITUZIONI SCOLASTICHE mandati reversali Importi Num. documenti 49.267.082 48.300.280 15.586 7.962 7.551.073 7.281.440 9.334 2.923 La riscossione di tributi e somme contributive a mezzo modelli F23 e F24 nel corso del 2013 ha superato i 127 milioni di euro, a fronte di oltre 110.000 deleghe. Da notare che, grazie alle disposizioni normative ed alla diffusione dei canali telematici, oltre il 57% di queste deleghe è transitato per la procedura on-line. 2013 Riscossione Tributi Numero 2012 Importo Numero Importo SPORTELLO 46.779 25.263.252 54.509 27.985.037 ON LINE 63.254 102.167.834 62.795 106.441.630 TOTALE 110.033 127.431.085 117.304 134.426.667 Sempre a favore dello Stato, la Banca ha operato per fornire la necessaria collaborazione in ordine alle richieste dell’Autorità Giudiziaria; la funzione di Internal Auditing ed il nucleo Antiriciclaggio, principali interlocutori dell’A.G., della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, hanno evaso le diverse richieste con le tradizionali puntualità e competenza. 33 Non conosceremo mai il valore dell’acqua finché il pozzo non è asciutto. (Proverbio inglese) Gocce di valore 34 In questa sezione presentiamo il prospetto di determinazione e distribuzione del Valore Aggiunto, che rappresenta il principale collegamento tra il Bilancio d’esercizio e il Bilancio Sociale: riclassificando i dati relativi al Conto Economico e allo Stato Patrimoniale, si intende evidenziare il valore aggiunto derivante dall’attività economica, inteso come differenza tra il valore dei ricavi netti e il valore dei beni e servizi consumati. Lo scopo è quello di evidenziare la ricchezza generata dall’attività della Banca e destinata alle diverse categorie di stakeholder (Dipendenti, Soci, Fornitori, Istituzioni, Collettività e ambiente), oltre che allo stesso sistema impresa in forma di accantonamenti. Anche il risultato economico del 2013 ha risentito degli effetti della recessione in atto; nonostante ciò, la Banca si è mantenuta fedele al modello tradizionale che incarna, basato sulla forza delle relazioni che da sempre è stata capace di costruire e mantenere. E l’utile netto continua ad essere il frutto di questo modello, non ispirato a un profitto di brevissimo termine bensì alla sua sostenibilità nel tempo. Così, alla nuova contrazione del margine d’interesse abbiamo risposto senza cambiare pelle, cioè non ricorrendo a rischiose operazioni finanziarie né richiedendo liquidità alla Banca Centrale Europea, ma supplendo con la distribuzione di altri prodotti e servizi. Riclassificando tuttavia i dati di Conto Economico ed integrandoli con quelli inerenti il riparto degli utili, notiamo che il Valore Aggiunto prodotto nel 2013 è superiore a quello dell’esercizio precedente: +0,96%, che diventa +4,52% per il Valore distribuito. Si tratta dell’ennesimo segnale di come la Banca voglia porsi in primo piano per contrastare gli effetti sociali della crisi attuale. In particolare, si può notare dal prospetto che si presenta in crescita il valore distribuito a dipendenti e fornitori, confermando che l’attività della Banca rimane un punto di riferimento vitale per famiglie e imprese. Per fornire una migliore informazione presentiamo i dati comparati con quelli dell’esercizio precedente; dal confronto tra i due anni non emergono grandi novità, se non quelle già espresse in precedenza riguardo il totale del Valore Aggiunto prodotto e distribuito. Va sottolineato che questo prospetto non considera tutte le categorie di stakeholder (ad esempio, i clienti non sono trattati come destinatari della ricchezza prodotta dalla Banca) e non compaiono alcuni benefici ed oneri, direttamente o indirettamente generati dalla Banca e di grande importanza per alcuni stakeholder. Dal momento, quindi, che il Valore Aggiunto non esprime completamente il valore socio-economico prodotto dalla Banca, è opportuno che la valutazione complessiva dell’operato dell’Istituto tenga conto anche delle informazioni fornite nelle altre sezioni del Bilancio Sociale. 35 PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 2013 2012 Var.% Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni attive Commissioni passive Dividendi proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Utili da cessione riacquisto di: - crediti - attività finanziarie disponibili per la vendita Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: - crediti - attività finanziare disponibili per la vendita - altre operazioni Altri oneri/proventi di gestione Utili (Perdite) delle partecipazioni Utili (Perdite) da cessioni di investimenti Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imprese 19.680 - 6.602 6.933 - 411 487 24 21.005 - 6.731 5.738 - 457 130 71 - 6,31% - 1,92% 20,82% - 10,06% 273,46% - 66,44% 0 0 14 0 - 100,00% 0,00% 0 0 0,00% - 1.472 0 - 42 2.419 0 0 - 1.165 0 11 2.200 0 0 26,30% 0,00% - 475,40% 10,00% 0,00% 0,00% 0 0 0,00% TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO 21.016 100,00% Altre spese amministrative 5.450 VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI FORNITORI 5.450 Spese per il personale 9.391 VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ALLE RISORSE UMANE 9.391 Utile attribuito agli Azionisti 1.873 VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A SOCI AZIONISTI 1.873 20.817 100,00% 5.326 25,93% 5.326 2,32% 25,59% 9.039 44,68% 9.039 2.113 2,32% 3,90% 43,42% 2.113 8,91% 0,96% 3,90% - 11,39% 10,15% - 11,39% Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse 1.877 1.532 22,52% Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 2.236 1.896 17,93% VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO ALL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE E PERIFERICA 4.113 Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità 19,57% 3.428 16,47% 19,98% 64 76 - 15,72% Utile assegnato al fondo di beneficenza 100 100 0,00% VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA’ E AMBIENTE 164 0,78% 176 0,85% - 6,81% 20.990 99,88% 20.083 96,47% 4,52% TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali Rettifichè/Riprese di valore nette su attività immateriali Utili (perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali Rettifiche di valore dell’avviamento Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile destinato a riserve TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTO - 182 310 11 0 39 300 13 0 - 564,94% 3,20% - 12,96% 0,00% 0 0 - 511 398 0 0 - 224 606 0,00% 0,00% 128,13% - 34,35% 26 (Importi in migliaia di euro) 36 0,12% 734 3,53% - 96,46% Il successivo grafico rende visivamente più chiara la distribuzione del Valore Economico tra le principali categorie di stakeholder della Banca Popolare di Fondi. Valore Economico distribuito Amministrazione centrale e periferica 19,59% Collettività e Ambiente 0,78% Fornitori 25,96% Soci Azionisti 8,92% Risorse Umane 44,74% 37 Una preoccupazione di base per gli altri, nella nostra vita individuale e di comunità, può fare la differenza nel rendere il mondo quel posto migliore che così appassionatamente sogniamo. (Nelson Mandela) La Banca, il territorio, la comunità 38 Un modo certo non secondario in cui si concretizza il sostegno alla crescita della collettività e l’attenzione ai suoi bisogni è costituito dagli interventi della Banca a favore di enti, associazioni, società e istituzioni, sotto forma di sponsorizzazioni e di contributi liberali. In questi anni di difficile congiuntura, in cui si fatica a sbarcare il lunario, i problemi non riguardano solo le attività economiche; associazioni culturali, sportive, ricreative, di volontariato e ONLUS stanno sperimentando difficoltà di funding, legate al taglio dei budget o addirittura al venir meno di sponsor e mecenati tradizionali. È per questo che la Banca non ha voluto far mancare il suo supporto alle iniziative promosse da tutte queste realtà, cercando di contribuire anche in tal modo all’opera di mitigazione degli effetti sociali della crisi. Nel corso del 2013 la Bpf ha sostenuto oltre 260 tra associazioni, comitati, Comuni, parrocchie ed enti religiosi, con interventi per oltre 182.000 euro. La parte finale di questo documento è dedicata proprio agli interventi che la Banca ha compiuto nell’anno appena trascorso e che scaturiscono dalla sua vocazione originaria e dal suo radicamento territoriale. I contributi, come al solito, sono stati rivolti in larga parte alle comunità locali del proprio territorio, senza tuttavia perdere di vista progetti di origine nazionale o internazionale destinati ad aiutare popolazioni di altri Paesi in situazione di bisogno: sono così state sostenute iniziative di solidarietà sociale, di supporto all’istruzione, di tutela del patrimonio artistico, di promozione della cultura, dell’editoria e dello sport. La concessione di contributi rappresenta dunque un’importante forma di coniugazione della responsabilità sociale della Banca, consentendo di redistribuire parte della ricchezza prodotta. Oltre ai contributi economici non vanno tuttavia dimenticate le diverse altre forme di partnership o collaborazione che la Banca assicura tramite la partecipazione di propri esponenti: è il caso, ad esempio, della realizzazione di tirocini formativi per gli alunni delle scuole superiori o della partecipazione a meeting, convegni e concorsi vari. Anche nel 2013 il respiro internazionale al nostro agire nel campo della solidarietà è stato assicurato dai contributi offerti a note organizzazioni umanitarie come CBM – Missioni Cristiane per i Ciechi nel Mondo, per la loro nobile ed efficace attività. I contributi della Bpf arrivano inoltre in terre di missione grazie al lavoro di due infaticabili suore originarie della nostra zona che, armate di coraggio e carità cristiana, continuano senza soste la loro opera in Albania e India: ci riferiamo a suor Teresa, che appartiene alla Congregazione delle Suore Oblate della Madonna del Rosario, e a suor Maria della Croce delle Suore della Misericordia. Negli ultimi anni la Banca ha conosciuto anche un’altra realtà che 39 opera per la popolazione della Guinea Conakry, una ONLUS che porta il nome di GuineAction. Promossa da un sacerdote della Diocesi di Gaeta, don Alfredo Micalusi, l’associazione sta realizzando progetti nel Paese africano, finalizzati soprattutto al diritto all’istruzione e al miglioramento delle precarie condizioni sanitarie: non a caso i due cantieri aperti riguardano la scuola nel quartiere Fero di Kissidougou e l’ambulatorio di Kankan. I due cantieri di Kankan e Kissidougou, opera di GuineAction ONLUS Un’altra organizzazione benefica che agisce in tutto il mondo è la Comunità di Sant’Egidio, con la quale la Bpf continua una bella partnership oltre che una preziosa amicizia. Nel 2013 il nostro rapporto con la Comunità originaria di Trastevere si è concretizzato attraverso il contributo dato in occasione della presentazione del volume a cura di Gino Battaglia "La forza degli anni. Lezioni di vecchiaia per giovani e famiglie", avvenuta il 6 agosto nella tradizionale cornice del Chiostro di San Domenico a Fondi; hanno partecipato all’evento l’allora ministro della Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D'Alia, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Lucia Valente, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Rita Cutini e il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. 40 Un importante progetto cui la Banca ha contribuito nel corso del 2013 è quello promosso dall'associazione "Chirone", che ha affrontato il tema della crisi economica dedicando particolare attenzione alle ricadute sul tessuto produttivo del comprensorio fondano. L'iniziativa, partita con una tavola rotonda sul tema, ha poi trovato piena realizzazione nel bando "Crisi economica, proposte per il rilancio", un concorso per raccogliere idee e progetti utili a far ripartire l'economia locale. Dedichiamo anche quest’anno alcuni riquadri ad importanti iniziative di cui la Banca è ormai tradizionale partner: il Fondi Film Festival, giunto alla dodicesima edizione e organizzato dall’Associazione “Giuseppe De Santis”; il Fondi Music Festival, erede della Settimana Culturale Fondana; le semifinali nazionali del Premio “Donida”, concorso canoro dedicato alla memoria di un grande autore della musica italiana; la mostra/evento “La Fondi che non c’è più”. 41 Il FONDIfilmFestival XII Edizione Qualità delle proposte e grande partecipazione di pubblico hanno contraddistinto la XII edizione del FondifilmFestival, tenutasi a Fondi dal 24 al 29 settembre 2013, con l’Auditorium comunale di Fondi gremito in ogni ordine di posto per la durata dell’intera manifestazione. Le proposte hanno spaziato dall’omaggio al cinema classico ai film più recenti, dai cortometraggi ai documentari. La manifestazione è stata arricchita dalla presentazione di libri sul cinema e sul lavoro – che rappresenta il tema principale della rassegna – e da una mostra fotografica allestita nell’ambito dei festeggiamenti per i 70 anni dell’attore Lino Capolicchio. Capolicchio è stato uno dei numerosi e prestigiosi protagonisti del mondo del cinema, dell’arte e dell’informazione – tra i quali Roberto Andò, Gianni Minà, Manuel De Sica, Ivano De Matteo, Ettore de Conciliis, Massimo Ferrari – che hanno impreziosito le varie serate dialogando con gli organizzatori del Festival e regalando al pubblico momenti di emozione e di approfondimento culturale. Molte le proiezioni inedite, tra cui in prima visione europea il film canadese “Fondi ‘91” e in prima visione nazionale sia la pellicola belga “AllerRetour” che il documentario “Appunti per un film su Portella” prodotto e realizzato dall’Associazione Giuseppe De Santis, ispirata ad un racconto cinematografico inedito scritto nel 1955 dal regista De Santis con il giornalista Felice Chilanti e incentrato sulla strage di Portella della Ginestra del 1° Maggio 1947 compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano. Nella testimonianza inedita inserita nel documentario il regista Roberto Andò ha dichiarato il proprio interesse per un progetto che conserva intatta la sua forza anche dopo tanti decenni, auspicando inoltre che la RAI possa produrre un film TV in due puntate basato proprio sullo script originale di De Santis e Chilanti. La sezione “Cinema &/è Scuola” è stata interamente dedicata a “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, inaugurando in collaborazione con la casa di produzione Titanus le celebrazioni nazionali nel 50° anniversario dell’uscita del film nelle sale e della Palma d’Oro al Festival di Cannes, con un tributo al produttore Goffredo Lombardo e la presentazione del saggio “Operazione Gattopardo” di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice. 42 L’edizione si è conclusa con la consueta cerimonia di premiazione del “Dolly d’Oro Giuseppe De Santis”, assegnato al giovane regista Claudio Giovannesi, autore dell’apprezzatissimo “Alì ha gli occhi azzurri”. Giovannesi si è detto orgoglioso di ricevere il premio intitolato ad uno dei maestri del Neorealismo, il cui cinema ha influito in maniera significativa sulla sua formazione culturale. Marco Grossi Direttore Artistico del Fondi Film Festival Il regista canadese Dev Khanna con alcuni componenti del cast di "Fondi '91" Roberto Andò premiato da Gordana De Santis Luisa De Santis consegna il "Dolly d'Oro" a Claudio Giovannesi Omaggio a Lino Capolicchio 43 La II Edizione del Fondi Music Festival Dal 21 luglio al 18 agosto 2013 si è tenuta la II edizione del Fondi Music Festival, manifestazione musicale organizzata dall'Associazione “Fondi Turismo”. L'iniziativa, che è nata nel 2012 come "versione musicale" della Settimana Culturale Fondana, ha valorizzato il centro storico cittadino, che ha accolto i numerosissimi turisti pervenuti per assistere alle manifestazioni inserite nel corposo cartellone. L'evento è risultato essere uno degli appuntamenti più attesi per la promozione turistico-culturale della città ed ha visto il coinvolgimento di tutti i siti di maggior interesse presenti nell'antico castrum romano (il Duomo di San Pietro apostolo, il Castello Caetani, la Chiesa di Santa Maria, il complesso di San Domenico ed il quartiere ebraico della Giudea). La manifestazione è stata aperta da un concerto celebrativo per i 200 anni della nascita di Giuseppe Verdi, tenuto dall'Orchestra da Camera "Città di Fondi" diretta per l'occasione da Leonardo Laserra Ingrosso, direttore della Banda Musicale della Guardia di Finanza. Cuore pulsante del festival è stato palazzo Caetani, che ha ospitato alcuni dei concerti più importanti, come quelli con Luigi Piovano (I violoncello solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia) ed Alexander Frey (unico assistente che il mitico Leonard Bernstein abbia mai avuto). Una menzione speciale va dedicata al duo composto da Davide Alogna (violino) e David Boldrini (pianoforte), che nel mese di settembre hanno ottenuto la copertina di Amadeus, il più prestigioso ed autorevole mensile musicale italiano. Una grande risorsa è stata la possibilità di poter utilizzare lo splendido organo Mascioni presente nella chiesa di Santa Maria, che ha ospitato il duo tedesco composto da Oliver Lakota e Barbara Schmelz. Non sono mancati, come è tradizione, concerti di musica leggera e blues, con un omaggio alla band italiana dei Modà. La manifestazione ha ereditato tutte le partnership che erano della Settimana Culturale Fondana, tra cui quella con il Centro Commerciale Naturale "Corso Appio Claudio" e con tutti gli enti territoriali di riferimento. Da sottolineare la collaborazione con altre associazioni culturali presenti in città ed in provincia, come le associazioni "Ferruccio Busoni", 44 ARS, la Fondazione Campus Internazionale di Musica ed i corsi di perfezionamento musicale di "InFondi Musica". In questo ambito, uno dei protagonisti è stato il tenore Marcello Nardis, invitato successivamente ad esibirsi presso la Carnegie Hall di New York, la sala da concerto più importante al mondo! Il piano di comunicazione della manifestazione ha visto la stampa di 50mila depliants distribuiti sulle spiagge da Minturno fino a San Felice Circeo, a cui si è aggiunta la presenza delle inserzioni pubblicitarie inerenti il Festival in tutto il centro sud Italia grazie al sistema dei City Network, che hanno pubblicizzato la nostra manifestazione fino a Catania. Ancora una volta un sentito e doveroso ringraziamento va alla Banca Popolare di Fondi, che con slancio ed orgoglio ha rinnovato la fiducia in questo progetto, permettendo di raggiungere un livello qualitativo mai raggiunto prima e solidificando quella sinergia tra pubblico e privato che è l'idea base del nostro modus operandi. Gabriele Pezone Direttore Artistico del Fondi Music Festival 45 Semifinale Nazionale V Edizione “PREMIO DONIDA” Anche quest’anno il Premio Donida è tornato protagonista nella Città di Fondi, non come semplice audizione ma per un appuntamento più importante: la Semifinale Nazionale, unica tappa in Italia. Cornice dell’evento è stata Piazza Alcide De Gasperi, che ha visto l’esibizione, nelle serate del 7 e 8 agosto, di 40 artisti provenienti da tutta la penisola, scelti dalle diverse audizioni nazionali, che hanno cantato la loro canzone inedita. Anche nella V Edizione, come nella passata, il team di persone presenti all’interno della rassegna è stato composto da indiscussi professionisti del settore; infatti a presentare le due serate sono stati i due attori Clemente Pernarella e Melania Maccaferri (conosciutissimi dal grande pubblico del piccolo schermo), mentre a giudicare le canzoni dei vari artisti è stata istituita una giuria d’eccellenza composta da importanti personalità del panorama musicale italiano, come Manlio Mallia (Vicedirettore SIAE), Leopoldo Lombardi (Presidente AFI) e Federico Stragà (interprete del tormentone “L’Astronauta”), che hanno valutato accuratamente ogni esibizione, decretando chi avrebbe partecipato alla finalissima, tenutasi a Milano nel mese di ottobre. 46 Ancora una volta, quindi, l’Associazione Culturale SUONIEMOTIVI ha avuto modo di realizzare qualcosa di particolarmente importante ed unico sia sotto il profilo culturale, dando spazio in primis alla musica d’autore emergente e ricordando uno dei più grandi compositori che la musica italiana abbia mai avuto, sia sotto il profilo turistico, portando nel nostro territorio un enorme flusso di visitatori che hanno potuto apprezzare e vivere le varie sfumature della nostra bellissima città. Un sentito ringraziamento va quindi a tutte quelle persone e attività vicine alle nostre iniziative e, in particolare, alla Banca Popolare di Fondi, che ancora una volta ha contribuito concretamente al raggiungimento di questo importante risultato. Gianmarco Carroccia Presidente Associazione Culturale “SUONIEMOTIVI” 47 La Mostra/Evento “La Fondi che non c’è più” Dal 12 al 20 Gennaio 2013 presso il Castello Caetani di Fondi si è tenuta la 3a Edizione della Mostra/Evento "La Fondi che non c'è più", organizzata dall’Associazione Culturale “Il Quadrato” in collaborazione con la galleria “Basement Project Room”, l’Associazione Culturare “Chora” e “Fondi Archeologica”, e che ha goduto del Patrocinio del Comune di Fondi e del contributo della Banca Popolare di Fondi. La manifestazione, nata come operazione della memoria per rivivere il 1900 fondano attraverso foto e documenti, cartoline e libri, oggetti e strumenti di lavoro ormai in disuso, ha richiamato l'attenzione di centinaia di visitatori, che ne ha decretato un notevole successo di pubblico. L’idea che ha portato alla nascita e alla crescita di questa mostra/evento era quella di organizzare un viaggio attraverso “la Fondi che non c’è più”, i suoi personaggi, i monumenti, i mutamenti urbanistici e paesaggistici, gli avvenimenti che sono rimasti nella mente dei suoi cittadini; e al tempo stesso fornire un momento di riflessione sulla Fondi del secolo scorso, per tramandare alle nuove generazioni l’amore per la propria terra ed un forte senso di appartenenza ed orgoglio, fornendo l’occasione a chi ha qualche capello bianco in più di poter ricordare la propria adolescenza ritrovandosi in un’immagine datata. Circa 300 fotografie nuove rispetto alla passata edizione, decine di pubblicazioni su Fondi a disposizione di chiunque volesse leggerle e consultarle, numerosi arnesi da lavoro e tante produzioni artigianali di oggetti che rappresentano la tradizione e la storia della Città: questo il "menù" offerto a coloro che hanno preso d'assalto il Castello ed in particolare alle tante scolaresche che hanno partecipato all'evento. Ad arricchire l'iniziativa sono stati anche gli approfondimenti tematici serali, tutti molto apprezzati: la presentazione di alcuni libri, la tavola rotonda sugli antichi mestieri, l'incontro dedicato alla fotografia, al fascino di Giulia Gonzaga, il "viaggio nella memoria" con l’Archivio della 48 Prof.ssa Forte, il focus sull'arancio come "simbolo naturale della Città", e per il gran finale una serata riservata all'archeologia e alla presentazione del progetto "Fondi Archeologica" (Museo virtuale della Città e del Territorio. Il patrimonio del Lazio meridionale on line per la condivisione della cultura e la valorizzazione turistica), ed una "romantica" in cui giornalisti e storici locali hanno parlato di momenti e personaggi cui Fondi deve molto. Particolarmente apprezzate le visite guidate per permettere di scoprire "Il Castello e il Palazzo Caetani: stanze che parlano ancora". 49 Continuiamo ora il racconto degli interventi realizzati dalla Banca nel corso del 2013 nei confronti della collettività, riprendendo dal suo coinvolgimento nell’importante settore dell’istruzione: le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado rappresentano uno degli interlocutori principali della Bpf, tradizionalmente pronta a rispondere alle loro esigenze didattiche o extracurriculari. I contributi sono stati destinati alla realizzazione di progetti teatrali, scientifici, linguistici e sportivi. L’attenzione verso questo importante stakeholder, e verso le giovani generazioni che ne rappresentano una parte importante, si concretizza in gran parte proprio nella vicinanza agli istituti per le loro attività. Tra i progetti sostenuti dalla Banca nel corso del 2013 ricordiamo la quinta edizione dell’Agone “Costituzione e Cittadini”, un concorso di traduzione dal greco indetto ed organizzato dal Liceo Classico e Linguistico “Piero Gobetti ” di Fondi e riservato agli alunni dell’ultima o penultima classe dei Licei Classici di tutto il territorio nazionale. Un’altra gara nazionale sostenuta dalla Bpf, questa volta di traduzione dal latino, è il “Certamen Vitruvianum Formianum”, organizzata dal Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di Formia e giunto nel 2013 alla decima edizione. Per la prima volta, invece, entra tra i concorsi scolastici sostenuti il “Certamen Civis Sum”, organizzato dal Liceo Ginnasio Statale “Dante Alighieri” di Latina e giunto all’ottava edizione. Tra gli altri interventi di maggior rilievo registriamo il contributo alla Scuola Paritaria “Istituto dell’Immacolata” di Fondi per l’acquisto di nuovi computer, all’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Latina per la realizzazione di un laboratorio informatico per bambini con disagio, al Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Terracina per la settima edizione dellla rassegna “TeatroVenerdì”, al Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Fondi per due progetti musicali e al Comprensivo “Giuseppe Garibaldi” di Fondi per la realizzazione di un musical. Altri contributi in favore delle scuole sono stati riservati a progetti artistici, alla stampa dei Piani di Offerta Formativa, alla realizzazione dei diari scolastici di istituto, all’acquisto di materiale didattico, all’adeguamento dei laboratori o all’acquisizione di strumenti tecnici o multimediali. Ci piace ricordare, in questa parte del Bilancio Sociale, anche l’ormai tradizionale contributo che la Banca elargisce al concorso “Caro Babbo Natale”, organizzato dall’associazione “Amici per la cultura”; il concorso, giunto alla XV edizione, coinvolge tutti gli alunni delle scuole elementari di Fondi e del suo comprensorio. Strettamente legato al campo dell’istruzione è l’universo della cultura, che tradizionalmente è quello che assorbe la parte maggiore dei contributi annuali della Banca: oltre il 40% delle somme dedicate agli interventi per la collettività sono indirizzate al sostegno di iniziative culturali. 50 La Banca contribuisce frequentemente alla pubblicazione di testi di carattere storico, culturale e poetico di stimati autori locali, e così è stato anche nell’anno appena trascorso: ricordiamo, ad esempio, la stampa del volume “Tutto il teatro in lingua”, opera omnia del dottor Gino Fiore, che raccoglie i testi delle tante commedie scritte dal noto farmacista-autore-attore fondano. Un altro testo alla cui pubblicazione ha contribuito la Banca nel 2013 racconta la storia di una fetta del territorio fondano e di coloro che lo hanno bonificato, ed è l’interessante “I pionieri del Salto di Fondi – Storie vissute e raccontate”, di Rosa Maiorino. Nei ricordi di una generazione di giovani degli anni ’60 ci porta Gaetano Carnevale, con il suo “La primavera del 1963 – Il Circolo universitario”, un’altra pagina di storia del nostro territorio. Di tutto altro genere il testo, promosso dalla Fondazione San Giovanni di Dio, dell’apprezzato cardiologo Salvatore Valente: egli, dopo anni di studi sull’applicazione di modelli matematici alla funzionalità del cuore, ne ha pubblicato i risultati in “Analisi matematica e struttura non lineare del cuore – Ecocardiografia, struttura cardiaca e diastole”. Da ricordare anche l’intervento della Banca per la rivista semestrale “Annali del Lazio meridionale”, giunta al tredicesimo anno di vita. Non va trascurata inoltre la pubblicazione dell’ormai consueto calendario realizzato dalla Sezione Fondi-Lenola della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), dedicato per il 2014 ai gioielli della tradizione fondana. 51 Tra le altre manifestazioni rilevanti ricordiamo la 29a edizione del premio letterario “Libero De Libero”, l’edizione 2013 dell’importante “Festival Pontino” organizzato dal “Campus Internazionale della Musica” di Latina e la XIV edizione del premio “Grotta di Tiberio”, promosso dal Comune di Sperlonga, in occasione del quale sono stati consegnati per la prima volta gli assegni di ricerca nel campo dell’Archeologia e della Storia greca e romana, destinati a dottorandi che presentino elaborati legati al patrimonio archeologico di Sperlonga. Ricordiamo inoltre i contributi alle numerose compagnie teatrali locali che si dedicano alla messa in scena di opere in vernacolo; la Banca è tradizionalmente attenta alle esigenze di questa particolare attività culturale e anche nel 2013 ha contribuito ai lavori dei sodalizi “Il sipario” e “Gli amici del teatro”. Un’importante iniziativa che nel 2013 ha ricevuto il sostegno della Banca è il progetto “TeatroFondi2013”, un’operazione culturale promossa dall’associazione “La Lanterna” che includeva due iniziative di rilievo nazionale: la rassegna teatrale “Teatro Maestro”, e il ciclo di sei conferenze sulla drammaturgia contemporanea “Il Giovane Teatro Italiano”. La rassegna e le conferenze hanno portato a Fondi compagnie professioniste di rilievo, autori, docenti universitari ed esperti di teatro, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere le nuove leve dei palcoscenici italiani. In tema di tutela della salute ricordiamo lo stretto rapporto che intercorre con la Fondazione “San Giovanni di Dio” e il tradizionale contributo offerto all’attività della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Delegazione di Latina. Nello stesso ambito continua il sostegno delle sezioni locali dell’AVIS per favorire la raccolta ematica e promuovere la cultura del dono del sangue. 52 Come da tradizione, anche nel 2013 la Banca ha contribuito con i consueti interventi alla realizzazione di molte feste patronali organizzate dalle parrocchie dei centri in cui siamo presenti. Tra i contributi di maggior rilievo concessi alle comunità parrocchiali ricordiamo quelli destinati alla Parrocchia di Santa Maria in Piazza di Fondi per l’ultimazione dell’oratorio nella struttura “Mater Domini”, alla Parrocchia di San Francesco per la realizzazione di un analogo oratorio e alla Parrocchia Stella Maris di Latina per il rinnovo dell’amplificazione nella chiesa. Come gli altri anni, infine, la Banca ha sponsorizzato numerose società ed eventi sportivi in tutte le piazze in cui è presente, riconoscendo l’importante ruolo ricoperto dallo sport nel tessuto sociale dei paesi e delle città. Molte discipline sportive sono state sostenute dagli interventi della Bpf, dal calcio al basket, dalla pallavolo alla pallamano, dall’atletica al tennis tavolo, dal calcio a 5 alla vela e al ciclismo. Tra le società sportive sponsorizzate dalla Bpf va innanzitutto ricordato il sodalizio Fondi Calcio, che nella scorsa stagione è purtroppo retrocesso dopo tre anni di campionati professionistici, avendo militato nella Seconda Divisione della Lega Pro. Un’altra società cui la Banca è tradizionalmente vicina è la gloriosa Handball Club Fondi: fondata nel 1967, il sodalizio fondano, nell’anno del ritorno nella massima serie nazionale, è riuscito a centrare l’accesso ai playoff-scudetto, dove si è fermato ai quarti di finale: si tratta di un risultato storico per la società rossoblù, tra le prime otto in Italia, e per tutto lo sport locale. Anche nella stagione 2013/2014 l’HC Fondi sta ben figurando nel massimo campionato. 53 Continua anche il rapporto con la Pallavolo Fondi, cui ci lega un consolidato rapporto che dura da oltre trent’anni; la prima squadra della società fondana milita in serie C, e nel campionato in corso si è già assicurata l’accesso ai play-off per la promozione. La formazione è composta interamente da ragazze della zona, con prevalenza del gruppo storico di atlete fondane e terracinesi e l’innesto di altre provenienti da Latina, Sezze e Ferentino. Questo spiega l’importanza del vivaio, che la Pallavolo Fondi tradizionalmente cura con attenzione. Le squadre Under 14 e Under 16, che portano il nome della Bpf, stanno ben figurando nei rispettivi campionati: la prima ha raggiunto le fasi finali del campionato di categoria, la seconda è giunta terza alla fine del suo torneo. Da rimarcare anche il gran lavoro svolto dalla società pallavolistica con il mini-volley. 54 Come di consueto, chiudiamo il Bilancio Sociale con il grafico che mostra le percentuali in cui si possono ripartire nei diversi campi gli interventi del 2013 della Banca Popolare di Fondi. Contributi e sponsorizzazioni Meeting, convegni e seminari 2,36% Premi e concorsi 1,65% Sponsorizzazioni sportive 11,91% Altro 4,79% Istituzioni scolastiche e borse di studio 6,51% Iniziative di beneficenza 6,08% Iniziative culturali, restauri 40,46% Feste popolari e manifestazioni pubbliche 14,46% Iniziative Sociali 11,78% L’intenzione di proseguire anche negli anni a venire sulla strada della responsabilità sociale da sempre percorsa porta ad avanzare all’assemblea dei soci una proposta di ripartizione dell’utile che prevede l’attribuzione al fondo per scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse del 4,2% del risultato netto dell’esercizio 2013. 55 Il Bilancio Sociale 2013 è stato redatto dalla Funzione Affari Generali con la collaborazione della Funzione Pianificazione, Controllo di Gestione e Risk Management. Nella realizzazione di questa edizione siamo tornati a ispirarci alle Linee guida del Global Reporting Initiative (GRI) G3.1, utilizzando, tra i principali indicatori ivi previsti, quelli più significativi per la nostra realtà. Prosegue così il cammino di “misurazione” della Responsabilità Sociale della Banca e delle sue ricadute, con l’obiettivo, nel prossimo futuro, di allinearci ulteriormente agli standard nazionali e internazionali, in particolare al nuovo GRI G4. Ringraziamo tutti coloro, interni ed esterni alla nostra struttura, che hanno contribuito alla realizzazione del presente documento con il supporto fornito alla ricerca ed alla raccolta del materiale pubblicato; cogliamo inoltre l'occasione per invitare quanti lo desiderino a farci pervenire le proprie sensazioni, idee e suggerimenti al fine di poter rendere sempre più il Bilancio Sociale lo specchio fedele delle relazioni di scambio sociale della Banca. BANCA POPOLARE DI FONDI Direzione Generale Via Giovanni Lanza, 45 Tel.0771.5181 Fax.0771.510532 [email protected] Le fotografie presenti in questo documento sono di: Vincenzo Bucci, Michòl Di Perna, GuineAction, Lorenzo Marzoli, SuoniEmotivi. STAMPA Latina Grafica Srl Tel./Fax 0773.611121 - Aprile 2014 -
© Copyright 2024 ExpyDoc