5. Assicurazione sanitaria P 50 a) Poiché il mercato è concorrenziale avremo CM=P (assumiamo assenza di costi amministrativi). Sostituendo CM=5 nella funzione di domanda abbiamo Q=90. La spesa attesa degli individui è (0.5)5Q=225. 5 90 100 Q 5. Assicurazione sanitaria b) Gli individui assicurati domanderanno Q=100 (in quanto il costo marginale delle cure è pari a 0). Si ha quindi il fenomeno del “moral hazard”: in presenza di copertura assicurativa il consumo di cure è eccessivo. Ciò equivale ad una domanda completamente rigida (AB). P 50 In assenza di “moral hazard” e di costi amministrativi il premio sarebbe pari a (0.5)PQ=225. In presenza di “moral hazard” il costo atteso degli accertamenti sarebbe (0.5)100P=250. La compagnia potrebbe perdere 25 se richiedesse il pagamento di un premio pari a 225. Per non incorrere in perdite la compagnia dovrebbe fissare un premio pari a 250. Ma gli individui potrebbero non essere disposti a pagare tale somma anche se sono “avversi al rischio”. L’area CDB rappresenta la perdita di benessere sociale in presenza di assicurazione dovuta ad un utilizzo eccessivo di cure mediche. Tra Q=90 e Q=100 i benefici marginali (curva di domanda) sono inferiori ai costi marginali delle cure. Il consumo di una quantità superiore a 90 non è quindi efficiente. A C 5 D DWL B 90 100 Q 5. Assicurazione sanitaria P 50 E 5 2.5 c) Una partecipazione alla spesa pari al 50% renderebbe meno rigida la curva di domanda in presenza di assicurazione che diventerebbe EB. Gli individui sosterrebbero direttamente un costo delle cure pari a 2.5 per unità. Domanderebbero quindi una quantità Q=95 (due modi per trovare la quantità: 1. sostituire un prezzo pari a 2.5 nella curva di domanda; 2. raddoppiare l’inclinazione della curva di domanda e risolvere P=CM come prima). La perdita di benessere sociale dovuta alla presenza di assicurazione sarà quindi ridotta a 0.5(95-90)(52.5)/2=3.125 pari al triangolo GFH. F D G DWL H 90 95 100 B Q 5. Assicurazione sanitaria Se l’individuo decide di acquistare l’assicurazione e consuma almeno 4 unità di cure mediche paga una franchigia pari a 20. All’individuo conviene utilizzare la franchigia in quanto il beneficio delle cure pari all’area sottostante la curva di domanda, (triangolo IHG) 100(50)/2=2500, è superiore all’importo della franchigia (rettangolo arancio). L’individuo preferirebbe quindi consumare Q=100. La perdita di benessere sociale dovuta alla presenza di assicurazione è ancora pari a 0.5(100-90)5/2=12.5. La perdita di benessere sociale è in questo superiore con franchigia rispetto ad una partecipazione proporzionale ai costi. P 50 I J F 5 H K G L 0 4 D DWL B 90 Per chiarire meglio il funzionamento della franchigia si assuma una franchigia molto alta corrispondente al rettangolo IJL0. Se il consumatore utilizza la franchigia e consuma 100 avrà dei benefici addizionali pari al triangolo FLB. Ma avrà anche dei costi addizionali pari al triangolo IJF. Se quindi i benefici addizionali sono superiori ai costi addizionali il consumatore deciderà di utilizzare la franchigia e consumare una quantità pari a 100. Il livello ottimale di franchigia è quello che uguaglia i costi ai benefici marginali e quindi l’individuo non avrebbe incentivo a superare la franchigia. Ma il consumo in questo caso verrebbe ridotto al di sotto del punto L e questo sarebbe inefficiente. Inoltre il contratto assicurativo potrebbe non essere più alettante per l’individuo. Generalmente si opta quindi per una combinazione di franchigia e partecipazione proporzionale alla spesa. 100 Q
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