I STITUTO T ECNICO C OMMERCIALE – E NRICO C ARUSO - N APOLI AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING – TURISMO – IGEA – PROGRAMMATORI -MERCURIO PROT. N. 0002652/B.3.6 NAPOLI, 13 MAGGIO 2014 IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE Il giorno 12 maggio 2014 alle ore 11,00 nei locali della Presidenza dell’Istituto Tecnico Commerciale Enrico Caruso di Napoli, sito in via San Giovanni de Matha 8, viste le deliberazioni del Consiglio d'Istituto sulle linee generali per le attività della scuola e sulle attività da retribuire con il Fondo d’istituto e del Collegio dei Docenti in merito al piano dell'offerta formativa, viene sottoscritta la presente Ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell’Istituto. La presente Ipotesi sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnico-finanziaria e della Relazione illustrativa, per il previsto parere. L’Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra: PARTE PUBBLICA Il Dirigente Vittorio Delle Donne ___________________________________________ PARTE SINDACALE RSU SINDACATI TERRITORIALI Nunzia De Micco ___________________________________________ Letizia Esposito ___________________________________________ Carlo Pirozzi ___________________________________________ FLC/CGIL Dario Spagnuolo _____________________ CISL/SCUOLA _____________________ _____________________ UIL/SCUOLA _____________________ _____________________ SNALS/CONFSAL _____________________ _____________________ GILDA/UNAMS _____________________ _____________________ PREMESSA Per tutto quanto non espressamente previsto da questo Contratto Integrativo trovano piena applicazione le Leggi dello Stato e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti della scuola. Nel pieno rispetto del principio di uguaglianza tra uomini e donne, il riferimento al termine “lavoratore” contenuto nel presente contratto, deve intendersi riferito indistintamente alle lavoratrici donne e ai lavoratori uomini. 1 CONTRATTO INTEGRATIVO D'ISTITUTO PARTE NORMATIVA a.s. 2013/14 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1- Campo d'applicazione, decorrenza e durata 1. 2. 3. 4. 5. Il presente contratto determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali all’interno dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente e ATA a tempo determinato e indeterminato dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso e ai docenti e al personale ATA di altre scuole statali che, ai sensi rispettivamente dell’art. 35 e dell’art. 57 del vigente CCNL, vi prestino la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti deliberati dai competenti organi. Il presente contratto dispiega la sua validità dalla data della sottoscrizione fino al 31 agosto 2014, fatte salve modifiche o integrazioni imposte da norme imperative o da innovazioni contrattuali nazionali o frutto di successivi diversi accordi raggiunti tra i soggetti firmatari del presente accordo a seguito dell’inoltro di formale istanza di revisione. Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che lo hanno sottoscritto, dispiega comunque la sua validità, fatta salva diversa disposizione di legge, fino alla sottoscrizione del nuovo contratto. Per quanto non previsto dal presente contratto si fa riferimento alla normativa vigente e alle norme contrattuali nazionali. Art. 2 - Interpretazione autentica Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente l’interpretazione della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale, fatto salvo diversa esplicita indicazione contenuta nell’accordo. 1. TITOLO II - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I - RELAZIONI SINDACALI Art. 3 - Obiettivi e strumenti 1. 2. 3. 4. Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio offerto agli studenti. Il sistema delle relazioni sindacali è improntato ai principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti ed orientato alla prevenzione dei conflitti, principi che debbono essere condivisi tra le parti. Tutte le relazioni sindacali si svolgono in coerenza con l’autonomia della Istituzione Scolastica e nel rispetto delle competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali. Il sistema delle relazioni sindacali dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso si articola nei seguenti modelli relazionali: a) contrattazione integrativa; b) informazione preventiva; c) informazione successiva; 2 5. d) interpretazione autentica, come da art. 2. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, il Dirigente Scolastico può usufruire dell'assistenza di esperti di sua fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all'altra parte e senza oneri per la scuola, ma limitatamente ad una funzione puramente consultiva e non vincolante. Art. 4 - Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico 1. 2. 3. 4. 5. 6. Fermo quanto previsto dall’art. 47 del Dlgs. 9 aprile 2008, n. 81, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Una volta ratificata dall’Assemblea dei lavoratori la RSU comunica il nominativo al Dirigente Scolastico; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. Il Dirigente Scolastico indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo. La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine. Gli incontri avvengono, di norma, al di fuori dell’orario di lavoro. Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l’oggetto della stessa. Art. 5 – Contrattazione integrativa 1. 2. 3. Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2; dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo, 34 comma 1; dall’articolo 51, comma 4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del vigente CCNL Scuola. Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa, tra cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali (Dlgs. 165/2001, artt. 5, comma 2, e art. 40, comma 1). Le clausole eventualmente in contrasto con norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del codice civile. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001. Art. 6 - Informativa preventiva Sono oggetto di informazione preventiva: a) proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b) piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; c) criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d) criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento; e) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; f) tutte le materie oggetto di contrattazione; 2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del 29.11.2007 e successivamente escluse dal Dlgs, 165/2001 novellato dalle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009. 1. 3 3. Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. e compatibilmente con gli adempimenti amministrativi, il Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS firmatarie, in appositi incontri, l'informazione preventiva, fornendo anche l'eventuale documentazione con la maggiore tempestività possibile. Art. 7 - Informazione successiva 1. Sono materia di informazione successiva le seguenti: i) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; ii) verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse. CAPO II - DIRITTI SINDACALI Art. 8 - Attività sindacali 1. 2. 3. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS hanno a disposizione un proprio Albo Sindacale di cui sono responsabili; ogni documento affisso all'albo va siglato da chi lo affigge, che se ne assume così la responsabilità legale. La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale un locale situato all’interno della scuola, concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale. Il Dirigente Scolastico ottempererà alla richiesta in base alla disponibilità dei locali. Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU e ai terminali associativi tutte le comunicazioni di natura sindacale loro indirizzate provenienti dall'esterno. Art. 9 - Assemblea in orario di lavoro 1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 8 del CCNL 2006/09. 2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS. rappresentative) deve 3. 4. 5. 6. essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa, tramite affissione in sala docenti e/o all’albo ATA, gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola. L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite avviso circolare e/o pubblicazione sul sito della scuola. L’adesione, irrevocabile, va espressa con almeno tre giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l’obbligo di coprire il normale orario di servizio. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. Qualora non si dia luogo all’interruzione totale delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, della strumentazione tecnica irrinunciabilmente necessaria alla didattica nonché degli uffici di segreteria, per cui un collaboratore scolastico, un assistente tecnico ed un assistente amministrativo saranno addette ai servizi essenziali. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l’ordine alfabetico. Art. 10 – Procedura in caso di sciopero 1. Il DS prima dello sciopero, con congruo anticipo, mediante circolare chiede a docenti e ATA di dichiarare la loro adesione allo sciopero. La dichiarazione è volontaria e nessuno può esservi obbligato. 2. Sulla scorta delle informazioni in suo possesso, il DS valuta l’effetto previsto sul servizio e può disporre un servizio ridotto per una parte delle classi o per una parte dell’orario e lo comunica ai docenti. Se non 4 3. 4. 5. 6. 7. vi sono le condizioni per garantirlo, può anche sospendere del tutto il servizio. Non può chiudere la scuola, a meno che tutti abbiano dichiarato di scioperare. Il giorno prima dello sciopero il DS comunica alle famiglie le modalità di funzionamento o di sospensione del servizio. Chi, dopo averla dichiarata, vuole revocare la propria adesione allo sciopero, deve comunicarlo prima di tale comunicazione alle famiglie. Il giorno dello sciopero il DS organizza il servizio con il personale docente ed ATA che non vi abbia aderito. Se è libero, il docente non può essere chiamato a scuola per sostituire i colleghi in sciopero. Se non sciopera, deve assicurare la prestazione per le ore di lavoro previste: può essere chiamato dal DS a cambiare orario, ma non il totale delle ore di lezione previsto per il giorno dello sciopero e solo per l’orario che gli è stato comunicato preventivamente, e a cambiare classe per assicurare la mera vigilanza ad alunni. Se il servizio è sospeso, si presenta a scuola nel suo orario di lavoro o, comunque, rende esplicita e chiara la propria non adesione allo sciopero, secondo le indicazioni ricevute dall’amministrazione. In caso di sciopero il personale ATA è tenuto nei casi previsti dal contratto nazionale (allegato al CCNL 1998/2001, validato dalla commissione di garanzia, attuazione della Legge 146/90, art. 2.1) a garantire i servizi minimi essenziali. Il DS forma pertanto un gruppo minimo (contingente) di personale ATA utilizzando prioritariamente i lavoratori che non hanno dichiarato di voler scioperare. Chi riceve la comunicazione di essere nel contingente può chiedere entro il giorno successivo di essere sostituito perché intende scioperare, anche se non ha fatto alcuna dichiarazione al momento della circolare di cui al comma 1 del presente articolo. In caso di mancata disponibilità di lavoratori non scioperanti il DS forma il contingente seguendo un principio di rotazione, anche pluriennale. In particolare in occasione di attività dirette e strumentali riguardanti gli scrutini e gli esami finali il contingente minimo sarà composto da: un assistente amministrativo per le attività di natura amministrativa, un assistente tecnico dell’area specifica nei casi in cui il tipo di esame prevede l’uso dei laboratori, un collaboratore scolastico per l’apertura e chiusura dei locali scolastici. In occasione del pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei il contingente minimo sarà composto da: DSGA, un assistente amministrativo, un collaboratore scolastico. Art. 11 - Permessi retribuiti e non retribuiti Ai sensi del CCNQ del 9/10/2009, di modifica del CCNQ per la ripartizione dei distacchi e permessi alle organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti 2008 – 2009 del 26 settembre 2008, susseguente al Decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione del 23 febbraio 2009, spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Per l’a.s. 2013/14 spettano quindi 91 x 25’30” = 38h 40’30". 1. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente con almeno due giorni di anticipo. 2. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente. 1. Art. 12 – Referendum 1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU e i rappresentanti territoriali delle OO.SS. firmatarie possono indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica. 2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU e dai rappresentanti territoriali delle OO.SS. firmatarie; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo. TITOLO III – ORARIO DI LAVORO CAPO I – AREA DOCENTI 5 Art. 13 – Criteri generali 1. L'utilizzazione del personale è diretta a garantire la piena applicazione del Piano dell'Offerta Formativa, nel perseguimento del conseguimento di livelli sempre maggiori di efficienza e produttività nell’erogazione dei servizi a studenti e genitori. Art. 14 – Orario di servizio del personale Docente 1. Nell’ambito del calendario scolastico l’attività di insegnamento si svolge in 18 ore settimanali, dalle h. 8,00 alle h 14,00 dal lunedì al sabato, dal 12 settembre 2013 al 7 giugno 2014. 2. Le quaranta ore di partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti e le quaranta ore di partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe si svolgono per lo più in orario pomeridiano, di norma tra le ore 13,00 e le ore 20,00, e comunque in assenza di attività didattica, secondo il piano delle attività predisposto dal Dirigente Scolastico viste le esigenze del POF ed approvato dal Collegio dei Docenti. 3. Nella predetta programmazione delle attività collegiali dei consigli di classe il Dirigente Scolastico terrà nel debito conto gli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei: in caso di un ipotizzabile sforamento del tetto massimo di ore dovuto alla convocazione di consigli di classe straordinari, il singolo docente, a richiesta, concorderà con il Dirigente Scolastico il calendario della propria presenza nelle successive riunioni. 4. Analogamente, i docenti impegnati su più scuole, in caso di ipotizzabile sforamento del tetto delle quaranta ore, concorderanno con il Dirigente Scolastico il calendario della propria partecipazione alle riunioni collegiali, sulla base di un impegno complessivo proporzionale al proprio orario di servizio presso l'Istituto. 5. Nel caso di sforamento del tetto massimo di ore collegiali, il singolo docente sarà esonerato dalle successive riunioni. Art. 15 – Ore eccedenti per sostituzione assenti 1. Ogni docente si rende disponibile per massimo sei ore settimanali, e comunque per un impegno lavorativo complessivo che non superi nella settimana le ventiquattro ore di attività di insegnamento, per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo per permettere la sostituzione dei colleghi assenti. 2. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale. Art. 16 – Modalità d'utilizzo del personale docente per le sostituzioni 1. In caso di assenza di un docente, la sostituzione sarà assegnata nel seguente ordine: a) docente a disposizione utilizzato relativamente al numero di ore settimanali di completamento cattedra; b) docente che deve recuperare permessi brevi non nelle ore a disposizione; c) docente che nelle sue ore non ha la classe presente a scuola; d) docente a disposizione con retribuzione aggiuntiva (ore eccedenti). 2. In caso di concomitante disponibilità di più docenti nella stessa ora verranno utilizzati i seguenti criteri: a) docente della stessa classe; b) docente della stessa disciplina; c) altri docenti. 3. Al di là degli strumenti di sostituzione previsti nei precedenti commi, si potrà ricorrere anche alla collocazione in orario diverso del docente in servizio. 4. Il docente utilizzato per la sostituzione deve essere avvertito con il maggior preavviso possibile. CAPO II – AREA ATA Art. 17 – Principi generali 1. Le parti riconoscono che il conseguimento di adeguati livelli di efficienza e produttività nell’erogazione dei servizi a studenti e genitori richiede l’adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro e 6 l’individuazione di articolazioni di orari pienamente rispondenti alle esigenze poste alla scuola dal Piano dell’Offerta Formativa, ferme restando le disposizioni contrattuali vigenti in materia di orario di lavoro. 2. Il Dirigente Scolastico, visto il piano di lavoro del personale ATA predisposto dal DSGA organizza l’orario di lavoro del personale ATA, ivi inclusa la disciplina dei ritardi, recuperi e riposi compensativi, sulla base dei seguenti criteri: funzionalità dell’orario di lavoro all’orario di servizio e di apertura all’utenza; ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane; miglioramento della qualità delle prestazioni; ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell’utenza; miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni; programmazione su base plurisettimanale dell’orario. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Art. 18 – Articolazione dell’orario e strumenti contrattuali adottati L’orario di lavoro ordinario, come previsto dall’art. 51 comma 1 del CCNL 29/11/2007, è di 36 ore settimanali. Nella convinzione che il ricorso alle ore eccedenti l’orario d’obbligo vada praticato esclusivamente per far fronte ad esigenze eccezionali e non prevedibili, l’Istituto Tecnico Enrico Caruso persegue un’organizzazione del lavoro che riesca a rispondere alla totalità delle esigenze ordinarie attraverso strumenti ordinari di articolazione dell’orario. Per la realizzazione del piano annuale delle attività a.s. 2013/2014 si utilizzano le seguenti tipologie di orario di lavoro previste dal CCNL 29/11/2007: orario flessibile, turnazione programmazione plurisettimanale. Solo in via residuale, e solo di fronte a necessità imprevedibili o di troppo ampia mole, si ricorrerà alla prestazione di lavoro straordinario. Pertanto si attuerà un orario di lavoro corrispondente all’orario di apertura e chiusura della scuola, che in presenza di attività didattiche va dalle ore 7,45 alle ore 13,30 nelle giornate di lunedì, mercoledì (almeno un assistente amministrativo e un collaboratore scolastico provvedono a turno ad assicurare il servizio al pubblico nel pomeriggio del mercoledì dalle h. 13,30 alle ore 15,30) e venerdì, e dalle ore 7,45 alle ore 14,15, nelle giornate di martedì e giovedì, e un’articolazione dell’orario individuale di lavoro del personale ATA che, in modo funzionale all’offerta didattica, preveda per ciascun lavoratore la distribuzione del monte ore annuo di servizio anche su base plurisettimanale con aumento dell’orario settimanale fino a 42 ore per non più di 3 settimane consecutive con la previsione di riposi compensativi e/o riduzione dell’orario nei periodi di sospensione o minore attività didattica. Tale articolazione dell’orario plurisettimanale riguarderà in particolare la categoria dei collaboratori scolastici, che all’interno del personale ATA vede la propria azione più strettamente e direttamente collegata al tempo delle attività didattiche, e, in misura minore, la categoria degli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici. L’orario di servizio del personale di segreteria non è invece strettamente e direttamente legato all’orario didattico: le attività svolte (tranne il ricevimento del pubblico), anche se costituiscono fondamentale supporto all’azione dei docenti, seguono infatti tempi e modalità proprie di attuazione (preparazione, predisposizione e conservazione degli atti necessari al’avvio delle attività, contrattualizzazione, retribuzioni, trasmissione dei dati attraverso i sistemi informatici ecc.). Pertanto il maggior carico di lavoro derivante dalle cosiddette attività extracurriculari può essere svolto attualmente, dalla maggior parte del personale amministrativo in servizio presso questo Istituto, intensificando il lavoro in orario di servizio o limitando il ricorso ad un maggior orario al minimo indispensabile. Nei periodo di sospensione delle attività didattiche, o di ridotto orario didattico, tutto il personale effettuerà invece l’ orario 8,00 – 14,00, fatto salvo il mantenimento dell'orario di cui al comma 5 del presente contratto su disposizione data dal Dirigente Scolastico, sentito il parere dei lavoratori. Il lavoratore utilizzato con orario flessibile, con orario plurisettimanale e in turnazione sarà avvertito di norma con un preavviso non inferiore alle 24 ore e comunque quanto più tempestivamente possibile. Art. 19 – Ritardi 7 1. Il ritardo nell’orario di ingresso al lavoro, giustificabile solo in occasionali e debitamente motivate circostanze, comporta l’obbligo del recupero, contemperando le esigenze del lavoratore alle esigenze dell’Amministrazione, in un lasso di tempo che va dalla giornata stessa in cui si è verificato il ritardo fino all’ultimo giorno del mese successivo. Saranno privilegiate forme di recupero del ritardo che realizzino la sostituzione dei colleghi assenti in occasione del prolungamento orario per attività programmate o l’assistenza e il supporto ad attività didattiche extracurriculari. 2. Eventuali ritardi non recuperati per fatto imputabile all’interessato daranno luogo a riduzione dello stipendio. Art. 20 – Permessi 1. I permessi dovranno essere richiesti per iscritto e saranno concessi solo se non pregiudicano il normale svolgimento dell’attività dell’amministrazione scolastica. Art. 21 – Ferie 1. Le ferie sono concesse durante i periodi lavorativi tenendo presenti le esigenze di servizio. 2. Le ferie vanno richieste con il massimo anticipo possibile e comunque, salvo casi eccezionali, almeno due giorni prima della fruizione. 3. La richiesta delle ferie estive non potrà essere inferiore a 15 giorni lavorativi consecutivi da richiedere 4. 5. 6. 7. 8. nei mesi di luglio e agosto. L’Amministrazione favorirà tuttavia quanto più possibile la fruizione continuativa delle ferie. Per le restanti giornate l'Amministrazione provvederà, sentito il lavoratore, a collocarlo in ferie nei periodi di sospensione delle attività didattiche, nei giorni di chiusura e/o nei periodi da essa stabiliti e comunque non oltre il 30 aprile. Al lavoratore è tuttavia lasciata la facoltà di stabilire, compatibilmente con le esigenze di servizio, quando godere di n. 6 gg. di ferie. La richiesta di ferie per il periodo natalizio e pasquale va presentata preferibilmente con almeno 8 giorni di anticipo: essa è accolta di norma solo se è assicurata la presenza in servizio di n. 2 persone in segreteria, n. 2 assistenti tecnici, n. 3 collaboratori scolastici. La richiesta delle ferie estive dovrà essere presentata entro e non oltre il 31 marzo. Entro il 30 aprile il DSGA dispone il piano delle ferie estive del personale e ne dà comunicazione ai lavoratori, anche tramite affissione all’albo. Nel caso di contemporanea richiesta delle ferie per lo stesso periodo, fatto salvo diverso e motivato provvedimento del DS, si adotterà il criterio della rotazione anche su base pluriennale. TITOLO III – CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO CAPO I - NORME GENERALI Art. 22 – Finalizzazione delle risorse del FIS 1. 2. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che garantiscano la piena realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituzione scolastica per il conseguimento di adeguati livelli di produttività e efficienza, riconoscendo l’impegno individuale e i risultati conseguiti. L’Istituzione Scolastica non può erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese. Art. 23 – Risorse 1. Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da: a. stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta formativa; b. stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA; c. stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR; 8 d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti; e. altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro; f. eventuali contributi dei genitori. 2. Il totale delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto ammonta ad € 118.775,98 (lordo Stato), costituito da : a. Fondo dell'Istituzione scolastica a.s. 2013/14, pari a € 55.295,69; b. Economie Fondo dell'Istituzione scolastica al 31.08.2013, pari a € 63.480,29. Art. 24 – Attività finalizzate I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. 2. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari (lordo Stato) a: 1. a. Progetti (PON/POR FSE/FESR) ca. € 18.694,28 (disponibili per il salario accessorio) ca. ca. ca. € € € € b. ASL ex DM. 11/10/2013, n. 821 ca. c. Funzioni strumentali al POF d. Incarichi specifici del personale ATA 7.307,13 7.307,13 1.500,00 2.580,00 C1 Facilitatore, Valutatore, DSGA C1 Tutor Obiettivo, personale ATA A1-B2 Collaudatore i.1.3 Coordinamento didattico € 13.000,00 (disponibili per il salario accessorio) € 4.749,72 (quota a.s. 2013/14) € 2.878,41 € 2.078,99 (quota a.s. 2013/14) € 799,42 (economie al 31.08.2013) e. Avviamento pratica sportiva € 13.894,28 (importo presunto per il corrente a.s.) € 5.002,68 (quota a.s. 2013/14) € 5.659,68 (economie a.s. 2011/12) € 3.231,92 (economie a.s. 2012/13) f. Ore eccedenti sostituzione docenti assenti € 16.334,63 € 4.459,56 (quota a.s. 2013/14) € 11.162,96 (economie al 31.08.2013) g. Corsi di Recupero h. Indennità di direzione del DSGA € 7.322,24 (economie al 31.08.2013) € 4.896,33 CAPO SECONDO – UTILIZZAZIONE DEL FIS Art. 25 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica Il totale delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto, di cui all’art. 23 e con esclusione di quelle di cui all’art. 24, sono utilizzate per compensare le prestazioni accessorie del personale per il corrente a.s. 2013/14 e sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente e dal Piano annuale di attività del personale ATA. A tal fine sono assegnati per le attività del personale docente € 90.262,54 lordo stato e per le attività del personale ATA € 26.121,82 lordo stato. 2. È istituito un fondo di riserva, pari ad € 2.391,44 (=2%), comprensivo dell’indennità di direzione sostituto DSGA, per far fronte a necessità non programmate in quanto imprevedibili. 3. Il fondo di riserva, se non utilizzato, confluisce nella dotazione finanziaria dell’anno successivo. 1. Art. 26 – Stanziamenti 9 1. Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 23, sulla base della delibera del Consiglio d’istituto, di cui all’art. 88 del CCNL, e del Piano Annuale, il fondo d’istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate (cifre lordo stato): a. supporto al dirigente scolastico (collaboratori del dirigente): € 10.171,46; b. supporto all’organizzazione didattica (figure di presidio alla sezione staccata: coordinatrice attività, comm. orario, comm. sostituzioni, responsabili reparto; nucleo di valutazione; responsabile palestra; coordinatore attività sportive; coordinatore GLHI; coordinatore valutazione apprendimenti; web designer; supporto alla comunicazione verso l'esterno; responsabili informazione e prevenzione, ecc.): € 11.146,80; c. supporto alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, coordinatore attività sportive, responsabile della biblioteca, supporto psico-pedagogico, referenti orientamento, referenti somministrazione test apprendimento, referenti progettuali ecc.): € 27.913,45; d. progetti e attività di arricchimento dell’offerta formativa non curricolare: € 10.264,35; e. corsi di recupero, sportelli didattici, tutoraggio alunni, potenziamento, ecc: € 29.466,04; f. attività di progettazione, ricerca e sperimentazione didattica: € 1.300,46. 2. Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate (cifre lordo stato): a. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: compensi erogati a fronte di un’intensificazione durante l’orario di servizio dovuta a flessibilità oraria, orario plurisettimanale, sostituzione di colleghi assenti, prestazione lavorativa presso la Sede Staccata di Secondigliano e tutte le altre attività e mansioni connesse all'identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica autonoma: € 8.320,29. b. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: realizzazione Progetto Crescita professionale: € 10.155,53. c. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti dallo svolgimento di incarichi individuali non specifici: compensi erogati a fronte di un’intensificazione durante l’orario di servizio dovuta all’affidamento di particolari compiti (fotocopie; servizi esterni; piccola manutenzione; ausilio alla piccola manutenzione; assistenza tecnica al registro on line; assistenza al comodato d'uso): € 5.357,76. d. Compenso per prestazioni aggiuntive oltre l’orario d’obbligo: € 2.288,41. TITOLO IV – CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI ACCESSORI Art. 27 – Compensi orari per attività e incarichi POF, progetti nazionali, comunitari e territoriali 1. 2. 3. 4. Tutte le attività aggiuntive dei docenti e del personale ATA, siano esse inerenti al FIS o a progetti europei (PON, ecc.), nazionali (Aree a rischio, ecc.) o territoriali (Scuole Aperte, ecc.), sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi. Nel rispetto dell’obbligo imposto dall’art. 7 comma 5 del Dlgs. 165/2001 alle amministrazioni pubbliche di non erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese, l’Amministrazione ha l’obbligo di misurare il reale raggiungimento degli obiettivi individuali dati, prima di erogare il compenso. La retribuzione oraria per le attività aggiuntive di insegnamento dei docenti e le attività aggiuntive del personale ATA, siano esse inerenti al FIS o a progetti europei, nazionali o territoriali, è quella stabilita dal CCNL 2006/09, a meno di diverse disposizioni implicite nei progetti o contenute nel presente accordo. Nel caso in cui le risorse disponibili non consentano il pagamento della retribuzione oraria di cui al precedente comma 3 e al successivo comma 7, il dirigente convoca la parte sindacale ad apposita contrattazione, per procedere o alla riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun 10 5. 6. 7. 8. dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il rispetto della compatibilità finanziaria o all’individuazione di altre soluzioni. I compensi per le attività di supporto al dirigente scolastico e al modello organizzativo (collaboratori del dirigente, figure di presidio sezione staccata, comm. orario, ecc.) è di natura forfettaria. Per le attività di supporto alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, responsabili dei laboratori ecc.) e di supporto all’organizzazione della didattica (referente viaggi di istruzione, referente legalità ecc.) è previsto un compenso massimo calcolato sulla previsione delle ore necessarie all’espletamento del compito: in caso di mancata incapienza della somma, si procederà ad una decurtazione proporzionale del compenso orario. Ai docenti impegnati nell’ideazione e realizzazione dei viaggi di istruzione spetterà un compenso forfettario procapite pari a € 185,78 lordo stato, fino alla concorrenza della somma massima complessiva di € 2.322, 25 lordo stato. In caso di mancata incapienza di detta somma, si procederà ad una decurtazione proporzionale del compenso procapite. Le 6 ore settimanali, eccedenti le 18 settimanali effettuabili dal personale insegnante di educazione fisica nell’avviamento alla pratica sportiva, individuate ed erogate nell’ambito di uno specifico progetto contenuto nel POF, saranno compensati nella misura oraria, maggiorata del 10%, prevista dall’art. 70 del CCNL del 4.8.1995, fermo restando il limite massimo rappresentato dal budget assegnato all’Istituto. Art. 28 – Accesso del personale ATA ai compensi per intensificazione in orario ordinario dovuta a particolari forme di organizzazione del lavoro 1. Il personale ATA potrà accedere all’attribuzione del compenso per prestazioni aggiuntive realizzate nel proprio orario di servizio anche mediante intensificazione di prestazioni lavorative dovute anche a particolari forme di organizzazione connesse all’attuazione dell’autonomia, secondo i seguenti criteri: Servizi amministrativi: intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 200 ore lavorative (di cui h. 15 per flessibilità dovuta a rientri pomeridiani, h. 50 per sostituzione dei colleghi assenti e h. 75 per maggior carico derivante da gestione CPS: disponibilità media per lavoratore = h. 28; compenso medio per ogni lavoratore lordo stato € 538,76; lordo dipendente € 406,00), da ripartirsi tra i lavoratori effettivamente interessati: Tipologia di intensificazione Rientri pomeridiani Responsabilità ufficio (sostituzione assenti) Gestione CPS TOTALE Unità di personale interessate 5 3 Compenso medio lordo dipendente € 43,50 15 Budget profilo lordo dipendente € 217,50 5 10 € 145,00 € 192,42 50 € 725,00 € 962,08 5 15 28 € 217,50 € 406,00 € 288,62 538,76 75 140 € 2755,00 € 2030,00 € 3655,89 € 2693,81 Numero ore pro capite Compenso medio lordo Stato € 57,72 Numero ore complessive Budget profilo lordo stato € 288,62 Servizi tecnici: intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 120 ore lavorative (di cui h. 40 per sostituzione dei colleghi assenti e h. 80 per maggior carico presso CPS), da ripartirsi tra i lavoratori effettivamente interessati: Tipologia di intensificazione Responsabilità laboratori (sostituzione assenti) Gestione CPS TOTALE Unità di personale interessate Numero ore pro capite Compenso medio lordo dipendente Compenso medio lordo Stato Numero ore complessive Budget profilo lordo dipendente Budget profilo lordo stato 8 5 € 72,50 € 96,21 40 € 580,00 € 769,66 8 10 15 € 145,00 € 217,50 € 192,42 288,63 80 190 € 1160,00 € 1740,00 € 1539,32 € 2308,98 Servizi ausiliari: intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 200 ore lavorative (di cui h. 80 per flessibilità dovuta a riunioni degli organi collegiali e h. 120 per sostituzione dei colleghi assenti: compenso medio per ogni lavoratore € 312,50), da ripartirsi tra i lavoratori effettivamente interessati: Tipologia di intensificazione Unità di personale Numero ore pro capite Compenso medio lordo Compenso medio lordo Numero ore complessive Budget profilo lordo Budget profilo lordo stato 11 Rientri pomeridiani Responsabilità piano (sostituzione assenti) TOTALE 2. 3. 4. interessate 8 10 dipendente € 125,00 Stato € 165,87 80 dipendente € 1000,00 € 1327,00 8 15 € 187,50 € 248,81 120 € 1500,00 € 1990,50 25 € 312,50 € 414,68 200 € 2500,00 € 3317,50 Il compenso individuale verrà decurtato di 1/100 per ogni assenza a qualsiasi titolo occorsa (dal computo si intendono escluse le assenze dovute a godimento ferie o recuperi compensativi). Analogamente il compenso individuale verrà decurtato di 1/100 per ogni disservizio, contestazione da parte del DS o DSGA o reclamo, la cui veridicità risulti confermata. Le economie derivanti dall’applicazione dei commi 2 e 3 andranno ad incrementare, profilo per profilo, il budget destinato alla realizzazione del progetto Crescita professionale, di cui al successivo art. 29. Art. 29 – Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: realizzazione progetto Crescita professionale 1. Nell'intento di contemperare l’interesse dei dipendenti alla crescita professionale con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati alla collettività, nella convinzione che la scuola dell'autonomia richieda il passaggio da un'organizzazione basata solo sul controllo delle procedure ad un'organizzazione basata su: 2. responsabilizzazione del personale in termini di qualità e di risultato; adozione di un approccio non a compartimenti stagni, ma declinato in termini di sistema e di processo; ricerca delle soluzioni più idonee ai problemi emergenti; contenimento della tendenza alla stereotipia e alla genericità; miglioramento della qualità della prestazione individuale; valorizzazione di professionalità, impegno, creatività, duttilità e flessibilità del personale; accrescimento della motivazione del personale e della soddisfazione nel lavoro; rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità scolastica, questo istituto realizza nel corrente a.s. un progetto Crescita professionale di valorizzazione delle energie e delle professionalità del personale ATA, da realizzare tramite il ricorso allo strumento dell’intensificazione di prestazioni lavorative, che miri al raggiungimento degli obiettivi, Nell'ambito di tale progetto, in sede di monitoraggio e valutazione finale del lavoro effettivamente svolto il compenso individuale, di cui al precedente art. 28, potrà essere incrementato di una quota che, sulla base dei criteri stabiliti nel presente articolo, potrà giungere fino al corrispettivo massimo di ulteriori 34 ore lavorative per ciascuno dei 5 Assistenti Amministrativi, 17 ore lavorative per ciascuno degli 8 Assistenti Tecnici e 31 ore lavorative per ciascuno degli 8 Collaboratori Scolastici: Ausiliari Ore 248 3. 4. Budget area lordo dipend. € 3.100,00 Budget individ. lordo dipend. € 387,50 Budget area lordo stato € 4.113,70 Tecnici Budget individ. lordo stato € 514,21 Ore 144 Budget area lordo dipend. € 2.088,00 Budget individ. lordo dipend. € 261,00 Budget area lordo stato € 2.770,78 Amministrativi Budget individ. lordo stato € 346,35 Ore 170 Budget area lordo dipend. € 2.465,00 Budget individ. lordo dipend. € 493,00 Budget area lordo stato € 3.271,06 Budget individ. lordo stato € 654,21 Il budget è incrementato, profilo per profilo, dalle economie di cui ai commi 2-4 dell’art. 28. Il compenso di cui al comma precedente sarà erogato sulla scorta di una misurazione della prestazione lavorativa che avverrà utilizzando l'allegata Scheda di misurazione della prestazione del personale ATA,che tiene presenti i seguenti criteri: tempestività nella risoluzione dei problemi; rispetto delle procedure e correttezza tecnica delle attività svolte; collaborazione allo scambio delle informazioni al fine di procedimenti più rapidi e corretti; capacita di intrattenere buone relazioni e rapporti con gli utenti e gli altri lavoratori della scuola; disponibilità ad accettare positivamente i cambiamenti organizzativi; capacità di orientare il proprio comportamento organizzativo in relazione alle esigenze rilevate; capacità di individuare gli elementi essenziali dei problemi operativi e le priorità di intervento; capacità di affrontare i casi imprevisti e riuscire a sviluppare soluzioni di efficacia pratica; capacità di portare a termine i compiti assegnati con precisione e nei tempi prescritti; capacità di adottare comportamenti organizzativi idonei a svolgere in modo efficiente la propria attività lavorativa; 12 capacità di operare in termini di consequenzialità ed accuratezza. 5. Al lavoratore che in sede di misurazione della prestazione lavorativa effettuata con l'allegata Scheda di misurazione della prestazione del personale ottenga 6. 7. 1 un punteggio ≤ /5 del punteggio massimo conseguibile non verrà corrisposto alcuna quota del compenso individuale di cui al comma 2 del presente articolo; 1 un punteggio > /5 del punteggio massimo conseguibile verrà corrisposta una quota del compenso individuale di cui al comma 2 del presente articolo proporzionale al punteggio conseguito, con arrotondamento per difetto all'unità inferiore in caso di frazione < 0,5 e con arrotondamento per eccesso all'unità superiore in caso di frazione ≥ 0,5 (ad es.: ore di possibile incremento al netto della decurtazione per assenze, di cui al successivo comma 7, = 34; punteggio ottenuto nella valutazione = 10/60; incremento del compenso individuale = 10/60 del budget individuale disponibile = 5,66 = 6 ore) Nella misurazione di cui al presente articolo verrà presa in considerazione, oltre all'allegata Scheda di misurazione della prestazione del personale, la presenza sul lavoro: si procederà alla decurtazione di 1/100 della quota individuale per ogni assenza a qualsiasi titolo occorsa (dal computo si intendono escluse le assenze dovute a godimento ferie o recuperi compensativi). Il limite del compenso individuale da assegnare in sede di misurazione finale del lavoro effettivamente svolto, di cui al comma 2 del presente articolo, potrà essere superato in caso di eventuali economie realizzate nell'ambito della quota fissata area per area dal medesimo comma 2: in tal caso, le eventuali economie saranno distribuite proporzionalmente, area per area, in base all'allegata Scheda di misurazione della prestazione del personale, tra tutti i lavoratori dell'area che abbiano conseguito un punteggio minimo pari alla metà del punteggio massimo conseguibile, secondo la formula EcA IS PL , dove IS sarà l'incremento salariale, EcA le economie realizzate nell'area, PL il punteggio PA ottenuto dal lavoratore con la Scheda di misurazione della prestazione del personale, PA la somma dei punteggi di tutti i lavoratori dell'area. Art 30 – Conferimento degli incarichi ai docenti 1. L'utilizzazione del personale è diretta a garantire la piena applicazione del Piano dell'Offerta Formativa. 2. Ai sensi del Dlgs. 165/2001, art. 25, comma 2, il Dirigente Scolastico, nell’ambito degli autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, individuerà i docenti per le singole attività curricolari ed extracurricolari richiesti dal Piano dell'Offerta Formativa nel rispetto dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e del parere espresso dal Collegio dei Docenti. 3. Il Dirigente, verificato il possesso delle competenze e della professionalità necessaria e la disponibilità a ricoprire l’incarico, conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. A parità di possesso delle specifiche professionalità e competenze, si procederà ad una rotazione degli incarichi, anche su base pluriennale; in caso di persistente parità costituirà titolo di preferenza la minore anzianità anagrafica. 4. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento. 5. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti. Art. 31 – Compensi per le funzioni strumentali 1. Le risorse disponibili per compensare le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa saranno divise tra i sette docenti responsabili delle funzioni strumentali identificate per il presente a.s. 2013/14 dal Collegio dei Docenti secondo i seguenti criteri: orientamento in ingresso 16,6 % della quota complessiva; tutte le altre funzioni strumentali 13,9 % della quota complessiva. Art. 32 - Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA Le attività aggiuntive svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione individuale della prestazione sono di norma remunerate secondo una proporzione di 1 a 6 rispetto alle ore di straordinario. 2. Esse sono ricondotte ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi. 1. 13 3. Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, saranno remunerate anche con recuperi compensativi, fino ad un massimo di giorni 15, compatibilmente con le esigenze di servizio. Art. 33 - Incarichi specifici Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all’art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica. 2. Le risorse disponibili per compensare gli incarichi specifici sono destinate a corrispondere un compenso base, così fissato: - € 569,43,76 per n. 1 unità di personale amministrativo - € 1.154,49 per n. 2 unità di personale tecnico 1. Art. 34 – Collaborazione plurime del personale docente 1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL. 2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico. Art. 35 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario e affidamento incarichi) e collaborazioni plurime del personale ATA 1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il DSGA, su direttiva del DS, può disporre l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l’orario d’obbligo. Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse. 3. Le prestazioni aggiuntive, di norma, devono essere oggetto di formale incarico. 4. Nell’individuazione dell’unità di personale cui affidare gli incarichi di prestazioni aggiuntive il DSGA tiene conto dei seguenti criteri: a. disponibilità espressa dal personale b. specifiche professionalità e competenze c. rotazione degli incarichi, anche su base pluriennale, a parità di possesso delle specifiche professionalità e competenze d. in caso di persistente parità costituirà titolo di preferenza la minore anzianità anagrafica. 5. Per particolari attività il Dirigente - sentito il Dsga - può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell’istituzione scolastica. 2. Art 36 –Attività di recupero ex OM 92/2007. 1. Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa. Esse 2. 3. 4. 5. sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico - metodologici definiti dal collegio dei docenti e dalle indicazioni organizzative approvate dal consiglio di istituto, anche a classi aperte. Le attività di recupero saranno retribuite secondo i compensi previsti dal CCNL 28.11.2007, tab. 5. Le attività di tutoraggio allo sportello didattico e alle aule virtuali, che prevedono compiti di consulenza e assistenza, daranno diritto ad un compenso forfettario orario lordo dipendente pari ad € 26,25 che rappresenta la media precisa tra i compensi previsti dal CCNL 28.11.2007, tab. 5, per le attività di insegnamento e per le attività funzionali all’insegnamento. Le attività di assistenza alle aule studio autogestite dagli studenti, configurandosi in misura prevalente come attività funzionali all’insegnamento, daranno diritto ad un compenso forfettario orario lordo dipendente pari ad € 23,22. Fatte salve le prerogative dei competenti organi collegiali, gli interventi didattico - integrativi sono affidati dal DS ai docenti della materia, resisi disponibili, tenendo presente di norma la classe di 14 appartenenza della maggioranza degli alunni del corso, l’innovatività della metodologia proposta, un’equa distribuzione degli incarichi e dei carichi. TITOLO V - ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 37 – Principi generali 1. In ottemperanza del Dlgs. 81/2008 e successiva modifiche e integrazioni, la salvaguardia della salute e 2. 3. 4. 5. della integrità psico-fisica dei lavoratori sono considerati obiettivi strategici ed imprescindibili da raggiungere attraverso un miglioramento continuo del “sistema sicurezza sul lavoro”, che va perseguito attraverso: l’impegno continuo al miglioramento della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali; la formazione e la sensibilizzazione del personale sui principi della sicurezza del lavoro; l’esame sistematico che tale politica sia compresa ed attuata in un’ottica di miglioramento continuo ed anche nell’ottica di escludere l’eventuale insorgenza di fenomeni di “mobbing”. L’adozione di uniformi comportamenti e l’armonizzazione della azioni intraprese sarà oggetto di verifica nel corso delle riunioni periodiche da svolgersi almeno una volta all’anno e ogni qual volta il Dirigente Scolastica, su sollecitazione anche del RLS, ne ravveda la necessità. Nel corso di tali incontri si esamineranno, con spirito costruttivo e collaborativo, le problematiche connesse alle specifiche materie, anche al fine di adottare iniziative dirette alla realizzazione dei comuni obiettivi di tutela della salute e sicurezza sull’ambiente di lavoro, alla luce delle risorse finanziarie disponibili. Le informazioni al RLS e la consultazione dello stesso, nei casi disciplinati dalla normativa vigente, saranno fornite e svolte in modo da garantire la loro effettività e tempestività. L’Istituto conferma inoltre che garantirà al RLS gli opportuni interventi di aggiornamento formativo, assicurandone l’adeguatezza in termini di durata e contenuti. L’Istituto attiverà inoltre, per il tramite del Servizio Prevenzione e Protezione uno specifico Progetto di sensibilizzazione verso la cultura antinfortunistica denominato “Informazione e Prevenzione”, che, diffondendo il valore della sicurezza sui luoghi di lavoro, perseguirà anche gli obiettivi didattici di sviluppare l’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili conseguenze delle proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali e di sviluppare l’interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita. Art. 38 – Obblighi del Dirigente Scolastico 1. Il D.S., in qualità di datore di lavoro, ha i seguenti obblighi in materia di sicurezza: a) adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature video terminali; b) valutazione dei rischi esistenti; c) elaborazione di apposito documento nel quale siano esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le misure e i dispositivi di prevenzione adottati, il programma di successivi miglioramenti; d) designazione del personale incaricato di attuare misure di prevenzione e sicurezza; e) informazione e comunicazione; f) attuazione di interventi di formazione, rivolti agli alunni e al personale scolastico, da organizzare compatibilmente con ogni altra attività. 2. Il D.S. organizza inoltre il Servizio di Prevenzione e Protezione, designando per tale compito, previa consultazione del RLS, una o più persone fra i dipendenti. Art. 39 – Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) 1. 2. 3. Le attribuzioni del RLS sono stabilite dall’art. 50 del Dlgs. 81/2008. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno. Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell’istituto e ne cura la diffusione presso i lavoratori. 15 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Il RLS promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori. Il RLS concorda con l’Amministrazione iniziative comuni e progetti condivisi per valorizzare gli obiettivi di miglioramento in materia di salute e sicurezza. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico. Il RLS può accedere liberamente ai locali per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda. Il RLS, purché continui a mantenere i requisiti di lavoratore all’interno della Istituzione scolastica, esercita le proprie funzioni anche in caso di dimissioni o decadenza della RSU, esercita le proprie funzioni fino a nuova elezione e comunque non oltre sessanta giorni. In tale ipotesi allo stesso competono le sole ore di permesso previste per la sua funzione, ma in relazione al periodo di esercizio della funzione medesima. Ai sensi dell’art. 47 del Dlgs. 81/2008, In assenza di rappresentanze sindacali, su iniziativa delle organizzazioni sindacali, il RLS è eletto dai lavoratori al loro interno, tra il personale dell’istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze, secondo le procedure previste dal CCNQ 10 luglio 1996 per il caso delle amministrazioni con numero di dipendenti inferiori a 16. Art. 40 – Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) 1. Il servizio di prevenzione e protezione è costituito dalle seguenti figure sensibili: - N. 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP); - N. 3 Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP); 2. Ai sensi del Dlgs. 81/2008, art. 33, il SPP provvede: a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35 del Dlgs. 81/2008; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36 del Dlgs. 81/2008. Art. 41 – Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP) Il RSPP, previa consultazione con il RLS, è designato dal Dirigente tra il personale interno alla scuola a condizione che assicuri le necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione ovvero all’esterno, in caso non vi sia tale possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia professionale. 2. Al RSPP, se interno, compete un compenso, pari ad € 1200,00, lordo stato, per il quale si attingerà ai fondi appositamente assegnati dal MIUR o, in mancanza o in carenza di questi, al Fondo dell’istituzione scolastica. 1. Art. 42 – Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) Gli ASPP, previa consultazione con il RLS, sono designati dal Dirigente tra il personale interno alla scuola che disponga delle necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione. 2. Agli ASPP, per la realizzazione del progetto didattico di sensibilizzazione verso la cultura antinfortunistica denominato “Informazione e Prevenzione”compete un compenso, per il quale si attingerà ai fondi appositamente assegnati dal MIUR o, in mancanza o in carenza di questi, al Fondo dell’istituzione scolastica, per un compenso massimo pari a 20 ore per ciascuno di loro. 1. 16 Art. 43 – I Preposti Alla luce dell’art, 2 co. 1 del Dlgd. 81/2008, i preposti non vanno "nominati", in quanto la loro funzione, nell'ambito della organizzazione scolastica è inequivocabilmente indizio delle loro responsabilità implicite. 2. All’interno dell’Istituzione Scolastica vanno considerati preposti: tutti i docenti che, in forza della disciplina da loro insegnata, frequentano in maniera sistematica, costante e cioè non occasionale i laboratori o qualsiasi altro ambiente organizzato in cui siano presenti macchine elettriche (videoterminali, computer, fotocopiatrici, videoregistratori, mangianastri, proiettori ecc.); i docenti di educazione fisica; i docenti impegnati in viaggi di istruzione o di integrazione della preparazione di indirizzo in quanto assimilabili alle esercitazioni di lavoro; il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, in quanto capo del personale; i Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico. 3. Il Dirigente Scolastico provvede con un programma pluriennale alla loro formazione specifica. 1. Art. 44 – Altre figure sensibili 1. Le altre figure sensibili che si affiancano al Dirigente Scolastico e al SPP sono: - N. 4 Addetti al Primo Soccorso e Salvataggio; - N. 4 Addetti Antincendio (prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato). 2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e che è, o sarà nel corso del presente a.s., appositamente formato attraverso specifico corso. Art. 45 – Ulteriori figure sensibili Ulteriori figure sensibili di cui si avvale il Dirigente Scolastico nell’adozione di misure protettive della salute dei lavoratori sono: - N. 1 Assistente agli Studenti diversamente abili - N. 2 Addetti Antifumo 2. Il compito di Assistente agli Studenti diversamente abili è affidata ad un collaboratore scolastico che per profilo professionale e formazione specifica risulti ad esso idoneo. 3. Gli Addetti Antifumo sono scelti tra il personale che mostra maggiore sensibilità alle tematiche del tabagismo. 1. Articolo 46 – Informazione ai lavoratori Il Dirigente Scolastico, avvalendosi dell’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione, organizzando appositi incontri e servendosi anche del sito dell’Istituto (www.itccaruso.it), provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale; b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro; c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46; d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente. 2. Il Dirigente Scolastico, avvalendosi dell’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione e del RLS, organizzando appositi incontri e servendosi anche del sito dell’Istituto (www.itccaruso.it), provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni dell’Istituzione Scolastica in materia; b) sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; 1. 17 sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. c) 3. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Art. 47 – Dispositivi di protezione individuali (DPI) Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Non sono dispositivi di protezione individuale gli indumenti di lavoro ordinari non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore. I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. I DPI di cui al comma 1 devono essere conformi alle norme di cui al Dlgs. 4 dicembre 1992, n. 475, e inoltre devono: a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità. Il Dirigente Scolastico, effettuata l'analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con altri mezzi, mette a disposizione degli Addetti Antincendio due armadi contenenti giubbotti, caschi, guanti ecc. necessari per un primo intervento sulla fiamma. L’Istituzione dota inoltre i collaboratori scolastici di camici, mascherine, guanti in lattice e scarpe antiscivolo, nonché di idonei strumenti (secchi con doppia vasca, cartelli di avviso pavimento bagnato, detergenti, detersivi e preparati per lavare rispettosi della vigente normativa ecc.), da utilizzare durante le attività di pulizia. I lavoratori hanno cura dei materiali messi a loro disposizione e non vi apportano modifiche o effettuano sostituzioni di propria iniziativa. Al termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di conservazione dei materiali. I lavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei materiali messi a loro disposizione. TITOLO VI - FORMAZIONE Art. 48 – Principi generali e impegni Onde assicurare il progressivo miglioramento della qualità delle prestazioni erogate al pubblico e al fine di realizzare e mantenere adeguati livelli di eccellenza si richiede una crescita continua delle competenze e delle capacità professionali ed un costante adeguamento rispetto all’evoluzione della società, delle normativa e dei contesti organizzativi. 2. Le parti convengono che, nell’ambito delle indicazioni provenienti dal Collegio dei Docenti e dall’Assemblea del personale ATA, lo sviluppo delle professionalità delle risorse, attraverso iniziative mirate di formazione, costituisce una fondamentale leva strategica per il perseguimento dei seguenti obiettivi: sostenere il processo di riforma dell’istruzione tecnica; mantenere il presidio del know-how, capitalizzando l’esperienza sviluppata e promuovendo l’acquisizione di nuove competenze professionali, in coerenza con la missione della scuola; diffondere in modo capillare la cultura della qualità, intesa quale valore che, dalle singole attività, possa garantire, attraverso i processi pedagogico-didattici ed organizzativi “qualificati”, un prodotto di eccellenza e di piena soddisfazione da parte di studenti, famiglie ed altri stake-holders istituzionali. 3. Il Dirigente Scolastico, ad inizio anno scolastico, recepite le richieste provenienti dal Collegio dei Docenti e dal DSGA, sentita l’Assemblea del personale ATA, elabora un piano di formazione oggetto di informazione preventiva alla RSU. 1. 18 TITOLO VII - NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 49 – Clausola di salvaguardia finanziaria 1. 2. 3. 4. 5. 6. Vista l'entità delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto, le prestazioni accessorie del personale per il corrente a.s. 2013/14 da retribuire con esse saranno autorizzate dal Dirigente Scolastico solo fino ad un impegno massimo di spesa pari a € 118.775,98, al lordo di un fondo di riserva non inferiore ad € 2.391,44 e di una quota pari ad € 29.466,04 da garantire per la realizzazione dei corsi di cui all’art. 26, comma 1 sub littera e. del presente contratto. Fermo restando l'importo complessivo di cui al precedente comma 1 e dal comma 7 dell'art. 27, il Dirigente Scolastico, per realizzare il piano dell'offerta formativa della scuola, potrà compensare le prestazioni accessorie del personale docente effettuando storni tra le voci di cui alle lettere b., c., d. ed f. del comma 1 dell'art. 26 del presente Contratto. Analogamente, il Dirigente Scolastico, per realizzare il piano dell'offerta formativa della scuola, potrà compensare le prestazioni accessorie del personale ATA effettuando storni tra le voci di cui alle lettere a. b. e d. del comma 2 dell'art. 26 del presente Contratto. Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi uno sforamento del fabbisogno rispetto alla disponibilità finanziaria accertata, il Dirigente utilizza il fondo di riserva di cui alle lettere a. e c. del comma 2, dell'art. 27. In caso di esaurimento del fondo di riserva, il Dirigente – ai sensi dell’art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001 – può sospendere, parzialmente o totalmente, l’esecuzione delle clausole contrattuali dalle quali derivino oneri di spesa. Nel caso in cui l’accertamento dell’incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria. Art. 50 – Clausola di proroga finanziaria Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi un risparmio rispetto alla disponibilità finanziaria accertata, le risorse si intendono rese immediatamente disponibili, nel caso della proroga contrattuale di cui all’art. 1, per finanziare la medesima aree di attività per il successivo anno scolastico. 2. In caso di rinnovo contrattuale esse andranno ad incrementare le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio dell’anno successivo. 1. Art. 51 – Natura premiale della retribuzione accessoria 1. 2. 3. 4. 5. Tutti i compensi previsti dal presente contratto saranno erogati solo in cambio di un’effettiva prestazione. Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, i progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica. La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. Analogamente la liquidazione dei compensi relativa a tutti gli incarichi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. In caso di mancata corrispondenza, il Dirigente dispone – a titolo di riconoscimento parziale del lavoro effettivamente svolto – la corresponsione di un importo commisurato al raggiungimento degli obiettivi attesi e comunque non superiore al 50 % di quanto previsto inizialmente. 19 A.S. 2013/14: SCHEDA DI MISURAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEL PERSONALE ATA DATA ________ PROFESSIONALI TRASVERSALI DI RELAZIONE LEGATI ALLA ORGANIZZAZIONE Comportamenti organizzativi NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE _____________________________ Descrittori Offre spontaneamente supporto ed aiuto ai colleghi Collaborazione interfunzionale Tiene costantemente conto delle interrelazioni esistenti tra la propria attività e quella degli altri colleghi, agendo di conseguenza Flessibilità È disponibile ad adeguarsi alla richiesta, anche in presenza di mutamenti organizzativi Gestione della comunicazione È in grado di suscitare nell'utenza (interna e/o esterna) un’immagine dell'Amministrazione affidabile ed efficiente Gestione della relazione Individua e utilizza le giuste modalità di rapportarsi agli altri e le adatta rispetto ai diversi interlocutori Tempestività Rispetta i tempi e le scadenze per l'esecuzione dell'opera Accuratezza Opera con l'attenzione, la precisione e l'esattezza richieste dalle circostanze specifiche e dalla natura del compito assegnato Sviluppo e condivisione della conoscenza Analisi e soluzione dei problemi Qualità delle attività svolte rispetto alle mansioni assegnate Cura costantemente le proprie competenze valorizzando le opportunità formative ricevute, l'autoapprendimento e lo scambio professionale Trasmette le competenze possedute ai colleghi, anche di altre funzioni È in grado di affrontare situazioni critiche e di risolvere problemi imprevisti, proponendo possibili alternative ed utilizzando le proprie conoscenze, anche derivanti dall'esperienza sul campo L’attività svolta risponde in termini qualitativi al livello richiesto, senza che si debbano apportare miglioramenti sostanziali al lavoro svolto Profonde impegno nell’esercizio delle mansioni assegnate 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Criteri di misurazione (il comportamento descritto è stato discusso con il dipendente) Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi Quasi mai o raramente A volte, soprattutto in situazioni non complesse Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi TOTALE 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 20
© Copyright 2024 ExpyDoc