CCI 2013-14 proposta 12 maggio 2014

I STITUTO T ECNICO C OMMERCIALE – E NRICO C ARUSO - N APOLI
AMMINISTRAZIONE, FINANZA
E
MARKETING – TURISMO – IGEA – PROGRAMMATORI -MERCURIO
PROT. N. 0002652/B.3.6
NAPOLI, 13 MAGGIO 2014
IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO
VERBALE DI SOTTOSCRIZIONE
Il giorno 12 maggio 2014 alle ore 11,00 nei locali della Presidenza dell’Istituto Tecnico Commerciale Enrico
Caruso di Napoli, sito in via San Giovanni de Matha 8, viste le deliberazioni del Consiglio d'Istituto sulle linee
generali per le attività della scuola e sulle attività da retribuire con il Fondo d’istituto e del Collegio dei
Docenti in merito al piano dell'offerta formativa, viene sottoscritta la presente Ipotesi di accordo, finalizzata
alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell’Istituto.
La presente Ipotesi sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata della Relazione tecnico-finanziaria e della
Relazione illustrativa, per il previsto parere.
L’Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra:
PARTE PUBBLICA
Il Dirigente
Vittorio Delle Donne
___________________________________________
PARTE SINDACALE
RSU
SINDACATI
TERRITORIALI
Nunzia De Micco
___________________________________________
Letizia Esposito
___________________________________________
Carlo Pirozzi
___________________________________________
FLC/CGIL
Dario Spagnuolo
_____________________
CISL/SCUOLA
_____________________
_____________________
UIL/SCUOLA
_____________________
_____________________
SNALS/CONFSAL
_____________________
_____________________
GILDA/UNAMS
_____________________
_____________________
PREMESSA
Per tutto quanto non espressamente previsto da questo Contratto Integrativo trovano piena applicazione le
Leggi dello Stato e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti della scuola.
Nel pieno rispetto del principio di uguaglianza tra uomini e donne, il riferimento al termine “lavoratore”
contenuto nel presente contratto, deve intendersi riferito indistintamente alle lavoratrici donne e ai
lavoratori uomini.
1
CONTRATTO INTEGRATIVO D'ISTITUTO PARTE NORMATIVA a.s. 2013/14
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1- Campo d'applicazione, decorrenza e durata
1.
2.
3.
4.
5.
Il presente contratto determina i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro,
nonché le materie relative alle relazioni sindacali all’interno dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso.
Il presente contratto si applica a tutto il personale docente e ATA a tempo determinato e
indeterminato dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso e ai docenti e al personale ATA di altre scuole statali
che, ai sensi rispettivamente dell’art. 35 e dell’art. 57 del vigente CCNL, vi prestino la propria
collaborazione per la realizzazione di specifici progetti deliberati dai competenti organi.
Il presente contratto dispiega la sua validità dalla data della sottoscrizione fino al 31 agosto 2014, fatte
salve modifiche o integrazioni imposte da norme imperative o da innovazioni contrattuali nazionali o
frutto di successivi diversi accordi raggiunti tra i soggetti firmatari del presente accordo a seguito
dell’inoltro di formale istanza di revisione.
Il presente contratto, qualora non sia disdetto formalmente da nessuna delle parti che lo hanno
sottoscritto, dispiega comunque la sua validità, fatta salva diversa disposizione di legge, fino alla
sottoscrizione del nuovo contratto.
Per quanto non previsto dal presente contratto si fa riferimento alla normativa vigente e alle norme
contrattuali nazionali.
Art. 2 - Interpretazione autentica
Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro i
dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente
l’interpretazione della clausola controversa.
2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta
all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione;
la procedura si deve concludere entro trenta giorni.
3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della
vigenza contrattuale, fatto salvo diversa esplicita indicazione contenuta nell’accordo.
1.
TITOLO II - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI
CAPO I - RELAZIONI SINDACALI
Art. 3 - Obiettivi e strumenti
1.
2.
3.
4.
Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l'obiettivo di
contemperare l'interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita
professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio offerto agli
studenti.
Il sistema delle relazioni sindacali è improntato ai principi di responsabilità, correttezza, buona fede e
trasparenza dei comportamenti ed orientato alla prevenzione dei conflitti, principi che debbono essere
condivisi tra le parti.
Tutte le relazioni sindacali si svolgono in coerenza con l’autonomia della Istituzione Scolastica e nel
rispetto delle competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali.
Il sistema delle relazioni sindacali dell’Istituto Tecnico Enrico Caruso si articola nei seguenti modelli
relazionali:
a) contrattazione integrativa;
b) informazione preventiva;
c) informazione successiva;
2
5.
d) interpretazione autentica, come da art. 2.
In tutti i momenti delle relazioni sindacali, il Dirigente Scolastico può usufruire dell'assistenza di esperti
di sua fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all'altra parte e senza oneri per la
scuola, ma limitatamente ad una funzione puramente consultiva e non vincolante.
Art. 4 - Rapporti tra RSU e Dirigente Scolastico
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Fermo quanto previsto dall’art. 47 del Dlgs. 9 aprile 2008, n. 81, la RSU designa al suo interno il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Una volta ratificata dall’Assemblea dei lavoratori la
RSU comunica il nominativo al Dirigente Scolastico; il rappresentante rimane in carica fino a diversa
comunicazione della RSU.
Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di
esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare.
Il Dirigente Scolastico indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell’informazione
invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di
anticipo.
La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere
soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale
termine.
Gli incontri avvengono, di norma, al di fuori dell’orario di lavoro.
Ogni richiesta di incontro deve essere effettuata in forma scritta e deve esplicitare l’oggetto della
stessa.
Art. 5 – Contrattazione integrativa
1.
2.
3.
Sono oggetto di contrattazione integrativa d’istituto le materie previste dall’articolo 6, comma 2;
dall’articolo 9, comma 4; dall’articolo 33, comma 2; dall’articolo, 34 comma 1; dall’articolo 51, comma
4; dall’articolo 88, commi 1 e 2, del vigente CCNL Scuola.
Non sono comunque oggetto di contrattazione integrativa le materie escluse per norma imperativa,
tra cui, in particolare, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla
gestione dei rapporti di lavoro, e comunque tutte quelle ascrivibili all’esercizio dei poteri dirigenziali
(Dlgs. 165/2001, artt. 5, comma 2, e art. 40, comma 1). Le clausole eventualmente in contrasto con
norme imperative sono nulle, non applicabili e sono sostituite di diritto ai sensi degli articoli 1339 e
1419, secondo comma, del codice civile.
La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello
superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di
spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono
valide e danno luogo all’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 48, comma 3 del
d.lgs. 165/2001.
Art. 6 - Informativa preventiva
Sono oggetto di informazione preventiva:
a) proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola;
b) piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non
contrattuale;
c) criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali;
d) criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
e) criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche
disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola
istituzione scolastica o dall'Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni;
f) tutte le materie oggetto di contrattazione;
2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del 29.11.2007
e successivamente escluse dal Dlgs, 165/2001 novellato dalle disposizioni imperative introdotte dal
d.lgs. 150/2009.
1.
3
3.
Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. e compatibilmente con gli adempimenti amministrativi, il
Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS firmatarie, in appositi incontri,
l'informazione preventiva, fornendo anche l'eventuale documentazione con la maggiore tempestività
possibile.
Art. 7 - Informazione successiva
1.
Sono materia di informazione successiva le seguenti:
i) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto;
ii) verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle
risorse.
CAPO II - DIRITTI SINDACALI
Art. 8 - Attività sindacali
1.
2.
3.
La RSU e i rappresentanti delle OO.SS hanno a disposizione un proprio Albo Sindacale di cui sono
responsabili; ogni documento affisso all'albo va siglato da chi lo affigge, che se ne assume così la
responsabilità legale.
La RSU e i terminali associativi delle OO.SS. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la
propria attività sindacale un locale situato all’interno della scuola, concordando con il Dirigente le
modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale. Il Dirigente Scolastico ottempererà alla
richiesta in base alla disponibilità dei locali.
Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU e ai terminali associativi tutte le comunicazioni di natura
sindacale loro indirizzate provenienti dall'esterno.
Art. 9 - Assemblea in orario di lavoro
1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall’articolo 8 del CCNL 2006/09.
2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS. rappresentative) deve
3.
4.
5.
6.
essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa,
tramite affissione in sala docenti e/o all’albo ATA, gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che
possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora.
Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine,
l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola.
L’indizione dell’assemblea viene comunicata al personale tramite avviso circolare e/o pubblicazione sul
sito della scuola. L’adesione, irrevocabile, va espressa con almeno tre giorni di anticipo, in modo da
poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la
rinuncia a partecipare e l’obbligo di coprire il normale orario di servizio.
Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel
settore di competenza.
Qualora non si dia luogo all’interruzione totale delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale
ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell’ingresso e il funzionamento del centralino telefonico,
della strumentazione tecnica irrinunciabilmente necessaria alla didattica nonché degli uffici di
segreteria, per cui un collaboratore scolastico, un assistente tecnico ed un assistente amministrativo
saranno addette ai servizi essenziali. La scelta del personale che deve assicurare i servizi minimi
essenziali viene effettuata dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi tenendo conto della
disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, del criterio della rotazione secondo l’ordine
alfabetico.
Art. 10 – Procedura in caso di sciopero
1. Il DS prima dello sciopero, con congruo anticipo, mediante circolare chiede a docenti e ATA di dichiarare
la loro adesione allo sciopero. La dichiarazione è volontaria e nessuno può esservi obbligato.
2. Sulla scorta delle informazioni in suo possesso, il DS valuta l’effetto previsto sul servizio e può disporre
un servizio ridotto per una parte delle classi o per una parte dell’orario e lo comunica ai docenti. Se non
4
3.
4.
5.
6.
7.
vi sono le condizioni per garantirlo, può anche sospendere del tutto il servizio. Non può chiudere la
scuola, a meno che tutti abbiano dichiarato di scioperare.
Il giorno prima dello sciopero il DS comunica alle famiglie le modalità di funzionamento o di sospensione
del servizio. Chi, dopo averla dichiarata, vuole revocare la propria adesione allo sciopero, deve
comunicarlo prima di tale comunicazione alle famiglie.
Il giorno dello sciopero il DS organizza il servizio con il personale docente ed ATA che non vi abbia
aderito. Se è libero, il docente non può essere chiamato a scuola per sostituire i colleghi in sciopero. Se
non sciopera, deve assicurare la prestazione per le ore di lavoro previste: può essere chiamato dal DS a
cambiare orario, ma non il totale delle ore di lezione previsto per il giorno dello sciopero e solo per
l’orario che gli è stato comunicato preventivamente, e a cambiare classe per assicurare la mera vigilanza
ad alunni. Se il servizio è sospeso, si presenta a scuola nel suo orario di lavoro o, comunque, rende
esplicita e chiara la propria non adesione allo sciopero, secondo le indicazioni ricevute
dall’amministrazione.
In caso di sciopero il personale ATA è tenuto nei casi previsti dal contratto nazionale (allegato al CCNL
1998/2001, validato dalla commissione di garanzia, attuazione della Legge 146/90, art. 2.1) a garantire i
servizi minimi essenziali. Il DS forma pertanto un gruppo minimo (contingente) di personale ATA
utilizzando prioritariamente i lavoratori che non hanno dichiarato di voler scioperare. Chi riceve la
comunicazione di essere nel contingente può chiedere entro il giorno successivo di essere sostituito
perché intende scioperare, anche se non ha fatto alcuna dichiarazione al momento della circolare di cui
al comma 1 del presente articolo. In caso di mancata disponibilità di lavoratori non scioperanti il DS
forma il contingente seguendo un principio di rotazione, anche pluriennale.
In particolare in occasione di attività dirette e strumentali riguardanti gli scrutini e gli esami finali il
contingente minimo sarà composto da: un assistente amministrativo per le attività di natura
amministrativa, un assistente tecnico dell’area specifica nei casi in cui il tipo di esame prevede l’uso dei
laboratori, un collaboratore scolastico per l’apertura e chiusura dei locali scolastici.
In occasione del pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei il contingente minimo sarà composto
da: DSGA, un assistente amministrativo, un collaboratore scolastico.
Art. 11 - Permessi retribuiti e non retribuiti
Ai sensi del CCNQ del 9/10/2009, di modifica del CCNQ per la ripartizione dei distacchi e permessi alle
organizzazioni sindacali rappresentative nei comparti 2008 – 2009 del 26 settembre 2008, susseguente
al Decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione del 23 febbraio 2009, spettano
alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in
servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Per l’a.s. 2013/14 spettano quindi 91 x 25’30” =
38h 40’30".
1. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione al Dirigente
con almeno due giorni di anticipo.
2. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l’anno, per
partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la
fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall’organizzazione sindacale al Dirigente.
1.
Art. 12 – Referendum
1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d’istituto, la RSU e i rappresentanti territoriali delle OO.SS.
firmatarie possono indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica.
2. Le modalità per l’effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del
servizio, sono definite dalla RSU e dai rappresentanti territoriali delle OO.SS. firmatarie; la scuola
fornisce il supporto materiale ed organizzativo.
TITOLO III – ORARIO DI LAVORO
CAPO I – AREA DOCENTI
5
Art. 13 – Criteri generali
1. L'utilizzazione del personale è diretta a garantire la piena applicazione del Piano dell'Offerta Formativa,
nel perseguimento del conseguimento di livelli sempre maggiori di efficienza e produttività
nell’erogazione dei servizi a studenti e genitori.
Art. 14 – Orario di servizio del personale Docente
1. Nell’ambito del calendario scolastico l’attività di insegnamento si svolge in 18 ore settimanali, dalle h.
8,00 alle h 14,00 dal lunedì al sabato, dal 12 settembre 2013 al 7 giugno 2014.
2. Le quaranta ore di partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti e le quaranta ore di
partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe si svolgono per lo più in orario pomeridiano, di
norma tra le ore 13,00 e le ore 20,00, e comunque in assenza di attività didattica, secondo il piano delle
attività predisposto dal Dirigente Scolastico viste le esigenze del POF ed approvato dal Collegio dei
Docenti.
3. Nella predetta programmazione delle attività collegiali dei consigli di classe il Dirigente Scolastico terrà
nel debito conto gli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei: in caso di
un ipotizzabile sforamento del tetto massimo di ore dovuto alla convocazione di consigli di classe
straordinari, il singolo docente, a richiesta, concorderà con il Dirigente Scolastico il calendario della
propria presenza nelle successive riunioni.
4. Analogamente, i docenti impegnati su più scuole, in caso di ipotizzabile sforamento del tetto delle
quaranta ore, concorderanno con il Dirigente Scolastico il calendario della propria partecipazione alle
riunioni collegiali, sulla base di un impegno complessivo proporzionale al proprio orario di servizio
presso l'Istituto.
5. Nel caso di sforamento del tetto massimo di ore collegiali, il singolo docente sarà esonerato dalle
successive riunioni.
Art. 15 – Ore eccedenti per sostituzione assenti
1. Ogni docente si rende disponibile per massimo sei ore settimanali, e comunque per un impegno
lavorativo complessivo che non superi nella settimana le ventiquattro ore di attività di insegnamento,
per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo per permettere la sostituzione dei colleghi assenti.
2. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale.
Art. 16 – Modalità d'utilizzo del personale docente per le sostituzioni
1. In caso di assenza di un docente, la sostituzione sarà assegnata nel seguente ordine:
a) docente a disposizione utilizzato relativamente al numero di ore settimanali di completamento
cattedra;
b) docente che deve recuperare permessi brevi non nelle ore a disposizione;
c) docente che nelle sue ore non ha la classe presente a scuola;
d) docente a disposizione con retribuzione aggiuntiva (ore eccedenti).
2. In caso di concomitante disponibilità di più docenti nella stessa ora verranno utilizzati i seguenti criteri:
a) docente della stessa classe;
b) docente della stessa disciplina;
c) altri docenti.
3. Al di là degli strumenti di sostituzione previsti nei precedenti commi, si potrà ricorrere anche alla
collocazione in orario diverso del docente in servizio.
4. Il docente utilizzato per la sostituzione deve essere avvertito con il maggior preavviso possibile.
CAPO II – AREA ATA
Art. 17 – Principi generali
1. Le parti riconoscono che il conseguimento di adeguati livelli di efficienza e produttività nell’erogazione
dei servizi a studenti e genitori richiede l’adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro e
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l’individuazione di articolazioni di orari pienamente rispondenti alle esigenze poste alla scuola dal Piano
dell’Offerta Formativa, ferme restando le disposizioni contrattuali vigenti in materia di orario di lavoro.
2. Il Dirigente Scolastico, visto il piano di lavoro del personale ATA predisposto dal DSGA organizza l’orario
di lavoro del personale ATA, ivi inclusa la disciplina dei ritardi, recuperi e riposi compensativi, sulla base
dei seguenti criteri:
 funzionalità dell’orario di lavoro all’orario di servizio e di apertura all’utenza;
 ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane;
 miglioramento della qualità delle prestazioni;
 ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell’utenza;
 miglioramento dei rapporti funzionali con altri uffici ed altre amministrazioni;
 programmazione su base plurisettimanale dell’orario.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Art. 18 – Articolazione dell’orario e strumenti contrattuali adottati
L’orario di lavoro ordinario, come previsto dall’art. 51 comma 1 del CCNL 29/11/2007, è di 36 ore
settimanali.
Nella convinzione che il ricorso alle ore eccedenti l’orario d’obbligo vada praticato esclusivamente per
far fronte ad esigenze eccezionali e non prevedibili, l’Istituto Tecnico Enrico Caruso persegue
un’organizzazione del lavoro che riesca a rispondere alla totalità delle esigenze ordinarie attraverso
strumenti ordinari di articolazione dell’orario.
Per la realizzazione del piano annuale delle attività a.s. 2013/2014 si utilizzano le seguenti tipologie di
orario di lavoro previste dal CCNL 29/11/2007:
 orario flessibile,
 turnazione
 programmazione plurisettimanale.
Solo in via residuale, e solo di fronte a necessità imprevedibili o di troppo ampia mole, si ricorrerà alla
prestazione di lavoro straordinario.
Pertanto si attuerà un orario di lavoro corrispondente all’orario di apertura e chiusura della scuola, che
in presenza di attività didattiche va dalle ore 7,45 alle ore 13,30 nelle giornate di lunedì, mercoledì
(almeno un assistente amministrativo e un collaboratore scolastico provvedono a turno ad assicurare il
servizio al pubblico nel pomeriggio del mercoledì dalle h. 13,30 alle ore 15,30) e venerdì, e dalle ore 7,45
alle ore 14,15, nelle giornate di martedì e giovedì, e un’articolazione dell’orario individuale di lavoro del
personale ATA che, in modo funzionale all’offerta didattica, preveda per ciascun lavoratore la
distribuzione del monte ore annuo di servizio anche su base plurisettimanale con aumento dell’orario
settimanale fino a 42 ore per non più di 3 settimane consecutive con la previsione di riposi compensativi
e/o riduzione dell’orario nei periodi di sospensione o minore attività didattica.
Tale articolazione dell’orario plurisettimanale riguarderà in particolare la categoria dei collaboratori
scolastici, che all’interno del personale ATA vede la propria azione più strettamente e direttamente
collegata al tempo delle attività didattiche, e, in misura minore, la categoria degli Assistenti
Amministrativi e gli Assistenti Tecnici.
L’orario di servizio del personale di segreteria non è invece strettamente e direttamente legato all’orario
didattico: le attività svolte (tranne il ricevimento del pubblico), anche se costituiscono fondamentale
supporto all’azione dei docenti, seguono infatti tempi e modalità proprie di attuazione (preparazione,
predisposizione e conservazione degli atti necessari al’avvio delle attività, contrattualizzazione,
retribuzioni, trasmissione dei dati attraverso i sistemi informatici ecc.). Pertanto il maggior carico di
lavoro derivante dalle cosiddette attività extracurriculari può essere svolto attualmente, dalla maggior
parte del personale amministrativo in servizio presso questo Istituto, intensificando il lavoro in orario di
servizio o limitando il ricorso ad un maggior orario al minimo indispensabile.
Nei periodo di sospensione delle attività didattiche, o di ridotto orario didattico, tutto il personale
effettuerà invece l’ orario 8,00 – 14,00, fatto salvo il mantenimento dell'orario di cui al comma 5 del
presente contratto su disposizione data dal Dirigente Scolastico, sentito il parere dei lavoratori.
Il lavoratore utilizzato con orario flessibile, con orario plurisettimanale e in turnazione sarà avvertito di
norma con un preavviso non inferiore alle 24 ore e comunque quanto più tempestivamente possibile.
Art. 19 – Ritardi
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1. Il ritardo nell’orario di ingresso al lavoro, giustificabile solo in occasionali e debitamente motivate
circostanze, comporta l’obbligo del recupero, contemperando le esigenze del lavoratore alle esigenze
dell’Amministrazione, in un lasso di tempo che va dalla giornata stessa in cui si è verificato il ritardo fino
all’ultimo giorno del mese successivo. Saranno privilegiate forme di recupero del ritardo che realizzino la
sostituzione dei colleghi assenti in occasione del prolungamento orario per attività programmate o
l’assistenza e il supporto ad attività didattiche extracurriculari.
2. Eventuali ritardi non recuperati per fatto imputabile all’interessato daranno luogo a riduzione dello
stipendio.
Art. 20 – Permessi
1. I permessi dovranno essere richiesti per iscritto e saranno concessi solo se non pregiudicano il normale
svolgimento dell’attività dell’amministrazione scolastica.
Art. 21 – Ferie
1. Le ferie sono concesse durante i periodi lavorativi tenendo presenti le esigenze di servizio.
2. Le ferie vanno richieste con il massimo anticipo possibile e comunque, salvo casi eccezionali, almeno
due giorni prima della fruizione.
3. La richiesta delle ferie estive non potrà essere inferiore a 15 giorni lavorativi consecutivi da richiedere
4.
5.
6.
7.
8.
nei mesi di luglio e agosto. L’Amministrazione favorirà tuttavia quanto più possibile la fruizione
continuativa delle ferie.
Per le restanti giornate l'Amministrazione provvederà, sentito il lavoratore, a collocarlo in ferie nei
periodi di sospensione delle attività didattiche, nei giorni di chiusura e/o nei periodi da essa stabiliti e
comunque non oltre il 30 aprile.
Al lavoratore è tuttavia lasciata la facoltà di stabilire, compatibilmente con le esigenze di servizio,
quando godere di n. 6 gg. di ferie.
La richiesta di ferie per il periodo natalizio e pasquale va presentata preferibilmente con almeno 8 giorni
di anticipo: essa è accolta di norma solo se è assicurata la presenza in servizio di n. 2 persone in
segreteria, n. 2 assistenti tecnici, n. 3 collaboratori scolastici.
La richiesta delle ferie estive dovrà essere presentata entro e non oltre il 31 marzo. Entro il 30 aprile il
DSGA dispone il piano delle ferie estive del personale e ne dà comunicazione ai lavoratori, anche tramite
affissione all’albo.
Nel caso di contemporanea richiesta delle ferie per lo stesso periodo, fatto salvo diverso e motivato
provvedimento del DS, si adotterà il criterio della rotazione anche su base pluriennale.
TITOLO III – CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL FONDO D’ISTITUTO
CAPO I - NORME GENERALI
Art. 22 – Finalizzazione delle risorse del FIS
1.
2.
Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire
funzioni ed attività che garantiscano la piena realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa
dell’istituzione scolastica per il conseguimento di adeguati livelli di produttività e efficienza,
riconoscendo l’impegno individuale e i risultati conseguiti.
L’Istituzione Scolastica non può erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle
prestazioni effettivamente rese.
Art. 23 – Risorse
1.
Le risorse disponibili per l'attribuzione del salario accessorio sono costituite da:
a. stanziamenti previsti per l’attivazione delle funzioni strumentali all’offerta formativa;
b. stanziamenti previsti per l’attivazione degli incarichi specifici del personale ATA;
c. stanziamenti del Fondo dell'Istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR;
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d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti;
e. altre risorse provenienti dall'Amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a
retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro;
f. eventuali contributi dei genitori.
2.
Il totale delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto
ammonta ad € 118.775,98 (lordo Stato), costituito da :
a. Fondo dell'Istituzione scolastica a.s. 2013/14, pari a
€ 55.295,69;
b. Economie Fondo dell'Istituzione scolastica al 31.08.2013, pari a
€ 63.480,29.
Art. 24 – Attività finalizzate
I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro
provenienza, possono essere impegnati solo per tali attività, a meno che non sia esplicitamente
previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini.
2. Per il presente anno scolastico tali fondi sono pari (lordo Stato) a:
1.
a. Progetti (PON/POR FSE/FESR)
ca.
€ 18.694,28 (disponibili per il salario accessorio)
ca.
ca.
ca.
€
€
€
€
b. ASL ex DM. 11/10/2013, n. 821
ca.
c. Funzioni strumentali al POF
d. Incarichi specifici del personale ATA
7.307,13
7.307,13
1.500,00
2.580,00
C1 Facilitatore, Valutatore, DSGA
C1 Tutor Obiettivo, personale ATA
A1-B2 Collaudatore
i.1.3 Coordinamento didattico
€ 13.000,00 (disponibili per il salario accessorio)
€ 4.749,72 (quota a.s. 2013/14)
€ 2.878,41
€ 2.078,99 (quota a.s. 2013/14)
€
799,42 (economie al 31.08.2013)
e. Avviamento pratica sportiva
€ 13.894,28 (importo presunto per il corrente a.s.)
€ 5.002,68 (quota a.s. 2013/14)
€ 5.659,68 (economie a.s. 2011/12)
€ 3.231,92 (economie a.s. 2012/13)
f. Ore eccedenti sostituzione docenti assenti
€ 16.334,63
€ 4.459,56 (quota a.s. 2013/14)
€ 11.162,96 (economie al 31.08.2013)
g. Corsi di Recupero
h. Indennità di direzione del DSGA
€ 7.322,24 (economie al 31.08.2013)
€ 4.896,33
CAPO SECONDO – UTILIZZAZIONE DEL FIS
Art. 25 – Criteri per la suddivisione del Fondo dell’istituzione scolastica
Il totale delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto, di cui
all’art. 23 e con esclusione di quelle di cui all’art. 24, sono utilizzate per compensare le prestazioni
accessorie del personale per il corrente a.s. 2013/14 e sono suddivise tra le componenti professionali
presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle
attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del
personale docente e dal Piano annuale di attività del personale ATA. A tal fine sono assegnati per le
attività del personale docente € 90.262,54 lordo stato e per le attività del personale ATA € 26.121,82
lordo stato.
2. È istituito un fondo di riserva, pari ad € 2.391,44 (=2%), comprensivo dell’indennità di direzione
sostituto DSGA, per far fronte a necessità non programmate in quanto imprevedibili.
3. Il fondo di riserva, se non utilizzato, confluisce nella dotazione finanziaria dell’anno successivo.
1.
Art. 26 – Stanziamenti
9
1.
Al fine di perseguire le finalità di cui all’articolo 23, sulla base della delibera del Consiglio d’istituto, di
cui all’art. 88 del CCNL, e del Piano Annuale, il fondo d’istituto destinato al personale docente è
ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate (cifre lordo stato):
a. supporto al dirigente scolastico (collaboratori del dirigente): € 10.171,46;
b. supporto all’organizzazione didattica (figure di presidio alla sezione staccata: coordinatrice
attività, comm. orario, comm. sostituzioni, responsabili reparto; nucleo di valutazione;
responsabile palestra; coordinatore attività sportive; coordinatore GLHI; coordinatore valutazione
apprendimenti; web designer; supporto alla comunicazione verso l'esterno; responsabili
informazione e prevenzione, ecc.): € 11.146,80;
c. supporto alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, coordinatore attività
sportive, responsabile della biblioteca, supporto psico-pedagogico, referenti orientamento,
referenti somministrazione test apprendimento, referenti progettuali ecc.): € 27.913,45;
d. progetti e attività di arricchimento dell’offerta formativa non curricolare: € 10.264,35;
e. corsi di recupero, sportelli didattici, tutoraggio alunni, potenziamento, ecc: € 29.466,04;
f. attività di progettazione, ricerca e sperimentazione didattica: € 1.300,46.
2.
Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a
ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate (cifre lordo stato):
a. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari
forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: compensi
erogati a fronte di un’intensificazione durante l’orario di servizio dovuta a flessibilità oraria, orario
plurisettimanale, sostituzione di colleghi assenti, prestazione lavorativa presso la Sede Staccata di
Secondigliano e tutte le altre attività e mansioni connesse all'identità culturale e progettuale
dell’istituzione scolastica autonoma: € 8.320,29.
b. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari
forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: realizzazione
Progetto Crescita professionale: € 10.155,53.
c. Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti dallo
svolgimento di incarichi individuali non specifici: compensi erogati a fronte di un’intensificazione
durante l’orario di servizio dovuta all’affidamento di particolari compiti (fotocopie; servizi esterni;
piccola manutenzione; ausilio alla piccola manutenzione; assistenza tecnica al registro on line;
assistenza al comodato d'uso): € 5.357,76.
d. Compenso per prestazioni aggiuntive oltre l’orario d’obbligo: € 2.288,41.
TITOLO IV – CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI COMPENSI ACCESSORI
Art. 27 – Compensi orari per attività e incarichi POF, progetti nazionali, comunitari e territoriali
1.
2.
3.
4.
Tutte le attività aggiuntive dei docenti e del personale ATA, siano esse inerenti al FIS o a progetti
europei (PON, ecc.), nazionali (Aree a rischio, ecc.) o territoriali (Scuole Aperte, ecc.), sono riportate ad
unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi.
Nel rispetto dell’obbligo imposto dall’art. 7 comma 5 del Dlgs. 165/2001 alle amministrazioni
pubbliche di non erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni
effettivamente rese, l’Amministrazione ha l’obbligo di misurare il reale raggiungimento degli obiettivi
individuali dati, prima di erogare il compenso.
La retribuzione oraria per le attività aggiuntive di insegnamento dei docenti e le attività aggiuntive del
personale ATA, siano esse inerenti al FIS o a progetti europei, nazionali o territoriali, è quella stabilita
dal CCNL 2006/09, a meno di diverse disposizioni implicite nei progetti o contenute nel presente
accordo.
Nel caso in cui le risorse disponibili non consentano il pagamento della retribuzione oraria di cui al
precedente comma 3 e al successivo comma 7, il dirigente convoca la parte sindacale ad apposita
contrattazione, per procedere o alla riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun
10
5.
6.
7.
8.
dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il rispetto della compatibilità finanziaria o
all’individuazione di altre soluzioni.
I compensi per le attività di supporto al dirigente scolastico e al modello organizzativo (collaboratori
del dirigente, figure di presidio sezione staccata, comm. orario, ecc.) è di natura forfettaria.
Per le attività di supporto alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento,
responsabili dei laboratori ecc.) e di supporto all’organizzazione della didattica (referente viaggi di
istruzione, referente legalità ecc.) è previsto un compenso massimo calcolato sulla previsione delle ore
necessarie all’espletamento del compito: in caso di mancata incapienza della somma, si procederà ad
una decurtazione proporzionale del compenso orario.
Ai docenti impegnati nell’ideazione e realizzazione dei viaggi di istruzione spetterà un compenso
forfettario procapite pari a € 185,78 lordo stato, fino alla concorrenza della somma massima
complessiva di € 2.322, 25 lordo stato. In caso di mancata incapienza di detta somma, si procederà ad
una decurtazione proporzionale del compenso procapite.
Le 6 ore settimanali, eccedenti le 18 settimanali effettuabili dal personale insegnante di educazione
fisica nell’avviamento alla pratica sportiva, individuate ed erogate nell’ambito di uno specifico progetto
contenuto nel POF, saranno compensati nella misura oraria, maggiorata del 10%, prevista dall’art. 70
del CCNL del 4.8.1995, fermo restando il limite massimo rappresentato dal budget assegnato
all’Istituto.
Art. 28 – Accesso del personale ATA ai compensi per intensificazione in orario ordinario dovuta a
particolari forme di organizzazione del lavoro
1.
Il personale ATA potrà accedere all’attribuzione del compenso per prestazioni aggiuntive realizzate nel
proprio orario di servizio anche mediante intensificazione di prestazioni lavorative dovute anche a
particolari forme di organizzazione connesse all’attuazione dell’autonomia, secondo i seguenti criteri:
Servizi amministrativi:
intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 200 ore lavorative
(di cui h. 15 per flessibilità dovuta a rientri pomeridiani, h. 50 per sostituzione dei colleghi assenti e h.
75 per maggior carico derivante da gestione CPS: disponibilità media per lavoratore = h. 28; compenso
medio per ogni lavoratore lordo stato € 538,76; lordo dipendente € 406,00), da ripartirsi tra i lavoratori
effettivamente interessati:
Tipologia di
intensificazione
Rientri pomeridiani
Responsabilità ufficio
(sostituzione assenti)
Gestione CPS
TOTALE
Unità di
personale
interessate
5
3
Compenso
medio lordo
dipendente
€ 43,50
15
Budget
profilo lordo
dipendente
€ 217,50
5
10
€ 145,00
€ 192,42
50
€ 725,00
€ 962,08
5
15
28
€ 217,50
€ 406,00
€ 288,62
538,76
75
140
€ 2755,00
€ 2030,00
€ 3655,89
€ 2693,81
Numero ore
pro capite
Compenso
medio lordo
Stato
€ 57,72
Numero ore
complessive
Budget
profilo lordo
stato
€ 288,62
Servizi tecnici:
intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 120 ore lavorative
(di cui h. 40 per sostituzione dei colleghi assenti e h. 80 per maggior carico presso CPS), da ripartirsi tra
i lavoratori effettivamente interessati:
Tipologia di
intensificazione
Responsabilità laboratori
(sostituzione assenti)
Gestione CPS
TOTALE
Unità di
personale
interessate
Numero ore
pro capite
Compenso
medio lordo
dipendente
Compenso
medio lordo
Stato
Numero ore
complessive
Budget
profilo lordo
dipendente
Budget
profilo lordo
stato
8
5
€ 72,50
€ 96,21
40
€ 580,00
€ 769,66
8
10
15
€ 145,00
€ 217,50
€ 192,42
288,63
80
190
€ 1160,00
€ 1740,00
€ 1539,32
€ 2308,98
Servizi ausiliari:
intensificazione durante il servizio istituzionale per un compenso complessivo pari a 200 ore lavorative
(di cui h. 80 per flessibilità dovuta a riunioni degli organi collegiali e h. 120 per sostituzione dei colleghi
assenti: compenso medio per ogni lavoratore € 312,50), da ripartirsi tra i lavoratori effettivamente
interessati:
Tipologia di
intensificazione
Unità di
personale
Numero ore
pro capite
Compenso
medio lordo
Compenso
medio lordo
Numero ore
complessive
Budget profilo
lordo
Budget profilo
lordo stato
11
Rientri pomeridiani
Responsabilità piano
(sostituzione assenti)
TOTALE
2.
3.
4.
interessate
8
10
dipendente
€ 125,00
Stato
€ 165,87
80
dipendente
€ 1000,00
€ 1327,00
8
15
€ 187,50
€ 248,81
120
€ 1500,00
€ 1990,50
25
€ 312,50
€ 414,68
200
€ 2500,00
€ 3317,50
Il compenso individuale verrà decurtato di 1/100 per ogni assenza a qualsiasi titolo occorsa (dal
computo si intendono escluse le assenze dovute a godimento ferie o recuperi compensativi).
Analogamente il compenso individuale verrà decurtato di 1/100 per ogni disservizio, contestazione da
parte del DS o DSGA o reclamo, la cui veridicità risulti confermata.
Le economie derivanti dall’applicazione dei commi 2 e 3 andranno ad incrementare, profilo per profilo,
il budget destinato alla realizzazione del progetto Crescita professionale, di cui al successivo art. 29.
Art. 29 – Compenso per prestazioni aggiuntive svolte durante l’orario di servizio e derivanti da particolari
forme di organizzazione dell’orario di lavoro connesse all’attuazione dell’autonomia: realizzazione
progetto Crescita professionale
1.
Nell'intento di contemperare l’interesse dei dipendenti alla crescita professionale con l’esigenza di
incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati alla collettività, nella convinzione che la scuola
dell'autonomia richieda il passaggio da un'organizzazione basata solo sul controllo delle procedure ad
un'organizzazione basata su:








2.
responsabilizzazione del personale in termini di qualità e di risultato;
adozione di un approccio non a compartimenti stagni, ma declinato in termini di sistema e di processo;
ricerca delle soluzioni più idonee ai problemi emergenti;
contenimento della tendenza alla stereotipia e alla genericità;
miglioramento della qualità della prestazione individuale;
valorizzazione di professionalità, impegno, creatività, duttilità e flessibilità del personale;
accrescimento della motivazione del personale e della soddisfazione nel lavoro;
rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità scolastica,
questo istituto realizza nel corrente a.s. un progetto Crescita professionale di valorizzazione delle
energie e delle professionalità del personale ATA, da realizzare tramite il ricorso allo strumento
dell’intensificazione di prestazioni lavorative, che miri al raggiungimento degli obiettivi,
Nell'ambito di tale progetto, in sede di monitoraggio e valutazione finale del lavoro effettivamente
svolto il compenso individuale, di cui al precedente art. 28, potrà essere incrementato di una quota
che, sulla base dei criteri stabiliti nel presente articolo, potrà giungere fino al corrispettivo massimo di
ulteriori 34 ore lavorative per ciascuno dei 5 Assistenti Amministrativi, 17 ore lavorative per ciascuno
degli 8 Assistenti Tecnici e 31 ore lavorative per ciascuno degli 8 Collaboratori Scolastici:
Ausiliari
Ore
248
3.
4.
Budget
area
lordo
dipend.
€ 3.100,00
Budget
individ.
lordo
dipend.
€ 387,50
Budget
area
lordo
stato
€ 4.113,70
Tecnici
Budget
individ.
lordo
stato
€ 514,21
Ore
144
Budget
area
lordo
dipend.
€ 2.088,00
Budget
individ.
lordo
dipend.
€ 261,00
Budget
area
lordo
stato
€ 2.770,78
Amministrativi
Budget
individ.
lordo
stato
€ 346,35
Ore
170
Budget
area
lordo
dipend.
€ 2.465,00
Budget
individ.
lordo
dipend.
€ 493,00
Budget
area
lordo
stato
€ 3.271,06
Budget
individ.
lordo
stato
€ 654,21
Il budget è incrementato, profilo per profilo, dalle economie di cui ai commi 2-4 dell’art. 28.
Il compenso di cui al comma precedente sarà erogato sulla scorta di una misurazione della prestazione
lavorativa che avverrà utilizzando l'allegata Scheda di misurazione della prestazione del personale
ATA,che tiene presenti i seguenti criteri:










tempestività nella risoluzione dei problemi;
rispetto delle procedure e correttezza tecnica delle attività svolte;
collaborazione allo scambio delle informazioni al fine di procedimenti più rapidi e corretti;
capacita di intrattenere buone relazioni e rapporti con gli utenti e gli altri lavoratori della scuola;
disponibilità ad accettare positivamente i cambiamenti organizzativi;
capacità di orientare il proprio comportamento organizzativo in relazione alle esigenze rilevate;
capacità di individuare gli elementi essenziali dei problemi operativi e le priorità di intervento;
capacità di affrontare i casi imprevisti e riuscire a sviluppare soluzioni di efficacia pratica;
capacità di portare a termine i compiti assegnati con precisione e nei tempi prescritti;
capacità di adottare comportamenti organizzativi idonei a svolgere in modo efficiente la propria attività
lavorativa;
12
 capacità di operare in termini di consequenzialità ed accuratezza.
5.
Al lavoratore che in sede di misurazione della prestazione lavorativa effettuata con l'allegata Scheda di
misurazione della prestazione del personale ottenga


6.
7.
1
un punteggio ≤ /5 del punteggio massimo conseguibile non verrà corrisposto alcuna quota del
compenso individuale di cui al comma 2 del presente articolo;
1
un punteggio > /5 del punteggio massimo conseguibile verrà corrisposta una quota del compenso
individuale di cui al comma 2 del presente articolo proporzionale al punteggio conseguito, con
arrotondamento per difetto all'unità inferiore in caso di frazione < 0,5 e con arrotondamento per
eccesso all'unità superiore in caso di frazione ≥ 0,5 (ad es.: ore di possibile incremento al netto della
decurtazione per assenze, di cui al successivo comma 7, = 34; punteggio ottenuto nella valutazione =
10/60; incremento del compenso individuale = 10/60 del budget individuale disponibile = 5,66 = 6 ore)
Nella misurazione di cui al presente articolo verrà presa in considerazione, oltre all'allegata Scheda di
misurazione della prestazione del personale, la presenza sul lavoro: si procederà alla decurtazione di
1/100 della quota individuale per ogni assenza a qualsiasi titolo occorsa (dal computo si intendono
escluse le assenze dovute a godimento ferie o recuperi compensativi).
Il limite del compenso individuale da assegnare in sede di misurazione finale del lavoro effettivamente
svolto, di cui al comma 2 del presente articolo, potrà essere superato in caso di eventuali economie
realizzate nell'ambito della quota fissata area per area dal medesimo comma 2: in tal caso, le eventuali
economie saranno distribuite proporzionalmente, area per area, in base all'allegata Scheda di
misurazione della prestazione del personale, tra tutti i lavoratori dell'area che abbiano conseguito un
punteggio minimo pari alla metà del punteggio massimo conseguibile, secondo la formula
EcA
IS 
 PL , dove IS sarà l'incremento salariale, EcA le economie realizzate nell'area, PL il punteggio
PA
ottenuto dal lavoratore con la Scheda di misurazione della prestazione del personale, PA la somma dei
punteggi di tutti i lavoratori dell'area.
Art 30 – Conferimento degli incarichi ai docenti
1. L'utilizzazione del personale è diretta a garantire la piena applicazione del Piano dell'Offerta Formativa.
2. Ai sensi del Dlgs. 165/2001, art. 25, comma 2, il Dirigente Scolastico, nell’ambito degli autonomi poteri
di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, individuerà i docenti per le
singole attività curricolari ed extracurricolari richiesti dal Piano dell'Offerta Formativa nel rispetto dei
criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e del parere espresso dal Collegio dei Docenti.
3. Il Dirigente, verificato il possesso delle competenze e della professionalità necessaria e la disponibilità a
ricoprire l’incarico, conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di
attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. A parità di possesso delle specifiche
professionalità e competenze, si procederà ad una rotazione degli incarichi, anche su base pluriennale;
in caso di persistente parità costituirà titolo di preferenza la minore anzianità anagrafica.
4. Nell’atto di conferimento dell’incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il
compenso spettante e i termini del pagamento.
5. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell’effettivo svolgimento dei compiti
assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti.
Art. 31 – Compensi per le funzioni strumentali
1.
Le risorse disponibili per compensare le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa saranno
divise tra i sette docenti responsabili delle funzioni strumentali identificate per il presente a.s. 2013/14
dal Collegio dei Docenti secondo i seguenti criteri: orientamento in ingresso 16,6 % della quota
complessiva; tutte le altre funzioni strumentali 13,9 % della quota complessiva.
Art. 32 - Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA
Le attività aggiuntive svolte nell’ambito dell’orario d’obbligo nella forma di intensificazione individuale
della prestazione sono di norma remunerate secondo una proporzione di 1 a 6 rispetto alle ore di
straordinario.
2. Esse sono ricondotte ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi.
1.
13
3.
Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all’orario d’obbligo, in alternativa al ricorso al FIS,
saranno remunerate anche con recuperi compensativi, fino ad un massimo di giorni 15,
compatibilmente con le esigenze di servizio.
Art. 33 - Incarichi specifici
Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all’art.
47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica.
2. Le risorse disponibili per compensare gli incarichi specifici sono destinate a corrispondere un compenso
base, così fissato:
- € 569,43,76 per n. 1 unità di personale amministrativo
- € 1.154,49 per n. 2 unità di personale tecnico
1.
Art. 34 – Collaborazione plurime del personale docente
1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole – che a ciò si siano dichiarati
disponibili – secondo quanto previsto dall’art. 35 del vigente CCNL.
2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell’istituzione scolastica che conferisce l’incarico.
Art. 35 – Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario e affidamento incarichi) e collaborazioni plurime del
personale ATA
1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il DSGA, su direttiva del DS, può
disporre l’effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA, anche oltre l’orario d’obbligo.
Il Dirigente può disporre, inoltre, l’effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione
della normale attività lavorativa, per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e
complesse.
3. Le prestazioni aggiuntive, di norma, devono essere oggetto di formale incarico.
4. Nell’individuazione dell’unità di personale cui affidare gli incarichi di prestazioni aggiuntive il DSGA tiene
conto dei seguenti criteri:
a. disponibilità espressa dal personale
b. specifiche professionalità e competenze
c. rotazione degli incarichi, anche su base pluriennale, a parità di possesso delle specifiche
professionalità e competenze
d. in caso di persistente parità costituirà titolo di preferenza la minore anzianità anagrafica.
5. Per particolari attività il Dirigente - sentito il Dsga - può assegnare incarichi a personale ATA di altra
istituzione scolastica, avvalendosi dell’istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell’articolo 57 del
CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono
remunerate con il fondo dell’istituzione scolastica.
2.
Art 36 –Attività di recupero ex OM 92/2007.
1. Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa. Esse
2.
3.
4.
5.
sono programmate ed attuate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico - metodologici definiti
dal collegio dei docenti e dalle indicazioni organizzative approvate dal consiglio di istituto, anche a classi
aperte.
Le attività di recupero saranno retribuite secondo i compensi previsti dal CCNL 28.11.2007, tab. 5.
Le attività di tutoraggio allo sportello didattico e alle aule virtuali, che prevedono compiti di consulenza
e assistenza, daranno diritto ad un compenso forfettario orario lordo dipendente pari ad € 26,25 che
rappresenta la media precisa tra i compensi previsti dal CCNL 28.11.2007, tab. 5, per le attività di
insegnamento e per le attività funzionali all’insegnamento.
Le attività di assistenza alle aule studio autogestite dagli studenti, configurandosi in misura prevalente
come attività funzionali all’insegnamento, daranno diritto ad un compenso forfettario orario lordo
dipendente pari ad € 23,22.
Fatte salve le prerogative dei competenti organi collegiali, gli interventi didattico - integrativi sono
affidati dal DS ai docenti della materia, resisi disponibili, tenendo presente di norma la classe di
14
appartenenza della maggioranza degli alunni del corso, l’innovatività della metodologia proposta,
un’equa distribuzione degli incarichi e dei carichi.
TITOLO V - ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Art. 37 – Principi generali
1. In ottemperanza del Dlgs. 81/2008 e successiva modifiche e integrazioni, la salvaguardia della salute e
2.
3.
4.
5.
della integrità psico-fisica dei lavoratori sono considerati obiettivi strategici ed imprescindibili da
raggiungere attraverso un miglioramento continuo del “sistema sicurezza sul lavoro”, che va perseguito
attraverso:
 l’impegno continuo al miglioramento della prevenzione degli infortuni e delle malattie
professionali;
 la formazione e la sensibilizzazione del personale sui principi della sicurezza del lavoro;
 l’esame sistematico che tale politica sia compresa ed attuata in un’ottica di miglioramento continuo
ed anche nell’ottica di escludere l’eventuale insorgenza di fenomeni di “mobbing”.
L’adozione di uniformi comportamenti e l’armonizzazione della azioni intraprese sarà oggetto di verifica
nel corso delle riunioni periodiche da svolgersi almeno una volta all’anno e ogni qual volta il Dirigente
Scolastica, su sollecitazione anche del RLS, ne ravveda la necessità. Nel corso di tali incontri si
esamineranno, con spirito costruttivo e collaborativo, le problematiche connesse alle specifiche materie,
anche al fine di adottare iniziative dirette alla realizzazione dei comuni obiettivi di tutela della salute e
sicurezza sull’ambiente di lavoro, alla luce delle risorse finanziarie disponibili.
Le informazioni al RLS e la consultazione dello stesso, nei casi disciplinati dalla normativa vigente,
saranno fornite e svolte in modo da garantire la loro effettività e tempestività.
L’Istituto conferma inoltre che garantirà al RLS gli opportuni interventi di aggiornamento formativo,
assicurandone l’adeguatezza in termini di durata e contenuti.
L’Istituto attiverà inoltre, per il tramite del Servizio Prevenzione e Protezione uno specifico Progetto di
sensibilizzazione verso la cultura antinfortunistica denominato “Informazione e Prevenzione”, che,
diffondendo il valore della sicurezza sui luoghi di lavoro, perseguirà anche gli obiettivi didattici di
sviluppare l’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili conseguenze delle proprie ed altrui azioni o
di eventi ambientali e di sviluppare l’interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle
scelte di vita.
Art. 38 – Obblighi del Dirigente Scolastico
1.
Il D.S., in qualità di datore di lavoro, ha i seguenti obblighi in materia di sicurezza:
a) adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materiali, apparecchiature video
terminali;
b) valutazione dei rischi esistenti;
c) elaborazione di apposito documento nel quale siano esplicitati i criteri di valutazione seguiti, le
misure e i dispositivi di prevenzione adottati, il programma di successivi miglioramenti;
d) designazione del personale incaricato di attuare misure di prevenzione e sicurezza;
e) informazione e comunicazione;
f) attuazione di interventi di formazione, rivolti agli alunni e al personale scolastico, da organizzare
compatibilmente con ogni altra attività.
2. Il D.S. organizza inoltre il Servizio di Prevenzione e Protezione, designando per tale compito, previa
consultazione del RLS, una o più persone fra i dipendenti.
Art. 39 – Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
1.
2.
3.
Le attribuzioni del RLS sono stabilite dall’art. 50 del Dlgs. 81/2008.
Il RLS è designato dalla RSU al suo interno.
Al RLS è garantito il diritto all’informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema
di prevenzione e di protezione dell’istituto e ne cura la diffusione presso i lavoratori.
15
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Il RLS promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a
tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori.
Il RLS concorda con l’Amministrazione iniziative comuni e progetti condivisi per valorizzare gli obiettivi
di miglioramento in materia di salute e sicurezza.
Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l’opportunità di frequentare un corso di
aggiornamento specifico.
Il RLS può accedere liberamente ai locali per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro
e presentare osservazioni e proposte in merito.
Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto
stabilito nel CCNL all’art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda.
Il RLS, purché continui a mantenere i requisiti di lavoratore all’interno della Istituzione scolastica,
esercita le proprie funzioni anche in caso di dimissioni o decadenza della RSU, esercita le proprie
funzioni fino a nuova elezione e comunque non oltre sessanta giorni. In tale ipotesi allo stesso
competono le sole ore di permesso previste per la sua funzione, ma in relazione al periodo di esercizio
della funzione medesima.
Ai sensi dell’art. 47 del Dlgs. 81/2008, In assenza di rappresentanze sindacali, su iniziativa delle
organizzazioni sindacali, il RLS è eletto dai lavoratori al loro interno, tra il personale dell’istituto che sia
disponibile e possieda le necessarie competenze, secondo le procedure previste dal CCNQ 10 luglio
1996 per il caso delle amministrazioni con numero di dipendenti inferiori a 16.
Art. 40 – Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)
1. Il servizio di prevenzione e protezione è costituito dalle seguenti figure sensibili:
- N. 1 Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
- N. 3 Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP);
2. Ai sensi del Dlgs. 81/2008, art. 33, il SPP provvede:
a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure
per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla
base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28,
comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla
riunione periodica di cui all'articolo 35 del Dlgs. 81/2008;
f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36 del Dlgs. 81/2008.
Art. 41 – Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP)
Il RSPP, previa consultazione con il RLS, è designato dal Dirigente tra il personale interno alla scuola a
condizione che assicuri le necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione
ovvero all’esterno, in caso non vi sia tale possibilità o non sussista il requisito del rapporto di fiducia
professionale.
2. Al RSPP, se interno, compete un compenso, pari ad € 1200,00, lordo stato, per il quale si attingerà ai
fondi appositamente assegnati dal MIUR o, in mancanza o in carenza di questi, al Fondo dell’istituzione
scolastica.
1.
Art. 42 – Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP)
Gli ASPP, previa consultazione con il RLS, sono designati dal Dirigente tra il personale interno alla scuola
che disponga delle necessarie competenze tecniche indispensabili all’assunzione della funzione.
2. Agli ASPP, per la realizzazione del progetto didattico di sensibilizzazione verso la cultura
antinfortunistica denominato “Informazione e Prevenzione”compete un compenso, per il quale si
attingerà ai fondi appositamente assegnati dal MIUR o, in mancanza o in carenza di questi, al Fondo
dell’istituzione scolastica, per un compenso massimo pari a 20 ore per ciascuno di loro.
1.
16
Art. 43 – I Preposti
Alla luce dell’art, 2 co. 1 del Dlgd. 81/2008, i preposti non vanno "nominati", in quanto la loro funzione,
nell'ambito della organizzazione scolastica è inequivocabilmente indizio delle loro responsabilità
implicite.
2. All’interno dell’Istituzione Scolastica vanno considerati preposti:
 tutti i docenti che, in forza della disciplina da loro insegnata, frequentano in maniera sistematica,
costante e cioè non occasionale i laboratori o qualsiasi altro ambiente organizzato in cui siano
presenti macchine elettriche (videoterminali, computer, fotocopiatrici, videoregistratori,
mangianastri, proiettori ecc.);
 i docenti di educazione fisica;
 i docenti impegnati in viaggi di istruzione o di integrazione della preparazione di indirizzo in quanto
assimilabili alle esercitazioni di lavoro;
 il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, in quanto capo del personale;
 i Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico.
3. Il Dirigente Scolastico provvede con un programma pluriennale alla loro formazione specifica.
1.
Art. 44 – Altre figure sensibili
1. Le altre figure sensibili che si affiancano al Dirigente Scolastico e al SPP sono:
- N. 4 Addetti al Primo Soccorso e Salvataggio;
- N. 4 Addetti Antincendio (prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di
lavoro in caso di pericolo grave e immediato).
2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e che è, o sarà
nel corso del presente a.s., appositamente formato attraverso specifico corso.
Art. 45 – Ulteriori figure sensibili
Ulteriori figure sensibili di cui si avvale il Dirigente Scolastico nell’adozione di misure protettive della
salute dei lavoratori sono:
- N. 1 Assistente agli Studenti diversamente abili
- N. 2 Addetti Antifumo
2. Il compito di Assistente agli Studenti diversamente abili è affidata ad un collaboratore scolastico che
per profilo professionale e formazione specifica risulti ad esso idoneo.
3. Gli Addetti Antifumo sono scelti tra il personale che mostra maggiore sensibilità alle tematiche del
tabagismo.
1.
Articolo 46 – Informazione ai lavoratori
Il Dirigente Scolastico, avvalendosi dell’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione, organizzando
appositi incontri e servendosi anche del sito dell’Istituto (www.itccaruso.it), provvede affinché ciascun
lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di
lavoro;
c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del
medico competente.
2. Il Dirigente Scolastico, avvalendosi dell’ausilio del Servizio Prevenzione e Protezione e del RLS,
organizzando appositi incontri e servendosi anche del sito dell’Istituto (www.itccaruso.it), provvede
altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le
disposizioni dell’Istituzione Scolastica in materia;
b) sui pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati
di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
1.
17
sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve
consentire loro di acquisire le relative conoscenze.
c)
3.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Art. 47 – Dispositivi di protezione individuali (DPI)
Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere
indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di
minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a
tale scopo.
Non sono dispositivi di protezione individuale gli indumenti di lavoro ordinari non specificamente
destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore.
I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da
misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di
riorganizzazione del lavoro.
I DPI di cui al comma 1 devono essere conformi alle norme di cui al Dlgs. 4 dicembre 1992, n. 475, e
inoltre devono:
a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;
b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità.
Il Dirigente Scolastico, effettuata l'analisi e la valutazione dei rischi che non possono essere evitati con
altri mezzi, mette a disposizione degli Addetti Antincendio due armadi contenenti giubbotti, caschi,
guanti ecc. necessari per un primo intervento sulla fiamma.
L’Istituzione dota inoltre i collaboratori scolastici di camici, mascherine, guanti in lattice e scarpe
antiscivolo, nonché di idonei strumenti (secchi con doppia vasca, cartelli di avviso pavimento bagnato,
detergenti, detersivi e preparati per lavare rispettosi della vigente normativa ecc.), da utilizzare durante
le attività di pulizia. I lavoratori hanno cura dei materiali messi a loro disposizione e non vi apportano
modifiche o effettuano sostituzioni di propria iniziativa. Al termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le
procedure aziendali in materia di conservazione dei materiali. I lavoratori segnalano immediatamente al
datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei
materiali messi a loro disposizione.
TITOLO VI - FORMAZIONE
Art. 48 – Principi generali e impegni
Onde assicurare il progressivo miglioramento della qualità delle prestazioni erogate al pubblico e al
fine di realizzare e mantenere adeguati livelli di eccellenza si richiede una crescita continua delle
competenze e delle capacità professionali ed un costante adeguamento rispetto all’evoluzione della
società, delle normativa e dei contesti organizzativi.
2. Le parti convengono che, nell’ambito delle indicazioni provenienti dal Collegio dei Docenti e
dall’Assemblea del personale ATA, lo sviluppo delle professionalità delle risorse, attraverso iniziative
mirate di formazione, costituisce una fondamentale leva strategica per il perseguimento dei seguenti
obiettivi:
 sostenere il processo di riforma dell’istruzione tecnica;
 mantenere il presidio del know-how, capitalizzando l’esperienza sviluppata e promuovendo
l’acquisizione di nuove competenze professionali, in coerenza con la missione della scuola;
 diffondere in modo capillare la cultura della qualità, intesa quale valore che, dalle singole attività,
possa garantire, attraverso i processi pedagogico-didattici ed organizzativi “qualificati”, un prodotto
di eccellenza e di piena soddisfazione da parte di studenti, famiglie ed altri stake-holders
istituzionali.
3. Il Dirigente Scolastico, ad inizio anno scolastico, recepite le richieste provenienti dal Collegio dei
Docenti e dal DSGA, sentita l’Assemblea del personale ATA, elabora un piano di formazione oggetto di
informazione preventiva alla RSU.
1.
18
TITOLO VII - NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 49 – Clausola di salvaguardia finanziaria
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Vista l'entità delle risorse finanziarie rese disponibili dal Consiglio di Istituto per il presente contratto,
le prestazioni accessorie del personale per il corrente a.s. 2013/14 da retribuire con esse saranno
autorizzate dal Dirigente Scolastico solo fino ad un impegno massimo di spesa pari a € 118.775,98, al
lordo di un fondo di riserva non inferiore ad € 2.391,44 e di una quota pari ad € 29.466,04 da garantire
per la realizzazione dei corsi di cui all’art. 26, comma 1 sub littera e. del presente contratto.
Fermo restando l'importo complessivo di cui al precedente comma 1 e dal comma 7 dell'art. 27, il
Dirigente Scolastico, per realizzare il piano dell'offerta formativa della scuola, potrà compensare le
prestazioni accessorie del personale docente effettuando storni tra le voci di cui alle lettere b., c., d. ed
f. del comma 1 dell'art. 26 del presente Contratto.
Analogamente, il Dirigente Scolastico, per realizzare il piano dell'offerta formativa della scuola, potrà
compensare le prestazioni accessorie del personale ATA effettuando storni tra le voci di cui alle lettere
a. b. e d. del comma 2 dell'art. 26 del presente Contratto.
Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi uno sforamento del fabbisogno rispetto alla
disponibilità finanziaria accertata, il Dirigente utilizza il fondo di riserva di cui alle lettere a. e c. del
comma 2, dell'art. 27.
In caso di esaurimento del fondo di riserva, il Dirigente – ai sensi dell’art. 48, comma 3, del D.lgs.
165/2001 – può sospendere, parzialmente o totalmente, l’esecuzione delle clausole contrattuali dalle
quali derivino oneri di spesa.
Nel caso in cui l’accertamento dell’incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state
già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi
complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il
ripristino della compatibilità finanziaria.
Art. 50 – Clausola di proroga finanziaria
Qualora, sulla base delle clausole contrattuali, si verifichi un risparmio rispetto alla disponibilità
finanziaria accertata, le risorse si intendono rese immediatamente disponibili, nel caso della proroga
contrattuale di cui all’art. 1, per finanziare la medesima aree di attività per il successivo anno scolastico.
2. In caso di rinnovo contrattuale esse andranno ad incrementare le risorse disponibili per l'attribuzione
del salario accessorio dell’anno successivo.
1.
Art. 51 – Natura premiale della retribuzione accessoria
1.
2.
3.
4.
5.
Tutti i compensi previsti dal presente contratto saranno erogati solo in cambio di un’effettiva
prestazione.
Coerentemente con quanto previsto dalle vigenti norme di legge, i progetti per i quali è previsto un
compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del
loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica.
La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza
sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.
Analogamente la liquidazione dei compensi relativa a tutti gli incarichi avverrà a consuntivo e previa
verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti.
In caso di mancata corrispondenza, il Dirigente dispone – a titolo di riconoscimento parziale del lavoro
effettivamente svolto – la corresponsione di un importo commisurato al raggiungimento degli obiettivi
attesi e comunque non superiore al 50 % di quanto previsto inizialmente.
19
A.S. 2013/14: SCHEDA DI MISURAZIONE DELLA PRESTAZIONE DEL PERSONALE ATA
DATA ________
PROFESSIONALI
TRASVERSALI DI
RELAZIONE
LEGATI
ALLA ORGANIZZAZIONE
Comportamenti
organizzativi
NOME E COGNOME DEL DIPENDENTE _____________________________
Descrittori
Offre spontaneamente supporto ed aiuto ai
colleghi
Collaborazione
interfunzionale
Tiene costantemente conto delle
interrelazioni esistenti tra la propria
attività e quella degli altri colleghi, agendo
di conseguenza
Flessibilità
È disponibile ad adeguarsi alla richiesta,
anche in presenza di mutamenti
organizzativi
Gestione della
comunicazione
È in grado di suscitare nell'utenza
(interna e/o esterna) un’immagine
dell'Amministrazione affidabile ed
efficiente
Gestione della
relazione
Individua e utilizza le giuste modalità di
rapportarsi agli altri e le adatta rispetto ai
diversi interlocutori
Tempestività
Rispetta i tempi e le scadenze per
l'esecuzione dell'opera
Accuratezza
Opera con l'attenzione, la precisione e
l'esattezza richieste dalle circostanze
specifiche e dalla natura del compito
assegnato
Sviluppo e
condivisione
della
conoscenza
Analisi e
soluzione
dei problemi
Qualità delle
attività svolte
rispetto alle
mansioni
assegnate
Cura costantemente le proprie
competenze valorizzando le opportunità
formative ricevute, l'autoapprendimento e
lo scambio professionale
Trasmette le competenze possedute ai
colleghi, anche di altre funzioni
È in grado di affrontare situazioni critiche
e di risolvere problemi imprevisti,
proponendo possibili alternative ed
utilizzando le proprie conoscenze, anche
derivanti dall'esperienza sul campo
L’attività svolta risponde in termini
qualitativi al livello richiesto, senza che
si debbano apportare miglioramenti
sostanziali al lavoro svolto
Profonde impegno nell’esercizio delle
mansioni assegnate
1
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1
2
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4
5
Criteri di misurazione
(il comportamento descritto è stato discusso con il dipendente)
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
Quasi mai o raramente
A volte, soprattutto in situazioni non complesse
Spesso, ma non in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre, in tutte le situazioni in cui era necessario
Sempre ad un livello superiore all'attesa e rispetto agli altri colleghi
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