Giornale di Vimercate AGRATE Martedì 15 aprile 2014 35 CERIMONIA La copia della Carta fondamentale consegnata ai neo 18enni dal pm Alessandra Dolci La Costituzione dalle mani del magistrato antimafia (tlo) Una lezione di Diritto Costituzionale e storia della Costituzione concentrata in pochi minuti. Era Alessandra Dolci, magistrato della Procura di Monza, l’ospite d’onore della cerimonia per la consegna di una copia della Carta Costituzionale a tutti i ragazzi agratesi che compiono 18 anni. Sostituto procuratore, Alessandra Dolci è stata anche in prima linea nella lotta all’’Ndrangheta collaborando direttamente con la Direzione distrettuale antimafia di Milano e riuscendo, con l’operazione «Infinito» a far condannare 119 persone affiliate alla malavita organizzata. «Sono emozionata e onorata di poter essere qui oggi per consegnare la Costituzione - ha esordito perchè per me è come la Bibbia. I neo 18enni che hanno ottenuto in dona la Costituzione Una carta nata dal sacrifico di persone che hanno lottato e spesso sono morte per la nostra libertà, i nostri diritti. A voi ragazzi, quindi, spetta il compito di fare in modo che quel sacrificio non sia stato vano, difendendola e facendo in modo che alcuni principi di equità ed eguaglianza vengano applicati fino in fondo». Il magistrato ha quindi invitato i giovani agratesi a studiare, leggere, informarsi per costruirsi un senso critico che consenta loro di giudicare l’operato di chi ci governa. «Da tempo si discute di modificare alcune parti della Costituzione - ha concluso - Prima di farlo, però, pensiamoci bene». A lei il compito di consegnare a tutti i neo 18enni del paese una copia della carta Costituzionale e della bandiera italiana. Ecco i nomi dei ragazzi presenti alla cerimonia: Valerio Amati, Silvia Baccichet, Marta Balbinot, Giorgia Brambilla, Simone Brambillasca, Sara Brioschi, Marco Col- naghi, Elisa Colombo, Giovani Colpiani, Daniele Simone Comasini, Mauro Cunegatti, Ilaria Depari, Rosa Federico, Veronica Ferrini, Marco Fittipaldi, Annalisa Galbiati, Giulia Gaviraghi, Stefania Gaviraghi, Andrea Gelain, Davide Gervasoni, Alice Grasso, Alessandro Leggieri, Manuel Manno, Nicolò Maria Mapelli, Lorenzo Mariani, Luca Marzano, Tamara Mattavelli, Giorgia Mazzocato, Edoardo Missaglia, Daniele Nava, Laura Nava, Stefano Orsi, Jacopo Parma, Francesco Pisani, Greta Porta, Matteo Pozzani, Luca Quinto, Andrea Radaelli, Stefano Sala, Arwa Shebl, Martina Stabile, Federico Tresoldi, Amanda Vaghini, Lorenzo Vescovi, Filippo Villa. La cerimonia è stata accompagnata dalle esibizione della Schola Cantorum di Agrate, della Corale di Omate e dei giovani dell’associazione «Le Note». . Amica del premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi Agrate ha una cittadina in più, è l’attivista birmana Su Su Nway Sala consigliare gremita per il conferimento del Gelso d’oro alla donna incarcerata per anni dal regime del suo Paese (tlo) Una sala piena che per quasi un’ora ha ascoltato in religioso silenzio un racconto di ingiustizie, soprusi, violenze, ma anche di coraggio e speranza. Un momento che gli agratesi accorsi giovedì pomeriggio nella sala del Consiglio comunale attendevano da quasi sei anni. Da quell’ottobre del 2008 quando l’allora sindaco Adriano Poletti decise di conferire la cittadinanza onoraria a Su Su Nway, birmana, attivista per i diritti civili, incarcerata dal regime totalitario del suo paese. E proprio dal carcere la donna, molto vicina alla più nota Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, aveva appreso del conferimento ella cittadinanza onoraria. Una scelta non causale, ispirata anche dalla vicinanza di Agrate alla Birmania, paese in cui operò per quasi tutta la sua vita il beato padre Clemente Vismara. Solo da pochi mesi Su Su Nway ha ottenuto il passaporto e la scorsa settimana ha quindi potuto abbracciare idealmente tutti gli agratesi. A lei il sin- daco Ezio Colombo ha consegnato il «Gelso d’oro», riservato ai cittadini benemeriti. «Su Su Nway e anche il marito sono due delle persone coraggiose che hanno sfidato, pagandolo sulla propria pelle, uno dei regimi dittatoriali più feroci», ha spiegato il primo cittadino prima di cederle la parola. L’attivista per i diritti civili ha parlato per quasi un’ora, rivolgendosi in particolare ai tanti ragazzi presenti in sala per ritirare la copia della Costituzione italiana, consegnata ogni anno ai neo 18enni. «In questo momento nel mio cuore ci sono due sentimenti - ha esordito Su Su Nway - Il primo è la gioia d fare parte di una bella comunità come quella di Agrate, dove tutti i diritti civili sono assicurati. Il secondo sentimento è invece la sofferenza per chi ancora oggi è in prigione per motivi politici». L’attivista ha poi ripercorso il suo calvario, passato per la condanna, nel 2008, a 12 anni di carcere. Carcere duro, fatto di privazioni, fisiche e psicologiche. Su Su Nway non ha però mollato e dal 2011, con il cambio di regime, ha ottenuto la libertà. Incominciando a lavorare per migliorare le condizioni di vita del suo popolo e in particolare i contadini. «A voi giovani vorrei dire di studiare e lavorare affinché tutte le opportunità e i diritti di cui godete non vadano perse - ha concluso - Siete molto fortunati. Una democrazia va protetta attraverso la tutela dei diritti». Parole accolte con un lungo applauso a cui è seguito al cerimonia di consegna della benemerenza. Su Su Nway era arrivata in paese ad inizio settimana, ospite del sindaco Colombo. Mercoledì scorso ha incontrato gli alunni delle scuole medie, mentre giovedì mattina ha potuto visitare la casa natale di padre Clemente, in via Ferrario. Domenica ha infine preso parte ad alcune manifestazioni della rassegna «Culturando» prima di partire, con la promessa di tornare presto nella sua Agrate. Qui sopra, Su Su Nway con il magistrato Alessandra Dolci. In alto l’attivista birmana e il pubblico ministero con il sindaco Ezio Colombo e il suo predecessore Adriano Poletti TERRITORIO Via libera al Piano di governo, con il voto favorevole, a sorpresa, anche dalla minoranza di centrodestra Approvato il nuovo Pgt «verde» che piace anche alle opposizioni (tlo) Agrate ha un nuovo strumento di governo del territorio. Mercoledì scorso il Consiglio comunale ha licenziato il Pgt, approvato definitivamente. E, a sorpresa, la maggioranza di centrosinistra ha incassato il voto favorevole di tutte le forze di opposizione. Una votazione inattesa: se infatti ci si poteva attendere il via libera dal gruppo di Forza Agrate, che aveva già votato favorevolmente al documento di piano (uno dei do- cumenti che compone il Pgt), ha stupito che ad alzare la mano per dire sì al Piano nel suo complesso siano stati anche i quattro consiglieri di «Per Agrate» e l’esponente dell’Udc Cesare Comasini, che precedentemente avevano invece espresso voto contrario. In particolare il nuovo Pgt prevede un sostanziale congelamento del numero di abitanti rispetto al precedente Piano, e un ampliamento della quota di territorio co- munale inserita nel Parco del Molgora (al cui interno saranno consentite soltanto edificazioni strumentali alle attività agricole), che arriverà fino a 28%, per un totale di più di 3 milioni di metri quadrati. Operazione questa che di fatto impedisce anche un’eventuale futura saldatura tra gli abitati di Agrate e Omate. Previsti di contro incentivi significativi per favorire il recupero dei centri storici, a partire dalle corti. E ancora un’area per edilizia economico popolare, lungo via Lecco dove verranno realizzati 70 alloggi. In località Morosina il Pgt prevede, inoltre, la realizzazione di una casa di riposo. E ancora il documento pianifica un aumento della rete ciclabile, che passerà dagli attuali 15 ai 38 chilometri complessivi, compredenti anche la ciclopedonale che verrà realizzata che lungo lo storico viale Trivulzio, che collega Omate ad Agrate, che l’Amministrazione intende acquisire completamente dal privato. «Sono molto contento del lavoro svolto e della proposta di Piano - ha commentato l’assessore all’Urbanistica Luigi Riccio - Il voto favorevole di tutto il Consiglio Comunale, anche delle opposizioni, rafforza la convinzione della positività e del valore delle politiche urbanistiche contenute nel Pgt, e questo per me ed ovviamente per l'Amministrazione comunale, è un motivo di grande soddisfazione». Poco chiare le motivazioni che hanno spinto il centrodestra al voto favorevole. se infatti a margine del Consiglio di mercoledì scorso il capogruppo di «Per Agrate» Rosario Mancino ha parlato di un Pgt ben fatto nel suo complesso, dall’altro lato Comasini ha invece motivato io giudizio positivo con un fatto tecnico legato all’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni presentate dai privati. SPECIALE SALUTE: l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona e adatta al consumo alimentare? Con i purificatori ACQUALIFE® acqua di qualità, risparmiando, si può! In modo semplice! Pacchetto ALL-INCLUSIVE sulla manutenzione con formula ZERO PENSIERI. Purificatori a 0 Euro. Vantaggi: Acqua priva di calcare, cloro, metalli e altre sostanze nocive. MADE IN ITALY CHIAMA ORA! 800.180.742 Lissone (MB) Via G. Matteotti, 8 www.depuratoriacqualife.it • [email protected] In Italia le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Sappiamo che l’acqua è vita e di conseguenza il quesito che necessariamente dobbiamo porci è: che acqua beviamo? L’acqua che sgorga dai rubinetti è buona? La risposta necessita quanto mai attenzione per via delle implicazioni sulla salute e sull’ambiente. 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Giornale di Monza SANITÀ E SALUTE Martedì 15 aprile 2014 29 IL CASO Tra le finaliste del test per i due posti fissi all’Asl ci sono una ex dipendente, una sua amica e la tesista dell’esaminatrice Le ostetriche protestano: «Concorso anomalo» Le escluse si sono presentate in viale Elvezia: «Presenteremo un esposto per chiedere di fare chiarezza» (pey) Si erano presentate in modalità di svolgimento del’esame». Al test si erano iscritti in 1077, ma meno della metà si è poi presentato giovedì scorso al PalaDesio per svolgere la prova: un test di trenta domande a risposta multipla con un punteggio minimo di 21 risposte esatte e con una penalità per ogni crocetta errata. «Il risultato è sconcertante - hanno detto le ragazze - Su quasi cinquecento persone solo in sette hanno superato la prova. E di queste una è stata dipendente di Asl e un’altra è una sua amica». Non solo, carte alla mano, le ragazze sollevano dei dubbi anche sui risultati di una terza concorrente che ha avuto come professoressa relatrice della sua tesi di laurea una dei membri della commissione valutatrice al concorso di Asl. Per questo motivo, le ragazze si sono presentate di fronte alla sede di viale Elvezia venerdì mattina, durante la seconda fase del concorso, la prova pratica: 485 da tutta Italia alla prova scritta per il concorso di due posti di ostetrica a tempo indeterminato per i consultori dell’Asl di Monza e Brianza. Ma solo in sette hanno passato il test, di cui cinque con il massimo dei voti. E tra quelle che hanno azzeccato trenta risposte giuste su trenta ci sono anche una ex dipendente di Asl, una sua stretta amica, e una ragazza che ha avuto come relatrice di laurea proprio una delle esaminatr ici del concorso. A lanciare dubbi su irregolarità e favoritismi nel concorso pubblico sono state le circa quaranta giovani ostetriche che venerdì mattina hanno protestato con in mano lo striscione «no ostetriche no parti» di fronte alla sede dell’azienda sanitaria in viale Elvezia 2: «Ci sentiamo prese in giro - ha detto Valentina, tra le candidate che venerdì hanno protestato - Adesso stiamo pensando di presentare un esposto agli organi competenti per fare chiarezza sulle Erano arrivate in 485 da tutta Italia. Per l’azienda sanitaria «è tutto regolare» CON GLI STRISCIONI DI PROTESTA Le ostetriche che venerdì mattina hanno manifestato davanti alla sede dell’Asl Mb in viale Elvezia: erano tra le 485 che hanno partecipato al concorso per i due posti fissi nei consultori della Brianza «Anche i risultati della seconda prova confermano i nostri dubbi: le stesse tre persone hanno superato la prova con un punteggio elevato» ha detto Valentina. Non solo: «I nostri dati anagrafici sono stati ritirati su una cartolina che non è stata né sigillata e né imbustata. Inoltre sulla cartolina con il nominativo c’era lo stesso numero del codice a barre presente sul foglio d’esame: era quindi possibile riconoscere gli autori dei test», hanno detto Valeria e Angela. Non solo, l’estrazione della busta contente l’esame è slittata di quattro ore. La sorteggiata è stata la numero 2, ma il contenuto delle altre due buste non è mai stato letto secondo quanto riferito dalle candidate. Tante, troppe ombre, secondo le giovani che sono rimaste a protestare di fronte ad Asl fino a mezzogiorno, quando una delegazione di tre ostetriche è stata ricevuta dal commissario straordinario di Asl, Matteo Stocco: «Durante l’incontro non ab- biamo assolutamente ottenuto le risposte alle nostre domande - ha riferito una delle ragazze - Abbiamo chiesto di visionare dei documenti dell’esame e ci è stato negato». La delegazione infatti avrebbe chiesto di vedere le risposte esatte alla prova scritta, di controllare le due prove non estratte rimaste imbustate, e di avere chiarimenti su alcuni scatoloni non aperti contenti i test avanzati. In merito alla questione Asl ha poi riferito attraverso un comunicato che: «La Direzione generale ha risposto a tutte le domande della delegazione». Inoltre: «Alla specifica richiesta circa la presenza in graduatoria di una dipendente di Asl, è stato confermato che una candidata ha avuto un rapporto di lavoro a tempo determinato conclusosi a settembre. La direzione aziendale ha operato nel rispetto della normativa vigente e nella trasparenza degli atti amministrativi». Nuove azioni di protesta, però, sono previste per martedì, quando nella sede di Asl si svolgerà l’ultima prova orale del concorso dove si presenteranno le sei persone che venerdì hanno passato la prova pratica. IN OSPEDALE Sabato dedicato ai diabetici (cnm) Sarà un sabato intenso per l’Associazione diabetici di Monza e Brianza. Si incomincia alle 14.30 nell’aula A al secondo piano di Villa Serena dell’ospedale San Gerardo con la conferenza dal titolo «Il rinnovo e il rilascio della patente per diabetici». La dottoressa Monassita Greci, responsabile del servizio di Medicina legale dell’Asl e il dottor Guido Altomonte, specialista diabetologo della Commissione medica patenti, illustreranno il decreto legislativo che riguarda le «Attuazioni delle direttive comunitarie concernenti la patente di guida per diabetici». A seguire, alle 15.30, si terrà l’assemblea ordinaria dei soci. . I genitori hanno adottato qualche variante per attualizzarli (ciy) L’otto è stato un numero fortunato questa settimana al reparto Maternità del San Gerardo. Martedì 8 aprile Roberta Rossini ha dato alla luce il piccolo Leonardo Bariola Bon di tre chili e 400 grammi, per la gioia del papà Andrea Bariola Bon, primo figlio della coppia di Triuggio. Sempre l’8 è nata, con un peso di tre chili, Caterina Maria Palma Costa. I genitori Simone Costa e Lucia Boerci, di Milano, hanno spiegato: «Caterina è un nome che ci piaceva, Maria come la Madonna e Palma come la sua nonna, che è molto buona e noi volevamo una bimba buona». Cecilia Confalonieri ha aperto gli occhi mercoledì. Pesa due chili e 500 grammi ed è la primogenita di Antonella Di Giacomo e Pietro Confalonieri, di Lissone. Raggiunge invece le due sorelline Michelle e Carolina, di quattro e due anni, il piccolo L aurent Martinelli, nato il 9 aprile con un peso di quattro chili e 380 grammi. La famiglia di Monza è composta da Eleonora Milanova e Massimo Martinelli. Ha origini polacche Marta Klyk, mamma di Jacopo Roberto Oggioni, nato di tre chili e 950 grammi. Il suo papà è Paolo Oggioni e la famiglia vive a Bellusco. Per i giovani Silvia Crippa e Francesco Calmi, di Cesano Maderno, Victoria Calmi è la prima figlia, arrivata il 9 aprile con un Sono nati tanti bei bambini che portano il nome dei nonni Cecilia Confalonieri BELLA FAMIGLIOLA Victoria Calmi con mamma Silvia Crippa e papà Francesco Calmi Giulia Attivissimo Pascale Casaletto peso di tre chili e 500 grammi. Giovedì 10 è stata la volta di Pascale Casaletto, di tre chili e 400 grammi, che va a raggiungere nella sua casa di Merate la sorellina Nicole, di ventun mesi, e il papà Alfredo Casaletto. «Abbiamo ingentilito i nomi dei nonni, che si chiamano Pasquale e Nicola, rendendoli adatti a due bambine» racconta la mamma Angela Fratantuono. Lorenzo Sala alla nascita, il 10 aprile, pesava quattro chili e 160 grammi. Si allarga così la famiglia monzese composta da mamma Alessandra Mistò, papà Luca Sala e dai fratellini Christian di cinque anni e mezzo e Mattia di diciannove mesi. Giovedì è nata infine Giulia Attivissimo, con tanti capelli e con un peso di due chili e 640 grammi. Per Roberta Morrone ed Emanuele Attivissimo, di Milano, è la prima figlia. Infine un benvenuto anche a Edoardo Beccia di Brugherio nato all’ospedale di Vimercate. Lorenzo Sala Caterina Maria Palma Costa con papà Simone Costa e mamma Lucia Boerci Laurent Martinelli Edoardo Beccia di Brugherio Leonardo Bariola Bon Jacopo Roberto Oggioni SPECIALE SALUTE: l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona e adatta al consumo alimentare? Con i purificatori ACQUALIFE® acqua di qualità, risparmiando, si può! In modo semplice! Pacchetto ALL-INCLUSIVE sulla manutenzione con formula ZERO PENSIERI. Purificatori a 0 Euro. Vantaggi: Acqua priva di calcare, cloro, metalli e altre sostanze nocive. MADE IN ITALY CHIAMA ORA! 800.180.742 Lissone (MB) Via G. Matteotti, 8 www.depuratoriacqualife.it • [email protected] In Italia le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Sappiamo che l’acqua è vita e di conseguenza il quesito che necessariamente dobbiamo porci è: che acqua beviamo? L’acqua che sgorga dai rubinetti è buona? La risposta necessita quanto mai attenzione per via delle implicazioni sulla salute e sull’ambiente. Acqualife è in grado di dare precise risposte a queste domande e considera una sua responsabilità preservare le risorse naturali e preoccuparsi di realizzare tecnologie effi- cienti che garantiscano la vivi- così gli elettrodomestici che ne fanno uso (caldaie, lavatrici, bilità del futuro. «Grazie ai purificatori tute- lavastoviglie); per l’uso persoliamo il nostro organismo, nale, però, la soluzione migliore sono i nostri evitando l’ingepurificatori a stione di microosmosi inversa particelle nocive (come cromo che non solo deesavalente, nipurano l’acqua, trati, metalli pema addirittura santi, etc.) che, permettono agli accumulandosi utenti di stabilire nei medi-lunghi a piacimento la periodi, possoquantità di sali no avere conseminerali che Salvatore Romano guenze negative possono essere sulla nostra salute- afferma disciolti, in modo da adattare Salvatore Romano esperto e l’acqua alle proprie esigenze». direttore commerciale di Ac- Acqualife produce e commerqualife - Produciamo anche cializza sistemi di trattamento addolcitori, che permettono di acque ad uso domestico, uffici, togliere esclusivamente il cal- bar e attività commerciali. Si care dall’acqua, preservando tratta di purificatori realizzati interamente in Italia secondo le più moderne tecnologie, che permettono di utilizzare, per qualsiasi uso, l’acqua del rubinetto di casa, opportunamente trattata e depurata da tutte le sostanze nocive, elementi che non sono percepibili ad occhio nudo o al gusto, ma che alterano la qualità dell’acqua. Installando un semplice purificatore, il consumatore trae molteplici vantaggi: ottiene un’acqua dalle caratteristiche organolettiche ideali per tutti gli usi (cucinare, bere), risparmia rispetto all’eventuale spesa sostenuta per acquistare confezioni in bottiglia, non ha i conseguenti problemi di trasporto, peso, ingombro e non produce rifiuti. Giornale di Desio LIMBIATE Martedì 15 aprile 2014 27 CASO INTERNAZIONALE L’uomo fermato dalla Polizia su richiesta dei colleghi spagnoli Presunto omicida arrestato in via Curiel (bfh) E’ accusato di essere l’omicida di una donna spagnola di 58 anni, ma quando martedì scorso la Squadra Mobile di Milano l’ha tratto in arresto in un appartamento di via Curiel 5, al Villaggio Giovi, il trentenne pachistano Khuram Riaz non ha opposto alcuna resistenza. L’ordine di cattura internazionale dell’uomo era stato spiccato da un giudice di Alicante, in Spagna, su richiesta della Guardia Civil: secondo la ricostruzione degli investigatori spagnoli, infatti, il tren- tenne sarebbe l’assassino di Alicia Zambrana Torregrosa, una nota ex consigliera comunale socialista di Lorca, poco distante da Alicante. L’omicidio era avvenuto il 14 febbraio scorso nell’appartamento della donna, che viveva da sola dopo la separazione dal marito. Il corpo senza vita venne ritrovato legato sul divano, con il volto coperto e insanguinato ed evidenti segni di violenza; il macabro ritrovamento della poveretta, 58enne separata con tre figli, è avvenuto in un appar- tamento nei pressi della spiaggia di Muchavista (Alicante) grazie alla sorella. La vittima era stata eletta nel 1995 nelle file del Psoe, Partito Socialista Operaio Spagnolo, nel consiglio comunale di Lorca. Sulle prime si pensò a un omicidio per furto, ma immediatamente la polizia spagnola verificò che le porte e le finestre della casa erano prive di segni di effrazione. Le indagini si orientarono, dunque, nel ristretto giro di amicizie della donna e dopo pochi giorni confluirono sul giovane pachistano, che ad Alicante faceva l’operaio edile. Il giudice istruttore di Alicante ha emesso un mandato d’arresto europeo lo scorso 6 marzo, in seguito al quale la Questura di Milano ha iniziato le ricerche di Riaz. In seguito a una breve indagine svolta dalla Squadra Mobile sulla base di indicazioni fornite dalle Autorità spagnole attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è stato localizzato in un alloggio di fortuna si to al numero 5 di via Curiel. Al momento Riaz è detenuto a San Vittore in attesa dell’estradizione verso la Spagna. Khuram Riaz . IN MANETTE IN DUE Commemorazione del ventennale del genocidio Si scagliano contro i militari Rwanda, le toccanti testimonianze dei sopravvissuti (peo) «Ho visto strade e un fiume pieno di cadaveri». Neanche provando a immaginare i peggiori orrori e le più indicibili sofferenze si riuscirebbe ad avere una vaga idea di quanto ha provato la popolazione rwandese durante il genocidio dei Tutsi. Le testimonianze dei sopravvissuti ascoltate in villa Mella sabato scorso, in occasione del ventennale del massacro, pesano come macigni e lasciano interdetti. Chi potrebbe sopportare di assistere allo sterminio della propria famiglia e di subire insopportabili atrocità per ben cento giorni? Nel 1994 Jean Claude aveva 14 anni: ha visto uomini armati di machete tagliare la testa al padre e al nonno, è scappato prima con la mamma e il fratellino, si è nascosto sotto cadaveri di bambini, ha giurato di essere Hutu sapendo che se fosse stato scoperto sarebbe finito in una fossa piena di cadaveri e molte altre volte si è trovato a un passo dalla morte. Ma è sopravvissuto, vive da due anni in Italia e sabato ha Nel Paese africano opera da anni l’associazione limbiatese Variopinto, siglato anche un gemellaggio tra il Comune e la città di Huye raccontato la sua storia, per non dimenticare. Grazie alla sua grande forza e al suo talento, Yolande Mukagasana ha raccontato l’orrore indicibile e come è riuscita a sopravvivere. Nel 1994 aveva un marito, tre figli di 13,14 e 15 anni, una piccola clinica. Il genocidio le ha portato via tutto ma l’immenso dolore provato non l’ha annientata: ha deciso di non stare zitta. «Noi siamo vittime del genocidio ma voi siete vittime della disinformazione - ha avvertito - di quello che è successo non vi hanno detto la verità. Ho denunciato la Francia perché non si è dissociata da quanto avvenuto, i miei amici mi consigliavano di stare zitta ma non si può uc- (brs) Stavano litigando furiosamente tra I due sopravvissuti che hanno portato la loro testimonianza e il console Luciano Longo cidere una morta, non potevo rinunciare a dire la verità». La scrittrice ha poi spiegato che i massacri dei Tutsi nella ex colonia belga sono iniziati ben prima del 1994. «I genocidi sono pianificati - ha accusato Yolande - non sono conseguenze di un evento accaduto spontaneamente. Ci sono stati massacri nel 1959, nel Natale 1963: in quegli anni i Tutsi sono stati deportati da varie regioni. Il genocidio era già iniziato nel 1992, lo aveva denunciato una suore bergamasca ma è stata uccisa. Altri massacri ci sono stati nel 1973 ma sono passati sotto silenzio e mai puniti». Ora però il Rwanda tenta di guardare avanti, alla riconciliazione, cercando di ricostruire un’unità nazionale basata sulla sua storia autentica. «Dopo il genocidio eravamo disperati ha ammesso la scrittrice - dovevamo dotarci di una carta costituzionale e lo stiamo facendo, il Rwanda era un Paese pieno di prigioni, poi è stata abolita la pena capitale e dopo un po’ di tempo ho capito che era giusto». Oggi il Rwanda è in crescita e la popolazione è per il 70 per cento femminile, le donne sono presenti ad ogni livello del potere. «Abbiamo fatto passi giganteschi, venite a vederlo, ci sono molti occidentali ma ancora pochi italiani» ha esortato infine Mukagasana, sorridendo. Dal 6 aprile al 1 luglio 1994, un milione di persone sono sta- te vittime di un orrendo massacro. Vent’anni dopo è tempo di guardare avanti ma avendo ben chiaro in mente quanto è accaduto. Villa Mella ha avuto l’onore di ospitare la Giornata della memoria del genocidio organizzata dalla Diaspora rwandese in Italia. Il legame tra la città e questo Paese dell’Africa orientale, si è consolidato nel tempo grazie all’associazione Variopinto, impegnata nella zona di Huye (ex Butare) con progetti di sostegno alla scuola e al lavoro. Un’amicizia che si è tradotta in un gemellaggio caldeggiato dal sindaco Raffaele de Luca e la sua giunta, che darà l’avvio a proficue occasioni di scambio e confronto. Eleonora Piscitelli t RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Egr. Sig. Direttore Responsabile “Giornale di Desio” In riferimento all'articolo: «Ricciardi: “Schieppati è incompatibile”» (vs. edizione dell’8 aprile c.a., pagina 26), intimo alla S.V. di pubblicare immediatamente ed integralmente la presente rettifica ai sensi della L. n. 47/1948 art. 8 e successive modificazioni (e dunque in testa di pagina, con il medesimo rilievo tipografico e i medesimi caratteri per sopratitolo, titolo e testo, e senza commento). Il titolo del pezzo e quanto scritto dall’articolista (“Ricciardi ha lanciato in settimana la sua ennesima invettiva contro le anomalie dell’Amministrazione comunale. parte di un procedimento amministrativo in seguito ad un ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica e notificato anche al Comune di Limbiate. È questa condizione, “essere parte” di un procedimento amministrativo (e non necessariamente “contro” il Comune), quella che configura l’incompatibilità di cui al comma 1 punto 4 dell’articolo 63 del citato TUOEL. E, lungi dal “fare oggetto di aspre critiche, di pungente ironia e simili” (tale il significato per estensione di “strale”) il consigliere in questione, mi sono avvalso della facoltà, riconosciuta dalla legge a qualsiasi elettore, di chiedere al Consiglio Comunale di adottare le delibere previste dalla procedura di cui all’articolo 69 del Questa volta a fare da bersaglio ai suoi strali è Schieppati, che secondo Ricciardi dovrebbe essere subito allontanato dal Consiglio”) sono gravemente lesivi della mia dignità. Io ho indirizzato al Consiglio Comunale un’istanza, prevista dal comma 7 dell’articolo 69 del D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali) e non un’”invettiva”. In questa istanza, lungi dal “lanciare” un “discorso polemico concitato e violento”, o una “frase o espressione accusatoria, oltraggiosa e simili” (questi i significati correnti di “invettiva”) ho sottoposto all’attenzione del Consiglio un fatto rilevabile da una determinazione di un funzionario comunale, vale a dire che Schieppati da diversi anni è . TUOEL. Nel corso di questa procedura, dopo che il Consiglio gli avrà contestato la situazione di incompatibilità, il consigliere potrà dimostrare, eventualmente, come prevede la legge, di aver aderito all’invito a rimuovere tale incompatibilità. Che “secondo Ricciardi [il consigliere Schieppati] dovrebbe essere subito allontanato dal Consiglio” è quindi un’affermazione la cui paternità è da ascrivere esclusivamente all’articolista, ma non è in alcun modo desumibile dal testo della mia istanza. Avverto che in caso di inadempienza, anche parziale, adirò le vie legali. Distinti saluti. Salvatore Ricciardi loro, ma all’arrivo dei Carabinieri che erano intervenuti per sedare gli animi, i due stranieri si sono scagliati anche contro i militari. A finire in manette due cittadini pakistani, G. E., 49 anni e A. M., di 21, entrambi residenti in città. I due che erano ubriachi fradici, avrebbero iniziato a litigare per futili motivi. Le loro urla però avevano attirato l’attenzione di alcune famiglie residenti nello stesso palazzo. Nonostante il passare di svariati minuti, gli animi, anzichè calmarsi, sembravano infuocarsi ancora di più, con urla che risuonavano per buona parte dello stabile. Tutto quel baccano aveva destato preoccupazione in un residente che ha allertato la centrale operativa del 112. «Intervenite subito perchè due stranieri stanno litigando pesantemente» ha detto il vicino di casa all’operatore. In una manciata di minuti sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione limbiatese per sedare gli animi. Ma alla vista dei militari, i due pakistani, entrambi in evidente stato di ebbrezza, anzichè calmarsi, ad un tratto si sarebbero «coalizzati» prendendosela con gli uomini in divisa. L’alterco è però durato poco. Gli stranieri sono stati subito immobilizzati. Per entrambi sono scattate le manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver trascorso una notte in camera di sicurezza, le due persone fermate sono state accompagnate al Tribunale di Milano e processate con il rito direttissimo. COMUNICAZIONE On line il nuovo sito internet dell’Amministrazione comunale (bfh) Ha fatto il suo esordio il nuovo sito internet comunale. L'Amministrazione ha voluto, infatti, creare una home page più chiara e ordinata alla lettura, inserendo sotto alla testata alcuni «bottoni» dedicati alle informazioni che maggiormente vengono richieste dagli utenti, quali gli orari degli uffici comunali, la modulistica, i numeri utili. «L'obiettivo di queste migliorie grafiche – commenta l'assessore alla Comunicazione, Daniele Lodola – è proprio legato alla necessità di rendere meglio accessibile il sito internet, attraverso la riorganizzazione del menù principale, così da mettere in evidenza i servizi offerti al cittadino all'interno dell'Ente, ufficio per ufficio, e da collocare a portata di mano la modulistica». SPECIALE SALUTE: l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona e adatta al consumo alimentare? Con i purificatori ACQUALIFE® acqua di qualità, risparmiando, si può! In modo semplice! Pacchetto ALL-INCLUSIVE sulla manutenzione con formula ZERO PENSIERI. Purificatori a 0 Euro. 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Acqualife è in grado di dare precise risposte a queste domande e considera una sua responsabilità preservare le risorse naturali e preoccuparsi di realizzare tecnologie effi- cienti che garantiscano la vivi- così gli elettrodomestici che ne fanno uso (caldaie, lavatrici, bilità del futuro. «Grazie ai purificatori tute- lavastoviglie); per l’uso persoliamo il nostro organismo, nale, però, la soluzione migliore sono i nostri evitando l’ingepurificatori a stione di microosmosi inversa particelle nocive (come cromo che non solo deesavalente, nipurano l’acqua, trati, metalli pema addirittura santi, etc.) che, permettono agli accumulandosi utenti di stabilire nei medi-lunghi a piacimento la periodi, possoquantità di sali no avere conseminerali che Salvatore Romano guenze negative possono essere sulla nostra salute- afferma disciolti, in modo da adattare Salvatore Romano esperto e l’acqua alle proprie esigenze». direttore commerciale di Ac- Acqualife produce e commerqualife - Produciamo anche cializza sistemi di trattamento addolcitori, che permettono di acque ad uso domestico, uffici, togliere esclusivamente il cal- bar e attività commerciali. 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Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che non ci sia più». E’ stato così, con una manciata di parole commosse, che Ottavio Parravicini ha voluto ricordare la figlia D esirèe, spentasi giovedì a soli 39 anni dopo aver lottato contro un male terribile. Parravicini ora abita con la sua famiglia a Cogliate ma è nato, cresciuto e conosciuto in paese, dove fino a dodici anni fa gestiva insieme al fratello una ditta specializzata nella realizzazione di articoli per i mobili. «Poi mi sono ammalato – ha spiegato – e mi sono dedicato alla pittura. Desy ha fatto da modella per alcune mie opere: è sempre stata bellissima». Intelligente e curiosa, Desirèe era una forza della natura: «Faceva l’impiegata in un’azienda che produce cosmetici – ha proseguito il papà - Amava il suo lavoro, non vedeva l’ora di finire le chemioterapie per tornare al suo impiego. Dinamica, energica, non la potevi fermare». E anche Ottavio è stato un fiume in piena nel ripercorrere i momenti più belli vissuti con la sua Desy, «una ragazza indipendente, che non si lasciava ingabbiare dalle convenzioni secondo le quali a una certa età una donna deve sposarsi e avere dei figli. Lei viveva intensamente, senza permettere a nessuno di limitarla. Ha avuto delle rela- Regalo di Borghi per piazza Cavour (cbi) I lavori sono iniziati nei giorni scorsi e ora piazza Cavour si prepara ad accogliere una scultura realizzata proprio per lei da un barlassinese doc, l’artista Claudio Borghi. L’opera, pensata e voluta per essere installata nel cuore del paese, sarà infatti donata al Comune dallo scultore, che ha voluto mettere la sua creatività al servizio della cittadinanza. «Si è instaurata una collaborazione tra le varie realtà del territorio che è stata straordinaria per realizzare qualcosa di permanente» ha commentato soddisfatta il sindaco Anna Maria Frontini. Per questo nelle scorse settimane alcune piante sono state tolte dal lato sinistro della piazza (sul lato dei bar) per fare spazio al prezioso regalo, che dovrebbe essere pronto in tempo per l’arrivo dell’estate. A carico del Municipio solo una parte delle spese del materiale, insieme ad alcuni sponsor. Sconfitta da un male inguaribile, la giovane donna era figlia del barlassinese Ottavio Parravicini, «viveva intensamente» zioni, ma non appena si accorgeva di sentirsi oppressa preferiva tornare single». Una donna dal carattere forte, che ha dimostrato tanta tenacia anche nei momenti della malattia: «Nel 2010 si è ammalata di un tumore, ma poi è guarita – ha proseguito il padre, con la voce spezzata dalla sofferenza - Ad agosto del 2013 avvertiva dei dolori intercostali, ma inizialmente pensavamo che non fosse nulla di grave. Invece a novembre l’amara scoperta: il tumore era andato in metastasi. Da allora per cinque mesi si è aggrappata alla vita con tutte le sue forze. Poi, giovedì sera, se ne è andata». I funerali sono stati ce- lebrati sabato pomeriggio nella chiesa parrocchiale in piazza Cavour. Le navate erano gremite di amici e parenti, tutti arrivati per salutarla un’ultima volta. Monica Gregis CAI SORRIDENTE Un’immagine sorridente della 39enne Desirèe Parravicini, scomparsa giovedì scorso dopo aver lottato contro un terribile male. Accanto l’uscita del feretro dalla chiesa parrocchiale in piazza dopo le esequie Una settimana tra mare e natura alla scoperta del Peloponneso (cbi) Si chiuderanno il prossimo mar- tedì 29 le iscrizioni alla settimana tra mare e natura in Grecia organizzata dalla sezione cittadina del Cai. La gita e il trekking in Peloponneso, tra la penisola di Mani e il golfo di Messina, si terrà dal 20 al 28 settembre. Il programma dettagliato può essere ritirato in sede, in largo Diaz 5, dove si ricevono anche le iscrizioni ogni martedì e venerdì dalle 21 alle 23. INIZIATIVE Per il terzo anno i genitori degli alunni hanno tinteggiato corridoi e sistemato porte Mamme e papà imbianchini a scuola per un giorno (cbi) Tute bianche e pennelli, ma anche fogli di giornali per coprire le finestre, trabattelli, barattoli di vernice, martelli e chiodi. L’obiettivo? Uno solo: trasformarsi in imbianchini per un giorno e ripulire le scuole, portando una ventata di freschezza con una semplice passata di rullo. E’ stata una mattinata decisamente «produttiva» quella di cui, sabato, si sono resi protagonisti una ventina di mamme e papà di alunni barlassinesi. Sono stati loro, infatti, a rispondere all’appello lanciato dai genitori del Consiglio d’istituto per impegnarsi ancora una volta a sistemare parte del plesso elementare e quello delle medie. L’iniziativa è giunta alla sua terza edizione e quest’anno è stata promossa anche con la collaborazione del Comitato genitori. Dalle 8 di mattina e fino a pomeriggio inoltrato «abbiamo tinteggiato uno dei corridoi, un’aula al piano inferiore e ci siamo concentrati su piccoli interventi di manutenzione a porte e infissi» ha spiegato Fabiola Pozzoli, presi- dente del Consiglio d’istituto. Il Comune ha messo a disposizione teli, coperture, pennelli e vernici mentre ogni genitore è arrivato armato di altro materiale (i trabattelli sono stati prestati). «Abbiamo lavorato sabato in concomitanza con “Puliamo il nostro paese” per creare una sorta di giornata del senso civico. Mentre i nostri figli erano impegnati nei parchi, noi ci siamo dedicati al luogo dove studiano. Per noi la collaborazione è la base del vivere civile» ha concluso Pozzoli. GUANTI, RASTRELLI E CESTE: IL VERDE RINASCE CON «PULIAMO IL NOSTRO PAESE» (cbi) Sono stati più di cento i gia e la tutela degli spazi pubblici. Quattro i gruppi e tre i punti di ritrovo e di lavoro: parco ex tiro a segno, parco Arcobaleno e quello militare. Se il Comune ha messo a disposizione scope, cesti e sacchi per la raccolta, i partecipanti hanno aggiunto entusiasmo e attenzione, soprattutto per far sparire dai polmoni verdi aperti a tutti i rifiuti più ingombranti, come materassi e tv. Al termine, nel cortile della scuola media, il concittadino Carlo Gaviraghi ha offerto un gustoso rinfresco. grandi e piccini barlassinesi che, sabato mattina, armati di guanti, rastrelli e palette si sono dedicati a far rinascere alcune delle aree verdi del paese, partecipando con entusiasmo all’ormai tradizionale iniziativa verde «Puliamo il nostro paese». La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con scuola, Comitato genitori e alcune associazioni di volontariato, è stata ancora una volta un successo e ha saputo promuovere i valori dell’ecolo- ORARIO ESTIVO Rifiuti, cambio regole (cbi) Arriva la bella stagione e, come ormai d’abitudine, cambia l’orario per la raccolta rifiuti. Da inizio mese e fino al 31 ottobre i sacchi e i contenitori per la raccolta di scarti secchi, verde, plastica e lattine, vetro e carta andranno infatti esposti solo dopo le 19 della sera precedente alla raccolta stessa. In vigore rimane quindi l’ordinanza dello scorso anno con cui l’Amministrazione ha anticipato l’esposizione dei sacchi di un’ora, per evitare il via vai dei negozianti dai propri esercizi per questa operazione. Nulla cambia invece per la frazione umida: i contenitori vanno esposti solo dopo le 20.30. . SPECIALE SALUTE: l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona e adatta al consumo alimentare? Con i purificatori ACQUALIFE® acqua di qualità, risparmiando, si può! In modo semplice! Pacchetto ALL-INCLUSIVE sulla manutenzione con formula ZERO PENSIERI. Purificatori a 0 Euro. Vantaggi: Acqua priva di calcare, cloro, metalli e altre sostanze nocive. MADE IN ITALY CHIAMA ORA! 800.180.742 Lissone (MB) Via G. Matteotti, 8 www.depuratoriacqualife.it • [email protected] In Italia le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, ne’ altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Sappiamo che l’acqua è vita e di conseguenza il quesito che necessariamente dobbiamo porci è: che acqua beviamo? L’acqua che sgorga dai rubinetti è buona? La risposta necessita quanto mai attenzione per via delle implicazioni sulla salute e sull’ambiente. Acqualife è in grado di dare precise risposte a queste domande e considera una sua responsabilità preservare le risorse naturali e preoccuparsi di realizzare tecnologie effi- cienti che garantiscano la vivi- così gli elettrodomestici che ne fanno uso (caldaie, lavatrici, bilità del futuro. «Grazie ai purificatori tute- lavastoviglie); per l’uso persoliamo il nostro organismo, nale, però, la soluzione migliore sono i nostri evitando l’ingepurificatori a stione di microosmosi inversa particelle nocive (come cromo che non solo deesavalente, nipurano l’acqua, trati, metalli pema addirittura santi, etc.) che, permettono agli accumulandosi utenti di stabilire nei medi-lunghi a piacimento la periodi, possoquantità di sali no avere conseminerali che Salvatore Romano guenze negative possono essere sulla nostra salute- afferma disciolti, in modo da adattare Salvatore Romano esperto e l’acqua alle proprie esigenze». direttore commerciale di Ac- Acqualife produce e commerqualife - Produciamo anche cializza sistemi di trattamento addolcitori, che permettono di acque ad uso domestico, uffici, togliere esclusivamente il cal- bar e attività commerciali. Si care dall’acqua, preservando tratta di purificatori realizzati interamente in Italia secondo le più moderne tecnologie, che permettono di utilizzare, per qualsiasi uso, l’acqua del rubinetto di casa, opportunamente trattata e depurata da tutte le sostanze nocive, elementi che non sono percepibili ad occhio nudo o al gusto, ma che alterano la qualità dell’acqua. Installando un semplice purificatore, il consumatore trae molteplici vantaggi: ottiene un’acqua dalle caratteristiche organolettiche ideali per tutti gli usi (cucinare, bere), risparmia rispetto all’eventuale spesa sostenuta per acquistare confezioni in bottiglia, non ha i conseguenti problemi di trasporto, peso, ingombro e non produce rifiuti. Giornale di Carate 24 Martedì 15 aprile 2014 Car Service ESANA BRIANZA B VENDITA AUTOVETTURE MULTIMARCHE - ASSISTENZA - NUOVO E USATO via G. Viganò, 8 CARATE BRIANZA Tel. 0362 993651 segnala le tue notizie a: [email protected] IN ASSISE SI È CONSUMATA LA ROTTURA DEFINITIVA TRA IL PRIMO CIT t LA RISPOSTA Non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. R I NUOVI MEMBRI DEL CDA Gatti tira dritto: «Ritornare su (bvl) Nominati venerdì l’altro, i nuovi membri del Consiglio di amministrazione della «Scola» si riuniranno nei prossimi giorni per la prima riunione. Cinque in tutto, due già presenti nel Cda guidato da Peppino Crippa, quindi l’avvocato Aldo Perego in odore di presidenza ed il dottor Alberto Mapelli. Gli altri tre sono «new entry»: Maria Rosa Elena Motta scelta dalla Lista Gatti, lo psicologo Salvatore Panzera in quota «Besana viva» di Flaviano Romanò e Giuliano Villa, ex presidente della farmacia comunale, proposto da «Insieme per Besana» Il geometra presenta la lista con l’amico Ratti e attacca: «Forse i lumbar (bvl) «Davanti ad una mozione a UNITI Il sindaco Vittorio Gatti e l’ex assessore, attuale coordinatore di Forza Italia Carlo Ratti. Presenteranno la loro lista mercoledì s dir poco ignobile cosa avrei dovuto fare? Interpellare chi ha denigrato per anni una casa di riposo per me amministrata molto bene?». Non ha alcuna intenzione di tornare sui suoi passi il sindaco Vittorio Gatti. «Revocare le nomine? Neanche per idea...», puntualizza. Rivendica poi il compito, assegnato al primo cittadino dallo statuto della fondazione di Brugora, di scegliere i membri del Cda e non nasconde la voglia di dar pan per focaccia ai leghisti insita nel decreto firmato venerdì. «Forse il Carroccio mi ha contattato prima di redigere la mozione? Non credo proprio - ha affermato Gatti - Dopo averne preso visione, ho preferito evitare ulteriori sconquassi a danno della “Scola” ed ho proceduto . «SCOLA», L’ULTIMA BEFFA HA NOMINATO IL CDA SENZA AVVISARE GLI ALLEATI. IN ASSISE UNA MOZ (bvl) Il sindaco ha fatto di testa sua TOCCATA QUOTA 6 CANDIDATI e venerdì l’altro ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione della fondazione «Scola». Tre giorni più tardi la notizia è arrivata all’orecchio della sua ormai ex si dovrebbe dire - maggioranza che ora vuole la sua testa. Tanto da arrivare ad approvare d’accordo con l’opposizione (gli unici a mettersi di traverso, abbandonando i lavori, sono stati i pidiellini Vito Adone ed Alberto Alfieri) - una mozione per ottenere la revoca del decreto firmato da Vittorio Gatti. E’ nel corso della seduta del Consiglio comunale di lunedì sera che si è consumata la Mauri in pista con Angelo Riva Cereda: «Abbiamo appreso la notizia un’ora fa. Verificherò la validità dell’atto» (bvl) E’ una campagna elettorale a dir poco affollata quella che si sta sviluppando in città. Negli ultimi giorni si è aggiunto un nuovo candidato alla poltrona di sindaco: il capogruppo di «Progetto persona» in Consiglio comunale, nonché ex sindaco Antonio Mauri ha sciolto le riserve annunciando la discesa in campo della sua squadra. La pres entazione ufficiale di lista e del suo candidato sindaco si è svolta ieri pomeriggio, lunedì, nell’ambito di una conferenza stampa. Il candidato è Angelo Casati (nella foto) ex dipendente comunale dell’ufficio Ragioneria. Siamo così arrivati a quota sei candidati, un numero record per il comune: oltre alla new entry si contano Sergio Cazzaniga per il centrosinistra unito ed il grillino Marco Corbella. C’è poi l’ampio ventaglio del centrodestra: Alcide Riva, Vittorio Gatti e Flaviano Romanò. . rottura definitiva tra il primo cittadino (assente per motivi di lavoro, ndr) ed i consiglieri che con lui, nel 2009, avevano conquistato il governo della città. La goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso è la casa di riposo di Brugora, già pomo della discordia nel 2011, quando l’alleanza Pdl, Lega nord ed Udc era arrivata sull’orlo di una fine anticipata dell’avventura amministrativa. Una beffa doppia quella del primo cittadino: la designazione del Cda oltre a non essere stata annunciata ai «suoi» - dopo il loro parere, condiviso anche dall’opposizione, di IL COORDINATORE CARLO RATTI NEL MIRINO «Un terzo ha tentato di indirizzare i voti» (bvl) Il leghista Emanuele Pozzoli Il vice coordinatore forzista Diego Crippa telefonate civetta ai consiglieri di maggioranza. Omissioni a parte, si è subito capito che nel mirino della maggioranza era finito il coordinatore besanese di FI Carlo Ratti. «Un soggetto terzo ha contattato i miei consiglieri - ha sottolineato Crippa, svelando uno strappo difficilmente ricucibile con il compagno di partito - per indirizzare il loro voto l’ha indicato come «terza persona», il forzista Diego Crippa quale «soggetto terzo», senza svelarne l’identità. Una sorta di eminenza grigia che avrebbe tentato di controllare l’andamento della seduta del Consiglio comunale di lunedì sera - con particolare riguardo alla mozione presentata dal Carroccio e dedicata alla casa di riposo di Brugora - attraverso . sula mozione. Se il sindaco avesse avuto delle direttive da impartire, avrebbe dovuto parlarne con il capogruppo. Non è così che funzionano le cose». Seduto in prima fila, l’ex assessore ha fatto spallucce. «Sono il coordinatore di Forza Italia - ha detto alla cronista - è normale contattare i rappresentanti dell’Assise. Che c’è di strano?». Giornale di Carate 25 Martedì 15 aprile 2014 CASA DI RIPOSO ANCORA NELLA BUFERA A lato un’immagine dell’ingresso della casa di riposo «Giuseppina Scola» di Brugora, finita nella bufera nuovamente con la mozione firmata dalla Lega nord e la nomina a sorpresa da parte del sindaco Vittorio Gatti del nuovo Consiglio di amministrazione. Nomina completata venerdì, senza alcuna comunicazione ai colleghi di Assise. Lunedì sera, in Villa Borella, maggioranza ed opposizione (assente per motivi di lavoro il primo cittadino, ndr) hanno votato all’unanimità una mozione per la revoca delle nomine, davanti alla quale Gatti ha fatto spallucce: «Ritornare sui miei passi? Neanche per sogno» ha garantito. Si è consumata così la rottura definitiva tra il sindaco ed i consiglieri che con lui avevano vinto le elezioni nel 2009 . TTADINO E LA SUA EX MAGGIORANZA Rivendica i suoi poteri e non nasconde lo sgambetto all’indirizzo della Lega nord ui miei passi? Neanche per sogno...» rd mi hanno interpellato prima di presentare un documento ignobile sulla fondazione?» con il rinnovo delle cariche, nel segno della continuità gestionale perché credo che ciò che è stato compiuto in questi anni sia un ottimo risultato». «Sono stati confermati Mapelli e Perego. Peppino Crippa ha chiesto di lasciare ed ho rispettato la sua decisione - ha continuato - Io mi sento a posto con la mia coscienza; sia dal punto di vista formale che sostanziale ho agito correttamente. Se qual- cuno pensa il contrario, ne risponderò sul terreno politico, non certo su quello giuridico». A stupire il sindaco, anche «Insieme per Besana», a «braccetto» con la maggioranza nell’approvazione del documento anti-Gatti di lunedì. «Se il gruppo d’opposizione non era d’accordo con la nomina - ha chiesto polemico perché allora mi ha fornito il nome del suo candidato?». Insomma, il crack con colleghi di Giunta e parte dei consiglieri è ormai insanabile tanto che - salvo cambiamenti dell’ultima ora - Vittorio Gatti con l’amico di sempre Carlo Ratti presenterà la sua lista domani sera, mercoledì, alle 21, in Villa Filippini. Tra i candidati, anche un nome assai noto in città: l’ex comandante della caserma dei carabinieri di via San Camillo Gregorio Frisina. DEL SINDACO ZIONE PER SPINGERLO ALLA REVOCA prorogare il mandato del presidente Peppino Crippa e colleghi fino all’insediamento della nuova Giunta - è arrivata un paio d’ore in anticipo sulla prima convocazione dell’Assise, fissata per venerdì sera. Assise durante la quale si sarebbe dovuta discutere la mozione della Lega nord dedicata proprio alla «Scola». Sarebbe, perché poi i lavori sono stati sospesi per l’uscita dall’aula della minoranza, davanti ad un secondo documento sempre firmato Carroccio con ad oggetto il capogruppo di «Insieme per Besana» Luigi Pirovano (vedi box sotto). Lunedì, i consiglieri sono tornati di nuovo sugli scranni per continuare la discussione. «Un’ora fa - ha affermato basito il vice sindaco Davide Cereda - ho scoperto quanto fatto da Gatti. Ora, nonostante ormai sia successo, mi riservo di verificare la validità dell’atto per poi contestarlo. Se avrò torto, mi prenderò la palla sul muso... Nel luglio del 2011 avevamo adottato, sindaco compreso, un regolamento che attribuiva poteri al Consiglio comunale sulla “Scola”. E’ vero che, come sottolinea la segretaria comunale, questo può aver valore solo d’indirizzo, ma credo vin- Il lumbard Emanuele Pozzoli: «Ha fatto l’unica cosa di cui è capace: non esserci» (bvl) Che i lumbard besanesi non avessero alcuna reale intenzione di far decadere il capogruppo d’opposizione Luigi Pirovano ma che puntassero invece ad una sonora quanto metaforica scoppola «vendicativa» si era capito già venerdì, durante la prima convocazione del Consiglio comunale, conclusa anzitempo proprio per la mozione sull’argomento della Lega nord. Lunedì è divenuto palese con l’uscita programmata, al momento della votazione, dei consiglieri di maggioranza, con i soli rappresentanti del Carroccio rimasti in aula, ben consapevoli di andare sotto al momento della votazione davanti ai membri di «Insieme per Besana» tutti seduti ai loro posti. Ed infatti, la mozione non è passata. colasse Gatti almeno sul piano morale». Il lumbard ha poi introdotto la mozione, protocollata il 27 gennaio scorso «a dimostrazione delle nostre convinzioni, perché allora i giochi politici in vista delle elezioni non erano ancora stati fatti. Per noi però è una questione che prescinde da tutto». «Lo spirito dell’iniziativa, nonostante le ultime novità - ha continuato - rimane valido. Da una parte non siamo convinti del carattere totalmente privato dell’ente. Dall’altra chiediamo che il Cda verifichi se le irregolarità da noi segnalate, a partire dai minialloggi abusivi certificati da una sentenza del Tar, sono reali. Se fosse così, bisogna chieder conto a chi ha preso certe decisioni, a chi aveva il compito di controllare. A questi tocca pagare, non agli anziani ospiti. Nessuno vuole far chiudere la casa di riposo - ha chiarito - ma il problema c’è: se qualcuno si dovesse fare male, chi ne risponderebbe?». Dopo cinque minuti di pausa con annessa riunione tra i capigruppo, il Consiglio ha votato all’unanimità una nuova mozione, in parte ricalcante quella dei lumbard, per chiedere formalmente al sindaco di tornare sui suoi passi. «Ci sono tanti modi per rinominare il Cda - ha affermato Cereda - dal ragionamento ai mezzi giudiziari». «Da oltre un mese, noi avevamo sostenuto la medesima posizione: scegliere il Consiglio d’amministrazione dopo le elezioni», gli ha dato man forte Sergio Cazzaniga, candidato sindaco del centrosi- nistra. Seguito a ruota dal capogruppo della Lista Gatti Diego Crippa e dal leghista Emanuele Pozzoli. «Gatti oggi è riuscito a fare l’unica cosa di cui è capace; non esserci», ha tuonato il lumbard. «Sono rimasto scioccato - la chiosa di Crippa - Nessuno ha avvisato il gruppo di maggioranza». IN AULA Nessuna intenzione di far decadere Pirovano: «Solo una reazione ai loro giochi elettorali» Il Carroccio e la scoppola metaforica all’avversario A far scattare la ripicca di Davide Cereda e compagni è stata la richiesta avanzata il 5 marzo scorso dal gruppo d’opposizione al segretario comunale, per ottenere chiarimenti sulla presunta incompatibilità tra l’incarico professionale del vice sindaco (è responsabile dell’Ufficio tecnico nel Comune di Cesano Maderno, ndr) e quello politico in città, secondo quanto disposto dalla legge sull’incompatibilità approvata dal Governo Monti. Una mossa chiaramente elettorale per i leghisti «arrivata proprio da Pirovano che, con le sue assenze, è il più attaccabile dell’Assise ed ora fa la vittima. Non potevate che aspettarvi una nostra reazione» ha tuonato Emanuele Pozzoli. A poco sono valse le spiegazioni dello stesso capogruppo e del candidato sindaco Sergio Cazzaniga («abbiamo agito con discrezione per avere risposte certe») perché Cereda ha schiacciato sull’acce- leratore, ricordando sarcasticamente la lettera inviata in Procura da un sedicente Peppino Pressi e le uscite del primo cittadino «che non vede l’ora di togliersi di dosso una cimice, quale io sarei per lui». Ha poi dato lettura in aula dell’interrogazione dell’opposizione («Io non ho nulla da nascondere» ha precisato) e della risposta della segretaria comunale, per mettere la parola fine sulla questione: «non sussiste incompatibilità». Il capogruppo di «Insieme» Luigi Pirovano . SPECIALE SALUTE: l’acqua che sgorga dai rubinetti è buona e adatta al consumo alimentare? Con i purificatori ACQUALIFE® acqua di qualità, risparmiando, si può! In modo semplice! Pacchetto ALL-INCLUSIVE sulla manutenzione con formula ZERO PENSIERI. Purificatori a 0 Euro. 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