A Pagnottella NUOVA

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Gnam gnam gnam
Cresce sempre più ad Anzio la fame di lavori
pubblici. La città, sviluppatasi in modo
disorganico e incontrollato per colpa degli enti
preposti alla pianificazione territoriale (leggasi:
Comune), con più di 3.000 chilometri di strade
che servono (male) le migliaia di case e villette che
crescono come funghi, ha sempre più bisogno di cure e interventi
per migliorarsi in efficienza, sicurezza, qualità e bellezza.
Da più di un decennio assistiamo solo a tentativi di mettere mano a
lavori in alcune aree e quartieri, molto spesso relegati alla logica del
“marciapiede e asfalto pre-elettorale”, il tutto condito (in molti casi)
da bassa qualità del prodotto realizzato e spese che non sembrano
giustificate agli occhi del cittadino.
Ultimo lampante esempio che rispetta questa disarmonia tra costo
e qualità del lavoro è l’intervento in corso al quartiere Zodiaco,
dove sono stati impegnati 200.000 euro di soldi pubblici, per la
realizzazione di 800 metri circa di pista ciclabile fatta alla buona: la
corsia è troppo stretta, le curve sono di 90 gradi e quindi scomode
e pericolose, le piante delle recinzioni attigue invadono il percorso
rendendolo impercorribile, il cordolo del marciapiede perimetrale
è sporcato con la vernice rossa passata alla carlona sul tappetino
stradale, e tutto il percorso è minato da tombini da bernoccolo take
away.
Unitamente a questo spazio per le bici sarà realizzato a breve uno
skate park.
Siamo stati a visionare i lavori in corso della pista con un tecnico di
fiducia che ci ha redatto un preventivo tra i 25 e i 30.000 euro per la
realizzazione di questa corsia ciclabile, chiavi in mano.
Questo, ovviamente, crea grandi aspettative da parte dei residenti
del quartiere Zodiaco e dei cittadini di Anzio per la piazzola dello
skate park. Un’opera che dovrebbe giustificare l’impegno dei restanti
170.000. Ossia la spesa che un imprenditore affronterebbe per
edificare un bel villino con piscina.
Aspettiamo tutti fiduciosi la fine dei lavori. Intanto ci mangiamo le
unghie, in ansia per l’attesa di un’opera così preziosa. Gnam, gnam,
gnam...
Andrea Mingiacchi ([email protected])
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NUOVA
APERTURA
Pizzeria, panineria, primi piatti,
birra alla spina.
Aperti a pranzo dalle 11:30 alle 15:30 e
a cena dalle 18:30 fino a tarda notte.
Via Filibeck, 9 - Anzio - Vicino al Comune
16MILA LITRI DI GASOLIO MINACCIANO LA COSTA
Il peschereccio è affondato ad Anzio 4 anni fa
C’ERA UNA VOLTA IL CENTRO TRASFUSIONALE
Sacrifici e silenzio: al pronto soccorso il sangue scarseggia
MENSE COLLODI: ANCORA NESSUNA RISPOSTA
I genitori sperano in un’apertura da parte della dirigenza scolastica
marzo 2012 _ n.38
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[email protected]
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
VENERDI’ 16 MARZO
SPETTACOLO DI DANZE BRASILIANE CON I MAESTRI DELLA SCUOLA “MARWEY”
via di Villa Claudia, 36 - ANZIO
Anzio Space
Space - Città
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Il carburante si trova nei serbatoi di un peschereccio affondato 4 anni fa
SEDICIMILA LITRI DI GASOLIO
MINACCIANO LA COSTA
IL COMANDANTE FALATO:
“AVVISAMMO IL MINISTERO”
A poche centinaia di metri al largo del porto
di Anzio, ad una profondità di circa 8-9
metri, giace ormai da più di quattro anni un
peschereccio malauguratamente affondato a
causa di un’onda anomala in cattive condizioni
meteo. Il fatto non sarebbe d’interesse pubblico
se non fosse che nei serbatoi del peschereccio
sono rimasti ben 16mila litri di gasolio, una
seria minaccia ecologica per il nostro mare.
L’imbarcazione si è posata capovolta sul fondo
e già dopo un anno i subacquei avevano
segnalato l’insabbiamento della poppa (nella
foto l’elica e il timone dopo pochi giorni
dall’affondamento). Questa posizione non
consente al carburante di fuoriuscire dagli sfiati
dell’aria dei serbatoi. Tutto poteva rimanere
“insabbiato” (mai questo termine fu più
giusto) se non fosse per la corrente galvanica,
che si sviluppa chimicamente nell’acqua salata
e tende costantemente a corrodere i metalli
meno nobili. I serbatoi del peschereccio sono
in acciaio, un metallo resistente ma comunque
soggetto alla corrosione prodotta dalla
corrente galvanica. È solo questione di tempo,
ma se si aprisse una falla e i sedicimila litri di
gasolio fuoriuscissero dai serbatoio il danno
all’ecosistema marino e all’economia locale
sarebbe gravissimo.
Stabilimenti balneari, impianti di acquacoltura
e scogliere piene di risorse per i pescatori
sono dunque minacciati senza che le
autorità politiche si siano mai interessate per
sollecitare il Ministero dell’Ambiente ad un
veloce recupero almeno del carburante che
oggi, con le tecnologie attuali, non appare
un’operazione impossibile. Probabilmente
il relitto, rispetto agli ultimi rivelamenti,
sarà ancora più insabbiato e più si aspetta,
più sarà difficile togliere il gasolio. E la forza
demolitrice del mare continua inesorabile
la corrosione dei serbatoi. Il danno è ancora
evitabile e tutto si può risolvere anticipando
i tempi, senza chiudere gli occhi quando
qualcosa non ci piace ed evitando di arrivare
così al collasso e all’inquinamento del mare
di Anzio e Nettuno. Per non parlare poi delle
conseguenze economiche e d’immagine che
si potrebbero avere. Non si può passivamente
aspettare che, forse, non succederà nulla
perchè non è così. Ha dell’incredibile il
fatto che siano stati dati i permessi per la
costruzione del nuovo porto, da parte della
Regione Lazio, per mano della Governatrice
Polverini, quando il molo di sopraflutto del
nuovo bacino sfiora la batimetrica degli 8
metri di profondità, quindi molto vicino al
peschereccio che potrebbe essere urtato da
ancoraggi delle chiatte che si useranno per
la costruzione del molo. Alcune settimane
fa il sindaco di Anzio Luciano Bruschini ha
ricevuto la visita dell’ispettore della Comunità
Europea per dare il via al progetto “Life” per
l’eco-sostenibilità del nuovo porto della città
neroniana. Siamo certi che il progetto del
nuovo porto sia ecosostenibile, quello però
che non capiamo è ciò che c’è intorno e che
chiameremo progetto “Death”, almeno finché
non sarà “disinnescata” questa “bomba” che
minaccia il nostro mare e l’ambiente.
red
Il comandante Giuseppe Falato ha alle
spalle una ricca, prestigiosa ed onorata
carriera militare, che gli ha consentito di
ottenere numerosi riconoscimenti. Ha
svolto diversi ruoli e incarichi, da ultimo
quello di comandante della motovedetta
CP 859 della guardia costiera di Anzio
che gli è valsa, in seguito al salvataggio
di due naufraghi di un peschereccio
affondato nelle acque antistanti il porto
della città neroniana in condizioni di mare
notevolmente proibitive, la “Medaglia
d’Argento al Valor di Marina”. Questa
onorificenza, assegnatagli con decreto
del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, è una delle 33 concesse al
personale del corpo delle capitanerie
di porto-guardia costiera nei suoi 146
anni di storia. Attualmente dirige gli
uffici locamare della guardia costiera di
Torvaianica e sul peschereccio affondato
quattro anni fa dice: “La guardia costiera il
giorno dopo l’accaduto ha fatto una diffida
ambientale come previsto dall’articolo 12
legge 979 del 1982 e ha comunicato tutto
al Ministero dell’Ambiente attendendo
disposizioni in merito, mentre sotto
l’aspetto della navigazione non ha
effettuato nessuna segnalazione, ritenendo
il relitto non pericoloso”. Il comandante
sostiene di aver monitorato costantemente
il punto in cui si trova il peschereccio
per eventuali rilevamenti di perdite di
carburante, affermando che la situazione
si presentava stabile, cioè senza tracce di
materiale inquinante. Conferma inoltre
che la guardia costiera ha attivato l’allarme
ecologico e promosso tutte le pratiche
richieste per legge relative all’accaduto.
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marzo 2012 _ n.38
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
C’ERA UNA VOLTA IL CENTRO TRASFUSIONALE
Sacrifici e silenzio, nel Pronto Soccorso il sangue scarseggia
Dopo otto mesi dal ridimensionamento del
Centro Trasfusionale (C.T.), viste anche le
dimissioni del Presidente dell’Avis Linda
Galasso e i servizi del TG3 regionale in cui si
denuncia la mancanza di sangue disponibile
nel Lazio, cerchiamo di fare il punto sulle
difficoltà del CT ad Anzio.
Al Pronto Soccorso molte volte quest’estate
è stato temuto che il sangue non arrivasse
in tempo da Velletri. Per chi non ha seguito
tutta la vicenda, bisogna dire che dalla fine
di luglio 2011 tutto il sangue prelevato ad
Anzio e Nettuno va nelle emoteche del CT
di Velletri per poi essere
rispedito al Pronto Soccorso
di Anzio in caso di urgenza.
Il CT di Anzio è aperto
soltanto dalle ore 8 alle 14
con limitatissime scorte
di sangue a disposizione.
Spesso, tra bisturi e
mascherine, si deve decidere
se usare lo 0 negativo
(sangue universale) oppure
se aspettare il fiorino che
potrebbe arrivare anche
due ore dopo. Rischiare
di morire dissanguati nel Pronto Soccorso
è un paradosso poco simpatico. C’è da
sottolineare che una volta usato lo 0 negativo
non si può più usare il sangue che giunge da
Velletri, anche se compatibile con il paziente.
La telemedicina, una tecnica informatica
per la richiesta veloce del sangue, non è
mai stata avviata beffando tutti, persino
il sindaco di Anzio Luciano Bruschini
che la sbandierava come soluzione al
ridimensionamento del CT. Probabilmente il
CT verrà trasferito nella struttura del Faina,
al quarto piano. Non è ancora chiaro se
anche l’emoteca delle urgenze sarà collocata
lì, ma se così fosse, durante la notte i medici
perderebbero ulteriori 10-15 minuti per
andare a recuperarlo. Possiamo dire che i
nostri operatori sanitari si muovono con
estrema abilità in una giungla di disposizioni
spietate e prive di cognizioni logiche. Bravi.
Il 19 febbraio sull’area metropolitana del
Messaggero la Governatrice Polverini, dopo
aver visto un filmato in tv in cui all’Umberto
I si vedevano pazienti sulle barelle nei
corridoi, ha dichiarato: “d’ora in poi controlli
a sorpresa nei Pronto Soccorso. Convocherò
tutti i direttori generali e qualcuno rischia
il posto. Abbiamo eliminato molti sprechi.
Stiamo dando fastidio. Ma per fermarmi
dovranno spararmi”.
Chiunque è capace di tagliare le spese senza
interagire con i dirigenti e gli operatori ASL,
senza così cercare la migliore soluzione
a vantaggio degli utenti. Questa forma di
scaricabarile nei confronti dei dirigenti degli
ospedali per accattivarsi simpatie dei cittadini
non porterà nessun beneficio… e vissero tutti
infelici e scontenti.
Alessandro Tinarelli
INPS DI ANZIO: SI COSTITUISCE IL COMITATO
ISTRUZIONI PER RICHIEDERE IL TRASFERIMENTO NELLA FUTURA SEDE
Il 13 febbraio si è costituito il comitato
cittadino “Salviamo l’INPS di Anzio”. I
dieci promotori hanno votato all’unanimità
come presidente Alessandro Tinarelli
dell’associazione culturale “00042”. Il
comitato è nato dal gruppo facebook
omonimo, in cui è stato sollevato il problema
dell’Inps, rimasto aperto solo come punto
info perché i dipendenti “persi” nel corso
degli anni non sono stati mai rimpiazzati.
Ora l’ufficio, dà solo informazioni e non
produce più servizi e l’utente rischia di
doversi mettere in viaggio verso le sedi di
Pomezia o Roma Eur per qualsiasi difficoltà
burocratica. Il sindaco di Anzio Luciano
Bruschini, avvertito da un membro del
gruppo, si è prodigato tempestivamente ed
è corso ai ripari, inizialmente incontrandosi
con i dirigenti nazionale e regionale dell’Inps.
Il risultato finale è ancora tutto da rendere
concreto, nonostante il comitato abbia
notato iniziative promettenti dalle istituzioni
e assecondi tutti i buoni propositi per il bene
comune della città.
Punto primo: non ci sono i nuovi locali
sufficientemente grandi. Si parla di una
struttura nei pressi del centro Anteo e che in
totale misura circa 250 metri quadrati. L’Inps,
per motivi di spazio, non accetterà mai questi
locali se si vuole una sede almeno simile a
quella di sei anni fa quando i dipendenti
erano oltre 15 più il direttore. Il comitato
propone al sindaco di offrire all’Inps un sito
di almeno 450 metri quadrati altrimenti la
mobilitazione per salvare l’Inps e ripristinare
gran parte dei servizi persi non è credibile. Si
tenga conto che la sede attuale è di circa 600
metri e 100 metri solo per la sala d’aspetto,
sempre tutta piena.
Punto secondo: servono richieste di
trasferimento per nuovi impiegati all’Inps
di Anzio, chiunque volesse lavorare in
questa sede può contattare la redazione di
Anzio-Space oppure inviare una e-mail
a
[email protected].
I
trasferimenti possono essere chiesti da
tutti i dipendenti pubblici e statali civili
preferibilmente con l’inquadramento B.
Il comitato “Salviamo l’Inps di Anzio” invita
i dirigenti Inps a rileggere la circolare interna
numero 146 del 11-11-2011 in cui si afferma il
diritto dei cittadini ad avere i relativi servizi in
base ai parametri della popolazione. Siccome
l’Inps di Anzio serve anche Nettuno e Ardea
con un totale di oltre 120mila residenti ci si
red
aspetta la giusta considerazione.
Anzio Space
Space - Città
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Dopo il caso choc dell’Umberto I di Roma, torna in primo piano il tema della sanità
OSPEDALI NELLA BUFERA:
IL PUNTO SUL POLO OSPEDALIERO DI ANZIO
È sulla cronaca di tutti i giornali di
queste ultime settimane il disagio che
si riscontra in molti grandi ospedali di
Roma: superaffollamento, tempi di attesa
lunghissimi, pazienti sulle barelle lasciati
per giorni proprio come è accaduto al
Policlino Umberto I di Roma, ora al centro
di una vera e propria bufera. Sulle cause
di quanto è accaduto all’ospedale romano
stanno indagando magistratura, mini-stero
e regione per cercare di far luce su una
situazione ben conosiuta da molti pazienti.
E anche al-l’ospedale Riunti di Anzio e
Nettuno i problemi non mancano, data la
mancanza di un “filtro” sul territorio che
consenta di risolvere in breve tempo un
problema di salute semplice.
I medici di famiglia non hanno strumenti
idonei né incentivi che li spingano ad
andare oltre le loro strette competenze.
Le cosiddette Case di Riposo per anziani
al primo sorgere di un malessere dei loro
ospiti chiamano subito il 118 e scaricano
il problema sull’ospedale. Le RSA, cioè le
residenze sanitarie assistenziali, quelle che
avrebbero dovuto risolvere l’assistenza agli
anziani non autosuffi-cienti, quelle dove si
paga ormai metà della retta (1500 euro), si
affrettano a trasferire i loro residen-ti in
ospedale quando sorgono problemi acuti,
anche quelli più banali.
Su questo stato di cose, già di per
sé difficile, è poi calata la scure del
governatore del Lazio, Renata Polverini,
che con il decreto n.80 del 2010, ha
tagliato posti letto ovunque, specie nella
Provincia di Roma, e ha disposto il blocco
totale delle assunzioni per tutte le figure
professionali, medici, tecnici, infermieri,
OSS, ecc. Pensate che il personale che va
in pensione non può essere sostituito, nè
tan-tomeno possono essere sostituite le
lavoratrici che vanno in maternità,e questo
in un settore come quello della sanità, ad
alta concentrazione di professionalità al
femminile, fa ben immaginare i pro-blemi
che sorgono in ogni reparto e servizio ogni
volta che si verifica una gravidanza. A
questo va aggiunto che le operatrici della
sanità lavorano quasi sempre in servizi a
rischio, per cui il periodo di astensione per
maternità, anziché essere di 5 mesi, viene
spesso anticipata e dura pertanto molto di
più.
Onde evitare che le direzioni delle ASL
facessero assunzioni per le necessità
più impellenti dei ser-vizi sanitari, la
Polverini ha disposto che i direttori e i
dirigenti avrebbero pagato in proprio ogni
sforamento del blocco. E questo solo per
compiacere i suoi capi al governo, tutti
interessati a non intaccare i privilegi finora
assicurati agli imprenditori privati della
sanità.
A causa del blocco delle assunzioni e
delle sostituzioni pertanto l’organico del
personale è carente e per questo motivo
spesso i posti letto in ospedale vengono
chiusi, disattivati, e questa carenza va ad
aggiungersi a quella disposta con il decreto
80/2010. Quindi sempre tagli su tagli, che
gravano sulle spalle dei cittadini, quelli che
pagano le tasse e che avrebbero diritto ai
giusti servizi pubblici. E di-sagi su disagi
per tutti i dipendenti della sanità pubblica.
red
L’Associazione 00042 organizza un nuovo
incontro con i giovani per la legalità
Diffondere la legalità partendo dalle
scuole per costruire una società più
giusta. L’Associazione Culturale 00042,
insieme alla Fondazione Caponnetto,
continua il suo dialogo con le scuole
del territorio, giovedì 19 marzo
alle ore 10.00 presso l’Istituto
Emanuela Loi, Via Emanuela Loi 6,
Nettuno. L’obiettivo è di coinvolgere e
sensibilizzare le nuove generazioni verso
la legalità, perché non c’è serenità, non
c’è democrazia, non c’è sviluppo, non c’è
libertà, se non c’è legalità. Tra le autorità
locali saranno presenti: l’assessore
alla cultura e pubblica istruzione di
Nettuno Giampiero Pedace e l’assessore
alle politiche della scuola ed edilizia
scolastica di Anzio, Marco Del Villano.
marzo 2012 _ n.38
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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
AD ANZIO A RISCHIO
L’ASSISTENZA DOMICILIATA INTEGRATA
IL SERVIZIO SI RIVOLGE ALLE PERSONE CON PROBLEMI FISICI O SOCIALI CHE NECESSITANO DI
UN’ASSISTENZA CONTINUATIVA DI TIPO MEDICO E ASSISTENZIALE
A lanciare il grido dall’allarme era stato il
Consigliere del PD Massimo Creo subito
dopo la riunione della commissione
consiliare sui servizi sociali del 22 gennaio,
che aveva avuto all’ordine del giorno
il Servizio dell’Assistenza Domiciliata
Integrata (A.D.I.). In quell’o ccasione,
l’amministrazione comunale aveva reso
noto che la Regione Lazio, che finanzia
tale genere di prestazioni, aveva mandato
in perenzione i fondi stanziati nel 2008,
dando un netto segnale sulle proprie
intenzioni di proseguire il servizio,
noncurante del fatto che vari Comuni,
tra cui anche quello di Anzio, avevano
già anticipato a proprie spese, gli anni dal
2008 al 2011.
Interpellato, il Consigliere Creo ci ha detto
le ultime novità del caso. Il 21 febbraio,
nella riunione congiunta delle commissioni
comunali dei servizi sociali e del bilancio
sia di Anzio sia di Nettuno, è stata resa nota
la nuova linea adottata della Regione che ha
deciso, per il momento e solo per il 2012, di
pagare le prestazioni in essere, utilizzando
dei fondi accantonati per una serie di
progetti finalizzati. Per quanto riguarda
il 2013 invece, la dirigenza della Pisana
non si è pronunciata. Proprio per questo
motivo, il comune di Anzio avrebbe deciso
di rivedere il contratto con la cooperativa
‘Ancora’, che gestisce attualmente il
servizio, e che è stato rinnovato solo pochi
mesi fa. Un contratto che ha suscitato
molte polemiche, soprattutto per il
fatto che era stato firmato alle vecchie
condizioni, benché a fine luglio il comitato
istituzionale costituito dai rappresentanti
di ASL, comune di Anzio e di Nettuno, e
presieduto dal Dr. Fabrizio Chico, avesse
riscontrato la possibilità di ricontrattare il
servizio con l’ausilio di personale lavorativo
differente dai O.S.S., ad un prezzo –quindidecisamente inferiore.
Vista la situazione che si è venuta a creare,
l’adeguamento del contratto, portato a
base annuale e ad un costo più contenuto,
farebbe risparmiare nel futuro parte di
quei fondi che adesso non si sa bene se
arriveranno o meno. A tal proposito il
sindaco di Anzio Luciano Bruschini,
ricordando i suoi passati socialisti,
si è lasciato andare ad una piccola
dichiarazione, asserendo che “le città sono
fatte di persone e che ci sarà la massima
attenzione, da parte mia, perché certi
aspetti trovino delle soluzioni adeguate”.
Ricordiamo che la A.D.I. è un servizio
rivolto a tutte quelle categorie di persone
che hanno dei problemi fisici o sociali
(anziani, disabili, malati terminali, ecc) che
necessitano di un’assistenza continuativa
sia di tipo medico, che assistenziale.
Un sostegno che può variare dalle cure
domiciliari, alla pulizia della propria
casa, fino alla somministrazione dei
pasti. Venendo meno queste prestazioni,
ci sarebbe una grande ricaduta dal punto
di vista sociale che andrebbe a colpire,
ancora una volta, le fasce più deboli della
popolazione.
MaurizioD’Eramo
CASO MENSE COLLODI: ANCORA SENZA RISPOSTE
I genitori, che protestano per avere la possibilità di far portare il cibo da casa ai loro
bimbi, sperano ancora in un’apertura da parte della dirigenza scolastica
È passato un altro mese, ma il problema
portato alla ribalta dal nostro mensile sulla
situazione della scuola Collodi di Lavinio
scalo, dove si scontrano gli interessi della
dirigenza scolastica e di un gruppo sempre
più numeroso di genitori sul tema scottante
della mensa scolastica, sembra ancora
lungi dall’essere risolto. Per un attimo si era
sperato in una risoluzione a buon fine della
questione, ma poi a complicare le cose è
arrivato il problema dell’accorpamento
dei vari plessi scolastici della zona, che
ha catalizzato l’attenzione del mondo
politico e dei media relegando il problema
in secondo piano. È nostra abitudine,
però, non dimenticarci delle rimostranze
dei cittadini, ecco perché siamo di nuovo
tornati a sentire la voce dei genitori che si
sentono “abbandonati” dalle istituzioni.
Il nostro interlocutore è ancora una volta
D.L., anima di questa piccola rivolta. Lo
abbiamo trovato agguerrito e intenzionato
a far sentire la voce di tutti quei genitori
(sempre più numerosi, a dir la verità) che
si trovano in difficoltà davanti alla retta
scolastica. “Il tempo passa” – ci dice subito
l’uomo - ma il problema rimane, anzi
aumenta… ma sembra che nessuno se ne
preoccupi. Nel frattempo, al Collodi sono
state costruite due nuove aule, perché
non ce le mettono a nostra disposizione?
Abbiamo parlato con l’assessore che ci
ha detto che per coloro che non riescono
a pagare la mensa c’è la possibilità delle
esenzioni. Vogliamo ricordargli che
queste esenzioni sono regolate in base alla
dichiarazione ISE del 2010, periodo in
cui la crisi non era ancora così profonda.
Adesso, sono sempre di più le famiglie
che sono al limite della povertà, fermo
restando, poi, che nei redditi ISE è inclusa
anche la casa di proprietà, per cui è quasi
impossibile rimanere al di sotto di certi
parametri”.
Mi pare, poi che la vostra richiesta esuli
dal discorso esenzione?
“Sì, noi non vogliamo l’esenzione. Vogliamo
solo far mangiare i nostri figli con i cibi
che ci portiamo da casa. Cosa c’è di così
assurdo? Mi piacerebbe solo immaginare
cosa farebbero certi nostri amministratori
se lasciassero per un mese le loro belle
poltrone e provassero a vivere con 1.000/1.200 euro al mese, come facciamo noi.
Forse così capirebbero i disagi che stiamo
affrontando e, forse, ci degnerebbero di
una risposta sensata. Non riesco proprio
a capire perché il comune rimanga così
distante da questo problema che riguarda
una fetta sempre maggiore di famiglie
anziati. Spero solo che non si voglia
perdere tempo, sperando di arrivare,
alla fine dell’anno scolastico in questo
modo. Mi piacerebbe avere delle risposte
anche alternative, senza che i bambini ne
soffrano. Se possibile, anche un aiuto dai
servizi sociali e da chiunque capisca il
problema”.
M. D’E.
Anzio Space
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n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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Parla Saturno, il coordinatore del nuovo movimento politico sorto ad Anzio
UN CIRCOLO
DI POLITICA ETICA RESPONSABILITÀ
“IL CITTADINO DEVE ESSERE AL CENTRO DEI PROGETTI”
Abbiamo incontrato Edoardo Saturno
due anni dopo la tragica morte di sua
figlia investita alla stazione ferroviaria
di Lavinio dal treno regionale NettunoRoma. Lo abbiamo trovato ancora più
motivato di allora nel voler fare qualcosa
per questa città. Lasciata la dirigenza del
Nuovo Partito Socialista anziate, è stato
tra i primi ad accorrere al richiamo del
nuovo movimento politico P.E.R., Politica
Etica Responsabilità. Un movimento,
questo, che si riallaccia fortemente
ai valori cristiani, e che è nato dalla
volontà di Olimpia Tarzi, Presidente della
Commissione Regionale Permanente
‘Scuola, diritto allo studio, formazione
professionale, università’, e discussa
promotrice della legge regionale sulla
riqualificazione dei consultori familiari,
che ha scatenato la rivolta di tantissime
donne e che ha portato alla raccolta di
80.000 firme contrarie.
Un movimento, come è scritto sul
suo manifesto politico, che “vuole
rappresentare la convezione che nasce
dalla vera società civile (…) ricostruite
la credibilità delle istituzioni, condizione
indispensabile affinché possano crescere
legalità, solidarietà, sviluppo economico”.
“Cerchiamo di proporci in modo diverso”ci dice Saturno –“Il cittadino deve essere
al centro di un progetto; non ha più senso
un cittadino che subisce. Perché sembra
quasi che paghi una tassa al politico
del momento, un politico che una volta
eletto continua a farsi i fatti suoi. Noi
vogliamo invece che la politica parta
dal basso, che sia il cittadino a proporre
delle problematiche. Per esempio, proprio
pochi giorni fa, alcuni cittadini dello
Zodiaco ci hanno chiesto perché non si
possa utilizzare lo spazio di verde che
c’è vicino alla statua di Padre Pio, per
creare un parco giochi. In quest’ottica
noi cerchiamo di essere il trait d’union
tra le istituzioni e i cittadini. Per noi, chi
vuol far politica deve girare tra la gente,
deve visitare il territorio, non deve stare
ancorato solo alla ‘poltrona’, al ‘palazzo’,
altrimenti perde il controllo del territorio.
Io personalmente, se c’è un problema, mi
muovo, scrivo e-mail, lettere a destra e
sinistra. Cerco di informare le istituzioni
che c’è un problema che va risolto. Certi
politici dovrebbero anche fare un po’ di
scuola di diritto, e sapere che ci sono anche
delle implicazioni penali se un cittadino ti
segnala un problema di tipo istituzionale
e tu non dai seguito alla cosa. In base
all’art. 328 del Codice Penale incappi
nell’omissione di atti d’ufficio”.
Non è facile nel nostro territorio
parlare di certe cose…
“No, non è proprio facile. Proprio in
questo momento, in cui i politici sono
invisi a tutti i livelli, è molto difficile
porsi alla gente e far nascere un nuovo
movimento. Ci vuole molto coraggio… e
poi il fatto che tu usi la parola etica legata
alla politica è un’altra bestemmia. Invece
per me, che vengo da oltre dieci anni di
volontariato nella Protezione Civile, è
naturale mettere quello stesso impegno
anche nella politica. Nel momento in cui
mettiamo le esigenze degli altri prima
delle nostre, prima o poi, qualcosa di
buono si fa. Se invece la politica viene
utilizzata per gestire il proprio potere…
le cose non vanno… non devono andare
così. Bisogna cambiare questa concezione.
Lo so che non è semplice dire: arrivo e
cambio tutto! Ma credo che gradualmente
si possa fare. La gente deve capire che
deve stare al centro di un progetto. Se
c’è una buca, bisogna strillare, far capire
agli amministratori che quel problema va
risolto, non solo aspettare passivamente.
Spero che il mio esempio sia seguito da
tanti altri; quando l’obiettivo è comune,
quello di creare qualcosa di buono,
soprattutto un ambiente sicuro, credo che
non ci siano discorsi di destra, centro o
sinistra, ma un discorso unico. Il circolo
di Anzio, di cui sono coordinatore, l’ho
voluto chiamare ‘I valori dell’Italia’,
proprio perché credo ancora in certi
valori, della famiglia, della patria,della
solidarietà. Proprio per questo, uno dei
nostri più importanti obiettivi è fare la
guerra a chi non va incontro alle esigenze
della gente”.
Sono tante le persone che hanno
aderito al Movimento. Inoltre state
creando una scuola di formazione
politica che si ispira ai valori cattolici
con l’obiettivo di formare una nuova
classe dirigente.
“Il nostro movimento ha visto l’adesione,
a livello nazionale, di personalità illustri
in tutti i campi, sia intellettuale, che
artistico, che universitario, anche se
non c’è la volontà di potere. Per quanto
riguarda il nostro territorio, se ce la
facciamo ci proporremo l’anno prossimo
per le elezioni comunali, ma per farlo
dobbiamo ancora crescere”
Ma in questo caso con chi vi
coalizzerete?
“Per il momento non abbiamo idee di
questo genere. Non pensiamo ad una
alleanza col centro-destra o col centrosinistra. A noi interessano le idee, ci
alleeremo con chi condividerà le nostre”.
MaurizioD’Eramo
Qui
Radio
Nerone
Incubo primarie democratiche
Mercurio mi è venuto in sogno con una
favola dei miei tempi! Sindacus! Senatur!
La dedico a voi, e ai vostri pretoriani, di
destra e di sinistra: “Un giorno alcuni
cani videro una pelle d’animale tenuta a
mollo sul fondo di un fiume. Per poterla
tirare fuori e mangiarsela più facilmente,
si misero a bere l’acqua per prosciugarlo:
ma morirono scoppiati prima di toccare
quello che volevano. Un progetto stolto non
solo non ottiene un risultato, ma trascina
l’uomo alla rovina. (Fedro)”.
Space - Città
marzo 2012 _ n.38
8
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Comunica anche tu ad Anzio-Space la tua proposta per migliorare
la nostra città scrivendo a [email protected] e mettendo
come oggetto della mail “la proposta”. Saremo lieti di pubblicarla e
diffonderla. Fatti parte attiva dello sviluppo del nostro territorio. La
tua idea è importante! Associazione Culturale 00042
La
Proposta
di Arcangelo Panefresco
I Comuni di Anzio e Nettuno stranamente
rinunciano ad utilizzare un meraviglioso
contesto paesaggistico, che altri ci invidiano
e che sfrutterebbero per dare lustro alle
comunità locali, e a quanti sarebbero attratti
da tanta bellezza, che nelle vicinanze non se
ne trova eguali.
La nostra costa è così particolarmente
gradevole, anzi bellissima che viene goduta
nei soli due-tre mesi estivi, perchè tanta
è la richiesta di “mare”, che tutte le coste
vengono prese d’assalto. Nei restanti nove
mesi si torna in letargo.
I più famosi luoghi turistici risultano
tanto frequentati, e per lunghi periodi, in
quanto, oltre le bellezze naturali, offrono
infrastrutture complementari per la
valorizzazione dell’ambiente e quindi
l’ospitalità al turista.
In questo periodo dallo stabilimento
Ondina di Anzio fino alla Riviera Egidi di
Nettuno, che inizia a soli duecento metri
dopo il Tirrena, fino alla spiaggia dei
Marinaretti e giù fino al forte Sangallo, non
esiste segno di vita. Anzi chi abita in quelle
zone è soggetto a vivere ben protetto, perchè
isolato. La circolazione di mezzi, là dove
esiste la strada, è pressochè inesistente e
pochi si avventurano in quelle zone.
Praticamente abbiamo un territorio quasi
sconosciuto e lontano dai centri di Anzio
e Nettuno, benchè ne costituiscano il
baricentro.
Queste due cittadine sembrano così
lontane tra loro, che ognuna gestisce
la propria zona e in maniera dissimile,
anzichè amministrare il territorio in modo
complessivo ed organico, poiché l’una zona
è complementare dell’altra.
Pensiamo invece se lungo la costa ci
fosse un collegamento tra i due porti,
dall’Ondina fino a ridosso del porto di
Nettuno, con l’accesso esistente dopo il forte
Sangallo. Questa infrastruttura avrebbe una
peculiarità prettamente panoramica, dalla
quale si avrebbe la gradevolezza della vista
di tutto il golfo, a partire dal Circeo, Torre
Astura, il porto, la costa di Nettuno, e il
meraviglioso ski-line del porto di Anzio.
La riviera dovrebbe essere dotata di una
struttura fiancheggiante la costa, quindi
sinuosa, comprendente un ampio percorso
pedonale di collegamento, per i pedoni e
gli affezionati dello jogging,proporzionate
piazzole per l’installazione di gazebi, per
servizi di tipo turistico, la pista ciclabile con
l’inserimento di percorsi “vita”, per grandi
e piccini. Chiaramente questa sarà dotata
di palme, tamerici, comunque essenze
arboree adatte, aiuole, con un’illuminazione
di elevata bellezza a ornamento di tutto il
complesso.
Si immagina questa opera del tipo ecosostenibile, con pavimentazioni galleggianti
in legno, o materiale resistente all’usura,
sostenute da strutture rialzate dal suolo,
per circa 50-60cm, che possano consentire
una effettiva vista panoramica. In occasione
di tale opera la costa di Nettuno, che negli
ultimi tempi è soggetta a frane ed erosioni,
potrebbe essere salvaguardata con interventi
oculati.
La possibilità di spostarsi da una parte
all’altra è la grande opportunità naturale che
ha promosso lo sviluppo in tutti i tempi e le
latitudini.
Una struttura del genere permetterebbe
ad una moltitudine di persone di godere
delle bellezze naturali nostrane e potrebbe
attrarre molti turisti lontani e delle città
dell’entroterra che sono i più probabili
potenziali fruitori.
Tutte quelle persone, e sono tante, che
ora praticano lo jogging, o semplici
passeggiate a piedi o in bicicletta, da
Anzio a Nettuno e viceversa, sulla via
Gramsci, quindi respirando lo smog,
e comunque non in estrema sicurezza,
dato il traffico automobilistico, sarebbero
ben felici di utilizzare un contesto molto
più naturalistico, salubre, panoramico,
che incentiverebbe molte altre persone,
giovani,anziani bambini, a praticare sport
salutari a tutte le età e per tutto il periodo
dell’anno.
Questa struttura arricchirebbe il nostro
patrimonio paesaggistico e sarebbe di
notevole gradimento per tutti i cittadini
di Anzio e Nettuno, oltre che suscitare
ulteriore afflusso turistico, dal quale ne
discenderebbe una ulteriore possibilità di
crescita economica.
Anzio Space
BREVI:
BONIFICA E POTATURA DELLA
PINETA DI ANZIO2
È stato quasi ultimato l’intervento
di potatura e bonifica della pineta
in località Anzio Due predisposto
dall’assessore alle Politiche Ambientali
del comune di Anzio, Patrizio Placidi.
“Sono stati potati circa 350 alberi –
ha detto Placidi – con la sistemazione
e bonifica di un’area di particolare
pregio del nostro territorio. Da marzo,
inoltre, interverremo con un trattore
per il livellamento dell’area che, in
seguito all’intervento di potatura,
sarà particolarmente soleggiata con
un miglioramento per la fauna del
parco”.
SABATO 3 MARZO: GIORNATA
NAZIONALE DEL B&B
Chi viaggia dorme gratis: sabato
3 marzo si celebrerà la giornata
nazionale del B&B, con tanti Bed and
Breakfast italiani pronti a regalare
una notte gratuita a chi soggiornerà
durante il weekend in una delle
loro strutture. Sono migliaia i B&B
che hanno dato la loro adesione,
sostenendo un’iniziativa che valorizza
turismo e cultura dell’ospitalità. Tutte
le info su www.bed-and-breakfast.it
cerca collaboratori
commerciali.
Per informazioni
scrivere a:
[email protected]
oppure contattare il
333.73.50.189
Anzio Space
Lavinio - Space
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
9
“ATTENTI ALLE PROMESSE IN CAMPAGNA ELETTORALE”
Riccardo Brio, presidente del Comitato di quartiere, spiega quali sono i problemi non
risolti di Lavinio
“Il nostro Comitato cittadini di Lavinio” – ci racconta il suo Presidente,
Riccardo Brio - “opera sul territorio da oltre 10 anni. Tra i nostri
successi c’è stata la creazione dell’attuale Centro per anziani, realizzato
nel quartiere Zodiaco, così come la lotta per mandar via i camion della
Volsca, e la loro immondizia, quando venivano tenuti nell’area dell’ex
lanificio. Lo abbiamo fatto scendendo e bloccando le strade del quartiere.
Tempo fa, abbiamo fatto anche un sondaggio distribuendo oltre 3mila
questionari nel quartiere, chiedendo quali fossero le priorità di Lavinio.
Il risultato è stato inviato sia al Sindaco della passata legislatura, che a
tutti gli assessori e capo-gruppi consiliari. Ovviamente: risposte zero. Le
richieste di allora restano le stesse di adesso, anche dopo 4-5 anni. Per
dimostrare che noi diamo continuità alla nostra azione, all’indomani
della nomina del nuovo sindaco, parliamo dei primi di giugno del
2008, abbiamo presentato al signor Bruschini un programma di
richieste. Primo fra tutti un punto di aggregazione per la popolazione
di Lavinio stazione. Un posto dove il nonno può portare il nipotino a
giocare, sedendosi su una panchina a leggere il giornale. Noi l’avevamo
individuato nella piazza della stazione, certamente dopo una adeguata
ristrutturazione, per dar modo a chi arrivasse a Lavinio di vedere
anche un po’ di verde e non solo un muro di macchine parcheggiate.
Per il parcheggio avevamo proposto l’utilizzo dell’area a ridosso del
cavalcavia, che secondo il Piano Regolatore doveva essere ad uso
servizi. Dal questionario era uscita fuori anche la richiesta di una specie
di ambulatorio-pronto soccorso per dar modo ai tanti anziani della
zona di avere, in caso di piccoli malori, una prima assistenza, senza
ricorrere alla corsa all’ospedale di Anzio. E questo tenendo anche conto
del fatto che non c’è nessun servizio pubblico che da Lavinio stazione
raggiunga il Riuniti… se l’anziano non è munito di auto propria, può
anche morire. Se vogliamo poi parlare dell’illuminazione, bisogna dire
che è di tipo bellico, talmente fioca che possiamo solo pensare che tra
Comune ed Enel ci sia qualche problema…
Se Lavinio stazione piange, Lavinio mare non ride… ci sono dei problemi
di arredo urbano da far paura, con delle strutture fatiscenti e pericolanti
che non si capisce bene perché stiano ancora in piedi. Parliamo oltre che
dell’eco-mostro, anche della palazzina vicino ai Bagni Brevi. La passata
Amministrazione ci aveva promesso che avrebbe sollecitato la proprietà
a ristrutturare gli immobili o a demolirli. Sono passati degli anni, ma
loro sono ancora lì. La maggioranza attuale che c’è da oltre un decennio
sembra curare solo il centro storico, ed è anche giusto che sia così, ma
a discapito di una periferia che è sempre più abbandonata a se stessa.
Questo quadro sembra pessimistico, ma è… la realtà. Noi lavoriamo per
questo, per migliorarlo. Purtroppo le ultime giunte non ci considerano
come un anello di congiunzione tra chi amministra e la popolazione,
ma ci vede solo come una rottura di scatole, gente che rompe con una
serie di richieste, mettendo in risalto le carenze che ci sono”.
Cosa pensa del Piano Regolatore che ha permesso la realizzazione
di centinaia di case a sproposito, tanto che l’ex-assessore
all’urbanistica è stato cacciato dalla giunta perché aveva chiesto
uno stop a questa sfrenata corsa al mattone?
“A proposito di questo vorremmo sapere che fine hanno fatto gli introiti
previsti dalla Bucalossi nel 2009; in un’assemblea pubblica tenuta oltre
un anno e mezzo fa, se n’era fatta una stima intorno ai due milioni di
euro, che dovevano essere utilizzati per delle opere già programmate.
Sono passati due anni e oggi leggiamo che l’assessore ai Lavori Pubblici,
Alessandroni, ha dichiarato in un’intervista al ‘Granchio’ che nel 2012
verranno eseguiti nuovi progetti. In poche parole, quelli che erano
stati programmati non sono realizzati, ma guarda caso comincia la
campagna elettorale e l’assessore ci promette tutta una serie di nuovi
lavori. Adesso cominceranno le telefonate. Qui mi rivolgo direttamente
agli amici cittadini: attenti a queste telefonate pre-elettorali. Le pizze
che vi vogliono pagare sono una richiesta di voto e possono rimanere
indigeste per i prossimi 5 anni”.
A proposito di elezioni, recentemente sono nati a Lavinio stazione
nuovi Comitati con intenti, più o meno palesemente dichiarati,
politici.
“Sì, oltre al nostro e al ‘Comitato per Lavinio’, presieduto dal Gen.
Franchi, recentemente è nato un altro Comitato legato al giornale
‘L’eco del Litorale’ che, sorto come comitato per le feste di Lavinio
stazione, si è poi promosso come comitato di quartiere per migliorarne
la vita. Presieduto da Antonio Geracitano questo Comitato ci ha
convocato per parlare della possibilità di creare una Lista Civica, di
carattere indipendente, per le prossime elezioni. Poi, da una serie di
informazioni e da contatti diretti con alcuni membri del Comitato
stesso, abbiamo scoperto che esso è una emanazione dell’assessore
Placidi. Di conseguenza abbiamo declinato l’offerta, perché pensiamo
che con queste premesse i problemi di Lavinio resteranno ancora una
volta irrisolti. Noi siamo un Comitato apartitico, ma non apolitico,
perché non si può fare un comitato di quartiere senza fare politica. Noi
contestiamo la politica dell’amministrazione cittadina là dove non va;
se va bene tanto meglio. Per noi la buca nella strada non è né di destra,
né di centro e né di sinistra… è una buca e va riparata”.
MaurizioD’Eramo
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marzo 2012 _ n.38
10
Lavinio - Space
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
Anzio Space
Il punto sull’assemblea del Consorzio di Lavinio. Presente Ruggero Garzia
IRREGOLARITÀ SULLE CARTELLE
ESATTORIALI DEL CONSORZIO
Domenica 4 marzo, alle ore 10, presso il
locale Multisala di Padiglione, si terrà
un nuovo incontro tra la dirigenza del
Comitato dei Cittadini dissenzienti dal
Consorzio di Lavinio (CLD) e i tanti
sostenitori del comitato stesso, in cui
verranno illustrate le ultime novità
sul contrasto che la vede contrapposta
al Consorzio. Questo nuovo incontro
segue di un mese quello che si è tenuto
il 4 febbraio, che è stato quasi tutto
incentrato sulla situazione che si è creata
ultimamente nel comparto di via delle
Bouganville n°40.
Lì, i proprietari degli immobili (molti dei
quali sono intervenuti nell’assemblea)
si sono visti recapitare delle cartelle
di pagamento, sebbene quella zona
di territorio non rientri nell’attuale
perimetro
consortile.
Infatti,
la
Cooperativa “Terra Nostra”, una delle
tre società che costituirono nel 1950
il primitivo Consorzio di Sant’Olivo,
proprietaria di quella parte di territorio,
decise alcuni anni dopo, di ritirarsi dal
Consorzio stesso, staccandosene.
La tesi del presidente del CLD, arch.
Nicolò, è stata anche confermata dall’e xassessore all’urbanistica del comune
di Anzio, Ruggero Garzia, presente
all’assemblea. Questi, essendo uno dei
responsabile della convenzione stipulata
dal notaio Terzi in data 3 luglio 2002, ha
ricordato come i costruttori del Comparto
ottennero dal comune le licenze di
costruzione in base alla variante del PRG
in vigore, impegnandosi a realizzare delle
opere di urbanizzazione primaria, per
poi procederne alla manutenzione – una
volta terminate la costruzioni- su aree
prestabilite in base alla cubatura costruita
(tra l’altro veniva prevista la piantumazione
di 100 alberi e la realizzazione di una pista
di pattinaggio).
Questa convenzione, sempre secondo
Garzia, non vide la partecipazione e la
presenza del Consorzio proprio perché
quest’Ente non aveva nessun diritto
su quell’area. Dopo le delucidazioni
dell’e x-assessore, il Presidente Nicolò è
intervenuto per spiegare come sia facile
dedurre che le cartelle esattoriali arrivate
non solo non sono regolari, ma che
non debbano essere pagate e tutti quei
proprietari che l’hanno già fatto, sono
nelle condizioni legali di richiederne il
rimborso.
E come si legge nel comunicato stampa
del CLD: “i presenti hanno dato mandato
al Presidente Nicolò perché si ottenga
dall’amministrazione comunale una
comunicazione ufficiale nella quale si
precisi l’attuale situazione del comparto,
cioè per conoscere se la convenzione è stata
rispettata in tutte le sue articolazioni”.
Maurizio D’Eramo
Anzio Space
Lavinio - Space
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
11
Solo dopo le proteste il comune decide di correre ai ripari
PIOVE IN AULA AL VIRGILIO
Lavinio. C’è voluta una lettera di protesta
dei genitori e l’intervento del consigliere
comunale Creo per far riparare il tetto
dell’aula 2-I della Scuola media Virgilio di
Lavinio. Infatti, in un primo momento il
comune di Anzio, proprietario dell’edificio
dove ha sede la scuola, sosteneva che non
c’erano sufficienti soldi in cassa per effettuare
la riparazione. Nel frattempo, proprio nei
giorni più freddi dell’inverno, gli studenti
del Virgilio hanno dovuto sopportare la
loro aula invasa da freddo e acqua, con
gravi rischi per la loro sicurezza dato che le
infiltrazioni lambivano parte dell’impianto
elettrico. Forse per il comune la cura degli
edifici scolastici è una funzione secondaria,
quando invece uno dei temi più gettonati
delle varie campagne elettorali degli attuali
amministratori di Anzio è proprio l’edilizia
scolastica.
Siamo andati a visitare la scuola Virgilio
e abbiamo trovato un edificio in discrete
condizioni, ma se accadono certi episodi
forse la manutenzione non è propriamente
ben curata da parte del municipio. Eppure
questo edificio serve un quartiere enorme
come Lavinio, zona interessata da anni
a continui incrementi demografici e
immigrazione, che necessiterebbero di
servizi adeguati ed efficienti. Nell’istituto
non manca di certo la professionalità e
l’abnegazione da parte del corpo docente, la
scuola continua a essere da quasi quarant’anni
un punto di riferimento essenziale per il
territorio, mentre alle pareti dell’atrio si
notano cartelloni e grafici frutto del lavoro
dei ragazzi. Ma abbiamo l’impressione che si
tenda a mantenere al minimo gli interventi
di miglioria dell’edificio, nonostante
spicchino alcune rilevanti modifiche nella
struttura rispetto alla forma originaria
come l’aggiunta di nuove aule. La politica
adottata dal comune e dal ministero è
stata quella di limitare al minimo gli
interventi di manutenzione ordinaria,
tralasciando quasi completamente quella
straordinaria riducendo all’essenziale le
innovazioni dettate dai tempi e dalle nuove
esigenze didattiche. Il destino del Virgilio è
purtroppo quello di molte altre scuole che
negli anni hanno dovuto sopportare una
politica di tagli di risorse e organico vedendo
indebolita e in alcuni casi annullata la loro
capacità di istruire e formare cittadini liberi
e consapevoli, nonché persone in grado di
contribuire alla prosperità del Paese.
Ci dispiace non aver potuto parlare con la
dirigente scolastica Rita Celeghini, la quale
si deve tra l’altro dividere nella direzione
di ben due scuole affrontando quindi una
Il 3 e 4 marzo combatti la sclerosi multipla
La gardenia dell’AISM 2012
Dedicata alle donne, colpite in rapporto
di 2 a 1 rispetto agli uomini, La Gardenia
dell’AISM torna in 3.000 piazze italiane
per consentire a chiunque – con un
contributo di 13 Euro – di sostenere la
ricerca, incrementare i servizi alle persone
con sclerosi multipla e i programmi speciali
dedicati proprio alle donne, le più colpite
dalla malattia.
E dal 20 febbraio all’11 marzo invia
un sms al 45599 per donare 1 euro da
cellulare personale TIM, Vodafone,
WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e
Noverca. La donazione sarà di 2 euro per
ciascuna chiamata fatta allo stesso numero
da rete fissa TeleTu oppure di 2 o 5 euro per
ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da
rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.
battaglia doppia con i disservizi, le lentezze
burocratiche, la mancanza di fondi e le classi
sovraffollate che caratterizzano l’istruzione
pubblica di questa nostra nazione in declino.
Avremmo voluto parlare con lei anche per
testimoniare la nostra solidarietà con chi
tutti i giorni affronta l’impegno di mandare
avanti un’istituzione così decisiva nella
nostra vita individuale e collettiva. Inoltre
avremmo voluto sentire la sua versione dei
fatti su di un episodio così grave.
La nostra speranza è che non abbia
interpretato il nostro interesse per la
questione come un’occasione per speculare
sull’episodio e infangare la scuola. Chi
“infanga” la scuola non siamo certo noi e
sicuramente non è lei, o i suoi insegnanti o il
personale Ata del Virgilio. A farlo sono tutti
coloro che costantemente, da troppi anni
stanno demolendo l’istruzione pubblica,
presidio di cultura e democrazia, mandando
in rovina una società intera. A farlo sono i
comuni che si preoccupano di permettere
ai costruttori di costruire intere città senza
nessun servizio né piano urbanistico,
mentre per l’edilizia scolastica siamo fermi
agli anni ‘70. Sono i politici che promettono
nuove aule che non arrivano mai, e quando
arrivano sono scadenti; sono coloro che
evidentemente non hanno nessun riguardo
per i diritti dei nostri figli ad avere un futuro
dignitoso, e licenziano centinaia di migliaia
di insegnanti. I problemi del Virgilio sono
dovuti all’azione combinata di questi signori,
nell’indifferenza dell’opinione pubblica.
Auguri al Virgilio, a chi ci studia e a chi ci
lavora: ne avranno bisogno nel loro sforzo
quotidiano di difendere un bene comune
come la scuola.
Umberto Spallotta
marzo 2012 _ n.38
12
Space - Politica
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Anzio Space
PARTITO DEMOCRATICO Unione Comunale di ANZIO
Elezioni primarie per il Segretario Regionale del 19 febbraio - Comunicato della
Segreteria Politica.
La Segreteria politica del PD di Anzio ringrazia i tanti cittadini che hanno
partecipato con entusiasmo alle primarie tenutesi il 19 febbraio e ne hanno
garantito la riuscita con una grande affluenza.
Risultato ancor più importante se si considera che queste elezioni primarie si sono tenute senza alcun richiamo di
carattere nazionale o locale, ma solo ed esclusivamente per eleggere il nuovo Segretario Regionale, che è poi risultato
eletto, con oltre il 75% dei voti, nella persona di Enrico GASBARRA, già Presidente della Provincia di Roma e
attualmente Deputato al Parlamento Nazionale.
I consensi ricevuti da Enrico GASBARRA sono la base su cui il PD del Lazio fonderà una forte azione di rilancio della sua
iniziativa nella nostra regione ed in particolare su litorale.
Si coglie l’occasione per ribadire che qualsiasi altro significato di carattere locale si sia voluto dare alle primarie
regionali di domenica scorsa è fuori dalla realtà. In particolare quanti hanno voluto attribuire al voto il valore di una
elezione primaria per l’individuazione del candidato PD alla carica di Sindaco di Anzio sono fuori strada in quanto le
Elezioni Primarie per tale ruolo si terranno solo quando sarà individuata la coalizione dei partiti che, sulla base di un
approfondito confronto programmatico, decideranno di affrontare insieme la scadenza elettorale amministrativa del
prossimo anno e per questo sceglieranno insieme il futuro candidato attraverso le primarie di coalizione, come
previsto dallo Statuto del Partito, come sta avvenendo in queste settimane in tutti i Comuni interessati alle elezioni
amministrative del prossimo maggio e come deliberato dall'Unione Comunale del PD di Anzio.
Qualcuno ha voluto forzare il significato di queste elezioni, organizzando truppe ed alleanze e cercando di far passare
le primarie regionali come una “conta” in vista delle future primarie per il candidato Sindaco. Questo spiega, ma non
giustifica, lo spropositato schieramento di persone, organizzazione e mezzi messo in piedi per la scadenza di domenica,
come fosse la grande occasione per la conquista, senza dibattito e senza avversari, di un ruolo a cui si deve giungere
con ben altra correttezza e trasparenza. Gli obiettivi perseguiti e soprattutto i metodi adottati erano e restano
totalmente estranei alle intenzioni del partito regionale e di quello locale.
Non si giustifica dunque il clima da campagna elettorale che qualcuno ha creato ad arte e con spregiudicatezza, non
esitando a ricorrere all’aiuto di noti esponenti del centro-destra locale e dell’attuale Amministrazione Comunale,
strumentalizzando finanche la possibilità di voto prevista per gli stranieri domiciliati sul territorio. Sono stati
accompagnati in massa a votare tanti concittadini indiani e pakistani che hanno dimostrato un interesse, mai
sospettato prima, per l’elezione del Segretario Regionale del P.D.
La Segreteria Politica del PD di Anzio si farà carico di rappresentare agli organi superiori del Partito il forte disagio
avvertito da tanti iscritti e cittadini per le condotte tenute in queste consultazioni, il danno arrecato al processo di
consolidamento della coalizione di centrosinistra nonchè tutte le eventuali irregolarità riscontrate, rese peraltro
possibili anche da un regolamento astruso e carente che anche ad Anzio, come in altre ben note occasioni, lascia
spazio alle manovre di chi è interessato all’inquinamento del voto a scapito degli elettori.
La Segreteria Politica del PD di Anzio ha comunque già riavviato i suoi lavori in aderenza alle linee stabilite
dall'Unione Comunale e quindi si procederà rapidamente alla definizione del programma per lo sviluppo della città
ed alla ripresa del confronto con tutti i partiti dell’area di centro-sinistra nonchè con le altre forze che vorranno
aderire a questo percorso. Le primarie che selezioneranno un candidato vincente alla guida dell’alleanza per le
prossime elezioni amministrative possono essere solo quelle di coalizione.
Ad Anzio esistono tutte le condizioni affinché una solida coalizione di centro-sinistra possa vincere le prossime
elezioni a patto che i ragionamenti partano da un progetto alternativo per la città e non da ipotetiche candidature del
PD che ad oggi non ci sono.
L'obiettivo unico resta battere la Giunta Bruschini, erede del decennio di De Angelis, e la regola alla base di tutto è
niente inciuci con chi sta portando alla rovina la nostra città.
Segreteria PD Anzio
Space - Politica
Anzio Space
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
13
Pubblichiamo alcune informazioni sui personaggi politici che ci amministrano.
Riteniamo opportuno, in tempi di trasparenze a 360 gradi, dare al nostro lettore la possibilità
di vedere più chiaro.
GIUNTA:
Lista
BRUSCHINI LUCIANO
LISTA CIVICA
ALESSANDRONI ALBERTO
P.D.L.
ATTONI SEBASTIANO
LA DESTRA
COLARIETI ITALO
P.D.L.
DEL VILLANO MARCO
P.D.L.
MERCURI GIUSEPPE
P.D.L.
PERRONACE PASQUALE
P.D.L.
PLACIDI PATRIZIO
P.D.L.
SUCCI UMBERTO
P.D.L.
Media
ETA'
67
52
47
58
51
41
66
59
52
54,78
LUOGO DI NASCITA
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Latina
Voghera (PV)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Guardavalle (CZ)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
TITOLO DI STUDIO
Scuola Media Inferiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
PROFESSIONE
Commerciante
Impiegato Amministrativo
Immobiliarista
Operatore Radiografico
Impiegato Amministrativo
Immobiliarista
Denuncia REDDITI
non pubblica
non pubblica
non pubblica
non pubblica
non pubblica
non pubblica
Professione non classificabile non pubblica
Impiegato Amministrativo
non pubblica
Esercente albergo
non pubblica
CONSIGLIERI:
NOMINATIVO
PARTITO
AMABILE RENATO
P.D.L.
BERNARDONE IVANO
P.D.
BIANCHI GIORGIO
P.D.L.
BORRELLI SERGIO
U.D.C.
BOSCO SIMONE
LA DESTRA
BRUSCHINI LUCIANO
P.D.L.
P.D.L.
CAFA' ROBERTA
CAMPOMIZZI PIERLUIGI
F.L.I.
CASTALDI ELIO
F.L.I.
COLANTUONO BENIAMINO
P.R.C.
CREO MASSIMO
P.D.
DE ANGELIS ROMEO
P.D.L.
P.D.
DE MICHELI GIOVANNI
FONTANA DANILO
U.D.C.
GIACOPONI ROBERTO
LA DESTRA
GODENTE GIULIO
F.L.I.
LAURI ARISTODEMO
P.D.
LO FAZIO AURELIO
P.D.
LOCOCO DOMENICO
P.D.L.
MONTI NELLO
P.D.L.
NOLFI VINCENZO
U.D.C.
PALOMBA ROBERTO
P.D.
PENNATA MARIO
F.L.I.
PRESICCE VITO
F.L.I.
ROCCHETTI RICCARDO LISTA BRUSCHINI
TONTINI GIANFRANCO
LISTA BRUSCHINI
TOSELLI ENZO
P.D.
TOTI AMATO
U.D.C.
TULLI PARIDE
P.D.
ZUCCHINI GIORGIO
P.D.L.
Media
(*) non altrove classificabili
ETA'
69
47
57
73
28
58
43
62
73
49
51
40
50
49
34
52
59
56
63
41
58
52
59
59
55
66
62
68
60
65
55,27
LUOGO DI NASCITA TITOLO DI STUDIO
PROFESSIONE
S.Sebastiano Vesuvio (NA)
Chieti
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Scuola media superiore Impiegato
Laurea
Ingegnere
Scuola media superiore Impiegato Amministrativo
Scuola media superiore Imprenditore
Anzio (Roma)
Gela (CL)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Roma
Anzio (Roma)
Roma
Velletri (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Rosarno (RC)
Nettuno (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Nettuno (Roma)
Lecce
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Roma
Anzio (Roma)
Anzio (Roma)
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Laurea
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media inferiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Scuola media superiore
Laurea
Scuola media superiore
Laurea
Scuola media superiore
Den REDDITI
pubblica
Professione non classificabile
Commerciante
Commerciante
Commerciante
Commerciante
Assicurtatore
Professione non classificabile
Impiegato Amministrativo
Operaio metallurgico (*)
Impiegato Amministrativo
Geometra o perito edile
Operaio metallurgico (*)
Impiegato mansioni direttive
Pensionato
Commerciante
Commerciante
Commerciante
Fotografo o fototecnico
Pensionato
Professionista (*)
Geometra o perito edile
Architetto
Impiegato amministrativo
Dirigente PP.AA.
Pensionato
(**) dati desunti dal sito: www.comuni-italiani.it/058/007/amm.html
Questa tabella è in fase di perfezionamento. Accogliamo notizie utili e attendibili dagli interessati e dai cittadini.
Contattateci a [email protected]
pubblica
pubblica
pubblica
non pubblica
pubblica
pubblica
marzo 2012 _ n.38
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14
Space - Politica
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
PER UNA CORRETTA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE:
LA PUBBLICITA’ DEI REDDITI DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI
COME BASE PER UN RAPPORTO TRASPARENTE CON I CITTADINI
Scriveva Sergio Rizzo sul “Corriere” dell’11 gennaio: “Senza la
pubblicità assoluta dei redditi,delle situazioni patrimoniali e degli
interessi economici… non ci potrà essere un reale cambiamento di
rotta nei rapporti sempre più deteriorati fra la politica e i cittadini”.
Una valutazione semplice del famoso giornalista che con G.A.Stella
ha scritto la prima seria denuncia contro i privilegi della classe
politica con il libro “La Casta”.
Una proposta sensata,quella di Rizzo, più volte raccolta in Leggi e
Regolamenti dello Stato,delle Regioni e dei Comuni; un proposito che
dovrebbe animare ogni persona che si propone di diventare Uomo
Politico o Pubblico Amministratore; una necessità di trasparenza
che dovrebbe sentire ciascuno dei nostri Amministratori Comunali,
specie in questo periodo di grave disagio economico per i cittadini.
Ma, nonostante queste considerazioni,nonostante che la
pubblicità dei redditi degli Amministratori Comunali dei
comuni al di sopra dei 50.000 abitanti sia da anni obbligo
di legge, ad Anzio, a iniziare dal Sindaco attuale e da quello
precedente,e a finire con gli Assessori Comunali, quelli attuali
e quelli precedenti, nessuno sente l’obbligo, prima morale e
poi di legge, di rendere pubblici i propri redditi ed i propri
interessi economici, probabilmente perché nessuno di loro si
sente di affrontare il confronto con ciascuno dei propri concittadini
rispetto al tenore di vita. Probabilmente. Oppure no. Oppure perché
se ne infischiano della Legge. E speriamo che lo facciano solo in
questo caso.
Ma da adesso in poi la situazione è cambiata o presto cambierà.
Infatti lo scorso 3 febbraio è stato sottoscritto un accordo
fra l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Territorio, l’INPS
e i Comuni italiani per rendere ancor più efficace la lotta
all’evasione fiscale,che non può essere fatta solo con i blitz,ma
che necessita di una azione continua portata avanti tutti i
giorni e con la partecipazione dei Comuni, cioè degli enti che
più conoscono la realtà economica territoriale e che possono dare
un decisivo supporto agli ispettori dell’Agenzia delle Entrate e alla
Finanza,vale a dire proprio i Comuni.
Questi infatti potranno, con le loro segnalazioni motivate e
documentate,far scovare quanti nascondono i propri redditi e
non pagano le relative tasse, a danno di tutti i cittadini a reddito
fisso,lavoratori dipendenti e pensionati, e di coloro che pagano fino
all’ultimo centesimo di quanto dovuto e che si sorbiscono ogni
aumento dell’imposizione fiscale.
L’accordo firmato, ora non più su base volontaria, permetterà
ai Comuni di ottenere, per le segnalazioni documentate e
andate a buon fine, il 100% delle imposte recuperate per gli
anni 2012-2013-2014, e il 50% per gli anni successivi; mentre
i precedenti accordi su base volontaria riconoscevano ai
Comuni solo il 30%.
Si tratta perciò di un accordo molto vantaggioso per i Comuni che
vorranno attuarlo e che potrà consentire loro di attutire l’impatto
negativo dei vari tagli sofferti dalle loro finanze negli ultimi anni; e
quindi consentire loro di non diminuire la spesa sociale e quella dei
servizi pubblici, specie della scuola e delle manutenzioni in genere.
Aspettiamo perciò di conoscere come il Comune di Anzio
si attrezzerà per avviare questa importante attività di
accertamento, quali risorse umane e strumentali metterà a
disposizione per la lotta all’evasione fiscale e per ottenere di
conseguenza nuove entrate a favore della popolazione.
Ci auguriamo che per questo nobile scopo non si ricada nel vecchio
vizio di assumere personale di comodo o di affidare una ennesima
costosa e inutile consulenza agli amici degli amici, ma che si vada ad
utilizzare degnamente il personale in servizio, in tutti i servizi,diretti
o appaltati, magari ricorrendo a forme incentivanti, bilanciate sulle
segnalazioni andate a buon fine e quindi sui fondi che realmente
verranno assegnati al Comune, e solo dopo che saranno stati incassati.
Molti Comuni nel resto d’Italia hanno approfittato del vecchio
accordo per acquisire nuove entrate per le loro casse sempre più
vuote. E lo stesso Comune di Anzio,quando era Sindaco Candido
De Angelis, portò avanti una sanguinosa, ma efficace, guerra
all’evasione dell’allora ICI, facendo le pulci alle dichiarazioni di
tanti cittadini e incassando diversi milioni di euro.
Vediamo adesso se saprà fare altrettanto contro chi evade le imposte
sul reddito e i contributi INPS. Ma stavolta dovrà coinvolgere tutta
la macchina amministrativa,facendo tesoro delle esperienze già
fatte da tanti comuni italiani, utilizzando e incrociando tutti i dati
che già ha o che avrà da subito a disposizione.
Il pre-requisito di questa azione da parte dei nostri
Amministratori Comunali, per affrontare questo nuovo e
qualificante impegno, è però quello che dicevamo all’inizio, e
cioè che debbono essere loro per primi a dimostrare di stare
in regola con il fisco, di denunciare tutti i loro redditi,di
essere cioè trasparenti sotto ogni aspetto agli occhi del loro
concittadini; in definitiva pubblicando le loro dichiarazioni
dei redditi.
Terremo informati in ogni numero del nostro giornale dei
provvedimenti presi dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale
nel suo insieme in merito alla lotta all’evasione fiscale e agli incassi
da essa derivanti.
Vito Colagrossi
La 00042 ringrazia
il Comune Anzio
L’Associazione Culturale 00042 ringrazia l’amministrazione per
aver sostenuto parte delle spese per la realizzazione di Shingle22jEcoArte, Terza Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno.
Un ringraziamento particolare al Sindaco Luciano Bruschini,
all’Assessore Umberto Succi, alla Dott.ssa Angela Santaniello, al
Direttore generale Franco Pusceddu e all’intero ufficio cultura.
L’Associazione 00042 è già al lavoro per l’organizzazione della
quarta edizione di Shingle22j, che vedrà nuovamente esporre nel
nostro territorio artisti provenienti da diverse città.
Grazie ancora per la fiducia e il sostegno.
Cogliamo l’occasione per chiedere a coloro che volessero sostenere
la nostra iniziativa per la città di Anzio, di informarsi sul nostro sito
www.00042.it e contattarci.
Andrea Mingiacchi (Presidente 00042)
Anzio Space
music@space
Space - Cultura
n.38 _ marzo 2012
Space
/Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Space-Politica
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13
Swing, gospel e blues per un’emozione musicale unica
LA MUSICA DELL’ANIMA DEI SOUL MACHINE
L’anima della musica a volte coincide
perfettamente con la musica dell’anima.
Stiamo parlando ovviamente del soul. Quel
genere che, iniziato negli Stati Uniti durante
gli anni sessanta, ha inaugurato un nuovo
mondo di sonorità, una nuova cultura
musicale, nuove generazioni di musicisti.
Le fusioni di swing, gospel e blues, hanno
prodotto in tutto e per tutto un sound che
da allora fino ai giorni nostri ha regalato
emozioni, sogni e passioni in ogni parte del
pianeta. E nel nostro territorio, dal 1996, è
attiva una band che rappresenta a dovere
questa straordinaria esperienza, i Soul
Machine.
Nati dall’incontro di musicisti provenienti
da diverse esperienze musicali, iniziano il
loro percorso formando
una Rhythm & Blues
cover band inserendo in
repertorio molti brani di
artisti che hanno segnato la
storia, come Otis Redding,
Wilson Picket, James Brown
e, logicamente, The Blues
Brothers. L’esperienza e la
professionalità dei componenti ha fatto sì che
negli anni, live dopo live, la band si affermasse
sempre di più e riscuotesse così un successo e
una notorietà che dura tutt’oggi. La voce di
Mauro Cosacca, accompagnata dai cori di
Claudio Brugnaletti e Alberto Zecchinelli,
rispettivamente alla chitarra e al basso,
esprime quanto di meglio ci si può aspettare
da un gruppo che riecheggia le migliori
stagioni del soul. A questi elementi vanno poi
aggiunte le tastiere di Daniele Massarelli, che
danno alla squadra l’armonia necessaria per
evidenziare al meglio le qualità sonore delle
performace, gli immancabili fiati di Valerio
Vaudi e Fernando Tontini, rispettivamente
alla tromba e al sax contralto e la Batteria
di Mario D’Ortensio che scandisce i tempi e
risalta in modo suggestivo la stessa anima
della band. Da un paio d’anni a questa
parte il gruppo ha poi modificato la propria
impostazione passando da semplice cover
band Rhythm & Blues a Tribute band di
Otis Redding e dei Blues Brothers a tutti
gli effetti. Innumerevoli esibizioni, svoltesi
sempre davanti ad un pubblico numeroso
e soprattutto entusiasta, hanno segnato la
storia e il percorso dei Soul Machine. Solo
nel 2011, tra gli appuntamenti live più
importanti, ricordiamo la festa del “Maggio
Nettunese” in Piazza a Nettuno, il concerto
al pub Killjoy di Roma, vari raduni degli
Harleysti di Roma e provincia, la serata al El
Paso discopub di Latina, la partecipazione
a “Estate in XX” a Grottarossa di Roma,
la festa del Patrono della città di Aprilia e
l’esibizione davanti al pubblico del Kinsale
Irish Pub di Nettuno. Aspettando la
definizione del tour per l’anno in corso, nel
frattempo v’invitiamo ad ascoltare i loro
brani su soulmachine.officinesonore.it e, per
conoscerli meglio, a consultare l’omonima
pagina di facebook.
Valerio Bruni
Dal 2 marzo al cinema il film metà commedia, metà dramma
IL REGISTA LEVINE RACCONTA IL SUO “5O E 50”
Adam, protagonista di 27 anni, si scopre
da un giorno all’altro malato di un cancro
che ha un tasso di sopravvivenza del 50%.
In modo ironico e quasi comico, evitando
la stereotipata descrizione dell’incurabile
malattia, il film narra il suo imbarazzo, la
sua angoscia e il turbamento delle persone
che lo attorniano. Adam ha un carattere
chiuso e tende a tenere gli altri a distanza. Un
comportamento che viene rappresentato in
molte scene in cui il ragazzo dimostra di non
voler essere toccato. Distanza fisica significa
anche distanza mentale. Al contrario il suo
migliore amico è una persona fannullona con
un carattere positivo. La ragazza di Adam,
un’artista, agisce secondo il suo istinto. Infine
la sua terapista, una ragazza molto giovane, è
per certi versi impreparata a sostenerlo e pare
non riesca a mettere in ordine quello che ha
sparso in giro. Attorniato da queste persone
e insieme ai suoi genitori, il giovane malato
affronta il cancro.
Attraverso la malattia Adam ha l’opportunità
di cambiare se stesso. Piano piano abbassa
le difese che ha eretto contro il mondo e
rompe il guscio che lo protegge e lo circonda,
separandolo dagli altri. Lo dimostrano le
scene in cui comincia a lasciarsi toccare dalle
persone che gli stanno accanto. Cambiano le
sue priorità e cambia ciò che nella vita per lui
è importante. E se cambia l’importanza che
dà alle cose, cambia anche il mondo che lo
circonda. È la condanna del cancro che ha
modificato tutto e il paesaggio che vedeva
ogni giorno ora è sempre diverso. Persino le
persone che incontra, ora sono diverse.
La vita di prima, una vita normale che
sembrava dover durare per sempre è stata
spazzata via dall’imprevisto. Ed è attraverso
questo imprevisto che si può finalmente
trovare una nuova visione del mondo e si
possono superare i propri limiti. È un film
che mostra la crescita psicologica di un
giovane attraverso la malattia.
Yoshiro Izumi
marzo 2012 _ n.38
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Space - Donna
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
RITRATTI DI DONNA
carla
Sorridente. Bella. Garbata. Incontro Carla alla presentazione del
libro su Caligola e Nerone. E’ Sabato. Tempo in-Clemente. Mi giro
e rigiro nel parterre della Residenza Municipale di Villa CorsiniSarsina in attesa di ospiti. Mi piace accogliere. Salutare. Osservare le
persone. Il loro carattere. La loro disponibilità ad incontrarmi e quell’
affermato disturbo a riconoscermi. In tutti i sensi naturalmente. Un
gioco delle parti, di pirandelliana memoria, che mi stimola tante
riflessioni sull’eterogeneo mondo degli umani al quale io stessa
appartengo. Carla Arriva. Elegante. Profumata. Vicino a lei Mario
suo marito. Carla muove verso di me. Incontrare Carla è sempre
piacevole. Una donna diretta. Aperta. Colta. Sorrisi affettuosi che
‘accolgono’ e reclamano ‘accoglienza’. La osservo. Un corpo forte,
sano. Occhi belli. Curati. Truccati. Tristi. Carla mi viene incontro.
Incede con eleganza. Femminilità. Tacchi alti. Scarpe a punta.
Pelliccia raccolta con nonchalance intorno al collo. Un touche de
classe che conviene a una donna nobile e ad un evento disposto in
una nobiliare dimora di settecentesca fattura.
Il meriggio è rigido. L’evento resistente. La
neve persistente. Imprevista. Lontana. Assente.
Alla fine della presentazione del libro chiedo a
Carla il permesso di intervistarla. Carla apre
la borsetta très chic inanellata nel braccio
sinistro e subito mi porge il biglietto da visita.
Bianco. Semplice: Mario e Carla Sarracino. Ti
chiamo. Va bene. Salutami Veronica. Grazie. Ci
stringiamo la mano Carla ed io. Mario ed io.
Tra noi una promessa. Un’attesa. L’idea di un
incontro. Grandi sorrisi. Sinceri. Affettuosi.
E’ passata una settimana ed eccomi pronta.
Chiamo Carla e le chiedo se posso intervistarla
evitando un vis à vis. Ho qualche resistenza a
muovermi e prediligo un’intervista telefonica.
Sabato incipit e prologo di riposo. Meritato.
Sospensione responsabile di tutto. Con tutti.
Uscire di casa anche oggi mi pesa molto. Sono
stanca di parlare. Sono stanca di ascoltare. Sono
stanca di spiegare. Ho bisogno di non vedere nessuno. Di non parlare
di niente. Di pensare ai miei pensieri. Carla risponde con franchezza.
L’idea di rilasciare un’intervista al telefono non le va. Va bene ci
vediamo nel primo pomeriggio per un caffè. Aspettami. Rinuncio al
mio riposo. Al mio sabato pieno di film inutili. E’ comunque fuori
discussione che io possa rinunciare alla colazione servita a letto. Anzi
alle mie ‘colazioni’ servite a letto. Caffè. Latte di riso. Fette biscottate
integrali con miele e noci. Ore noveeterenta. La prima. Pane ai cinque
cerali con prosciutto burro rucola e caffè bollente. Ore diecietrenta.
La seconda. Soprattutto non potrei mai rinunciare all’aperitivo delle
dodicietrenta. Sauvignon e tartine con bottarga. Tra uno sbadiglio e
l’altro. Tra la lettura de ‘il sole 24 ore’ e qualche suono strimpellato
al pianoforte. Male. Privo di pretese e tante ambiziose sorprese.
Così iniziano i miei weekend. Coccole. Pigrizie senza soluzione di
continuità. Film a volontà che mi aiutano ad evitare il mondo e i suoi
abitanti. Soprattutto quelli che affermano il disturbo di riconoscermi.
In tutti i sensi naturalmente. Ho superato l’ora del pranzo. Sono un po’
in ritardo. Mi vesto in fretta. Amo essere puntuale. Mi giro e rigiro.
Cerco fiori. Tutto chiuso. Neanche gli ambulanti. Uffiiiiiiiiiiiiiiiiiii
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Non mi presento mai a casa di
una donna senza fiori. Mi dispiace. Non sono riuscita a trovare nulla.
Mortificata mi assale l’ansia da appuntamento. E’ la prima volta che
vado a casa di Carla e pur avendo avuto indicazioni precise, non so se
riuscirò a indovinare la strada di primo acchito. Trovata. Parcheggio.
Suono mi risponde Mario. Entro in casa. Carla mi appare. Esile. Vestita
di nero. Elegante come sempre. Più di sempre. Un portamento calmo e
un’inaccessibile leggerezza. Agilità del passo. Noto le sue scarpe. Nere.
Tacchi alti. Punta sottile. Capelli in ordine. Pronta per andare. Con
discrezione mi guardo intorno. Camino acceso. Profumo di ordine.
Un gatto padrone. Tante cose giustapposte. Opposte. Poggiate. Salvate.
Per quanto rovisti tra i miei ricordi, ho difficoltà a rammentare come,
dove e quando io abbia incontrato Carla la prima volta. Una pretesa
futile. Inutile. Adesso non è importante rimembrare. Adesso Carla è
qui nella sua grande casa. Lei. La sua singolare bellezza. L’eloquenza
eccitata della sua voce. Appassionata e devota ai ricordi
della sua vita. Entra nel racconto. Nessuna emozione traduce e
tradisce l’angoscia del ricordo. Sembra che il
dolore non abbia mai attraversato Carla. Io la
guardo. Ascolto in silenzio. Senza interpretare
pause. Senza tradurre respiri o immaginare
sofferenze ereditate. - Finalmente mi permetto
libertà che mi sono sempre negata. Finalmente
riesco a dire sempre ciò che penso. Una vera
conquista. Non trattengo più. Non voglio
più rinunciare a un privilegio acquisito con
tanta fatica. In tanti anni. Non rinuncio più
alla mia libertà. Io sono ligure. A sette anni la
mia famiglia si è trasferita a Torino dove ho
conseguito la maturità scientifica e vissuto a
lungo. I miei nonni materni, Carola e Riccardo,
erano proprietari di un importante panificio
militare in Piemonte a Casale Monferrato,
in provincia di Alessandria. Alcuni anni
della mia vita li ho trascorsi in collegio. Io a
Torino. Mio fratello ad Alassio. Papà e mamma
decisero che mio fratello ed io dovevamo
studiare all’interno di istituzioni educative importanti. Una delega
convinta senza necessità. Mio padre, Aimone, era uno scienziato.
Aveva ideato e avviato il primo centro nazionale per la rilevazione
dell’inquinamento acustico. Io prima di sposare Mario ho gestito, in
società con mio fratello, un’importante agenzia immobiliare e trattato
la vendita di case prestigiose. - L’incontro con Mario, il grande amore
della sua vita, con il quale Carla vive da quaranta anni, ha significato
grandi cambiamenti per Carla. Molte certezze affettive. Qualche
trasferimento. Carla e Mario da diciotto anni vivono a Nettuno hanno
tre figli: Maurizio, Patrizia e Veronica. Tre meravigliosi nipotini. Carla
ama correre. Ogni giorno percorre nove chilometri. Si prende cura di
sé, di Mario, dei suoi tre figli, dei figli dei suoi figli e di tante persone
che hanno bisogno di essere accolte e ascoltate, amate e curate.
Intrattiene buoni rapporti con tutti. Ama molto viaggiare. Andare
al cinema. Canta nella corale ‘Città di Nettuno’ e partecipa a tutte le
attività culturali che si organizzano sul territorio. O quasi. Carla è una
donna speciale. Ha un marito speciale. Vive una vita speciale. Ha una
famiglia speciale. Una casa speciale. Amici speciali. Un gatto speciale.
Carla e Mario sont très bien ensemble.
Giusi Canzonèri 19 Febbraio 2012
Anzio Space
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n.38 _ marzo 2012
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Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
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LA RICETTA DEL MESE
TORTA MIMOSA
INGREDIENTI
Per 2 pan di spagna del diametro di 22 cm l’uno:
- 200gr farina
- 40 gr fecola di patate
- 4 uova intere
- 8 tuorli
- 220 gr di zucchero
Per la crema pasticcera:
- 55 gr farina
- 300 ml latte fresco intero
- 300 ml panna fresca liquida
- 8 tuorli
- mezza bacca di vaniglia
- 200 gr zucchero
Per la bagna al liquore
- 100 ml acqua
- 50 ml cointreau (ma anche Alchermes)
- 50 gr zucchero
Per la panna montata zuccherata
- 200 ml panna liquida fresca
- 20 gr zucchero a velo
PrOCEDIMENTO:
mettete le uova intere e lo zucchero in uno sbattitore elettrico e
montate gli ingredienti per almeno 10-15 minuti a velocità elevata fino
a ottenere un composto ben gonfio. Aggiungete i tuorli e continuate
a montare per altri 5-6 minuti, quindi spegnete. Unite al composto di
uova la farina e la fecola preventivamente setacciate: amalgamatele
delicatamente con una spatola con dei movimenti che vanno dal
basso verso l’alto per incamerare aria. Versate l’impasto ottenuto in
due teglie imburrate ed infarinate del diametro di 22-24 cm e cuocete
in forno 180-190 gradi per circa 30 minuti. Una volta cotti, sfornate
i pan di spagna e capovolgeteli su di un foglio di carta forno, quindi
lasciateli raffreddare. Nel frattempo preparate la crema pasticcera.
Mettete in un tegame il latte, aggiungete la panna, portate a sfiorare
il bollore. In un altro tegame mettete i tuorli e lo zucchero; mescolate
con un cucchiaio di legno, poi aggiungete la farina e i semini della
bacca di vaniglia, che avrete prelevato dal suo interno incidendola
con la lama di un coltello. Mescolate con un mestolo di legno e poi
unite il composto di latte e panna calda, quindi stemperate il tutto
con una frusta. Accendete il fuoco e fate addensare: non appena la
crema comincerà a sbuffare spegnete il tutto e versate la crema in una
teglia bassa e larga. Ricoprite la crema pasticcera con della pellicola
trasparente che deve toccare la superficie della crema e mettete a
raffreddare in frigorifero. Preparate la bagna facendo sciogliere in
un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi fate
raffreddare. Montate la panna ben fredda con uno sbattitore: non
appena comincerà a gonfiare unite lo zucchero a velo e portate a
termine la montatura, poi mettete il tutto in frigorifero. Quando la
crema pasticcera sarà fredda mettetela in una ciotola, ammorbiditela
lavorandola con una spatola e unite delicatamente la panna montata,
tranne due cucchiaiate che terrete da parte. Eliminate dai due pan di
spagna la parte scura esterna, con un coltello dalla lama lunga dividete
uno dei pan di spagna e ricavate da uno di essi tre dischi di uguale
spessore, dall’altro tagliate delle fette dello spessore di un centimetro
che poi taglierete in 3 striscioline da ridurre successivamente in cubetti.
Ora passiamo ad assemblare la torta: per ottenere una torta perfetta
sarebbe meglio utilizzare un cerchio di acciaio regolabile, dentro il
quale porre il primo disco di pan di spagna che inzupperete con la
bagna e sul quale stenderete un velo di panna montata zuccherata.
Sopra la panna stendete la crema pasticcera mista a panna e quindi
poggiatevi sopra il secondo disco di pan di spagna: ripetete quindi
tutto da capo fino a che non avrete poggiato il terzo disco. Sfilate a
questo punto il cerchio di acciaio e ricoprite tutta la torta con la crema
avanzata. Una volta ricoperta tutta la torta con la crema passate alla
decorazione facendo aderire i cubetti di pan di spagna alla crema che
fungerà da collante. Una volta ricoperta, mettete la torta in frigorifero,
meglio se coperta da una campana di vetro o plastica che eviterà al
dolce di prendere odori sgradevoli o di seccare troppo.
Buon appetito!
Elisabetta Civitan
Lo sapevi che....
- Per impedire che l’aglio germogli, mettetelo in un contenitore, dopo
averlo diviso a spicchi, e copritelo con del sale grosso da cucina.
- Per far risplendere la caffettiera di alluminio, strofinatela con sale fino e
aceto per qualche minuto.
- Per far sparire l’odore del melone dal frigorifero, mettetegli dentro per
una notte, una patata sbucciata tagliata a metà.
- Prima di cucinare le uova, ricordarsi che non bisogna cuocerle subito
dopo averle tolte dal frigorifero. Per renderle al meglio bisogna lasciarle
per qualche minuto a temperatura ambiente.
- Per dare più brillantezza a lenzuola e biancheria un po’ scolorite, basta
aggiungere nel ciclo di lavaggio fino a una mezza tazza di succo di limone.
- Per pulire i forellini della grattugia da cibi tenacemente appiccicosi o
tipiche briciole di formaggi morbidi o altri, prendete due metà di un
limone e cominciate a sfregare su entrambi i lati della grattugia con il lato
della polpa: alla fine non troverete più alcun residuo.
- Il taglio degli ingredienti è fondamentale nella preparazione di un piatto.
Per quanto riguarda le insalate a foglia larga, è da evitare l’uso del coltello:
vanno lavate con le foglie integre (per non disperdere sostanze nutritive)
e poi spezzettate con le mani.
- Prima di cuocere i peperoni, mettiamoli a bagno nell’acqua e sale per 10
minuti: così li rendiamo più digeribili.
- Il cioccolato deve essere conservato al buio e in un luogo fresco, nella
sua confezione o avvolto da carta stagnola. Può capitare di trovare una
patina bianca, cosa che avviene a causa dell’evaporazione dell’umidità del
cioccolato: l’alimento, in tal caso, è comunque commestibile.
E.C.
Space - Giovani
marzo 2012 _ n.38
12
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“Per Monti è facile parlare, chissà quanto si annoia con il suo stipendio da cinque zeri!”
POSTO FISSO, CHE NOIA?
LA PAROLA AI GIOVANI
“I giovani devono abituarsi all’idea che non
avranno un posto fisso per tutta la vita.
Del resto, diciamo la verità, che monotonia
un posto fisso per tutta la vita. È più bello
cambiare e accettare nuove sfide purché
siano in condizioni accettabili. Questo vuol
dire che bisogna tutelare un po’ meno chi
oggi è ipertutelato e tutelare un po’ di più
chi oggi è quasi schiavo nel mercato del
lavoro o proprio non riesce ad entrarci.” La
dichiarazione che il Premier Mario Monti
ha rilasciato le scorse settimane durante
un’intervista televisiva alle reti di Canale 5
(prima al TG5, poi a Matrix) ha aperto molte
discussioni in merito. È proprio vero che il
posto fisso non esiste più e che è una noia? La
parola ora ai giovani.
L’affermazione, a mio parere, è stata detta nel
modo sbagliato: era ovvio che poi i giornali
avrebbero titolato “Il posto fisso è monotono”
e chi il lavoro non ce l’ha, vorrebbe tanto
potersi annoiare nella monotonia del posto
fisso! Per quanto riguarda la prima parte della
frase di Monti, “abituarsi o arrangiarsi”, sono
concetti già proposti da Gianni De Michelis
negli anni ‘80. Si deve considerare che la
nostra realtà è ben diversa da ciò che i film
americani ci propongono. Il rutilante mondo
del lavoro flessibile e della vita movimentata
è eccitante, ma per ora ci dobbiamo limitare
ad averne uno e pensare ad una possibile
pensione, che non siamo più sicuri ci spetti!
Abituarsi è un termine troppo forte, al quale
i giovani rispondono: “Non mi abituo. Sono
un tipo che nota le cose, ho notato che ci
sono alcuni uomini potenti che hanno capito
che non si può piegare un popolo usando la
forza, altrimenti si possono formare delle
resistenze; allora si ricorre a mezzi un po’ più
subdoli, li si fa abituare, una carezza oggi, un
buffetto domani, uno schiaffetto più in là, e
magari si inventa che è per il loro bene, che
è necessario. Non voglio abituarmi all’idea
di un’Italia fatta a pezzi con la scusa delle
privatizzazioni necessarie. Per lei è facile
parlare, senatore a vita, chissà quanto si
annoia con il suo stipendio da cinque zeri!”
Analizzando invece la seconda parte della
dichiarazione di Monti, “meno tutele per
chi è dentro e più tutele per chi è fuori”, ho
capito come, invece, il Premier abbia ragione.
Prendiamo ad esempio la realtà della carta
stampata, dove molti giornalisti sono
precarizzati e sottopagati con compensi che
vanno “dai 5 ai 120 euro lordi ad articolo”,
come è emerso da “Errori di Stampa”, il
primo autocensimento sul precariato nel
settore dell’informazione, realizzato dal
Coordinamento dei giornalisti precari di
Roma e pubblicato a metà febbraio. Solo
a Roma ci sono oltre duemila giornalisti
precari: professionisti, pubblicisti, praticanti
e aspiranti giornalisti sono costretti a
collaborare con diverse testate e con contratti
atipici per arrivare ad avere uno stipendio
dignitoso. Se un giornalista volesse arrivare
almeno a mille euro dovrebbe scrivere 40
articoli in 30 giorni. Ma dove sono le tutele
e le garanzie? Caro presidente, dimostraci
di non essere solo un International Advisor
di Golden Sachs, ma anche e soprattutto il
nostro Premier, e fai fede a ciò che hai detto
riguardo alla tutela dei più deboli.
Melania Maranesi
Intervista al presidente della comunità marocchina-araba-islamica di Anzio
INCONTRI INTERCULTURALI
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel
cercare nuovi orizzonti, ma nell’avere occhi
nuovi”. (Proust). Comincia così il nostro
viaggio verso la conoscenza di culture diverse
e associazioni interculturali presenti ad Anzio.
Abbiamo intervistato Malika Benkaudron,
presidente della comunità marocchinaaraba-islamica e dell’associazione per la pace
internazionale.
Come è nata l’idea di aprire un’associazione
per la comunità marocchina?
“Sono arrivata ad Anzio nel 1992 per
motivi di studio. Dopo essermi costruita
una famiglia, ho sentito il bisogno di creare
un’associazione per gli stranieri. Questa
voglia è scaturita da fattori interculturali:
la voglia di un’effettiva integrazione e la
necessità di far scomparire i pregiudizi
esistenti intorno al mondo marocchino”.
Da quanto tempo l’associazione opera
sul territorio e quali azioni ha messo in
campo?
“L’associazione opera ad Anzio, nella zona
del Quartiere Europa, dal 2004. Composta
da poche persone e autofinanziata, ha messo
in campo molti eventi culturali, soprattutto
delle feste con piatti tipici. Tengo a precisare
che lo scopo dell’associazione non ha carattere
integralista, ma insegue il rispetto di ogni
singola religione e dell’essere umano. Ad
esempio quando è morto il marinaio tunisino,
ho organizzato un momento di preghiera con
l’ausilio della Capitaneria di Porto”.
Quali sono i principali bisogni delle
persone che si rivolgono all’associazione?
“Pur essendo un’associazione di tipo
organizzativo - culturale, svolgiamo anche
il ruolo di centro all’ascolto, aiutiamo le
persone in difficoltà, qualsiasi siano le loro
esigenze. Molti si rivolgono a noi per avere
supporto e indicazioni. Il problema più
avvertito è la casa”.
Chi si occupa della mediazione culturale?
“Io ho il diploma di mediatrice culturale e
parlo quattro lingue. Ho organizzato corsi di
arabo presso lo Chalet del Quartiere Europa.
Purtroppo, difficoltà di tipo economico non
permettono di espandere questi corsi alle
scuole”.
Prospettive future?
“Sto cercando di realizzare un ulteriore
scambio culturale, un momento di
aggregazione, che concretizzi il lavoro
delle donne arabe. L’idea consiste nella
creazione di una cooperativa che permetta
alle donne di lavorare e guadagnare
qualcosa”.
Per noi cittadini di Anzio, è sempre
sorprendente scoprire quanto le differenze
siano soltanto prospettive diverse attraverso
le quali conosciamo la realtà comune della
nostra città.
Ilaria Cioè
Space - Ambiente
Anzio Space
n.38 _ marzo 2012
Space /Associazioni
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
19
13
Una pianta aromatica dal profumo inteso, usata in cucina e in medicina: è il Rosmarino
“LA RUGIADA DEL MARE”
IL SUO NOME LATINO “ROS MARIS” EVOCA IL MARE
Il Rosmarinus officinalis è un arbusto
appartenente alla famiglia delle Lamiaceae
che cresce spontaneo in area mediterranea
nelle zone litoranee, come la costa di Anzio,
ma si è acclimatato anche nella zona dei
laghi prealpini e nella pianura padana, nei
luoghi sassosi e collinari. Il rosmarino, che
prende il nome dal latino ros maris, che
significa “rugiada del mare”, raggiunge anche
i tre metri di altezza ed ha radici profonde,
fibrose e resistenti. Sviluppa fusti legnosi
di colore marrone chiaro, molto ramificati,
e le sue foglie, persistenti e coriacee, sono
lunghe circa due o tre centimetri e larghe
da uno a tre millimetri, di colore verde
cupo lucente sopra e biancastre sotto per la
presenza di peluria bianca e sono ricche di
ghiandole oleifere. I fiori sono ermafroditi,
piccoli e riuniti in brevi grappoli all’ascella
di foglie fiorifere sovrapposte, sbocciano di
norma da marzo a ottobre, anche se nelle
posizioni più riparate, ad intermittenza,
fioriscono tutto l’anno. Le infiorescenze del
rosmarino sono caratterizzate da un calice
a campanula e da una corolla il cui colore
Dopo che
a lungo
ho pedalato....
mi sono
ritrovato
mezzo
infrattato.....
così mi
sono
indignato!!!!!!!
Quartiere Zodiaco
Pista ciclabile
21 febbraio 2012
va dal lilla-indaco all’azzurro-violaceo.
L’impollinazione avviene tramite insetti
come l’ape domestica, che sono attirati dal
suo inconfondibile profumo e dal nettare
prodotto dai fiori. Questo arbusto molto
diffuso ad Anzio, sia esso piantato nei
nostri giardini o spontaneo nelle zone
residue di macchia mediterranea, richiede
una posizione soleggiata e riparata da
venti freddi, poiché teme il gelo. Il terreno
leggero sabbioso-torboso ben drenato,
tipico del nostro litorale, è ottimo per lo
sviluppo del rosmarino, che si può anche
coltivare in vaso sui terrazzi, avendo cura di
porre dei cocci sul fondo per un drenaggio
ottimale, rinvasando ogni 2-3 anni, usando
terriccio universale miscelato a sabbia. In
estate, specie se molto calda, la pianta del
rosmarino tende sempre ad essere in una
fase di riposo, sviluppandosi maggiormente
a inizio primavera e nel tardo autunno. Il
rosmarino ha davvero moltissimi usi. In
cucina o nell’industria degli insaccati viene
utilizzato per le sue proprietà aromatiche,
per il suo aspetto gradevole, specie quando
è ricoperto di fiori, il rosmarino ha grande
successo anche come pianta ornamentale,
inoltre il suo olio essenziale ha molte
proprietà curative: agisce come antisettico
sedativo delle vie respiratorie, oppure in aiuto
alla digestione e contro gli stati depressivi,
restituendo vigore intellettuale e fisico alle
persone indebolite. Nel prossimo numero
di Anzio Space ci occuperemo dell’ontano
comune (Alnus glutinosa), un’altra specie
arborea tipica della vegetazione anziate.
Filippo Valenti
marzo 2012 _ n.38
12
20
[email protected]
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
ADDI
O FREDDO ECHI
LIDITROPPO.
.
.
BENVENUTA PRI
MAVERA DELCORPO!
Sì, non è più solo la tua
impressione: le giornate si
allungano, il cielo si schiarisce,
le mimose sono in fiore e
passeggiare al sole, magari in
riva al mare, è un vero piacere.
Questo lungo e freddo inverno
che ha tormentato, quest'anno
più che in altri, l'Italia sta
finendo e si aprono le porte
della tanto attesa primavera.
Abbandonate sciarpe e guanti,
sorge persino il desiderio di
concedersi
qualche
trasparenza
in
più,
(o
semplicemente di uno strato di
lana in meno!) e cominciano a
scoprirsi rotondità e ricordi
lasciati dai mesi freddi e dagli
eccessi invernali, nascosti a
lungo sotto strati e strati di
maglioni.
Primavera,
tempo
per
ricominciare. Assecondare i
ritmi della natura e vivere
insieme a lei questa fase di
rinascita, di risveglio dal
torpore invernale per ristabilire
i giusti ritmi fisiologici, la
forma fisica e mentale,
caricarsi di energia positiva
per affrontare al meglio la vita,
senza incombere in una
“quaresima” di rinunce e
frustranti privazioni e nei
rimedi “fai da te” per perdere
peso, (quelle lunghe e frustranti
diete che non ci danno mai
piena soddisfazione). Sì, perché
se è vero che rimettersi in
forma in primavera è più
facile, la cosa importante è
farlo nel modo giusto, perché
dietro la vera bellezza, c'è la
salute.
Obiettivo n. 1:
Ripristinare gli equilibri
disequilibri interni.
intestinali, circolatori- sono i
primi responsabili di numerosi
inestetismi, di inquietudine e
di umore instabile. Queste
funzioni, e i loro eventuali
disequilibri, dipendono da un
gran numero di fattori: emotivi,
strutturali, nutrizionali. Per
ripristinare gli equilibri ci
vuole un approccio a tutto
tondo, che intervenga con
delicatezza e rispetto.
Armonia tra dentro e fuori,
questo è il segreto del
benessere. La forza della
serenità, la comunicatività
dell'ottimismo, il piacere di
star bene con se stessi, la
sensazione di aver lasciato alle
spalle fatiche e pensieri.
Un'intima felicità che si
esprime con un sorriso..e
anche un sorriso è bellezza.
Obiettivo n.3:
I processi interni -digestivi, Star bene con sé stessi
Obiettivo n.2:
Purificare e Detossinare
Obiettivo n.4:
Dare forma
desideri
Gli
eccessi
a
tavola,
un'alimentazione
quotidiana
poco
equilibrata,
poco
movimento, ma anche la vita
frenetica che porta a ridurre al
minimo il tempo da dedicare a
sè stessi, possono contribuire
ad appesantire il nostro corpo.
Oltre il classico rituale del
peeling
primaverile
è
importante depurare il nostro
corpo “da dentro”, perchè
spesso gli inestetismi del nostro
corpo sono lo specchio di
Parlaci dei tuoi obiettivi e ti
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Anzio Space
Rubriche
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
DETTI PORTODANZESI
Noi e l’ambiente
“Se marzo nun marseggia c’è april che
male pensa!” se nel mese di marzo il
tempo non fa le sue pazzie, sicuramente le
scontiamo nel mese di aprile.
“ ‘Na madre è bona pe’ 100 fij ,100 fij nun
so’ boni pe ‘na madre.” si commenta da sé.
“Puzzi de palle ‘ncatenate.” si diceva un
tempo ai ragazzi irrequieti. Il detto si riferisce all’odore della
polvere da sparo che proveniva dall’esplosione di palle di cannone
unite da una catena e proiettate verso l’albero maestro del veliero
provocandone danni micidiali.
“Sta a fa’ ‘e cose alla carlona.” lavoro arrangiato, sbrigativo e
malfatto, senza criterio e organizzazione. Vecchio detto che si
riferiva probabilmente a un personaggio omonimo.
“So’ cartacce...” il detto che deriva da giochi di carte molto usati
ad Anzio come il tresette e la briscola veniva ripetuto anche in
occasione di eventi non fortunati e svantaggiati.
“Vanno a coppia come i frati.” per descrive due persone che girano
sempre insieme.
“Il secchio e l’olivaro.” uno basso insieme ad un altro molto alto.
“Ecco lo zoppo e lo sciangato.” una coppia d’amici che se la passano
male economicamente.
“Dio li fa e poi l’accoppia.” riferito a due persone affiatate e in
simbiosi che appaiono simili.
Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”.
amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli
ARRIVA LA VERNICE FATTA
CON LE BOTTIGLIE
SMS - Space
Anzio-Space dà spazio ai lettori
Scriveteci un sms al:
“Primarie del PD. L’Annibale dei Sing ha battuto ogni record.
Hanno votato più indiani che Anziati. Sing, sing, sing!” Benito
“A lido dei pini hanno scaricato una marea di bungalow al
campeggio. L’amministrazione sa qualcosa? Voglio più vigilanza
per l’ambiente in questa città!” Sante
“Ci vogliono nuove idee per questa città… di morti!” Francesca
96
“Professor Mingiacchi, ma il centro polifunzionale dei giovani?
A che punto siamo?! Non vedo l’ora che si realizzi qualcosa per
noi ragazzi di Anzio! buona giornata!” Claudia
21
Cari lettori, oggi iniziamo un nuovo “ciclo” della nostra rubrica che
si occuperà del rapporto tra noi e l’ambiente prendendo spunto da
innovazioni o dando semplici consigli per migliorare la qualità
dell’ambiente. Nuove panchine, capi d’abbigliamento in pile,
giocattoli… Sappiamo che con la plastica riciclata si possono realizzare
numerosi oggetti, ma la buona notizia è che finalmente sono entrati
nella grande distribuzione. Secchi, cestini, vasi, sottovasi, fioriere,
scope per casa o scopettoni per passare lo straccio, ma anche scopini
per la pulizia del bagno, e ancora palette raccogli rifiuti. Questi articoli
casalinghi, interamente realizzati da plastica riciclata post consumo,
selezionata e lavorata da un’azienda toscana, sono ora in vendita in
una catena di supermercati in tutta Italia. Per la loro produzione si
parte dal plasmix, ovvero le plastiche miste provenienti dalla raccolta
differenziata (vaschette, sacchetti di polietilene, imballaggi plastici
d’uso alimentare, pellicole d’imballaggio) selezionate e trasformate.
Ma se questa è la naturale destinazione della plastica che separiamo
e indirizziamo alla raccolta differenziata, la nuova frontiera è quella
dell’impiego della plastica riciclata in altri prodotti.
Una ditta americana ha realizzato una vernice composta da olio di
soia e bottiglie di plastica in PET riciclate da utilizzare al posto dei
lubrificanti tipici. Per questo motivo è stata premiata per l’innovazione
a Washington dall’Epa (Environmental Protection Agency). La vernice
ecologica così prodotta comporta una notevole diminuzione, circa
il 60 per cento, della presenza dei composti organici volatili (COV)
attualmente presenti nelle vernici tradizionali. E, naturalmente, nella
produzione si risparmiano ingenti quantità di petrolio.
Per domande, curiosità o eventuali spunti di discussione per questa
rubrica, i lettori possono scrivere all’e-mail: [email protected]
http://blogasan.blogspot.com
Space - Sport
marzo 2012 _ n.38
12
22
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Space-Politica
Anzio Space
La squadra vuole cancellare il finale amaro dello scorso anno
DANESI BASEBALL:
PRONTI PER LA STAGIONE 2012
Con l’inizio della preparazione allo Steno
Borghese, si è rimessa in moto la “macchina”
Danesi Baseball per la stagione 2012. Primi
giri di campo, primi lanci e prime battute
per il roster nettunese che per il momento
è composto solo da giocatori italiani, visto
che l’arrivo degli stranieri e dei giocatori ASI
(atleti scuola italiana) è previsto per la metà
del mese di marzo. Ci sarà comunque la
possibilità di passare subito al campo da gioco
visto che in questa prima fase di preparazione
il roster di coach Bagialemani affronterà
in amichevole per 7 partite i campioni di
Germania del Regensburg che sono in Italia
per svolgere una parte della preparazione.
Sarà un modo anche per studiarli meglio e da
vicino visto che i tedeschi sono inseriti nello
stesso girone del Nettuno in European Cup.
La Danesi è pronta a cancellare il finale
amaro della scorsa stagione, in cui si è vista
sfilare il tricolore nell’ultima partita contro
il San Marino. Quest’anno per provare a fare
meglio sono stati fatti colpi importanti sul
mercato. Anche se giocatori di livello come
Kris Wilson, Kelly Ramos, Olmo Rosario e
Camillo sono andati via, si è fatto un buon
mercato e sono stati rimpiazzati tutti al
meglio. Il colpo del mercato è sicuramente
Dirk Hayhurst. Il forte lanciatore americano
approda alla corte di Ruggero Bagialemani
per sostituire Wilson. L’ingaggio di questo
giocatore rappresenta una vera svolta per
tutto il movimento baseball italiano. Se un
giocatore così importante sceglie di giocare
nel nostro campionato, significa che anche
al di là dell’oceano si parla ed è conosciuta
la nostra Lega. Questo è sicuramente un
bene e dà un’impennata all’immagine di uno
sport che non tutti riconoscono. Il trentenne
lanciatore con un passato in major league
con i San Diego Padres vanta una carriera di
tutto rispetto. Al Nettuno mancava il nome
importante da schierare in gara 1 e il grande
nome è arrivato. Hayhurst è un personaggio
conosciutissimo negli States visto che è anche
uno scrittore di successo, ha pubblicato il
libro “The bullpen gospels” che è stato tra i più
venduti in USA e a fine febbraio uscirà il suo
secondo lavoro “Out of my league” che i critici
danno già come il miglior libro sul baseball di
sempre. Dirk ha creato anche un personaggio
dei fumetti dal nome Garfoose (che è anche il
suo soprannome), un animale metà giraffa e
metà alce con cui aiuta i bambini bisognosi.
Sicuramente anche in Italia scatterà la
Garfoose mania. È stato proprio il giocatore
a dare l’annuncio dell’arrivo in Italia tramite
il suo profilo twitter.. Il mercato del Nettuno
non si è fermato solo qui, sono arrivati
anche D’amico ex Grosseto, l’interbase Willy
Bergolla, il battitore Ray Sadler, il catcher
Crescenzi, Santos Hernandez, Riccardo De
Santis e i giovani Montecchi e Morville che
si vanno ad aggregare allo zoccolo duro
nettunese composto dai vari Imperiali,
Mazzanti & co. La squadra è fatta e pronta a
dare battaglia a tutti nella IBL. Non ci resta
che sostenere i ragazzi andando allo stadio
e sperare in un finale diverso. Dalla nostra
redazione parte il più grande in bocca al lupo.
Fabrizio Tirocchi
6 squadre impegnate in due campionati. 2 in serie C2 e 4 in serie D girone A di Latina
PANORAMICA SUL CALCIO A 5 LOCALE
Atletico Anziolavinio, il Falasche, il Città di Anzio, Sis Lido dei Pini, Lele Nettuno, l’Indominata Anzio
Per la prima volta sulle pagine del nostro giornale
ci occupiamo di calcio a 5, conosciuto anche
come calcetto o futsal. Abbiamo 6 squadre del
litorale impegnate in due campionati. 2 squadre
in serie C2 e quattro in serie D girone A di Latina.
In serie C2 troviamo l’Atletico Anziolavinio,
squadra nata nel 2008 da un’idea del vice
presidente e giocatore Giovanni Anastasi che
per il secondo anno consecutivo è impegnata
in questo prestigioso torneo. La squadra della
presidentessa Sara Rizzaro (figlia di Franco,
patron dell’Anziolavinio) si trova a metà classifica
con 20 punti, frutto di 6 vittorie e tre pareggi.
Il bilancio non è esaltante vista la caratura
del roster a disposizione di mister Gerardo
Iannacone che può vantare in squadra gente del
calibro di Filippo Leone e Vecinu Cristian, due
bomber che possono far fare il salto di qualità.
A loro vanno aggiunti Mauro Fontemaggi, vera
e propria saracinesca, e i veterani del gruppo
come De Franceschi, Moncada e Tabanelli. Una
squadra ben organizzata e ben strutturata che
speriamo possa raggiungere presto la salvezza
per poter puntare a qualcosa di più ambizioso.
Per chi volesse vedere i ragazzi, vi diciamo che
giocano le partite casalinghe al Niko Della Bella,
impianto situato in Via Tinozzi 8 nel quartiere
San Giacomo di Nettuno.
L’altra squadra impegnata in C2 è il Falasche
di mister Clemente Neroni, che nel passato
campionato è stato il condottiero del team che
ha vinto il girone. Essendo una neopromossa
sta pagando un po’ il salto di categoria e per il
momento si trova in ultima posizione con 3 pt.
La classifica è corta e ci sarà modo di scalarla.
Le altre 4 squadre che ci interessano giocano
in serie D e sono (in ordine di classifica) il Sis
Lido dei Pini di mr.Gobbi primo con 38 pt,
il Lele Nettuno (squadra nata in memoria di
Emanuele Proietti) allenata da D’ammando a
metà classifica con 18 pt, il Città di Anzio in lotta
per la salvezza con 11 pt. Chiude la classifica
e anche il nostro articolo l’Indomita Anzio
allenata dal portoghese Miguel Torrao con 4 pt.
Sperando di avervi fatto appassionare un po’ a
questo meraviglioso gioco che tanti praticano
almeno una volta a settimana tra amici vi invito
ad andare a vedere qualche partita, sicuramente
ne rimarrete soddisfatti.
F.T.
Anzio Space
Space - Sport
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
23
La prima partita del neo tecnico si chiude con una sconfitta, bene il match successivo
ANZIOLAVINIO: ESORDIO “AGRODOLCE”
PER IL NEO MR. PERNARELLA
Battuto l’Arzachena. I ragazzi sono motivati e ora si vola verso la salvezza
Come accennato in chiusura dello scorso
numero di Anzio-space, mr. Lanza non è più
il tecnico dell’Anziolavinio. Il suo posto è stato
preso da Mauro Pernarella, tecnico di Terracina
che “ritorna” ad Anzio. Pernarella è stato, infatti,
il condottiero che nella stagione 2005/’06 ha
portato la squadra a vincere il campionato di
Eccellenza. Queste le sue prime parole: “sono
felice di tornare ad Anzio, sono rimasto molto
legato all’ambiente e ho accettato la sfida del
presidente che mi ha chiesto di salvare la squadra.
Conosco molti giocatori in rosa e meritano una
classifica diversa”.
Dunque la trasferta sarda di Cagliari contro il
Sant’Elia è stata fatale a Lanza. Occorreva dare una
svolta visto che negli ultimi 6 incontri era arrivato
un solo punto e la squadra era sprofondata in
zona pericolo. L’esordio di Pernarella è arrivato
nella 21° giornata al Bruschini contro il Selargius
e non è stato dei migliori. L’Anziolavinio è stato
travolto per 5-2, con i sardi che dopo 19 minuti
erano già sul 4-0. Non era mai successo nella
storia del club di subire 4 reti dopo appena venti
minuti di gioco. Archiviata in fretta la partita
contro il Selargius, mr. Pernarella ha potuto
lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori grazie
alla sosta del campionato. Un lavoro importante
sulla condizione psicologica della squadra, visto
che quella atletica è ottima. Il problema è che
quando la squadra subisce un goal si demoralizza
ed è incapace di reagire, si butta giù alla prima
difficoltà. Il mister sta riportando allegria e
voglia di fare all’interno del gruppo. Ha cambiato
modulo rispetto a Lanza, schiera la formazione
con un 442, schema più adeguato all’organico in
rosa. In piena emergenza si è andati a giocare la
partita di Bacoli, vero e proprio scontro salvezza
con i campani distanti solo 3 punti. L’unico
obiettivo era quello della vittoria per allontanarsi
dalla zona calda e vittoria è stata. Un match tirato
fino all’ultimo secondo con i laziali che vanno
sotto nel primo tempo, soffrono per gran parte
della partita fino a quando il portodanzese doc
Cardoni si erge a eroe e nei minuti di recupero
della partita prima pareggia i conti e poi si
procura il rigore della vittoria trasformato da
Amassoka. 3 punti che rialzano il morale e
portano la squadra al turno successivo contro
l’Arzachena con più convinzione nei propri
mezzi. Una convinzione che si è vista nei 90
minuti in cui i ragazzi seppelliscono i sardi con
5 reti. La vittoria casalinga la si attendeva da più
di 100 giorni. Con questo spirito ritrovato e su
questa strada siamo certi che il mister li condurrà
presto alla salvezza.
Fabrizio Tirocchi
Campionato di promozione: dopo lo stop causa maltempo, le squadre sono tornate in campo
CALCIO: IL PUNTO SU NETTUNO E FALASCHE
Bilancio positivo per entrambi i team che macinano vittorie
Dopo due settimane di stop forzato causato
dalle nevicate cadute sul Lazio, è ripartito
il campionato di promozione. Il calendario
non è stato modificato visto che le domeniche
saltate sono state due, così il comitato ha
deciso di ripartire da dove si era interrotto. Ci
saranno un paio di turni infrasettimanali per
recuperare le domeniche in cui si è stati fermi.
L’ultima gara prima della pausa “neve” ha visto
il Nettuno di mr. D’Agostino pareggiare in
trasferta 1-1 contro la vivace Grottaferrata.
Una partita in cui il Nettuno avrebbe meritato
qualcosa in più soprattutto nel primo tempo,
ma dopo il goal di Zamparo non ha saputo
sfruttare le numerose palle goal create,
permettendo ai locali di pareggiare a inizio
ripresa. Nel turno successivo (dopo la doppia
sosta) i verdeblu hanno affrontato l’altra
squadra di Grottaferrata, l’Atletico, che è stato
travolto con 5 reti firmate Casaldi (2), Cassioli,
Tell, Macciocca. 3 punti d’oro che avvicinano
Bernardi & co alla terza piazza occupata dal
Morandi sconfitto a Palocco 2-1. Una partita
senza storia chiusa già nel primo tempo.
Intanto si lavora anche a livello societario
con la ristrutturazione del “De Franceschi”.
Sono stati completati i campi di calcio a 5 e
calcio a 8. Rimane solo da rifare l’impianto
elettrico, quello idraulico e poi si potrà iniziare
a riformare il settore giovanile che manca da
troppo tempo a Nettuno.
L’altra nostra squadra impegnata in
promozione è il Falasche di mr. Bindi.
Abbiamo finito gli aggettivi di lode per questa
squadra. Gli ultimi due turni hanno portato
6 punti in classifica e la consapevolezza se
mai ce n’era bisogno di essere una squadra
tosta e difficile da battere. Il terzo posto è
distante un solo punto. La prima vittoria è
arrivata contro il Cava dei Selci, secondo in
classifica con l’obiettivo di vincere il girone. I
biancoverdi hanno sfoggiato una prestazione
maiuscola rifilando agli ospiti 3 reti marcate
Rito, Maggiore e Partoini. La seconda vittoria,
che è anche l’ultimo turno prima di andare in
stampa, è arrivata in trasferta contro il Velletri.
Un’altra gara entusiasmante dei ragazzi che,
anche se aiutati dalla duplice espulsione di
2 giocatori veliterni, hanno rifilato 5 reti ai
padroni di casa. Squadra e società mantengono
il profilo basso ma crediamo che in fondo a
quel terzo posto ci credono. È distante un solo
punto, sarebbe il giusto coronamento di una
stagione magica.
F.T.
marzo 2012 _ n.38
24
Space - Cultura
Mensile di Informazione
di Anzio e Nettuno
Lavinio-Space
Anzio Space
Marzo al Museo Civico
Segnaliamo di seguito un estratto degli eventi organizzati
dal Museo Civico Archeologico di Anzio per il mese di
gennaio.
I SEGRETI DI “8 DONNE” IN SCENA
Nell’ambito della IV rassegna “Teatro a Nettuno” sabato 10 e domenica
11 marzo il Gruppo Teatrale “IL BORGO”, storica compagnia di
Nettuno, porta in scena l’opera dell’autore francese Robert Thomas, da
cui fu tratto un film nel 2002 dal titolo “8 DONNE E UN MISTERO”,
per la regia di Francois Ozon.
In una splendida villa immersa nella campagna francese innevata, le
vacanze di Natale di una ricca famiglia borghese vengono turbate da
un misterioso omicidio.
La padrona di casa. Le figlie. La madre. La sorella. La cognata. La
governante. La cameriera. Fra di loro è nascosta la colpevole.
Ognuna può avere un movente. Ognuna può inventare un alibi. Tutte
hanno un segreto. E per mantenerlo non esitano ad accusarsi l’un
l’altra in un gioco al massacro dove qualunque forma di affetto viene
scavalcata dall’interesse personale. Ma non tutto è come sembra…
Una commedia nera, intrigante e divertente per otto affascinanti
protagoniste.
Lo spettacolo avrà luogo presso la Sala Teatro GTS DANZA, piazzale
Michelangelo, 2 (Scacciapensieri), sabato 10 marzo alle 21,00 e
domenica 11 marzo alle 18,00.
1 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio
– Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: Dalla
caduta dell’impero Romano alla disfatta dei saraceni, a cura
di Paolo Prignani;
2, 9, 23, 30 marzo: Giornate di Studio e di Approfondimento
sui problemi legati all’organizzazione di esposizioni
archeologiche;
3-4, 10-11, 17-18, 24-25, 31 marzo: Presidi di Cultura
Museale – Acquista il tuo futuro. presso i C.C. Anteo
(sabato) e Zodiaco (domenica);
5, 19, 26 marzo: Corso di In-formazione per tutor d’Aula e
tutor d’accoglienza;
6 marzo: Una seconda morte: ideologia e rituali funerari
nell’Italia preromana – Le sepolture ad Anzio. Tipologie e
caratteristiche, a cura di Livia Franzoni;
7 marzo: Viaggio nell’A rte. Da Cimabue a Fattori: Il
Settecento, Giovanni Battista Tiepolo, Canaletto, a cura di
Antonio Silvestri;
8 marzo: Giornata celebrativa dedicata alla donna;
13 marzo: Una seconda morte: ideologia e rituali funerari
nell’Italia preromana – Visita alla tomba dei Mulaika, a
cura di Livia Franzoni;
14 marzo: Corso teorico esperienziale Innovazione e
sperimentazione negli allestimenti di mostre; Viaggio
nell’A rte. Da Cimabue a Fattori: L’Ottocento. Appiani,
Hayez, Impressionisti e Macchiaioli, a cura di Antonio
Silvestri;
15 marzo: Corso teorico esperienziale Innovazione
e sperimentazione negli allestimenti di mostre;
Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio – Società
– Archeologia. Anzio tra presente e passato: Anzio romana
alla metà del III secolo, a cura di Paolo Prignani;
dal 16 marzo al 1° aprile: Cascone e Cascone. Contrasti e
analogie;
17 marzo: Incontro propedeutico ai corsi di Formazione
Continua e Permanente – Unità didattica LAC, a cura di
Maria Rita Cotini;
20 e 27 marzo: Mari, Laghi, Fiumi, a cura di Annalisa
Zarattini;
21 marzo: Viaggio nell’A rte. Da Cimabue a Fattori:
L’Ottocento. La scuola di Posillipo, i Macchiaioli, Giovanni
Fattori, a cura di Antonio Silvestri;
22 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio
– Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: Dal
Mito alla Storia, a cura di Paolo Prignani;
25 marzo: Progetto Penelope, storie di fili. Coordinatore
didattico Ornella Frau;
28 marzo: visite ai musei, a cura di Fientje Huisman;
29 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio
– Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: dalla
scoperta dell’uso del mare alle origini di Anzio neolitica.
Per maggiori info: 06 98499484 e museo.
[email protected]
Anzio Space
Space-Lettere a [email protected]
n.38 _ marzo 2012
Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno
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PILLOLE FISCALI
a cura del Dott. Marco Minoccheri
Non paga l’Iva il peschereccio che fa il rifornimento di gasolio
Con la risoluzione n. 10/E l’Agenzia delle Entrate stabilisce che i
rifornimenti di carburanti e lubrificanti destinati alle navi da pesca costiera
usufruiscono del regime di non imponibilità Iva e che tra le provviste di
bordo soltanto le cessioni di beni destinati al vettovagliamento di bordo
scontano l’imposta.
Al fine di adeguare la norma interna a quella comunitaria, il legislatore
ha infatti introdotto la disposizione che esenta da imposta le prestazioni
di servizi direttamente destinate a sopperire ai bisogni delle navi e degli
aeromobili e del loro carico.
Recependo l’art. 148, par. 1, lett. d) e g) della Direttiva, viene dunque
estesa la detassazione a tutti i servizi direttamente collegati alle
navi e agli aeromobili la cui cessione sia non imponibile. Sul piano
soggettivo, l’agevolazione si applica alle sole prestazioni direttamente
fornite all’armatore, con esclusione quindi di quelle rese in uno stadio
commerciale anteriore
Oltre a ciò il legislatore ha tuttavia escluso la non imponibilità alle
provviste di bordo destinate alle navi adibite alla pesca costiera.
Recependo l’art. 148, par. 1, lett. a) della Direttiva, che esclude le provviste
di bordo destinate alle navi adibite alla pesca costiera dal regime di
esenzione previsto per le cessioni di beni diretti al rifornimento e al
vettovagliamento delle navi. Sotto il profilo soggettivo, opera la stessa
limitazione prevista per i servizi accessori alle cessioni delle navi;
sicché la detassazione, per le cessioni di beni diretti al rifornimento
e al vettovagliamento delle navi, presuppone che la merce sia ceduta
all’armatore, senza possibilità di estendere il beneficio ai precedenti anelli
della catena distributiva.
Sanatoria delle partite Iva inattive: termine prorogato al 2 aprile 2012
Il termine per usufruire della chiusura delle partite Iva inattive è stato
spostato al 2 aprile 2012 dal cosiddetto decreto mille-proroghe. La
mini-sanatoria era scaduta il 4 ottobre 2011 ma il legislatore ha voluto
prorogarla concedendo, di fatto, altri 3 mesi di tempo. Per chiudere la
partita Iva inattiva dunque basterà pagare 129 euro mediante il modello
F24 – elementi identificativi adoperando il codice tributo 8110.
DURC: la regolarità contributiva non è autocertificabile
Il Ministero del Lavoro, con la Nota prot. n. 619 del 16 gennaio 2012
ribadisce il principio secondo il quale le valutazioni effettuate da un
Organismo tecnico (in questo caso l’Ente previdenziale) non possono
essere sostituite da un’autodichiarazione e, quindi, afferma che la novità
introdotta dall’articolo citato deve leggersi nella possibilità concessa
alle PA di acquisire il DURC, e non un’autodichiarazione, da parte del
soggetto interessato, e valutarne i contenuti secondo le modalità previste
per le autodichiarazioni.
Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia:
• vivibile e interessante per i giovani
• viva culturalmente
• all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio
• arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue
Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di
essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone
giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per
migliorare il territorio in cui vivono.
Al momento abbiamo tre iniziative:
• Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com
• Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di
Nettuno, info su www.shingle22j.com
• Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che
vorremmo costruire.
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Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009
Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi
Caporedattore: Luisa Calderaro ([email protected])
Coordinatore di redazione: Silvia Arena
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Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo,
Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi,
Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Ilaria Cioè, Flavio Baldoni,
Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini,
Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela,
Giusi Canzoneri, Leonardo Tardioli, Filippo Valenti.
Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM)
-Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM)
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Chiuso in redazione domenica 26 febbraio 2012
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