IVS TI 1.2.4

IVS
INVENTARIO DELLE VIE
DI COMUNICAZIONE STORICHE
DELLA SVIZZERA
Percorso TI 1
Tracciato 2
Segmento 4
Carte Nazionali
STORIA
TI 1.2.4
Documentazione IVS
Cantone Ticino
Classificazione Nazionale
pagina 1
La documentazione contiene anche degli oggetti (percorso, tracciato,
segmento) con scarsa o nessuna sostanza storica. Sulla carta
d'inventario essi appariscono in linee grigie. Questi oggetti fanno
parte delle vie di communicazione storiche di importanza nazionale,
però non vengono applicate le disposizioni riguardanti l'inventario
federale (art. 3 OPVS).
Bellinzona - Lago Maggiore (- Varese /- Milano)
Strada francesca (sponda sinistra)
Giubiasco - Camorino
1313
Aggiornamento Juli 1999 / CLM
Strada carrozzabile tra Giubiasco e Camorino.
Indicata nel TA 515 Bellinzona 1910 come "strada di campagna o
mulattiera" fino a Camorino e come "strada carrozzabile senza
opere d'arte" all'interno del nucleo di Camorino. E' indicata anche
nelle mappe censuarie di Giubiasco (RONCAJOLI GIUSEPPE
1868) e Camorino (GUIDI 1852).
Il segmento è menzionato anche dall'ingegner Meschini unitamente
ad una variante che attraversava il fiume Morobbia molto più a valle
(vedi TI 1.2.5). E' bene qui riportare unitamente la descrizione dei
due segmenti secondo quanto rilevato dal Meschini per una
maggior facilità di comprensione: la strada per attraversare la
Morobbia "prende due direzioni: per l'una ascende fino alle falde del
Monte, quindi costeggiando alquanto il Monte stesso attraversa il
Fiume di Valle Morobia sopra un ponte di pietra, e pone a
Giubiasco: per l'altra attraversa la pastura della Gera di Morobia, e
passa il fiume a guado ora in un luogo, ora in un altro secondo che
l'accidente lo presenta più commodo, indi pone anche questa in
Giubiasco. La prima è più lunga della seconda di una buona
mezz'ora, e non è praticata che in tempo di straordinaria gonfiezza
del fiume, per il che non si ha sino al piede del monte vestigia certe.
Essa è d'altronde assai incommoda per la salita, per essere
sottoposta allo sfogo d'un torrente, e pel ghiaccio che in tempo
d'Inverno rende difficilissima l'ascesa al ponte. La seconda non ha
sino al fiume suolo fisso, ma essendo il terreno incolto, vaga a
guisa di vari sentieri ad arbitrio del passeggiero, e del carratore: il
guado del fiume è talvolta fatale ai carratori, i quali per inavvertenza
o per l'ineguaglianza del suolo vi sommergono le merci. Il rimanente
sino a Giubiasco è sopra un terreno duro, ma il suolo non essendo
formato è molto ineguale e sassoso. Di queste due frazioni di
strada, quella che chiamasi Regina si è la più lunga" (MESCHINI
1801: I).
Il ponte in sasso, del quale non conosciamo la data di costruzione,
è menzionato nelle mappe censuarie come "Ponte Vecchio". E'
raffigurato in una tela seicentesca della chiesa di San Bartolomeo di
Camorino.
TERRENO
Rilevamento 21 Juli 1992 / CLM
Strada asfaltata lunga 1 chilometro; in leggera salita l'accesso al
ponte da Giubiasco, quindi in leggera discesa fino a Camorino.
Il breve tratto di accesso al ponte, in territorio di Giubiasco, è largo
4-5 metri.
Sul lato destro tratto di muro di cinta rinzaffato alto 2 metri. Poco
prima del ponte vi è un muro di sostegno alto 4 metri, sormontato
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da un parapetto alto 1 metro; un paracarro è inserito nel muro a
protezione dello spigolo di una casa.
Sul lato sinistro vi è una cappella (riammodernata, alta 3 metri e
larga 1,5) cui è unito un breve tratto di muro di cinta. Poco prima del
ponte, sulla parete di una stalla, vi è un affresco raffigurante
Guglielmo Tell con il figlio, la popolazione ed il messo imperiale. Più
volte ridipinto, ha dimensioni di 2 per 1,7 metri.
Il ponte sul torrente Morobbia è in sasso, con forma a schiena
d'asino: largo 3 metri e lungo circa 25, arco ampio 6 metri, fondo
asfaltato; parapetti sui due lati in sassi irregolari cementati con
pietre poste a coltello nella parte superiore.
L'affresco sul lato di una costruzione, nei
pressi dell'imbocco del "Ponte Vecchio".
Fig. 1 (CLM, 21. 7. 1992)
Il "Ponte Vecchio" sulla Morobbia con la
sua classica forma a schiena d'asino. Il
lavoro di pulizia dalla vegetazione che lo
ricopriva ha messo in risalto la sua bella
struttura.
Fig. 2 (CLM, 8. 8. 1996)
Tra il ponte e Camorino il fondo è largo fino a 10 metri.
A monte alcuni tratti di muri di sostegno (alti 1-1,6 metri) e un muro
di cinta nella parte finale.
A valle tre brevi muri di sostegno (alti 0,7-1 metro).
Fontana in sasso nell'abitato di Camorino, lunga 2, larga 1 e alta
0,6 metri.
Cappella a esedra, senza data. Parte frontale intonacata con due
semicolonne sui lati; parte posteriore in sassi cementati. Frontone a
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edicola con tetto in piode, nicchia con volta affrescata; statua lignea
del Redentore all'interno.
Nel nucleo di Camorino, poco a monte del segmento, vi è l'oratorio
quattrocentesco dell'Annunziata.
–––– Fine della descrizione ––––