16/19 ottobre 2014 Piazza Sant’Antonio Nuovo Trieste da un’idea del www.arcipelagoadriatico.it www.salonebancarella.it La Bancarella è nata a seguito dell’istituzione del Giorno del Ricordo per rappresentare un momento di incontro a livello culturale, ma anche umano, tra le associazioni dell’esodo giuliano, istriano, fiumano e dalmata: si trattò allora di fare emergere presso un pubblico non solo di addetti la vasta produzione di pubblicazioni di vario tipo che da sempre caratterizza questo mondo. Nel momento in cui, dopo la caduta del muro di Berlino, il dramma nazionale delle foibe e dell’esodo fu finalmente posto all’attenzione della opinione pubblica, fu importante fare uscire dall’anonimato e presentare all’attenzione degli studiosi, dei cultori, della gente comune l’intenso lavoro svolto dalle associazioni che rappresentano la memoria storica di quegli eventi dal punto di vista culturale. Si è trattato di un lavoro che ha affrontato diversi aspetti della cultura: dalla storia all’archeologia, dal diritto alla letteratura, dall’economia alla storia del costume e della vita quotidiana, dalla cartografia agli aspetti geografici e naturalistici. Uno scavo che ha comprovato come l’associazionismo dell’esodo abbia in questi anni dimostrato l’attaccamento identitario ai territori abbandonati, facendo in modo che anche presso i connazionali rimasti in quei territori si aprisse un dialogo culturale che spesso, e negli ultimi anni soprattutto, ha rappresentato un momento di grande vivacità e di grande novità. Questa edizione si caratterizza per i tanti anniversari da celebrare, non nell’ottica del mero ricordo ma piuttosto nella esigenza di redigere una sorta di bilancio dell’attività svolta da parte delle varie associazioni. Un bilancio che si presenta pubblicamente con le opere e con i progetti che caratterizzano in maniera sempre più puntuale questo mondo. È una vetrina ricca e varia che permette di considerare un panorama molto ampio delle varie pubblicazioni che si presenteranno, segno della vitalità delle associazioni e della loro non marginale influenza nella cultura di oggi. Un bilancio che assume un rilievo particolare a dieci anni dalla istituzione del Giorno del Ricordo diventando anche un momento di riflessione sul ruolo, sulla funzione e sulle prospettive di questa giornata simbolo. Da qui si può vedere come il nostro associazionismo sia già da tempo in grado di aprirsi non solo a livello nazionale ma addirittura a livello europeo e internazionale; abbandonato infatti il comodo localismo, la cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata interessa ormai settori sempre più ampi della cultura e della opinione pubblica, segno che il lavoro fin qui svolto è valido, non autoreferenziale e soprattutto aperto a nuovi momenti di dialogo e di interazione non soltanto con gli italiani della Slovenia e della Croazia, per una sempre maggiore tutela culturale della nostra lingua, ma anche con tutti coloro, in Italia e all’estero, che intendono conoscere e approfondire le vicende passate e presenti dell’Adriatico Orientale. Trieste 2014 Edizione 2014 in occasione del Salone del Libro LA BANCARELLA di Trieste promosso dal CDM - Centro Documentazione Multimediale di Trieste, co-organizzato da UPT - Università Popolare di Trieste Giovedì 10 – 11 – 12 ottobre: Coordinamento scentifico a cura del CDM: Maria Cristina Benussi, Giuseppe Parlato, Davide Rossi, Giorgio Federico Siboni Lunedì 13 ottobre - ore 15.00: La Bancarella sarà presente all’interno del Villaggio Barcolana Coordinamento e redazione: Pensiero Visibile Direzione artistica e impaginazione: Piccoli Dettagli Presentazione del programma La Bancarella a Fiume presso la Comunità degli Italiani (Palazzo Modello) Illustrazione di copertina: Ilaria Roglieri Mercoledì 15 ottobre - ore 12.30: Stampato a Settembre 2014 Presentazione del programma La Bancarella a Lussinpiccolo presso la Comunità degli Italiani (Villa Perla) Presentazione Programma LA BANCARELLA LA BANCARELLA Professor Giuseppe Parlato 01 Giornata di INAUGURAZIONE 16 Giovedì 16 ottobre 2014 Ore 17.30 Mons. G. CREPALDI, Vescovo di Trieste, Inaugurazione Saluto delle Autorità R. CODARIN, Intervento di apertura e presentazione del programma F. SOMMA, Intervento di saluto e apertura Trieste sino al secolo XVIII Ore 18.00 F. RADIN, I cinquant’anni di collaborazione tra Unione degli Italiani e Università Popolare di Trieste Ore 19.00 A. BALLARIN, C. BENUSSI, M. BRAICO, L. FOZZATI, G. PARLATO, G. RADOSSI, M. TREMUL, D. VECCHIATO: Tavola rotonda su Lo stato dell’arte a dieci anni dall’istituzione della “Legge del Ricordo” Giampaolo Crepaldi, Nominato Vescovo di Trieste nel 2009 da Benedetto XVI con il titolo di Arcivescovo, è fondatore e Presidente dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa. È stato Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e Docente di Pastorale sociale presso la Pontificia Università Lateranense. Fabrizio Somma, laureato in Scienze Politiche - Università degli Studi di Trieste. Curatore responsabile del fondo cartografico e vedutistico triestino Stelio e Tity Davia. Presidente dell’Università Popolare di Trieste. Furio Radin, nato a Pola, laureato in Psicologia - Università di Zagabria, Dr. Sc. Deputato al Sabor, parlamento unicamerale croato, quale massimo rappresentante della Comunità Nazionale Italiana nel seggio specifico ad essa riservato. Presidente dell’Unione Italiana (Croazia e Slovenia). Curricula Antonio Ballarin, nato e cresciuto a Roma, figlio di esuli da Lussingrande. Laureato in fisica, è coinvolto da più di 20 anni in progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dei sistemi cognitivi con particolare riferimento ai modelli di apprendimento neurale. Autore di diversi articoli in questo ambito, è Presidente Nazionale dell’A.N.V.G.D. Maria Cristina Benussi, Ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea - Università degli studi di Trieste. Autrice di molti saggi ed interventi, frutto della sua intensa attività di ricerca, fa parte dei direttivi di molte associazioni culturali, ed è nella giuria di diversi premi letterari. INAUGURAZIONE Renzo Codarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati. È anche Presidente dell’A.N.V.G.D. – Comitato Provinciale di Trieste e del C.D.M. – Centro Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata. Giovedì 16 ottobre 2014 In un’illustrazione d’epoca, Trieste e il suo golfo Manuele Braico, nato nel Campo profughi di Padriciano a Trieste, è responsabile dell’area cokeria della Ferriera di Servola. Dal 1979 è attivo all’interno dell’Associazione delle Comunità Istriane, organo tra i più rappresentativi delle realtà triestine degli esuli, di cui è divenuto Presidente poco più di un anno fa. È altresì vice Presidente dell’Università Popolare di Trieste. Luigi Fozzati, laureato in Lettere – Università degli Studi di Torino. Dirigente – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. 03 Giornata di INAUGURAZIONE 16 Il Territorio, LE DONNE, GLI UOMINI 17 Giovedì 16 ottobre 2014 Venerdì 17 ottobre 2014 Ore 20.30 Ore 09.30 A. DENDER, F. SOMMA, L. PRATESI: La Comunità degli Italiani in Montenegro: le iniziative espositive di Jannis Kounellis a Cattaro e “Trieste dalla Serenissima all’Impero” a Perasto C. VIGINI, L’Istituto Regionale per la Cultura Istriana: presentazione delle attività e delle ricerche in corso Saluto delle Autorità Ore 10.30 - Pola, tra Vergarolla e Maria Pasquinelli Ore 21.30 • Lettura a due voci da BORA con M. TERRAGNI e S. ISERNIA, a cura dell’Università Popolare di Trieste CORO dell’Associazione delle Comunità Istriane: Conclusione serata • D. GUZZO, La strage di Vergarolla. Ipotesi per la realizzazione di un documentario, ne discute con P. RADIVO e L. VIVODA • C. CARLONI MOCAVERO, La donna che uccise il generale. Pola, 10 febbraio 1947, Ibiskos Editrice Risolo, Empoli, 2012, ne discute con C. BENUSSI e G. PARLATO • L. M. GUICCIARDI, Quella tromba di latta del confine orientale italiano, Luglio Editore, Trieste, 2014, OneManBand di M. FRAGIACOMO con letture dal volume e musica dal vivo di M. MONICA Golfo di Venezia in epoca Romana Curricula Giuseppe Parlato, Professore Ordinario di Storia Contemporanea - Università degli Studi Internazionali di Roma. Componente del Comitato Scientifico dell’Archivio centrale dello Stato, Presidente del Comitato Scientifico del Centro di Documentazione Multimediale sulla Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata, Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice. Giovanni Radossi, nato a Rovigno d’Istria, è laureato in Lingua e letteratura italiana - Università degli Studi di Zagabria. Fondatore (nel 1968) del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, di cui è Direttore da oltre quarant’anni. Maurizio Tremul, nato a Capodistria, Presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana (Croazia e Slovenia). Diego Vecchiato, laureato in Scienze Politiche – Università degli Studi di Padova. Dirigente della Direzione Relazioni Internazionali, Cooperazione Internazionale, Diritti Umani e Pari Opportunità della Regione del Veneto. Susanna Isernia, cura il Settore Cultura Arte Spettacolo e Comunicazione dell’Università Popolare di Trieste. Ha frequentato corsi di recitazione organizzati dall’Accademia Regionale d’Arte Drammatica, ha fatto parte del Gruppo Regionale d’Arte Drammatica, ha collaborato con la RAI di Trieste per trasmissioni radiofoniche per le scuole materne ed elementari. Curricula Domenico Guzzo, nato a Losanna, laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche – Università degli Studi di Bologna. Si occupa dapprima di politiche migratorie comunitarie a Bruxelles, per poi passare alla sezione eventi cinematografici e culturali dell’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia. Paolo Radivo, giornalista e storico, Direttore del quotidiano “L’Arena di Pola”. Consigliere dell’Associazione Libero Comune di Pola in Esilio. Membro della Società istriana di Archeologia e Storia Patria. Autore di numerosi articoli e saggi sull’esodo e il confine orientale. Aleksandar Saša Dender, Presidente della Comunità Italiana di Cattaro - Montenegro. Lino Vivoda, esule da Pola, consigliere benemerito dell’A.N.V.G.D. Nazionale. Cofondatore del Libero Comune di Pola in esilio, autore di diversi libri, di molti articoli e conferenze dove ha narrato il dramma dell’esodo da Pola, la vita nei campi profughi e l’inserimento nelle vicende italiane del dopoguerra. Ludovico Pratesi, Curatore e critico d’arte. Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, Direttore della Fondazione Guastalla per l’arte contemporanea. Vice Presidente dell’Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana. Critico del quotidiano “La Repubblica”. Carla Carloni Mocavero, nata a Perugia dove si è laureata con il massimo dei voti in Scienze Politiche. Autrice di variegati articoli sulle religioni, la psicologia, le pari opportunità, il diritto di famiglia e i diritti civili, è stata anche ospite di numerose trasmissioni radiofoniche. Venerdì 17 ottobre 2014 Mariella Terragni è nata a Como, ma sin da bambina vive a Trieste. Inizia a recitare quasi per gioco, prendendo parte alle trasmissioni della Radio per le Scuole, presso la sede Rai di Trieste, dove entra presto a far parte della Compagnia di Prosa. Ancora giovanissima lavora con lo Stabile del Friuli Venezia Giulia, mentre continua a studiare recitazione, dizione e mimica, frequentando inoltre la classe di Canto presso il Conservatorio “G. Tartini”. Collabora con Radio Capodistria, con il Piccolo Teatro della Città di Capodistria. Recente la sua collaborazione con la Cappella Civica di Trieste quale voce recitante in diversi spettacoli. È inoltre docente nei corsi di Dizione e Lettura espressiva organizzati dal Centro di Formazione Liturgica della Diocesi. Il Territorio, le Donne, Gli uomini Chiara Vigini, figlia di genitori che devono alla profuganza il loro incontro, mira fermamente alla Pace trasmettendo ai giovani la conoscenza e l’amore per le proprie radici. Per questo è insegnante di scuola secondaria ed è da sempre attivamente impegnata nelle associazioni degli Italiani esuli dall’Istria. Laureata in Pedagogia, diplomata all’Archivio di Stato di Trieste, è Presidente dell’I.R.C.I. dal 2012. 05 17 Il Territorio, LE DONNE, GLI UOMINI Venerdì 17 ottobre 2014 Un lungo bacio d’addio Ore 15.30 Ore 18.30 D. REDIVO, Trieste e l’Università Popolare: 115 anni di vita culturale V. FACCHINETTI, Protagonisti senza protagonismo: la storia nella memoria di Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati nel mondo, La Mongolfiera Libri, Trieste, 2014, Videopresentazione a cura dell’Associazione Giuliani nel Mondo. Introducono F. SOMMA e P. VOLPI S. LUSA, i 65 anni di “Radio Capodistria” M. CERMAK, Biglietto andata/ritorno. Il ponte sul fiume Djestr, La mongolfiera libri, Trieste, 2014, presentazione di V. CERMA, ne discute con D. REDIVO EDIT, Storia e attività della casa editrice italiana a Fiume: i 70 anni de “La Voce” Giovani studentesse Istriane Ore 17.00 G. QUAGLIARIELLO, Trieste 1954 e il contesto internazionale, ne discute con D. ROSSI e F. DE FILIPPO Dilaga la disperazione Luigi Maria Guicciardi, valtellinese d’origine, proveniente da una famiglia di importanti letterati. Magistrato, si è dedicato contemporaneamente alla critica musicale e cinematografica. Dopo il 1990 pubblica in prosa e poesia. Mario Fragiacomo, tromba, flicorno, composizione. Nato a Trieste da genitori istriani, è una delle voci più impegnate nella sinergia tra jazz, musica accademica e tradizioni popolari dell’est Europa. Ha creato i gruppi musicali “Jazz Quatter Quartet” e il “Mitteleuropa Ensemble”. Ha pubblicato, come saggista, su diverse riviste specializzate di musica. Miriam Monica, nata a Fiume. Attrice diplomata - “Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe” di Udine. Laureata in lingue e letterature straniere - Università degli Studi di Udine. È membro della redazione musicale di Radio Capodistria. Curricula Diego Redivo, Assegnista di ricerca nell’ambito della cattedra di Storia Contemporanea - Università di Udine. Segretario del Comitato di Trieste e Gorizia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Relatore in convegni storici e corsi d’aggiornamento per insegnanti in Italia e in Istria. Autore di numerosi saggi apparsi su svariate riviste. Stefano Lusa, italiano di Slovenia, caporedattore del programma informativo di Radio Capodistria, assiduo collaboratore dell’Osservatorio Balcani e Caucaso. Autore di saggi e approfondimenti sulla realtà balcanica e adriatica. Gaetano Quagliariello, Professore Ordinario di Storia dei Partiti Politici – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (LUISS) di Roma. È Senatore della Repubblica, già Ministro per le Riforme costituzionali nel primo governo della XVII Legislatura. Davide Rossi, Ricercatore e Docente di Storia e Tecnica delle Codificazioni e Costituzioni Europee – Università degli Studi di Trieste. Nipote di esuli istriani, è membro del Direttivo di Coordinamento Adriatico, del Consiglio di Amministrazione del C.D.M. e del Comitato permanente per la valorizzazione del patrimonio culturale veneto nell’Istria e nella Dalmazia presso la Regione Veneto. Francesco De Filippo, giornalista e scrittore, attualmente vice Direttore dell’A.N.S.A. del Friuli Venezia Giulia. Sfilata di costumi istro-veneti A. BALLARIN, A. ALTIN, Il progetto “Istria”, degustazione vini e prodotti locali Curricula Viviana Facchinetti, iscritta all’ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, autrice e conduttrice di programmi radiotelevisivi per la RAI e Tele4, curatrice di special televisivi per RAI INTERNATIONAL, conta al suo attivo la realizzazione di quattro libri, di numerosi videodoc e incontri culturali. Da quasi trent’anni impegnata sul tema dell’esodo con ricerche, interviste, conferenze e reportage un po’ in tutto il mondo, già nel 1998 ha ideato il progetto editoriale “Storie fuori dalla storia” e lo specifico capitolo dedicato all’esodo giuliano-dalmata “Alla ricerca di un’identità perduta”. Pamela Volpi, laureata in Storia dell’arte moderna - Università degli Studi di Trieste. I suoi interessi di ricerca sono rivolti al tema della grande decorazione profana del Settecento a Ferrara e al mondo del collezionismo romano del XVIII secolo. Dal 2007 è docente a Roma di corsi di perfezionamento per docenti americani sulla Storia dell’arte italiana in Età moderna. Venerdì 17 ottobre 2014 Ore 20.30 Il Territorio, le Donne, Gli uomini Esuli in partenza verso la nave “Toscana” Alessandro Altin, membro del Consiglio Esecutivo dell’associazione Renovatio Histriae. Valentina Cerma, figlia di Mario Cermak (1892-1977) – polesano, veterano della Grande guerra – ha curato, tradotto e integrato con la ricerca storica le memorie del padre pubblicate grazie all’interessamento di Marco Simic e Fabrizio Somma. 07 La Memoria e GLI ANNIVERSARI 18 Sabato 18 ottobre 2014 Ore 09.30 O. EMOROSO, Fiume 1918 – 1924. I servizi postali e la filatelia tra vicende storiche e vita di tutti i giorni, Autore/Editore, Como, 2013, ne discute con M. MICICH G. RADOSSI, Carteggio Pietro Kandler - Tomaso Luciani (1843-1871), Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Rovigno, 2014, ne discute con D. ROSSI M. MICICH, A. BALLARINI, 1914-1924. Fiume dall’Austria-Ungheria all’Italia, con la presentazione del volume dal titolo I verbali del Consiglio Nazionale italiano di Fiume (1918-1920), a cura di D. L. MASSAGRANDE, Società di Studi Fiumani, Roma, 2014 Ore 11.30 Oliviero Emoroso, nato a Fiume, ha condotto studi giuridici - Università degli Studi di Milano. Dirigente e Vicesegretario del Comune di Como, è perito ed esperto della C.C.I.A.A. Autore di studi nel settore filatelico, collezionista e presidente del circolo filatelico comasco “Club Esperia 1919 – Filatelia e collezionismo”. Curricula Marino Micich, figlio di esuli della Dalmazia, è direttore del Museo Archivio Storico di Fiume (ROMA). Amleto Ballarini, esule, storico e studioso di cose fiumane è Presidente della Società di Studi Fiumani e dell’Archivio Museo storico di Fiume con sede a Roma. Direttore responsabile della rivista semestrale di studi adriatici «Fiume», è autore di numerosi saggi, poesie e racconti. Danilo Luigi Massagrande, consigliere della Società di Studi Fiumani di Roma, archivista. Autore di numerosi studi attinenti all’area adriatica e balcanica e, più in generale, alla politica italiana fra le due guerre mondiali. La Memoria e gli Anniversari A. DANIELI IVANOV – G. F. SIBONI, Rassegna dell’edito Sabato 18 ottobre 2014 Bambina esule. La tristezza attraversa il suo volto mentre attende che il futuro le si manifesti ancor più grande e tremendo di quanto lei possa immaginare. Adriana Ivanov Danieli, nata a Zara, docente - Liceo Classico di Padova. Consigliera del locale Comitato Provinciale A.N.V.G.D. Autrice di una pubblicazione per gli studenti dal titolo Esodo. Per conto sia dell’Comitato A.N.V.G.D. di Padova che della Provincia di Padova è stata più volte nelle scuole e nei Comuni parlando di esodo, foibe e confine orientale. Giorgio Federico Siboni, Dottore di ricerca, in servizio presso l’Università degli Studi di Milano. Membro di comitati scientifici per istituti culturali e società storiche nazionali ed estere. Coordina progetti di studio interministeriali relativi al territorio Alto Adriatico. Autore di saggi e monografie. 09 La Memoria e GLI ANNIVERSARI Dalla Memoria ALLA STORIA Sabato 18 ottobre 2014 Domenica 19 ottobre 2014 19 Ore 15.00 Ore 10.00 G. de VERGOTTINI, Coordinamento Adriatico, presentazione dell’Associazione, delle attività e delle ricerche in corso, a vent’anni dalla costituzione C. I. E. CACE, Foibe ed esodo. L’Italia negata, Editore Pagine, Roma, 2014, ne discute con P. VOLPI G. RADOSSI, iI Centro di Ricerche Storiche di Rovigno: presentazione delle attività e delle ricerche in corso G. MELLACE, Una grande tragedia dimenticata. La vera storia delle foibe, Newton Compton, Roma, 2014, ne discute con P. VOLPI BRUNO CREVATO-SELVAGGI, Società Dalmata di Storia Patria, Roma: presentazione delle attività e delle ricerche in corso M. BALLARIN, Il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia, Leone Editore, Milano, 2014, ne discute con G. F. SIBONI M. LACOTA, I sessant’anni dell’Unione degli Istriani L. BENUSSI, Vocabolario Italiano – Rovignese, Comunità degli Italiani di Rovigno, Rovigno, 2013, ne discute con D. SCHÜRZEL e G. de ANGELINI M. BRAICO, I vent’anni della sede dell’Associazione delle Comunità Istriane Ore 17.00 Ore 19.00 E. IVETIC, Un confine nel Mediterraneo. L’Adriatico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900), Viella, Roma, 2014, ne discute con G. F. SIBONI PAOLO SARDOS ALBERTINI, La Lega Nazionale e il ritorno di Trieste all’Italia D. FERTILIO, La Dalmazia e l’Europa centrale, ne discute con D. ROSSI Ore 19.00 Coro e Conclusione della manifestazione Una ormai rassegnata famiglia italiana lascia l’amata Rovigno Curricula Giuseppe de Vergottini, Professore Emerito di Diritto Costituzionale - Università degli Studi di Bologna. Presidente della Classe di Scienze Morali e Vice Presidente dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna (2002-2005). Presidente dell’Associazione culturale e direttore del trimestrale Coordinamento Adriatico. Bruno Crevato-Selvaggi (Venezia 1954) di famiglia istriana, membro del Consiglio direttivo della Società dalmata di storia patria (Roma), studi matematici e umanistici. Editore e storico, si interessa di storia di Venezia, dell’Adriatico orientale e del Mediterraneo, dove ha a lungo viaggiato. Massimiliano Lacota, Presidente dell’Unione degli Istriani, Segretario generale dell’Unione Europea degli esuli e degli espulsi. Paolo Sardos Albertini, Avvocato, laureato in Giurisprudenza - Università degli Studi di Trieste. Figlio di padre istriano e madre dalmata, si occupa dei problemi morali e materiali degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Presidente della Lega Nazionale. Carla Isabella Elena Cace, giornalista professionista e storica dell’arte, è esule di terza generazione proveniente da un’antica famiglia di Sebenico. È autrice soprattutto sul tema del confine orientale. Nel 2009 ha curato la mostra sulle foibe al Vittoriano. Curricula Libero Benussi, nato a Rovigno, laureato in Biochimica a Zagabria insegna chimica presso la Scuola Media Superiore Italiana di Rovigno. Da anni si dedica allo studio della tradizione culturale rovignese. Nell’ultimo decennio opera all’interno della Sezione Storico - Etnografica della CI di Rovigno. Donatella Schürzel, Presidente del Comitato Provinciale di Roma dell’A.N.V.G.D. e Consigliere Esecutivo Nazionale per la medesima associazione Docente nella scuola secondaria superiore, siede fra i delegati nazionali dell’A.N.V.G.D., al tavolo di lavoro costituito presso il MIUR. Gianclaudio de Angelini, collaboratore della Società di Studi Fiumani, cofondatore della Mailing List Histria, ricopre la carica di vice Presidente dell’Associazione per la Cultura Fiumana, Istriana e Dalmata del Lazio. Poeta in italiano e in istrioto, pubblica saggi, articoli e partecipa a conferenze sulla storia e la cultura della sua terra d’origine. Domenica 19 ottobre 2014 Maria Ballarin Salvatori, nata e residente a Roma, figlia di esuli da Lussingrande. Laureata in Filosofia alla Sapienza, è baccelliere in Sacra Teologia. Docente di Religione - Liceo scientifico statale “S. Cannizzaro”. Collabora con le associazioni storiche dell’esodo giuliano-dalmata per diffondere la conoscenza della storia istriana nel mondo della scuola. Dalla Memoria alla Storia Giuseppina Mellace, nata e residente a Roma, Docente nella medesima città. Si diletta in piecès teatrali, saggi, romanzi e racconti, soprattutto di tema storico. Egidio Ivetic, Ricercatore universitario di Storia moderna, insegna Storia dell’Europa orientale - Università degli Studi di Padova. Referente del Rettore per i rapporti accademici con i paesi dell’Europa centro-orientale, collabora con le Università di Zagabria, Lubiana e Belgrado. Dario Fertilio, nato a Modena, scrittore di origine dalmata. Laureato in Lettere presso l’Università degli studi di Milano è giornalista de “ Il Corriere della Sera”. Ha vinto il Premio Tommaseo nel 2008. 11 In questa foto Norma Cossetto posa felice Breve riassunto dei Libri PRESENTATI IN PROGRAMMA (Esclusa rassegna Ivanov-Siboni) C. CARLONI MOCAVERO, La donna che uccise il generale. Pola, 10 febbraio 1947, Ibiskos Editrice Risolo, Empoli, 2012, pp. 248 Maria Pasquinelli, laureata in pedagogia ed insegnante, uccise il generale inglese Robin W. M. de Winton a Pola, la mattina del 10 febbraio 1947, il giorno in cui a Parigi veniva sancito il passaggio dall’Italia alla Jugoslavia di Fiume, Zara, le isole Lagosta e Pelagosa, l’alta valle dell’Isonzo, gran parte del Carso triestino-goriziano e dell’Istria. La data del trattato è stata assunta come giorno della memoria per le popolazioni italiane. Perché un libro su questo episodio? L’intenzione riguarda proprio la possibilità di guardare da un punto di vista diverso un’azione che è condannabile, come qualsiasi omicidio, ma che in altre occasioni ha suscitato anche condivisione, tanto da restare impressa quale gesto eroico nella memoria collettiva. Questa volta invece, Maria non è stata inclusa nelle schiere dei patrioti combattenti come Guglielmo Oberdan, o Nazario Sauro, né di altre eroine come Giuditta, Giovanna d’Arco, Charlotte Corday che, individuato il nemico, imbracciarono le armi e uccisero, guadagnandosi ammirazione e riconoscenza. L. M. GUICCIARDI, Quella tromba di latta del confine orientale italiano, Luglio Editore, Trieste, 2014, pp. 205 La Prefazione del libro è del maestro Giorgio Gaslini, scomparso lo scorso luglio. All’interno del volume appaiono anche sei testimonianze di artisti dell’esodo istriano: Luigi Donorà, Piero Tarticchio, Lino Vivoda, Marisa Brugna, Regina Cimmino e Laura Marchig. La copertina del libro e la copertina del CD allegato sono opera di Bruno Chersicla, artista di origini istriane (Portole) purtroppo scomparso. V. FACCHINETTI, Protagonisti senza protagonismo: la storia nella memoria di Giuliani, Istriani, Fiumani e Dalmati nel mondo, La Mongolfiera Libri, Trieste, 2014, pp. 500 In cinquecento pagine, con oltre quattrocento biografie e quasi trecento fotografie, i ricordi e le emozioni delle genti delle Terre Giulie, protagoniste, in scia all’esodo, di un’emigrazione diversamente sofferta e ancora oggi ampiamente sconosciuta. Le preziose testimonianze di un vissuto comune, appendice alla storia nazionale, raccolte da Viviana Facchinetti in Australia, Canada e Sud Africa. O. EMOROSO, Fiume 1918 – 1924. I servizi postali e la filatelia tra vicende storiche e vita di tutti i giorni, Autore/Editore, Como, 2013, pp. 430 Martire Italiana NORMA COSSETTO Breve Riassunto dei Libri Il volume propone in traduzione dal manoscritto originale in tedesco, le memorie di guerra di Mario Cermak (1892 – 1977), polesano. Veterano della Grande guerra partecipò alle operazioni che condussero alla «Offensiva Brusilov» sul fronte orientale. Espropriato dei propri beni dai partigiani titoisti, dopo la Seconda guerra mondiale, collaborò anche con le truppe britanniche nel circondario giuliano. L’Autrice, Valentina Cerma, ha recuperato e tradotto il manoscritto del padre, pubblicandolo grazie all’interessamento dell’UPT e arricchendolo con un approfondimento di tipo storico. PRESENTATI IN PROGRAMMA M. CERMAK, Biglietto andata/ritorno. Il ponte sul fiume Djestr, La mongolfiera libri, Trieste, 2014, pp. 180 Il libro narra la storia, l’economia e le vicende di vita quotidiana nella città di Fiume, nonché la storia postale e filatelica che lo ha attraversato. Il periodo di riferimento è quello che va dall’occupazione interalleata, successivo alla fine della Grande Guerra, attraverso il periodo dannunziano, sino all’annessione all’Italia, quindi dal novembre 1918 al marzo 1924. In un periodo di grandi passioni e di entusiasmo per la riunificazione all’Italia, anche i non collezionisti volevano un ricordo di quei momenti. Le numerose emissioni filateliche vennero ideate e disegnate da artisti illustri, man mano che si sviluppava la tormentata storia cittadina. Ogni emissione viene inquadrata in relazione al particolare momento storico che ne ha visto la nascita e per questo vengono riferite la storia ed aspetti meno conosciuti dell’economia e della vita quotidiana dell’epoca, incluse le vicende monetarie che accompagnarono il passaggio dalla corona ungherese alla lira. 13 Breve riassunto dei Libri PRESENTATI IN PROGRAMMA G. RADOSSI, Carteggio Pietro Kandler - Tomaso Luciani (1843-1871), Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Rovigno, 2014, pp. 383 Elenco delle ASSOCIAZIONI PRESENTI Salone del Libro LA BANCARELLA Il volume raccoglie il frutto di quattro anni di analisi e ricerche disaminate dal Prof. Radossi sul carteggio in oggetto. Corrobora le lettere un ricco e nutrito apparato di note e approfondimenti che consente al lettore di meglio orientarsi all’interno del carteggio medesimo. I verbali del Consiglio Nazionale Italiano di Fiume e del suo Direttivo (1918-1920), a cura di D. L. Massagrande, Società di Studi Fiumani, Roma, 2014, pp. 650 Un’inchiesta per comprendere cosa sia stato fatto e cosa ancora ci sia da fare dieci anni dopo l’approvazione della legge. Un viaggio a ritroso: dal 2014 si scivola indietro negli anni fino ad arrivare a raccontare e a descrivere cosa sia una foiba. G. MELLACE, Una grande tragedia dimenticata. La vera storia delle foibe, Newton Compton, Roma, 2014, pp. 328 Il volume inizia il suo percorso di presentazione a Gorizia, terra di confine. La narrazione si snoda dai primi del Novecento fino al secondo dopoguerra, attraverso gli anni del fascismo, l’occupazione tedesca, le foibe, la liberazione di Trieste, l’esodo e il controesodo. In quanto donna, l’autrice si sofferma sulla figura di alcune vittime femminili delle foibe - come Norma Cossetto e le sorelle Radecchi - e in appendice aggiunge un elenco di donne infoibate, deportate e scomparse. M. BALLARIN, Il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 nei programmi e nei testi scolastici di storia, Leone Editore, Milano, 2014, pp. 160 Il volume nasce dall’evidenza di una riflessione importante. Ossia la lacunosa e spesso faziosa o incompleta presenza delle vicende giuliano-dalmate, durante e dopo il secondo conflitto mondiale, all’interno della manualistica scolastica. L’Autrice con precisione e grazie anche all’ausilio di materiali coevi, affronta in modo compiuto programmi e percorsi di queste vicende in particolare nelle scuole secondarie superiori. Completano il saggio gli approfondimenti di Giuseppe Parlato e Giorgio Federico Siboni. L. BENUSSI, Vocabolario Italiano – Rovignes, Comunità degli Italiani, Rovigno, 2014, pp. 386 Questo imponente vocabolario annovera più di 15.500 voci italiane correlate a tantissime altre voci in rovignese, con copiosi sinonimi, locuzioni e modi di dire. La motivazione principale che ha spinto l’Autore a compilare questo volume è la speranza che esso possa costituire un valido supporto soprattutto per la produzione letteraria delle nuove generazioni. Queste ultime, infatti, non conoscendo bene il dialetto non potrebbero scrivere autonomamente se non servendosi di un siffatto manuale, che permetta loro di arrivare alle parole rovignesi anche per il tramite di quelle italiane. E. IVETIC, Un confine nel Mediterraneo. L’Adriatico orientale tra Italia e Slavia (1300-1900), Viella, Roma, 2014 pp. 328 L’Adriatico orientale è una delle zone più complesse del Mediterraneo. Il libro propone una lettura di questo litorale: confine tra modelli di civiltà, frontiera tra Stati e religioni, un soggetto/oggetto storico di per sé ancora non compreso. Più nello specifico, si interpreta qui la faglia divisoria, il confine tra Italia e Slavia, intese come dimensioni linguistiche e di identificazione, che per secoli si sono sedimentate, confrontate e infine contrapposte sulle rive orientali dell’Adriatico. I confini orientali d’Italia sfumano tra le civiltà urbane vincolate a Venezia e l’entroterra montuoso, si confondono nella stessa Slavia adriatica, in una reciprocità che complica l’idea dello spazio culturale e nazionale omogeneo, sia italiano sia slavo. Sullo sfondo di una riflessione storiografica transnazionale, e con lo sguardo non circoscritto alle periodizzazioni tradizionali, il libro ripercorre le convivenze e le divisioni tra popolazioni, decostruisce l’idea stessa di confine, andando oltre i canoni delle storiografie coinvolte e le separazioni culturali ancora vive in queste terre mediterranee. Associazione Dalmati Italiani nel Mondo-Libero Comune di Zara in Esilio - Riunisce e rappresenta i dalmati italiani che durante e dopo la fine del secondo conflitto mondiale furono costretti ad abbandonare la terra natale per salvare l’identità e la vita di fronte alle persecuzioni nazionaliste jugoslave. L’associazione partecipa alle attività della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati con sede a Trieste che rappresenta le associazioni storiche dell’esilio giuliano dalmata impegnate a discutere coi rappresentanti del governo problematiche come cittadinanza, previdenza ed assistenza, gli errori sui documenti anagrafici degli esuli, ma anche e soprattutto un equo indennizzo per i beni abbandonati e la restituzione dei beni italiani nazionalizzati che fossero ancora nella disponibilità dei governi di Croazia e di Slovenia. Associazione Giuliani del Mondo - Sono gli emigrati di lingua cultura e nazionalità italiana originari dalle province di Trieste e di Gorizia situate all’estremità Nord-Est dell’Italia gli esuli provenienti dall’Istria da Fiume dalle Isole del Quarnero e dalla Dalmazia abbandonate in massa a seguito dell’occupazione jugoslava alla fine della seconda guerra mondiale nonché i loro discendenti nati negli altri Continenti negli altri Paesi dell’Europa e nelle altre regioni italiane in cui sono stati accolti ed in cui attualmente risiedono. Nel linguaggio corrente vengono spesso indicati anche con la denominazione contratta di “Giuliano-Dalmati”. Associazione Libero Comune di Pola in Esilio - Costituita nel 1967, raduna esponenti di tutte le comunità dei polesani sparse dall’esodo. L’Associazione si ispira ai principi della legge 266/91, del decreto legislativo 460/97 e della L.R. FVG 12/95. Suo organo di stampa è il mensile «L’Arena di Pola». A.N.V.G.D. - Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Fondata nel 1947, è la maggiore rappresentante sul territorio nazionale degli italiani fuggiti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. A 60 anni da quegli eventi, prima e seconda generazione degli Esuli istriani, fiumani e dalmati in tutta Italia collaborano e si confrontano per il riaffioramento di quella pagina di storia italiana negata per decenni per motivi di politica internazionale. C.D.M. - Centro Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste - Nasce nel 1999 dalla volontà di superare un silenzio imbarazzato e imbarazzante sulle terre culturalmente italiane da secoli “rimaste” al di là del confine, luoghi trapassati da parte a parte da totalitarismi, deportazioni ed esodi sui quali solo in questi ultimi anni si è iniziato a ridiscutere giudizi e interpretazioni. ll CDM si occupa a questo scopo di cultura e di storia nelle accezioni più ampie, dal turismo alla cucina, dalla documentazione storica alla didattica, dalla letteratura all’arte, ma anche di attualità attraverso un’informazione costante e precisa. ASSOCIAZIONI PRESENTI C. I. E. CACE, Foibe ed esodo. L’Italia negata, Editore Pagine, Roma, 2014, pp. 200 Associazione delle Comunità Istriane - Continuazione ideale e diretta del Gruppo Esuli Istriani e del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, i primi organismi degli Esuli sorti a Trieste. L’Associazione ha come obiettivo la difesa dell’identità culturale e storica della gente istriana, nonché la tutela dei suoi interessi vitali, morali e materiali. Pertanto si prefigge di conservare e di sviluppare le tradizioni patriottiche, civili, culturali e religiose del popolo istriano affinché il suo grande patrimonio di storia e civiltà non venga disperso e dimenticato. Elenco delle L’opera è fondamentale per comprendere le attività del Consiglio Nazionale italiano di Fiume in un’epoca di grandi cambiamenti. La documentazione è rimasta finora inedita per oltre novant’anni. I verbali sono custoditi in un’unica copia all’Archivio Museo di Fiume a Roma e non ne esistono altre copie. Centro di Ricerche Storiche di Rovigno - Una delle Istituzioni della Comunità Nazionale Italiana (CNI) che da oltre 40 anni opera nel campo della ricerca, nell’ambito della storiografia e, di recente, anche della sociologia. Fondato nel 1968 dall’UI (Unione Italiana, ex Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume) l’unica organizzazione rappresentativa della minoranza nazionale italiana che vive in Croazia e Slovenia, costituisce oggi uno degli Enti di proprietà dell’UI e fu creato con lo scopo di avviare un processo di chiarificazioni e di precisazioni sulla storia dell’Istria. 15 Elenco delle ASSOCIAZIONI PRESENTI Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati - La Federazione è formata dai seguenti sodalizi: A.N.V.G.D. (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), Associazione delle Comunità Istriane, Libero Comune di Fiume in Esilio, Associazione Dalmati-Italiani nel Mondo-Libero Comune di Zara in Esilio. Società di Studi Fiumani - Nacque a Fiume nel 1923 e dopo il secondo conflitto mondiale fu ricostituita a Roma nel 1960. La Società di studi fiumani è impegnata a promuovere seminari, convegni e mostre. Indice borse di studio sulla storia delle terre adriatiche orientali: Istria, Fiume, Dalmazia. Favorisce con assistenza gratuita l’elaborazione di tesi di laurea. Cura e promuove con l’Associazione per la cultura fiumana, istriana e dalmata nel Lazio il dialogo con la città d’origine e con le organizzazioni della comunità italiana ivi residenti. In tale ambito favorisce e sostiene la conoscenza dell’identità fiumana di carattere italiano assegnando dei premi annuali alle scuole italiane di Fiume e partecipa a qualsivoglia iniziativa volta a tal fine. I.R.C.I. – Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata - Si propone la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale e delle tradizioni delle popolazioni italiane dell’Istria, Quarnero e Dalmazia promuovendo idonee iniziative riguardanti ogni aspetto della storia istriana, fiumana e dalmata, con speciale attenzione alle vicende di questo secolo e con focalizzazione sull’esodo e sugli avvenimenti precedenti e conseguenti lo stesso. Unione degli Istriani - Libera Provincia dell’Istria in esilio L’Unione degli Istriani muove i suoi primi passi sul finire del 1954. L’organizzazione cura seminari e conferenze di carattere storicoscientifico in collaborazione con i principali istituti di ricerca, le università e gli archivi di stato, lavorando sovente con le pubbliche amministrazioni in occasione della ricorrenza del 10 Febbraio. L’Unione degli Istriani organizza incontri pubblici a Trieste e nel resto della penisola per sensibilizzare e, soprattutto, informare l’opinione pubblica e gli esuli circa l’evoluzione dell’attualità e della storia relativa alla loro tragedia, ponendo particolare rilievo a quei temi considerati maggiormente prioritari per il mondo dell’esodo: beni cosiddetti abbandonati, restituzioni, indennizzi, giustizia amministrativa. IRSML Friuli Venezia Giulia – Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia - Associato all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, si propone di assicurare la più completa e ordinata documentazione del movimento di liberazione nel Friuli e Venezia Giulia dalle origini antifasciste alla liberazione e delle vicende storiche della regione nell’Età contemporanea; di promuovere la conoscenza della problematica politica, sociale, militare, economica, diplomatica, ecc. della resistenza nel Friuli e nella Venezia Giulia, degli avvenimenti storici relativi agli altri periodi indicati sopra, conducendo una appropriata opera scientifica e divulgativa e rivolgendo particolare attenzione all’incremento di tali studi e interessi fra i giovani. Unione Italiana - Organizzazione con sede a Fiume e a Capodistria, è l’organizzazione unitaria, autonoma, democratica e pluralistica degli Italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia (Istria, Fiume, Quarnero e Dalmazia), di cui esprime l’articolazione complessiva degli interessi generali e specifici. Le sue finalità fondamentali sono: l’affermazione dei diritti specifici e il soddisfacimento dei bisogni e degli interessi generali e complessivi dei suoi membri; il mantenimento dell’integrità e dell’indivisibilità della Comunità Nazionale Italiana, in virtù della sua autoctonia; l’affermazione della soggettività della Comunità Nazionale Italiana e delle sue strutture; il conseguimento dell’uniformità di trattamento giuridico e costituzionale dei cittadini di nazionalità, lingua e cultura italiana al più alto livello. Lega Nazionale - Fondata nel 1891, ha sempre operato per il sostegno e la diffusione della cultura e della lingua italiana nelle terre contese del nord est d’Italia. Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte, ha come scopo statutario quello «di perpetuare e promuovere ovunque la conoscenza, lo studio, l’amore e la difesa della lingua e della civiltà italiana nella Venezia Giulia. A tal fine l’Associazione svolge, indipendente da qualsiasi partito od organizzazione di parte, attività soprattutto culturali, educative, assistenziali, ricreative». U.P.T. - Università Popolare di Trieste - Ente Morale istituito nel 1899 per difendere, sostenere e incrementare la cultura Italiana a Trieste e in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Organizza corsi di lingue, corsi d’arte, conferenze, mostre d’arte, concerti, spettacoli, concorsi e viaggi di istruzione a Trieste e provincia e nelle vicine repubbliche di Croazia e Slovenia, in Istria, Fiume e Dalmazia. L’Università Popolare di Trieste opera con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri del Governo Italiano e della Regione Friuli-Venezia Giulia, in stretta collaborazione con gli organi e le strutture della Comunità Nazionale Italiana, organizzazione che raccoglie trentamila connazionali residenti in Croazia e Slovenia. Radio Capodistria - Emittente radiofonica con sede a Capodistria, fondata nel 1949, rappresenta l’organo ufficiale di informazione della Comunità Nazionale italiana in Istria. ASSOCIAZIONI PRESENTI Edit - La casa editrice degli italiani di Croazia e Slovenia, attraverso la propria multiforme attività editoriale (monografie, periodici, quotidiani e manualistica), si propone la promozione degli scambi culturali tra Croazia, Slovenia e Italia con la valorizzazione della memoria storica anche italiana in questi luoghi nel segno dei valori dell’europeismo. Collabora alla formazione dei giovani alla professione giornalistica in italiano in Croazia e Slovenia (Istria, Fiume, Quarnero). Società Dalmata di Storia Patria di Roma e Venezia - La Società sorse a Zara nel 1926 per lo studio della secolare civiltà e cultura italiana della Dalmazia; cessata l’attività durante la Seconda guerra mondiale, venne rifondata a Roma nel 1961. Nel 1970 venne attivata a Venezia una “sezione veneta” che poi divenne autonoma. Oggi esistono quindi due distinte società che hanno come oggetto di studio la storia della Dalmazia e pubblicano ciascuna una rivista scientifica annuale. Elenco delle Coordinamento Adriatico - Libera associazione che si propone la tutela delle memorie storiche, artistiche e letterarie di Istria, Fiume e Dalmazia unitamente alla salvaguardia della presenza culturale italiana nel territorio del suo antico insediamento storico sull’altra sponda dell’Adriatico. Inoltre, essa si occupa delle tematiche di attualità relative all’area adriatica nel quadro geopolitico internazionale, del rapporto fra Italia e stati successori della Jugoslavia e della tutela della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia nel godimento e riconoscimento dei diritti minoritari sanciti dai trattati internazionali. “La Nuova Voce Giuliana” - Organo di stampa ufficiale dell’Associazione delle Comunità Istriane, edito ininterrottamente dal 1958, unico periodico istriano ad avere cadenza quindicinale, i cui argomenti spaziano dalla cultura alla cronaca, dalla storia alla vita associativa, raggiungendo ben tremila famiglie in ogni continente. 17
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