Moby boccia le scelte della Tirrenia

Da La Nuova Sardegna del 20 maggio 2014
Prevista la riduzione dei collegamenti sulla Civitavecchia-Cagliari. Onorato: «Insultano
l’intelligenza dei sardi»
Moby boccia le scelte della Tirrenia
di Alfredo Franchini
CAGLIARI E’ scontro all’arma bianca sulla Tirrenia e, in particolare, sul nuovo piano
industriale che ha avuto il via libera dal Consiglio d’amministrazione della Cin con lo scopo
di razionalizzare la compagnia di navigazione. Da una parte il vertice della Tirrenia
dall’altra Vincenzo Onorato che pure rappresenta il quaranta per cento dell’azionariato. Il
consiglio di amministrazione di Cin, (l’amministratore delegato è Ettore Morace), spiega
che con il nuovo piano industriale «si rafforza la prospettiva di crescita e lo sviluppo di
Tirrenia» e «si prevedono interventi sulla formazione del personale marittimo sardo». E’
anche prevista quella che viene chiamata «ottimizzazione dei servizi di collegamento» e
che tradotto significa riduzione delle rotte. Nello specifico la trasformazione della CagliariCivitavecchia che diventerebbe trisettimanale, mentre è stata smentita dalla stessa Tirrenia
la sospensione della Olbia-Civitavecchia di cui pure s’era iniziato a parlare al termine della
riunione del Consiglio d’amministrazione. Vincenzo Onorato, proprietario di Moby, non ha
perso tempo e ha sferrato un duro attacco: «Trovo irrispettoso dell’intelligenza dei sardi
parlare di un fantomatico miglioramento dei servizi quando si chiede di ridurre anche e
non solo i collegamenti da Civitavecchia a Cagliari in una maniera così drastica e radicale.
Ciò decreterebbe la fine del porto di Cagliari». Onorato rivela: «Il Consiglio
d’amministrazione di Cin non ha approvato il piano industriale presentato
dall’amministratore delegato (Morace, Ndr), che prevedeva la vendita di tre navi ma il
piano modificato su richiesta dei consiglieri di espressione Moby che non prevedeva la
vendita di navi ma l’utilizzo delle stesse». C’è da ricordare che il piano è ora subordinato ai
cambiamenti della Convenzione che, in un precedente Consiglio d’amministrazione, era
stata approvata a maggioranza con il voto contrario dei consiglieri di espressione Moby.
«In qualità di socio di maggioranza», spiega Vincenzo Onorato, «sono contrario ai tagli
nelle frequenze e nelle destinazioni per la Sardegna e a modifiche così radicali della
Convenzione che vanno a solo danno dell’isola. Risparmi sui costi vanno fatti ma in altre
aree e con competenza manageriale». Morace replica: «Non ci sono tagli di rotte ma
l’adeguamento al mutato contesto di mercato. Rimane il rammarico per la vivace dialettica
tra i soci e gli attacchi strumentali e pretestuosi che puntualmente vengono sferrato contro
la gestione, che ha avuto e ha come obiettivo primario lo sviluppo di Tirrenia e dei
collegamenti con la Sardegna». Nella guerra di posizione c’è un ruolo anche per la Regione:
«Calma, quelle di Tirrenia sono solo proposte», è l’invito dell’assessore ai Trasporti
Massimo Deiana, «propongono una decina di misure tra cui la soppressione di qualche
linea come la Cagliari-Trapani e la trasformazione della Cagliari-Civitavecchia. Ma sono
tutte cose di cui si parlerà al tavolo. C’è una Convenzione da rispettare».
L’europarlamentare uscente Giommaria Uggias, (Idv), ha preso posizione: «Bisogna
bloccare la sospensione della Cagliari-Civitavecchia, la Regione intervenga subito per
chiedere il rispetto della Convenzione stipulata tra Cin e governo». Per Uggias «la Regione
deve essere protagonista di una eventuale revisione della Convenzione che, in ogni caso,
garantisca la continuità territoriale della Sardegna con la penisola e tuteli i livelli
occupazionali».