Riferimenti Normativi - Istituto Comprensivo Statale Lauropoli

Studio PSE Progetti Sistemi Elettrici
Relazione Tecnica Specialistica Impianti Elettrici
Riferimenti Normativi
Il presente impianto dev'essere realizzato in conformità alle seguenti leggi, decreti,
circolari e norme CEI:
DM n. 37 del 22 Gennaio 2008
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11 – quaterdecies, comma 13,
lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici
D.Lgs. 81/2008
Testo Unico sulla Sicurezza
Norma CEI 64-8
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente
alternata e 1500 V in corrente continua
Norma CEI 64-8 Capitolo 61
Verifiche iniziali, ambienti ed applicazioni particolari
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Norma CEI 64-8 Capitolo 54
Impianti di terra
Norma CEI 20-22
Cavi non propaganti l'incendio
Norma CEI 20-38
Cavi a basso sviluppo di fumi e gas tossici
Norma CEI 17-13
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
Norma CEI 23-3
Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e
similari
Norma CEI 23-18
Interruttori differenziali per uso domestico e similare ed interruttori differenziali con
sganciatori di sovracorrente incorporati per uso domestico e similare
Norma CEI 11-17
Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica.
Linee in cavo
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L'opera consiste nella realizzazione dell'impianto elettrico da installare nell’edificio
sede della scuola di Via San Nicola ricadente nell’Istituto Comprensivo “G. Troccoli” di
Lauropoli di Cassano Allo Ionio . L'impianto elettrico sarà realizzato a regola d'arte
come prescrive la Legge 1° Marzo 1968. I materiali saranno conformi alle Norme CEI e
la Ditta installatrice rilascerà a fine lavori la dichiarazione di conformità, come
prescritto del D.M. 37/2008
Impianto elettrico
Gli impianti hanno origine dal quadro di consegna, posto a valle del misuratore, e
saranno alimentati da un proprio quadro di distribuzione, protezione e sezionamento
posto all’ingresso della struttura. Dal quadro generale di distribuzione si derivano i
quadri secondari che servono a sezionare e proteggere le linee nella sala computer e nel
locale autoclave. Il sistema di distribuzione è di tipo TT e nei quadri le linee sono
protette con interruttore automatico magnetotermico differenziale rispondente alla
Norma CEI 23-18, in modo da garantire un adeguato coordinamento tra cavo e
dispositivo di protezione sia nei riguardi dell'energia passante (integrale di Joule)
Norma CEI 64-8 Artt. 434.3, 434.3.1 e 434.3.2, sia nei riguardi della lunghezza
massima protetta della linea Norma CEI 64-8 Art. 533.3.
I cavi in bassa tensione saranno tutti del tipo N07V-K, FG7R, FG7OR e FG10M1
rispondenti alla Norma CEI 20-22. I cavi avranno sezione tale da garantire, in qualsiasi
punto dell'impianto, una caduta di tensione inferiore al 4% Norma CEI 64-8 Sez. 525.
Quelli in alta tensione avranno tutti una tensione di isolamento pari a 6/10kV
Inoltre per tutti i cavi sono da tenere presenti le seguenti prescrizioni normative:

la sezione minima ammessa dei conduttori di fase deve essere di 1.5 mm2 (Norma
CEI 64-8 Tab 52E);
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


la sezione minima ammessa dei conduttori di protezione deve essere pari a quella
dei conduttori di fase per sezioni fino a 16 mm2, per sezioni maggiori dei
conduttori di fase la sezione del conduttore di protezione deve essere pari alla metà
della sezione dei conduttori di fase (Norma CEI 64-8 Tab 54F);
i colori ammessi per i conduttori di fase non prevedono il blu ed il giallo-verde
(Norma CEI 16-4 - UNEL 00722);
il conduttore di neutro deve essere identificato con il colore blu, il conduttore di
protezione invece con il colore giallo-verde (Norma CEI 64-8 Art. 514.3.2).
L'impianto deve inoltre ottemperare alle seguenti prescrizioni:








per l'illuminazione occorre prevedere un circuito ogni 2.5 kVA circa di potenza
installata;
per le prese a spina 220 V 2P+T 10 A occorre prevedere mediamente un circuito
ogni dieci prese installate;
per le prese a spina 220 V 2P+T 16 A occorre prevedere mediamente un circuito
ogni cinque prese installate;
per le prese a spina 220 V 2P+T 10/16 A (tipo UNEL o bipasso) si deve
suddividere la distribuzione come per le prese a spina 220 V 2P+T 16 A, oppure
ipotizzare quali saranno utilizzate come prese a spina con IN = 10 A e quali,
invece, come prese a spina con IN=16 A;
i circuiti prese a spina 220 V 2P+T 10 A devono essere protetti con dispositivi con
IN=10 A;
i circuiti prese a spina 220 V 2P+T 16 A devono essere protetti con dispositivi con
IN=16 A;
la sezione dei conduttori dei circuiti sopra citati (dorsali e derivazioni secondarie)
deve essere coordinata, nel rispetto delle protezioni contro le sovracorrenti, con la
corrente nominale dei relativi dispositivi di protezione;
si devono adottare, per la protezione di tutti i circuiti terminali, interruttori
automatici magnetotermici differenziali con IN uguale o minore di 30 mA.
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

le prese a spina devono essere dotate di alveoli schermati (grado di protezione
contro i contatti diretti 2.1);
le prese a spina per utenze di potenza superiore ad 1 kW devono avere la
protezione locale da sovracorrenti e da corto circuiti;
Per ciò che concerne poi le prese da 10/16 A presenti, l'asse geometrico di inserzione
deve risultare orizzontale.
L'asse deve essere lontano dal piano di calpestio di almeno:
175 mm se a parete;
70 mm se da canalina;
40 mm se da torretta o calotta
Le condutture saranno in parte incassate, in parte a vista mediante canale metallico ed
in parte interrate mediante l'uso di tubi flessibili e dovranno pertanto essere rispettate le
seguenti indicazioni normative:


il diametro interno dei tubi deve essere almeno pari ad 1.3 volte il diametro del
cerchio circoscritto al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere, con un
minimo di 10 mm, tranne che per la colonna montante dove il diametro nominale
interno del tubo deve essere maggiore di 1.4 volte il diametro del cavo o del fascio
dei cavi (Norma CEI 11-17);
il diametro interno dei condotti, se a sezione circolare, deve essere pari almeno a
1.8 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi che essi sono destinati
a contenere, con un minimo di 15 mm. Per condotti di sezione diversa dalla
circolare, il rapporto tra la sezione stessa e l'area della sezione retta occupata dai
cavi deve essere maggiore od uguale a 2 (Norma CEI 11-17).
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Sono inoltre da tenere presenti le seguenti indicazioni normative generali:


i tubi protettivi devono essere scelti in modo da assicurare adeguata resistenza
meccanica alle sollecitazioni che possono prodursi sia durante la posa sia durante
l'esercizio (Norma CEI 64-8 Artt. 522.6 e 522.8);
i cavi posati in tubi o condotti devono risultare sempre sfilabili e reinfilabili e nei

tubi o condotti non devono esserci giunzioni o morsetti (Norma CEI 64-8 Art.
522.8.1.1);
i raggi di curvatura delle tubazioni o condotti devono essere di valori tali da
permettere un agevole infilaggio dei cavi, in pratica devono essere compatibili con
i raggi minimi di curvatura dei cavi posati e la curvatura dei tubi deve essere tale
che il diametro interno di questi non diminuisca di oltre il 10 % (Norma CEI 64-8
Art. 522.8.1.2).
I quadri elettrici devono essere di tipo ANS, cioè quadri costruiti non in serie destinati
ad essere installati in luoghi dove personale addestrato ha accesso al loro uso (Norma
CEI 17-13/1 e 17-13/3). Il quadro è ancora considerato come apparecchiatura di serie,
purché il montaggio sia realizzato secondo le istruzioni del costruttore e, per la tipologia
dei quadri considerati, siano eseguiti i seguenti controlli (Norma CEI 17-13/3 Art.
8.1.2):


ispezione a vista per controllare la sistemazione del cablaggio, il corretto
montaggio degli apparecchi e degli eventuali blocchi;
controllo delle misure di protezione contro i contatti diretti ed indiretti e della
continuità del circuito di protezione
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Impianto elettrico in locali a maggior rischio in caso di incendio
Essendo la struttura a maggior rischio in caso di incendio secondo quanto previsto dal
D.M. n. 151 del 01/08/2011, si configura la necessità di adottare le seguenti ulteriori
prescrizioni:





i componenti elettrici, fatta eccezione per le condutture in transito, devono essere
limitati a quelli necessari per l'uso degli ambienti stessi;
nelle vie d'uscita non devono essere installati apparecchi elettrici contenenti fluidi
infiammabili;
i dispositivi di manovra, controllo e protezione, salvo quelli destinati a facilitare
l'evacuazione delle persone, devono essere posti in luogo inaccessibile al pubblico o
entro involucri apribili solo con chiave o attrezzo;
tutti i componenti elettrici devono rispettare le prescrizioni contenute nella Tab. 42A
della Norma CEI 64-8 sia in funzionamento ordinario dell'impianto sia in situazioni
di guasto dell'impianto stesso, tenuto conto dei dispositivi di protezione. Inoltre i
componenti elettrici applicati in vista (a parete o a soffitto) per i quali non esistano
le Norme relative, devono essere di materiale resistente alle prove previste nella
Sezione 422 della Norma CEI 64-8, assumendo per la prova al filo incandescente
650 °C invece di 550 °C ;
le lampade ad alogeni e ad alogenuri degli apparecchi di illuminazione che in caso
di rottura possono presentare pericolo di incendio, devono essere protette contro i
danneggiamenti meccanici prevedibili durante l'esercizio ordinario. I mezzi di
protezione non devono essere fissati al portalampada a meno che ciò non sia
previsto per costruzione. Tali apparecchi devono inoltre essere mantenuti ad
adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono combustibili, ed in
particolare per i faretti ed i piccoli proiettori tale distanza deve essere:
fino a 100 W:
da 100 w a 300 W:
da 300 w a 500 W:
0.5 m;
0.8 m;
1m;
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
le condutture elettriche che attraversano le vie d'uscita di sicurezza non devono
essere di ostacolo al deflusso delle persone e preferibilmente non essere a portata di
mano; comunque, se a portata di mano, devono essere poste entro involucri o dietro
barriere che non creino intralci al deflusso e che costituiscano una buona protezione
contro i danneggiamenti meccanici prevedibili durante l'evacuazione;

i conduttori dei circuiti in corrente alternata devono essere disposti in modo da
evitare pericolosi riscaldamenti delle parti metalliche adiacenti per effetto induttivo,
particolarmente quando si usano cavi unipolari;

i circuiti, che entrano o attraversano gli ambienti a maggior rischio in caso di
incendio, devono essere protetti contro sovraccarichi e corto circuiti con dispositivi
di protezione posti a monte di questi ambienti;
quando sia necessario limitare le conseguenze delle correnti di guasto ai fini della
prevenzione incendi il circuito corrispondente deve essere:




protetto con dispositivo a corrente differenziale avente corrente di
intervento anche ritardato, non superiore a 0.5 A;
sorvegliato con dispositivo che rileva con continuità le correnti di
dispersione verso terra e dia un allarme ottico ed acustico, quando non sia
possibile, per ragioni di continuità di servizio, provocare l'apertura del
circuito al manifestarsi di un decadimento di isolamento;
le condutture, comprese quelle che transitano soltanto, devono essere realizzate e
protette come di seguito descritto:
Tipo A)



condutture di qualsiasi tipo incassate in strutture non combustibili;
condutture realizzate mediante cavi in tubi protettivi e canali metallici con grado di
protezione almeno IP4X;
condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale rispondenti alla Norma CEI
20-39 e sprovvisti all'esterno di guaina non metallica;
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Tipo B)



condutture realizzate con cavi multipolari con conduttore di protezione concentrico;
condutture realizzate con cavi ad isolamento minerale rispondenti alla Norma CEI
20-39 e provvisti all'esterno di guaina non metallica;
condutture realizzate con cavi aventi schermi sulle singole anime con funzione di
conduttore di protezione;
Tipo C)




condutture diverse da quelle di tipo A) e tipo B) realizzate con cavi multipolari
provvisti di conduttore di protezione;
condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari sprovvisti di conduttore di
protezione, contenuti in canali metallici senza particolare grado di protezione; in
questo caso la funzione di conduttore di protezione può essere svolta dai canali
stessi o da un conduttore contenuto in ciascuna di esse;
condutture realizzate con cavi unipolari o multipolari non provvisti di conduttore di
protezione, contenuti in tubi protettivi o canali non metallici, chiusi con grado di
protezione almeno IP4X e di materiale resistente alle prove previste nella tabella
riportata nel commento alla Sezione 422 della Norma CEI 64-8, assumendo per la
prova al filo incandescente 850°C anziché 650°C;
binari elettrificati e condotti in sbarre;
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
per le condutture di tipo B) e C) la propagazione dell'incendio lungo le stesse deve
essere evitata in uno dei modi seguenti:

utilizzando cavi non propaganti la fiamma in conformità con la Norma CEI
20-35 quando sono installati individualmente o in tubi protettivi o canali
con grado di protezione almeno IP4X;
 utilizzando cavi non propaganti l'incendio in conformità con la Norma CEI
20-22, peraltro qualora essi siano installati in quantità tale da superare il
volume unitario di materiale non metallico stabilito dalla Norma CEI 2022, per le prove devono essere adottati provvedimenti integrativi consistenti
in sbarramenti o barriere;


devono essere previste barriere taglia fiamma in tutti gli attraversamenti di solai o
pareti che delimitano il compartimento antincendio;
quando i cavi delle condutture di tipo B) e C) sono raggruppati in quantità
significative in rapporto con le altre sostanze combustibili presenti, nei riguardi dei
fumi e dei gas tossici si devono usare cavi rispondenti alla Norma CEI 20-38.
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Impianto di terra
L'impianto in oggetto deve avere un proprio impianto di terra locale, così da costituire la
protezione fondamentale e obbligatoria dell'impianto elettrico.
L'impianto di terra è costituito da:




dispersore;
conduttore di terra;
collettore principale di terra;
conduttore di protezione.
Il dispersore ha il compito di disperdere facilmente nel terreno le correnti elettriche che
si manifestano in caso di guasto. Esso viene realizzato ponendo una corda di rame nuda
di sezione pari a 35 mm2 intorno al fabbricato ad una profondità di 0.50 m dalla
superficie originale del terreno. Posata la corda sul fondo dello scavo, si deve coprire
con humus ben costipato evitando ghiaia e ciottoli (raccomandazioni CEI S 423 Art.
2.2). L'anello posato nello scavo di fondazione può anche essere parzialmente annegato
in calcestruzzo in corrispondenza di attraversamenti di muri, solette, etc.. Se non è
possibile realizzare un dispersore ad anello, si devono impiegare dei dispersori a
picchetto disposti ai vertici della pianta dell'edificio, oppure, qualora le dimensioni
dell'edificio non siano modeste, alla distanza di 12 m l'uno dall'altro e aventi comunque
la lunghezza di 2 m e dimensioni regolate dalle norme vigenti (CEI 64-8 Artt. 542.2.3 e
542.2.4).
La realizzazione del dispersore di terra per mezzo di picchetti è comunque obbligatoria
qualora il terreno su cui poggia l'edificio avesse un'elevata resistività (ad es. terreno
ghiaioso). Il dispersore di questo impianto è costituito da due picchetti in acciaio zincato
di lunghezza 1.5 ml.
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Il dispersore deve avere caratteristiche tali da raggiungere un resistenza globale
dell'impianto di terra non superiore a 20  (Art. 326 del D.P.R. 547 del 27/04/55),
anche se per una efficace protezione contro i contatti indiretti basterebbe una resistenza
di terra:
Rt < 50/ I= 50/0.03= 1666 
avendo indicato con I la corrente nominale di intervento del dispositivo di protezione
(interruttore automatico magnetotermico differenziale).
Il conduttore di terra , non in intimo contatto con il terreno, collega gli elementi del
dispersore tra loro ed al nodo principale di terra. Le giunzioni fra i conduttori di terra e
gli elementi del dispersore sono effettuate mediante morsetti di ottone o di acciaio
inossidabile, ossia di materiale di pari nobiltà del rame, i medesimi devono essere
ricoperti di materiale isolante per rendere inattiva la pila che si forma tra questi ed il
dispersore. I conduttori di terra, nudi o isolati, sono protetti contro il danneggiamento
meccanico e sugli stessi è previsto un dispositivo di apertura per permettere
un'eventuale verifica (Norme CEI 64-8 Art. 542.4.2).
Le dimensioni del conduttore di terra sono:



16 mm2 se con protezione contro la corrosione ma non meccanica;
25 mm2 se in rame e senza protezione contro la corrosione;
50 mm2 se in ferro e senza protezione contro la corrosione.
Il collettore o nodo principale di terra deve essere costituito da un morsetto o da una
barra cui vanno collegati il conduttore di terra, i conduttori di protezione ed i conduttori
equipotenziali principali.
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I conduttori equipotenziali servono a ridurre allo stesso potenziale le masse e le masse
estranee. Si ha la presenza di conduttori equipotenziali principali e supplementari.
Quelli principali collegano le masse estranee nel punto più vicino al nodo principale di
terra, quelli supplementari collegano le medesime ai nodi secondari di piano (Norme
CEI 64-8 Artt. 413.1.2.1 e 413.1.2.2). Il conduttore equipotenziale deve avere sezione
pari a metà di quella del conduttore di protezione principale, con un minimo di 6 mm 2
ed un massimo di 25 mm2 se il conduttore è in rame. Il conduttore equipotenziale
supplementare di piano deve avere sezione variabile a seconda che si abbia:




connessione di due masse (parti conduttrici facenti parte dell'impianto elettrico):
sezione maggiore o uguale a quella del conduttore di protezione di sezione minore;
connessione di massa a massa estranea (parte conduttrice non facente parte
dell'impianto elettrico): sezione maggiore o uguale a metà della sezione del
conduttore di protezione della massa;
connessione di due masse estranee: sezione maggiore o uguale a 2.5 mm2 con
protezione meccanica, maggiore o uguale a 4 mm2 senza protezione meccanica;
connessione di massa estranea all'impianto di terra o al conduttore di protezione:
sezione maggiore o uguale a 2.5 mm2 con protezione meccanica , maggiore o
uguale a 4 mm2 senza protezione meccanica.
Un collegamento equipotenziale supplementare deve collegare tutte le masse estranee
delle zone 1, 2, e 3 dei locali per bagni e docce con il conduttore di protezione (Norme
CEI 64-8 Art. 701.413.1.6). In particolare per le tubazioni metalliche è sufficiente che le
stesse siano collegate tra loro all'ingresso nei locali da bagno. Per la sezione di questo
conduttore valgono le prescrizioni su menzionate.
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Sommario
Riferimenti Normativi
1
Impianto elettrico
3
Impianto elettrico in locali a maggior rischio in caso di incendio
7
Impianto di terra
11
Sommario
14
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